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Cavour 02_Layout 1 17/11/2011 00:56 Pagina I NEL NOME DEL GRANDE STATISTA Le Logge “Cavour” a Torino dall’Unità ai giorni nostri Cavour 02_Layout 1 17/11/2011 00:56 Pagina II Cavour 02_Layout 1 17/11/2011 00:56 Pagina III MARCO NOVARINO NEL NOME DEL GRANDE STATISTA Le Logge “Cavour” a Torino dall’Unità ai giorni nostri Cavour 02_Layout 1 17/11/2011 00:56 Pagina IV Tutti i diritti riservati © 2011, Sottosopra Edizioni Corso Vittorio Emanuele II, 41 10125 Torino (Italia) Prima edizione ISBN 978-88-89724-36-1 È vietata la riproduzione non autorizzata, anche parziale o a uso interno e didattico con qualsiasi mezzo effettuata. IV Cavour 02_Layout 1 17/11/2011 00:56 Pagina V In ricordo di Ferdinando Cordova, maestro e amico Cavour 02_Layout 1 17/11/2011 00:56 Pagina VI Cavour 02_Layout 1 17/11/2011 00:56 Pagina VII Sommario PREMESSA DI GUSTAVO RAFFI .......................................................................................................................... IX PREFAZIONE DI SANTI FEDELE ......................................................................................................................... XI RINGRAZIAMENTI ...................................................................................................................................................... XV 1. LA NASCITA E L’OPERA DELLA PRIMA LOGGIA “CAVOUR” ALL’ORIENTE DI TORINO ........................................................................................................................ 1 1.1 Gli antecedenti ..................................................................................................................................... 1 1.2 La nascita della loggia “Cavour” ............................................................................................. 12 1.3 Il declino della componente moderata .................................................................................. 25 1.4 Il colpo di coda delle logge “Cavour”, “Ausonia” e “Progresso” ............................. 29 2. LA RINASCITA DELLA “CAVOUR” NEL 1887 .............................................................................. 51 2.1 La fase preparatoria .......................................................................................................................... 51 2.2 La ri-nascita della loggia “Cavour” e il suo rapporto con il Rito Simbolico ........................................................................................................................ 55 2.3 Il travagliato passaggio di fine secolo ..................................................................................... 67 2.4 Dalla scissione di Fera alla vittoria dei blocchi popolari ........................................ 84 2.5 La supremazia della loggia “Cavour” nella massoneria subalpina .......................................................................................................... 89 2.6 La “Cavour” pone una questione spinosa: l’iniziazione delle donne ................................................................................................................ 101 VII Cavour 02_Layout 1 17/11/2011 00:56 Pagina VIII 3. NON UNA MA DUE LOGGE “CAVOUR” A TORINO ................................................................. 123 3.1 Una Simbolica e una Scozzese .................................................................................................. 123 3.2 La massoneria italiana e torinese durante la guerra ................................................ 130 3.3 I difficili anni del primo dopoguerra .................................................................................... 134 3.4 L’impegno profano delle logge “Cavour” e la loro composizione sociologica ............................................................................................ 143 3.5 Profilo sociologico delle logge “Cavour” dal 1887 al 1923 ................................... 157 4. ANCORA UNA VOLTA LA “CAVOUR” RINASCE ............................................................................ 167 4.1 La ricostruzione del GOd’I nel secondo dopoguerra ................................................... 167 4.2 Nasce la “Cavour” n. 16 ............................................................................................................... 171 4.3 Dalle fusioni degli anni ’50-’60 ad oggi ............................................................................. 175 APPENDICE ...................................................................................................................................................................... 183 PIEDILISTA DELLE LOGGE “CAVOUR” DI TORINO DAL 1861 AL 1923 ............................... 185 MEMBRI ONORARI DAL 1861 AL 1923 ..................................................................................................... 