MODIFICATO maggio 2012

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 1 INDICE:

C1 SISTEMA TERRITORIALE. Pag. 3

C1.1 SISTEMA INSEDIATIVO TERRITORIALE E DEI TERRITORI URBANIZZATI. Pag. 3

C1.2 IL SISTEMA INSEDIATIVO STORICO URBANO E RURALE.. Pag. 11 C1.2.1 Aree ed elementi d’interesse archeologico. Pag. 11 C1.2.2 Zone urbane storiche. Pag. 12 C1.2.3 Strutture insediative storiche non urbane. Pag. 17 C1.2.4 Ambiti ed elementi d’interesse storico architettonico e testimoniale. Pag. 20 C1.2.5 La Viabilità Storica Pag. 20

C1.3 IL SISTEMA DEI TERRITORI URBANIZZATI. Pag. 21 C1.3.1 Il Capoluogo. Pag. 21 C1.3.2 Principali problematiche e criticità – Capoluogo. Pag. 23

C1.4 SISTEMA DELLE DOTAZIONI TERRITORIALI: QUALITA’ URBANA. Pag. 27 C1.4.1 Le reti fognarie. Pag. 29 C1.4.2 Le reti idriche. Pag. 35 C1.4.3 I gasdotti. Pag. 45 C1.4.4 Sistema energetico: impianti di produzione e Autoproduzione (Ditte) e fonti rinnovabili. Pag. 45 C1.4.5 Rete per la trasmissione e la distribuzione di energia elettrica. Pag. 46 C1.4.6 Impianti di telefonia mobile e di emittenza radio televisiva Pag. 47 C1.4.7 Raccolta e gestioni rifiuti. Pag. 47 C1.4.8 Servizi ed attrezzature pubbliche. Pag. 52 C1.5.1 INCIDENZA DEL SISTEMA INSEDIATIVO SULL’AMBIENTE NATURALE. Pag. 57 C1.5.2 GRADO DI SALUBRITA’ DEL SISTEMA URBANO: RUMORE. Pag. 59 C1.5.3 GRADO DI SALUBRITA’ DEL SISTEMA URBANO: ARIA. Pag. 59 C1.5.4 INQUINAMENTO LUMINOSO. Pag. 62 C1.5.5 CAMPI ELETTROMAGNETICI Pag. 63 C2 SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’. Pag. 65 C2.1 Incidentalità Pag. 67 C3 QUALITÀ ECOLOGICA ED AMBIENTALE . Pag. 73 C3.1 Assetto eco sistemico. Pag. 73 C3.2 Qualità della componente aria. Pag. 74 C3.3 Catasto emissione. Pag. 75 C3.4 Inquinamento luminoso. Pag. 77

C4 SISTEMA DEL TERRITORIO RURALE. Pag. 78 STRUTTURE ESISTENTI IN AMBITI RURALI Pag. 79 C4.1 Patrimonio edilizio rurale. Pag. 85 C4.2 Criticità. Pag. 85 C4.3 Elementi di potenzialità. Pag. 86 C4.4 Indice del grado di naturalità Pag. 87 C4.5 Indice di equipaggiamento vegetazionale Pag. 88

C5 PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA. Pag. 89

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C1 SISTEMA TERRITORIALE

C1.1 SISTEMA INSEDIATIVO TERRITORIALE E DEI TERRITORI URBANIZZATI

Il PTCP 2007 assegna a Pontedell’olio un ruolo di Centro Integrativo, individuandolo come “punto terminale di un sistema produttivo insediato sulla SS654 a partire dai Casoni di , con un ruolo di polo manifatturiero della media valle e di centro di livello sovracomunale nel campo dei servizi alle famiglie (sanità, istruzione), ma anche con una funzione di area cerniera tra e la montagna, in modo da diffondere agli altri comuni più interni della valle positivi effetti moltiplicativi/localizzativi delle attività economiche e dell’occupazione ”

Il sistema insediativo territoriale del di Pontedell’Olio risulta costituito da n° 13 centri abitati nei quali risulta concentrato l’85% dell’intera popolazione comunale.

Dal censimento 2001 si rileva inoltre la tipologia edilizia degli edifici residenziali, così articolata:

Edifici per n° di piani: 1 2 3 4 e più Totale 223 (17%) 773 (58%) 283 (22%) 41 (3%) 1.320

Edifici per numero di interni: 1 2 3-4 5-8 9-15 16 e più Totale 728 (55%) 379 (29%) 137 (10%) 49 (4%) 22 (2%) 5 1.320

Va tenuto presente che i fabbricati con oltre 2 piani e costituiti da più di 3-4 alloggi sono rilevabili solo nel Capoluogo e negli ambiti di ampliamenti urbani realizzati dopo il 1950 circa. Nelle frazioni gli edifici sono quasi esclusivamente costituite da n° 1 o 2 piani fuori terra e con non più di 3-4- alloggi per fabbricato.

Il Capoluogo , con le adiacenti frazioni di Riva e Folignano , ad esso collegate senza soluzione di continuità, accoglie da solo l’81% della popolazione comunale, mentre le rimanenti frazioni, sommate, comprendono solamente il 4% della popolazione complessiva.

Il sistema insediativo risulta, pertanto, costituito da un grande insediamento che si sviluppa lungo il torrente ed ai piedi del territorio comunale e da n° 11 centri minori, diversamente dislocati sul territorio.

Nel Capoluogo si trovano concentrati tutti i principali ruoli degli insediamenti urbani, ed in particolare: • residenza, pari all’81% dei residenti nel comune; • attività produttiva, pari al 100% degli insediamenti esistenti; • pubblici servizi, pari a mq. 185.193 di servizi insediati, corrispondenti al 92% del totale comunale; • attività commerciali e terziarie. La superficie complessiva dell’area urbana insediata del Capoluogo, unitamente a Riva e Folignano, comporta una superficie pari ad ha. 153 circa, con una popolazione (rilevata al 2001) di 3.903 abitanti. Si rileva una densità della popolazione pari a n° 2 6 abit./ha. circa.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 3 La frazione di Zaffignano presenta caratteristiche prettamente agricole, dotata dei soli servizi religiosi e comprende n° 53 abitanti (1% della popo lazione). Con una superficie complessiva di ha. 5,40 circa, presenta una densità della popolazione pari a circa 10 abit./ha.

La frazione di Torrano risulta costituita, prevalentemente, dal centro religioso, riferimento ad una popolazione sparsa nel territorio. La superficie insediata risulta di 0,5 ha. Circa.

La frazione di Castione risulta articolata in due distinti insediamenti: Castione e Mistadello di Castione.

Castione riveste ruolo di piccolo centro agricolo, dotato di centro religioso.

Mistadello di Castione risulta, invece, un centro di carattere turistico, costituito da insediamenti residenziali isolati sorti negli anni ’60 con due esercizi di ristorazione.

Complessivamente il centro di Castione comprende n° 24 abitanti pari allo 0,5% circa dell a popolazione, su una superficie insediata di ha. 6,8 circa, con una densità di popolazione pari a n° 3,5 abit./ha.

La frazione di Montesanto presenta un ruolo prevalentemente agricolo con un certo interesse di tipo turistico. Comprende n° 34 abitanti, pari a llo 0,7% circa della popolazione, su una superficie insediata di ha. 5 circa, con una densità di popolazione pari a n° 6,8 abit./ha .

La frazione di Biana risulta articolata in n° 3 centri: Biana, I Sala e Molino di Biana . La frazione presenta un ruolo prevalentemente agricolo e turistico, con una popolazione di n°48 abitanti pari all’1% circa del totale. La superficie insediata complessiva risulta in ha. 5,1 circa, con una densità della popolazione pari a n° 9,4 abit./ha .

La frazione di Cassano comprende n° 3 centri insediati: Cassano, Il Querceto e I Rampi . La popolazione complessiva risulta di n° 101 abitan ti su un totale di superficie insediata di ha. 7,5 circa. La densità della popolazione risulta pari a n° 13,5 abit./ha . Il ruolo della frazione risulta a carattere prevalentemente agricolo e turistico.

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GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI

Come evidenziato nei punti successivi, le principali attività produttive nel Comune furono originariamente costituiti da tre principali insediamenti:

La Cementirossi, ubicata al margine sud del territorio storico del Capoluogo, costituita dalle fornaci e dall’adiacente area destinata a depositi e magazzini, nonché dalla residenza con annessa area verde. Le fornaci furono dismesse ed ora costituiscono un importante riferimento di archeologia industriale che caratterizza il centro del Capoluogo. L’area destinata alla residenza ed al verde furono cedute ed ora sono sede degli uffici comunali. L’area destinata a magazzini e depositi fu recuperata, secondo le indicazioni del PRG, e destinata a residenza ed attività commerciali.

La SECMU, ubicata in zona centrale del Capoluogo è stata in parte recuperata a fini residenziali, mentre la parte rimananente è attualmente in attività.

La TEVI, ubicata fra il Capoluogo e Riva, e costituita da un complesso di edifici industriali di epoche diverse, con alcune parti risalenti alla prima metà dell’800. L’attività è attualmente sospesa e l’intero complesso è stato assoggettato al vincolo ai sensi dela DLgs 42/2004.

Oltre ai principali insediamenti produttivi, il capoluogo era interessato da attività artigianali che si svilupparono internamente al centro abitato in promiscuità con gli insediamenti residenziali.

Negli anni ottanta si presentò la necessità di individuare un nuovo insediamento produttivo per poter collocare nuove attività e per consentire lo spostamento di attività preesistenti. Gli strumenti urbanistici del tempo individuarono una nuova area PIP in località Il Maglio, ubicata fra il Nure e la SP 36 per Godi. Questa scelta, praticamente obbligata in quanto la direttrice di sviluppo produttivo era necessariamente da individuare nella zona pianeggiante del territorio comunale, innescò un problema viabilistico in quanto il traffico pesante, generato dalla nuova area produttiva, doveve necessariamente attraversare parte del centro storico del capoluogo per immettersi sulla SP654 di .

Il vigente PRG confermò tale scelta incrementando le previsioni con l’inserimento di due aree, adiacenti al PIP, in località Antolini, aree che, con successive varianti vennero convertite in “Zona Mista”, con destinazione artigianale, commerciale e residenziale.

Oggi il problema si ripresenta in quanto le arre produttive sono da ritenersi sature e necessitano nuove aree. L’ampliamento dell’area del Maglio non è da ritenersi ammissibile in quanto prossima al centro storico di Folignano ed in particolare al suo Castello. Sorge quindi la necessità di individuare una nuova area produttiva in grado di soddisfare i fabbisogni per un adeguato lasso di tempo. Tale scelta necessariamente dovrà orientarsi nel territorio pianeggiante posto a nord del Capoluogo, nel rispetto delle emergenze naturali e paesaggistiche.

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C1.2 IL SISTEMA INSEDIATIVO STORICO URBANO E RURALE.

INQUADRAMENTO STORICO L'asse insediativo Folignano/Ponte dell'Olio/Riva è di origine relativamente recente rispetto alla geografia dell'antropizzazione incentrata sulle pievi di Carmiano, Torrano e , interrelate con un cospicuo numero di centri parrocchiali di rango inferiore e di semplici oratori di villaggio. Questa rete preesistente si era costituita in seguito alla diffusione del cristianesimo -che si ipotizza fosse avvenuta nel IV secolo all'epoca del vescovo Savino- e ricalcava, o comunque era in continuità, con la maglia insediativa delle gentes che popolavano quei luoghi per villaggi isolati e la cui distribuzione sul territorio era stata parzialmente intaccata dalle massae (=fattorie) che i romani avevano dislocato preferenzialmente sui terrazzi fluviali di fondovalle o sul conoide di divagazione del Nure, nelle zone di impatto del corso d'acqua col tavolato di pianura. Le origini delle densità insediative odierne sono da ricondurre all'alto medioevo quando la realizzazione delle derivazioni denominate "rio S.Giorgio", in sponda destra del Nure, e "rio Grazzano" in sponda sinistra aumentarono la produttività di terreni prima non irrigui consentendo la realizzazione di una stupenda fabbrica-territorio costituita da svariati magli (lavorazione dei materiali ferrosi), folli (follatura nel processo di tintura dei tessuti), mulini (per la produzione di sfarinati vari) e mulinazzi (= grandi mulini)” Significativa fu inoltre l’attestazione sulla valle di uno dei percorsi di pellegrinaggio della cristianità medievale, come testimoniato dalla presenza dell’ostello di S.Giacomo (probabilmente attivo già nel IX-X secolo) e dalla dedicazione di un luogo di culto a San Rocco entrambi collocati nel capoluogo, allora detto Ponte Albarola. Dal basso medioevo fino all’Ottocento lo sviluppo fu continuo e legato alle attività extra-rurali e al commercio che, in seguito al trattato di Acquisgrana, trasformò significativamente l’assetto del borgo, divenuto l’ultima tappa dei trasporti carrabili dell’unico percorso per Genova privo di dazi. Nella seconda metà dell’Ottocento comparvero anche le industrie moderne: bottonificio, trafileria e corderia e, poco più tardi, il cementificio. La vitalità del paese fu fortemente influenzata dalla presenza di queste attività produttive gestite da imprenditori brillanti ed attenti alla comunità locale e testimoniate ancora oggi da fabbriche edilizie degne di tutela e valorizzazione e da strutture civili lasciate in dono al paese (fornaci Cementirossi, bottonificio, Tevi Trafilerie, oltre ad alcuni edifici residenziali per operai, al “nuovo asilo infantile” e alla scuola materna realizzati nella seconda metà degli anni ‘50 per volere della famiglia Rossi e al centro sportivo costruito fra il 1982 e il 1985 dall’ing. Aldo Aonzo). Al 1880 risale anche il primo tracciato della tramvia Piacenza- con tram a vapore che percorrevano binari poggiati senza massicciate sulla strada carrabile. Nel 1932 e fino al 1967 la linea fu sostituita da una ferrovia elettrica con binari su massicciata e percorso periferico ai centri abitati, che attraversava il Nure in prossimità del capoluogo su un ponte di cinque campate da 40 metri in curva progettato dall’Ing. Danusso dell’Università di Milano

C.1.2.1 AREE ED ELEMENTI D’INTERESSE ARCHEOLOGICO.

Il territorio comunale non risulta interessato dalla presenza di beni archeologici sottoposti alle disposizioni di cui all’art.10 commi 1 e 3 del D.Lgs 42/2004 e da elementi della centurazione. Il PTCP 2007 localizza però 3 elementi di interesse archeologico (art. 142 comma 1 lettera m D.Lgs 42/2004) sottoposti a vincolo paesaggistico, costituiti da materiale sporadico e così schedati in allegato C1.3 dal PTCP2007: PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 11 SITO 0330036001 Molino Croce SITO 0330360002 Cassano SITO 0330360003 Gorretto Il SITO 0330040001 Bettola, Costa Pradello, riportato erroneamente in cartografia PTCP2007 alle tavole C1.f e D3.a in località Biana non appartiene al territorio comunale.

Su indicazione della Soprintendenza ai Beni Archeologici, comunicata nel corso della “Conferenza di Pianificazione”, si individuano alle tavole QC-C.01.1/C.01.2, i punti di rinvenimenti archeolgicidi cui al repertorio del Gruppo Archeologico Val Nure ed approvato dalla Soprintendenza stessa.

Tali punti sono da considerarsi ad alto rischio archeologico, rischio che si prevede di estendere per un raggio di ml.50 dal punto di rinvenimento- Tali aree, pur non essendo sottoposte a vincolo di cui al D.Lgs.42/2004, dovranno comunque essere oggetto di particolare cautela nel caso di interventi che comportano modifiche all’assetto attuale del sottosuolo.

C.1.2.2 ZONE URBANE STORICHE.

Il PTCP 2007, negli Allegati al Norme, individua i seguenti insediamenti storici nel Comune: Cassano Nucleo secondario Castione Nucleo secondario Folignano Tessuto Agglomerato Montesanto Nucleo secondario Pontedell’olio Tessuto agglomerato principale Riva Nucleo secondario Il vigente PRG individua come centri storici il centro antico e consolidato di Pontedell’Olio, di Riva e di Folignano, oggi conglobate in un unico insediamento urbano, classificando come insediamenti storici isolati i rimanenti nuclei secondari, elencati ai punti seguenti.

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Stralcio Tav. C1a del PTCP 2007

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Stralcio delle Tav. C1f nord e sud del PTCP 2007

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IL CAPOLUOGO. Il centro storico del Capoluogo costituisce la principale zona storica urbana, estendendosi per una superficie di mq. 84.212 circa. Si articola sul vecchio tracciato della strada della Val Nure che, mediante il vecchio ponte stradale realizzato al tempo di Maria Luigia, passa dalla sponda sinistra alla sponda destra. Il fronte ovest, fino all’ultimo dopo guerra, prospettava la scarpata del Nure, dal quale risultava separata da una fascia di orti che si sviluppavano sul retro dei fabbricati. Il lato est della strada principale risulta costituito, in parte, da una cortina di fabbricati che, nella parte meridionale, si raddoppia formando una vasta piazza. Allo stato attuale, il centro si presenta in buono stato di recupero, sia per quanto riguarda i singoli fabbricati, sia per quanto riguarda lo stato delle strade ed, in generale, il loro arredo, oggetto di recenti interventi atti a qualificare l’intero insediamento.

L’insediamento comprende i seguenti elementi d’interesse storico architettonico e testimoniale:

* Architetture religiose: Chiesa di S. Giacomo Oratorio di S. Rocco Cimitero Urbano Convento di S.Bono

* Architettura rurale: Palazzi – Villa Rossi ed annesso parco Edifici a schiera Edifici in linea Edifici a corte

* Architetture paleo industriali: Fornaci da calce Cementirossi Complesso indusrtriale ex Tevi

Le destinazioni funzionali sono prevalentemente residenziali ai piani superiori, terziario e commerciale ai piani terra.

RIVA. L’insediamento è costituito da un piccolo agglomerato urbano articolato in adiacenza al castello, con superficie pari a mq. 41.009 circa. Si rilevano i seguenti elementi storico – testimoniali.

* Architetture religiose: Chiesa di S. Martino Cimitero

* Architetture militari: Castello di Riva Terreno adiacente al Castello

* Architetture rurali e civili: Palazzo Scribani - Rossi Villa Dina Villa Bosi Villa Arata FOLIGNANO L’insediamento è costituito da un piccolo agglomerato urbano articolato in adiacenza al castello, con superficie pari a mq. 22.978 circa Si rilevano i seguenti elementi storico – testimoniali. * Architetture militari: Castello di Folignano

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 16 C.1.2.3 STRUTTURE INSEDIATIVE STORICHE NON URBANE.

Il vigente PRG rileva i seguenti nuclei secondari e insediamenti storici isolati.

A1 Zaffignano. Il borgo è caratterizzato da una vasta residenza patrizia d’impostazione quattrocentesca, originariamente comprendente anche la piccola Chiesa, attorno alla quale si sono sviluppati gli edifici minori.

A2 Borsa. Torre colombaia in pietra.

A3 Cà Nuova. Residenza settecentesca con annesso oratorio e rustici.

A4 La Fratta. Piccolo aggregato rurale comprendente una torre di controllo dominante la strada d’accesso di Torrano.

A5 La Fornace. Fabbricato isolato d’interesse storico.

A6 Castello di Torrano. Antico fortilizio risalente al XIV secolo ed oggetto di svariati interventi successivi, l’ultimo dei quali costituito dal restauro del 1886. Interessante il portale arcuato sormontato dalle sedi dei meccanismi del ponte levatoio.

A7 Chiesa di S. Martino a Torrano. Costruzione settecentesca che conserva, nello scantinato, tracce dell’originaria costruzione carolingia.

A8 Villa e parco “Il Casino di Torrano”. Fabbricato isolato.

A9 La Colombaia. Fabbricato isolato.

A10 I Chiappini. Costituito da un palazzo padronale settecentesco con parco ed annessi fabbricati rustici.

