Ordine dei Ministri degli Infermi (Religiosi Camilliani) Order of the Ministers of the Infirm (Camillian Religious)

Annunciare il Vangelo curando i malati - We preach the Gospel through caring for the sick

Luglio-Dicembre 2016 July-December 2016 Camilliani Camillians Trimestrale di informazione camilliana - Quarterly publication of Camillian information

Piazza della Maddalena, 53 • 00186 ROMA • Tel. 06.899.281 • E-mail: [email protected] • http: www.camilliani.org Iscr. al n. 259/2006 del Reg. della Stampa c/o il Tribunale di Roma il 27-06-2006 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n. 46) art. I comma 2 – DRCB – Roma Direttore della Rivista: p. Gianfranco Lunardon Progetto grafico e stampa: Rubbettino print • tel. 0968.6664.1 • 88049 Soveria Mannelli (Catanzaro) sommario Editoriale Ai Superiori maggiori dell’Ordine in vista dei prossimi Capitoli provinciali, Vice provinciali, di Delegazioni L. Pessini 4

Messaggi e visite fraterne Messaggio del Superiore generale ai confratelli della Provincia Spagnola, Leocir Pessini, José Ignacio Santaolalla 8 Messaggio del Superiore generale ai confratelli della Provincia Brasiliana, Leocir Pessini, José Ignacio Santaolalla 25 Messaggio del Superiore generale ai confratelli della Vice Provincia del Perù p. Leocir Pessini, José Ignacio Santaolalla 31 Messaggio del Superiore generale ai confratelli della Comunità dell’ Leocir Pessini, Aris Miranda 44 Messaggio del Superiore generale alla Provincia Siculo-Napoletana Leocir Pessini, José Ignacio Santaolalla 58 Messaggio del Superiore generale alla Provincia Polacca Delegazione in Georgia, Leocir Pessini, José Ignacio Santaolalla 83

Raduno Annuale dei Superiori Maggiori La vita consacrata in Africa. Le sfide del Terzo MillennioJacques Simpore 95 Misericordia e compassione. Vie di umanizzazione Gianfranco Lunardon 113 Incontri del Superiore generale, dei Consultori e dei Superiori maggiori dell’Ordine 124 Governance, ecologia salute pubblica: problemi biomedici e questioni bioetiche, J. Simpore, Joseph Sawadogo, Eric Basga Tapsoba 156

Erezione Canonica del Burkina Faso Atto di erezione canonica 159 Omelia del Superiore generale Leocir Pessini 160 Omelia per la celebrazione giubilare Prosper Kontiebo 164

Anno della Vita consacrata Tra la “povertà amorosa”, la necessaria gestione dei beni e la “tentazione del potere Ángel Fernández Artime 174

Anno Santo della Misericordia Dai bassifondi all’altare Anthoni Jeorge Kunnel 185

Salute e Sviluppo A fianco dei Camilliani nel Mondo Efisio Locci 193

Atti di Consulta 201 Necrologi 203 Novità editoriali 217 Contents Editorial To the major superiors of the order looking forward to the next general chapters of the provinces, vice-provinces and delegations Leocir Pessini 6

Messages and fraternarl visits Message of the Superior General to the Camillian Province of Spain Leocir Pessini, José Ignacio Santaolalla 16 Message of the Superior General to the Religious of the Province of Brasil Leocir Pessini, José Ignacio Santaolalla 28 Message to the Camillian Religious of the Vice-Province of Perù Leocir Pessini, José Ignacio Santaolalla 37 Message of the Superior General to the Religious of the Community in Australia Leocir Pessini, Aris Miranda 51 Message of the Superior General to the Province of Sicily and Naples Leocir Pessini, José Ignacio Santaolalla 70 Message of the Superior General to the Camillian Province of Poland the delegation in Georgia Leocir Pessini, José Ignacio Santaolalla 89

Annual Meeting of the Major Superiors Consecrated Life in Africa. The Challenges of the Third Millennium Jacques Simpore 104 Mercy and Compassion. Pathways of Humanisation Gianfranco Lunardon 118 Meeting of the Superior General, the members of the General Consulta and the major Superiors of the Order 144

Canonical Erection Homily of the Superior General 162 Homily for the Jubilee Celebration Prosper Kontiebo 169

Consacrated Life Love for Poverty, Need for Management and the “Temptation of Power” Angel Fernandez Artime 179

The Holy Year of Mercy From Slums to the Altar Anthoni Jeorge Kunnel 189

Health and Development At the Side of the Camillians in the World Efisio Locci 197

Decisions of the General Consulta 202

Obituares 203

New Pubblications 217 Editoriale Editoriale

ai superiori maggiori dell’Ordine in vista dei prossimi Capitoli provinciali, Vice provinciali, di Delegazioni

p. Leocir Pessini Superiore generale

I religiosi assumono la propria responsabilità per la vita dell’Ordine soprattutto nei Capitoli; con la guida del su- periore o del preside, vi partecipano tutti coloro che ne hanno diritto per esprimere il proprio parere e prendere decisioni su questioni attinenti la vita religiosa.

(cfr. C. 112)

Stimati Confratelli Superiori Provinciali, Vice quindi per la crescita della nostra vita camil- Provinciale e di Delegazione, ben trovati! liana, della qualità della nostra fraternità e del convincimento profondo del nostro ministero Facendo seguito alla nostra comune rifles- in tutte le sue forme. sione condivisa nel recente incontro che ab- 1. La possibilità della collaborazione in- biamo vissuto a Ouagadougou (Burkina Faso), ter-provinciale, a partire dal Progetto Ca- 9-16 ottobre U.s., con questa lettera desidero milliano; le sfide/futuro per il Continente di suggerire alcuni termini di riflessione in ordine appartenenza; la collaborazione a livello agli ormai prossimi Capitoli provinciali - vice ministeriale e formativo. provinciali - di delegazione che celebrerete 2. La questione della diaspora dei religiosi tra agli inizia dell’anno 2017. Provincie diverse: ormai è un fenomeno che Possono essere utili strumenti di prepara- coinvolge tutto l’Ordine (soprattutto dalla zione personale e comunitaria il Progetto ca- realtà camilliane più ‘giovani’ e numerose milliano, per una vita fedele e creativa. Sfide verso quelle più ‘attempate’ e sguarnite) e e opportunità -verificando e progettando le che non possiamo più derubricare a evento vostre iniziative provinciali secondo le tre pri- di supporto temporaneo a qualche provin- orità che esso individua: formazione (iniziale cia in difficoltà. Sono necessarie delle linee e permanente), trasparenza e rigore a livello guida che possano accompagnare e garan- economico, impegno nella comunicazione tire la trasparenza dei rapporti istituzionali per creare maggiore comunione – e i testi dei e fraterni in questo scambio di religiosi? Messaggi che vi ho inviato al termine delle mie 3. Alle Province europee si chiede di focaliz- visite fraterne e pastorali che ho vissuto in mez- zarsi sulla prospettiva della propria sussi- zo a voi. stenza (fusione, unione, amalgamazione, Invito tutti a confrontarsi su alcune questio- soppressione, passaggio a Delegazione ni che stimo di vitale importanza per i futu- di...) cercando di arrivare alla formulazione ri assetti delle nostre comunità nell’Ordine e sufficientemente condivisa di una proposta

4 camilliani-camillians • 3-4/2016 Editoriale

pratica che tenga in debito conto della ge- formative, collaboratori, volontari, impe- stione ‘pratica’, nell ‘immediato futuro *del- gno nel territorio e nella chiesa locale... che la propria leadership interna, * dell’assetto richiedono da parte loro un’autentica full formativo e dell’animazione vocazionale, immersion. * della responsabilità rispetto alla proprie eventuali comunità di missione extra-euro- pee, * delle proprie attività ministeriali, del- itinerario delle votazioni per il superiore la proprietà dei beni, *della gestione delle Provinciale e Vice Provinciale opere di proprietà, *individuando tempisti- che e tappe di verifica del percorso di uni- Appena si conosce la Terna dei candidati ficazione... (per coloro che hanno in uso questo sistema 4. I capitoli sono momenti di confronto per la di consultazione orientativa previa), si proceda verifica e la programmazione della vita di alla votazione del nuovo Superiore Provincia- un provincia-vice provincia-delegazione in le. Tutti sono chiamati a votare e ad inviare pri- vista dell’individuazione e della proposta di ma della domenica delle Palme (9 aprile 2017), alcune priorità che possano poi accompa- il proprio voto alla Curia Generalizia di Roma. gnare almeno per un triennio la concretezza Si invitano i responsabili della segreteria capi- della nostra vita camilliana: auspico siano tolare a trasmettere gli atti dei capitoli stessi. eventi in cui la serenità e la franchezza del Subito dopo Pasqua, il Superiore generale confronto, garantiscano la libertà di tutti e procederà alla nomina dei nuovi Superiori pro- di ciascuno di esprimere il proprio parere e vinciali e vice-provinciali. Dal momento della il proprio voto sulle questioni che emerge- pubblicazione del nominativo si potrà votare ranno come prioritario per i prossimi anni per il Consiglio Provinciale (Vice-Provinciale) e sulle persone che saranno chiamate, nella mandando le schede alla Curia Generalizia a logica del servizio, ad assumere il ruolo e Roma, il più presto possibile. la responsabilità di guida e di animazione. Augurando a tutti voi una fruttuosa con- A tal riguardo mi preme sottolineare un ul- clusione dell’Anno Santo della Misericordia e teriore elemento utile per il vostro discer- un buon cammino di Avvento in preparazione nimento, in vista della proposta orientativa dell’evento dell’Incarnazione del Figlio di Dio, dei prossimi Superiori maggiori: essi siano vi saluto con fraternità! dei confratelli che si sentano coinvolti in questo tipo di servizio-autorità-ruolo in mo- Roma, 11 novembre 2016 do prioritario ed esclusivo, soprattutto nelle S. Martino di Tours - Santo della Misericordia realtà provinciali più grandi, con religiosi giovani ed anziani, attività ministeriali e

camilliani-camillians • 3-4/2016 5 Editorial Editorial

To the major superiors of the Order looking forward to the next General Chapters of the Provinces, Vice-provinces and Delegations

fr. Leocir Pessini Superior general

Religious assume responsibility for the Iife ofthe Order primarily in chapters. AlI who have the right participate in them in order to express their viewpoint and to decide on matters pertaining to religious Iife, under the direction ofthe superior or the presiding officer.

(cf. Constitution, n. 112)

Esteemed Camillian religious, Superiors of the end of my fraternal and pastoral visits to Provinces, Vice-Provinces and Delegations, you. greetings! I invite everyone to address certain ques- tions which I believe are of of vital importance Following our shared reflections of the re- for the future organisation of our communities cent meeting that we held together in Ouaga- in the Order and thus for the growth of our dougou Camillian lives, the quality of our fraternity, (Burkina Faso) on 9-16 October last, by and profound belief in our ministry in all its this letter I wish to suggest some elements forrns. for thought for the by now imminent Gener- 1. The possibility of inter-Provincial cooper- al Chapters of Provinces, Vice-Provinces and ation, starting with the Camillian Project; Delegations that you will celebrate at the be- the challenges/futures of the continents to ginning of the year 2017. which we belong; and cooperation at the The Camillian Project ‘Towards a Faithful level of ministry and forrnation. and Creative Life: Challenges and Opportuni- 2. The question of the diaspora of religious ties’can be a useful instrument in the prepa- between different Provinces. By now this rations for these GeneraI Chapters, both for is a phenomenon that involves the whole individuals and for communities, with an as- ofthe Order (above all from the ‘young- sessment and planning of your Provincial initi- est’and most numerous Camillian Provinc- atives according to the three priorities that the es, Vice-Provinces and Delegations towards Project identified: (initial and ongoing) forrna- those that are most ‘elderly’ and least pro- tion; transparency and rigour at an economie vided for in terrns ofnumbers) which we level; and commitment in communication in can no longer dismiss as an event that pro- order to create greater communion. The same vides temporary support to certain Provinc- may be said of the Messages that I sent you at es which are in a state of difficulty.

6 camilliani-camillians • 3-4/2016 Editorial

3. Do we need guidelines that can accompany ofthe next major Superiors. They should be re- and assure the transparency of institutional ligious who feel involved in this kind of ser- and fraternal relations in this exchange of vice-authority-role, seeing it as a priority and religious? holding it to exclusive, above all in the largest The European Provinces are asked to focus Provinces, with young and elderly religious, on the prospects for their own survival (fu- activities at the level of ministry and forma- sion, union, amalgamation, elimination, tion, fellow workers, volunteers, engagement becoming a Delegation of...) and to try to in their local areas and local Churches... which achieve a sufficiently agreed upon forrnu- require from them authentic full immersion. lation of practical proposals that take into due account their ‘practical management’; the immediate future of their internalleader- The itinerary of the elections for the Provin- ship; their organisation of forrnation and the cial and Vice-Provincial superiors animation of vocations; their responsibili- ties towards their communities of mission As soon as the siate of candidates is known that are outside Europe (where these exist); (this applies to those who use this system of their ministerial activities; their ownership prior consultation), an election will take pIace of goods; the management of the works that for the new Provincial Superior. All religious they own; the identification of timetables are called to vote and to send their vote before and stages for the assessment of pathways Paim Sunday (9 April 2017) to the generalate of unification.... house of Rome. The heads of the secretariats of 4. The GeneraI Chapters are moments of dia- the GeneraI Chapters are invited to send in the logue to assess and plan the life of a Prov- written proceedings of the GeneraI Chapters. ince, ViceProvince or Delegation, with a Immediately after Easter, the Superior Gen- view to the identification and the proposing eraI will proceed to the appointment of the new of some priorities that can then accompa- Provincial and Vice-Provincial Superiors. From ny, at least for a three-year period, the con- the moment ofthe publication ofthese appoint- crete events of our Camillian lives. I hope ments, it will be possible to vote for the Provin- that they will be events where serenity and cial or Vice-Provincial GeneraI Councils. The frankness in dialogue will assure that every- ballot papers for these elections should be sent one has the freedom to express their own to the generalate house in Rome as soon as viewpoints and their votes on questions that possible. emerge as being of priority importance for Wishing all of you a fruitful conclusion to the coming years and on the people who the Holy Year of Mercy and a good journey to- are called, in the logic of service, to take on wards Advent, preparing for the event of the the roles and responsibilities of leadership Incarnation of the Son of God, I send to you my and animation. fraternal greetings! On this point, I would like to emphasise a further element that will be useful for your dis- Rome, 11 November 2016 cemment as regards the approach and outlook St. Martin ofTours - Saint of Mercy

camilliani-camillians • 3-4/2016 7 Messaggi e visite fraterne

Messaggi e visite fraterne messaggio del superiore generale ai confratelli della Provincia spagnola Visita fraterna – 24 giugno-3 luglio 2016

p. Leocir Pessini fr. José Ignacio Santaolalla

«Uomini e le donne che vedono nel buio della notte che sta attraversando la Vita Consacrata, come ogni vita ecclesiale la realtà, non è un tunnel dal quale non sappiamo come e quando usciremo, ma un momento di purificazione e di potatura, come lo hanno assunto i grandi mistici: da esso la Vita Consacrata ne uscirà con più vita e consacrazione. Uomini e le donne che vedono la stagione invernale, non come una stagione di morte, ma piuttosto come una stagio- ne in cui la Vita Consacrata è chiamata a tornare alle origini, a lavorare a livello delle radici negli elementi essenziali della vita religiosa» José Rodríguez Carballo Arcivescovo – Segretario della CIVCSVA

«Prima si identificava la Vita Religiosa con la profezia; at- tualmente questa posizione deve essere guadagnata con la testimonianza (...) Noi siamo presenti in un mondo dove Dio è assente; la no- stra vita parla, anche se noi non parliamo esplicitamente di Dio; per questo i consacrati devono essere appassionati per Dio e testimoniarlo con la vita. È difficile che la vita religiosa riesca oggi a parlare di Dio, perché è vista come una realtà confortevole, ricca e stabilizzata nelle sue sicurezze. Istitu- to dagli altri. La profezia, espressa attraverso la dimensione escatologica, ci invita a giustificare la nostra identità non a partire dalla funzionalità e dai compiti che svolgiamo, ma dalla destinazione finale che ora viviamo nella forma dell’in- completezza, dell’attesa, della fragilità, dell’umiltà, del na- scondimento, della marginalità e della pazienza. (...) Solo una vita spirituale intensa e profonda che alimen- ta la fraternità e la missione, è in grado di manifestarne la profezia» Profezia della Vita Religiosa Documento finale dell’Assemblea USG (Unione dei Superiori Generali) Roma, 25-27 maggio 2016

8 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne stimato fr. José Carlos Bermejo, Questo luogo è ricco di storia camilliana Delegato generale della Provincia Camilliana che è stata descritta molto dettagliatamente da spagnola, p. Dionisio Manso all’inizio della riunione e membri del Consiglio provinciale e Con- che verrà tracciata brevemente, più avanti, nel- fratelli tutti della Provincia un saluto a tutti la sintesi storica della Provincia spagnola. con l’auspicio di buona salute e di pace nel Il programma del ritiro è stato ispirato al signore della nostra vita! Giubileo straordinario della Misericordia (2015-2016) ed è stato articolato attraverso Abbiamo trascorso alcuni giorni insieme conferenze, riflessioni e meditazioni sulla mi- con voi, nelle vostre comunità. Ho ancora vi- sericordia in San Camilo, sulla misericordia vi nella mia memoria e nel mio cuore gli in- in relazione alla salute, sulla misericordia e la contri che ho vissuto insieme a fr. José Ignacio sua dimensione cristologica. Abbiamo avuto il Santaolalla, Consultore generale responsabile tempo anche per la convivenza fraterna e per per l’economia e per le missioni, durante la la cura del corpo con l’opportunità di bagni nostra visita fraterna, pastorale (canonica) alla termali. In questi giorni abbiamo concluso la Provincia camilliana spagnola, dal 24 giugno visita pastorale alla Provincia con un incontro al 3 luglio 2016. In precedenza avevo già visi- con il Consiglio provinciale e con una celebra- tato due volte la Delegazione camilliana in Ar- zione eucaristica con tutti i convenuti, che ho gentina (Buenos Aires e la comunità di Vagues) avuto l’onore di presiedere. nei giorni 18-19 luglio 2014 e 26-30 dicembre La parte più consistente della visita pasto- 2015. rale è stata impegnata da un fitto calendario Abbiamo iniziato la nostra visita con un di incontri personali e di comunità, durante i incontro con fr. José Carlos Bermejo, Delega- quali abbiamo avuto l’opportunità di dialogare to generale della Provincia religiosa, che ci con quasi tutti i religiosi e celebrare insieme ha offerto una panoramica complessiva della l’Eucaristia. Questo ci ha permesso di ascoltate Provincia stessa: i suoi membri, le comunità, il battito del cuore della Provincia e conoscere i le attività ministeriali relative alla pastorale suoi stessi religiosi. In diverse comunità abbia- della salute, le cappellanie e le opere proprie mo avuto l’opportunità di presentare il modo della Provincia. La relazione economica della con cui l’Ordine sta sviluppando gli obiettivi Provincia sarebbe stata presentata in seguito, fissati dagli ultimi due Capitoli generali (2013 quando abbiamo visitato la comunità di Sant e 2014), attraverso l’implementazione del Pro- Pere de Ribes, a cura dall’amministratore del- getto camilliano per la Rivitalizzazione della la provincia, dr. Emilio Villar, laico, medico nostra Vita Consacrata (sessennio 2014-2020) ed amministratore di fiducia, membro della oltre alle tre priorità urgenti ed emergenti per Commissione Economica Centrale dell’Ordi- tutto l’Ordine: a) riorganizzare l’economia e ne. migliorare i controlli contabili e finanziari per L’itinerario preparato con precisione ci ha una sempre maggiore trasparenza, a comin- permesso di incontrare tutti i religiosi nelle cin- ciare dalla Casa generalizia; b) stimolare la que comunità della Provincia: Tres Cantos (Ma- promozione vocazionale e la formazione ini- drid) il 24 giugno; Siviglia dal 25 al 26 giugno; ziale e permanente, dal momento che da esse Valencia il 27 giugno, Sant Pere de Ribes dal 28 dipende la possibilità di esistenza dell’Ordine al 29 giugno ed infineBarcellona il 30 giugno. nel futuro; c) aumentare e performare la co- In tutte le realtà dove sono presenti i gruppi municazione interna ed esterna tra l’Ordine, della Famiglia Laica Camilliana (Tres Cantos, le Province, le Vice-Province e le Delegazioni. Siviglia, Valencia e Sant Pere de Ribes) abbia- Senza una comunicazione efficiente ed effica- mo avuto l’opportunità di poter incontrare e ce è impossibile parlare di comunione e di vita conoscere un buon numero dei suoi membri. fraterna. In concomitanza con la nostra visita pasto- Abbiamo anche sottolineato che stiamo vi- rale è stato programmato un incontro-ritiro del- vendo in un contesto ecclesiale estremamente la Provincia nei giorni dal 1 al 3 luglio presso favorevole con la guida di papa Francesco che l’Hotel-Balneario Cervantes, nella città di San- si sta confermando il principale leader morale ta Cruz de Mudela (Ciudad Real). dell’umanità, oltre ad animare con il suo magi- camilliani-camillians • 3-4/2016 9 Messaggi e visite fraterne stero la chiesa cattolica. Poter contare su di un 1547-1616), nel capolavoro della letteratura pastore di questo spessore morale e punto di spagnola: Las aventuras del ingenioso hidalgo riferimento per tutta l’umanità, come cattolici, Don Quijote de la Mancha. Bellissima regio- ci riempie di orgoglio. Papa Francisco essendo ne rurale, caratterizzata da colture di cereali, un religioso gesuita conosce bene le dinami- vigneti, oliveti e anche dalla presenza, fino ad che interne della vita religiosa, le sue luci (te- oggi, dei famosi mulini a vento contro i quali stimonianza profetica) e le loro ombre (crisi, don Chisciotte combatteva, avendoli confusi invecchiamento, mancanza di vocazioni, dra- con dei nemici giganti. Il Balneario Cervantes stica riduzione del numero dei consacrati...). si trova nelle vicinanze di Santa Cruz de Mude- In questo senso sono stati molto opportuni la, dove è possibile visitare la cappella ed una per la nostra crescita, l’Anno della Vita Consa- delle sorgenti termali dedicate a San Camillo! crata (2015-2016) ed il Giubileo straordinario In questa località i Camilliani sono giun- della Misericordia, con tutto il suo corredo di ti nel 1737: a quel tempo erano conosciuti in significati che riserva per noi religiosi camillia- Spagna come i Padres Agonizantes (a motivo ni, che abbiamo ricevuto da Dio, attraverso san della loro dedizione ai moribondi). A Santa Camillo, il carisma della misericordia. Cruz de Mudela i Camilliani hanno prestato Abbiamo messo in risalto il pensiero espres- servizio pastorale per quasi un secolo (98 an- so da papa Francesco nella Lettera Apostolica ni) nell’ospedale Lazareto de Jesús Nazareno. indirizzata a tutti i consacrati e le consacrate, Sono stati i Camilliani a scoprire e sfruttare le in occasione dell’Anno della Vita Consacrata: sorgenti d’acqua termale, nell’area dove oggi si «i religiosi non hanno solo una lunga e gloriosa trova il Balneario. Durante la loro presenza in storia da ricordare e da raccontare, ma anche questa località i Camilliani hanno avuto molte una grande storia da costruire. Guardando al vocazioni. Nella stessa regione, in un villag- passato, lo dobbiamo vivere con gratitudine, gio vicino, Villanueva de los Infantes, nacque per vivere nel presente con passione, essere p. Bartolomé Martìnez Corella, che fu eletto strumenti di comunione (e noi camilliani per in seguito Superiore generale dell’Ordine. I servire con compassione samaritana) e per ab- Padres Agonizantes abbandonarono la zona bracciare sempre il futuro con speranza». di Santa Cruz de Mudela nel 1835, costretti È precisamente in questa storia che dobbia- dalla soppressione in tutta la Spagna, di tutti mo accogliere la sfida per costruire il presente gli ordini religiosi. Il ricordo di questi religiosi e il futuro, inserendoci da protagonisti. In que- è ancora particolarmente vivo nella regione. sto momento storico in cui abbiamo il timore Per coloro che non conoscono la storia del- di scomparire a causa della scarsità di voca- la Provincia spagnola, desidero offrire un breve zioni, dell’invecchiamento e della riduzione riassunto dei dati storici più importanti che ci del numero dei religiosi, sarà molto salutare, possono aiutare a contestualizzare la presenza anche per la vostra comunità provinciale, fare attuale dei Camilliani in Spagna. un esercizio di riflessione e di pianificazione La Provincia spagnola è stata la prima ad su ‘quale futuro desiderate edificare’. essere costituita al di fuori dall’Italia. La sua fondazione era stata chiesta e ricercata da san Camilo per ben due volte, senza successo. La alcuni flash sulla lunga, complessa e ricca terza e definitiva iniziativa di fondazione ven- storia della Provincia spagnola ne inaugurata il 7 luglio 1634 quando la Con- sulta generale decise di inviare in Spagna due L’incontro comunitario di tutti i religiosi religiosi camilliani spagnoli: p. Alfonso López della Provincia (1-3 luglio) si è svolto in un po- e p. Miguel Montserrat, insieme ad un genove- sto incantevole e carico di simbolismo e signi- se, fr. Francesco Isola, con il proposito di una ficato storico per i Camilliani: Santa Cruz de fondazione in Spagna. Superate le aspre resi- Mudela, a due ore e mezza di auto da Madrid. stenze iniziali circa la presenza dell’Ordine in Abbiamo alloggiato in una stazione ter- Spagna, il 3 settembre 1642, venne concessa male nella regione della Mancia, immortalata l’autorizzazione del Consiglio del Regno di dal famoso scrittore spagnolo Miguel de Cer- Spagna per l’istituzione della prima comunità vantes Saavedra (nato a Alcalà de Henares, camilliana a Madrid. Dopo una rapida crescita

10 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne della fondazione camilliana, con l’apertura di ri. L’attuale presenza camilliana in tutti questi nuove comunità, il 6 settembre 1684, venne paesi è il risultato delle rifondazioni realizzate canonicamente eretta la Provincia spagnola. alla fine del ventesimo secolo e all’inizio del In questi tre secoli e mezzo dalla fondazio- ventunesimo. ne in Spagna, i Camilliani hanno scritto pa- Dal 1793 al 1909 la provincia spagnola è gine eroiche al servizio dei malati, mentre la vissuta separata dal resto dell’Ordine come Provincia è passata attraverso vicissitudini di una Congregazione autonoma con dei propri vario genere. statuti e privilegi: a tale status era pervenuta Tra queste pagine eroiche si segnala il servi- a seguito di un lungo processo di discussione zio ai soldati malati e ai feriti durante la guer- che culminò nel Breve ‘Apostolicae sedis au- ra tra Spagna e Francia (tra il 1640 e il 1659). ctoritas’emesso da papa Pio VI il 29 gennaio Nel 1644 i tre religiosi camilliani impegnati 1793. Questa ‘provincia spagnola separata’ nell’assistenza ai feriti nell’ospedale da campo comprendeva le case di Spagna e di America improvvisato a Fraga (Lleida) si ammalarono a che, raggruppate, assumevano lo status di Vi- causa del grande calore e lavoro faticoso e al- ce-Provincia. la fine morirono. Erano i religiosi Centurione, La presenza dell’Ordine camilliano in Spa- Castagnola e l’oblato Nicolò Fantite. gna scomparve nel 1835 a seguito del decreto Nella peste che ha devastato la città di governativo di soppressione degli ordini e delle Murcia nel 1677, dove i Camilliani erano stati congregazioni religiose: tale editto è conosciu- chiamati dal re Carlo II (attraverso il Cavalie- to come la confisca di Mendizábal. La provin- re dell’Ordine di San Giacomo, don Antonio cia è stata rifondata a partire dal 1893, quando Sevil de Santelires) per la cura dei malati che le circostanze politiche lo consentirono e con erano stati abbandonati al loro destino, dalle un grande sforzo da parte di varie province ca- stesse autorità civili ed ecclesiastiche, morì milliane europee. Il primo religioso camillia- di contagio p. José González Cortez. Gli altri no a stabilirsi a Valencia, inviato dal Superiore quattro religiosi camilliani che erano giunti a generale, p. Mattis, nel 1893, è stato il p. Sta- Murcia per servire gli appestati, una volta che nislao Carcereri, raggiunto poi dai confratelli l’epidemia – in cui hanno dato una grande te- p. Angelo Morandini, p. Giuseppe Camillo Ci- stimonianza di carità – terminò, tornarono nel- man, p. Luigi Steccanella, fr. Alessandro Bru- la loro comunità di Madrid. schi; p. Joseph Holzapfel e p. Pio Holzer (tra E più vicino ai nostri giorni, durante l’epide- l’ottobre 1893 e la primavera 1894). Nel 1909 mia di influenza del 1918, in Europa sopranno- si costituirono in Provincia autonoma le case minata ‘la spagnola’ e in Spagna semplicemen- dei Camilliani di Spagna, alle quali si univa la te ‘influenza’, morirono assistendo i malati p. Casa di Lima, l’unica delle comunità camillia- Urbano Izquierdo (nella località di Pujalt) e fr. ne ubicate in America che rimaneva allora. Vincenzo Coll (a Marines, Valencia). Un tragico evento ha segnato la provincia Nel corso del XVIII secolo, seppur con tap- spagnola durante il ventesimo secolo, all’ini- pe di progressione e poi di ritirata a motivo di zio della guerra civile spagnola (1936-1939): molte vicissitudini di varia natura, la Provin- 12 religiosi camilliani morirono vittime della cia spagnola si è addentrata anche nelle terre persecuzione religiosa scatenata in Spagna. americane appartenenti alla corona di Spagna, Come nel caso degli altri 6.832 religiosi (di cui con fondazioni in Perù (Lima 1736), Messico 13 vescovi, 4.184 sacerdoti, 2.365 religiosi e (Città del Messico 1755), Colombia (Bogotà 283 religiose), il semplice fatto di essere reli- 1776), Bolivia (La Paz 1775), Ecuador (Quito gioso e/o sacerdoti era un ‘buona’ ragione per 1789). Fatta eccezione per la comunità di Li- questi omicidi politici, in genere portati a ter- ma che dalla sua fondazione sussiste fino ad mine con la fucilazione ad opera delle milizie oggi, tutte queste presenze si sono spente con repubblicane, senza alcuna forma di processo il completamento dei processi di separazione o di condanna formale da parte di un tribunale. del Regno di Spagna e la creazione dei nuovi La provincia spagnola ha ‘dato’ all’ordine Stati indipendenti in America, che hanno poi quattro Superiori generali: p. Francisco Pérez decretato la soppressione degli istituti religio- Moreno (1728-1734), p. Sebastián López Cue- si stabilitisi precedentemente nei loro territo- to (1740-1743), p. Gabriel Marín de Moya camilliani-camillians • 3-4/2016 11 Messaggi e visite fraterne

(1764-1770); p. Bartolomé Martínez Corella 2001). Il Centro Asistencial attraverso il servi- (1776-1782) ai quali possiamo aggiungerne zio di supporto psico-sociale accompagna i anche un quinto: p. Pio Holzer (1923-1929), malati nel ‘fine vita’, anche in altri ospedali e il quale, nacque in trentino, appartenne alla nelle case dei malati stessi (operativo dal 2009). Provincia di Francia, si formò a Verona e a Roe- Nel 2015, questo servizio ha offerto le proprie rmond (Olanda) ma fin da giovane è vissuto ed competenze a 1.038 pazienti nelle loro case o ha esercitato il ministero camilliano in Spagna, negli ospedali di Madrid. Nel Centro Asisten- dove morì. cial ha sede anche la Fundación Asistencial San Camilo che con i suoi 70 professionisti offre assistenza continua ai malati e agli anziani nel- la Provincia camilliana spagnola oggi: patri- le loro case: nel 2015 ha accompagnato 283 monio umano e ministero persone. Nello stesso complesso del Centro San Ca- La Provincia camilliana spagnola è formata milo è ospitata una delle sedi (l’altra è nella attualmente da sette comunità, di cui due in capitale Madrid) del Centro de Escucha San Argentina e le altre cinque in Spagna. In totale Camilo. Ci sono diverse sale dedicate esclusi- ci sono 32 religiosi di voti solenni, 3 professi vamente all’ascolto individuale delle persone temporanei oriundi della delegazione argenti- in difficoltà (soprattutto persone con lutti spe- na, 5 religiosi della Vice Provincia del Perù, 2 cialmente difficili da superare) e altre sale de- religiosi della Vice Provincia del Burkina Faso e dicate a gruppi di auto-aiuto (ugualmente per 2 religiosi della Vice Provincia del Benin-Togo. persone in situazioni di dolore, lutto e fragilità). L’età media dei religiosi è di 63 anni. Se Il servizio offerto dal Centro di Ascolto è consideriamo solo i religiosi professi solenni e totalmente gratuito per gli utenti ed è prestato si escludono dal calcolo i religiosi provenienti da 4 professionisti e 160 volontari. Il Centro di da ‘altre province’, l’età media è di 73 anni. Ascolto ha anche un servizio sempre molto ori- Siamo di fronte ad un gruppo di religiosi an- ginale attraverso una ‘unità mobile’: con l’aiu- ziani. to di un camper, viaggia in tutta la Spagna per Per quanto riguarda l’esercizio del mini- incontrare le persone che soffrono lutti compli- stero camilliano, la maggior parte dei religiosi cati per varie ragioni, come incidenti, disastri e ‘padri’ è dedicata alla cura spirituale dei malati tragedie varie. L’unità mobile ha un team di 25 nelle cappellanie ospedaliere, soprattutto ne- volontari che nel 2015 è riuscita ad incontrare gli ospedali pubblici, ma anche con una certa 655 persone. Seguendo l’ispirazione del Cen- attività in cliniche private. In alcuni luoghi, si tro de Escucha San Camilo in Spagna è sorta persegue la collaborazione con le diocesi nel negli ultimi anni una rete di 23 centri di con- coordinamento della Pastorale della salute e sulenza in diverse province. della formazione degli operatori di pastorale Il Centro de Humanización de la Salud sanitaria. (operativo dal 1989) ha 22 professionisti ed al- La provincia ha due importanti opere pro- cuni volontari. Offre una vastissima gamma di prie: l’Hogar San Camilo a Vagues (Argentina) corsi di formazione (in sede e a distanza) per dove si accolgono e curano bambini e giovani un totale di circa 20.000 studenti. Ha stipulato con gravi disabilità fisiche e mentali, e il Cen- delle convenzioni con diverse università per tro San Camilo a Tres Cantos, costituito dal lo svolgimento di corsi post-laurea. Organizza Centro Asistencial (con la missione della cura) anche una serie di eventi annuali, come le Jor- e il Centro de Humanización de la Salud (con nadas de Humanización, Jornadas de Alzhei- la missione di insegnare a curare). Il Centro mer, Jornadas de Luto, Jornadas de Cuidados Asistencial si avvale della collaborazione di Paliativos, a cui partecipano, per ogni edizio- 136 professionisti e di 140 volontari. ne, centinaia di persone. C’è anche una casa di accoglienza per an- Il Centro de Humanización de la Salud di- ziani non auto sufficienti con 141 posti (ope- spone di un catalogo di proprie pubblicazioni rativa dal 1983); un centro diurno per anzia- con più di 100 titoli, proponendosi, senza dub- ni non autosufficienti con 30 posti; l’Unità di bio, come un punto qualificato di riferimento Cure Palliative per 33 pazienti (operativa dal in Spagna: tale competenza è condivisa con

12 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne altri Centri camilliani di lingua spagnola in ni e del minor numero di religiosi in forza per America Latina (Guadalajara, Bogotá, Quito, il ministero. Il volume di ministero dei religiosi Santiago del Cile, Lima e Buenos Aires). Da più è in graduale diminuzione in termini di servizio di 20 anni, il Centro de Humanización de la alla Chiesa e alla società, come va diminuen- Salud pubblica la rivista Humanizar, un bime- do il numero di religiosi che lo esercita, mentre strale divulgativo che affronta temi legati alla aumenta il numero di quei religiosi che per età pastorale e alla umanizzazione del mondo del- o per malattia sono in pensione e/o hanno biso- la salute, raggiungendo più di 36 paesi. gno di assistenza sanitaria. Tuttavia, con la col- Un’altra attività che merita di essere evi- laborazione di laici competenti e impegnati e denziata è il servizio fornito dalla Provincia con la coordinazione di alcuni di voi, le attività camilliana spagnola a tutti i Consacrati/e di ministeriali nei vari fronti di azione – soprattutto Spagna attraverso la Fundación Hospital-Re- la cura e la formazione – continuano a crescere. sidencia Sant Camil con sede a Sant Pere de Per riferimento al tema della collaborazio- Ribes (Barcellona). È un’iniziativa inter congre- ne interprovinciale, sarebbe necessario che i gazionale denominata Programa de cuidados giovani religiosi che arrivano in Spagna non para la vida consagrada (creata nel 2012), in siano sempre ‘di passaggio’, ma abbiano uno risposta alla richiesta di diverse congregazioni status che favorisca in loro un maggior senso di religiose bisognose di organizzare l’assistenza appartenenza e di continuità alla vostra Provin- dei religiosi anziani nelle loro comunità o in- cia. La provvisorietà di questo ‘essere di pas- fermerie. L’iniziativa sviluppata secondo una saggio’, offre un senso di ringiovanimento alla filosofia cooperativistica, ha coinvolto anche Provincia (dato molto positivo) ma non aiuta altre congregazioni, raggiungendo circa 45 in- ad assumere responsabilità a lungo termine. Vi fermerie di 30 congregazioni religiose. Attual- invitiamo ad approfondire questo rapporto al mente coinvolge 423 collaboratori ed assiste di là della ‘provvisorietà temporanea’. 1.195 religiosi/e. La collaborazione dei religiosi e dei laici nel settore professionale dell’assistenza sanita- ria e della formazione, con un grande ed assai alcuni rilievi e raccomandazioni creativo volontariato, è un sostegno importan- te e si spera possa essere rafforzato sempre di Propongo di seguito un’istantanea fotogra- più. Sarebbe importante coinvolgere in questa fica per descrivere la vostra Provincia: ‘La Pro- collaborazione un numero maggiore di religio- vincia vive in una situazione non facile da de- si, per evitare che la responsabilità di questo scrivere in poche parole. Da un lato, aumenta progetto gravi sulle spalle di un solo religioso. l’età dei religiosi di origine spagnola; non ci so- Ci siamo interrogati anche sulla crescita in no nuove vocazioni dalla Spagna; in secondo termini di leadership, che ora si presenta co- luogo, con noi ci sono 9 giovani religiosi prove- me una sfida che deve essere affrontata non nienti dal Perù (5), dal Burkina Faso (2) e dal solo nel settore tecnico professionale, ma an- Benin (2), sia in Argentina che in Spagna, con che nell’ambito delle comunità, attraverso dei accordi che danno loro voce attiva e passiva religiosi che siano in grado di assumersi le re- nella nostra provincia, oltre a 3 religiosi di voti sponsabilità di superiore ed economo con se- temporanei che dall’Argentina ora sono in Spa- renità, capacità e spirito di servizio. L’improv- gna’. Così descrive la situazione attuale della visazione è sempre disastrosa e crea un terreno Provincia, il Delegato generale, fr. José Carlos fertile per la mediocrità. “Ma se non ci sono le Bermejo (cfr. Saludo tras la visita pastoral a la persone, che cosa possiamo fare?”. Questa è Provincia Española, Información del Delegado l’espressione che abbiamo sentito molte volte. General, Tres Cantos, 2 giugno 2016). Andiamo avanti con fiducia e speranza in Co- È apparso molto evidente durante la nostra lui che ci ha scelti e non ci abbandonerà con visita, attraverso i dialoghi personali e comuni- la sua provvidenza in questo momento, così tari, come rivelato anche nella diagnosi iniziale come non ha abbandonato san Camilo nei suoi del Delegato generale, che voi siete preoccupati momenti di sofferenza. del futuro, a motivo del rapido invecchiamento Oggi sembra essere particolarmente ne- dei religiosi, della mancanza di nuove vocazio- cessaria un’attenzione speciale da parte della camilliani-camillians • 3-4/2016 13 Messaggi e visite fraterne leadership della Provincia verso la cura delle lavorano in convenzione con i governi statali, vulnerabilità umane legate ai bisogni degli an- rappresenta una vera e propria sfida. Ci è parsa ziani e all’assistenza di altre situazioni di ma- straordinaria la notizia che semplicemente, voi lattia. Condividiamo la vostra preoccupazione non avete debiti economici! e le vostre iniziative per la cura in questo set- Noi auspichiamo una gestione efficace, tore della vita comunitaria, di non facile solu- competente ed efficiente, che sia sostenuta dal- zione, così come abbiamo discusso nel corso la saggezza dei valori evangelici e camilliani, della riunione del Consiglio Provinciale a San- che preservi questa realtà, e sappia affrontare ta Cruz de Mudela. il rapporto con la situazione politica ed econo- La Famiglia Laica Camilliana è ormai una mica nel mondo sanitario, senza danneggiare realtà diffusa in tutte le parti del mondo dove o mettere in pericolo il futuro di queste vostre sono presenti i Camilliani. Il numero dei suoi opere. Non c’è dubbio che siamo di fronte a membri (circa 3.000) è più del doppio di quello una testimonianza profetica di cura per ‘gli dei religiosi camilliani. In Spagna abbiamo tro- ultimi degli ultimi’ della nostra cultura dello vato diversi gruppi consolidati in quasi tutte le scarto umano, assistendo con la competenza regioni in cui sono presenti i camilliani. Abbia- tecnica e scientifica e con la competenza del mo però riscontrato un certo invecchiamento cuore, così come insegnate agli altri a prender- dei suoi membri ed un sovraccarico di lavoro si cura del prossimo. Sottolineiamo la profonda per gli altri componenti. I gruppi della Famiglia armonia operativa tra la cura, l’assistenza, la Camilliana Laica sembrano vivere una grande formazione e l’insegnamento al prendersi cu- difficoltà ad attirare nuovi membri. Ci chiedia- ra, che avete raggiunto nelle vostre istituzioni. mo se questo indichi, forse, una perdita del fa- Sottolineiamo inoltre la continua coopera- scino carismatico iniziale e di attrazione. Noi zione della vostra Provincia con il Governo ge- ci siamo impegnando per sostenere e per ac- nerale dell’Ordine: essa è visibile con la vostra compagnare spiritualmente questi laici? Vi in- partecipazione, fin dal suo inizio, alle attività coraggio a continuare ad accompagnare questi dell’Istituto Internazionale di Teologia Pastora- laici che operano e realizzano tanto bene per le Sanitaria (Camillianum) come docenti e con le persone malate e per le nostre comunità in il sostegno finanziario. Ricordiamo a questo molte situazioni. Condividere il nostro carisma proposito la figura ed il ruolo di p. Francisco con i laici è una sfida. In alcune situazioni e Álvarez, che è morto non molto tempo fa. luoghi del mondo, la Famiglia Camilliana Lai- Da molti anni, continua la collaborazione ca rappresenta l’unica speranza affinché il ca- come insegnante (non senza sacrifici!) di fr. risma camilliano non scompaia, dal momento José Carlos Bermejo, al Camillianum. Il con- che entro pochi anni, in queste aree non ci sa- tributo alla creazione, alla crescita e al raffor- ranno più religiosi camilliani. zamento di una nuova cultura della cura nel A livello ministeriale, nell’ambito delle vo- campo della salute nel contesto della Chiesa stre opere assistenziali e formative (di cui ab- universale continua ogni anno con l’assegna- biamo già discusso in precedenza) ci ha colpito zione da parte della Provincia spagnola di al- positivamente la trasparenza evangelica nella cune borse di studio per alcuni studenti che cura camilliana e samaritana offerta alle perso- non hanno adeguate risorse finanziarie, pro- ne ‘ultime’ della società (‘andare incontro a co- venienti soprattutto dall’Africa e dall’America loro che vivono nelle periferie esistenziali’, ama Latina. Negli ultimi decenni la Provincia spa- ripetere papa Francesco). A differenza di alcune gnola ha offerto alcuni dei suoi religiosi come altre parti della geografia camilliana mondiale, membri della Consulta generale: p. Francisco in cui appare in modo più forte ed immediato Álvarez, fr. Yokin Kámara, p. Jesús María Ru- l’aspetto puramente commerciale, amministra- iz, ed attualmente fr. José Ignacio Santaolalla, tivo e tecnico delle nostre opere, noi abbiamo economo generale e consultore per le missioni. apprezzato che questo non accade nelle vostre Rinnoviamo il nostro profondo apprezza- istituzioni. Nella situazione attuale dell’econo- mento per l’aiuto finanziario che avete offerto mia in un mondo globalizzato che sta attra- alla Casa generalizia, all’inizio dell’anno 2014, versando una forte crisi, mantenere l’equilibrio in un frangente triste della crisi, le cui vicende economico e finanziario nelle istituzioni che tragiche tutti conosciamo. Dio vi ricompensi

14 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne per la grande generosità e la solidarietà offer- alle sfide del nostro tempo (vivere con passione te in un momento particolarmente difficile del e con compassione samaritana), per la costru- Governo generale. zione di una grande storia (abbracciare il fu- Un altro bell’esempio di apertura e di coo- turo con speranza). È sempre salutare per noi, perazione negli eventi internazionali dell’Or- interrogarci sull’eredità che stiamo edificando dine l’avete vissuto con l’organizzazione a Tres e tramandando alle future generazioni di reli- Cantos dell’appuntamento di Madrid Exchan- giosi camilliani! ge, nel mese di aprile u.s.: l’incontro di tutti In conclusione di questo messaggio, siamo i centri di umanizzazione e di pastorale del- consapevoli che questa visita pastorale è stata la salute, e di altre espressioni di formazione ‘molto veloce’ e non ha riservato tempo per dell’Ordine, insieme ai religiosi camilliani me- parlare con le autorità della chiesa locale in cui dici. Nel prossimo settembre a Buenos Aires vivete ed operate, o per visitare alcune opere ospiterete i partecipanti alla riunione degli ani- in cui esercitate il ministero camilliano, né tan- matori vocazionali e dei formatori dell’area pa- to meno di rilassarci, visitando alcune espres- namericana. L’investimento in persone e risor- sioni significative della cultura spagnola. Non se economiche che sta facendo la delegazione c’è dubbio che erano necessari alcuni giorni Argentina nella promozione vocazionale è lo- in più, ma questo era quello che potevamo fa- devole e deve essere continuata e sostenuta. Se re, in questo preciso momento. Resta valida la non siamo visibili e non siamo capaci di attra- promessa fatta in occasione della riunione con zione, in poco tempo saremo irriconoscibili ed il Consiglio provinciale, di ritornare nuova- insignificanti anche per gli altri. mente per colmare queste lacune. Questa volta Abbiamo visto in Spagna, una Provincia la nostra visita si è concentrata esclusivamente camilliana ben organizzata, con trasparenza sull’incontro e sul dialogo personale e comu- economica dei religiosi per quanto riguarda nitario dei religiosi. la situazione finanziaria, senza debiti (allelu- Prima di salutarci, vogliamo esprimere la ia!) e con una riserva economica ragionevole nostra gratitudine per la calorosa accoglienza, che permette di camminare con serenità nei l’ospitalità e la cura dei nostri bisogni perso- vari progetti di evangelizzazione e di missio- nali, che abbiamo sperimentato in tutte le co- ne. Il settore della comunicazione è molto svi- munità. Come camilliani ci siamo sentiti vera- luppato e persegue una encomiabile sinergia mente a casa! con l’apparato di comunicazione dell’Ordine. Il Dio della vita, che ci ha chiamati ad esse- Svolge con efficacia la funzione e missione di re discepoli missionari nel mondo della salute, condividere rapidamente le notizie e i comu- ci conservi sempre appassionati di vivere e di nicati a tutti i religiosi. con-vivere, soprattutto felici di poter servire Siamo sicuri che questi argomenti, insieme con samaritana compassione nelle ‘periferie ad altri temi di vostro interesse comune, sa- esistenziali e del cuore umano’ (cfr. papa Fran- ranno presi in considerazione nella pianifica- cesco). San Camillo, nostro Padre e Fondatore, zione dei prossimi capitoli locali e del Capito- la cui festa si celebra il 14 luglio, vi protegga lo provinciale che si celebrerà nei primi mesi sempre nelle vostre preoccupazioni e speran- dell’anno 2017: temi e questioni che meritano ze. Maria, Madonna della Salute, Madre di Mi- di essere approfonditi, rivisti e riorientati se ne- sericordia, vi copra con il suo manto materno cessario, per programmare e per costruire un contro i pericoli dello scoraggiamento e del futuro promettente. Il futuro non è una sem- pessimismo che a volte ci tentano! plice realtà casuale. Certamente noi crediamo Contiamo sulla preghiera di tutti voi! Ci nella Divina Provvidenza, ma siamo consape- congediamo ribadendo il nostro apprezza- voli che abbiamo bisogno di offrire il nostro mento per questo tempo prezioso di condivi- responsabile e consapevole contributo. Abbia- sione e di convivenza fraterna! mo nelle nostre mani una preziosa responsabi- lità e non possiamo sfuggirla. Non dobbiamo Roma, 14 luglio 2016 sprecare l’opportunità di essere protagonisti Festa di S. Camillo de Lellis - 402 anni della sua della nostra storia, a partire da quanto abbiamo morte ereditato (espressione di gratitudine), di fronte camilliani-camillians • 3-4/2016 15 Messages and fraternarl visits

Messages and fraternarl visits message of the superior General to the Camillian province of spain Fraternal Visit – 24 June-3 July 2016

fr. Leocir Pessini br. José Ignacio Santaolalla

‘Men and women who see that the darkness of the night that consecrated life is going through – which like every ecclesial life is a reality – is not a tunnel from which we do not know how and when to exit from, but, rath- er, a moment of purification and pruning, as was the approach of great mystics: from it consecrated life will emerge with more life and consecration. They are men and women who see this winter season not as a season of death, but, rather, as a season where consecrated life is called to return to its origins, to work at the level of its roots on the essential elements of religious life’. José Rodríguez Carballo Archbishop-Secretary of the CIVCSVA

‘Before religious life was identified with prophecy; at the present time this position has to be gained with wit- ness…We are present in a world where God is absent; our lives speak, even if we do not speak explicitly of God; for this reason, consecrated people must be im- passioned about God and bear witness to Him through their lives. It would be difficult for religious life to manage to speak about God because it is seen as a comfortable and rich life that is settled in its certainties: an institution that belongs to others. Prophecy, expressed through the eschatological dimension, invites us to justify our iden- tity starting not with functionality and the tasks that we perform but with the final destination that we are now living in the form of incompleteness, waiting, frailty, hu- mility, concealment, marginality and patience…Only an intense and profound spiritual life which nourishes fraternity and mission is able to manifest its prophecy’. The Prophecy of Religious Life Final document of the USG (Union of General Superiors) Assembly Rome, 25-27 May 2016

16 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits

Esteemed Br. José Carlos Bermejo, was described in very great detail by Fr. Dioni- General Delegate of the Camillian Province of sio Manso at the beginning of the meeting and spain, which will be outlined below in brief fashion in members of the Provincial Council and all our a historical summary of the Province of Spain. Religious of the Province, The programme for the retreat was based on Greetings to everyone with best wishes for go- the Extraordinary Jubilee of Mercy (2015-2016) od health and peace in the lord of our lives! and was organised around papers, reflection and meditation on mercy in St. Camillus de Le- We spent some days together with you in llis; on mercy in relation to health; and on mer- your communities. I still have strongly fixed in cy and its Christological dimension. We also my memory and my heart the meetings that I had time for fraternal interaction and looking had together with Br. José Ignacio Santaolalla, after our bodies with an opportunity to spend the General Consultor who is responsible for some time at the hot springs. During these days financial administration and for missions, dur- we ended the pastoral visit to the Province with ing our (canonical) pastoral and fraternal visit a meeting with the Provincial Council and a to the Camillian Province of Spain on 24 June celebration of the Eucharist with all those who to 3 July 2016. Previously I had already twice came, which I had the honour to preside over. visited the Camillian Delegation of Argentina The most substantial part of the pastoral vis- (Buenos Aires and the community of Vagues) it was taken up with a crowded calendar of per- on 18-19 July 2014 and on 26-30 December sonal and community meetings during which 2015. we had an opportunity to dialogue with almost We began our visit with a meeting with all the religious and celebrate the Eucharist to- Br. José Carlos Bermejo, the General Delegate gether. This enabled us to listen to the heartbeat of your religious Province, who provided us of the Province and to learn about its religious. with an overall survey of the Province itself: its In various communities, we had an opportuni- members, its communities, its ministerial ac- ty to present the way in which the Order is de- tivities connected with pastoral care in health, veloping the objectives that were established its chaplaincies and the works which belong to by the last two General Chapters (of 2013 the Province. The economic report of the Prov- and 2014) through the implementation of the ince was presented afterwards when we visited Camillian project for the revitalisation of our the community of Sant Pere de Ribes. It was consecrated lives (the six-year period of 2014- the work of the administrator of the Province, 2020) as well as the three urgent and emergent Dr. Emilio Villar, a layman, medical doctor and priorities for the whole of the Order, which are: trusted administrator, as well as a member of a) organising our economics and improving the the Central Economic Commission of the Or- checking of accounts and finances in order to der. achieve increasing transparency, beginning The itinerary, which had been drawn up with the generalate house; b) stimulating the with precision, enabled us to meet all the reli- promotion of vocations and initial and ongoing gious of the five communities of the Province: formation, given that upon formation depends those of Tres Cantos (Madrid) on 24 June; of the possibility of the future existence of the Or- Seville on 25-26 June; of Valencia on 27 June; der; and c) increasing and engaging in inter- of Sant Pere de Ribes on 28-29 June; and of nal and external communication between the Barcelona on 30 June. In all the places where Order, the Provinces, the Vice-Provinces and groups of the Lay Camillian Family are present the Delegations. Without efficient and effective (Tres Cantos, Seville, Valencia and Sant Pere de communication, it is impossible to speak about Ribes) we had an opportunity to be able meet communion and fraternal life. a large number of its members. We also emphasised that we are experi- In concomitance with our pastoral visit, a encing an extremely favourable ecclesial con- meeting-retreat of the Province was planned text with the leadership of Pope Francis who for 1-3 July at the Hotel-Balneario Cervantes in is emerging as the principal moral leader of the city of Santa Cruz de Mudela (Ciudad Real). humanity as well as animating the Catholic This place is rich in Camillian history which Church through his magisterium. To be able to camilliani-camillians • 3-4/2016 17 Messages and fraternarl visits rely upon a pastor of this pastoral level and a ingenioso hidalgo Don Quijote de la Mancha. point of reference for the whole of humanity, This is a very beautiful rural region character- fills us, as Catholics, with pride. Being a Jesuit ised by the cultivation of cereals, vineyards, ol- religious, Pope Francis knows well the interior ive groves and also by the presence, up to now, dynamics of religious life, its lights (prophet- of the famous windmills against which Don ic witness) and its shadows (crisis, ageing, the Quixote tilted, given that he confused them lack of vocations, the drastic reduction in the with giant enemies. The Balneario Cervantes is number of consecrated people…) near to Santa Cruz de Mudela where it is possi- In this sense, the Year of Consecrated Life ble to visit the chapel and one of the hot springs (2015-2016) and the Extraordinary Jubilee which is dedicated to St. Camillus! of Mercy, with all their array of meanings for The Camillians arrived at this locality in Camillian religious, who have received from the year 1737: at that time they were known in God, through St. Camillus, the charism of mer- Spain as the ‘Padres Agonizantes’(because of cy, are very opportune for our growth. their devotion to the dying). In Santa Cruz de We highlighted the thought expressed by Mudela the Camillians have provided pastoral Pope Francis in his apostolic letter that was ad- service for almost a century (98 years) at the dressed to all consecrated men and women on hospital Lazareto de Jesús Nazareno. It was the occasion of the Year of Consecrated Life: the Camillians who discovered and utilised ‘religious have not only a glorious history to re- the hot springs in the area where the Balnear- member and to recount, but also a great history io is now to be found. During their presence still to be accomplished! Looking to the past we in this locality, the Camillians have had many must live with gratitude, live in the present with vocations. In the same region, in a nearby passion [and for we Camillians to serve with village, Villanueva de los Infantes, Fr. Barto- Samaritan compassion] and always embrace lomé Martìnez Corella was born. He was lat- the future with hope’. er elected the Superior General of the Order. It is precisely in this history that we can The Padres Agonizantes abandoned the area meet the challenge of constructing the pres- of Santa Cruz de Mudela in the year 1835, ent and the future, placing ourselves in it as forced to do so by the violent suppression in protagonists. At this moment in history, when the whole of Spain of all the religious Orders. we must cultivate the fear of disappearing be- The memory of those religious is still keenly cause of the scarcity of vocations, ageing and felt by people in the region. the reduction in the number of religious, it will For those who do not know about the histo- be very healthy, for your Provincial community ry of the Province of Spain, I would like to offer as well, to engage in an exercise of analysis a short summary of the most important histor- and planning about ‘which future you wish to ical facts which can help us to contextualise build’. the current presence of the Camillians in Spain. The Province of Spain was the first to be established outside Italy. Its foundation was re- some Flashes on the long, Complex and Rich quested and sought after unsuccessfully by St. History of the Province of spain Camillus on two occasions. The third and final initiative, which involved its actual foundation, The community meeting of all the religious took place on 7 July 1634 when the General of the Province (1-3 July) took place in an en- Consulta decided to send two Spanish Camilli- chanting place and one that is charged with an religious to Spain, Fr. Alfonso López and Fr. symbolism and historical meaning for Camilli- Miguel Montserrat, together with a Genoese, ans: Santa Cruz de Mudela, which is two and Br. Francesco Isola, with a view to establishing a half hours’drive by car from Madrid. the foundation in Spain. After initial resistance We stayed in a spa in the region of Mancia had been overcome, authorisation was granted which was immortalised by the famous Span- by the Council of the Kingdom of Spain for the ish writer Miguel de Cervantes Saavedra (born establishment of the first Camillian community in Alcalà de Henares, 1547-1616) in his mas- in Madrid. After a rapid growth of the Camilli- terpiece of Spanish literature, Las aventuras del an foundation, with the opening of new com-

18 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits munities, on 6 September 1684 the canonical previously established in their territories. The erection of the Province of Spain took place. current presence of the Camillians in all these During these three centuries and a half countries is the result of the new foundations since the foundation in Spain, the Camillians which took place at the end of the twentieth have written heroic pages of service to the sick century and the beginning of our century. but at the same time the Province has gone From 1793 until 1909 the Province of Spain through vicissitudes of various kinds. lived separated from the rest of the Order as In these heroic pages service to sick and an autonomous Congregation with its own wounded soldiers during the war between statutes and privileges: it reached this status Spain and France (between 1640 and 1659) following a long process of discussion which stand out. In the year 1664 three Camillians culminated in the papal Breve Apostolicae se- involved in helping the wounded in an impro- dis auctoritas issued by Pope Pius VI on 29 Jan- vised field hospital in Fraga (Lleida) fell ill be- uary 1793. This ‘separate Province of Spain’in- cause of the great heat and hard work and in cluded the houses of Spain and Latin America the end they died. They were the religious Cen- which, brought together, acquired the status of turione and Castagnola and the oblate Nicolò a Vice-Province. Fantite. The presence of the Camillian Order in During the plague that devastated the city Spain ended in 1835 following the decree of Murcia in the year 1677, to which the Camil- by the government that closed down the re- lians had been called by King Carlos II (through ligious Orders and Congregations. This edict the knight of the Order of St. James, Don Anto- was known as the confisca di Mendizábal. The nio Sevil de Santelires) to care for sick people Province was founded again in 1893 when po- who had been abandoned to their destiny by litical circumstances allowed this and a great the local civil and ecclesiastical authorities, the effort was made by the various Camillian Prov- Camillian Fr. José González Cortez died of the inces of Europe to achieve this end. The first disease. The other four Camillian religious who Camillian religious to settle in Valencia, sent had reached Murcia to serve the plague-strick- by the Superior General Fr. Mattis in 1893, was en returned to their community in Madrid once Fr. Stanislao Carcereri who was later joined by the epidemic – during which they bore great Fr. Angelo Morandini, Fr. Giuseppe Camillo witness to charity – had finished,. Ciman, Fr. Luigi Steccanella, Br. Alessandro And nearer to us in time, during the epi- Bruschi, Fr. Joseph Holzapfel and Fr. Pio Hol- demic of influenza of 1918, which in Europe zer (this took place between October 1893 and was known as ‘Spanish’ influenza and in Spain the spring of 1894). In 1909 the houses of the simply as ‘influenza’, Fr. Urbano Izquierdo (in Camillians in Spain created an autonomous the locality of Pujalt) and Br. Vincenzo Coll (in Province, and the house of Lima, which was Marines, Valencia) died helping the sick. the only Camillian community in Latin Ameri- During the course of the eighteenth centu- ca, joined this Province. ry, albeit with stages of advance and then of A tragic event marked the Province of Spain retreat because of vicissitudes of various kinds, in the twentieth century at the beginning of the the Province of Spain also entered the lands of Spanish Civil War (1936-1939): twelve Camilli- South America which belonged to the crown an religious died as victims of the religious per- of Spain, achieving foundations in Peru (Lima secution which had been unleashed in Spain. 1736), Mexico (Mexico City 1755), Colombia As in the case of the other 6,832 religious (who (Bogota 1776), Bolivia (La Paz 1775), and Ec- included 13 bishops, 4,184 priests, 2,365 male uador (Quito 1789). With the exception of the religious and 283 women religious), the mere community of Lima which has existed since its fact of being a religious and/or a priest was a foundation until the present day, all these pres- ‘good’reason for these political murders which ences were extinguished with the separation in general were carried out by shootings by the from the Kingdom of Spain and the creation Republican militias without any form of trial or of the new independent States of Latin Ameri- formal sentence by a court. ca which then proceeded to decree the elimi- The Province of Spain has ‘given’four Su- nation of the religious institutes that had been perior Generals to the Order: Fr. Francisco camilliani-camillians • 3-4/2016 19 Messages and fraternarl visits

Pérez Moreno (1728-1734), Fr. Sebastián 141 beds (this institution has been operation- López Cueto (1740-1743), Fr. Gabriel Marín de al since 1983); a day centre for elderly peo- Moya (1764-1770) and Fr. Bartolomé Martínez ple who cannot look after themselves which Corella (1776-1782), to whom we can add a has thirty places; and a palliative care unit for fifth: Fr. Pio Holzer (1923-1929) who was born thirty-three patients (this has been operational in Trentino, belonged to the Province of France since 2001). Through its service of psycho-so- and received his formation in Verona and Roer- cial support, the Centro Asistencial accompa- mond (Holland) but who from an early age ex- nies sick people who are nearing the end of ercised the Camillian ministry in Spain, where, their lives, in other hospitals as well and in the indeed, he died. homes of these people (this service has been operational since 2009). In 2015, this service offered its help to 1,038 patients in their homes The Camillian Province of spain Today: or in the hospitals of Madrid. In the Centro the Human assets and ministry Asistencial there is also the Fundación Asisten- cial San Camilo which with its seventy profes- The Camillian Province of Spain is currently sionals offers constant assistance to sick people made up of seven communities, of which two and elderly people in their homes – in the year are in Argentina and the other two in Spain. 2015 this institution accompanied in all 283 In total there are 32 religious with perpetu- people. al vows, three temporary professed from the The building of the Centro San Camilo is Delegation of Argentina, five religious of the one of the locations (the other is in the capital Vice-Province of Peru, two religious of the city of the country) of the Centro de Escucha Vice-Province of Burkina Faso, and two reli- San Camilo. There are various rooms which are gious of the Vice-Province of Benin-Togo. used exclusively for individual listening to peo- The average age of the religious is 63. If we ple who are in a state of difficulty (above all take into consideration only the perpetually people in mourning or with ‘complicated’situ- professed religious and one excludes from the ations) and there are other rooms for self-help calculation the religious from ‘other Provinc- groups (which in the same way are for peo- es’, the average age is 73. We thus have before ple who find themselves in situations of pain, us a group of elderly religious. mourning and frailty). As regards the exercise of the Camillian The service offered by the listening centre ministry, most of the religious who are ‘fa- is completely free for the users and is provided thers’devote themselves to spiritual care for the by four professionals and 160 volunteers. The sick in hospital chaplaincies, above all in pub- listening centre also has a very original service lic hospitals, but they also engage in activity in in the form of a ‘mobile unit’: with the help of private clinics. In some places, cooperation is a camper, it travels throughout Spain to meet engaged in with dioceses in coordinating pas- people who are going through mourning which toral care in health and the formation of agents has been made worse by a variety of factors, for of pastoral care in health. example accidents, disasters and various kinds The Province has two important works of its of tragedies. This mobile unit has a team of 25 own: the Hogar San Camilo in Vagues (Argen- volunteers who in the year 2015 managed to tina) where children and young people with meet 655 people. Following the model of the grave physical and mental disabilities are cared Centro de Escucha San Camilo, in recent years for, and the Centro San Camilo in Tres Can- a network of 23 consultation centres in various tos which is made up of the Centro Asistencial provinces has been established. (whose mission is care) and the Centro de Hu- The Centro de Humanización de la Salud manización de la Salud (whose mission is to (which has been operational since 1989) has teach people how to provide care). The Centro twenty-two professionals and a number of Asistencial relies for its functioning upon the volunteers. It offers a notably vast gamut of work of 136 professionals and 140 volunteers. courses for formation (at its buildings or at a There is also a home for elderly people distance) for a total of about 20,000 students. who cannot look after themselves and this has It has signed agreements with various universi-

20 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits

ties for the teaching of postgraduate courses. It oped according to a philosophy of cooperation also organises a series of annual events, such and has involved other Congregations as well, as the Jornadas de Humanización, the Jornadas reaching about 45 infirmaries of thirty religious de Alzheimer, the Jornadas de Luto, and the Jor- Congregations. At the present time, it has 423 nadas de Cuidados Paliativos, in each of which people working for it and helps 1,195 men and hundreds of people take part. women religious. The Centro de Humanización de la Salud has a catalogue of its own publications with more than a hundred titles and thereby con- some Observations and Recommendations stitutes a qualified point of reference in Spain. This catalogue is shared with other Span- I will now offer a photographic flash to de- ish-speaking Camillian centres in Latin Amer- scribe your Province: ‘The Province is going ica (Guadalajara, Bogotá, Quito, Santiago del through a difficult situation which cannot be Chile, Lima and Buenos Aires). For more than described easily in a few words. On the one twenty years the Centro de Humanización de hand, the age of the religious who are Spanish la Salud has published its review Humanizar, is increasing – there are no new vocations in a two-monthly general publication which ad- Spain. Secondly, with us there are nine young dresses subjects connected with pastoral care religious – from Peru (5), Burkina Faso (2) and in health and the humanisation of health, and Benin (2) – both in Argentina and in Spain, this review reaches more than 36 countries. with agreements that give them an active and Another activity that deserves to be high- a passive voice in our Province, as well as three lighted is the service provided by the Camillian religious with temporary vows who were in Province of Spain to all the consecrated men Argentina and are now in Spain’. This is how and women of Spain through the Fundación the General Delegate, Br. José Carlos Bermejo, Hospital-Residencia Sant Camil whose head- described the current situation of the Province quarters is at Sant Pere de Ribes (Barcelona). (cf. Saludo tras la visita pastoral a la Provincia This is an inter-Congregational initiative which Española, Información del Delegado General, is called the Programa de cuidados para la vi- Tres Cantos, 2 June 2016). da consagrada. It was created in 2012 in re- During our visit, through our personal sponse to a request made by various religious and community dialogues, and as was also Congregations which needed to organise assis- brought out by the initial diagnosis of the tance for elderly religious in their communities General Delegate, it emerged that you are or infirmaries. This initiative has been devel- worried about the future because of the rapid camilliani-camillians • 3-4/2016 21 Messages and fraternarl visits

is to be hoped that it can be increasingly strengthened. It would be important to involve a larger number of religious in this coopera- tion in order to avoid the responsibility for this pro- ject falling on the shoul- ders of one religious alone. There are also ques- tions about growth in terms of leadership which is now a challenge that has to be addressed, not only in the professional technical sec- tor but also in the world of communities, through reli- gious that are able to have the responsibility of being ageing of your religious, the lack of new voca- a superior and a financial administrator with tions, and the decreased number of religious serenity, capacity and a spirit of service. Im- available for ministry. The volume of ministry provisation is always disastrous and creates a of the religious is in gradual decline in terms fertile terrain for mediocrity. ‘But if there peo- of service provided to the Church and society, ple are not there what can we do?’ This is a in the same way as the number of religious phrase that we heard a number of times. Let us who engage in this ministry is also decreasing. go forward with trust and hope in He who has This is taking place at the same time as the chosen us and will not abandon us with His number of religious who for reasons of age or providence now just as He did not abandon illness have retired and/or need health care St. Camillus during his moments of suffering. has increased. However, with the cooperation Today it appears to be especially neces- of competent and committed lay people, and sary for the leadership of the Province to pay the coordination provided by some of you, especial attention to taking care of those hu- ministerial activities on your various fronts of man vulnerabilities that are connected with action – above all care and formation – have the needs of the elderly religious and needs continued to grow. connected with other situations of illness expe- As regards the subject of inter-Provincial rienced by religious. We agree with your con- cooperation, the young religious who arrive in cern and your initiatives to provide care in this Spain should not always be ‘passing through’. area of community life, which does not have They should have a status that fosters in them easy solutions, as, indeed, was said during our a greater sense of belonging to, and continuity discussions during the course of the meeting of with, your Province. The provisional charac- the Provincial Council in Santa Cruz de Mude- ter of this ‘passing through’ offers a feeling of la. rejuvenation to the Province (which is a very The Lay Camillian Family is by now an in- positive thing) but it does not help us as regards stitution that is widespread in those parts of the taking responsibility in the long term. We invite world where the Camillians are present. The you to examine this relationship, beyond this number of its members (about 3,000) is more ‘temporary provisional character’ of the stay of than double the number of Camillian religious. these young religious. In Spain we found various consolidated groups Cooperation between religious and lay of the Lay Camillian Family in almost all the re- people in the professional sector of health care gions where the Camillians are present. How- and formation, with a large and rather creative ever, we found a certain ageing of its members set of volunteers, is an important support and it and excessive work for some of its other mem-

22 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits bers. The groups of the Lay Camillian Family assistance, formation and teaching people to seem to experience great difficulty in attract- take care of others that you have achieved in ing new members. We wonder whether this your institutions. indicates, perhaps, a loss of initial charismatic We would also like to emphasise the con- appeal and attraction. Are we committed, we stant cooperation between your Province and may ask, to supporting and accompanying in the general government of the Order: it has a spiritual sense these lay people? I encourage been visible through your participation from you to continue to accompany these lay people the outset in the activities of the Internation- who do, and achieve, so much good for sick al Institute for the Theology of Pastoral Care people and for our communities in many situ- in Health (the Camillianum) as lecturers and ations. Sharing our charism with lay people is through financial support. We here remember a challenge. In some situations and places in the figure and the role of Fr. Francisco Álvarez the world, the Lay Camillian Family constitutes who died not long ago. the only hope that the Camillian charism will For many years the cooperation as a teach- not disappear given that in a few years’time in er (not without sacrifices!) of Br. José Carlos these areas there will no longer be any Camil- Bermejo at the Camillianum has continued. lian religious. Your contribution to the creation, growth and At a ministerial level, as regards your works strengthening of a new culture of care in the involving assistance and formation (which are field of health and health care in the context discussed above) we were struck positively by of the universal Church continues every year the gospel transparency of the Camillian and with the award by the Province of Spain of a Samaritan care offered to the ‘last’people of so- number of study grants to a number of students ciety (‘go towards those who live in the outskirts who do not have sufficient financial resources of existence’, Pope Francis loves to repeat). Dif- who come above all else from Africa and Lat- ferently from some parts of the Camillian world in America. In recent decades the Province of where the purely commercial, administrative Spain has offered some of its religious as mem- and technical aspects of our works are stronger, bers of the General Consulta, namely in the we appreciated that this does not take place past Fr. Francisco Álvarez, Br. Yokin Kámara, in your institutions. Given the current situation Fr. Jesús María Ruiz, and at the present time Br. of the economy in a globalised world, which José Ignacio Santaolalla, the financial admin- is now undergoing a major crisis, maintaining istrator, treasurer and member of the General economic and financial balance in institutions Consultor for missions. that work with agreements with state govern- We renew our profound appreciation of the ments constitutes an authentic challenge. The financial help that you offered to the generalate news that you simply do not have any debts house at the beginning of the year 2014 during seemed to us to be extraordinary news! a sad moment in the crisis whose tragic events We hope for effective, competent and ef- we all know about. May God reward you for ficient management that is supported by that the great generosity and solidarity that you of- wisdom of gospel and Camillian values which fered at a particularly difficult moment for the should conserve this reality and also know how general government of the Order! to address your relationship with the political Another fine example of openness and co- and economic situation of the health-care operation as regards the international events world, without injuring or jeopardising the fu- of the Order was experienced by you with the ture of these works of yours. There can be no organisation in Tres Cantos of the event of the doubt that we have before us prophetic witness ‘Madrid Exchange’ in April of this year. This was to caring for the ‘last of the last’in our culture a meeting of all the centres for humanisation of discarding people, helping with technical and pastoral care in health and other expres- and scientific competence and with the com- sions of formation of the Order together with petence of the heart, in the same way as you Camillian religious who are medical doctors. teach other people to take care of their neigh- Next September in Buenos Aires you will host bours. We would like to emphasise the deep those taking part in the meeting of animators operational harmony that exists between care, of vocations and people providing formation camilliani-camillians • 3-4/2016 23 Messages and fraternarl visits

being protagonists of our history starting with what we have inherited (expression of grati- tude) and faced with the challenges of our time (embracing the future with hope). It is always healthy for us to ask ourselves about the legacy that we are building and handing down to the future generations of Camillian religious! At the end of this message we are aware that this pastoral visit was ‘very quick’ and did not allow us enough time to speak with the authorities of the local Church in which you live and work or to visit some of the works in which you exercise the Camillian ministry, or even less to relax and visit some of the impor- tant expressions of Spanish culture. There is no of the Pan-American area. The investment of doubt that some more days were necessary, but people and economic resources that the Del- this is what we were able to do at that specif- egation of Argentina is making in the promo- ic moment. The promise that was made at the tion of vocations is praiseworthy and must be time of the meeting with the Provincial Council continued and supported. If we are not visible remains valid, namely to come back again to and we are not capable of attracting people, make up for these gaps. This time our visit was in a short time we will be unrecognisable and concentrated exclusively on encounter and on insignificant for other people. personal and community dialogue with the re- In Spain we saw a well organised Camillian ligious. Province, with economic transparency on the Before sending our final greetings, we want part of the religious as regards the financial sit- to express our gratitude to you for your warm uation, a Province without debts (halleluiah!) welcome, your hospitality and for taking care and with a reasonable economic reserve which of our personal needs, which, indeed, we expe- allows you to go forward with ease of mind as rienced in all of your communities. As Camilli- regards your various projects of evangelisation ans we truly felt at home! and mission. The sector of communication is May the God of life who has called us to be very developed and pursues a commendable missionary disciples in the world of health and synergy with the communications apparatus health care always keep us impassioned to live of the Order. It performs in an effective way and live with others, and above all happy to the function and the mission of rapidly sharing be able to serve with Samaritan compassion in news and communications with all the reli- the ‘existential outskirts of the human heart’(cf. gious. Pope Francis)! May St. Camillus, our Father and We are certain that these subjects, togeth- Founder, whose feast day is celebrated on 14 er with other topics in which you have shared July, always protect you in your concerns and interest, will be taken into consideration in the hopes! May Mary, Our Lady of Health, Mother planning of the next local Chapters and the of Mercy, cover you with her maternal cloak Provincial Chapter which will be celebrated in against the dangers of discouragement and the first months of 2017 – these are subjects pessimism that at times tempt us! and questions that deserve to be examined, re- We rely upon the prayers of all of you! We viewed and redirected, if this is necessary, in leave you, emphasising again our appreciation order to plan and construct a promising future. of this valuable time of sharing and being to- The future is a not a mere accidental reality. We gether in a fraternal way! certainly believe in Divine Providence but we are aware that we need to offer our responsible Rome, 14 July 2016 and aware contribution. We have in our hands The feast day of St. Camillus de Lellis – 402 a precious responsibility and we cannot flee years after his death from it. We must not waste the opportunity of

24 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne messaggio del superiore generale ai confratelli della Provincia Brasiliana Ringraziamento 14-18 agosto 2016

p. Leocir Pessini fr. José Ignacio Santaolalla

«Apriamo i nostri occhi per guardare le miserie del mon- do, le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della dignità, e sentiamoci provocati ad ascoltare il loro grido di aiuto. Le nostre mani stringano le loro mani, e tiriamoli a noi perché sentano il calore della nostra presenza, dell’amicizia e della fraternità. Che il loro grido diventi il nostro e insieme possiamo spezzare la barriera di indifferenza che spesso regna sovrana per nascondere l’ipocrisia e l’egoismo». Papa Francesco, Misericordiae vultus, 15

«La Chiesa ha riconosciuto a San Camillo e all’Ordine il carisma della misericordia verso gli infermi e ha indicato in esso la fonte della nostra missione, de- finendo l’opera del fondatore ‘nuova scuola di carità’» Costituzione dell’Ordine Camiliano, 9 Rev. p. Antonio Mendes Freitas Consiglio provinciale Superiore Provinciale della Provincia camilliana brasiliana

Cari Confratelli Camilliani momento di grazia e di crescita fraterna e spi- rituale. Salute e pace! Questo ringraziamento si stende a tutte le Al termine della visita pastorale (fraterna e comunità camilliane brasiliane incontrate nel- canonica) alla Provincia camilliana del Brasile, la prima fase della visita (2-24 maggio 2016) esprimiamo i nostri più sinceri ringraziamen- ed ora in particolare alle comunità camilliane ti per la preparazione, l’accoglienza fraterna che abbiamo visitato in questa seconda fase e per le diverse occasioni di convivenza che della visita (12-24 luglio 2016) nell’area cen- ci avete riservato per stare insieme, nei nostri tro-nord, nord-est ed est del Brasile: Brasilia colloqui individuali, incontri comunitari, mo- (DF), Macapà (AP), Fortaleza (CE) – comuni- menti celebrativi e di festa. È stato davvero un tà ‘San Camillo di Lagoa Redonda’; comunità camilliani-camillians • 3-4/2016 25 Messaggi e visite fraterne

‘Curato d’Ars’e comunità ‘Maria Maddalena’, più persone per finalizzare ed animare gli in- – Itapemirim (ES) e Rio de Janeiro (RJ). contri vocazionali settimanali inter congrega- Nel messaggio che abbiamo inviato al ter- zionali, che sembrano essere un modo ed uno mine della visita pastorale alla Provincia (3 stile promettente per risvegliare nuove voca- giugno 2016), abbiamo segnalato che ‘a com- zioni Camilliane? pletamento della visita, p. Leocir e fr. Ignacio Per riferimento alle Opere (assistenziali, – che in questo turno, ha incontrato le comu- educative e sociali). La Provincia del Brasile nità del centro-sud del Brasile, si recheranno in nel contesto dell’Ordine Camilliano è la pro- visita alle comunità camilliane presenti al nord, vincia che ha la più alta responsabilità sociale nord-est ed est del paese, nel periodo del 11-23 e con il maggior numero di professionisti laici. luglio 2016: il Superiore generale ha il dovere Solo parlando di collaboratori, si arriva a con- e la responsabilità costituzionale di incontrare tarne oltre 25.000. tutti i religiosi dell’Ordine, senza escludere nes- Collegare e vivere i requisiti della filantro- suno’. Ora tutti i religiosi sono stati visitati dal pia all’interno dei requisiti della legge è già una Superiore generale e con questa conclusione, grande garanzia per continuare ad assistere la si può considerare ufficialmente terminata la popolazione più bisognosa nelle sue necessità visita pastorale alla Provincia camilliana bra- di salute. Si tratta di continuare anche a sod- siliana. disfare i requisiti di legge in modo esemplare. Ci auguriamo che il messaggio alla Provin- Sarebbe ancora possibile realizzare opere di cia (3 giugno 2016), così come i messaggi del carità dove non c’è la filantropia e la nostra Superiore generale al termine delle visite al- presenza è identificata come “mera azione le due delegazioni della Provincia camilliana commerciale o imprenditoriale” («Siamo chia- brasiliana – Bolivia (Santa Cruz de la Sierra – mati a vivere nel presente con passione e a ser- gennaio 2016) e Stati Uniti (Milwaukee (WI) vire con compassione samaritana»)? – giugno 2015) – siano stati oggetto di lettura, Rivisitare il testo della Carta dei Principi di di riflessione e presi in considerazione nella Entità Camilliane brasiliane e valutare se viene preparazione ed inseriti nell’agenda di lavoro utilizzato come strumento di umanizzazione del prossimo Capitolo provinciale che si cele- ed evangelizzazione. Quali esempi concreti brerà a fine gennaio 2017. Possiamo suggerire abbiamo ottenuto valorizzando effettivamente che tutti i membri del Capitolo abbiano nelle questo documento e non considerandolo solo loro cartelle al Capitolo, una copia di questo come ‘un documento pubblicitario da mostra- documento per facilitare la scelta delle priori- re’ oppure un semplice strumento di marke- tà di lavoro per i prossimi tre anni di governo ting? della vostra Provincia. I professionisti laici come dipendenti: cosa Come proposta o suggerimento per la Pro- accade concretamente in termini di evangeliz- vincia, vi indichiamo alcune questioni che so- zazione e di umanizzazione con i professionisti no rilevanti per essere affrontate nel prossimo laici che lavorano nelle nostre istituzioni. Non Capitolo provinciale, come indicato nella let- si potrebbe organizzare meglio, ad esempio, la tera pastorale post-visita (3 luglio 2016). Tra le strategia del volontariato? Ad esempio, le suore diverse suggestioni evidenziamo: Marcelline di Itaquera, a San Paolo, organiz- Lo spirito missionario della Provincia. Co- zano e realizzano del lavoro volontariato con sa possiamo fare in concreto per rilanciare la i loro dipendenti presso l’ospedale camilliano prospettiva missionaria della Provincia? Come ‘La Croix’ a Zinvié, nel Benin, in Africa. animare ed incoraggiare i Confratelli più giova- La Famiglia Camilliana. I componenti ap- ni a vivere questo ‘esodo personale’ per andare paiono visibilmente invecchiati, soprattutto verso le ‘periferie esistenziali e geografiche’ (cfr. senza l’aggregazione di nuovi elementi. Quale papa Francesco)? Cosa dobbiamo fare per raf- supporto stiamo offrendo per rafforzare e rin- forzare le frontiere missionarie della Provincia? giovanire la compagine? La promozione vocazionale. Se non siamo Per quanto riguarda il futuro della Provin- in grado di essere generatori di nuove genera- cia (“abbracciare il futuro con speranza”). Nel zioni di Camilliani non esisteremo più, in fu- 2022, tra 6 anni, la Provincia camilliana brasi- turo. Come possiamo rafforzare, coinvolgendo

26 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne

liana celebrerà il suo primo centenario, dell’ar- re, per cui “a motivo del lavoro della messe rivo dei primi religiosi camilliani in Brasile. del Signore, si rischia di dimenticare il Padrone Quale programma in vista di questo im- della messe”? portante appuntamento, si sta pensando, per L’identità religiosa e la pratica professiona- ottenere una maggiore visibilità nella Chiesa e le (soprattutto quando ci comportiamo come nella società, per la rinascita spirituale perso- manager): perché è scomodo presentarsi con la nale, comunitaria e provinciale? propria identità religiosa? Negare o affermare Cosa fare per salvare la memoria dei nostri la propria identità? Qual è il cammino della pionieri, i veri eroi della prima ‘ora’ camillia- nostra testimonianza? na in Brasile? In relazione ai familiari di questi religiosi, non sarebbe una questione di sensi- Ci congediamo, rinnovando ancora una bilità umana e cristiana, e anche di giustizia volta la nostra gratitudine per l’accoglienza e evangelica, ricordarci di loro e fare qualcosa la fraternità vissuta e testimoniata. con loro... ricordandoci della famiglia di p. Il Signore e San Camillo ci aiutino affinché Calisto, p. Angelo Pigatto, p. Giulio, p. Dioni- possiamo essere sempre più misericordiosi con sio... e molti altri... (“guardare al passato con coloro che si trovano nelle ‘periferie geografi- gratitudine”). che ed esistenziali’, attraverso la nostra testi- L’esperienza fraterna nelle nostre comuni- monianza personale e attraverso tutte le nume- tà: Come stiamo vivendo la “comunione dei rose opere e parrocchie camilliane sparse in beni”? tutto il Brasile! Cerchiamo di scegliere del tempo per col- tivare la nostra spiritualità, la missione e per Roma, 31 luglio 2016 stare insieme? Memoria di sant’Ignacio di Loyola. Siamo vigili e prudenti, per non cadere nell’attivismo o in un pragmatismo senza cuo- camilliani-camillians • 3-4/2016 27 Messages and fraternarl visits message of the superior General to the Religious of the Province of Brasil Expression of Gratitude (24 June-3 July 2016)

fr. Leocir Pessini br. José Ignacio Santaolalla

‘Let us open our eyes and see the misery of the world, the wounds of our brothers and sisters who are denied their dignity, and let us recognize that we are compelled to heed their cry for help! May we reach out to them and support them so they can feel the warmth of our presence, our friendship, and our fraternity! May their cry become our own, and together may we break down the barriers of indifference that too often reign supreme and mask our hypocrisy and egoism!’

(Pope Francis, Misericordiae vultus, n. 15)

‘The Church has acknowledged in St. Camillus and his Order the charism of mercy towards the sick and has seen in it the source of our mission, defining the work of the Founder as a “new school of charity”’ (Constitution of the Camillian Order, n. 9) Rev. Fr. Antonio Mendes Freitas the Provincial Council, The Provincial Superior of the Camillian Province of Brazil,

Dear Camillian Religious, bration and festivity. It was truly a moment of grace and fraternal and spiritual growth. Health and peace! This expression of gratitude is extended to At the end of our (fraternal and canonical) all the Camillian communities of Brazil that we pastoral visit to the Camillian Province of Bra- met during the first stage of the visit (2-24 May zil, we express our most sincere thanks to you 2016), and it is now extended in particular to for the preparations, the fraternal welcome the Camillian communities that we visited dur- and the various occasions of shared company ing the second stage of this visit (12-14 July that you organised for us so that we could be 2016) in the Centre-North, North-East and East together, during our individual conversations, of Brazil: Brasilia (DF), Macapà (AP), Fortaleza community meetings, and moments of cele- (CE) – the ‘San Camillo di Lagoa Redonda’ com-

28 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits

munity; the ‘Curato d’Ars’community; and the to suggest that all the members of the Chapter ‘Maria Maddalena’ community of Itapemirim have in their dossiers for this Chapter a copy (ES) and Rio de Janeiro (RJ). of this document in order to facilitate the deci- In the message that we sent at the end of sions that are taken as regards the priorities at the pastoral visit to your Province (dated 3 June the level of work for the next three years of the 2016), we observed that ‘To complete the visit, government of your Province. Fr. Leocir and Br. Ignacio – who on this occa- As proposals or suggestions for the Prov- sion met the communities of the Centre-South ince, we hereby point to certain questions that of Brazil – will visit the Camillian communi- are of relevance in addressing the next Provin- ties in the North, the North-East and the East cial Chapter, as indicated in the pastoral letter of the country on 11-23 July 2016: the Supe- that was sent after our first visit (3 June 2016). rior General has the constitutional duty and Amongst the various suggestions, we would responsibility to meet all the religious of the like to emphasise: Order, without any exclusions’. Now that all The missionary spirit of the Province. What the religious of the Province have been visited can we do in concrete terms to relaunch the mis- by the Superior General, one can consider the sionary outlook of the Province? How can we pastoral visit to the Camillian Province of Bra- animate and encourage the younger religious zil officially ended. to live this ‘personal exodus’to go towards the We hope that the message to the Province ‘existential and geographical fringes’(cf. Pope (3 June 2016), like the messages of the Superior Francis)? What must we do to strengthen the General at the end of his visits to the two Del- missionary frontiers of the Province? egations of the Camillian Province of Brazil – The promotion of vocations. If we are not Bolivia (Santa Cruz de la Sierra, January 2016) able to be generators of new generations of and the United States of America (Milwaukee Camillians, in the future we will no longer ex- (WI), June 2015) – have been the subjects of ist. How can we strengthen the way things are, reading and reflection and have been taken in- involving more people in order to direct and to consideration in the preparations for the next animate the inter-Congregational weekly voca- Provincial Chapter which will be celebrated at tional meetings which seem to be a promising the end of January 2017,as well as placed on its way and style by which to awaken new Camil- list of subjects for deliberation. We would like lian vocations? camilliani-camillians • 3-4/2016 29 Messages and fraternarl visits

Our (care-providing, educational and so- What programme looking forward to this cial) works. The Province of Brazil, in the con- important appointment is being considered in text of the Camillian Order as a whole, is the order to obtain greater visibility in the Church Province which has the greatest social respon- and society, as well as personal, community sibility and the highest number of professional and Provincial rebirth? lay people. Only counting people who work What should be done to conserve the mem- with the Province, the figure reaches over ory of our pioneers, the true heroes of the first 25,000. Camillian ‘hour’ in Brazil? As regards the fam- Connecting and living the requirements of ily relatives of these religious, would it not be philanthropy within the requirements of the an example of human and Christian sensitivity, law is already a great guarantee that the part and also evangelical justice, to remember them of the population that is most in need will con- and do something for them…remembering the tinue to be helped as regards its health needs. families of Fr. Calisto, Fr. Angelo Pigatto, Fr. Gi- This is also a matter of continuing to meet the ulio, Fr. Dionisio...and many others… (‘looking requirements of the law in an exemplary way. at the past with gratitude’). Is it still really possible to have works of charity Fraternal experience in our communities: where philanthropy is not actually present and how are we living the ‘communion of goods’? where our presence is identified with ‘mere Do we try to choose time to cultivate our commercial or business activity’ (‘We are spirituality and mission and to spend time to- called to live in the present with passion and gether? serve with Samaritan compassion’)? Are we vigilant and prudent in order to en- Revisiting the text of the Charter of Prin- sure that we do not fall into activism or a heart- ciples of Brazilian Camillian Institutions and less pragmatism, as a result of which ‘because assessing how it is used as an instrument for of the work of the harvest of the Lord we run humanisation and evangelisation. What con- the risk of forgetting about the Owner of the crete results have we obtained through having harvest’? an effective appreciation of this document and Religious identity and professional practice not seeing it solely as ‘a publicity document to (above all when we behave like managers): be shown to people’ or a simple instrument of why is it uncomfortable to present ourselves marketing? with our own religious identity? Should we de- Lay professionals as employees: what hap- ny or uphold our identity? What is the pathway pens at the concrete level of evangelisation and of our witness? humanisation with the lay professionals who work in our institutions? Could one not per- We take our leave of you, renewing once haps organise better, for example, the strategy again our gratitude for the welcome and the of voluntary work? For example, the Marcelline fraternity that we experienced and to which sisters, in San Paolo, organise and do voluntary you bore witness. work with their employees at the Camillian ‘La May the Lord and St. Camillus help us so Croix’ Hospital in Zinvié, Benin, Africa. that we can be increasingly merciful towards The Camillian Family. Its members seem those who are on the ‘geographical and exis- to be visibly advanced in years and above all tential fringes’, through our personal witness there is a lack of new members. What support and through the numerous Camillian works and are we offering to strengthen and rejuvenate parishes that are to be found throughout Brazil! this team? The future of the Province (‘embracing Rome, 31 July 2016 the future with hope’). In the year 2022, in Memorial of St. Ignatius of Loyola six years’time, the Camillian Province of Brazil will celebrate its first centenary of the arrival of the first Camillian religious in Brazil.

