Bollettino 2017 1 Low.Pdf

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Bollettino 2017 1 Low.Pdf SPED. IN ABB. POST. ART. 2 COMMA 20/C LEGGE 662/96 SPED. IN ART. ABB. POST. VERCELLI DI FILIALE P S M Mensile a cura dellamministrazione Vescovile del Santuario, in collaborazione con la Unione Redazione Mariana (URM) Direttore Responsabile: Giuliano Temporelli. Con Approvazione Ecclesiastica. Autorizzazione Tribunale di Vercelli n° 45 del 30/01/1953. SACRO MONTE DI VARALLO ORARIO FUNZIONI Cenni Storici FESTIVO - SS. Messe: ore 9,30 -11,30 - 16 (17 ora legale) Rosario: ore 15,30 (16,30 ora legale) FERIALE Il Sacro Monte di Varallo è l’opera di noscere meglio ai suoi contemporanei. due grandi uomini di Chiesa e di nu- Tornatovi alla fine d’ottobre del S. Messa: ore 16 (ore 17 ora legale) merosi uomini d’arte capeggiati da Gau- 1584 per attendere al bene della sua ani- Rosario: ore 16,30 (ora legale) denzio Ferrari. ma, pensò di valorizzarlo con la costru- ore 15,30 (ora solare) I due uomini di Chiesa sono: il beato zione di nuove cappelle che illustrassero - Prima domenica di ogni mese ore 9,30 Bernardino Caìmi, frate francescano, in modo più completo l’opera di Gesù. e nel Triduo in preparazione al e San Carlo Borromeo, arcivescovo di Valorizzò il progetto di riordino 1° novembre: Milano. Fra Bernardino Caìmi attuò a del Sacro Monte stilato nel 1567 Santa Messa per la «Compagnia Varallo l’idea che gli era maturata nell’a- dall’Arch. Galeazzo Alessi e, adat- della Buona Morte». nimo durante la sua dimora in Terra tandolo al suo schema, volle che si - Ogni primo sabato del mese alle ore 16 Santa. Volle fare delle costruzioni che riprendessero i lavori. ricordassero i “luoghi santi” della Pale- Si lavorò fino al 1765. (ore 17 ora legale): stina, cioè i luoghi che ricordano i mo- In quel secolo e mezzo nuovi arti- Santa Messa per i benefattori vivi menti caratteristici della permanenza di sti unirono il proprio nome a quello e defunti. Gesù sulla terra (Grotta di Betlemme, di Gaudenzio Ferrari: il Morazzone, - Il 24 dicembre a mezzanotte: Casa di Nazareth, Cenacolo, Calvario, il Tanzio, i Fiamminghini, i Donadei Santa Messa per tutte le famiglie Santo Sepolcro). per la pittura; Giovanni d’Enrico e il che hanno visitato il Santuario. Iniziò il suo lavoro nel 1486 e ne Tabacchetti per la statuaria, per citare - Il 31 dicembre ore 16: curò l’attuazione finché visse (a tutto il solo i più noti. L’idea di San Carlo Bor- Santa Messa per ringraziare e 1499), coadiuvato da Gaudenzio Ferrari romeo e le realizzazioni che ne seguiro- invocare la pace. che ne continuò l’idea, abbellendo con no fecero del Sacro Monte di Varallo il affreaschi e con statue alcune cappelle. prototipo di quegli altri Sacri Monti Il servizio religioso è svolto dai Padri San Carlo Borromeo apprezzò il lavoro che sorsero nella zona durante il sec. Oblati della diocesi di Novara che già fatto dopo la sua visita al Sacro Mon- XVII (Sacro Monte d’Oropa, Sacro risiedono accanto al Santuario - te nel 1578 e, denominato felicemente Monte di Crea, Sacro Monte di Locar- Tel 0163.51131 quel luogo “Nova Jerusalem”, lo fece co- no in Svizzera. N. 1 - Anno 93° Gennaio - Febbraio - Marzo 2017 