A11 Villa S. Bono. Villa settecentesca di proprietà dei Conti Costa. Fu, successivamente, adibita a residenza estiva del Vescovo di Piacenza. Attualmente è sede di un convento di suore di clausura. A12 Castione. Borgo appenninico costituito da un fitto agglomerato di edilizia di origine rurale. Al suo interno emerge una torre che costituisce quanto resta dell’antico castello che, originariamente, comprendeva anche la Chiesa. Dopo il 1775, la Chiesa del castello fu stralciata dallo stesso ed utilizzata dalla comunità. La Chiesa contiene dipinti del Bibbiena.

A13 Saviano. Antico fondo di origine romana appartenente a svariate famiglie gentilizie, che è stato oggetto di vari interventi di recupero.

A14 Chiesa di Sarmata. Il fabbricato sorge isolato a breve distanza dal centro abitato di Sarmata.

A15 Chiesa di S. Maria del Rivo.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 17 L’insediamento è costituito da un piccolo complesso religioso posto sul crinale delle colline in posizione panoramica.

A16 Chiesa Vecchia “La Colombaia”. Complesso agricolo composto da abitazioni rurali con portico e stalla.

A17 Villa Bruna. Villa liberty isolata ed ubicata in zona di rilevante interesse paesaggistico.

A18 I Perinelli. Antica villa realizzata con materiale laterizio di recupero da precedenti fabbricati di epopca romana che apparteneva al Capitano di ventura Salvini.

A19 Torre Molino Croce. Torre d’avvistamento costituente avanposto del castello di Montesanto.

A20 Maiolo. Fabbricato residenziale isolato con portico e dipendenza.

A21 Cassano. Comprende la parte originaria del centro, costituito da alcuni fabbricati in pietra, oggetto d’intervento che ne hanno alterato le originarie caratteristiche.

A22 Chiesa di Cassano. La Chiesa di S.Lorenzo Martire presenta caratteristiche settecentesche. Secondo alcune fonti la Chiesa sarebbe stata edificata sui resti di un tempio romano.

A23 Querceto. Nucleo d’interesse ambientale, sia per la sua posizione esposta che per le caratteristiche morfologiche. Il nucleo, originariamente a carattere rurale, è, oggi, in prevalenza adibito ad usi residenziali e turistici; le costruzioni sono prevalentemente realizzate in pietra locale o mattoni con coperture in coppi. Presenta numerosi fabbricati non utilizzati.

A24 I Rampi. L’insediamento, utilizzato con funzioni agricole e residenziali, comprende fabbricati di origine rurale che conservano le caratteristiche originarie.

A25 I Valenti. Complesso agricolo abbandonato con costruzioni in pietra tipiche della montagna piacentina.

A26 I Sala. Nucleo di carattere ambientale prevalentemente utilizzato con funzioni turistico residenziali.

A27 Molino di Biana. E’ costituito da un nucleo ubicato sulla vecchia strada Pontedell’Olio – Bettola ed è composto da fabbricati prevalentemente in sasso o mattoni con coperture in coppi. Gran parte del complesso edilizio risulta ristrutturato di recente ed utilizzato con destinazione turistico residenziale.

A28 Biana – Chiesa. Comprende la sola Chiesa.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 18 A29 Vianova Il borgo, probabilmente, deve il proprio nome alla nuova strada che venne realizzata per raggiungere il castello di Montesanto al fine di recuperare il materiale di spoglio del fortilizio, in parte distrutto,ed utilizzato per la costruzione del borgo. Si presenta, mediamente, in cattivo stato di conservazione.

A30 I Tinivelli. Piccolo insediamento di origine rurale in parte recuperato a fini turistico residenziali. Presenta elementi di degrado.

A31 I Raimondi. Limitato insediamento in buona parte recuperato a funzioni turistico – residenziali.

A32 I Miserotti Insediamento rurale che ha, in parte, conservato le funzioni originarie. Lo stato di conservazione risulta negativo per la presenza di ruderi.

A33 Montesanto. L’insediamento storico è costituito da un solo isolato comprendente edilizia rurale prevalentemente in pietra. Si rilevano alcune superfetazioni. L’uso è prevalentemente residenziale con permanenza di funzioni agricole.

A34 Castello di Montesanto. Comprende i ruderi di un antico castello a pianta esagonale la cui origine, secondo alcune fonti, risalirebbe all’epoca etrusca.

A35 La Piana. L’insediamento è costituito da un piccolo borgo con fabbricati formanti un complesso a corte con caratteristiche che ipotizzano un’antica destinazione conventuale.

A36 Oratorio della Madonna della Neve a Riva. Piccolo santuario risalente al secolo XVIII, di rilevante pregio architettonico – monumentale, inserito a cavaliere di due antiche strade di cui la prima, pianeggiante ed ora asfaltata, passa attraverso il pronao del fabbricato e la seconda, in salita ed ancora bianca (breve tratto superstite dell’antica strada verso Bettola) fiancheggia anteriormente gli archi del portico.

Ai quali il presente studio aggiunge i seguenti insediamenti rilevati dal PTCP 2007:

A37 Villa e parco Belvedere a Torrano Insediamento isolato

A38 Cimitero di Torrano

A39 Cimitero di Folignano

A40 Cimitero di Castione

A41 Oratorio di Montesanto

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C.1.2.4 AMBITI ED ELEMENTI D’INTERESSE STORICO ARCHITETTONICO E TESTIMONIALE.

Nel territorio comunale il PTCP 2007 individua negli allegati alle Norme le seguenti zone ed elementi d’interesse stprico e testimoniale: 1. Castello di Riva. 2. Castello di Folignano. 3. Chiesa di S. Giacomo a Pontedell’Olio. 4. Chiesa di S. Martino di Tour a Torrano. 5. Castello di Torrano e pertinenze. 6. Torrione del Castello di Castione. 7. Ruderi del Castello di Montesanto. 8. Chiesa di S. Giovanni Battista a Castione. 9. Oratorio di S. Maria del Rivo. 10. Oratorio di S. Rocco a Pontedell’Olio. 11. Villa Rossi e pertinenze a Pontedell’Olio. 12. Palazzo Scribani Rossi a Riva. 13. Fornaci da calce Cementirossi a Pontedell’Olio. 14. Chiesa Parrocchiale di S. Martino, casa canonica e pertinenze a Riva. 15. Cimitero di Pontedell’Olio. 16. Cimitero di Riva 17. Cimitero di Castione 18. Chiesa parrocchiale di S.Lorenzo Martire a Cassano 19. Oratorio di Montesanto 20. Monastero benedettino di S.Bono 21. Villa e parco Belvedere a Torrano 22. Villa e parco “Casino di Torrano” 23. Cimitero di Folignano 24. Cimitero di Torrano 25. Terreno adiacente al Castello di Riva 26. Complesso industriale ex Tevi

Si rilevano, inoltre, permanenze e riconoscibilità della struttura storica del territorio (viabilita’ storica, ponti, verde pubblico e privato con valenza paesaggistica)

C.1.2.5 – LA VIABILITA’ STORICA

Il PTCP 2007 individua , (Tav. A1.5) la viabilità storica del Comune di Pontedell’olio in tre strade principali: o Il percorso della SP 654 dal ponte sul Nure, per via Veneto (Nel centro storico del Capoluogo) eer poi proseguire fino al confine con il territorio di Bettola, seguendo il vecchio percorso- o Il percorso della SP per S .Giorgio, dal ponte fino al confine comunale con S.Giorgio. o La strada comunale che dal capoluogo va verso Castione per poi proseguire verso Gusano () fino al confine comunale.

Il QC riporta alla Tav.C01.1/2 la viabilità storica in conformità e ribadendo le indicazioni del PTCP, ma definendole a scala maggiore.

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C1.3 IL SISTEMA DEI TERRITORI URBANIZZATI

C.1.3.1 Il Capoluogo.

Come evidenziato negli schemi di cui alle pagine successive della presente relazione, il territorio comunale è caratterizzato da un’area urbana comprendente il Capoluogo, Riva e Folignano, nella quale vengono a trovarsi le principali funzioni e la quasi totalità dei servizi pubblici.

Tale sistema urbano si sviluppa longitudinalmente in direzione Nord-Est/Sud-Ovest compresso fra il Torrente Nure e la collina.

Tale ubicazione, unitamente ad una diffusa instabilità delle aree verso sud, ha comportato difficoltà alla espansione urbana che, nel tempo, ha trovato sviluppo verso sud, conglobando l’abitato di Riva, con funzioni prevalentemente residenziali e verso nord, approssimandosi all’abitato di Folignano, con funzioni prevalentemente produttive.

La particolare configurazione del Capoluogo trae origine dalla sua evoluzione storica ed in particolare nel periodo post-bellico nel quale si concentra, prevalentemente, il suo sviluppo.

Dal grafico allegato e riferito agli inizi degli anni ’50, si evidenziano i seguenti punti: a.) La strada della Val Nure manteneva il suo tracciato originario che, dal ponte, attraversava il centro storico per proseguire, a mezza costa, fino al confine meridionale del comune. b.) La ferrovia privata PC – BETTOLA lambiva il lato orientale dell’abitato costituendone un limite allo sviluppo e proseguiva, parallelamente al torrente Nure, sul percorso attualmente occupato dal nuovo tracciato della strada della Val Nure. c.) Il centro abitato risultava praticamente coincidente con l’insediamento storico, con la sola esclusione di un moderato ampliamento, verso sud, interessato dal viale di accesso alla stazione. L’abitato risultava delimitato ad ovest della scarpata del Nure ubicata, al tempo, sul tracciato dell’attuale circonvallazione e ad est dalla ferrovia. L’abitato di Riva risultava, al tempo, nettamente separato dal capoluogo e costituito, prevalentemente, dal suo nucleo storico. d.) Le attività produttive erano prevalentemente costituire dalle Fornaci Cementirossi con annessi fabbricati residenziali che oggi, dismesse da parecchi anni, costituiscono un importante elemento di archeologia industriale, mentre la rimanente area produttiva è, attualmente, oggetto di recupero residenziale. La villa ed il giardino, con annessi fabbricati, sono, oggi, occupati dalla Sede Municipale. e.) Un altro importante insediamento industriale esistente in tale periodo è costituito dalla Tevi, oggi ancora in funzione, ma di probabile dismissione e spostamento, che comprende opifici risalenti alla metà dell’800.. Tale insediamento, recentemente oggetto di vincolo da parte dei Beni Culturali, dovrà certamente essere oggetto di riqualificazione urbana.

Nel decennio successivo l’assetto del Capoluogo fu determinato, principalmente, da due fattori:

1) Lo spostamento della scarpata del Nure verso Ovest consentì la realizzazione di una circonvallazione atta a spostare il traffico della Val Nure all’esterno del centro storico. Ne derivò anche uno sviluppo edilizio con carattere spontaneo che interessò una fascia immediatamente adiacente al Nure.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 21 2) La soppressione della ferrovia consentì uno sviluppo residenziale lungo la strada di San Bono.

Lo sviluppo industriale vide il sorgere di un importante attività ubicata a sud del centro abitato: la “SECMU” posta sulla strada di San Bono. Gli sviluppi successivi portarono alla realizzazione di nuovi insediamenti industriali in posizione nord verso Folignano e gli sviluppi residenziali verso sud estendendosi fino a Riva. Nacque la necessità di recuperare il tracciato della soppressa ferrovia per la realizzazione di un nuovo asse stradale urbano finalizzato a: a.) Razionalizzare il collegamento tra la strada della Val Nure e la strada per S. Giorgio. b.) Consentire la riqualificazione degli insediamenti limitrofi. c.) Consentire, su di esso, l’articolazione dei nuovi sviluppi residenziali.

Tale strada, attualmente in corso di realizzazione, ma incompleta, condiziona la realizzazione degli sviluppi previsti dal vigente P.R.G. che, solo oggi, risultano in corso di attuazione a seguito del completamento di alcuni tronchi di essa.

Particolare rilievo riveste il grande polo sportivo realizzato in adiacenza al Torrente Nure.

Come evidenziato nella scheda del grado di saturazione del P.R.G. vigente, riportata al volume D del QC, la superficie urbana complessiva di Pontedell’Olio e Riva risulta di mq. 1.522.132 da cui dedotte le aree di espansione non realizzate comportano una superficie insediata di mq. 1.441.926 , così articolati:

ZONE STORICHE mq. 125.221 TESSUTO RESIDENZIALE mq. 513.236 AREE RESIDENZ. IN CORSO DI ATTUAZIONE mq. 72.615 TESSUTO POLIFUNZIONALE IN CORSO DI ATTUAZ. mq. 17.136 TESSUTO PRODUTTIVO mq. 205.235 INSEDIAMENTI AGRICOLI URBANI mq. 14.116 SERVIZI PUBBLICI INSEDIATI mq. 192.533 SERVIZI PRIVATI mq. 36.958 CIMITERI E ATTREZZATURE TECNOLOGICHE mq. 19.049 STRADE mq. 233.393 AREE NON ZONIZZATE mq. 12.434 ______Totale mq. 1.441.926

A tali valori vanno sommati quelli relativi a Folignano per complessivi mq. 85.714 insediati e così articolati:

ZONE STORICHE mq. 22.978 ZONE RESIDENZIALI INSEDIATE mq. 37.425 ZONE RESIDENZIALI IN CORSO DI ATTUAZIONE mq. 8.075 INSEDIAMENTI AGRICOLI URBANI mq. 5.795 SERVIZI PUBBLICI mq. 330 STRADE mq. 11.111 ______Totale mq. 85.714

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 22 C.1.3.2 PRINCIPALI PROBLEMATICHE E CRITICITA’: CAPOLUOGO:

Il territorio comunale è prevalentemente collinare, con la sola eccezione di una limitata porzione pianeggiante posta tra la strada per S. Giorgio ed il torrente Nure da Folignano al confine comunale nord.

La viabilità principale del territorio è costituita dal collegamento con S. Giorgio, a nord, e dalla strada della Val Nure che, da Bettola, si tiene in sponda destra del torrente Nure per spostarsi, nel Capoluogo, sulla sponda sinistra.

Il collegamento fra la zona pianeggiante del territorio (strada per S. Giorgio) e la strada della Val Nure, verso Piacenza, risulta molto difficoltoso in quanto attraversa parte del centro storico del Capoluogo per potersi collegare col ponte sul torrente Nure.

Il Capoluogo, nel quale è concentrato il 90% circa della popolazione comunale, risulta compresso fra il Nure e le colline e circondato, sui lati est e sud, da zone di scarsa stabilità.

Lo sviluppo recente dell’area urbana si è estesa saturando gli spazi disponibili fino a congiungersi con la frazione di Riva; pertanto ogni sviluppo futuro degli insediamenti residenziali nel Capoluogo è possibile solo verso nord, nella zona pianeggiante e geologicamente stabile in prossimità di Folignano.

Tenendo presente che Pontedell’Olio, che storicamente costituisce la cerniera di collegamento fra la montagna e la pianura, negli ultimi vent’anni, come emerge dalla relazione al P.R.G. vigente, ha dimostrato una limitata vitalità dovuta, prevalentemente, ai seguenti problemi che costituiscono i principali punti di criticità:

1. Difficoltà dei collegamenti viari fra le zone produttive e la strada della Val Nure.

2. Difficoltà nella localizzazione dello sviluppo residenziale.

3. Parte delle aree produttive e polifunzionali previste dal vigente P.R.G. e non attuate compromettono le possibilità di sviluppo residenziale in direzione nord.

4. Sviluppi edilizi articolati sugli assi di viabilità primaria.

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PONTEDELL’OLIO – RIVA E FOLIGNANO Situazione al 1877

I perimetri sono stati ricavati dalla cartografia IGM di primo impianto (1877) Si evidenzia la viabilità dell’epoca, gli insediamenti esistenti ed il territorio interessato dal torrente Nure.

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PONTEDELL’OLIO – RIVA E FOLIGNANO Situazione al 1950 circa

Lo schema è stato ricavato da planimetria dell’epoca; in esso si evidenziano: • L’area interessata dal torrente Nure che lambiva il centro storico, • Gli insediamenti di Pontedell’olio, Riva e Folignano nettamente distinti • L’andamento della linea ferroviaria privata SEA SIFT • L’andamento della strada della Val Nure che attraversava il centro storico di Pontedell’olio

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 25 PONTEDELL’OLIO – RIVA E FOLIGNANO Situazione al 1990 circa

Lo schema ricalca la situazione rilevata nella documentazione di analisi allegata al PRG vigente e risalente al 1990 circa. Si pone in evidenza il rilevante sviluppo dell’area urbana che congloba l’abitato di Riva e tende ad avvicinarsi all’abitato di Folignano. L’area interessata dal torrente Nure risulta arretrata rispetto agli anni precedenti consentendo la realizzazione della strada di Circonvallazione con funzione di deviazione del traffico della strada della Val Nure all’esterno del centro storico. Si evidenziano le aree produttive che presentano le seguenti caratteristiche: • Aree Cementirossi e Tevi, preesistenti, • Area Secmu, inserita nel tessuto urbano prevalentemente residenziale, realizzata negli anni ‘60/’70, • Nuova area produttiva a nord, iniziata alla fine degli anni ’80. La ferrovia risulta soppressa e, su parte del suo vecchio tracciato, è stato realizzato un nuovo percorso della Strada della Val Nure. Nel centro abitato di Pontedell’olio non risulta ancora recuperato a fini viabilistici il vecchio percorso della ferrovia.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 26 C.1.4 SISTEMA DELLE DOTAZIONI TERRITORIALI : QUALITÀ URBANA I servizi pubblici locali di acquedotto, fognatura, depurazione e raccolta rifiuti urbani sono regolati, per il comune di Pontedell’Olio solo a partire dall’anno 2006, dall'Agenzia d'Ambito per i Servizi Pubblici di Piacenza, costituita secondo le disposizioni contenute nella legge regionale n.25 del 6 settembre 1999 e s.m.i. al fine di ottimizzare la gestione, disciplinare forme di cooperazione e vigilanza, garantire ai consumatori la qualità dei servizi e governare le risorse tutelando l’ambiente naturale e la salute dell’uomo. La recente adesione del comune al Servizio Idrico Integrato e la attuale incompletezza del censimento in corso dal Gestore del servizio determinano disomogeneità e scarsità di conoscenza sia delle rete acquedottistica che di quella fognaria, delle quali si riportano nei paragrafi successivi i dati forniti da ATO, con la specifica dei criteri utilizzati per il calcolo della “domanda potenziale dei servizi”, ed in aprticolare della quota parte “fluttuante” “I censimenti ISTAT di riferimento restituiscono diverse informazioni essenziali ai fini della valutazione delle potenziali domande di servizio, da esprimersi in termini di abitanti e di abitanti equivalenti, secondo quanto definito all'art.74 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 152/06: un AE è infatti definito come "carico organico biodegradabile avente una richiesta di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi di ossigeno al giorno". Ai fini della pianificazione, le logiche per il calcolo degli abitanti equivalenti sono riassunte di seguito. La quantificazione della domanda potenziale del SII è stata condotta attraverso i seguenti passaggi: determinazione della popolazione residente in base ai dati ISTAT – Censimento 2001: ovviamente ogni residente genera 1 abitante equivalente (AE); valutazione della presenza turistica, condotta sulla base di: valutazione delle strutture turistiche presenti, considerando il rapporto, valido per la Provincia di Piacenza, di 10 utilizzatori per ogni addetto del settore turistico-alberghiero, ovvero di 10 AE per ogni addetto del settore (vengono considerate strutture turistiche anche bar, ristoranti, sale convegni); presenza sul territorio di case non occupate (seconde case): per ogni abitazione sono state considerate 2,3 persone (famiglia tipo in Provincia di Piacenza), ovvero 2,3 AE, assumendo un livello di utilizzazione del 25% per gli edifici presenti al censimento del 1971 e del 75% per gli edifici non presenti a tale soglia censuaria e quindi realizzati successivamente (in relazione al fatto che tra le case più vecchie aumenta la frazione di case abbandonate); valutazione delle attività produttive che scaricano in pubblica fognatura in termini di addetti e, ove possibile e quando necessario, di scarichi produttivi, sulla base della considerazione che tre addetti generano 1 AE. La seguente tabella mostra come tradurre le presenze sul territorio in termini di abitanti equivalenti. Tipo di utenza Abitanti Equivalenti Residenti 1 a.e. ogni persona Alberghi, agriturismi, villaggi 10 AE per ogni addetto del settore + 1 a.e. turistici ogni 3 addetti Campeggi 10 AE per ogni addetto del settore + 1 a.e. ogni 3 addetti Ristoranti 10 AE per ogni addetto del settore + 1 a.e. ogni 3 addetti Bar 10 AE per ogni addetto del settore + 1 a.e. ogni 3 addetti

