Procedura

soggetta a contributo unificato ex Legge 488/99

TRIBUNALE di

Fallimento n° 311/2010

Industria Agricola Casearia Medeghini

di Medeghini Giovanni sas

con sede in (Bs), Via Cortine 2

2a Consulenza Tecnica

relativa ai beni immobili ubicati in

Ghedi, e Mazzano

(pv. di Brescia)

del tecnico incaricato dott. ing. Francesco Passi

Giudice Delegato : Pres. Dott. Stefano Rosa

Curatore fallim. : Dott. Valerio Galeri

Ill.mo Presidente Dott. Stefano Rosa

Il sottoscritto dott. ing. Francesco Passi, con studio in Brescia in Via Camozzi n° 43, premesso che:

- il 10 gennaio 2011 il Dott. Valerio Galeri richiedeva l’auto-

rizzazione per la nomina del sottoscritto quale Consulente

Tecnico per il fallimento sopra citato

- in data 11 gennaio 2011 l’Ill.mo Presidente autorizzava con

decreto la nomina anzidetta il 18 gennaio 2011 prestava giuramento e riceveva il seguente inca- rico:

“Relativamente alla società fallita Industria Agricola Case-

aria Medeghini di Medeghini Giovanni sas, determini

l’esperto, esaminati gli atti, ispezionati i luoghi, tenuto conto dello stato dei beni immobili acquisiti alla massa at- tiva fallimentare, nonché di ogni altro elemento utile ai fini dell’indagine, il valore odierno di mercato degli stes- si.

Qualora altri soggetti siano comproprietari degli immobili pro indiviso con la società fallita, l’esperto accerti l’entità delle quote indivise di spettanza della società fallita.

Indichi, infine, effettuata ogni ricerca ritenuta necessaria in tal senso:

• natura di ogni immobile;

in cui si trova ogni immobile, numero della

partita catastale, estremi di provenienza dei mappali

- laddove esistano - ed i confini;

• se risultano iscritte ipoteche o trasritti diritti di

usufrutto, servitù o atti e diritti di qualunque ge-

nere.

Accerti inoltre l’esperto se vi siano costruzioni non ancora censite o denunziate al Nuovo Catasto Edilizio Urbano. Qua- lora un immobile non risulti denunziato predisponga la ne- cessaria documentazione, nel caso in cui ciò sia possibile, e, previa autorizzazione del Giudice Delegato, esegua l’accatastamento e depositi successivamente le ricevute del- le denunce eseguite.

Provveda, infine, a determinare gli elementi per il calcolo

2 dell’ICI ed alla trascrizione della sentenza di fallimento

sugli immobili oggetto di stima.”

*******************************

La presente Consulenza Tecnica si articola nei seguenti capitoli

RELAZIONE TECNICA

0 - Premessa p. 4

1 – Gli immobili oggetto di stima p. 4

Identificazione catastale

Descrizione

2 – Quadro urbanistico p. 25

3 – Formalità e gravami p. 32

4 - Il valore di stima p. 32

5 - Attestati Certificazione Energetica (ACE) p. 37

6 – L’IMU (già ICI) p. 38

Allegati

1. Documentazione catastale

2. Documentazione fotografica

3. Caratteristiche intrinseche mapp. 41-43 e mapp. 7,

4. Documentazione urbanistica

5. Ispezioni ipocatastali

6. Tabelle estimative (compendio immobiliare Ghedi-Castenedolo)

7. Attestati Certificazione Energetica (ACE)

3 RELAZIONE TECNICA

0 - Premessa

Nella presente Relazione, 2a e conclusiva, vengono presi in consi-

derazione i beni immobili ubicati in provincia di Brescia nei Comu-

ni di

• Ghedi: edifici strumentali e terreni

• Castenedolo: terreno (un solo mappale)

• Mazzano: terreno (un solo mappale).

Una prima Consulenza Tecnica, quella redatta nel settembre 2011,

aveva riguardato altri 4 immobili (2 appartamenti + 2 autorimesse)

ubicati in (pv. di Brescia).

I beni immobili ubicati in Mazzano:

• quelli interni alla Lottizzazione denominata “Polo Tecnologi-

co” su cui insistono opere di urbanizzazione che, sulla scor-

ta delle visure ipocatastali, risultano per errore ancora

parzialmente intestati alla Società fallita

• quelli che, esterni alla Lottizzazione anzidetta ed occupati

da opere di urbanizzazione, dovranno essere ceduti all’Ammi-

nistrazione del Comune di Mazzano

non sono oggetto della presente trattazione.

§

1 – Gli immobili oggetto di stima

Ubicazione

Gli immobili in Comune di Ghedi, parzialmente confinanti col Comune di Castenedolo, sono ubicati a Nord – Nord-Est rispetto al nucleo

4 abitato. Essi sono in prossimità del raccordo autostradale Monti- chiari- denominato “corda molle” (in fase di realizza- zione) e sono raggiungibili dalla SP 66 che collega Ghedi con Ca- stenedolo impegnando Strada Quarti (n° civico 20).

Il terreno ubicato in Castenedolo si trova nelle immediate vicinan- ze, a Nord della Strada Quarti anzidetta.

Come risulterà più evidente nel prosieguo della trattazione detti immobili, sia quelli di Ghedi come quello di Castenedolo, sono po- sizionati fra la aree occupate dagli aereporti di e di

Ghedi, il “G. D’Annunzio” civile ed il “Luigi Olivieri” militare.

Il terreno da stimare in Mazzano si trova in prossimità della Lot- tizzazione “Polo Tecnologico” di cui si è già detto ed a Sud ri- spetto alla Strada Statale Gardesana Occidentale.

Le immagini che seguono consentono di apprezzare la collocazione nel territorio dei beni di cui si tratta.

5

Ghedi – Castenedolo

Ghedi – Castenedolo (dettaglio)

6

Mazzano

Identificazione catastale

La documentazione catastale (visure catastali storiche, stralci di estratti mappa e planimetrie catastali) col seguente ordine

• terreni Ghedi

• terreno Castenedolo

• fabbricati Ghedi

• terreno Mazzano

è stata raccolta nell’allegato 1 .