30 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne messaggio del superiore generale ai confratelli della Vice Provincia del Perù Visita fraterna 14-18 agosto 2016

p. Leocir Pessini fr. José Ignacio Santaolalla

«La fraternità religiosa pur con tutte le differenze possibili, è un’esperienza di amore che va oltre i conflitti. I conflitti comunitari sono inevitabili: in un certo senso devono esi- stere, se la comunità vive davvero rapporti sinceri e leali. Questa è la vita. Pensare a una comunità senza fratelli che vivono in difficoltà non ha senso, e non fa bene. Se in una comunità non si soffrono conflitti, vuol dire che manca qualcosa. La realtà dice che in tutte le famiglie e in tutti i gruppi umani c’è conflitto. E il conflitto va assunto: non deve essere ignorato. Se coperto, esso crea una pressione e poi esplode. Una vita senza conflitti non è vita. (...)La tenerezza aiuta a superare i conflitti. (…) A volte siamo molto crudeli. Viviamo la tentazione comu- ne di criticare per soddisfazione personale o per provoca- re un vantaggio personale. A volte le crisi della fraternità sono dovute a fragilità della personalità, e in questo caso è necessario richiedere l’aiuto di un professionista, di uno psicologo. Non bisogna avere paura di questo; non si de- ve temere di cadere necessariamente nello psicologismo. Ma mai, mai dobbiamo agire come gestori davanti al con- flitto di un fratello. Dobbiamo coinvolgere il cuore». Papa Francisco all’Unione dei Superiori Generali – 82a Assemblea Generale Roma, 29 novembre, 2013

«Il problema dei soldi è un problema molto importante, sia nella vita consacrata, sia nella Chiesa diocesana. Non dobbiamo mai dimenticare che il diavolo entra “per le tasche”: sia per le tasche del vescovo, sia per le tasche della Congregazione. Questo tocca il problema della po- vertà (...) Ma l’avidità di denaro è il primo scalino per la corruzione di una parrocchia, di una diocesi, di una Congregazione di vita consacrata, è il primo scalino. (...) È prudenza avere un risparmio; è prudenza avere una buona amministrazione, forse con qualche investimento, quello è prudente: per le case di formazione, per portare avanti le opere povere, portare avanti scuole per i poveri, portare avanti i lavori apostolici… Se la povertà diventa miseria, anche questo fa male. Lì si vede la prudenza spirituale della comunità nel discernimento comune (...) Ma per favore, non lasciatevi ingannare dagli amici della camilliani-camillians • 3-4/2016 31 Messaggi e visite fraterne

congregazione, che poi vi “spenneranno” e vi toglieran- no tutto. (...) Ci sono tanti furbi, tanti furbi. La prudenza è non consultare mai una sola persona: quando avete bisogno, consultare varie persone, diverse. L’amministra- zione dei beni è una responsabilità molto grande, molto grande, nella vita consacrata. Ma mai, mai il denaro è una soluzione per i problemi spirituali. È un aiuto necessario, ma tanto quanto. Sant’I- gnazio diceva, sulla povertà, che è “madre” e “muro” della vita religiosa. Ci fa crescere nella vita religiosa co- me madre, e la custodisce. E si incomincia la decadenza quando manca la povertà». Papa Francisco alla Plenaria dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG) Roma, 12 maggio 2016

Caro p. Wilson Enrique Gonzales Carbajal, bri della famiglia camilliana e laici provenienti superiore Vice Provinciale del Perù, dal Perù e da altri paesi latino-americani come stimati membri del Consiglio della Vice Pro- la Colombia e l’Ecuador. vincia camilliana del Perù, La partecipazione dei religiosi al raduno Confratelli camilliani peruviani, è stata molto soddisfacente: ha partecipato la maggior parte dei religiosi della Vice Provincia salute e pace nel Signore della nostra vita! del Perù. L’incontro è stato articolato in due giornate (15 e 16 agosto), dedicando il primo Alla fine della nostra visita effettuata dal 13 giorno al ritiro, vissuto come esperienza di al 18 agosto 2016 (a complemento e a com- meditazione, accompagnati dalla riflessione e pletamento della visita pastorale vissuta dal 9 dalla condivisione di esperienze di vita di p. al 31 agosto 2015) abbiamo ancora vividi nei Cesar Torres, religioso redentorista molto co- nostri cuori e nei nostri ricordi i momenti di in- nosciuto ed apprezzato in Perù, con la propo- contro che abbiamo vissuto durante il raduno sta di varie meditazioni sul tema “La vita con- della Vice Provincia (presso la Casa di esercizi sacrata nell’Anno della Misericordia e le sfide Siloam, Chosica, 15-16 agosto), il cui obiet- odierne per l’identità religiosa”. tivo principale era quello di finalizzare “una Il secondo giorno, all’inizio della sessione, riflessione ed una consultazione iniziale circa è stato letto e discusso un articolo dell’Ispettore la possibilità di assumere lo status di Provincia Generale dei Salesiani, don Angel Fernández nel prossimo futuro”... Artime, sul tema “Vita Consacrata: tra ‘povertà Il Governo generale dell’Ordine è stato rap- amorosa’, ‘gestione necessaria’ e ‘tentazione presentato da p. Leocir Pessini, Superiore ge- del potere’“: tale riflessione è stata presentata nerale e da fr. José Ignacio Santaolalla, Consul- in occasione dell’ultima Assemblea Generale tore Generale dell’Ordine per l’economia e le dell’Unione dei Superiori generali (Roma, 26- missioni. Ricordiamo che avevamo promesso 28 maggio 2016). la nostra presenza a questo incontro, suggerito A seguire, si è cercato di addentrarsi nel da noi stessi, durante la visita pastorale effet- cuore dello scopo principale della riunione: tuata dal 19-31 agosto del 2015. valutare le possibilità della Vice Provincia per In questi stessi giorni è stato presente a Lima diventare Provincia in un prossimo futuro. Per anche p. Arnaldo Pangrazzi – docente presso il fare ciò, nelle settimane precedenti l’assem- Camillianum (Roma) e supervisore in Clinical blea generale, avete organizzato un lavoro di Pastoral Education. P. Arnaldo per tutto il mese preparazione in tutte le comunità, attraverso il di agosto ha sviluppato un corso di Pastorale quale avete discusso la questione di fondo. In Clinica per un gruppo di 14 persone, tra cui assemblea è stata presentata una sintesi di tutti religiosi e religiose camilliani e consacrati di i contributi delle comunità secondo la metodo- altre congregazioni religiose, per alcuni mem- logia del ‘vedere, giudicare, agire’, analizzan-

32 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne do i punti di forza, di debolezza, le opportunità • implementare l’auto-sostenibilità delle co- e le minacce/resistenze (SWOT) e la procedura munità ministeriali. da seguire per raggiungere l’obiettivo per di- ventare Provincia. Il documento è stato discus- so in gruppi ai quali è stato chiesto di selezio- 3. l a Vice Provincia percepisce il desiderio nare tre elementi principali per ciascuna delle dei suoi religiosi di migliorare e crescere prospettive di forza, debolezza, opportunità e sia intellettualmente che spiritualmente. resistenza e di individuare tre linee di azione per il rafforzamento e/o per implementare le Da implementare: caratteristiche individuate e condivise. • riprendere la formazione permanente come Un gruppo ha riflettuto sulla domanda:Che un mezzo necessario ed indispensabile per cosa dobbiamo fare per diventare Provincia? la maturità di ogni religioso. Le conclusioni di questo lavoro sono state poi • rafforzare gli incontri tra cappellani come refertate e discusse nell’assemblea plenaria. opportunità di aggiornamento. Riportiamo qui di seguito i risultati del do- • valorizzare l’aiuto che riceviamo dall’ester- cumento arricchito dalla discussione svoltasi no, sia nella formazione che nella specia- in seduta plenaria: tale riflessione può essere lizzazione dei religiosi. un importante e approfondito documento per il prossimo capitolo del Vice Provincia previsto per l’inizio dell’anno 2017. Opportunità

1. La ricchezza del carisma camilliano Punti di forza • è necessario che tutti i religiosi assumano e 1. La Vice Provincia ha infrastrutture adegua- vivano un’esperienza concreta e fattiva del te: la formazione, varie comunità ministe- ministero camilliano: anche le nostre opere riali, formazione degli agenti di pastorale, e le parrocchie siano vissute come intensa opere (come espressione del carisma per il proposta camilliana all’interno della realtà bene della società). sociale e civile in cui sono inserite. • preparazione ‘professionale’ dei religiosi in Da implementare: modo che possano dare il loro contributo • essere maggiormente riconosciuti e valoriz- nel mondo della salute, in particolare tra gli zati nei luoghi in cui viviamo ed operiamo. operatori sanitari. • pensare come rimodulare i nostri spazi per • rafforzare e dare spazio ai religiosi già for- nuove iniziative ministeriali. mati affinché possano condividere con i lai- • generare reddito usando alcuni spazi/am- ci e i religiosi le competenze già acquisite bienti, che altrimenti non avrebbero risorse nella loro formazione. per il loro mantenimento. 2. La comunità come luogo di convivenza fra- 2. Abbiamo risorse umane e materiale che ci terna permettono di assumere altre cappellanie e percepire un reddito da questa attività mi- • perseguire rapporti sinceri, onesti e traspa- nisteriale. renti. • promuovere spazi comuni tra i religiosi. Da implementare: • maggior impegno nel rispettare gli accordi • riconoscere e ricordare che tutti i religiosi condivisi in comunità. della Vice Provincia sono preziosi. Inoltre bisogna valorizzare l’età media molto bassa 3. La gratitudine: alla comunità e ai ‘fratelli dei religiosi stessi. maggiori’ • valutare e riconoscere i doni di ogni reli- gioso che possono e devono arricchire il • valorizzare ciò che la comunità camillia- carisma camilliano. na ha fatto per ciascuno di noi attraverso le camilliani-camillians • 3-4/2016 33 Messaggi e visite fraterne

persone che ci hanno accompagnato finora • devono promuovere un dialogo onesto, nel nostro cammino di studio, formazione, trasparente, maturo, cercando sempre di ministero. essere misericordiosi, con pazienza e atti- • prendere in considerazione e valutare i con- tudine all’ascolto. Devono essere sensibili fratelli anziani che hanno offerto il meglio ed efficienti. delle loro energie per la nostra Vice Provin- • devono promuovere tra di noi un clima di cia. Onorare anche la memoria di coloro trasparenza, in particolare sotto il profilo che ci hanno preceduto nella carità, con la economico così centrale nella vita della Vi- loro testimonianza di vita. ce Provincia. • implementare il mio contributo personale alla comunità come un segno di gratitudi- ne. minacce/Resistenze

1. La mancanza di apertura al dialogo: il ri- Debolezze sentimento

1. Per quanto riguarda la formazione: man- Da promuovere: canza di identità religiosa in quanto a ca- • un dialogo misurato, rispettoso e trasparen- risma e a spiritualità; scarso interesse per te tra i membri della comunità. Le questioni la formazione permanente e la formazione personali vengono risolte solo tra ‘due’. dei formatori. • in caso di conflitti non più gestibili, si cerchi la mediazione del superiore o di un altro impegno per: confratello per mantenere un clima frater- • ravvisare e adeguare il regolamento di for- no. mazione ai nuovi tempi. • non possiamo restituire – in forma vendica- • individuare tra i religiosi della Vice Provin- tiva – le ingiustizie subite tra di noi. cia nuovi formatori che possano soddisfare le esigenze dei giovani di oggi. 2. Mantenere una persona nello stesso posto e • ripensare la proposta della promozione vo- non spostarla: l’autoritarismo cazionale. Da promuovere: 2. Le relazioni interpersonali all’interno della • la presenza di due o più religiosi nelle no- comunità e soprattutto tra i confratelli. stre opere, in modo da facilitare la visibilità ed il coordinamento della nostra presenza impegno per: camilliana. • il necessario e paziente riconoscimento tra • formare persone che possono assumere la confratelli per una reciproca accettazione. gestione delle opere, accompagnati da un • avviare un cammino di fraternità perse- confratello che già conosce il lavoro del- guendo la sincerità ed il confronto perso- le strutture. Ci deve essere una continuità nale, maturo e rispettoso, contro ogni forma operativa di lavoro: non è possibile avviare di ipocrisia. da zero ogni attività quando un nuovo con- • promuovere la vita della comunità contro fratello ne assume la responsabilità. l’individualismo molto accentuato nella • migliorare la fiducia nelle capacità dei gio- nostra realtà sociale. vani religiosi.

3. Mancanza di leadership nell’autorità. 3. Assenza agli atti della comunità. impegno per: Da promuovere: • i superiori e animatori locali, i Vice Provin- • deve essere sradicata la ricerca di vantaggi ciali devono promuovere ogni singolo reli- personali a detrimento della comunità o dei gioso affinché i suoi carismi personali siano confratelli. sfruttati per il bene dell’Ordine.

34 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne

• la preoccupazione di ciascuno dei membri • saper cercare aiuto, quando si è in grado di della comunità per i confratelli: non lascia- riconoscere i propri limiti. Avere il coraggio re questo compito unicamente al superiore. e l’umiltà di essere aiutati ed accompagnati. • la fiducia come strumento per aiutare a capire i problemi personali o familiari che Terminati i report in assemblea, c’è stato può vivere un confratello affinché la comu- un tempo dedicato al rafforzamento di alcune nità lo appoggi nella ricerca di sostegno o idee o per proporne di nuove. di accompagnamento. Il Vice Provinciale, p. Enrique ha concluso ricordando che dobbiamo guardare in modo responsabile il lavoro e l’impegno di ciascu- Quali passi dobbiamo compiere per essere no; dobbiamo aiutarci l’un l’altro, attraverso la una Provincia? promozione del dialogo e non della divisione; utilizzando gli elementi necessari per essere trasparenti in tutte le questioni che coinvolgo- 1. La riconciliazione e l’integrazione tra tutti no l’uso di strumenti o responsabilità necessa- rie per il buon funzionamento della Vice Pro- Come? vincia. • attraverso il dialogo personale. Promuovere Alla fine di questo lavoro, ci sono stati al- incontri per risolvere, analizzare, affrontare cuni momenti di tensione e di discussione di i conflitti personali. situazioni personali che hanno generato una • edificare comunità sananti che accolgono, certa apprensione in tutto il gruppo. Certamen- perdonano, dialogano, comprendono, so- te queste questioni relative a conflitti personali no di sostegno, di ascolto, sono luoghi di che causano insoddisfazione e preoccupazio- festa. ne per tutti, alterando la serenità e la pace nella • celebrare la riconciliazione e la misericor- vita comunitaria, devono essere affrontate (ge- dia tra tutti. stite evangelicamente) come una priorità del Vice Provinciale e del suo Consiglio. 2. Rafforzare la nostra identità e il senso di Come ha ricordato Papa Francesco in un suo appartenenza alla nostra famiglia religiosa. passaggio del dialogo con i Superiori Generali riuniti in Assemblea Generale il 29 novembre Come? 2013 – che abbiamo anche riportato all’inizio • incoraggiare la partecipazione, l’impegno di questo messaggio – non dobbiamo avere ed il coinvolgimento negli atti e nelle azioni paura dei conflitti: la vita senza conflitto non comunitarie proposte dalla Vice Provincia. sarebbe una vita autentica. La questione cru- • rivitalizzare la capacità formativa di tutti i ciale è come ‘gestire’ questi conflitti personali. religiosi e soprattutto dell’equipe di forma- Se non si affrontano, i conflitti compromettono zione. la vita di fraternità e il senso di appartenenza • incoraggiare l’impegno di tutti coloro che alla Vice Provincia e all’Ordine. Vi è la neces- compongono la Vice Provincia. Non ci pos- sità di fare un cammino, un processo di ricon- sono essere scuse. ciliazione, per vivere in pace e con serenità il rispetto reciproco. Abbiamo bisogno di vivere 3. Promuovere e arricchire la nostra comunità “uno per l’altro” e non “uno contro l’altro”. con la ricerca di valori quali l’onestà, la fi- Si è parlato molto diffusamente anche della ducia, il dialogo, il rispetto e la correzione sostenibilità economica e finanziaria della Vi- fraterna. ce Provincia. Questa è certamente una grande sfida da affrontare, ma senza disperazione. È Come? emersa ripetutamente la necessità di realizza- • lavorare con gioia nel nostro ministero e re una gestione responsabile e trasparente per nella consacrazione: ci sono molte lamen- quanto riguarda la presentazione dei conti del- tele e ci sono poche gioie. Ricordiamoci la Vice Provincia e delle sue opere. che ci siamo impegnati per essere felici. Come Governo Generale suggeriamo che, • imparare a maturare in mezzo alle crisi. inizialmente ogni tre mesi (poi, ogni mese), ci camilliani-camillians • 3-4/2016 35 Messaggi e visite fraterne

luogo molto bello e dignitoso, con un museo che espone gli oggetti appartenenti al Beato. Insieme al Vice Provinciale ho presieduto la celebrazione eucaristica e poi ho benedetto diversi ambienti di questa comunità storica. In occasione di questa celebrazione ho potu- to incontrare molte religiose, religiosi e laici. La seconda celebrazione è stata alla sera del giorno 17 agosto, quando abbiamo celebrato l’Eucaristia nella Chiesa del Convento della Buenamuerte, festeggiando l’Assunzione del- la Madonna, con una significativa presenza di sia un incontro tra tutte le realtà istituzionali religiosi camilliani, studenti, religiose legate al della Vice Provincia (CEFOSA, Clinica San Ca- carisma camilliano e laici. milo, Hogar San Camilo e altri) coordinati dal Ringraziamo il governo della Vice Provin- Vice Provinciale e dal suo Consiglio con la par- cia nelle persone di p. Enrique e dei suoi con- tecipazione di tutti i direttori e i responsabili siglieri, per il prezioso servizio reso in termini per presentare i bilanci (pianificazione strategi- di coordinamento ed animazione della vita ca, difficoltà, sfide e realizzazioni). Solo crean- dei camilliani in Perù. Andiamo avanti nella do sinergia tra queste realtà con un necessario missione, senza perderci d’animo e senza sco- coordinamento centrale, sarà possibile pro- raggiarci, anche se in mezzo alle ‘incompren- cedere sicuri e con serenità in questo settore, sioni’. Come ci ricorda papa Francesco, nello che deve aiutare i più bisognosi, senza cadere svolgimento di questa missione saremo sem- nella tentazione del potere! Da soli ed isolati pre ‘in croce’, spesso ingiustamente, ma stiamo è facile cadere nello scoraggiamento che alla cercando la via della verità e del bene comune. fine brucia le persone e non genera alcuna for- Apprezziamo l’ospitalità che ci avete di- ma di testimonianza evangelica. Questo non è mostrato. Abbiamo trovato semplice e facile il certamente il modo di procedere: anzi è uno sentirci a casa in mezzo a voi. Avete davanti stile da evitare. un’agenda di lavoro molto delicata ed esigen- Abbiamo bisogno di stabilire e attuare una te. Affrontatela nello spirito della verità evan- nuova mentalità di gestione e di rendiconta- gelica e del reciproco rispetto. Ricordiamo che zione dei bilanci in piena trasparenza. Questo il responsabile non è solo il governo della Vice non avviene senza un coordinamento. Vi invito Provincia, ma ognuno di voi è co-responsabile. e vi incoraggio a continuare ad avanzare nel Auspichiamo che il prossimo capitolo della lavoro già svolto nella Vice Provincia per coor- Vice Provincia sia un momento di kairós, di dinare tutte le risorse infrastrutturali ed econo- presenza della grazia di Dio, di discernimento miche. È triste, ma dobbiamo ricordarlo, che la da parte nostra affinché vi renda responsabili “non comunione dei beni” è una grave offesa verso la storia per avanzare verso il futuro da al voto di povertà e può costituire un motivo di costruire, seguendo i disegni di Dio. espulsione di un religioso dall’Ordine. Vi salutiamo fraternamente invocando san Sia che si decida di passare allo status di Camilo, il nostro Padre Fondatore e il Beato Provincia, sia che si decida di rimanere una Luigi Tezza, ‘l’apostolo di Lima’, affinché vi vice Provincia, c’è bisogno di un cambiamento stimolino a camminare senza paura del futuro, per superare “un clima di dolore sotterraneo” affrontando con coraggio le sfide su cui abbia- che esiste nella Vice Provincia, come è stato mo discusso durante la nostra visita pastorale evidenziato da alcuni di voi. e che ora vi ricordiamo in questa lettera nella Il terzo giorno della nostra presenza in Perù loro urgenza, con serenità, sensibilità e verità è stato dedicato a due celebrazioni. La prima evangeliche. con la comunità delle Figlie di San Camillo che vive nel luogo dove visse e morì p. Luigi San Pablo / Madrid, 23 agosto 2016 Tezza. Questi spazi sono stati completamente Festa di Santa Rosa da Lima (1586-1617) rinnovati e decorati. Ora si mostrano come un prima santa d’America

36 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits message to the Camillian Religious of the Vice-Province of Perù Fraternal Visit 14-18 August 2016

fr. Leocir Pessini br. José Ignacio Santaolalla

‘With all its possible differences, religious fraternity is an experience of love that goes beyond conflicts. Com- munity conflicts are inevitable: in a certain sense they have to exist if the community really lives sincere and loyal relationships. That is life. To think of a community without brothers who live in difficulty has no meaning, and is not good. If in a community conflicts are not suf- fered, this means that something is lacking. Reality tells us that in all families and in all human groups there is conflict. And conflict should be taken on: it must not be ignored. If covered, it creates pressure and then ex- plodes. A life without conflicts is not life…Tenderness helps to overcome conflicts…At times we are very cruel. We experience the common temptation to criticise for personal satisfaction or to obtain a personal advantage. At times, the crises of fraternity are due to the frailty of a personality and in this case the help of a professional, of a psychologist, should be asked for. We should not be afraid of this; we must not be afraid of necessarily falling into psychologism. But never, never must we act as administrators of the conflict of a brother. We must involve our hearts’.

Pope Francis to the Union of Superior Generals, Eighty-second General Assembly, Rome, 29 November 2013

‘The problem of money is a very serious problem, both in consecrated life and in the diocesan Church. We must never forget that the devil enters “through our pockets”: the pockets of the bishop and the pockets of the con- gregation. This touches on the problem of poverty…But greed for money is the first step towards corruption in a parish, in a diocese, in a congregation of consecrated life: it is the first step… It is prudent to have savings; it is prudent to have good administration, perhaps with some camilliani-camillians • 3-4/2016 37 Messages and fraternarl visits

investment, that is prudent: for the houses of formation, to continue works for the poor, to manage schools for the poor, to continue apostolic works…If poverty be- comes destitution, this too causes harm. There one sees the spiritual prudence of the community in common dis- cernment… But please, do not let yourselves be fooled by friends of the congregation, who then fleece you and take everything from you…There are many cunning peo- ple, so many. Prudence means never consulting only one person: when you need something, consult various peo- ple, different ones. The administration of assets is a very serious responsibility, very serious, in consecrated life… But money is never, never a solution to spiritual prob- lems. It is a necessary aid, but just that. Saint Ignatius said that poverty is the “mother” and “wall” of religious life. It enables us to grow in religious life like a mother, and protects it. Decadence begins when poverty is lacking’. Pope Francis to the Plenary Assembly of the International Union of Superior Generals (UISG) – Rome, 12 May 2016

Dear Fr. Wilson Enrique Gonzales Carbajal, gust, Fr. Arnaldo engaged in a course in clinical Vice-Provincial superior of Peru, pastoral care for a group of fourteen people, Esteemed members of the Council of the amongst whom were men and women Camilli- Camillian Vice-Province of Peru, an religious and consecrated people from other Peruvian Camillian religious brothers, religious Congregations; for some members of the Camillian family; and for other lay people Health and peace in the Lord of our lives! from Peru and other countries of Latin America At the end of our visit of 13-18 August 2016 such as Colombia and Ecuador. (which complemented and completed the pas- The participation of religious in the meeting toral visit of 19-31 August 2015), we still have was very satisfactory – most of the religious of vivid in our hearts and memories the moments the Vice-Province of Peru took part. The meet- of encounter that we experienced during the ing was organised around two days (15-16 meeting of the Vice-Province (at the Siloam August). The first day was dedicated to are- House of Exercises, Chosica, on 15-16 August). treat which was experienced as meditation and The principal objective of this meeting was to where we were accompanied by the thoughts finalise a ‘reflection upon, and initial consulta- and the sharing of life experiences of Fr. Cesar tion about, the possibility of acquiring the sta- Torres, a Redemptorist religious who is very tus of a Province in the near future’. well known and appreciated in Peru. Various The general government of the Order was meditations were offered on the theme: ‘Con- present at this meeting through Fr. Leocir secrated Life in the Year of Mercy and Today’s Pessini, the Superior General, and Br. José Ig- Challenges for Religious Identity’. nacio Santaolalla, the member of the General The second day, at the beginning of the Consulta of the Order responsible for finances session, witnessed the reading and discussion and mission. We would like to observe that we of an article by the General Inspector of the promised our presence at this meeting, which Salesians, Don Angel Fernandez Artime, on we ourselves suggested during the pastoral visit the subject: ‘Consecrated Life: between ‘Lov- of 19-31 August 2015. ing Poverty’, ‘Necessary Management’and ‘the During this period also present in Lima was Temptation of Power’’. This had been read on Fr. Arnaldo Pangrazzi – a lecturer at the Camil- the occasion of the last general assembly of the lianum (Rome) and a supervisor in clinical pas- Union of Superior Generals held in Rome on toral education. For the whole month of Au- 26-28 May 2016).

38 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits

Afterwards an attempt was made to go to implementation: the heart of the chief purpose of the meeting: • Being more recognised and valued in the to assess the possibility of the Vice-Province places where we live and work. becoming a Province in the near future. To do • Thinking about how to re-modulate our this, during the weeks prior to the general as- spaces for new ministerial initiatives. sembly you organised preparatory work in all • Generating income using certain spaces/ your communities when you discussed this ba- environments which otherwise would not sic question. During the assembly a summary have the resources for their own mainte- of all the contributions of the communities was nance. presented according to the method of ‘seeing, judging, acting’, analysing the strong points, the 2. We have the human and material resources weak points, the advisable steps, the threats/ which will allow us to take responsibility forms of resistance (SWOT), and the procedure for other chaplaincies and enjoy an income to be followed to achieve the goal of becom- from this ministerial activity. ing a Province. This document was discussed in groups that were asked to select three principal implementation: elements for each of the questions of strength, • Recognising and remembering that all the weakness, advisable steps, and resistance, and to religious of the Vice-Province are valuable. identify three pathways of action for a strength- In addition, valuing the very low average ening and/or implementation of the characteris- age of the religious themselves. tics that had been identified and agreed upon. • Assessing and recognising the gifts of each One group thought about the question: what religious which can, and must enrich, the should we do to become a Province? The con- Camillian charism. clusions of its deliberations were communicated • Implementing the self-sustainability of mi- to, and then discussed by, the plenary assembly. nisterial communities. With the participants arranged in groups, all the contributions of the seven communities of your 3. The Vice-Province perceives the wish of its Vice-Province were then addressed. The groups religious to improve and grow both intel- selected three principal characteristics of the lectually and spiritually. following aspects: points of strength, points of weakness, advisable steps and threats/tensions, implementation: together with three pathways of action which • Adopting ongoing formation as a necessary were proposed to strengthen and finalise what and indispensable instrument for the matu- had been agreed upon. rity of each religious. We here present the results of this docu- • Strengthening meetings between chaplains ment enriched by the discussion which took as an opportunity for updating. place during the plenary assembly. This analy- • Valuing the help that you receive from abro- sis could be an important and in-depth docu- ad in the formation and in the specialisation ment for the next Chapter of the Vice-Province of religious. which is envisaged for the beginning of the year 2017. advisable steps

Points of strength 1. The riches of the Camillian charism

1. The Vice-Province has adequate infrastructu- • All the religious should acquire and live a res: formation, various ministerial commu- concrete and real experience of Camillian nities, the formation of pastoral workers, ministry: our works and our parishes should works (as an expression of the charism for be experienced as an intense Camillian pro- the good of the communities in which you posal within the social and civil realities to live). which they belong. camilliani-camillians • 3-4/2016 39 Messages and fraternarl visits

• A ‘professional’grounding of religious so tion who can meet the needs of the young that they can make their contribution to the men of today. world of health and health care, in particu- • Thinking anew about how the promotion of lar amongst health-care workers. vocations is practised. • Strengthening and giving space to religious who have already received their formation 2. i nterpersonal relationships within commu- so that they can share with lay people and nities and above all between religious. religious the abilities and skills that they ha- ve already acquired during their formation. a commitment to: • A necessary and patient recognition by re- 2. A community as a place of fraternal life to- ligious of one another in order to achieve gether mutual acceptance. • Setting in motion a pathway of fraternity, • The pursuit of sincere, honest and transpa- pursuing sincerity and personal, mature rent relationships. and respectful dialogue, against all forms • The promotion of shared spaces amongst of hypocrisy. religious. • The promotion of community life against an • A greater commitment to respecting the individualism that is very much emphasised agreements reached within a community. in our social realities.

3. Gratitude: towards the community and 3. a lack of leadership in authority. towards ‘older brothers’ a commitment to: • Valuing what the Camillian community has • Local Superiors and animators, and the done for each one of us through the people Vice-Provincials, working for each individ- that have accompanied us hitherto on our ual religious so that his personal charisms journey of studies, formation and ministry. are used for the good of the Order. • Taking into consideration and valuing our • They must promote honest, transparent and elderly religious who have offered the best mature dialogue, always seeking to be mer- of their energies for our Vice-Province. Also ciful, with patience and an aptitude for lis- honouring the memory of those who have tening. They must be sensitive and efficient. preceded us in charity through the witness • They must promote amongst us an atmos- of their lives. phere of transparency, in particular from an • Implementing my contribution to the com- economic point of view, which is so central munity as a sign of gratitude. in the life of the Vice-Province.

Weaknesses Threats/Forms of Resistance

1. a s regards formation: a lack of religious identity as regards our charism and spiri- 1. a lack of openness to dialogue: resentment tuality; a low level of interest in ongoing formation and the formation of those pro- The promotion of: viding formation. • Measured, respectful and transparent dia- logue between the members of a commu- nity. Personal questions should be resolved a commitment to: only between the ‘two’ involved. • In the case of conflicts that are no longer • Revising our rules for formation and adapt- manageable, the mediation of the Superior ing them to the new times. or another religious should be sought in or- • Identifying from amongst the religious of der to conserve a fraternal atmosphere. the Vice-Province new providers of forma-

40 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits

• We cannot pay people back – in a vindic- support and listen means the creation of tive way – for the injustices that we have places of celebration and happiness. endured. • Celebrating mercy and reconciliation be- tween everyone. 2. Keeping a person in the same post and not moving him: authoritarianism 2. s trengthening our identity and a sense of belonging to our religious family. How can The promotion of: this be achieved? • The presence of one or more religious in our works in order to facilitate the visibil- • Encouraging participation, commitment ity and the coordination of our Camillian and involvement in the decisions and ac- presence. tivities of a community that are proposed • Providing formation to people who can take by the Vice-Province. on the management of works, accompanied • Revitalising the capacity for formation of all by a religious who already knows the work the religious and above all of the team re- of the institutions involved. There must be sponsible for formation. an operational continuity as regards work: • Encouraging the commitment of all those it is not possible to start every activity from who make up the Vice-Province. There can zero when a new religious takes responsi- be no excuses here. bility for it. • Improving trust in the capacities of young 3. Promoting and enriching our community religious. through the search for values such as ho- nesty, trust, dialogue, respect and fraternal 3. a bsence when it comes to the decisions of correction. How can this be achieved? the community. • Working with joy in our ministry and con- The promotion of: secration: there are many complaints and • The eradication of the search for personal few joys. Let us remember that we have advantages to the detriment of the commu- committed ourselves to being happy. nity or the other religious. • Learning to mature amidst crises. • The concern of each of the members of the • Knowing how to look for help when we community for their fellow religious: leav- are able to recognise our own limitations. ing a task and not delegating this task to the Having the courage and the humility to be Superior alone. helped and accompanied. • Trust as an instrument that helps us in achieving an understanding of the personal After the reports had been read out to the or family problems that can be experienced assembly, time was dedicated to strengthening by a religious so that the community helps some ideas or proposing new ones. him in his search for support and accom- The Vice-Provincial, Fr. Enrique, concluded panying. by observing that we must look in a responsi- • ble way at the work and the commitment of What steps must be taken to become a Pro- each religious and that we must help each oth- vince? er through the promotion of dialogue and not division, using the instruments that are needed 1. The reconciliation and integration of everyo- to be transparent in all the questions that in- ne. How can this be achieved? volve use of the instruments or responsibilities that are required for the smooth running of the • Through personal dialogue. Promoting Vice-Province. meetings to resolve, analyse and address At the end of this work there were some mo- personal conflicts. ments of tension and discussion in relation to • The building up of healing communities that personal situations and these generated a cer- welcome, engage in dialogue, understand, tain apprehension in the whole of the group. camilliani-camillians • 3-4/2016 41 Messages and fraternarl visits

It is certainly the case that these questions re- ly not the way to proceed – indeed, it is a style lating to personal conflicts which cause dis- that should be avoided. satisfaction and concern for everyone, altering We need to establish and actuate a new the serenity and the peace of community life, mentality as regards the management and pro- must be addressed (managed in an evangelical duction of accounts in full transparency. This way) as a priority by the Vice-Provincial and does not take place without coordination. I his council. invite you, and I encourage you, to continue As Pope Francis observed in a passage in to advance in the work that has already been his dialogue with the Superior Generals at their done in the Vice-Province to coordinate all the General Assembly on 29 November 2013 – in infrastructural and economic resources. It is a a text that is to be found at the beginning of sad fact, but this is something that we must re- this message – we must not be afraid of con- member, that the ‘non communion of goods’is flicts: a life without conflict would not be an a grave offence to the vow of poverty and can authentic life. The crucial question is how to constitute a grave reason for the expulsion of a ‘manage’ these personal conflicts. If they are religious from the Order. not addressed, conflicts will compromise the Both if it is decided to move to the status life of fraternity and the feeling of belonging of a Province and if it is decided to remain a to the Vice-Province and the Order. Here there Vice-Province, there is a need for change to is a need to go on a journey, a process of rec- overcome an ‘atmosphere of subterranean onciliation in order to live mutual respect in pain’which exists in the Vice-Province, as was peace and serenity. We need to live ‘for each highlighted by some of you. other’ and not ‘against each other’. The third day of our presence in Peru was A great deal was also said by many people dedicated to two celebrations. The first was about the economic and financial self-sustain- with the community of the Daughters of St. ability of the Vice-Province. This is certainly Camillus who now live where Fr. LuigiTezza a great challenge and one that has to be ad- lived and died. These spaces have been com- dressed, but without giving way to despair. The pletely renewed and decorated. Now it has the need repeatedly emerged to achieve a respon- appearance of a very fine and dignified place, sible and transparent management of the pres- with a museum in which the objects that be- entation of the accounts of the Vice-Province longed to this Blessed are on display. Together and its works. with the Vice-Provincial, I presided over the Representing the central government of celebration of the Eucharist and then I blessed the Order, we suggest that to begin with every the various places of this historic community. three months, and then every month, there On the occasion of this celebration I was able should be a meeting of all the institutions of the to meet many men and women religious and Vice-Province (the CEFOSA, the St. Camillus lay people. The second celebration was in the Clinic, the Hogar San Camilo, and others). This evening of 17 August when we celebrated the should be coordinated by the Vice-Provincial Eucharist in the church of the religious house and his council, with the participation of all of the Buenamuerte, celebrating the Assump- the functionaries and managers of these insti- tion of Our Lady with a notable presence of tutions, in order to present budgets (strategic Camillian religious, students, and lay people planning, difficulties, challenges and achieve- connected with the Camillian charism. ments). Only by creating synergy between We thank the government of the Vice-Prov- these institutions, with the necessary central ince in the person of Fr. Enrique and his coun- coordination, will it be possible to proceed cillors for the valuable service that has been safely and with serenity in this field, which rendered in terms of the coordination and must help those most in need, without falling animation of the lives of the Camillians in Pe- into the temptation of power! Alone and isolat- ru. Let us go forward on our mission, without ed it is easy to fall into discouragement which losing heart and without being discouraged, in the ends burns people and does not generate even amidst ‘examples of incomprehension’. any kind of evangelical witness. This is certain- As Pope Francis often reminds us, in carrying out this mission we will always be ‘on a cross’,

42 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits often unjustly, but we are searching for the way future which should be constructed following of truth and the common good. the designs of God. We appreciate the hospitality that you gave We greet you fraternally and pray to St. us. We found feeling at home amongst you Camillus, our Father Founder, and the Blessed simple and easy. You have before you a work Luigi Tezza, ‘the apostle of Lima’, so that they agenda that is very delicate and demanding. may stimulate you to journey forward without Address it in a spirit of gospel truth and mutual fear of the future, addressing with courage the respect! Let us remember that who is respon- challenges that we discussed during our pasto- sible is not only the central government of the ral visit, and whose urgency we have reminded Vice-Province – each one of you is co-respon- you about in this letter, with gospel serenity, sible! sensitivity and truth. We hope that the next Chapter of the Vice-Province will be a moment of kairos, of San Pablo/Madrid, 23 August 2016 the presence of the grace of God, and of dis- Feast Day of Saint Rose of Lima cernment on your part so that you it makes you (1586-1617) – the first saint of the Americas responsible to history in advancing towards the

camilliani-camillians • 3-4/2016 43 Messaggi e visite fraterne messaggio del superiore generale ai confratelli della Comunità dell’australia Visita pastorale 5-14 settembre 2016

p. Leocir Pessini p. Aris Miranda

Testimoniare la misericordia di Dio verso i malati in Oceania

«Voi non avete solo una gloriosa storia da ricordare e da raccontare, ma una grande storia da costruire! Guardate al futuro, nel quale lo Spirito vi proietta per fare con voi ancora cose grandi» (Vita consecrata n. 110)». Guardate al passato con gratitudine; vivete il presente con passione per abbracciare il futuro con speranza. Lettera apostolica del santo padre Francesco a tutti i Consacrati in occasione dell’Anno della Vita Consacrata

Caro p. Rolando J. Fernandez – superiore pro- stero in diversi ospedali dove siete impegnati vinciale della Provincia delle Filippine nell’assistenza pastorale in collaborazione con Caro p. Diosdado Haber – superiore delegato la diocesi di Parramatta, nello Stato del New della Delegazione australiana South Wales. stimati Confratelli, p. marcelo ‘Bong’ Pamin- La visita pastorale, a lungo attesa dalla vostra tuan, p. Giulio Ghezzi, p. Remegio ‘Regie’ Delegazione, è stata finalizzata il 14 settembre Jamorabon, p. Domingo ‘meng’ Barawid e fr. 2016, in occasione della Festa dell’Esaltazio- Eric Perret ne della Santa Croce. Inizialmente, qualche tempo fa, avevamo programmato questa visita Salute e la pace nel Signore Risorto della per i giorni successivi al 17 novembre 2015 nostra vita! subito dopo la nostra visita nella Delegazione È stata davvero una gioia immensa per me, camilliana in Indonesia. Tuttavia, un’eruzione come Superiore generale, ed anche per p. Aris vulcanica ha paralizzato l’aeroporto di Bali in Miranda, Consultore generale per ministero, cui dovevamo transitare e ci siamo bloccati. Il aver potuto effettuare questo viaggio per poter 4 settembre 2016 sono giunto a Sidney diret- essere con voi durante questa visita fraterna, tamente da Sao Paolo, mentre p. Aris è arrivato pastorale e canonica, nei giorni dal 5 al 14 set- da Roma: quasi 24 ore per raggiungere questo tembre 2016. bellissimo e gradevole continente, in cui abbia- Questa lettera testimonia il nostro messag- mo potuto godere dei benefici della stagione gio fraterno e l’apprezzamento che sgorga dal primaverile nella costa orientale dell’Australia nostro cuore dopo avervi incontrato perso- () e dello spirito gioioso nella nalmente, con stile formale e informale nella vostra comunità. Per la cronaca, questa visita vostra comunità e nell’ambito del vostro mini- pastorale, completa la nostra visita alla Pro-

44 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne vincia delle Filippine (26 gennaio–7 febbraio, della comunità e dei nostri confratelli lo visi- 2015) e alle sue delegazioni: Taiwan (8-12 feb- tano regolarmente. Anch’io e p. Aris abbiamo braio 2015), Indonesia (7-16 novembre 2015) avuto modo di incontrarlo. Quest’epoca è sta- ed ora l’Australia (5-14 settembre 2016). ta contraddistinta da una crescita fenomenale per la missione e le vocazioni della Provincia anglo-irlandese. Guardando con gratitudine alla nostra storia P. Tom ÒConnor ha osservato che “non c’è (passata) in questa area del mondo bisogno di dire che i malati erano la preoccu- pazione principale dei Camilliani appena arri- «Ogni nostro Istituto viene da una ricca vati ed essi hanno concentrato, fin da subito, il storia carismatica. Alle sue origini è presente loro ministero attorno alla cura dei malati ne- l’azione di Dio che, nel suo Spirito, chiama al- gli ospedali e nelle case private. A causa della cune persone alla sequela ravvicinata di Cristo, carenza di sacerdoti, l’Arcivescovo Prendivil- a tradurre il Vangelo in una particolare forma le ha chiesto alla nuova comunità camilliana di vita, a leggere con gli occhi della fede i se- di assumere la responsabilità della cura della gni dei tempi, a rispondere con creatività alle parrocchia di recente erezione a Carlisle. Nel necessità della Chiesa. L’esperienza degli inizi frattempo, il ministero a domicilio e la cura è poi cresciuta e si è sviluppata, coinvolgen- degli anziani sono cresciuti rapidamente così do altri membri in nuovi contesti geografici e come è cresciuto rapidamente lo spirito camil- culturali, dando vita a modi nuovi di attuare liano divenendo molto noto e facendo crescere il carisma, a nuove iniziative ed espressioni di anche la necessità di sempre maggiori energie carità apostolica». da parte dei primi camilliani” (cfr.: Camillians Lettera apostolica del santo padre France- in Australia, in Camillians Today, 95). In que- sco a tutti i Consacrati in occasione dell’Anno sta prospettiva, cercando di rispondere alle della Vita Consacrata, 1. esigenze del crescente invecchiamento della I religiosi camilliani, animati dal profondo popolazione in quella zona del paese, con desiderio di diffondere il vangelo della mise- l’aiuto delle generose donazioni di amici dei ricordia ai malati, hanno iniziato un nuovo Camilliani e del Ministero della Salute, ven- viaggio verso le estreme terre del Pacifico, rag- ne acquistato un pezzo di terra e fu costruita giungendo l’Australia. Essa costituisce il quin- una casa di cura (Mount St. Camillus Nursing to continente che i Camilliani hanno raggiunto Home) a Forrestfield. La nuova struttura, con per estendere il loro carisma e vivere il loro 36 letti, fu ufficialmente inaugurata nel maggio ministero. Nel settembre 1963 i primi due Ca- del 1972, e presto divenne un punto di riferi- milliani provenienti dalla Provincia anglo-ir- mento importante per lo sviluppo dell’Ordine landese – p. John Cleary, superiore della nuova in Australia. fondazione (morto nel 1977) e p. Sean Bredin A Perth, i Camilliani hanno assunto il mi- (deceduto nel 2015) – arrivarono a Perth, ac- nistero pastorale in tre parrocchie: Holy Name colti dal vescovo mons. Myles McKeon che Church, a Carlisle (1969), a Maida Vale (1970) conosceva i Camilliani in Irlanda, a Killucan e nella St. Aloysius Church a Shenton Park sin dal 1947. Nella diocesi di Perth, sono stati (1980). Hanno curato la pastorale in sei cap- impegnati come parroci (Carlisle e Maida Va- pellanie di altrettante strutture sanitarie della le) e come cappellani negli ospedali (Subiaco). zona e hanno seguito i servizi in tre case di Nel 1972, inaugurarono la prima casa di cura cura. Tuttavia, nel 1985 la Provincia ha deci- (36 letti) a Forrestfield. In quest’epoca, c’erano so di ritrarsi dal ministero diretto nella casa di già ben undici camilliani irlandesi impegnati in cura, affidandolo ad una organizzazione laica vari servizi nella diocesi di Perth. Quattordici cattolica: la Southern Cross Homes Inc. Questa anni dopo, nel 1977, fr. Eric Perrett (originario decisione è stata determinata da diverse ragio- del Queensland), la prima e unica vocazione ni: a) il numero limitato di religiosi disponibili australiana, emise la sua prima professione dei per la missione; b) un maggiore controllo del voti religiosi. Ora a causa del suo fragile sta- governo e la difficoltà di cercare di far quadra- to di salute, fr. Eric vive in una casa di cura re i conti con una realtà finanziaria deficitaria; privata (St. Hedwig Village), vicino alla casa c) la possibilità di mantenere la struttura co- camilliani-camillians • 3-4/2016 45 Messaggi e visite fraterne munque sotto l’egida di un apparato cattolico misericordia ai malati in Australia occidentale, di controllo; d) la prospettiva di presa in carico nella Arcidiocesi di Perth. della parrocchia urbana di Subiaco e la pro- spettiva di lavorare nella cappellania presso il St. John of God Hospital di Subiaco e di altre la nuova fondazione in new south Wales importanti strutture ospedaliere (cfr. Report, Fr. (diocesi di Parramatta) Sean Bredin, MI, November 1996, 2). Con queste difficoltà e con nuove prospet- Nel 2002, la Provincia filippina ha eretto tive, nel 1988 la Provincia anglo-irlandese ha una nuova comunità in Westmead, NSW (New subito cercato la collaborazione dall’allora Vi- South Wales). Il primo agosto 2002, due reli- ce Provincia dell’Estremo Oriente (attualmente giosi camilliani filippini sono atterrati a Syd- Provincia delle Filippine). P. Giovanni Rizzi (ex ney. Sono stati accolti da p. Robert McGuckin, Vice Superiore provinciale) stimò cche ci sa- Vicario Generale della diocesi di Parramatta. rebbero voluti dieci anni prima di riuscire ad I Camilliani hanno assunto la cura pastorale inviare in Australia dei religiosi dalla Vice Pro- della parrocchia del Sacred Heart (2002-2015) vincia. Il primo gruppo di religiosi (3) è arrivato e della cappellania del Westmead Hospital, nel 1998, guidato da p. Giulio Ghezzi e venne ospedale pediatrico, del Cumberland Hospital poi seguito da un altro gruppo di due confratel- e del Nepean Hospital. Più tardi, i due religio- li. Nel 2002, un altro piccolo drappello di tre si della provincia filippina che risiedevano a camilliani arrivò dalla delegazione indiana per Perth si sono uniti alla comunità di Westmead sostituire i religiosi della provincia filippina che (prima residenza) ubicata nella canonica della si sarebbero poi spostati per aprire una nuova parrocchia del Sacred Heart. Nel 2007, i con- comunità a Parramatta. Tuttavia, un anno dopo, fratelli si sono potuti finalmente spostare fuori i confratelli indiani sono stati richiamati in In- Perth, stabilendosi nella diocesi di Parramatta dia. Nel frattempo, i camilliani della provincia in una nuova casa messa a disposizione dalla filippina si era stabiliti presso il Sacred Heart diocesi, nel sobborgo di Wentworthville (se- Presbytery della diocesi di Parramatta. conda residenza). Dal 1998, undici confratelli Ciò nonostante, il seme che è stato spar- della Provincia filippina sono stati assegnati so si è radicato ed è germogliato. La presen- al servizio pastorale della parrocchia e delle za camilliana in questo vasto continente si sta cappellanie ospedaliere nelle diocesi di Perth modellando. P. Sean Bredin, allora Superiore e Parramatta. Dall’inizio della missione camil- della delegazione, ha potuto affermare che “la liana in Australia fino ad oggi, in un arco di 53 presenza Camilliana a Perth, nel corso degli anni, 31 religiosi camilliani sono stati incarica- ultimi 33 anni ha dato un contributo signifi- ti per un ministero in questo continente. cativo alla Chiesa locale nei settori della pa- Allo stato attuale i Camilliani si stanno con- storale parrocchiale e dell’assistenza sanitaria. centrando sul ministero ospedaliero della cap- Nonostante le difficoltà incontrate, la presen- pellania presso il Westmead ospedale pediatri- za camilliana è stata apprezzata dalla Chiesa co – uno dei più grandi centri di insegnamento e dalla comunità in generale e ha fornito una medico e di ricerca ospedaliera dell’Australia testimonianza visibile del carisma camilliano –; il Cumberland, ospedale per la salute menta- e dello spirito ereditato dal suo fondatore, san le; il Blacktown Hospital e il Mt. Druitt Hospi- Camillo. I Camilliani saranno necessari anche tal. È molto interessante notare che il ministero in futuro per lavorare con la Chiesa locale e della cappellania ospedaliera in Australia è un con i laici, per continuare a garantire una pre- servizio con un profilo ecumenico (condiviso senza cattolica significativa nella cura della con altre confessioni cristiane) e interreligioso salute e nella testimonianza dei valori e degli (musulmani, buddisti, indù, etc.). Ogni ministro impegni per un’autentica prospettiva della sa- di culto segue i propri membri, anche se non lute nell’offerta dei diversi servizi sanitari” (cfr. esclusivamente per le loro esigenze pastorali e Report, Fr. Sean Bredin, MI, November 1996, spirituali, pur nell’accordo della condivisione 3). In un arco di 33 anni, venti membri della di un luogo comune per il culto, una stanza Provincia Camilliana anglo-irlandese hanno singola per tutti. Mentre ognuno ha degli spazi reso una vera testimonianza del vangelo della propri dove coordinare i rispettivi programmi

46 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne

ro di parrocchiani che hanno attestato che voi avete fatto la differenza nella loro vita. Non c’è da stupirsi, quindi, che la vostra presenza in diocesi sia molto apprezzata dal vescovo e dal suo clero. Inutile dire che la Chiesa in Australia ha un disperato bisogno di ‘pastori’, soprattutto di coloro che sappiano prendersi cura dei biso- gni spirituali dei malati e dei fedeli. La popola- zione australiana sta invecchiando a causa di un indice molto bassa della fertilità e dell’au- mento della speranza di vita. D’altra parte, il ed attività pastorali, nel contempo si dispone significativo cambiamento delle politiche di di un luogo comune in cui è possibile intera- immigrazione nel corso degli anni hanno in- gire liberamente con gli altri assistenti religiosi coraggiato i migranti, nella maggioranza cat- in modo formale e informale. Si tratta di un tolici, provenienti da paesi vicini e dall’Europa atto di riconoscimento della ricchezza che il a trasferirsi in Australia e a ridare nuovo linfa ministero pastorale può offrire nella cura dei alla Chiesa stessa. Queste condizioni generano malati, attraverso la sinergia e il confronto tra le nuove sfide nella società australiana, non solo diverse fedi e culture dei pazienti e, allo stesso dal punto di vista socio-economico, ma anche tempo attraverso il desiderio dei cappellani di spirituale. L’incontro tra culture diverse po- condividere un unico approccio nelle diverse trebbe generare in qualche modo tensioni sia situazioni ed esigenze dei malati. Questa ric- esterne che interne, con un certo impatto sulla chezza di esperienza di pastorale nel ministero salute e sul benessere dei cittadini. I migran- dell’assistenza ai malati, deve essere valoriz- ti che sono per lo più integrati con la propria zata! cultura religiosa-spirituale si sono confrontati P. Aris e io siamo stati lieti di sentire gli ap- immediatamente con una cultura secolare in prezzamenti sinceri dei pazienti, degli opera- rapida crescita. Come araldi della misericordia tori sanitari e dei vostri colleghi circa il vostro di Dio, voi custodite un grande compito, dal ministero. Siamo stati entusiasti nel sentire da momento che la vostra presenza fisica e spiri- alcuni dei vostri colleghi di cappellania che tuale è desiderata proprio da queste persone. sono non camilliani, ma che affermano con Un altro sviluppo interessante che abbiamo onestà di “essere un cappellano con un cuore notato è la graduale crescita della Famiglia Ca- camilliano”. Certo, la qualità della vostra de- milliana Laica (FCL) a Parramatta, fin dai suoi dizione e cura per i pazienti attira la loro at- albori nel 2014. I membri della FCL che abbia- tenzione, l’apprezzamento e quindi l’identifi- mo incontrato durante questa visita ci hanno cazione. Un operatore sanitario del Westmead lasciato un’impressione positiva del loro desi- Hospital, durante una visita informale alla sua derio e dell’impegno di conoscere, imparare e famiglia, ci ha confidato che “forse neppure i condividere il carisma e la spiritualità dei ca- camilliani sono consapevoli di quanto aiuto, milliani nel prendersi cura dei malati, partico- amore e cura hanno saputo offrire e condivi- larmente negli ospedali. Siamo rimasti stupiti dere con queste persone che soffrono”. Ha poi dalla composizione multietnica dei membri continuato: “le vostre preghiere compiono mi- della FCL – australiani, colombiani, filippini, racoli in ospedale”, riferendosi alla vicenda di giapponesi e croati. Ciò che è più interessante un neonato partorito con una complicazione è la qualità della formazione che viene loro cardiaca congenita, per il quale le probabilità proposta. A parte gli studi sulla vita e la spi- di vivere era pari quasi a zero. Tuttavia, quan- ritualità di san Camillo, essi sono coinvolti in do un religioso camilliano in servizio si è pro- diversi momenti di formazione nella pastorale posto di celebrare l’eucarestia per il piccolo della salute. Coltivano il desiderio sincero di paziente, la piccola creatura è sopravvissuta essere autentici ministri degli infermi, offrendo all’intervento chirurgico ed ora ha due anni; un servizio di assoluta qualità professionale. crescere sano. Per non parlare poi del nume- Non si limitano a considerare questo impegno camilliani-camillians • 3-4/2016 47 Messaggi e visite fraterne come un mero intervento di volontariato a cui colarismo nella parte del mondo occidentale dedicare il loro tempo libero, ma lo vivono co- a lui nota, è uno tsunami culturale. È in questo me un ministero. contesto, in questa esperienza di fede impove- Infine, constatiamo che non limitate il vo- rita e contratta che papa Francesco ci chiama stro campo d’azione ai soli confini degli ospe- alla nuova evangelizzazione di andare fuori dali e delle strutture sanitarie: continuate ad – ‘in uscita’ – e non rimanere avvolto in noi offrire servizi spirituali nella cappellania con le stessi. Mentre andiamo avanti, siamo chiamati comunità di migranti filippini e con la comu- anche a collaborare ad un’epoca meravigliosa nità italiana all’interno della diocesi. L’Austra- di rinnovamento nella Chiesa” (Media Release lia si manifesta come una società multietnica. 2.9.16 Australian Catholic Bishop Conference). Essa attira molti migranti dall’estero per le sue Si tratta di questioni emergenti nella Chiesa condizioni favorevoli per il lavoro e per l’inse- d’Australia che richiamano la nostra attenzio- rimento professionale. ne e il discernimento nel prossimo futuro. Questo fenomeno migratorio determina il suo impatto positivo e negativo sia per la chie- sa che per la società in generale. Mentre al- abbracciando il futuro con speranza: cune persone vivono i migranti come una mi- accogliere con serenità e coraggio le sfide, naccia per la propria sicurezza, nessuno può assumendo seriamente le opportunità negare che essi invece siano una grande risorsa di crescita e di innovazione ed una benefica ricchezza. In una società se- colarizzata, i migranti hanno giocato un ruolo Nella nostra epoca, il vero profilo del mis- fondamentale nel sostenere i nostri sforzi di sionario rischia di essere equivocato e incom- evangelizzazione attraverso la loro vita, la te- preso, nella natura stessa della sua missione. stimonianza e la loro dedizione e sete per il di- Provenendo dal sud del mondo, in cui la mag- vino. Proprio in questa dimensione, essi hanno gior parte dei paesi sono ‘oggetto’ dell’opera bisogno di una guida appropriata e di un valido di missionari cattolici, è comune pensare che accompagnamento. In questo ambito, voi sta- essere un missionario significhi essere inviato te assumendo una grande responsabilità, con ai paesi meno sviluppati o in via di sviluppo, un investimento personale del vostro tempo e per lo più al sud del mondo, dove il primo an- del vostro talento. I migranti costituiscono il nuncio di Cristo ai non-cristiani è diventato l’o- 75% dei cattolici in Australia e i due più grandi biettivo primario (missio ad gentes). Abbiamo gruppi sono rappresentati dagli italiani e dai sempre associato i missionari agli europei. Tut- filippini. tavia, in questo ultimo millennio si è realizzato Mentre l’Australia sostiene per legge la li- un capovolgimento della situazione, che solo bertà di religione, i credenti stanno mostrando ora sta diventando evidente. Un sempre nu- “un atteggiamento di distacco verso la religio- mero crescente di missionari sta arrivando dal ne istituzionale e lo scetticismo verso le sue sud verso il nord del mondo: è la stagione della espressioni considerate più rigide” (Graeme In- nuova evangelizzazione, ossia della chiamata nes AM, Race Discrimination Commissioner). a raggiungere i cattolici e anche le altre perso- Gli australiani stanno diventando sempre me- ne che non vivono più una esperienza di fede no cristiani; la frequenza alle azioni religiose e a motivo della secolarizzazione. Purtroppo, di culto, in quasi tutte le denominazioni sono questo investimento di nuovi missionari verso generalmente in calo, e molti, ora, affermano di il nord del mondo è interpretato spesso solo non appartenere a nessuna religione. Inoltre, la nella prospettiva economica piuttosto che dal commissione ha evidenziato che “questo non punto di vista spirituale e pastorale. Questo ti- significa necessariamente che siamo meno re- po di atteggiamento relega in secondo piano ligiosi. Molti australiani continuano ad avere gli elementi essenziali e il senso originario del- un senso della vita spirituale, oppure esprimo- la missione. no la loro fede in forma privata o al di fuori del- Alcuni di voi si lamentano per la mancanza le sedi istituzionali”. Parlando delle sfide per il di sostegno e di apprezzamento di questa nobi- rinnovo dell’identità parrocchiale, il cardinale le missione proprio a causa di questo equivoco Wuerl ha sostenuto che “l’esperienza del se- e la condizione attuale della Provincia il cui

48 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne numero di vocazioni comincia a diminuire, è presenza di Dio in mezzo alle sofferenze e un problema comune in tutto il mondo. alle difficoltà. Questo ministero dà anche Ecco alcune di queste nuove sfide e al tem- un senso di appagamento e di significato a po stesso di opportunità da accogliere. Stiamo quei volontari laici che vivono il ministero invitando le Province, le Delegazioni e tutti i della cappellania. Possiamo percepire l’en- confratelli a riflettere per scovare e condividere tusiasmo e il desiderio di imparare da que- la risposta più adeguata. sti fedeli in particolare tra i membri della 5. «La messe è molta, ma gli operai sono po- Famiglia Camilliana Laica. Investite i vostri chi. Pregate dunque il padrone della messe talenti nel prendervi cura del desiderio di perché mandi operai per la sua messe» (Mt san Camillo “di avere cento braccia per fare 9, 37-38). Gesù ha fatto questo appello ai di più per i malati”. Vi incoraggiamo a pro- suoi ascoltatori e fu mosso a pietà quando seguire questa missione con il popolo cri- vide quanti di loro erano stanche e sfiniti. stiano dei laici e della Famiglia Camilliana Dei circa 24 milioni di abitanti in Australia, Laica. Forse, in futuro, il carisma camilliano il 25% sono cattolici, e questa percentuale sopravvivrà in alcune aree anche in assenza è in aumento a motivo del costante flusso dei religiosi camilliani, e questo potrebbe di migranti. Ci sono circa 1.300 strutture generare nuovi germi di vocazioni. sanitarie e 2.800 case di cura per anziani, sia pubblici che privati a livello nazionale. “I laici sono una risorsa preziosa dal mo- Premesso che i servizi di assistenza pastora- mento che possono intervenire con efficacia le, in questa nazione, sono solo su richiesta, nel processo di rivitalizzazione dell’Ordine. La abbiamo saputo che diverse diocesi chie- loro presenza non deve essere interpretata solo dono la nostra presenza. Questa situazione in chiave sostitutiva dei religiosi mancanti per è un segno dei tempi rispetto alla quale im- età o per numero nelle varie funzioni di servizio pegnarsi per una valutazione ed una azione nelle opere o nel ministero in genere, bensì è ancora più incisive. necessario ascoltare soprattutto il loro bisogno dell’accoglienza fraterna, di condivisione del Per approfondire il nostro discernimento, carisma e della spiritualità. Le nostre comunità abbiamo bisogno di fare riferimento al nostro devono rimanere aperte affinché i laici possano progetto camilliano per implementare il desi- offrire il loro contributo competente anche in derio di rivitalizzare la nostra realtà. “In tale campi finora poco condivisi, come le comu- frangente è necessario evitare chiusure o ri- nicazioni sociali, la promozione vocazione, la piegamenti a difesa di interessi particolaristici formazione iniziale e permanente” (Progetto e locali; resistere alla tentazione di ridurre la Camilliano, Seconda parte: Aperti - Futuro di vita consacrata solo ad alcuni ambiti di spazio, speranza. Istanze per un’adeguata ristruttura- in settori stagni o di tempo, rimpiangendo il zione; 3.1. Cambio di mentalità). passato; impegnarsi per un’apertura dell’Ordi- 7. Il governo e le istituzioni ecclesiastiche so- ne alle prospettive globali della Chiesa, dell’in- no molto favorevoli a questo tipo di servi- ternazionalità, delle istanze provenienti dalla zi o ministero. Gli investimenti in questo nuova sensibilità portata dai laici” (Progetto campo sono evidenti, e quindi, il sostegno Camilliano, Seconda parte: Aperti - Futuro di finanziario e materiale è garantito. Non es- speranza. Istanze per un’adeguata ristruttura- sendo opportunisti ma realisti, siamo nella zione). posizione migliore per sviluppare, poten- 6. Vi è un crescente interesse ed apprezza- ziare e sostenere questo ministero qui come mento dei fedeli laici per il nostro carisma e all’estero. il nostro ministero. Il carattere specifico del 8. Il carattere distintivo e dinamico del mini- nostro carisma e il modo in cui lo assumia- stero della cappellania in Australia – natura mo e lo viviamo è molto apprezzato a mo- ecumenica e interreligiosa – può essere un tivo delle evidenti necessità pastorali delle grande contributo alla riflessione e/o al- persone malate dentro e fuori delle strutture la teologia della pastorale della salute. Si sanitarie. Si tratta di una forma di desiderio, tratta di un luogo privilegiato di ricerca e di fame e di sete per la consolante e sanante di studio di teologia pastorale sanitaria nel camilliani-camillians • 3-4/2016 49 Messaggi e visite fraterne

sta alle esigenze pastorali è diventata spro- porzionata rispetto alle forze e alle capacità a disposizione: l’esaurimento delle proprie potenzialità individuali ha determinato al- cune ‘uscite’ dall’Istituto, malattie ed esau- rimenti dei religiosi. Non compromettete la vita della comunità, che costituisce il punto tangibile di forza, di sostegno reciproco, di fraternità e di sollievo spirituale.

In conclusione, desideriamo esprimere il nostro apprezzamento e la gratitudine più ca- contesto di una società multi etnica e mul- lorosa profonda per la meravigliosa esperien- ti religiosa. Vi invitiamo a sistematizzare za di fraternità e di condivisione delle nostre questa vostra esperienza, attraverso degli speranze e delle preoccupazioni del presente e studi, analisi e riflessione in modo che essi del futuro per il nostro Ordine, per la Provincia diventino un’esperienza preziosa e produt- delle Filippine e per la Delegazione australia- tiva non solo per i confratelli che vivranno na. Grazie per la vostra generosità ed ospitalità. questo ministero nella vostra regione, ma Preghiamo affinché il Signore nella sua cre- anche per tutti quei camilliani che si tro- ativa misericordia sgorgata dalla santa Croce e vano in una condizione culturale simile, san Camillo, nostro Padre e Fondatore, vi pro- seppur in paesi differenti dal vostro, in cui teggano sempre e vi benedicano con il dono l’Ordine è presente. della buona salute, dell’armoniosa fraternità in 9. Per quanto riguarda i nuovi appelli del unità come comunità, dell’entusiasmo, della Governo generale al fine di impegnarsi in passione e della gioia nel momento presente forme innovative del nostro ministero e te- della vostra vita, per servire i malati e il mondo stimoniare la misericordia di Dio a coloro della salute, con compassione samaritana. che sono i più sofferenti, vi consigliamo di organizzare e sviluppare il Camillian Disa- Sydney, Australia, 14 settembre 2016 ster Service International (CADIS), la fonda- Festa dell’Esaltazione della Croce zione umanitaria dell’Ordine, secondo una organizzazione formale e legale. La regione Asia-Pacifico è la nuova frontiera delle cata- i membri attuali della Delegazione camillia- strofi naturali e artificiali che stanno crean- na australiana sono: do un enorme impatto verso le persone e le realtà più vulnerabili e i poveri nella regione 1. P. Diosdado Haber – superiore delegato e asiatica in generale. Conoscendo il sincero cappellano al Blacktown Hospital impegno dei camilliani in Australia, verso 2. P. Marcelo “Bong” Pamintuan – economo e la missione umanitaria, questo è il momen- cappellano al Westmead Hospital, Ospeda- to opportuno per stabilire CADIS-Australia, le pediatrico e Cumberland Hospital il cui compito principale sarà quello di im- 3. P. Giulio Ghezzi – cappellano della comu- pegnarsi nella mobilitazione delle risorse nità italiana a Marayong (umane, materiali e finanziarie) al fine di 4. P. Remegio “Regie” Jamorabon – cappella- sostenere i progetti di assistenza umanitaria no al Mount Druitt Hospital in Asia. 5. P. Domingo “Meng” Barawid – cappellano 10. D’altra parte, consapevoli dei nostri limiti al Westmead Hospital, Ospedale pediatrico fisici e spirituali, non dimenticate di pren- e Cumberland Hospital dervi cura di voi stessi. Dobbiamo imparare 6. Fr. Eric Perret - ospite della casa di cura St. dal nostro passato in cui la crescente rispo- Hedwig Village (Blacktown, NSW)

50 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits message of the superior General to the Religious of the Community in australia Pastoral Visit 5-14 September 2016

fr. Leocir Pessini fr. Aris Miranda

Witnessing the mercy of God towards the sick in the Oceania

“You have not only a glorious history to remember and to recount, but also a great history still to be accomplished! Look to the future, where the Spirit is sending you in order to do even greater things” (Vita Consecrata, No. 110). Let’s look to the past with gratitude, to live the pres- ent with passion and to embrace the future with hope”

Dear Fr. Rolando J. Fernandez, Cross. We originally scheduled this visit last Provincial Superior of the Philippine Province November 17, 2015 right after our visit in the Dear Fr. Diosdado Haber, Delegation of Indonesia. However, due to a vol- Delegate Superior of the Australian Delegation canic eruption that affected Bali airport where Dear Confreres, we were supposed to fly out to Sydney, we got Fr. Marcelo “Bong” Pamintuan, Fr. Giulio Ghez- stranded. And so we resumed this long jour- zi, Fr. Remegio “Regie” Jamorabon, Fr. Domin- ney on September 4, 2016. I was flying from go “Meng” Barawid and Bro. Eric Perret Sao Paolo while Aris was flying from Rome. It took almost 24 hours to reach this beautiful Health and Peace in the Risen Lord of our Life! and serene continent but we were refreshed by It was indeed an immense joy to myself, Fr. the Spring in the east coast of Australia (New Leo Pessini, as General Superior and for Fr. Aris South Wales) and the joyous spirit in your com- Miranda, the General Consultor for Ministry to munity. For the record, this pastoral visit has be with you during this fraternal, pastoral and completed our visit to the Philippine Province canonical visit from September 5-14, 2016. (January 26 – February 7, 2015) and its Delega- This letter bears our fraternal message and tions, namely, Taiwan (February 8–12, 2015), appreciation emanating from our hearts after Indonesia (November 7-16, 2015), Australia meeting you personally, formally and infor- (September 5-14, 2016). mally in your community and in the place of your ministry in several hospitals where you are providing pastoral care in the Diocese of looking with gratitude at our history (past) Parramatta, in the State of New South Wales. in this part of the world The long-awaited pastoral visit to this Del- egation is finally accomplished on September All our Institutes are heir to a history rich in 14, 2016 on the feast of the Exaltation of the charisms. At their origins we see the hand of camilliani-camillians • 3-4/2016 51 Messaggi e visite fraterne

God who, in his Spirit, calls certain individuals (Camillians in Australia, in Camillians Today, p. to follow Christ more closely, to translate the 95). In this direction, trying to respond to the Gospel into a particular way of life, to read the needs of the growing ageing population in that signs of the times with the eyes of faith and to area, with the help of the generous donations respond creatively to the needs of the Church. of friends of the Camillians and the Health This initial experience then matured and de- Department, a piece of land was purchased veloped, engaging new members in new ge- and a nursing home (Mount St. Camillus Nurs- ographic and cultural contexts, and giving rise ing Home) was constructed at Forrestfield. to new ways of exercising the charism, new The newly built 36 bed facility was officially initiatives and expressions of apostolic charity. opened in May 1972, and this was considered (Pope Francis, Apostolic Letter to the Conse- as an important landmark in the development crated People, no. 1) of the Order in Australia. The Camillians in their utmost desire to In Perth, the Camillians took the pastoral spread the gospel of mercy to the sick began care ministry of three parishes: Holy Name a new journey towards the lands of the Pacific Church, in Carlisle (1969), Maida Vale (1970) called Australia. This is the fifth continent that and at St. Aloysius Church in Shenton Park the Camillians landed for a mission. On Sep- (1980). They also took care of 6 chaplaincies tember 1963, the first two Camillians from the in the healthcare facilities in the area and ser- Anglo-Irish Province – Fr. John Cleary, superi- vices in 3 nursing homes. However, in 1985 or of the new foundation (+1977) and Fr. Se- the Province has decided to pull out their min- an Bredin (+2015) – arrived in Perth and was istry in the nursing home and entrusted it to a welcomed by Bishop Myles McKeon who had Catholic lay organization known as the South- known the Camillians in Killucan since 1947. ern Cross Homes Inc. This decision was pro- In the Diocese of Perth, they were assigned as voked by the following factors: “a) the limited parish priests (Carlisle and Maida Vale) and number of religious available for the mission, chaplains of hospitals (Subiaco). In 1972, they b) increased government control and difficulty opened the first nursing home (36 bed facil- of trying to make ends meet under the system ity) of the Camillians in Forrestfield. By this of deficit finance c) the possibility of keeping time, there were already eleven Irish Camilli- the nursing under Catholic lay control, and d) ans working in the diocese of Perth. Fourteen the prospect of taking charge of the city par- years after, the first and only Australian voca- ish of Subiaco and the prospect of working in tion made his first profession of vows in 1977 – the area of chaplaincy at the St. John of God Bro. Eric Perrett (from Queensland). At present Hospital in Subiaco and other major hospitals.” because of his fragile health condition, he is (Report, Fr. Sean Bredin, MI, November 1996, living in a private nursing home (St. Hedwig p. 2). Village) close to the community house and our With these difficulties and new challenges, confreres are visiting him regularly. Fr. Aris and the Anglo-Irish province immediately sought I, had visited him too. This marked a phenome- help from the then Far East Vice Province (pres- nal growth of the Anglo Irish Province’s mission ently the Philippine Province) in 1988. As Fr. and vocations. Giovanni Rizzi (former vice provincial supe- Fr. Tom ÒConnor said, “Needless to say that rior) estimated that it will take about ten years the sick were the primary concern of the newly before he could send religious from the vice arrived Camillians and they concentrated their province to Australia. The first group of reli- ministry on the care of the sick in the hospitals gious (3) arrived in 1998 headed by Fr. Giu- and private homes. Because of the shortage of lio Ghezzi then followed by another group of priest, Archbishop Prendiville asked the new two. Then, in 2002 another batch of religious community to undertake the care of the newly (3) from the then Indian delegation arrived to formed parish of Carlisle. In the meantime the replace the religious of the Philippine province ministry to the house-bound and the elderly who then moved and opened a new commu- grew in general grew rapidly and as the Camil- nity in Parramatta. However, a year later, the lian spirit became known, the demands on Indian confreres were recalled to India. In the the energies of the first Camillians increased.” meantime, the Philippine province had settled

52 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne

the Philippine province who were in Perth had joined the Westmead community (the first res- idence) located at the presbytery of the Sacred Heart parish. By 2007, the Philippine Province has finally moved out of Perth and settled in the Diocese of Parramatta in a new house provided by the diocese at Wentworthville (the second residence). From 1998, eleven confreres from the Philippine province have been assigned and placed in charge of a parish and hospital chaplaincies in the dioceses of Perth and Par- themselves at the Sacred Heart Presbytery of ramatta. Thus, from the very beginning of the the Diocese of Parramatta. Camillian mission to Australia up to the pres- Nonetheless, the seed that has been sown ent, a total of 31 Camillian religious have been has rooted and sprouted. The Camillian pres- ministering in this continent in a span of 53 ence in this vast continent is shaping. Fr. Sean years. Bredin, the regional superior of the Delegation, At present the Camillians are focusing them- affirmed that “the Camillian presence in Perth, selves on the hospital chaplaincy ministry at over the past 33 years has made a significant Westmead, one of the largest teaching and re- contribution to the local church in the areas search hospital of Australia, The Children’s hos- of parish ministry and health care. Despite the pital, Cumberland hospital for Mental Health, difficulties experienced, Camillian presence Blacktown hospital and Mt. Druitt hospital. It is has been appreciated by the Church and the quite interesting to note that the hospital chap- community at large and has provided a visible laincy ministry in Australia is ecumenical (other witness to the Camillian charism and spirit in- Christian faiths) and inter-faith (Muslims, Bud- herited from its Founder, St. Camillus. Camil- dhist, Hindus, etc.) in nature. While each one lians will be needed in the future to work with administers their own members though not ex- the local church and the laity, to ensure that clusively for their pastoral-spiritual needs, you there will always be a viable Catholic presence agreed among yourselves to have a common in health care and the values and commitments place for worship, a single room for everybody. of true health influence the provision of all While each one has its own offices which health services.” (Report, Fr. Sean Bredin, MI, coordinate their respective pastoral care pro- November 1996, p. 3). In a span of 33 years, 20 grams and activities, you have a common place members of the Camillian Anglo Irish province where you can freely interact with each other were able to render a true witnessing of the as chaplains in a formal and informal way. This gospel of mercy to the sick in Western Australia is an act of recognition of the riches of pastoral at the Archdiocese of Perth. care ministry to the sick which cuts across dif- ferent faiths and cultures of patients and at the same time the desire of the chaplains to share The new Foundation at new south Wales each one’s unique approach to different situa- (Diocese of Parramatta) tions and needs of the sick. Here, is a wealth of experience of pastoral care ministry to the sick In 2002, the Philippine province had opened that needs to be communicated. a new community in Westmead, NSW. On Au- Fr. Aris and I, were delighted to hear the gust 2002, two Filipino Camillians landed in sincere appreciations of the patients, health- Sydney. They were welcomed by Fr. Robert care workers, and colleagues to your ministry. McGuckin, the of the Diocese We feel elated to hear from some of your col- of Parramatta. The Camillians took charge of leagues in the chaplaincy who are non Camil- the parish of the Sacred Heart (2002-2015) and lians acclaiming with honesty saying “Ìm a the hospital chaplaincy at Westmead Hospital, chaplain with a Camillian heart.” Certainly, it Children’s Hospital, Cumberland Hospital and was your dedication and concern to the pa- Nepean Hospital. Later, two of the religious of tients that draws their attention, appreciation camilliani-camillians • 3-4/2016 53 Messaggi e visite fraterne and identification. A healthcare worker from Japanese and Croatian. What is most interest- Westmead hospital told us during a casual vis- ing is the formation that is given to them. Aside it to her family saying, “perhaps you (Camilli- from the studies on the life and spirituality of ans) are not aware of how much help, love and St. Camillus, they invest themselves in under- healing that you have rendered and shared to going formal training on pastoral health care. these suffering people.” She continued, “your They have a sincere desire to be true ministers prayers made miracles in the hospital.” The la- of the sick by making their services according dy then was referring to a story of a newly born to the standard and done professionally. They baby who had a congenital heart complication don’t simply take this as a mere volunteer work in which chances to live is almost nil but when or making use of their free time wisely but as one of you on duty offered a mass for her, she a ministry. survived from the heart surgery and she is now Finally, you didn’t limit yourselves within two years old; growing healthy. Not to mention the confines of the hospitals and healthcare in details, how many parishioners remarked facilities. You extend some spiritual services the big difference that you did in their lives as to the chaplaincy ministry with the Filipino once you’ve ministered to them. No wonder migrant communities and to an Italian com- that your presence in the diocese is highly re- munity within the diocese. Australia is a mul- garded by the bishop and its . ti-ethnic society. It attracts overseas migration Needless to say, that the Church in Aus- due to its distinct favorable conditions for work tralia is in dire need of “pastors” especially to and job placement. This phenomenon poses those who will look after the spiritual needs both its positive and negative impact into the of the sick and the faithful. Australia’s popu- church and the society at large. While some lation is ageing as a result of sustained low think migrants are a threat to their security, no fertility and increasing life expectancy. On the one can deny that they are also great resourc- other hand, the significant change of immigra- es and riches. In a secularized society, they tion policies over the years have encouraged played a vital role in sustaining our efforts to migrants, mostly Catholics, from neighboring evangelization through their life-witnessing, countries and Europe to come and give life to dedication and thirst for the divine. In this as- the Church. These conditions generate new pect, they are in need of proper guidance and challenges in the Australian society not only accompaniment. And you are taking this with in terms of socio-economic aspect but also great responsibility and personal investment of spiritual. The encounters of different cultures your time and talents. We have heard that the could somehow generate tensions both exter- migrants composed the 75% of the Catholics nal and internal which will have a benign im- in Australia and among the two biggest groups pact on their health and well-being. Migrants are the Italians and the Filipinos. who are mostly embedded with their own reli- While Australia upholds by law the free- gious-spiritual culture came into contact with dom of religion, the believers are showing “a a rapidly growing secular culture. As heralds relaxed attitude towards institutional religion of God’s mercy, you have a great task ahead and scepticism towards its more austere expres- where your physical and spiritual presence is sions.” ((Graeme Innes AM, Race Discrimina- mostly sought by these people. tion Commissioner). Australians are becoming Another interesting development that we decreasingly Christian; attendances in worship have noticed is the gradual growth of the Lay services across all denominations are generally Camillian Family (LCF) in Parramatta since falling, and many are now claiming to have no you started it in 2014. The few that we have religion. Further, the commissioner said: “This met during this visit has left a positive impres- does not necessarily mean that we are less re- sion of their desire and commitment to know, ligious. Many Australians continue to have a learn and share the spirit and spirituality of the sense of the spiritual, or they express their faith Camillians in taking care of the sick particu- privately, or outside of institutional settings.” larly in the hospitals. We were amazed by the Speaking about the challenges for parish re- multi-ethnic composition of the members of newal, Cardinal Wuerl said, “The secularism the LCF – Australians, Colombian, Filipinos, experience in my part of the western world is a

54 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne cultural tsunami. It is against this background, 1. “The harvest is abundant but the laborers this diminished experience of faith that Pope are few; so ask the master of the harvest to Francis calls us to the new evangelisation to go- send out laborers for his harvest.” (Matt. 9, out and don’t stay wrapped up in yourselves. 37-38). Jesus made this appeal to his lis- As we go forward, we are going to have a teners and was moved with pity when he wonderful time of renewal in the Church. (Me- saw how many of them were troubled and dia Release 2.9.16 Australian Catholic Bishop abandoned. Of about 24 million popula- Conference). These are emerging issues in the tion in Australia, 25% are Catholics and Church of Australia that is calling our attention this is increasing due to the constant flow and discernment in the near future. of migrants. There are about 1,300 health- care facilities and 2,800 nursing homes for seniors both private and public nationwide. Embracing the future with hope: Needless to say, that pastoral care services facing with serenity and courage is on demand in this country. I have heard the challenges and grabbing seriously that several dioceses are also requesting for the opportunities of growth and innovation our presence. This situation is a sign of the times that we need to engage into a deeper Misconception and misunderstanding of assessment and action. In this aspect, an ac- the nature of mission and the true character tive participation of the Provincial adminis- of a missionary is looming in our time. Com- tration is “sine qua non” in order to arrive at ing from the southern hemisphere where most a more pastoral and impact driven decision. of the countries are recipient of Catholic mis- sionaries, it is common to think before that to To guide us in our discernment, we need be a missionary means to be sent to the least to refer to our Camillian Project in our desire developed or developing countries mostly in to revitalize our structure. “In this situation we the south where the first proclamation of Christ must avoid closure or folding in on ourselves to non-Christians became the primary goal (ad in order to defend specific and local interests; gentes). We always associate missionaries with avoid the temptation to reduce consecrated Europeans. However, in this last millennium, a life only to certain fields, within specific spa- reversal of the situation is becoming evident. tial or temporal sectors, being nostalgic about Growing number of missionaries are now com- the past; and commit ourselves to an openness ing from the south going to the north and we of the Order to the global perspectives of the called this epoch the new evangelization, i.e., Church, international dimensions, and requests the call to reach out to Catholics and others that come from the new sensitivity brought by who have been become distant to the faith lay people.” (Camillian Project, No. 3, second because of secularization. Unfortunately, this part) inspired movement of new missionaries to the 2. There is a growing interest and appreciation north is seen often from the economic stand- of the lay faithful to our charism and min- point rather from the spiritual-pastoral point of istry. The specific character of our charism view. This type of attitude relegates to the back- and the way we assume and live with it is ground the essentials and meaning of mission. highly appreciated because of the evident Some of you lament for the lack of support pastoral needs of the sick people in and and appreciation of this noble mission precise- outside of the healthcare facilities. It is a ly because of this misconception and the exist- form of hunger and thirst for the consoling ing condition of the Province whose number of and healing presence of God in the midst vocations begins to dwindle which is a com- of suffering and difficulties. This ministry mon issue across the world. Here are some of gives also a sense of fulfillment and mean- these new challenges and at the same time its ing to those lay volunteers in the chaplain- built-in opportunities. We are inviting the Prov- cy ministry. We could sense the enthusi- inces, Delegations and all confreres to reflect asm and eagerness to learn of these faithful and to draw out our response. particularly among the members of the Lay Camillian Family. Invest your talents in tak- camilliani-camillians • 3-4/2016 55 Messaggi e visite fraterne

theology in the context of a multi-ethnic and multi-religious society. We encourage you to write down your experience, stud- ies, analysis and reflection so that it will become a valuable and productive experi- ence, not only for incoming confreres who will be doing this ministry in your area, but also for all those Camillians who find them- selves in a similar cultural condition in dif- ferent countries where the Order is present in the world. ing care of the desire of St. Camillus “to 5. Regarding the new appeals of the general have a hundred arms in order to do more governance to engage in innovations to our for the sick”. We really encourage you to ministry of witnessing the mercy of God to pursue this mission with the lay Christian those who are most suffering, we encour- people and lay Camillian Family. Maybe in age you to organize, develop, and establish the future the Camilian charism will remain the Camillian Disaster Service International present in places even in the absence of the (CADIS), the humanitarian foundation of the Camillian religious, and this might generate Order into a legal organization. Asia-Pacific a new seed of vocations. is the new frontier of natural and man-made disasters which is creating huge impact to “Lay people are a valuable resource giv- the most vulnerable and impoverished sec- en that they can act in an effective way in the tors in the Asian region at large. Knowing of process of the revitalization of the Order. Their Australia’s sincere commitment to the hu- presence must not be interpreted only in re- manitarian mission, it is an opportune time placement terms, as substitutes for religious to establish CADIS Australia whose main who are not present for age reasons or because task is to engage in the resource mobiliza- of the number of the various functions at the tion (human, material and financial) activ- level of service within works or in ministry in ities in order to support humanitarian care general, although it is necessary to listen above projects in Asia. all to their need for fraternal welcoming and 6. On the other hand, aware of our own lim- sharing our charism and spirituality. Our com- itations both physical and spiritual, do not munities must remain open so that lay people forget to take care of yourself. We have to can offer their competent contribution in fields learn from our past wherein the increasing that have not hitherto been very much shared, response to the pastoral needs became in- such as social communications, the promotion commensurate to the prevailing strength of vocations, and initial and ongoing forma- and capacities; it consumed much the in- tion.” (Camillian Project, No. 3,1) dividual self, which resulted to departures, 3. The government and the church institutions illnesses and burnouts of the religious. Do are very supportive of this kind of services not compromise community life, which is or ministry. Investment in this field is evi- the tangible source of strength, mutual sup- dent, and thus, financial and material sup- port, fraternity and spiritual relief. port is ensured. Not being opportunistic but realistic, we are in the best position to Finally, we would like to express our heart- develop, augment and sustain this ministry iest and deepest appreciation and gratitude for here and abroad. such a wonderful experience of being togeth- 4. The distinctive and dynamic character of er, and sharing our hopes and concerns of the chaplaincy ministry here in Australia – ec- present and future of our Order, the Philippine umenical and interfaith – can be a great Province and the Australian Delegation. Thank contribution to the “science” or theology of you for your generosity and hospitality. pastoral health care. It is a privileged place We pray that God in this creative mercy of research and studies of pastoral health born on the holy cross, and in Saint Camillus,

56 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne our Father and Founder, may always protect the health care field at large with a Samaritan and bless you with good health, harmonious compassion. and sensible living in unity as a community, with enthusiasm, passion and joy to the present Sydney, Australia, September 14, 2016 moment of your lives, and serving the sick and Feast of the Exaltation of the Cross

Current members of the australian Delegation and ministries

1. Fr. Diosdado Haber – delegate superior and chaplain of Blacktown Hospital 2. Fr. Marcelo “Bong” Pamintuan – economo and chaplain of Westmead Hospital, Children’s Hospital and Cumberland Hospital 3. Fr. Giulio Ghezzi – chaplain of the Italian community in Marayong 4. Fr. Remegio “Regie” Jamorabon - chaplain of Mount Druitt Hospital 5. Fr. Domingo “Meng” Barawid – chaplain of Westmead Hospital, Children’s Hospital and Cumberland Hospital 6. Bro. Eric Perret – a resident of St. Hedwig Village nursing home (Blacktown, NSW)

camilliani-camillians • 3-4/2016 57 Messaggi e visite fraterne messaggio del superiore Generale alla Provincia siculo-napoletana Visita Pastorale 15-28 settembre 2016

p. Leocir Pessini fr. José Ignacio Santaolalla

«I nostri Fondatori e Fondatrici hanno sentito in sé la compassione che prendeva Gesù quando vedeva le fol- le come pecore sbandate senza pastore. Come Gesù, mosso da questa compassione, ha donato la sua parola, ha sanato gli ammalati, ha dato il pane da mangiare, ha offerto la sua stessa vita, così anche i Fondatori si sono posti al servizio dell’umanità a cui lo Spirito li mandava, nei modi più diversi: l’intercessione, la predicazione del Vangelo, la catechesi, l’istruzione, il servizio ai poveri, agli ammalati… La fantasia della carità non ha conosciu- to limiti e ha saputo aprire innumerevoli strade per porta- re il soffio del Vangelo nelle culture e nei più diversi ambi- ti sociali. […] I nostri ministeri, le nostre opere, le nostre presenze, rispondono a quanto lo Spirito ha chiesto ai nostri Fondatori, sono adeguati a perseguirne le finalità nella società e nella Chiesa di oggi? C’è qualcosa che dobbiamo cambiare? Abbiamo la stessa passione per la nostra gente, siamo ad essa vicini fino a condividerne le gioie e i dolori, così da comprendere veramente le neces- sità e poter offrire il nostro contributo per rispondervi?» Lettera Apostolica del Santo Padre Francesco a tutti i consacrati in occasione dell’Anno della Vita Consacrata, 28.11.2014, n. 2.