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 27 Tipo di utenza Abitanti Equivalenti Cinema, teatri, sale convegni 10 AE per ogni addetto del settore + 1 a.e. ogni 3 addetti Scuole Non considerate poiché sostanzialmente frequentate dagli stessi residenti Uffici, negozi, attività commerciali 1 a.e. ogni 3 addetti Fabbriche, laboratori 1 a.e. ogni 3 addetti

Date le caratteristiche delle attività produttive e commerciali della provincia di Piacenza (piccole attività artigianali di dimensioni poco più che famigliari), probabilmente gli abitanti equivalenti derivanti dagli addetti coincidono sostanzialmente con i residenti ella stessa località in cui è insediata l’attività produttiva. Il conteggio di questa componente risulta pertanto probabilmente una sovrastima, che risulta conservativa rispetto alla scelta di non considerarla. Questi sono i criteri sulla base dei quali si è proceduto a stimare la domanda potenziale di servizio idrico, di fognatura e di depurazione. Complessivamente, i dati di livello provinciale sulla base del censimento ISTAT 2001 possono essere così riassunti: Comune Popolazione AE 2.003 2.608 4.661 5.937 953 1.124 BETTOLA 3.187 4.946 3.816 6.116 BORGONOVO VAL 6.866 8.288 5.459 6.934 2.311 2.828 CAMINATA 301 482 4.501 5.659 6.881 8.266 CASTELL'ARQUATO 4.567 6.160 11.962 14.415 CASTELVETRO 4.839 6.305 PIACENTINO 224 445 COLI 1.076 1.929 818 1.435 4.172 5.112 FARINI 1.881 3.496 2.010 4.087 FIORENZUOLA D' 13.339 17.362 1.676 2.837 3.763 4.651

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 28 Comune Popolazione AE 3.470 4.167 GROPPARELLO 2.369 3.539 LUGAGNANO VAL D'ARDA 4.202 5.453 MONTICELLI D'ONGINA 5.241 6.485 1.371 2.036 NIBBIANO 2.388 3.370 OTTONE 730 1.572 PECORARA 915 1.674 PIACENZA 95.590 121.014 2.207 2.996 696 1.092 PODENZANO 7.491 9.476 PONTE DELL'OLIO 4.823 5.985 5.230 6.499 5.507 7.242 8.844 11.011 5.238 6.494 957 1.225 2.589 3.217 2.002 3.383 2.458 3.527 VIGOLZONE 3.556 4.500 VILLANOVA SULL'ARDA 1.930 2.428 150 559 2.645 3.435 Totale 263.865 343.801

C.1.4.1 LE RETI FOGNARIE Fonte IREN 2010

1) Schede degli impianti di depurazione e valutazione della capacità recettiva degli stessi in termini quali/qualitativi

Nel comune di Ponte dell’ Olio risultano autorizzati dall’Amministrazione Provinciale n°3 impianti di depurazione (2° livello) e n° 10 fosse imhoff (1 ° l ivello).

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Impianti di depurazione:

Depuratore di Trioli di Folignano al servizio dell’agglomerato di Ponte dell’ Olio, Riva, Folignano, Zona Pip. Tipo impianto: Fanghi Attivi Data di attivazione 1988 Potenzialità impianto da autorizzazione A.E. 12.000 A.E. Residenti serviti 4.064 A.E. Fluttuanti 54 A.E. Produttivi 196 Totale A.E. Serviti 4.314 Capacità residua A.E. 7.686 Schema di flusso impianto: . Sollevamento liquami . Grigliatura mediante vaglio . Vasca ossidazione liquami . Decantatore secondario . Ispessitore Fanghi . Vasca d’accumulo fanghi ispessiti . Vasca di clorazione . Scarico corpo idrico superficiale Torrente Nure.

Criticità da segnalare: si segnala che è in programma il potenziamento del sistema di decantazione per adeguarlo alle necessità future dovute all’aumento del carico idraulico in tempo di pioggia.

Depuratore di Castione al servizio dell’agglomerato di Castione Tipo impianto: Fossa Imhoff e filtro percolatore Data di attivazione 2009 Potenzialità impianto da autorizzazione A.E. 70 A.E. Residenti serviti 11 A.E. Fluttuanti 1 A.E. Produttivi 0 Totale A.E. Serviti 12 Capacità residua: A.E. 58 Schema di flusso impianto: . Pozzetto ingresso liquami . Decantatore primario . Vasca fitro percolatore . Decantatore secondario . Pozzetto di scarico corpo idrico superficiale Rio Ogone Criticità da segnalare:Nessuna

Depuratore di Sala Di Biana al servizio dell’agglomerato di Sala di Biana e Molino di Biana Tipo impianto: Fossa Imhoff e filtro percolatore Data di attivazione 2009 Potenzialità impianto da autorizzazione A.E. 100 A.E. Residenti serviti 89 A.E. Fluttuanti 0 A.E. Produttivi 0 Totale A.E. Serviti 89

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 30 Capacità residua: A.E. 11 Schema di flusso impianto: . Pozzetto ingresso liquami . Decantatore primario . Vasca fitro percolatore . Decantatore secondario . Pozzetto di scarico corpo idrico superficiale Torrente Nure Criticità da segnalare:Nessuna

Fosse Imhoff:

Impianto di Albrona al servizio dell’agglomerato di Albrona. Tipo impianto: Fossa Imhoff Data di attivazione 1998 Potenzialità impianto da autorizzazione A.E. 100 A.E. Residenti serviti 21 A.E. Fluttuanti 0 A.E. Produttivi 0 Totale A.E. Serviti 21 Capacità residua: A.E. 79 Schema di flusso impianto: . Pozzetto ingresso liquami . Fossa Imhoff . Pozzetto di scarico corpo idrico superficiale canale afferente al Rio Ogone Criticità da segnalare:Nessuna

Impianto di Biana al servizio dell’agglomerato di Biana. Tipo impianto: Fossa Imhoff Data di attivazione 1990 Potenzialità impianto da autorizzazione A.E. 300 A.E. Residenti serviti 70 A.E. Fluttuanti 28 E. Produttivi 0 Totale A.E. Serviti 98 Capacità residua: A.E. 202 Schema di flusso impianto: . Pozzetto ingresso liquami . Fossa Imhoff . Pozzetto di scarico corpo idrico superficiale Torrente Biana Criticità da segnalare:Nessuna

Impianto di Camminata al servizio dell’agglomerato di Camminata. Tipo impianto: Fossa Imhoff Data di attivazione 1996 Potenzialità impianto da autorizzazione A.E. 100 A.E. Residenti serviti 24 A.E. Fluttuanti 5 A.E. Produttivi 0 Totale A.E. Serviti 29 Capacità residua: A.E. 71 Schema di flusso impianto: . Pozzetto ingresso liquami

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 31 . Fossa Imhoff . Pozzetto di scarico corpo idrico superficiale canale afferente al Rio Ogone Criticità da segnalare:Nessuna

Impianto di Cassano Rampi al servizio dell’agglomerato di Cassano Rampi. Tipo impianto: Fossa Imhoff Data di attivazione 1990 Potenzialità impianto da autorizzazione A.E. 150 A.E. Residenti serviti 115 A.E. Fluttuanti 20 A.E. Produttivi 0 Totale A.E. Serviti 135 Capacità residua: A.E. 15 Schema di flusso impianto: . Pozzetto ingresso liquami . Fossa Imhoff . Pozzetto di scarico corpo idrico superficiale canale afferente al Torrente Nure Criticità da segnalare:Nessuna

Impianto di La Fratta al servizio dell’agglomerato di La Fratta. Tipo impianto: Fossa Imhoff Data di attivazione 1993 Potenzialità impianto da autorizzazione A.E. 35 A.E. Residenti serviti 28 A.E. Fluttuanti 0 A.E. Produttivi 0 Totale A.E. Serviti 28 Capacità residua: A.E. 7 Schema di flusso impianto: . Pozzetto ingresso liquami . Fossa Imhoff . Pozzetto di scarico corpo idrico superficiale Canale afferente al Torrente Nure Criticità da segnalare: Nessuna

Impianto di Molino Croce al servizio dell’agglomerato di Molino Croce. Tipo impianto: Fossa Imhoff Data di attivazione 1998 Potenzialità impianto da autorizzazione A.E. 25 A.E. Residenti serviti 23 A.E. Fluttuanti 0 A.E. Produttivi 0 Totale A.E. Serviti 23 Capacità residua: A.E. 2 Schema di flusso impianto: . Pozzetto ingresso liquami . Fossa Imhoff . Pozzetto di scarico corpo idrico superficiale Canale afferente al Torrente Nure Criticità da segnalare: Nessuna

Impianto di Montesanto al servizio dell’agglomerato di Montesanto. Tipo impianto: Fossa Imhoff Data di attivazione 2000 Potenzialità impianto da autorizzazione A.E. 100

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 32 A.E. Residenti serviti 5 A.E. Fluttuanti 29 A.E. Produttivi 0 Totale A.E. Serviti 34 Capacità residua: A.E. 66 Schema di flusso impianto: . Pozzetto ingresso liquami . Fossa Imhoff . Pozzetto di scarico corpo idrico superficiale Canale afferente al Rio Ogone Criticità da segnalare: Nessuna

Impianto di Querceto al servizio dell’agglomerato di Querceto. Tipo impianto: Fossa Imhoff Data di attivazione 1990 Potenzialità impianto da autorizzazione A.E. 150 A.E. Residenti serviti 32 A.E. Fluttuanti 5 A.E. Produttivi 0 Totale A.E. Serviti 37 Capacità residua: A.E. 113 Schema di flusso impianto: . Pozzetto ingresso liquami . Fossa Imhoff . Pozzetto di scarico corpo idrico superficiale Canale afferente al Torrente Nure Criticità da segnalare:Nessuna

Impianto di Sarmata al servizio dell’agglomerato di Sarmata. Tipo impianto: Fossa Imhoff Data di attivazione 2000 Potenzialità impianto da autorizzazione A.E. 70 A.E. Residenti serviti 29 A.E. Fluttuanti 0 A.E. Produttivi 0 Totale A.E. Serviti 29 Capacità residua: A.E. 41 Schema di flusso impianto: . Pozzetto ingresso liquami . Fossa Imhoff . Pozzetto di scarico corpo idrico superficiale Canale afferente al Torrente Riglio Criticità da segnalare:Nessuna

Impianto di Zaffignano al servizio dell’agglomerato di Zaffignano. Tipo impianto: Fossa Imhoff Data di attivazione 1990 Potenzialità impianto da autorizzazione A.E. 150 E. Residenti serviti 77 A.E. Fluttuanti 9 A.E. Produttivi 0 Totale A.E. Serviti 86 Capacità residua: A.E. 64 Schema di flusso impianto: . Pozzetto ingresso liquami . Fossa Imhoff . Pozzetto di scarico corpo idrico superficiale Canale afferente al Rio Zaffignano PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 33 Criticità da segnalare: Nessuna

2) Elenco determine autorizzazioni allo scarico

Dai valori riportati nella tabella si evidenzia che gli impianti fognari delle frazioni e dei nuclei risultano ampiamente sufficienti a coprire il fabbisogno della popolazione residente e della popolazione turistica. In particolare ildepuratori risultano idonei a sopportare anche gli sviluppi demografici del Capoluogo.

3) Programma di opere inerenti il Ciclo Idrico Integrato

E’ in previsione il collegamento al depuratore del capoluogo della rete fognaria della zona di: “Torrano”,“La Fratta”, “Caneva” e di “Zaffignano”.

ELEMENTI DI CRITICITA’:

Tutti gli impianti esistenti sono del tipo misto. Si ritiene, pertanto, indispensabile, per le aree di nuovo impianto di prossima attuazione, la realizzazione di reti fognarie con separazione delle acque reflue dalle acque meteoriche ed il convogliamento di queste ultime in acque superficiali.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 34

C.1.4.2 LE RETI IDRICHE

I successivi dati, relativi al territorio collinare e montuoso della Val Nure, sono riportati dal “Piano di conservazione della risorsa” idrica approvato dall'Assemblea dell'ATO in data 25 luglio 2007 con deliberazione n° 12.

“La valle del Nure è caratterizzata da centri abitati mediamente popolosi, ed un territorio collinare con elevata variabilità di abitanti tra la stagione estiva e quella invernale. La struttura acquedottistica presente prevede il prelievo della risorsa dalle sorgenti site in comune di Ferriere, di elevata capacità e ottima qualità, ed il trasporto e distribuzione ai centri del fondo valle. Nelle zone collinari sono presenti piccoli acquedotti, alimentati da sorgenti di portata limitata. La struttura esistente di gestione dell'acquedotto risulta coprire quasi nella sua totalità il fabbisogno dell'utenza distribuita nei territori comunali, nel suo complesso il sistema acquedottistico formato dalla dorsale di adduzione che percorre interamente la valle, si può ben definire autonomo, grazie ai sistemi di integrazione ed emergenza costituiti dai pozzi in Comune di Vigolzone e in Comune di Ponte dell'Olio, con i quali è possibile servire l'abitato dei 2 comuni pedecollinari destinando l'acqua proveniente dalle sorgenti dell'Appennino ai Comuni di Bettola e Farini e alla collina di Vigolzone. Le caratteristiche qualitative e quantitative delle fonti di approvvigionamento sono legate essenzialmente a quelle delle sorgenti, costituenti a tutt'oggi il polmone principale di approvvigionamento idrico. L'acqua delle sorgenti risulta generalmente buona, a parte la presenza in alcuni casi di concentrazioni batteriche eliminabili facilmente con idonei impianti di disinfezione. I fattori di criticità sono rappresentati da un cospicuo afflusso di turisti nei mesi estivi a fronte di una diminuzione di portata emungibile alle sorgenti montane ed un abbassamento dei livelli di falda nei pozzi posti in pianura; tali situazioni hanno causato la necessità di alcune distribuzioni a mezzo autobotti in alcune frazioni del comune di Farini. Si propone di seguito una indicazione delle lunghezze delle reti acquedottistiche, dei volumi erogati e consumi procapite, si ricorda che tali dati sono stati forniti dalle gestioni preesistenti e non ancora avvalorati dal gestore in concessione.”

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PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 36

I seguenti dati, forniti da ATO, riportano i quantitativi di prelievo per tipologia di fonte:

MC DA MC DA CENTRO DI ZONA MC DA FALDA TOTALE DERIVAZIONE SORGENTE

BOBBIO 989 - 963.845 964.834

CASTEL SAN GIOVANNI 5.211.783 271.181 206.539 5.689.503

FIORENZUOLA D'ARDA 4.487.537 2.582.148 1.556.427 8.626.111

PIACENZA 18.964.906 - 25.815 18.990.721

TOTALE 28.665.215 2.853.329 2.752.626 34.271.169

MC DA MC DA COMUNE MC DA FALDA TOTALE DERIVAZIONE SORGENTE PONTE DELL'OLIO 274.752 - 352.307 627.059

Fonti e completezza dei dati - Risorse Idriche: criteri per la determinazione risposta al potenziale fabbisogno (domanda potenziale di servizio) Il livello di completezza e di attendibilità dei dati relativamente alla rete di captazione e distribuzione delle acque ad uso idropotabile risulta essere relativamente disomogeneo nel territorio di competenza dell’ATO 1, in quanto dipende in modo sostanziale dal periodo di presa in carico del servizio stesso da parte dell’attuale Gestore (ENIA S.p.A.). In particolare, nei comuni in cui già prima dell’attivazione del Servizio Idrico Integrato era presente la gestione da parte di ENIA S.p.A., le informazioni sono aggiornate e complete, nei comuni che sono entrati nel Servizio Idrico Integrato in seguito all’attivazione del Piano di Prima Attivazione nel gennaio 2005 le informazioni, ricavate dai rilievi del Gestore del Servizio, sono attualmente di buon livello e in fase di ulteriore approfondimento, mentre nei comuni che solo per ultimi sono entrati nel Servizio Idrico Integrato, le informazioni sono scarse e non completamente attendibili in quanto non derivano da rilievi diretti (non ancora completati), ma dal catasto regionale degli acquedotti, che, tra l’altro, essendo stato realizzato con scopi differenti rispetto al presente studio, non permette di discriminare tra acquedotti pubblici e acquedotti privati o consortili (Figura I-4.1.1). A tal proposito si anticipa – come meglio precisato nel seguito - che il Comune di Cortemaggiore per il servizio acquedottistico non rientra nella gestione unitaria del Servizio Idrico Integrato e mantiene un gestore differente fino a naturale scadenza del contratto. Si riporta nella figura successiva la schematizzazione dei diversi livelli di conoscenza. Le informazioni relativamente ai prelievi idrici e alle acque distribuite ed impiegate sono anch’esse disomogenee nella loro precisione: i dati infatti non derivano tutti fda misurazioni precise delle fonti, in quanto la maggior parte dei punti di prelievo non era dotato di contatori prima dell’attivazione del Servizio Idrico Integrato (anno 2005). Ciò ha determinato il fatto che non sono disponibili informazioni storiche sulle acque emunte e le informazioni recenti sono talvolta parametrite in relazione al periodo di installazione dei contatori. Il primo anno per cui si attendono misurazioni attendibili è il 2007, di cui, tuttavia, non sono ancora disponibili i dati.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 37 Il valore riportato come acqua distribuita è in realtà un valore di acqua venduta e non comprende l’acqua distribuita ma non fatturata, cioè la quota parte di fornitura dedicata agli enti pubblici. Le elaborazioni condotte riguardano solamente i prelievi per il pubblico acquedotto, mentre rimangono escluse le valutazioni su acquedotti rurali (privati o consortili) presenti in quantità elevata nelle zone di collina e montagna. Il livello di conoscenza sulle caratteristiche della rete acquedottistica risulta essere ottimo o buono nella porzione occidentale del territorio provinciale (Val Tidone, Val alta e parte della Val Trebbia-Nure media) e nella zona della pianura orientale, con la sola eccezione del comune di Cortemaggiore, interessando complessivamente il 78% della popolazione residente provinciale . Un livello di conoscenza discreto si registra nella zona della Val d’Arda, interessando i comuni di Castell’Arquato, Alseno, Fiorenzuola d’Arda e Carpaneto Piacentino, complessivamente pari al 11% circa della popolazione provinciale. Infine, si registra un livello di conoscenza scarso nell’alta Val Nure e nella medio-alta Val d’Arda, oltre che nel comune di Cortemaggiore, interessando complessivamente il 11% della popolazione provinciale.