7 Ghedi - Castenedolo

Terreni Comune di Ghedi terreni mapp. qualità - classe superficie reddito (€) ha are ca dominicale agrario 14 semin. irrig. 3 04 60 80 237,98 273,68 64 semin. irrig. 4 00 11 10 5,73 5,73 66 semin. irrig. 4 00 00 40 0,21 0,21 69 semin. irrig. 4 16 49 80 852,05 852,05

foglio 4 142 bosco alto u 00 62 90 32,49 1,95 144 semin. irrig. 4 05 23 22 270,22 270,22 152 semin. irrig. 3 08 04 50 415,49 477,81 1 semin. irrig. 3 13 37 50 690,76 794,38 6 semin. irrig. 3 00 08 30 4,29 4,93 12 incol. prod. u 01 27 80 1,98 0,96 14 semin. irrig. 4 08 18 80 422,87 422,87 semin. 1 00 05 00 2,97 2,84 15

foglio 5 foglio incol. prod. u 00 00 30 0,01 0,01 17 semin. irrig. 4 07 63 90 394,52 394,52 23 semin. irrig. 3 00 47 06 24,30 27,95 25 semin. irrig. 4 00 21 39 11,05 11,05 16 semin. irrig. 4 03 64 80 188,40 188,40 17 incol. prod. u 00 15 10 0,23 0,08 18 semin. 1 00 23 00 13,66 13,07 foglio 9 19 semin. irrig. 4 02 31 10 119,35 119,35 1 semin. irrig. 4 24 02 10 1.240,58 1.240,58 2 semin. irrig. 4 00 10 80 5,58 5,58 3 bosco ceduo 2 00 01 40 0,36 0,01 4 semin. 1 00 11 30 6,71 6,42 5 semin. irrig. 4 01 03 20 53,30 53,30 foglio 10 semin. 1 00 06 00 3,56 3,41 6 bosco ceduo 2 00 00 80 0,21 0,01 7 bosco ceduo 2 00 04 80 1,24 0,05

8 Comune di Ghedi aree di enti urbani e promiscui mapp. qualità - classe sup. (ha are ca) 41 ente urbano 00 37 54 tabella di riferimento 43 ente urbano 05 29 25 per la consistenza dei 164 ente urbano 00 00 33 terreni di sedime 165 ente urbano 00 00 16 mapp. qualità - classe sup. (ha are ca) tabella di riferimento 7 ente urbano 00 89 49 per la consistenza dei fog 5 fog 4 26 ente urbano 00 00 70 terreni di sedime

Comune di Castenedolo terreni mapp. qualità - classe superficie reddito (€) ha are ca dominicale agrario

63 semin. irrig. 3 01 12 00 82,72 92,55 fg 26 fg Edifici strumentali (allevamento bovini da latte) Comune di Ghedi

edifici strumentali (allevamento bovini da latte) mappale sub cat. classe vani rendita (€) 41 1 D/10 4.160,00 41 2 A/3 2 3,0 113,10 41 3 A/3 2 6,5 245,06 43 1 D/10 40.822,00 foglio 4 43 2 A/3 2 5,5 207,36 43 3 A/3 2 6,0 226,21 sezione NCT 7 1 D/10 8.476,00 7 2 A/3 2 8,0 301,61

foglio 5 7 3 A/3 2 8,0 301,61 fabbricati di recente censimento (già fabbricati rurali) mappale cat. classe vani rendita (€) 164 (ex 79) D/10 86,00

fog 4 165 (ex 65) D/1 78,00

sez. sez. NCT 26 (ex 2) D/10 62,00 fog 5

9 Mazzano

Terreni Comune di Mazzano terreni mapp. qualità - classe superficie reddito (€) ha are ca dominicale agrario

222 semin. irrig. 1 00 82 96 72,84 77,12 fg 8 fg --- Coerenze

Come desumibili dagli estratti mappa allegati.

*

Descrizione

La documentazione fotografica, quella riguardante gli immobili di

Ghedi, è stata raccolta nell’allegato 2; esso risulta così organiz- zato:

• su supporto cartaceo sono state riprodotte

o alcune riprese aeree delle Cascine Noara e Speranza;

trattasi di istantanee tratte dal sito internet Google

Earth, pagg. a - b

o una parziale selezione fotografica di pratica ed imme-

diata consultazione pagg. da 1 a 17

• su supporto informatico (dischetto) l’intera rassegna foto-

grafica (serie da 1 a 4), ivi comprese le istantanee scattate

all’interno degli immobili di categoria A/3 ubicati in Ghedi

• sulle planimetrie allegate sono stati indicati i punti di ri-

presa fotografica delle quattro serie.

Per i terreni di Castenedolo e Mazzano si rimanda alle riprese ae-

10 ree qui sopra riportate nel paragrafo Ubicazione .

*

* Ghedi e Castenedolo

L’insieme dei beni immobili situati nei Comuni di Ghedi e Castene- dolo comprende

• i terreni agricoli

• n.3 enti urbani già fabbricati rurali

• le aree di sedime e pertinenziali dell’allevamento di bovini

da latte nell’ambito delle cascine “Noara” e “Speranza”, que-

sta a Sud rispetto alla prima

• lo stesso allevamento di 650/700 capi completo di opere edi-

li, impianti, attrezzature fisse e varie complementari; l’accesso principale dalla via pubblica denominata Strada Quarti, n° civ. 20 .

*

A) TERRENI AGRICOLI COMPRESO N.3 ENTI URBANI GIA’ FABBRICATI

RURALI E LE AREE DI SEDIME E PERTINENZIALI DELL’ALLEVAMENTO DI

BOVINI DA LATTE NELL’AMBITO DELLE CASCINE “NOARA” E “SPERANZA”

Essi, stanti le loro caratteristiche intrinseche, sono così ripar- titi:

A1) Terreni agricoli compreso n.3 enti urbani già fabbricati ru-

rali

I terreni di superficie complessiva pari ad ha 99,3036 catastali, sono posti quasi interamente nel Comune di Ghedi, con un vicino lotto agricolo a Nord, separato dalla Strada Quarti, sito nel ter-

11 ritorio del Comune di Castenedolo.

L’insieme dei terreni costituisce un solo fondo con la parte cen- trale di forma approssimativamente trapezoidale di circa ha 56,00 disposta lungo la direttrice Nord-Sud, da cui si discostano due poligoni di forma pressoché rettangolare, uno verso est di circa ha 26,00 a partire dalla parte Sud di detta parte centrale e l’altro verso Ovest di circa ha 17,00 con inizio da quasi la metà della parte centrale stessa. Si veda in proposito l’allegato 4 fo- glio 3 .