Sped. in abb. post. Sommario Parola del Rettore p.Giuliano Temporelli Conosciamo il Sacro Monte di Casimiro Debiaggi Gesù al tribunale di Anna di Franca e Antonio Bondioli I Santi dei nostri pulpiti di Papa Benedetto XVI Esperienza pastorale don Milton Amici del Sacro Monte di Gabriele Federici Personaggi Valsesiani di Gabriele Federici Figure sacerdotali novaresi di don Damiano Pomi c.c.p. 11467131 intestato a: INTAEGRA srl Santuario Sacro Monte Nuove Tecnologie Prodotti Integrati 13019 Varallo Sesia (VC) Via Giovanni Pascoli, 1/3 con APPROV. ECCLESIALE. 20087 Robecco S/Naviglio (MI) Aut. Tribunale di Vercelli N. 45 Cell. +39 328 6238732 del 30-1-1953 [email protected] 2 Gennaio/Febbraio/Marzo • 2017 L R ORARIO FUNZIONI FESTIVO - SS. Messe: Verso Pasqua riflettendo su Fatima Funzioni della ore 9,30 -11,30 - 16 (17 ora legale) Settimana Santa 2017 Rosario: ore 15,30 (16,30 ora legale) FERIALE I S. Messa: ore 16 (ore 17 ora legale) l 13 maggio ricorre il centenario della GIOVEDÌ SANTO (13 aprile) Rosario: ore 16,30 (ora legale) prima apparizione della Madonna a Fati- Ore 17 Santa Messa ma. Dovremmo vivere tutto questo anno ore 15,30 (ora solare) nel ricordo, nel richiamo del significato VENERDÌ SANTO (14 aprile) - Prima domenica di ogni mese ore 9,30 di quelle apparizioni che hanno avuto ore 15,00 SOLENNE VIA CRUCIS e nel Triduo in preparazione al una grande importanza anche dal punto ore 15,30 FUNZIONE LITURGICA 1° novembre: di vista sociale e politico. In esse infatti si DELLA MORTE DEL SIGNORE Santa Messa per la «Compagnia SABATO SANTO (15 aprile) della Buona Morte». ore 21,30 BENEDIZIONE DEL FUOCO SULLA - Ogni primo sabato del mese alle ore 16 PIAZZA E SANTA MESSA (ore 17 ora legale): DI PASQUA Santa Messa per i benefattori vivi e defunti. DOMENICA DI PASQUA - Il 24 dicembre a mezzanotte: Ss. MESSE ore 9,30 - 11,30 - 17,00 Santa Messa per tutte le famiglie LUNEDI’ di Pasqua che hanno visitato il Santuario. Ss . Messe ore 9,30 - 11,30 - 17,00 - Il 31 dicembre ore 16: Santa Messa per ringraziare e invocare la pace. parlava di Guerre, si parlava di Russia , si diale a pezzi. Dunque la lezione partita da to paura. Paura che altri ci rubino ciò che parlava di errori, della necessità di cambia- Fatima 100 anni fa sembra non avere pro- noi abbiamo. Di qui le nostre chiusure, il Il servizio religioso è svolto dai Padri re vita, della necessità di fare penitenza, di dotto effetti. Per questo abbiamo messo nostro egoismo sta prevalendo. Abbiamo Oblati della diocesi di Novara che recitare il rosario. insieme Pasqua e Fatima. Pasqua precedu- dunque bisogno di una Quaresima-Pasqua risiedono accanto al Santuario - Il ricordare quegli avvenimenti non è ta dalla Quaresima è il grande tempo della che ci infonda speranza guardando anco- Tel 0163.51131 solo una esercitazione mentale storica ma riflessione, della conversione , del cambia- ra una volta quel Crocifisso, quel Risorto un applicare alla situazione di oggi ciò che mento del nostro modo di vedere le cose. che vuole mettersi sul nostro cammino per la Madonna, 100 anni fa, aveva detto. Certo in Europa abbiamo avuto set- ridonarci fiducia. È attraverso l’Eucaristia È impressionante riflettere sul fatto che