In questo caso è importante sottolineare che il comune di Cortemaggiore, per il servizio acquedottistico, si appoggia alla Società Acque Potabili S.p.A., che manterrà il ruolo di gestore sino al cessare della relativa convenzione. Questo è un ulteriore punto di dicontinuità nel panorama delle informazioni sul territorio dell’ambito, in particolare in mertito alla parte strettamente acquedottistica. Fatta salva la mappa di conoscenza del territorio, in questa sede l’obiettivo è quindi quello di “accoppiare” al dato potenziale della domanda quello “effettivo” della risposta al fabbisogno. Diventa qui evidente come l’impossibilità da parte del gestore a produrre questa informazione costituisca una criticità, non essendo ancora disponibili i dati di abitanti legati ad ogni singolo contratto di utenza, in modo da calcolare con precisione la popolazione servita da acquedotto pubblico. In considerazione di questo, è stato possibile dare risposta con una valutazione alternativa di tale risposta al fabbisogno. Il censimento ISTAT su cui si fonda il calcolo della domanda potenziale, in questo caso, necessariamente deve diventare anche matrice di calcolo per la risposta del fabbisogno. Per il calcolo della popolazione servita è quindi indispensabile trovare un parametro per definire un indice di copertura territoriale del servizio, calcolando conseguentemente ex post il numero finale di utenti serviti. Partendo dalla premessa che l’unico modo per valutare l’indice di servizio risiede nella conoscenza attuale della rete acquedottistica sulla base delle fonti in possesso, i presupposti per l’individuazione dei fattori di calcolo sono qui di seguito riassunti: 1) le reti acquedottistiche sul territorio corrono sostanzialmente parallelamente alle strade, condizione che si verifica sia per le adduttrici sia per la rete nelle varie località;

2) per alcune strade che insistono sul territorio dell’ambito, tuttavia, non è ipotizzabile che passino in parallelo tubi che appartengano alla rete (ad esempio le tangenziali, l’autostrada, etc.);

3) partendo dal tracciato GIS della rete, pertanto, è ipotizzabile che entro una distanza di ± 50 m dalla rete acquedottistica le case e gli edifici della rete siano allacciati/ allacciabili e in questo senso viene pertanto considerata coperta la corrispondente porzione di territorio. L’indice di servizio, pertanto, è valutato in funzione del rapporto tra i Km di rete acquedottistica ed i Km di rete stradale (opportunamente depurati di quei tratti stradali che non possono ospitare la rete). Questo indice è stato riportato per tutte località ISTAT del censimento ed è stato utilizzato per calcolare l’indice medio del servizio comunale, introducendo un fattore di PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 38 ponderazione sull’indice. Infatti, valutare un indice medio di servizio comunale sulla base della media pura degli indici di servizio avrebbe penalizzato gli indici delle località più popolose, appiattendoli sui valori del territorio sparso. Pertanto, la media adottata è una media dell’indice di ciascuna località ponderata sulla base della popolazione che vive in ciascuna località. Il risultato complessivo dà l’indice di servizio comunale.

1) Analisi e valutazione della qualità dell’acqua destinata al consumo umano Fonte: IREN 2010

Opere di captazione: L’ acquedotto del comune di Pontedell’Olio è alimentato dai seguenti impianti di captazione: pozzoCà Neva Zaffignano, pozzo Carmiano, pozzo Madonna della Neve 1, pozzo Madonna della Neve2, pozzo Zaffignano; inoltre vi è un apporto considerevole di acqua proveniente dall’acquedotto ValNure. Le acque emunte dai pozzi Carmiano, Madonna della Neve 1 e 2 sono canalizzate in un serbatoio situato in località Frappoli e miscelate con le acque provenienti dalle sorgenti Val Nure, captate e convogliate nel serbatoio Toni e poste a integrazione dei 24 litri messi a disposizione dai pozzi; la disinfezione è adeguata alla clororichiesta dell’acqua e avviene tramite ipoclorito di sodio nel serbatoio di accumulo. L’acqua prodotta dal pozzo Zaffignano, con una portata di 8 l/sec, alimenta esclusivamente Pontedell’Olio e la frazione di Zaffignano; le acque sono trattate con buoni risultati da un idoneo impianto di potabilizzazione per la rimozione del ferro e manganese denominato Cà Neva; anche il pozzo Torrano, con una portata di 12,0 l/sec, è provvisto di un deferrizzatore per la rimozione dei medesimi parametri , l’acqua trattata viene convogliata nel serbatoio Montesanto. Il serbatoio di Montesanto eroga mediamente 16 l/sec provenienti dalle sorgenti di Ferriere e 1 l/sec di media proveniente dal pozzo di Torrano.

Qualità delle acque distribuite: Sotto il profilo chimico le acque erogate dai pozzi Madonna della Neve 1 e 2 e Carmiano presentano in alcune occasioni sforamenti dei parametri ferro e alluminio, dei quali non si è avuto riscontro nei controlli eseguiti in rete; i superamenti di natura microbiologica sono risolti con l’impianto di disinfezione con ipoclorito situato al serbatoio di accumulo Frappoli, che alimenta una rete acquedottistica molto vasta. Sulla base degli accertamenti analitici eseguiti, già allo stato greggio le acque captate dai pozzi Torrano e Zaffignano non presentano problemi di tipo batteriologico, le problematiche connesse alla qualità di queste acque si possono ricondurre alla significativa concentrazione dei parametri ferro e manganese in esse contenuti. Le analisi eseguite in uscita potabilizzatore confermano l’efficienza di rendimento degli impianti Cà Neva e Torrano; il trattamento consente il contenimento dei parametri trattati entro i limiti normativi, infatti la concentrazione media di ferro e manganese in uscita potabilizzatore Cà Neva si mantiene rispettivamente intorno a 50 µg/l Fe e 6 µg/l Mn mentre in uscita impianto Torrano si ottengono i valori medi di 38 µg/l Fe e 2 µg/l Mn. Per ciò che attiene la qualità delle acque provenienti dalle sorgenti Val Nure, dal punto di vista chimico vi è un ampio rispetto dei valori di parametro previsti dall’allegato B disposto dal decreto legislativo in vigore; anche la parte microbiologica non evidenzia particolari problemi, tuttavia è prevista una clorazione di copertura al serbatoio Toni a garanzia di qualità dell’acqua erogata.

Reti di distribuzione acqua potabile:

Le perdite di rete per l’anno 2009 si aggirano attorno al 44% dell’acqua immessa in rete. In detta percentuale è compresa anche l’acqua consumata in distribuzione per PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 39 manutenzioni, spurghi, disservizi agli impianti ed alle reti, nonché la percentuale in difetto dei contatori di utenza. - La rete si sviluppa per circa 195 km ed è per la maggior parte composta da tubazioni in PE.

- Schede di tutte le reti fognarie e delle reti d’acquedotto Nelle tavole grafiche allegate è rappresentata la documentazione planimetrica della rete potabile rilevata.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 40

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PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 43

Dati prodotto/venduto COMUNE PRODOTTA VENDUTA DIFFERENZA % PONTE DELL'OLIO 627.059 432.306 194.753 31% Il valore “differenza” oltre alle perdite effettive della rete include utenze pubbliche prive di contatori, allacci abusivi, acqua utilizzata per lavaggi della rete, differenza fra prelevato e immesso

Dati consumi nel territorio comunale

Acqua Indice pop consumo MC MC non pop serv consumo Domanda Domanda totale di res domestico domestici domestici 2006 totale TH Serviti Th Totale Venduta Servizio 2006 lt/ab*gg lt/ab*gg [mc] [mc]

432.306 291.924 140.382 66,59% 4.899 3.262 245 363 238.132 357.627

432.306 291.924 140.382 66,59% 4.899 3.262 245 363 238.132 357.627

Utenze e concessioni comunali Totale Totale Conc. %Concessioni Conc. Non % Concessioni Rapporto Utenze Concessioni Domestiche Domestiche domestiche Non Domestiche Concessioni/Utenze 2.748 92% 8% 3.238 2.991 247 1,18

Tipizzazione comune Pontedell’Olio Livello di Punti di Efficienza della Compattezza Km di Rete [Km] Indice di Servizio Conoscenza approvvigionamento Rete [ab/Km] Rete [km]

scarso 9 74,90 66,59% 43 8

Come evidenziato nell’allegata tavola grafica, il Comune di Ponte dell’Olio è dotato di un sistema di approvvigionamento idrico di buon livello, sia dal punto di vista della diffusione e della capillarità della rete che della sua portata.

In particolare, la rete idrica potabile ha una lunghezza di oltre 100 km, si sviluppa con continuità a partire dalle linee principali ed arriva a servire anche i centri abitati ubicati a maggiore altitudine, fino a coprire il 95% del territorio.

In particolare, le fonti di approvvigionamento sono costituite dalle Sorgenti ex Consorzio Val Nure, dal Pozzo Zaffignano Val Nure e da n° 4 pozzi comunali per la captazione di acqua potabile ad uso civile, localizzati rispettivamente in località Caneva di Zaffignano, in località Riva – Madonna della Neve (n° 2 pozzi) ed in corrisponde nza dell’imbocco del ponte stradale che congiunge la strada provinciale con il centro abitato di Carmiano. Il volume d’acqua prodotta è pari a 627.059 mc e il numero delle utenze 2.553

Il sistema acquedottistico comunale è inoltre dotato di n° 57 vasche di distribuzione che garantiscono un rifornimento continuo e capillare anche alle località più isolate.

A seconda dell’importanza del tratto considerato, i diametri delle condotte variano da un massimo di 180 mm ad un minimo di 80 – 90 mm.

La rete principale di collegamento delle vasche di distribuzione è costituita da condotte di diametro pari a 150 mm.

La rete principale di distribuzione delle utenze del capoluogo (linea Ponte dell’Olio – Riva) è invece formata da tubazioni di 125 mm di diametro.

Sul territorio comunale sono inoltre presenti n° 62 pozzi idrici privati, che, integrando la fornitura dell’acquedotto comunale, garantiscono un approvvigionamento sufficiente non solo per le necessità della popolazione ma anche per quelle delle diverse attività produttive.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 44 Non si rilevano specifici elementi di criticità in quanto la capillarità dell’impianto è in grado di garantire il fabbisogno presente e di coprire la necessità derivante da futuri ampliamenti edilizi.

C.1.4.3 I GASDOTTI.

Come evidenziato nell’allegata tavola grafica, la rete del gas metano per le utenze domestiche si sviluppa principalmente, partendo dal capoluogo, lungo il tracciato della strada provinciale per Bettola (verso sud) e della strada provinciale per San Giorgio verso nord.

Sono poi presenti una linea a servizio delle principali frazioni di collina, che partendo dal capoluogo sale a Castione, Montesanto e poi Rimondi e Tinivelli, ed un’altra linea, di minore estensione, che staccandosi dal tratto lungo la provinciale per Bettola all’altezza del Gorretto, sale a servire gli abitati di Cassano e Querceto.

Le condotte principali hanno un diametro massimo di 8 pollici, mentre le linee secondarie di distribuzione più piccole arrivano ad un diametro minimo di 2 pollici.

Non si rilevano specifici elementi di criticità risultando l’impianto in grado di garantire il fabbisogno attuale e di garantire quello derivante da futuri ampliamenti edilizi.

C.1.4.4 SISTEMA ENERGETICO: IMPIANTI DI PRODUZIONE E AUTOPRODUZIONE (DITTE) E FONTI RINNOVABILI

Attualmente non sono presenti impianti significativi sull’intero territorio comunale ad eccezione di piccoli impianti solari termici privati ad uso domestico, nonostante il territorio collinare del comune di Pontre dell’Olio per le sue favorevoli caratteristiche climatiche ed orografiche ben si presterebbe allo sviluppo di fonti rinnovabili, finalizzate più che al soddisfacimento di una domanda interna -se non nei casi di edifici sparsi difficilmente raggiungibili da reti (la provincia di Piacenza risulta esportatrice di energia)- alla sostituzione progressiva del consumo da fonte fossile. Si assumono pertanto i seguenti obiettivi del PTCP 2007: “Per l'energia solare passiva , l'obiettivo è quello di promuovere una pianificazione urbanistica che sfrutti al massimo le tecniche dell'edilizia solare, incrementando altresì l'efficienza energetica degli edifici ed accelerando il percorso per giungere alla certificazione energetica già prevista dalla legislazione nazionale. Per l'energia solare termica , l'obiettivo è quello di diffondere su tutto il territorio provinciale l'impiego della conversione termica dell'energia solare per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento degli ambienti: questa tecnologia già ampiamente matura non richiede incentivazioni economiche, avendo tempi di ritorno dell'investimento relativamente brevi, ma deve entrare obbligatoriamente nelle norme costruttive e manutentive del patrimonio edilizio privato e pubblico; gli obblighi già previsti dalla legislazione nazionale in materia devono rapidamente nei Regolamenti Urbanistici Edilizi comunali. Per l'energia fotovoltaica l'obiettivo è quello di valorizzare gli incentivi statali previsti dai Decreti del “Conto Energia”, recependo da subito nei Regolamenti Urbanistici Edilizi gli obblighi previsti dalla Legge Finanziaria 2008 (obbligo del fotovoltaico per i nuovi insediamenti); in questo caso, a causa dell'entità non irrilevante dell'investimento, devono essere previsti incentivi locali, nonché accordi volontari con Associazioni di Categoria (rivenditori, installatori) ed Istituti bancari per favorire l'accesso facilitato al credito. Per l'energia eolica , a causa delle non elevate potenzialità anemologiche l'obiettivo è quello di valorizzare le installazioni mini e micro-eoliche connesse alla rete, per il soddisfacimento del

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 45 fabbisogno elettrico familiare, aziendale o frazionale; devono essere privilegiate le fattorie eoliche con un numero limitato di mini o micro-impianti e in situazioni orografiche tali da non compromettere le linee di orizzonte, con particolare riguardo ai crinali, adottando inoltre soluzioni impiantistiche che minimizzino l'impatto acustico e l'impatto sull'avifauna. Per l'energia idroelettrica , si pone l'obiettivo di incentivare il riutilizzo degli impianti dismessi, tali cioè da non richiedere nuove infrastrutturazioni e da non compromettere il bilancio idrico dei corsi di superficie, e di promuovere l'installazione di impianti mini o micro-idroelettrici sulla rete idrica acquedottistica ed irrigua esistente, che non comportano nuove strutture e non interagiscono direttamente con il reticolo idrico di superficie; nuovi impianti ad acqua fluente sui torrenti appenninici possono essere previsti solo su tratti già compromessi da manufatti per la regimazione (briglie, ecc.) o in presenza di salti naturali, salvaguardando il minimo deflusso vitale e a condizione di non arrecare danno all'ecosistema locale. Per le biomasse , l'obiettivo prioritario è quello di valorizzare gli scarti vegetali, delle attività zootecniche e dell'industria di trasformazione, per la produzione combinata di energia elettrica e termica, per mezzo di impianti di piccola taglia destinati all'autosufficienza aziendale o frazionale o di quartiere ovvero consortili nel caso di utilizzo di liquami; le potenzialità energetiche del territorio possono essere ulteriormente incrementate tramite l'impiego di colture energetiche agro-forestali, purché si rispettino i requisiti della alimentazione locale degli impianti, della cogenerazione, del minimo impatto sulla qualità dell'aria, del mantenimento e ricostituzione della sostanza organica dei suoli coinvolti e si effettui un preventivo bilancio “energetico” ed “ecologico”. Una ulteriore possibilità di sfruttamento del mini o micro-idroelettrico interessante sotto il profilo ambientale e altrettanto interessante sotto quello energetico ed economico, potrebbe derivare dall’utilizzo dei salti d’acqua presenti all’interno delle reti idriche acquedottistiche ed irrigue, utilizzando quindi opere già esistenti, senza incrementarne l’impatto ambientale. Enia ha avviato a questo proposito una indagine preliminare sulle potenzialità idroelettriche della rete acquedottistica di proprietà pubblica, che potrebbe portare a conclusioni estremamente interessanti. Sulla base delle conoscenza sommarie per ora disponibili e in una prospettiva di minimo investimento (quindi senza sostituzione di condotte), si può supporre che intervenendo sulla dorsale principale dell’acquedotto pubblico della Val Nure si potrebbero ricavare già attualmente almeno 100 Kw di potenza elettrica, oltre a qualche decina sui rami laterali; in uno scenario attuale dunque la potenza elettrica realisticamente installabile potrebbe essere compresa tra 200 e 300 Kw, contributo modesto all’obiettivo regionale del PER, ma in compenso del tutto vantaggioso per proprietari e gestori, in quanto presenterebbe tempi di payback dell’ investimento di soli 3-4 anni.”

C.1.4.5 RETE PER LA TRASMISSIONE E LA DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA Come evidenziato nell’allegata tavola grafica il territorio del Comune di Ponte dell’Olio è servito da una linea elettrica in Media Tensione, che, sviluppandosi lungo la provinciale di Val Nure, giunge dal Comune di Vigolzone a servire il capoluogo e, successivamente, prosegue sulle pendici della valle verso l’abitato di Biana e il Comune di Bettola. Dal capoluogo si diparte, inoltre, una linea che, attraversando trasversalmente le valli dell’Ogone e del Riglio, si collega con il Comune di Gropparello toccando, lungo il percorso, varie località tra le colline. In prossimità di Biana, un’altra linea sale a servire gli abitati di Montesanto e Albrona; infine, nella zona più pianeggiante del territorio del comune, è presente un altro collegamento in media tensione, che seguendo il tracciato della strada comunale da San Giorgio, si attesta presso il depuratore in località Folignano. Non si rilevano specifici elementi di criticità.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 46 C.1.4.6 IMPIANTI DI TELEFONIA MOBILE E DI EMITTENZA RADIOTELEVISIVA Nel Comune di Pontedell’olio sono installati n°3 im pianti radiotelevisivi e tre stazioni di telefonia mobile, così distribuiti: da sito ARPA http://www.arpa.emr.it/piacenza (aggiornamento aprile 2008)

Gestore Codice Indirizzo Comune Radio FM Radio Maria - 23.1 La Costa PONTE DELL'OLIO Vodafone 1470D Loc. La Costa PONTE DELL'OLIO

Gestore Codice Indirizzo Comune Radio FM Radio Sound Piacenza - 22.1 Gli Sprani Monte Santo PONTE DELL'OLIO TV Tele Ponte - 22.1 Gli Sprani Monte Santo PONTE DELL'OLIO

Gestore Codice Indirizzo Comune Via Acerbi 46, Loc. La Wind PC033 PONTE DELL'OLIO Colombara

Gestore Codice Indirizzo Comune TIM PC16 Via Aride Boggiani 6 PONTE DELL'OLIO

Per le specifiche di stato di fatto ed eventuali prescrizioni normative si rimanda al capitolo QC-D

C1.4.7 RACCOLTA E GESTIONE RIFIUTI Per rifiuto si intende “qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell'allegato A - della parte quarta del D.Lgs. 152/06 - e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi”: i rifiuti sono classificati in base all’origine in Rifiuti urbani e rifiuti speciali, e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in pericolosi e non pericolosi.

Ponte dell’Olio: produzione rifiuti urbani e speciali

Il comune di Ponte dell’Olio dispone di un centro di una stazione ecologica è di recente realizzazione con un’area di 1.500 mq per la raccolta di rifiuti

Inoltre sono posizionate sul territorio campane per la raccolta della Carta, Vetro, Plastica e Lattine, Verde: la carta viene anche raccolta con il sistema porta a porta, con frequenza settimanale. A breve sarà avviato il servizio di raccolta del Vetro presso gli esercizi pubblici.

La discarica in località Ca’ del Montano per rifiuti urbani, chiusa nel 2002, è in attesa sistemazione finale con recupero volumetrie.

La produzione dei rifiuti urbani risulta costante nel tempo, con un discreto aumento dal 2003 al 2004, mentre la percentuale di raccolta differenziata è rimasta invariata nel tempo e al di sotto degli obiettivi del Ronchi. A seguito dell’attivazione del servizio di porta a porta integrale i valori percentuali della Raccolta differenziata.si sono portati nel 2008 su valori superiori agli obiettivi del Ronchi.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 47 Tabella: Produzione di rifiuti urbani

Raccolta differenziata Quantità totale ( t ) Kg/abitante*anno (t) Anno 1998 2.234 465 358 (16%) Anno 1999 2.349 489 492 (21%) Anno 2000 2.771 578 596 (21%) Anno 2001 2.750 573 610 (22%) Anno 2002 2.674 551 637 (24%)* Anno 2003 2.588 532 550 (21%)* Anno 2004 2.908 591 598 (21%)* Anni 2008 2.897,6 586 48.3% Anno 2.009 3.193,9 630,8 56,3% (Fonte: Osservatorio rifiuti provincia di Piacenza)

La produzione di rifiuti speciali non pericolosi risulta molto altalenante: dal 2001, quando sono stati prodotti 11291 t di rifiuti, si è registrata una riduzione del 90% e una stabilizzazione su un valore superiore alle 1000 t all’anno; i rifiuti speciali pericolosi prodotti sono in costante aumento, in contrasto con gli obiettivi fissati dal PPGR.

Tabella: Produzione di rifiuti speciali

non pericolosi ( t ) pericolosi ( t ) totale ( t ) Anno 1997 14.058 194 14.252 Anno 1998 5.893 197 6.089 Anno 1999 7.244 177 7.421 Anno 2000 861 280 1.141 Anno 2001 11.291 228 11.519 Anno 2002 1.491 270 1.761 Anno 2003 1.201 396 1.597 (Fonte: Osservatorio rifiuti provincia di Piacenza)

Il dati relativi alla produzione di Rifiuti Speciali del 2000 sono confermati dalle analisi del PPGR.