Il fondo è anche comprensivo di n.3 enti urbani, già fabbricati rurali, in fatto sono due immobili di vecchia data da tempo inuti- lizzati ed una cabina elettrica che occupano mq.119 di suolo, di- stinti al foglio 4, particelle 164 e 165 – categoria D/10 ed al foglio 5, particella 26 – categoria D/1.

L’intera proprietà è servita da una corretta viabilità interna e non ci sono vincoli che limitino la piena fruibilità operativa, la parte centrale verso Nord-Est confina direttamente con la cascina

“Noara” e la parte centrale in zona Sud-Ovest circonda la cascina

“Speranza”.

Il suolo dei terreni è in genere facilmente lavorabile e fertile con sottosuolo ghiaioso; esso è pianeggiante, regolarmente livella- to, irriguo per la quasi totalità con sistema di scorrimento a ca- nali in cemento prefabbricati.

Le più significative coltivazioni erbacee praticate sono il grano- turco ed il loietto con la produzione finale utilizzata per

12 l’allevamento dei bovini da latte.

A2) Aree di sedime e pertinenziali dei fabbricati strumentali

relativi all’allevamento nell’ambito della cascina “Noara”

E’ il suolo variamente utilizzato con metratura desunta dai certi- ficati catastali pari ad ha 5,6679.

A3) Aree di sedime e pertinenziali dei fabbricati strumentali

relativi all’allevamento nell’ambito della cascina “Speran-

za”

E’ il suolo variamente utilizzato con metratura desunta dai certi- ficati catastali pari ad ha 0,8949.

Per quanto sopra la superficie catastale dei terreni distinti alla lettera A, composta dai cespiti

- A1 di ha 99,3036

- A2 di ha 5,6679

- A3 di ha 0,8949

è di complessivi ------> ha 105,8664.

B) ALLEVAMENTO DI BOVINI DA LATTE PER 650/700 CAPI, A STABULAZIONE

LIBERA CON ZONA DI RIPOSO A CUCCETTE ED A LETTIERA PERMANENTE

PER GLI ANIMALI DA RIMONTA.

L’impianto produttivo è principalmente concentrato nell’ambito del- la cascina “Noara”, a Nord, dov’è posto l’ingresso principale da

Strada Quarti e da una porzione d’impianto staccato e distante all’incirca un chilometro posto nella cascina “Speranza”; pertanto in ordine d’elencazione si indicano:

B1) Corpi / entità nell’ambito della cascina “Noara”

13 I vari enti sono qui sinteticamente riassunti per numero, gruppo, funzione e tipologia e rappresentano in forma sequenziale la compo- sizione ed i più significativi aspetti del complesso produttivo.

Per la loro singola posizione fisica all’interno del complesso e per le loro caratteristiche intrinseche particolari si fa riferi- mento all’allegato 3 (Tabella B1 - pagine 6 numerate da 1 a 6).

* II°/1 + VIII°/1 + IX°/1-2 + X° + XVII° + XVIII° + XIX° +

XX°/1-2-3-4-5 + XXI°

I beni comprendono n.7 distinti corpi stalla, la sala d’attesa alla

mungitura e la sala di medicazione/servizio, completi d’impianti

idrico, elettrico e di ventilazione e le attrezzature fisse di

stalla quali le cuccette, le rastrelliere, i battifianchi, i can-

celli, le recinzioni fisse e varie complementari.

Gli immobili sono stati realizzati in momenti diversi e specifica-

mente

• n.2 stalle di mq 1.267,00 distinte ai corpi II°/1 e VIII°/1

sono di vecchio impianto

• n.3 stalle di mq 2.931,00 , la sala d’attesa alla mungitura

di mq 2.117,00 e la sala di medicazione/servizio di mq 167,00

di cui ai corpi X°, XIX° e XXI°, XVII° e XVIII° sono state

edificate nell’anno 1980 circa e sono in muratura con strut-

tura portante in ca/cap e manto di copertura in lastre di ce-

mento-amianto

• n.1 stalla aperta di mq 1.037,00 individuata con il numeri

IX°/1-2 è stata realizzata nell’anno 1987 circa con struttura

14 a portale e tegoli di copertura in ca/cap con manto di lastre

in cemento-amianto ed accostata tettoia a sbalzo in acciaio

zincato con manto di copertura in lastre metalliche ed inter-

posto materiale coibente

• n.1 grande stalla aperta di mq 2.864,00 distinta ai numeri

XX°/1-2-3-4-5 è stata eseguita nell’anno 2006 circa, è suddi-

visa in cinque tettoie affiancate di diverse larghezze con

distinte zone di stabulazione, corsie di servizio e di movi-

mentazione.

La struttura portante è in acciaio zincato e la copertura è

in lastre metalliche con interposto materiale coibente.

* XVI°

Trattasi del corpo mungitura di mq 432,00 con 20 poste a spina pe- sce – parallelo 70° su due file (20 + 20), con fabbricato realizza- to nel 1980 circa in muratura con struttura portante in ca/cap e manto di copertura in lastre di cemento-amianto.

L’impiantistica di mungitura è stata decisamente rivista nell’anno

2007 circa impiegando tecnologia e dotazioni di buon livello, qua- li: l’identificazione automatica delle vacche, lo stacco automatico dei gruppi con la possibilità di regolare i flussi ed i tempi, i misuratori di latte per ogni capo, l’impianto per la produzione, selezione e controllo del vuoto, i tubi corti e lunghi del latte opportunamente flessibili, lisci e leggeri e le tubazioni di addu- zione del latte alla refrigerazione.

Sono da aggiungere l’impianto di refrigerazione, lo stoccaggio

15 provvisorio del latte in un serbatoio verticale coibentato in ac- ciaio inox della capacità di circa 40.000 litri, alquanto sovradi- mensionato per l’impianto in questione e principalmente adatto per l’industria casearia, ed infine la produzione di acqua calda con caldaia a gasolio, la cui installazione risale a 10 anni fa circa, per le operazioni di lavaggio degli ambenti e delle attrezzature.

* Opere interne ed esterne per convogliamento deiezioni +

XXIII°/1 + XXIII°/2

Il sistema di convogliamento e stoccaggio dei reflui zootecnici, liquame e letame, è costituito da una rete di tubazioni/canali in- terrati interni ed esterni, pavimentazioni fessurate, raschiatori, pozzetti di sollevamento, gruppi propulsori, pompe sommerse e va- rie, con recapito finale delle deiezioni liquide in

• n.6 vasche interrate scoperte in cemento armato di mq 448,00

circa con capacità complessiva di circa mc 2.240,00 realizza-

te nel 2006

• in n.3 concimaie, per il letame, di mq 154,00 circa con capa-

cità di mc 385,00 realizzate nel 1980.