tant’anni di pace. Ma ora l’Europa sembra che possiamo sentire il Cristo presente in le cose dette allora si sono verificate. La smarrire la sua bussola, il suo orientamen- mezzo a noi come la nostra forza, come guerra è venuta con tutte le sue spaventose to. Le popolazioni sembrano non avere più nostra luce, come la roccia alla quale attac- conseguenze. Errori si sono diffusi soprat- indicazioni precise per un loro cammino. carci nelle tempeste di oggi. tutto nella nostra Europa causando milio- Le migrazioni mettono i popoli di fronte a Santa Pasqua di Risurrezione a tutti. ni di morti, causando migliaia di martiri. scelte impegnative, coraggiose. Per ora non Papa Bergoglio parla di terza guerra mon- si vede questo coraggio. Si vede soprattut- P. Giuliano Temporelli A 30 ANNI DALLA MORTE DI PADRE BRACCHI Sono passati trent’anni dal 14 febbraio se. Il motivo principale per il quale Padre 1987 quando proprio al suono dell’An- Bracchi ha dovuto lasciare questo luogo è gelus di mezzogiorno spirava nella casa stata la sua contrarietà a trasformare l’O- degli oblati di Novara padre Carlo Brac- spizio in Albergo (ora Albergo Casa del chi che fu rettore del sacro Monte di pellegrino). La Curia di Novara e gli oblati Varallo dal 1947 al 1964, immediamen- avevano invece maturato la convinzione te dopo mons. Fasola. È nostro dovere sull’utilità e necessità di un cambiamento ricordarlo anche per le diverse opere strutturale di un edificio che evidenziava che ha messo in atto presso il nostro tutti i suoi anni. Si arrivò così a trasfor- sacro monte. È un lungo elenco che il mare, a spese del Santuario, l’ospizio in un settimanale ‘Il Monte Rosa’ ha eviden- accogliente Albergo. ziato quando padre Bracchi, con il cuore spezzato, ha lasciato il Santuario varalle- A destra p. Bracchi con mons. Fasola Gennaio/Febbraio/Marzo • 2017 3 C S M LA BASILICA DELL’ASSUNTA Il progetto della Chiesa nuova - Progetto perduto tutto contraddistinto da strutture mura- rie tozze, possenti, tutt`ora impressionan- ti, per creare le basi robuste, sicure, su cui sgravare tutto il peso del futuro tempio; la seconda, quella del piano immediatamen- te sovrastante, cioè la planimetria generale della chiesa: quindi quella fondamentale, la più importante, perché costituente il disegno, l’impianto complessivo dell’edi- ficio, della sue strutture murarie, dei vari spazi, di tutto lo sviluppo architettonico e rivelava l’impronta stilistica e culturale dei due ideatori. È lo schema realizzato nel corso di un secolo, a struttura longitu- dinale, ad ampia unica navata, affiancata da tre cappelle laterali per parte, quindi, dopo l’arco trionfale, proseguita e dilatata nel vasto presbiterio col retrostante coro a pareti rettilinee e dai due vani simmetrici Come i nomi dei due architetti non ci sono delle due sacrestie ai lati del presbiterio; il stati tramandati dai documenti d’archivio tutto autonomo, isolato, senza strutture e dalle più antiche guide del Sacro Monte, di collegamento diretto con la residen- così pure il progetto da loro elaborato ed za dei Frati; la terza, poteva delineare la inviato al vescovo di Novara l’ 11 aprile fiancata, l’andamento longitudinale, cioè 1614, è andato perduto.