«Madre Teresa, in tutta la sua esistenza, è stata genero- sa dispensatrice della misericordia divina, rendendosi a tutti disponibile attraverso l’accoglienza e la difesa del- la vita umana, quella non nata e quella abbandonata e scartata. […] Si è chinata sulle persone sfinite, lasciate morire ai margini delle strade, riconoscendo la dignità che Dio aveva loro dato; ha fatto sentire la sua voce ai potenti della terra, perché riconoscessero le loro colpe dinanzi ai crimini – dinanzi ai crimini! - della povertà creata da loro stessi. La misericordia è stata per lei il “sale” che dava sapore a ogni sua opera, e la “luce” che rischiarava le tenebre di quanti non avevano più neppure lacrime per piangere la loro povertà e sofferenza». Papa Francesco, Omelia per la santa messa e canonizzazione della beata madre Teresa di Calcutta Piazza san Pietro, domenica 4 settembre 2016

58 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne

Rev. p. Rosario mauriello, e la spiritualità camilliana: come Ordine ab- Superiore Provinciale della Provincia Sicu- biamo ricevuto dalla Chiesa, tramite il nostro lo-Napoletana Fondatore San Camillo, il carisma della mise- ricordia da vivere nelle opere corporali e spi- membri del Consiglio provinciale e Con- rituali verso i malati, proprio come recita la fratelli camilliani nostra Costituzione. Le opportunità che ci vengono offerte per Salute e pace nel Signore della nostra vita! la crescita sono molteplici e a tutti i livelli del Come previsto, programmato e atteso, ab- nostro ‘essere camilliano’. Dobbiamo essere biamo vissuto la visita pastorale, fraterna e vigilanti, per non distrarci e sciupare il nostro canonica nella Provincia Siculo-Napoletana, tempo, sereni con noi stessi per non perdere il dal 15 al 28 settembre 2016. Ho visitato le co- ritmo della storia. Non dimentichiamo che fino munità camilliane ed incontrato i confratelli al nostro ultimo respiro di vita, siamo stimolati insieme a fr. José Ignacio Santaolalla, consul- a crescere e ad imparare sempre qualcosa di tore generale, responsabile per l’economia e nuovo. le missioni. In riferimento alla vostra Provincia Sicu- Come introduzione di questo messaggio, lo-Napoletana, segnaliamo che il Governo ge- desideriamo rammentarvi che durante questo nerale dell’Ordine (2014-2020) ha già visitato sessennio (2014-2020) il nostro Ordine ha as- la vostra provincia ed incontrato diversi con- sunto il Progetto camilliano di rivitalizzazione fratelli, in particolare a Napoli. Le prime visite della nostra Vita Consacrata, approvato nel Ca- hanno coinvolto il vostro Consiglio provinciale pitolo generale del 2013 e riconfermato nel e i Superiori e si sono focalizzate sulla situazio- Capitolo generale straordinario del 2014. Tale ne economica ‘critica’ in cui versa l’Ospedale progetto ha individuato tre priorità: a) l’orga- Santa Maria della Pietà di Casoria. Nell’ultima nizzazione dell’economia dell’Ordine, a parti- visita di carattere pastorale (canonica), abbia- re dalla Casa Generalizia e da quelle Province mo sostato in tutte le comunità della Provincia, religiose che soffrono maggiormente queste incontrando i religiosi, comunitariamente e/o tensioni; b) la promozione vocazionale e la personalmente, partecipando anche ad attività formazione iniziale e permanente: è un settore pastorali in varie località. essenziale per garantire la continuità ed il futu- Le visite, in ordine cronologico dal 2014 al ro del nostro Ordine, per garantire il necessario 2016, sono state le seguenti: ricambio generazionale; c) la comunicazione 1. 16-17 ottobre 2014 a Napoli: incontro con intesa come mezzo imprescindibile per realiz- il Superiore provinciale e il suo Consiglio. zare la fraternità, la comunione e la comunità. Erano presenti p. Leocir Pessini, Superiore Viviamo in un contesto ecclesiale di spe- generale, fr. José Ignacio Santaolalla, con- ranza con l’elezione di papa Francesco e il suo sultore generale responsabile per l’econo- magistero: è un religioso gesuita che conosce mia e le missioni e p. Gianfranco Lunardon, molto bene le luci e le ombre della vita con- segretario generale; sacrata nella nostra stagione contemporanea. 2. 28 novembre 2014 a Napoli: p. Laurent Non c’è da stupirsi che abbia indetto l’Anno Zoungrana, Vicario generale e consultore della Vita Consacrata (2015), con numerose generale responsabile della formazione, ha iniziative in tutto il mondo per la rivitalizza- predicato un ritiro sul ruolo della missione zione di quest’ultima, attraverso eventi e pub- del Superiore secondo la Costituzione ca- blicazioni, accompagnati da alcuni incredi- milliana, proponendolo ai Superiori locali bili gesti profetici che hanno edificato alcuni e al Consiglio provinciale, nella casa di San e scandalizzato altri! Come è accaduto per i Giorgio a Cremano; personaggi profetici, non poteva essere diver- 3. 25-27 febbraio 2015: il Superiore generale samente, ora, anche con papa Francesco. ha visitato la comunità camilliana di Mac- È stato anche promulgato il Giubileo straor- chia di Monte Sant’Angelo a Manfredo- dinario della Misericordia (2015/2016). Que- nia-San Giovanni Rotondo, luoghi partico- sta felice intuizione ecclesiale è una preziosa larmente evocativi della conversione di San opportunità per approfondire il nostro carisma Camillo. In quella occasione ha proposto camilliani-camillians • 3-4/2016 59 Messaggi e visite fraterne

una conferenza nel corso di Pastorale della di ‘S. Ninfa ai Crociferi’ (26-27 settembre); a Salute della diocesi di Manfredonia, incon- San Giorgio a Cremano per l’Assemblea Pro- trando anche il vescovo ordinario, mons. vinciale (28 settembre). Michele Castoro; Nel contesto dell’Anno della Vita Consa- 4. 9-10 marzo 2015 a Napoli: il Superiore ge- crata (2015), papa Francesco nel suo messag- nerale, p. Leocir Pessini e fr. José Ignacio gio indirizzato a tutte le persone consacrate, Santaolalla, hanno partecipato all’assem- riferendosi all’Esortazione post-sinodale Vita blea generale della Provincia religiosa ca- consecrata (n. 110), ci propone una riflessione milliana a San Giorgio a Cremano; importante sulla prospettiva storica della vita 5. 8-10 maggio 2015: p. Leocir Pessini ha vi- consacrata: i religiosi non hanno solo una glo- sitato la comunità camilliana di Macchia di riosa storia da raccontare e da ricordare, ma Monte Sant’Angelo (Manfredonia-San Gio- con l’aiuto dello Spirito Santo, hanno anche vanni Rotondo). In quella stessa occasione il una grande storia da costruire. Guardando al Superiore generale ha visitato San Giovanni passato, abbiamo bisogno di coltivare un atteg- Rotondo, la terra di San Pio, nel convento giamento di gratitudine, per vivere il presente dei Cappuccini, dove lo stesso San Camillo, con passione – e noi Camilliani attraverso un il 1 febbraio 1575, ha dormito nella cella n. servizio animato da compassione samarita- 5; la valle dell’inferno, luogo della conver- na – e per abbracciare il futuro con speranza. sione di San Camillo; l’antico convento dei In questa prospettiva storica, abbiamo con- Cappuccini, dove San Camillo, da giovane testualizzato le riflessioni che seguono, con garzone, ha lavorato e che oggi è accanto il desiderio di favorire il coinvolgimento, la al cimitero locale; la Chiesa di San Dome- responsabilità e l’impegno di tutti i membri nico, sul cui sagrato, San Camillo, spogliato della Provincia Camilliana Siculo-Napoleta- di tutto, ha teso la mano, con vergogna, per na in questo preciso momento storico. Siamo chiedere l’elemosina; animati dall’interrogativo e dalla riflessione sul 6. 20-21 luglio 2015 a Napoli: il Superiore futuro e sulla storia che vogliamo costruire, co- generale e p. Aris Miranda, consultore ge- minciando dal senso di profonda gratitudine nerale per il ministero, hanno partecipato verso coloro che ci hanno preceduto, per vive- all’assemblea della Provincia e alle cele- re nel presente ‘con passione’, percependoci brazioni in occasione del LX anniversario strumenti di unità e servendo con la compas- dalla fondazione dell’Ospedale di Santa sione del samaritano, come camilliani. Maria della Pietà a Casoria; 7. 15-28 settembre 2016: visita pastorale al- la Provincia Siculo-Napoletana da parte Guardando al passato con gratitudine. del Superiore generale e di fr. José Ignacio Una breve excursus per una storia ricca di Santaolalla. Abbiamo incontrato ogni co- quattro secoli! munità camilliana della Provincia, le opere proprie e gli ospedali pubblici in cui c’è la Conoscere la storia della presenza dei Ca- presenza ministeriale camilliana. milliani nel sud Italia, più precisamente nella città di Napoli e nella regione di Sicilia, vuol La visita ha seguito un itinerario preparato e dire ripercorrere molti avvenimenti della vita condiviso in precedenza: gli ospedali Monaldi del nostro santo Fondatore, collocandosi agli e Pascale a Napoli (15-16 settembre); il Nuovo albori dell’espansione dell’Ordine Camilliano Policlinico a Napoli (17 settembre); la comu- fuori di Roma, dopo il 1586, anno della sua nità di San Giorgio a Cremano (18 settembre); fondazione. l’Ospedale Santa Maria della Pietà a Casoria San Camillo è stato a Napoli in diverse oc- (19 settembre); la comunità di Macchia di casioni, prima e dopo la sua conversione. Il Monte sant’Angelo (20-21 settembre); le co- 28 ottobre 1574, prima della sua conversione, munità di Acireale e Mangano, sulle pendici egli approda nella città partenopea, dopo una dell’Etna (22-23 settembre); la comunità-parr- traversata marittima molto tumultuosa e peri- occhia San Camillo e la clinica di Messina (24- colosa a causa di una tempesta tra Palermo e 25 settembre); la comunità e la chiesa rettoria Napoli. Tutti i suoi biografi ricordano puntual-

60 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne mente che a Napoli Camillo perde, a motivo 238.000 e i 275.000 abitanti. Oltre quaranta della sua inclinazione al gioco delle carte, tut- religiosi morirono contagiati dalla peste men- to quello che possedeva, camicia compresa! tre si prendevano cura dei malati: tra di essi il Nel luogo dove è accaduto questo aneddoto, è Provinciale p. Voltabio, e i superiori delle tre stata posta una piccola lapide, che ha resistito case di Napoli, p. Alberti, p. Capaldo e p. De fino agli inizi del 1900, con le seguenti parole: Leonardis. Anche Ottavio de Lellis, nipote di «Qui die’ Camillo sua camicia al gioco. Ed ora San Camillo, che aveva fatto il suo noviziato si adora nello stesso loco»1. a Napoli si ammalò di contagio “per il grande Dopo aver fondato l’Ordine Camilliano a amore con il quale serviva i malati e gli appe- Roma, Camillo ritorna a Napoli il 28 ottobre stati”. Egli anticipando la sua professione, morì 1588, dopo quattordici anni, insieme a dodici santamente, accompagnato da “molte lacrime religiosi istituisce la prima comunità camilliana del Padre Camillo”. fuori dell’Urbe, presso l’Ospedale dell’Annun- Si ricorda inoltre, il servo di Dio, Pietro Suar- ziata, scelto come luogo di esercizio del mini- di, che dal 1620 ha lavorato presso l’Ospedale stero per i malati poveri, secondo lo stile del dell’Annunziata e morì nel 1656. Il suo cor- ‘servizio completo’, modalità che egli deside- po è custodito nella chiesa del Divino Amore, rava e sulla quale cercava di convincere anche nel centro di Napoli. Durante i primi focolai con gli altri. I Camilliani a Napoli si sono resi di epidemia, morirono non meno di quaran- presenti anche nel Lazzaretto di San Gennaro, tasei religiosi camilliani, impegnati nella cura nell’Ospedale Militare di San Giacomo (degli degli appestati. Molti altri morirono in questa spagnoli) e presso l’Ospedale di Santa Maria missione: sono annoverati come ‘martiri del- del Popolo agli Incurabili. In questo particola- la carità’, la cui memoria liturgica si celebra re momento storico l’Ordine viveva una fase annualmente il 25 maggio. Non è stato com- di crescita e di istituzionalizzazione, grazie al putato il numero esatto di questi ‘martiri della supporto di papa Pio V che lo aveva approvato carità’: approssimativamente, più di trecento il 18 marzo 1586. Si stavano stilando le pri- religiosi hanno dato la loro vita assistendo i me regole provvisorie ed impiantando la sede contagiati dalla peste. della congregazione a Roma presso l’attuale In questo momento iniziale dell’Ordine, si compound della ‘Maddalena’. è assistito ad una grande crescita del numero Il 21 settembre 1591, papa Gregorio XIV, di religiosi che in Sicilia erano diventati molto con la Bolla Illius qui pro gregis, elevava la popolari e amati dal popolo, con il nome di Compagnia a Ordine. A Napoli sorse anche il ‘Crociferi’, a motivo della croce rossa sul petto. primo conflitto interno all’Ordine proprio sulla La comunità camilliana di Napoli divenne con questione degli ospedali che Camillo assume i suoi ottanta religiosi professi, la più numerosa secondo il criterio molto impegnativo del ‘ser- dell’Ordine. La Provincia religiosa napoletana vizio completo’. Questo stile di servizio tanto contava 103 religiosi, su un totale di 274 in desiderato da Camillo registrava una forte op- tutto l’Istituto. posizione da parte di p. Biagio Oppertis e dei Prima della soppressione definitiva da par- trentasei professi napoletani. La questione con- te dello Stato degli ordini religiosi, bisogna dusse alla convocazione del primo Capitolo ricordare la figura di p. Raffaele Danise che dell’Ordine (1599) e all’intervento di papa Cle- venne nominato vescovo di Caiazzo. Dopo mente VIII, con la Bolla Superna dispositione aver adempiuto al suo mandato episcopale, (1600), che escludeva dal ministero camillia- per amore del carisma camilliano, ritornò in no i servizi manuali più pesanti. Si chiarivano, seno all’Ordine camilliano, stabilendosi nella inoltre, le mansioni specifiche dei sacerdoti e comunità e nella chiesa del Divino Amore, nel quelle proprie dei fratelli. centro di Napoli. La Provincia Siculo-Napole- In questo momento era molto comune in tana, attualmente sta recuperando questo sito tutta Italia, e anche nell’area di Napoli, la com- storico per strutturare, quanto prima, una co- parsa di episodi di peste che decimavano la munità camilliana. popolazione. Gli storici registrano che la po- Dopo Napoli, Camillo cominciò a coltiva- polazione di Napoli, compresa la periferia, re l’idea di fondare una comunità a Palermo. oscillava durante il decennio del 1590, tra i A Palermo, Camillo era già passato in modo camilliani-camillians • 3-4/2016 61 Messaggi e visite fraterne avventuroso nel 1574; vi aveva lasciato tristi no dedicati ad assistere i malati nell’ospedale ricordi che ora voleva riparare con opere di militare e nelle case contagiate dal colera, sia misericordia. Nel 1599 inviò via mare, due re- in città che in periferia». Mentre molti ordini ligiosi per avviare la fondazione a Palermo, ma religiosi furono soppressi (1866) dal re Carlo III un violento temporale li costrinse ad interrom- di Borbone e re di Napoli, attraverso un regio pere il viaggio e a fermarsi a Messina. Questi decreto che proibiva la fondazione di nuovi due religiosi erano alloggiati presso l’ospeda- ordini religiosi nel suo Regno, curiosamente, le locale; in questa sede, l’ammirazione della aggiunse che “erano espressamente esclusi i gente per la loro dedizione ai malati fu così padri Crociferi, che egli avrebbe invece desi- grande che il popolo non voleva più che par- derato in ogni parte della terra”2. tissero. Così la prima comunità siciliana non Camillo, nei suoi ventiquattro anni di go- fu eretta a Palermo, come previsto da Camillo, verno dell’Ordine, di cui sedici come Supe- ma a Messina. riore generale, ha fondato sedici case (al sud In Sicilia, nel corso degli anni, i Camilliani Italia si ricordano quelle di Napoli, Palermo, crebbero di numero ed organizzarono le co- Messina Caltagirone) e ha assunto il servizio munità, il postulandato, il noviziato e la casa dei malati in nove ospedali. Ha ammesso al- per gli studi superiori. Nel periodo di massimo la professione religiosa 311 religiosi, dei quali splendore, la presenza dei camilliani in Sici- 69 morirono ‘in servizio’. Dei 242 professi, 88 lia, denominati i ‘crociferi’, raggiunse le sedici erano sacerdoti e degli altri, oltre la metà era- comunità. no comunque candidati al sacerdozio. I novizi Camillo arrivò in Sicilia almeno tre volte. sono stati oltre 80. Dalla fondazione dell’Or- La prima volta nel 1574, come soldato merce- dine, circa 170 religiosi morirono: un tasso di nario, prima della sua conversione. La seconda mortalità impressionante e senza precedenti, volta nel 1601, quando aveva 51 anni, nella se confrontato con quello di altri Ordini reli- veste di fondatore di un ordine religioso: visitò giosi, certamente dipendente dalla dedizione la comunità di Messina (fondata nel 1599) e che i religiosi hanno riservato alle persone con- quella di Palermo, eretta nel 1600, gettando tagiate dalla peste3. anche la ‘prima pietra’ per la costruzione della storica chiesa di ‘Santa Ninfa ai Crociferi’. Arri- vò per la terza volta nel 1603, quando visitan- alcuni personaggi e fatti importanti do Messina, in quest’ultimo viaggio incontrò i di questa storia camilliana giovani che desideravano entrare nell’Ordine. Camillo scrive ai suoi religiosi a Roma: «Qui Tra le personalità emergenti di questa Pro- ho trovato molte persone che desiderano entra- vincia, possiamo individuarne quattro che si re, e credo siano oltre una ventina, tra le quali stagliano sul panorama storico per i ruoli e gli ce ne sono diverse che sono bravissime». Esi- impegni di responsabilità che hanno assunto stono alcuni documenti storici a sostegno del- fin dall’inizio della storia dell’Ordine. P. Biagio la tesi che Camillo visitò Messina sette volte, Oppertis e p. Sanzio Cicatelli furono compagni garantendo molte volte la sua presenza fisica a di Camillo e in seguito anche Superiori genera- queste giovani comunità nascenti. Nel 1605 la li dell’Ordine; p. Andrea Scicli e p. Goldobeo comunità dei ‘Padri Crociferi’ di Messina anno- Carami furono i primi religiosi a fondare del- verava trentadue membri, tra professi e novizi. la comunità al di fuori dell’Europa, nel nuovo Mentre a Napoli i seguaci di Camillo ser- mondo, a Lima in Perù. vivano i malati negli ospedali, in Sicilia, erano P. Biagio Oppertis (Superiore generale dal principalmente dediti all’assistenza spirituale 1607 al 1613), siracusano di nascita, venne dei malati a domicilio, fino al punto da essere eletto Superiore generale dell’Ordine, primo soprannominati i ‘padri della buona morte’, ri- successore di San Camillo, all’età di 47 anni. scuotendo il rispetto e l’affetto del popolo. L’ar- P. Oppertis è stato il fondatore della comunità civescovo di Palermo scrisse al Superiore pro- religiosa di Napoli e il primo Superiore pro- vinciale p. Burgio durante l’epidemia di colera vinciale dell’allora Provincia di Napoli. Nel del 1837, affermando che «i Crociferi meritano maggio del 1622 lascia Roma e torna alla sua tutta la stima ed il riconoscimento perché si so- amata città di Napoli, a motivo delle precarie

62 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne condizioni di salute: si dedicherà in particolare missione e i quasi trenta anni investiti da p. alla cura dei malati e alla formazione dei can- Carami, ottennero l’effetto sperato. Giunsero a didati come maestro dei novizi. Muore dieci Roma con risorse abbondanti per la beatifica- anni dopo San Camillo. P. Oppertis si è rivelato zione di San Camillo e nel frattempo era stata come una persona di grande spessore cultu- fondata anche la missione camilliana a Lima. rale, capace anche di discutere ‘con ardore’ P. Scicli ritornò in Italia nel 1688. Nel 1704, con San Camillo (senza mai diventare nemici) p. Carami iniziò un nuovo viaggio verso il Nuo- sul tema del ‘servizio completo’ negli ospeda- vo Mondo. Arrivò a Lima nel 1707, dove svilup- li religiosi, applicando con molta diligenza le pò un’intensa attività missionaria di evangeliz- disposizioni pontificie nell’Ordine. zazione, molto apprezzata dalla gente; edificò P. Sanzio Cicatelli, napoletano, fu il primo un piccolo oratorio, a partire dal convento de e forse il miglior storico dell’Ordine, avendo la Buena Muerte, dedicato alla Vergine Maria, avuto l’opportunità di vivere per lungo tempo venerata con il titolo di Madonna della Bue- insieme con il Fondatore. Conosciamo detta- namuerte o del transito. Il 14 agosto 1712, gliatamente la vita e l’opera di San Camillo, il vescovo di Lima, intronizzò l’effige della i dettagli ‘molto umani’ della sua personalità, Madonna della Buenamuerte nell’oratorio. P. forse ‘non troppo santi’ per qualcuno, ma sicu- Golbodeo Carami morì il 30 gennaio 1733: la ramente molto veritieri e squisitamente umani, sua dipartita suscitò viva commozione a Lima. senza mistificazioni o ‘santificazioni eccessi- Così nacque la prima fondazione camilliana ve’, grazie alla sua posizione privilegiata di in America, al di fuori dell’Europa nel 1709, testimone oculare. Conosciamo tutti il grande a Lima allora capitale della Nuova Spagna. La valore storico della sua celebre Vita Manoscrit- Provincia Napoletana, su pressione del gover- ta di p. Camillo de Lellis. P. Sanzio Cicatelli no statale, fu anche soppressa con decreto del- fu Superiore generale dell’Ordine dal 1619 al la Consulta generale il 30 agosto 1885. 1625: venne eletto durante il VII Capitolo ge- nerale, celebrato nel maggio 1619. Altre due personalità importanti all’inizio La preziosa reliquia del cuore di San Camillo. dell’Ordine, legate alla sua espansione in Ame- alcuni frammenti di storia rica, e proveniente dalla vostra Provincia furo- no p. Andrea Scicli (1613-1694) e p. Goldobeo Questa reliquia porta con sé un pregevole Carami (1671-1733). Questi due religiosi par- significato spirituale ed un profondo simboli- tirono dalla comunità camilliana di S. Ninfa a smo storico rimandando direttamente ‘all’u- Palermo per avventurarsi attraverso i mari del manesimo camilliano’: «più cuore nelle mani, Centro e Sud America alla ricerca di oro e di fratello». Attualmente è conservata nel cubicu- argento per agevolare il processo di beatifica- lum, in casa generalizia a Roma, a partire dal zione di San Camillo, celebrato poi nel 1742 e 1925, durante il generalato di p. Pio Holzer quello di canonizzazione celebrato nel 1746 (1923-1929). Questa insigne reliquia rimase da papa Benedetto XIV, grande estimatore del a Napoli per quasi tre secoli, fino a quando nostro Fondatore. i Superiori della Provincia Siculo-Napoletana All’inizio della scoperta delle Americhe si ne fecero dono all’Ordine. propagò il mito dell’Eldorado, che influenzò P. Giovanni Califano, napoletano, che ave- la storia dell’America Latina fin dal suo inizio. va accompagnato San Camillo nelle ultime ore Molti avventurieri affrontarono il mare per tro- della sua vita e per il quale nutriva un grande vare l’Eldorado, con il suo carico di oro e di affetto, il giorno stesso della sua morte, insieme argento. Il cronista registra che i due ‘Crocife- a due medici dell’ospedale di Santo Spirito – il ri’ (Camilliani), p. Andrea Scicli e p. Goldobeo dott. Girolamo Bianchi e il dott. Michele Erco- Carami, affrontarono questa avventura ‘animati lini – autorizzò l’autopsia sul corpo del Fon- semplicemente dallo scopo di raccogliere fon- datore, per indagare la causa della sua morte. di per accelerare la beatificazione di Camillo In questo contesto, maturò l’dea di asportare il de Lellis e per valutare la possibilità di fonda- cuore per preservarlo ‘in segreto’, come ‘me- re una missione camilliana a Lima, in Perù. I moria viva’ da consegnare alla comunità di ventidue anni impiegati da p. Scicli in questa Napoli. camilliani-camillians • 3-4/2016 63 Messaggi e visite fraterne

P. Califano, trasferito successivamente a i padri crociferi, nel 1890, p. Annibale redasse Messina, non voleva separarsi dalla reliquia una supplica al Cuore di Gesù per il ritorno del suo amato Fondatore, ma non ne voleva dell’Ordine dei padri Crociferi a Messina. Per privare neppure la comunità napoletana. Per- 25 anni, il giorno 18 di ogni mese (la data della tanto, con l’autorizzazione del Superiore, si festa liturgica di San Camillo prima della rifor- prese la risoluzione di asportare un lembo del ma del concilio Vaticano II) egli ha pregato e cuore, il lobo sinistro, creando una seconda si è fatto portatore dei desideri della gente con reliquia del cuore, che venne traslata a Mes- queste parole: «Noi vi supplichiamo affinché sina, tra marzo e aprile del 1616 dallo stesso vi degniate nella vostra infinita carità di far ri- p. Califano, nominato anche Superiore della sorgere questi ministri degli infermi e di man- comunità (1616-1617). Questa reliquia è con- dare in questa città veri figli di San Camillo, servata in ottimo stato fino ad oggi, presso la che abbiano zelo, carità, umiltà e tutte le virtù parrocchia San Camillo de Lellis. del loro santo Fondatore, in modo che attraver- Questa reliquia rimase nella chiesa di San so il loro ministero molte anime possano essere Camillo fino al 1866, quando con il regio de- salvate e confortare il vostro Divin Cuore». I creto venne sanzionata la soppressione degli Camilliani ritornarono a Messina nel 1905. La ordini religiosi, tra cui i ‘Crociferi’. L’edificio comunità camilliana (Crociferi) di Messina è venne confiscato e demolito. Molti degli arredi stata fondata nel 1599. San Camillo per ben sacri di questa chiesa, tra cui il reliquiario con sette volte visitò Messina, tanto da essere stato il lembo del cuore di San Camillo sono stati acclamato come co-patrono della città. raccolti da p. Giuseppe Sollima, conservati in Dal giorno della morte di San Camillo, la una cassa e custoditi da due dei suoi fratelli reliquia del suo cuore, trasportata da Roma a per diversi anni, fino al 1890. In quest’epoca, Napoli, rimase nella città partenopea fino al la vicenda del cuore di San Camillo si intreccia 1925. Per quasi un secolo è rimasta sotto la provvidenzialmente con la vita di Sant’Anni- custodia della ‘Santa Inquisizione’, presso gli bale Maria di Francia (1851-1927): originario archivi della Curia locale. Dal momento che il di Messina, fondatore dei Rogazionisti, egli culto di una persona prima della dichiarazio- aveva una grande devozione per San Camil- ne pubblica delle sue virtù eroiche era seve- lo ed era molto prossimo ai padri ‘Crociferi’. ramente proibito e punito dall’Inquisizione, le Fu proprio lui che salvò la reliquia del cuore, autorità ecclesiastiche, dopo alcune denunce recuperandola tra le macerie della cattedrale circa il culto pubblico del cuore di San Camil- di Messina, dopo il devastante terremoto del lo – già stimato santo dal popolo - sequestra- 1908, riconsegnandola ai ‘Crociferi’. rono la preziosa reliquia dei Camilliani, col- In occasione del III centenario della morte locandola negli archivi diocesani. La reliquia di San Camillo, invitato dai Camilliani per ani- per 93 anni rimase ‘nascosta e persa’ in questo mare la novena in suo onore, il 17 luglio 1914, luogo (1649-1742). In occasione dei prepara- l’allora sacerdote Annibale Maria di Francia tivi per beatificazione di San Camillo, 7 aprile così predicava: ««O Camillo! O singolare eroe 1742 ad opera di papa Benedetto XIV, i Camil- della carità! O Angelo consolatore e salvatore liani si mobilitarono per recuperare la reliquia, degli infermi e dei morenti! Noi ci prostriamo ai ricevendola in dono nello stesso anno. tuoi piedi, e da parte tua ringraziamo la Infinita Ma come garantire dopo tanto tempo la sua Bontà, che ti creò e ti predestinò per elevare ad autenticità, dal momento che era stata archi- istituzione la grande carità della religiosa assi- viata tra molti altri oggetti sacri, tenendo conto stenza degli ammalati e dei moribondi.... E a Te che nel frattempo c’era stato un lucroso com- rendiamo grazie, che ci hai dati i tuoi figli due mercio di reliquie ed era molto comune la loro volte: dapprima quando ancora eri peregrino contraffazione? Sorprendentemente, uno dei in questa terra, e poi ai dì nostri dopo la loro fattori determinanti a dimostrazione della sua totale scomparsa. E come potremo degnamen- autenticità, fu provvidenzialmente, la breccia te ringraziarti per averci dato il tuo amantissimo del pezzo di cuore salvato a Messina. Eseguiti cuore, diviso tra Napoli e Messina»? i rilievi del caso, il cardinale Spinelli, arcive- Con la soppressione degli ordini religiosi da scovo di Napoli, certificava l’autenticità della parte del regio governo italiano, tra cui anche reliquia, che venne restituita ai Camilliani di

64 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne

Napoli il 15 novembre 1742. Lì vi rimase fino sono impegnati nel ministero su diversi fronti: al 1925, quando venne traslata a Roma e posta la cappellania, la formazione, il coordinamen- sotto la custodia della Casa Generalizia4. to delle comunità come superiori. Nonostante il calo endemico di vocazioni, la Provincia sta coltivando alcune speranze Vivere il presente con passione e servire con vocazionali: alcuni giovani stanno studiando compassione samaritana. teologia a Roma e vivono con gli studenti della la Provincia siculo-napoletana: dalla restau- Provincia romana. È necessario approfondire razione (1935) ad oggi una convinzione fondamentale: se vogliamo esistere in futuro, dobbiamo investire in questo Con decreto del 4 ottobre 1935, il Superio- settore per far crescere nuove forze camilliane. re generale p. Florindo Rubini (1888-1961) e È motivo di profonda preoccupazione, l’attuale la Consulta generale, ristabilivano la Provincia situazione che abbiamo discusso anche con il Siculo-Napoletana. Le due antiche province, Consiglio Provinciale: ci sono dei giovani che napoletana e siciliana, ora erano fuse in un’uni- desiderano sperimentare il carisma camilliano, ca entità, la Provincia Siculo-Napoletana, che sono disposti a fare un percorso di discerni- comprendeva le comunità di Messina, Acireale mento con noi, ma noi non abbiamo i forma- e Napoli. P. Rubini era stato anche Superiore tori per accompagnarli! provinciale della Provincia Lombardo-Veneta La Vice-provincia del Benin-Togo conta 2 (1929-1935) e terminato il suo generalato, si novizi, 10 professi temporanei, 1 professo so- incardinò nella Provincia Siculo-Napoletana, lenne, 7 religiosi fratelli e 65 religiosi sacerdo- andando a vivere in Sicilia. Nel corso degli ti, per un totale di 85 membri: questi elementi anni venne nominato ancora Superiore pro- costituiscono possibilità reali e potenziali per vinciale, maestro dei novizi, e quando le forze la creazione di nuova provincia nell’Ordine, cominciarono a venire meno, come cappel- nei prossimi anni. lano visitava i malati all’ospedale Monaldi di Napoli, dove rimase fino alla sua morte. La Provincia Siculo-Napoletana, quando Promozione e conservazione dei luoghi celebrò i suoi primi 25 anni di storia (con- evocativi della conversione di san Camillo: temporanea) nel 1960, contava 43 padri, 11 manfredonia e san Giovanni Rotondo professi chierici, 11 professi fratelli, 3 novizi, 2 postulanti, 80 aspiranti, 10 comunità e 13 Nel 2004 venne aperta la prima comunità case (cappellanie con la presenza di almeno camilliana della Provincia Siculo-Napoletana un religioso). a Macchia di Monte Sant’Angelo, una zona di Nel 2000, la Provincia registrava 32 mem- campagna dominata dagli ulivi, alla periferia bri di cui 27 sacerdoti e 5 fratelli. di San Giovanni Rotondo. I camilliani assun- Durante questa visita pastorale (15-28 set- sero la responsabilità pastorale della piccola tembre 2016), la Provincia presenta 27 reli- parrocchia dedicata a Santa Maria della Libera giosi di voti perpetui: (3 in situazione di ex- (500 parrocchiani) e il coordinamento della tra-domum: p. A. Marzullo, p. M. Rocca e p. Pastorale della Salute diocesana, con l’impe- A. Russo) 24 sacerdoti, 3 fratelli, e 3 religiosi gno della visita ai malati nelle case, negli ospe- di voti temporanei. L’età media dei religiosi è dali locali, cominciando a promuovere e valo- alta: 71,50 anni. rizzare i luoghi legati alla conversione di San Nei primi anni ‘70 (4 marzo 1973) è stata Camillo. P. Leocir Pessini ha visitato tre volte iniziata l’esperienza della missione in Africa, questa comunità5. in Benin-Togo, con l’invio dei primi tre missio- Il luogo della conversione di San Camillo, nari camilliani italiani: p. Gino Cisternino, p. denominato ‘stranamente’ la Valle dell’Inferno, Vincenzo Di Blasi e fr. Antonio Pintabona. si trova tra San Giovanni Rotondo e Manfredo- La Provincia Siculo-Napoletana, oggi, può nia: tale sito è stato letteralmente dimenticato contare sulla presenza e sull’azione ministe- dall’Ordine camilliano per secoli. Solo alla fi- riale di quindici religiosi provenienti dalla Vi- ne del decennio 1970, si è vista una gradua- ce-provincia del Benin-Togo. Questi confratelli le ripresa della sua considerazione, ad opera camilliani-camillians • 3-4/2016 65 Messaggi e visite fraterne dell’iniziativa non dei camilliani, ma di un lai- è stata posta una grande croce rossa, e intorno co, l’ingegnere Pietro Gasparri, ardente cristia- un piccolo anfiteatro per le rappresentazioni no impegnato nell’amministrazione della Casa artistiche. Sollievo della Sofferenza, voluta da Padre Pio L’obiettivo del progetto è quello di riquali- da Pietrelcina. ficare l’area della conversione di San Camil- Questo laico, dopo aver letto la vita di lo: migliorare la strada che conduce al sito, San Camillo, divenne un fedele devotissimo circondare con dei muriccioli in pietra locale del Santo, e cominciò ad interessarsi del luo- tutta l’area creando una sorta di anfiteatro ru- go della sua conversione, ubicato nel territo- dimentale, per accogliere i pellegrini e le cele- rio del comune di San Giovanni Rotondo. La brazioni speciali. Nel sogno originario dell’ing. zona, popolarmente conosciuta come la Valle Gasparri c’era anche l’idea di poter realizzare dell’Inferno, la via di Damasco di San Camillo, un ‘convento’. Naturalmente, questo progetto non aveva mai suscitato alcuna attenzione o rimane un sogno ancora molto controverso devozione nel corso della storia, al punto da tra i religiosi camilliani, ma non per i seguaci non attrarre pellegrini. Su iniziativa dell’ing. devoti dell’Associazione San Camillo, che vo- Gasparri, quel terreno venne acquistato e do- gliono concretizzarlo. nato a nome della Provincia Siculo-Napoleta- na. Venne edificato un monumento, un grande altare a forma triangolare, con una croce rossa abbracciare il futuro con speranza. alta circa 30 metri. ministero camilliano ed opere sanitarie della Pietro Gasparri è morto il 14 ottobre 2009: Provincia per proseguire il suo lavoro, il 15 giugno 2010 venne fondata l’Associazione San Camillo, il La Provincia vive e mantiene la forma clas- cui presidente Antonio Cappucci, accompa- sica del camilliano ministero: diverse cappella- gna i progetti di manutenzione e di migliora- nie in vari ospedali pubblici (Monaldi, Pascale, mento delle infrastrutture per la valorizzazione Nuovo Policlinico a Napoli, e altri) in partico- della Valle dell’Inferno. lare a Napoli, con l’aiuto dei giovani camilliani Questa associazione lavora per creare mag- provenienti dal Benin-Togo. I camilliani sono giori sinergie tra il comune di Bucchianico, pa- presenti, per esempio a Palermo, nella cap- ese natale di San Camillo e il comune di San pellania del Presidio Ospedaliero ‘Villa Sofia’, Giovanni Rotondo, luogo della conversione del nella chiesa di San Camillo de Lellis e San Giu- Santo. In occasione delle ricorrenze principali seppe Moscati. C’è poi il ministero pastorale di San Camillo, i sindaci e le autorità cittadine per la cura per i malati a domicilio che si orga- spesso si incontrano. Anche in questi giorni, nizza a partire dalla Chiesa di San Camillo ad durante la nostra visita pastorale alla comunità Acireale, a Palermo e nella parrocchia storica camilliana di Macchia, abbiamo concelebra- dedicata a San Camillo a Messina. to l’eucaristia nella chiesa parrocchiale di S. Un’iniziativa significativa per il suo carat- Onofrio a San Giovanni Rotondo, con la pre- tere innovativo, nel contesto ministero parroc- senza della preziosa reliquia del cuore di San chiale, è ‘la missione camilliana parrocchiale’: Camillo (custodita da secoli nella parrocchia di si colloca nel solco della evangelizzazione San Camillo a Messina). Alla celebrazione, pre- nelle parrocchie ma cerca anche di segnalare sieduta dal vescovo di Manfredonia-Viste-San la priorità al ministero della salute, alla visita Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro, ai malati a domicilio, con delle celebrazioni li- erano presenti anche i sindaci dei due comuni. turgiche con l’amministrazione del sacramen- Il 2 febbraio 2015, anniversario della con- to dell’unzione dei malati. Questa iniziativa versione di San Camillo, è stato inaugurato nasce da una preziosa intuizione di p. Barto- un bellissimo parco dedicato a S. Camillo de lomeo D’Arienzo, che ha raggiunto il 60mo Lellis, nell’area più moderna della città di San anniversario di ordinazione sacerdotale, ma Giovanni Rotondo. Il giorno dell’inaugurazio- è ancora presente in queste missioni parroc- ne, in rappresentanza del Governo generale chiali. Attualmente questa attività è stata uffi- dell’Ordine, era presente p. Laurent Zoungra- cialmente assunta dalla Provincia attraverso il na, Vicario generale. Al centro di questo parco suo coordinatore per il ministero, p. Vincenzo

66 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne

Capozza (comunità S. Ninfa e San Camillo di to quest’opera, con la sottrazione indebita di Palermo). Nel prossimo incontro mondiale del- circa 10 milioni di euro, alla fine del 2013. le parrocchie ‘camilliane’, previsto per aprile Un intervento ambiguo del precedente Go- 2017, a San Paolo (Brasile), questa esperien- verno generale dell’Ordine ha ingenerato una za dovrebbe essere presentata e sicuramente sensazione generale di risentimento nella Pro- molti saranno ispirati da questa metodologia vincia: il proposito era corretto, volendo aiu- di evangelizzazione camilliana parrocchiale. tare e salvare l’istituzione che aveva già gravi Nel corso della nostra visita pastorale ab- problemi finanziari, ma purtroppo ha seria- biamo notato con compiacimento che la Pro- mente compromesso il suo futuro, aggravando vincia nei suoi vari ambiti di ministero e di il senso di sofferenza in tutta la Provincia. attività istituzionali, collabora con molti laici Dei seri provvedimenti amministrativi sono impegnati come volontari, nei gruppi di pre- già stati adottati e continuano ad essere portati ghiera, alcuni come membri della Famiglia avanti, al fine della ristrutturazione finanziaria Camilliana Laica, come espressioni di servi- di questa istituzione, che dovrebbe occupare zio secolare vissuto in sinergia con i religiosi. l’arco di alcuni anni, si parla di circa dieci an- «Quanti cuori i volontari confortano! Quante ni, se tutto prosegue bene! In questa prospettiva mani sostengono; quante lacrime asciugano; non possiamo essere divisi gli uni contro gli al- quanto amore è riversato nel servizio nascosto, tri, ma dobbiamo essere gli uni per gli altri: uni- umile e disinteressato! Questo lodevole servi- ti e determinati per uscire da questa situazione! zio dà voce alla fede - dà voce alla fede! - ed Il Governo generale dell’Ordine accompagna esprime la misericordia del Padre che si fa vici- questo processo con grande preoccupazio- no a quanti sono nel bisogno»6. ne – e non potrebbe essere diversamente – ma Questa dimensione secolare del nostro ca- è necessaria anche maggiore collaborazione, risma sta lentamente guadagnando maggiore attraverso la Commissione Centrale dell’Ordi- visibilità e importanza in tutti i settori della no- ne, per aiutarvi a superare questa sfida. stra presenza camilliana nella società e nella Abbiamo percepito che senza un’adeguata chiesa. Anche quando non ci sono religiosi, ristrutturazione finanziaria delle opere (debi- San Camillo, il suo carisma e la sua spiritualità, ti) rischiate la serenità, la pace per una buona possono essere ben conosciuti e divulgati nella convivenza fraterna. I nostri ‘problemi e sfide comunità cristiana e nella società dai laici ze- spirituali’, il nostro ‘sentire’, il termometro del lanti ed appassionati. nostro umore nella vita fraterna, sono da sem- In una società sempre più secolarizzata, co- pre legati profondamente con ‘la materialità me ad esempio quella europea, una sfida per dei fatti’. Non c’è scampo! il futuro è quella di ‘declericalizzare il carisma In Sicilia, ad Acireale e a Mangano, dove la camilliano’, anche se siamo storicamente un presenza dei camilliani risale al 1743, vi è un Ordine clericale! Noi non siamo i proprietari centro di accoglienza per senzatetto, la Casa di San Camillo, del suo carisma e della sua spi- sollievo San Camillo, la Tenda San Camillo a ritualità: essi sono dono di Dio per l’umanità e Mangano per le persone affette da HIV/AIDS per tutta la comunità cristiana. Noi siamo degli e l’Istituto psico-pedagogico Giovanni XXIII, strumenti e dei testimoni: in questo senso, la per disabili mentali. A Messina la Provincia ha nostra responsabilità storica è molto grande. un’altra struttura sanitaria, la Casa di cura San Un caso particolare è fonte di preoccupa- Camillo, struttura tradizionale nella regione, zione per il presente e per il futuro. Nelle vi- che non ha mai presentato grandi preoccupa- cinanze di Napoli a Casoria, la Provincia pos- zioni in termini di gestione. Fornisce un servi- siede e gestisce l’ospedale di Santa Maria della zio eccellente alla comunità locale, godendo Pietà, che nel 2015 ha festeggiato i 60 anni di di una buona reputazione. presenza e di attività. Questa istituzione neces- In questo periodo, sono terminati i collo- sita di una rigorosa cura amministrativa e con- qui e i contatti con una congregazione religio- tinua a generare preoccupazioni circa il suo sa femminile, per riprendere, dopo 25 anni, la futuro dopo aver contratto dei debiti piuttosto Chiesa del Divino Amore e le sue dipendenze elevati, a seguito di una gestione incompetente nel centro di Napoli, che nel corso della storia e senza scrupoli, che purtroppo ha danneggia- ha sempre avuto la presenza di una comunità camilliani-camillians • 3-4/2016 67 Messaggi e visite fraterne camilliana. Si sta valutando la prospettiva di altra scelta! Come abbiamo sentito, a meno insediare una comunità in questo luogo, con che la Provvidenza non ‘ci sorprenda con un l’affitto dell’immobile di San Giorgio a Crema- meraviglioso miracolo, con un(a) benefatto- no, a partire dall’inizio del 2017. L’impegno di re(trice) ricco(a) di almeno quaranta milioni tagliare i costi e massimizzare i risultati è fina- di euro. Questo potrebbe sicuramente risol- lizzato a sostenere gli impegni finanziari che levarci’. Ma... sarebbe un miracolo! Anche se la Provincia deve onorare verso le sue strutture questo non accade, il miracolo significa duro sanitarie. lavoro per implementare una gestione che sia Questo cambio di destinazione dell’immo- segnata da una azione persistente, competen- bile di San Giorgio a Cremano, ha suscitato te, intelligente e saggia! molto dibattito, dando origine ad un forte sen- Il prossimo Capitolo provinciale che cele- so di perdita, in alcuni membri della Provin- brerete tra pochi mesi, all’inizio del 2017, sarà cia. Questo sito nel corso degli anni è stato certamente un’occasione molto importante sede di un seminario, della curia provincializia per discutere questi problemi e per ridefinire (oggi), di incontri e di ritiri comunitari, casa le priorità provinciali con maggiore chiarezza, accogliente per molti religiosi missionari pro- con l’impegno di tutti. Non possiamo sfuggire venienti dalla Vice-provincia del Benin-Togo. a questa responsabilità storica, assumendoci Questi sono alcuni dei motivi per cui questa l’impegno di essere gli uni per gli altri e non casa riveste un significato profondo nei cuori uno contro l’altro. di molti religiosi. Purtroppo, la sua manuten- Possiamo coltivare idee differenti, diversi zione è diventata molto costosa e il pagamento punti di vista o prospettive nella ricerca della non previsto di debiti scaduti con l’ammini- verità per la Provincia, ma non possiamo mai strazione locale, ha costretto la direzione della trascurare l’unità del cuore con gli altri. Papa Provincia, con il consenso dei religiosi riuniti Francesco, nella sua Lettera Apostolica alle in assemblea, a collocare l’immobile in affitto. persone consacrate, ci ammonisce: «Non ripie- Con l’affitto della casa di San Giorgio a gatevi su voi stessi, non lasciatevi asfissiare dal- Cremano, scompare il punto di riferimento e le piccole beghe di casa, non rimanete prigio- il luogo di incontro per la Provincia: si spera nieri dei vostri problemi. Questi si risolveranno che la nuova (in realtà un sito molto antico) se andrete fuori ad aiutare gli altri a risolvere i Chiesa del Divino Amore e le sue pertinenze, loro problemi e ad annunciare la buona novel- possa anche essere un luogo dove i religiosi la. Troverete la vita dando la vita, la speranza della Provincia possano riunirsi a Napoli. Ci dando speranza, l’amore amando». auguriamo possa essere e diventare un spazio In conclusione di questo messaggio, vor- di famiglia, un punto di riferimento per incon- remmo ringraziarvi per la meravigliosa acco- trare, celebrare e vivere i momenti importanti glienza fraterna che ci avete riservato, nelle della comunità. comunità dove siamo passati: una convivenza Auspichiamo che si allestisca anche un ricca e fraterna, unita ad una cucina eccellente luogo adatto per la sede ufficiale della Provin- che non ha mai fatto mancare pasta abbondan- cia: potrebbe essere l’Istituto Giovanni XXIII di te e pizza napoletana gustosa … Mangano, che già dispone di ampi servizi at- Siamo stati particolarmente edificati dalla tualmente sottoutilizzati. A Napoli, in accordo vostra determinazione nel cammino per risol- con l’Arcidiocesi, non si potrebbe perseguire vere il problema economico. Se non sarete in una simile prospettiva? grado di risolvere queste tensioni finanziarie, A causa della crisi finanziaria che ha col- difficilmente avrete la serenità necessaria per pito gli ospedali, più precisamente l’opera di camminare in pace nel presente per coltivare Casoria, secondo alcune voci, sembra che la un futuro promettente. Non possiamo rimane- Provincia si sia preoccupata solo dell’econo- re schiavi delle strutture e dell’economia! In mia, dimenticando gli altri elementi importanti questo caso perderemmo la gioia di vivere e della nostra vita consacrata, appiattendosi in di servire. una linea unidimensionale. In realtà, si deve Essere con voi in questi giorni ci ha offerto agire rapidamente e con competenza per ri- anche la grazia e l’opportunità unica di visitare spondere a questa situazione critica! Non c’è luoghi sacri, di ascoltare storie emozionanti ed

68 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne apprendere lezioni eroiche della storia dei ca- differenza nella vita delle persone... Papa Fran- milliani che hanno animato le origini del nostro cesco ci offre un luminoso esempio: «Madre amato Ordine, che ha vissuto la sua prima tappa Teresa! Questa instancabile operatrice di mise- di espansione proprio a Napoli, con la prima co- ricordia ci aiuti a capire sempre più che l’uni- munità dei ‘Crociferi’, così chiamati i Camilliani co nostro criterio di azione è l’amore gratuito, per il loro eroico servizio agli appestati (i ‘martiri libero da ogni ideologia e da ogni vincolo e della carità’). Abbiamo visitato i luoghi simbolo riversato verso tutti senza distinzione di lingua, della conversione di San Camillo a Manfredonia cultura, razza o religione. Madre Teresa amava e a San Giovanni Rotondo; abbiamo ascoltato dire: «Forse non parlo la loro lingua, ma posso con emozione la storia della preziosa reliquia sorridere»7. del cuore di San Camillo, in particolare quella Dio, rivelato da Gesù, Padre misericordioso del pezzo di cuore custodito e venerato nella e Signore della nostra vita, con la protezione di parrocchia di San Camillo a Messina. San Camillo e della Madonna della Salute, vi Ho già segnalato che il prossimo Capitolo protegga sempre, nella vostra missione di esse- Provinciale sarà un’opportunità per ridefinire re e di servire con la compassione samaritana e le vostre priorità, tra le altre, le tre questioni la misericordia divina, vivendo e curando l’es- che per noi sono di vitale importanza per il sere umano più umile nel mondo del dolore, futuro della vostra Provincia: della malattia e della sofferenza umana. 1. la promozione vocazionale e la formazio- ne: impegnatevi per creare un team di for- Roma, 4 ottobre 2016 matori, per deputare dei luoghi appropriati San Francesco d’Assisi – Patrono d’Italia alla formazione e al ministero, per facilitare la crescita dei giovani camilliani candidati alla vita consacrata. Qui ci stiamo sicura- note mente giocando la nostra capacità di sussi- stenza per il futuro; 1. C. C. Martindale, San Camillo de Lellis, Castelvecchi 2. l’economia e l’assetto finanziario della Editore, Roma, 2014, 26. Provincia (opere sociali, sanitarie ed ospe- 2. Cfr. e. Menozzi, I Camilliani in Sicilia. Tre secoli di sto- dali). Vigilare sulla trasparenza dei nume- ria. Dall’inizio del Seicento alla fine dell’Ottocento, Edi- ri, pretendere delle relazioni economiche zioni Camilliane, Torino, 2003. complete, organizzare le riunioni periodi- 3. Cfr. P. S annazzaro, Storia dell’Ordine Camilliano che, ogni due mesi, per la valutazione e (1550-1699), Edizioni Camilliane, Torino, 1986, pag. la programmazione. È necessario che tut- 71. Un ringraziamento a p. Rosario Messina e p. Anto- ti i religiosi siano informati sui ‘numeri’, e nio Puca per le informazioni storiche che personalmente soprattutto che i ‘numeri’ corrispondano al ci hanno fornito con i loro scritti e le ricerche storiche ‘vero’. Sviluppare una strategia di rientro o relative a San Camillo e alla storia della Provincia Sicu- di ristrutturazione del debito per i prossimi lo-Napoletana. anni (5 anni? 10 anni?), con l’aiuto di esper- 4. F. ruFFini, Il ‘cuore’ di San Camillo, Camilliani ‘Villa ti in materia, se necessario; Sacra Famiglia’, Roma, 2009; G. zona, I Ministri degli 3. necessità di una Sede provinciale. Questo Infermi a Messina: una presenza lunga quattro Secoli, riferimento è molto importante al fine di Camilliani, Messina, 2013. preservare, anche visibilmente, l’unità nel- 5. Cfr. il Messaggio del Superiore generale inviato alla la Provincia, affinché possa essere un punto comunità camilliana di Macchia di Monte Sant’Angelo, d’incontro dei religiosi; anche attraverso la 8-10 maggio 2015. presenza continuativa del Superiore pro- 6. Papa Francesco, Omelia nella Messa per la Canoniz- vinciale, dedicato prioritariamente all’a- zazione di Madre Teresa di Calcutta, Piazza San Pietro, nimazione della Provincia. Una famiglia 4 settembre 2016. senza una casa di riferimento, è difficile da 7. Papa Francesco, Omelia nella Messa per la Canoniz- tenere insieme. zazione di Madre Teresa di Calcutta, Piazza San Pietro, 4 settembre 2016. Tutto ha un senso nella vita, nulla è insigni- ficante, un semplice sorriso a volte fa una tale camilliani-camillians • 3-4/2016 69 Messages and fraternarl visits message of the superior General to the Province of sicily and naples Fraternal Visit 15-28 September 2016

fr. Leocir Pessini br. José Ignacio Santaolalla

‘Our founders and foundresses shared in Jesus’own com- passion when he saw the crowds who were like sheep without a shepherd. Like Jesus, who compassionately spoke his gracious word, healed the sick, gave bread to the hungry and offered his own life in sacrifice, so our founders and foundresses sought in different ways to be the service of all those to whom the Spirit sent them. They did so by their prayers of intercession, their preach- ing of the Gospel, their works of catechesis, education, their service to the poor and the infirm… The creativity of charity is boundless; it is able to find countless new ways of bringing the newness of the Gospel to every cul- ture and every corner of society… Are our ministries, our works and our presence consonant with what the Spirit asked of our founders and foundresses? Are they suitable for carrying out today, in society and the Church, those same ministries and works? Do we have the same pas- sion for our people, are we close to them to the point of sharing in their joys and sorrows, thus truly understand- ing their needs and helping to respond to them?’

Apostolic Letter of the Holy Father Francis to all Consecrated People on the Occasion of the Year of Consecrated Life, 28.11.2014, n. 2.

‘Mother Teresa, in all aspects of her life, was a generous dispenser of divine mercy, making herself available for everyone through her welcome and defence of human life, those unborn and those abandoned and discard- ed…. She bowed down before those who were spent, left to die on the side of the road, seeing in them their God-given dignity; she made her voice heard before the powers of this world, so that they might recognize their guilt for the crime – the crimes! – of poverty they creat- ed.For Mother Teresa, mercy was the “salt” which gave flavour to her work, it was the “light” which shone in the darkness of the many who no longer had tears to shed for their poverty and suffering’. Pope Francis, Homily for the Holy Mass and Ca- nonisation of the Blessed Mother Teresa of Calcutta, St. Peter’s Square, Sunday, 4 December 2016.

70 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits

Rev. Fr. Rosario mauriello, explore our charism and our Camillian spirit- Provincial Superior of the Province of Sicily uality: as an Order we have received from the and Naples Church, through our Founder St. Camillus, the charism of mercy to be lived in corporal and members of the Provincial Council and spiritual works for the sick, as our Constitution Fellow Camillian Religious makes clear. Health and peace in the Lord of our lives! The opportunities that are offered to us As was envisaged, planned and awaited, we for growth are many in number and are to be engaged in a pastoral, fraternal and canonical found at all levels of our ‘Camillian being’. We visit to the Province of Sicily and Naples on must be vigilant to ensure that we are not dis- 15-28 September 2016. I visited the Camillian tracted and waste our time and are serene with communities and met the religious, together ourselves so as not to lose the rhythm of history. with Br. José Ignacio Santaolalla, the member Let us not forget that until the last breath of our of the General Consulta who is responsible for lives we are stimulated to grow and always to financial administration and missions. learn something new. As an introduction to this message we would As regards your Province of Sicily and Na- like to remind you that for this six-year period ples, we would like to point out that the central (2014-2020) our Order adopted the Camillian government of the Order (2014-2020) had al- project for the revitalisation of our consecrat- ready visited your Province and met a number ed lives which was approved by the General of your religious, in particular in Naples. The Chapter of 2013 and confirmed by the extraor- first visits involved your Provincial Council and dinary General Chapter of 2014. This project the Superiors and focused on the ‘critical’eco- identified three priorities: a) the organisation nomic situation of the Santa Maria della Pietà of the economics of the Order, starting with Hospital in Casoria. During the last visit of a the generalate house and these religious Prov- (canonical) pastoral character, we stayed in all inces that most suffer from economic tensions; the communities of the Province, meeting the b) the promotion of vocations and initial and religious, either as a community and/or person- ongoing formation – this is a sector that is es- ally, and also took part in pastoral activities in sential if we want to assure the continuity and various localities. the future of the Order by counterbalancing The visits from 2014 to 2016, in chronolog- ageing and deaths with new members; and c) ical order, were as follows: intense communication as an essential means 1. 16-17 October 2014 in Naples: a meeting by which to achieve fraternity, communion and with the Provincial Superior and his coun- community. cil. The Superior General, Br. José Ignacio We have been experiencing an ecclesial Santaolalla, the member of the General context of hope with the election of Pope Fran- Consulta responsible for missions and the cis and his magisterium. He is a Jesuit religious general financial administrator, and Fr. Gi- who knows very well the lights and shadows of anfranco Lunardon, the General Secretary. consecrated life of the season that we are now 2. 28 November 2014 in Naples: Fr. Lau- living through. It should come as no surprise rent Zoungrana, the Vicar General and the that he convoked the Year of Consecrated Life member of the General Consulta responsi- (2015), with numerous initiatives throughout ble for formation, led a retreat on the role of the world for the revitalisation of consecrated the mission of a Superior according to the life through events and publications that were Camillian Constitution, offering it to the lo- accompanied by incredible prophetic gestures cal Superiors and to the Provincial Council which edified some people and scandalised at the house of San Giorgio in Cremano. others! As has happened with prophetic fig- 3. 25-27 February 2015: the Superior General ures, now, with Pope Francis as well, things visited the Camillian community of Mac- could not have gone differently. chia di Monte Sant ‘Angelo in Manfredo- The extraordinary Jubilee of Mercy (2015- nia-San Giovanni Rotondo, places that are 2016) was also promulgated. This happy eccle- especially evocative of the conversion of sial insight has been a valuable opportunity to St. Camillus. On that occasion, I offered a camilliani-camillians • 3-4/2016 71 Messages and fraternarl visits

talk as a part of the course on pastoral care tember); the St. Camillus parish-community in health of the diocese of Manfredonia and the clinic in Messina (24-25 September); and I also met the Ordinary Bishop, Msgr. the community and the rectory Church of ‘S. Michele Castoro. Ninfa ai Crociferi (26-27 September); and San 4. 9-10 March 2015 in Naples: the Superior Giorgio in Cremano for the Provincial Assem- General, Fr. Leocir Pessini, and Br. José Ig- bly (28 September). nacio Santaolalla, took part in the general In the context of the Year of Consecrated assembly of the Camillian religious Prov- Life (2015), Pope Francis in his message to ince at San Giorgio in Cremano. all consecrated people, when referring to the 5. 8-10 May 2015: Fr. Leocir Pessini visited the post-synodal exhortation Vita consecrata (n. Camillian commnity of Macchia di Monte 110), offered us important thoughts on the his- di Sant’Angelo (Manfredonia-San Giovan- torical dimension of consecrated life: religious ni Rotondo). On that occasion the Superi- do not only have a glorious history to narrate or General visited: San Giovanni Rotondo, and remember, they also, with the help of the the land of St. Padre Pio, and went to the Holy Spirit, have a great history to construct. religious house of the Capuchins where St. Looking to the past, we need to cultivate an Camillus himself, on 1 February 1575, slept approach of gratitude so as to live the present in cell n. 5; the Valle dell’Inferno, the place with passion – for Camillians through a service of the conversion of St. Camillus; the ancient animated by Samaritan compassion – and to religious house of the Capuchins where St. embrace the future with hope. Camillus worked as a young labourer and We have contextualised in this historical which today is near to the local cemetery; perspective the reflections that follow, wishing and the Church of San Domenico in whose to foster the involvement, the responsibility cemetery St. Camillus, no longer possess- and the commitment of all the members of the ing anything, stretched out his hands, much Camillian Province of Sicily and Naples at this ashamed, to ask for alms. moment in the history of our life as an Order. 6. 20-21 July 2015 in Naples: the Superior We are animated by questions about, and re- General and Fr. Aris Miranda, the member flection upon, the future and the history that of the General Consulta responsible for we want to build, so as to live in the present ministry, took part in the assembly of the ‘with passion’, seeing ourselves as instruments Province and the celebrations for the six- of unity and serving with the compassion of the tieth anniversary of the foundation of the Samaritan, as Camillians. Santa Maria della Pietà Hospital in Casoria. 7. 15-28 September 2016: a pastoral visit to the Province of Sicily and Naples by the Looking at the Past with Gratitude Superior General and Br. José Ignacio San- a rich history of four centuries: taolalla. We met every Camillian communi- a short excursus! ty of the Province, the works of the Province, and those public hospitals where there is a To know the history of the presence of the Camillian ministerial presence. Camillians in the South of Italy, and more spe- cifically in Naples and the region of Sicily, The visit followed an itinerary that had been means to go over many events of the life of our prepared and agreed upon previously. That Founder saint, returning to the beginnings of itinerary was as follow: the Monaldi and Pas- the expansion of the Order of the Camillians cale Hospitals of Naples (15-16 September); outside Rome, after 1586, which was the year the New Polyclinic of Naples (17 September); of its foundation. the community of San Giorgio in Cremano (18 St. Camillus was in Naples on various oc- September); the Santa Maria della Pietà Hos- casions, both before and after his conversion. pital in Casoria (19 September); the commu- On 28 October 1574, before his conversion, nity of Macchia di Monte Sant’Angelo (20-21 he landed in Naples after a very tumultuous September); the communities of Acireale and and dangerous sea crossing when there was a Mangano, at the foot of Mont Etna (22-23 Sep- storm between Palermo and Naples. All of his

72 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits biographers remember precisely that in Naples The appearance of plagues which decimat- Camillus lost – because of his liking for gam- ed the population were very common at that bling at cards – everything that he had, includ- time throughout Italy and also in the Naples ing his shirt! At the place narrated by this anec- area. Historians have observed that the pop- dote, a small commemorative inscription was ulation of Naples, including the outskirts, os- placed which resisted until the beginning of the cillated in the 1590s between 238,000 and twentieth century. It read as follows: ‘Qui die’ 275,000 inhabitants. Over forty Camillian re- Camillo sua camicia al gioco. Ed ora si adora ligious died of the plague while looking after nello stesso loco’ (‘Here Camillus gave away the sick. Amongst them were the Provincial Fr. his shirt gambling. And now worship takes Voltabio and the Superiors of the three houses place in the same place’).1 of Naples: Fr. Alberti, Fr. Capaldo and Fr. De After founding the Camillian Order in Leonardis. Ottavio de Lellis, the nephew of St. Rome, Camillus returned to Naples on 28 Camillus, who had already done his novitiate October 1588, after fourteen years, together in Naples, died of the plague ‘because of the with twelve religious, and established the first great love with which he served the sick and Camillian community outside the city at the the plague-stricken’. Bringing forward his pro- Hospital of the Annunziata which had been fession, he died in a holy way, accompanied by chosen as a place for the exercise of ministry the ‘many tears of Father Camillus’. for poor sick people, in line with the style of We should also remember the Servant of ‘complete service’ – an approach which St. God Pietro Suardi who from 1620 onwards Camillus wished to achieve and which he tried worked at the Hospital of the Annunciata and to convince other people to adopt. The Camil- died in 1656. His body is kept at the Church of lians in Naples were also present at the Refuge Divine Love in the centre of Naples. During the of San Gennaro, at the Military Hospital of St. first outbreaks of plague no less than forty-six James (of the Spaniards), and at the Hospital of Camillian religious died providing care to the St. Mary of the People of the Incurables. At this plague-stricken. Many other Camillians died special historical moment the Order was going during this mission. They are listed amongst the through a stage of growth and institutionalisa- ‘martyrs of charity’ whose liturgical memorial tion thanks to the support of Pius V who had is celebrated every year on 25 May. The exact approved it on 18 March 1586. The first provi- number of these ‘martyrs of charity’ has not sional Rules were being drawn up and the seat been established. In rough terms, more than of the Congregation was being established in three hundred religious gave their lives provid- Rome at the present complex of the Church of ing care to the plague-stricken. St. Mary Magdalene. At this initial moment of the Order, a major On 21 September 1591, Pope Gregory XI growth in the number of religious took pace. by his Bull Illius qui pro gregis raised the Com- They had become very popular and loved by pany to the status of an Order. The first con- the people in Sicily and were given the name flict within the Order arose in Naples because of ‘Crociferi’ (‘Cross-Bearers’) because of the of the question of the hospitals that Camillus red cross that they wore on their fronts. The was taking on according to the very demand- Camillian community in Naples became, with ing criterion of ‘complete service’. This style its eighty professed religious, the most numer- of leadership, which was so much desired by ous in the Order. The religious Province of Na- Camillus, witnessed strong opposition from ples had 103 religious out of a total of 274 who Fr. Biagio Oppertis and thirty-six Neapolitan belonged to the whole Institute. professed. The question led to the convocation Belonging to the period before the final clos- of the first Chapter of the Order (1599) and to ing down of the religious Orders by the State, the intervention of Pope Clement VIII through we should remember the figure of Fr. Raffaele the Bull Superna dispositione (1600) which Danise who was appointed Bishop of Caiazzo. excluded from Camillian ministry the heaviest After engaging in his episcopal mandate, for forms of manual labour. The specific tasks of love of the Camillian charism he returned to priests and of brothers were also clarified in living inside the Camillian Order and settled at this document. the community of the Church of Divine Love camilliani-camillians • 3-4/2016 73 Messages and fraternarl visits in the centre of Naples. The Province of Sicily Whereas in Naples the followers of Camil- and Naples at the present time is renewing this lus served the sick in hospitals, in Sicily they historic site in order to organise a Camillian were principally concerned with providing community as soon as possible. spiritual assistance to the sick in their homes, After Naples, Camillus began to cultivate and this to the point of being known as the the idea of founding a community in Palermo. ‘fathers of the good death’, winning the respect Camillus had already spent an adventurous and the affection of the people. The Archbish- time in Palermo in 1574 and had sad memories op of Palermo wrote to the Provincial Superi- of the place, memories which he wished to re- or Fr. Burgio during the cholera epidemic of deem through works of mercy. In 1599 he sent 1837 and observed that the ‘Crociferi deserve by sea two religious in order to begin a foun- all esteem and recognition because they have dation in Palermo but a violent storm forced devoted themselves to helping the sick in the them to interrupt their journey and to halt at military hospital and in houses infected with Messina. These two religious stayed at the local cholera, both in the city and in the outskirts’. hospital where the admiration of the people for Although many religious Orders were dissolved their devotion to the sick was so great that they (in 1866) by King Charles III, the Bourbon King did not want them to leave. Thus it was that of Naples, by a royal decree which prohibited the first Sicilian community was not created in the foundation of new religious Orders in his Palermo, as Camillus had envisaged, but, in- kingdom, curiously this document added that stead, in Messina. the ‘Crociferi fathers were expressly excluded, In Sicily, with the passing of the years, the instead he wanted them to be in every part of Camillians increased in numbers and organ- the land’.2 ised communities, the postulantate, the novi- Camillus during his twenty-four years of tiate, and the house for higher studies. During government of the Order, which included the period of greatest splendour, the presence sixteen as Superior General, founded sixteen of the Camillians in Sicily, known as the ‘Cro- houses (in the South of Italy one may remember ciferi’, amounted to sixteen communities. those in Naples, Palermo, Messina and Caltagi- Camillus visited Sicily at least three times. rone) and organised service to the sick in nine The first time was in 1574 as a mercenary sol- hospitals. He admitted to religious profession dier, before his conversion. The second time 311 religious, of whom sixteen died ‘on active was in the year 1601 when he was 51, in his service’. Of the 242 professed, 88 were priests capacity as the founder of a religious Order. and of the rest over a half were candidates for He visited the community of Messina (which the priesthood. There were also over 80 nov- had been founded in 1599) and the communi- ices. After the foundation of the Order about ty of Palermo, erected in 1600, also laying the 170 religious died – a striking death rate and first ‘stone’ for the construction of the historic one that was unprecedented when we consider Church of ‘Santa Ninfa ai Crociferi’. He arrived other religious Orders. This was certainly the for the third time in 1603. When he was visiting result of the dedication that the Camillian reli- Messina, on his voyage he met some young men gious displayed towards the plague-stricken.3 who wanted to enter the Order. Camillus wrote to his religious in Rome: ‘Here I have found many people who want to enter, and I think some important Personalities and Facts that there are more than about thirty, amongst of this Part of our Camillian History whom there are some who are very good’. Some historical documents exist that support Amongst the personalities of this early the thesis that Camillus visited Messina seven stage of the Province four can be identified times, assuring on many occasions his physical who stood out on the historical horizon for presence at these young nascent communities. their role and their positions of responsibility, In the year 1605, the community of the ‘Padri which they held from the start of the history of Crociferi’ of Messina had thirty-two members, the Order. Fr. Biagio Oppertis and Fr. Sanzio counting both professed and novices. Cicatelli were companions of Camillus and later also Superior Generals of the Order; Fr.

74 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits

Andrea Scicli and Fr. Goldobeo Carami were celebrated in the year 1742, and the process of the first religious to found communities outside canonisation which was celebrated in 1746 by Europe – in the New World, in Lima, Peru. Pope Benedict XIV who greatly esteemed our Fr. Biagio Oppertis (who was Superior Gen- Founder. eral from 1607 to 1613), a native of Syracuse, At the beginning of the discovery of the was elected Superior General of the Order at Americas, the myth of Eldorado became wide- the age of forty-seven as the first successor to spread and it influenced the history of Latin St. Camillus. Fr. Oppertis was the founder of America from the outset. Many adventurers the religious community of Naples and the first braved the seas in order to find Eldorado with Provincial of the then Province of Naples. In its wealth of gold and silver. A chronicler relates May 1622, he left Rome and returned to his be- that two ‘Crociferi’ (Camillians), Fr. Andrea Sci- loved city of Naples because of his precarious cli and Fr. Goldobeo Carami, engaged in this state of health. He dedicated himself in par- adventure ‘animated simply by the goal of col- ticular to caring for the sick and the formation lecting funds to accelerate the beatification of of candidates as master of novices. He died ten Camillus de Lellis and to assess the possibility years after St. Camillus. Fr. Oppertis showed of founding a Camillian mission in Lima, Pe- that he was a person of great cultural breadth ru. The twenty-two years that Fr. Scicli spent and depth, and was even capable, with ardour, on this mission and the almost thirty years that of arguments with St. Camillus (without them were spent by Fr. Carami, obtained the result ever becoming enemies) about the subject of that had been hoped for. They arrived in Rome ‘complete service’ in religious hospitals. He with abundant resources for the beatification of applied papal orders to the Order with great St. Camillus and in the meantime the Camillian diligence. mission in Lima had been founded. Fr. Sanzio Cicatelli, a Neapolitan, was the Fr. Scicli returned to Italy in the year 1688. first and perhaps the best historian of the Order In 1704 Fr. Carami began a new voyage to the and he had had an opportunity to live for a long New World. He arrived in Lima in 1707 where time with the Founder. We have through him he developed an intense missionary activity of a detailed knowledge of the life and the work evangelisation that was greatly appreciated by of St. Camillus and of the ‘very human’details people. He built a small oratory, starting with of his personality. Thanks to his privileged po- the religious house de la Buena Muerte ded- sition as an eyewitness, they were perhaps not icated to the Virgin Mary who was venerated ones that were ‘overly holy’ for some people, with the title Madonna della Buenamuerte or but they were certainly full of truth and quin- del Transito. On 14 August 1712, the Bishop tessentially human, without mystifications or of Lima enthroned the effigy ofMadonna della ‘excessive sanctifications’. We all know about Buenamuerte in the oratory. Fr. Golbodeo Car- the great historical value of his famous Vita ami died on 30 January 1733. His passing pro- Manoscritta di p. Camillo de Lellis (‘Manuscript voked great feeling in Lima. Thus was born the Life of Fr. Camillus de Lellis’). Fr. Sanzio Ci- first Camillian foundation in the Americas, out- catelli was Superior General of the Order from side Europe, in 1709, in Lima, the then capital 1619 to 1625. He was elected during the sev- city of the New Spain. The Province of Naples, enth General Chapter which was celebrated in in response to pressure applied by the central May 1619. government, was dissolved by a decree of the Another two important personalities of the General Consulta on 30 August 1885. beginnings of the Order, connected with its ex- pansion in America and who came from your Province, were Fr. Andrea Scicli (1613-1694) The Valuable Relic of the Heart of St. Camillus. and Fr. Goldobeo Carami (1671-1733). some fragments of history These two religious left the Camillian com- munity of S. Ninfa in Palermo and ventured This relic has a valuable spiritual meaning across the seas of Central and South America and a profound historical symbolism which refer to look for gold and silver to facilitate the pro- directly to ‘Camillian humanism’: ‘more heart in cess of beatification of St. Camillus which was those hands, brother’. At the present time, this camilliani-camillians • 3-4/2016 75 Messages and fraternarl visits heart is kept at the cubiculum in the generalate ing earthquake of 1905 and then handing it house of Rome and it has been there since the back to the ‘Crociferi’. year 1925, the time of the generalate of Fr. Pio On the occasion of the third centenary of the Holzer (1923-1929). This famous relic was in death of St. Camillus, invited by the Camillians Naples for almost three centuries before the Su- to animate a novena in his honour on 17 July periors of the Province of Sicily and Naples gave 1914, the then priest Hannibal Mary of France it to the Order. spoke as follows in his sermon: ‘O Camillus! O Fr. Giovanni Califano, a Neapolitan who had singular hero of charity! O comforting and sav- accompanied St. Camillus during the last hours ing angel of the sick and the dying! We prostrate of his life and who felt great affection for the ourselves at your feet, and through you thank Founder, on the same day as his death, accom- the Infinite Goodness that created you and pre- panied by two medical doctors from the Hospi- destined you to raise to an institution the great tal of the Holy Spirit – Dr. Girolamo Bianchi and charity of religious assistance for the poor and Dr. Michele Ercolini – authorised an autopsy on the dying…And we thank you, who gave us your the body of the saint to investigate the causes of sons twice: first when you were still a pilgrim his death. In this context the idea was developed on this earth and then in our time after their to- of taking out the heart in order to preserve it ‘in tal disappearance. And how could we worthily secret’as a ‘living memory’ which would then thank you for giving us your most beloved heart, be sent to the community of Naples. divided between Naples and Messina?’ Fr. Califano, who later moved to Messina, With the dissolution of the religious Orders did not want to be separated from the relic of by the royal Italian government, including the his beloved Founder, but at the same time he did ‘Crociferi’, in 1890, Fr. Hannibal drew up a sup- not want to deprive the community of Naples of plication to the Heart of Jesus for the return of this relic. With the authorisation of the Superior the Order of the ‘Crociferi’ fathers to Messina. General, he therefore took the decision to re- For twenty-five years, on the eighteenth day of move a part of the heart, the left lobe, and cre- each month (the date of the liturgical feast day of ated a second relic of the heart which was taken St. Camillus before the reform of the Second Vat- to Messina between March and April 1616 by Fr. ican Council), he prayed and led the people with Califano himself, who was appointed Superior the following words: ‘We beseech you to deign of the community (1616-1617). This relic has in your infinite charity to raise up these Ministers been kept in a very good state until today at the of the Sick and to send to this city true sons of St. Parish of St. Camillus de Lellis. Camillus, with the zeal, charity, humility and all This relic remained in the Church of St. the virtues of their holy Founder, so that through Camillus until 1866 when by a royal decree the their ministry many souls can saved and comfort religious Orders were dissolved, including the your Divine Heart’. The Camillians returned to ‘Crociferi’. The building was confiscated and Messina in the year 1905. The Camillian com- then demolished. Many of the holy possessions munity (Crociferi) of Messina was founded in of this church, amongst which the relic of a 1599. St. Camillus visited Messina as many as part of the heart of St. Camillus, were gathered seven times, and so often as to be acclaimed the together by Fr. Giuseppe Sollima, put in a chest joint patron saint of the city. and kept by two of his fellow religious for a From the day of the death of St. Camillus on- number of years until 1890. During that epoch, wards, the relic of his heart, moved from Rome the history of the heart of St. Camillus was in- to Naples, remained in the latter city until the tertwined in a providential way with the life of year 1925. For almost a century it was kept by St. Hannibal Mary of France (1851-1927). He the Holy Inquisition at the archives of the local came from Messina, was the founder of the Ro- curia. Given that the cult of a person before the gationists, was greatly devoted to St. Camillus publication of his or her heroic virtues was se- and was very close to the ‘Crociferi’ fathers. It verely prohibited and punished by the Inquisi- was specifically this saint who saved the relic tion, the ecclesiastical authorities, after certain of the heart, retrieving it from amongst the ruins denunciations of the public cult of the heart of of the cathedral of Messina after the devastat- St. Camillus – who was already seen as a saint by the people –, sequestered the precious relic of

76 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits the Camillians and placed it in the diocesan ar- 2000, the Province had 32 members, of whom chives. For ninety-three years the relic remained 27 were priests and 5 were brothers ‘hidden and lost’in that place (1649-1742). On During our pastoral visit (which took place the occasion of the preparations for the beatifi- on 15-28 September 2016), the Province had cation of St. Camillus on 7 April 1742 by Pope 27 religious with perpetual vows (3 in an ex- Benedict XIV, the Camillians acted to recover tra-domum situation: Fr. A. Marzullo, Fr. M. the relic and received it as a gift the same year. Rocca and Fr. A. Russo), 24 priests, 3 brothers, But how could its authenticity be guaran- and 3 religious with temporary vows. The aver- teed after so much time given that it had been age age is high: 71.5 years. placed in the archives amongst many other sa- In the early 1970s (4 March 1973), the ex- cred objects and in the meantime there had perience of mission in Africa was begun, in Be- been a profitable trade in relics and counter- nin-Togo, with the sending out of the first three feiting was very common? Surprisingly, one of Italian missionaries: Fr. Gino Cisternino, Fr. the decisive factors in demonstrating its authen- Vincenzo Di Blasi, and Br. Antonio Pintabona. ticity was, providentially, the tear caused by the Today the Province of Sicily and Naples can piece of the heart conserved in Messina. After rely upon the presence and the ministerial activ- an inspection of the case, Cardinal Spinelli, the ities of fifteen religious from the Vice-Province Archbishop of Naples, certified the authentic- of Benin-Togo. These religious are involved in ity of the relic which was then returned to the ministry on a number of fronts: chaplaincy, for- Camillians of Naples on 15 November 1742. It mation and the coordination of communities remained there until the year 1925 when it was as Superiors. moved to Rome and placed under the protec- Despite the endemic fall in the number of tion of the generalate house.4 vocations, the Province is cultivating some hopes at a vocational level: some young men are studying theology in Rome and they live Living the Present with Passion and Serving with the students of the Province of Rome. A with Samaritan Compassion fundamental belief should be deepened: if we The Province of sicily and naples: want to exist in the future, we have to invest from the Restoration (1935) until Today in this sector in order to develop new Camilli- an forces. The current situation, which we al- By a decree of 4 October 1935, the Supe- so discussed with the Provincial Council, is a rior General Fr. Florindo Rubini (1888-1961) reason for deep concern: there are young men and the General Consulta re-established the who wish to experience the Camillian charism; Province of Sicily and Naples. The two ancient they are ready to engage in a pathway of dis- Provinces, that of Naples and that of Sicily, cernment with us but we do not have the pro- were fused to create a single body. Fr. Rubini viders of formation to accompany them! had been Provincial Superior of the Province The Vice-Province of Benin-Togo has 2 of Lombardy and Veneto (1929-1935) and after novices, 10 temporary professed, 1 perpetual finishing his term of office he joined the Prov- professed, 7 brothers who are religious and ince of Sicily and Naples, going to live in Sicily. 65 priests who are religious, making up a total With time, he was again appointed Provincial of 85 members. These elements constitute re- Superior, became master of novices, and when al and potential opportunities to create a new his strength began to fade as a chaplain he vis- Province of the Order over the next few years. ited the patients of the Monaldi Hospital of Na- ples where he stayed until his death. The Province of Sicily and Naples, when The Promotion and Conservation of the it celebrated the first twenty-five years of its Evocative Places of the Conversion (contemporary) history in 1960, had 43 fathers, of st. Camillus: manfredonia and 11 professed clerics, 11 professed brothers, 3 san Giovanni Rotondo novices, 2 postulants, 80 aspirants, 10 com- munities and 13 houses (chaplaincies with the In 2004, the first Camillian community of presence of at least one religious). In the year the Province of Sicily and Naples was opened camilliani-camillians • 3-4/2016 77 Messages and fraternarl visits in Macchia di Monte Sant’Angelo, a rural area casion of the principal events to commemorate dominated by olive trees and located on the St. Camillus, the mayors and the authorities of outskirts of San Giovanni Rotondo. The Camil- these towns often hold meetings. During the lians took responsibility for the provision of days of our pastoral visit to the Camillian com- pastoral care in the parish dedicated to Santa munity of Macchia we celebrated the Eucharist Maria della Libera (500 parishioners) and the in the parish Church of S. Onofrio in San Gio- coordination of pastoral care in health of the vanni Rotondo, with the presence of the pre- diocese, undertaking to visit the sick in their cious relic of the heart of St. Camillus (which homes and in the local hospitals. They also be- was kept for centuries in the Parish of St. Camil- gan to promote and stimulate appreciation of lus in Messina). At this celebration, presided the places connected with the conversion of over by the Bishop of Manfredonia-Viste-San St. Camillus. Fr. Leocir Pessini has visited this Giovanni Rotondo, Msgr. Michele Castoro, the community on three occasions.5 two mayors of the two towns were also present. The place of the conversion of St. Camillus, On 2 February 2015, the anniversary of the ‘strangely’ called the Valle dell’Inferno, is locat- conversion of St. Camillus, a very fine park ed between San Giovanni Rotondo and Man- dedicated to St. Camillus was inaugurated. This fredoni. This site was literally forgotten about park is located in the most recent area of the by the Order of Camillians for centuries. Only town of San Giovanni Rotondo. On the day of at the end of the 1970s was there a gradual the inauguration, representing the general gov- increase in interest in it, the result not of an ernment of the Order, Fr. Laurent Zoungrana, initiative of the Camillians but of a layman, the the Vicar General, was also present. A large red engineer Pietro Gasparri, an ardent Christian cross has been placed in the middle of this park who worked for the administration of the Casa and around it there is a small amphitheatre for Sollievo della Sofferenza, which had been cre- artistic performances. ated by Padre Pio da Pietrelcina. The goal and the project is to greatly improve This member of the laity, after reading about the area where the conversion of St. Camillus the life of St. Camillus, became very devoted took place: to redo the road that leads to the to this saint and began to be interested in the site and surround the whole of the area with place of his conversion which is located in the small walls in local stone, thereby creating a local area of the commune of San Giovanni sort of rudimentary amphitheatre, in order to Rotondo. This area, known commonly as the receive pilgrims and hold special celebrations. Valle dell’Inferno, the way of Damascus for St. The original dream of Antonio Gasparri includ- Camillus, had never provoked attention or de- ed the idea of being able to create a ‘religious votion in the past, to the point of not even at- house’. Naturally enough, this project still re- tracting pilgrims. As a result of an initiative of mains a very controversial dream for Camillian Pietro Gasparri, that terrain was purchased and religious, but this is not the case for the devot- donated on behalf of the Province of Sicily and ed followers of the Association of St. Camillus Naples. A monument was built, a large altar of who want to put this dream into effect. a triangular shape, with a red cross on it that is about thirty metres in height. Pietro Gasparri died on 14 October 2009. Embracing the Future with Hope To carry on his work, on 15 June 2010 the St. Camillian ministry and the Health-Care Camillus Association was formed, whose presi- Works of the Province dent, Antonio Cappucci, has accompanied the projects for the maintenance of, and the im- The Province lives and conserves the classic provements to, infrastructures for the valuing form of Camillian ministry: various chaplain- and appreciation of the Valle dell’Inferno. cies in various public hospitals (the Monaldi This association has worked to create great- Hospital, the Pascale Hospital and the New Pol- er synergies between the town council of Buc- yclinic of Naples, as well as others), in particu- chianico, the birthplace of St. Camillus, and lar in Naples, with the help of young Camillian the town council of San Giovanni Rotondo, the religious from Benin-Togo. The Camillians are place of the conversion of the saint. On the oc- present, for example, in Palermo at the chap-

78 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits laincy of the ‘Villa Sofia’ Hospital Centre and and his spirituality, can be well known about at the Church of St. Camillus and the Church of and disseminated in the Christian community San Giuseppe Moscati. In addition, there is the and society by zealous and impassioned lay pastoral ministry involving care for sick people men and women. at home which is organised from the Church In a society that is becoming increasingly of St. Camillus in Acireale, in Palermo, and secularised, as, for example, is the case in Eu- the historic parish dedicated to St. Camillus in rope, a challenge for the future is the ‘de-cler- Messina. icalisation of the Camillian charism’, even An important initiative because of its inno- though historically we are a clerical Order! vative character, in the context of parish minis- We are not the owners of St. Camillus, of his try, is the ‘Camillian parish mission’. This forms charism and of his spirituality: they are a gift a part of evangelisation in parishes but it also of God for humanity and for the whole of the seeks to indicate the priorities of the ministry of Christian community. We are instruments and health and visiting sick people in their homes, witnesses. In this sense, we have a very great with liturgical celebrations involving the min- historic responsibility. istration of the sacrament of the anointing of One particular case is a source of concern the sick. This initiative arose from a valuable for the present and the future. Near to Naples insight of Fr. Bartolomeo D’Arienzo who has in Casoria, the Province possesses and man- celebrated the sixtieth anniversary of his priest- ages the St. Mary of Pity Hospital which in the ly ordination but who is nonetheless still active year 2015 celebrated the sixtieth anniversary of in these parish missions. At the present time its presence and activity. This institution needs this activity has been officially embraced by rigorous administrative care and has continued the Province through the coordinator for min- to generate concerns about its future after tak- istry, Fr. Vincenzo Capozza (the community of ing on rather high debts following incompetent S. Ninfa and the community of St. Camillus and unscrupulous management which, unfor- in Palermo). At the next international meeting tunately, damaged this work, with an undue of ‘Camillian’parishes, which is envisaged for removal of about ten million euros at the end April 2017 and will be held in San Paolo (Bra- of 2013. zil), this experience should be presented and An ambiguous action by the previous gen- certainly many people will be inspired by this eral government of the Order generated a methodology of Camillian evangelisation in general feeling of resentment in the Province. parishes. The intention was correct, given that the idea During the course of our pastoral visit, we was to help to save this institution which was observed with pleasure that the Province in its suffering from grave financial problems, but various fields of ministry and institutional ac- unfortunately its future was seriously compro- tivity works with many lay people active as vol- mised and a feeling of suffering was aggravated unteers and in prayer groups, some as members throughout the Province. of the Lay Camillian Family, as expressions of Serious administrative measures have al- secular service experienced in synergy with re- ready been adopted and continue to be put ligious. ‘How many hearts have been comfort- into practice in order to achieve a financial ed by volunteers!How many hands they have restructuring of this institution which should held; how many tears they have wiped away; be achieved over a number of years (reference how much love has been poured out in hidden, is made to ten years) if everything goes well! humble and selfless service! This praiseworthy Here we cannot be divided amongst ourselves. service gives voice to the faith and expresses Instead, we should be for one another: united the mercy of the Father, who draws near to and determined to move out of this situation! those in need’.6 The general government of the Order is accom- This secular dimension of our charism is panying this process with great concern – and slowly acquiring greater visibility and impor- things could not be otherwise. But there should tance in all the sectors of our Camillian pres- be greater cooperation through the central ence in society and in the Church. Even when commission of the Order in order to help you there are no religious, St. Camillus, his charism meet this challenge. camilliani-camillians • 3-4/2016 79 Messages and fraternarl visits

We perceived that without a suitable re- local authority forced the government of the structuring of works (debts) you run the risk of Province, with the agreement of the religious not having the serenity and the peace for good who made up an assembly, to rent out this fraternal coexistence. Our ‘spiritual problems property. and challenges’, the way we ‘feel’, the ther- With the renting out of the House of San mometer of our state of mind in fraternal life, Giorgio in Cremano, a point of reference and are always deeply linked to the ‘material real- a meeting place for the Province disappeared. ity of facts’. There is no getting away from this! It is hoped that the new (in reality it is a very In Sicily, at Acireale and at Mangano, old site) Church of Divine Love can also be a where the presence of the Camillians goes place where the religious of the Province can back to the year 1743, there is a centre to help meet in Naples. We hope that it can be, and the homeless; the St. Camillus Care Centre; become, a family area, a point of reference to the St. Camillus Tent in Mangano for people meet each other, to celebrate and experience with HIV/AIDS; and the John XXIII Psycho- important moments of community. logical-Pedagogic Institute for the mentally We hope that a place will be arranged disabled. At Messina the Province has anoth- which is suitable for the official seat of the er health-care institution – the St. Camillus Province – this could be the John XXIII Institute Nursing Home, a traditional institution of the of Mangano which already has a large num- region which has never generated major con- ber of services that are currently underused. cerns at the level of administration. It provides In Naples, in agreement with the archdiocese, an excellent service to the local community could not such a proposal be put into effect? and enjoys a high reputation. Because of the financial crisis which has During the period of our visit, the talks afflicted the hospitals, and more specifically and contacts with a religious Congregation for the work of Casoria, according to some voic- women were concluded. The project is to re- es it appears that the Province has been con- ceive back, after twenty-five years, the Church cerned only with economics, forgetting about of Divine Love and its connected buildings other important elements of our consecrated and services in the centre of Naples. This is lives and levelling down to a one-dimension- a church which during the course of history al approach. In reality, we must react rapidly has always had the presence of a Camillian and with competence to respond to this criti- community. The possibility of establishing a cal situation! As we heard, unless Providence community there is currently being assessed, ‘surprises us with a wonderful miracle, with with the renting of the property of San Gior- a benefactor who has at least forty million gio in Cremano starting in the year 2017. The euros. This could certainly restore us’. But… commitment to cut costs and maximise results that would be a miracle! Even if this does not is directed towards supporting the financial happen, the miracle is hard work to engage commitments that the Province must honour in a management that is marked by persistent, towards its health-care institutions. competent, intelligent and wise activity! This change in the function of the property The next Provincial Chapter, which you of San Giorgio in Cremano has generated a will celebrate in a few months’time, at the be- great deal of debate and produced a strong ginning of 2017, will certainly be a very im- sense of loss in some members of the Prov- portant opportunity to discuss these questions ince. Down the years this site has been the lo- and to re-define the priorities of the Province cation of a seminary, the curia of the Province with greater clarity, with the commitment of (which it is today), meetings and community everyone. We cannot escape this historic re- retreats, and a house to accommodate many sponsibility and we must commit ourselves missionary religious from the Vice-Province to being for each other and not against each of Benin-Togo. These are some of the reasons other. why this house has a profound importance in We may cultivate different ideas and dif- the hearts of many local religious. Unfortu- ferent points of view or perspectives in the nately, its upkeep has become very expensive search for the truth of the Province, but we and the unexpected payment of debts to the can never neglect a unity of hearts with each

80 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits

other. Pope Francis, in his apostolic letter To have been with you during those days to consecrated people, warns us: ‘Don’t be also offered us the grace and the unique op- closed in on yourselves, don’t be stifled by portunity to visit holy places, to listen to thrill- petty squabbles, don’t remain a hostage to ing stories, and to receive heroic lessons about your own problems. These will be resolved if the history of Camillians who animated the or- you go forth and help others to resolve their igins of our beloved Order which experienced own problems, and proclaim the Good News. its first stage of expansion specifically in Na- You will find life by giving life, hope by giving ples, with the first community of the ‘Crocif- hope, love by giving love’. eri’, as the Camillians were called because of At the end of this message we would like their heroic service to the plague-stricken (the to thank you for the wonderful fraternal wel- ‘martyrs of charity’). We visited the places that come that you gave us in the communities that are a symbol of the conversion of St. Camillus we visited: rich and fraternal being together, in Manfredonia and in San Giovanni Rotondo together with an excellent cuisine which nev- and we listened with emotion to the history of er failed to offer abundant pasta and very tasty the precious relic of the heart of St. Camillus, Neapolitan pizza… in particular that piece of his heart that is kept We were especially edified by your deter- and venerated in the Parish of St. Camillus in mination on your pathway to solve the eco- Messina. nomic question. If you are not able to solve I have already observed that the next Pro- these financial problems, with difficulty will vincial Chapter will be an opportunity to you have the serenity that is needed to walk re-define your priorities and that includes the forward in peace in the present in order to three questions which for us are of vital im- cultivate a promising future. We cannot be portance for the future of your Province: slaves to institution and economics! Were this The promotion of vocations and formation: the case, we would lose the joy of living and commit yourselves to creating a team of people serving. who provide formation, to organising places camilliani-camillians • 3-4/2016 81 Messages and fraternarl visits that are suited to formation and ministry, and May God, revealed by Jesus, our merciful to facilitating the growth of young Camillians Father and the Lord of our lives, with the pro- who are candidates for consecrated life. Here tection of St. Camillus and Our Lady of Health, our capacity to survive in the future is certainly protect you always, in your mission of being at stake. and serving with Samaritan compassion and The economics and the financial situation divine mercy, and caring for the humblest hu- of the Province (social, health-care and hospi- man beings in the world of pain, of illness and tal works). Be vigilant about the transparency of human suffering! of numbers, seek complete economic relation- ships, and organise periodic meetings every Rome, 4 October 2016 two months for assessment and planning. All St. Francis of Assisi – the Patron Saint of Italy the religious should be informed about the ‘numbers’, and above all the ‘numbers’should correspond to what is ‘true’. Develop a strategy notes for the payment or restructuring of debts for the next years (five years? Ten years?) with the help 1. C. C. Martindale, San Camillo de Lellis (Castelvecchi of experts in the field if this is possible. Editore, Rome, 2014), p. 26. The need for a headquarters for the Prov- 2. Cf. e. Menozzi, I Camilliani in Sicilia. Tre secoli di storia. ince. This reference point is very important in Dall’inizio del Seicento alla fine dell’Ottocento (Edizioni conserving, in a visible sense as well, the unity Camilliane, Turin, 2003). of the Province, so that it can be a meeting 3. Cf. P. S annazzaro, Storia dell’Ordine Camilliano (1550- place for the religious, through the ongoing 1699) (Edizioni Camilliane, Turin, 1986, p. 71. We thank presence of the Superior as well, who as a pri- Fr. Rosario Messina and Fr. Antonio Puca for the histori- ority dedicates himself to the animation of the cal information that they provided us with through their Province. It is difficult to keep a family together writings and historical research on St. Camillus and the when it does not have a home that is a point history of the Province of Sicily and Naples. of reference. 4. F. ruFFini, Il ‘cuore’ di San Camillo (Camilliani ‘Villa Everything has a meaning in life; nothing Sacra Famiglia’, Rome, 2009); G. zona, I Ministri degli is without meaning; a simple smile at times Infermi a Messina: una presenza lunga quattro Secoli makes a great difference in the lives of peo- (Camilliani, Messina, 2013). ple…Pope Francis offers us a shining exam- 5. Cf. Message of the Superior General to the Camilli- ple: ‘Mother Teresa! May this tireless worker of an Community of Macchia di Monte Sant’Angelo, 8-10 mercy help us increasingly to understand that May 2015. our only criterion for action is gratuitous love, 6. Pope Francis, Homily for the Holy Mass and Can- free from every ideology and all obligations, onisation of the Blessed Mother Teresa of Calcutta, St. offered freely to everyone without distinction Peter’s Square, Sunday, 4 December 2016. of language, culture, race or religion. Mother 7. Pope Francis, Homily for the Holy Mass and Can- Teresa loved to say, “Perhaps I don’t speak their onisation of the Blessed Mother Teresa of Calcutta, St. language, but I can smile”’.7 Peter’s Square, Sunday, 4 December 2016.