E’ da evidenziare che l’attuale volume utile di stoccaggio degli

effluenti non palabili è alquanto insufficiente e c’è l’esigenza di

una decisa integrazione di nuovi contenitori per il rispetto delle

norme di legge al fine di garantire una giusta maturazione e stabi-

lizzazione del liquame prima dello spandimento al suolo.

* I° + II°/2 + VIII°/2

I corpi riguardano una barchessa di mq 390,00 ed tre porticati di

16 mq 1.077,00 delle stalle di cui ai numeri II°/1 e VIII°/1 trattate in precedenza. Essi sono di vecchio impianto con struttura vertica- le in muratura, tetto in legno e, per un porticato, in travetti precompressi e tavelloni non intonacati, con manto di copertura in coppi.

* XXII°/1 + XXII°/2

Trattasi di n.13 tettoie accessorie di varie dimensioni e diverse posizioni.

La struttura, in acciaio zincato, ripara le sottostanti cuccette, complete di relativi battifianchi e tubo allineatore,

• n.8 di complessivi mq 825,00 eseguite nell’anno 2006 circa

con copertura in lastre metalliche ed interposto materiale

coibente

• n.5 di mq 507,00 totali, realizzate nel 1980 circa, con manto

di copertura in lastre di cemento-amianto.

* XXIV° + XXV° + XXVII°

Sono n.13 platee in calcestruzzo armato poste in diverse posizioni che in successione riguardano

• n.8 di mq 4.120,00 circa - spess. cm 20 destinate a paddok

• n.2 di mq 986,00 circa - spess. cm 15 per l’appoggio di sili

e gabbiette mobili

• n.3, di forma rettangolare, di mq 3.465,00 circa - spess. di

cm 25 per lo stoccaggio di prodotti vari.

* XXVI°

Trattasi di silo orizzontale a trincea di mq 1.268,00 circa di for-

17 ma rettangolare per lo stoccaggio insilati,

• con platea in calcestruzzo armato spess. cm 25

• delimitato in lunghezza da n.2 file di pannelli autoportanti

prefabbricati di contenimento h ml 4,00 in calcestruzzo arma-

to vibrato di ml 84,50 per ogni fila.

* VI° + XI° + XII° + XIII°

Trattasi di corpi minori, di vecchio impianto, con struttura in muratura/legno/manto di coppi, fatta eccezione per mq 41,00 circa in lastre di cemento-amianto, di complessivi mq 362,00 circa al piano terra e mq 201,00 circa al primo piano.

Sono destinati a magazzini / legnaia / stalletta / ripostigli.

* XIV°

Trattasi di n.4 sili circolari di vecchia esecuzione in blocchi di calcestruzzo cementizio, con superficie totale di mq 64,00 ed al- tezza di ml 6,00 , attualmente inutilizzati.

* XXVIII°

E’ il pozzo acqua per uso civile, produttivo ed al servizio di al- trui proprietà.

* IV° + V° + VII° + XXX° + XXXI°

Sono presenti

• n.4 appartamenti utilizzati dai dipendenti dell’azienda, po-

sti in due distinti e separati immobili con superficie com-

plessiva di circa mq 186,00 al piano terra e mq 231,00 al

primo piano con sottotetto raggiungibile tramite botola, due

portici di mq 27,00 ed una corte esclusiva di mq 85,00

18 • due locali con servizio igienico di circa mq 45,00 e portico

di mq 16,00 adibiti ad uffici dell’azienda, individuati al

numero VII°.

I fabbricati succitati sono di vecchia data e senza impianto di riscaldamento, con struttura in muratura/legno e con solai in fer- ro-laterizio per le entità VII°, XXX° e XXXI° , ed ancora manto di copertura formato da coppi.

* XV°

Sono i pollai di vecchia esecuzione di mq 113,00 di pertinenza de- gli alloggi. Struttura in muratura e tetto in legno a capanna con manto di copertura in lastre di cemento-amianto.

* III° + XXIX°

Sono le varie corti scoperte di diverse dimensioni e posizioni af- ferenti le entità produttive ed abitative, con

• superficie complessiva, desunta dalle planimetrie catastali,

di circa mq 31.724,00

• vari tipi di pavimentazioni non ben delimitati quali asfalto

/ calcestruzzo / terra battuta / verde incolto.

*

La porzione d’impianto in questione, preso atto

• delle attuali e diverse situazioni attinenti gli standard co-

struttivi

• di tipologia e funzionalità

• dello schema distributivo

ed in particolare

19 • di alcune situazioni positive quali l’impiantistica del corpo

mungitura

• di altri aspetti negativi quali la scarsa capacità di volume

per lo stoccaggio dei liquami, l’insufficiente qualità degli

alloggi dei dipendenti e la presenza all’incirca di mq 8.400

di lastre di copertura in cemento-amianto che dovranno essere

smaltite con il rifacimento di un nuovo manto di copertura presenta

 uno stato generale di conservazione sufficiente

 una parziale obsolescenza funzionale che potrebbe venire al-

quanto contenuta con mirati interventi vuoi integrativi vuoi

di manutenzione ordinaria/straordinaria.

B2) Corpi / entità nell’ambito della cascina “Speranza”

I vari enti sono qui sinteticamente riassunti per numero, gruppo, funzione e tipologia e rappresentano in forma sequenziale la compo- sizione ed i più significativi aspetti del complesso produttivo.

Per la loro singola posizione fisica all’interno del complesso e per le loro caratteristiche intrinseche particolari si fa riferi- mento all’allegato 3 (Tabella B2 - pagine 3 numerate da 1 a 3)

* “C” + “D/1” + “E” + “F” + “G”

Trattasi di n.5 stalle per mq 1.344,00 complessivi con zona di ri- poso a lettiera permanente, di vecchio impianto con muratura in laterizio e copertura in legno con superiori coppi, salvo la stalla

“C” che ha copertura composta da travi a traliccio e correnti in ferro con superiore manto in lastre di cemento-amianto.

20 Le stalle sono adibite esclusivamente all’allevamento di bovini da rimonta e sono dotate dei necessari impianti idrico ed elettrico e delle attrezzature di stalla.