Recommended publications
  • Abbildungsverzeichnis
    Abbildungsverzeichnis Trotz intensiver Recherchen war es nicht in allen Fällen möglich, die Rechteinhaber der Abbil- dungen ausfndig zu machen. Berechtigte Ansprüche werden selbstverständlich im Rahmen der üblichen Vereinbarungen abgegolten. B = Bühnenbild, M = Musik, P = Premierendatum, R = Regie, T = Text Abb. 1 Johan Torn Prikker, Ecce Homo, Dreikönigenkirche, Neuss, Einzelscheibe aus dem mittleren Chorfenster, 1912, Fotografe: Stefan Johnen, Glottertal. Abb. 2 Rekonstruktion der Sonderbundkapelle anlässlich der Ausstellung 1912 – Mission Moderne im Wallraf-Richartz-Museum & Fondation Corboud, Köln, 2012, Fotografe: © Raimond Spekking/CC-BY-SA-4.0 (via Wikimedia Commons). Abb. 3 Henry van de Velde, Bühnenbildentwurf zu Émile Verhaerens Das Kloster, Werkbund- theater Köln, R: Victor Barnowsky, P: Juli 1914, Gouache und Kreide auf Karton, 35,2 × 50,5 cm, Teaterwissenschafliche Sammlung der Universität zu Köln, Fotografe: Christina Vollmert, © VG Bild-Kunst, Bonn 2018. Abb. 4 Szenenfotografe zu Émile Verhaerens Das Kloster, Werkbundtheater Köln, R: Victor Barnowsky, B: Henry van de Velde, P: Juli 1914, Teaterwissenschafliche Sammlung der Universität zu Köln, Fotografe: Christina Vollmert. Abb. 5 Szenenfotografe zu Hugo von Hofmannsthals Jedermann, Domplatz Salzburg, R: Max Reinhardt, B: Alfred Roller, P: 22.08.1920, Teaterwissenschafliche Sammlung der Univer- sität zu Köln. Abb. 6 Wilhelm Willinger, Szenenfotografe zu Hugo von Hofmannsthals Das Salzburger Große Welttheater, Kollegienkirche Salzburg, R: Max Reinhardt, B: Alfred Roller, P: 13.08.1922, Teaterwissenschafliche Sammlung der Universität zu Köln. Abb. 7 Carl Meyer nach einer Zeichnung von Ernst Friedrich Zwirner, Der Dom zu Cöln im Frühjahre 1851, Stahlstich, in: Kölner Domblatt. Amtliche Mittheilungen des Central-Dombau- Vereins 75 (1851): S. 21, Dombauarchiv Köln, Fotografe: Universitätsbibliothek Heidelberg/ CC-BY-SA-3.0.
    [Show full text]
  • Download Article In
    Journal Director: R. Gulli e-ISSN 2421-4574 Vol. 7, No. 1 (2021) Issue edited by Editor in Chief: R. Gulli Cover illustration: Azulejos, Casa de Pilatos, Seville. © Renato Morganti, 2017 Editorial Assistants: C. Mazzoli, D. Prati e-ISSN 2421-4574 Vol. 7, No. 1 (2021) Year 2021 (Issues per year: 2) Journal Director Riccardo Gulli Scientific Committee Construction History and Preservation Santiago Huerta, Antonio Becchi, Camilla Mileto, Amedeo Bellini, Stefano Della Torre, Alberto Grimoldi, Claudio Varagnoli, Tullia Iori, Antonello Sanna, Renato Morganti, Giovanni Fatta, Marco Dezzi Bardeschi, Corrado Fianchino Construction and Building Performance Matheos Santamuris, Francisco Javier Neila González, M. Hyle, John Richard Littlewood, Gianfranco Carrara, Riccardo Nelva, Enrico Dassori, Marina Fumo Building and Design Technology Maurizio Brocato, José Luis Gonzalez, Emilio Pizzi, Francesco Polverino, Raffaella Lione, Angelo Salemi, Giorgio Cacciaguerra, Enrico Sicignano, Antonella Guida Editor in Chief Riccardo Gulli Assistant Editors Marco D’Orazio, Annarita Ferrante, Enrico Quagliarini Editorial Assistants Cecilia Mazzoli, Davide Prati Scientific Society Partner: Ar.Tec. Onlus c/o DICEA, Università Politecnica delle Marche, Polo Montedago, Via Brecce Bianche 12 60131 Ancona - Italy Phone: +39 071 2204587 Email: [email protected] [email protected] Media Partner: Edicom Edizioni Via I Maggio 117 34074 Monfalcone (GO) - Italy Phone: +39 0481 484488 Vol. 7, No. 1 (2021) e-ISSN 2421-4574 TEMA: Technologies Engineering Materials Architecture TEMA: Technologies Engineering Materials Architecture Vol. 7, No. 1 (2021) e-ISSN 2421-4574 Editorial Discipline and research: borders and frontiers 5 Renato Morganti DOI: 10.30682/tema0701a CONSTRUCTION HISTORY AND PRESERVATION Representation and knowledge of historic construction: HBIM for structural use in the case of Villa Palma-Guazzaroni in Terni 8 Edoardo Currà, Alessandro D’Amico, Marco Angelosanti DOI: 10.30682/tema0701b Displacement and deformation assessment of timber roof trusses through parametric modelling.