202 INSERTO ICONOGRAFICO ...................................................................................................................................... 205 INDICE DEI NOMI ..................................................................................................................................................... 223 VIII Cavour 02_Layout 1 17/11/2011 00:56 Pagina IX Premessa Ci sono storie che vanno raccontate. Segni e parole da ritrovare nel tempo, scavando tra carte e memorie per ritrovare battaglie di vita e di pensiero. Rico- struire i percorsi delle logge del Grande Oriente d’Italia non è un esercizio di au- tocelebrazione ma la testimonianza di un impegno iniziatico e sociale che ha coinvolto intere generazioni di liberi muratori. Colonne alzate in ogni tempo, contro i regimi e la mediocrità. Templi di uomini del dubbio, abituati a trovare da soli la strada della verità. Se poi si parte dal 1861, come nel caso della loggia “Camillo Cavour” di Torino, compiere un viaggio tra lotte e libertà tenute con- trovento, significa anche impaginare vissuti che ci fanno decodificare da un altro angolo visuale i primi 150 anni di vita del nostro Paese. Ricostruire la vita di una loggia significa confrontarsi con la storia dell’Obbe- dienza a cui appartiene e, conseguentemente, occuparsi delle vicende della Na- zione in cui queste realtà hanno agito. Tre cerchi concentrici, interdipendenti tra loro, che contengono al proprio interno un flusso continuo di uomini, idee e azioni che, partite dal raggio esterno, la Nazione, arrivano al cerchio più interno, la loggia, attraverso quello di mezzo, l’Obbedienza. E viceversa, in un percorso di sapienza e costruzione di senso, infinito come la ricerca che anima i lavori ed è il vero ‘sale’ delle logge. La ricostruzione della storia delle logge che nel corso di un secolo e mezzo as- sunsero il nome dello statista piemontese, condotta da Marco Novarino, risponde a pieno a questo percorso che, riconoscendo l’autonomia d’azione goduta dall’of- ficina, pone in evidenza come essa fosse pur sempre una componente costitutiva del Grande Oriente d’Italia. In occasione del 150° anniversario della ri-nascita della Massoneria italiana, avvenuta nell’ottobre del 1859, abbiamo affermato come la memoria sia identità, racconti storie e vissuti che possono fare ancora strada, se si tende l’orecchio alla lezione delle battaglie portate a sera. La storia della massoneria si intreccia con il percorso che ha portato l’Italia a diventare una Nazione. Dal sogno di una sola Patria al periodo che ha proceduto l’unificazione, l’azione degli uomini del dubbio attraversa come un filo rosso, di pensiero e di coraggio, la costruzione del senti- mento nazionale. Ci sono volti e storie, percorsi controcorrente e scelte di libertà. IX Cavour 02_Layout 1 17/11/2011 00:56 Pagina X C’è la capacità di scegliere contro ciò che è facile, di essere ‘eretici’ innamorati della propria terra. Cioè uomini che hanno lottato per la libertà e che nella loro inattualità hanno contribuito a costruire, pietra su pietra e spesso pagando con la propria vita, un destino comune da Nord a Sud del Paese. Leggendo la storia dei liberi muratori che operarono tra le colonne delle logge “Cavour”, si coglie la loro voglia di sentirsi italiani, cittadini di un nuovo Stato na- zionale, inizialmente debole, che necessitava dello sforzo di tutti, sia nei confronti dei settori istituzionali come la scuola, l’esercito, la pubblica amministrazione, sia attraverso la creazione di organismi solidaristici di natura sociale che aiutassero la popolazione e i ceti meno abbienti a cooperare in quell’immane sforzo portato avanti dalla classe dirigente italiana nel tentativo di modernizzare e laicizzare il Paese. La massoneria del GOd’I, attraverso le proprie logge, operanti sul territorio dell’intera penisola, divenne una sostenitrice attiva del processo unitario: dall’alto attraverso l’impegno politico dei suoi quadri dirigenti, dal basso mediante una continua attività volta alla formazione civile degli italiani. Come abbiamo più volte rimarcato in questo anno denso di manifestazioni commemorative del 150° dell’unificazione italiana, la Massoneria non può e non deve vivere di ricordi: proprio perché erede degli ideali risorgimentali, illuministici e rivoluzionari, deve contribuire con rinnovata energia alla costruzione, ancora da completare, della nostra Nazione, costruendo ponti di dialogo con altre isti- tuzioni e con la società di cui è parte viva. Le logge devono riprendere con vigore e forza l’impegno profuso dai Fratelli di officine quali le “Cavour” che, come esaurientemente descritto in questo libro, si batterono per diffondere i principi di tolleranza, laicità, progresso, rigenerazione e giustizia. È dalle