Si evidenzia che gli immobili sono stati edificati in vari periodi, lontani nel tempo, per soddisfare le esigenze dei momenti e che oggi costituiscono un’insieme disarticolato e distante dalle attua- li qualità esecutive e funzionali.

* Convogliamento deiezioni + “P”

Il convogliamento degli effluenti avviene manualmente e con pala meccanica.

Lo stoccaggio è limitato a n.3 vasche interrate di vecchia realiz- zazione, di superficie complessiva pari a mq 180,00 ~ e con volume di mc 450,00 . Per la capacità di stoccaggio si ripete quanto già detto per la parte d’impianto nell’ambito della cascina “Noara” e cioè che esiste l’esigenza di una decisa integrazione di nuovi con- tenitori per rispettare le norme di legge al fine di garantire una giusta maturazione e stabilizzazione delle deiezioni prima dello spandimento al suolo.

* “A”

E’ il fienile/ricovero per mezzi agricoli di mq 157,00 realizzato all’incirca nell’anno 2006 e posizionato fra i due immobili con destinazione abitativa.

Murature in laterizio/calcestruzzo armato, travi di bordo in c.a. e copertura a telaio con travetti precompressi, catene in ferro e tavelloni non intonacati. Manto di copertura in coppi.

21 * “I” + “L”

Trattasi di n.2 separate tettoie lineari e di n.1 tettoia ad angolo a protezione delle zone mangiatoie. Di diverse dimensioni con su- perficie complessiva di circa mq 313,00 e risalenti all’incirca all’anno 2006.

Struttura in acciaio zincato e copertura in lastre metalliche con interposto materiale coibente.

* “O”

Sono due distinte e separate aree scoperte destinate a paddok di circa mq 798,00 totali, con pavimentazione in calcestruzzo armato dello spessore di cm 20 circa.

* “Q”

Trattasi di n.2 sili circolari non utilizzati e di vecchia esecu- zione. Sono stati realizzati con blocchi di conglomerato cementizio con superficie globale di m 32,00 ed altezza di m 8,50 circa.

* “B”

E’ il fabbricato rustico di antica data della superficie pari a circa mq 263,00 al piano terra e di mq 184,00 circa al primo piano.

Già destinato a stalla/ripostiglio/portico/superiore soffitta- legnaia attualmente è inagibile per le lesioni (fessurazioni) pro- vocate dal terremoto e dalla scarica di un fulmine.

* “H”

Trattasi del ripostiglio rustico inutilizzato di vecchia esecuzione ed in condizioni odierne alquanto scadenti, con superficie di mq.8 ed altezza di m.7,80.

22 * “S” + “T” + “M”

Sono n.2 alloggi utilizzati dai dipendenti dell’azienda, posti in due distinti e separati fabbricati

• con superficie complessiva di circa mq 162,00 al piano terra

ed altrettanti al primo piano

• mq 56,00 di sottotetto pertinente il corpo “S” raggiungibile

tramite botola

• mq 86,00 di sottotetto del corpo “T” accessibile dal vano

scale interno

• mq 22,00 di portico individuato con la lettera “M” e diretta-

mente collegato con l’unità abitativa “T”

• n.2 balconi di mq 16,00.

I fabbricati sono di vecchia data con struttura muraria in lateri- zio, solai in latero-cemento e copertura con travetti in legno e scempiato di tavelle in laterizio con manto di coppi.

Lo stato di conservazione generale è sufficiente, con qualità in- terne discrete per l’abitazione “S”. Questa è stata oggetto di non lontani interventi di manutenzione ed è dotata di impianto di ri- scaldamento completo di caldaia autonoma e radiatori in alluminio.

* “N”

Sono i pollai di vecchio impianto di circa mq 181,00 con pareti perimetrali in muratura e tetto in legno a capanna con superiore manto di coppi.

* “R”

Trattasi delle varie corti scoperte di diverse metrature e posizio-

23 ni con superficie complessiva pari a circa mq 5.248,00 con pavi- mentazioni diversificate quali pietrischetto / calcestruzzo / terra battuta / verde incolto / verde curato.

*

La porzione d’impianto sopraindicato, preso atto

• delle attuali e diverse situazioni attinenti gli standard co-

struttivi

• di tipologia e funzionalità

• dello schema distributivo

• della distanza dal centro dell’azienda di quasi un chilometro

presenta

 complessivamente uno stato conservativo insufficiente

 un avanzato grado di obsolescenza funzionale che può essere

modificato in positivo solo con un cospicuo intervento di ri-

strutturazione.

Si evidenzia che vi sono all’incirca mq 300,00 di lastre di coper-

tura in cemento-amianto che dovranno essere smaltite con successiva

esecuzione di un nuovo manto di copertura.

---

* Mazzano

E’ un terreno, seminativo per qualità, distinto al foglio 8 parti-

cella 222 posto in località Ferrazzo in adiacenza alla lottizzazio-

ne artigianale denominata “Polo Tecnologico”; la superficie cata-

stale è pari ad ha 0,8296 .

Esso è pianeggiante, di forma irregolare allungata, irriguo e di

24 buona fertilità.

§

2 – Quadro urbanistico

Alla presente viene allegata (all. 4) la seguente documentazione:

• Certificati di Destinazione Urbanistica (CDU)

• documentazione parziale del Piano Territoriale Regionale

d’Area (PTA) Aereoporto di Montichiari riguardante i terreni

ubicati nei Comuni di Ghedi e Castenedolo.

* Ghedi e Castenedolo

Certificati di Destinazione Urbanistica

Ghedi

Dal Certificato di Destinazione Urbanistica n° prot. 3207/UI-1 del

17/2/2011:

Tutti gli immobili acquisiti alla massa fallimentare ricadono nella zona definita “area sottoposta a vincolo dal Piano Territoriale d’Area” normata ai sensi dell’art. 14.8 delle NTA del Piano delle

Regole allegato al P.G.T., quello vigente all’epoca del rilascio del Certificato.

La rettifica del P.G.T., ex art. 13 LR 12/2005 comma 14 bis, appro- vata con delibera C.C. dell’8 marzo 2012, non comporta differenze rispetto alle risultanze del Certificato in parola in quanto le attuali N.T.A. così recitano al TITOLO V -AREE CON LIMITAZIONI O

VINCOLI

“Art. 14 - FASCE DI RISPETTO E ARRETRAMENTO DELL'EDIFICAZIONE

8- Fasce a protezione dell'aeroporto militare

25 Per i vincoli dell’aeroporto militare si rimanda alle vigenti norme in materia ed agli atti depositati presso l'Ufficio tecnico del

Comune di Ghedi. Per gli interventi da realizzare in aree poste entro la perimetrazione del Piano d'Area dell'Aeroporto G. D'Annun- zio, si rimanda alle norme del PTRA approvato con D.C.R. n. 298 del

06/12/2011”.