    [Show full text]
  • Depliant-English.Pdf
    The Sacro Monte of Varallo is the most ancient and most evocative of all the sacred mountains in the area of Piedmont and LombardY Detail of the Square of the Law Courts Varallo Carcoforo Rimella SEMPIONE Fobello Omegna Rima Lago Maggiore Lago d’Orta Gravellona Rimasco Orta Alagna Balmuccia Civiasco Gozzano Scopello Arona VARALLO Sesto Calende Borgomanero Valduggia Borgosesia Gallarate A26 he “Sacro Monte” (Sacred Mountain) of Varallo is the most ancient MALPENSA MILANO and most evocative of all the sacred mountains in the area of Piedmont Gattinara Romagnano Ticino T and Lombardy. Its origin is due to an ingenious idea of a Milanese monk, Sesia Agognate Bernardino Caimi, who after many years in Palestine, decided to rebuild in TORINO Greggio MILANO these rocks the same Holy Places. Due to the war with Turkey, it was difficult A4 Biandrate NOVARA to make the journey to the Holy Land. We are at the end of 1400. So the New VERCELLI GENOVA ALESSANDRIA Jerusalem is born. From 1500 the first shrines (Nazareth, Bethlehem, Calvary and the Holy Sepulchre) were annexed to a much larger project, wished for Times of Masses Sacro Monte di Varallo by S. Carlo Borromeo, who, through images and sculptures (45 shrines, 800 SOLAR TIME: h. 9,30-11,30-16 SS. Mass weekdays 16 statues) developped beautifully the story of our salvation. In this place, im- SUMMER TIME: h. 9,30-11,30-17 SS. Mass weekdays 1 The Basilica “How could you forget the Sacro Monte of Varallo with mersed in natural and enchanting surroundings, the pilgrim of 2000 can still Chapel 1 its many beautiful shrines.
    [Show full text]
  • Sacro Monte Di Varallo
    SACRI MONTI DI PIEMONTE E LOMBARDIA - UNESCO WORLD HERITAGE Briga (CH) SACRO MONTE DI VARALLO Locarno (CH) Surface area: 22 hectares United Nations Sacri Monti del Piemonte Riserva speciale DOMODOSSOLA Educational, Scientific and e della Lombardia Sacro Monte Cultural Organization Iscritti nella lista del Patrimonio di Varallo Lugano (CH) Mondiale nel 2003 Elevation: 455 - 650 metres GHIFFA SS33 Environment: Mountain SS34 Verbania OSSUCCIO SS340 Aosta-Ginevra (CH) VARESE Como Sacro Monte VARALLO ORTA A26 SP229 A9 OROPA A8-A26 A5 SP299 A8 SP144 Borgomanero di Varallo Biella Romagnano SP338 Venezia SP230 A4 PROTECTED AREA Cuorgné Ivrea The Sacro Monte di Varallo is the most important of the SS565 A4-A5 Novara MILANO Valperga pre-alpine Sacro Monte both for its artistic and historical Vercelli Bologna BELMONTE A4 Firenze significance and for its naturalistic make-up, rich in SP460 Roma M. Dallago SP590 A26-A4 A26 autochthonous and exotic plants arranged following the Serralunga Photo SP457 Casale Monferrato patterns of the Italian Renaissance gardens which aimed at CREA TORINO emphasizing the nearby architectural structures. Although Savona Moncalvo Alessandria-Genova the territory of the Reserve has been profoundly altered by man, after years of gradual abandonment, the forest covering has slowly been returning floral elements that Access to the Sacred Mount is free of charge have developed and today accounts for more than 421 HOW TO GET THERE species. Inside the sacred area, the natural environment Note: Access by bus is subject to specific rules and payment has been strongly shaped by man to resemble the typical Info and permits: Municipal Police of Varallo - tel +39 0163 562727 gardens of Renaissance Italy.