82 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne messaggio del superiore generale alla Provincia Camilliana Polacca Delegazione in Georgia Visita Fraterna 29 settembre - 3 ottobre 2016

p. Leocir Pessini fr. José Ignacio Santaolalla

«Questo incontrarsi nel segno della carità evangelica è testimonianza di comunione e favorisce il cammino dell’unità. Vi incoraggio a proseguire su questa strada esigente e feconda: le persone povere e deboli sono la “carne di Cristo” che interpella i cristiani di ogni confes- sione, spronandoli ad agire senza interessi personali, ma unicamente seguendo la spinta dello Spirito Santo. […] Mi rallegra poter stare un po’ con voi e incoraggiarvi: Dio non vi abbandona mai, vi è sempre vicino, pronto ad ascoltarvi, a darvi forza nei momenti di difficoltà. Voi siete prediletti da Gesù, che ha voluto immedesimarsi nelle persone sofferenti, soffrendo Egli stesso nella sua passione». Papa Francesco Incontro con gli assistiti e con gli operatori delle opere di Carità della Chiesa Centro di assistenza dei Camilliani - Tbilisi Sabato, 1 ottobre 2016 m. Rev.do p. arkadiusz novak capitale della Georgia. Per tale lieto evento, io Superiore provinciale della Provincia camillia- e fr. José Ignacio Santaolalla, Consultore gene- na polacca rale per l’economia e le missioni, vi abbiamo Rev.do p. Pawel Dyl raggiunto in rappresentanza del Governo ge- Delegato della Comunità camilliana in Georgia nerale dell’Ordine. In rappresentanza dei Confratelli della Pro- membri del Consiglio provinciale e Confratelli vincia camilliana di Polonia, hanno partecipa- Camilliani di Polonia to il Superiore provinciale, p. Arkadiusz Novak e i quattro membri del Consiglio provinciale: Salute e pace nel Signore della nostra vita e p. Miroslaw Szwajnoch, p. Ireneusz Sajewicz, della nostra testimonianza camilliana! p. Tomasz Bajda e fr. Tadeusz Biel, accompa- In occasione della visita di papa Francesco gnati da un gruppo di laici che condividono il in Georgia e Azerbaigian (30 settembre - 2 otto- carisma camilliano e che sono legati ai camil- bre 2016), è stata programmata anche una sua liani. In rappresentanza della chiesa polacca, visita alla nostra missione camilliana a Tbilisi, è arrivato il presidente della commissione per camilliani-camillians • 3-4/2016 83 Messaggi e visite fraterne

zamento verso l’opera dei missio- nari camilliani che vivono nelle periferie geografiche del pianeta e verso l’attività di testimonianza che i confratelli hanno sviluppato tra i poveri e gli ammalati in Ge- orgia. Il papa con il suo carisma di pastore, ci ha anche conferma- to nella fede, incoraggiandoci a continuare nella missione. La sua presenza e le sue parole sono sta- te benefiche anche per la nostra autostima, soprattutto in un’epo- ca, che molte persone inquiete definiscono come ‘stagione di crisi’, ma che per noi è invece un periodo in cui dobbiamo im- pegnarci a favore della speranza e della rinascita. Molti religiosi, le missioni, della Conferenza Episcopale della soprattutto camilliani, hanno seguito l’evento Polonia, il vescovo Jerzy Mazur, SVD, che ha tramite i media (giornali, riviste), le trasmissio- condiviso con noi il suo soggiorno nella nostra ni televisive e internet. comunità. Questo vescovo è stato il primo ve- Abbiamo accolto papa Francesco nel cor- scovo cattolico della Siberia (Russia), su nomi- tile appositamente preparato e decorato della na di papa Giovanni Paolo II. missione camilliana, insieme agli operatori di Dalla confinante Armenia – dall’ospedale carità e ai religiosi impegnati nel campo so- camilliano Redemptoris Mater di Ashotzk –è ciale, alle persone legate alla Caritas locale, ai giunto p. Mario Cuccarollo, attualmente l’uni- disabili, ai malati e agli anziani accolti e ospi- co camilliano presente in quell’area (da 25 an- tati nella missione camilliana a Tbilisi. Erano ni) e sr. Noelle, religiosa della congregazione presenti circa 600 persone. P. Pawel Dyl, gio- delle Piccole Sorelle di Gesù – espressione del- vane sacerdote camilliano polacco, che da se- la famiglia spirituale di Charles de Foucauld. dici anni lavora come missionario in Georgia, così ha descritto questo momento: «L’incontro con il Papa è stato meraviglioso: un momento la visita del Papa Francesco carico di pace e di gioia. Ho detto a papa Fran- alla missione camilliana di Tbilisi cesco che gli vogliamo molto bene e lui e ha sorriso, fissandomi con grande amore»1. Sono ancora molto vivi nei nostri cuori ed P. Nino Martini, ex missionario camilliano impressi nella nostra memoria i sentimenti, le in Armenia e in Georgia, che attualmente vive immagini, le parole e gli incontri che abbiamo ad Imperia (Italia), non ha potuto essere pre- avuto insieme in quei momenti storici: la visi- sente a questo evento in loco, ma ha accom- ta del Santo Padre Francesca ha rappresentato pagnato la visita del Papa, con il commento un evento di grazia che noi abbiamo condiviso in studio, a Roma, presso l’emittente TV2000 con la nostra comunità camilliana di Tbilisi in (della Conferenza Episcopale Italiana). Georgia. Sabato 1 ottobre 2016, festa liturgica Sabato 1 ottobre, papa Francesco ha avu- di santa Teresa di Gesù Bambino, patrona delle to una giornata molto impegnativa, densa di missioni, certamente rimarrà negli annali della incontri ed appuntamenti: al mattino ha cele- storia, non solo per la nostra delegazione geor- brato la Messa nello stadio locale, per i circa giana, ma anche per la Provincia polacca e più 10.000 cattolici che vivono in Georgia – latini, in generale per tutto il nostro Ordine Camilliano. armeni e assiro-caldei – nella memoria litur- La presenza di papa Francesco in mezzo a gica di Santa Teresa di Lisieux, dottore della noi, è stata espressione di un grande apprez- Chiesa e patrona delle missioni; nel pome-

84 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne riggio – prima di visitare la nostra comunità a manifestarla in tutta la società con l’entusia- – ha incontrato e dialogato con i sacerdoti, i smo dell’amore che viene da Dio. La Vergine seminaristi e gli operatori pastorali. Il Papa ha Maria, icona dell’amore gratuito, vi guidi e vi mostrato chiaramente una certa stanchezza in protegga. Vi sostenga anche la benedizione del volto, ma continuando sempre a riservare un Signore che di cuore invoco su tutti voi». ampio sorriso a tutti quelli che salutava, rive- lando la sua vicinanza umana e carismatica. Dopo l’accoglienza gioiosa con le persone la missione camilliana nel Caucaso: presenti sul piazzale e la rappresentazione di armenia e Georgia alcune danze popolari della Georgia prepara- ta ed eseguita dai pazienti del nostro centro La regione del Caucaso è dominata da un di riabilitazione, papa Francesco ci ha offerto enorme massiccio montuoso, posto tra l’Euro- questa sua riflessione: pa e l’Asia: in quest’area, da sempre, si sono incontrati e scontrati imperi potenti (Roma e «Cari fratelli e sorelle, Cina) ed è abitata da popoli nomadi. Nell’an- vi saluto con affetto e sono lieto di incontrar- tichità era attraversata dalla famosa ‘via della mi con voi, operatori di carità qui in Georgia, seta’. Questa terra è bella, antica e misteriosa, che mediante la vostra sollecitudine esprime- emblematica di una cultura unica e ricca, al te in maniera eloquente l’amore al prossimo, confine di ciò che resta dell’impero ottomano distintivo dei discepoli di Cristo. Ringrazio P. (Turchia) e del Monte Ararat. Zurab per le parole che mi ha rivolto a nome di Georgia, Armenia e Azerbaijan sono tutti. Voi rappresentate i diversi centri caritativi tre piccole repubbliche caucasiche che hanno del Paese: Istituti religiosi maschili e femminili, ottenuto l’indipendenza dall’allora potente im- Caritas, Associazioni ecclesiali e altre organiz- pero sovietico, 25 anni fa, nel 1991. I Camillia- zazioni, gruppi di volontariato. A ciascuno va ni arrivano nel Caucaso, in Armenia, durante il mio apprezzamento per l’impegno generoso il generalato di p. Angelo Brusco, su solleci- al servizio dei più bisognosi. tazione di papa Giovanni Paolo II, che invito La vostra attività è un cammino di collabo- l’Ordine a farsi carico della cura della salute razione fraterna tra i cristiani di questo Paese e della popolazione, completamente abbando- tra fedeli di diversi riti. Questo incontrarsi nel nata e in pessime condizioni, dopo il terribile segno della carità evangelica è testimonianza terremoto che colpì l’Armenia nel 1988, con di comunione e favorisce il cammino dell’uni- più di 140.000 morti. La Santa Sede aveva de- tà. Vi incoraggio a proseguire su questa strada ciso di costruire un ospedale: il Redemptoris esigente e feconda: le persone povere e de- Mater – attualmente dispone di 93 posti letto, boli sono la “carne di Cristo” che interpella i pronto soccorso, reparti di medicina generale, cristiani di ogni confessione, spronandoli ad ostetricia, ginecologia e pediatria – ad Ashotzk, agire senza interessi personali, ma unicamente in un villaggio dell’altopiano armeno, abitato seguendo la spinta dello Spirito Santo. da persone molto povere, con un clima molto Un saluto speciale rivolgo agli anziani, agli rigido, soprattutto in inverno (temperature che ammalati, ai sofferenti e agli assistiti dalle diver- raggiungono -40°). Questo ospedale è diventa- se realtà caritative. Mi rallegra poter stare un to un punto di riferimento sanitario per l’intera po’ con voi e incoraggiarvi: Dio non vi abban- nazione armena. I primi tre camilliani, pionieri dona mai, vi è sempre vicino, pronto ad ascol- di questa missione, sono stati p. Mario Cucca- tarvi, a darvi forza nei momenti di difficoltà. Voi rollo, p. Mariano Florio e p. Nino (Ivan) Mar- siete prediletti da Gesù, che ha voluto immede- tini. Quest’ultimo, in seguito si trasferì nella simarsi nelle persone sofferenti, soffrendo Egli nascente missione in Georgia, dove vi rimase stesso nella sua passione. per 10 anni. La Provincia camilliana del Nord Le iniziative della carità sono il frutto matu- Italia, che ha sostenuto fin dall’inizio questa ro di una Chiesa che serve, che offre speranza e missione, continua a sostenere il mantenimen- che manifesta la misericordia di Dio. Pertanto, to di questo ospedale. cari fratelli e sorelle, la vostra missione è gran- Gli armeni che vivono all’estero (soprattut- de! Continuate a vivere la carità nella Chiesa e to negli U.S.A.) sono circa 5 milioni: secondo camilliani-camillians • 3-4/2016 85 Messaggi e visite fraterne il censimento effettuato nel 2000, la popola- milioni di abitanti. La religione predominan- zione del paese è di circa 3,6 milioni. A Ye- te è il cristianesimo ortodosso. I cattolici sono revan, la capitale armena, c’è un monumento un ‘piccolo gregge’ (cfr. papa Francesco), circa che commemora il genocidio di oltre 1 milione 40.000 persone, l’1% della popolazione. L’A- di armeni, perpetrato dai turchi tra il 1915 e zerbaijan che il papa ha visitato dopo la Geor- il 1923. Papa Francesco ha visitato l’Armenia gia, è una nazione musulmana dove i cattolici recentemente, il 24-26 giugno 2016: con la re- sono una piccolissima comunità di sole 600 cente visita in Georgia e Azerbaijan (30 settem- persone. Nella capitale Tbilisi, sono ancora bre-2 ottobre 2016) ha completato gli incontri ben visibili le vestige della dominazione sovie- con le popolazioni del Caucaso. tica, con enormi edifici riservati alle persone Dall’Armenia, con il buon contributo più povere, squadrati, grigi, uniformi nel de- sanitario offerto dall’ospedale Redemptor Ma- grado (una favela verticale, come si direbbe in ter, i Camilliani sono invitati ad andare anche Brasile): un panorama abitativo senza alcuna in Georgia, alla periferia di Tbilisi, la capitale estetica esterna, semplicemente orribile (si può del paese, per costruire un poliambulatorio, immaginare l’interno), con le balconate zeppe molto ben attrezzato ed efficiente, denomina- di biancheria con i più svariati colori, stesa ad to Redemptor hominis, finanziato con l’aiuto asciugare al sole! della Conferenza Episcopale italiana (CEI). La Una curiosità storica: a circa 40 km da Tbi- costruzione del centro sanitario ambulatoriale lisi è ubicata la città di Gori, che ora conta è iniziata nel giugno 1995: la struttura è stata circa 47 mila abitanti. Questa città ha dato i ufficialmente inaugurata il 15 aprile 1998. È natali a Josif Vissarionovic Dzugasvili, meglio stata ‘battezzata’ con il nome di Redemptor conosciuto come Stalin, il dittatore crudele e hominis, in omaggio alla prima lettera enci- sanguinario che ha guidato il potente impero clica di papa Giovanni Paolo II che ha voluto dell’Unione Sovietica, causando la morte di fortemente la costruzione di questo poliambu- migliaia di russi nel periodo 1927-1953! La cit- latorio, con il finanziamento dalla Santa Sede tà conserva un museo in memoria di Stalin: è e della Caritas Italiana, per poi affidarlo alla anche possibile osservare la povera casa, dove gestione organizzativa dei Camilliani. Stalin nacque e visse i primi anni di vita, e vi- Secondo p. Pawel, nel prossimo futuro, sitare, per quanto incredibile possa sembrare, si potrebbe cominciare a progettare l’utilizzo il seminario locale, dove studiò, per ordine del di una parte di questi ambulatoriali per realiz- padre. zare i primi servizi di cure palliative, la forma- La Georgia è un paese con un popo- zione sanitaria e l’assistenza domiciliare, ed al- lo molto religioso: cristiani ortodossi, con una tre interventi sanitari che ancora non esistono, storia ricca di conflitti e di cultura. Così ha soprattutto in riferimento ai malati terminali in commentato, papa Francesco, parlando con i Georgia. giornalisti sul volo di ritorno a Roma, dopo la In questo stesso progetto sanitario e forma- sua visita pastorale in Georgia e Azerbaigian: tivo a Tbilisi, c’è stata un’importante collabo- «Non avevo mai immaginato tanta cultura, tan- razione inter congregazionale con le Figlie di ta fede e cristianesimo. Un popolo che credo- San Camillo, presenti con una comunità di tre no, e di una cultura antica di cresta, un popolo religiose, quasi dall’inizio della missione: si so- con tanti martiri. (...) La Georgia è un paese no ritirate dal paese nei primi mesi del 2016, meraviglioso e qualcosa che non ci aspettava- con la promessa di tornare in futuro prossimo. mo. Una nazione fondamentalmente cristiana, ma ortodossa. La Chiesa ortodossa georgiana è molto unita sotto la guida del Patriarca Ilia alcune informazioni, socio-storico-culturali II – un vero uomo di Dio – simbolo dell’identi- sulla Georgia per comprendere tà Georgiana e storicamente vicino alla Chiesa la nostra missione camilliana ortodossa russa. Questa chiesa è periferica, nel senso che non fa parte del mondo greco e sla- La popolazione georgiana attualmente con- vo»2. ta circa 4 milioni di abitanti. La capitale, Tbilisi Oggi la comunità camilliana di Tbilisi in è la città più grande del paese, con circa 1,5 Georgia è composta da quattro religiosi del-

86 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messaggi e visite fraterne

San Camillo, del 2004. Questo nuovo servizio ha aperto gli occhi dei primi missionari sulla realtà di un mondo di miseria e di abbandono: il regime comunista aveva gravemente intacca- to la salute mentale della popolazione. Le persone disabili, ad esempio, per mo- tivi culturali, durante gli anni del regime co- munista, dovevano essere invisibili: venivano nascoste nelle loro case e molte sono state sop- presse. Queste persone sono rimaste chiuse a casa senza la possibilità di cure necessarie e di relazione con gli altri, senza sentirsi parte di una comunità. Questo centro di riabilitazione è una risposta dei Camilliani a questa situazio- la Provincia polacca: p. Pawel Dyl (Superiore ne di palese ingiustizia; una forma di riscatto delegato), p. Zygmunt Niechzisieclz; p. Akaki sociale che offre un bellissimo spazio, dove Chelidze (di origine georgiana) che lavora in queste persone ricevono servizi di riabilitazio- Armenia, residente nella missione camilliana ne, in un’atmosfera molto empatica. Questa in quel paese, fr. Zakroszwili Zakaria (professo attività è gestita in convenzione con lo stato temporaneo) ed uno studente di teologia, La- della Georgia ed è uno dei migliori centri so- shia, che sta studiando in Kazakistan. cio-assistenziali del paese, con una molteplici- P. Akaki Chelidze, ordinato sacerdote il 10 tà di attività professionali: musicoterapia, labo- giugno 2006, è la prima vocazione camilliana ratori di ceramica, arte-terapia, laboratorio di in Caucaso ed attualmente è il Vicario Genera- informatica, scrittura e lettura, riabilitazione, le della diocesi cattolica in Armenia. Durante logopedia, sostegno psicologico individuale e la visita del Papa in Georgia, è stato il responsa- di gruppo. bile del coordinamento di tutta l’area per la co- La qualità dei servizi offerti in termini di municazione a nome della chiesa locale, con cura, di assistenza professionale e di umane- i media internazionali presenti alla visita del simo camilliano sono indiscutibili. Secondo il Pontefice. Inoltre, nel suo normale lavoro pa- direttore del centro, p. Pawel Dyil, «da quan- storale, con la collaborazione di p. Zygmunt, do abbiamo aperto questo centro (day ho- cura la pastorale di due parrocchie, a 250 km spital) è notevolmente aumentato il processo da Tbilisi, nei villaggi di Vargavie e Khisabavra. di inclusione dei disabili nelle loro famiglie. Tra i pionieri camilliani che hanno dato la La società cambia lentamente, ma i disabili vita per questa missione, ricordiamo con gra- che frequentano il nostro centro migliorano titudine p. Pawl Szczepanek, morto in un tra- e cambiano rapidamente: l’amore che viene gico incidente stradale il 21 giugno 1999, in offerto gratuitamente li libera dalla schiavitù prossimità di Tbilisi, a soli 40 anni: con il suo del senso di inferiorità e li incoraggia a svilup- lavoro e la sua dedizione alla causa camilliana, pare tutte le possibilità mentali e fisiche che ha contribuito notevolmente alla crescita della possiedono»3. missione. In aggiunta a questi servizi istituzionalizzati I primi missionari sono giunti a Tbilisi nel di questi due centri, poliambulatorio e centro 1988, su invito di papa Giovanni Paolo II, per di riabilitazione per persone disabili, la mis- occuparsi dell’organizzazione del poliambula- sione camilliana a Tbilisi, compie un ottimo torio Redemptor hominis, a Temka, nella peri- lavoro con l’assistenza domiciliare, attraverso feria della capitale Tbilisi: oggi questa struttura fr. Zakroszwili Zakaria che coordina uno staff sanitaria offre assistenza a circa diecimila pa- multidisciplinare di volontari. Assistono gratu- zienti all’anno. Nel 2003, nelle vicinanze di itamente una cinquantina di malati, visitandoli questa struttura, è stato costruito un nuovo edi- tre volte alla settimana nella loro abitazione. In ficio adibito a centro di riabilitazione per per- questo servizio, le Figlie di san Camillo hanno sone con disabilità fisica, psicologica o menta- offerto una grande testimonianza e sono ricor- le (day hospital). È stato inaugurato, il giorno di date con grande affetto da parte della gente. camilliani-camillians • 3-4/2016 87 Messaggi e visite fraterne

Risuona forte nel nostro cuore, la dichiarazione di papa Francesco, nella sua intervista ai giornalisti sul volo di ritorno a Roma alla fine del viaggio, quando dice che «la realtà si conosce molto meglio a partire dalla periferia che dal centro». Questa sua visita a questi paesi del Caucaso ha reso possi- bile una nuova prospettiva sulla realtà! Non è più sufficiente una conoscenza virtuale, teorica o intellettuale. Al di là di questo livello, è necessaria una conoscenza che riveli un’esperienza concreta di vita, per toccare e lasciarsi toccare dagli gli altri, uscendo da sé stessi (‘esodo personale’)! Per noi ca- milliani, questo bisogno di incontrare l’altro, avrà sempre il profilo della per- sona malata e sofferente che attende una presenza ed un aiuto samaritano! In conclusione di questo messag- gio, che ha preso lo sputo dalla visita storica di papa Francesco alla nostra missione camilliana di Tbilisi in Geor- Oltre alle attività svolte a Tbilisi, la capi- gia, ringraziamo i confratelli camilliani polac- tale del paese, la nostra missione camilliana chi per la straordinaria ospitalità e per la con- è presente anche nel villaggio di Arali, con il vivenza fraterna, gioiosa e felice che ci hanno centro diurno ‘Figli di Dio’, in collaborazione offerto durante la nostra presenza a Tbilisi. con la congregazione religiosa delle Suore di Auspichiamo per tutti la paterna e miseri- San Nino, e nel villaggio di Akhaltzikhe, con cordiosa protezione di Dio e di San Camillo il centro diurno riabilitativo ‘Talitha Kum’, che nostro Padre: ci aiutino a mantenere sempre serve circa 40 persone disabili. vivo lo spirito di servizio offerto in questa mis- Tutte queste iniziative benefiche della mis- sione camilliana. Santa Teresina di Gesù Bam- sione camilliana, come sono mantenute? La bino, dottore della Chiesa e patrona delle mis- sostenibilità è sempre una grande sfida per la sioni, ci illumini e ci protegga! continuità di ogni genere di missione. Questa missione va avanti grazie alla generosità dei Fraternamente. benefattori, con le donazioni che provengo- Roma, 7 ottobre 2016 no da varie parti del mondo e in particolare dall’Italia. Da Torino, l’ONG camilliana ‘Ma- dian Orizzonti’ contribuisce ogni anno con cir- note ca 200.000 euro. Altri contributi provengono dall’Ordine di Malta, dalla Conferenza Episco- 1. Cfr. intervista di Laura Badaracchi, «Indigenti e ma- pale Italiana (CEI), da Caritas Internationalis, lati, ha visto la nostra ricchezza», in Avvenire, 5 ottobre da altri benefattori e dai servizi resi al governo 2016, 16. per il settore della disabilità. E per il futuro? 2. Conferenza stampa del Santo Padre durante il volo di Una grande domanda la cui risposta si affida ritorno dall’Azerbaijan. Domenica 2 ottobre 2016. Cfr. alla ‘Divina Provvidenza’ che certamente non www.vatican.va verrà meno, come ho sentito dire da diverse 3. Cfr. intervista di Laura Badaracchi, «Indigenti e ma- persone. Certamente si continua a crescere e lati, ha visto la nostra ricchezza», in Avvenire, 5 ottobre ad avere un futuro promettente per la missione. 2016, 16.

88 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits message of the superior General to the Camillian Province of Poland the delegation in Georgia Fraternal Visit 29 September-3 October 2016

fr. Leocir Pessini br. José Ignacio Santaolalla

‘Our meeting in the name of evangelical charity is a wit- ness to communion and a means of fostering the way of unity. I encourage you to pursue this demanding yet fruitful path: the poor and weak are the “flesh of Christ” who call upon Christians of every confession, urging them to act without personal interests, following only the prompting of the Holy Spirit…I am happy to be with you for a little while to offer you my encouragement: God never turns away; he is always close to you, ready to lis- ten, to give you his strength in times of difficulty. You are the beloved of Jesus, who wished to identify himself with all who suffer, he himself having suffered in his passion.’ Pope Francis, Meeting with the Church’s charity workers and those they assist outside the Camillian aid centre, Tbilisi, Saturday, 1 October 2016.

The most Reverend Fr. arkadiusz novak administration and missions, representing the Provincial Superior of the Camillian Province central government of the Order, went there for of Poland this happy event. Reverend Fr. Pawel Dyl Representing our fellow religious of the Delegate of the Camillian Community of Georgia Camillian Province of Poland, the following also took part: the Provincial Superior, Fr. members of the Provincial Council and Camil- Arkadiusz Novak, and the four members of lian Religious of Poland the Provincial Council: Fr. Miroslaw Szwa- jnoch, Fr. Ireneusz Sajewicz, Fr. Tomasz Ba- Health and peace in the Lord of our lives and jda and Br. Tadeusz Biel. They were accom- our Camillian witness! panied by a group of lay people who share On the occasion of the visit of Pope Francis the Camillian charism and are linked to the to Georgia and Azerbaijan (which took place Camillians. Representing the Polish Church, on 30 September-2 October 2016), a visit by the chairman of the commission for missions him to our Camillian mission in Tbilisi, the cap- of the Bishops’Conference of Poland, Bishop ital of Georgia, was also planned. I and Br. José Jerzy Mazur SVD, also arrived and he shared Ignacio Santaolalla, the member of the Gen- his visit with us by staying at our community. eral Consulta who is responsible for financial This bishop was the first Catholic bishop of camilliani-camillians • 3-4/2016 89 Messages and fraternarl visits

Siberia (Russia) and was appointed by Pope elderly people who are welcomed and looked John Paul II. after in the Camillian mission in Tbilisi. About From neighbouring Armenia – from the 600 people were present. Fr. Pawel Dyl, a Camillian Redemptoris Mater Hospital in young Polish Camillian priest, who for sixteen Ashotzk – there came Fr. Mario Cuccarollo, years has worked as a missionary in Georgia, who at the present time is the only Camillian described this moment in the following way: in that area (he has been there for twenty-five ‘the meeting with the Pope was wonderful – years), and Sister Noelle, a woman religious of a moment charged with peace and joy. I told the Congregation of the Little Sisters of Jesus – Pope Francis that we love him very much and an expression of the spiritual family of Charles he smiled, looking at me with great love’.1 de Foucauld. Fr. Nino Martini, a former Camillian mission- ary in Armenia and Georgia who at the present time lives in Imperia (Italy), was not able to be The Visit of Pope Francis to the present at this event in loco but accompanied Camillian mission of Tbilisi the visit of the Pope, with comments from the studios, in Rome at the TV channel TV2000 (of The feelings, the image, the words and the the Bishops’Conference of Italy). meetings that we had during those historic mo- On Saturday 1 October, Pope Francis had a ments are still very much alive in our hearts very demanding day that was thick with meet- and impressed in our memories. The visit of ings and appointments. In the morning, he cele- the Holy Father Francis constituted an event of brated Holy Mass in the local stadium for about grace that we shared with our Camillian com- 10,000 Catholics who live in Georgia – Latins, munity of Tbilisi in Georgia. Saturday 1 Octo- Armenians and Assyrian-Chaldeans – on the ber 2016, the liturgical feast day of St. Therese day of the liturgical memorial of St. Therese of of the Child Jesus, the patron saint of missions, Lisieux, a Doctor of the Church and the patron will certainly remain in the annals of history, saint of missions. In the afternoon, before vis- not only for our Delegation of Georgia but also iting our community, he met and engaged in for the Province of Poland and more in general dialogue with priests, seminarians and health- for the whole of our Camillian Order. care workers. The Pope clearly had a certain The presence of Pope Francis amongst us tiredness in his face but he always continued was an expression of a great appreciation of to have a broad smile for those whom he greet- the work of the Camillian missionaries who ed, demonstrating his human and charismatic live in the geographical fringes of the planet nearness. and of the activity of witness that our religious After the joyous welcome with the people have developed with the poor and the sick in who were in the small square and the perfor- Georgia. The Pope with his charism as a pastor, mance of some popular dances of Georgia strengthened us in our faith and encouraged prepared and performed by patients from our us to continue with our mission. His presence rehabilitation centre, Pope Francis offered us and words were also beneficial for our self-es- the following thoughts: teem, above all in an epoch which many trou- ‘Dear Brothers and Sisters, bled people have defined as a ‘season of crisis’, I greet you warmly and am pleased to meet but which for us is a period when we should all of you who are charity workers here in commit ourselves to hope and rebirth. Many Georgia. Through your care, you express in an religious, above all Camillians, followed the eloquent way love of neighbour which is the event through the mass media (newspapers, hallmark of Christ’s disciples. I thank Father Zu- reviews), television programmes and Internet. rab for his words offered on your behalf. You We welcomed Pope Francis in the court- represent a variety of charitable centres in the yard that had been specially prepared and country: male and female religious institutes, decorated by the Camillian mission, together Caritas, Church associations and other organi- with charity workers and religious active in the zations, and groups of volunteers. To each one social field, people connected with the local I offer my appreciation for your generous com- Caritas, and disabled people, sick people and mitment to those most in need.

90 camilliani-camillians • 3-4/2016 Messages and fraternarl visits

Your work is a journey of fraternal coop- year 1991. The Camillians arrived in the Cau- eration among the Christians of this country cuses in Armenia when Fr. Angelo Brusco was and the faithful of various rites. Our meeting Superior General. They did this in response to a in the name of evangelical charity is a witness request made by Pope John Paul II who invited to communion and a means of fostering the the Order to take responsibility for the health way of unity. I encourage you to pursue this care of the population who had been complete- demanding yet fruitful path: the poor and weak ly abandoned and were in a very bad state after are the “flesh of Christ” who call upon Chris- the terrible earthquake which struck Armenia tians of every confession, urging them to act in 1988, causing more than 140,000 deaths. without personal interests, following only the The had decided to build a hospital, prompting of the Holy Spirit. the Redemptoris Mater Hospital – which at the I offer a special greeting to the elderly, the present time has 93 beds, an emergency unit, sick, the suffering and those assisting them from and departments for general medicine, obstet- various charitable organizations. I am happy rics, genecology and paediatrics – in Ashotzk, to be with you for a little while to offer you a village in the Armenian tableland inhabited my encouragement: God never turns away; he by very poor people. This place has a very se- is always close to you, ready to listen, to give vere climate, above all in winter (temperatures you his strength in times of difficulty. You are reach minus 40 degrees). This hospital has be- the beloved of Jesus, who wished to identify come a health-care point of reference for the himself with all who suffer, he himself having whole of the Armenian nation. The first three suffered in his passion. Camillans, the pioneers of this mission, were Charitable initiatives are the ripe fruit of a Fr. Mario Cuccarollo, Fr. Mariano Florio and Church that serves, offers hope and shows forth Fr. Nino (Ivan) Martini. Fr. Martini subsequent- God’s mercy. Therefore, dear brothers and sis- ly moved to the nascent mission of Georgia ters, your mission is a great one! Continue to where he stayed for ten years. The Camillian live out charity in the Church and to manifest Province of North Italy, which has supported this charity in all areas of society with the zeal- this mission from the outset, continues to sup- ous love that comes from God. May the Blessed port this hospital. Virgin Mary, icon of gratuitous love, guide you The Armenians who live abroad (above all and protect you! May the blessing of the Lord in the United States of America) number about sustain you, which I now willingly invoke upon five million. According to the census that was all of you.’ carried out in the year 2000, the population of the country is about 3.6 million. In Yerevan, the capital of Armenia, there is a monument which The Camillian mission in the Caucuses: commemorates the genocide of over one mil- armenia and Georgia lion Armenians, a genocide perpetrated by the Turks between 1915 and 1923. Pope Francis The region of the Caucuses is dominated by recently visited Armenia on 24-26 June 2016. an enormous and massive mountainous range By his recent visit to Georgia and Azerbaijan that is situated between Europe and Asia. Pow- (30 Septembre-2 October 2016), he completed erful empires (Rome and China) have always his meetings with the populations of the Cau- met each other and clashed in this area. It is cuses. inhabited by nomadic peoples. In antiquity, the From Armenia, with the good health-care famous ‘silk route’ passed through it. This land contribution offered by the Redemptor Mater is beautiful, ancient and mysterious; it is em- Hospital, the Camillians were invited to go to blematic of a unique and rich culture and has Georgia as well, to the outskirts of Tbilisi, the on it boundaries what remains of the Ottoman capital city of the country, in order to build a Empire (Turkey) and Mount Ararat. polyclinic, which is now very well equipped Georgia, Armenia and Azerbaijan are three and efficient, called the Redemptor Hominis small republics of the Caucuses which ob- Polyclinic. This institution was financed with tained their independence from the then pow- the help of the Bishops’Conference of Italy erful Soviet Union twenty-five years ago in the (CEI). The construction of this health-care cen- camilliani-camillians • 3-4/2016 91 Messages and fraternarl visits tre was begun in June 1995 and it was officially underclothes of the most varied colours, hung inaugurated on 15 April 1998. This centre was up to dry in the sun! ‘baptised’with the name of Redemptor Hom- One historical curiosity is worthy of men- inis in homage to the first encyclical letter of tion. The city of Gori is located about forty kilo- Pope John Paul II who strongly wanted the con- metres from Tbilisi and now has about 47,000 struction of this polyclinic, and was financed inhabitants. This city is the birthplace of Josif by the Holy See and by Italian Caritas, being Vissarionovic Dzugasvili, better know as Sta- subsequently entrusted to the management, at lin, the cruel and bloodthirsty dictator who the level of organisation, of the Camillians. ruled the powerful empire of the Soviet Union, In the view of Fr. Pawel, in the near future causing the deaths of hundreds of thousands it could be possible to plan the use of a part of of Russians in the period 1927-1953! The city these polyclinics to provide the first services of has a museum in memory of Stalin. It is also palliative care, health-care training and care in possible to see the poor house where Stalin people’s homes, as well as other health-care was born and where he lived for the first years activities which at the present time do not exist, of his life, and visit, however incredible this above all those connected with the terminally may seem, the local seminary where he studied ill in Georgia. because he had been ordered to do so by his As regards this project for health care and father. formation in Tbilisi, there has been important Georgia has a very religious people and is inter-Congregational cooperation with the populated by Orthodox Christians, with a his- Daughters of St. Camillus who were present tory that is rich in conflicts and culture. Pope with a community made up of three wom- Francis, when speaking to journalists on the en religious almost from the beginning of the return flight to Rome, after his pastoral visit to mission. They left the country during the first Georgia and Azerbaijan, made the following months of 2016 but promised to return in the comments: ‘I never imagined so much culture, near future. so much faith, so much Christianity. They are a people of believers with a very ancient Chris- tian culture, a people of many martyrs….But some social-Historical-Cultural information Georgia is wonderful, something I did not ex- on Georgia in order to Understand our pect; a Christian nation, to the core! But Or- Camillian mission thodox. The Georgian Orthodox Church is very united under the leadership of Patriarch Ilia II The population of Georgia at the present – a true man of God, a symbol of the identity time amounts to about four million inhabit- of Georgia and historically near to the Russian ants. The capital, Tbilisi, is the largest city of Orthodox Church. This Church is on the fring- the country, with about 1.5m inhabitants. The es, in the sense that it does not form a part of predominant religion is Orthodox Christiani- the Greek or Slav world’.2 ty. The Catholics are a ‘small flock’ (cf. Pope Today the Camillian community of Tbilisi Francis) – they number about 40,000 people in Georgia is made up of four religious of the and make up 1% of the population. Azerbai- Province of Poland: Fr. Pawel Dyl (the Delegate jan, which the Pope visited after Georgia, is a Superior); Fr. Zygmunt Niechzisieclz; Fr. Akaki Muslim nation where the Catholics are a very Chelidze (a native of Georgia) who works in Ar- small community of only 600 people. In the menia and is resident in the Camillian mission capital, Tbilisi, traces of the Soviet domination in that country; and Br. Zakroszwili Zakaria (a are still visible, with enormous buildings for temporary professed) who is a student of the- the poorest people. These buildings are square, ology, Lashia, and is studying in Kazakhstan. grey, and uniform when it comes to their dilap- Fr. Akaki Chelidze, who was ordained a idated state (a vertical ‘favela’ one would say priest on 10 June 2006, was the first Camillian in Brazil): a panorama of habitations without vocation in the Caucuses and at the present any external aesthetics which is simply horrible time is the Vicar General of the Catholic di- (one can well imagine what the inside of these ocese in Armenia. During the Pope’s visit to buildings is like), with balconies crammed with Georgia, he was head of coordination for the

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their homes and many were eliminated. These people were shut up in their homes without the possibility of having the treatment they needed and relationships with other people and they did not feel that they were a part of the commu- nity. This rehabilitation centre was a response of the Camillians to this situation of evident injustice; a form of social redemption which offers a very fine space where these people re- ceive services involving rehabilitation, in a very empathetic relational atmosphere. This activity is managed with the government of Georgia and is one of the best social-care centres in the country. It has a multiplicity of professional activities: music therapy, ceramic workshops, art therapy, a computer workshop, writing and whole of the area for communications on be- reading, rehabilitation, game therapy, and indi- half of the local Church, with the international vidual and group psychological support. mass media being present during the visit of the The quality of the services offered in terms Supreme Pontiff. In addition, in his normal pas- of treatment, professional care and Camillian toral work, in cooperation with Fr. Zygmunt, humanism is incontestable. According to the he attends to the pastoral care of two parishes, director of this centre, Fr. Pawel Dyil, ‘ever 250km from Tbilisi, in the villages of Vargavie since we opened this day centre, the process and Khisabavra. of inclusion of disabled people in their families Amongst the Camillian pioneers who gave has notably increased. Society changes slowly their lives for this mission, we remember with but the disabled people who come to our cen- gratitude, for the gift of his life, Fr. Pawl Szcze- tre improve and change rapidly: the love that panek who died in a tragic road accident on is offered free, liberates them from the slavery 21 June 1999 near to Tbilisi, at the age of on- of a sense of inferiority and encourages them to ly forty: by his work and his devotion to the develop all the mental and physical capacities Camillian cause, he contributed notably to the that they possess’.3 growth of the Camillian mission. In addition to the institutional services of The first missionaries arrived in Tbilisi in these two centres, the polyclinic and the re- 1988, having been invited to do so by Pope habilitation centre for disabled people, the John Paul II, to attend to the organisation of Camillian mission in Tbilisi performs excellent the Redemptor Hominis Polyclinic in Temka, work in home care through Br. Zakroszwili on the outskirts of the capital Tbilisi. Today this Zakaria who coordinates a multidisciplinary health-care institution offers care and treat- staff of volunteers. These volunteers help about ment to about 10,000 patients every year. In fifty patients for no charge, visiting them three 2003, near to this institution, a new building times a week in their homes. In this service, was constructed as a rehabilitation centre for the Daughters of St. Camillus offered great wit- people with physical, psychological or mental ness and are remembered with great affection disabilities (a day hospital). It was inaugurated by the people. on the feast day of St. Camillus in 2004. This In addition to the activities in Tbilisi, the new service opened the eyes of the first mis- capital of the country, our Camillian mission sionaries to the reality of a world of abject pov- is also present in the village of Arali with the erty and abandonment: the Communist regime ‘Sons of God’Day Centre, in cooperation with had gravely undermined the mental health of the religious Congregation of the Sisters of San the population. Nino, and in the village of Akhaltzikhe, with Disabled people, for example, for cultural the ‘Talitha Kum’day centre for rehabilitation reasons, during the years of the Communist re- which provides care to about forty disabled gime had to be invisible. They were hidden in people. camilliani-camillians • 3-4/2016 93 Messages and fraternarl visits

knowledge that re- veals a concrete ex- perience of life in order to touch, and allow ourselves to be touched by, other people, moving out of ourselves (‘per- sonal exodus’)! For we Camillians this need to encounter the other will al- ways have the pro- file of the sick and suffering person who is waiting for a Samaritan presence and help! At the end of this message, which took as a starting point the historic How are all these beneficial initiatives of the visit of Pope Francis to our Camillian mission of Camillian mission maintained? Sustainability is Tbilisi in Georgia, we thank our Polish Camil- always a great challenge for the continuity of lian religious for their extraordinary hospitality every kind of mission. This mission keeps going and for the fraternal, joyous and happy being thanks to the generosity of benefactors, with together that they offered us during our pres- donations that come from various parts of the ence in Tbilisi. world and in particular from Italy. From Turin, We hope that everyone will have the pater- the Camillian NGO ‘Madian Orizzonti’ every nal and merciful protection of God and of St. year contributes about 200,000 euros. Other Camillus our Father: may they help us always contributions come from the Order of Malta, to maintain alive the spirit of service offered from the Italian Bishops’Conference (CEI), from in this Camillian mission! May Saint Therese Caritas Internationalis, from other benefactors of the Child Jesus, a Doctor of the Church and and from services provided to the government the patron saint of missions, illuminate us and of the country in the field of disability. And protect us! what about the future? This is a great question, the response to which is entrusted to ‘Divine Fraternally, Providence’ which will certainly not disappear, Rome, 7 October 2016 as I heard various people say. Certainly, growth will continue to take place and the mission will have a promising future. notes There re-echoes strongly in our hearts the declaration that Pope Francis made in the inter- 1. Cf. interview with Laura Badaracchi, ‘Indigenti e ma- view he gave to journalists on his return flight lati, ha visto la nostra ricchezza’, in Avvenire, 5 October to Rome at the end of his voyage. He said that 2016, p. 16. ‘you know reality much better beginning with 2. Press conference of the Holy Father during his re- the fringes than with the centre’. This visit of turn flight from Azerbaijan, Sunday 2 October 2016. Cf. his to the countries of the Caucuses made pos- www.vatican.va sible a new perspective on reality! Virtual, the- 3. Cf. interview with Laura Badaracchi, ‘Indigenti e ma- oretical or intellectual knowledge is no longer lati, ha visto la nostra ricchezza’, in Avvenire, 5 October sufficient. Beyond this level, we should have 2016, p. 16.

94 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori Raduno Annuale dei Superiori Maggiori la vita consacrata in africa. le sfide del Terzo millennio Ouagadougou, 10 ottobre 2016

Prof. p. Jacques Simpore

Prima di tutto ringrazio vivremo!»4. Sì, Cristo ieri e oggi è per sempre la Consulta generale e p. vivo. Paul Ouedraogo, Superio- Il tema da sviluppare è ben segnalato dal re provinciale, che hanno titolo: La vita consacrata in Africa. Le sfide del avuto fiducia in me e mi terzo millennio. Prima di addentrarci nello hanno invitato a condivi- svolgimento del tema, definiamo brevemen- dere le mie convinzioni di te, in primo luogo, la vita religiosa secondo la vita, di fede, di paura e di prospettiva dell’Esortazione post-sinodale Vita speranza. Ho fiducia nello Consecrata (=VC). Propongo il seguente per- Spirito e conto sulla vostra corso tematico: indulgenza. 1. I fondamenti della vita consacrata nella È da 2000 anni che Cristo è venuto nel prospettiva di Vita Consecrata e di Ecclesia mondo e noi l’abbiamo accolto in Burkina Fa- in Africa so, a mala pena, da soli 116 anni. In questo 2. I consacrati in Burkina Faso terzo millennio, la vita consacrata in Africa e 3. Le grandi sfide della vita consacrata della in altre parti del mondo, deve affrontare sfide, nostra epoca prove di ogni genere, ma la nostra speranza è salda. Come Maria Maddalena al mattino della Risurrezione1, come i discepoli di Emmaus al 1. i fondamenti della vita consacrata nella cuore ardente2, l’Assemblea speciale per l’A- prospettiva di ‘Vita Consecrata’ e di frica del Sinodo dei Vescovi proclama: «Cristo ‘Ecclesia in africa’ nostra speranza è risuscitato. Ci ha raggiunti, ha camminato con noi. Ha commentato per 1.1 Fonti cristologiche e trinitarie della vita noi le Scritture ed ecco quello che ci ha detto: consacrata “Io sono il Primo e l’Ultimo e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere so- I lavori dell’Assemblea Speciale del Sino- pra la morte e sopra gli inferi»3. do dei Vescovi per l’Africa hanno esplicitato I vescovi sinodali africani hanno affermato la prospettiva di Vita Consecrata che abbiamo in Ecclesia in Africa (=EA): «Vogliamo pronun- menzionato sopra: «Cristo nostra speranza è ciare una parola di speranza e di conforto nei vivo, noi vivremo!»5. In questa affermazione, tuoi confronti, Famiglia di Dio che sei in Afri- noi raccogliamo la chiara convinzione che al ca: nei tuoi confronti, Famiglia di Dio sparsa centro della nostra vita, c’è Gesù Cristo, che nel mondo: Cristo nostra speranza è vivo, noi Egli è con noi, che Egli cammina con noi. Evan- gelizzare è annunciare con la parola e con la camilliani-camillians • 3-4/2016 95 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori vita il Vangelo di Gesù Cristo crocifisso, morto vita contemplativa alla preghiera di Gesù sul- e risorto: Via, Verità e Vita. la montagna. La dimensione attiva della vita È quindi necessario, come sostiene Eccle- consacrata è radicata nella stessa immagine, sia in Africa, che la nuova evangelizzazione sia perché una persona non può dare ciò che non centrata sull’incontro con la persona viva di possiede appieno. Come Cristo è l’immagine Cristo6. Allo stesso modo, per Vita Consecrata, del padre, così il religioso è chiamato ad essere il fondamento evangelico della vita consacrata un’icona di Cristo. Nella preghiera, il religio- è da ricercare so contempla Cristo e cerca di assomigliarli; • nel rapporto esistenziale, intessuto tra Gesù nel suo apostolato, il religioso cerca di rende- e alcuni suoi discepoli durante il suo cam- re presente Cristo essendo la sua immagine. In mino terreno; questo senso, vediamo chiaramente che Eccle- • nella ricerca della vita perfetta, abbando- sia in Africa e Vita Consecrata si incontrano sul nando il mondo, lasciando tutto, offrendo grande tema della centralità di Cristo nell’esi- la propria vita al servizio di Dio per l’av- stenza dei consacrati. vento del Regno di Dio e la promozione In realtà, oggi, è come se la Chiesa ci sug- dei fratelli; gerisse questo: in questo terzo millennio, servi • nell’imitazione da vicino della forma di vi- di Dio centratevi sempre di più su Gesù Cristo. ta che Cristo scelse per sé7: «Se vuoi esse- «Fai della tua vita una lunga conversazione con re perfetto, va’, vendi quello che possiedi, Gesù come è fatto conoscere nei Vangeli. Non dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; lesinare sul tempo dato alla preghiera, alla me- e vieni! Seguimi!»8. Questa forma della se- ditazione della Parola di Dio, condividendo quela Christi, che ha origine dal Padre, si con i tuoi fratelli e sorelle questa parola che dà presenta come chiamata, elezione e missio- la vita»13; in sintesi fate dell’Africa, la «seconda ne. Ha «una connotazione essenzialmente patria di Cristo» (papa Paolo VI). cristologica e pneumatologica»9. 1.2 La vita consacrata, segno di comunione Certo, «la vita consacrata è una iniziativa del nella Chiesa Padre che chiede a coloro che egli ha scelto la risposta di un dono totale ed esclusivo»10, ma è Vita Consecrata, dal paragrafo 46 al para- lo Spirito che suscita il desiderio di una risposta grafo 62 parla della vita consacrata come segno piena; Egli accompagna la crescita di questo di comunione nella Chiesa: gli istituti religiosi desiderio; è lui che forma e plasma lo spirito internazionali hanno il dovere di alimentare il di coloro che sono chiamati, configurandoli a senso di comunione tra i popoli, le razze, le Cristo casto, povero e obbediente11: da qui la culture, e di testimoniarlo14. Per questo, chiede dimensione trinitaria della vita consacrata. alle persone consacrate: Se uno chiedesse ai consacrati di collocarsi • «di essere davvero esperte di comunione e nel Vangelo, l’icona che meglio illumina il sen- di praticarne la spiritualità, come testimoni so della loro specifica vocazione, senza dub- e artefici di quel “progetto di comunione” bio, sarebbe espressa dalla loro passione per che sta al vertice della storia dell’uomo se- Dio e dalla passione per l’umanità, utilizzan- condo Dio»15; do, rispettivamente, l’immagine del Samarita- • «di essere fermento di comunione missiona- no ora assetato di Dio e poi l’icona del buon ria nella Chiesa universale per il fatto stesso samaritano che si prende cura con passione di che i molteplici carismi dei rispettivi Istituti colui che è stato ferito. sono donati dallo Spirito Santo in vista del Se uno interrogasse il documento Vita Con- bene dell’intero Corpo mistico, alla cui edi- secrata per identificare nel Vangelo, l’icona ficazione essi devono servire»16; che illumina il significato di questa vocazione • di essere veri collaboratori dei vescovi per speciale, ci verrebbe presentato senza esita- lo sviluppo armonioso della pastorale dio- zione, l’immagine del volto luminoso di Cristo cesana17, secondo le linee guida di Mutuae nel mistero della trasfigurazione12. Questa è relationes; la stessa icona a cui si riferisce tutta la tradi- zione spirituale contemplativa che collega la

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• di «affrontare la sfida dell’inculturazione in no, p. Celestino Di Giovambattista, fr. Gio- modo creativo», pur conservando la pro- vanni Grigoletto pria identità18. • I religiosi camilliani burkinabé morti: p. In breve, «la vita consacrata non ha svol- Alessandro Toè, p. Gilbert Compaoré, fr. to soltanto nel passato un ruolo di aiuto e di Dimitri Evariste Dambre e tutti gli aspiranti sostegno per la Chiesa, ma è dono prezioso e e i candidati camilliani defunti necessario anche per il presente e per il futuro • Tutti i camilliani e tutte le camilliane, Figlie del Popolo di Dio, perché appartiene intima- di San Camillo, defunti. mente alla sua vita, alla sua santità, alla sua missione»19. In questa prospettiva, le persone Vi invito a sostare un momento in silenzio, consacrate sono chiamate come figli e figlie per una preghiera personale, per loro. della Chiesa ad essere segno di comunione in «O Padre, pieno di tenerezza e di miseri- un mondo lacerato da divisioni e ingiustizie, cordia, noi ti preghiamo per tutti coloro che ti segno di comunione tra di loro e segno di co- hanno cercato e servito, corpo e anima, nella munione per i laici. Per questo, la Chiesa affida via della perfezione e che ora riposano in te: sii ai consacrati il compito di sviluppare la spi- tu la loro ricompensa». ritualità di comunione a tre livelli: all’interno Non possiamo dimenticare di ringraziare del loro Istituto; nella comunità ecclesiale; nel Dio per i missionari Camilliani e Camilliane mondo, in costante dialogo, coltivando il no- che sono ancora con noi e incarnano il Van- bile dialogo della carità. gelo e il carisma di San Camillo: p. Andrea Dopo aver ricordato l’identità, la funzione e Amendola, p. Salvatore Pignatelli, p. Antonio il ruolo dei consacrati nella Chiesa universale, Zanetti, fr. Vincenzo Luise e suor Bartolomea. per riferimento a Vita Consecrata e Ecclesia in Chi sono quelli comunemente chiamato Africa, vediamo, quale sarà l’impatto di questi consacrati in Burkina? Sono tutti i cristiani che religiosi nel contesto del Burkina Faso. attraverso il battesimo, sono consacrato al Si- gnore. E la vita religiosa è un modo speciale, particolare, per vivere questa consacrazione 2. la vita consacrata in Burkina Faso battesimale. Infatti nel rito della professione religiosa, il presidente della celebrazione dice: In primo luogo, vogliamo rendere omaggio «Con il battesimo ti sei consacrato al Signore; a tutti i consacrati che hanno dato la loro vi- con un titolo speciale ti impegni a seguire Cri- ta per l’evangelizzazione del Burkina Faso dal sto...». Ecco perché diciamo che ogni battez- 1900 ad oggi. Ci riferiamo ai primi Missionari zato è consacrato. I sacerdoti secolari, i dia- d’Africa (Padri Bianchi, comunemente chiama- coni sono consacrati non soltanto per mezzo ti), fondatori della Chiesa-Famiglia del Burki- del battesimo, ma con l’ordinazione e il loro na; pensiamo alle Suore Missionarie di Nostra impegno al celibato. Signora d’Africa (comunemente note come Il termine consacrato in un senso molto am- Suore Bianche) e a tutte le congregazioni che pio, comprende tutti i battezzati, ma in parti- ne hanno seguito l’esempio. Pensiamo in par- colare è usato per designare coloro che si sono ticolare ai Superiori generali, provinciali della impegnati a seguire Cristo mediante la pratica Provincia romana e ai missionari camilliani dei consigli evangelici: il voto pubblico di po- che hanno fondato la Provincia camilliana del vertà, castità e obbedienza, unitamente ad al- Burkina Faso. tre forme di impegno, da vivere in comunità o • Superiori generali: p. Forsenio Vezzani, p. singolarmente. In Burkina Faso, ci sono diverse Enrico Dammig, p. Calisto Vendrame forme di vita consacrata: • Superiori provinciali della Provincia roma- • Religiosi di vita contemplativa come mona- na: p. Andrea Cardone, p. Nicola Buccione, ci, monache, per esempio, quelli di Koubri, p. Renato Di Menna, p. Guido Rapposelli, Diabo, i Carmelitani a Moundasso ed altri p. Carlo Collafranceschi … • I missionari: p. Pasquale Del Zingaro, p. • Istituti di vita apostolica, come i Gesuiti, i Giovanni Palombaro, p. Fernando D’Urba- Fratelli della Sacra Famiglia, le SIC, le SAB, camilliani-camillians • 3-4/2016 97 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori

il FMM, e le più recenti, Notre Dame du La sfida della formazione: in questo mon- Lac, le Suore della Consolazione, le SEM … do dinamico di idee e di comportamenti can- • Società di vita apostolica, ad esempio, i gianti, il modernismo, che tipo di formazione Missionari d’Africa offrire ai consacrati affinché non perdono la • Istituti secolari, ad esempio, la fraternità loro identità? della Resurrezione (vedove consacrate, Ca- La sfida dei consigli evangelici: come vive- ritas Christi), i sacerdoti del Prado... re i voti di povertà, castità e obbedienza, in • Associazioni di laici consacrati: i lavoratori un mondo che è sempre più secolarizzato e missionari (Eau Vive), les Claire Amitié... sconnesso? • Vergini consacrate, les Évangélistes... La comunità di consacrati è una cellula del- la Chiesa Famiglia in dialogo: l’individualismo, Tutte queste forme di vita consacrata sono i mezzi di comunicazione sociale, sono ade- impegnate nella Chiesa locale del Burkina Fa- guati per valorizzare questo compito? so nei settori della catechesi, dell’educazione, La sfida della vita comunitaria inter etnica. della formazione, dell’istruzione, della salu- La sfida dell’inculturazione: le congregazio- te, della preghiera silenziosa, dello sviluppo ni internazionali come possono acculturare il sociale... Tutti questi istituti attraverso la loro loro carisma in un paese e vivere nel presen- diversità di carismi cooperano con i vescovi, te l’ideale di vita proposto in passato dal loro i sacerdoti e i laici di buona volontà per l’evan- fondatore? gelizzazione di questo paese. Ma qualunque La sfida della testimonianza: essere la voce sia la loro attività pratica, la loro principale for- dei senza-voce? ma di apostolato è la testimonianza della loro vita consacrata. 3.1 La sfida della formazione Non voglio entrare nelle statistiche per spe- cificare il numero di queste istituzioni in Bur- Oggi, più che mai, la formazione dei gio- kina Faso, o il numero dei consacrati. Quello vani e soprattutto dei religiosi solleva diversi che è certo, è che quasi il 25% del clero del problemi. Come formarli alla testimonianza di Burkina Faso è rappresentato da sacerdoti ap- Cristo in un mondo che non è più cristiano? partenenti ad istituti di vita consacrata. Quale formazione educazione civica, filoso- I consacrati sono nel cuore del ministero fica, teologica e spirituale poter offrire loro? della Chiesa particolare che è in Burkina Faso. Come realizzare dei corsi di formazione per- Essi insegnano, educano, formano, insegnano, manente, di aggiornamento per i religiosi che curano, lavorano per lo sviluppo sociale, in no- sono stati a lungo nell’ambito del ministero? me di Cristo, della Chiesa e per la Chiesa. Sono necessari dei criteri per un’autentica scel- In questo terzo millennio, quali sono i pe- ta formativa. ricoli che minacciano i consacrati? Quali ele- Il nostro mondo ha bisogno anche di consa- menti possono apparire come il loro tendine crati specializzati in alcuni settori delle scienze di Achille, come punti deboli che potrebbero religiose e ‘profano’-secolari: in entrambi gli ostacolare lo sviluppo armonioso della loro vi- ambiti, i nostri istituti hanno bisogno di for- ta e del loro ministero? matori per i formatori/trici: maestri di postu- landato, di noviziato, di formazione iniziale e permanente. 3. l e grandi sfide della vita religiosa all’alba Ma dobbiamo porci delle domande: Questi del terzo millennio formatori/trici, amano e coltivano il senso di appartenenza all’Istituto? Conoscono davvero Noi intravediamo sei principali sfide con il carisma e la spiritualità delle loro congrega- cui devono confrontarsi i consacrati nel terzo zioni in modo da poterlo trasmettere e formare i millennio. Per queste sfide, ogni congregazio- giovani nello spirito dei Fondatori/trici? Hanno ne religiosa in Burkina Faso cerca soluzioni. vissuto, almeno per due o tre anni, esperienze Qui cerco solo di evocare la sfida che ci lan- di ministero e di apostolato proprio del proprio ciano: istituto, prima di entrare nell’ambito formativo? Abbiamo davvero bisogno di un pezzo di car-

98 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori ta per fare questo servizio? A volte un giovane religioso, dopo gli studi, sbatte la porta e se va altrove: di chi è la colpa? Il discernimento non è sempre facile e può essere fonte di conflit- to all’interno degli istituti. Tante le domande, tante le difficoltà, tante le sfide: che cosa fare? Chi non rischia, non ottiene nulla. Oggi, abbiamo specializzazioni nelle specializza- zioni. Dobbiamo tenere il passo con il mondo, applicando a noi, il ritmo stesso del mondo, o preferiamo, con una falsa modestia, rinun- ciare? La persona consacrata che è morta al mondo, quando si specializza, non entra in una competizione per i diplomi: per il consa- crato, la specializzazione dovrebbe essere una un fidanzato. A 20 anni, non siamo più bam- necessità di lavoro, una questione di maggiore bine! Ma per te, chi sarà il tuo compagno di efficienza e competenza nel suo ministero. vita?». E lei rispose: «Non voi avete creato me, Come auspicato dal Concilio Vaticano II, ma Cristo! È lui che amo. Colui dal quale io ho in «ogni istituto, dopo la prima professione, la ricevuto la mia vita: lui sarà per me il giorno e formazione di tutti i membri sarà completata in la notte, l’oggetto dei miei pensieri più intimi. modo che possano sviluppare più pienamen- In Lui, per Lui, con Lui, ho incontrato l’amore, te la vita propria dell’istituto e contribuire più questo è tutto». adeguatamente alla sua propria missione»20. Molte persone non credono o non capisco- Questa Ratio Studiorum, continua il Codice di no il senso del nostro celibato, in «un’Africa Diritto Canonico, «sarà sistematica, adeguata assetata di fecondità»22. Si dice che agli albori alla capacità dei membri, spirituale e apostoli- della vita religiosa in Burkina Faso, una giova- ca, dottrinale e pratica allo stesso tempo, e se ne ragazza di 17 anni, fidanzata sin dall’infan- necessario, finalizzata ad ottenere entrambi i zia, sia fuggito da casa per andare a farsi suora. titoli appropriati, ecclesiastici e civili»21. Due anni dopo la sua fuga, la madre prese il Dobbiamo quindi investire forze giova- coraggio, sfidando la famiglia e andò a visitare ni nella formazione: il sacrificio di oggi è la la figlia in convento. Non appena la postulan- ricchezza del futuro, perché una persona ben te vide sua madre, ne fu molto felice: questo preparata vale per tre. è normale. Dopo il pasto, la futura religiosa accompagnò sua madre a visitare la cappella. 3.2 La sfida i consigli evangelici Quando la madre vide la Vergine Maria che porta il bambino Gesù in braccio, cominciò a 3.2.1 Il voto di castità singhiozzare: «Figlia mia, guarda bene, guarda la vostra statua: anche la vostra statua ha un Con il voto di castità, il religioso consacra bambino in braccio: ora solo tu non vuoi figli. il suo cuore per vivere la purezza della mente, Rinsavisci, ritorna alla ragione!». del cuore e del corpo in modo da avere una La gente non capisce sempre il voto di ca- grande libertà per amare Dio e tutto ciò che gli stità. Inoltre, la condotta leggera e, a volte, appartiene con cuore indiviso. Se il consacra- irresponsabile di alcuni consacrati suggerisce to dedica la sua vita a Dio nel celibato, è per che la persona religiosa giochi a fare l’ipocrita. rispondere sempre meglio a un amore divino Dobbiamo prendere atto di questa sfida. che non può soddisfare in altro modo. È chiaro che non ha il cuore arido, indurito, insensibi- 3.2.2 Il voto di povertà le. Crede nell’amore. Crede nell’amore che si apre all’universale, che si apre a tutti. Con un cuore gratuito, libero e distaccato Alla vigilia della sua professione religio- da tutto, il consacrato offre le proprie mani im- sa, gli amici di una religiosa le hanno chiesto: pegnate nella vita. In questo modo manifesta «Marie Pauline, sai che ognuno di noi oggi ha che la povertà che ha abbracciato non è la vita camilliani-camillians • 3-4/2016 99 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori di una persona pigra; non è una vita oziosa, vidono le loro sofferenze, i problemi e i peri- ma una vita di lavoro non solo per noi stessi, coli»23. ma soprattutto per gli altri, per i bisognosi e i A livello di povertà, una delle grandi sfide poveri. La povertà è, di per sé, un male, una del terzo millennio, è l’autonomia economi- carenza perché rende l’uomo meno uomo. Si ca degli istituti in Africa. L’Europa occidentale distorce l’uomo. La povertà e la ricchezza sono ha fatto grandi sacrifici per sostenerci. Ma ora il principale nemico dell’uomo alla ricerca di con i problemi dell’Europa orientale, le diffi- Dio. La povertà evangelica, secondo lo spiri- coltà sono numerose. È quindi urgente «che le to di san Francesco d’Assisi, porta all’umiltà, chiese africane fissano come obiettivo quello di alla semplicità, valorizzando le piccole cose, rispondere autonomamente alle loro esigenze, orientandole e finalizzandole all’apostolato. impegnandosi per l’autosostenibilità»24. Ma qual è la sfida del voto di povertà per I religiosi in Africa non devono aspettare i religiosi africani? Ci si potrebbe chiedere: in la manna dall’alto, ma imparare a responsabi- Africa, a quali beni possono o devono rinun- lizzarsi. In caso contrario, questa dipendenza ciano i giovani candidati prima della professio- creerà la tentazione di vivere permanentemen- ne religiosa? Qual è il significato del concetto te al di sopra delle proprie possibilità, e quindi di rinuncia-abbandono? La vita religiosa non non favorire la gestione delle comunità stesse. potrebbe sembrare ad alcuni una forma di pro- Ma come comportarsi? Ogni Istituto deve tro- mozione, visto quello che si abbandona con vare le sue strategie per mantenere l’equilibrio, i voti religiosi, rispetto a quanto si otterrà in senza compromettere il suo carisma e la sua seguito? Altre questioni pratiche si presentano identità religiosa: questo è difficile perché ri- in diversi istituti: i religiosi in vacanza, deve chiede discrezione, anche se è la strada da per- avere soldi in tasca? Quanto? Con quale mezzo correre verso soluzioni comuni ed equilibrate. di trasporto si possono muovere? L’Istituto ha il dovere di costruire una casa per la sua famiglia 3.2.3 Il voto di obbedienza del religioso? Quali sono le dinamiche della famiglia africana? Il religioso rinuncia ‘a se stesso’ per com- Il pericolo, per i religiosi, è quello di vivere piere la volontà di Dio attraverso la guida dei le loro comunità come luoghi da ‘saccheggia- superiori. L’obbedienza esige che abbiamo re’ per se stessi, con il pretesto di aiutare le una chiara visione di fede sui nostri superiori e proprie famiglie in senso africano. Eppure, non la stima, sempre nella fede, verso l’autorità: «Vi si diventa religiosi per trascinare con sé tutta preghiamo, fratelli, di avere riguardo per quelli la propria famiglia. Certo, il religioso non può che faticano tra voi, che vi fanno da guida nel ignorare la sua famiglia, ma l’aiuto fornito deve Signore e vi ammoniscono; trattateli con molto essere offerto, in accordo con i superiori, in rispetto e amore, a motivo del loro lavoro. Vi- uno spirito di umiltà, di semplicità e di povertà. vete in pace tra voi»25. L’obbedienza aiuta ad Quando viene eretta una comunità religio- assumere l’atteggiamento di Gesù e di Maria: sa nel profondo Burkina, qualunque cosa si de- «O Dio, io vengo per fare la tua volontà» (Eb cida, si costruirà una casa stabile di cemento, 10,9); «Io sono la serva del Signore» (Lc1,38). ci saranno dei mezzi di trasporto, il suo tenore L’obbedienza, afferma Perfectae Caritatis, «lun- di vita sarà sempre superiore alla media di co- gi dal diminuire la dignità della persona uma- loro che vivono nello stesso villaggio. Come na, conduce alla maturità facendo crescere la parlare di voto di povertà, di rinuncia volonta- libertà dei figli di Dio»26. Non dobbiamo mai ria, se queste persone consacrate già si consi- ragionare in questi termini: «Per fortuna, abbia- derano ad un livello più alto della vita comune mo Superiori che pensano al posto nostro!». I del popolo? La sfida è lanciata. Si può parlare superiori non devono pensare al posto nostro! dello stesso tipo di povertà a Parigi, a Londra, Come un fratello o una sorella, lui/lei ti aiuta a in India, in Perù, a Ouagadougou? Come ha interpretare e scoprire la volontà di Dio per te. evidenziato Vita Consecrata, «molte comunità I religiosi, «secondo la mozione dello Spirito vivono e lavorano tra i poveri e gli emarginati, Santo, si sottomettono per fede ai loro superiori abbracciano le loro condizioni di vita e condi- che detengono il posto di Dio, e sono guidati da loro per il servizio di tutti i loro fratelli in

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Cristo. Cristo stesso, con la sua sottomissione al di costruire una piccola Betania. Una comu- Padre, è stato il servo dei suoi fratelli, offrendo nità, dice Jean Vanier, «non è una comunità, la sua vita per la loro redenzione»27. quando la maggioranza dei membri realizzano In realtà la sfida dell’obbedienza in questo il passaggio dalla comunità a me, ma quando momento, nasce dal conflitto tra due modelli: io mi converto, passando da me stesso alla co- il modello tradizionale africano, secondo cui munità»32. l’autorità ha sempre avuto un posto rilevante nei clan, in famiglia e tra gli anziani, ma che 3.4 La sfida della vita comunitaria inter etnica anche in Africa, oggi, sta perdendo terreno; ed il modello moderno della critica a tutto campo Un certo numero di istituti di vita consa- e della protesta. crata hanno vita comune. Le nostre fraternità È quindi assolutamente necessario ritornare vogliono rendere presente nel nostro mondo ad una rinnovata comprensione del senso teo- l’unione della carità, che è il cuore della Tri- logico e cristologico dell’obbedienza nella vita nità. Eppure l’Africa è lacerata da molteplici religiosa: il superiore che comanda è Cristo. divisioni economiche, politiche, etniche … La Il religioso che obbedisce, anche lui è Cristo vita comune esige che viviamo insieme a pre- stesso. Tutti dovrebbero guardare l’altro come scindere dalle nostre differenze e opposizioni. Cristo e agire secondo la legge suprema della Come sarà possibile essere più forti dello spi- carità. La grande sfida rimane quindi la menta- rito del mondo, per mezzo del quale, le pres- lità di conversione. L’obbedienza diventa dif- sioni della famiglia, della storia e anche della ficile da vivere per la persona consacrata, se società di oggi possono entrare nelle nostre lei non ha capito che il modello di obbedien- comunità e dividerci? za non è un modello umano ma l’obbedienza La sfida è quella di vivere insieme con lo deve fluire dall’unione della volontà di Cristo stesso amore, rendendolo visibile anche all’e- verso suo Padre. sterno. Gli uomini intorno a noi hanno bisogno di questa testimonianza. 3.3 La comunità dei consacrati è una cellula della Chiesa-famiglia in dialogo 3.5 La sfida dell’inculturazione «Il compito più urgente, dice padre Sidebe L’idea centrale di Ecclesia in Africa per da- Sempore, è quello di creare le condizioni af- re vigore all’evangelizzazione è simboleggiata finché il vangelo, tutto il Vangelo, si radichi nei dal concetto della Chiesa come famiglia. Que- cuori e nei nostri costumi»33. Un vescovo del sto simbolo «concentra la sua attenzione sugli Rwanda, prima di essere giustiziato durante la altri, sulla solidarietà, sul calore nei rapporti, carneficina del giugno 1994 ha confessato: ‘Ci sull’accettazione, sul dialogo e sulla fiducia»28. siamo sbagliati. Tutto è da rifare altrimenti la Così la vita religiosa dovrebbe trovare il suo Chiesa non ha realizzato la sua missione’. posto e il ruolo nella Chiesa Famiglia di Dio, L’inculturazione è spesso fraintesa. Per al- fornendo un grande contributo nel campo del- cuni, l’inculturazione è collocare al primo pia- la solidarietà, del dialogo e del perdono. «Non no la cultura, sostituendo le liturgie cristiane calpestare la famiglia africana nella sua propria con riti locali, con l’affermazione della propria terra!»29. Così come si salva la famiglia afri- cultura, con la giustificazione per una presunta cana, così dobbiamo salvare la comunità. La ‘morale’ asiatica, americana, europea, nel Pa- grande sfida per la comunità, è il dialogo. Se- cifico o in Africa, a seconda dell’ambiente in condo Ecclesia in Africa, «l’atteggiamento del cui ci si trovi. dialogo è il modo di essere cristiani nella pro- Il processo di inserimento della Chiesa nelle pria comunità»30; «il dialogo è il nuovo nome culture richiede molto tempo: non è un sempli- della carità»31. L’offesa peggiore per un confra- ce adattamento esteriore: per l’inculturazione tello è quella di essere ignorato. «si intende l’intima trasformazione degli au- I religiosi burkinabé del terzo millennio tentici valori culturali mediante l’integrazione raccolgono la sfida della vita comunitaria, del cristianesimo, delle varie culture umane»34. per dare un vero valore all’evangelizzatrice. Questa integrazione deve essere vissuta dal Invece di fuggire dalla comunità, si cercherà popolo di Dio, chiamato a dedicare se stesso e camilliani-camillians • 3-4/2016 101 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori le comunità per creare la sintesi del substrato vinto il mondo’, ‘Forgeranno le loro spade in umano con Cristo. vomeri’ (Is 2,4). Niente più guerre! Come pos- In questa prospettiva, la Chiesa incarna il siamo promuovere e mantenere la pace e la Vangelo nelle diverse culture e, nello stesso giustizia in terra africana, la culla dell’Homo tempo, introduce i popoli e le culture nella Sapiens? propria comunità; trasmette i suoi valori, par- Queste sono alcune sfide inevitabili. Siamo tendo dal presupposto buono che c’è in esse, pronti ad assumerle? Che l’Onnipotente ci as- rinnovandolo dall’interno. La sfida dell’incul- sista! turazione in Africa consiste nel formare disce- poli di Cristo che sappiano sempre più piena- mente assimilare il messaggio evangelico35. Conclusione

3.6 La sfida della testimonianza: essere la voce Servitori della missione di Cristo, nel XXI se- dei senza-voce colo, c’è sempre speranza: «Voi non avete solo una gloriosa storia da ricordare e da racconta- La Chiesa deve continuare a svolgere il suo re, ma una grande storia da costruire! Guardate ruolo profetico ed essere la voce dei senza vo- al futuro, nel quale lo Spirito vi proietta per fare ce36. Quando si parla di evangelizzazione, dice con voi ancora cose grandi»38. Ci sono ancora il Sinodo per l’Africa, non si esclude lo svilup- molte sfide per i consacrati in Africa, nel terzo po. E quando si pensa allo sviluppo, si deve millennio. Basti pensare alla sfida missionaria, pensare subito allo sviluppo di ogni persona e alla sfida di mantenere opere sociali, alla sfida di tutto l’uomo. L’evangelizzazione non è solo dei mezzi di comunicazione sociale, alla crisi annuncio della Buona Novella. Essa include sociale, ai cambiamenti politici che agitano gli anche la denuncia: «l’evangelizzazione deve stati africani, al fine di promuovere la cultura denunciare e combattere quanto avvilisce e della vita. Le soluzioni non saranno semplice distrugge l’uomo … Ma conviene chiarire che da trovare perché meritano una riflessione più l’annuncio è sempre più importante della de- approfondita ed in comune. In Burkina Faso, nuncia, e questa non può prescindere da quel- viviamo i 50 anni della presenza Camilliana lo, che le offre la vera solidità e la forza della in Africa con le sue sfide, conquiste, ricchezze motivazione più alta»37. Alle soglie del XXI se- e debolezze. L’attraversamento della seconda colo, pieno di contraddizioni, i consacrati co- metà del centenario sarà complesso come lo è me possono lottare per i diritti dell’uomo, delle stata la prima metà del secolo. Esso compren- minoranze, lottare contro la tortura, la pena di derà numerose insidie, molte sfide. morte, le principali malattie endemiche, l’in- In ultima analisi, il diritto canonico dice ai giustizia sociale e la reclusione arbitraria? Più consacrati: il ministero primario del religioso in particolare, come possono essere i consa- consiste principalmente nella testimonianza crati, la voce dei senza voce in Burkina Faso? della sua vita consacrata, attraverso la preghie- Come possono spingere le agenzie interna- ra e la penitenza39; Vita Consecrata raccoman- zionali, le ONG e gli Stati a creare fondi di da che i religiosi non separino mai i loro im- solidarietà per i vulnerabili, gli emarginati e a pegni di vita, dalla vita di intimità con Cristo, rischio, affetti da AIDS o da malattie croniche? dalla conformità con lui, dalla conoscenza del Come possono aiutare gli orfani, i portatori di Dio Uno e Trino40. La consacrazione religiosa handicap, i rifugiati, le persone anziane senza è una donazione totale di sé a Dio. È come risorse? Come possono promuovere la cultura una libazione nei riti tradizionali in cui affidia- della vita, combattendo l’aborto e la contrac- mo l’acqua alla madre terra acqua, in modo cezione? ‘Guai a me se non predicassi il Van- irreversibile. Non possiamo dare con la mano gelo’ (1Cor 9,16) ha proclamato Paolo di Tarso. destra per raccogliere con la mano sinistra; si In questo terzo millennio, le persone consacra- tratta di un dono totale che ha le sue esigenze te sono chiamate ad agire, a consolare, a gua- e le sfide. rire, ad ascoltare … di fronte al loro Maestro Quale potrebbe essere l’immagine del con- che sussurra al loro cuore: ‘Voi stessi date loro sacrato agli albori del terzo millennio? da mangiare...’ (Mt 14,16), ‘Non temete: io ho

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Si tratta di una persona matura e responsa- note bile, consapevole delle sue doti e limitazioni: uomo o donna di fede e di speranza; uomo 1. Gv 20,16 o donna di preghiera e di azione. Nella sua 2. Lc 24,32 vita e nel suo ministero, la persona consacrata 3. Ap 1,17-18; Ecclesia in Africa (=EA), 13. aggiorna il carisma del fondatore dell’Istituto: 4. EA, 13. si incarna nella realtà, avrà una preparazione 5. EA, 13, 57. professionale scientifica nel campo del suo ca- 6. EA, 57. risma, ma si manterrà semplice e umile, sem- 7. VC, 14. pre pronto ad imparare nuove strategie per un 8. Mt 19,21. servizio aggiornato per rispondere nel miglio- 9. VC, 14. re dei modi alle esigenze emergenti dell’uomo 10. VC, 17. che soffre. 11. VC, 19. Per concludere, sapete perché le acque del 12. VC, 14. mare sono salate? Una leggenda indù ci dice 13. Manuscrit de la Soeur Lorraine Casa, Vie consacrée questo. «C’era una volta un pupazzo di sale comme vie en dialogue. Conferenza non pubblicata. che ha cercato di conoscere il mare. Ha vaga- 14. VC, 51. to per le pianure, saltando nelle valli, valican- 15. VC, 46. do le montagne, chiedendo a tutti quelli che 16. VC, 47. incontrava: voglio conoscere il mare! Sei tu il 17. VC, 48.49. mare? Un giorno, giunse di fronte a una grande 18. VC, 51. distesa di acqua che si estendeva fino all’oriz- 19. VC, 3. zonte. Fece la sua domanda eterna: sei tu il 20. CIC 659 §3. mare? E venne una voce: Se vuoi conoscere 21. CIC 660 §1. il mare, avanza. Il pupazzo obbedì immedia- 22. Matumgulu Marcel, Les consacrés de l’an 2000. Ma- tamente e fece tre passi in acqua. Le dita dei noscritto non pubblicato. piedi e le caviglie cominciarono a dissolversi, 23. VC 90. a sciogliersi. Preoccupato e in preda al panico, 24. EA 104. pose di nuovo la sua domanda. E la voce gli 25. 1Ts 5,12-13. rispose di nuovo: Se vuoi conoscere il mare, 26. PC 14,2. avanza ancora, nonostante le sfide poste dal 27. PC 14. tuo dolore. Fece un passo in avanti e improv- 28. EA 63. visamente una grande onda lo inghiottì. Ma 29. EA 84. prima di dissolversi completamente in acqua, 30. EA 65. ebbe il tempo di dire: ‘Ora capisco. Il mare 31. Paolo VI, Ecclesiam suam (6 agosto 1964), AAS 56 sono io’». (1964), p. 639. La passione per Dio e la passione per l’u- 32. Vanier Jean, La communauté, lieu du pardon et de la manità, come il pupazzo di sale della leggenda fête, Paris, Fleurus 1979, p. 7. indù, si possono attraversare solo nella ricerca 33. P. Sidibe Sempore, Perspective de l’après-synode. ardente per Dio e alla sera della nostra vita, Manoscritto. potremo dire anche noi che non siamo solo di 34. Assemblée extraordinaire de 1985, rapport final, II, Cristo, ma che siamo divenuti Cristo41. D,4. 35. EA 78. 36. EA 70. 37. EA 70. 38. VC 110. 39. CIC 673. 40. VC 77.78.79.80.82.83 41. VC 109.

camilliani-camillians • 3-4/2016 103 Annual Meeting of the Major Superiors Annual Meeting of the Major Superiors Consecrated life in africa. The Challenges of the Third millennium Ouagadougou, 10 October 2016

Prof. fr. Jacques Simpore

First of all, I would like to thank the General define briefly, first of all, religious life, in line Consulta and Fr. Paul Ouedraogo, the Provin- with the approach of the post-synodal exhor- cial Superior, who had trust in me and invited tation Vita Consecrata (hereafter VC). I would me to share my beliefs as regards life, faith, fear like to propose the following pathway of anal- and hope. I trust in the Spirit and count on your ysis: 1. The foundations of consecrated life in indulgence. the approach of Vita Consecrata and Ecclesia in Christ came into the world two thousand Africa; 2. consecrated people in Burkina Faso; years ago and we have received him in Bur- and 3. the great challenges for consecrated life kina Faso, not to any great extent, for just 116 in our epoch. years. In this third millennium, consecrated life in Africa and in other parts of the world has to face up to challenges, trials of every kind, 1. The Foundations of consecrated life in the but our hope is solid. Like Mary Magdalene in approach of ‘Vita Consecrata’ and the early morning of the resurrection1, like the ‘Ecclesia in africa’ disciples in Emmaus with their burning hearts2, the special assembly for Africa of the Synod of 1.1 The Christological and Trinitarian sources Bishops proclaimed: ‘Christ, our Hope, is risen. of consecrated life He has met us, has walked along with us. He has explained the Scriptures to us. Here is what The deliberations of the special assembly of he said to us: ‘I am the First and the Last, I am the Synod of Bishops for African explained the the Living One; I was dead, and behold, I am approach of Vita Consecrata which I mentioned alive for ever and ever and I hold the keys of above: ‘Christ our hope is alive; we shall live!’5 death and of the abode of the dead’’3. In this statement we obtain the clear belief that The African bishops of the synod stated at the centre of our lives there is Jesus Christ, in Ecclesia in Africa (hereafter EA): ‘we want that he is in us, and that he is walking with us. to say a word of hope and encouragement to To evangelise is to proclaim with words and you, Family of God in Africa, to you, the Family our lives the Gospel of Jesus Christ who was of God all over the world: Christ our Hope is crucified, died, and rose again: the Way, the alive; we shall live!’4. Yes: Christ yesterday and Truth and the Life. today is always alive. Therefore, as Ecclesia in Africa argues, the The subject that I will address is well de- new evangelisation should be centred round scribed by the title: ‘Consecrated Life in Africa. the encounter with the living person of Christ6. The Challenges of the Third Millennium’. Be- In the same way, for Vita Consecrata the gos- fore entering the analysis of this subject let us pel foundation of consecrated life is to be

104 camilliani-camillians • 3-4/2016 Annual Meeting of the Major Superiors

looked for in the existential relationship wo- the Samaritan woman now thirsty for God and ven between Jesus and some of his disciples then the icon of the Good Samaritan who takes during his journey on earth; in the search for care with passion of the man who has been the perfect life, abandoning the world, leaving wounded. everything, and offering one’s own life at the If one examined the document Vita Conse- service of God for the advent of the Kingdom of crata to identify in the Gospel the icon that il- God and the advance of one’s brethren; and in luminates the meaning of this special vocation, the imitation from near to hand of the form of we would be presented, without hesitation, life that Jesus chose for himself7: ‘If you would with the image of the shining face of Christ in be perfect, go, sell what you possess and give the mystery of the transfiguration12. to the poor; and you will have treasure in heav- This is the same icon to which the whole of en; and come, follow me’8. This form of seque- contemplative spiritual tradition refers – a tra- la Christi, which has its origins in the Father, dition that links consecrated life to the prayer emerges as a call, an election and a mission. It of Jesus on the mountain. The active dimen- has ‘an essential Christological and pneumato- sion of consecrated life is rooted in the same logical meaning’9. image because a person cannot give what he It is certainly the case that this ‘is an initia- or she does not fully possess. Just as Christ is tive coming wholly from the Father, who asks the image of the Father, so a religious is called those whom he has chosen to respond with to be an icon of Christ. In prayer, a religious complete and exclusive devotion’10, but it is contemplates Christ and tries to resemble him; the Spirit which brings forth the wish for a full in his or her apostolate a religious tries to make response. He accompanies the growth of this Christ present by being his image. In this sense, wish. It is he who shapes and moulds the spirit we clearly see that Ecclesia in Africa and Vita of those who are called, configuring them to Consecrata meet each other in the great sub- the chaste, poor and obedient Christ11. Hence ject of the centrality of Christ in the existence the Trinitarian dimension of consecrated life. of consecrated people. If one asked consecrated people to locate In reality, today, it is though the Church themselves in the Gospel, the icon that best suggested to us the following: in this third mil- illuminated the meaning of their specific vo- lennium, servants of God centre yourselves cation – without doubt – would be expressed increasingly in Jesus Christ. ‘Make your life a by their passion for God and by their passion long conversion with Jesus as he makes himself for humanity, using, respectively, the image of known in the Gospels. Do not skimp on time camilliani-camillians • 3-4/2016 105 Annual Meeting of the Major Superiors given to prayer, to meditation on the Word of the impact of these religious in the context of God, sharing with your brothers and sisters this Burkina Faso. word that gives life’13. To sum up, make Africa the ‘second homeland of Christ’(Pope Paul VI). 2. consecrated life in Burkina Faso 1.2 Consecrated life: a sign of communion in the Church First of all, let us pay tribute to all those con- secrated people who have given their lives for From section 46 to section 62 Vita Conse- the evangelisation of Burkina Faso from 1900 to crata speaks about consecrated life as a sign of today. I am referring to the first Missionaries of communion in the Church: international reli- Africa (the White Fathers as they are commonly gious institutes have the duty to nurture a sense called), the founders of the Family-Church of of communion between peoples, races and Burkina Faso. We may also think of the women cultures and to bear witness to it14. For this rea- Missionaries of Our Lady of Africa (commonly son, this document asks consecrated people: known as the White Sisters) and all the Congre- ‘to be true experts of communion and to prac- gations that have followed their example. We tise the spirituality of communion as “witness- may think, in particular, of the Superior Gen- es and architects of the plan for unity which is erals, the Provincial Superiors of the Province the crowning point of human history in God’s of Rome, and the Camillian missionaries who design”’15; ‘to be a leaven of communion at the founded the Camillian Province of Burkina service of the mission of the universal Church Faso. Superior Generals: Fr. Forsenio Vezzani, by the very fact that the manifold charisms of Fr. Enrico Dammig, Fr. Calisto Vendrame; Pro- their respective Institutes are granted by the vincial Superiors of the Province of Rome: Fr. Holy Spirit for the good of the entire Mystical Andrea Cardone, Fr. Nicola Buccione, Fr. Re- Body, whose upbuilding they must serve’; to nato Di Menna, Fr. Guido Rapposelli, Fr. Carlo be true co-workers of bishops in the harmoni- Collafranceschi; Missionaries: Fr. Pasquale Del ous development of diocesan pastoral care, ac- Zingaro, Fr. Giovanni Palombaro, Fr. Fernando cording to the guidelines of Mutuae relationes; D’Urbano, Fr. Celestino Di Giovambattista, Br. and to ‘face in a creative way the challenge of Giovanni Grigoletto; deceased Camillian reli- inculturation, while at the same time preserv- gious from Burkina Faso: Fr. Alessandro Toè, Fr. ing their identity’16. Gilbert Compaoré, Br. Dimitri Evariste Dam- In short, ‘the consecrated life has not only bre and all deceased Camillian aspirants and proved a help and support for the Church in candidates; and all deceased men Camillians the past, but is also a precious and necessary and women Camillians, the Daughters of St. gift for the present and future of the People of Camillus. God, since it is an intimate part of her life, her I ask for a moment’s silence from you for holiness and her mission’17. From this point of personal prayers for them. ‘O Father, full of view, consecrated people are called as sons tenderness and mercy, we pray to you for all and daughters of the Church to be a sign of those who looked for you and served you in communion in a world that is lacerated by di- body and soul on the way of perfection and visions and injustices, a sign of communion who now rest in you: may you be their reward’. with each other, and a sign of communion for We cannot forget to thank God for the men lay people. For this reason, the Church entrusts and women Camillian missionaries who are to consecrated people the task of developing still with us and embody the Gospel and the the spirituality of communion at three levels: charism of St. Camillus: Fr. Andrea Amendola, in their own institutes; in the ecclesial com- Fr. Salvatore Pignatelli, Fr. Antonio Zanetti, Br. munity; and in the world, in constant dialogue, Vincenzo Luise, and Sr. Bartolomea. cultivating the noble dialogue of charity. In Burkina Faso who are the people who After dwelling on the identity, the function are commonly called consecrated? They are and the role of consecrated people in the uni- all those Christians who, through baptism, are versal Church, with reference to Vita Conse- consecrated to the Lord. Religious life is a spe- crata and Ecclesia in Africa, we will now see cial and particular way of living this baptismal

106 camilliani-camillians • 3-4/2016 Annual Meeting of the Major Superiors consecration. Indeed, in the rite of religious In this third millennium, what are the dan- profession the person officiating over the cel- gers that threaten consecrated people? Which ebration says ‘by baptism you are consecrat- elements are their Achilles heel, weak points ed to the Lord; by a special title you commit that could obstruct the harmonious develop- yourself to following Christ’. This is why we say ment of their lives and their ministry? that every baptised person is consecrated. Sec- ular priests, deacons, are consecrated not only by baptism but also by ordination and by their 3. The Great challenges of Religious life at commitment to celibacy. the Dawn of the Third millennium The term ‘consecrated’in a very broad sense includes all baptised people, but in particular We can see six principal challenges that it is used to refer to those who are committed consecrated people have to address in the to following Christ through the practice of the third millennium. To these challenges every evangelical counsels: the public vows of pov- religious Congregation in Burkina Faso looks erty, chastity and obedience, united to other for solutions. Here I will only try to evoke the forms of commitment, lived in a community challenges that are posed to us. The challenge or as an individual. In Burkina Faso there are of formation: in this dynamic world of chang- various forms of consecrated life: religious of a ing ideas and behaviour, what kind of forma- contemplative life, such as monks and nuns, for tion should be offered to consecrated people example those in Koubri, Diabo, the Carmelites so that they do not lose their identity? The chal- in Mondasso, and others…; institutes of apos- lenge of the evangelical counsels: how should tolic life, such as the Jesuits, the Brothers of the the vows of poverty, chastity and obedience be Sacred Family, the SIC, the SAB, the FMM, and lived in a world that is increasingly secularised most recently, Notre Dame du Lac, the Sisters of and disconnected? The community of conse- Consolation, the SEM; societies of apostolic life, crated people is a cell of the Family Church in the Missionaries of Africa; secular institutes, for dialogue: are individualism and the mass me- example the fraternity of the Resurrection (con- dia capable of valuing this task? The challenge secrated widows, Caritas Christi), the priests of of inter-ethnic community life. The challenge of Prado; associations of consecrated lay people: inculturation: how can international Congre- the missionary workers (Eau Vive), les Claire Am- gations aculturate their charisms in a country itié; and consecrated virgins, les Évangélistes... and live in the present the ideal of life that was All these forms of consecrated life are active proposed in the past by their founder? And the in the local Church of Burkina Faso in the fields challenge of witness: being the voice of those of catechesis, education, formation, instruction, without a voice? health, silent prayer, social development…All of these institutes, through their diversity of 3.1 The challenge of formation charisms, cooperate with bishops, priests, and lay people of good will for the evangelisation Today, more than ever before, the forma- of this country. But whatever their practical ac- tion of young people and above all of religious tivity, their principal form of apostolate is the raises various problems. How can they receive witness of their consecrated lives. formation that directs them towards witness to I do not want to go into the statistics in or- Christ in a world that is no longer Christian? der to specify the number of these institutions What civic, philosophical, theological and in Burkina Faso or the number of consecrated spiritual formation can be offered to them? people. What is certain is that almost 25% of How can ongoing courses of formation and the clergy of Burkina Faso is made up of priests updating be organised for religious who have who belong to institutes of consecrated life. been active for a long time in the field of minis- Consecrated people are at the heart of the try? There is a need for criteria for an authentic ministry of the local Church in Burkina Faso. choice at the level of formation. They teach, educate, train, provide care and Our world also needs consecrated people work for social development in the name of who are specialised in some fields of the reli- Christ, of the Church, and for the Church. gious and ‘profane’-secular sciences: in both camilliani-camillians • 3-4/2016 107 Annual Meeting of the Major Superiors these fields our institutes need providers of for- 3.2 The challenges of the evangelical counsels mation for the men and women who are re- ceiving formation, for teachers of the postulan- 3.2.1 The vow of chastity cy, of the novitiate, and of initial and ongoing formation. By the vow of chastity a religious conse- But we have to pose some questions to crates his or her heart to live the purity of his or ourselves. Do these men and women provid- her mind, heart and body so as to have greater ers of formation love and cultivate a sense of freedom to love God and everything that be- belonging to their institutes? Do they really longs to Him with an undivided heart. If a con- know the charism and the spirituality of their secrated man dedicates his life to God in celi- Congregations so as to be able to transmit it bacy, this is to respond in an ever better way to and provide formation to young people in the a divine love that he cannot satisfy in any other spirit of their founders? Did they live – at least way. It is clear that he does not have an arid, for two or three years – experiences of ministry hardened and insensitive heart. He believes in and apostolate that are specific to their insti- love. He believes in the love that is open to the tute before entering the field of formation? Do universal, open to everyone. we really need a piece of paper to provide this On the eve of her religious profession, the service? At times, a young religious, after his friends of a woman religious asked her: ‘Marie studies, slams the door and goes elsewhere: Pauline, you know each one of us has a fiancé. who is to blame for this? Discernment is not At twenty we are no longer little girls! But for always easy and can be a source of conflict you, who will be your life’s companion?’ And within institutes. There are so many questions, she answered: ‘You did not create me, Christ so many difficulties and so many challenges: created me! I love him. He from whom I re- what should be done? ceived my life: he will always be for me, day Those who do not risk, obtain nothing. and night, the subject of my most intimate Today we have specialisations within special- thoughts. In Him, for Him, with Him, I encoun- isations. Should we keep up with the world, tered love – that is everything’. applying to ourselves the same rhythm of the Many people do not believe in, or do not world, or do we prefer, with a false modesty, to understand, the meaning of our celibacy in ‘an give up? A consecrated person who is dead to Africa thirsting for fertility’20. It is said that at the world, when he or she obtains a specialisa- the beginnings of religious life in Burkina Faso tion does not enter a competition for diplomas: a young girl aged seventeen, who had been en- for a consecrated person specialisation should gaged since her childhood, fled from her home be a work necessity, a question of greater effi- in order to become a sister. Two years after her ciency and competence in his or her ministry. flight, her mother braced herself, challenging As the Second Vatican Council stated: in her family, and went to visit her daughter in ‘individual institutes the formation of all the her convent. As soon as the postulant saw her members is to be continued after first profes- mother she was very happy – that was normal. sion so that they lead the proper life of the in- After their meal, the future woman religious ac- stitute more fully and carry out its mission more companied her mother and visited the chapel. suitably’18. This Ratio Studiorum, continued the When her mother saw the Virgin Mary carrying Code of Canon Law, ‘is to be systematic, adapt- the child Jesus in her arms, she began to weep: ed to the capacity of the members, spiritual and ‘My daughter, have a good look, look at your apostolic, doctrinal and at the same time prac- statue: your statue also has a child in her arms, tical. Suitable degrees, both ecclesiastical and now only you do not want children. Get your civil, are also to be obtained when appropri- wits back, be reasonable again!’ ate’19. People do not always understand the vow We must, therefore, invest young forces in of chastity. In addition, the shallow and at time formation: today’s sacrifice is the wealth of the irresponsible behaviour of some consecrated future because a well-trained person is worth people suggests that religious play at being three people who are not trained. hypocrites. We must recognise this challenge.