Castenedolo

Dal Certificato di Destinazione Urbanistica n° prot. 3287 del

17/2/2011:

Fg. 26 mapp. 63 --- > zona E – Agricola Produttiva

Piano Territoriale Regionale d’Area Aereoporto di Montichiari

Gli elaborati costituenti il PTRA sopraddetto, quelli che qui ven- gono parzialmente allegati, consistono in:

• cartografia (Tav. 8.0 ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE)

• stralci del Documento di Piano contenente le norme attuative.

Con delibera n. 298 il 6 dicembre 2011 il Consiglio Regionale ha

approvato il Piano Territoriale Regionale d'Area dell’Aeroporto di

Montichiari; detto piano ha acquisito piena efficacia grazie alla

Delibera Consigliare pubblicata sul BURL Serie Ordinaria n° 52 del

28 dic. 2011.

Esso intende promuovere lo sviluppo equilibrato dell’aeroporto e

del territorio dei Comuni interessati.

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Brescia e i

Piani di Governo del Territorio (PGT) di diversi Comuni, fra i qua-

li Ghedi e Castenedolo, sono soggetti ad una verifica regionale di

26 coerenza rispetto ai contenuti del Piano stesso, come previsto dall’art.20, comma 6 della LR n. 12 del 2005 .

Il Piano è ritenuto prioritario proprio per la complessità delle azioni che concorrono allo sviluppo del sistema aeroportuale lom- bardo, alla promozione della competitività regionale e al riequili- brio dei territori.

Organizzazione territoriale PTRA

Il territorio del PTRA è stato organizzato operando una suddivisio- ne in due parti:

• ambito A

• areale A1 (perimetrazione ellittica).

Il primo è stato ulteriormente suddiviso in Ambiti Territoriali:

• ambito A

……….

o Ambito Territoriale T2: sedime per lo sviluppo aeropor-

tuale

Aree esterne all’attuale recinto aeroportuale, di pro-

prietà privata e/o pubblica che, per effetto della lo-

calizzazione e delle relazioni con il sedime esistente,

assumono particolare rilevanza ai fini dello sviluppo

aeroportuale.

Sono comprese nell’ambito territoriale T2 le aree A di

rischio definite ai sensi dell’art. 707 del Codice del-

la Navigazione e del “Regolamento per la Costruzione e

l’Esercizio degli Aeroporti” approvato dall’Ente Nazio-

27 nale Aviazione Civile (ENAC). o Ambito Territoriale T3: di sviluppo locale

Aree comprese nel perimetro del PTRA, che non sono i-

dentificate nei precedenti ambiti territoriali T1 e T2,

influenzate dalla presenza dell’aeroporto, e portatrici

di specifiche identità e vocazioni per lo sviluppo alla

scala locale. Il PTRA riconosce e identifica porzioni

dell’ambito territoriale T3 (sub-ambiti) identificabili

per caratteri identitari e vocazionali propri:

……….

sub-ambito T3.2 “ …… corrispondente alle aree che su-

biscono le maggiori limitazioni per

effetto del rischio aeroportuale de-

terminato ai sensi dell’art. 707 del

Codice della Navigazione e del “Rego-

lamento per la Costruzione e

l’Esercizio degli Aeroporti” approvato

dall’Ente Nazionale Aviazione Civile

(ENAC) ed al quale si vengono a so-

vrapporre significativamente le aree

che subiscono i vincoli determinati

dalla zona B dell’intorno aeroportuale

di cui al dm 31 ottobre 1997 “Metodo-

logia di misura del rumore aeroportua-

le”)”.

28 ……….

sub-ambito T3.5 “ …. corrispondente alle aree interes-

sate da deboli o debolissimi processi

insediativi, che conservano elevata

naturalità, per la gran parte utiliz-

zate per lo svolgimento di attività

agricole, in cui si sviluppa un ele-

mento di secondo livello della rete

ecologica regionale”.

Il PTRA, riconoscendo gli ambiti anzidetti, esercita la propria azione.

Dal Documento di Piano: “Il PTRA è uno strumento di pianificazione che determina effetti diretti e indiretti, nel breve e lungo perio- do, di diverso impatto sul territorio. Le disposizioni e i contenu- ti del PTRA hanno efficacia diretta nei confronti dei comuni e del- le province compresi nel relativo ambito (art.20, comma 6,

L.R.12/05)”.

Ed ancora: “Le disposizioni del PTRA Montichiari per l’Ambito A hanno carattere prevalente su ogni eventuale disposto del Piano

Territoriale di Coordinamento Provinciale per la medesima area. ….

L’adeguamento dei PGT ai contenuti del PTRA per l’ambito A e per l’areale A1 costituisce condizione necessaria ai fini dell’espressione del parere di compatibilità in forza del comma 8 dell’art. 13 della L.r. 12/05 e s.m.i.” .

Il PTRA da disposizioni di carattere prescrittivo per ciascuno de-

29 gli ambiti anzidetti:

• T2: aree per lo sviluppo aereoportuale

Sono ammesse le funzioni qui sommariamente riassunte: attivi-

tà agricole e zootecniche, manutenzione ordinaria e straordi-

naria edifici esistenti, escavazione, ecc .

• T3: di sviluppo locale

per il sub-ambito T3.2 sono ammesse, sinteticamente:

o nelle aree di cui alla lettera “A” le attività agricole

e zootecniche

o nelle aree identificate con la lettera “B” la costru-

zione di edifici residenziali e strumentali per lo

svolgimento di attività agricole e zootecniche, previa

verifica del progetto da parte di Enac

o attività di escavazione ….. , attività di gestione ri-

fiuti …. .

per il sub-ambito T3.5 sono ammesse, sinteticamente:

o attività agricole e zootecniche

o opere di cui all’articolo 59 della L.R. 12/2005

o interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione

straordinaria, ristrutturazione edilizia degli edifici

esistenti con destinazione d’uso diversa da quella a-

gricola e assimilabili

o attività di escavazione ….. , attività di gestione ri-

fiuti …. .