    [Show full text]
  • Terracotta Tableau Sculpture in Italy, 1450-1530
    PALPABLE POLITICS AND EMBODIED PASSIONS: TERRACOTTA TABLEAU SCULPTURE IN ITALY, 1450-1530 by Betsy Bennett Purvis A thesis submitted in conformity with the requirements for the degree of Doctorate of Philosophy Department of Art University of Toronto ©Copyright by Betsy Bennett Purvis 2012 Palpable Politics and Embodied Passions: Terracotta Tableau Sculpture in Italy, 1450-1530 Doctorate of Philosophy 2012 Betsy Bennett Purvis Department of Art University of Toronto ABSTRACT Polychrome terracotta tableau sculpture is one of the most unique genres of 15th- century Italian Renaissance sculpture. In particular, Lamentation tableaux by Niccolò dell’Arca and Guido Mazzoni, with their intense sense of realism and expressive pathos, are among the most potent representatives of the Renaissance fascination with life-like imagery and its use as a powerful means of conveying psychologically and emotionally moving narratives. This dissertation examines the versatility of terracotta within the artistic economy of Italian Renaissance sculpture as well as its distinct mimetic qualities and expressive capacities. It casts new light on the historical conditions surrounding the development of the Lamentation tableau and repositions this particular genre of sculpture as a significant form of figurative sculpture, rather than simply an artifact of popular culture. In terms of historical context, this dissertation explores overlooked links between the theme of the Lamentation, the Holy Sepulcher in Jerusalem, codes of chivalric honor and piety, and resurgent crusade rhetoric spurred by the fall of Constantinople in 1453. Reconnected to its religious and political history rooted in medieval forms of Sepulchre devotion, the terracotta Lamentation tableau emerges as a key monument that both ii reflected and directed the cultural and political tensions surrounding East-West relations in later 15th-century Italy.
    [Show full text]
  • The Sacro Monte of Varallo As a Physical Manifestation of the Spiritual Exercises Ryan Gregg
    The Sacro Monte of Varallo as a Physical Manifestation of the Spiritual Exercises Ryan Gregg Still an active religious institution, the Sacro Monte, or Sa- Despite Longo’s insightful discussion, scholars have failed cred Mountain, of Varallo in Italy’s Piedmont region is the to examine the most significant alteration made at the Sacro culmination of more than four centuries of construction, in- Monte during the sixteenth century, the addition of grilles. To tention, and use. The complex now consists of forty-three chap- aid in the implementation of Borromeo’s plan, gates and grilles els set within a forested park traversed by pathways (Figure were added to all of the chapels, barring a pilgrim from entry 1). Each chapel displays a scene from the life of Jesus com- and restricting his participation in the scene to that of dis- posed of three-dimensional polychromed figure groups, illu- tanced observer. This paper examines the addition of the grilles sionistic frescoes, and assorted props, such as tables, chairs, in terms of how it affected the spatial experience of the viewer and table settings (Figure 2). The created scenes resemble as dictated by Post-Tridentine doctrine. Specifically, it con- tableaux vivants in their lifelikeness, a quality enhanced by siders these barriers in terms of the Spiritual Exercises and the original freedom of a pilgrim to physically enter the chap- what Loyola termed the meditative “composition of place.”4 els and walk through the scenes, becoming, in effect, a par- Beginning with a brief discussion of the origins and early ticipant in the action.
    [Show full text]
  • Jerusalem in Renaissance Italy the Holy Sepulchre on the Sacro Monte of Varallo
    Jerusalem In Renaissance Italy 215 Chapter 9 Jerusalem in Renaissance Italy The Holy Sepulchre on the Sacro Monte of Varallo Bram de Klerck The iconography of St Charles Borromeo (1538–84) contains some interesting instances of the kneeling saint in the immediate vicinity of the recumbent fig- ure of the deceased Christ. The Saviour’s largely nude body, head sometimes still crowned with thorns, is placed on a catafalque or marble slab. An example is a painting executed after 1615 for the Church of Santi Carlo e Giustina in Pa- via, by the Milanese artist Giulio Cesare Procaccini (1574–1625), now in Milan, Pinacoteca di Brera (Fig. 9.1). The work represents St Charles, dressed as a car- dinal, kneeling and looking up to an angel who is pointing at the body of Christ.1 What is especially striking in this painting and images like it is that they suggest the real presence of the sixteenth-century Milanese archbishop at Christ’s bier. By uniting the figures of Christ and St Charles in one and the same space, realistically proportioned to each other, the painters emphasize that, to the saint, the body of the dead Christ is almost tangible. It is as if, long after the biblical events of Christ’s crucifixion and burial, Borromeo found a miraculous way to go back in time some one-and-a-half millennia to find the Saviour’s body inside the hermetically closed tomb. However improbable the scene may appear, these paintings reflect a spe- cific religious experience and practice, as they are documented in the earliest written accounts of Charles Borromeo’s life.