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3.2.2 The vow of poverty the highest level of the common life of the peo- ple! The challenge is launched. Can one speak With a gratuitous, free and detached heart, about the same form of poverty in Paris, in a consecrated man offers his own hands that London, in India and in Peru as in Ouagadou- are engaged in life. In this way he shows that gou? As Vita Consecrata emphasised: ‘There the poverty that he has embraced is not the life are many communities which live and work of a lazy person; it is not a life of leisure but a among the poor and the marginalized; they life of work not only for ourselves but also, and embrace their conditions of life and share in above all else, for other people, for those in their sufferings, problems and perils’21. need and the poor. Poverty in itself is an evil, a At the level of poverty one of the great chal- lack because it makes man less a man. Man is lenges of the third millennium is the economic deformed. Poverty and riches are the principal autonomy of the institutes in Africa. Western enemy of man in his search for God. Evangeli- Europe has made great sacrifices to support cal poverty, according to the spirit of St. Francis us. But now, with the problems of Eastern Eu- of Assisi, leads to humility, to simplicity, appre- rope, the difficulties are many in number. ‘It is ciating small things, directing them and aiming therefore urgent that the particular Churches in them at the apostolate. Africa have the objective of providing for their But what is the challenge of the vow of pov- own needs as soon as possible, thereby assur- erty for African religious? We could ask our- ing their self-sufficiency’22. selves: in Africa, which goods can or should Religious in Africa must not expect man- young candidates forgo before their religious na from on high. Rather, they should learn to profession? What is the meaning of the con- become responsible. Were this not to happen, cept ‘forgoing-abandoning’? Could religious this dependency would create the temptation life not appear to some a form of promotion, to live permanently above what they can afford given what is abandoned by religious vows and thus not to favour the management of the compared to what will be obtained thereafter? communities themselves. But how should they Other practical questions are posed in various behave? Each institute must find its own strat- institutes: should religious who are on holiday egies to maintain a balance without compro- have money in their pockets? How much mon- mising its charism and its religious identity. This ey should they have? What form of transport is difficult because it requires discretion, even should they use to move about? Does the in- though it is the path to follow towards shared stitute have the duty to build a house for the and balanced solutions. family of a religious? What are the dynamics of the African family? 3.2.3 The vow of obedience The danger for religious is having to live in their communities as places to ‘plunder’ for A religious forgoes ‘himself’ in order to car- themselves, with the pretext of helping their ry out the will of God through the guidance of families in an African sense. And yet we do not his Superiors. Obedience requires that we have become religious in order to bring with us our a clear vision of faith as regards our Superiors, families. It is certainly the case that a religious and esteem, always in faith, for authority: ‘we cannot ignore his family but the help that is beseech you, brethren, to respect those who given must be offered, in agreement with his labour among you and are over you in the Superiors, in a spirit of humility, of simplicity Lord and admonish you, and to esteem them and of poverty. very highly in love because of their work. Be at When a community is erected in deep Bur- peace amongst yourselves’23. Obedience helps kina Faso, whatever is decided, a solid house us to adopt the attitude of Jesus and of Mary: of cement is built, there are forms of transport, ‘Lo, I have come to do your will’(Heb 10:9); ‘I and the standard of living of the religious will am the handmaiden of the Lord’(Lk 1:38). Obe- always be greater than the people who live in dience, observes, Perfectae Caritatis, ‘far from the same village. How can one speak about a lessening the dignity of the human person, by vow of poverty, of voluntary forgoing, if these extending the freedom of the sons of God, leads consecrated people already see themselves at it to maturity’24. We should never think in the camilliani-camillians • 3-4/2016 109 Annual Meeting of the Major Superiors following terms: ‘fortunately, we have Superi- ‘Openness to dialogue is the Christian’s atti- ors who think for us!’ Superiors should never tude inside the community’28; ‘dialogue is the think for us! Like a brother or sister, a Superi- new name of charity’29. The worst offence for a or helps you to interpret and discover the will fellow religious is to be ignored. of God for you. Religious, ‘under the motion The religious of Burkina Faso of the third of the Holy Spirit, subject themselves in faith millennium are meeting the challenge of com- to their superiors who hold the place of God. munity life in order to give true value to evan- Under their guidance they are led to serve all gelisation. Rather than fleeing from communi- their brothers in Christ, just as Christ himself ty, an attempt will be made to build a small in obedience to the Father served His brethren Bethany. A community, says Jean Vanier, ‘is not and laid down His life as a ransom for many’25. a community when a majority of its members In reality, the challenge of obedience at the achieve a move from the community to me, present time arises from a conflict between two but when I convert, moving from myself to the models: the traditional African model, on the community’30. one hand, according to which authority has al- ways had an important role in clans, in families 3.4. The challenge of inter-ethnic community and amongst the elders, but which in Africa as life well, today, is losing ground; and, on the other, the modern model of criticism on all fronts and A certain number of institutes of consecrat- protest. ed life have a life in common. Our fraternities It is thus absolutely necessary to return to want to make present in our world the union a renewed understanding of the theological of charity which is the heart of the Trinity. And and Christological meaning of obedience in yet Africa is lacerated by multiple economic, religious life: the Superior who commands is political, ethnic…divisions. Life in common Christ. A religious who obeys is also Christ him- requires us to live together quite apart from self. Everyone should see each other as Christ our differences and oppositions. How will it and act according to the supreme law of char- be possible to be stronger than the spirit of the ity. The great challenge remains, therefore, the world by which the pressures of family, of his- mentality of conversion. Obedience becomes tory, and also of today’s society, can enter our difficult to live for a consecrated person if he communities and divide us? or she has not understood that the model of The challenge is to live together with the obedience is not a human model – obedience same love, making it visible from outside as must flow from the union of the will of Christ well. The men around us need this witness. towards the Father. 3.5. The challenge of inculturation 3.3. A community of consecrated people is a cell of the family-Church in dialogue ‘The most urgent task’, says Father Sidebe Sempore, ‘is to create conditions so that the The central idea of Ecclesia in Africa to give gospel, the whole of the Gospel, is rooted in vigour to evangelisation is symbolised by the hearts and our customs’31. A bishop of Rwan- concept of the Church as a family. This symbol da, before being executed during the slaughter ‘emphasizes care for others, solidarity, warmth of June 1994, confessed: ‘We made a mistake. in human relationships, acceptance, dialogue Everything has to be redone, otherwise the and trust’26. Thus religious life should find its Church will not have carried out her mission’. place and its role in the Family Church of God, Inculturation is often misunderstood. For making a great contribution in the field of soli- some people, inculturation is placing culture to darity, of dialogue and of forgiveness. the fore, replacing Christian liturgies with local ‘Do not allow the African family to be ridi- rites, with the establishment of one’s own cul- culed on its own soil!’27 Just as the African fam- ture, with the justification of a purported Asian, ily is to be saved, so must we save the com- American or European ‘morality’ in the Pacific munity. The great challenge for a community or in Africa, according to the environment in is dialogue. In the view of Ecclesia in Africa, which one finds oneself.

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The process of the insertion of the Church in handicaps, refugees, elderly people without cultures requires a great deal of time – it is not a resources? How can they promote the culture simple exterior adaptation. By inculturation ‘is of life, combatting abortion and contraception? meant the intimate transformation of authentic ‘Woe to me if I do not preach the Gospel’(1Cor cultural values through the integration of Chris- 9:16) proclaimed Paul of Tarsus. In this third tianity, of the various human cultures’32. This millennium, consecrated people are called to integration must be experienced by the people act, to comfort, to heal, to listen…in front of of God who are called to dedicate themselves their Teacher who whispers in their hearts: ‘you and their communities to creating a synthesis give them something to eat’(Mt 14:16); ‘do not of the human sub-stratum with Christ. be afraid, I have defeated the world’; ‘they From this point of view, the Church embod- will change their swords into ploughshares’ (Is ies the Gospel in different cultures and at the 2:4). No more wars! How can we promote and same time introduces peoples and cultures into maintain peace and justice in the land of Afri- her own community; she transmits her values, ca, the cradle of Homo Sapiens? starting from the sound assumptions that are in These are some inevitable challenges. Are them, renewing it from within. The challenge we ready to meet them? May the Almighty help of inculturation in Africa lies in forming disci- us! ples of Christ who know increasingly fully how to assimilate the gospel message33. Conclusion 3.6. The challenge of witness: being the voice of those without a voice Servants of the mission of Christ, in the twenty-first century, there is always hope: ‘You The Church must continue to perform her have not only a glorious history to remember prophetic role and be the voice of those with- and to recount, but also a great history still to out a voice34. When one speaks about evan- be accomplished! Look to the future, where the gelisation, declared the Synod for Africa, one Spirit is sending you in order to do even great- does not exclude development. And when one er things’36. There are still many challenges for thinks of development, one must think imme- consecrated people in Africa in the third mil- diately of the development of every person lennium. One need only think of the mission- and the whole man. Evangelisation is not only ary challenge, of the challenges of maintaining proclaiming the Good News. It also includes social works, of the mass media, of the social denunciation: ‘evangelization must denounce crisis, of the political changes that agitate Af- and combat all that degrades and destroys the rican States, and of the goal of promoting the person…But it should be made clear that proc- culture of life. It will not always be easy to find lamation is always more important than con- solutions because they require a deeper and demnation, and the latter cannot ignore the shared analysis. In Burkina Faso we are going former, which gives it true solidity and the force through the fiftieth anniversary of the arrival of of higher motivation’35. On the threshold of the the Camillians in Africa, with the challenges, twenty-first century, which is full of contradic- the advances, the riches and the weakness of tions, how can consecrated people fight for the that presence. Going through the second part rights of man, of minorities, against torture, the of the centenary will be complex in the same death penalty, the principal endemic diseases, way as the first part of this century has been social injustice and arbitrary imprisonment? complex. It will involve many snares, many More specifically, how can consecrated peo- challenges. ple be the voice of those without a voice in In the final analysis, canon law says to Burkina Faso? consecrated people: the primary ministry of How can they push international agencies, a religious lies principally in witness to his or NGOs and States to create solidarity funds for her consecrated life, through prayer and pen- the vulnerable, the marginalised and those at ance37. Vita Consecrata recommends that reli- risk, people with AIDS or chronic illnesses? gious should never separate the commitments How they can they help orphans, people with of their lives from a life of intimacy with Christ, camilliani-camillians • 3-4/2016 111 Annual Meeting of the Major Superiors from conformity with him, and from knowledge notes of the One and Triune God38. Religious conse- cration is the total giving of oneself to God. It 1. Jn 20:16 is like libation in traditional rights where we 2. Lk 24:32 entrust water to mother earth in an irreversible 3. Ap 1:17-18; Ecclesia in Africa (EA), 13. way. We cannot give with the right hand and 4. EA, 13. gather with the left hand; it is a total giving 5. EA, 13, 57. which has its requirements and its challenges. 6. EA, 57. What could be the image of a consecrated 7. VC, 14. person at the dawn of the third millennium? 8. Mt 19:21. One is dealing with a mature and responsible 9. VC, 14. person, aware of his or her talents and limita- 10. VC, 17. tions: a man or woman of faith and of hope; a 11. VC, 19. man or woman of prayer and action. In his or 12. VC, 14. her life and ministry, a consecrated person up- 13. Manuscrit de la Soeur Lorraine Casa, Vie consacrée dates the charism of the founder of the institute. comme vie en dialogue. Unpublished paper. He or she is embodied in reality, has a scien- 14. VC, 51. tific and professional training in the field of its 15. VC, 46. charism, but he or she will remain simple and 16. VC, 51. humble, always ready to learn new strategies 17. VC, 3. for an updated service in order to respond in 18. CCL, 659 §1. the best ways to the emerging needs of suffer- 19. CCL, 660 §1. ing man. 20. Matumgulu Marcel, Les consacrés de l’an 2000. Un- To end this paper, do you know why the published manuscript. water in the sea is salt water? A Hindu legend 21. VC, 90. tells us the following: ‘Once upon a time there 22. EA, 104. was a puppet made out of salt who tried to 23. 1Th 5:12:13. meet the sea. He wandered around the plains, 24. PC, 14,2. jumped in the valleys, climbed mountains, ask- 25. PC, 14. ing everyone that he met: ‘I want to meet the 26. EA, 63. sea! Are you the sea?’ One day, when he had 27. EA, 84. arrived at a large expanse of water that extend- 28. EA, 65. ed as far as the horizon he asked the eternal 29. Paul VI, Ecclesiam suam (6 August 1964), AAS 56 question: ‘are you the sea?’ And a voice said: (1964), p. 639. ‘if you want to meet the sea, go forward’. The 30. Vanier Jean, La communauté, lieu du pardon et de la puppet obeyed immediately and took three fête (Paris, Fleurus, 1979), p. 7. steps into the water. The toes of his feet and his 31. P. Sidibe Sempore, Perspective de l’après-synode. ankles began to dissolve and to melt. Worried Manuscript. and in a state of panic, he asked his question 32. Assemblée extraordinaire de 1985, rapport final, II, again. And the voice replied to him again: ‘if D,4. you want to meet the sea, go forward again, 33. EA, 78. despite the challenges posed by your pain’. He 34. EA, 70. took a step forward and suddenly a great wave 35. EA, 70. swallowed him up. But before dissolving com- 36. VC, 110. pletely in the water he had time to say: ‘now I 37. CCL, 673. understand. I am the sea’. 38. VC, 77,78,79,80,82,83. Passion for God and for humanity, like the 39. VC, 109. puppet of salt of the Hindu legend, can be traversed only in a burning search for God, and in the evening of our lives we will also be able to say that we do not only belong to Christ – we have become Christ39.

112 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori misericordia e compassione. Vie di umanizzazione Ouagadougou, ottobre 2016

p. Gianfranco Lunardon

Gaudium et Spes (GS 12) tenta una defi- arrivando a generare un male banale: banale nizione semplice ma unificatrice di ciò che è perché abissale e contemporaneamente perché l’uomo (humanum): “Che cosa è l’uomo, che normale, perché non più considerato male, per- tu ti ricordi di lui? o il figlio dell’uomo che tu ti ché relativizzato, e come tale diventa un male prenda cura di lui? L’hai fatto di poco inferiore assoluto, ossia libero di pervadere tutti i gangli agli angeli, l’hai coronato di gloria e di onore, vitali dell’esistenza umana, senza temere più al- e l’hai costituito sopra le opere delle tue mani. cuna resistenza seria alla sua diffusione. Tutto hai sottoposto ai suoi piedi» (Sal8,5)”. Misericordia e Compassione (dono e L’uomo è “icona di Dio” e questa iconicità con-dono) ci umanizzano perché ci permetto- divina, si manifesta nei tratti più alti e quali- no di ricomprenderci non solo a livello ideale, ficati che esprimono la potente verità, bontà ma soprattutto a livello pratico. La profondità e bellezza della nostra umanità: intelligenza della misericordia offerta da Dio si intreccia (che cerca la verità), coscienza (che discerne con l’abissalità del peccato dell’uomo. L’uomo il bene) e libertà (contesto necessario affinché raggiunto dalla misericordia di Dio può vedere intelligenza e coscienza possano esprimersi in davanti a sé, lungo e lontano, alla pari. pienezza) (GS 15-16-17). “Mio Dio, sono tempi tanto angosciosi. La “misericordia” e la “compassione” in che … Si, mio Dio, sembra che tu non possa far modo possono renderci “più uomini” (non su- molto per modificare le circostanze attuali ma per-uomini) ossia congrui, coerenti, adeguati anch’esse fanno parte di questa vita. Io non sempre di più alla nostra vocazione, al nostro chiamo in causa la tua responsabilità, più tardi comune progetto di vita, che è quello di espli- sarai tu a dichiarare responsabili noi. E quasi a citare sempre di più, di performare sempre me- ogni battito del mio cuore, cresce la mia cer- glio, di concretizzare sempre più realisticamen- tezza: tu non puoi aiutarci, ma tocca a noi aiu- te la scintilla divina che portiamo dentro di noi? tare te, difendere fino all’ultimo la tua casa in Vorrei tentare una distinzione tra misericor- noi” (cfr. Etty Hillesum, Diario 1941-1943). Etty dia (impetrata da Dio e goduta nel suo benefi- ad Auschwitz non ha cercato un Dio utile, ma co irraggiarsi nella nostra vita – dono dall’alto) ha cercato di rendersi utile ai suoi compagni di e compassione (condivisa in senso trasversale), sventura, credendo fortemente di aiutare Dio nella prospettiva dal dono al con-dono. in questo modo. La testimonianza della Hille- Per capire la radicale umanizzazione che sum è una risposta che rimanda all’aldilà della la misericordia accolta nella vita, può produr- ragione senza essere contro la ragione. il modo re, bisogna prima inoltrarsi con una buona do- con cui essa ha elaborato ed affrontato la trage- se di coraggio e di onestà, là dove l’humanum dia del suo popolo diventa la via per santificare ha raggiunto la sua deformazione più brutale, il nome di dio: non giustificando il male ma camilliani-camillians • 3-4/2016 113 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori rendendo operative accanto e all’interno del male la misericordia e la compassione del dio sperimentato nella fede. La sua testimonianza evoca quella imponente dell’ebreo Gesù sulla croce: un Dio che invita a seguirlo non perché è stato capito il suo ministero ma perché è stato sperimentato il suo amore. Così il mysterium iniquitatis di Auschwitz rimanda al mysterium dilectionis di Dio. Perché l’uomo non smetta di cercare dio e dio non smetta di stupirlo!! la misericordia possiamo quindi leggerla in termini di generazione amicizia, di compartecipazione, di condivisio- ne e di solidarietà. Pietas generatrice dell’uomo reale e vero Nasce la comunione nella custodia, even- to di liberazione dall’isolamento a cominciare L’uomo risvegliato dalla misericordia-com- proprio da chi sta bene il cui rischio è quello di passione all’incontro con l’altro, e con l’altro non sapersi e di non vedersi riflesso nel povero nel dolore, nella fragilità e nel disorientamen- davanti a sé, carne della sua carne che implora to, è fatto nascere alla con-presenza all’altro, occhi, braccia e briciole; il cui rischio è quel- singolo e società, consolazione al suo patire, lo di non nascere alla consapevolezza che di- sostegno alla sua debolezza e orientamento al gnità e nobiltà stanno nel diventare la propria suo smarrimento. verità, l’essere con e per l’altro, servi della sua Un parto alla propria verità non a basso gioia e del suo bisogno. Senza esibizionismi, prezzo, uomini dell’ospitalità si diventa infatti senza autoesaltazioni e senza contropartite, si lasciando alle spalle l’uomo dell’ostilità, irre- tratta semplicemente di adempiere al proprio ale e falso, il lettore di sé come lupo, volpe mestiere di uomini, ciò che è giusto. e indifferenza all’altro in nome di una avidità senza limiti. Una lotta continua contro la libi- Pietas generatrice dell’impossibile, la trasfor- dine dell’auto-affermazione a costo di offende- mazione del lupo in agnello, del criminale in re l’altro, schiavi della volontà di potenza, non nuova creatura resi liberi dalla dolce forza della compassione. Liberi da ciò che impedisce il dipanarsi dell’a- La misericordia-compassione di sua natu- more. ra è onnicomprensiva, al punto fa fare della vittima la sorgente di redenzione del suo car- Pietas generatrice di comunione e di dignità nefice, attraverso la via di un perdono fole e scandaloso. Il guardare, l’avvicinarsi e il tendere la Di fatto viene perdonato l’imperdonabile mano verso l’altro, e all’altro nel dolore, da per decisione personalissima ed unilaterale, null’altro spinti e determinati che da una libe- indipendentemente cioè dalla richiesta e dalla ra e gratuita intenzione di bene, sono i gesti risposta dell’altro, lo scacco è sempre possi- della misericordia-compassione che generano bile, nella lucida consapevolezza dell’energia l’evento miracolo della comunione, nella qua- ricreatrice insita in esso, forza capace di resti- le ciascuno viene restituito alla propria dignità. tuire chi fa il male alla sua verità di generato Ciascuno, a partire da chi è nel benessere dai per una vita buona nella mitezza, nell’umiltà molti nomi: fisico, psichico, sociale e religioso. e nella non-violenza. L’uomo di compassione Costoro, attraverso la “pietas” che dimora nella non vuole la morte del criminale ma che si loro mente affabile e nel loro cuore sapiente, converta e viva. Mai dirà quell’uomo è stupi- vengono di fatto liberati dall’io murato in se do e cattivo, ma solo quell’uomo destinato alla stesso e restituiti all’altro, e all’altro nel males- saggezza ed alla bontà commette stupidaggini sere dai molti nomi, in una prossimità fatta di e cattiverie. Dinanzi alle quali non restano che

114 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori la franchezza della correzione fraterna, il non sottrarsi, Adamo da un lato e Gesù dall’altro negarsi al perdono e la disponibilità al dono sono i simboli di due esiti possibili e diversi. di sé come possibilità mai concluse di sempre Cristo è il SÌ alla logica del dono, ad una nuovi cominciamenti. filialità accolta nel grazie e ad una fraternità ac- La “pietas” fa della vittima il riscatto del suo colta nell’amore, nella misericordia, nella mi- aggressore guardandolo da un lato con l’oc- tezza e nell’umiltà. Filialità e fraternità il cui ver- chio della lucidità – è male ciò che egli fa – e tice testimoniale e narrativo è la croce. In essa dall’altro – con l’occhio della verità e della Dio rivela sé stesso come vittima che riassume misericordia – è una persona unica irripetibile le vittime di ogni luogo e di ogni tempo. Nella ed inviolabile e solo l’amore è potenza capace croce ogni patire viene assunto e ricapitolato. di rigenerarla restituendola alla sua dignità di In essa inoltre Dio rivela sé stesso come vittima chiamata al bene. Una speranza contro ogni che include nel suo amore tutti e ciascuno. Nel- speranza che non lascia mai al disumano l’ul- la croce, infine, Dio rivela sé stesso come vitti- tima parola! ma responsabile del suo persecutore, mai arreso all’idea che a un solo uomo venga negata la Pietas generatrice di un’immagine alta e vera possibilità di toccare con mano la propria verità, di Dio quella vista nel suo perdono, che è forza capa- ce di convertire il carnefice in misericordioso e La tradizione religiosa dell’umanità – quel- compassionevole ad immagine di sé. la abramitica per esempio – traduce la pro- A differenza di Dio in Cristo, ogni altro ido- pria esperienza di Dio, definendolo linguisti- lo, spezza e reclama sangue altrui, quello del camente come il “Buono, il Misericordioso, il suo nemico. Benevolo, Il Compassionevole, …”. Dio viene riconosciuto come il Creatore dell’uomo a sua Pietas generatrice di razionalità immagine e somiglianza, come l’origine che ha posto nel cuore dell’uomo l’anelito al bene La ragione trova sé stessa nella compassio- nella misericordia e nella compassione, vale a ne: la vera compassione NON è semplicemen- dire nel veramente giusto! te una risposta emotiva ma un solido impegno Siamo al cospetto di una lettura veramente fondato sulla ragione. alta e nobile di Dio e dell’uomo, immagine di Perciò un vero atteggiamento di compassione Dio nello spazio e nel tempo. Immagine che ha nei riguardi degli altri, non muta, nemmeno se in Cristo il suo adempimento più significativo si comportano negativamente. Si tratta di liberare ed esaustivo: Egli in cui tutto è racconto e testi- la ragione umana dalla sua riduzione a raziona- monianza efficace del coinvolgimento appas- lità calcolatrice e dominatrice, recuperandone il sionato di Dio nella vicenda dell’uomo: la sua carattere di razionalità intuitiva, capace cioè di nascita, il suo giorno, la sua croce e la sua tom- leggere dentro i fenomeni, il ciò che appare, co- ba vuota. In Cristo, l’Alfa e l’Omega, il Princi- gliendone il senso e il messaggio che sprigiona da pio e la Fine, la Parola orientatrice, si chiama essi e che si porge all’uomo. Prospettiva in cui il BUONO (Lc 18,19), AMORE (1Gv 18,19), e il fenomeno compassione appare come dato alta- suo comandamento è “amatevi” rivestendovi mente ragionevole per una impostazione perso- di sentimenti di misericordia e di compassione. nale e sociale del vivere umanissima ed umaniz- Questo è l’alfabeto per una scrittura della zatrice, il muoversi a partire dall’altro nel patire storia nella giustizia. Discorso duro per un uo- nell’attenzione a causare meno dolore possibile. mo “geloso di Dio”, il suo esserci come TU che genera ed orienta, che fa ombra al volersi cre- atori di se stessi, del proprio nome, delle pro- la grammatica della compassione prie regole, del proprio destino. La scomparsa di Dio, sembra essere condizione previa per Parlare di Gesù è come parlare di sé stessi, l’apparizione dell’uomo, evento di conquista della propria origine, del proprio perché, del a partire dalla eliminazione del rivale primo. proprio approdo. Il saperlo generato dall’Amore Questa è la prova decisiva a cui nessuno può è il saperci generati dall’Amore; il saperlo in- viato dall’Amore è il saperci inviati dall’Amore camilliani-camillians • 3-4/2016 115 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori a scrivere, a sua similitudine, il libro del nostro Alla fine, quale uomo umanizzato dalla mise- giorno e della nostra ora con l’alfabeto dell’a- ricordia-compassione emerge? more; il saperlo accolto dall’Amore è il saperci destinati all’essere amati per amare per sempre. Emerge un triplice profilo di uomo:io sono Nella sua, la nostra chiave di lettura, e nella colui che piange; io sono colui che lotta; io sua, la nostra grammatica-sintassi della miseri- sono colui che desidera. cordia-compassione. Ove compassione equi- vale ad uscita da sé per fare spazio all’altro in sé nella sua debolezza-vulnerabilità fatta ge- io sono colui che piange mito, una ferita che da un lato risveglia la co- scienza della propria vulnerabilità e dall’altro “Le lacrime sono la terra della promessa; all’imperativo etico del prendersi cura in una quando vi sarai giunto, non avrai più da temere sequenza di atteggiamenti e di gesti che costi- la guerra. Dio infatti vuole che l’anima sia af- tuiscono la declinazione della compassione. flitta affinché desideri incessantemente entrare Questi i suoi capitoli: in quella terra!” • lo stare davanti (PRaE) all’altro nel dolore, “Cos’è la purezza? È un cuore misericordio- nel rispetto della sua irriducibile alterità (Ap so per ogni creatura creata… E cos’è un cuore 3,20); misericordioso? È l’incendio del cuore per ogni • il farsi compagnia (CUm) all’altro condivi- creatura: per gli uomini, per gli uccelli, per le dendone dolori, speranze e delusioni; bestie, per i demoni e per tutto ciò che esiste. • il fare spazio in sé (in) all’altro con tutto il Al loro ricordo e alla loro vista, gli occhi versa- suo patire; no lacrime, per la violenza della misericordia • il collocarsi ai piedi (sUB) dell’altro, ser- che stringe il cuore a motivo della grande com- vi del suo bisogno e della sua gioia in una passione. Il cuore si scioglie e non può soppor- dedizione unicamente preoccupata del suo tare di udire o vedere un danno o una piccola ben-essere (PRO). sofferenza di qualche creatura” (Isacco il Siro). Dio ha creato l’uomo a sua immagine e Questo è lo stile di Cristo modello di quel- somiglianza ponendo nel suo cuore il suo lo del discepolo, un relazionarsi che domanda stesso pensare, il suo stesso sentire e il suo progressivo svuotamento dell’io non conforme stesso agire; un pensare il proprio rapporto al sentire, al pensare, al volere, all’agire e al con se stessi, con l’altro, con il creato e con porsi del Cristo (Gal 2,20), il cui co-esistere Dio stesso a partire dal sentimento della mi- con l’altro e il cui pro-esistere per l’altro, e l’al- sericordia-compassione, fuoco che incendia, tro nel dolore, fonda lo stile dei suoi amici, lo violenza che spinge ad operare mossi da un stile dell’uomo. pathos, da un prendersi appassionatamente Il pathos di Dio genera l’ethos del discepo- cura senza misura, senza condizione e senza lo, ove etica è tradurre al di fuori di sé la com- esclusioni. Questo è divenire la propria verità passione di Dio in Cristo per ciascuno, estetica desiderata, il proprio nome finalmente svelato: poi è tradurla in termini sempre più autentici. “io sono colui che piange” su tutto e su tutti, Bellezza è il poter dire: “prendete, mangiate- ferito dall’amore per tutti ed attento al minimo mi, prendete, bevetemi”, a tutti, nella lucida con- danno e alla più piccola sofferenza in cui ver- sapevolezza di appartenere alla totalità del mon- sa ogni creatura. do nella fedeltà al villaggio in cui è dato sostare! Le lacrime d’amore che sgorgano da Dio, La compassione è particolare e globale, è l’incipit da cui tutto procede, visibili nelle lacri- uscita dal grande male del narcisismo, è rispo- me del Figlio di Dio che piange la morte dell’a- sta al sapersi io con un tu e con un noi, al sa- mico, che piange per l’appuntamento mancato persi mio con un nostro. da parte della città amata, e per una vita che È motivo di grande gioia, sì, la gioia è frutto declina invocando consolazione e speranza (Eb della compassione, è indissolubilmente sposa- 5,7), sono riversate nel cuore dell’uomo dallo ta al dono libero e gratuito di sé, finalmente Spirito santo (Rm 5,5) e attraverso gli occhi di- liberi dalla pesantezza e dalla tristezza dell’es- ventano fiumi che irrigano l’Adamo totale, l’u- sere ricurvi su di sé, preoccupati di sé. manità intera e ciascuno in particolare.

116 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori

Questo è il desiderio segreto di ogni essere chi non aderisce ad essi con tutto il cuore, con umano, divenire la propria scarna essenziali- tutta la mente, con tutte le forze e con tutte le so- tà, un amato fino al pianto, per amare fino al stanze: il business, il successo, la cura maniacale pianto; e questo è ciò che attende ogni crea- della propria immagine e la tutela della privacy. tura, incontri nella compassione, irrigati dalle Sistema che dà avvio ad una lettura dell’altro in lacrime che trasformano il deserto in giardino, termini di competizione, è il mio rivale: perso- vite sterili in vite appassionate del diritto, della na, gruppo; abbiamo abbastanza di tutto ma non giustizia e della pace nella gioia. abbastanza ragioni di senso, e compito di chi ha ancore memoria di che significhi pensare, senti- re e vivere con passione d’amore è abitare que- io sono colui che lotta sta realtà con i panni dell’attenzione premurosa e custode, per non lasciarci rubare di quanto più La chiamata a divenire la propria realtà intimo e sacro abbiamo, il cuore di carne. comporta una discesa agli inferi, il proprio Una lotta continua e quotidiana per un es- profondo, in vista di una diagnosi senza rimo- serci che sa guardare con tenerezza che sa solo zioni, negazioni e dinieghi e in vista di un giu- vedere denaro e successo nel denaro e chi, ha dizio che inesorabilmente genera disillusione e occhi incollati alla tv, orecchie sigillate dalle disincanto: la consapevolezza del dover essere cuffie, lasciato a sé stesso, un estraneo in casa pianto sul dolore del mondo e pane spezzato sua. Ma non ha occhi che lo guardano con la- per la vita del mondo, apre gli occhi sull’io: so- crime di compassione. no lontano da ciò che mi costituisce in verità. Discesa inoltre in vista di una decisione, lo svuotamento quotidiano del cuore da un pen- io sono colui che desidera sare, da un sentire e da un volere non bene- voli; decisione che fa dell’uomo un resistente “Desiderare” è foggiato su “Considera- che combatte contro tutto ciò che interiormente re”, è uguale a “sentire la mancanza di”. Il ostacola la sua nascita a misura “dell’ecco l’uo- desiderio è una pulsione altamente emotiva mo”, il Cristo, e “dell’ecco Dio”, il Padre di Cri- iscritta nell’uomo in maniera nitida ed inten- sto, il benevolo, l’indulgente, il misericordioso. sa, inesorabilmente percepibile. Innanzitutto In questo sta la “battaglia del cuore”, il fare il desiderio definisce l’uomo come “essere di del proprio intimo negativo un vuoto riempito mancanza”, incompiuto, carente, povero; in dal seme dell’amore divino, energia ricreatrice secondo luogo definisce l’uomo come “essere capace di trasformare i deserti in oasi pacifica- di bisogno” da colmare. La mia fame desidera te e pacificatrici, senza recinti ed inimicizie. il pane, la mia ignoranza desidera cultura, il L’approdo alla terra promessa della com- mio affetto desidera relazione e amore ricevuti passione passa dunque attraverso una dura e donati. lotta su di sé, a cominciare dal porre la scure Desidera occhi, proprio ed altrui, la cui alla radice di ogni perversa lettura dell’identi- gioia trasmette gioia, la cui pensosità trasmet- tà, quella esclusiva ed escludente che giudica, te riflessione, le cui lacrime trasmettono com- condanna, disprezza, emargina e perseguita il passione. Il desiderare questi occhi, da qui la diverso in nome della propria religione, della preghiera per il dono delle lacrime è sempli- propria morale, della propria etnia, … cemente desiderare di diventare uomo, nien- Per una lettura della propria identità in ter- te altro che uomo; lo stesso desiderio di Dio mini di alterità, da altri, siamo stati generati, ad di farsi uomo per raccontare all’uomo che chi altri, siamo degli inviati, per gli altri, siamo dei non ama fino al pianto, fino alla frantumazione custodi; in termini ecclesiali generati dall’Al- di sé, non è Dio e non è uomo. tro, Dio in Cristo, inviati dall’Altro, Dio in Cri- Questo è il nucleo da cui tutto muove e sto, agli altri secondo l’indicazione e lo stile a cui tutto rimanda, la perla preziosa per cui ricevuti dall’Atro, includendo tutti nel proprio vale la pena vendere l’idolatria dell’io, la libi- atto di amore, in mitezza ed umiltà. dine della merce e l’eros irredento, il punto di Lotta, in secondo luogo, come scure posta al- partenza per un’economia, una politica ed una la radice di un sistema di valori che giudica “out” religione dal volto umano. camilliani-camillians • 3-4/2016 117 Annual Meeting of the Major Superiors mercy and Compassion. Pathways of Humanisation Ouagadougou, ottobre 2016

fr. Gianfranco Lunardon

Gaudium et Spes (GS, n. 12) attempts a sim- of courage and honesty, to where the huma- ple but unifying definition of what man (hu- num has reached its most brutal deformation manum) is: ‘What is man that you should care and come to generate a banal evil: banal be- for him? You have made him little less than the cause abyssal and at the same time normal be- angels, and crowned him with glory and hon- cause it is no longer seen as evil, because it is our. You have given him rule over the works of relativised, and as such becomes an absolute your hands, putting all things under his feet’ evil, that is to say free to pervade the vital cen- (Ps 8:5-7). tres of human existence, without fearing any Man is an ‘icon of God’and this divine con- serious resistance to its diffusion. dition of being an icon is expressed in those Mercy and compassion (giving and giving highest and most qualified features which ex- with) humanise us because they allow us to un- press the powerful truth, goodness and beauty derstand ourselves anew, not only at an ideal of our humanity: intelligence (which searches level but also, and above all else, at a practical for truth), conscience (which discerns good), level. The depth of the mercy that is offered by and freedom (the necessary context for intel- God is intertwined with the abyss of the sin of ligence and conscience to be able to express man. Man when reached by the mercy of God themselves to the full) (GS, nn. 15-16-17). can see ahead of himself into the distance and In what way can ‘mercy’ and ‘compas- deeply at one and the same time. sion’make us ‘more men’(not supermen), that ‘my God, these are very troublesome is to say increasingly congruous and consistent times…Yes, my God, it seems that you can- with our vocation, and suited to our vocation, not do a great deal to change current circum- our shared life project, which is to expound ev- stances, yet they also form part of this life. er more, perform always better, and express in i do not invoke your responsibility; later you an increasingly practical way, the divine spark will declare that we are responsible. and al- that we bear within ourselves? most with every beat of my heart, my certainty I would like to attempt to make a distinction grows: you cannot help us, it is for us to help between mercy (which is ordered by God and you, to defend unto the last your house that is enjoyed in its radiation in our lives – a gift from in us’(cf. Etty Hillesum, Diario 1941-1943). Etty on high) and compassion (which is shared in in Auschwitz did not look for a useful God but, a transversal sense) from the point of view of rather, tried to make herself useful for her un- moving from giving to giving with. fortunate companions, believing strongly that In order to understand the radical human- she was helping God in this way. The witness of isation that mercy when received in life can Hillesum was a response that went beyond rea- produce, one has to first go, with a good dose son without being against reason. The way in

118 camilliani-camillians • 3-4/2016 Annual Meeting of the Major Superiors which she thought through and addressed the from an ego walled up in itself and are restored tragedy of her people became the pathway by to the other, and to the other in a malaise with which to sanctify the name of God: not justify- many names, in a closeness made up of friend- ing evil but making the mercy and the compas- ship, joint participation, sharing and solidarity. sion of God experienced in faith operative at Communion in stewardship is born and this the side of, and within, evil. Her witness evokes is an event involving the liberation of man from that powerful witness of the Jew Jesus on the isolation in order to begin specifically with who cross: a God who invites us to follow Him not is well, whose risk is not knowing how to be because His ministry has become understood reflected in – and not seeing himself reflected but because His love has been experienced. in – the poor man who is in front of him: flesh of Thus the mysterium iniquitatis of Auschwitz re- his flesh who implores eyes, arms and crumbs; fers back to the mysterium dilectionis of God. whose risk is not being born to awareness that So that man never ceases to look for God and dignity and nobility lie in becoming his own God never ceases to amaze man! truth – being with and for the other, a servant of his joy and his need. Without forms of exhi- bitionism, without forms of self-exaltation, and We can thus read mercy in terms of generation without getting something back, one is dealing here simply with performing our own role as Pietas as a generator of real and true man men – doing what is right.

The man who is awoken by mercy-compas- Pietas as a generator of the impossible, the sion to encounter with the other, and with the transformation of a wolf into a lamb, of a cri- other in pain, in frailty and in disorientation, minal into a new creature is born in co-presence with the other, whether an individual or society, as a comfort in suffer- By its nature, mercy-compassion is all-em- ing, as support in weakness, and as direction bracing, to the point of making the victim the in loss. source of the redemption of his torturer by the A birth to our own truth at no small cost, pathway of a mad and scandalous forgiveness. men of hospitality we become, leaving behind Indeed, the unforgivable is forgiven by a us that man of hostility who is unreal and false, very personal and unilateral decision, inde- who reads himself as a wolf, as a fox, and as in- pendently, that is to say, of the request and difference to the other in the name of a limitless the response of the other. A setback is always avidity. A constant struggle against the lust of possible, in the lucid awareness of the recreat- self-assertion at the cost of offending the other, ing energy that is inherent in it, a force that is slaves of the will to power and not made free by able to restore he who does wrong to his own the sweet force of compassion. Free from what truth of being generated and to a good life in hinders the unwinding of love. meekness, humility and non-violence. A man of compassion does not want the death of the Pietas as a generator of communion and of criminal; he wants him to convert and to live. dignity He will never say that this man is stupid and bad – only that this man, who is destined for Looking at, drawing near to and stretching wisdom and goodness, commits acts of foolish- out one’s hand to the other, and to the other ness and wickedness. Faced with these, there is in pain, being moved and directed by nothing only the frankness of fraternal correction, not else than a free and gratuitous intention to do holding back forgiveness, and a readiness to good, are the deeds of mercy-compassion that give of oneself as a never-ending opportunity generate the miraculous event of communion for ever new beginnings. in which each person is restored to his dignity: ‘Pietas’makes the victim the redemption of each person, starting with who is in a state of his attacker, looking at him, on the one hand, wellbeing – physical, mental, social and reli- with eyes of lucidity – what he does is wrong, gious. Those who through ‘pietas’dwell in their and, on the other, with the eyes of truth and kindly minds and wise hearts are in fact freed mercy: he is an unrepeatable and inviolable camilliani-camillians • 3-4/2016 119 Annual Meeting of the Major Superiors

bestows upon it feelings of mercy and compassion. This is the alphabet for a writing of history in justice. A severe dis- course for a man ‘jealous of God’, his being You who generates and directs, who throws a shadow over wanting to be creators of ourselves, our own name, our own rules, and our own destiny. The disappearance of God seems to be a prior condi- tion for the appearance of man, an event of conquest starting with the prior elimination of the rival. This is the decisive trial from which no- body can withdraw. Adam, on the one hand, and Jesus, on the other, are the symbols of two possible and different outcomes. Christ is YES to the logic of giv- ing, to a sonship welcomed in grac- es and a fraternity welcomed in person and only love is the power that is able love, in mercy, in meekness and in humility. to regenerate him and restore him to his dignity Sonship and fraternity whose summit as wit- of being a call to good. This is hope against all ness and narration is the cross. In the cross, hope that never leaves the inhuman with the God reveals Himself as a victim who expresses last word! the victims of all places and all ages. In the cross, all suffering is taken on and recapitulat- Pietas as a generator of a high and true image ed. In it, in addition, God reveals Himself as a of God victim who includes in his love all people and each person. In the cross, lastly, God reveals The religious tradition of humanity – that Himself as a victim who is responsible for his which follows Abraham for example – trans- persecutor, never surrendering to the idea that lates its own experience of God, defining Him man can be denied the possibility of touching linguistically as ‘the Good, the Merciful, the his own truth with his own hands, that truth Benevolent, the Compassionate…’. God is seen in his forgiveness, which is a force that is seen as the Creator of man in His image and able to convert the torturer into being merciful likeness, as the origin that has placed in man a and compassionate, in his own image. yearning for good in mercy and in compassion, Differently from God in Christ, every other that is to say in what is truly right! idol breaks and calls for the blood of another, We have before us a truly high and noble the blood of its enemy. reading of God and of man, who is an image of God in space and time. This is an image that Pietas as a generator of rationality has in Christ its most important and complete achievement: he in whom everything is told Reason finds itself in compassion: true com- and an effective witness to the impassioned passion is NOT simply an emotional response, involvement of God in the events of man: his it is a solid commitment based on reason. birth, his day, his cross and his empty tomb. In Thus a true approach of compassion to- Christ, the Alpha and the Omega, the begin- wards other people does not change, even if ning and the end, the directing Word, is called they behave negatively. One is dealing here GOOD (Lk 18:19), LOVE (1 Jn 18:19), and his with freeing human reason from its reduction commandment is ‘love one another’, and he to calculating and dominating rationality; re-

120 camilliani-camillians • 3-4/2016 Annual Meeting of the Major Superiors trieving its intuitive rationality, a rationality not in conformity with the feeling, the thinking, that is capable, that is to say, of reading inside the wanting, the acting and the stance of Christ phenomena and what appears; grasping the (Gal 2:20), and where co-existing with the oth- meaning and the message that are released er and pro-existing for the other, and the other from them and which are given to man. This in pain, is the basis of the style of his friends, is a perspective in which the phenomenon of the style of man. compassion appears as a highly reasonable The pathos of God generates the ethos of fact for a personal and social approach to liv- the disciple, where ethics is translating out of ing that is very human and very humanising, oneself the compassion of God in Christ for moving starting with the other, taking care to each person and where aesthetics is translating cause as little pain as possible. it into terms that are increasingly authentic. Beauty is being able to say ‘take, eat me; take, drink me’ to everyone, in the lucid aware- The grammar of compassion ness of belonging to the totality of the world in faithfulness to the village in which we are To speak about Jesus is like speaking about staying! Compassion is particular and global; it ourselves, our own origins, our own ‘why’, and is moving out of the great evil of narcissism; it is our own approach. Knowing that Jesus was gen- a response to knowing I with a ‘you’ and with erated by Love is to know that we are generated an ‘us’and to knowing ‘mine’ with an ‘ours’. by Love; knowing that he was sent by Love is to This is a reason for great joy; yes, indeed, know that we are sent by Love to write, in his joy is the fruit of compassion, it is indissolubly likeness, the book of our days and our hours directed towards free and gratuitous self-giv- with the alphabet of love; and knowing that he ing, finally free from the weight and the sad- was received by Love is to know that we are ness of being curved in on oneself, concerned destined to be loved, in order to love, for ever. about oneself. In his – in our – special way of reading, and in his – in our – grammar-syntax of mer- cy-compassion, where compassion is equiva- in the end, which humanised man emerges lent to moving out of oneself to the other in from mercy-compassion? himself, in his weakness-vulnerability that has become a cry which is a wound that reawak- A triple profile of man emerges: I am he ens awareness, on the one hand, of one’s own who weeps; I am he who struggles; I am he vulnerability and, on the other, of the ethical who desires. imperative to take care of him in a sequence of approaches and actions that constitute a decli- nation of compassion. i am he who weeps These are its chapters: • Being in front (PRaE) of the other who is ‘Tears are the promised land; when you in pain, respecting his irreducible otherness have reached it, you will no longer have to fear (Ap 3:20). war. Indeed, God wants the soul to be afflicted • Providing company (CUm) to the other, so that it ceaselessly wishes to enter that land!’ sharing his pains, hopes and disappoint- ‘What is purity? It is a merciful heart to- ments. wards every created creature…And what is • Making space in oneself (in) for the other a merciful heart? It is the fire of the heart for in all his suffering. every creature: for men, for the birds, for the • Placing oneself at the feet (sUB) of the oth- beasts, for demons and for everything that ex- er, a servant to his need and his joy in a ists. Remembering and seeing them, eyes shed dedication that is solely concerned about tears, because of the violence of the mercy that his wellbeing (PRO). moves the heart because of great compassion. This is the style of Christ, a model for the The heart melts and cannot bear to hear or see style of his disciples, a relating to others that an injury done to, or the little suffering of, any requires a steady emptying of the self of what is creature’ (Isaac of Syria). camilliani-camillians • 3-4/2016 121 Annual Meeting of the Major Superiors

God created man in His image and like- ing; a decision that makes man resist and fight ness, placing in his heart His own thinking, against everything that internally obstructs his His own feeling and His own acting; thinking birth in line with the ‘behold man!’, Christ, and about his relationship with himself, with the ‘behold God!’, the Father of Christ, the benev- other, with the creation and with God Himself, olent, the indulgent and the merciful. starting with the feeling of mercy-compassion, Here lies the ‘battle of the heart’, the mak- a fire that sets alight, a violence that leads one ing of one’s negative intimate self into a void to work moved by a pathos, by taking care of filled with the seed of divine love, a recreat- someone in an impassioned way – measure- ing energy that is able to transform deserts into lessly, without conditions, and without exclu- pacified and pacifying oases that are without sions. This is becoming one’s own wished-for fences and enmities. truth; one’s own name that is finally revealed: The drawing near to the promised land ‘I am he who weeps’over everything and every- of compassion passes, therefore, by way of a body, wounded by love for everyone and at- severe struggle against oneself, starting with tentive to the least injury and to the smallest laying an axe to the roots of every perverse suffering experienced by any creature. reading of identity – an exclusive and exclud- The tears of love that well up from God, ing reading that judges, condemns, despises, the incipit from which everything proceeds, marginalises and persecutes the diverse in the are visible in the tears of the Son of God who name of one’s own religion, one’s own morali- weeps for the death of a friend, who weeps for a ty, one’s own ethnic group… missed appointment with the beloved city, for a Through a reading of our own identity in life whose declination is invoking consolation terms of otherness, we are generated by oth- and hope (Heb 5:7). These are tears that are ers, we are sent to others, and we are stewards poured into the heart of man by the Holy Spir- for others; in ecclesial terms we are generated it (Rom 5:5) and which through eyes become by the Other, God in Christ; and sent by the rivers that irrigate the total Adam, the whole of Other, God in Christ, to others, in line with the humanity and each person in particular. recommendation and the style received from This is the secret wish of every human be- the Other, including everyone in our own act ing, to become his own meagre essentiality, of love in meekness and humility. loved to the point of weeping and loving to the This is a struggle, secondly, that is an axe point of weeping; and this is what awaits every laid to the root of a system of values that ad- creature: encounters in compassion, irrigated judges ‘out’those who do not adhere to those by tears that transform a desert into a garden values with all their hearts, with all their minds, and sterile lives into lives impassioned about with all their strength, and with all their sub- law, justice and peace in joy. stance: business, success, a manic attention to image and the protection of privacy. This is a system that sets in motion a reading of the other i am he who struggles in terms of competition, seeing the other as a rival: a person, a group…We have enough of The call to become one’s own reality in- everything but not enough reasons for mean- volves a descent into hell, into one’s own ing. It is the task of those who still remember depths, with a view to a diagnosis without re- what it means to think, feel and live with the movals, denials and refusals, and with a view passion of love to dwell in this reality with the to a judgement that inexorably generates dis- vestments of concerned and stewarding care appointment and disenchantment. Awareness so as not to allow themselves to be robbed of of having to weep for the pain of the world and what they have that is most intimate and sa- of bread broken for the life of the world opens cred – their hearts of flesh. one’s eyes to one’s self – I am far from what This is a constant and daily struggle so that from constitutes me in truth. we may be able to look with tenderness at It is a descent, in addition, with a view to those who see only money and only success in a decision, the daily emptying of the heart of money and those who, with their eyes fixed to non-benevolent thinking, feeling and wish- the television, their ears sealed by headphones,

122 camilliani-camillians • 3-4/2016 Annual Meeting of the Major Superiors

are left to themselves, strangers in their own Eyes are desired, one’s own eyes and the homes, and without eyes that look with tears eyes of other people; eyes whose joy transmits of compassion. joy, whose thoughtfulness transmits reflection, and whose tears transmit compassion. Desir- ing these eyes means that prayer for the gift of i am he who desires tears is simply desiring to become a man, and nothing else but a man; the same desire of God ‘To desire’ is shaped by ‘considering’; it is to make Himself man to tell man that he who the same as ‘feeling the absence of’. Desire is does not love to the point of weeping, to the a highly emotional impulse written into man point of self-fragmentation, is not God and is in a clear and intense way and is inexorably not man. perceivable. First of all, desire defines man as This is the core from which everything ‘being without’, as incomplete, as lacking, and moves and to which everything refers back; as poor. Secondly, it defines man as ‘being in the precious pearl for which it is worthwhile need’; a need that has to be met. My hunger de- selling the idolatry of the self, lust for posses- sires bread; my ignorance desires culture; and sion and unredeemed eros; and the point of my affection desires relationships and love that departure for an economy, for politics and for are received and given. religion with a human face.

camilliani-camillians • 3-4/2016 123 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori incontri del superiore generale, dei Consultori e dei superiori maggiori dell’Ordine 50mo anniversario della presenza camilliana in Burkina Faso

Ouagadougou, lunedì 10 ottobre 2016 vinciali della Provincia romana e i diversi Su- PRimO GiORnO periori Delegati e Vice-Provinciali del Burkina Faso, che hanno accompagnato la crescita e lo La prima giornata del raduno inizia con la sviluppo camilliano in Africa. Diversi confratelli preghiera del mattino e la celebrazione eucari- di origine italiana e burkinabè sono già morti: si stica in cui sono state ricordate le vittime del ti- invoca la loro celeste protezione, per il bene e fone di Haiti e tutti i nostri confratelli impegnati il progresso dell’Ordine. nei primi soccorsi. Sono state elevate preghiere La prima grande sfida per la vita consacrata di ringraziamento per il felice anniversario dei in Africa è la formazione. Che tipo di forma- 50 anni di presenza camilliana in Burkina Faso. zione inziale e di spiritualità possiamo offrire Questa settimana sarà anche il momento ai giovani candidati, nel contesto della cultura propizio per il passaggio canonico della Vice post-moderna in cui viviamo? Quale discerni- Provincia del Burkina Faso allo status di Provin- mento attuare nella scelta dei formatori e della cia religiosa. loro stessa preparazione e qualificazione? Come Questo primo giorno è stato dedicato ad una articolare e stimolare l’interesse dei religiosi per giornata di spiritualità, per i partecipanti all’in- la loro personale permanente? Come conciliare contro e per i religiosi e le religiose camilliane la formazione e a specializzazione negli studi, presenti a Ouagadougou. con l’esercizio diretto del ministero camilliano? Al mattino, p. Jacques Simporé – ex Consul- La seconda sfida per la vita consacrata in tore generale, ha presentato una riflessione dal Africa è rappresentata dal vivere in pienezza i tema: La vita consacrata nel contesto ‘africano’. consigli evangelici. La castità è da vivere con Papa Paolo VI, nella sua prima visita apostolica semplicità e gioia, per sfidare la mentalità dif- in Africa, esortava i consacrati a “fare dell’Afri- fusa secondo la quale i religiosi vivono in uno ca, la seconda patria di Cristo”. Vengono ricor- ‘stato latente di ipocrisia’. Il voto religioso della date alcune coordinate di fondo della Vica Con- povertà deve fare i conti con i legami familiari sacrata a partire da alcuni documenti di fondo: molto stretti che i religiosi vivono per tutta la l’Esortazione post-sinodale ‘Vita Consacrate’ ed loro vita: come tale sentono il bisogno di con- Ecclesia in Africa. dividere alcune loro risorse comunitarie anche È stato reso omaggio ai Superiori generale con i loro familiari. Questo deve essere fatto dell’ordine camilliano – da p. Forsenio Vezzani con autentico spirito di umiltà, di trasparenza a p. Leocir Pessini – che si sono alternati ed han- e di discernimento, in accordo con i superiori. no pensato, sostenuto, incoraggiato la presenza L’obbedienza scaturisce da un’esperienza intel- camilliana in Burkina. La memoria storica ha ligente e da una comprensione autentica della permesso di ricordare i diversi Superiori pro- propria libertà. Nel contesto africano, l’autorità

124 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori ha un ruolo molto for- 1. nel cammino di te nell’ambito familiare formazione dei giovai e civile: questo buon candidati africani è ne- punto di partenza va cessario insistere sugli continuamente purifica- elementi fondamentali to anche nell’esercizio della vita religiosa, in concreto della vita reli- modo da alimentare la giosa. qualità delle motiva- La terza sfida per la zioni della loro scelta vita consacrata in Africa di consacrazione; è ne- è la vita in comunità, cessario riscoprire nei vissuta nello spirito di candidati e valorizzare famiglia, nell’esercizio del dialogo e del perdo- in loro la loro tensione religiosa e camillia- no. na e non solo le loro propensioni speciali- La quarta sfida per la vita consacrata in Africa stiche soprattutto in ambito scientifico-sa- è la vita comunitaria vissuta tra diverse ‘etnie’. nitario; Da qui scaturisce la reinterpretazione continua 2. il legame del religioso con la sua fami- dell’inculturazione. Solo in questi termini sarà glia naturale è quasi inevitabile: si tratta di possibile assumere un altro impegno: essere la educare e vigilare affinché le relazioni e voce di quelli che non hanno voce (immersione gli ‘aiuti’ con la famiglia non sia vissuti in convinta nelle periferie esistenziali e geografi- modo occulto e/o fraudolento rispetto al- che dell’uomo). la comunità religiosa di appartenenza, ma I religiosi della giovane Provincia burkinabè sia fatto nella logica della verità dei bisogni sono 109, con un’età media di circa 40 anni. della famiglia e della trasparenza degli aiuti Sono giovani brillanti, generosi che devono ani- che la Provincia e/o la comunità religiosa mare sempre di più il loro spirito missionario, di appartenenza discerne, di caso in caso, la loro apertura alle complesse e moderne fra- di poter offrire. P. Simporè osserva che le gilità dell’uomo. Lo Spirito del Signore li invita famiglie di origine devono ‘poter vedere’ la ad essere grati per la loro storia, ma anche a povertà personale del loro membro religio- continuare a progettare grandi cose, per il bene so camilliano: altrimenti non ne capiscono soprattutto dei malati. neppure loro il significato. Una carrellata di foto storiche hanno conclu- 3. nel panorama camilliano africano non c’è so la relazione: una testimonianza viva dell’im- ancora una chiara linea di collaborazione pegno dei camilliani della Provincia romana fin a livello formativo, soprattutto nella indivi- dall’inizio e della generosa risposta iniziale dei duazione di un religioso ben preparato che giovani camilliani, oggi camilliani adulti, capa- possa organizzare dei percorsi e programmi ci di assumersi responsabilità di leadership e di formativi comuni e ben delineati secondo ministero nel complesso contesto ecclesiale, so- due cespiti, tenendo conto della diversità ciale e sanitario del Burkina Faso. tra l’area francofona e l’area anglofona. A seguire ci sono stati dei lavori di riflessio- Certamente, il primo passo per un progetto ne e di condivisione per gruppi linguistici, sulle unico di formazione, richiede la volontà e tematiche definite dalle sfide presentate nella la conoscenza reciproca da parte dei Su- relazione precedente (suggerimenti su come periori locali e provinciali interessati. Una vivere i voti religiosi in Africa; sarà possibile variante da non trascurare per un progetto una casa di formazione unica in Africa, almeno formativo unitario è data anche dall’incisi- per l’Africa francofona? quali sono le attese dei vità del contesto etnico di appartenenza. confratelli europei rispetto ai Confratelli africani presenti per ministero e/o studio in Europa: che Circa i religiosi africani che vivono e lavora- tipo di integrazione è possibile? Fino a quale no in Europa: bisogna porre maggiore attenzio- livello di collaborazione?). ne a non trattarli come dei semplici ‘prestatori Dai report dei gruppi in assemblea emergo- d’opera’ che con il loro lavoro garantiscono la no alcune costanti: sopravvivenza delle ‘vecchie’ province euro- camilliani-camillians • 3-4/2016 125 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori pee e con il denaro che guadagnano alimenta- • motivare la perseveranza nel cammino no l’economia della sua realtà camilliana ori- della santità, promuovere una nuova ginaria di appartenenza. Si tratta di garantire cultura della fedeltà dinamica; una maggiore integrazione ed assunzione di • rinnovare la competenza umana e pro- responsabilità a livello di leadership, di pro- fessionale per un’attuazione del mini- gettualità ministeriale,… stero adattato alle nuove situazioni; Nel pomeriggio p. Gianfranco Lunardon • approfondire la comunione ecclesiale e proporrà una meditazione, sull’onda dell’Anno l’apertura ai laici; della Misericordia e a partire dal carisma e dalla • intensificare e rinnovare la pastorale vo- spiritualità camilliana, su “Misericordia e com- cazionale… passione: vie di umanizzazione”. E tutto ciò sorretti dall’intima certezza della centralità da riservare alla vita spirituale, vissu- Ouagadougou, martedì 11 ottobre 2016 ta in una più salutare vita fraterna, su cui fon- sECOnDO GiORnO dare ogni realizzazione presente e futura.

La seconda giornata del raduno inizia con la preghiera del mattino e la celebrazione eucari- • Ristrutturazione o riorganizzazione, attra- stica presieduta da Mons. Prosper Kontiebo, verso un processo che porti a: religioso camilliano, vescovo d Tenkodogo, • rivedere le strutture organizzative nuova diocesi in Burkina Faso. Lui rappresenta dell’Ordine, uno dei frutti maturi dei 50 anni della presenza • favorire un cambiamento di mentalità camilliana in questa nazione africana. che renda possibile ed efficace la ne- Questa settimana sarà anche il momento cessaria collaborazione fra le diverse propizio per il passaggio canonico della Vice parti dell’Ordine, Provincia del Burkina Faso allo status di Pro- • ottimizzare le risorse dell’Ordine unifi- vincia religiosa. cando oppure accentrando servizi, so- La mattina di questo secondo giorno di in- prattutto nel campo della formazione, contro (moderatore p. Aris Miranda) è stata • unificare, amalgamare, accorpare pro- dedicata al report in assemblea, da parte dei vince, vice province o delegazioni, convenuti delle loro attese e delle iniziative pro- • cercare nuove forme di leadership vinciali sulle tre priorità del Progetto Camillia- dell’Ordine, ecc. no – economia, formazione e comunicazione. Riferimento sintetico al Progetto Camillia- P. Guy Gervais Aite – Superiore Vice-Provin- no. Per una vita creativa e fedele ciale del Benin-Togo – presenta gli sforzi della sua realtà camilliana per qualificare le strutture Obiettivi del Progetto: formative e i formatori stessi. rivitalizzazione e ristrutturazione A livello economico sono consapevoli che Il “Progetto Camilliano” è stato concepito l’aiuto della Provincia madre – Siculo-Napo- ed elaborato per facilitare un percorso su due letana – sarà sempre più esiguo e come tale binari inseparabili. Fin dall’inizio del processo stanno implementando gli sforzi per l’auto so- sono stati formulati così: stenibilità economica con il progetto di aprire • Rivitalizzazione interiore, attraverso un im- un centro diagnostico bio-medicale ed una far- pegno personale e comunitario di discerni- macia aperta al pubblico, al fine di incremen- mento spirituale che ha come traguardo e tare anche alcune loro entrate. A livello della orizzonte: comunicazione partecipano ad una trasmis- • approfondire e gustare i valori essenzia- sione radiofonica nazionale, stampano anche li della vita consacrata camilliana; due riviste, una in Benin ed una in Togo con la • recuperare il senso della radicalità finalità di poter offrire utili indicazioni di cura evangelica trasmessa dal fondatore; e prevenzione sulla salute pubblica. • riproporre con coraggio e intraprenden- Fr. José Carlos Bermejo – Delegato del Su- za la sua inventiva e santità; periore generale per la Provincia spagnola. A

126 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori livello economi- formazioni e del- co amministrativo le iniziative della alcune loro opere Provincia, delle sono in affitto, altri altre realtà camil- centri sono in con- liane e dell’Ordi- venzione con le re- ne stesso. gioni – lo stato – ed P. Paul Cher- operano anche at- dchai – Superiore traverso due fonda- Provinciale della zioni. Globalmente Thailandia – pre- la situazione eco- senta le scelte nomica è ‘sana’, economiche ed non desta preoccu- amministrative pazioni particolari, delle loro comu- il che permette loro di aiutare progetti missio- nità ed opere. Le loro strutture sono in con- nari, elargire borse di studio per la formazio- venzione con il governo: cominciano a sentire ne sanitaria. Per la questione formativa, è stata le tensioni nella concorrenza con gli ospedali istituita l’equipe formativa che segue i candi- pubblici che hanno una tecnologia sanitaria dati alla vita religiosa camilliana, offrendo loro molto più raffinata e costosa. Come tale nel- non solo formazione teologica ma anche spe- le loro opere accolgono solo pazienti ‘privati’. cializzazione e master in formazione sanitaria La casa di riposo per anziani è autosufficien- e pastorale sanitaria. Per la comunicazione, te. Hanno poi l’impegno per il mantenimento nell’ultimo triennio, è stato configurato un uf- delle due case di formazione e di due centri ficio interno con tre collaboratori laici profes- per l’accoglienza di bambini malati soprattutto sionisti; c’è un’abbondante produzione di testi con l’HIV. A livello formativo, negli ultimi due legati alla riflessione teologica sulla pastorale anni non ci sono stati novizi e alcuni professi sanitaria; c’è un bollettino interno che condivi- temporanei hanno lasciato l’istituto: anche se de notizie dell’Ordine e della Provincia. c’è un grande sforzo a livello di promozione P. Emilio Blasi - Superiore provinciale della vocazionale nelle parrocchie, non sembrano Provincia Romana - presenta lo sforzo della sua esserci grandi risultati. Anche i giovani candi- provincia per bilanciare l’economia comples- dati nel seminario minore – secondo lo stile siva delle proprie opere e delle strutture. Viene del ‘Vieni e Vedi’ – stanno diminuendo: non definito un percorso virtuoso, che ha permes- c’è più una motivazione vocazionale nei gio- so di non alienare le strutture e di tutelare la vani e anche nelle loro famiglie. Vengono in forza occupazionale delle medesime opere. seminario minore il più delle volte solo per gli Tale risultato è stato raggiunto anche grazie al- studi superiori: nel prossimo futuro è necessa- la collaborazione di un manager fidato, esper- rio migliorare il discernimento dei candidati, to dell’amministrazione sanitaria. Nel campo con un accompagnamento personalizzato. C’è formativo, la Provincia sta vivendo un periodo uno sforzo per qualificare la ratio formationis fruttuoso dal punto di vista vocazionale: negli e i formatori stessi. La provincia è impegnata ultimi mesi ci sono state ben 3 ordinazioni sacer- anche nel monitorare la formazione e l’accom- dotali. Nella propria casa di formazione viene pagnamento dei giovani religiosi dopo la lo- offerta l’opportunità formativa anche ai candi- ro professione perpetua: si nota un cambio di dati della Provincia Siculo-Napoletana. È stata atteggiamento che deve essere verificato con sperimentata la forma delle missioni camilliane sensibilità e prudenza. parrocchiali, che permette ad un ‘pubblico’ più P. Giuseppe Didoné – delegazione di vasto di conoscerene il carisma e la spiritualità. Taiwan – segnala che la sua delegazione (8 I giovani candidati alla VC, già ‘adulti’, sono religiosi italiani e 2 cinesi) si sostiene con la stati progressivamente inseriti in comunità di collaborazione diretta di religiosi filippini, vita ministeriale. La comunicazione deve es- thailandesi e vietnamiti, inseriti pienamente sere sicuramente migliorata, dal momento che nelle attività della delegazione. L’economia è si intuisce il valore della condivisione delle in- totalmente gestita da laici con le professiona- camilliani-camillians • 3-4/2016 127 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori lità richieste dal governo, che nessun religioso scendo la Famiglia Camilliana Laica con nuove attualmente possiede. Per il controllo finanzia- forme di ministero camilliano; inoltre ci sono rio delle opere si è istituita una commissione anche forme di collaborazione con altri istituti di audit interna: tre religiosi camilliani e tre religiosi indiani presso i quali i camilliani e il professionisti. Attualmente hanno un grave loro ministero riscuotono stima e rispetto. problema: il governo insiste perché l’ospeda- P. Rolly Fernandez – Provinciale delle Filip- le St. Mary’s di Lotug diventi una realtà indi- pine (Australia, Indonesia, Taiwan) – presenta pendente dall’Ordine religioso e non elargisca la ricca varietà di candidati alla vita religio- alcun beneficio a favore dai camilliani stessi, sa camilliana della sua provincia. Nonostante delle opere missionarie nelle Filippine e in al- l’attività di promozione vocazionale sia stata tre necessità dell’Ordine stesso; inoltre il go- una preoccupazione fin dalla sua fondazione, verno esigerebbe il pagamento delle tasse degli si registra una costante decrescita. È necessario ultimi 54 anni, fin dalla fondazione dell’ospe- un approccio di testimonianza camilliana ‘più dale stesso. Si sono avviate delle trattative ad aggressiva’. L’Indonesia è una grande speranza alto livello. Per la formazione-animazione vocazionale: tuttavia tale giovane e prometten- vocazionale – anche per i seminari diocesa- te realtà va aiutata e sostenuta, soprattutto nel ni – l’aspetto più problematico è l’esiguo nu- progetto di un nuovo ‘scolasticato’ più ampio mero di cristiani nella società civile: solo l’1% e meglio organizzato. A livello di comunica- della popolazione; inoltre le famiglie stesse zione ci sono due pubblicazioni: la comuni- non condividono le scelte vocazionali dei fi- cazione più efficace offre maggiore stimoli di gli; ci si sta orientando verso altri paesi quali comunione e di unità. A livello economico si il Vietnam; si stanno organizzando anche dei registrano le preoccupazioni per l’evoluzione campi vocazionali con un profilo camilliano. non buona delle strutture camilliane di Taiwan Per la comunicazione, ci sono solo due comu- che finora hanno sostenuto con generosità le nità religiose camilliane che si riuniscono ogni attività formative e ministeriali presenti nelle due settimane per incontri di natura spirituale e Filippine. Si stanno organizzando nuove for- con updates sulla situazione ministeriale, eco- me di fundraising; si stanno preparando nuove nomica della provincia. forme di ministero (dispensario, …) che per- P. Baby Ellickal – Provinciale dell’India – se- mettano nuove entrate economiche. Sono im- gnala l’erezione recente della Provincia dell’In- pegnati anche nella formazione permanente: dia (2 febbraio 2016) e il prossimo capitolo specializzazione di religiosi in ambito formati- provinciale a febbraio 2017. La formazione è vo, nel settore dell’amministrazione sanitaria, la forza della sua Provincia: se vuoi crescere … È pregevole anche la collaborazione con la in qualità e quantità bisogna investire nella chiesa locale, con le diocesi, con la conferen- qualificazione dei formatori e delle strutture za episcopale presso la quale la professionalità formative. Ciò che la Provincia ha raggiunto e la sensibilità dei camilliani è molto apprez- oggi è il frutto di un investimento senza riserve zata, con la richiesta da parte di diversi vescovi proprio nella formazione. La formazione de- di poter realizzare anche nella loro diocesi la ve essere orientata al senso delle missioni: i commissione per la salute e la sanità. giovani candidati devono crescere nello spiri- P. Stephen Foster – Superiore Provincia- to della missione e per questo è necessaria la le dell’Anglo-Irlandese – presenta la richiesta collaborazione anche con altre realtà religiose di trasformare la sua Provincia in una Dele- che condividano questa prospettiva. La comu- gazione della Provincia Indiana: un progetto nicazione è sviluppata con alcuni collabora- da sviluppare a tappe e si potrebbe discutere tori professionisti che editano 4 riviste-pubbli- già a partire dal prossimo Capitolo provinciale cazioni. C’è stato un forte investimento per la dell’India; un progetto ad-experimentum per specializzazione di alcuni religiosi per permet- tre anni e da confermare nel prossimo Capitolo tere l’auto sostenibilità della Provincia: fundrai- generale del 2020. Dal punto di vista formati- sing, collaborazione degli stipendi dei religiosi vo presenta i buoni risultati ottenuti nella dele- che fanno ministero all’estero; ma la Provincia gazione camilliana in Uganda. La formazione è in crescita continua e bisogna continuare a è vissuta con la collaborazione inter congre- pensare ad altre fonti di investimenti. Sta cre- gazionale, della chiesa locale e di altre realtà

128 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori camilliane in Kenya, India e Tanzania. In Irlan- 30% riceva assistenza gratuita e questo è un da, i confratelli camilliani partecipano rego- buon intervento a favore dei poveri, che in larmente agli incontri vocazionali organizzati Brasile rappresentano la parte più consistente. dalla chiesa locale: ci sono state delle richieste La comunicazione avviene soprattutto per via di conoscenza da parte, però, di un paio di gio- digitale; l’archivio e la segreteria della Provin- vani-adulti: non c’è stato alcun follow-up dopo cia è stato digitalizzato (recupero di foto e di il primo contatto. documenti storici della Provincia religiosa). A livello finanziario la Provincia continua P. Enrique G. Carbajal – Vice Provincia del ad investire molte nelle sue risorse in ambito Perù – presenta le varie opere che permettono missionario: acquisto di terreni in Uganda per una sostenibilità economica di base. La comu- la futura sostenibilità economica dei camillia- nicazione è basata su un bollettino cartaceo ni in quel paese; aiuto alla Provincia indiana, ed una pagina web che vanno comunque im- alla Delegazione del Kenya (per alcune ri- plementate con il coinvolgimento di un reli- strutturazioni edilizie). I membri europei della gioso in presa più diretta. Si ringrazia p. Lu- Provincia invecchiano e muoiono, ma ci sono ciano Ramponi per il suo impegno nel creare nuove energie e forze camilliane da parte di collegamento, attraverso l’opera di traduzione altre giovani realtà con cui migliorare sempre in spagnolo di diversi documenti camilliani e meglio la comunicazione, le relazioni e la fi- di condivisione di notizie. A livello formativo ducia. presenta il percorso proposto ai candidati alla P. Antonio Mendes Freitas – Provinciale del vita religiosa camilliana. La prima sfida della Brasile (delegazione Nord-americana). La for- loro economica è la ‘trasparenza’ dei resocon- mazione è la sfida più grande della Provincia ti economici da parte dei religiosi e dei col- brasiliana. Il Brasile presenta una società molto laboratori: è stata istituita una commissione laica o con l’influenza di esperienza spirituali superiore di audit e di verifica. Le attività ca- non cattoliche. La religione, la spiritualità non milliane – tranne le case di formazione – sono è più avvertita come una necessità. Presenta economicamente abbastanza auto sufficienti. lo sviluppo del percorso formativo che la Pro- Si tratta di convertire certe abitudini culturali, vincia ha già adottato: una sua caratteristica è anche dei religiosi, rispetto al concetto del la- la richiesta di formazione (post-graduazione) voro, della rendicontazione economica, della specializzata dopo la professione perpetua e collaborazione a livello professionale. Viene l’ordinazione, in accordo con le necessità mi- chiesto conto dello sviluppo del noviziato ‘uni- nisteriali della Provincia stessa. Ai candidati co’ nell’area americana di lingua spagnola: è viene offerto un percorso di consulenza spiri- un percorso già iniziato, che necessità di una tuale e psicologica, durante l’itinerario forma- maggiore sensibilità da parte di tutti gli attori tivo: molti giovani arrivano in formazione con coinvolti, per finalizzarlo sempre meglio. diversi problemi ‘emozionali-affettivi’, che ne- P. Alfred Gyorgy – Provincia austriaca – pre- cessitano di sensibilità e attento discernimen- senta alcune caratteristiche sull’ormai molto to. Stanno anche rivedendo lo statuto della for- piccola realtà provinciale dell’Austria, che si mazione della Provincia. C’è anche una buona avvale della collaborazione di religiosi camil- collaborazione con la chiesa locale. liani dal Brasile, dall’India, dal Kenya e dal A livello economico, la dimensione finan- Burkina Faso. Sono impegnati nell’assistenza ziaria della Provincia è molto grande: 13 di- religiosa in ospedale, con le attività per perso- verse ‘entità economiche’. Ancora oggi la Pro- ne disabili. Lamenta difficoltà di relazione con vincia religiosa dipende economicamente da i confratelli del Kenya e dell’India: le tensioni queste. C’è il bisogno di trovare nuove forme di generate a livello di comunicazione interna ed auto sostenibilità per le realtà religiose: lo stato in comunità hanno determinato l’abbandono prima o poi interverrà impedendo il tranfert di della postazione ministeriale da parte del reli- risorse economiche dalle entità filantropiche gioso camilliano del Kenya, ritornato in patria, alle necessità più squisitamente religiose. Le e dei religiosi indiani che hanno scelto di tra- entità filantropiche camilliane del Brasile rap- sferirsi ministerialmente in Germania. A livello presentano il maggior gruppo sanitario privato di comunicazione ci sono dei bollettini interni del paese: di tutti i malati che curano circa il che si orientano soprattutto ai benefattori che camilliani-camillians • 3-4/2016 129 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori garantiscono delle entrate vita religiosa camilliana devolute poi in borse di si svolge in sinergia con studio e sostegno ad ope- i formatori e la comunità re missionarie. A livello formativa della Provincia formativo i 4 religiosi un- Romana a Monte Mario gheresi più giovani, sono (Roma). Alcuni progetti: tutti impegnati nell’acqui- valorizzazione della ‘Val- sizione di specializzazioni le dell’Inferno’; la presa pastorali, sanitarie, teolo- in carico della chiesa del giche … La grande sfida è Divino Amore nel centro rappresentata dal futuro: di Napoli come sede di dove espandersi per il fu- una comunità camilliana; turo? In Ucraina…? Il pro- proposta di ‘San Camillo’ getto è quello di aggregare come co-patrono di Na- la Provincia austriaca, co- poli; rivisitazione della me delegazione della Ca- convenzione globale con sa Generalizia, ad-experi- la Vice-Provincia del Be- mentum, già nei prossimi nin-Togo. Viene offerta ai tre anni, in vista di altre due neo-provinciali del possibilità aggregative. Burkina Faso e dell’India P. Norbert Riebart- una riproduzione sette- sch – Provincia tedesca. A centesca di San Giuseppe: livello formativo, le ultime professioni religiose il santo accompagni con la sua paterna prote- in Germania risalgono a 20 anni fa, anche se i zione il cammino di queste due giovani e pro- 5 confratelli impegnati nel ministero in ospe- mettenti realtà camilliane in Africa ed in Asia. dale cercano di dare testimonianza vocazio- P. Miroslaw – provincia polacca – presenta nale. Anche a livello economico cominciano la presenza dei confratelli in Madagascar, Lour- a sentire delle difficoltà: solo 5 religiosi sono des, Germania, Austria, Georgia e Kazakistan. impegnati nel lavoro ministeriale, altri religiosi In Polonia, il ministero si concentra in ospedali sono anziani; alcune case necessitano di re- pubblici, parrocchie e nelle proprie strutture. stauri ed è costante l’impegno per sostenere la Il sogno futuro è quello di finalizzare una pre- missione in Tanzania. senza camilliana più attiva in Georgia ed in P. Rosario Mauriello – Provincia Siculo-na- Kazakistan, paesi dove la gente è affascinata poletana – ringrazia per la recente visita canoni- dalla nostra ‘croce rossa’. La comunicazione è ca del Superiore generale. A livello economico molto difficile tra confratelli e tra le comunità: hanno attivato un percorso di centralizzazione i religiosi sostengono di non avere tempo suf- economica delle loro opere; hanno avviato ficiente per scrivere e riportare notizie utili da anche delle cause civili contro alcuni collabo- condividere con altri. A livello economico, le ratori del faccendiere Paolo Oliverio. A livello risorse diminuiscono: i cappellani in Polonia economico c’è un progresso positivo nella ri- ricevono uno stipendio molto esiguo; i nostri duzione della posizione debitoria e nella con- ospedali necessitano di ingenti interventi per trazione dei costi: questo grazie all’impegno poter rispettare i nuovi criteri civili. La provin- diretto dei religiosi che hanno assunto la re- cia è impegnata nella traduzione in polacco di sponsabilità diretta dell’amministrazione delle alcuni documenti importanti della vita dell’Or- opere stesse. dine (bolle di fondazione dell’Ordine). Si chie- Grazie a 13 religiosi della Vice Provincia dono informazioni circa l’esperienza della for- del Benin Togo, è stato possibile mantenere di- mazione dei candidati malgasci in Polonia. verse postazioni ministeriali, dal momento che P. Aloice Ochar Nyanya – delegazione del i religiosi di origine italiana stanno invecchian- Kenya – manifesta la sua gratitudine verso i pio- do molto rapidamente. È stata costituita anche nieri camilliani (provincia lombardo-veneta) una comunità ministeriale con soli religiosi del che hanno iniziato la presenza camilliana nel Benin-Togo. La formazione dei candidati alla 1976 (40 anni fa). Presenta la varietà ministeriali

130 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori

(assistenza spirituale in ospedale, casa di acco- ma non ci sono state realistiche opportunità (l’e- glienza per orfani, impegno parrocchiale in dio- ditoria di settore – di nicchia – in generale, in cesi, cliniche, due ospedali propri, dispensari, Italia in particolare, è un settore in forte crisi). scuola per infermieri) della sua delegazione e le P. Andrè Pernet – Provincia francese – pre- prospettive vocazionali e formative della realtà senta la realtà della piccola presenza camillia- camilliana kenyota. La priorità per il futuro pros- na francese: 16 religiosi che si avvalgono della simo è quello di diventare Vice-Provincia. Come collaborazione con i membri della FCL. Le di- tale il grande sforzo sarà quello di un maggiore scussioni del Consiglio provinciale (bimestra- impegno per la propria autonomia economica: le) vengono condivise con tutta i membri della il peso maggiore è costituito dal finanziamento Provincia. A livello vocazionale, una provin- delle case di formazione; si potrebbe sfruttare cia religiosa piuttosto attempata non è attrat- meglio il Centro di Pastorale (c’è il Centro ma tiva per i giovani: è un problema anche per le non ci sono religiosi preparati per la proposta diocesi e per gli istituti religiosi, che vivono in di corsi specifici). Si tratta di preparare i nostri un contesto sociale piuttosto secolarizzato. A cappellani; maggiore collaborazione con i ca- livello economico la Provincia non ha grandi milliani dell’East-Africa (in passato la collabora- proprietà immobiliari; alcuni religiosi vivono zione era più strutturata e più sinergica). attingendo alla pensione legata al lavoro svolto P. J. Cipriano – Provincia nord italiana. Per in precedenza. C’è anche un’attività di ricerca la comunicazione interna c’è bisogno di sen- di fondi presso benefattori per sostenere alcuni tire più umanità e meno ufficialità, per poter progetti di carattere missionario. creare maggiore fraternità. Sulla comunica- P. Pedro Tramontin – delegazione degli zione esterna bisogna insistere sulla bellezza U.S.A. – presenta la situazione dei 15 religiosi e sull’impegno della testimonianza camilliana della sua delegazione. L’opera principale è il (questo garantisce delle buone entrate econo- campus sanitario di Milwaukee. La comunica- miche). A livello comunitario bisognerebbe zione è sostenuta da tre periodici rivolti ai reli- ‘dare più spesso la parola’ a tutti i confratelli, giosi, ma anche alla pastorale in genere. È stato per renderli più partecipi della loro vita, della iniziato il progetto di valorizzazione dell’Ar- loro storia, delle loro esperienze, anche se so- chivio, che custodisce ben 93 anni di presenza no molto semplici. A livello economico e for- camilliana in U.S.A. mativo si è tentata un’unione più ampia con Il web è ben articolato anche con finalità di le Province italiane: ma si è in attesa di altri carattere vocazionale e conoscitivo dell’Ordi- progressi da parte della controparte. Alcune ne camilliano. A livello economico, la Delega- opere sono state alienate; altre sono in vendita. zione sta vivendo una forte espansione: si sta Presenta la situazione emergenziale ad Haiti, costruendo anche uno spazio rinnovato per la dopo il tornado: ci sono già i primi focolai di comunità camilliana. A livello vocazionale c’è colera. La formazione dei candidati haitiani si già un candidato pronto per entrare in forma- svolge attualmente in Burkina Faso: grazie di zione; ci sono anche altri due giovani-adulti in cuore!! fase di accompagnamento. È stata fatta una domanda circa il destino Si è scelto di incentivare la fase dell’ac- delle ‘Edizioni Camilliane’: ormai sono state coglienza delle persone anziane, che stanno soppresse. È considerata una ‘perdita grande’ aumentando notevolmente nel contesto statu- per la presenza della riflessione teologica e nitense. P. Pedro offre a tutto l’Ordine la possi- scientifica dei camilliani nel panorama dell’e- bilità di attingere al corso di CPE, già ben svi- ditoria più ampia. luppato nel loro ambito sanitario. P. Leocir Pessini, Superiore generale, fa due P. Joseph Phat – delegazione del Vietnam. puntualizzazioni: sul cammino di unione delle L’urgenza attuale è quella formativa: attual- provincie italiane, precisa che il percorso è stato mente necessitano di almeno 4 formatori pre- sospeso nel presente triennio. Si riprenderà il parati: si chiede l’aiuto di altre Province in cammino con la nuova leadership provinciale attesa di preparare propri formatori. Si insiste nel prossimo triennio; per quanto attiene alle sulla preparazione sanitaria dei candidati (me- ‘Edizioni Camilliane’ presenta gli sforzi che co- dicina, infermieristica): questa è una tipologia munque sono state fatti per farle sopravvivere, propria del carisma camilliano. Questo scelta camilliani-camillians • 3-4/2016 131 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori formativa richiede un certo investimento anche crescere nella professionalizzazione dell’am- di natura economica. Attualmente necessitia- ministrazione delle opere e nella trasparenza mo della preparazione dei religiosi per vivere della rendicontazione; è necessario progettare in modo professionale il loro servizio ai mala- alcune iniziative che permettano una futura ti, per rendere ragione della nostra presenza, maggiore serenità ed autonomia economica; sempre meglio. È necessario stabilire anche al- a livello di comunicazione si ringrazia l’ope- cune linee comuni di identità e di operatività: ra preziosa di p. Luciano Ramponi per la sua nel prossimo Capitolo di delegazione – genna- opera di traduzione in spagnolo dei documenti io 2017 – si comincerà a discutere anche sulle e dei messaggi dell’Ordine, che creano un spa- Disposizioni di Delegazione. Ci sono sette at- zio di condivisione e di unità. tività principali con bambini ed adulti con HIV P. Paul Ouedraogo – Vice Provincia del e con i malati oncologici terminali. Ci sono tre Burkina Faso, presenta la grande vivacità mi- piccole cliniche, con pochi malati, ma molto nisteriale (ospedali, centro medico, lebbrosa- impegnativi. rio, ministero di guarigione, cappellania nelle Si cerca di mantenere una vita comuni- carceri, centro di ricerca scientifica, cappel- taria e spirituale molto intensa, con incontri, lanie ospedaliere), formativa (Camillianum) ritiri spirituali e di fraternità. Stanno accompa- ed educativa (scuola di formazione per infer- gnando anche un progetto di potabilizzazione mieri, cura pastorale in parrocchia, pastorale dell’acqua del mare per un grande numero di diocesana della famiglia, collaborazione con persone. I dispensari mobili per i poveri sono le commissioni episcopali per la salute) della mantenuti anche con l’aiuto volontario di una sua realtà camilliana. Ci sono inoltre 26 reli- cinquantina di medici cattolici. Un certo nu- giosi che attualmente vivono fuori del Burkina mero di businessman si sta impegnando per la Faso: in Spagna, in Italia, in Costa d’Avorio, raccolta di fondi a sostegno delle nostre opere. a servizio delle attività della Casa generalizia, A livello vocazionale non ci sono attività par- … Si stanno già attuando dei progetti di carat- ticolari: la testimonianza dei religiosi è suffi- tere economico per la sostenibilità soprattutto ciente per attirare circa 5-6 giovani all’anno, delle case di formazione. Si sta rivedendo pro- incamminati verso il postulandato. Non ci so- gressivamente anche lo schema degli steps di no entrate economiche stabili: ci sono entrate formazione, per uniformare sempre meglio il spontanee … questo stimola il senso di respon- cammino dei candidati (studio, esperienza di sabilità e di povertà dei singoli religiosi. comunità, esperienza di pastorale e di mini- P. Juan Pablo Villamizar – delegazione di Co- stero, specializzazione). Si cerca di coltivare lombia-Ecuador – presenta a brevi tratti la sto- anche la formazione dei giovani religiosi, entro ria e la realtà della sua delegazione (6 comuni- i 5 anni dalla professione religiosa perpetua. Si tà). In Ecuador la FECUPAL ha fatto e continua invitano le varie realtà provinciali dell’Ordine a fare un grande lavoro nella sensibilizzazione a sostenere la formazione in Burkina, se si è delle cure palliative. I religiosi sono impegnati convinti che il futuro dell’Ordine risieda an- anche nell’animazione pastorale in ospedale. che e soprattutto in Africa. La comunicazione La formazione dei candidati e la formazione interna è garantita da un confratello incaricato permanente richiedono un impegno costante di creare dei link tra religiosi e comunità condi- nell’opera di discernimento e di sostegno alle videndo informazioni di varia natura; ogni me- motivazioni vocazionali. Il progetto futuro è se c’è l’incontro generale di famiglia per tutti i quello di poter giungere ad un noviziato unico religiosi, dai novizi a tutti i professi. in Brasile, per tutta la realtà camilliana sud-a- Dal punto di vista economico, vengono pa- mericana. Una sfida è rappresentata dalla ne- gate delle assicurazioni per i singoli religiosi a cessità di specializzare sempre meglio i religio- garanzia delle loro spese sanitarie e della futu- si, anche attraverso la frequentazione di alcuni ra pensione; i religiosi impegnati nelle opere di loro al Camillianum. A livello economico camilliane ricevono un compenso che va poi a per il momento, con l’aiuto della Provviden- sostegno delle loro comunità di appartenenza; za, non ci sono preoccupazioni particolari: si ci sono progetti di auto sostenibilità per realiz- ringraziano i confratelli italiani che sostengo- zare nell’immediato futuro, ma che richiedono no le nostre case di formazione; è necessario un investimento iniziale di circa 900 mila euro.