Ambiti di appartenenza dei terreni oggetto di stima

30 Nell’all. 4, foglio 3, compare uno stralcio della cartografia di cui al PTRA con la rappresentazione, per sovrapposizione, del peri- metro del compendio immobiliare in parola.

Tale rappresentazione deve intendersi solo orientativa in quanto le scale di riproduzione degli elaborati grafici costituenti il PTRA sono grandi e di difficile rielaborazione ma soprattutto perché, stanti le attività ammesse, una maggiore definizione degli ambiti di appartenenza è irrilevante per lo scopo principale del mandato ricevuto, quello di stimare il valore di mercato dei beni ubicati in Ghedi e Castenedolo.

---- > Per Ghedi

Ambito T2: (sedime per lo sviluppo aeroportuale)

fgl. 4 mapp. 43, parzialmente

Ambito T3.2 (di sviluppo locale)

fgl. 4 mapp. 41

fgl. 4 mapp. 43, parzialmente

mapp. 152 (terreno), parzialmente

Ambito T3.5 (di sviluppo locale)

tutti i terreni, di questi il mapp. 152 (terreno)

solo parzialmente, ed il mapp. 7 fgl 4 (cascina Spe-

ranza)

---- > Per Castenedolo

Ambito T3.2 (di sviluppo locale)

fgl. 26 mapp. 63, con interferenza linea ferroviaria

31 * Mazzano

Dal Certificato di Destinazione Urbanistica n° 17 del 22/4/2011 :

Fg. 8 mapp. 222 --- > zona E1 – Agricola Produttiva

§

3 – Formalità e gravami

L’allegato 5 raccoglie le risultanze delle ispezioni ipocatastali effettuate.

§

4 - Il valore di stima

Il compendio immobiliare di cui alla presente relazione di stima si compone di

• terreni (agricoli, di sedime e pertinenziali) ubicati nei co-

muni di Ghedi-Castenedolo, così come sinteticamente descritti

nell’allegato 3 (A1, A2 ed A3), e di Mazzano

• fabbricati strumentali ubicati a Ghedi, di cui ai mapp. 41-

43-7 (quelli indicati con B1 e B2 nell’allegato 3), relativi

all’allevamento di bovini da latte.

Le metodologie di stima adottate per gli enti anzidetti, diversi

per natura e nell’ipotesi che siano liberi da persone o cose, sono

diverse e consistono nel

• metodo comparativo, per i terreni

• metodo del costo di ricostruzione a nuovo deprezzato,, per i

fabbricati (edifici).

32 Per il deprezzamento:

o si è tenuto conto del livello di vetustà ed del grado

di obsolescenza attraverso l’applicazione al valore de-

finito “a nuovo” di idonei coefficienti riduttivi.

Così facendo si è ottenuto il valore più probabile di

stima “virtuale”

o i costi per l’eliminazione dell’amianto e per le conse-

guenti opere di ripristino delle coperture sono stati

stimati e poi detratti dai valori di stima “a nuovo de-

prezzati”.

*

* Ghedi e Castenedolo

A) TERRENI AGRICOLI COMPRESO N.3 ENTI URBANI GIA’ FABBRICATI

RURALI E LE AREE DI SEDIME E PERTINENZIALI DELL’ALLEVAMENTO DI

BOVINI DA LATTE NELL’AMBITO DELLE CASCINE “NOARA” E “SPERANZA”

La stima, per terreni liberi da persone o cose:

• considerate le situazioni particolari e generali dei terreni

agricoli e delle aree in oggetto, fra queste ed entrando nel-

lo specifico

o per il Piano Territoriale Regionale d’Area, e pertanto

per i comuni di Ghedi e Castenedolo, i terreni in paro-

la dovranno mantenere la destinazione agricola, esclu-

dendo in tal modo qualsiasi potenzialità edificatoria

diversa da quella connessa alla conduzione dei fondi

33 o in base agli strumenti urbanistici adottati dai comuni

anzidetti non esistono prospettive di sfruttamento del

sottosuolo per l’estrazione di sabbia-ghiaia

• noti i valori immobiliari di beni simili con caratteristiche

ed indicatori economico–estimativi comparabili

• analizzata la letteratura di merito

è stata effettuata in base al valore di mercato con metodo sinteti- co comparativo stimando in

€ 120.000,00/ha (euro centoventimila/00 per ettaro) il più probabile valore unitario di mercato.

Visti i conteggi delle superficii in atti di questo ufficio, rias- sunti in dettaglio nell’allegato 6 , e di cui si riportano i totali

parziali :

A1 – Terreni agricoli ivi compresi n. 3 enti urbani già fabbricati

rurali

ha 99,3036

A2 – Aree di sedime e di pertinenza dei fabbricati strumentali

dell’allevamento nell’ambito della cascina “Noara”

ha 5,6679

A3 – Aree di sedime e di pertinenza dei fabbricati strumentali

dell’allevamento nell’ambito della cascina “Speranza”

ha 0,8949 e pertanto per complessivi ha (ettari) 105,8664 si stima quale più probabile valore mercantile dei terreni e delle aree, ubicate in Ghedi-Castenedolo, libere da persone e cose, la

34 somma di

ha 105,8664 x € 120.000,00/ha = € 12.703.968,00 determinata, con arrotondamento, pari a

€ 12.704.000,00 (euro dodicimilionisettecentoquattromila/00) .

---

B) ALLEVAMENTO DI BOVINI DA LATTE PER 650/700 CAPI, A STABULAZIONE

LIBERA CON ZONA DI RIPOSO A CUCCETTE ED A LETTIERA PERMANENTE

PER GLI ANIMALI DA RIMONTA (Ghedi)

La stima

• analizzate le situazioni particolari e generali dell’alle-

vamento in questione

• accertato che il mercato è caratterizzato dall’esiguità di

contrattrattazioni viene determinata ricercando il costo di ricostruzione a nuovo del- le opere murarie complete d’impianti ed attrezzature fisse da cui sottrarre il deprezzamento maturato per effetto della vetustà, dell’obsolescenza funzionale e dello stato di manutenzione.

Per i valori stimati dei costi unitari di ricostruzione a nuovo, diversi per la varietà delle tipologie costruttive e di destinazio- ne dei manufatti che compongono il compendio in parola, si rimanda alle tabelle di cui all’allegato 6 .

