Atti XXXI Convegno Giappone.Pdf
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Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi AISTUGIA ATTI DEL XXXI CONVEGNO DI STUDI SUL GIAPPONE Venezia, 20-22 settembre 2007 a cura di Rosa Caroli Presidente: Adriana Boscaro Segretario Generale: Corrado Molteni Consiglieri: Giorgio Amitrano Graziana Canova Rosa Caroli Teresa Ciapparoni Silvana De Maio Maria Chiara Migliore Revisori dei Conti: Simone Dalla Chiesa Franco Manni Emilia Scalise Probiviri: Carlo Filippini Gianfranco Fusco Aldo Tollini Sedi del Convegno: Auditorium Santa Margherita Dipartimento di Studi sull’Asia Orientale, Palazzo Vendramin dei Carmini Gli Atti sono stati curati da Rosa Caroli, che desidera esprimere un caloroso ringraziamento ad Adriana Boscaro per i preziosi consigli, a Ikuko Sagiyama per la revisione dei testi in giapponese e a Valerio L. Alberizzi per la parte tecnica. Gli scritti impegnano solo la responsabilità degli autori. Copertina: Hideyoshi in Laguna © Andreina Parpajola Scritta giapponese del maestro calligrafo e professore dell’Università di Kanazawa: Miyashita Takaharu Sito web dell’Associazione: http://venus.unive.it/aistug Finito di stampare nel mese di aprile 2008 dalla Tipografia Cartotecnica Veneziana srl La realizzazione del XXXI Convegno AISTUGIA e la pubblicazione degli Atti relativi sono state rese possibili dal contributo di: Dipartimento di Studi sull’Asia Orientale, Università Ca’ Foscari di Venezia Regione del Veneto Toshiba International Foundation The Japan Foundation A questi enti dirigenti e soci dell’AISTUGIA esprimono la loro più viva gratitudine. Il XXXI Convegno AISTUGIA si è aperto il 20 settembre 2007 nella splendida cornice dell’Auditorium Santa Margherita, in campo Santa Margherita a Venezia. Erano presenti il Magnifico Rettore dell’Università Ca’ Foscari Pierfrancesco Ghetti, l’Ambasciatore del Giappone in Italia Nakamura Yūji, la Dirigente regionale Unità di Progetto Attività Culturali e Spettacolo Regione del Veneto Maria Teresa De Gregorio, la Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Alide Cagidemetrio, il Direttore dell’Istituto Giapponese di Cultura in Roma (Japan Foundation) Takada Kazufumi, il Direttore del Dipartimento di Studi sull’Asia Orientale Guido Samarani. Per l’AISTUGIA, la Presidente Adriana Boscaro, il Segretario Generale Corrado Molteni e l’organizzatrice locale Rosa Caroli. Il Rettore, dopo aver rivolto il suo saluto di benvenuto alle autorità e a tutti i partecipanti, ha sottolineato l’importanza che gli studi di nipponistica hanno acquisito nell’Ateneo e in Italia e ha formulato l’auspicio che l’Associazione prosegua al meglio nel suo compito di diffondere la conoscenza del Giappone nel nostro Paese. La Preside ha ricordato la rilevanza che, all’interno della Facoltà, ricoprono i corsi di studio relativi al Giappone, i quali risalgono al 1873 (anno in cui nell’allora Scuola Superiore di Commercio, divenuta poi Università Ca’ Foscari, fu istituito un corso di lingua giapponese) e vedono ogni anno un progressivo e marcato aumento del numero degli studenti iscritti; un particolare apprezzamento è stato poi rivolto al ruolo svolto dagli annuali incontri dell’AISTUGIA al fine di promuovere una sempre più puntuale conoscenza del Giappone in Italia. Il Direttore del Dipartimento di Studi sull’Asia Orientale si è detto compiaciuto per il fatto che Venezia sia stata scelta ancora una volta come sede di questo importante appuntamento annuale dell’Associazione – scelta che conferma il prestigio acquisito dagli studi sul Giappone dentro e fuori Ca’ Foscari – e ha rivolto un generoso apprezzamento “all’impegno costante e appassionato di tutti i colleghi di studi giapponesi del Dipartimento”. Gli interventi dell’Ambasciatore Nakamura, della Dott.ssa De Gregorio, e del Prof. Takada sono riportati nelle pagine che seguono. Ha preso quindi la parola Adriana Boscaro che, dopo aver ringraziato autorità e convenuti, ha ricordato la figura del socio Sante Spadavecchia, recentemente scomparso, sottolineandone la passione e l’impegno profusi nella diffusione della cultura giapponese. Ha inoltre messo al corrente i soci che l’iniziativa volta a 5 intitolare a Fosco Maraini una strada nella sua Firenze è vicino alla meta e che la zona prescelta dal Comune è il quartiere di Novoli dove sta sorgendo il nuovo polo universitario. La Presidente ha quindi richiamato l’attenzione dei presenti sull’immagine che compare su programma e locandine del Convegno di quest’anno – dovuta all’abile mano della socia Andreina Parpajola e raffigurante Toyotomi Hideyoshi su una gondola mentre spiega una missiva – illustrando le ragioni di tale scelta (una sintetica nota in merito è riportata alle pagine 13-18). Il Segretario Generale Corrado Molteni ha potuto ben illustrare – nella sua nuova veste di Attaché per