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Questo è un appello alla generosità di tutte le pochi religiosi chiaramente hanno un’attivi- realtà dell’Ordine. tà economico-finanziaria più semplificata). Al termine di queste presentazioni non 6. P. P. Ouedraogo spiega che, in molti casi, in sono emersi solo i problemi e le tensioni ma cassa e/o in banca figurano dei depositi, ma anche e soprattutto di crescere nella logica sono ‘intangibili’, perché legati a dei singoli ‘ampia di Ordine’, superando i regionalismi e progetti, finanziati da singoli donatori, spes- i provincialismi, con una maggiore sinergia di so esteri: tali donazioni vanno rendicontate risorse progettuali, economiche, finanziarie e in modo preciso, ne va della credibilità pre- soprattutto umane … perché alla fine le idee si sente e futura rispetto ai benefattori stessi. devono incarnare con l’impegno ministeriale e 7. Fr. J. Carlos Bermejo chiede lumi sulla re- la passione carismatica dei religiosi come sin- altà dell’istituto delle Fondazioni nell’Or- goli e come comunità. dine: sono un paradigma buono, da esten- Nella seconda parte del pomeriggio, fr. Josè dere anche ad altre realtà dell’Ordine? Si Ignacio Santaolalla ha presentato il Bilancio risponde osservando che la bontà o meno Consolidato dell’Ordine elaborato dalla Com- della Fondazione dipende dall’amministra- missione Economica Centrale a partire dei zione della Fondazione stessa; dal contesto singoli bilanci delle Province, Vice Province e socio-economico del paese di cui si tratta; Delegazioni. dagli obiettivi nuovi che si pongono alla 1. Attività della Commissione Economica Fondazione rispetto alla gestione diretta af- Centrale dell’Ordine (p. G. Contarin, p. L. fidata precedentemente ai religiosi…etc… Testa, p. G. Scattolin e rag. M. Iannacchi- 8. P. Leocir Pessini osserva che si comincia a no): dalla sua costituzione, dopo l’elezione creare una ‘nuova cultura del resoconto’ del nuovo Superiore generale (anno 2014), nell’Ordine. Il Capitolo generale del 2014 si è radunata ben 4 volte a Roma, e dal suo ha chiesto una sempre maggiore trasparen- inizio è stata integrata con altri due membri za nella rendicontazione. Ringrazio pubbli- (dott. Emilio Villar e p. Mario Kozik). camente il lavoro puntuale dell’Economo 2. Si è celebrato anche il raduno di tutti gli generale fr. J.I. Santaolalla e i membri della economi provinciali e di delegazione commissione economica centrale, rilan- dell’Ordine: l’obiettivo era di presentare e ciando il cammino per un’‘l’economia con di ‘addestrare’ alla compilazione del for- speranza’. mulario dell’Ordine, per la rendicontazio- 9. P. Guy Gervais Aité chiede notizie circa la ne unificata ed uniformata. Si precisa con situazione debitoria della Casa generalizia soddisfazione che tutte le realtà provinciali agli inizi del mandato generale nell’anno e di delegazione dell’Ordine hanno inviato 2014 e se c’è un fondo di solidarietà in Ca- il loro bilancio: non tutte lo hanno presen- sa generalizia a disposizione delle realtà di tato secondo il formulario standard. maggiore ed oggettiva necessità nelle diver- 3. Presentazione dei bilanci sintetici delle sin- se aree dell’Ordine. Fr. J. Ignaico spiega al- gole realtà dell’Ordine: vengono offerti al- cune modalità attraverso le quali si sta ripor- cuni criteri generali per la lettura dei dati e tando la situazione in un range di maggiore dei numeri economici nelle singole tabelle. tranquillità: per giungere al 2019/2020 con 4. Si passa in rassegna la situazione debitoria la risoluzione di tutte le posizioni debitorie, di alcune province: alcune realtà destano pur garantendo con precisione e trasparen- una certa preoccupazione (cfr. Provincia Si- za le ordinarie e straordinarie attività di cu- culo-Napoletana e la sua esposizione verso ria. Circa il fondo di solidarietà, si precisa l’erario dello stato italiano). che anche la Casa generalizia dipende dal 5. Le tabelle riassuntive presentano la situa- contributo delle Province: la nostra even- zione patrimoniale delle singole realtà tuale solidarietà sarebbe comunque un at- dell’Ordine: si nota una grande differenza tingere alle quote chieste alle singole pro- tra alcune Province con alta redditività e vince e delegazioni dell’Ordine. patrimonializzazione – cfr. Brasile, Taiwan, 10. Fr. J. Ignacio presenta il progetto legato … – rispetto ad altre realtà comprensibil- all’eredità Ginnasi in Roma: destinazione mente più modeste (piccole province, con alle missioni camilliane più povere che ab- camilliani-camillians • 3-4/2016 133 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori

bia finalità di evangelizzazione e di cura in beato Daniele Comboni e a seguire con l’arrivo Africa e in Asia. Ci sarà un bando interno dei camilliani della Provincia Romana). all’Ordine che nei prossimi giorni verrà in- Oggetto delle riflessioni per gruppi: la pos- dirizzato ai Superiori maggiori in Asia ed sibilità della collaborazione inter-provinciale, in Africa, con dei criteri rispetto ai quali a partire dal Progetto Camilliano; le sfide/futuro presentare dei progetti (di non oltre i 50 per il Continente di appartenenza; collabora- mila euro ciascuno) che saranno finaliz- zione a livello ministeriale e formativo; per le zati con questi proventi. Si raccomanda, Province europee si chiede di focalizzarsi sulla a livello generale, che questi progetti non prospettiva della propria sussistenza (fusione, siano costruzione di altre strutture che poi unione, amalgamazione, soppressione, pas- necessiteranno di altre spese di gestione e saggio a Delegazione di …) e si chiede di trat- di manutenzione. tenere queste riflessioni per svilupparle anche 11. Viene poi segnalato il consultivo 2015 ed nei rispettivi Capitoli Provinciali; “Questione il preventivo 2016 della Casa generalizia. della diaspora dei Religiosi tra provincie diver- La previsione è quella di concludere l’anno se”. 2016 con una relativa tranquillità. Tutte le Nelle proposte si invita ad essere pratici e provincie stanno contribuendo con relativa realisti, che tengano conto della realtà ed at- regolarità, tranne la provincia siculo-napo- tualità in cui si vive, con le sue luci e le sue letana, per le difficoltà che sono già note. ombre. 12. Fr. Ignacio conclude segnalando che le spe- se del presente raduno di Ouagadougou sa- ranno ripartite, secondo lo stile dei Capitoli Continente EUROPEO generali, a seconda dei singoli partecipanti. 13. Grazie della generosità di tutti nel sostenere Senza troppi preamboli le province europee la Casa generalizia!! stanno calando di numero, tranne la provincia polacca. Molti istituti religiosi hanno iniziato un processo di accorpamento, di fusione, di Ouagadougou, mercoledì 12 ottobre 2016 amalgamazione. Noi camilliani, in questa pro- TERzO GiORnO spettiva, siamo in ritardo. La provincia Anglo-Irlandese ha deciso di La terza giornata del raduno inizia con la chiedere di diventare Delegazione dell’India: preghiera del mattino e la celebrazione eucari- siamo in attesa della risposta indiana. Ma stia- stica presieduta da p. Laurent Zoungrana, Vica- mo pensando anche alla provincia francese o rio generale dell’Ordine e religioso di origine quella spagnola. Ma queste ultime sono nella burkinabè, espressione con la sua stessa storia stessa condizione di crisi: pochi religiosi e po- vocazionale degli inizi della cinquantennale che vocazioni. Inoltre con l’India c’è una co- presenza camilliana in questa nazione africa- munanza di lingua inglese. Se la risposta fosse na. positiva, dopo il loro Capitolo provinciale in- La mattina di questo terzo giorno di incon- diano, di febbraio p.v., chiederanno di iniziare tro (moderatore p. Laurent Zoungrana) è stata ad experimentum per tre anni. dedicata alla discussione tra i Superiori mag- Provincia Tedesca da dieci anni è già stata giori, suddivisi per “blocchi continentali” (Eu- unita con la provincia olandese. L’esperienza si ropa, Africa, Asia, Americhe). P. Laurent nella è rivelata positiva: per il momento non si pensa preghiera iniziale ringrazia il Signore per il a nessuno scambio di religiosi tra le comunità dono del carisma dato all’Ordine Camilliano; (tedeschi in Germania, olandesi a Roermond per i Camilliani che per la seconda volta cele- in Olanda). È giusto questo stile? Ci sono state brano il raduno annuale in Burkina Faso; per i anche delle trattative informali per un’unione primi missionari camilliani che hanno espan- con la Provincia polacca: ma i confratelli po- so e testimoniato il carisma di misericordia in lacchi avrebbero accettato i camilliani olande- America (a cominciare dal Perù), in Asia (con si e tedeschi, ma non i religiosi della Tanzania. l’opera di p. Antonio Crotti), in Africa (con p. La Germania ha sospeso le trattative, dal mo- Stanislao Carcereri per primo sulle orme del mento che i tedeschi hanno comunque delle

134 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori responsabilità forti religiosi sono stati fusi verso questa missione con altri istituti anche africana. P. Miroslaw se non c’è una conti- specifica che l’in- nuità carismatica. La contro tra i due pro- prospettiva resta sem- vinciale non era uffi- pre di avere un rinfor- ciale: uno dei motivi zo, in modo specifico rispetto alla Tanzania dal Burkina Faso. è legato ai 4 milioni Provincia Sicu- di euro annui che la lo-Napoletana. In Germania versa alla ogni religioso ci do- delegazione tanza- vrebbe essere il co- nese. È un impegno raggio e la speranza, economico che la Po- senza attendere la lonia non riuscirebbe prospettiva della fine. mai ad assolvere. ‘Siamo pochi e stiamo Provincia Romana aveva iniziato con le morendo’ non è una buona filosofia per soste- Provincie italiane un percorso di collabora- nere l’animazione vocazionale e per dare un zione: noviziato e formazione in comune. La po’ di passione al nostro ministero. L’unione prospettiva però è quella di un’unione che delle province italiane è fallita, ma per poca con il passare del tempo, alla fine, garantisca disponibilità, per poca apertura mentale degli un’autentica mobilità dei singoli religiosi tra le attori … Si tratta di superare il nostro provin- diverse aree della nuova realtà provinciale. Re- cialismo: se non ci fosse la fusione con la pro- alisticamente la provincia romana è molto più vincia romana, il destino è quello di diventare assimilabile a livello culturale e di sensibilità delegazione della Vice-Provincia Camilliana alla Provincia Siculo-napoletana. del Benin-Togo. Provincia Spagnola evidenzia l’invecchia- Provincia Austriaca. C’era un progetto mento dei religiosi: ma l’età dei religiosi è solo già ben avviato di unione con la Provincia un aspetto. Ci sono anche altri criteri: la lingua, Lombardo-Veneta: dopo un avvio promet- l’uso e la destinazione dei nostri beni mate- tente, il cammino è stato interrotto. Si pro- riali, come riarticolare la presenza carismatica pone per un triennio di essere aggregati alla nei paesi d’origine, chi prende l’iniziativa nel Casa Generalizia. Per problemi e tensioni processo di unione, chi cura la regia della di- culturali, è stata scartata l’opzione di unio- namica di fusione. A suo tempo venne chiesto ne con la provincia ‘madre’ tedesca. Non c’è ai confratelli di Spagna alcune opzione: unirsi un legame così forte con realtà missionarie al Perù, ad una provincia in Europa, o rima- che possano aiutarla. ne Provincia fino alla fine. Si è scelta l’ultima P. Miroslaw chiede che già nei prossimi ca- opzione. È stata fatta la scelta di rinforzare gli pitoli provinciali si discutano delle condizioni accordi con altre realtà dell’Ordine: offrire cul- pratiche, delle condizioni, affinché possa na- tura, formazione, storia, in cambio di gioventù, scere una nuova Provincia del Centro Europa entusiasmo … e anche qualche problema. Per (Austria e Germania). Ma che cosa si fa delle la delegazione Argentina si è rifatta la proposta loro realtà missionarie in Africa? La federazio- del suo passaggio in blocco alla realtà camil- ne camilliana dell’Africa dell’Est avrà degli svi- liana più contigua che è il Brasile. luppi? Provincia francese ha 17 religiosi attual- Provincia Nord Italiana. Il legame affettivo mente, con 77 anni l’età media. Due religiosi verso le nostre opere e ministeri e la ristrettez- burkinabè hanno rinforzato questa fragile pro- za culturale ci hanno reso meno liberi nell’e- vincia. Per il momento la lingua è stata uno dei spressione del nostro carisma e nell’esperienza freni più forti ad ogni possibile fusione o unio- della nostra fraternità. Bisogna cercare di valo- ne. Non ci sono molte soluzioni in vista, anche rizzare solo le risorse e le opere che possono dopo la discussione ampia dell’ultimo e recen- realisticamente garantire una continuità cari- te capitolo provinciale. In Francia altri istituti smatica più significativa. Per il momento non camilliani-camillians • 3-4/2016 135 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori si prenderanno iniziative per fusioni ulteriori, vere, crescere insieme, aiuta la conoscenza ma si rimarrà aperti a valutare iniziative di altre reciproca che si può spendere in un futuro realtà contigue. di unità; aiuta a migliorare il senso di ap- Noviziato e studentato comune – forma- partenenza all’Ordine, superando il regio- zione condivisa – è un buon punto di parten- nalismo. za per creare le premesse per una maggiore 8. P. Leocir propone che i prossimi Capitoli conoscenza personale, da spendere in futuro Provinciali, già nel 2017, nelle Province nell’interscambio anche comunitario e mini- in Europa tematizzino in modo specifico steriale. la questione del loro futuro: sarebbe l’op- È necessaria una governance maggiore portunità di offrire nuove criteriologie. La a partire dal centro del Governo generale: è Consulta dovrebbe offrire una ‘griglia’ pre- necessaria la definizione di una regia che ga- cisa, con delle indicazioni di contenuto e di rantisca delle linee guida che possano gestire metodologia, per evitare di coltivare delle l’unione, superando il provincialismo e non attese a volte troppo esagerate. accontentarsi di essere solo spettatori di una gestione autoreferenziale dei singoli attori, Proposta concreta (p. Emilio Blasi) affrontando anche le inevitabili tensioni che possono insorgere e gestendo le opposizioni 1. decidere il numero minimale sufficiente dei che sorgeranno comprensibilmente. Si tratta, religiosi che la Provincia ‘nuova’ alla fine tuttavia, di non forzare i tempi dell’unione! dovrebbe avere un numero sempre esiguo P. Leocir propone che i prossimi Capitoli di religiosi Provinciali, già nel 2017, nelle Province in 2. leadership adeguata Europa tematizzino in modo specifico la que- 3. autonomia economica stione del loro futuro: sarebbe l’opportunità di 4. animazione vocazionale – inutile unire e offrire nuove criteriologie. fondere due realtà, nessuna delle quali ha 1. Il senso di appartenenza ad una realtà pro- prospettiva di futuro. vinciale è sempre stato un grande valore, di motivazione nel nostro impegno, quasi Questione della diaspora dei religiosi: i nu- di identificazione personale. Questo fino a meri sono tali che non possiamo più ridurre qualche anno fa è stato un punto di forza: questo fenomeno a qualcosa di estempora- ora sta diventando un cappio che ci im- neo, ma sta diventando uno stile sistematico prigiona, ci rende meno liberi nelle nostre che garantisce l’operatività stessa di alcune scelte; Province. Come tale si avverte il bisogno di re- 2. Spesso ci sono delle emozioni e delle pau- golamentare questo flusso e questa presenza, re, a volte irrazionali … Non è buono na- che progressivamente assumeranno il profilo sconderle, ma esplicitarle può aiutare a di comunità etniche all’estero, con una certa convertirle o esserne meno succubi. autonomia, rispetto alla stessa realtà camillia- 3. L’identità provinciale per noi, nella nostra na presente nel territorio. storia, non è solo una modalità funzionale, ma ha assunto un profilo molto forte rispet- Continente asia to al senso complessivo di appartenenza alla realtà dell’Ordine; Non ci sono problemi di soppressione ma 4. La fusione tra province in Europa non ha ri- di cooperazione tra le diverse realtà provin- scosso grande successo: diversità di lingua, ciali, soprattutto nell’area della formazione tensioni culturali, questioni storiche; (periodo di noviziato, formazione in filosofia 5. Molto più concreto è il consenso verso un e teologia, per esperienze di ministero). Si è progetto di unirsi a realtà extra-europee, discusso dell’invio di missionari da una provin- giovani ma dinamiche; cia all’altra: in modo temporaneo, o con la pro- 6. Creare sinergie in Europa con l’iniezione di spettiva della definitività? Si pone la questione nuove risorse dal contesto extra-europeo; dell’inquadramento giuridico di questi religiosi 7. In prospettiva futura, qualificare e miglio- missionari nella nuova realtà camilliana in cui rare la formazione in comune: studiare, vi- andranno a vivere. Che tipo di ministero devo-

136 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori no assumere: in continuità con il ministero di Per i prossimi anni si propone anche un quella provincia o con altre iniziative? incontro unitario di tutti i membri della FCL 1. Proposte e/o iniziative concrete: in America; di tutti gli economi; di tutti i re- 2. aprire in Asia una casa comune per dei sponsabili della comunicazione e degli archivi candidati alla missione in India, Filippine per raccogliere i dati storici di una presenza e Indonesia camilliana molto significativa da conoscere e 3. Iniziare una missione in Cambogia da condividere. 4. Riguardo alla missione in Cina si propone Si segnala la preoccupazione che coinvol- di esplorare le reali possibilità per riaprire la ge alcune presenze camilliane molto esigue, missione in questo grande continente che rischiano la sopravvivenza stessa: Bolivia, 5. Invito ai Superiori maggiori dell’Ordine ad Cile, Messico. Ci sono progetti che possono inviare dei religiosi e dei studenti nei Centri garantire un futuro? Magari anche in un senso di Pastorale di Filippine ed India, che offro- di maggiore collaborazione no eccellenti corsi di CPE e di formazione in pastorale sanitaria Continente aFRiCanO 6. Incentivare la collaborazione con CADIS, rendendo disponibile almeno un religioso In Africa occidentale c’è già una forma mol- per prepararsi a tale scopo, per ogni pro- to stretta di collaborazione soprattutto a livel- vincia. lo formativo. Questo purtroppo non si registra nelle realtà camilliane dell’Africa orientale Breve up-date sulla missione in Indonesia: (Kenya, Uganda, Tanzania), che dipendono da è una terra molto promettente a livello voca- province europee. Spesso queste tensioni na- zionale; ci sono molti candidati già in novizia- scono dal disaccordo dei rispettivi provinciali to; altri stanno studiando filosofia e teologia. in Europa. Perché non creare un’unica provin- Si intravvede un grande futuro per l’esperienza cia dell’Africa dell’Est? È tempo che i responsa- camilliana in questa terra, in particolare nell’i- bili e i delegati prendano le loro responsabilità: sola di Flores. Ci sono già quattro religiosi in particolare il Kenya dovrebbe assumere un’i- camilliani indonesiani che hanno una prepa- niziativa forte in questo processo di maggiore razione specializzata come formatori e come collaborazione ed unità. docenti. Viene fatto un appello: i camilliani in È importante dedicare risorse per lo studio Indonesia hanno bisogno di risorse per poter delle lingue: può aiutare a creare conoscenza costruire una nuova casa per i giovani candida- e collaborazione. È sempre più necessario tor- ti: hanno grande passione, grande entusiasmo, nare ad una cultura dell’internazionalità, della conducono una vita molto semplice e frugale, gratuità e soprattutto del senso della missione. sembrano veramente ben orientati. Si tratta di purificare le motivazioni (da par- te dei superiori che inviano e da parte dei sin- Continente amERiCa goli religiosi che sono inviati) per cui alcuni re- ligiosi vengono scelti e mandati in missione. Si Ci sono molti elementi comuni che posso- conviene la necessità di definire una conven- no garantire percorsi di sempre maggiore unità zione chiara con i religiosi che vengono inviati e collaborazione (i camilliani sono presenti in in missione: obiettivi, tempistiche, remunera- America da oltre 300 anni). zione. Definire anche una convenzione tra le Da circa vent’anni ci sono incontri comu- province che inviano e che accolgono: ci siano ni dei formatori e delle formatrici camilliani elementi di giustizia, ci siano regole precise, e camilliane; ci sono incontri annui tra tutti i magari tale convenzione potrebbe essere an- Superiori maggiori, tra tutti i responsabili dei che convalidata dalla Consulta generale, che Centri di formazione camilliani; tra i responsa- dovrebbe comunque offrire delle linee guida bili della pastorale (cappellani). precise per orientare questo scambio di religio- Progetti: continua lo studio di fattibilità di si tra province, e renderlo ancora più fruttuoso. un unico noviziato in Brasile, con un unico Viene richiamata nuovamente la responsa- progetto formativo, con una sinergia sempre bilità della Consulta generale affinché orienti maggiore tra i formatori. questo cambio epocale tra le diverse aree ca- camilliani-camillians • 3-4/2016 137 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori milliane del mondo, soprattut- periori maggiore per la gran- to il flusso di religiosi ‘giovani de disponibilità e generosità e dinamici’ dall’Africa verso dimostrata nel sostenere nel l’Europa: che tipo di presenza corso dell’ultimo anno, le di- camilliana e di significato vo- verse iniziative emergenziali gliamo ancora garantire per il e ministeriali dell’Ordine. prossimo futuro? Si comincia con la lettura Fr. J. Carlos Bermejo – per del brano biblico di Es. 3,7-8: riferimento alla grande quan- Dio ha sentito il grido di do- tità di incontri pan-americani lore del suo popolo e Dio si tra camilliani, nei diversi am- è commosso nell’intimo ed è biti – osserva che non sempre, sceso e li ha soccorsi e conso- e non in modo automatico, gli lati. Questo è lo sfondo ide- incontri sono portatori di uno ale e propositivo entro cui si sviluppo nell’unità: è neces- muove ogni iniziativa di inter- sario che sia una metodolo- vento emergenziale di CADIS. gia, una visione lucida su do- Si presentano gli ultimi in- ve orientare il cammino per il futuro prossimo. terventi realizzati a vario titolo dai membri di È stata fatta la proposta di allargare la parte- CADIS: ad Haiti dopo il recente tifone ‘Mat- cipazione agli incontri dei Superiori maggiori thew’ (in questi giorni p. Sam Cuarto e Anita anche alle realtà camilliane più piccole, che Ennis – membro della FCL – stanno partendo non hanno raggiunto i criteri statutari di ‘Dele- per Haiti, per una prima rilevazione dei biso- gazione’. Nella discussione che segue, si elen- gni e per offrire i primi interventi sistematici); cano circa una decina di ‘piccole’ esperienze in Italia dopo il terremoto del centro Italia; in camilliane (Haiti, Cile, Tanzania, Indonesia, India dopo l’alluvione in Bihaji; in Austria con …) interessate a questa eventualità. La loro il soccorso ai profughi siriani, iracheni, paki- presenza potrebbe arricchire il dibattito con stani; in Nepal dopo un devastante terremoto; nuove prospettive; tuttavia allargando la platea in Filippine a seguito del tifone Haiyan (oltre dei partecipanti, alla fine che valore possiamo 10 mila morti). attribuire alle deliberazioni dell’incontro dei Spesso questi eventi catastrofici colpiscono Superiori maggiori? Sembra che tale proposta aree geografiche (Filippine, India, Thailandia, non abbia un grande seguito! Benin, Haiti) prossime a nazioni in cui siamo Circa i religiosi giovani che giungono in Eu- presenti come camilliani con le nostre comu- ropa, lontano geograficamente dalla loro terra nità ed attività sanitarie e formative; ma soprat- d’origine, c’è il rischio che non vengano più tutto colpiscono paesi endemicamente poveri, seguiti dai loro responsabili e che si assimilino con larghi strati della popolazione che già vi- al clero secolare con uno stile di grande auto- vono situazione di profonda prostrazione. nomia, perdendo un po’ lo smalto e la passio- CADIS nasce dall’idea di fondo (anni 2000- ne camilliana. 2007) di creare un team che sia preparato professionalmente ad intervenire nel caso di emergenze sanitarie e sociali. Già nel 2014 si Ouagadougou, giovedì 13 ottobre 2016 comincia a tracciare l’identità istituzionale ed QUaRTO GiORnO operativa di CADIS. CADIS sta migliorando la propria struttu- La mattina di questo quarto giorno di in- ra interna ed il suo organigramma interno per contro (moderatore fr. J. Ignacio Santaolalla) istituzionalizzare i processi operativi; per pro- è stata dedicata alla presentazione di alcune durre il manuale operativo, per formare pro- iniziative della Curia generale: CADIS ex CTF; fessionalmente i propri membri, per raccoglie- attività varie legate al settore ministeriale gene- re i fondi necessari per la propria operatività rale dell’Ordine. secondo criteri di trasparenza e di coerenza P. Aris Miranda, Consultore generale per interna ed esterna. I valori principali che ven- il ministero, ringrazia sentitamente tutti i Su- gono perseguiti sono la solidarietà, l’ascolto,

138 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori la collaborazione, la dell’organizzazione trasparenza, la capa- medesima nella pro- cità di team-work, … pria nazione. Una delle attua- Progetti e pro- li priorità di CADIS grammi in corso: è la formazione dei • nelle Filippine: membri per promuo- riforestazione e ri- vere competenze e pristino della bio-di- metodologia ade- versità e program- guate: non si tratta ma di sviluppo di solo di portare ac- sussistenza dopo il qua e medicine, ma passaggio del tifone di portare un aiuto (‘cura della nostra tale capace di svi- casa comune’); luppare la resilienza • in Austria: facilita- delle persone colpite re l’inclusione socia- dalla tragedia dei disastri. le e l’integrazione culturale per circa 200 Si cerca di articolare progetti che siano an- donne profughe siriane, irachene (offerta di che economicamente sostenibili: la raccolta lingua tedesca e di cultura austriaca); dei fondi necessari sia fatta nella logica della • in Nepal: inclusione sociale delle vittime verità e della puntuale trasparenza. del terremoto, in un’area geografica disa- I beneficiari degli interventi di CADIS so- giata sulle pendici dell’Himalaya (interven- no principalmente le famiglie più vulnerabili, to psico-sociale per lo svilupo della resi- soprattutto quelle che vivono geograficamen- lienza) te più isolate, socialmente più escluse, per la • formazione dei membri a Bangkok – no- quali è precluso l’accesso anche minimale agli vembre 2016 – costruire e rinforzare le aiuti minimali. competenze dei leaders di CADIS; L’obiettivo degli aiuti è articolato attorno • offerta di un master (corso di specializza- alle 4R: 1R risposta immediata all’emergenza zione) in Humanitarian Care, in collabora- e ricerca dei bisogni per dei progetti a lungo zione con il Camillianum e di Caritas Inter- termine; 2R riabilitazione; 3R resilienza (svi- nationalis. Il frutto finale dovrebbe essere luppare la capacità endogena delle persone l’offerta di un manuale specialistico sul per affrontare le resistenze e le emergenze suc- tema degli interventi umanitari nelle emer- cessive); 4R riforma della ‘politica’ del paese: genze. organizzare la comunità sociale e civile secon- • progetto di gemellaggio per il fundraising: do criteri di giustizia e di responsabilità per il Australia e Taiwan rispondono alle esigenze bene comune. di disastri che colpiscono la regione asia- A giugno 2016, CADIS è stata riconosciuta tica; l’Europa risponderà ad interventi in nel suo statuto giuridico civile dallo stato italia- Africa; l’America (nord e sud) risponderà no: il fondatore è l’Ordine camilliano nella fi- ad interventi emergenziali nell’area pan-a- gura del Superiore generale pro-tempore; i par- mericana. tecipanti sono enti italiani o meno, camilliani o non camilliani che comunque condividono Proposta concreta: organizzare la CADIS lo spirito di servizio, di intervento e di cura regionale nella propria provincia proceden- proprio dei camilliani. CADIS è dotata del suo do – se possibili – alla sua registrazione civi- Consiglio di Amministrazione, del presidente le; individuare due religiosi – anche part ti- (fr. J.Ignacio Santaolalla), del Direttore esecuti- me – che seguano questi progetti; collaborare vo (p. Aris Miranda): tutte le cariche sono trien- alla cassa di solidarietà per i primi interventi. nali. L’invito che si rivolge alle diverse province Raccolta fondi: i fondi provengono prin- è quello di coordinare i diversi uffici di ‘CA- cipalmente dalla Caritas italiana, da Madian DIS nazionale’ nella propria realtà territoria- Orizzonti, da Pro.Sa., dalla Santa Sede, da le, magari procedendo alla registrazione civile altre congregazioni religiose, da benefattori camilliani-camillians • 3-4/2016 139 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori soprattutto in Italia; da altre è sempre facile. È un appello Province e delegazioni camil- a tutti a collaborare nella rac- liane (Spagna, Taiwan, Austra- colta, nella presentazione e lia, Germania, U.S.A., Brasile, nella condivisione dei proget- Australia, …); campagna per ti, della loro applicazione e re- raccolta fondi in India; diversi alizzazione. Questa migliore organismi internazionali. Per qualità nella comunicazione il momento i ricavi sono lega- andrebbe anche a beneficio di ti ai singoli progetti: non si è una conoscenza più articolata ancora attivata una strutturata della attività dell’associazione campagna di raccolta per la e quindi con ricadute benefi- creazione di una cassa stabi- che a livello di raccolta fondi. le, con flusso continuativo di Viene chiesto e proposto a risorse. CADIS di organizzarsi in mo- Attualmente il 77% dei do tale da poter intervenire fondi è stato totalmente inve- anche nelle emergenze gene- stito nei progetti diretti; il 33% rate negli scenari di guerra. è il costo dei collaboratori/ P. Aris offre delucidazioni personale della sede di Roma. ulteriori circa l’attività del se- Le spese vive di CADIS, nella sede di Roma, gretariato per il ministero (composto dai rap- sono a carico della Casa generalizia. presentanti delle diverse aree camilliane: Euro- La chiamata globale e la missione carisma- pa, Italia, Africa francofona, Africa anglofona, tica di CADIS è di rispondere alla vulnerabili- pan America ed Asia). tà dell’uomo, prostrato nella sua dignità e nei Incontri realizzati: suoi bisogni primari dai diversi disastri naturali • 21-24 aprile 2016 ‘Madrid Exchange’: in- e non naturali, offrendo una risposta secondo contro internazionale dei direttori dei centri le coordinate della praticità professionale (la di pastorale camilliani. Proposte scaturite prospettiva è quella non solo di rispondere ai dal meeting e da sviluppare nel prossimo disastri quando impattano, ma di anticipar- futuro: incentivare la collaborazione tra il li – secondo le realistiche possibilità – ridu- Camllianum ed altri centri pastorali periferi- cendo il loro futuro impatto quando si verifi- ci; incentivare l’iscrizione di nuovi studenti cheranno), della tenerezza nella compassione, al Camillianum; maggiore collaborazione per realizzare percorsi di natura psico-sociale tra i Centri di Pastorale periferici, soprattut- di crescita nella resilienza. to da parte di quelli meglio strutturati rispet- Seguono alcune domande ed osservazioni to a quelli meno strutturati. in assemblea: la registrazione civile-giuridica • 4-6 novembre 2016: convegno interna- delle diverse CADIS nazionali è necessaria per- zionale, a Roma, dei camilliani impegnati ché in alcune nazioni non è possibile interve- nella pastorale sanitaria – cappellani (47 nire, anche in casi di emergenza, se non si ha iscritti ad oggi). una tutela giuridica civile molto precisa. • 26-30 aprile 2017: a San Paolo in Brasile, Si insiste sulla necessità di una rendiconta- incontro dei parroci-rettori camilliani. zione puntuale a livello economico: tanto nel- • Ci si pone una domanda molto radicale: i le entrate quanto nelle uscite (si tratta di creare segretariati regionali per il ministero, sono una cultura ed una mentalità di chiarezza e di ancora necessari? Li riteniamo utili, con onestà). L’impegno alla trasparenza si rivolge delle finalità concrete e realistiche? Si regi- sia verso le donazioni ‘generiche’ non desti- stra poi l’eterno problema del finanziamen- nate a specifici progetti, sia verso le donazioni to dei responsabili di questi segretariati: per finalizzate a progetti di interventi molto detta- i loro viaggi di animazione regionale, per i gliati. raduni, per la progettazione… Se si dà un Un altro ambito sensibile è quello della incarico, bisogna anche offrire le condizio- comunicazione sulle iniziative di CADIS: con- ni minimali per poterlo espletare con un dividere notizie circa i progetti in corso non minimo di efficacia.

140 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori

Si chiede con grande franchezza: ma tut- liera’ che permetta di elaborare lo stile ministe- ti questi raduni internazionali sono realmente riale in modo sempre più efficace, di elaborare utili? Risposta: sono utili a due condizioni: il le tensioni e le difficoltà che si registrano. tempo e il denaro! Ci vuole tempo per dare P. Paul Cherdchai pone una questione per continuità alle deliberazioni prese in questi riferimento al ‘continente asiatico’: la creazio- incontri. Inoltre è necessario definire in modo ne di un segretariato generale per l’Asia che preciso e definitivo chi paga le spese generali possa fare da coordinamento- con la trasmis- dei partecipanti a questi incontri: la provincia sione di comunicazioni ed informazioni – tra (che già paga il suo contributo annuale alla ca- i diversi ambiti ministeriali. Si pospone a do- sa generalizia) o la Curia generale che organiz- mani la riflessione anche su questo argomento. za i meeting? Nel pomeriggio abbiamo reso omaggio al Alcune modalità di incontro si possono ri- centro per recupero e reinserimento sociale e solvere anche attraverso l’uso delle moderne, professionale per giovani donne dedicato al dinamiche ed economiche modalità di comu- confratello p. Celestino Di Giovanbattista, uc- nicazione: per es. Skype, … ciso qualche anno fa, durante il suo ministero P. Guy Gervais propone di istituire nel no- presso i detenuti del carcere di Ouagadougou. stro Ordine una ‘giornata per il ministero ca- Erano presenti alla celebrazione anche la so- milliano’, in cui poter dare maggior risalto alla rella e due nipoti di p. Celestino, proveniente riflessione sistematica sul ministero (assistenza dalla sua città natale, in provincia dell’Aqui- spirituale negli ospedale), al coinvolgimento la. Abbiamo pregato presso la sua tomba con dei laici con cui si collabora (offrendo testimo- grande spirito di commozione: la sepoltura nianza e qualità spirituale di matrice camillia- è stata posta nel compound della parrocchia na) e della chiesa locale in cui si vive (collabo- ‘San Camillo’ di Ouagadougou, dove p. Cele- razione con gli uffici diocesani per la pastorale stino per 20 anni è stato parroco riscuotendo della salute), riflessione sulle possibilità di un la stima e l’affetto del popolo, che abbiamo dialogo inter religioso proprio nell’ambito del- potuto toccare con mano questa sera. la spiritualità della salute e della cura. A seguire ci siamo trasferiti presso la chiesa Si osserva che in alcune aree del mondo è parrocchiale ‘San Camillo’ per la celebrazione sempre più difficile (perché poco valorizzato, eucaristica durante la quale è stato proclamato stimato e riconosciuto) svolgere il ministero il decreto del Superiore generale per l’erezione molto semplice e quotidiano del cappellano canonica della Vice Provincia del Burkina Fa- (in Europa); in altre aree non è molto strutturato so allo status di Provincia (la prima Provincia perché la presenza globale dei cristiani-cattoli- camilliana in Africa e la seconda nell’Ordine ci è un’esigua infinitesimale minoranza (Thai- per numero di membri): questa celebrazione landia). ha visto un concorso emozionante e la parte- Si osserva che anche tra i camilliani non cipazione di decine di confratelli camilliani e si registra una grande disponibilità/attrattiva di religiose Figlie di San Camillo, di fedeli ed verso il ministero ospedaliero; inoltre a volte amici dei camilliani, del cardinale della dioce- questo ministero si riduce alla sola prassi sa- si di Ouagadougou e del vescovo ‘camilliano’ cramentale e/o eucaristica e non c’è un auten- Mons. Prosper Kontiebo. Abbiamo anche visi- tico coinvolgimento nel senso di un ministero tato il piccolo museo camilliano allestito per nella logica del ‘global pastoral care’ rispetto al l’occasione, con lo scopo di fissare e celebrare malato/sofferente in ospedale e rispetto all’o- la memoria camilliana negli ultimi 50 anni in peratore che opera nella struttura sanitaria. Burkina Faso (allora nazione dell’Alto Volta). Fare il ‘cappellano’, soprattutto nel conte- sto secolarizzato dell’Europa, è un’esperienza molto frustrante per vari motivi: la non prepa- Ouagadougou, venerdì 14 ottobre 2016 razione a sostenere il rifiuto e la ‘non-signifi- QUinTO GiORnO canza’ del ruolo; l’allargamento del concetto stesso di malattia ristretta non solo al momento La mattina di questo quinto giorno di in- dell’ospedalizzazione; la necessità di avere il contro è stata dedicata alla visita di alcune rinforzo di una ‘comunità camilliana ospeda- realtà camilliane in Ouagadougou: l’ospedale camilliani-camillians • 3-4/2016 141 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori san Camillo, il Centro di ricerca bio-molecola- stessi affermano che con ogni probabilità non re ‘Pietro Annigoni’ e il centro sanitario ‘Can- saranno riconfermati per un nuovo triennio a daf’. Sono realtà che testimoniano l’impegno partire dal 2017. La proposta formativa riguar- dei camilliani fin dall’inizio: offerta di salute ai derà i loro successori. Si offrono comunque delle più poveri (cure più semplici di carattere dia- utili suggestioni: dedicare almeno una giornata gnostico, prevenzione e vaccinazioni, forma- del corso per fare il punto della realizzazio- zione all’alimentazione neonatale, cura della ne del Progetto Camilliano nella propria realtà maternità (15 parti al giorno, in media) e della provinciale o di delegazione; uso dei media crescita neonatologica, interventi complessi per comunicare; conoscenza delle procedure di carattere chirurgico, accoglienza dei senza nei casi di delicta graviora; conoscenze basilari tetto, cura dei lebbrosi e deli anziani abban- di natura giuridica (Codice di Diritto Canoni- donati, …), che altrimenti non avrebbero altre co e Diritto proprio; gestioni dell’Archivio); di- risorse minimali per affrontare i loro problemi namica di relazione e di confronto soprattutto sanitari. L’offerta di salute, di qualità e in molti in contesti multi-culturali; competenze nella casi gratuita, si rivolge a tutti: impressiona po- collaborazione e nel team-work soprattutto in sitivamente osservare il grande numero di don- sede di Consiglio provinciale (valorizzazione ne ‘velate’ incinte e/o con bambini neonati, di della collegialità ed implementazione della tradizione musulmana’, che frequentano le no- confidenzialità tra i suoi membri), nell’aiuto stre strutture. Anche questa è una testimonian- rispettoso del ruolo dei Superiori locali e/o di za inequivocabile dell’universalità della carità: altri collaboratori locali (quale equilibrio nel- il bene si propaga da solo, quando è pensato la presenza del Superiore maggiore nella vita con onestà, progettato con passione, realizzato della sua Provincia), nella relazione con i con- con competenza. fratelli anziani; sensibilità e nella formazione Nel pomeriggio si concludono i lavori as- primaria e permanente; competenze nella ge- sembleari. P. Leocir Pessini propone l’iniziativa stione e nell’accompagnamento di religiosi in di un corso di formazione per i neo superio- crisi. Si chiede: questo corso sarà obbligatorio? ri maggiori (2017) come anche per quelli che Si segnala che in alcune aree ecclesiastiche, saranno rieletti. Si propone la data approssi- le associazioni dei Superiori e delle Superiore mativa della fine di giugno 2017, per almeno maggiori già si organizzano corsi di questo na- una decina di giorni. Si prevede di avvalersi già tura: il valore aggiunto di questi corsi sta nel della collaborazione competente dell’Unione fatto che si può incontrare e confrontarsi anche dei Superiori Generali di Roma. Questo radu- con Superiori di altre Congregazioni religiose no formativo, coinciderà anche con il radu- (scambio di esperienze). no annuale dei Superiori maggiori per l’anno Comunicazioni del Superiore generale: 2017. Si chiede ai superiori presenti di offri- • visita alla comunità camilliana a Tbilisi in re delle suggestioni Georgia – in occa- sull’organizzazio- sione della visita di ne delle tematiche, papa Francesco. L’o- delle tempistiche e pera dei camilliani, delle modalità per in tale occasione, rendere il più effica- ha avuto una riper- ce possibile questa cussione mediatica proposta formativa. molto significativa. Il limite della propo- Si ringraziano i con- sta sta nel fatto che fratelli polacchi e molti dei Superiori della ex provincia maggiori presenti al piemontese per il presente raduno so- sostegno che offro- no in tale servizio di no a tale missione. autorità da molti an- • Iniziative in- ni: alcuni da 10 an- ter-congregazionali ni! Come tale, loro tra Camilliani, Figlie

142 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori

di San Camillo direttamente in Ca- e Ministre degli sa Generalizia. Infermi: sono un • Nel presente radu- segno positivo di no, si è parlato po- dialogo e di col- co dell’animazione laborazione frut- e della promozione tuosa soprattutto vocazionale: è una per il futuro. priorità che biso- • Visite frater- gna far uscire dalla ne-pastorali-ca- carta, per impian- noniche: il Supe- tarlo con maggiore riore generale ha convinzione nella quasi terminato storia. il primo round • Si ringrazia per internazionale l’occasione emo- (manca la visi- zionante di aver po- ta in Germania, tuto partecipare al Haiti e Lourdes). A gennaio 2017 inizierà passaggio a Provincia del Burkina Faso e il secondo turno di incontri e di confronto. per l’opportunità di conoscere la splendi- • I prossimi capitoli provinciali: si raccoman- da figura di p. Celestino Di Giovanbattista da la preparazione ai Capitoli attraverso (popolo e religiosi burkinabé riconoscente delle commissioni preparatorie con l’ela- verso le persone e l’opera di questo confra- borazione di instrumentum laboris adegua- tello). Si lamenta il fatto che non c’è stata ti che impediscano ogni forma di improv- una presentazione complessiva, inziale, da visazione, con proposte molto chiare. Il parte del Superiore generale, della situazio- Progetto Camilliano sia alla base di questa ne dell’Ordine, soprattutto a margine delle preparazione capitolare, insieme alle indi- visite che sono state fatte nell’ultimo bien- cazioni offerte dai Messaggi che il Superio- nio. re generale ha finora offerto al termine del- • Ci si aspetta un’indicazione più precisa da le singole visite fraterne-pastorali, vissute parte del Governo generale sul futuro del- finora. Per le Province europee si tenga in le province camilliane europee. Imparare a debita considerazioni il tema dell’identità riconoscere e a dichiarare i reciproci pre- della Provincia nei prossimi tre anni (sop- giudizi tra religiosi europei e non-europei: pressione, unione, fusione, incorporazione ciò genererebbe maggiore unità, verità nel- con altre province, …). la fraternità. • Alcune informazioni sullo stato di traduzio- • Si ringrazia per aver scelto il Burkina Faso ne della Costituzione, approvata di recen- per questo raduno, nonostante le difficol- te, nelle diverse lingue dell’Ordine: inglese, tà di varia natura: il Superiore generale e francese, spagnolo, portoghese. Sono stati a consulta hanno voluto realizzare questo incaricati 4 religiosi – uno per lingua: quan- evento in questa terra. È stato un gesto pre- do le traduzioni saranno pronte, saranno zioso, inestimabile di incoraggiamento e stampate, con il testo italiano ‘a fronte’ (la di stima per la giovane e dinamica realtà versione italiana è quella ‘tipica’, secondo camilliana del Burkina Faso. Non si abbia la Santa Sede). paura di investire in questa terra così pro- mettente a livello di carisma e di ministero L’incontro si conclude con una serie di in- camilliano. È stata un’iniezione di ottimi- terventi liberi. smo e di speranza per tutti i membri del • In vista della nomina del Superiore pro- raduno: il futuro è ‘globale’. vinciale, si invitano i Superiori maggiori • Il Superiore generale conclude con i saluti a ricordare a tutti i religiosi, la loro libertà e i ringraziamenti, ricordando alcuni ap- nell’espressione della propria indicazione e puntamenti globali dell’Agenda prossima la libertà di mandare la propria indicazione dell’Ordine camilliani-camillians • 3-4/2016 143 Annual Meeting of the Major Superiors meeting of the superior General, the members of the General Consulta and the major superiors of the Order The Fiftieth Anniversary of the Arrival of the Camillians in Burkina faso

THE FiRsT DaY Burkina Faso. Our historical memory allowed Ouagadougou – monday, 10 October 2016 the various Provincial Superiors of the Prov- ince of Rome and the various Delegate Supe- The first day of the meeting began with riors and Vice-Provincial Superiors of Burkina morning prayers and a celebration of the Faso who have accompanied the growth and Eucharist when the victims of the typhoon in development of the Camillians in Africa to be Haiti, and all our religious involved in provid- remembered. Various Camillian religious from ing initial emergency aid, were remembered. Italy and Burkina Faso are already dead: their Prayers of thanksgiving were offered up for the celestial protection was invoked for the good happy fiftieth anniversary of the arrival of the and the progress of the Order. Camillians in Burkina Faso. The first great challenge for consecrated life This week will also be a propitious moment in Africa is formation. What kind of initial for- for the canonical advance of the Vice-Province mation and spirituality can we offer to young of Burkina Faso to the status of being a religious candidates in the context of the post-mod- Province. ern culture that we live in? Which discern- This first day was dedicated to a day of ment should be engaged in when choosing spirituality for those taking part in the meeting those people who provide formation and their and for the men and women Camillian reli- grounding and training? How should we or- gious who are present in Ouagadougou. ganise and stimulate the interest of religious in In the morning, Fr. Jacques Simporé – a for- their own personal ongoing formation? How mer member of the General Consulta – offered can we reconcile formation and specialisation a talk on the subject ‘Consecrated Life in the in studies with the direct exercise of Camillian ‘African’Context’. Pope Paul VI, during his first ministry? apostolic visit to Africa, exhorted consecrated The second challenge for consecrated life in people to ‘make Africa the second homeland Africa is living evangelical counsels to the full. of Christ’. Some basic coordinates of consecrat- Chastity should be lived with simplicity and ed life were remembered, starting with certain joy in order to challenge a widespread men- basic documents: the post-synodal exhortation tality which holds that religious live in a ‘latent Vita Consacrata and Ecclesia in Africa. state of hypocrisy’. The religious vow of pover- Tribute was paid to the Superior Generals of ty must take into account the very close fami- the Camillian Order – from Fr. Forsenio Vezza- ly ties that religious live for the whole of their ni to Fr. Leocir Pessini – who have succeeded lives. Given this, they feel the need to share one another and have planned, supported and some of their communal resources with their encouraged the presence of the Camillians in family relatives as well. This must be done in an

144 camilliani-camillians • 3-4/2016 Annual Meeting of the Major Superiors authentic spirit of hu- that had been present- mility, of transparency, ed in the talk (sugges- and of discernment, in tions about how to live agreement with their religious vows in Afri- Superiors. Obedience ca; will a single house springs from an intel- for formation be possi- ligent experience and ble in Africa, at least for an authentic under- Francophone Africa?; standing of their own what are the expecta- freedom. In the African tions of our European context, authority has a religious as regards the very strong role in the African religious who familial and civil con- are in Europe for min- texts. This good point istry and their studies: of departure should be what kind of integra- constantly purified in the concrete exercise of tion is possible? And what level of cooperation religious life as well. should there be?). The third challenge for consecrated life in In the afternoon, Fr. Gianfranco Lunardon Africa is life in community, experienced in the offered his thoughts – in the context of the spirit of a family, in the exercise of dialogue Year of Mercy and starting with the Camil- and forgiveness. lian charism and Camillian spirituality – on The fourth challenge for consecrated life ‘Mercy and Compassion: Ways of Humani- in Africa is community life experienced by sation’. members of different ‘ethnic groups’. From Find here the speech of welcome to those this springs a constant reinterpretation of in- taking part by Fr. Paul Ouedraogo, the Vice-Pro- culturation. Only in these terms will it be pos- vincial superior of Burkina Faso, and the text sible to acquire another role: being the voice of the Meditation that opened the meeting by of those who do not have a voice (convinced Fr. Jacques Simporé. immersion in the existential and geographical outskirts of man). The religious of the young Province of Bur- THE sECOnD DaY kina Faso number 109 in all and their average Ouagadougou, Tuesday, 11 October 2016 age is about 40. They are brilliant and generous young men who will increasingly have to ani- The second day of the meeting began mate their missionary spirit, their openness to with morning prayers and a celebration of the the complex and modern frailties of man. The Eucharist presided over by Msgr. Prosper Kon- Spirit of the Lord invites them to be grateful tiebo, a Camillian religious and the Bishop of for their history but also to continue to plan Tenkodogo, a new diocese of Burkina Faso. great things, for the good above all else of sick He represents one of the good fruits of the fifty people. years of the presence of the Camillians in this A showing of historical photographs end- African nation. ed the talk. These are a living testimony to the This week will also be a propitious moment commitment of the Camillians of the Province for the canonical advance of the Vice-Province of Rome from the outset, and the generous re- of Burkina Faso to having the status of a reli- sponse from the outset of young Camillians, gious Province. today adult Camillians, who have been able The morning of this second day of the meet- to take on the responsibility for leadership and ing (chairman Fr. Aris Miranda) was dedicated ministry in the complex ecclesial, social and to reports presented to the assembly by the in- health-care contexts of Burkina Faso. dividual major Superiors on their expectations Groups based upon a shared language then and the initiatives of their Provinces and/or engaged in thought and the sharing of views Delegations as regards the three priorities of about the subjects defined by the challenges the Camillian Project: economics, formation, camilliani-camillians • 3-4/2016 145 Annual Meeting of the Major Superiors and the animation of vocations and com- munication.

Summarising reference to the Camillian Project. Towards a Creative and Faithful Life Objectives of the Project: revitalisation and restructuring

The ‘Camillian Project’was conceived of, and drawn up, to facilitate a pathway with two inseparable tracks. From the outset these have been formulated in the follow- ing way:

• Interior revitalisation, through a per- sonal and community commitment to – Optimising the resources of the Order by spiritual discernment whose goal and ho- unifying or centralising services, above all rizon is: in the field of formation. – Exploring and savouring the essential val- – Unifying, amalgamating, fusing Provinces, ues of Camillan consecrated life. Vice-Provinces or Delegations. – Retrieving the sense of gospel radicality – Looking for new forms of leadership for the transmitted by the Founder. Order, etc. – Proposing anew with courage and enter- prise his inventiveness and charity. This weighty outline highlights ‘lights and – Motivating perseverance in the pathway of shadows’in the various Camillian realities of holiness, promoting a new culture of dy- the Order; tensions, challenges at the level of namic faithfulness. ideas, projects, limitations and frailties that are – Renewing human and professional compe- different according to the social and cultural tence to achieve an implementation of min- realities in which people live. A religious insti- istry that is adapted to new situations. tute inevitably moving at different speeds al- – Deepening ecclesial communion and most seems to emerge. openness to lay people. Camillians religious life in Europe is having – Intensifying and renewing pastoral care for to deal with a situation that involves the rapid vocations … ageing of the religious; small Provinces with a low number of religious rely upon the minis- And all of this supported by the intimate terial presence of Camillians who come from certainty of the centrality that should be given other parts of the world (Africa and Asia) with to spiritual life, lived in a more healthy fraternal whom new forms of synergy and cooperation life, on which should be based every present should be developed with an awareness of the and future achievement. diversity of the cultural horizons of departure; an animation of vocations that must take into • Restructuring or reorganisation, through a account a social and cultural context that is process that leads to: strongly secularised where the fragile testimo- – Reviewing the organisational structures of ny of our consecrated lives does not manage to the Order. attract the interest and the motivations of young – Fostering a change in mentality that makes men; and the inheritance of large health-care possible and effective the necessary coop- institutions and works that are very difficult to eration between the various parts of the Or- manage in an efficient way at an administrative der. level and in a way that constitutes witness to the Camillian life.

146 camilliani-camillians • 3-4/2016 Annual Meeting of the Major Superiors

A great enthusiasm emerges in the young the generalate house. He also reported on the Camillian realities of Africa and Asia which – in activities of the central economic commission realistic terms – does not conceal difficulties at of the Order (Fr. G. Contarin, Fr. L. Testa, Fr. G. the level of growth. Primary attention is paid Scattolin and the accountant M. Iannacchino). to the field of the formation of those who pro- Since its creation, after the election of the new vide formation and the young candidates for Superior General (in 2014), this commission Camillian religious life, as well as ongoing for- has met four times in Rome and since its cre- mation especially for religious engaged in their ation two other members have been added to first years of ministry. Everyone agrees on the it (Dr. Emilio Villar and Fr. Mario Kozik). The need for formation to be directed in a serious general financial administrator reported - cer way towards the meaning of missions: young tain observations that had been made at the candidates must grow in the spirit of mission. time of the meeting of all the financial admin- The greatest concerns are felt at an econom- istrators of the Provinces and the Delegations ic level, above all as regards continuity in the of the Order that took place in Rome in early maintenance of institutions and activities in- 2016: the aim was to describe to them, and to volving formation and ministry after the end- ‘train’them in, the compilation of the special ing of contributions from the ‘mother’ Provinc- form of the Order in order to achieve a uni- es, which are usually European. New forms of fied and uniform system of accounting. It was fund raising are being organised; an attempt is stated with satisfaction that all the Provinces being made to develop in religious a greater and Delegations of the Order had sent in their sense of responsibility towards goods that are accounts even though not all of them had done already possessed in the logic of evangelical so using the standard form. poverty; new forms of ministry are being drawn Fr. Leocir Pessini observed that a ‘new cul- up – compatible with local health-care and so- ture of accounts’was beginning to be created in cial realities – that will allow new economic in- the Order in line with the spirit of the General flows. Cooperation with local Churches, with Chapter of 2014 which had requested increas- dioceses, and with the various Bishops’Confer- ing transparency in accounting. ences, which greatly appreciate the profession- alism and the sensitivity of the Camillians, with the request by various bishops that in their di- THE THiRD DaY oceses as well initiatives involving health care Ouagadougou, Wednesday, 12 October 2016 and formation in the world of health should be implemented, is also valuable. The third day of the meeting began with At the end of these papers, not only did morning prayers and the celebration of the problems and tensions emerge but also, and Eucharist presided over by Fr. Laurent Zoun- above all else, the question of growing in the grana, the Vicar General of the Order and a ‘broad’logic of the Order, overcoming exagger- religious from Burkina Faso who is an expres- ated regional and Provincial attachments, with sion, through his own vocational history, of the a greater synergy as regards planning, econom- beginnings of the fifty years of presence of the ic, financial and above all human resources… Camillians in this African nation. because in the end ideas must be incarnated in In the opening prayer, Fr. Laureant thanked ministerial action and the charismatic passion the Lord for the gift of the charism given to the of religious as individuals and as a community. Order of Camillians; for the Camillians who for During the second part of the afternoon, the second time were celebrating their annual Br. José Ignacio Santaolalla, the general finan- meeting of major Superiors in Burkina Faso; cial administrator of the Order, presented the for the first Camillian missionaries who had consolidated balance sheet of the Order that expanded and borne witness to the charism of had been drawn up by the central economic mercy in the Americas (starting with Peru), in commission, starting with the individual ac- Asia (with the work of Fr. Antonio Crotti), and counts of the Provinces, Vice-Provinces and in Africa (with Fr. Stanislao Carcereri at the out- Delegations and the annual accounts for the set who followed in the footsteps of the Blessed year 2015 and the budget for the year 2016 of Daniele Comboni and then with the arrival of camilliani-camillians • 3-4/2016 147 Annual Meeting of the Major Superiors the Camillians of the should attend to direct- Province of Rome). ing the dynamic of fu- The morning and sion. the afternoon of this At the present third day of the meet- time some European ing (chairman Fr. Lau- Provinces have cho- rent Zoungrana) were sen to strengthen their dedicated to a debate agreements with other of the major Superi- younger and more dy- ors who were organ- namic parts of the Or- ised into ‘continental der: offering culture, blocs’(Europe, Africa, formation and history Asia, and the Ameri- in exchange for youth, cas). enthusiasm…and some The subjects for the problems as well! reflections of the groups were: the possibility of Governance is needed starting with the inter-Provincial cooperation, starting with the general government of the Order which Camillian Project; the challenges/future for the should assure guidelines that can manage un- continents to which they belong; and coopera- ion, overcoming provincialism, not being sat- tion at the level of ministry and formation. The isfied with being only spectators of the self-re- European Provinces were asked to focus on the ferring management of individual actors, and prospects for their own survival (fusion, union, addressing the inevitable tensions that may amalgamation, closing down, moving to being arise. a Delegation of…) and they were also asked Looking to the present and the future, the to conserve these reflections and then develop request was made to continue with the im- them in their respective Provincial Chapters. provement of shared formation: studying, liv- Lastly, there was ‘the question of the diaspora ing and growing together helps knowing about of religious in different Provinces’. The partici- each other in diversity and this can be used to pants were invited to be practical and realistic advantage in a future of unity. It also helps to in their proposals, taking into account the reali- improve a sense of belonging to the Order and ties and contemporary situations in which they thereby overcomes regionalism. live, with their respective lights and shadows. Fr. Leocir Pessini, the Superior General, sug- gested that the next Provincial Chapters of the Provinces of Europe, as early as the year 2017, The Continent of EUROPE should theorise in a specific way the question of their future – this would be an opportunity Without too many preambles, it is evident to offer new sets of criteria. that the European Provinces are experiencing In Europe, the sense of belonging to a Prov- a fall in the number of their religious, with the ince has always been a great value, a motiva- exception of the Province of Poland. Many re- tion for commitment, almost a personal identi- ligious institutes have begun a process of unifi- fication. Until a few years ago this was a point cation, fusion and amalgamation. of strength. It is now becoming a noose that im- However, the ageing of religious is not the prisons us and makes us less free in our choic- only aspect that has to be considered when es. Often there are emotions and fears which thinking of a possible fusion/union of Prov- are at times irrational…It is no good concealing inces. There are also other criteria that should them. Articulating them can help us to convert be taken into account: language, the use and them or be less subject to them. destination of our material possessions, and Hitherto the fusion of European Provinces the reorganisation of the charismatic presence has not met with much success: there have in the homelands of the religious. In addition, been differences of language, cultural tensions, we should also ask ourselves who should take historical questions. the initiative in the process of fusion and who

148 camilliani-camillians • 3-4/2016 Annual Meeting of the Major Superiors

Much more sub- A brief update on stantial is the consen- the mission in Indone- sus on moving towards sia: this is a land that a project of joining is very promising at parts of the Order out- the level of vocations; side Europe that are many candidates are young but dynamic, already in the noviti- trying to create syn- ate; others are studying ergies in Europe with philosophy and theol- the injection of new ogy. One can perceive resources from the ex- a great future for the tra-European context. Camillian experience The question of the in this land, in par- diaspora of religious: ticular in the Island of the number of religious Flores. sent to Europe by parts of the Order in other continents is such that it is no longer possible to reduce this phenomenon to being something The continents of that is extemporaneous. It is becoming a system- nORTH anD sOUTH amERiCa atic approach that is assuring the very function- ing of some Provinces. As such, one perceives The Camillians have many shared ele- the need to regulate this presence (providing ments – above all in South America – which guidelines) which will steadily acquire the pro- can assure pathways of increasing unity and file of ethnic communities abroad that will have cooperation (the Camillians have been present a certain autonomy in relation to the Camillian in the Americas for over 300 years). presence in their local areas. For about twenty years there have been meetings of men and women Camillians who provide formation; there have also been annu- The continent of asia al meetings of all the major Superiors; of all the heads of Camillian centres for formation; and Problems relating to the ending of Provinces of all the heads of pastoral care (chaplains). do not exist. Rather, there are various projects At the planning level, a feasibility study is for cooperation between different Provinces, being continued for a single novitiate for the above all in the field of formation (a period of whole of the Americas, to be established in the novitiate, formation in philosophy and the- Brazil, with a single project for formation, with ology, ministerial experiences). The question of increasing synergy between those people who the sending of religious in mission from one provide formation. Province to another was discussed. Over the next few years, a unitary meet- Concrete proposals and/or initiatives: the ing is proposed for all the members of the Lay opening in Asia of a common house for candi- Camillian Family in the Americas; for all of the dates for mission in India, the Philippines and financial administrators; and for the heads of Indonesia; beginning a mission in Cambodia; as communication and archives in order to gather regards the mission in China, the proposal was historical data on a very important Camillian made to explore the real possibilities of reopen- presence which deserves to be known about ing the mission in this large continent; the ma- and shared. jor Superiors of the Order were invited to send religious and students to the centres for pastoral care in the Philippines and India which offer ex- The continent of aFRiCa cellent CPE courses and courses in pastoral care in health; encouraging cooperation with CADIS, In western Africa there is also a very close making available at least one religious to pre- form of cooperation above all else at the level pare himself for this in each Province. of formation. This synergy is more difficult with camilliani-camillians • 3-4/2016 149 Annual Meeting of the Major Superiors the Camillian structures of eastern Africa (Ken- the affliction of my people…and have heard ya, Uganda, Tanzania). The Delegation of Ken- their cry…I know their sufferings and I have ya, in particular, should take a strong initiative come down to deliver them’. This is the back- in this process of greater cooperation and unity. ground at the level of ideals and proposals It is important to dedicate resources to the against which every initiative involving emer- study of languages which can help in the cre- gency action by CADIS takes place. ation of knowing about each other and coop- The recent initiatives under various head- eration. It is increasingly necessary to return to ings engaged in by members of CADIS were a culture of internationality, of free giving, and then described: in Haiti after the recent ty- above all else of a sense of mission. phoon Matthew (over the following days Fr. The need was seen to purify the motivations Sam Cuarto and Anita Ennis – a member of the for religious being chosen and then sent out on Lay Camillian Family – will leave for Haiti for ‘mission’(both those of the Superiors that send a first survey of needs and to offer the first sys- them out and those of the individual religious tematic forms of intervention); in Italy after the who are sent out). There was agreement on the earthquake in the centre of Italy; in India after need to establish a clear agreement with the the flooding in Bihaji; in Austria with aid for the religious that are sent out on mission and with Syrian, Iraqi and Pakistani refugees; in Nepal the Provinces that receive them: objectives, after a devastating earthquake; and in the Phil- time scales, remuneration. ippines following the typhoon Haiyan (which Once again reference was made to the re- caused over ten thousand deaths). sponsibility of the General Consulta to direct Often these catastrophic events afflict ge- this epochal change as regards the various ographical areas (the Philippines, India, Thai- Camillian areas of the world, above all the flow land, Benin, Haiti) that are near to nations of ‘young and dynamic’religious from Africa to where we are present as Camillians with our Europe: what kind of Camillian presence and communities and our activities involving meaning do we want to assure for the near fu- health care and formation, but above all they ture? afflict countries that are endemically poor, with large parts of the population already living in Third day of the meeting of the major Superiors situations of deep poverty. Third day of the meeting of the major Superiors CADIS arose out of the basic idea (2000- Major Superiors of the Camillians, General 2007) of creating a team that would be trained Consulta of the Camillians, Camillians. in a professional sense to intervene in cases of health-care and social emergencies. In the United States of America in the years 2007- THE FOURTH DaY 20014 the NGO ‘SOS DOCTORS’was found- Ouagadougou, Thursday 13 October 2016 ed. As early as 2014, the institutional and oper- ational identity of CADIS began to be outlined. The morning of the fourth day of the meet- CADIS is improving its own internal struc- ing (chairman Br. J. Ignacio Santaolalla) was ture and its internal staff organisation in order dedicated to the description of certain initia- to institutionalise its operational processes; to tives of the general curia: CADIS, the former produce its operational manual; to train its own CTF; various activities connected with the min- members at a professional level; and to raise istry of the Order. the funds that are needed for its own activities Fr. Aris Miranda, the member of the Gen- in line with the criteria of transparency and in- eral Consulta responsible for ministry, warmly ternal and external consistency. The principal thanked all the major Superiors for the great values that are pursued by CADIS are solidarity, readiness to help and generosity that they had listening, cooperation, transparency and a ca- demonstrated over the previous year in sup- pacity for team-work. porting the various initiatives to address emer- One of the current priorities of CADIS is the gencies and the ministry of the Order. formation of its members in order to achieve The meeting began with a reading of a Bib- suitable skills and expertise and a suitable lical passage from Exodus 3:7-8: ‘I have seen methodology: this is not only a matter of bring-

150 camilliani-camillians • 3-4/2016 Annual Meeting of the Major Superiors ing water and medi- • In the Philippines: cal supplies but also reforestation and the of bringing aid that retrieval of bio-di- is able to develop the versity, and a devel- resilience of people opment programme afflicted by the trage- for subsistence after dy of disasters. the impact of the ty- An attempt is phoon (‘care for our made to organise common home’). projects that are also • In Austria: facil- sustainable in an eco- itating social inclu- nomic sense: the rais- sion and cultural in- ing of necessary funds tegration for about should be carried out 200 Syrian and Iraqi according to the logic of truth and evident women refugees (the teaching of German transparency. and instruction in Austrian culture). The beneficiaries of the actions of CADIS • In Nepal: social inclusion of the victims are principally the most vulnerable families, of the earthquake in a disadvantaged geo- above all those that live in the most isolated graphical area at the foot of the Himalayas way geographically and the most excluded (psycho-social intervention for the develop- way socially, for whom even minimal access ment of resilience). to minimal help is precluded. • The formation of members in Bangkok (No- The aim of the aid revolves around four vember 2016), constructing and strength- ‘r’s. The first ‘r’ is an immediate response to an ening the skills and expertise of the leaders emergency and the identification of needs for of CADIS. long-term projects; the second ‘r’ is rehabilita- • The offering of a master’s degree (course of tion; the third ‘r’ is resilience (developing the specialisation) in ‘humanitarian care’ in co- endogenous capacity of people so that they operation with the Camillianum and Caritas can address forms of resistance and subse- Internationalis. The final outcome should be quent emergencies); and the fourth ‘r’ is reform the offering of a specialist manual on the of the ‘policies’of a country so as to organise subject of humanitarian aid in emergency the social and civil communities according to situations. the criteria of justice and responsibility for the • A twinning project for fundraising: Australi- common good. an and Taiwan have responded to the needs In June 2016 CADIS had its civil juridical provoked by the disasters that afflict the re- status recognised by the Italian State: the found- gion of Asia; Europe will deal with initia- er was the Order of Camillians in the person tives in Africa; and (North and South) Amer- of the pro-tempore Superior General; the par- ica will deal with emergency initiatives in ticipants are Italian or non-Italian entities and the Pan-American area. Camillians or non-Camillians who nonetheless share the spirit of service, of intervention and A concrete proposal: the organisation of a of care specific to the Camillians. CADIS has its regional CADIS in each Province and secur- own governing board, its own president (Br. J. ing – if this is possible – its civil registration; Ignacio Santaolalla), and its own executive di- identifying two religious – who could be part rector (Fr. Aris Miranda): all these posts have a time – who will follow these projects; cooper- mandate of three years. The invitation extend- ating with the solidarity fund for the first initi- ed to the various Provinces is to coordinate the atives. various offices of ‘national CADIS’in their own Fundraising: the funds come principally regional areas, perhaps engaging in the civil from Italian Caritas, from Madian Orizzonti, registration of this organisation in their own from the Pro.Sa. of the Holy See, from oth- nations. er religious Congregations, from benefactors Projects and programmes now underway: above all in Italy, and from other Camillian camilliani-camillians • 3-4/2016 151 Annual Meeting of the Major Superiors

Provinces and Delega- and sharing of projects, tions (Spain, Taiwan, their application and Australia, Germany, the their implementation. United States of Ameri- Better communication ca, Brazil, Australia…); of this kind would also the campaign for fund- be beneficial in achiev- raising in India; and ing a more detailed and various international comprehensive knowl- organisations. For the edge about the activi- moment, the funds are ties of the association, linked to individual which would in turn projects: a body for the have beneficial effects fundraising campaign at the level of fundrais- for the creation of an ing. ongoing fund, with a The request and constant flow of resources, has not yet been proposal was made to CADIS to organise itself activated. so as to be able to intervene in emergencies At the present time, 77% of the funds has generated by situations of war as well. been totally invested in direct projects; the re- Fr. Aris offered further clarifications on the maining 33% meets the cost of staff/personnel activity of the Secretariat for Ministry (which is of the headquarters in Rome. The running costs made up of representatives of the various areas of the headquarters of CADIS in Rome are met of the Camillians world: Europe, Italy, Franco- by the generalate house. phone Africa, Anglophone Africa, pan-Ameri- The global vocation and the charismatic ca, and Asia). mission of CADIS is to respond to the vulnera- The following meetings were held: bility of man, prostrated in his dignity and his • 21-24 April 2016 ‘Madrid Exchange’: an primary needs by various natural and non-nat- international meeting of the directors of ural disasters. It offers a response in line with Camillian centres for pastoral care. The the coordinates of professional practicality (the proposals that sprang from the meeting and aim is not only to respond to disasters after which should be developed in the near fu- their impact but also to foresee them – accord- ture were as follows: encouraging cooper- ing to what is realistically possible, reducing ation between the Camllianum and other their future impact when they occur again) and outlying centres; encouraging the enrol- of tenderness in compassion, in order to create ment of new students at the Camillianum; pathways of a psycho-social nature that lead to and greater cooperation between the outly- the growth of resilience. ing centres for pastoral care, above all this Some questions were asked and some ob- should be offered by those that are more servations were then made from the floor. structured to those that are less structured. Emphasis was laid upon the need for precise • 4-6 November 2016: an international accounting at an economic level – as regards conference at Rome of Camillians who both income and outgoings (one is dealing are involved in providing pastoral care in here with creating a culture and a mentality of health – chaplains (47 enrolments so far). clarity and honesty). The commitment to trans- • 26-30 April 2017: at San Paolo in Brazil, parency concerns both ‘general’donations that a meeting of Camillian parish priests and are not intended for specific projects and do- rectors. nations intended for very detailed projects for The proposal was made to establish in our action. Order a ‘day for Camillian ministry’ in which Another sensitive area is that of communica- greater visibility could be given to a systematic tion in relation to the initiatives of CADIS: shar- analysis of Camillian ministry (spiritual assis- ing news about projects that are underway is tance in hospitals); to the involvement of lay not always easy. This is an appeal to everyone people who work with us (offering witness and to cooperate in fundraising, in the description spiritual quality of a Camillian matrix) and of

152 camilliani-camillians • 3-4/2016 Annual Meeting of the Major Superiors the local Churches in which we live (coopera- Afterwards we went to the ‘St. Camillus’par- tion with diocesan offices for pastoral care in ish church for a celebration of the Eucharist health); and to thinking about the possibility of during which the decree of the Superior Gen- inter-religious dialogue specifically in the field eral for the canonical erection of the Vice-Prov- of the spirituality of health and care. ince of Burkina Faso to the status of a Province It was observed that in some areas of the (the first Camillan Province in Africa and the world it is increasingly difficult (because this second in the Order in terms of the number ministry not very valued, esteemed or recog- of its members) was read out. This celebration nised) to exercise the very simple and daily witnessed the thrilling and participatory flow ministry of a chaplain (in Europe); in other ar- of tens of Camillian men religious and of wom- eas this ministry is not very structured because en religious of the Daughters of St. Camillus; in overall terms Catholic Christians constitute of the faithful and friends of the Camillians; of an infinitesimal minority (e.g. Thailand). the Cardinal of the diocese of Ouagadougou; It was observed that amongst Camillians and of the ‘Camillian’bishop, Msgr. Prosper as well a great readiness to engage in hospital Kontiebo. We also visited the small Camilli- ministry, and its attractiveness for them, are not an museum which had been organised for the to be seen. In addition, at times this ministry is occasion and has the goal of establishing and reduced to the ministration of the sacraments celebrating the Camillian commemoration of and/or the Eucharist alone and there is no au- our fifty years in Burkina Faso (previously the thentic involvement in the meaning of this min- Upper Volta). istry according to the logic of ‘global pastoral care’ for patients/suffering people in hospitals Fourth day of the meeting of the major Supe- and the personnel who work in health-care in- riors stitutions. Fourth day of the meeting of the major Superi- Being a ‘chaplain’, above all in the secular- ors and the celebrations for the elevation to the ised context of Europe, is a very frustrating ex- status of a Province of the Camillian Vice-Prov- perience for various reasons: not being trained ince of Burkian Faso to receive a rejection and the ‘non-significance’ Camillian Province of Burkina Faso, Camilli- of the role; the expansion of the very concept ans in Burkina Faso, CADIS, Camillian Disaster of illness which is not confined to the period of Service International, meeting of the Camillian hospitalisation; and the need to have the back- major Superiors up of a ‘Camillian hospital community’ which allows the development of a style of ministry in an increasingly effective way and the working THE FiFTH DaY through of the tensions and difficulties that arise. Ouagadougou, Friday, 14 October 2016 In the afternoon we paid tribute to the cen- tre for the rehabilitation and social and pro- The morning of the fifth day of this meeting fessional reintegration of young women ded- was dedicated to certain Camillian centres in icated to Fr. Celestino Di Giovanbattista who Ouagadougou: the St. Camillus Hospital, the was killed a few years ago when exercising ‘Pietro Annigoni’ Centre for Biomolecular Re- his ministry with the inmates of the prison of search, and the ‘Candaf’ Health-Care Centre. Ouagadougou. The sister and the two nephews These are centres that bear witness to the role the of Fr. Celestino, from the town of his birth in Camillians have performed from the outset: the the Province of Aquila, were also present. We offer of health to the poorest people (more sim- prayed at his grave deeply moved: Fr. Celestino ple treatment of a diagnostic character, preven- was buried in the compound of the St. Camillus tion and vaccinations, training in how to feed Parish of Ouagadougou where for twenty years new born babies, care for motherhood – on av- he had been the parish priest, winning the es- erage fifteen births a day, the growth in services teem and the affection of the people. This was for new born babies, complex surgical opera- something that we were able to touch with our tions, the taking in of the homeless, care for own hands that evening. lepers and abandoned elderly people…) who otherwise would not have the minimal resourc- camilliani-camillians • 3-4/2016 153 Annual Meeting of the Major Superiors es that are needed to a basic knowledge of address their health- a juridical character care problems. The (The Code of Canon offer of health – qual- Law and the law of ity health and in the Order; the man- many cases free of agement of archives); charge – is made to the dynamics of rela- everyone. A positive tionships and interac- impression is gained tion above all in mul- when one observes ti-cultural contexts; the large number skills and expertise of women ‘with in cooperation and veils’who are expect- team-work above all ant and/or with new in Provincial Coun- born babies, belong- cils (the valuing of ing to the Muslim collegiality and the tradition, who come to our centres. This is an implementation of confidentiality amongst unequivocal testimony to the universality of their members), with a respectful helping of the charity: good propagates itself on its own when role of local Superiors and/or local co-workers it is thought of with honesty, planned with pas- (as a balance as regards the presence of the sion, and implemented with competence. major Superiors in the lives of their Provinc- During the afternoon the deliberations of es), and in relationships with elderly religious; the assembly came to an end. Fr. Leocir Pessini sensitivity in primary and ongoing formation; proposed the initiative of a course of formation and skills and expertise in the management for new major Superiors (2017) and for re-elect- and accompanying of religious who are in a ed major Superiors. The rough date of the end state of crisis. of June 2017 was proposed, with at least about It was observed that in some ecclesiastical ten days suggested for such a course. It was areas the associations of Superiors and major envisaged that the qualified cooperation of the Superiors already organise courses of this na- Union of Superior Generals of Rome could al- ture; the added value of these courses lies in ready be drawn upon. This meeting for forma- the fact that one can also meet and dialogue tion would also coincide with the annual meet- with Superiors of other religious Congregations ing of the major Superiors for the year 2017. The (the exchange of experiences). Superiors who were present were asked to offer Communications of the Superior General: suggestions on the organisation of the subjects Visit to the Camillian community in Tbilisi to be addressed, the timetables involved, and in Georgia on the occasion of the recent visit the ways by which this offer of formation could of Pope Francis. At the time of this visit, the be made as effective as possible. The limitation work of the Camillians received important at- of the proposal lay in the fact that many of the tention in the mass media. The religious of the major Superiors present at this annual meet- Province of Poland and of the former Province ing had provided this service of authority for of Piedmont were thanked for the support that many years – some for ten years! Given this, they have offered to this mission. they themselves observed that in all likelihood Inter-Congregational initiatives between they would not be reconfirmed for a new three- the Camillians, the Daughters of St. Camillus year period starting in the year 2017. This offer and the women Ministers of the Sick: these are of formation would concern their successors. a positive sign of dialogue and of fruitful coop- Useful suggestions were made on the proposal: eration for the future. the dedication of a least one day of the course Fraternal-pastoral-canonical visits: the Su- to assessing the implementation of the Camil- perior General had almost finished his first lian Project in the Superiors’own Provinces or international round (there were still the visits Delegations; the use of the mass media for the to Germany, Haiti and Lourdes). The second purposes of communication; the acquisition of

154 camilliani-camillians • 3-4/2016 Annual Meeting of the Major Superiors

and Portuguese. Four religious will be entrusted with this task. When the translations are ready they will be printed, with the Italian text on the facing page (the Italian version is the ‘master’ translation accord- ing to the Holy See). The Superior General expressed thanks for the moving experience of being able to take part in the move in Burkina Faso to being a Province and for the opportunity of being able to learn about the splendid figure of Fr. Celestino Di Giovanbattista (the people and the religious of Burkina Faso were grateful to this religious and his work). He also expressed thanks for round of meetings and dialogue would begin the choice of Burkina Faso for this meeting in January 2017. despite the difficulties of various kinds: the The next Provincial Chapters: the prepara- Superior General and the General Consulta tion of Chapters through preparatory commis- had wanted to hold this event in this land. It sions with the drawing up of a suitable instru- had been a valuable and inestimable gesture mentum laboris which would impede all forms of encouragement and esteem for this young of improvisation, with very clear proposals, was and dynamic Camillian Province of Burkina recommended. The Camillian Project should Faso. One should not be afraid of investing form the basis for the preparations for these in this land which is so promising at the level Chapters, together with the indications offered of the Camillian charism and ministry. It had by the Messages that the Superior General had been an injection of optimism and hope for hitherto sent at the end of his individual frater- all the members of the meeting: the future is nal-pastoral visits. ‘global’. Some information on the progress of the The Superior General ended the meeting translation of the Constitution – which had with salutations and thanks and reminded been approved recently – into the various lan- those present of certain global appointments guages of the Order: English, French, Spanish in the near future in the diary of the Order.

camilliani-camillians • 3-4/2016 155 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori

Simposio Internazionale di bioetica (SIB) Governance, ecologia salute pubblica: problemi biomedici e questioni bioetiche 17-18 Ottobre 2016, Ouagadougou – Burkina Faso

Prof. Jacques SIMPORE Il Presidente del Comitato Organizzatore Dr. Joseph Sawadogo Il Moderatore generale M. Eric Basga Tapsoba Il Relatore generale sintesi delle relazioni Primo giorno del simposio

I religiosi camilliani in unione con la ONG Cerimonia di apertura Salute e Promozione Umana (SAPHE) hanno organizzato dal 17 al 18 ottobre 2016 a Oua- La cerimonia di apertura solenne si è svolta gadougou, un Simposio di Bioetica in occa- lunedì 17 ottobre 2016 alle ore 9.00. È stata sione della celebrazione dei cinquanta (50) presieduta dal professor Michel Filiga Sawa- anni di presenza dei Camilliani Burkina Faso. dogo, ministro dell’istruzione superiore, del- Il Simposio si è svolto sotto l’alto patronato di la ricerca scientifica e dell’innovazione, alla Sua Eminenza il Cardinale Philippe Ouédrao- presenza del dott. Smaila Ouedraogo, Mini- go, Arcivescovo di Ouagadougou, di sua Ec- stro della Salute e del rappresentante del Mi- cellenza Monsignor Piergiorgio Bertoldi, Nun- nistero dell’Ambiente, della Green Economy e zio Apostolico, del professor p. Leocir Pessini, dei cambiamenti climatici, di alcuni deputati Superiore Generale dei religiosi camilliani e dell’Assemblea nazionale e delle autorità am- sotto il patrocinio del Ministro per istruzione ministrative e religiose. La cerimonia di aper- superiore, per la ricerca scientifica e l’innova- tura solenne è stato caratterizzata da quattro zione, del Ministro della Salute e del Ministro interventi. dell’Ambiente, della Green Economy e del Il professor Jacques Simpore, Presiden- cambiamento climatico. Il Simposio ha riunito te del Comitato Organizzatore del Simposio circa 250 partecipanti provenienti da venti (20) è stato il primo a parlare. In primo luogo ha nazioni in Europa, Oceania, Americhe, Asia e accolto i partecipanti. Dopo aver identificato Africa. Il lavoro ha avuto luogo nel National le cause del cambiamento climatico, ha poi Hall Conference Center cardinale Paul Zoun- evidenziato che vi è uno stretto legame tra il grana ed è consistito principalmente in una se- cambiamento climatico e la proliferazione di rie di conferenze e panel guidati da eminenti agenti patogeni di tutti i tipi. Ha sottolineato scienziati e figure religiose. Il simposio si è svi- che, sulla scia dell’Enciclica Laudato sì il te- luppato in due giorni. ma degli appelli del simposio ci richiama alla nostra responsabilità verso la Madre Terra. A seguire, il Superiore Provinciale dei Camillia- ni, p. Paul Ouedraogo ha offerto il benvenuto ai partecipanti manifestando la sua gratitudine ai Vescovi e ai membri del governo per la loro

156 camilliani-camillians • 3-4/2016 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori partecipazione. Padre Leocir Pessini, Superiore Nanoro e il locale ospedale San Camillo, e poi Generale dei religiosi camilliani ha esternato hanno esposto due temi dal titolo: la sua soddisfazione per questo Simposio ed • Facteurs de risques génomique et environ- ha accolto calorosamente gli organizzatori e i nemental des maladies cardio-vasculaires partecipanti. chez les Africains; Il discorso di apertura è stato offerto dal pro- • Etude de phase III, multicentrique pour év- fessor Michel Filiga Sawadogo, ministro dell’i- aluer l’efficacité du candidat vaccin RTS, S struzione superiore, della ricerca scientifica contre le paludisme en Afrique. e dell’innovazione. Ha iniziato riconoscendo Nel pomeriggio del giorno 17 ottobre, le il merito degli attori di questo simposio. Af- relazioni sono state date sotto forma di panel frontando il tema del simposio, ha esortato i sul tema generale: Philosophie, Ethique et Eco- partecipanti ad una riflessione responsabile e logie, sur les aspects philosophiques, anthro- attenta sulle origini dei cambiamenti clima- pologiques, culturels et sociologique de l’écol- tici e a mettere in pratica le suggestioni e le ogie, en rapport avec la santé et le bien-être raccomandazioni che saranno formulate. Ha général de l’Homme. Questo grande tema è sottolineato la necessità di un’azione comune stato suddiviso in tre sotto-temi: il professor del genere umano che contribuisca alla con- Peter Nacoulma su Etica e ambiente: la neces- servazione dell’ambiente ed in particolare del sità per l’avvento di un uomo nuovo, il dottor nostro ambiente di vita. Va sottolineato che Abdoulaye Barro su La questione ecologica e il la cerimonia di apertura è stata caratterizza- destino del genere umano e, infine, il professor ta dall’esecuzione brillante di alcuni canti da Jacques Simpore su La dimensione umana della parte del coro della USTA (Università San Tom- crisi ecologica. Va sottolineato che nel lavoro maso Apostolo). del pomeriggio la presenza dei relatori è sta- ta arricchita dalla presenza dei docenti Cyril Comunicazioni Mahamadé e Savadogo Kone.

Dopo la cerimonia di apertura, ai parteci- Secondo giorno del simposio panti sono stati offerti degli indirizzi di saluto inaugurali rispettivamente da Sua Eccellenza Nel giorno 18 ottobre 2016, secondo ed Monsignor Joachim Ouedraogo, Vice-Presi- ultimo giorno del simposio, il lavoro è stato dente della Conferenza Episcopale del Bur- suddiviso al mattino e al pomeriggio. kina-Niger sul tema Introduzione a Laudato Al mattino, sono stati trattati quattro temi. Il sì – e da monsignor Jozsef Forro, incaricato primo è stato sviluppato dal Superiore generale d’affari della Nunziatura Apostolica in Burkina dei Camilliani, il professor p. Leocir Pessini: Faso-Niger, sul tema Bioetica, l’ambiente e la Van Rensselaer Potter: un’idea originale di bio- salute nella prospettiva di Laudato sì. etica globale ed ecologia. Il secondo tema Il Tali comunicazioni inaugurali hanno intro- cambiamento climatico e salute: quali rischi? E dotto una serie di tre relazioni sul tema gene- quali rimedi?, è stato sviluppato dal rappresen- rale Governance, etica, ecologia e salute. La tante dell’OMS in Burkina, il professor Alimata prima, data dal signor Désiré Yameogo, consi- Diarra-Nama. Il terzo tema è stato trattato dal gliere tecnico del Ministro dell’Ambiente è sta- professor Pierre Innocenzo Guissou: Il cam- ta tutta incentrata sul tema Governance e ge- biamento climatico, la ricerca farmacologica e stione dei problemi ecologici. Il secondo tema fitosanitaria. Infine, per concludere le attività Governance, Ecologia e Gestione della Salute del mattino, il dr. Edgar Traore ha intrattenuto i è stato sviluppato dal professor Paul Sawadogo, partecipanti con una relazione dal titolo Con- deputato all’Assemblea Nazionale del Burkina tributo degli OGM per la salute umana, anima- Faso. La terza relazione che ha concluso l’at- le e il loro effetto sull’ambiente. tività del mattino del giorno 17 ottobre è stata Il pomeriggio del 18 ottobre è stata dedicata proposta dal dott. Maminata Traore, assistente al lavoro di sintesi che ha permesso ai parteci- del signor Ousmane Traore. Entrambi i relatori panti al simposio di formulare cinque racco- prima della presentazione hanno relazionato mandazioni per una migliore tutela dell’am- sulla collaborazione tra il Distretto Sanitario di biente. Il coordinamento è stato realizzato dal camilliani-camillians • 3-4/2016 157 Raduno Annuale dei Superiori Maggiori moderatore generale del simposio, il dr. Joseph Salute, non solo la sensibilizzare dell’opi- Savadogo. nione pubblica sull’impatto dei cambia- menti climatici sulla salute pubblica, ma Raccomandazioni anche l’azione diretta in relazione ai due citati traguardi per una lotta più efficace 1. Noi partecipanti al Simposio Internazionale contro le malattie indotte dal cambiamento di Bioetica sul tema Governance, ecologia climatico globale. e salute pubblica: problemi biomedici e 4. Noi partecipanti al Simposio Internazionale questioni bioetiche, celebrato dal 17 al 18 di Bioetica sul tema Governance, ecologia ottobre 2016 a Ouagadougou, consideran- e salute pubblica: problemi biomedici e do la relazione del lavoro di sintesi del sim- questioni bioetiche, celebrato dal 17 al 18 posio di bioetica che ha sollevato il proble- ottobre 2016 a Ouagadougou, raccoman- ma dell’ambiente; data l’importanza della diamo alle ONG, ai leader religiosi e po- ricerca scientifica nel campo della cono- litici e a tutte le persone di buona volontà scenza della biotecnologia; raccomandia- di lavorare per l’istruzione e la formazione mo al Ministero dell’istruzione superiore, di tutti i cittadini per la salvaguardia e la della ricerca scientifica e dell’innovazione, tutela dell’ambiente,per il benessere delle la messa a disposizione di maggiori finan- persone. ziamenti per la ricerca e la promozione 5. Noi partecipanti al Simposio Internazionale dell’etica e della bioetica nella formazione di Bioetica sul tema Governance, ecologia e nel campo dell’ecologia, della conserva- salute pubblica: problemi biomedici e que- zione dell’ecosistema e della biodiversità. stioni bioetiche, celebrato dal 17 al 18 otto- 2. Noi partecipanti al Simposio Internazionale bre 2016 a Ouagadougou, considerando la di Bioetica sul tema Governance, ecologia raccomandazione del papa Francesco nella e salute pubblica: problemi biomedici e sua lettera enciclica Laudato sì sull’ecolo- questioni bioetiche, celebrato dal 17 al 18 gia integrale, chiediamo alla Conferenza ottobre 2016 a Ouagadougou, considerato episcopale del Burkina-Niger di integrare l’impatto del cambiamento climatico sulle nei programmi di formazione il tema della generazioni attuali e consapevoli dei rischi sensibilizzazione alla conservazione e alla per le generazioni future, raccomandiamo promozione della nostra casa comune, la al Ministero dell’Ambiente, della green Madre Terra; di garantire la formazione al- economy e dei cambiamenti climatici, di le comunità cristiane su questioni etiche e intensificare l’informazione, l’educazione e bioetiche. la sensibilizzazione sui temi legati all’eco- logia e alla conservazione dell’ecosistema. 3. Noi partecipanti al Simposio Internaziona- Cerimonia di chiusura le di Bioetica sul tema Governance, eco- logia e salute pubblica: problemi biomedi- La cerimonia di chiusura della conferenza ci e questioni bioetiche, celebrato dal 17 si è celebrata alle ore 16.00 nella sala confe- al 18 ottobre 2016 a Ouagadougou, data renze del Centro Cardinale Paul Zoungrana, la problematica dei cambiamenti climati- martedì 18 ottobre 2016. È stata presieduta ci sulla biosfera, e considerando gli effetti dal professor p. Leocir Pessini, Superiore Ge- inquinanti causati dall’uomo nella terra, in nerale dei religiosi camilliani che prima di acqua e nell’aria; tenuto conto degli effetti chiudere il simposio ha ringraziato con cor- negativi sulla salute umana, animale e ve- dialità i partecipanti e gli organizzatori di getale, raccomandiamo al Ministero della questo simposio.

158 camilliani-camillians • 3-4/2016 Erezione Canonica del Burkina Faso Erezione Canonica del Burkina Faso atto di erezione canonica

Premesso • il parere favorevole del Vice-Provinciale, p. Paul OUEDRaOGO e del suo Consiglio; La Consulta Generale convocata il 10 di- cembre 2015 ha valutato il processo di discer- p. leocir PEssini nimento e le distinte fasi di consultazione e Superiore Generale dell’Ordine Religioso dei di decisione che hanno accompagnato la ma- Chierici Regolari turazione della richiesta per il passaggio allo Ministri degli Infermi (Camilliani), status di Provincia, in vista della celebrazione con il consenso dei Consultori, a norma della giubilare dei 50 anni di presenza dei Religiosi Costituzione (art. 96a) Camilliani in Burkina Faso (1966-2016).