Pertanto

• visti i conteggi in atti di questo ufficio che in dettaglio

sinteticamente sono stati riassunti per numero, gruppo, fun-

zione, tipologia, coefficienti di deprezzamento e valori

35 nell’allegato 6 “Tabelle estimative” al quale si fa compiuto

riferimento

i valori più probabili di stima, distinti per ambito, sono:

B1 – Corpi/Entità nell’ambito della cascina “Noara”

€ 2.244.500,00

B2 – Corpi/Entità nell’ambito della cascina “Speranza”

€ 72.000,00

per complessivi

€ 2.316.500,00

Ed ancora

• noti i costi stimati, pari ad € 245.000,00 , per la rimozione

dell’amianto ed il ripristino delle coperture per 8.400,00 mq

circa (costi da porsi in detrazione) si stima quale più probabile valore di mercato dell’allevamento

(opere murarie, impianti ed attrezzature fisse) la somma di

€ 2.071.500,00 (euro duemilionisettantunomilacinquecento/00) .

Concludendo per Ghedi-Castenedolo, si afferma

il valore di stima dei beni ubicati in

Ghedi – Castenedolo viene a determinarsi pari a

€ 12.704.000,00 + € 2.071.500,00 =

€ 14.775.500,00

(euro quattordicimilionisettecentosettantacinquemila500/00)

*

* Mazzano

Per il terreno in parola

36 • stante il metodo di stima sintetico comparativo

• viste le dimensioni che, sul mercato, potrebbero suscitare un

possibile maggiore interesse si stima quale più probabile valore unitario di mercato la somma di

€ 150.000,00/ha (euro centocinquantamila/00 per ettaro) determinando quale più probabile valore mercantile del terreno in parola, libero da persone e cose, la somma di

ha 0,8296 x € 150.000,00/ha = € 124.440,00

Concludendo, per Mazzano, si afferma:

il valore di stima del bene ubicato in

Mazzano viene a determinarsi pari a

€ 124.500,00

(euro centoventiquattromilacinquecento/00)

******************************

Il presente capitolo si conclude affermando che il

più probabile valore di stima dei beni

acquisiti alla massa fallimentare ed ubicati nei comuni di

Ghedi, Castenedolo e Mazzano,

è venuto a determinarsi pari ad

€ 14.900.000,00

(euro quattordicimilioninovenectomila/00) .

§

5 – Attestati Certificazione Energetica (ACE)

Alla presente si allegano (all. 7)

• le Dichiarazioni Sostitutive dell’Attestato di Certificazione

37 Energetica del 5 sett. 2011 per gli immobili ubicati in Ghedi

di cui ai

o mapp. 41 sub 2-3 (cascina Noara)

o mapp. 43 sub 2-3 (cascina Noara)

o mapp. 7 sub 3 (cascina Speranza)

privi di impianto termico o di uno dei suoi sottosistemi ne-

cessari alla climatizzazione invernale o al riscaldamento

• l’Attestato di Certificazione Energetica (ACE) per l’immobile

di cui al

o mapp. 7 sub 2 (cascina Speranza)

registrato il 6 sett. 2011 col codice identificativo

17078 – 000293/11 2 Classe energetica G; EP H = 445,78 kWh/m a.

Le Dichiarazioni e l’Attestato (ACE) sono state prodotte dall’Arch.

Michela Trivella, numero di accreditamento 15156 .

§

6 – L’IMU (già ICI)

Visti

• l’art. 13 del D.L. 201/2011 (convertito dalla legge 214/2011)

col quale l’istituzione dell’imposta municipale propria (IMU)

viene anticipata a decorrere dall’anno 2012

• le delibere dei Consigli Comunali di

o Ghedi n. 18 del 21 giugno 2012

e la

n° 31 del 28 settembre 2012 (trattasi della ridetermi-

38 nazione non ancora esecutiva all’atto della stesura

della presente relazione)

o Castenedolo n. 4 del 4 aprile 2012

o Mazzano n. 52 del 24 settembre 2012 (rideterminazione

aliquote imposta municipale propria – modifica delibe-

razione del C.C. n. 30 del 28 maggio 2012) qui di seguito verranno indicati gli elementi significativi per il calcolo della nuova imposta comunale.

Si premette: per gli immobili di cui alla presente trattazione la base imponibi- le si ottiene moltiplicando le rendite riportate nel Cap. 1 (quelle dominicali per i terreni) con determinati moltiplicatori, previa la loro rivalutazione in termini percentuali.

* --- > Ghedi

Comune di Ghedi rivalutazione moltiplicatore gruppo catastale (%) per calcolo IMU A (abitazioni) 5 160 D (fabbricati produttivi, escluso D/5) 5 60 terreni agricoli 25 130 terreni agricoli 25 110 (coltivatori diretti ed imprenditori agricoli) o aliquota di base 0,85% (8,50 per mille)

per: categorie A e altri immobili (terreni)

all’atto della stesura della presente relazione

l’aliquota non è ancora esecutiva

o aliquota di base 0,20% (2,00 per mille)

39 per: categoria D (fabbricati rurali ad uso strumentale

dell’azienda agricola)

* --- > Castenedolo

Comune di Castenedolo rivalutazione moltiplicatore gruppo catastale (%) per calcolo IMU terreni agricoli 25 130 terreni agricoli 25 110 (coltivatori diretti ed imprenditori agricoli) o aliquota di base 0,76% (7,60 per mille)

terreni

* --- > Mazzano

Comune di Mazzano rivalutazione moltiplicatore gruppo catastale (%) per calcolo IMU terreni agricoli 25 130 terreni agricoli 25 110 (coltivatori diretti ed imprenditori agricoli) o aliquota di base 0,96% (9,60 per mille)

per: altri immobili (terreni)

Ed ancora: per i terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti o imprendi- tori agricoli che siano condotti direttamente dai proprietari alla base imponibile vengono applicate le seguenti riduzioni:

• riduzione del 100% dell’imposta alla parte di valore fino a

Euro 6.000,00

• riduzione del 70% dell’imposta alla parte di valore eccedente

40 Euro 6.000,00 e fino ad Euro 15.500,00;

• riduzione del 50% dell’imposta alla parte di valore eccedente

Euro 15.500,00 e fino ad Euro 25.500,00;

• riduzione del 25% dell’imposta alla parte di valore eccedente

Euro 25.500,00 e fino ad Euro 32.000,00.

il Consulente: dott. ing. Francesco Passi

Brescia lì 22 ottobre 2012

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