Tabella: Produzione e gestione di rifiuti speciali per Comune (2000) da PPGR

Comune Totale Totale Stoccag Recuper Smaltime gestione/ Produzione rifiuti gio o nto produzione gestiti t/a t/a t/a t/a t/a % Ponte 786,2 1,1 1,1 0,0 0,0 0,1 dell’Olio

I rifiuti speciali sono prodotti principalmente presso industrie, imprese artigianali e aziende agricole: i dati ISTAT (1991 – 2001) evidenziano un aumento del numero di realtà lavorative e relativi addetti in tutti i settori tranne quello agricolo.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 48

Comune 1991 2001 Variazione (%)

Imprese artigiane 148 185 +25%

Addetti alle imprese artigiane 347 479 +38%

Imprese 333 400 +20%

Addetti alle imprese 1.174 1.246 +6%

Aziende agricole 389 163 -58%

raccolta differenziata

Gli obiettivi posti dal decreto legislativo 22/97 (“decreto Ronchi”) per la raccolta differenziata sono stati riproposti dal PPGR incrementavano la percentuale di materiale che deve essere recuperato e riciclato. Tabella: obiettivi per la raccolta differenziata Scadenza 1999 2001 2003 2005 Obiettivo % RD Ronchi 15% 25% 35% Normativa regionale 40% PPGR – Piano regionale gestione 50% rifiuti

Le modalità per raggiungere tali traguardi erano state individuate nel potenziamento della RD già esistenti e attivare la RD della frazione organica dei rifiuti urbani che costituisce il 35% del totale.

Per gli scenari futuri e la relativa programmazione si devono tener presenti gli obiettivi proposti dal D.Lgs. 152/06: a) almeno il 35% entro il 31 dicembre 2006 b) almeno il 45% entro il 31 dicembre 2008 c) almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012

Attualmente la RD interessa queste categorie di rifiuti: - rifiuti pericolosi (batterie e pile, oli minerali esausti, accumulatori esausti, cartucce esauste di toner, prodotti farmaceutici inutilizzabili, ecc.) - carta e cartone - legno - vetro - oli e grassi vegetali e animali residui di cottura presso luoghi di ristorazione collettiva - contenitori in plastica - materiale organico compostabile - materiale ingombrante - materiale metallico - polistirolo - beni durevoli (frigoriferi, congelatori, condizionatori, ecc.) - componenti elettronici

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 49 Nelle tabelle seguenti sono riassunti i dati relativi alla raccolta differenziata registrati nel comune di Ponte dell’Olio:

Tabella: rifiuti urbani raccolti separatamente 2002 -2003

Quantità (t) Quantità (t) variazione (%) Tipologia rifiuto anno 2002 anno 2003 Carta e cartone 162,7 147,9 -9% Vetro 132,8 149,7 13% Plastica 28 26,3 -6% Metalli ferrosi e non 10,9 2,2 -80% Alluminio 0 1,1 100% Rifiuti da parchi e 302,2 222 giardini -27% Toner 0 0,1 100% Pile e batterie 0 0,2 100% Medicinali 0 0,2 100% Totale 636,6 549,7 -14% (Fonte: Osservatorio rifiuti provincia di Piacenza)

Tabella: rifiuti urbani raccolti separatamente 2004

Quantità (t) Tipologia rifiuto anno 2004 Carta e cartone e 174,7 imballaggi Vetro e imballaggi 159,2 Plastica e imballaggi 28,5 Metallo e imballaggi 0 Alluminio e imballaggi 0,5 Toner 0 Legno e imballaggi 0 Beni durevoli 0 Rifiuti parchi e giardini 234,7 Frazione organica 0 Oli e grassi commestibili 0 Oli esauriti da motori e 0 ingranaggi Batterie e accumulatori 0 Pneumatici 0 Miscugli o scorie di 0 cemento Pile 0,2 Medicinali 0,1 Vernici e inchiostri 0 Materiali con amianto 0 Totale 597,9

(Fonte: Osservatorio rifiuti provincia di Piacenza)

La situazione attuale è riportata dalla seguente tabella inerente il 1° e 2° trimestre del 2010. PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 50

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 51

C.1.4.8 SERVIZI ED ATTREZZATURE PUBBLICHE.

Gli spazi e le attrezzature pubbliche risultano concentrati, prevalentemente, nel Capoluogo (come evidenziato nella Tav. QC-03) e nell’allegata tabella, con una incidenza complessiva di mq. 40 mq/abit. su tutto il territorio comunale, in grado di garantire una buona dotazione complessiva.

La superficie complessiva dei pubblici servizi insediati comporta un valore di mq. 202.104 su tutto il territorio, dei quali mq. 186.368 nel Capoluogo e Riva.

Le frazioni, anche a causa delle ridotte dimensioni, risultano scarsamente dotate di servizi pubblici, quasi sempre limitati alle attrezzature religiose.

Viene, pertanto, a determinarsi in unico bacino d’utenza esteso a tutto il territorio comunale e facente capo ai servizi ubicati prevalentemente nel Capoluogo, situato alla base delle colline e sul quale confluiscono le varie strade comunali di collegamento con le frazioni.

SERVIZI INSEDIATI (RESIDENZIALE) VERDE PUBBLICO ATTR. COMUNI CENTRI ABITATI ISTRUZIONE PARCHEGGI TOT. parco sportivo civili religiose PONTE/RIVA 39.208 94.113 13.478 1.665 15.506 22.408 186.368 FOLIGNANO 330 330 ZAFFIGNANO TORRANO 1.161 1.161 MISTADELLO di C 2.394 1.427 360 4.181 MONTESANTO 613 360 973 BIANA/ I SALA 1.351 1.351 MOLINO di BIANA 848 848 CASTIONE 400 400 QUERCETO I RAMPI 4.033 2.449 6.482 CASSANO totali 41.602 98.146 13.478 10.244 15.506 23.126 202.104

Preso atto della popolazione attuale in n° 4.998 ab itanti, ne consegue che lo standard di servizi attualmente insediato risulta in:

Mq. 202.104/4.917 = mq./ab. 41,10 > a 30 mq./ab. e così articolati: Verde pubblico mq. 133.321/4.917 = mq./ab. 27,11 Attrezzature civili mq. 13.478/4.917 = mq./ab. 2,74 Attrezzature religiose mq. 10.244/4.917 = mq./ab. 2,08 Istruzione mq. 15.506/4.917 = mq./ab. 3,15 Parcheggi mq. 23.126/4.917 = mq./ab. 4,70

Nel territorio comunale e più nello specifico nel capoluogo sono presenti le seguenti attrezzature pubbliche o di uso pubblico:

Asilo Nido GIROGIROTONDO Il servizio nido di Ponte dell’Olio, convenzionato ad una cooperativa esterna ma alloggiato in edificio di proprietà posto su via Vittorio Veneto, accoglie 15 bambini (da a.s. 2008-2009 diventeranno 20) residenti nel comune ma si rivolge anche, grazie a convenzioni apposite, a

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 52 bambini residenti a Vigolzone (n.10 posti riservati), Bettola (n.7 posti) e Farini (n.1 posto) per un tot. complessivo di 34 posti. E’ organizzato in tre sezioni e accoglie anche lattanti Dall’analisi delle domande e delle graduatorie di inserimento per gli anni scolastici 2005/2006 e 2006/2007 risulta che se nel primo anno scolastico considerato la graduatoria è stata completamente esaurita (17 domande) mentre per quello successivo alla fine luglio 2007 sono rimasti in attesa 11 dei 27 bambini. Si presume che il dato “domanda” possa ulteriormente crescere in modo proporzionale al completamento delle lottizzazioni residenziali attualmente in atto creando una futura evidente insufficienza della struttura.

Scuola Materna privata parificata “Asilo Infantile G. Rossi” Accoglie n.140 alunni, quasi esclusivamente residenti nel comune. La collocazione dell’edificio in prossimità di quello dedicato all’asilo nido risulta particolarmente utile alle famiglie con figli accedenti alle due strutture.

Scuola Primaria Nell’ A.S. 2007/2008 ha accolto n.230 alunni di cui 200 residenti del comune e 30 non.

Scuola Secondaria di Primo Grado Nell’ A.S. 2007/2008 ha accolto n.134 alunni di cui 111 del comune e 33 non residenti Per gli studenti sono attivi: - servizio mensa per un totale di 267 alunni iscritti fra scuola primaria e secondaria; - n.4 tragitti scuolabus per complessivi 61 utenti; - trasporto disabili (attualmente 5 utenti)

Biblioteca comunale Ospitata attualmente al piano terra dell’ex sede del municipio, conta al 2007 188 iscritti (100 adulti e 88 minori) con un totale prestiti annuali pari a n. 1207 (di cui 215 per ragazzi)

Attrezzature sportive Attualmente costituite da: Centro Sportivo Cementirossi, via Boggiani 10 in area lungo Nure SPAZI N° 2 CALCIO - campi N° 1 CALCETTO N° 1 BOCCE - campi N° 1 CAMPI ALL'APERTO, o semplicemente coperti specialistici, di qualunque dimensione N° 1 TENNIS

ATTIVITA' Bocce Calcio Calcetto (calcio a 5) Pallacanestro Pallavolo Tennis

Palestra della scuola media “A.Vaccari”, via S.Bono 1 SPAZI N° 1 CAMPI ALL'APERTO, o semplicemente coperti specialistici, di qualunque dimensione

ATTIVITA' Ginnastica - Attività ginnico motorie di base Pallacanestro - Mini basket Pallavolo - Mini volley

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 53

Piscina scoperta ad uso estivo posta in sponda sinistra del Torrente Nure (zona demaniale di origine alluvionale) nella località “I Rampini” del Comune di Vigolzone (Piacenza) dotata di bar, spogliatoio, servizi igienici e struttura di trampolino

Centro parrocchiale: dotato di 1 campo da calcetto in erba e di 1 campo da pallavolo in cemento, con servizi igienici e bar ad uso del circolo. Il complesso dispone anche di una zona attrezzata ad anfiteatro utilizzata per feste e spettacoli all’aperto

Riva Presso l’edificio della ex-scuola di Riva sono attivi:

Centro educativo E’ un servizio di doposcuola e di attività ludico-ricreative, rivolto a bambini frequentanti le scuole elementari e medie. Si tratta di un intervento realizzato con la collaborazione di cooperative sociali specializzate nel settore, volto a favorire la socializzazione e la vita di gruppo delle nuove generazioni.

Centro multimediale E’ un servizio ludico-ricreativo di libero accesso, rivolto ai ragazzi di Ponte dell’Olio e della Valnure. Con la guida di personale appositamente formato, i ragazzi organizzano attività di vario genere, con l’obiettivo di favorire lo scambio di idee e la socializzazione. E’ composto di una stanza dotata di strumentazione informatica/televisiva con computer, programmi, collegamento ad internet, una zona laboratorio artigianale ed una sala prove per musicisti.

Presso l’ufficio Servizi Sociali del comune sono attivabili per gli anziani i seguenti:

Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) : aiuto a domicilio per persone non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti e non in grado di svolgere le normali attività quotidiane, sole o all’interno di un nucleo familiare. Fornisce prestazioni di tipo sanitario, infermieristico, riabilitativo e recupero psico-fisico.

Servizio Assistenza Domiciliare( SAD) : prestazioni socio-assistenziali erogate, in modo continuativo o temporaneo, presso l’abitazione di persone in difficoltà. Fornisce:aiuto nella cura e nell’igiene della persona, aiuto per il governo dell’alloggio e per le attività domestiche, fornitura pasti, aiuto per il disbrigo di piccole pratiche burocratiche, accompagnamento per visite mediche e pratiche varie.

Servizio infermieristico domiciliare (SID) : prestazioni infermieristiche a domicilio per anziani non autosufficienti

Attualmente sono in carico n. 14 utenti di assistenza domiciliare con n. 2 operatori (uno a tempo parziale e uno a tempo pieno). Di questi utenti n. 10 risiedono nel capoluogo o nelle immediate vicinanze (Riva) e n. 4 risiedono in frazioni, qualcuna difficilmente raggiungibile in caso di maltempo. Gli ultra 75 anni che vivono fuori dal capoluogo n. 166 Sono inoltre attivi un servizio di telesoccorso, interventi di sostegno economico, soggiorni climatici. Per i residenti disabili, oltre all’assistenza domiciliare, scolastica e lavorativa, è attivo un servizio volto all’ottenimento di contributi a sostegno dell’autonomia/adattamento all’ambiente domestico.

In Riva sono inoltre presenti le seguenti strutture:

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 54 ISTITUTO BALDERACCHI privato convenzionato

Accoglie anziani autosufficienti e anziani non-autosufficienti e, nello specifico: n. 70 anziani autosufficienti n. 48 anziani non-autosufficienti Gli ospiti provengono non esclusivamente dal comune di Ponte dell’Olio. Soprattutto l’ingresso dei non-autosufficienti viene disciplinato a livello distrettuale tramite una lista d’attesa che regola gli ingressi.

CASA ALLOGGIO MONS. E. GAZZETTI privato

Accoglie prevalentemente anziani, ma può ospitare utenti di diverse fasce di età. Autorizzata per n. 20 posti, rivolti solo ed esclusivamente a persone autosufficienti. In media ospita persone provenienti prevalentemente da fuori comune, e soprattutto da fuori provincia.

Nel capoluogo sono inoltre presenti:ambulatori e guardia medica, servizio CUP, ufficio postale, sede del Consorzio Ambientale Pedemontano, caserma dei Carabinieri, sede della Pubblica Assistenza Valnure, 1 farmacia, 3 sportelli bancari.

Edilizia residenziale Pubblica

L’attuale patrimonio di alloggi, gestito da ACER Piacenza, risulta al momento completamente occupato e così composto:

N° TOTALE N° ALLOGGI LOCALIZZAZIONE N° PROPRIETARI ALLOGGI IN LOCAZIONE Via Brizzolari n° 1 10 7 3 Via Rossi n° 32 6 6 0 Via Guido Rossa n° 15 - 17 14 10 4 TOTALE 30 23 7

ALLOGGI ERP DI PROSSIMA COSTRUZIONE

N° TOTALE N° ALLOGGI N° ALLOGGI LOCALIZZAZIONE ALLOGGI IN LOCAZIONE AFFITTATI DA ACER PREVISTI Angolo Via Sbottini – Via 7 3 4 Martiri della Libertà

Ad aprile 2008 le domande per l’assegnazione di alloggi depositate presso gli uffici comunali sono 40.

STATO DI CONSERVAZIONE ALLOGGI Gli alloggi sono tutti in buone condizioni, considerati anche gli ultimi interventi recenti di manutenzione straordinaria effettuati. In particolare le tre palazzine, di via Brizzolari, via Rossi e via Rossa, sono state oggetto dei lavori previsti dal Programma Regionale 2003 – 2004, denominato “Interventi sul patrimonio comunale erp, localizzati nella Provincia di Piacenza” In particolare sono stati realizzati lavori di manutenzione straordinaria sulle facciate e di adeguamento degli impianti di riscaldamento.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 55 Verde urbano e parcheggi

I parcheggi pubblici risultano distribuiti uniformemente nel tessuto del capoluogo ma quantitativamente non sufficienti per il servizio del centro storico ed in particolare alla rilevante attrazione che si verifica sull’asse commerciale di Via Venetola , Verde urbano Tutto il quartiere è valorizzato da una buona presenza di verde costituito in parte da parchi e giardini di uso pubblico ed in parte da verde privato diffuso nei tessuti. Per il verde di uso pubblico sono previsti: - potenziamento del sistema di quartiere ed urbano; - valutazione fito-sanitaria e statica delle alberature e del verde esistenti; - acquisizione ed alberatura con essenze idonee delle aree verdi di previsione; - programmazione dei nuovi impianti vegetali . Sul tema citiamo l’Art.10 delle Norme Tecniche che, sancendo la tutela e lo sviluppo del verde prescrive: la conservazione degli alberi ad alto fusto (aventi diametro superiore a cm 20 misurato a 1 metro dal piano di campagna) ed il solo abbattimento in casi di pubblica utilità o per altra motivata giustificazione previa autorizzazione e relativo progetto di risistemazione ambientale, che dovrà prevedere il reimpianto sullo stesso lotto di almeno lo stesso numero degli alberi abbattuti, utilizzando essenze autoctone e alberi di dimensione adeguata, con altezza, misurata al colletto, non inferiore a m 3. Inoltre: 10.05 In tutti i progetti edilizi e in tutti i PUA, le alberature esistenti dovranno essere rilevate e indicate su apposita planimetria, con relativa documentazione fotografica. Gli stessi progetti dovranno prevedere il rispetto delle alberature esistenti, avendo cura anche, per le parti interessanti il sottosuolo, di non offenderne l'apparato radicale e di non variarne il drenaggio e il rifornimento idrico. 10.06 Il progetto di sistemazione a verde degli spazi aperti rappresenta parte integrante del progetto edilizio; in ogni progetto di sistemazione a verde dovranno essere indicate le parti sistemate a prato, a giardino e le zone alberate, con l'indicazione delle essenze utilizzate; non meno dell'80% delle essenze utilizzate dovrà appartenere alle specie autoctone della zona; di queste, almeno il 70% dovrà essere a latifoglie. 10.07 In tutti gli interventi soggetti a PUA e in tutti gli interventi edilizi diretti, le sistemazioni a verde previste dovranno essere realizzate quale prima fase dei lavori, compatibilmente con le esigenze del cantiere, al fine di garantire, a lavori ultimati, una presenza consolidata di verde.

Il livello di qualità urbana.

In riferimento ai punti precedenti si conferma una dotazione di impianti e reti tecnologiche sufficienti a coprire capillarmente il territorio comunale, nonché le frazioni minori ed i nuclei.

In particolare il territorio urbano del Capoluogo, Riva e Folignano risultano dotati di attrezzature in grado di sopportare il necessario ampliamento urbano.

La dotazione di servizi pubblici, in rapporto alla popolazione attuale, risulta ampiamente sufficiente per l’attuale fabbisogno. I futuri ampliamenti dovranno comunque dotarsi delle necessarie infrastrutture per garantire e migliorare il livello attuale.

Il livello di accessibilità dei pubblici servizi risulta condizionato dalle caratteristiche dell’impianto attuale, che sviluppa il centro del Capoluogo su una lunghezza di circa Km.4.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 56 Sistema delle dotazioni territoriali: qualità ecologica ed ambientale L’analisi della Qualità ecologico ed ambientale è svolta in funzione del: ° grado di incidenza del sistema insediativi sull’ambiente naturale ° grado salubrità del sistema urbano (rumore, aria e elettromagnetismo) ° grado sicurezza del territorio con particolare dettaglio per le componenti: ° aria ° acque superficiali e sotterranee (rete acquedotto e fognatura) ° rumore ° elettromagnetismo ° rischi industriali ° gestione rifiuti (dati su produzione rifiuti e raccolta differenziata e sistema di gestione della raccolta dei rifiuti, impianti di trattamento e stoccaggio)

C.1.5.1 INCIDENZA DEL SISTEMA INSEDIATIVO SULL’AMBIENTE NATURALE Per l’analisi delle trasformazioni relative al consumo di suolo (inteso come urbanizzazione) nel Comune di Ponte dell’Olio, si è fatto riferimento ai dati riportati in studi svolti nell’ambito dell’ Osservatorio Provinciale sulla Sostenibilità dello Sviluppo della Provincia di Piacenza – Area Programmazione ( Paolo Lega ), Tali studi hanno previsto il calcolo di indici territoriali descrittivi, i cui valori sono stati considerati per l’analisi di diversi aspetti e matrici ambientali nel presente quadro conoscitivo (vedi par. C sistema del territorio rurale). Al fine di comprendere il peso che le trasformazioni che riguardano strettamente il comune di Ponte dell’Olio assumono sul territorio più ampio, sono stati considerati anche i dati relativi ai comuni limitrofi. Data inoltre la forte dipendenza, evidenziata negli studi citati, degli indici dalla posizione orografica e dall’altitudine del comune, per l’analisi dei dati relativi al Comune di Ponte dell’Olio, sono considerati i valori medi della fascia di collina come valori di confronto.