Decreta Considerati l’erezione della nuova Circoscrizione Provin- • il consenso pressoché unanime dei religio- ciale denominata si professi perpetui della Vice Provincia del Burkina Faso espresso nell’Assemblea Ge- nerale celebrata dopo la Pasqua dell’anno Provincia del Burkina Faso 2014; dell’ordine religioso dei chierici regolari • il consenso favorevole espresso da p. Emilio ministri degli infermi (Camilliani) Blasi, Superiore provinciale della Provin- cia Romana e dal suo Consiglio (24 novem- a partire dal 1 ottobre 2016. bre 2015); La Sede Provinciale è stabilita in: • le ragioni addotte e le condizioni favore- voli per un efficace funzionamento della Provincia (numero di religiosi; leadership; Religieux Camilliens strutture e programmi di formazione e di ministero; positivo andamento economico); 01 BP 364 OUAGADOUGOU 01- BURKINA FASO

Visto Sotto gli auspici della Vergine Maria Madonna della Salute • la richiesta (lettera del 15 dicembre 2014) e del nostro Fondatore San Camillo, di erezione della Provincia del Burkina Fa- che ci confortano ed incoraggiano so, presentata da p. Paul OUEDRaOGO, per il cammino intrapreso, Vice-Provinciale della Vice-Provincia del in terra africana. Burkina Faso;

Roma, lì 10 dicembre 2015

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p. Gianfranco lunardon p. leocir Pessini Segretario generale Superiore generale camilliani-camillians • 3-4/2016 159 Erezione Canonica del Burkina Faso

Omelia del superiore generale 15° anniversario della morte cruenta di p. Celestino Di Giovanbattista Ouagadougou, 13 ottobre 2016

Eminenza Rev.ma Card. Philippe Ouedraogo, ce Provincia Camilliana del Burkina Faso allo Arcivescovo Metropolita di Ouagadougou; Ec- status di Provincia: nasce oggi una Provincia cellenza Rev.ma Mons. Prosper Kontiebo, Ve- religiosa già grande! È la prima Provincia ca- scovo di Tenkodogo; milliana in terra africana, la seconda più nu- Rev.do p. Emilio Blasi, Superiore provinciale merosa dell’Ordine con i suoi 119 membri (no- della Provincia camilliana romana; vizi, professi temporanei, religiosi sacerdoti e Rev.do p. Paul Ouedraogo, Superiore Vice Pro- religiosi fratelli). vinciale del Burkina Faso (etim.: ‘terra degli uo- Viviamo questa celebrazione nel contesto mini integri’); Stimati Superiori maggiori delle ecclesiale dell’Anno giubilare straordinario Provincie, Vice Province e Delegazioni dell’Or- della Misericordia indetto da papa Francesco dine, qui presenti per il nostro annuale raduno; (2015-2016) e stiamo ancora vivendo le sane Care sorelle Figlie di san Camillo che condivi- provocazioni che arrivano dalla celebrazione dete con noi il servizio samaritano della cura dell’Anno dedicato alla Vita Consacrata in cui dei malati, anziani e poveri; siamo stati particolarmente provocati e chia- Carissimi fratelli e sorelle tutti! mati a ‘svegliare il mondo’! «Voi non avete solo una gloriosa storia da Questa sera stiamo partecipando, come te- ricordare e da raccontare, ma una grande sto- stimoni, ad un evento storico per questa comu- ria da costruire! Guardate al futuro, nel quale nità cristiana, per il nostro Ordine camilliano lo Spirito vi proietta per fare con voi ancora e – credo – anche per la chiesa diocesana di cose grandi» (Esortazione post- sinodale, Vita Ouagadougou. Consecrata n. 110). Recuperando ed appro- Celebriamo con gioia e gratitudine i 50 an- fondendo questa citazione, papa Francesco ni dall’arrivo dei primi missionari camilliani ha delineato la storia di ogni istituto e di ogni italiani: p. Pasqualino Del Zingaro, p. Fernan- persona consacrata, fatta di passato, presente do D’Urbano, p. Gaetano De Sanctis. Giunse- e futuro, invitandoci «a guardare il passato con ro nel 1966, su invito dell’allora arcivescovo gratitudine … a vivere il presente con passione di Ouagadougou, mons. Paul Zoungrana, car- (e per noi camilliani a servire con compassio- dinale titolare della basilica di san Camillo a ne samaritana) … ed abbracciare il futuro con Roma. Oggi celebriamo 50 anni di presenza speranza». camilliana che è sempre – deve esserlo! – una La memoria dei vostri 50 anni di vita e di presenza samaritana e misericordiosa accanto servizio ci sprona a ringraziare Dio per il bene ai malati, nel complesso mondo della salute. compiuto. Una storia sulla quale siete invitati Questa celebrazione contestualizza anche ad appoggiarvi per ‘vivere il presente con pas- con solennità il passaggio canonico della Vi- sione’ come dice papa Francesco e direi io, per

160 camilliani-camillians • 3-4/2016 Erezione Canonica del Burkina Faso

‘vivere il presente con sapevolezza ed impe- passione e compassio- gno per un autentico, ne samaritana’. Si tratta tenace e determinato di porsi «in ascolto at- ‘slancio missionario’, tento di ciò che oggi lo per essere religiosi e Spirito dice alla Chiesa, comunità religiosa ‘in ad attuare in maniera uscita’, verso ‘le peri- sempre più profonda gli ferie esistenziali’, ma aspetti costitutivi della anche ‘geografiche’ nostra vita consacrata, dell’umanità. … che ci lasciamo in- La nostra Costitu- terpellare dal Vangelo, zione è una fonte per- … il vademecum per manente che alimenta la vita di ogni giorno e la nostra spiritualità e per le scelte che siamo ci riporta alla fedeltà chiamati ad operare. Gesù ci chiede di attuar- al carisma: «San Camillo, oggetto egli stesso di lo, di vivere le sue parole... Vivere il presente misericordia e maturato dall’esperienza del do- con passione significa diventare ‘esperti di co- lore, seguendo l’esempio e l’insegnamento di munione’, testimoni e artefici di quel “progetto Cristo misericordioso, fu chiamato da Dio per di comunione” che sta al vertice della storia assistere i malati e insegnare agli altri il modo dell’uomo secondo Dio … siamo chiamati ad di servirli» (n. 8). offrire un modello concreto di comunità che, «La Chiesa ha riconosciuto a San Camillo e attraverso il riconoscimento della dignità di all’Ordine il carisma della misericordia verso gli ogni persona e della condivisione del dono di infermi e ha indicato in esso la fonte della no- cui ognuno è portatore, permetta di vivere rap- stra missione, definendo l’opera del Fondatore porti fraterni…». «nuova scuola di carità» (n. 9). Il Papa ci invita ad abbracciare il futuro con «Con la promozione della salute, con la cu- speranza: anche nel nostro Progetto Camilliano ra della malattia e il lenimento del dolore, noi si sottolinea come “La nostra fiduciosa apertu- cooperiamo all’opera di Dio Creatore, glorifi- ra verso il futuro, e prima ancora il tenace im- chiamo Dio nel corpo umano ed esprimiamo pegno nel presente, scaturiscono da un atto di la fede nella risurrezione» (n. 45). fede nella permanente attualità del carisma ca- Gratitudine, passione e speranza devono milliano. La fede muove le montagne (Mt 17, alimentare il nostro cammino: 20) e la speranza spinge verso traguardi sempre • ad-intra delle nostre comunità alla ricerca più alti e ci fa camminare tendendo verso le ci- dell’unità – che non è uniformità! – che è me” (cfr. Progetto Camilliano, Seconda parte). sempre inclusiva, che abbraccia le diversi- «La speranza di cui parliamo non si fonda tà, le differenti opinioni, le nostre divergen- sui numeri o sulle opere, ma su Colui nel quale ze, che impegna ad essere uno-per-l’altro e abbiamo posto la nostra fiducia (cfr 2 Tm 1,12) non uno-contro-l’altro, che aumenta in noi e per il quale «nulla è impossibile» (Lc 1,37). il senso di appartenenza all’Ordine, il no- È questa la speranza che non delude e che stro spirito di famiglia nella fiducia e nella permetterà alla vita consacrata di continuare a comunione attorno alla dimensione essen- scrivere una grande storia nel futuro, al quale ziale della vita di consacrazione, della vita dobbiamo tenere rivolto lo sguardo, coscienti spirituale e della vita ministeriale; che è verso di esso che ci spinge lo Spirito San- • ad-extra per essere coraggiosi nella mis- to per continuare a fare con noi grandi cose» sione, per vivere permanentemente la no- (Lettera Apostolica del Santo Padre Francesco stra vocazione camilliana in uno stato di a tutti i consacrati in occasione dell’Anno della ‘esodo’, di uscita, spinti dall’urgenza della Vita Consacrata, I,3). carità samaritana, secondo una logica di Una vita spirituale impegnata e vissuta collaborazione responsabile con le inizia- nello Spirito e nella Verità nutrirà la vostra e tive della chiesa, dell’Ordine e della vostra nostra speranza, in una sempre rinnovata con- Provincia religiosa! camilliani-camillians • 3-4/2016 161 Canonical Erection Canonical Erection Homily of the superior General On the fifteenth anniversary of the bloody death of Fr. Celestino Di Giovanbattista Ouagadougou, 13 October 2016

His Most Reverend Eminence Cardinal Philippe side of the sick in the complex world of health Ouedraogo, the Metropolitan Archbishop of and health care. Ouagadougou, His Most Reverend Excellency This celebration also provides a context in Msgr. Prosper Kontiebo, the Bishop of Tenkod- a solemn way for the canonical move of the ogo, Camillian Vice- Province of Burkina Faso to the Reverend Fr. Emilio Blasi, the Provincial Superi- status of being today an already large religious or of the Camillian Province of Rome, Province! This is the first Camillian Province in Reverend Fr. Paul Ouedraogo, the Vice-Provin- the land of Africa and the second largest in terms cial Superior of Burkina Faso (etymology: ‘land of numbers of religious with its 119 members of integral men’), (novices, temporary professed, religious who Esteemed major Superiors of the Provinces, are priests and religious who are brothers). Vice-Provinces and Delegations of the Order, We are engaging in this celebration in the present here for our meeting, ecclesial context of the extraordinary Jubilee Dear sisters Daughters of St. Camillus who Year of Mercy which was called by Pope Fran- share with us the Samaritan service of caring cis (2015-2016) and we are still going through for the sick, the elderly and the poor, the healthy provocations that come from the Dearest brothers and sisters all! celebration of the Year of Consecrated Life, in which we are especially provoked and called This evening we are taking part, as witness- to ‘wake up the world’! es, in a historic event for this Christian commu- ‘You have not only a glorious history to re- nity, for our member and to recount, but also a great histo- Camillian Order, and – I believe – for the ry still to be accomplished! Look to the future, diocesan church of Ouagadougou. where the Spirit is sending you in order to do We are celebrating with joy and gratitude even greater things’(post- synodal exhortation Vi- the fiftieth anniversary of the arrival of the first ta Consecrata n. 110). Retrieving and deepening Italian Camillian missionaries: Fr. Pasqualino this quotation, Pope Francis outlined the history Del Zingaro, Fr. Fernando D’Urbano and Fr. of every institute and every consecrated person, Gaetano De Sanctis. They arrived in the year which is made up of the past, the present and 1966 in response to an invitation of the then the future, inviting us to ‘look at the past with Archbishop of Ouagadougou, Msgr. Paul Zoun- gratitude…to live the present with passion (and grana, the titular Cardinal of the Basilica of St. for we Camillians to serve with Samaritan com- Camillus of Rome. Today we are celebrating passion)…and to embrace the future with hope’. the fiftieth year of the presence of the Camilli- The memory of your fifty years of life and ans, which has always been – and must always service spurs us to thank God for the good that be! – a Samaritan and merciful presence at the has been done. This is a history on which you

162 camilliani-camillians • 3-4/2016 Canonical Erection

is to that future that we must always look, con- scious that the Holy Spirit spurs us on so that he can still do great things with us’(Apostolic Letter of the Holy Father Francis to All Conse- crated People on the Occasion of the Year of Consecrated Life, I, 3). A spiritual life committed and lived in the Spirit and the Truth will nurture your and our hope in an increasingly renewed awareness of, and commitment to, an authentic, tenacious and decisive ‘missionary impetus’to be religious and a religious community ‘going outwards’, to- wards the ‘existential outskirts’ but also the ‘ge- ographical’outskirts of humanity. Our Constitution is an ongoing source that are invited to base yourselves in order to ‘live nourishes our spirituality and takes us back to the present with passion’, as Pope Francis says, faithfulness to our charism: ‘St. Camillus, him- and I would say in order to ‘live the present with self a recipient of mercy and tempered by the Samaritan passion and compassion’. This is a experience of suffering, following the example matter of ‘listen[ing] attentively to what the Ho- and teaching of the merciful Christ, was called ly Spirit is saying to the Church today, to imple- by God to assist the sick and to teach others how ment ever more fully the essential aspects of our to serve them’(n. 8). consecrated life….open to being challenged by ‘The Church has acknowledged in St. the Gospel… the “manual” for our daily living Camillus and his Order the charism of mercy and the decisions we are called to make…Je- towards the sick and has seen in it the source sus asks us to practice it, to put his words into of our mission, defining the work of the Fonder effect in our lives…Living the present with pas- as “a new school of charity”’ (n. 9). sion means becoming “experts in communion”, ‘By the promotion of health, the treatment “witnesses and architects of the ‘plan for unity’ of disease and the relief of pain, we cooperate which is the crowning point of human history in in the work of God the creator, we glorify God God’s design”…we are called to offer a concrete in the human body and express our faith in the model of community which, by acknowledging resurrection’(n. 45). the dignity of each person and sharing our re- Gratitude, passion and hope must nourish spective gifts, makes it possible to live as broth- our journey which should be: ers and sisters’. • ad-intra in our communities, searching for The Pope invites us to embrace the future a unity – which is not uniformity! – that is with hope: in our Camillian Project, as well, it always inclusive, that embraces diversity, is emphasised that ‘our trusting openness to the different opinions, our divergences; that future, and even more our tenacious commit- commits us to being one-for-the other and ment in the present, spring from an act of faith not one-against-the other; and that increases in the ongoing contemporary relevance of the in us a sense of belonging to the Order, our Camillan charism. Faith moves mountains (Mt spirit of being a family, in trust and commun- 17:20) and hope pushes towards ever higher ion around the essential dimension of conse- goals and makes us journey towards summits crated life, spiritual life and ministerial life. (cf. The Camillian Project, second part). • ad-extra in order to be courageous in mis- ‘This hope is not based on statistics or ac- sion, in order to live in a permanent way our complishments, but on the One in whom we Camillian vocation in a state of ‘exodus’, of have put our trust (cf. 2 Tim 1:2), the One for going outwards, pushed by the urgent need whom “nothing is impossible” (Lk 1:37). This for Samaritan charity, in line with a logic of is the hope which does not disappoint; it is the responsible cooperation with the initiatives hope which enables consecrated life to keep of the Church, of the Order and of your re- writing its great history well into the future. It ligious Province! camilliani-camillians • 3-4/2016 163 Erezione Canonica del Burkina Faso

Omelia per la celebrazione giubilare 50° anniversario della presenza dei camilliani in Burkina Faso Ouagadougou, 16 ottobre 2016

+ Prosper Kontiebo Vescovo di Tenkodogo

Eccellenze Reverendissime, era salito sul monte a pregare: quando Mosè Reverendo p Leocir PESSINI, Superiore genera- alzava le braccia gli Israeliti guadagnavano la le dell’Ordine dei Ministri degli Infermi, battaglia, ma quando le abbassava, comincia- Reverenda Madre Zelia ANDRIGHETTI, Supe- vano a perdere. riora generale delle Figlie di San Camillo, Mosè ad un certo punto, vinto dalla stan- Reverendo p. Paul OUEDRAOGO, Superiore chezza, non poteva più sopportare la fatica provinciale dei religiosi camilliani in Burkina delle braccia alzate: così altri due giunsero per Faso, sostenere le sue braccia fino alla vittoria finale. Reverenda Suor Marguerite OUEDRAOGO, Le braccia alzate di Mosè sono un simbolo del- Delegata delle Figlie di San Camillo, la preghiera che deve essere sempre fervente e Autorità religiose, civili e militari, costante. Cari sacerdoti, religiosi e religiose, fedeli laici, Il Signore Gesù, sempre in questa prospetti- Cari fratelli e sorelle, va, mette in evidenza l’importanza della perse- La pace sia con voi! veranza nella preghiera, offrendoci la parabola della vedova: una donna che con costante deter- “L’anima mia magnifica il Signore e il mio minazione è giunta ad infastidire il giudice diso- spirito esulta in Dio, mio salvatore! L’Onnipo- nesto fino ad essere esaudita nelle sue richieste. tente ha fatto in me grandi cose; Santo è il suo Questo è lo spirito della preghiera incessante. nome!” (Lc 1,46ss). Cari figli e figlie di San Camillo, l’evento che Con queste parole piene di gratitudine, mu- oggi celebriamo, ci invita anzitutto a sollevare tuate dal cantico della Beata Vergine Maria, i le nostre mani e i nostri cuori per innalzare a Camilliani e le figlie di San Camillo in Burkina Dio una preghiera costante di ringraziamento, Faso desiderano innalzare un inno di ringra- ricordando con riconoscenza le nostre origini ziamento e di lode al Signore in occasione del e la storia di questo paese. In secondo luogo cinquantesimo anniversario della loro presen- siamo invitati a coltivare una perseverante pre- za in Burkina Faso: 50 anni di servizio nella ghiera per vivere intensamente il tempo pre- carità, 50 anni di grazia su grazia. sente con passione e realismo, per affrontare Il modo più degno per celebrare questo generosamente le sfide che abbiamo di fronte. giubileo d’oro, è quello di ascoltare e vivere E, infine, preghiamo per mantenerci perma- il messaggio della parola di Dio che abbiamo nentemente fedeli alla consacrazione della appena ascoltato. Il libro dell’Esodo racconta nostra vita, per essere e vivere profeticamente la storia di una battaglia tra il popolo di Dio e il nostro futuro in Burkina Faso e per cammi- gli Amaleciti che li avevano attaccati. La sto- nare in uno stato permanente di ‘esodo’, come ria sottolinea che, mentre essi lottavano, Mosè autentici testimoni della misericordia di Cristo.

164 camilliani-camillians • 3-4/2016 Erezione Canonica del Burkina Faso

1. Un ringraziamento per il giubileo camillia- La prima comunità dei Figli di San Camillo, no: 50 anni di servizio nella carità formata da p. Lino Del Zingaro, p. Gaetano De Sanctis e p. Fernando D’Urbano, è arrivata in Qualcuno potrebbe domandarsi perché Burkina Faso (allora Alto Volta) il 12 ottobre stiamo vivendo insieme questa celebrazione 1966 su richiesta dell’arcivescovo di Ouaga- del Giubileo d’oro dei Camilliani: religiosi e dougou, cardinale Paul Zoungrana, di venerata religiose, figlie e figlie di San Camillo insieme. memoria. Per quanto riguarda le Figlie di San Infatti sappiamo che le figlie di San Camillo so- Camillo, esse hanno calpestato la terra degli no arrivate un anno dopo rispetto ai Camilliani, “uomini integri’, per la prima volta l’11 novem- l’11 novembre 1967. L’iniziativa per la cele- bre 1967: la loro prima comunità era composta brazione congiunta è stata sollecitata da suor dalle religiose Camilla Carli, Giovinna Pellegri- Giovinna Pellegrini, morta un anno fa (15 otto- ni, Carmelina Odorizzi e Damiana Barbagallo. bre 2015). Dal cielo, lei deve essere felice oggi. Sfidando l’ostilità del clima molto caldo, le È sua l’iniziativa raccolta poi dal Superiore ge- strade inaccessibili, il cibo locale, adattandosi nerale, padre Leocir Pessini e dalla consulta di alle condizioni di vita precarie, questi missio- unire nei festeggiamenti tutte le congregazioni nari hanno portato al nostro paese il prezioso di ispirazione camilliana: l’Ordine dei Ministri tesoro della spiritualità di San Camillo. degli Infermi; la Congregazione delle Figlie di Il seme del carisma camilliano seminato nel San Camillo; la Congregazione delle Ministre nostro paese 50 anni fa, è cresciuto come un degli Infermi di San Camillo; la Congregazione albero imponente, adornato con abbondante delle Ancelle dell’Incarnazione; l’Istituto Seco- e fiorente fogliame. L’ordine dei Ministri lare delle Missionarie degli Infermi, Cristo spe- degli infermi, oggi conta in Burkina Faso 125 ranza; la Famiglia Camilliana Laica. religiosi e 4 novizi distribuiti in 9 comunità ed Questa celebrazione comune (religiosi ca- una residenza. Le Figlie di San Camillo sono milliani e Figlie di San Camillo), vuole signifi- 110 suore e 15 novizie, in cinque comunità. care l’unità e la comunione intorno allo stesso Il Giubileo dei 50 anni di presenza dei ca- carisma, alla stessa missione di san Camillo: milliani e delle camilliane, il cui carisma è porre il paziente al centro e servirlo anche a l’esercizio delle opere di misericordia, si cele- rischio della vita; e, infine, unire gli sforzi per bra provvidenzialmente entro l’Anno giubilare dare testimonianza della misericordia di Dio della Misericordia indetto da papa Francesco. verso i malati. Questo giubileo si arricchisce, come una coro- Questo giubileo d’oro, anzitutto ci spinge a na di perle, anche di altri giubilei di religiosi e rendere grazie a Dio Padre, fonte di ogni bene- religiose che contribuiscono a renderlo ancora dizione per le meraviglie compiute nel corso di più luminoso: sono gli anniversari di p. Cele- questo mezzo secolo dai camilliani, e attraver- stin Sébastien Pouya, p. Pascal Bere, sr. Cle- so di loro, per il bene reso a tutti i fedeli e so- mentina Zoungrana, sr. Scolastica Kayorgo, sr. prattutto ai malati e ai poveri. Come se vedesse Anastasia Tapsoba e sr. Sabine Zida. l’invisibile, Mosè in piedi con le braccia alza- Consacrati al Signore, 25 anni, con i quattro te sulla montagna, assume un atteggiamento voti di obbedienza, povertà, castità e di servi- contemplativo e di ringraziamento a Dio no- zio ai pazienti anche a rischio della loro vita, stro Signore che il Vangelo ci presenta come hanno onorato il loro impegno religioso con le un buon padre di famiglia il cui cuore, giusto persone malate e sofferenti con le buone opere e comprensivo, che accoglie sempre favorevol- vissute con compassione, pazienza, umiltà e mente la preghiera dei suoi figli: “e Dio non gentilezza. Sforzandosi di vivere la spiritualità farà giustizia ai suoi eletti, che gridano a lui camilliana, hanno costruito la loro vita religio- giorno e notte?”. sa sul solido fondamento della carità, diven- La preghiera, come tutta la fede cristiana, si tando testimoni dei miracoli quotidiani della fonda sulla convinzione della bontà misericor- Divina Provvidenza che guida le loro attività. diosa di Dio Padre: ecco perché la preghiera A tutti questi festeggiati e a tutti i Camilliani cristiana è prima di tutto una preghiera di lode in generale, desideriamo esprimere i nostri mi- e di ringraziamento. gliori auguri per la salute, la pace, il coraggio, la gioia, e per le numerose e sante vocazioni, camilliani-camillians • 3-4/2016 165 Erezione Canonica del Burkina Faso soprattutto, per la grazia della santità sull’esempio di san Ca- millo de Lellis. Oggi, ricorre anche il 22° anniversario della canonizza- zione di Madre Giuseppina Vannini, fondatrice delle Figlie di San Camillo. Questa è un’al- tra perla ammirevole di questa grande catena giubilare. E co- me apoteosi della celebrazione di questo anniversario, ringra- ziamo il Signore per l’erezione canonica della Provincia ca- milliana del Burkina Faso, che è stata fino ad ora Vice Provin- cia della Provincia ‘Madre’ di Roma, alla quale esprimiamo qui il nostro orgoglio e la nostra gratitudine. Quando un ordine religioso è benedetto da e le figlie di S. Camillo sono in guerra contro le Dio, è buono e giusto testimoniare ogni giorno forze del male rappresentate dalla condizione la lode, la gratitudine verso il Signore. Rendere della vedova desolata, non protetta ed indifesa, grazie è un modo per dire ‘sì’ a Dio in quanto di cui parla il Vangelo. Nella società antica, le Egli è nostro Creatore e Redentore, per dire ‘sì’ vedove erano tra le persone socialmente più a noi stessi, accettando la nostra condizione vulnerabili. Sono numerose, al giorno d’oggi, di creature. L’atteggiamento di ringraziamento le persone nel nostro paese che, come la ve- è il sentimento religioso per eccellenza. Una dova formano la grande moltitudine di vittime delle più belle preghiere di Gesù lo conferma: fragili ed impotenti di fronte alla malattia, alla “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della povertà, alla miseria, all’isolamento sociale, terra: hai nascosto queste cose ai sapienti e ai alla disoccupazione, allo sfruttamento, all’i- dotti le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché gnoranza, alla dipendenza, alla criminalità, così è piaciuto a te” (Lc 10,21). La preghiera all’esclusione e ad abusi di ogni tipo. di ringraziamento apre le cateratte del cielo e Per sradicare questi flagelli che devastano i fa scendere la benedizione, come pioggia co- poveri del nostro paese, i figli e le figlie di San piosa, sulla missione. La preghiera di ringra- Camillo, come strumenti privilegiati della mi- ziamento diventa contemporaneamente anche sericordia divina, hanno ingaggiato una lotta preghiera di intercessione. senza tregua nel campo di battaglia costituito dall’ambito della formazione, della pastorale e della ricerca. 2. l a perseverante preghiera di intercessione Questa lotta deve essere condotta, come per affrontare le sfide sottolineato da papa Giovanni Paolo II in Vita Consecrata n. 83, in una fedeltà dinamica al Lodiamo insieme il Signore in questo gior- carisma del fondatore. Dobbiamo perseverare no, per i suoi prodigi culminati in questo cin- nella testimonianza di amore per i malati, con quantesimo anniversario, con una preghiera particolare attenzione a quelli più poveri, più umile, fiduciosa e perseverante, affinché ci trascurati, ai sofferenti in fine vita, alle vittime doni la luce e la forza dello Spirito Santo nella della droga e alle nuove forme di contagio. lotta contro il male. Indossando la croce rossa dovete sempre ri- Le sfide che attendono la famiglia camil- cordare che siete ministri e ministre dei malati liana in Burkina Faso sono molteplici. Come il poveri, anche a rischio della vostra vita. popolo di Israele di fronte agli Amaleciti, i figli

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e/o sporadico significa distruggere la sorgente della nostra fede e la qualità della nostra lotta contro il male e per lo sviluppo del bene. Se vogliamo essere cristiani autentici, se vogliamo rimanere degni figli e figlie di San Camillo, che è come dire, se vogliamo essere Camilliani con la ‘C’maiuscola, dobbiamo avere un progetto serio di preghiera: la preghiera perseverante ci mantiene fedeli alle sue radici piantate nella parola di Dio e nei sacramenti. Questa deter- minazione spirituale ci permetterà di essere veramente e fedelmente consacrati a Dio per essere efficaci strumenti della sua misericordia di fronte alla povertà.

3. Un giubileo di fedele consacrazione per ‘prendere il largo’ – ‘duc in altum’– come autentici testimoni di misericordia

È sempre più necessario ‘prendere il largo’: Duc in Altum! • Prendere il largo vuol dire mantenere ed ali- mentare l’amore preferenziale e la passione per i poveri. ‘Passione’ è la parola giusta per A questo proposito, la parola di Dio, in- caratterizzare i figli e le figlie di san Camil- coraggia tutti coloro che sono sulla breccia in lo. È la passione che ha animato il fonda- questa battaglia che non conosce tregua: sia tore nelle sue iniziative per i malati. Solo il nella lotta contro le forze del male, sia nella vento della passione può condurre il nostro promozione della vita. Se ‘ci arrendiamo’, il Ordine e spingerlo sempre oltre; andare al male vince. Perché il male cresca e si svilup- largo, favorendo la scelta per i più pove- pi, non dobbiamo fare nulla, basta solo essere ri e svantaggiate, optando per le regioni e passivi e il male prevarrà. Ma per promuovere le aree sociali e geografiche più trascurate. il bene e la vita, dobbiamo impegnarci con co- Questo è uno dei mezzi per realizzare, og- stanza, dedizione, impegno e sacrificio. gi, la natura radicale del nostro quarto voto, In secondo luogo, il Vangelo di oggi ci rive- questa è l’opzione per i poveri. Inoltre, è la che la preghiera è lo strumento che Dio ci in questo che troviamo la nostra configura- ha affidato, come via prioritaria, per opporci zione a Cristo misericordioso. Uno dei più alle forze del male in Burkina Faso e in tutto il grandi teologi del 20° secolo, Hans Urs von mondo. E il nemico lo sa molto bene! Questo Balthasar, ha corroborato questa convinzio- è il motivo per cui sta cercando di indebolire la ne in termini eloquenti: “Solo l’amore è de- nostra vita di preghiera e la nostra dimensione gno di fede”. spirituale, sottilmente, suggerendo che non è • Prendere il largo significa anche superare le necessario pregare sempre, perché sa che que- paure e le situazioni che ci incatenano e ci sto è il modo migliore per infiacchirci. Spesso paralizzano. Prendere il largo è scegliere di possiamo anche elaborare degli alibi per non orientarsi verso il deserto, dove c’è l’insicu- pregare: la fatica e il sovraccarico di attività rezza, la povertà, l’impotenza, la creatività, quotidiane e così si arriva a giustificare la no- il rischio e il bisogno di tutto. Vuol dire stare stra mancanza di perseveranza nella preghiera. lontano dai centri del potere e dell’avere. Questa è la strategia del nemico, che ha Sì, dobbiamo avere il coraggio di fare que- paura di coloro che perseverano nella pre- sto salto di qualità; e questo non può essere ghiera. Fare della preghiera un evento casuale camilliani-camillians • 3-4/2016 167 Erezione Canonica del Burkina Faso

deciso e realizzato senza la preghiera e la • Cantare continuamente la gloria di Dio con passione per i malati. la vostra vita, è donare il vostro contributo per aiutare a riconoscere e promuovere il Sulla montagna, Mosè prega, in piedi, con posto e il ruolo dei malati nella evangeliz- le braccia alzate: non solo prega con le labbra, zazione della comunità ecclesiale e di tutta ma soprattutto con il suo corpo, con il cuore, l’umanità; con tutto il suo essere, con la pienezza della • Cantare continuamente la gloria di Dio con sua vita. Noi celebriamo questa giornata giubi- la vostra vita è promuovere la comunione, lare nella consapevolezza che la lode migliore l’unità, la fraternità, la solidarietà e la siner- che possiamo rivolgere al Padre celeste è quel- gia di azione nella grande famiglia camil- la che coinvolge tutto il nostro essere. La lode liana; di una vita santa è quella meravigliosamente • Cantare continuamente la gloria di Dio con espressa da sant’Agostino: “Non accontentarti la vostra vita, vuol dire prendere il largo ver- di far risuonare le lodi di Dio con la voce, ma so i poveri e i malati che sono in periferia, le tue opere rinforzino la tua voce. Se canterai come raccomandato dal Superiore genera- solo con la tua voce, ci sarà silenzio. Cerca di le, che in occasione dei 400 anni della na- rendere la vita una canzone che non tacerà mai scita di San Camillo affermò: “riorganizzare più” (In Ps.146,2). Celebrare questo giubileo l’Ordine significa anche la sua diffusione ed d’oro con tutta la nostra vita vuol dire tornare estensione il più possibile, con l’annuncio alla fonte della nostra consacrazione religiosa, del Vangelo nel mondo, con particolare at- per rinnovare in noi il progetto originale di san tenzione alle persone che non conoscono Camillo, risalente al 15 agosto 1582, quando ancora il nome di Gesù Cristo”. il fondatore intuì l’inizio di una ‘compagnia di uomini pii e di buona volontà, che non per Su questa linea, dopo 50 anni di presen- mercede, ma volontariamente e per amore di za a Ouagadougou, potremmo leggere i segni Dio, servissero i malati con la carità e l’amore dei tempi e seguire la chiamata dello Spirito che suole un’amorevole madre verso il suo uni- Santo di prendere il largo, vale a dire, di anda- co figlio infermo’. re verso i malati e i bisognosi di altre diocesi • Cantare continuamente la gloria di Dio con del paese. la vostra vita, seguendo San Camillo nostro Ora che siete stati eretti nella nuova provin- padre e fondatore, è impegnarsi a pratica- cia camilliana del Burkina Faso, potete prende- re le opere di misericordia corporali e spi- re in prestito e adattare al nostro contesto, una rituali, sempre e ovunque a beneficio dei parola del santo papa Paolo VI, affermando che malati e dei sofferenti; ‘i Camilliani sono una risorsa per tutta la chie- • Cantare continuamente la gloria di Dio con sa-famiglia in Burkina e l’intera Chiesa-famiglia la vostra vita, vuol dire dedicarvi anima e del Burkina è una risorsa per i Camilliani’. corpo per creare consapevolezza nella co- Noi affidiamo la vostra presenza, la vostra munità ecclesiale e nelle istituzioni sociali opera e i vostri progetti alla Madonna – Salu- e sanitarie dell’importanza dei malati, attra- te degli Infermi – a San Camillo de Lellis, alla verso la promozione di un servizio espres- beata Giuseppina Vannini, a Maria Dominica sione di autentici valori umani, in confor- Brun Barbantini, ai Camilliani martiri della mità con i principi dell’etica cristiana; carità. Chiediamo al Signore di continuare a • Cantare continuamente la gloria di Dio con benedirvi con ogni benedizione spirituale e di la vostra vita, significa affrontare senza pre- continuare ad assistere e sostenere chi ne ha giudizi la promozione di una cultura della più bisogno. vita e della salute ‘piena’ per tutti; Auguriamo sinceramente, in questo giorno • Cantare continuamente la gloria di Dio con solenne, all’Ordine dei Ministri degli Infermi e la vostra vita, vuol dire sottolineare il va- all’Istituto delle Figlie di San Camillo, molti an- lore della preghiera come mezzo efficace ni di vita in Burkina Faso, una presenza piena di apostolato e come supporto per aiutare i di vita nella terra degli uomini integri. fedeli soprattutto i malati che vivono nella E Dio ci doni la sua grazia e ci benedica. fede la stagione difficile della sofferenza; Amen.

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Homily for the Jubilee Celebration Fiftieth Anniversary of the Arrival of the Camillians in Burkina Faso Ouagadougou, 16 October 2016

+ Prosper Kontiebo Bishop of Tenkodogo

Your Most Reverend Excellencies, that while they were fighting Moses went up on Reverend Fr. Leocir PESSINI, the Superior Gen- the mountain to pray: when Moses raised his eral of the Order of the Ministers of the Sick, arms the Israelites prevailed in the battle, but Reverend Mother Zelia ANDRIGHETTI, the Su- when he lowered his arms they began to lose. perior General of the Daughters of St. Camillus, At a certain point Moses, overcome by Reverend Fr. Paul OUEDRAOGO, the Provin- tiredness, could no longer bear the weight of cial Superior of the Camillian religious in Bur- holding up his arms – thus another two men kina Faso, came to hold up his arms until the final victory Reverend Sister Marguerite OUEDRAOGO, was achieved. The raised arms of Moses are a the Delegate of the Daughters of St. Camillus, symbol of prayer that must always be fervent Religious, civil and military dignitaries, and constant. Dear priests, men and women religious, lay The Lord Jesus, from this point of view, faithful, highlighted the importance of perseverance Dear brothers and sisters, in prayer, offering us the parable of the wid- May peace be with you! ow – a woman who with constant determina- tion came to irritate the dishonest judge to the ‘My soul magnifies the Lord, and my spirit point of having her requests met. This is the rejoices in God my Saviour...he who is mighty spirit of ceaseless prayer. has done great things for me, and holy is his Dear sons and daughters of St. Camillus, the name’ (Lk 1:46-47,49). event that we are celebrating today invites us, With these words, full of gratitude, that are firstly, to raise up our hands and our hearts in taken from the canticle of the Blessed Virgin order to raise up to God a constant prayer of Mary, the Camillians and the Daughters of St. thanksgiving, remembering with gratitude our Camillus in Burkina Faso wish to raise up a origins and the history of this country. Second- hymn of thanksgiving and praise to the Lord on ly, we are invited to cultivate persevering prayer the occasion of the fiftieth anniversary of their in order to live intensely the present time with arrival in Burkina Faso: fifty years of service in passion and realism so as to face up in a gener- charity; fifty years of grace upon grace. ous way to the challenges that we have ahead The worthiest way to celebrate this golden of us. And, lastly, let us pray that we may be jubilee is to listen to, and to live, the message permanently faithful to the consecration of our of the word of God that we have just heard. The lives, that we may be prophetic and live our fu- Book of Exodus tells the story of a battle be- ture prophetically in Burkina Faso, and that we tween the people of God and the Amalekites, may journey in a permanent state of ‘exodus’as who had attacked them. The story emphasises authentic witnesses to the mercy of Christ. camilliani-camillians • 3-4/2016 169 Canonical Erection

1. The Thanksgiving for the camillian Jubilee: ing, receives ever more favourably the prayers Fifty Years of service in Charity of His sons: ‘and will God not do justice to His chosen who cry out to him day and night?’ Someone could ask why we are having a Prayer, like Christian faith as a whole, is single and shared celebration of the golden based upon a belief in the merciful goodness jubilee of the Camillians – men and women of God the Father. This is why Christian prayer religious, sons and daughters of St. Camillus is, first and foremost, a prayer of praise and together. Indeed, we know that the Daughters thanksgiving. of St. Camillus arrived a year later than the The first community of the sons of St. Camil- Camillians – on 11 November 1967. The initi- lus, which was made up of Fr. Lino Del Zinga- ative for this joint celebration was requested by ro, Fr. Gaetano De Sanctis and Fr. Fernando Sister Giovinna Pellegrini who died a year ago D’Urbano, arrived in Burkina Faso (which was (on 15 October 2015). In heaven, she must be then Upper Volta) on 12 October 1966 in re- happy today. Her initiative was then taken up sponse to a request that had been made by the by the Superior General, Father Leocir Pessini, Archbishop of Ouagadougou, Cardinal Paul and by the General Consulta, with the decision Zoungrana, of venerable memory. As regards being taken to bring together in the celebra- the Daughters of St. Camillus, they set foot on tions all the Congregations who have St. Camil- the land of ‘integral men’for the first time on lus as their source of inspiration: the Order of 11 November 1967. Their first community was the Ministers of the Sick; the Congregation of made up of the women religious Camilla Carli, the Daughters of St. Camillus; the Congrega- Giovinna Pellegrini, Carmelina Odorizzi, and tion of the women Ministers of the Sick of St. Damiana Barbagallo. Camillus; the Congregation of the Handmaid- Challenging the hostility of a very hot cli- ens of the Incarnation; the Secular Institute of mate, inaccessible roads, the local food, and the women Missionaries of the Sick, Christ the adapting to precarious conditions of life, these Hope; and the Lay Camillian Family. missionaries brought to our country the pre- This shared celebration (Camillian men reli- cious treasure of the spirituality of St. Camillus. gious and the Daughters of St. Camillus) seeks The seed of the Camillian charism that to express unity and communion around the was sown in our country fifty years ago grew same charism, around the same mission of St. to become an imposing tree adorned with an Camillus: that of placing the patient at the cen- abundant and flowering foliage. The Order of tre of things and serving him or her even at the the Ministers of the Sick in Burkina Faso today risk to one’s own life; and, lastly, it seeks to has 125 religious and 4 novices and they are unite our forces in order to bear wit- ness to the mercy of God towards sick people. This golden jubilee first of all leads us to give thanks to God the Father, the source of all blessing, for the wonders that have been achieved during this half century by the Camillians, and through them for the good that has been done to all the faithful and above all to the sick and the poor. As though he saw the invisible, Moses standing with his arms upraised on the mountain adopted a contemplative outlook and one of thanksgiving to God our Lord, whom the Gospel presents to us as a good father of a family whose heart, which is just and understand-

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for the grace of holiness follow- ing the example of St. Camillus de Lellis. Today is also the twenty-sec- ond anniversary of the canon- isation of Mother Giuseppina Vannini, the founder of the Daughters of St. Camillus. This is another admirable pearl on this great jubilee string. And as the apotheosis of the celebration of this anniversary, we give thanks to the Lord for the canonical erection of the Camillian Prov- ince of Burkina Faso which hith- erto has been a Vice-Province of the ‘Mother’ Province of Rome, to which we express here our pride and our gratitude. When a religious Order is distributed between nine communities and a blessed by God, it is good and right to bear residence. The Daughters of St. Camillus have witness every day to praise and gratitude to the 110 sisters and 15 novices in five communities. Lord. To offer thanks is a way of saying ‘yes’to This jubilee celebrating this fiftieth anniver- God because He is our Creator and Redeemer; sary of the arrival of men and women Camil- it is a way of saying ‘yes’to ourselves, accepting lians, whose charism is the exercise of works our condition of being creatures. An attitude of of mercy, is being celebrated, in providential thanks is a religious feeling to the utmost. One fashion, in the jubilee year of mercy that was of the most beautiful prayers of Jesus confirms called by Pope Francis. This jubilee has been this: ‘I thank thee, Father, Lord of Heaven and enriched, like a crown of pearls, by other jubi- earth, that thou hast hidden these things from lees of men and women religious, who have, the wise and understanding and revealed them indeed, helped to make it even more lumi- to babes; yea, Father, such was thy gracious nous – the anniversaries of Fr. Celestin Sébas- will’(Lk 10:21). A prayer of thanksgiving opens tien Pouya, Fr. Pascal Bere, Sr. Clementina the cataracts of heaven and makes blessing Zoungrana, Sr. Scolastica Kayorgo, Sr. Anasta- come down, like a copious rain, on mission. sia Tapsoba, and Sr. Sabine Zida. A prayer of thanksgiving becomes, at the same Consecrated to the Lord twenty-five years time, also a prayer of intercession. ago, with the four vows of obedience, poverty, chastity and service to patients even at the risk to their own lives, they have honoured their 2. The Persevering Prayer of intercession to religious commitment to sick and suffering address Challenges people with good works engaged in with com- passion, patience, humility and kindness. Striv- Today we praise the Lord together for his ing to live Camillian spirituality, they have built wonders which have culminated in this fiftieth their religious lives upon the solid foundation anniversary, with the humble, trusting and per- of charity, becoming witnesses to the daily mir- severing prayer that he may give us the light acles of Divine Providence, which has guided and the strength of the Holy Spirit in the fight their activity. To all these men and women who against evil. are now being celebrated, and to all Camillians The challenges that await the Camillian fam- in general, we wish to express our best wish- ily in Burkina Faso are many in number. Like the es for their health, peace, courage and joy, for people of Israel when faced with the Amalekites, numerous and holy vocations, and above all the sons and the daughters of St. Camillus are at camilliani-camillians • 3-4/2016 171 Canonical Erection war against the forces of evil as represented by This is the strategy of the enemy who is the condition of the desolate widow of the Gos- afraid of those who persevere in prayer. To pel who was unprotected and defenceless. In make prayer a casual and/or sporadic event ancient society, widows were some of the most means to destroy the source of our faith and vulnerable members of society. Nowadays the the quality of our fight against evil and for the people in our country who are like that widow development of good. If we want to be authen- are many in number and they make up a great tic Christians, if we want to remain worthy sons multitude of victims who are powerless against and daughters of St. Camillus, which means if illness, poverty, destitution, social isolation, un- we want to be Camillians with a capital ‘C’, we employment, exploitation, ignorance, addiction, must have a serious project for prayer: perse- criminality, exclusion, and abuses of all kinds. vering prayer keeps us faithful to its roots in the To eradicate these scourges, which devas- word of God and the sacraments. This spiritual tate the poor people of our country, the sons determination will enable us to be truly and and daughters of St. Camillus, as privileged in- faithfully consecrated to God and thus effective struments of divine providence, have engaged instruments of His mercy in relation to poverty. in a ceaseless fight on a battlefield whose do- main is formation, pastoral care and research. This fight must be engaged in – as was em- 3. a Jubilee of Faithful consecration so as to phasised by Pope John Paul II in Vita Consecra- ‘set out into Deep Water’– ‘Duc in al- ta, n. 83 – with a dynamic faithfulness to the tum’– as authentic Witnesses to mercy charism of the founder. We must persevere in witness to love for the sick and pay special at- It is increasingly necessary to ‘set out into tention to the poorest amongst them, the most deep water’: Duc in Altum! neglected, those who are suffering at the end • To set out into deep water means maintain- of their lives, and to the victims of drugs and ing and nourishing preferential love and new forms of infection. When wearing the red passion for the poor. ‘Passion’is the right cross you must always remember that you are word to characterise the sons and daugh- men and women ministers of poor sick people, ters of St. Camillus. It is passion that ani- even at the risk to your own lives. mated our founder in his initiatives for the Here the word of God encourages all those sick. Only the wind of passion can lead our who are in the breach of this ceaseless battle: Order always to push outwards, to set out both in the fight against the forces of evil and in into deep water, fostering a choice for the the promotion of life. If ‘we surrender’, evil will poorest and disadvantaged and opting for win. If we want evil to grow and to develop, the social and geographical regions and ar- we must do nothing; it is enough to be passive eas that have been the most neglected. This and evil will prevail. But to promote good and is one of the means by which to implement, life, we must commit ourselves with constancy, today, the radical nature of our fourth vow; dedication, engagement and sacrifice. this is the option for the poor. One of the Secondly, today’s reading from the Gospel great theologians of the twentieth century, reveals to us that prayer is the instrument that Hans Urs von Balthasar, corroborated this God has entrusted to us, as a priority pathway, belief in eloquent terms: ‘only love is wor- so that we may oppose the forces of evil in Bur- thy of faith’. kina Faso and throughout the world. And the • To set out into deep water also means over- enemy knows this very well! This is the reason coming the fears and the situations that why he is trying to weaken our prayer lives and chain us and paralyse us. Setting out into our spiritual dimension in a subtle way, sug- deep water is to choose to go in the direc- gesting that it is not necessary to pray always, tion of the desert where there is uncertainty, because he knows that this is the best way to poverty, powerlessness, creativity, risk and wear us down. Often we also draw up alibis for the need for everything. It means being dis- not praying – hard work and the excessive load tant from centres of power and having. Yes, of daily activities – and thus we come to justify we must have the courage to make this leap our lack of perseverance in prayer. of quality. And this cannot be decided and

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achieved without prayer and without pas- above all sick people who live in faith the sion for the sick. difficult season of suffering. • Continuously singing the glory of God with On the mountain Moses, when standing your lives is to give your contribution in or- with his arms upraised, did not only pray der to help to recognise and promote the with his lips – he also prayed, and he prayed place and the role of sick people in the above all else, with his heart, with the whole evangelisation of the ecclesial community of his being, with the fullness of his life. We and the whole of humanity. are celebrating this jubilee day in the knowl- • Continuously singing the glory of God with edge that the best praise that we can address your lives is to promote communion, unity, to our heavenly Father is that which involves fraternity, solidarity and synergy of action in the whole of our being. The praise of a holy the great Camillian family. life was wonderfully expressed by St. Augus- • Continuously singing the glory of God with tine: ‘Do not be satisfied with singing praises your lives means setting out into deep water, to God with you voice – your works should going towards the poor and the sick who are reinforce your voice. If you sing only with your on the fringes, as was recommended by the voice, there will be silence. Try to make life a Superior General, who on the occasion of song that will never keep quiet (In Ps.146,2). the four hundredth anniversary of the birth To celebrate this golden jubilee with the whole of St. Camillus observed: ‘reorganising the of our lives means to return to the source of our Order also means its greatest diffusion and religious consecration in order to renew with- range, with the proclaiming of the Gospel in ourselves the original project of St. Camil- in the world, with especial attention being lus. This project goes back to 15 August 1582 paid to those people who still do not know when our founder had the intuition of founding the name of Jesus Christ’. a ‘company of pious men of good will who not for gain but voluntarily, and for love of God, With this approach, after fifty years of pres- would serve the sick with the charity and love ence in Ouagadougou, we could read the signs that a loving mother usually has for her sick of the times and follow the call of the Holy only child’. Spirit to set out into deep water, that is to say • Continuously singing the glory of God with to go towards the sick and the needy of other your lives, following St. Camillus our fa- dioceses in this country. ther and founder, is to commit yourselves Now that you have been erected into the new to practising corporal and spiritual works Camillian Province of Burkina Faso, you can bor- of mercy, always and everywhere, for the row and adapt to our context the words of the benefit of the sick and the suffering. holy Pope VI and declare: ‘the Camillians are a • Continuously singing the glory of God with resource for the whole of the family-Church in your lives means dedicating yourselves Burkina Faso and the whole of the family-Church body and soul to creating awareness in of Burkina Faso is a resource for the Camillians’. the ecclesial community and in social and We entrust your presence, your work and your health-care institutions of the importance of projects to Our Lady, Health of the Sick, to St. the sick through the promotion of a service Camillus de Lellis, to the Blessed Giuseppina Van- that is the expression of authentic human nini, to Maria Dominica Brun Barbantini, and to values, in conformity with the principles of the Camillian martyrs to charity. We ask the lord Christian ethics. to continue to bless you with every spiritual bless- • Continuously singing the glory of God with ing and to continue to assist and support those your lives means addressing without preju- people who are most in need of what you do. dices the promotion of a ‘full’culture of life We sincerely wish, on this solemn day, that and health for everyone. the Order of the Ministers of the Sick will have • Continuously singing the glory of God with many years of life in Burkina Faso, a presence your lives means emphasising the value of full of life in the land of integral men. prayer as an effective means of apostolate And may God give us His grace and bless and as a support to help the faithful and us! Amen. camilliani-camillians • 3-4/2016 173 Anno della Vita consacrata

Anno della Vita consacrata Tra la “povertà amorosa”, la necessaria gestione dei beni e la “tentazione del potere

Ángel Fernández Artime, sdb

Mi rivolgo a voi, fratelli, con il desiderio di Società di vita apostolica a servizio dell’uma- condividere una semplice riflessione basando- nità e della missione della Chiesa” (8 marzo mi sulla vita quotidiana di noi religiosi che co- 2014), che Papa Francesco fece un richiamo nosciamo, – almeno in parte – la vita delle no- deciso e chiaro ai religiosi e religiose, ricor- stre Congregazioni e Istituti di Vita Apostolica. dando che le persone consacrate sono sempre Mi hanno chiesto questo servizio e lo faccio state «voce profetica e testimonianza vivace volentieri, sapendo però che ciò che desidero e della novità che è Cristo, della conformazione posso offrirvi è ben lungi dall’essere una lezio- a Colui che si è fatto povero, arricchendoci con ne accademica, non essendo questa la finalità. la sua povertà». E il Papa afferma che «questa Vorrei darvi semplicemente alcune piste per la povertà amorosa è solidarietà, condivisione e nostra riflessione e il nostro dialogo. carità e si esprime nella sobrietà, nella ricerca Noi tutti, come i nostri fratelli religiosi, della giustizia e nella gioia dell’essenziale». abbiamo fatto voto di povertà, professando i Ho io stesso evidenziato in grassetto non Consigli Evangelici. E non c’è dubbio che in solo le parole chiave ma anche le attitudini genere viviamo personalmente in modo sem- di vita che devono accompagnare la nostra plice, sobrio. Spesso questi problemi non sor- esistenza. Vivere la povertà per noi non deve gono a livello personale, ma istituzionale. Ed essere soltanto una questione di economia o è in questo ambito che voglio collocarmi per di controllo di sé o degli altri. Tutto questo ha sviluppare i seguenti punti: ben poco a che vedere con la libertà persona- 1. L’invito del Papa a vivere una povertà amo- le rispetto ai beni economici o con il donarli rosa. e condividerli. Alcuni atteggiamenti personali 2. I Padri della Chiesa e la chiamata alla radi- vitali, come la solidarietà, la condivisione, la calità nell’uso dei beni. carità, la sobrietà, la giustizia e la gioia dell’es- 3. La necessaria gestione responsabile di beni senziale, non dovrebbero mai mancare nei no- economici. stri documenti, nei nostri “esami di coscienza” 4. La tentazione del potere mascherata. personali e istituzionali, nel “render conto agli altri’’, ecc. Serbare tutto ciò nella mente e nel cuore 1. Povertà amorosa, testimonianza ci rende più liberi di fronte agli «idoli materia- della novità di Cristo li che offuscano il senso autentico della vita» (dice il Papa nel medesimo messaggio). E un Fu in occasione della celebrazione del Sim- altro appello forte si unisce a questo: fare atten- posio Internazionale su “La gestione dei beni zione che la nostra povertà non sia teorica, ma ecclesiastici degli Istituti di vita consacrata e le possa essere in sintonia e in comunione con i

174 camilliani-camillians • 3-4/2016 Anno della Vita consacrata più poveri di questo mondo. «Non serve una a te si propongono altre strade: vestire Cristo povertà teorica, ma la povertà che si impara nei poveri, visitare gli infermi, dar da mangiare toccando la carne di Cristo povero, negli umi- a quelli che hanno fame, accogliere nella tua li, nei poveri, negli ammalati, nei bambini». casa quelli cha non hanno una casa, special- Il Papa ci invita a continuare a «essere ancora mente quelli della tua fede, aiutare i monasteri oggi, per la Chiesa e per il mondo, gli avam- delle vergini, aver cura dei servi di Dio e dei posti dell’attenzione a tutti i poveri e a tutte poveri di spirito». le miserie, materiali, morali e spirituali, come superamento di ogni egoismo nella logica del Sant’Agostino Vangelo, che ci insegna a confidare nella Prov- Epistola 130, n. 3, 12 e 13 videnza di Dio». (M.L. 33, 495 y 498, p. 443) «Oh, se amassimo Dio debitamente, non ameremmo assolutamente il denaro! Allora il 2. i Padri della chiesa denaro sarebbe per te uno strumento di viag- gio, non un’esca di cupidigia, e ne useresti per Non li cito qui per vana erudizione, ma per- le tue necessità e non per deliziarti in esso… ché sono una voce e una coscienza che non Usa il denaro come il viandante nell’ostello usa dovremmo mai trascurare. la tavola, il vaso, la pentola, il letto. Lo devi ab- Sappiamo bene che il pensiero dei Padri bandonare, non lo hai da possedere sempre». della Chiesa indica con grande fermezza che essi avevano una chiara autocoscienza di ciò Commento ai Salmi, che oggi chiameremmo la “dimensione sociale Salmo 147, n. 12, vers. 13 (M.L., 37, 1922) p. della Fede”. I Santi Padri, testimoni primari del- 468) la tradizione della Chiesa e interpreti autore- «Cerca le cose che sono necessarie e vedrai voli della Sacra Scrittura, ci aiutano a cogliere quanto poche sono. Vedi che non solo è poco con speciale sensibilità e radicalità anche ciò quello che ti è necessario, ma neppure Dio ti che riguarda l’uso della ricchezza, l’uguaglian- esige molto. Considera ciò che ti è dato, prendi za tra i seguaci di Gesù e la comunicazione ciò che ti è necessario; gli altri beni, che sono dei beni. superflui per te, sono necessari ad altri. I beni Pertanto, solo per ricordare le loro parole, superflui dei ricchi sono necessari ai poveri. scelgo tra tanti testi alcuni che, mi sembra, ab- Possiedi l’altrui quando possiedi il superfluo». biano una forza speciale. Cogliendo la forza del Vangelo e la libertà San Giovanni Crisostomo con cui Gesù ci pone davanti ai beni, i Padri Omelia LXXVII, 2-6 (Ruiz Bueno, II, 539 e ss.) della Chiesa richiamano alla nostra attenzione su San Matteo, p. 265-266 i seguenti atteggiamenti: «È forse tuo ciò che possiedi? Ti sono sta- san Gerolamo (Lettera CXXX, a Demetria- ti consegnati i beni dei poveri, anche quando de, n. 14 (M.L. 22, 1118), p. 428) “se vuoi questi beni li abbia ricevuti per eredità paterna, essere perfetto vendi, non parte dei tuoi beni, o anche quando provengano dal tuo legittimo ma tutti. E quando li vendi, che devi fare do- lavoro. Perché, forse non potrebbe Dio toglier- po? Dalli ai poveri Non ai ricchi, né ai parenti, teli? Se non lo ha fatto, è perché desidera che né per la lussuria, ma per venire incontro al- possa mostrarti generoso con quelli che sono le necessità degli altri… Alcuni impiegano le in necessità… Non perché Dio ti abbia man- proprie fortune per edificare chiese o rivestire i dato come se ti avesse dato del tuo, pensi che propri muri di bassorilievi di marmo, innalzano sia effettivamente tuo. Te lo ha prestato perché colonne immense e decorano i propri capitelli con esso abbia successo. Non pensare, però, con ornamenti preziosi, arricchiscono le porte che è tuo, quando ti ha dato del suo». con argento e avorio e fanno che sui loro altari brillino l’oro e le pietre preziose. Non lo ri- Al popolo di Antiochia, Omelia II, 5 a 8 prendo né mi pongo in questo. Ognuno agisce (M. G., 49, 39 e ss.), p. 217-218) secondo il proprio giudizio. Meglio far questo «Pertanto, non cerchiamo tanto di adornare che ammassare avaramente le ricchezze. Ma le nostre case quanto, prima della casa, la no- camilliani-camillians • 3-4/2016 175 Anno della Vita consacrata stra anima. Non è vergognoso ricoprire senza e a continuare ad essere segno profetico ragione né motivo le pareti di marmi e lasciare dell’Amore di Dio. che Cristo vada per le strade nudo? Che utile • Riferendosi già nel primo punto della Ge- ti dà, o uomo, la tua casa? È che te la porterai stione dei Beni a Carisma, missione, ope- da questo mono? No, non ti porterai la casa re e progetti delle diverse Congregazioni e lasciando questo mondo; ciò che ti porterai Istituti, il documento invita a definirequali senza dubbio è la tua anima… Edifichiamo le opere e attività portar avanti, quali elimina- case per vivere, non per ostentazione. Ciò che re, lasciare o modificare, quali nuove fron- supera la necessità è superfluo e inutile. Mettiti tiere affrontare. Invita a pianificare, parlare delle scarpe più grandi del piede. Non le sop- di preventivi e di bilanci, non solo nelle porterai, perché ti impediscono di camminare. opere ma anche nelle comunità religiose. Così, una casa più grande del necessario ti im- Chiede di applicare sistemi di monitorag- pedisce il cammino al cielo». gio nelle opere che sono in perdita, fare attenzione alla sostenibilità (spirituale, re- lazionale ed economica) e abbandonare la 3. l a necessaria gestione responsabile dei beni mentalità assistenzialista. • Nel documento c’è un forte richiamo alla Come risposta alla preoccupazione di Papa trasparenza e alla vigilanza, come garanzia Francesco rispetto alla povertà nella Chiesa e di un corretto agire. Si chiede ripetutamen- all’uso dei beni economici, dopo la celebra- te la totale trasparenza, il rispetto delle leggi zione del Simposio già citato, la Congregazio- civili e canoniche, ma si sottolinea anche la ne per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società prassi della vigilanza e i controlli per pre- di Vita Apostolica ha redatto un documento stare un vero servizio alla comunione e alla intitolato “Lettera circolare della CIVCSVA. Li- trasparenza, e per tutelare quelli che svol- nee orientative per la gestione dei beni negli gono delicati compiti di amministrazione. Istituti di Vita Consacrata e nelle Società di Vita • chiede agli economi che rendano conto pe- Apostolica”, in data 2 agosto 2014. riodicamente ai Superiori Maggiori e ai lo- Sicuramente, in un modo o nell’altro, que- ro Consigli, che documentino le transazioni sta Circolare è nota a tutti voi. Non la cito per e i contratti, che tutto venga archiviato. fare una presentazione o una lettura commen- • Un altro capitolo si concentra sulla collabo- tata di essa, ma per sottolineare alcune cose razione con l’Ordinario del luogo, la Chie- che possono illuminare il nostro essere e il no- sa locale, la relazione e collaborazione con stro agire. altri Istituti e la relazione con collaboratori • Nella lettera ci viene ricordato che non pos- e consulenti, con i seguenti suggerimenti: siamo trascurare la dimensione evangelica • L’importanza del dialogo con l’Ordina- della economia. rio del luogo quando si tratta di chiudere • E citando nella presentazione Papa Bene- case o opere, come pure alienare degli im- detto XVI (nella “Caritas in Veritate”, 34) mobili. ci viene ricordato che ognuno dei carismi – Allo stesso modo si invitano i Superiori fondazionali si colloca a pieno diritto nella a comunicare tra loro quando ci sono da «logica del dono» che «non esclude la giu- prendere decisioni circa la permanenza stizia e non si giustappone ad essa come in un territorio, affinché la città o la dio- un’appendice esterna in un secondo mo- cesi non “resti sprovvista di presenza re- mento»: nell’essere dono, come consacrati, ligiosa”. diamo il nostro vero contributo allo svilup- – Si riconosce che la complessità delle que- po economico, sociale che, «se vuole esse- stioni economiche e finanziarie al gior- re autenticamente umano, deve fare spazio no d’oggi richiede, in molti casi, il ricor- al principio di gratuità come espressione di so alla collaborazione di tecnici laici e fraternità». di altri istituti, con cui vanno concordati • L’invito che ci viene fatto è a rispondere con con chiarezza le condizioni, i contratti, il audacia rinnovata, con profezia evangelica valore della consulenza, ecc.

176 camilliani-camillians • 3-4/2016 Anno della Vita consacrata

• Infine, il documento vede nellaformazione 4. Anche il condividere, cosa che accettia- per la dimensione economica una linea di mo in tanti ambiti, trova un muro spesso, sviluppo vitale affinché le scelte missiona- infrangibile, quando si tratta di economia, rie di Congregazioni e Istituti siano innova- soldi e immobili. tive e profetiche. 5. Si fa fatica a parlare delle proprie opere da – Si chiede di non trascurare la formazione chiudere, da ricollocare, da ristrutturare o degli economi. a cui dare un senso nuovo … perché l’il- – Si propone di curare questa dimensione luminazione e il discernimento evangelico sin dalla formazione iniziale. si scontrano frontalmente con il cuore e i – I Superiori Maggiori devono essere con- sentimenti e la vita dedicata in questa o sapevoli che non tutte le cose nella ge- quell’altra casa… stione economica, né tutte le prassi cor- 6. L’invito alla trasparenza, al monitoraggio, a rispondono ai principi evangelici o sono lavorare con preventivi e bilanci ci sembra in sintonia con la Dottrina Sociale della ovvio; però – pensando alle realtà di tutto il Chiesa. mondo e non solo dell’Europa – ci sembra, – Gli economi devono essere aiutati a vive- in un certo senso, che siamo permanente- re il loro compito come un servizio e non mente agli inizi. come un mezzo di dominio. 7. Non di rado si commettono grossi errori, – E i laici non possono dimenticare la di- vendite inadeguate, truffe nella firma di ac- mensione missionaria e carismatica dell’I- cordi o contratti, non per cattiva volontà, stituto per il quale lavorano, la cui finalità ma in generale per il desiderio di non dan- è lo sviluppo della Missione. neggiare il proprio Istituto o Congregazio- ne, o anche perché la gestione economica Alcune considerazioni … che scaturiscono non è il nostro forte e oggi è più che mai un dalla vita: terreno delicato, difficile e pericoloso. Queste erano le grandi linee del documen- 8. A volte l’orgoglio, il cercar di brillare, il vo- to. Ora, che dire, che dialogo avere alla luce ler essere quello che ha risolto gli ‘eterni’ di tutto ciò? problemi legali, senza aver l’umiltà di con- Mi permetto di fare alcune semplici consi- sultare, induce a commettere errori o recar derazioni, che verranno condivise o meno, ma danni di grande entità o peso, sia economi- che nascono da un cammino di vita che, in un co che giuridico. modo o nell’altro, stiamo tutti facendo. 9. Agli economi è chiesto di dare regolarmen- 1. Credo che si possa dire che, in generale, noi te informazioni. Non è raro, lo sappiamo religiosi e religiose viviamo personalmente per esperienza, incontrare superiori locali in modo semplice e sobrio. Non sempre. o provinciali che sono, di fatto, “prigionieri Non tutti, certamente; però questa è la nota dei propri economi”, i quali sono i veri de- dominante. tentori del potere. 2. È più difficile per noi dare una simile testi- 10. Per quanto riguarda la consulenza tecnica o monianza quando si vedono le nostre co- specialistica necessaria, capita non di rado struzioni, a volte centenarie o pluridecen- di essere mal consigliati, o di perderci di nali. Tale difficoltà è più evidente quando fronte agli interessi occulti di qualcuno. È si tenta di attualizzare le nostre opere per importante avere vere persone di fiducia e rispondere alle sfide ed esigenze di oggi, comprovata fedeltà – che è molto diverso per esempio nell’ambito dell’educazione, dall’avere questo o quell’amico… – perché della prevenzione dei rischi, ecc. se perdiamo la libertà di scegliere i consu- 3. Ci risulta molto difficile concretizzare lenti, cadiamo nella rete della dipendenza questa audacia rinnovata, questa profezia da persone. evangelica. La stessa “logica del dono” si 11. Si invita alla formazione degli economi. dissolve molte volte nel dovere che credia- Anche se mi permetto di dire che non è mo sacrosanto di conservare un patrimonio possibile formarci in tutto, né avere perso- ricevuto, ereditato dal lavoro e dalla vita di ne formate per tutto. Sicché, a mio parere, chi ci ha preceduto … è più importante formare persone capaci di camilliani-camillians • 3-4/2016 177 Anno della Vita consacrata

Animazione e Governo, che sapranno cir- Congregazioni e Istituti, dove l’essere pre- condarsi di quelli che li illuminano e li as- sbiteri è un onore, vuol dire aver raggiunto sistono al momento di prendere decisioni. uno status che si traduce in autorità, in po- 12. Sappiamo bene, a proposito di trasparenza, tere e anche in accesso ai mezzi economici che è uno degli aspetti più oscuri dei nostri da maneggiare, con cui aiutare la famiglia, confratelli, nonostante la professione fatta. ecc. Non è strano che i conti e i bilanci - di pic- – Continua ad essere molto preoccupante cole o grandi dimensioni - consegnati dai la difficoltà che hanno religiosi e religiose laici che gestiscono l’economia di un’ope- di accettare non di avere dipendenti laici ra, siano molto più trasparenti del difficol- (poiché questo si accetta con facilità) ma toso stato dei conti che presentano a volte di condividere la missione dell’Istituto o i confratelli. Congregazione con i laici, in un rapporto 13. E infine, aprirò un capitolo a parte su quan- di eguaglianza - di fronte alla missione -, o to detto nel documento a proposito di que- anche di dipendenza del religioso rispetto sti compiti che devono essere un mezzo per al laico. servire e non per dominare. – Questa situazione si fa più pesante quando i nostri confratelli non solo hanno autorità, ma sono anche quelli che pagano. I laici 4. la tentazione del potere mascherata comprendono molto bene che chi paga è (se non il capo) colui che detiene il potere, Affronto, fratelli, un ultimo punto per il no- e se detiene il potere può un giorno dir loro stro dialogo. Sarò breve nella descrizione di che non hanno più il lavoro. La tentazione questo punto, sebbene sia, secondo me, molto del potere è servita e la necessità di sotto- più presente di quanto pensiamo (e di ciò che mettersi diventa una questione di sopravvi- ci accingiamo a dire). venza. Personalmente sono preoccupato perché – Non solo non diminuisce, ma in tante parti vedo con sempre maggior chiarezza che nel- del mondo cresce la realtà di religiosi che la nostra vita religiosa questa realtà può ucci- cercano di avere il controllo delle istituzio- derci, quasi senza che ce ne rendiamo conto, ni, essere preside o direttore di una scuola, nella nostra condizione di religiosi. A che ser- essere l’amministratore (per non perdere il ve parlare di “povertà amorosa” e della nostra controllo del denaro – con il pretesto che vita come dono o donazione con gratuità, se non ci può fidare dei laici), o i parroci che questa tentazione del potere rischia di diven- sentono fino al midollo di essere i padroni tare – non so se poco o molto più – il sangue della parrocchia… che scorre nelle nostre vene. – E tutte queste situazioni si aggravano ancor – È sempre più frequente incontrare religiosi più quando vengono mascherate dal mes- e religiose che emarginano ciò che è più saggio che dice che si deve fare così per essenziale del proprio carisma (pensiamo, responsabilità, per il bene dell’istituzione, per esempio, ai giovani per i salesiani) per per garantire il futuro, affinché non crolli occuparsi della gestione e amministrazione tutto, ecc. di progetti, programmi, ecc. – È sempre più frequente incontrare giovani A mio parere, queste situazioni di cui non religiosi che, una volta terminati gli anni e si parla, e che non sono neppure catalogate nel le tappe della formazione iniziale, chiedo- C.I.C. come altre realtà che “attentano ad uno no quale incarico dovranno avere e quale dei comandamenti della Legge Divina”, han- ufficio occupare. no senza dubbio un forte bisogno di autentica – Continua ad essere molto preoccupante evangelizzazione e conversione. il clericalismo della Chiesa e delle nostre

178 camilliani-camillians • 3-4/2016 Consacrated Life love for Poverty, need for management Consacrated Life and the “Temptation of Power”

Angel Fernandez Artime, sdb

I come before you, dear brothers, with the 1. love for poverty, a witness to the newness desire of sharing a simple reflection drawn of Christ from our own daily life-experience as religious. We are well-informed - to some extent at least It was on the occasion of the celebration of - about the life of our Congregations and Insti- the International Symposium on the “Manage- tutes of Apostolic Life. ment of Ecclesiastical Goods of the Institutes I have been asked to do this service, and I of Consecrated Life and Societies of Apostol- do it willingly. However, I am aware that what ic Life, for the Service of Humanity and the I wish and am able to offer is far from being Mission of the Church” (March 8, 2014) that an academic presentation, since that is outside Pope Francis addressed a clear and emphatic my scope. My sole intention is to offer some call to religious men and women, reminding avenues for our reflection and dialogue. them that consecrated persons have always All of us and our religious confreres have been “a prophetic voice and living witness to made the vow of poverty by professing the the newness which is Christ, and that they have evangelical counsels. And I have no doubt that, to conform themselves to the One who made generally speaking, we live a simple and mod- himself poor so that we might become rich by erate life in our individual capacity. Most times his poverty.” The Pope went on to say that “this the problems we face are not on the personal loving poverty is solidarity, sharing and charity but on the institutional level. And this is the framework within which I intend to develop the following points: 1. The Pope’s invitation to love and live poverty 2. The Church Fathers and their call to a radical outlook in the use of goods 3. The much-needed responsi- ble management of economic goods. 4. The hidden temptation of pow- er

camilliani-camillians • 3-4/2016 179 Consacrated Life and is expressed in moderation, in the quest for among the followers of Jesus, and the sharing justice and in contentment with a simple life.” of goods. I have personally put some words in dark Therefore, only for the purpose of remind- type to highlight not only the keywords but al- ing ourselves of their words, I have put together so the attitudes that must accompany our life. some of their texts, among many others, that I For us, to live poverty cannot be solely a mat- consider to be weighty statements. ter of thrift or control of oneself or others. This Drawing on the power of the Gospel and on has little to do with the essence of personal the radical approach and freedom with which freedom with regard to economic goods and Jesus sets before us his stand concerning goods, with our donating and sharing them. Basic per- the Fathers call our attention to the following: sonal and institutional attitudes such as soli- darity, sharing, charity, moderation, justice and St. Jerome contentment with a simple life must really find Letter CXXX to DEMETRIADES, no. 14 (M.L. a place in our documents, our personal and 22, 1118), p. 428 institutional ‘examination of conscience’, our “If you wish to be perfect, sell not a part ‘accountability to others’, etc. of your goods but everything. And, after you To keep these things in our mind and heart have sold them, what should you do next? Give makes us more free with respect to “the mate- it to the poor. Not to the rich or to relatives; rial idols which blur the authentic meaning of nor should you use it to satisfy your greed but life” (says the Pope in this same message). And to meet the needs of others... Some use their along with this, he adds another forceful call. A fortune to build churches and cover the walls call to ensure that our poverty is not theoretical with marble sculptures; they erect huge col- but in consonance and communion with the umns whose capitals they decorate with pre- poorest of this world. A theoretical poverty is cious ornaments; they adorn the doors with sil- of no use; what is needed is a poverty that we ver and ivory, and make their altars shine with learn by touching the flesh of the poor Christ gold and precious stones. I neither reprove nor in the humble, in the poor, in the sick, in chil- encourage these things. Each one must act ac- dren.” The Pope invites us to continue to be cording to his own judgment. It is better to do for the Church and for the world “the outposts such things than greedily amass riches. But, of care for all of the poor and for all material, there are other ways proposed to you: to clothe moral and spiritual poverty, and examples in Christ in the poor, to visit the sick, to feed the overcoming every form of egoism through the hungry, to welcome the homeless into your logic of the Gospel which teaches us to trust in house and especially those of your own faith, the Providence of God.” to help the monasteries of virgins, and to take care of the servants of God and those who are poor in spirit.” 2. The church Fathers St. Augustine I am not bringing them into this topic for Epistle 130, Nos. 3, 12 and 13 (M. L. 33, 495 a show of erudition, but because we can nev- and 498), p. 443 er afford to ignore their voice and their con- “Oh, if we loved God the right way, we science. would absolutely not love money! So, let We are well aware that the thinking of the money be for you something useful for your Church Fathers conveys to us with absolute pilgrimage and not something to satisfy your firmness the clear awareness they had of what greed; make use of it for your needs and not to we now call the ‘social dimension of the Faith’. take pleasure in it... Use money in the way a Being direct witnesses of the apostolic tradition traveller at an inn uses a table, a glass, a pot, a and authorized interpreters of Sacred Scripture, bed. You have to leave them behind, you can- the Church Fathers enable us to acquire a par- not have them always with you.” ticular sensitivity and radical outlook also in matters concerning the use of wealth, equality Expositions on the Psalms, Psalm 147, no. 12 v. 13

180 camilliani-camillians • 3-4/2016 Consacrated Life

(M. L., 37, 1922), p. 468 As a result of Pope Francis’s concern re- “Consider the things that are necessary and garding poverty in the Church and the use of you will see how few they are. See that not only economic goods, a document was prepared what suffices you is little but not even God asks after the afore-mentioned Symposium by the much of you. He asks what he gave you; keep Congregation for Institutes of Consecrated Life from it what you need. All the other goods that and Societies of Apostolic Life. It bore the title: are superfluous for you are needed by others. “Circular letter of the CIVCSVA. Guidelines for The surplus goods of the rich are necessary for managing the assets of the Institutes of Con- the poor. When you possess what is superflu- secrated Life and Societies of Apostolic Life “, ous you are possessing what belongs to others.” and was dated August 2, 2014. I am sure that, in one way or another, all of St. John Chrysostom you are acquainted with it. I am not going to Homily LXXVII, 2-6: Ruiz Bueno, II, 539 ff.; on quote from it to offer you a presentation or an St. Matthew, p. 265-266 annotated reading of the document but to high- “Is what you have yours by any chance? You light some aspects that can illuminate what we have been entrusted with the goods of the poor, are called to be and to do. even if you have acquired them through inher- • The letter reminds us that we must not over- itance from your father or have earned them look the evangelical aspect of the economy. legitimately from your work. Why, by chance, • And, in the presentation, quoting from Pope could not God take them away from you? If he Benedict XVI (Caritas in Veritate, 34), it re- has not done so, it is because he wants you to minds us that each founding charism be- be generous towards the needy... You should longs fully by right to the “the logic of gift” not think it is effectively yours because God which “does not exclude justice, nor does it has told you how to give from what is yours. merely sit alongside it as a second element He lent it to you that with it you might give him added from without”: in addition to being glory. Do not think, then, that it is yours when gift, we give our true contribution to eco- you give him his due.” nomic, social and political development which, “if it is to be authentically human, To the people of Antioch, Homily II, 5-8 needs to make room for the principle of gra- (M. G., 49, 39 et seq.), p. 217-218 tuitousness as an expression of fraternity.” “For our part let us not try to decorate our • The invitation we receive is to respond with houses, if we have not first decorated our soul. renewed boldness, with evangelical proph- Isn’t it shameful to cover the walls with mar- ecy and to continue to be a prophetic sign ble without any reason or motive and to let of God’s Love. Christ walk naked through the streets? Of what • By referring already in the first point of as- use is the house to you, O man? Are you going set management to the Charism, mission, to take it away from this world? No, you will works and projects of the various Congre- not take the house when you leave this world; gations and Institutes, the document asks what you will inevitably take with you is your us to define the works and activities that soul.... So, let us build houses to live in them, are to be carried forward, those that are to not for show. Whatever goes beyond your need be eliminated, stopped or modified, and the is superfluous and useless. Try putting on shoes new frontiers where we need to be. It calls that are larger than your feet; no, you will not for planning and speaks of budgets and endure them, because they will prevent you balance-sheets not only in apostolic works from walking. In the same way, a house that but also in religious communities. It asks is bigger than necessary will prevent you from for monitoring systems to be put in place in going to heaven.” works that are running at a loss, attention to be paid to (spiritual, relational and eco- nomic) sustainability, and for the welfare 3. The need for a Responsible management mentality to be cast aside. of assets • The document issues a vigorous call for transparency and vigilance to guarantee camilliani-camillians • 3-4/2016 181 Consacrated Life

a proper functioning. It repeatedly makes Institute for which they work is directed a demand for full transparency, respect for towards the development of the Mission. civil and canonical legislation, and further emphasizes the practice of vigilance and some considerations... drawn from life: controls in order to provide a real service Thus far, we have seen the main lines of the to communion and transparency, and to document. Now, the question is: what is there safeguard those who discharge the delicate to say in the light of this document? What is tasks of administration. there to discuss? • It asks economers to give an account from Allow me to put forward some simple con- time to time to the Major Superiors and their siderations which, whether you agree with Councils, to document the transactions and them or not, arise from the way we all live our the contracts, and to archive everything. lives in one way or another. • Another chapter focuses on collaboration: 1. I think that, in general, it could be said that, the collaboration of the local Ordinary and individually speaking, men and women re- of the local Church, the relationship and ligious live in a simple and moderate man- collaboration with other Institutes, and the ner. Certainly, not always and not everyone. relationship with collaborators and advi- But, that is the trend. sors. It suggests the following: 2. It is more difficult for us to give this same – Dialogue is important with the local Ordi- witness when we consider our buildings nary when it is a matter of closing houses that sometimes go back decades and even or works as well as alienating property. centuries, and when we try furthermore to – Similarly, communication must be had modernize them to meet today’s needs and between Superiors when decisions need challenges, for example, in the area of edu- to be taken about staying in a particular cation, risk prevention, and so on. territory so as to ensure that the city or 3. It is very difficult for us to give expression to the diocese does not “remain devoid of a a renewed boldness, an evangelical proph- religious presence”. ecy. The “logic of gift” we spoke of gets di- – It must be recognized that the complexi- luted many a time in what we believe to ty of economic and financial issues today be a sacred duty to preserve the heritage often requires us to depend on the col- received, the legacy of the life and work of laboration of lay experts or other institu- those who have gone before us... tions, with whom there should be clear 4. Even sharing, which we accept in many are- agreements about conditions, contracts, as, is hemmed in by a very thin, impenetra- the value of the advice etc. ble wall when it is a question of economy, • Finally, the document considers training for monies and properties. the economic dimension to be a matter of 5. We get tired of speaking about closing vital development to ensure that the mis- down, relocating, reframing or restructuring sionary options of Congregations or Insti- our own works... as our evangelical enlight- tutes are innovative and prophetic. enment and discernment collides head-on – It asks that the training of economers be with the heart and the feelings and the life not neglected. as it is lived in this house or the other… – It proposes that care be taken of this di- 6. The call for transparency, monitoring, work- mension right from initial formation. ing with budgets and balance-sheets seems – The Major Superiors must be aware that obvious to us, but, considering the reality in not everything in economic management the whole world and not only in Europe, it and not all that is done correspond to seems, in a certain sense, that we are con- evangelical principles or are in tune with stantly starting anew. the Social Teaching of the Church. 7. Not infrequently we come across grave mis- – Economers must be helped to live their takes, improper sales, fraud in the signing task as a service and not domination. of agreements or contracts, not out of bad – And the laity cannot forget that the mis- will and never, generally speaking, out of a sionary and charismatic dimension of the desire to harm one’s Institute or Congrega-

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tion, but because economic management about service, and not power, to be man- is not our strong point and because today ifest in these undertakings. it has become more delicate, difficult and dangerous than ever before. 8. Sometimes pride, the craving to stand out, 4. The Hidden Temptation Of Power the desire to be the one who finally manages to resolve endless legal problems, and the Let me add, dear brothers, a last point for lack of humility in failing to consult others our dialogue. I will be brief in describing it, lead to mistakes and serious damage with though I think that it is much more alive and harmful consequences, whether economic present than we imagine (and dare to speak or legal. about). 9. We ask economers to report regularly. It is I personally am concerned about it because not a surprise – we know it from our own increasingly I am beginning to see it more experience – to find provincial or local su- clearly in our religious life as a reality which, periors who are actually “prisoners of their almost without our realizing it, can kill us in economers” as these are the ones calling what concerns our condition as religious. Of the shots. what use is it to speak about loving poverty and 10. On the subject of the need for technical about our life as a donation and free self-gift if or expert advice, not infrequently does it this temptation runs the danger of becoming - I happen that we are incorrectly advised or do not know whether to a small or large extent held hostage to the hidden interests of some - the blood coursing through our veins? people. How important it is to have reliable – It is becoming increasingly common to find persons of proven trust and loyalty - which religious men and women leaving aside is something quite different from having this the most essential aspects of their charism or that friend... - because when we lose the (think, for example, of young people in the freedom to choose our consultants, we fall case of us Salesians) to involve themselves into a web of dependence on people. in the management and administration of 11. I encourage you to see to the training of projects, ventures, etc. your economers. Allow me to say, howev- – It is becoming increasingly common to find er, that it is not possible to train ourselves young religious who, as soon as they have in everything or to have trained persons for completed their years and stages of initial everything. Therefore, in my opinion, it is formation, immediately ask about the post more important to train people who are ca- they will hold or the office they will occupy. pable of Animation and Government, and – Still more worrying is the clericalism of the they will know how to surround themselves Church and of our Congregations and Insti- with those who can enlighten and advise tutes where to be a priest is an honour and a them when the time comes to take deci- status that has been achieved, which trans- sions. lates into authority, power, and includes 12. Speaking of transparency, we know well access to financial resources that are to be enough that it is one of the most obscure handled, that can be used to help one’s fam- areas in the lives of our confreres, de- ily, and so on. spite the profession they have made. It is – Still more worrying too is the rigidity of not surprising that the accounts and bal- religious men and women who are ready ance-sheets – be they big or small – that to have lay dependents (such persons are are delivered by lay people who manage easily accepted) but are not ready to really the finances of an institution are much more share the mission of the Institute or Con- transparent than the wearisome statements gregation with lay people in a relationship that are sometimes presented by our con- of equality – in connection with the mis- freres. sion – and still less ready to depend as reli- 13. And finally, as a separate point in this com- gious on laypeople. mentary on the document I shall speak – This situation becomes even more serious and difficult in situations where our con- camilliani-camillians • 3-4/2016 183 Anno della Vita consacrata

freres not only wield authority but also have a deep-rooted conviction of being the make payments. Lay people understand owners of the parish... very well that the one who pays is - if not – And all these situations are further aggravat- the boss – the one who certainly holds pow- ed when they are disguised with a message er and can tell them one day that their job which says that such things need to be done is terminated. In this way, their temptation out of a sense of responsibility, for the good to dominate is satisfied, and the need to be of the institution, as a guarantee for the fu- submissive becomes a mode of survival for ture, as a way of ensuring that everything the others. does not collapse, etc. – Not only is there not a decrease but an in- crease in many parts of the world of cases In my opinion, what is not spoken of and of religious men and women seeking to take not even listed by the CIC among the other control of institutions, to be the principal or things that ‘violate any of the commandments the director of a school, to be the admin- of the Divine Law’, is that these are certainly istrator (in order not to relinquish control situations in dire need of authentic evangeliza- over money on the pretext that lay people tion and conversion. cannot be trusted), or parish-priests who

184 camilliani-camillians • 3-4/2016 Anno Santo della Misericordia

Papa Francesco, domenica 4 settembre 2016 Anno Santo della Misericordia ha canonizzato Madre Teresa di Calcutta Dai bassifondi all’altare La forza della compassione in Madre Teresa di Calcutta

p. Anthoni Jeorge Kunnel1

Ringraziando Dio onnipotente, condivido di questi e me lo ha regalato dicendo: “grazie con tutti voi le memorie più care ed intime e le per essere venuti!”. La preghiera sul biglietto mie profonde impressioni che ho raccolto du- recitava: “Maria, Madre di Gesù, dammi il tuo rante i miei incontri con Madre Teresa di Cal- cuore, così bello, così puro, così immacolato, cutta. Io sono un testimone dell’angelo della così pieno di amore e di umiltà, affinché io compassione. Quando si cammina con lei, si possa essere in grado di ricevere Gesù nel pane cammina in modo diverso, perché si intuisce di vita, amarlo come tu lo hai amato e poterlo che la Madre cammina con il vero deposito di servire nei corpi sfigurati dei più poveri tra i Dio nella sua anima, la fonte stessa della com- poveri. Amen”. Io mi aggrappo a questo ‘tesoro passione. Con le parole e con i fatti la Madre è oltre misura’. stata un tesoro di compassione che ha lasciato Nei giorni trascorsi in diverse comunità e come sua vera eredità. case delle Missionarie della Carità, per sei me- Il mio a lungo coltivato desiderio di in- si, lprendendomi cura dei malati e dei moren- contrare la Madre finalmente si è realizzato ti ho potuto constatare la straordinaria natura nell’anno 1994. Ho avuto la fortuna di lavo- della Madre nell’esprimere la compassione di rare con le religiose Missionarie della Carità a Dio, afferrando e conquistando il cuore di tutti. Calcutta per sei mesi, da giugno a novembre Ha offerto per tutta la vita il suo servizio e la dello stesso anno. Guardando indietro, ricor- sua cura ai più poveri tra i poveri. Madre Teresa do vividamente quei momenti incancellabili, è diventata un’icona di compassione per le per- quando, il 4 luglio 1944, insieme ai miei com- sone di tutte le religioni. Una bella mattina ho pagni, siamo saliti per le scale per salutare la accompagnato un fratello dei Missionari del- Madre nel suo alloggio. la Carità per distribuire qualche medicina ad Faccia a faccia con la Madre, sono rima- una famiglia che viveva sotto un ponte. Mentre sto muto, bloccato dal suo radioso sorriso, dal camminavamo, il religioso ha scorto un uomo suo incandescente e gentile saluto. Mi chinai molto malato, che sembrava stesse emettendo in avanti e baciai il palmo della sua mano. Non gli ultimi respiri di vita. In verità, non ho avuto avrei mai immaginato quanto profondamente e il coraggio di rimanere a lungo lì. Tuttavia, con completamente quell’evento avrebbe modella- mia grande sorpresa, egli mi ha detto di resta- to il resto della mia vita. La persona ‘santa’ che re con quell’uomo fino al suo ritorno: sarebbe ho baciato rimane la mia fonte ispirativa, per andato a cercare un veicolo per poi accompa- tutta la vita. Molto gentilmente, Madre Teresa gnare l’uomo moribondo alla casa per gli in- ha raccolto alcuni biglietti di preghiera dal- digenti a Kalhighat. Rimasi lì inerme cercando la finestra della sua stanza e si è seduta sulla di evitare di guardare l’uomo. In poco tempo, panca di legno nella veranda. Ha firmato uno tornato con l’automobile, vi abbiamo caricato camilliani-camillians • 3-4/2016 185 Anno Santo della Misericordia l’uomo. Questa è stata la mia prima esperien- la voce di Dio za del genere: proprio quando la macchina si è fermata davanti alla casa di accoglienza per Molti sono i fili di speranza e di dispera- poveri e moribondi, quella persona ha esalato zione che si intrecciano nel comporre il cuo- l’ultimo respiro proprio sul mio grembo. So- re di compassione della Madre. Madre Teresa no migliaia le donne indigenti, gli uomini e i era la figlia più giovane di un’umile famiglia bambini che hanno concluso la loro esistenza di Skopje, in Albania. Suo padre morì quando sperimentato – seppur per un attimo – l’amore lei aveva 8 anni. A 12 anni avvertì che la sua proprio della cura straordinaria di Madre Tere- vocazione era quella di essere missionaria. Ha sa e dei suoi collaboratori. Madre era sempre lasciato a casa a 18 anni entrando nell’istituto pronta e preparata a prendersi cura dei malati, religioso delle Suore di Loreto, in Irlanda. Ha dei moribondi e di altre migliaia di uomini e scelto il nome di suor Maria Teresa, ad imita- donne di cui nessuno si è mai fatto carico. zione di Santa Teresa di Lisieux, e pochi mesi dopo, è partita per Calcutta, in India, per unir- si alle consorelle della sua comunità, dove ha Una stella nella galassia dei santi emesso i primi voti religiosi ed ha comincia- to ad insegnare presso la scuola femminile St. Con questi ricordi così toccanti nella mia Mary’s. Nel 1946, durante un viaggio in treno mente e nel cuore, Madre Teresa è per me una da Calcutta a Darjeeling, percepì la chiamata santa ‘pilastro-basamento dell’altare’, una stel- da parte di Dio, come lei stessa ha raccontato: la brillante nella vasta galassia delle sante don- “ho sentito la chiamata a rinunciare a tutto per ne e degli uomini santi di Dio. Molte volte l’ho seguire Cristo negli slums, per servire il Signo- vista accompagnarsi con le consorelle e con i re tra i più poveri dei poveri. Per me è stato bambini, con un atteggiamento di umiltà che è un ordine. Io dovevo abbandonare il convento proprio di un’autentica serva di Dio. Con gene- per aiutare i poveri, vivendo in mezzo a loro”. rosità, e ancora maggiore umiltà, ha permesso Da allora in poi ha deciso di organizzare una che la compassione permeasse tutto intorno a comunità dedicata al servizio dei più poveri lei. Madre Teresa era determinata ad impegnar- tra i poveri. Dopo due anni di progettazione e si e a ‘lottare’ con Dio e con le persone per por- di preghiera, si è dedicata a tempo pieno alla tare la più grande felicità possibile. Non c’è da sua ‘nuova vocazione’. Lei ha indossato un sari stupirsi che la Madre sia stata riconosciuta ed bianco con un bordo blu che sarebbe diventato apprezzata in tutto il mondo. Oggi coltivo una il suo nuovo ed abituale vestito religioso, per il grande gioia nel vedere la Madre elevata agli resto della sua esistenza. onori degli altari. Immenso è stato il percorso esistenziale dai bassifondi di Calcutta all’altare di Dio. Mi sento benedetto per aver visto fac- icona ed immagine della Vita piena e feconda cia a faccia, questa santa. Il suo volto radioso, i piedi impegnati a camminare verso i poveri Aperta alla chiamata dello Spirito, Madre malati, le palme delle sue mani santificate dal Teresa sapeva che tutto ciò che è offerto con tocco fresco di Dio hanno irrevocabilmente amore e con speranza, con lo stesso amore e travolto e stravolto lo scopo della mia vita. Il la stessa speranza che ha hanno animato Gesù, profumo del cuore di Madre Teresa, pieno di può raggiungere molte più persone di quello amore per i malati, non ho esitazione a dire, è che possiamo programmare. Il Signore ha di- un’estensione dolce della compassione di Dio. chiarato con enfasi il suo scopo nel vangelo di Nelle settimane che ho trascorso di recente in Giovanni: “Io sono venuto perché abbiano la Sierra Leone, paese colpito dal virus Ebola, of- vita, e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10). frendo servizi psico-sociali, ho percepito con Per noi, come cristiani, riconoscere l’abbon- vivida chiarezza e con forza la presenza beni- danza di vita di cui Gesù ha parlato, è essen- gna della Madre al mio fianco nel raccogliere ziale per la nostra integrità umana e spirituale. le preghiere di molti per la sicurezza e la prote- Per noi lo stile e la qualità di vita abbondante/ zione dei sopravvissuti e per consolare il lutto piena sono modellati sulla persona di Gesù, e il dolore dei parenti delle vittime di Ebola. dal suo messaggio e dal modo con cui lui stes-

186 camilliani-camillians • 3-4/2016 Anno Santo della Misericordia so ha vissuto. La vita in abbondanza si carat- stanze molto normali. Ho assistito ad una vera terizza proprio come capacità di estensione e propria testimonianza di amore, guardando della compassione a tutti. mia madre, che cucinava il cibo sia per un La trasformazione nella vita avviene quan- mendicante che si avvicinava a lei per il ci- do si intuisce per noi stessi che c’è un nuovo bo o che conservava da parte del riso per una modo di vivere: la vita ‘piena’. Il vero sacrifi- persona che sarebbe passata in seguito o per cio da parte di Madre Teresa ha dimostrato la un mendicante/sconosciuto che sarebbe giun- strada attraverso cui la compassione ha rivelato to fino a la nostra casa. Questo atteggiamento la presenza di Dio nei malati. Offrire compas- caratterizzava il suo rapporto con Dio nei po- sione è una componente importante per vivere veri. Quando guardiamo alla vita di Gesù noi la vita abbondante. Essa implica un approccio scorgiamo una vibrante ed appassionata im- compassionevole alla vita dell’altro. Significa magine di Dio innamorato della vita dell’esse- attenzione cosciente alla condizione del resto re umano. L’abbondanza a cui Gesù ci orienta del mondo. Questo è l’ambito specifico dove era esplicitamente non l’abbondanza di beni, intravvedo la spiritualità di Madre Teresa: la ma la ricchezza e la profondità del rapporto compassione verso tutte le persone. In contra- restaurato tra noi e con Dio che è il Dio-re- sto con la comprensione generale di ‘vita buo- lazione-comunione. Questa abbondanza ci è na’, è difficile creare e vivere un’immagine di resa disponibile nella condivisione della com- vita abbondante, per noi che non sperimentia- passione – letteralmente, soffrire-con – che di- mo questo, così facilmente intorno a noi. Ep- viene il potente e sicuramente distintivo segno pure, tutti noi, nel terreno e sulle strade della della vita abbondante. vita che percorriamo o sulle quale corriamo, Madre Teresa ha condensato il suo deside- abbiamo scintille di esperienze di pienezza, rio più profondo con le seguenti parole: “Se di vita feconda – momenti mozzafiato che ri- io mai diventerò santa, sarò sicuramente uno suonano, poi, nei nostri cuori e ci chiamano di quelli tenebrosi. Io sarò sempre assente dal ad essere ancora più pienamente coinvolti ed cielo – per accendere la luce di quelle perso- appassionati della vita stessa. Il viaggio illumi- ne che vivono nel buio sulla terra”. Questo at- nato e luminoso di Madre Teresa dai bassifondi teggiamento determina il carattere di impegno di Calcutta verso l’altare di Dio è un arazzo di Madre Teresa con i poveri ammalati. Oggi tessuto con la voce di Dio che risuona su un quando vedrò la santa che ho baciato, elevata treno in movimento tra il rombo e il frastuono agli onori degli altari da papa Francesco il 4 della routine quotidiana: visitando le famiglie settembre, mi verrà in mente che la vita piena che vivono negli slums, curando quelli inde- include la valorizzazione della dignità dei figli boliti per la fame o morenti di tubercolosi e di di Gesù crocifisso e l’unico modo per onorare lebbra, toccato il cuore di questi ‘indesiderati, questo dono della vita è di accoglierlo – of- non amati e non curati’. Madre Teresa era for- frendo compassionevole. temente convinta che nessun atto di gentilezza fosse troppo piccolo per non avere un grande impatto. Ha incoraggiato la gente a cercare i Credere nelle nostre convinzioni bisognosi nei loro quartieri, anche nelle pro- prie case. Lei ha gridato: “C’è una terribile fa- Nonostante le difficoltà del suo itinerario me di amore. Trovali. Amali”. Quindi, la vita personale, Madre Teresa ha trovato il coraggio abbondante è la vita fatta di amore, dove il e la determinazione per continuare il suo lavo- cuore è pieno e le relazioni sono ricche. La vi- ro e servizio con i poveri. Anche nei giorni in ta piena è un’esistenza di maggiore semplicità cui ha vissuto una profonda disperazione e una che permette una vera offerta di compassione. crisi di fede, si è alzata dal letto, ha pregato ed è uscita in strada per aiutare chi aveva bisogno di lei. Nel corso degli anni, lei è stata sempre Grandezza nella piccolezza più convinta che questa lotta interiore le ha permesso di vivere più pienamente le sue con- Sono cresciuto in un piccolo villaggio di vinzioni ed entrare in sintonia con quelli che Shimoga, nello stato del Karnataka, in circo- lei stessa voleva aiutare. camilliani-camillians • 3-4/2016 187 Anno Santo della Misericordia

Visita alla tomba di madre Teresa Teresa ispiri e sia la nostra guida per il vostro viaggio. A partire da questo desiderio che tutti Nello scorso mese di febbraio 2016, dopo noi coltiviamo per una vita abbondante, prego: venti anni, insieme al confratello p. Joy sono O Madre, vieni a trovarci dal cielo. Vieni, ad andato a riverire la memoria di Madre Teresa. iniziare il viaggio sacro e a cercare con la vita Fratel Mark, uno dei consiglieri generali dell’i- abbondante. Noi umilmente ti imploriamo di stituto dei Fratelli Missionari della Carità, ci ha intercedere per noi il dono della cura compas- accompagnato alla tomba di Madre Teresa che sionevole. nella sua esistenza ha esaltato la compassione di Dio. Madre Teresa ci benedica! Così ho pregato.

O Madre, vivere in amore e per amore essere imbevuti di compassione in abbondanza portare la più grande felicità possibile aprire la via al regno di Dio Vivere … vivere … vivere...!

O Madre, volontà ferma: camminare nei bassifondi fede forte: in ginocchio a terra cuore appassionato: sentire il dolore Questa è la cartolina con una preghiera che Madre Te- mani sante: guarire le ferite resa mi ha consegnato il 4 luglio 1994 – durante la mia Vivere … vivere … vivere...! prima visita

O Madre, Vangelo della Terra lacrime per noi tuoi figli orientato verso il Signore risorto nostra cura Madre, in me senza fine Vivere … vivere … vivere...!