gli Affari accademici e culturali presso l’Ambasciata d’Italia a Tōkyō – la percezione del Giappone in Italia, così come la conoscenza del nostro Paese lì diffusa. Nel ricordare il successo ottenuto dalla manifestazione “Primavera Italiana” (oltre trecento eventi coordinati dalla nostra Ambasciata si sono tenuti nell’arco di tre mesi in varie località del Giappone con il contributo determinante dei partner locali), ha sottolineato, da un lato, lo straordinario sviluppo nei rapporti politici, economici e culturali tra i due Paesi e, dall’altro, il marcato e sempre crescente interesse giapponese nei confronti dell’Italia, cui corrisponde una ritrovata attenzione verso il Giappone da parte italiana. Dopo gli anni della stagnazione economica e della focalizzazione sulla Cina – ha proseguito il Segretario Generale – il Giappone è tornato sotto i riflettori dei media e della politica (ben sette le visite ministeriali nel corso del 2007, a cominciare da quella del presidente del Consiglio Romano Prodi). In effetti, mentre il Giappone, le sue radici culturali, la sua modernità innovativa sono oggetto dell’attenzione da parte di un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo nel nostro Paese, crescono anche i flussi turistici dall’Italia, agevolati peraltro da un rapporto di cambio decisamente favorevole all’euro. Un interesse e un’attenzione in crescente aumento, dunque, percepibili anche nelle nostre librerie così come nelle nostre aule, dove assistiamo non solo a una ‘tenuta’, ma a un costante e notevole incremento del numero di studenti iscritti a corsi di studio sul Giappone. Il Segretario Generale ha poi rimarcato la necessità di un maggiore coordinamento con la sinologia (in termini “non di competizione ma di crescita parallela e sincronica”), in quanto lo studio della Cina – e di altri Paesi asiatici – spinge a interessarsi all’intera regione e, di conseguenza, contribuisce ad avvicinare studiosi e giovani anche al Giappone. Infine, sempre dal suo osservatorio ‘privilegiato’, ha illustrato le linee generali della nuova azione che l’Ambasciata sta promuovendo per l’autunno 2009. Come già per la “Primavera Italiana”, sono previsti eventi culturali vari (mostre, concerti, festival del cinema, ecc.), manifestazioni di prodotti made in Italy, presentazioni della tecnologia italiana e dei risultati della collaborazione italo-giapponese in questo campo e, anche, una particolare attenzione al potenziamento delle relazioni accademiche tra i due Paesi attraverso un ciclo di lezioni tenute da docenti italiani, seminari, convegni e, si auspica, l’avvio di progetti di ricerca congiunti; iniziative, queste, alle quali ci si augura anche l’AISTUGIA prenda parte. 6 Dopo alcune brevi comunicazioni relative allo svolgimento dei lavori fornite dall’organizzatrice, si è passati alla consegna dei Premi Scalise. Al plurale, perché la munificenza della socia Emilia Scalise ha fatto sì che, oltre al “Premio Mario Scalise a un giovane ricercatore per un articolo pubblicato negli Atti” di 2.000 euro, giunto ormai alla quarta edizione, venisse istituito anche un “Premio biennale Guglielmo e Mario Scalise per una traduzione letteraria” di 5.000 euro, che sarà oggi conferito per la prima volta. Nei precedenti anni il “Premio Mario Scalise” è stato assegnato a: Marco Pompili, “La frammentazione e l’architettura. Osservazioni su aspetti ricorrenti nella rappresentazione e nello spazio architettonico” (2003), Gianluca Coci, “Lo sperimentalismo nel testamento letterario di Abe Kōbō” (2004), Toshio Miyake, “Seiyō (‘Occidente’) e Tōyō (‘Oriente’) in Giappone. Breve esplorazione di una geografia immaginaria” (2005). Vincitore per il 2006 è risultato Andrea De Antoni per il saggio “L’Uno contro l’uno. Processi di costruzione di identità e ideologia in Ōmotokyō”. Vincitrice della prima edizione del “Premio biennale Guglielmo e Mario Scalise per una traduzione letteraria” è risultata essere Carolina Negri, con le seguenti motivazioni riportate nel verbale: “La Commissione formata da Adriana Boscaro, Presidente, Maria Teresa Orsi e Ikuko Sagiyama, dopo aver constatato che sono giunte entro i termini stabiliti numero otto domande, e dopo aver preso in esame le opere pervenute, all’unanimità propone per il “Premio biennale Guglielmo e Mario Scalise per una traduzione letteraria, 2007”, di 5.000 euro, il nome di Carolina Negri per la traduzione di Le memorie della dama di Sarashina (Sarashina nikki, Marsilio) con la seguente motivazione. Il testo presenta al lettore italiano un’opera dell’XI secolo che permette di aggiungere un altro tassello al panorama di un genere, quello del nikki bungaku di epoca Heian, che è uno dei più importanti all’interno della letteratura classica giapponese. La traduzione, filologicamente ineccepibile, è accompagnata da un ampio corredo di note esplicative, da un accurato