Indice del consumo di suolo nella pianificazione urbanistica comunale piacentina (P. Lega – Rapporto Interno n. 16/2003. ottobre 2003) L’indicatore ICS , espresso come percentuale, è dato dal rapporto tra la somma delle aree destinate ad usi residenziali, produttivi, commerciali, infrastrutturali, e l’area totale del Comune o dell’unità di territorio; Per il calcolo dell’indicatore del consumo di suolo (ICS) è stata utilizzata la Base Informativa Urbanistica Sovracomunale (BUS), nella sua edizione del 2000 con aggiornamenti al 1999.

Comune Sup. urbana (Ha) Sup. tot. (Ha) ICS (%) - 2003 Ponte dell’Olio 309.5 4392.9 7.0 Bettola ( montagna ) 243.1 12287.2 2.0 Vigolzone 362.2 4232.2 8.6 Gropparello 218.2 5624.7 3.9 San Giorgio 580.0 4897.2 11.8 Valore medio fascia 6.1 ( d. st. 2.8) di colina Valore minimo per la 75.5 4355.2 1.7

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 57 collina (Piozzano) Valore massimo per 11.8 la collina (San 580.0 4897.2 Giorgio)

Si osserva che Ponte dell’Olio presenta un valore superiore alla media calcolata per la fascia di collina, coerente ai confinanti comuni di San Giorgio e Vigolzone più simili per conformazione paesaggistica; il comune di Bettola, inserito come riferimento in quanto confinante con Ponte Dell’Olio, appartiene alla fascia di montagna. Il valore dell’’ICS è coneseguenza delle caratteristiche territoriali del comune che è costituito da un unico centro principale e da frazioni molto limitate e dalla contenuta superficie complessiva del territorioco. Tale valore è inoltre imputabile al consistente sviluppo delle aree residenziali e produttive: negli anni ’50-’90.

STIMA DI MASSIMA DEL RAPPORTO D’IMPERMEABILITA’ DEI SUOLI NEGLI AMBITI CONSOLIDATI

Pontedellolio e Riva: Ambiti consolidati (superfici): Ambito del sistema insediativo storico ha 12.52 Ambito urbano consolidato ha 93.53 Ambito specializzato per attività produttive ha 21.75 ______Sommano Ha 127.80 Valutazione della permeabilità del suolo (stima) Ambiti storici (10% circa) ha 1.25 Ambito urbano consolidato ( 25% circa) ha 23.38 Ambito spec. Per attività produttive (10% circa)ha ha 2.18 ______Superficie permeabile ha 26.81 Corrispondente a circa 21% del consolidato Folignano: Ambiti consolidati (superfici): Ambito del sistema insediativo storico ha 2.30 Ambito urbano consolidato ha 5.78 ______Sommano Ha 80.80 Valutazione della permeabilità del suolo (stima) Ambiti storici (10% circa) ha 0.23 Ambito urbano consolidato ( 25% circa) ha 1.45 ______Superficie permeabile ha 1.68 Corrispondente a circa 21% del consolidato

Mistadello di Castione: Ambiti consolidati (superfici): Ambito urbano consolidato ha 5.00

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 58 Valutazione della permeabilità del suolo (stima) Ambito urbano consolidato ( 25% circa) ha 1.50 ______Superficie permeabile ha 2.30 Corrispondente a circa il 30% del consolidato

C.1.5.2 GRADO SALUBRITÀ DEL SISTEMA URBANO: RUMORE Si rimanda allo specifico studio analitico sui livelli sonori rilevati nel territorio comunale

C.1.5.3 GRADO SALUBRITÀ DEL SISTEMA URBANO: ARIA Nel Quadro Conoscitivo del PPRTQ approvato dall’Amministrazione Provinciale di Piacenza il 15.10.2007 si rilevano i valori delle emissioni rilevate e stimate per il comune di Vigolzone, articolati secondo le fonti di emissione:

o Attività produttive, o Traffico veicolare o Mezzi agricoli, o Riscaldamento da impianti civili, o Emissioni domestiche da solventi, o Trattamento dei rifiuti e reflui, o Emissioni da pratiche agricole, o Emissioni da allevamenti, o Emissioni da foreste

Le sostenza inquinanti oggetti di monitoraggio da parte della rete provinciale sono costituite da:

o SO2 – Biossido di Zolfo o PM10 – Polveri sospese e polveri sottili, o NO2 – Biossido di Azoto o CO – Monossido di carbonio, o C6H6 – Benzene o NH3 – Ammoniaca o COV – Composti organici volatili

Attività produttive

Dalle allegate tabelle si evincono le emissioni autorizzate per il Comune di Pontedell’olio :

MP PM10 NO2 SO2 CO COV Ante DPR 393 354 2377 138 5811 7626 203/88 Autorizzate 1689.90 10108.52 1018.83 951.64 11959.02

Si riportano le figure 2.24, 2.25, 2.25, 2.27, 2.28, 2.29 che indicano graficamente l’incidenza delle singole sostanze inquinanti dovute alle attività produttive.

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Traffico veicolare

Per il comune di Pontedell’olio si rilevano i seguenti valori

NOX COVNM CO PM10 CH4 SO2 NH3 N2O CO2 40381 26013 188520 3166 2254 761 880 593 6024442

Si riportano i grafici 2,34 e2.35

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I flussi di massa da evaporazione COVNM per il Comune sono valutati 10.106 Kg/anno I flussi totali da evaporazione e combistione sono valutati 36.118 Kg/anno

Emissioni da mezzi agricoli La potenza totale delle trattrici agricole ed i flussi di massa annui (Kg/anno) per il Comune sono così valutati:

P tot PTS NOX CO ROG PM10 19980 951.7 12966.4 5956.5 1315.2 904.1

Riscaldamento da impianti civili

I flussi di massa annui (Kg/anno) per il Comune sono così valutati: CO NOX PM10 NMVOC 2637.5 6811.9 675.3 518.0

Pratiche agricole Le emissioni derivanti d pratiche agricole risultano: NH3 N2O NO 4060 1016 1157

Emissioni da allevamenti

Le emissioni derivanti da allevamenti risultano in Kg/anno: CH4 NH3 NMVOC N2O 134957 51572 104 5192

EMISSIONI TOTALI

Le emissioni totali valutate nel Quadro Conoscitivo del PPRTQ per il Comune di Pontedell’olio risultano:

MP PM10 NOX SO2 CO COV NH3 7436 6789 74997 2856 203917 190829 58153

C.1.5.4 INQUINAMENTO LUMINOSO

La legge Regionale n. 19 del 29-09-2003 è la legge di riferimento per la Regione Emilia- Romagna; indica le norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico. La Regione promuove la riduzione dell'inquinamento luminoso e dei consumi energetici da esso derivanti nonché la tutela dell'attività' di ricerca e divulgazione scientifica degli osservatori astronomici. Con inquinamento luminoso si considera ogni forma di irradiazione di luce artificiale che si disperda al di fuori delle aree a cui essa e' funzionalmente dedicata e se orientata al di sopra della linea dell'orizzonte.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 62 In base a tale legge ai Comuni compete di: - definire l'estensione delle zone di protezione dall'inquinamento luminoso nell'intorno degli osservatori astronomici - adeguare il regolamento urbanistico edilizio (RUE) alle disposizioni della presente legge e predisporre un abaco in cui siano indicate, zona per zona, le tipologie dei sistemi e dei singoli corpi illuminanti ammessi tra cui i progettisti e gli operatori potranno scegliere quale installare; - dare ampia diffusione a tutti i soggetti interessati delle nuove disposizioni per la realizzazione degli impianti di illuminazione pubblica e privata; - individuare, anche con la collaborazione dei soggetti gestori, gli apparecchi di illuminazione responsabili di abbagliamento, e come tali pericolosi per la viabilità ; tali impianti devono essere a norma come prescritto dalla legge - elencare le fonti di illuminazione che in ragione delle particolari specificità possono derogare dalle disposizioni della presente legge, fra cui rientrano in particolare i fari costieri, gli impianti di illuminazione di carceri, caserme e aeroporti;

Nel territorio di Ponte dell’Olio non sono presenti particolari fonti luminose quali carceri caserme e aeroporti né osservatori astronomici. L'illuminazione degli edifici deve avvenire di norma dall'alto verso il basso. Solo in caso di illuminazione di edifici classificati di interesse storico-architettonico e monumentale e di quelli di pregio storico, culturale e testimoniale i fasci di luce possono essere orientati dal basso verso l'alto. In tal caso devono essere utilizzate basse potenze e, se necessari, dispositivi di contenimento del flusso luminoso disperso come schermi o alette paraluce. Negli impianti sportivi l’illuminazione deve essere realizzata in modo da evitare fenomeni di dispersione di luce verso l'alto e al di fuori dei suddetti impianti.

C.1.5.5 Campi elettromagnetici

Gli impianti presenti nel Comune (da sito ARPA 2010) risultano:

Impianto Codice Indirizzo Radio Radio Maria 23.1 Loc. La costa TV Tele Ponte 22.1 Loc. Gli Speroni – Montesanto Radio Radio Sound 22.1 Loc. Gli Speroni – Montesanto Wind PC 033 Loc. I Frappoli Vodafon PC 1470 -D Loc. La Costa TIM PC 16 Vias Boggiani 6 Vodafon PC 5536 A Via Boggliani 6 – c/o Centrale Telecom

La localizzazione degli impianti è schematizzata nella seguente planimetria

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 63

Le rilevazioni più recenti sono state effettuate esclusivamente nel centro abitato del Capoluogo ed evidenziano valori limitati cone evidenziato dalla seguente planimetria (da sito ENIA)

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C.2 SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITÀ

La rete stradale, secondo classificazione amministrativa, comprende: • strade di competenza sovracomunale; • strade comunali; • strade vicinali.

Le strade di competenza sovracomunale sono complessivamente n° 2: 1. La strada della Val Nure che si immette nel territorio comunale nel Capoluogo mediante il ponte sul Nure e che prosegue in sponda destra fino al confine sud del territorio, in località Biana. 2. La strada provinciale n° 36, proveniente da Godi , che si immette nel territorio comunale a nord, nei pressi di Torrano e si congiunge alla strada di Val Nure, nel Capoluogo, in prossimità del ponte sul Nure.

Le strade comunali extra urbane collegano, capillarmente, tutti i centri frazionali di collina con il Capoluogo e le frazioni situate in fondo valle. Si tratta, prevalentemente, di percorsi stradali a sezione piuttosto limitata, dall’andamento tortuoso, come richiesto dall’orografia dei luoghi. Tutti i tratti comunali sono asfaltati (ad eccezione del percorso Zaffignano-Palazzo) e di scarsa larghezza. Le strade vicinali di uso pubblico costituiscono i collegamenti con alcuni nuclei isolati. Il reticolo stradale, come classificato secondo le tipologie individuate dal D.Lgs 285/1992 “Nuovo Codice della strada”, conta un unico tracciato di tipo C “Strade extraurbane secondarie” costituito dalla S.P. della Val Nure. I dati comunali dell’Archivio Regionale delle Strade sono consultabili al sito del “Sistema informativo viabilità Regione Emilia-Romagna” all’indirizzo http://213.209.218.214/bur/ I rilevamenti provinciali evidenziano i seguenti valori di flussi: * tratto Bettola – Pontedell’Olio 400/1.000 veicoli/h. * tratto Pontedell’Olio – Godi 0/400 veicoli/h.

(Stralci da tav. C.2.1 (T) del PTCP 2007)

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Stralcio Tav. I1 del PTCP Si evidenziano n°2 varianti con interventi in nuova sede: − Adeguamento SP 36 in comune di S.Giorgio − Completamento del percorso della ex ferrovia nel Capoluogo Occorre però sottolineare che le analisi di cui all’allegato C2.1 del QC PTCP 2007 relative alla SP 36 San Giorgio-Pontedell’olio evidenziano un rapporto flusso/capacità compreso fra il 55 e 75% all’anno base, fra il 75-90% allo scenario di riferimento e a quello di riqualificazione dell’asse “pedemontano” con un miglioramento solo nell’ipotesi di scenario 2 (massima infrastrutturazione). Visto, però, il mancato inserimento della previsione dell’area produttiva a Torrano (approvata con G.P 191 del 09/05/2007 ed ora soppressa) i risultati delle analisi si

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 66 devono ritenere sottostimati in termini di flussi. Lo stesso accordo, stipulato fra Comune e Provincia, impegna il comune a concertare le modalità di accesso all’area, monitorare gli effetti, condizionare futuri ampliamenti al miglioramento dell’assetto viabilistico della zona e a cofinanziare gli interventi necessari per la salvaguardia della sicurezza della circolazione in località Folignano e Rizzolo. Va inoltre aggiunto come il modello di analisi provinciale allegato al PTCP 2007 “evidenzi il rischio di aggravamento della congestione nei tronchi stradali che si trovano ai limiti degli interventi più importanti (tangenziale di Piacenza e variante di San Giorgio)” (p.197) facendo supporre un aggravamento delle condizioni di percorribilità dei collegamenti fra il Comune di Pontedell’olio e Piacenza/sistema autostradale. In generale: soprattutto in territorio rurale si cercherà di indirizzare la progettazione delle nuove infrastrutture (anche a scala locale) verso l’integrazione delle componenti “tecniche”, legate a sicurezza e capacità di esercizio, con quelle - altrettanto importanti- che individuano la strada come “elemento di costruzione del paesaggio”, anche in considerazione dell’importanza che a tale interpretazione la regione Emilia Romagna sta dedicando (vedi “Linee guida per la progettazione integrata delle strade”)

Nel comune non esistono alternative alle comunicazioni stradali su gomma, unica modalità di trasporto per la movimentazione merci dopo la dismissione della linea ferroviaria Piacenza- Bettola e la lottizzazione (tuttora in corso) del suo tracciato. L’ipotesi di conversione a scalo merci dell’aeroporto militare di San Damiano non potrebbe che aggravare ulteriormente i flussi su ruota nel territorio comunale.

C2.1 INCIDENTALITA’

Dai valori rilevati dalla Prefettura di Piacenza – Osservatorio per l’Incidentalità si evincono i dati relativi al Comune di Pontedell’olio. Nell’anno 2008 si rileva un indice d’incidentalità = 3,40, valore piuttosto contenuto al confronto con i comuni di analoga consistenza di popolazione. Il numero di incidenti rilevati negli anni 2004/2008 risulta: anni incidenti 2004 11 2005 8 2006 10 2007 16 2008 7 de quali sulla rex SS654 anni incidenti 2004 5 2005 5 2006 2 2007 8 2008 3 Nella media dei valori considerati nell’arco di cinque anni, gli incidenti verificatisi a Pontedell’olio sulla ex SS654 costituiscono circa il 44% del totale degli incidenti verificati vel medesimo periodo sull’intero territorio comunale. I valori rilevati evidenziano una contenuta incidentalità nel territorio comunale.

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C

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 68 Per quanto riguarda la mobilità ciclabile non si rilevano specifici itinerari significativi (strade di tipo F bis), ad eccezione del tracciato di progetto della ciclopista della val Nure, di cui al capitolo QC_D, di un rete di percorsi per mountain bike di recentissima valorizzazione, integrati a percorsi culturali ed enogastronomici, e di un percorso ciclabile e pedonale, su entrambi i lati della SP654R lungo tutto il tratto di attraversamento urbano, realizzato con i fondi della L.R. 30/92 “Programma di intervento per la sicurezza dei trasporti”

Si ricordano comunque le seguenti indicazioni, tratte dal QC PTCP2007: C2.1.5.5 Itinerari e piste ciclabili La promozione di forme di mobilità urbana eco-compatibili e non inquinanti rappresenta uno dei più significativi impegni sottoscritti dai firmatari della Carta di Aalborg o Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile che impegna le Amministrazioni Pubbliche ad adottare provvedimenti volti ad eliminare le cause della congestione dei centri urbani. In questi anni è cresciuta anche in Italia la consapevolezza che l’utilizzo della bicicletta possa rappresentare una valida alternativa ai veicoli a motore: implementare la mobilità ciclabile significa infatti concorrere alla riduzione di emissione di gas inquinanti nell'atmosfera e al decongestionamento del traffico urbano. Purtroppo, l’utilizzo di questo pratico mezzo di trasporto è quasi sempre reso difficile dalla mancanza di idonei spazi di mobilità e di sosta, che consentano spostamenti agevoli e sicuri: in particolare la rete stradale urbana non fornisce quasi mai valide condizioni per un’utilizzazione diffusa della bicicletta. Per tale motivo, l’approntamento di percorsi ciclabili aventi caratteristiche idonee comincia finalmente ad essere agevolato attraverso apposite leggi, sia regionali che nazionali (Decreto Ministeriale dei Ministero dei LLPP, 30 novembre 1999, n. 557) Per incoraggiare i cittadini a ridurre l’uso della propria auto è fondamentale creare una rete di collegamenti ciclabili continua, sicura e ben riconoscibile, nonché integrata con altre forme di mobilità. Il complesso delle piste ciclabili dovrebbe collegare vari ambiti e servizi urbani (Stazione ferroviaria, Area interportuale, ecc.), ma anche i principali luoghi di interesse paesaggistico e creare raccordi con i comuni limitrofi in un assetto territoriale integrato e coerente. Indirizzi e normative regionali (SVILUPPO DELLA MOBILITA’ CICLISTICA NELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - ATTUAZIONE DELLA L. 366/98)

La mobilità ciclistica costituisce un tipo di spostamento modale nell’ambito della mobilità sostenibile che la Regione Emilia-Romagna ha da tempo assunto come approccio al tema dell’inquinamento ambientale, della sicurezza dei trasporti e del miglioramento della qualità della vita. Il tema della Mobilità Ciclistica è disciplinato dalla Legge regionale n. 30 del 1998 "Disciplina generale del trasporto pubblico regionale e locale", e dalla legge urbanistica regionale n. 20 del 2000 "Tutela, valorizzazione e uso del Territorio", che assimilano le procedure di formazione e approvazione dei piani relativi alle reti ciclabili o ciclopedonali La Regione Emilia-Romagna ha recepito gli indirizzi della Legge n.366 del 1998 Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica nel PRIT al punto 8.11 per dare avvio a un programma integrato di sviluppo della mobilità ciclistica a carattere poliennale, attraverso un sensibile incremento della rete dei percorsi nel territorio regionale, l’individuazione di specifiche azioni promozionali, l'innovazione tecnologica del governo della mobilità, il sostegno ai centri di

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 69 interscambio modale (bici- treno, bici-bus, ecc.) e, infine, il sostegno agli Enti locali nell'attuazione del D.M. 7 agosto 1998 (Mobility Manager). Il PRIT 98’ prevede che gli Enti locali predispongano piani della mobilità ciclabile strettamente connessi al Piano regolatore generale (oggi Piani Strutturali Comunali) e ai Piani urbani del traffico, per programmare adeguatamente la ridistribuzione delle alternative modali. Le principali misure specifiche, indicate dal PRIT e da definire sulla base dei Piani Urbani del Traffico, possono essere riassunte come segue: - predisposizione di rapporti statistici annuali sull’incidentalità, con individuazione dei punti a rischioe delle cause delle collisioni, e aggiornamento delle stime statistiche dei progressi d’uso della bicicletta (per lavoro, per studio, per tempo libero, per acquisti, per condizioni climatiche, per mesi dell’anno); - organizzazione e regolamentazione del traffico attraverso la separazione dei flussi di traffico e la sistemazione di rotonde attrezzate; - individuazione e risoluzione dei punti di conflitto alle intersezioni; - definizione della segnaletica orizzontale e verticale (linea d’arresto anticipata per gli altri veicoli, - espansione della linea d’arresto per ciclisti agli incroci semaforizzati, specchi, impianti semaforici - con fase dedicata e in differita per i ciclisti, ecc.); - limitazione generalizzata della velocità per aree omogenee (Zone 30 e Zone residenziali); - realizzazione di corsie ciclabili, anche in doppio senso di marcia per i ciclisti nelle strade a senso - unico, con predisposizione di idonee pavimentazioni; - realizzazione di ciclo-parcheggi attrezzati, differenziati per le diverse esigenze di sosta, - soprattutto in corrispondenza dei punti di interscambio centrali; - creazione di strutture di noleggio e riparazione nei punti strategici dell'intera area urbana.Sulla base della Legge 366/98 che dispone la realizzazione di piste ciclabili lungo lo sviluppo dellestrade di nuova costruzione (di tipo C, D, E F secondo la classificazione del Codice della strada) e anche lungo quelle esistenti, qualora si proceda a lavori di manutenzione straordinaria delle sedi stradali, salvo comprovati problemi di sicurezza e in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, il PRIT specifica che, per tutti i tronchi stradali di nuova realizzazione della “grande rete” e della “rete di base”, così come per il potenziamento di quelli esistenti all'esterno dei centri abitati, le Province e i Comuni interessati debbano adeguare i propri strumenti di pianificazione e di programmazione territoriale e urbanistica, al fine di prevedere tracciati paralleli o alternativi, ove possibile, in relazione a vincoli fisici, per il potenziamento della ciclabilità , attraverso fasce di rispetto più ampie (20 e 10 metri) e fasce a verde protettivo con funzione di mitigazione, di quelle previste dal D.Lgs n. 285/1992 e dal relativo regolamento attuativo. Gli strumenti di pianificazione a livello sia comunale che infraregionale daranno seguito a tali disposizioni normative, individuando le modalità di attuazione e programmazione nel rispetto del Regolamento Tecnico del D.M. 557/30-11-1999, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26-9-2000.