    [Show full text]
  • Giovanni Battista Braccelli's Etched Devotions Before the Vatican
    Giovanni Battista Braccelli’s Etched Devotions before the Vatican Bronze Saint Peter Erin Giffin, Ludwig-Maximilians-Universität München, Germany IN THE MID-SEVENTEENTH CENTURY, the artist Giovanni Battista Braccelli (ca. 1584–1650) created an etching of the bronze Saint Peter cult statue at the Vat- ican surrounded by devotees and votives (fig. 1).1 This previously unpublished print, titled The Bronze Saint Peter with Votives, offers a detailed representation of the devotional object in its early modern location (figs. 2–3): against the northeast pier of the crossing of Saint Peter’s Basilica, where Pope Paul V Borghese (r. 1605– 21) had installed it on May 29, 1620 (still in situ today). The print details a group of early modern visitors gathered around the sculpture—well-dressed men, women, and children to the left of the composition, and an assortment of humbler lay and religious personages to the right. At the center, two pilgrims with walking sticks in hand and broad-brimmed hats slung over their shoulders approach the foot of the sculpted Saint Peter with great reverence. The first of the two bows down to touch the top of his head to the underside of the sculpted foot in an act of extreme humility, bracing himself against the sculpture’s base as the crowd looks on with approval. Emanating up from the devotees, a series of ex-voto offerings blanket the flanking pilasters of Saint Peter’s. One can make out the barest references of standard votive imagery and objects on the sketchily rendered plaques—kneel- ing figures and canopied beds before floating apparitions—accompanied by Contact Erin Giffin at Ludwig-Maximilians-Universität München (erin.giffin@kunstgeschichte .uni-muenchen.de).
    [Show full text]
  • Victory of Samson XVII Century
    anticSwiss 29/09/2021 09:41:35 http://www.anticswiss.com Victory of Samson XVII century FOR SALE ANTIQUE DEALER Period: 17° secolo -1600 Villa Stampanoni Antiques Style: Gaiba Alta epoca Height:200cm 393386233246 Width:152cm Material:Olio su tela Price:29.000€ DETAILED DESCRIPTION: Extraordinary work depicting Samson victorious over the Philistines drinking from a donkey's jaw datable to the mid-17th century, oil on canvas. The unprecedented and vast canvas framed by a frame carved with gold leaf, shows in all its splendor some typical characteristics of the Bergamo painters, in particular that of Giovanni Stefano Danedi known as il Montalto (Treviglio 1612 - Milan 1690). Declaration of authenticity drawn up by Dr. Vittorio Preda - Expert Old Master Paintings Paris. Restoration carried out by Dr. Daniela Galoppi - Fine Arts of Sienne and Arezzo Oil on canvas, Height 200 cm x Width 152 cm (78.74 inc x 59.84 inc) GIOVANNI STEFANO DANEDI: Born in Treviglio in 1612, Giovanni Stefano Danedi is the most important exponent of a family of artists which includes, among others, his brother Giuseppe - three years older and also known by the nickname of Montalto - with whom he executed several works. Giovanni Stefano would have been in Milan, in the thirties of the seventeenth century, a pupil of Morazzone. And in fact, after the discovery of the Lamentation over Christ, today in the Castelvecchio Museum in Verona, it is clear how his artistic beginnings are linked precisely to the influence of Morazzone and the youthful style of Francesco Cairo, evident in two canvases such as Herodias with the head of the Baptist (Milan, Civic Collections of Art of the Castello Sforzesco) and the Miracle of the mule (1645) in the basilica of Treviglio.