Realizzazione degli interventi Gli interventi predisposti dalle Amministrazioni Comunali, Provinciali e Comunità Montane, possono riguardare opere e servizi attinenti a piste ciclabili o ciclopedonali comprendenti: - arredo urbano, pavimentazioni - illuminazione impianti tecnologici - segnaletica - ponti , attraversamenti e sottopassi - depositi di biciclette - riciclo bici sempre con caratteristiche tipologiche e funzionali degli interventi (intermodalità, messa in sicurezza e segnaletica, collegamento o attraversamento e valorizzazione ambientale e turistico/culturale) e la localizzazione in ambito urbano o extraurbano degli stessi. Tra le caratteristiche progettuali sono da evidenziare l'inserimento in una rete di itinerari collegati tra di loro e/o con poli di servizio o strutture pubbliche di grande attrazione (scuole, ospedali, centri di servizi, strutture commerciali, ecc.), l'interazione con altre modalità di trasporto (specialmente collettive), il collegamento o l'attraversamento urbani e tra le aree extraurbane e i capoluoghi.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 70 Trasporto Pubblico Il servizio di trasporto pubblico è costituito da autobus che garantiscono il collegamento Bettola – Piacenza con fermate sul territorio comunale e da una linea di autobus di collegamento con S. Giorgio P.no così organizzate:

Linee extraurbane Tempi 26-34 PIACENZA - PONTE DELL'OLIO - BETTOLA - FARINI - FERRIERE - SELVA con diramazione a S.Bonico - Carmiano e deviazione Altoè bivio per un totale di 16-17 (5 nei giorni festivi) corse giornaliere in direzione alta valle (solo 5 fino e da Ferriere) e Piacenza e con orari compresi fra le 5.30 e le 20.20 35 Suburbana PONTEDELL'OLIO - PODENZANO - S.BONICO bivio - PIACENZA con prolungamento a CARMIANO per un totale di 12 corse giornaliere con cadenza oraria per senso di percorrenza dalle 7 alle 19 circa 53 PIACENZA - S.DAMIANO - RIZZOLO - PONTE DELL'OLIO dedicate al servizio scolastico e con 1 sola corsa di andata e 1 di ritorno

Residenza e produttivo esistente sull’asta Pontedell’Olio-S.Giorgio SP36 gravano pertanto interamente sul trasporto su gomma privato. Almeno ogni eventuale nuovo insediamento dovrebbe pertanto verificare la possibilità di implementazione della linea di trasporto pubblico

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 71 Distributori carburanti: nel territorio comunale è presente un solo impianto di distribuzione carburante ubicato nel Capoluogo in zona residenziale. Un secondo impianto, dotato di autolavaggio, bar, tavola fredda e market, servizi igienici e parcheggio per 13 auto è previsto a monte della S.P. 654 fra l’edificio del discount e l’area residenziale di Riva, zona strada Anguillara.

CRITICITA’:

• La strada provinciale della Val Nure attraversa il territorio urbanizzato del Capoluogo.

• La strada provinciale Pontedell’Olio – Godi attraversa il centro abitato del Capoluogo; il suo innesto con la strada provinciale della Val Nure risulta all’interno della zona “A” del Capoluogo e difficoltoso.

• L’indotto di traffico di autovetture e mezzi pesanti conseguente alla realizzazione della nuova area produttiva prevista in prossimità della S.P.36 dovrà necessariamente comportare interventi per la messa in sicurezza delle diverse utenze della strada (anche pedoni e ciclisti) nel percorso Pontedell’Olio-San Giorgio e soprattutto nei punti già ora critici di attraversamento delle frazioni di Folignano e Rizzolo • Nonostante l’estensione ridotta del sistema edificato Riva-Pontedellolio-Folignano e le favorevoli caratteristiche orografiche di questa porzione di territorio comunale l’uso della bicicletta è davvero molto scarso e dovrebbe essere incentivato oltre che da interventi sulle infrastrutture, per la creazione di percorsi sicuri e gradevoli, anche da operazioni di promozione culturale (campagne informative, promozione dei percorsi casa-scuola e casa- lavoro, incentivi economici alle attività produttive che promuovono l’uso della bicicletta….) • Al di fuori del territorio comunale ma all’estremità ovest del ponte stradale sul Nure l’intersezione in curva della SP654R con la strada panoramica SP55 “Bagnolo” che conduce a Rivergaro è da considerarsi intersezione critica anche in considerazione delle manovre di innesto e uscita dei mezzi pesanti provenienti e diretti alla sovrastante cava di Albarola • Difficoltà di interpretazione del corretto percorso via San Rocco- via Carenzi in discesa provenendo da S.Antonio di Castione a causa della continuità visiva di via san Rocco fino a via Martiri della Libertà e nonostante la segnaletica esistente. • Ulteriori intersezioni critiche si prefigurano sul tracciato urbano dell’ex ferrovia nei punti di incrocio con gli assi di attraversamento esistenti -ed in particolare con viale San Bono (traffico da e per Castione-Montesanto-Sarmata)- e nel punto di innesto della SP654 • Eccessiva velocità e frequente sosta abusiva degli automezzi sulla via principale di attraversamento della borgata (via Veneto), recentemente pavimentata in pietra, generano una conseguente situazione di pericolo per pedoni e ciclisti e di disagio acustico soprattutto nelle ore notturne.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 72 C3 - QUALITÀ ECOLOGICA ED AMBIENTALE

L’analisi della Qualità ecologica ed ambientale è svolta in funzione del:

° grado di incidenza del sistema insediativi sull’ambiente naturale ° grado salubrità del sistema urbano (rumore, aria e elettromagnetismo) ° grado sicurezza del territorio con particolare dettaglio per le componenti:

° aria ° acque superficiali e sotterranee (rete acquedotto e fognatura) ° rumore ° elettromagnetismo ° rischi industriali (Seveso) ° gestione rifiuti (dati su produzione rifiuti e raccolta differenziata e sistema di gestione della raccolta dei rifiuti, impianti di trattamento e stoccaggio)

Valutazioni conclusive

C3.1 - Assetto ecosistemico

I segni che caratterizzano l’assetto ecosistemico del territorio comunale di Ponte dell’Olio, sono di origine fisica, legati alla morfologia e alla presenza del corridoio del Nure, che corre lungo il confine ovest del comune.

Il territorio comunale risulta suddiviso in due fasce distinte per caratteristiche altimetriche ben delineate: a nord la zona collinare dove si è sviluppato l’attuale centro abitato nel fondo valle del Nure, mentre la zona sud appartiene alla fascia montana.

Il territorio è segnato dai corsi d’acqua minori che lo solcano da sud verso nord, definendo valli secondarie e crinali paralleli.

Non si rilevano infrastrutture viarie di importanza nazionale; l’asse stradale è costituito dalla provinciale n 654, che corre lungo il confine ovest del comune e serve tutta la Val Nure.

Segni rilevanti di attività antropiche sono la discarica in località Ca’ del Montano per rifiuti urbani, chiusa nel 2002, in attesa sistemazione finale con recupero volumetrie e un deposito di sostanze pericolose denominato “sarcofago ” situato a nord verso il confine con Bettola . Gli aspetti relativi alla misura dell'efficienza dell' ecomosaico territoriale (effetti delle pressioni sulle reti ecologiche presenti e potenziali), sono stati analizzati mediante lo studio descrittivo dei caratteri di porosità, permeabilità della matrice individuata e il livello di sensibilità degli ecosistemi rilevati (grado di pregio intrinseco, stabilità ecologica). I risultati dell’analisi ecologico-paesistica, presentati nel paragrafo seguente, saranno poi discussi nel documento di valutazione (VALSAT) come confronto tra lo scenario attuale e lo scenario atteso dall’attuazione del Piano. Nelle situazione descritta, sono state individuate le pressioni che attualmente gravano con grado diverso su porzioni diverse del territorio comunale di Ponte dell’Olio, generando effetti negativi sia sull'assetto ecosistemico del territorio, letto come ecomosaico, (alterandone la struttura e limitandone le funzioni) sia sul sistema ambiente-naturale, inteso come rete di elementi/habitat/ecosistemi naturali e/o seminaturali (diminuendone la qualità ambientale e condizionandone la funzionalità ecologica). Nel paragrafo delle considerazioni preliminari sono riportate in un quadro sinottico le fonti di pressione rilevate sul territorio, il tipo di pressione generata e l'effetto (gli impatti) sull'ecomosaico e sulle singole unità e/o componenti ambientali.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 73 Le caratteristiche eco-paesaggistiche del comune in esame, sono state studiate mediante un’analisi ecologico paesistica del territorio comunale a livello descrittivo con lo scopo ultimo di confrontare la coerenza con esse delle previsioni del piano; risultati vengono di seguito presentati e discussi nel documento di valutazione come confronto tra gli scenari attuale e previsti) L’approccio metodologico e strumenti utilizzati nell’analisi sono quelli suggeriti dalla disciplina Landscape Ecology. Tra gli indici applicati verranno individuati quelli ritenuti adeguati per la verifica dell’adeguatezza del piano stesso e il monitoraggio dell’efficacia delle azioni previste. Per l’analisi sono state effettuate elaborazioni GIS (Esri - arcview) dell’ecomosaico ricostruito mediante fotointerpretazione delle ortofoto RER 2003, col supporto dei dati informativi provinciali (strati del PTCP 2002) e verifica in campo delle situazioni critiche e/o sensibili. Il riconoscimento della matrice dell’ecomosaico territoriale, risultata costituita dai seminativi, è stato effettuato mediante verifica dei caratteri che definiscono la matrice come “l’elemento del paesaggio più esteso, più connesso, che gioca un ruolo funzionale determinante”. L’analisi anche solo descrittiva della situazione rilevata esclude per il territorio la caratteristica di macroeterogeneità, cioè che l’attributo di diversità sia mantenuto passando ad una scala di minor dettaglio.

C3.2 - Qualità della componente aria Al fine di definire il quadro della qualità ambientale del territorio comunale, soprattutto in relazione alla fonte di pressione del traffico resa particolarmente rilevante dalla particolare struttura urbanistica descritta, sono stati considerati i dati relativi alla qualità dell'aria riportati nel Rapporto 2001-2002 Arpa Provincia di Piacenza e nel Rapporto 2003. Sono state prese in considerazione le tre fonti inquinanti principali: attività produttiva, in base alle autorizzazione rilasciate in base al DPR 203/88, traffico veicolare e impianti di combustione. L'analisi delle stime di emissioni puntuali degli stessi inquinanti colloca il comune di Ponte dell’Olio in classi medio-basse di inquinamento. Dall'analisi della distribuzione delle concentrazione delle emissioni totali annuali degli inquinanti (NO X, SO 2, COV, CO, PTS ) da attività produttive autorizzate, si evidenzia una distribuzione rilevante di valori elevati lungo la via stradale principale costituita dalla SS 654 Val di Nure e dalla Strada Provinciale 36; a queste si sommano le emissioni totali annuali stimate dovute al traffico. Relativamente alle emissioni annuali stimate legate alla combustione e consumo domestico di solventi i valori di Ponte dell’Olio rispecchiano la situazione generalizzata per gli altri paesi della provincia. La tabella seguente riassume le distribuzioni rilevate: Emissioni inquinanti totali annuali (Kg)

Inquinante Attività produttive Combustione Traffico

SO 2 2600 – 7000 COV 1500 – 3000 149 – 217 4300 – 8000 CO 840 – 1800 300 – 500 16927,3 – 30910,3 PTS 900 – 2200 34 – 42 130 – 230 NO x 1100 – 1800 2400 – 4300 NO 2 4000 – 8400 CO 2 270000 - 510000 370000 - 680000

Fonte : La qualità dell’Aria nella provincia di Piacenza – Rapporto 2001 - 2002

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 74 La presenza di attività produttive incide maggiormente sulla concentrazione di PTS (polveri totali sospese) e di NOx mentre il traffico transitante sulle due strade principali (Statale Val Nure e la Provinciale) genera una percentuale di CO e CO 2 elevata rispetto alle altre fonti.

C3.3 - Catasto emissioni A seguito della Delibera del Consiglio provinciale n. 32 del 10 Marzo 2004, il territorio provinciale è stato suddiviso in due aree in base all’altimetria: Ponte dell’Olio rientra nella zona A che ricomprende i comuni di pianura.

Nella Zona A sono stati scelti due siti di misura: uno di Fondo suburbano in comune di Lugagnano Val d’Arda (via Piacenza già attivo) e uno di Fondo rurale da posizionarsi nel comune di Besenzone. L’atto prevede la dismissione di diverse centraline (nei paesi di pianura) che rimarranno attive solo in funzione delle decisioni delle amministrazioni locali che provvederanno al loro finanziamento (mantenimento e gestione). Per il comune di Ponte dell’Olio ad oggi non è prevista una stazione fissa ma si possono prevedere campagna di monitoraggio per il controllo della qualità dell’aria. Parte del territorio del comune di Ponte dell’Olio è incluso nell’area Natural Valley, progetto studiato e realizzato per la valorizzazione dell'agricoltura delle aree della collina e montagna, che garantisce indirettamente la qualità dell’aria.

Nel recente Piano Provinciale di Risanamento e Tutela della Qualità dell’aria (PPRTQA) sono individuate le principali fonti di emissioni:

° Attività Produttive ° Traffico veicolare ° Altre sorgenti mobili – mezzi agricoli ° Riscaldamento ed impianti civili ° Emissioni domestiche di solventi ° Trattamento di rifiuti e scarichi reflui ° Emissioni in atmosfera da allevamenti ° Emissioni di COV da foreste

Tabella: emissioni inquinanti per fonte di emissione

Flussi di massa Flussi di massa Flussi di massa annui da Flussi di Potenza Riscaldament Emissioni Flussi annui [kg/anno] annui [kg/anno] traffico stimati per massa totale delle o ed impianti da inquinanti dei principali derivanti da Comune [kg/anno] annui di trattrici civili trattament annui da inquinanti attività titolari di COVNM agricole e o rifiuti per allevament emessi dalle istanza ex art. da flussi di comune i [kg/anno] emissioni 12 del D.P.R. evaporazi massa [kg/anno] TOTALI autorizzate ex 203/88 one annui D.P.R. 203/88 carburante [kg/anno] [kg/anno] per Comune

Polveri 1.897,48 1.428 951,7 2.504 1.548 1.689,80 904,1 675,3 6.784 PM10 (combustione) (risolev)

NO2 10.108,52 585 130,26 5192

NOx 1.788 40.949 12.966,4 6.811,9 75.565

SO2 1.018,83 2.091 782 2.877

COV_t 11.959,02 12.729 188.805 COVN 26.079 8.015,91 518,0 390,78 104 M

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 75 CH4 2.261 1.953,9 134.957 139.180

CO 951,64 3.370 188.745 5.956,5 2.637,5 204.142

CO2 6.058.606 178.456,2

NH3 904 1.641,44 51.572 58.177

Na20 423,96 elevato

L’analisi delle emissioni dei COV dopo l’entrata in vigore del D.M. 16.1.2004 n. 44 potrà essere più precisa e dettagliata grazie alle informazioni sull’utilizzo di solventi e le relative emissioni che saranno fornite dalle ditte rientranti nel campo di applicazione di detto decreto.

CO2 da traffico (kg/anno) Ponte dell’Olio 6.058.606 Bettola ( montagna ) 7.325.699

Vigolzone 9.603.010 Gropparello 1.802.914 San Giorgio 11.166.666

Emissioni di CO2 da traffico, valore basso per Ponte dell’Olio, rispetto ai comuni confinanti

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 76 C3.4 - Inquinamento luminoso

La legge Regionale n. 19 del 29-09-2003 è la legge di riferimento per la Regione Emilia- Romagna; indica le norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico. La Regione promuove la riduzione dell'inquinamento luminoso e dei consumi energetici da esso derivanti nonché la tutela dell'attività' di ricerca e divulgazione scientifica degli osservatori astronomici. Con inquinamento luminoso si considera ogni forma di irradiazione di luce artificiale che si disperda al di fuori delle aree a cui essa e' funzionalmente dedicata e se orientata al di sopra della linea dell'orizzonte.

In base a tale legge ai Comuni compete di:

- definire l'estensione delle zone di protezione dall'inquinamento luminoso nell'intorno degli osservatori astronomici - adeguare il regolamento urbanistico edilizio (RUE) alle disposizioni della presente legge e predisporre un abaco in cui siano indicate, zona per zona, le tipologie dei sistemi e dei singoli corpi illuminanti ammessi tra cui i progettisti e gli operatori potranno scegliere quale installare; - dare ampia diffusione a tutti i soggetti interessati delle nuove disposizioni per la realizzazione degli impianti di illuminazione pubblica e privata; - individuare, anche con la collaborazione dei soggetti gestori, gli apparecchi di illuminazione responsabili di abbagliamento, e come tali pericolosi per la viabilità ; tali impianti devono essere a norma come prescritto dalla legge - elencare le fonti di illuminazione che in ragione delle particolari specificità possono derogare dalle disposizioni della presente legge, fra cui rientrano in particolare i fari costieri, gli impianti di illuminazione di carceri, caserme e aeroporti;

Nel territorio di Ponte dell’Olio non sono presenti particolari fonti luminose quali carceri caserme e aeroporti né osservatori astronomici. L'illuminazione degli edifici deve avvenire di norma dall'alto verso il basso. Solo in caso di illuminazione di edifici classificati di interesse storico-architettonico e monumentale e di quelli di pregio storico, culturale e testimoniale i fasci di luce possono essere orientati dal basso verso l'alto. In tal caso devono essere utilizzate basse potenze e, se necessari, dispositivi di contenimento del flusso luminoso disperso come schermi o alette paraluce. Negli impianti sportivi l’illuminazione deve essere realizzata in modo da evitare fenomeni di dispersione di luce verso l'alto e al di fuori dei suddetti impianti.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 77 C4 - IL SISTEMA DEL TERRITORIO RURALE

L’illustrazione cartografica relativa alla suddivisione del territorio rurale in ambiti: - ad alta vocazione agricola; - agricoli di valore paesaggistico; - agricoli periurbani riportata nella tavola QC-c13 trova la propria motivazione nell’analisi delle informazioni contenute nel PTCP di recente approvazione, nonché nelle indicazioni afferenti al Quadro Conoscitivo del PSC, relazionate in maniera sostanziale nel Sistema Ambientale. La perimetrazione dell’ambito agricolo di valore paesaggistico ha trovato nella Tavola A1 del PTCP un ausilio fondamentale poiché definisce sul territorio, oltre ad altri aspetti di sicura importanza, gli ambiti paesaggistici e geoambientali rilevanti: nella fattispecie del territorio afferente al Comune di Pontedell’olio vengono evidenziati le zone calanchive, le fasce di pertinenza fluviale, nonchè un’ampia porzione di territorio legata all’alta collina classificata come “Zona di particolare interesse paesaggistico-ambientale”, che si è ritenuto di stralciare integralmente e riportare sulla tavola del PSC in quanto suscettibile di alcune limitazioni anche dell’uso agricolo, derivanti dalle norme provinciali. La difficoltà maggiore ha riguardato la distinzione del territorio rimanente in ambito produttivo agricolo e/o di valore paesaggistico: è opportuno sottolineare che così come interpretato dall’analisi testuale del PTCP approvato il valore paesaggistico attribuito ad un ambito territoriale non ne preclude la capacità e ammissibilità dello svolgimento delle attività agricole. Di significativo ausilio al fine di definire quanto sopra descritto si è osservato: - la Tavola T1 del PTCP approvato recante le Unità di paesaggio, con relativo Allegato N6 alle norme tecniche di attuazione le quali descrivono puntualmente le caratteristiche di tali unità e subunità di paesaggio; - la Tavola A6 recante lo schema direttore della rete ecologica provinciale; a detto proposito sono stati visionati tutti i dettagli afferenti a tale tematica desumibili dal Sistema Naturale e ambientale del Quadro Conoscitivo del PSC di Pontedell’olio: l’analisi ecosistemica, gli aspetti vegetazionali, ecc…; - la Tavola A3 del PTCP approvato recante la rappresentazione dei dissesti presenti sul territorio, limitativi le attività agricole; la Tavola A3 del PTCP approvato recante il censimento degli elementi vegetazionali sul territorio provinciale, al fine di comprendere la presenza e la tipologia delle essenze localizzate sul territorio L’esame della documentazione sopra menzionata viene avviato dalla lettura del Volume C recante il Sistema Territoriale del Quadro Conoscitivo del PTCP all’interno del quale viene trattato dettagliatamente il sistema rurale e l’iter dal quale si differenziano gli ambiti agricoli: unitamente al testo scritto sono state consultate le tavole cartografiche allegate concernenti l’uso del suolo e gli ambiti di rilievo paesaggistico. Dall’analisi del materiale documentario si possono esprimere alcune considerazioni: - l’ambito della pianura, localizzato nel territorio comunale a ridosso del Torrente Nure verso il confine con il Comune di San Giorgio P.no fino alle prime alture verso est, viene rappresentato da un uso del suolo fortemente agricolo, dove la coltivazione di seminativi rappresenta la quasi totalità della produzione ivi presente; non viene connotato da presenze arboree significative in termini quantitativi, legati perlopiù a filari interpoderali; non si evincono criticità particolari se non dovute alla vulnerabilità degli acquiferi proprio in funzione della forte caratterizzazione agricola che ha assunto il territorio in questi decenni; - l’ambito della prima collina e dell’alta collina che da un lato viene connotati dalla funzione agricola soprattutto in termini di coltivazioni che caratterizzano in modo peculiare il territorio, in altre parole laddove il prodotto agricolo e nella fattispecie la vite ricopre un ruolo dominante anche per il rinascimento stesso della località poiché ne sottolinea la vocazionalità, limitando l’insediamento di altre tipologia colturali; dall’altro le porzioni rimanenti sono rappresentati da grosse aree boschive, da aree connotate da

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 78 dissesti quiescenti e attivi e/o comunque facenti parti di ecosistemi nel quale la peculiarità paesaggistica risulta di indubbia valenza; - gli ambiti escludenti l’uso agricolo sono assimilabili a quelli classificati come tali dal PTCP approvato. Pertanto è scaturito da tali considerazioni che l’ambito di pianura per le caratteristiche che assume è stato classificato ad alta produttività agricola; è sembrato quindi opportuno inserire negli ambiti agricoli di valore paesaggistico il territorio connotato da un’alta vocazionalità per le produzioni tipiche di elevata qualità certificata, dalla presenza di diverse forme di tutela delle emergenze naturalistiche, nonché dalla presenza di elementi vegetazionali boschivi che rendono il territorio appetibile dal punto di vista della fruibilità paesaggistica.

Componente periurbana del territorio rurale La Tav. C3a del QC del PTCP 2010 individua gli ambiti: • urbanizzati, • di possibile urbanizzazione • periurbani • unità di paesaggio dei sistemi urbanizzati. La menzionata tavola non individua, nel territorio di Pontedell’olio, nessun ambito periurbano a livello provinciale, pertanto in sede di stesura di PSC si procede all’individuaziome degli ambiti periurbani secondo le indicazioni dell’art.59 del PTCP 2010 come “ parti del territorio rurale ai margini dei sistemi insediativi urbani che svolgono e possono svolgere funzioni di mitigazione ambientale e di integrazione funzionale fea sistema urbano e sistema produttivo agricolo ”.

STRUTTURE ESISTENTI IN AMBITI RURALI Nel territorio rurale si rilevano alcune attività extragricole esistenti che possono elencarsi come segue: 1. Usi residenziali e/o produttivi di fabbricari esistenti. Tali fabbricati sono individuati nella Tavola QC-C06.1/2 e nell’elaborato QC-C06.3 (Patrimonio edilizio rurale)

2. “Strutture Turistico-sportive per il tempo libero” . Si rilevano n°2 aree a tale destinazione dal vigente PRG e realizzate o in corso di completamento. Le due aree interessano attività ippica ed attività sportiva e costituiscono strutture di significativo interesse sotto il profilo turistico.

3. Discarica dismessa di Ca’ del Montano. Tale area è individuata alla Favola QC-C13.

4. Servizi extraurbani comprendenti:

• Cimiteri, • Depuratore, • Pozzi idropotabili, • Impianto di stoccaggio rifiuti speciali Tali servizi esistenti sono individuati alla Tavola QC-C13.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 79 Estratto da All.C3.2 del PTCP 2007

Capacità d’uso del suolo ai fini agro-forestali

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 80

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 81 Estratto Tav. T2.1 del PTCP 2010

Estratto Tav. T2.2 del PTCP 2010

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 82

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 83 Estratto Tav. C3a del PTCP 2010

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 84

VALUTAZIONI DELLE COMPONENTI PRODUTTIVE E PAESAGGISTICHE DEL TERRITORIO RURALE

C4.1 - PATRIMONIO EDILIZIO RURALE La situazione del patrimonio edilizio rurale, comprendente i fabbricati ed i nuclei esterni alle aree urbanizzate, è analizzato nelle Tavole A6 – a.1 e A6 – a.2 e nella relativa scheda (allegato A6.b) ove risultano n° 352 fabbricati, complessi ed ilizi e rurali. In buona parte gli edifici non utilizzati per fini agricoli sono stati recuperati a fini abitativi. Nelle aree extra urbane si sono rilevati n° 89 edif ici o complessi edilizi non utilizzati o sotto utilizzati, corrispondenti al 25% circa del totale.Tali complessi edilizi sono prevalentemente ubicati nel territorio collinare e nelle località meno accessibili. L’accorpamento e la modernizzazione delle aziende causa l’abbandono di parte degli edifici rurali. Buona parte dei fabbricati agricoli inutilizzati sono stati oggetto di recupero a fini residenziali. Gli interventi di recupero a fini abitativi o di ristrutturazione aziendale di complessi agricoli nel comune presenta, in prevalenza, buona qualità.

C4.2 - CRITICITA’:

Permanenza di una consistente quota di insediamenti isolati non utilizzati o sotto utilizzati. Si rilevano alcune tipologie edilizie di tipo urbano (villini isolati) a volte fortemente dissonanti con il patrimonio rurale esistenti e impattanti sulla percezione visiva dei paesaggi. Utilizzo di materiali e finiture non tradizionali in alcuni interventi di riuso del patrimonio edilizio e in quelli di nuova costruzione. Tale fenomeno si rileva in interventi anteriori alla vigente normativa urbanistica.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 85 C4.3 - ELEMENTI DI POTENZIALITA’:

Discreta qualità qualità di recenti recuperi agricoli e residenziali. Possibilità di recupero dei fabbricati non utilizzati o sotto utilizzati conservando le tipicità dei luoghi.

Valutazioni conclusive

I criteri e gli strumenti per la valutazione della qualità ambientale attuale del territorio rurale comunale (esclusi aspetti urbanistici e architettonici ) individuati sulla base dell’analisi ambientale effettata ed in riferimento a indici/legende di altri PSC della Regione Emilia e di indicazioni della prov. di e della Regione stessa sono stati: ° densità di siepi/filari in ambiente rurale ( vedi paragrafo elementi lineari minori ) ° trend perdita di suolo agricolo ° conduzione agricola a basso impatto e/o legata alla tradizione (pratiche agronomiche applicate e/o presenza elementi strutturali) ° presenza di attività agricole ad alto rischio inquinamento (allevamento suini; spandimento liquame) Tra questi criteri, a seguito dell’analisi ambientale complessiva, potranno essere individuati gli indicatori/indici utili per il monitoraggio (efficacia del Piano).

Siepi/filari in ambiente rurale

Pur confermando sul territorio comunale la generalizzata sparizione degli elementi lineari come siepi e filari nella campagna, sul territorio comunale sono da rilevare: • filari di gelsi , particolarmente importanti per la tradizione agraria padana • filari e siepi di altre specie arboree/arbustive • vegetazione di riva arborea-arbustiva • alberature urbane per complessivi

Gli elementi lineari vegetati rilevati sono riportati sulla Tavola QC B1 , distinti per tipologia e caratteristiche strutturali.

I riferimenti bibliografici per la presente elaborazione sono stati: 1. indicazioni dell’Unione Europea relative al finanziamento delle formazioni lineari (siepi e filari): ° misure minime pari a 100ml (lunghezza) x 2,5 ml (profondità) per ha ; ne risulta 250 mq (1modulo) /10.000 mq = 0,025 (rapporto tra superfici siepe/unità campo) ° la siepe dovrebbe occupare il 5% della superficie del campo (campo medio di 15ha di cui 7500 mq di siepe) ° indicativamente (al fine di un confronto con altri dati bibliografici) calcolando una profondità media ottimale di 5ml, il rapporto lunghezza siepe/superficie agricola risulta intorno a 10 km/kmq 2. PIAE Piacenza (allegato 6) - indicazioni per la costruzione di siepi in ambito agricolo: ° 7-11 km/kmq rapporto ottimale lunghezza siepe/superficie agricola (come UE) PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 86 ° 3,5 km/kmq rapporto minimo stabilito per gli interventi di recupero ambientale di aree di attività estrattive e connesse dimesse.

Trend SAU/ST Per l’analisi delle trasformazioni relative al consumo di suolo, dunque strettamente legate alle trasformazioni dell’ambito rurale, si è fatto riferimento ai dati riportati in studi svolti nell’ambito dell’ Osservatorio Provinciale sulla Sostenibilità dello Sviluppo della Provincia di Piacenza – Area Programmazione ( Paolo Lega ): Anche per gli indici considerati in questo paragrafo, vale quanto già osservato: - al fine di comprendere il peso che le trasformazioni che riguardano strettamente il comune di Ponte dell’Olio assumono sul territorio più ampio, sono stati considerati anche i dati relativi ai comuni limitrofi ; - data inoltre la forte dipendenza, evidenziata negli studi citati, degli indici dalla posizione orografica e dall’altitudine del comune, per l’analisi dei dati relativi al Comune di Ponte dell’Olio, sono considerati i valori medi della fascia di collina come valori di confronto.

C4.4 - Indice del grado di naturalità del territorio (P. Lega – Rapporto Interno n. 17/2003. ottobre 2003) L’indicatore di Naturalità proposto dal lavoro dell’OCS (Osservatorio Città Sostenibili) appartiene alla famiglia di indici ricavati da un ordinamento cardinale di indicatori di biotopi, identificati a partire da una Carta di Uso del Suolo in scala 1:25000. Ad ogni biotopo viene attribuito un valore di naturalità, o Indice di Naturalità, normalizzato tra 0 e 1, proposto da OCS. Nello studio è stato calcolato il grado di naturalità, secondo modello semplificato di VT per l’intero territorio provinciale e per i territori comunali.

Comune Sup comunale (S) (Ha) VT VT (%) VT/S (%) Ponte dell’Olio 4386 1736 1.7% 39.6% Bettola ( montagna ) 12286 7924 7.7% 64.5% Vigolzone 4232 1140 1.1% 26.9% Gropparello 5628 2371 2.3% 42.1% San Giorgio 4876 619 0.6% 12.7% Piacenza - confronto 11844.0 1718 1.7 14.5 Valore complessivo per 258755 103517 100 40 intera provincia

Valori di VT per la fascia di collina VT VT/S (%) media 1306 26.1 minimo 83 9.2 massimo 3640 50.1 d.st. 993 12.9 Dal confronto con i valori medi ottenuti per la fascia di collina, si osserva che il Comune di Ponte dell’Olio risulta superiore al valor medio misurato sul territorio.

PSC Ponte dell’Olio - QUADRO CONOSCITIVO VOL.C IL SISTEMA TERRITORIALE 87

C4.5 - Indicatore di equipaggiamento vegetazionale

L’Indiceatore di equipaggiamento vegetazionale è espresso mediante due valori:

− Il rapporto (IEV), espresso in percentuale, fra superficie vegetata e superficie del territorio comunale, nel qual caso dimensionerà l’incidenza delle aree vegetate sull’insieme del territorio

− Il rapporto (IEVpc) fra la superficie vegetata e la popolazione residente, nel qual caso verrà espresso come dotazione pro capite di aree vegetate e dimensionerà la disponibilità media di superficie verde che ogni abitante ha per costruire un rapporto equilibrato con l’ecosistema.

Nel comune di Pontedell’olio, nel rapporto interno n° 20/2003 del novembre 2003 della Provincia, ri rilevano i seguenti valori:

Sup. Sup. IEV Fascia Scarto Popolaz. IEVpc Scarto Veget. Totale Pontedell’olio 1962 4393 0.45 2 0.21 4823 0.41 -0.10

Tali valori pongono in evidenza come il territorio in oggetto disponga di una percentuale vegetata superiore ai valori medi della fascia 2 (Collina) di appartenenza ed un valore pro capite lievemente inferiore.

Relativamente all ’Indice di equipaggiamento vegetazionale nella pianificazione urbanistica della provincia di Piacenza (P. Lega – Rapporto Interno n. 20/2003. novembre 2003) . Il comune di Ponte dell’Olio presenta uno tra i valori più alti (0,45)della fascia di collina (come il vicino comune di Gropparello).

Sulla base dei risultati dell’analisi eco-paesaggistica effettuata nell’ambito del quadro conoscitivo, al fine di poter confrontare la coerenza delle previsioni del piano con le caratteristiche del territorio, che evidenziano come paesaggio dominante quello agricolo-rurale, si ritiene di considerare anche l’indice di dotazione di suolo agricolo. Nello studio dell’osservatorio, tale indice viene proposto come indicatore di sostenibilità; si ritiene in proposito di sottolineare che una variazione in positivo dell’indice negli anni non necessariamente descrive una situazione in miglioramento dell’assetto ecologico-territoriale (dal punto di vista ambientale), in quanto dipende a sfavore di quale ambito questo avviene. La maggior parte delle volte è quasi esclusivamente a sfavore degli ambienti naturali. (mentre il suo decremento è di solito a favore di situazioni di più elevato grado di antropiz- zazione/artificializzazione: sviluppo di residenziale, produttivo, infrastrutture, …)

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Indice di dotazione di suolo agricolo come indicatore di sostenibilità (P. Lega – Rapporto Interno n. 11/2004. giugno 2004)

L’indice viene calcolato in termini di variazioni di superfici: nello studio viene considerata la variazione negli anni della superficie agricola totale e della superficie agricola utile (SAU)

Superficie agricola totale (Ha) e relativi incrementi Comune 1982 1990 2000 90/82 00/90 00/82 Ponte dell’Olio 3779 3562 2660 -5.7 -25.3 -29.6 Bettola ( montagna ) 8930 7921 6222 -11.3 -21.4 -30.3 Vigolzone 3225 3172 2931 -1.6 -7.6 -9.1 Gropparello 5132 4072 2572 -20.7 -36.8 -49.9 San Giorgio 4201 4264 4051 1.5 -5.0 -3.6

Superficie agricola utilizzata SAU (Ha) e relativi incrementi Comune 1982 1990 2000 90/82 00/90 00/82 Ponte dell’Olio 2449 2227 1901 -9.1 -14.7 -22.4 Bettola ( montagna ) 4461 3794 3327 -15.0 -12.3 -25.4 Vigolzone 2341 2525 2428 7.9 -3.8 3.7 Gropparello 2848 2413 1699 -15.3 -29.6 -40.3 San Giorgio 3877 3866 3762 -0.3 -2.7 -3.0

Ne risulta una SAU pro capite (Ha/abitante) pari a:

Superficie agricola utilizzata SAU (Ha) per abitante Comune 1982 1990 2000 Ponte dell’Olio 0.50 0.47 0.40 Bettola ( montagna ) 1.13 1.06 1.02 Vigolzone 0.72 0.72 0.68 Gropparello 0.94 0.87 0.68 San Giorgio 0.86 0.82 0.74

C.5 PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA

SISTEMA INSEDIATIVO STORICO URBANO E RURALE Punti di forza Punti di debolezza Allo stato attuale, il centro Capoluogo si presenta in buono stat o di recupero, sia per quanto riguarda i singoli fabbricati, sia per quanto riguarda lo stato delle strade ed, in generale, il loro arredo, oggetto di recenti interventi atti a qualificare l’intero insediamento

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SISTEMA DEI TERRITORI URBANIZZATI Punti di forza Punti di debolezza Gli spazi e le attrezzature pubbliche risultano Il Capoluogo, nel quale è concentrato il 90% circa concentrati, prevalentemente, nel Capoluogo della popolazione comunale, è compresso fra il (come evidenziato nella Tav. QC-03) e Nure e le colline e circondato, sui lati est e sud, da nell’allegata tabella, con una incidenza zone di scarsa stabilità. complessiva di mq. 40 mq/abit. su tutto il Lo sviluppo recente dell’area urbana si è estesa territorio comunale, in grado di garantire una saturando gli spazi disponibili fino a congiungersi buona dotazione complessiva. con la frazione di Riva; pertanto ogni sviluppo futuro degli insediamenti residenziali nel Capoluogo è possibile solo verso nord, nella zona pianeggiante

e geologicamente stabile in prossimità di Folignano

Difficoltà nella localizzazione dello sviluppo residenziale.

Parte delle aree polifunzionali previste dal vigente P.R.G. e non attuate compromettono le possibilità di sviluppo residenziale in direzione nord.

Sviluppi edilizi articolati sugli assi di viabilità primaria.

Tutti gli impianti fognari esistenti sono del tipo misto. Si ritiene, pertanto, indispensabile, per le aree di nuovo impianto di prossima attuazione, la realizzazione di reti fognarie con separazione delle acque reflue dalle acque meteoriche ed il convogliamento di queste ultime in acque superficiali.

SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’ Punti di forza Punti di debolezza Difficoltà dei collegamenti viari fra le zone produttive e la strada della Val Nure.

La strada provinciale della Val Nure attraversa il territorio urbanizzato del Capoluogo.

La strada provinciale Pontedell’Olio – Godi attraversa il centro abitato del Capoluogo; il suo innesto con la strada provinciale della Va l Nure risulta all’interno della zona “A” del Capoluogo è difficoltoso .

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SISTEMA DEL TERRITORIO RURALE Punti di forza Punti di debolezza Permanenza di una consistente quota di insediamenti isolati non utilizzati o sotto utilizzati. Discreta qualità di recenti recuperi agricoli e residenziali. Si rilevano alcune tipologie edilizie di tipo urbano (villini isolati) a volte fortemente di ssonanti con il Possibilità di recupero dei fabbricati non patrimonio rurale esistenti e impattanti sulla utilizzati o sotto utilizzati conservando le tipicità percezione visiva dei paesaggi. dei luoghi. Utilizzo di materiali e finiture non tradizionali in

alcuni interventi di riuso del patrimonio edilizio e in quelli di nuova costruzione. Tale fenomeno si rilev a in interventi anteriori alla vigente normativa urbanistica.

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