    [Show full text]
  • Capitolo 2. I Sacri Monti Di Piemonte E Lombardia
    POLITECNICO DI TORINO Collegio di Ingegneria Edile Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile Tesi di Laurea Magistrale HBIM e GIS 3D per la gestione del patrimonio architettonico: il caso del Sacro Monte di Varallo Relatore Prof. Andrea Maria Lingua Correlatori Candidata Arch. Francesca Matrone Prof. Marco Zerbinatti Isabella Palazzo Luglio 2020 Indice ABSTRACT ................................................................................................................. 1 INTRODUZIONE ....................................................................................................... 2 1 PATRIMONIO CULTURALE: RISORSA DA VALORIZZARE E TRASMETTERE ........................................................................................................ 4 1.1 PROGETTO MAIN10ANCE ................................................................................... 5 1.1.1 Tecnologie e strumenti ............................................................................................... 6 1.1.2 Presupposti per un database interoperabile e multi-scala: analisi degli Standard ..... 7 1.1.3 Progettazione di un database ................................................................................... 12 Modello concettuale di Main10ance ................................................................................................. 13 Modello logico di Main10ance ......................................................................................................... 14 2 I SACRI MONTI DI PIEMONTE E LOMBARDIA ....................................
    [Show full text]
  • Gerusalemme Sulle Alpi Progetti Per Il Sacro Monte Di Varallo*
    Gerusalemme sulle Alpi Progetti per il Sacro Monte di Varallo* Annalisa Scaccabarozzi Premessa Una grandiosa macchina per commuovere1. pianto architettonico e assetto del paesag- Così, prendendo a prestito una delle più gio meritano una speciale attenzione, sono note metafore lecorbuseriane2, potremmo importanti anche i rapporti scalari tra ele- definire il Sacro Monte di Varallo. menti architettonici e le questioni del lin- Si propone, con questo contributo, una ri- guaggio. Si tratta di addentrarsi in una flessione sui principi compositivi adottati complessa opera di regia, che intendeva nelle prime “fabbriche” del Sacro Monte. Il prefigurare i movimenti dell’osservatore e ragionamento parte dalle vicende che han- la sequenza delle sue percezioni visive, ora no portato alla definizione e poi alla realiz- rivolte alle scene sacre, ora al paesaggio. Il zazione del Sacro Monte dalle origini sino percorso affrontato dal visitatore è scandito all’intervento di Gaudenzio Ferrari (1486- dalle cappelle, aggregate in modo da confi- 1528 ca.) e di Galeazzo Alessi (1565- gurare una vasta gamma di assetti spaziali; 1569), grandi interpreti dei caratteri origi- la loro tipologia, il compiuto rapporto tra nali di un paesaggio straordinario. Mentre spazio interno, scultura, pittura e illumina- Gaudenzio Ferrari interviene rappresentan- zione naturale lo coinvolgono emotiva- do gli episodi chiave della vita di Cristo in mente. Il Sacro Monte fa del pellegrino un modo da suscitare commozione nei futuri protagonista. pellegrini, Galeazzo Alessi esalta,
    [Show full text]
  • The Persistence of the Sacred
    The Persistence of the Sacred Jon R. Snyder, Simonetta Falasca Zamponi, and Laura Wittman, co-editors The sacred has occupied a prominent position in research in the humanities and social sciences over the course of the first two decades of the twenty-first century. Confounding the confident forecasts of the prophets of modernism (Freud, Marx, and Nietzsche, among others), the importance of the sacred has not diminished with the passage through the respective phases of industrial and consumer capitalism. On the contrary, from today's vantage point it is now evident that the overarching narrative of modernity—the myth of the progressive and emancipatory secularization of the West—is fundamentally myopic in regard to the persistence of the sacred.1 The latter was supposed to release its grip on the Western mind as science gradually took the place of faith, or, in other words, as transcendental reason replaced transcendence, a process presumed to be underway since the Renaissance.2 This account of the overcoming of the sacred, in which the sacred was destined in the West to be cast aside like a worn-out shoe or shed like the old skin of a snake, was the grand récit of the demystification or “disenchantment” (Weber) of the modern world. 3 According to this narrative, disenchantment through the power of science, technology, and rational thought was to mark the liberation of the human mind from the shackles of superstition, as well as to signal a key transformational moment in history: namely the transition from the archaic age of myth and magical thinking to that of enlightened reason, which would figure as “a point of no return” in relation to the ever-receding origin.
    [Show full text]