Siamo andati a visitare la stanza di Madre Questa targa è affissa all’ingresso principale della ‘Casa Teresa ed abbiamo camminato su e giù per le Madre’ delle Missionarie della Carità – 54A, A.J.C. Bose stesse scale e lo stesso portico che lei ha per- Road, Calcutta – dove è sepolta Madre Teresa. Da no- corso per tutta la sua vita. Ci siamo detti l’un tare l’indicazione “Mother Teresa IN” (“Madre Teresa è l’altro: “una persona buona non muore mai!”. presente”): per me è un richiamo simbolico al fatto che Guardando indietro non c’è altra esperienza Madre Teresa continua a vivere! (Foto scattata durante più personale che questi giorni trascorsi con le la mia visita alla tomba di Madre Teresa, nel mese di Missionarie della Carità. febbraio 2016.)

Vieni a visitarci dal Cielo nota

Questo evento nella storia della Chiesa 1. P. Anthoni J. Kunnel è un sacerdote, religioso camil- cattolica contribuirà ad aiutarci a riconoscere liano indiano. Il suo desiderio è quello di condividere il valore e la sacralità della nostra chiamata. le esperienze dei giorni trascorsi con Madre Teresa: di Che Madre benedica la nostra ricerca della vi- come lei ha letto il vangelo della compassione ed ha ta abbondante attraverso il nostro essere com- testimoniato i valori di Gesù Cristo. passionevoli. Che la vita abbondante di Madre

188 camilliani-camillians • 3-4/2016 The Holy Year of Mercy

The Holy Year of Mercy Pope Francis to declare Mother Teresa a Saint, on September 4, 2016 From slums to the altar The Force of Compassion in Mother Teresa of Calcutta

Anthoni Jeorge Kunnel

I thank God almighty and share with every- Life, love Him as you loved Him and serve one all over the world the Cherished Memo- Him in the distressing disguise of the poorest ries and lasting impression of my interaction of the poor’. Amen. I hold on to this “treasure with Mother Teresa of Kolkata. I am a witness beyond measure.” to the angel of compassion. When you walk In the days spent in different houses of Mis- with her, you walk differently because you sionaries of Charity for six months caring for know that MOTHER walked with the very de- the sick and dying, I could see Mother’s ex- posit of God inside her soul, the very source traordinary nature of expressing compassion of compassion. By words and in deeds Mother had gripped the hearts of all. She rendered was a treasure of Compassion who has left be- lifelong service to the poorest of the poor. hind us a milestone legacy. My long-standing Mother Teresa became an icon of compassion yearning to see Mother finally arrived in the to people of all religions. One fine morning I year 1994. I was blessed to work with Mis- accompanied a Missionaries of Charity broth- sionaries of Charity in Calcutta for six months er to give out some medicine to a family under from June to November in the same year. a bridge. As we walked along, brother noticed Looking back, I vividly recall those inefface- a very sick man almost taking his last breaths. able moments on July 4, 1994 when, togeth- Truly, I had no courage to stay long there. er with my companions, we climbed up the However, to my surprise he told me to stay stairs to greet Mother at her residence. with that man until he returns with a vehicle Face-to-face with Mother, I was dumb to take the man to the home for the dying des- stuck by her radiant, glowing smile and gen- titute at Kalhighat. I stood there helpless trying tle greeting. I leaned forward and kissed her to avoid looking at the man. Shortly, thereaf- palm. i never imagined how deeply and com- ter, he returned in a car, we took the man in pletely that event would shape the rest of my and placed him on our lap. This was my first life afterwards. The saint I kissed is my life- ever such experience, just as the car stopped long inspiration. Very gently, mother picked in front of the home for dying destitute he took up some prayer cards from the window of her his last breath on my lap. Thousands are the room and sat on the wooden bench on the destitute women, men and children who have veranda. She signed one of it and gifted that experienced a final fulfilment in the love of prayer card saying, “thank you for coming.” the extraordinary services by Mother and her The prayer card reads: ‘Mary, Mother of Jesus, associates. Mother was prepared to care for give me your heart, so beautiful, so pure, so the sick, the dying, and thousands of others Immaculate, so full of love and humility that nobody would care for. I may be able to receive Jesus in the Bread of camilliani-camillians • 3-4/2016 189 The Holy Year of Mercy star in the galaxy of first vows as a nun and saints began teaching at St. Mary’s School for girls. With these and many In 1946, while riding more cherished memo- on a train from Kolkata ries in mind and heart, to Darjeeling, heard a Mother to me is a “Gutter calling from God, She -to-Altar” saint, a shining says, “I heard the call to star in the vast galaxy of give up all and follow holy women and men of Christ into the slums to God. Couple of times I saw her moving with sisters serve Him among the poorest of the poor. It was and children with the humility of a true servant of an order. I was to leave the convent and help God. With generosity, and still greater humility the poor while living among them.” Thereafter she let the compassion fly over all around her. she set out to establish a community dedicated mother was determined to head on and wrestle to serving the poorest of the poor. After two with God and people to bring the greatest hap- years of planning and prayer, devoted herself piness possible. No wonder that Mother has been full time to her calling. She dressed in a white recognized and acclaimed throughout the world. sari with a blue border—what would become Her life is nobler for the sacrifices, and saintly to her religious outfit for the rest of her life. be a Saint. Today I am imbued with greater joy to see Mother being raised to the honours of the al- ter. Remarkable is the journey from the gutters of image of abundant life Kolkata to the alter of God. i feel blessed among several to have seen face-to-face, my-“Gutter- Open to the spirit’s call, Mother knew that it to-alter” Saint. Radiant face, feet committed to is offered in love and hope, with the same love poor sick, and palms sanctified by the fresh touch and hope that led Jesus to ask, more of people of God have irrevocably overwhelmed me and than they thought they could give. Our Lord changed the purpose of my life. The fragrance emphatically stated his purpose in the Gospel of Mother’s heart full of love for the sick, I have of John 10:10, “I have come that they may have no hesitation to say, is a sweet extension of God’s life, and life abundantly.” For us as Christians, compassion. In the weeks that I spent recently in to recognize the abundance of life which Je- Ebola stricken Sierra Leone, providing psychoso- sus spoke is essential to our wholeness. For us cial services, I firmly felt Mother’s benign presence the mode of abundant life is modelled after the by my side to raise the prayers of many for safety person of Jesus by his message and the way and protection of the survivors and the bereaved he lived. abundant life is characterized by the kin of Ebola victims. extension of compassion to all. Transformation in life happens when one sees for oneself that there is a new way of life: The Voice of God Abundant Life. The genuine sacrifice on the part of Mother demonstrated the way in which many are the threads of hopes and de- compassion has proved to draw God to sick. spair that has knit the basket of compassion in Compassionate Giving is an important compo- mother’s heart. Mother Teresa was the young- nent of, and pathway to, that Abundant Life. It est child of a humble Albanian family in Skop- implies a compassionate approach to the life je, Macedonia. Her father passed away when of the other. It means a conscious attention to she was 8, and by the time she turned 12, she the condition of the rest of the world. Here is knew her calling was to be a missionary. She where I see Mother’s spirituality of compassion left home at 18 to join the Sisters of Loreto, related to people. In contrast to the general un- in Ireland. She chose the name Sister Mary derstanding of “good life,” it is difficult to cre- Teresa after St. Therese of Lisieux, and a few ate an image of abundant life, for we do not months later, left for Kolkata, India, to join the find it easily prevalent around us. Yet, all of us, sisters of her community. Sister Teresa took her on the grounds and tracks we walk and run on,

190 camilliani-camillians • 3-4/2016 The Holy Year of Mercy

God-relationship. This abundance made avail- able to us in extending Compassion – literally, suffering with –is powerful and surely a hallmark of the abundant life. Mother Teresa poured out her deepest longing in the following words: “if i ever become a saint, i will surely be one of “darkness.” i will continually be absent from Heaven – to light the light of those in darkness on earth.” This righteous attitude determines the character of Mother’s engagement with the poor sick. Today as I see the saint I kissed, raised to the honours of Altar by Pope Francis on 4 September, I am reminded that abundant life includes valuing the worth of children of crucified Jesus and only way to honour this gift experience hints of abundance – breathtaking of life is to be seized- in compassionate giving. moments that ring in our hearts and call us to be more fully alive. The illuminated journey of mother from the gutters of Kolkata to the altar Giving our belief more power of God is a tapestry woven with the voice of God on a moving train amidst the roar and Living a life in love and for love Mother set gust of daily grind. Visiting families living in a mark on millions to extend compassion. De- slums, nursing those weak with hunger and spite difficulties of personal journey, Mother dying of tuberculosis and leprosy, touched the Teresa found the courage and dedication to hearts of “the unwanted, the unloved and the continue her work with the poor. Even on days uncared for.” Mother Teresa believed no act when she experienced deep despair and a cri- of kindness too small to have impact. She en- sis of faith, she got out of bed, prayed and went couraged people to look for the needy in their out into the streets to help those who needed neighbourhoods, even in their own homes. She her. Over the years, she came to believe that cried out, “There is a terrible hunger for love. this inner struggle allowed her to more fully ex- Find them. Love them.” Hence, abundant life perience her convictions and empathize with is the life of love, where the heart is full and those she wished to help. relationships are rich. Abundant living is a life Visit to Mother’s tomb of greater simplicity and compassionate giving. In February 2016, after twenty years, Fr. Joy MI and I went to pay our respect to Mother. Brother Mark MC, one of the general coun- Greatness in smallness cillors of Missionaries of Charity Brothers ac- companied us to Mother’s tomb to offer Holly I grew up in a small village of Shimoga, Kar- Mass. mother is indeed exalting the God of nataka, in very ordinary circumstances. I wit- Compassion. I Pray: nessed a genuine example of love, watching my own mother always cook food either for a O Mother, regular beggar who approached her for food or To live in love and for love set aside rice worth for an adult for a meal later To shower compassion in abundance to be given to a beggar/stranger who would To bring the greatest happiness possible walk up to our home. That characterized her To open up the pathway to God’s Reign relationship to God in the Poor. When we look Live … Live… Live…! at Jesus’ life we see a vibrant, passionate God engaged in the life of human. The abundance O Mother, to which Jesus pointed was explicitly not the Strong-willed: walking on the gutters abundance of possessions, but the abundance Firm-faith: kneeling on the ground of the restored relationship among us and, the Passionate-heart: feeling the pain camilliani-camillians • 3-4/2016 191 The Holy Year of Mercy

Holy-palms: healing the wounds Live.. Live.. Live..!

O Mother, Gospel of the Land Cry out for us your children Un -to God raise our care Mother in me no end Live.. Live.. Live..!

We went up to visit Mother’s room and walked up and down the very same stairs and This is the Prayer Card, which Mother Teresa gave me on porch Mother has walked all her life. We said 4 July, 1994 (my first visit to Mother) to each other, ‘There is no end for a good per- son.’ Looking back there is no other personal greater experience than the days I spent with Missionaries of Charity.

Come and Visit us from Heaven

This event in the history of will set a mark to recognize the value and sa- credness of our call. May Mother bless our This Name board remains at the main entrance gate of pursuit of the abundant life through compas- Mother House, 54A, A.J.C. Bose Road, Kolkata where sionate giving. May the abundant life of Mother Mother is buried. To notice Mother Teresa in: for me is a inspire and be a road map to you as you make symbolic of Mother continues to live! (picture taken on your journey. To hear those longings that call my visit to Mother’s tomb, February 2016). us all to the abundant life, i pray, O’ mother, Come and Visit us from Heaven. Come, be- gin the Sacred Journey and seek the Abundant note Life. We humbly beg mother to empower us for compassionate caring. The saint i kissed is the 1. Fr. Anthoni J. Kunnel MI., a Camillian Religious Priest champion saint, a shining star in the galaxy of from India unwraps experiences of his days with Mother saints. Life happens because of You! Teresa: of how Mother read the Gospel of Compassion mother Teresa Bless us! and demonstrated values of Jesus Christ in.

192 camilliani-camillians • 3-4/2016 Salute e Sviluppo

Salute e Sviluppo a fianco dei camilliani nel mondo Roma, novembre 2016

p. Efisio Locci

Premessa ri Esteri il riconoscimento di ONG. I Capitoli Generali del 2011 e quello del 2013 si sono Dividerò il presente articolo in due parti: anche loro occupati di Salute e Sviluppo. Da la prima sarà una riflessione generale che ri- allora sono passati quattordici anni, sono stati guarda l’operato di Salute e Sviluppo, la sua realizzati moti progetti in aiuto delle missioni mission e i valori etici fondanti della coopera- dell’Ordine, per una somma media annua di zione, la spiritualità camilliana e il mondo del- oltre un milione di euro. Nel Sito di Salute e la cooperazione. La seconda parte descriverà Sviluppo si possono trovare sia i progetti che un esempio di cooperazione multisettoriale in i bilanci con la nota integrativa che spiega in cui si realizza la mission di Salute e Sviluppo modo analitico le diverse attività. e si armonizzano i valori della cooperazione e Naturalmente le ONG, essendo “strumento i valori del carisma camillino. Devo dire che della politica estera”, deve osservare le leggi altre volte, e in diverse occasioni, ho cercato nell’ambito del loro lavoro. La nuova Legge Ita- di far comprendere queste tematiche ma non liana (L. 125/2014) che disciplina la coopera- sembra sia riuscito nell’intento, anche perché zione allo sviluppo definisce l’oggetto, il fine, non ho avuto l’opportunità di rispondere diret- le modalità e gli ambiti della cooperazione, per tamente ai dubbi di qualche confratello, pre- i progetti che vengono finanziati dal Ministero occupato della mia salute spirituale/religiosa degli Affari Esteri. Per gli altri progetti, invece, più che delle opere che riusciamo a realizzare si seguono le regole degli altri finanziatori. con molto impegno e sacrificio. Naturalmente Lo Stato Italiano stabilisce che la coopera- sarò sempre a disposizione dei confratelli per zione allo sviluppo sostenibile, i diritti umani e fornire ulteriori chiarimenti. la pace, “è parte integrante e qualificante della politica estera Italiana” Art.1.1). “La coope- razione riconosce la centralità della persona salute e sviluppo e la sua mission umana … e ha come obiettivi fondamentali: lo sradicare la povertà e ridurre le disuguaglian- Il Capitolo Generale del 2001 ha deliberato ze, migliorare le condizioni di vita delle popo- la istituzione di una ONG “che si occupi princi- lazioni, promuovere uno sviluppo sostenibile; palmente dei progetti missionari dell’Ordine”. tutelare e affermare i diritti umani, la dignità Il p. Generale del tempo stabilì che la piccola dell’individuo, l’uguaglianza di genere; preve- associazione di volontariato Salute e Sviluppo, nire i conflitti, sostenere i processi di pacifi- nata a Torino, venisse trasferita a Roma, com- cazione” (art.1.2). “L’aiuto umanitario si attua preso il riluttante ideatore, e facesse tutte le con i principi d’imparzialità, neutralità e non pratiche per ottenere dal Ministero degli Affa- discriminazione e mira a fornire assistenza, camilliani-camillians • 3-4/2016 193 Salute e Sviluppo

Il Ministro dello sviluppo agticolo accolto da p. Paul e p. Bago soccorso e protezione alla popolazione” (art. dei privilegiati, anche se si trattasse dei nostri 1.3). La Legge 49/87 stabiliva in modo chiaro e confratelli. La cooperazione deve innescare sintetico: la cooperazione ha lo scopo di “sod- dei processi generali di sviluppo alla cui mensa disfare i bisogni primari e in primo luogo la deve partecipare la popolazione di un paese. salvaguardia della vita umana, l’autosufficien- Tutti possiamo essere tentati dal fascino della za alimentare, la valorizzazione delle risorse ricchezza e del potere, ma dobbiamo ricordare umane e i processi di sviluppo, il miglioramen- che questo è un fascino pagano. to della condizione femminile e dell’infanzia” I valori umani e sociali della cooperazione (Art.1). interrogano anche la nostra missionarietà di Voglio sottolineare che la Cooperazione cristiani e di religiosi, non importa se di antica internazionale ha una fortissima attenzione o recente storia. Il valore evangelico del mes- per la persona umana, il suo sviluppo e il suo saggio non possiamo diluirlo dicendo che tutti rispetto. Questo è una sintesi dei valori evan- siamo missionari perché siamo mandati, anche gelici e di conseguenza dei valori religiosi. se siamo mandati specialmente per un motivo Il senso della precarietà in cui versano molti economico. Risvegliare la nostra dimensione uomini, donne e bambini, che vivono al no- di portatori di una buona notizia, di liberatori, stro fianco non possono lasciarci indifferenti. I di umanizzatori, di guaritori ci dà nuova vita e religiosi dei paesi di tradizione cristiana, così ci fa superare il rischio di sentirci insignificanti come quelli di nuove tradizione, non possono e chiusi nei nostri poveri privilegi clericali. La passare oltre. Nella cooperazione c’è un inelu- missionarietà è intrinsecamente evangelizza- dibile valore sociale che ci impedisce di creare trice e se perde questo aspetto non è missione

194 camilliani-camillians • 3-4/2016 Salute e Sviluppo cristiana. Si tratta di vedere se al centro di ogni no molti popoli, ha bisogno di un intervento azione c’è Cristo fonte di motivazione. Abbia- multi-settoriale. La salute umana è fatta di tante mo un bisogno vitale di credere in Gesù Cristo, cose, ha bisogno di una crescita generale. Un nostro Re Crocifisso e risorto per liberare noi e solo settore, per quanto importante, è limitato tutti gli uomini. Tutti possono avere un grande e non può migliorare la situazione. La cura del ruolo, vecchi o giovani. I giovani devono avere malato nei paesi poveri non può essere “so- il coraggio di costruire il futuro, i vecchi devo- lo” costruire un ospedale e farlo funzionare. no “confermare i fratelli nella fede”: sono due Non può funzionare perché non esiste una as- ruoli formidabili di cui c’è un enorme bisogno. sicurazione, le famiglie non possono pagare le La “missione” di Salute e Sviluppo è “cu- medicine o il ricovero, manca la cultura della rare i malati e incrementare lo sviluppo”, in cura e della vita sana come la intendiamo noi, perfetta armonia con questi valori. Il nostro manca il cibo sufficiente e l’acqua potabile, gioioso lavoro è di stare vicino ai camilliani mancano le strutture sanitarie, ma anche la delle missioni e aiutarli nei loro progetti affin- scuola. Mancano tante cose che bisogna co- ché riescano ad avere uno “sviluppo sosteni- struire con pazienza, con il tempo e con co- bile”, e possano non dipendere dagli altri ma stante ottimistica speranza. Siamo convinti che dal loro lavoro, per diffondere il Regno di Dio, curiamo i malati anche scavando un pozzo o secondo il carisma camilliano. Regno in cui costruendo un acquedotto per dare l’acqua po- non si entra soli ma con gli uomini, le donne e tabile alla popolazione perché questa non si i bambini che vivono intorno a noi. Questo è ammali; curiamo i malati anche implementan- la dimensione umana e sociale della coopera- do una azienda agro alimentare o una fattoria zione che vogliamo trasmettere anche ai nostri per l’allevamento del bestiame per la carne o confratelli dei paesi in via di sviluppo. È una una stalla per la produzione del latte affinché esigenza della cooperazione ma è specialmen- i bambini e gli adulti possano bere latte sano. te una esigenza evangelica che non possiamo Il mangiare e il bere è la prima cura preventiva trascurare. per ogni malattia. Personalmente sono contento di consacrare Dalle osservazioni durante i viaggi abbia- al mondo della cooperazione, nella mia vec- mo elaborato una modalità di intervento del chiaia, i giorni che il buon Dia mi darà. Nel nostro lavoro di progettazione che parte dalle mondo della cooperazione ho scoperto una esigenze del territorio. La scelta dei progetti splendida dimensione della vocazione camil- è fatta dall’incontro e dalla discussione con i liana che attualizza il carisma e lo vitalizza confratelli che lavorano sul territorio. Con le proprio di questi tempi che vede gli europei nuove Delegazioni e le nuove Provincie sce- rassegnati alla insignificanza, come erano i Ca- gliamo quali progetti elaborare e realizzare. I milliani alla fine del terzo centenario. Vivo una Camilliani non possono che partire dalla salute esperienza tanto bella che vale la sfida della di base per tutta la popolazione. La cura del vita. Per questo motivo ho anche invitato qual- malato ha bisogno di strutture e dove non ci che confratello a provare lo stesso piacere e sono bisogna farle, attrezzarle e farle funzio- dedicarsi con me al lavoro nella cooperazione, nare. Scorrendo i progetti realizzati o in via di perché domani possa continuare a portare pa- realizzazione il campo della sanità occupa la ne ad un affamato, cure ad un malato, scuola maggior parte dei nostri impegni. a dei ragazzi e a tutti un po’ di consolazione. Non è possibile, però, far funzionare un ospedale se non c’è un incremento del benes- sere generale della popolazione e la gestione Un progetto multisettoriale di un ospedale nei PVS ha bisogno di molti aiuti perché la popolazione non può paga- Visitando le diverse missioni nel mondo ca- re tutte le spese sanitarie, se il governo non milliano ho cercato di adattare il mio lavoro ai garantisce l’assistenza. Gli aiuti che arrivano bisogni reali dei paesi, ma le diverse povertà dalle province fondatrici tendono a esaurirsi e mi hanno stimolato a studiare un sistema di si prospetta l’esigenza di studiare una “auto- intervento che fosse il più risolutivo possibile. sufficienza possibile” per i Camilliani e le loro Ho imparato che la grande povertà in cui vivo- realtà in questi paesi. In ambienti di economia camilliani-camillians • 3-4/2016 195 Salute e Sviluppo prettamente agricola la soluzione deve tener Come ultima notizia vorrei ricordare che presente questa caratteristica. La stessa solu- nel polo di crescita di Bagré, dove stiamo im- zione, d’altra parte, era ampiamente praticata plementando la fattoria, il Governo del Burki- nella storia degli ordini religiosi. La soluzione na Faso concede il terreno in affitto per 90 an- odierna del problema potrebbe essere analoga, ni, compresa l’acqua del lago artificiale che è purificandola da certi limiti del passato. lungo oltre 20 chilometri. Ci sono oltre 20.000 Stiamo implementando la realizzazione ettari di terreno coltivabile e sono coltivati solo di una agricoltura moderna, completamente 4-6%; il terreno è adatto per la coltura del riso meccanizzata, che esige che qualche camil- e il 70% del riso consumato in Burkina Faso è liano sappia fare il direttore di una grande importato. Il primo lotto di terreno di 50 ettari azienda, che produce una grande quantità di della nostra fattoria sono stati completamente beni per le necessità delle nostre strutture e per dissodati e coltivati e in questo mese viene fat- la commercializzazione, quindi per il popolo. to al primo grande raccolto. Un’azienda moderna deve poter produrre indi- Vorrei richiamare, in fine, il quadro della pendentemente dai cicli naturali delle piogge situazione fornito dal Programma alimentare e siccità, in modo che si possano avere in un mondiale: anno due semine e due raccolti. Questo dop- 1. Una persona su nove nel mondo è malnu- pio ciclo annuale in certe parti dell’Africa e trita dell’Asia esiste già, e io l’ho constatato. Se c’è 2. Il 12,9 per cento della popolazione nei pa- l’acqua in abbondanza, la sfortuna del clima esi in via di sviluppo soffre di denutrizione caldo dell’Africa può trasformarsi in uno stra- 3. Due terzi della popolazione che soffre la ordinario vantaggio: con il caldo e l’acqua tut- fame nel mondo vive in Asia to cresce rapidamente. 4. In Africa subsahariana una persona su quat- Mi ha fatto piacere quando ho saputo che tro soffre di denutrizione il Ministro dell’Agricoltura del Burkina Faso 5. Se le donne avessero lo stesso accesso degli è andato a vedere le attrezzature della no- uomini alle risorse, ci sarebbero 150 milio- stra fattoria, e sono stato felicemente colpito ni di affamati in meno quando, in un breve incontro, mi ha espresso 6. La scarsa alimentazione provoca il 45 per i suoi complimenti perché aveva constatato la cento dei decessi dei bambini sotto i cinque meccanizzazione completa dell’intero ciclo anni agricolo, dalla semina alla raccolta. Il proget- 7. Nei paesi in via di sviluppo, un bambino su to completo della produzione dovrebbe avere sei è sottopeso una estensione di 100 ettari per la produzione 8. Un bambino su quattro nel mondo soffre di agricola (riso, mais, sorgo, legumi), 50 ettari deficit di sviluppo per l’allevamento di mucche da latte, forse 9. 23 milioni di bambini in Africa frequentano altri cinquanta ettari per la produzione della le lezioni a stomaco vuoto frutta e l’apicoltura. La lavorazione dei diversi 10. Ogni anno sono necessari 3,2 miliardi di prodotti prevede un Centro Industriale in cui dollari per raggiungere 66 milioni di bam- si faranno tutte le lavorazioni e trasformazio- bini in età scolare vittime della fame.” ne necessarie per la commercializzazione dei prodotti.

196 camilliani-camillians • 3-4/2016 Health and Development Health and Development at the side of the Camillians in the World Rome, November 2016

fr. Efisio Locci

introduction the reluctant man who originally conceived of it, and that all the bureaucratic procedures I have divided this article into two parts. should be engaged in so that its recognition as The first part is a general analysis of the work an NGO could be obtained from the Italian of ‘Health and Development, its mission, the Ministry of Foreign Affairs. The General Chap- founding ethical values of cooperation, Camil- ters of 2011 and 2013 also addressed ‘Health lian spirituality, and the world of cooperation. and Development’. Since then, fourteen years The second part describes an example of mul- have passed and many projects have been im- ti-sectorial cooperation where the mission of plemented with the help of the missions of the ‘Health and Development’is carried out and Order, with an average annual expenditure of where the values of cooperation and of the over a million euros. On the web site of ‘Health Camillian charism are harmonised. I must say and Development’one can find both the pro- that at other times, on other occasions, I have jects and the accounts, with a supplementary tried to make these topics and questions un- note which explains the various activities in an derstood, but it seems that I was not successful analytical way. in my intentions, not least because I did not Naturally, NGOS, being ‘instruments of for- have an opportunity to respond directly to the eign policy’, must respect the laws that apply doubts of some confreres who were more con- to their area of work. The new Italian law (L. cerned about my spiritual/religious health than 125/2014) which regulates cooperation in the the works we manage to engage in with a great field of development lays down the concerns, deal of commitment and sacrifice. Naturally, I the purpose, the forms and the spheres of co- will always be available to my fellow religious operation for the projects that are financed by for further clarifications. the Ministry for Foreign Affairs. As regards oth- er projects, the rules of other providers of funds are followed. ‘Health and Development’and its mission The Italian State lays down that cooperation to achieve sustainable development, human The General Chapter of 2001 decided to rights and peace ‘is an integral and defining establish an NGO ‘which will deal principal- part of Italian foreign policy’ (art. 1.1). ‘Coop- ly with the missionary projects of the Order’. eration recognises the centrality of the human The Father General of the time decided that person…and has as it fundamental objectives: the small association of volunteers, ‘Health the eradication of poverty and reduction of in- and Development’, which had been created in equalities, the improvement of the conditions Turin, should be moved to Rome, together with of life of populations, the promotion of sustain- camilliani-camillians • 3-4/2016 197 Health and Development

able development; the defence and upholding side cannot leave us indifferent. Religious of of human rights, the dignity of the individual, countries with a Christian tradition, like those gender equality, the prevention of conflicts, and of countries with new traditions, cannot pass supporting peace processes (art. 1.2). ‘Human- by on the other side of the road. In cooperation itarian aid is implemented with the principles there is an inescapable social value which pre- of impartiality, neutrality and non-discrimina- vents us from creating privileged people, even tion and seeks to provide assistance, aid and though they may be our confreres. Coopera- protection to the population’(art. 1.3). Law tion must be grafted onto the general processes 49/87 established in a clear and summarising of development, at whose table the population way that cooperation has the task of ‘meeting of a country must sit. All of us can be tempted primary needs and first of all the safeguarding by the fascination of wealth and power but we of human life, food self-sufficiency, the valuing must remember that this is a pagan fascination. of human resources and processes of develop- The human and social values of coopera- ment, improvement in the condition of women tion also call on our missionary work as Chris- and children’(art. 1). tians and religious, whether of old or recent I want to emphasise that international coop- date. The gospel vale of the message cannot eration pays very great attention to the human be diluted by us saying that we are all mis- person, his or her development and respect for sionaries because we are sent, even though we him or her. This is a summary of gospel values are sent in particular for an economic reason. and, as a consequence, of religious values. The A reawakening of our dimension of being the feeling of precariousness that is experienced by bearers of good news, liberators, humanisers, many men, women and children who are at our and healers, will give us new life and enable us

198 camilliani-camillians • 3-4/2016 Health and Development

which implements and vitalises our charism precisely in this epoch when Europeans are resigned to insignificance, as the Camillians were at the end of our third centenary. I am having an experience that is so beautiful that it is worth the challenge of life. For this rea- son, I have also invited some confreres to feel the same pleasure and to dedicate themselves with me to work in the field of cooperation so that tomorrow they can continue to bring bread to a hungry man, care to a sick man, schooling to children and a little comfort to everyone.

Lavori di preparazione del terreno a multi-sectorial Project to overcome the risk of feeling insignificant and closed up in our poor clerical privileges. Mis- When visiting the various missions of the sionary work is intrinsically evangelising and Camillian world I sought to adapt my work to if this aspect is lost it is not Christian mission. the real needs of countries, but the various forms This is a matter of seeing whether at the centre of poverty stimulated me to study a system for of every action there is Christ as the source of intervention that solved problems as much as our motivation. We have a vital need to believe possible. I learnt that the great poverty in which in Jesus Christ, our King who was crucified and many peoples live needs multi-sectorial action. rose again to free us and all people. Everybody Human health is made up of very many things; can play a great role, both young and old. The it needs general growth. A single sector, how- young must have the courage to construct the ever important it may be, is limited and cannot future; the old must ‘confirm their brothers in improve the situation. Care for the sick in poor the faith’: these are two formidable roles that countries cannot be ‘only’ building a hospital are enormously needed. and making it work. It cannot work, because The ‘mission’of ‘Health and Development’is insurance does not exist, many families cannot to ‘care for the sick and increase development’, pay for medicines and the admission, there is a in perfect harmony with these values. Our joy- lack of a culture of care and healthy life as we ous work is to be near to the Camillians in understand it, there is a lack of sufficient food missions and to help them in their projects so and drinking water, and health-care structures that they manage to have ‘sustainable develop- are absent, but also schools. Very many things ment’and need not depend on others because are absent and these we have to construct with they depend on their own work, in order to patience, with time, and with constant optimis- spread the Kingdom of God in line with the tic hope. We are convinced that we also care Camillian charism. This is a kingdom that one for sick people by digging a well or building does not enter alone – one enters it with the an aqueduct to give drinking water to the pop- men, women and children who live around ulation so that they do not fall ill. We also care us. This is the human and social dimension of for the sick by creating an agricultural and food cooperation that we want to transmit to our re- company or a farm to raise livestock for meat, ligious in developing countries as well. This is or a stable for the production of milk so that a requirement of cooperation but it is also a children and adults can drink healthy milk. Eat- gospel requirement that we cannot neglect. ing and drinking are the best preventive treat- Personally, I am happy, during my old age, ment for all illnesses. to consecrate to the world of cooperation From the observations that were made dur- those days that the good Lord will give me. In ing these journeys, we drew up a form of in- the world of cooperation I have discovered a tervention in our planning work which begins splendid dimension of the Camillian vocation from the needs of the local area. The choice camilliani-camillians • 3-4/2016 199 Health and Development of projects has been based on meetings and gratulated me because he had observed the discussions with our religious who work in the complete mechanisation of the entire agricul- local areas. With the new Delegations and the tural cycle, from the sowing to the harvest. The new Provinces, we have chosen which pro- complete production project should extend to jects should be drawn up and implemented. one hundred hectares for agricultural produc- The Camillians can only start from basic health tion (rice, maize, sorghum, vegetables); fifty for the whole of the population. Care for the hectares for the raising of cows for milk; and sick needs structures and where these do not perhaps another fifty hectares for the produc- exist they have to be created; they have to be tion of fruit and bee keeping. The processing equipped and made to work. Going through of the various products envisages an industrial the projects that have been implemented, or centre where all the work will be done that is which are being implemented, in the field of needed for putting the products on the market. health care takes up most of our activity. As final news, I would like to observe that However, it is not possible to make a hospi- in the growth pole of Bagré, where we are cre- tal work if there is not an increase in the gen- ating a farm, the government of Burkina Faso eral wellbeing of the population, and the man- has rented the land for ninety years and this agement of hospitals in developing countries includes water from the artificial lake which needs a great deal of help because the popu- is over twenty kilometres long. There are over lation cannot pay for all the health-care costs 20,000 hectares of cultivable land but at the if the government does not assure assistance. present time only 4-6% of it is cultivated. The The help that comes from the founding Prov- land is suited to rice growing but 70% of the inces tends to run out and the need emerges to rice that is consumed in Burkina Faso is import- study ‘possible self-sufficiency’ for the Camil- ed. The first parcel of land of fifty hectares of lians and their situations in these countries. In our farm has been completely tilled and culti- economies that are specifically agricultural, vated and this month the first great harvest will the solutions must take this characteristic into be gathered in. account. The same approach, for that matter, Lastly, I would like to refer to the picture of has been broadly practised in the history of re- the situation provided by the world food pro- ligious Orders. A contemporary solution to the problem could be similar, with a purification of gramme: certain limitations of the past. 1. One person in every nine in the world is We are engaged in the creation of a form of malnourished. modern agriculture which is completely mech- 2. 12.9% of the population in developing anised and requires some Camillians knowing countries suffers from malnutrition. how to be the director of a large company 3. Two-thirds of the people who suffer from that produces a large quantity of goods for the hunger in the world live in Asia. needs of our institutions and for the market, 4. In sub-Saharan Africa one person in every and therefore for the people. A modern com- four suffers from malnutrition. pany must be able to produce in a way that is 5. If women had the same access to resourc- independent of the natural cycles of rains and es as men, there would be 150 million less drought so that in one year two sowings and hungry people in the world. two harvests are possible. This double annual 6. Poor alimentation causes 45% of deaths in cycle in certain parts of Africa and Asia already children under the age of five. exists, and I have been able to observe it. If 7. In developing countries, one child in every there are abundant quantities of water, the mis- six is underweight. fortune of a hot climate can be transformed in- 8. One child in every four in the world suffers to an extraordinary advantage – with heat and from a growth deficit. water everything grows rapidly. 9. 23 million children in Africa go to school I was pleased when I heard that the Minis- on an empty stomach. ter of Agriculture of Burkina Faso went to see 10. Every year 3.2 billion dollars are needed to the equipment of our farm and I was pleasantly reach the 66 million children of school age struck when, during a brief meeting, he con- who are victims of hunger.

200 camilliani-camillians • 3-4/2016 Atti di Consulta atti di Consulta

ammissiOnE RiCHiEsTa Di inDUlTO alla PROFEssiOnE sOlEnnE Di EXTRa-ClaUsTRa

Provincia Brasiliana Vice Provincia Benin – Togo Antonio Carlos ZAGO Casimir MAKPENON Samuel KLAKO SAGBO EKOUÈ Joubel Stive GBÉNANDE AMAGJI sOPPREssiOnE DElla COmUniTÀ REli- GiOsa Provincia Brasiliana Aécio HONORATO DA SILVA Provincia Nord Italiana Comunità della Casa di Cura S. Camillo – Forte Provincia Siculo-Napoletana dei Marmi (LU) Giuseppe Salvatore PONTILLO Provincia Brasiliana Provincia Nord Italiana – Delegazione Co- Comunità di São Camillo de Monte Santo de lombia-Ecuador Minas - MG Samir Emith LOZANO VALENCIA Franki Javier PENAGOS CAICEDO DECRETO Di DimissiOnE Dall’ORDinE Provincia Nord Italiana Delegazione del Kenya Provincia Francese Patrick Makau KAMUYA Jean Pierre BIORET Dennis Gekondo ATANDI John Kariuki MWANGI Provincia Nord Italiana Dominic Mutuku NTHENGE Delegazione di Haiti Richard EUGENE

camilliani-camillians • 3-4/2016 201 Decisions of the General Consulta

Decisions of the General Consulta aDmissiOn TO sOlEmn PROFEssiOn REQUEsTs FOR EXclaUsTRaTiOn (3 years)

The Vice Province of Benin – Togo The Province of Brazil Casimir MAKPENON Antonio Carlos ZAGO Samuel KLAKO SAGBO EKOUÈ Joubel Stive GBÉNANDE AMAGJI CanOniC sUPPREssiOn OF a HOUsE The Province of Brazil Aécio HONORATO DA SILVA The Province of North Italy Comunità della Casa di Cura S. Camillo – Forte The Province of Sicily and Naples dei Marmi (LU) Giuseppe Salvatore PONTILLO The Province of Brazil The Province of North Italy – Delegation of Comunità di São Camillo de Monte Santo de Colombia-Ecuador Minas - MG Samir Emith LOZANO VALENCIA Franki Javier PENAGOS CAICEDO DECREE OF Dismissal FROm THE ORDER The Province of North Italy – Delegation of Kenya The Province of France Patrick Makau KAMUYA Jean Pierre BIORET Dennis Gekondo ATANDI John Kariuki MWANGI The Province of North Italy – Delegation of Dominic Mutuku NTHENGE Haiti Richard EUGENE

202 camilliani-camillians • 3-4/2016 Necrologi Obituaries Beati i morti nel signore

Padre nik Houlihan 1960-2016

P. Nik è nato il 1 maggio 1960 a Bridgewater nel Somerset in Inghilterra. I suoi genitori erano Denis ed Evelyn. Suo padre era originario di Cork in Irlanda e sua madre nativa da Bridgewater, in Inghilterra. Nik era il terzo dei quattro figli di questa famiglia: John, Vincent, Nik e Maria. Nik ha iniziato il suo cammino nell’Ordine nel 1985, nella nostra casa di Hackney, East End di Londra. Ha proseguito gli studi e la formazione nella comunità camilliana di Blackrock (Dublino) e trascorse i successivi otto anni approfondendo i suoi studi di filosofia e teologia ed ha fatto il suo noviziato a Killucan (Irlanda). Ha emesso la prima professione nel 1989 e quella solenne nel 1992. Nik è stato ordinato sacerdote nel 1993 ed inviato per ministero in Australia Occidentale, dove per quasi tre anni ha lavorato come cappellano al Sir Charles Gairdner Hospital. Tornato in Irlanda nel 1996, ha abitato nella comunità di Killucan dove ha trascorso gli ultimi 20 anni. Ha fatto ministero per diversi anni presso il St Luke’s Hospital di Dublino. Nik è stato sempre una persona premurosa e compassionevole, in particolare verso i malati e coloro che soffrono. La sua gentilezza è stata in grado di creare relazioni di grande empatia. Voleva mostrare la bontà di Cristo attra- verso il suo esempio, soprattutto in ospedale quando lavorava come cappellano. Nik ha vissuto grossi problemi e difficoltà per la sua salute che gli hanno procurato molta sofferenza, ma ha sempre cercato di manifestare e di offrire all’esterno il suo lato migliore. Ha affrontato e sopportato problemi di salute fin dalla tarda adolescenza. Nik era molto entusiasta della vita, delle persone e di tutto quello che accadeva intorno a lui. Voleva portare l’amore di Cristo a tutti gli uomini, specialmente alle persone sofferenti. Aveva sempre una parola gentile, un sorriso e un pensiero delicato da dedicare a coloro che intuiva essere in difficoltà. Recentemente i medici gli avevano consigliato di non guidare l’automobile: è stata una grande limitazione per lui, perdere tale indipendenza in così giovane età. Ha anche sviluppato problemi di vista, confidando appena due mesi prima di morire di avere dei disturbi notevoli nella vista a distanza. Nik ha avuto un grande entusiasmo per la vita e per tutte le cose della vita. Nelle sue omelie ha sempre mantenuto uno stile semplice, cercando di mettere a fuoco l’amore di Dio per tutti gli uomini. Nik era sempre dalla tua parte di coloro che lui intuiva essere in difficoltà. La morte prematura ed improvvisa di Nik ci ha indotto ad una riflessione sul senso dell’esistenza e ci ha ricordato ancora una volta la brevità e la fragilità della nostra vita. Nik aveva molti amici in Inghilterra, in Australia, come anche in Irlanda. Era molto amato e la sua persona man- cherà molto alla sua comunità, alla Provincia religiosa, alla sua famiglia ed ai suoi molti amici. Possa la sua anima riposare in pace!

Father nik Houlihan 1960-2016

Nik was born on the 1st of May 1960 in Bridgewater, Somerset, England. His parents were Denis and Evelyn. His father was from Cork Ireland and his mother from Bridgewater, England. Nik was the 3rd of 4 children. John, Vincent, Nik & Maria. Nik joined the Order in 1985 from our house in Hackney, East End of London. He studied at the Order’s student house in Blackrock and spent the next eight years doing his studies of philosophy and theology as well as his no- vitiate in Killucan. He made his first Profession in 1989 and was Solemnly Professed in 1992. Nik was ordained in 1993 and posted to Western Australia. He was present there for almost three years, working as chaplain to Sir Charles Gairdner Hospital. He returned to Ireland in 1996 and came to Killucan where he was based for the last 20 years. He worked for a number of years at St Luke’s Hospital in Dublin. camilliani-camillians • 3-4/2016 203 Necrologi Obituaries Nik was always a caring and compassionate person, particularly for the sick and those in distress. His kindness shone forth and he was able to empathise. He wanted to show the kindness of Christ through his own example, particularly in the hospital when he worked as chaplain. Nik had a great deal of difficulties with his own health problems that caused him a lot of suffering, but he always tried to keep the best side out. He had endured health problems since his late teens. Nik was very enthusiastic about life and people and about what was going on around him. He wanted to bring the love of Christ to all people, especially suffering humanity. He always had a kind word, a smile and a thought for those who may be in difficulty. Particularly those in any kind of distress. Recently he was told by his doctors that he could no longer drive a car which must have been a great difficulty for him to lose such independence at such a young age. He also developed vision problems and he said just two months before he died that he had no peripheral vision and that his distance vision became a blur after a certain distance. Nik had great enthusiasm for life and the things of life. When his health was good he would be quite enthusiastic and fervent about so many things. In his homilies he kept it simple and always wanted to focus on the love of God for all. If you were having a difficult time, Nik was on your side. The suddenness of Nik’s untimely death has brought us to a sudden halt and reminded us once again of the shortness and fragility of our life. Nik had many friends in England Australia and Ireland. He was well loved and will be greatly missed by his Community, the Province, his family and his many friends. May his soul rest in peace

Padre Giuseppe Facchin 1928 - 2016

Giuseppe Facchin nasce a Villaganzerla di Castegnero (VI) il 12.10.1928 da Giobattista e Er- minia Bodinetti, ultimo di otto figli. In paese, la famiglia è benvoluta da tutti per la sua sempli- cità, laboriosità, e per il clima di gioviale accoglienza. È il “buon terreno” nel quale nascono e crescono le vocazioni di due sorelle (suore Dorotee) e la sua chiamata alla vita camilliana, alla quale contribuisce anche la figura di padre Paolino Valdesolo. A dodici anni Giuseppe entra a Villa Visconta (Besana Brianza) e prosegue verso le tappe successive: il Noviziato a Verona San Giuliano (14.07.1946), la Professione temporanea (08.09.1947), la Professione perpetua (08.09.1950). La sua buona volontà e intelligenza suggeriscono di inviarlo al Colle- gio Internazionale di Marino (Roma): frequenta la Gregoriana, ottiene la Licenza in filosofia e teologia, e riceve l’Ordinazione Sacerdotale (17.03.56). I primi anni di ministero lo vedono a Verona San Giuliano come insegnante e Vice Maestro dei Chierici (1957). Dopo una breve pausa di studi a Roma viene nominato Maestro dei Novizi (1964), un incarico che gli verrà confermato spesso. Nel frattempo è Consigliere Provinciale per la Formazione ((1965), membro della Commis- sione per la revisione delle Costituzioni (1967-68), Superiore e Maestro dei Novizi prima a Mottinello (1971), poi a Capriate (1974). In questi anni ha modo di ricoprire ad tempus l’incarico di Parroco a Crespi, con stima e affetto dei parrocchiani. L’esperienza acquisita nel campo formativo e vocazionale lo rendono attento e sempre disponibile anche negli anni successivi, quando è Superiore alla Casa di Cura San Camillo di Milano (1980), Padre Spirituale dei chierici a Verona San Giuliano (1983), Cappellano alla Villa Monga di Verona (1984), di nuovo Consigliere Provinciale per la Formazione (1986), Superiore ed Animatore vocazionale a Mottinello (1992), Superiore a Verona San Giuliano (1998), Superiore a Verona S. Maria del Paradiso (2004), Superiore nuovamente a Verona San Giuliano (2005), Superiore a Mottinello (2007). Da qui, l’arrivo e la permanenza a Capriate, durante la quale si rende ancora disponibile per la formazione dei Novizi. La salute è ancora buona, il ministero è instancabile, la preghiera è fervorosa, ma... gli anni passano. Compare una stanchezza nella quale i medici individuano i primi sintomi di un grave male che gli sta minando i polmoni. Padre Giuseppe affronta con serenità (nei primi anni anche con frutto) le cure che gli vengono apprestate dai medici della Casa di Cura San Pio X di Milano e dai Fratelli della Comunità che lo assistono.

204 camilliani-camillians • 3-4/2016 Necrologi Obituaries Tra gli avvenimenti accaduti negli ultimi mesi della sua vita amiamo ricordare l’accoglienza commossa e filiale della reliquia del Cuore di San Camillo in occasione del 50.mo anniversario della nascita della Casa di Riposo (2014) e la celebrazione del 60.mo anniversario della sua ordinazione sacerdotale (2016). In quest’ultima oc- casione, visibilmente emozionato, si dice “consapevole ormai di avvicinarsi al compimento del suo cammino, colmo di gratitudine al Signore per gli anni trascorsi nella vita camilliana e per il sacerdozio ricevuto in dono, fiducioso nella protezione della Madonna della quale è sempre stato filialmente devoto”. Si potrebbe dire: un testamento spirituale. Quando il male è ormai diffuso, trasferitosi nella Casa di Riposo insieme ad altri confratelli che vi si trovano, è sempre presente alla messa pomeridiana in cui vuole concelebrare. Due giorni prima di morire chiede il Sacra- mento dell’Unzione degli Infermi che riceve con devozione. Muore la mattina del 1 agosto 2016. Siamo grati al Signore per il dono di questo nostro confratello e per tanti suoi tratti belli: il carattere buono, leale, gioviale, aperto all’amicizia e alla comunione fraterna; il suo esempio di consacrato e sacerdote sempre sollecito nella preghiera e nel ministero; la formazione umana, spirituale e camilliana data ai novizi con cuore paterno e animo giovanile; il calore e l’entusiasmo nel parlare di Gesù o dell’Ordine; il decoro nelle celebrazioni liturgiche e nelle feste mariane; la disponibilità alle richieste di predicazione, di direzione spirituale, di corsi di esercizi spirituali; la sollecitudine nell’assistenza agli anziani e ammalati della Casa di Riposo; la fede e la serenità testi- moniate nella sofferenza. Ora, dal cielo, continui ad ispirarci e incoraggiarci lungo il nostro cammino.

Father Giuseppe Facchin 1928-2016

Giuseppe Facchin was born in Villaganzerla di Castegnero (VI) on 12.10.1928, the son of Giobattista and Erminia Bodinetti He was the last of eight children. In the town, his family was well liked by everyone for its simplicity, industriousness and its happy atmosphere of welcome. This was a ‘good terrain’in which were born and grew the vocations of two of his sisters (they became Dorothean sisters) and his call to the Camillian life, to which Father Paolino Valdesolo also contributed. At the age of twelve, Giuseppe entered Villa Visconta (Besana Brianza) and then went on to the next usual stages: the novitiate in Verona San Giuliano (14.07.1946), his temporary profes- sion (08.09.1947), and his perpetual profession (08.09.1950). His good will and intelligence suggested that he should be sent to the International College of Marino (Rome). He went to the Gregorian University, was awarded a licence in philosophy and theology, and was ordained a priest (17.03.56). The first years of his ministry were spent in Verona San Giuliano as teacher and vice-teacher of the young religious (1957). After a short break involving studies in Rome, he was appointed master of novices (1964), a post to which he was often appointed during his priestly career. In the meantime, he was Provincial Councillor for Formation (1965), a member of the commission for the revision of the Constitutions of the Order (1967-68), and Superior and master of novices in Mottinello (1971) and then in Capriate (1974). During these years he was also an ad tempus parish priest at Crespi, where he won the esteem and affection of his parishioners. The experience that he acquired in the fields of vocation and formation made him attentive and always ready to help during subsequent years when he was Superior at the St. Camillus Nursing Home in Milan (1980); Spiritual Father to the young religious in Verona San Giuliano (1983); chaplain at Villa Monga in Verona (1984); once again Provincial Councillor for Formation (1986); Superior and animator of vocations in Mottinello (1992); Superior at Verona San Giuliano (1998); Superior at Verona S. Maria del Paradiso (2004); Superior once again at Verona San Giuliano (2005); and then Superior at Mottinello (2007). Thereafter he went to and remained in Capriate, during which time he once again made himself available for the formation of novices. His health was still good, his ministry was tireless, his prayers forceful, but…the years were passing. Tiredness appeared and his doctors identified the first symptoms of a grave illness that was attacking his lungs. Father Giuseppe faced up with serenity to the treatment and care (which during the early years were successful) that was given to him by the medical doctors of the St. Pius X Nursing Home of Milan and by the religious of the community who looked after him. Amongst the events that took place during the last years of his life, we love to remember the emotional and filial welcoming of the relic of the heart of St. Camillus on the occasion of the fiftieth anniversary of the creation of the nursing home (2014) and the celebration of the sixtieth anniversary of his priestly ordination (2016). On this last occasion, visibly moved, he said that ‘he was by now aware that he was drawing near to the completion of his journey, full of gratitude to the Lord for the years that he had spent in Camillian life and for the priesthood that he camilliani-camillians • 3-4/2016 205 Necrologi Obituaries had received as a gift, trusting in the protection of Our Lady to whom he had always been filially devoted’. One could say that this was his spiritual testament. When his malady had spread widely in his body, he was moved to the nursing home to join the other religious who were there. He always attended the afternoon Holy Mass and wanted to be a concelebrant. Two days before he died he asked for the sacrament of the anointing of the sick which he received with devotion. He died in the morning of 1 August 2016. We are grateful to the Lord for the gift of this religious brother of ours and for so many of his fine features: his good, loyal and jovial character, open to friendship and fraternal communion; his example as a consecrated man and priest, always diligent in prayer and ministry; the human, spiritual and Camillian formation that he gave to novices with a fatherly heart and a young spirit; his warmth and enthusiasm in speaking about Jesus and the Order; his decorum during liturgical celebrations and Marian feast days; his readiness to help in response to re- quests for sermons, spiritual direction, and courses of spiritual exercises; his care and concern in providing help to the elderly and the sick in the nursing home; and his faith and serenity in suffering. Now from heaven may he continue to inspire us and encourage us on our journeys!

Padre angelo Baglio 1931 - 2016

Angelo Baglio nasce a Pontevecchio di Magenta (MI) il giorno 11 marzo 1931 ed è battez- zato il giorno successivo. Papà Emmanuele e mamma Bianchi Rosa provvedono all’edu-cazione umana e religiosa di nove figli, tra i quali due seguiran-no la via della vocazione alla vita consacrata: Suor Rosa, fra le Figlie della Carità, e Padre Angelo. È lo stesso vice Parroco, don Virginio Colzani, a presentarlo ai Camilliani scrivendo: “L’ho seguito fin dai miei primi anni di sacerdote novello e l’ho subito apprezzato per la sua virtù delicata, la profonda pietà vissuta e l’ottimo esempio che dava … Ha sempre dato prova di umiltà e di impegno negli studi.” Angelo entra a S. Giuliano in Verona (26.08.1949) dove prosegue gli studi e la formazione camilliana. In pochi giorni seguono prima l’ammissione al Noviziato poi il suo inizio (07.09.1949). Nell’anno successivo, anno san- to e della proclamazione del dogma dell’Assunta, emette la Professione temporanea (08.09.1950). Il Chierico Angelo prosegue con frutto gli studi fino all’Ordinazione Sacerdotale che avviene per mano del Vescovo mons. Gerolamo Bortignon a Cittadella (22.06.1958). La vita di Padre Angelo lo vede alternare con pronta disponibilità e impegno le tappe di formatore, studente, cappellano, missionario, sempre vissute con generosità e senso di responsabilità: Professore dei seminaristi a Besana Brianza e allo stesso tempo Studente universitario in Lettere antiche presso la Cattolica di Milano (1958); Superiore dei Postulanti a Marchirolo (1968) e a Varese; Cappellano presso il Policlinico di Pavia (1975); Missio- nario in America latina (1977). È soprattutto durante questi quarant’anni che Padre Angelo mette a frutto le sue buone qualità d’animo, di spirito e di organizzatore, prima in Colombia (1977) poi in Perù (1980). Ricopre i compiti di Cappellano all’“Ospedale Materno Infantil”, è Responsabile della Pastorale vocazionale, Consigliere ed Economo della Delegazione Co- lombo-Peruana, Superiore ed Economo a Lima, Cappellano all’Ospedale “Arzobispo Loayza” presso il “Con- vento de la Buenamuerte”, Formatore nel noviziato “San Martin de Porres” e Cappellano dell’“Istituto de Enfer- medades” a Lima, Formatore nel noviziato di Chaclacayo, Maestro del noviziato “Sant’Alberto de Chacrasana”, Economo della “Casa di Trujillo” e Parroco presso la parrocchia della “Virgen de la Medalla Milagrosa”, infine, di nuovo Formatore in noviziato. Le condizioni di salute lo costringono al rientro in Italia nel 2012. Come si nota, un’attività intensa, distribuita in diversi settori della vita camilliana e di straordinaria fecondità per lo sviluppo dell’Ordine in America latina. Fino agli ultimi mesi della sua vita, nelle conversazioni, non nasconde la soddisfazione per i lunghi anni donati alla Delegazione e la speranza che le future generazioni locali abbiano a raccogliere il dono del carisma loro trasmesso e a farlo fruttificare con altrettanta responsabilità e spirito di sacrificio. La dedizione alla preghiera, lo spirito filiale verso la Madonna, la serenità del cuore insieme al sorriso, non ces- sano di colmare le sue giornate, anche quando la condizioni di salute si fanno particolarmente gravi. Ricevuto il

206 camilliani-camillians • 3-4/2016 Necrologi Obituaries sacramento dell’Unzione degli Infermi con visibile partecipazione e attorniato dai famigliari, si incammina verso il cielo la sera del 10 agosto 2016. È quasi doveroso terminare con un simpatico aneddoto: nel giorno della Professione perpetua dell’8 dicembre del 1953, inizio del primo anno mariano, su un’immaginetta predisposta per ricordare la ricorrenza, Padre Angelo scriveva: “A Maria … offro in letizia la mia giovinezza … A quanti giungerà questo ricordo chiedo il dono di un’A- ve Maria”. È una richiesta un po’ singolare, che dice tuttavia il suo animo squisitamente mariano; Padre Angelo sarà certamente contento se ora la trasmetto a te che stai leggendo, unita alle consuete preghiere di suffragio.

Father angelo Baglio 1931-2016

Angelo Baglio was born in Pontevecchio di Magenta (MI) on 11 March 1931 and was baptised the next day. His father Emmanuele and his mother Bianchi Rosa gave a human and religious upbringing to their nine children, two of whom followed the pathway of vocation to consecrated life: Sister Rosa, who was a member of the Daughters of Charity, and Father Angelo. It was his own vice-parish priest, Don Virginio Colzani, who introduced him to the Camillians: ‘I have followed him since my first years as a newly-ordained priest and I immediately appreciated his delicate virtue, his deeply lived piety and the excellent example that he set…He has always displayed humility and commitment in his studies’. Angelo began in S. Giuliano in Verona (26.08.1949) where he continued with his studies and his Camillian for- mation. In the space of a few days there took place his admission to the novitiate and then its commencement (07.09.1949). The next year, a holy year and the year of the proclamation of the dogma of the Assumption of the Virgin Mary, he made his temporary profession (08.09.1950). The young cleric Angelo then successfully com- pleted his studies before his ordination as a priest at the hands of Bishop Msgr. Gerolamo Bortignon in Cittadella (22.06.1958). The life of Father Angelo witnessed him – always with readiness to help and commitment – go through the var- ious stages of provider of formation, student, chaplain and missionary. These were tasks he always performed with generosity and a sense of responsibility: teacher of the seminarians in Besana Brianza and at the same time a university student in classical humanities at the Catholic University of Milan (1958); Superior of the postulants in Marchirolo (1968) and in Varese; chaplain at the polyclinic of Pavia (1975); and then a missionary in Latin America (1977). It was above all during these forty years that Father Angelo put to good work the fine qualities of his character and his spirit, as well as his capacities as an organiser, first in Colombia (1977) and then in Peru (1980). He worked as a chaplain at the Ospedale Materno Infantil; he was head of pastoral care for vocation, a councillor and the financial administrator of the Delegation of Colombia and Peru; the Superior and the financial administrator in Lima; a chaplain of the Arzobispo Loayza Hospital at the ‘Convento de la Buenamuerte’; a provider of formation for the novitiate of ‘San Martin de Porres’and a chaplain at the ‘Istituto de Enfermedades’of Lima; a provider of formation at the novitiate of Chaclacayo; the master of the novitiate of ‘Sant’Alberto de Chacrasana’; the financial administrator at the Casa di Trujillo; the parish priest of the Parish of the ‘Virgen de la Medalla Milagrosa’; and, lastly, once again, a provider of formation for the novitiate. His state of health forced him to return to Italy in 2012. As one can observe, he engaged in intense activity in various fields of Camillian life, activity that was of extraor- dinary fecundity for the development of the Order in Latin America. Until the last months of his life in his con- versations he did not conceal his satisfaction about the many years he had given to the Delegation and his hope that the future local generations would be able to receive the gift of the charism handed on to them and make it bear fruit with the same responsibility and spirit of sacrifice. His dedication to prayer, his filial spirit in relation to Our Lady, the serenity of his heart and his smile, did not cease to fill his days even when his state of health was especially bad. After receiving the anointing of the sick with visible participation, and surrounded by his family relatives, he journeyed towards heaven on 10 August 2016. It is almost our duty to finish with a fine anecdote. On the day of his perpetual profession of 8 December 1953, the beginning of the first Marian year, on a little picture to commemorate the event Father Angelo wrote: ‘To Mary…I offer the joy of my youth…From those whom this reaches I ask for the gift of a Hail Mary’. This is a request that camilliani-camillians • 3-4/2016 207 Necrologi Obituaries is somewhat singular but which, however, communicates his quintessentially Marian spirit. Father Angelo will certainly be happy if we now give it to you as you read this, united with the usual prayers of suffrage.

Padre Giuseppe Villa Cerri

Nasce a Trecella di Pozzuolo Martesana (Milano-Italia) il 18 maggio 1933 – Anno Santo della Redenzione. I suoi genitori sono Carlo Villa e Regina Cerri. È stato battezzato nella Parrocchia di San Marco di Trecella, pochi giorni dopo e cresimato nella stessa parrocchia nel giugno 1939. Aveva due sorelle: Anna (agosto 1934) e Adelaide (di- cembre 1935). Rimasto orfano di padre nel mese di ottobre 1936, si trasferisce con la famiglia a Gorgonzola (prov. Milano) nel mese di novembre 1940, dopo che la madre si risposò con Giuseppe Corno. Da queste seconde nozze nascono altri due fratelli: Carlo (1940) e Maria (1943). Riceve la prima comunione nella Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio a Gorgonzola nel maggio 1943. Fre- quenta la scuola primaria tra il 1939 e il 1944. Il 4 novembre 1944, andando a Milano, perde la madre e la sorella Maria in un bombardamento aereo su Piaz- zale Loreto. La provvidenza divina lo salva e gli fa incontrare i religiosi camilliani della clinica San Camilo, i quali, a distanza di poche settimane, conoscendo il suo desiderio di diventare sacerdote, lo invitano ad entrare nel loro seminario minore di Villa Visconta (Besana Brianza): p. Giuseppe vi entrerà qualche giorno prima Natale, il 21 dicembre 1944. Dopo aver frequentato i 5 anni di scuola media e ginnasio a Villa Visconta, accompagnato dai superiori p. Raf- faele Gigliano, p. Giacomo Bellotto, p. Mario Maria Mariani, passa a San Giuliano (Verona) per il noviziato che inizia 14 luglio 1949, con p. Raffaele Gigliano, come maestro. Emette i voti temporanei il 15 luglio 1950, festa di San Camillo e Anno Santo. L’8 settembre 1954, Anno Mariano, professa i voti solenni nella chiesa di S. Giuliano (Verona), dopo aver frequentato quattro anni di liceo e conseguito la maturità classica presso l’Istituto scolastico dei religiosi stimmatini. Arriva a Mottinello-Rossano Veneto (Vicenza) alla fine disettembre 1954. Il mese successivo viene inviato con il confratello p. Domenico Ruatti a Roma presso il Collegio Internazionale Camilliano, in Casa Generalizia, per proseguire gli studi teologici presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ottiene il grado di Baccelliere nel 1956, il Diploma dell’”Studium” dell’Azione Cattolica Italiana nel 1956 e la licenza in Teologia dogmatica nel giugno 1958. L’8 maggio 1955 riceve il lettorato a Roma e il 27 novembre 1955 l’accolito. Dopo essere stato ordinato suddiacono nella chiesa di S. Marcello (Roma) il 27 ottobre 1957, il 1 dicembre dello stesso anno nella chiesa di S. Giacomo in Augusta riceve il diaconato. Il 22 marzo 1958 viene ordinato sacerdote nella basilica di San Giovanni in Laterano (Roma) per l’imposizione delle mani del Vice-Gerente di Roma, card. Traglia. Dopo tre mesi di servizio presso l’ospedale Civile di Verona-Borgo Trento, nel mese di ottobre, è trasferito a Ca- stellanza (Varese) per insegnare ai giovani postulanti e proseguire gli studi universitari presso la facoltà di Lettere Moderne e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dedicandosi anche al lavoro pastorale nelle parrocchie del quartiere. Nel settembre 1961 giunge presso il seminario minore di Marchirolo (Varese) per insegnare latino ai seminaristi del quarto e quinto anno del ginnasio. Consegue il dottorato in Lettere Moderne il 6 luglio 1964 con il voto pieno di 110/110. Il 12 luglio 1965 è trasferito a Villa Visconta di Besana Brianza e nominato superiore e direttore del seminario minore, dove insegna lettere nel ciclo delle scuole medie inferiori, da poco divenute una sezione annessa alla scuola media statale di Besana Brianza. Sono gli anni intensi del rinnovamento dopo il Concilio Ecumenico Va- ticano II. Nel 1967 è membro della sottocommissione De formatione per la revisione della Costituzione. Il 25 giugno viene nominato superiore e direttore del seminario di Vigolo Vattaro (Trento), responsabile per gli studenti del quarto e quinto anno del ginnasio e delle magistrali, insegnando lettere presso il seminario diocesano di Trento (2 anni) e presso il colegio arcivescovile (1 anno), frequentato anche dai nostri seminaristi.

208 camilliani-camillians • 3-4/2016 Necrologi Obituaries Dopo la chiusura della casa di Vigolo Vattaro, il 27 settembre si trasferisce a San Giuliano (Verona) con i semi- naristi che sono rimasti e continua la sua responsabilità di maestro die postulanti. Continua ad insegnare lettere presso la scuola media dell’istituto Alle Stimmate, di Verona (3 anni), nella scuola media di Lavagno e poi di Borgonovo-Verona (1 anno). Il 3 aprile 1976 ottiene l’abilitazione all’insegnamento nella scuola media con il massimo punteggio. Nel 1975, in occasione del 400° anniversario della conversione di San Camillo pubblica San Camillo: Un uomo che sapeva amare e il 2 febbraio, a San Giuliano, organizza, per la prima volta, insieme a p. Giovanni Maria Rossi e ad un gruppo di studenti professi il Camillianfest, una giornata di integrazione di tutti i giovani camilliani in formazione. In vista del Capitolo generale del 1977 è responsabile per la revisione del titolo IIIº della Costituzione, da trattare nello stesso Capitolo generale di Capiago. Il 22 marzo 1977 chiede al Superiore provinciale il permesso di recarsi in America Latina per inserirsi nella Comunità del Convento della Buenamuerte di Lima (Perù). Purtroppo, una malattia (la pleurite) gli impedisce di viaggiare subito e lo costringe a rimanere a Verona fino all’anno successivo. Il 2 agosto 1978, con p. Giannino Martignoni parte per il Portogallo, dove visita il santuario mariano di Fatima; il 6 agosto proseguono per Santa Fe de Bogotà. Il 24 ottobre, finalmente si reca a Lima, inserendosi nella comu- nità del Convento della Buenamuerte, iniziando la sua missione di promotore vocazionale. Il 25 marzo 1980 è inaugurato il seminario minore San Camillo a Lima: p. Giuseppe ne è nominato direttore, proseguendo anche nell’incarico di animatore vocazionale. Da questo momento in avanti, assumerà diversi incarichi in Perù: nel 1979 è animatore vocazionale e maestro dei due novizi che vivono in comunità; il 25 marzo 1980 nell’ex centro catechistico dà inizio al seminario minore San Camillo del quale sarà anche direttore fino al 1987, pur continuando i suoi viaggi in Perù per la promozione vocazionale; il 7 maggio 1980 è nominato consigliere della delegazione colombo-peruviana; nel marzo 1983, il seminario minore si trasferisce nella sede attuale lasciando il posto per i primi due novizi di cui p. Giuseppe fu nominato Maestro finio all’inizio del 1987; nel 1983 partecipa al Capitolo generale di Bucchianico nel quale viene approvata la nuova Costituzione e nello stesso anno è nominato Superiore della comunità della Buena- morte che porterà avanti fino a dicembre 1992; nel mese di settembre, pubblica in lingua spagnolaSan Camilo: Un enfermo por los Enfermos; in ottobre è nominato primo consigliere della delegazione colombo-peruviana. Nel marzo 1984, i primi due novizi emettono la prima professione e p. Giuseppe è nominato maestro dei professi di voti temporanei che aumenteranno gradualmente di numero. Partecipa al Capitolo generale del 1989; il 17 giu- gno è nominato delegato provinciale della delegazione colombo-peruviana, incarico che svolgerà fino al 1998, anno della costituzione della delegazione del Perù, di cui è stato nominato delegato provinciale fino al 2004. Nel dicembre 1992 lascia l’incarico di superiore del convento della Buenamorte e di maestro dei professi a p. Camillo Scapin; viene nominato superiore della comunità San Martin de Porres trasformata in comunità ministe- riale dopo che i novizi sono stati trasferiti a Chaclacayo con il maestro, p. Emilio Stenico. Nell’aprile 1994, assume “ad interim” la direzine del seminario minore, rimanendo anche superiore nella comu- nità San Martin de Porres, fino a quando nel settembre 1995, passa definitivamente al seminario minore come direttore. Partecipa al Capitolo generale del 1995. Sia durante il suo soggiorno in Italia che durante il periodo vissuto in Perù ha anche partecipato a diversi capitoli provinciali. Dal giugno 2001 è nuovamente superiore del Convento della Buenamuerte. Il 12 agosto 2007 passa a p. Clever Estela Herrera la direzione del seminario, offrendosi come collaboratore; il 21 ottobre 2007 lascia anche la carica di superiore del Convento della Buenamuerte, dopo che la comunità si è divisa in una comunità ministeriale ed una formativa. Continua nella comunità di formazione il suo servizio come assitente dei postulanti del secondo anno e dei prenovizi. Dal 2007 ricopre anche la carica di Vice Economo. Continua come direttore della rivista Camilos Perú. Durante il periodo della delegazione colombo-peruviana ha assunto divewrsi incarichi: primo consigliere nel periodo 1983-1989; delegato provinciale dal 1989 al 1998. Quando nel giugno 1998 si erige la delegazione del Perú è nominato delegato provinciale. Nel triennio 2004-2007 ricopre la carica di economo della delegazione del Perù e poi della Vice Provincia del Perù. Riconfermato nell’incarico di Vice Economo provinciale il 28 set- tembre 2007, è nominato anche economo della nuova comunità di formazione il 5 novembre dello stesso anno. A metà agosto di quell’anno sostituisce p. Emilio Stenico come assistente spirituale nazionale della Famiglia Camilliana Laica.

camilliani-camillians • 3-4/2016 209 Necrologi Obituaries Come religioso camilliano ha svolto il servizio di cappellano presso la Beneficenza Publica di Lima, nell’ospedale geriatrico San Vincenzo de Paoli da dicembre 1979 ad aprile 2004, quando, si è ritirato, per limiti di età. Nel 1995 si è fatto carico anche della cappellania del Albergue Canevaro per anziani nel Rimac. In ambito accademico è stato promotore con i Redentoristi nel 1980, dell’Accademia invernale pre-Iset, dove ha insegnato Storia Universale da aprile 1980 al dicembre 1983 e poi dal 1986 al dicembre de1988; nel 1988 insegna lingua latino all’Iset Giovanni XXIII e negli anni 1991-1993 anche presso la Facoltà Pontificia e Civile di Teologia a Lima. In due diversi periodi è membro del Consiglio esecutivo e del Consiglio Accademico dell’Iset. Per alcuni anni rappresenta l’istituto presso la Commissione Episcopale per le Vocazioni e i Seminari. In lingua italiana ha pubblicato nel 1975 Un uomo che sapeva amare, in formato giornalino. In spagnolo ha pubblicato: Un enfermo por los enfermos: San Camilo (Bogotá 1983); Palabras desde el corazón: cartas y escritos de San Camilo (Lima 1989 e 2003); Una vida por los enfermos (Bogotá 1996); Acompañar al enfermo: ¿por qué? (terza edizione nell’anno 2000); Un enfermos para los enfermos (Lima 2008). Il 25 maggio 2011, ha completato il suo capolavoro: Religiosos Camilos- trescientos años entre luces y sombras en el Perú- un viaje a la luz de la hi- storia y de la crónica, 610 pagine, provvisoriamente pubblicata in dispense (3 copie) e donata al Vice Provinciale a conclusione delle celebrazioni per i 300 anni di presenza camilliana in Perù; nel marzo 2012, dopo le ultime correzioni, è stata editata per le comunità e per gli archivi generali, provinciali e vice vice provinciale e per le persone interessate. Nel novembre 2011, ha preparato, in dispense, per i novizi e per tutti gli appassionati, una Breve Historia de la Orden de los Ministros de los Enfermos (120 pagine). Nel 1992 assume la carica di direttore della rivista della delegazione colombo-peruviana Camilos Hoy; nel 1998 è direttore del bollettino della delegazione del Perù Camilos Perù e nel 2006 è direttore del bollettino della Vice Provincia del Perù Camilos Perù. Collabora con varie riviste in lingua italiana, in particolare con la rivista Vita Nostra, della Provincia Lombardo-Veneta, con Amare e con Missione Salute. Il 30 marzo 2008, nella Chiesa di Santa Maria della Buenamuerte, celebra il 50° anniversario di sacerdozio e nel mese di ottobre, i 30 anni ddi presenza in Perù. Nel giugno del 2009 lascia l’insegnamento all’Iset Giovanni XIII per limiti di età e diviene professore emerito dell’Istituto. Ha continuato fino a giugno 2016 a svolgere il compito di economo vice provinciale, cedendo la responsabilità a p. Marco Antonio Toscano Trinidad. Ha continuato come un buon padre ad accompagnando i giovani novizi, presentando loro la vita del Fondatore, di cui sappiamo era profondamente appassionato, stimolandoli nella ricerca e conoscenza della storia dell’Ordine, della Vice Provincia del Perù, partecipando alle celebrazioni eu- caristiche per i seminaristi, soprattutto durante i loro ritiri mensili. Era molto impegnato nel tradurre il Lenzo, la sua opera postuma, scritta orignariamente in latino e lui con grande passione la stava traducendo in italiano. I suoi dialoghi gravitavano spesso attorno ai dettagli di questo suo lavoro di traduzione. Non avendo più impegni e responsabilità di governo, il suo cuore e la sua mente erano molto più attenti alle persone e al bene dell’istituto: richiamava con frequenza alla riflessione, alle buone maniere e, soprattutto, al perdono e alla pazienza. Ripeteva: sono l’emerito! Da gennaio di quest’anno, la sua salute si è indebolita ed è stato ricoverato più volte presso la clinica San Camilo e p. Luis Tezza. Il suo carattere combattivo e sempre fiducioso nella provvidenza gli ha peremesso di affrontare la malattia, vivendola con un atteggiamento di profonda fiducia in Dio. Il 20 settembre è stato ricoverato nella clinica p. Luis Tezza, dove è morto il 4 ottobre 2016 alle 6.00. Oggi, ti accompagnano tutti coloro che per tanti motivi, nella loro vita, ti hanno conosciuto ed hanno sperimen- tato il tuo amore di padre, amico e confidente. I nostri cuori, per i quali tu offrivi le – già ricordate – raccomanda- zioni, ti ricorderanno per tutta la vita. Dall’alto, dove ora ti trovi, insieme alla tua bella Madonnina, ti chiediamo di continuare ad assisterci con il tuo amore, con il tuo carattare coriaceo, con il tuo buon senso. Grazie di tutto, caro ed amato p. Pepino! Il Signore certamente ti ricompenserà con l’apertura delle porte del cielo, di cui tu possedevi le chiavi: la bontà del cuore, riflessa in tante tue buone opere! I suoi resti mortali sono stati esposti nella cappella del convento storico della Buonamorte; il funerale è stato celebrato il 5 ottobre e il suo corpo è stato sepolto nel cimitero di Huachipa a Lima. Arrivederci p. Pepino!

210 camilliani-camillians • 3-4/2016 Necrologi Obituaries Father Giuseppe Villa Cerri

Fr. Giuseppe Villa Cerri was born in Trecella di Pozzuolo Martesana (Milan, Italy) on 18 May 1933 – the Holy Year of the Redemption. His parents were Carlo Villa and Regina Cerri. He was baptised in the Parish of St. Mark in Trecella a few days later and received confirmation in the same parish in June 1939. He had two sisters: Anna (August 1934) and Adelaide (December 1935). After losing his father in October 1936, he moved with his family to Gorgonzola (province of Milan) in November 1940 after his mother had married Giuseppe Corno. A brother and sister were born from this second marriage: Carlo (1940) and Maria (1943). He received his first communion at the Parish of St. Gervasio and St. Protasio in Gorgonzola in May 1943. He attended primary school in the years 1939-1944. On 4 November 1944, when going to Milan, he lost his mother and his sister Mary when Piazzale Loreto was bombed from the air. Divine providence saved him and made him meet the Camillian religious of the St. Camil- lus Clinic. A few weeks later, knowing about his wish to become a priest, they invited him to enter their minor seminary of Villa Visconta (Besana Brianza). Fr. Giuseppe entered that seminary a few days before Christmas, on 21 December 1944. After studying at secondary schools in Villa Visconta for five years, accompanied by his superiors Fr. Raffaele Gigliano, Fr. Giacomo Bellotto and Fr. Mario Maria Mariani, he went to San Giuliano (Verona) for his novitiate which began on 14 July 1949, where Fr. Raffaele Gigliano was his teacher. He made his temporary vows on 15 July 1950, the feast day of St. Camillus and a Holy Year. On 8 September 1954, a Marian Year, he professed his solemn vows in the Church of S. Giuliano (Verona) after attending the lyceum for four years and being awarded his leaving certificate at the School Institute of the Stigmatine Religious. He arrived in Mottinello-Rossano Veneto (Vicenza) at the end of September 1954. The next year he was sent with his fellow religious Fr. Domenico Ruatti to Rome and the generalate house to study at the Camillian International College. He then continued with his theological studies at the Pontifical Gregorian University. He obtained his bacalaureat in 1956, his ‘studium’diploma from Italian Catholic Action in the same year, and his licence in dog- matic theology in June 1958. On 8 May 1955 he received his lecturate in Rome and on 27 November 1955 his acolyteship. After being ordained a sub-deacon in the Church of St. Marcello (Rome) on 27 October 1957, on 1 December of the same year he was made a deacon in the Church of St. Giacomo in Augusta. On 22 March 1958 he was ordained a priest in the Basilica of San Giovanni in Laterano (Rome), with the laying on of hands by the Vicar General of Rome, Cardinal Traglia. After three years of service at the city hospital of Verona-Borgo Trento, in the month of October he went to Castellanza (Varese) to teach the young postulants and to continue with his university studies at the Faculty of Humanities and Philosophy at the Catholic University of the Sacred Heart of Milan, at the same time dedicating himself to pastoral work in the parishes of the district. In September 1961 he went to the minor seminary of Marchirolo (Varese) to teach Latin to the seminarians of the fourth and fifth years of high school. He was awarded his doctorate in modern humanities on 6 July 1964 with full marks of 110/110. On 12 July 1964 he moved to Villa Visconta di Besana Brianza and was appointed the superior and director of the minor seminary where he taught humanities in the cycle of lower secondary schools which had recently become a section attached to the state high school of Besana Brianza. These were the intense years of renewal after the Second Vatican Council. In 1967 he was made a member of the De formatione sub-committee for the revision of the Constitution. On 25 June he was appointed superior and director of the seminary of Vigolo Vattaro (Trento) and was responsible for the students of the fourth and fifth years of the high school and the upper high schools, teaching humanities at the diocesan seminary of Trento for two years and at the archbishop’s college for one year, meeting our semi- narians regularly as well. After the closure of the house of Vigolo Vattaro, on 27 September he moved to San Giuliano (Verona) with the seminarians who remained and continued with his duties as teacher of the postulants. He continued to teach hummanities at the secondary school of the Alle Stimmate Institute of Verona for three years, at the secondary school of Lavagno, and then at the secondary school of Borgonovo-Verona for one year. On 3 April 1967 he was awarded the entitlement to teach in secondary schools, being awarded the highest camilliani-camillians • 3-4/2016 211 Necrologi Obituaries marks. In 1975, on the occasion of the four hundredth anniversary of the conversion of St. Camillus, he published San Camillo: Un uomo che sapeva amare (‘St. Camillus: a Man who Knew how to Love’), and on 2 February, in San Giuliano, he organised for the first time, together with Fr. Giovanni Maria Rossi and a group of students who were professed, a day of supplementary teaching for all the young Camillians who were receiving formation. Looking forward to the General Chapter of 1977, he was responsible for the revision of the third part of the Constitution which would later be addressed at the General Chapter held in Capiago. On 22 March 1977 he asked the Provincial Superior for permission to go to Latin America to become a part of the Community of the religious house della Buenamuerte of Lima (Peru). Unfortunately, an illness (pleuritis) prevented him for travelling immediately and forced him to remain in Verona until the next year. On 2 August 1978, with Fr. Giannino Martignoni, he left for Portugal where he visited the Marian sanc- tuary of Fatima. On 6 August they left for Santa Fe de Bogotà. Finally, on 24 October of the same year he reached Lima and joined the community of the religious house della Buenamuerte, beginning his mission as a promoter of vocations. On 25 March the St. Camillus minor seminary of Lima was inaugurated. Fr. Giuseppe was appointed its director and at the same time he continued with his activities as the promoter of vocations. From that moment onwards he held various positions in Peru: in 1979 he was made the animator of vo- cations and the teacher of the two novices who lived in the community; on 25 March 1980, in the former catechistic centre, he began the St. Camillus minor seminary, of which he would also be director until 1987, even though he continued his trips in Peru to promote vocations; on 7 May 1980 he was appointed a member of the general council of the Delegation of Colombia and Peru; in March 1983 the minor sem- inary was moved to its present location, with the first two novices of whom Fr. Giuseppe was appointed teacher until the beginning of 1987; in 1983 he took part in the General Chapter of Bucchianico at which the new Constitution was approved and in the same year he was appointed Superior of the community della Buenamuerte, a post he would hold until December 1992; in the month of September he published in Spanish San Camilo: Un enfermo por los Enfermos (‘St. Camillus: a Sick Man for the Sick’; and in October he was appointed the first councillor of the Delegation of Colombia and Peru. In March 1984 the first two novices made their first professions and Fr. Giuseppe was appointed teacher of the temporary professed, a category that gradually increased in number. He took part in the General Chapter of 1989 and on 17 June of the same year he was appointed Provincial Delegate of the Delegation of Colombia and Peru, a post that he would hold until 1998 – the year of the establishment of the Delegation of Peru – when he was appointed Provincial Delegate, a post he held until the year 2004. In December 1992 he handed over the post of Superior of the religious house della Buenamuerte and teacher of the professed to Fr. Camillo Scapin. He was appointed Superior of the San Martin de Porres community which had been transformed into a ministerial community after the novices were moved to Chaclacayo with their teacher, Fr. Emilio Stenico. In April 1994 he became ad interim director of the minor seminary, remaining Superior of the San Martin de Porres community until September 1995 when he became permanent director of the minor seminary. He took part in the General Chapter of 1995. Both during his stay in Italy and during the period he spent in Peru he took part in various Provincial Chapters. In June 2001 he was again the Superior of the religious house della Buenamuerte. On 12 August 2007 he handed over the directon of the seminary to Fr. Clever Estela Herrera and offered himself as a co-worker. On 21 October 2007 he also stopped being the Superior of the religious house della Buenamuerte after the community had been divided into a ministerial community and a community for formation. At the community for formation he continued his service as assistant to the postulants of the second year and to the pre-novices. From the year 2007 onwards he was also the vice-financial administrator. He continued to be the editor of the review Camilos Perú. During the period that he belonged to the Delegation of Colombia and Peru he held varios posts: the first coun- cillor in the years 1983-1999; Provincial Delegate from 1989 to 1998. When in June 1998 the Delegation of Peru was erected, he was appointed the Provincial Delegate. During the three year period 2004-2007 he was financial administrator of the Delegation of Peru and then of the Vice-Province of Peru. Confirmed as vice-finan- cial administrator of the Province on 28 Septemberr 2007, he was also appointed financial administrator of the

212 camilliani-camillians • 3-4/2016 Necrologi Obituaries new community for formation on 5 November of the same year. In the middle of August 2007 he took the place of Fr. Emilio Stenico as national spiritual assistant to the Lay Camillian Family. As a Camillian religious he engaged in the service of being a chaplain at the Beneficenza Publica of Lima and at the San Vincenzo de Paoli geriatric hospital from 1979 to April 2004 when he retired due to his age. In 1995 he also took responsibility for the chaplaincy of the Albergue Canevaro for elderly people in Rimac. In the academic field he was the promoter with the Redemptorists in 1980 of thepre-Iset winter academy where he taught universal history from April 1980 to December 1983 and then from 1986 to December 1988; in 1988 he taught Latin at the Iset Giovanni XXIII and at the Pontifical and Civil Faculty of Theology in Lima in the years 1991-1993. For some years he represented the institute on the Episcopal Commission for Vocations and Semi- naries. In 1975 he published in Italian Un uomo che sapeva amare in the format of a short newspaper. In Spanish he published: Un enfermo por los enfermos: San Camilo (Bogota, 1983); Palabras desde el corazón: cartas y escritos de San Camilo (Lima, 1989 and 2003); Una vida por los enfermos (Bogota, 1996); Acompañar al enfermo: ¿por qué? (third editon in 2000); Un enfermos para los enfermos (Lima, 2008). On 25 May 2011 he completed his masterpiece: Religiosos Camilos- trescientos años entre luces y sombras en el Perú- un viaje a la luz de la historia y de la crónica. 610 pages long, published in the form of lecture notes (three copies), this work was given to the Vice-Provincial at the end of the celebrations for the three-hundredth anniversary of the arrival of the Camillans in Peru; in March 2012, after the final corrections, it was published for the communities and the general, Provincial and Vice-Provincial archives and for people who were interested in the subject. In November 2011 he produced in the form of lecture notes and for all those who were greatly interested in the subject his Breve Historia de la Orden de los Ministros de los Enfermos (120pp). In 1992 he became editor of the review of the Delegation of Colombia and Peru, Camilos Hoy; in 1998 he became editor of the bulletin of the Delegation of Peru, Camilos Perù; and in 2006 he was appointed editor of the bulletin of the Vice-Province of Peru, Camilos Perù. He worked with various reviews published in Italian and in particular with the review Vita Nostra of the Province of Lombardy and Veneto, with Amare, and with Missione Salute. On 30 March 2008 he celebrated the fiftieth anniversary of his priesthood at the Church of Santa Maria della Buenamuerte, and in October of the same year he celebrated the thirtieth anniversary of his arrival in Peru. In June 2009 he ended his teaching at the Iset Giovanni XIII because of his age and became emeritus professor of the same institute. He continued until June 2016 to be the financial administrator of the Vice-Province of Peru when he handed over the position to Fr. Marco Antonio Toscano Trinidad. As a good father he continued to accompany the young novices, describing to them the life of the Founder to whom, as we know, he was impassionately devoted; stim- ulating them in their research and their knowledge about the history of the Order and the Vice-Province of Peru; and taking part in celebrations of the Eucharist for seminarians, above all during their monthly retreats. He was very involved in translating Lenzo, his postumous work. He had originally published it in Latin and with great passion he was translating it into Italian. His dialogues often gravitated to the details of this work of trans- lation. No longer having commitments and responsibilities at the level of government, his heart and his mind were much more attentive to the people and the good of the institute: he frequently made appeals to thought, to good manners and above all to forgiveness and patience. He often said: ‘sono l’emerito!’ (‘I am the emeritus!’). In January of this year his health became worse and he was admitted on a number of occasions to the San Camilo e P. Luis Tezza Clinic. His combative character which always trusted in providence enabled him to face up to his illness and he experienced it with an approach of deep trust in God. On 20 September he was admitted to the P. Luis Tezza Clinic where he died on 4 October 2016 at 6.00. Today, you are accommpanied by all those who for very many reasons in their lives knew you and experienced your love as a father, a friend and a man to confide in. Our hearts, for which you offered up the already remem- bered commendations, will remember you for the rest of our lives. Furthermore, from on high, where you are now, together with your beautiful little image of Our Lady, we ask you to continue to help us with your love, with your tough character, and with your common sense. Thanks for everything, dear and beloved Fr. Pepino! The Lord will certainly reward you with an opening of the gates of heaven, to which you possessed the keys: goodness of heart, reflected in so many of your good works! camilliani-camillians • 3-4/2016 213 Necrologi Obituaries His mortal remains were placed in the chapel of the historic religious house of the good death; his funeral was celebrated on 5 October; and his body was buried in the cemetery of Huachipa in Lima. Goodbye Fr. Pepino!

Giovanni aquaro, sacerdote Camilliano

Carissimi confratelli, Il giorno 20 novembre 2016 ho varcato la soglia del tempo e sono entrato nella dimensione ultima in attesa dei cieli nuovi e della terra nuova. Avrei voluto restare ancora un po’ con voi. Sappiamo però che i disegni di Dio sono differenti da quelli degli uomini. Quando mi è arrivata la chiamata per l‘ultimo viaggio mi sono scoperto più fragile di quanto potessi immaginare. Eppure in quarant’anni di ministero sacerdotale tra i malati quante volte ho consolato, sostenuto, accompagnato i miei fratelli nella difficile stagione della malattia. Ora, caro Giovanni mi ripetevo, è la mia ora. Ora e solo ora trovano veridicità le parole che ad altri rivolgevo con tanta enfasi spirituale e sicurezza pastorale. Ora bisogna prepararsi per lo sbarco finale. Pur con interiore tumulto mi uscivano dal cuore e dalle labbra versi del salterio: Signore davanti a te ogni mio desiderio di bene e di guarigione. In te spero! Non abbandonarmi, da me non stare lontano: non posso e non voglio consumarmi in una ribellione o in una fuga, ma compiere questa mia povera vita dentro un Sì, già detto, sempre confermato, mai annullato. Nonostante i lati oscuri. Quindi di gratitudine: per il dono della vita, ricevuta per un Sì dei miei genitori, per il dono della fede alimento e sostegno nei miei giorni, per avermi chiamato, senza alcun merito, alla sua sequela a dispensar la sua misericordia e la sua grazia tra gli infermi, che di Lui sono immagine. Spero -come ci ha benedetto S. Camillo- che almeno una lacrima di questi poverelli possa accompagnarmi davanti all’Eterno. Secondo di quattro figli, sono nato a Martina Franca (TA) gli 11.06 1945 da papà Giuseppe e mamma Mola Ma- ria. Terminate le scuole primarie mi riscontrano un’opacità polmonare per cui si rende necessario un ricovero in uno dei tanti Preventorii sorti in Italia nel dopo guerra. Per me il luogo designato è Villa Buon Respiro tra i monti Cimini (VT), gestito dai Camillini (sic!). È il ricovero che mi ha cambiato la vita: qui ho conosciuto la mia nuova famiglia: i Camilliani. Ristabilito e guadagnato il consenso dei genitori, del parroco e perfino del Vescovo (tutto per iscritto), eccomi a Villa Sacra Famiglia (Roma). È il 19 agosto 1959. Nel 1963 noviziato, in parte a Loreto quindi Costalpino (SI), terra dove il sì suona. Ottobre 1964 prima professione, ritorno a Roma e prosieguo percorso filo- sofico-teologico alla Gregoriana. Il buoncamillino -enfasi del tempo- è richiesto essere abile in arti e mestieri. Il motto era: oportet haec facere et illa non omittere. Dove nell’o-mittere… da parte c’era lo studio. Insomma tra un taglio di capelli, un locale da pitturare, una performance da esibire e una sbirciata ai libri eccomi alla professione perpetua: è il 19 marzo 1971. Diacono l’8 dicembre del medesimo anno e il Sacerdozio il 20 MAGGIO 1972. Pochi giorni e via all’Ospedale S. Giovanni di Roma: Cappellano. L’Ospedale San Giovanni -saprò in seguito- era ed è a tutt’oggi la comunità più longeva per continuità di presenza pastorale camilliana, impreziosita dal passaggio del Beato Luigi Tezza e definita dal Vanti una Comunità d’oro. Due anni al San Giovanni, a seguire ventuno all’Ospedale S. Camillo, di nuovo al S. Giovanni per altri ventuno (con una breve pausa in Parrocchia San Camillo). Cappellano a vita. Contento. Sì veramente contento di aver speso la mia vita in questo ministero. L’ho amato, sostenuto anche da confratelli straordinari, taluni veri maestri. Le condizioni meteo-comunità, talvol- ta, hanno registrato venti forti con qualche rovescio temporalesco, ma prima di ogni tramonto tornava il sereno. Ho avuto l’opportunità di viaggiare molto. Con il Clero di Roma abbiamo pellegrinato per tutto il Medio Oriente: esperienze bibliche indimenticabili. Preziose anche le “esperienze pastorali di sostegno” in paesi come il Cile, il Kenia, il Burkina, l’Indonesia. Un viaggio straordinario è stato l’aver portato il Cuore di S. Camillo in Perù: un onore e una grazia. Un altro viaggio, programmato da Colui che move il sole e l’altre stelle, era all’orizzonte. È il 28 dicembre 2010: Adenocarcinoma prostatico con linfonodi sparsi. Oggi 2016 sono ancora qui. Altro tempo mi sarà dato? Chissà! Finora ho avuto un percorso terapeutico complesso e stressante: prelievi a go-go, Chemio, Radio, Ecografie, TAC, RMN, PET, Scintigrafie e tanti farmaci, tanti e costosi e taluni costosissimi benché esenti ticket. Il tutto per tenere a bada dei linfonodi impazziti. Ora diminuiscono e la speranza sale, ora crescono e il silenzio scende. Un PSA molto capriccioso e poco petaloso dirige i linfonodi impazziti, danzanti. La danza dei linfonodi, di Giovanni Aquaro. Bel titolo, affascinante. Linfonodi latero-cervicali, epi-aortici, lombo-aortici, para-cavali, iliaci, inguinali.

214 camilliani-camillians • 3-4/2016 Necrologi Obituaries È un incanto osservarli al monitor muoversi con eleganza e armonia. Pare danzino cantando con me:

Cosa resterà di me, di noi? Un canto di allodole su su… verso gli alti silenzi dove i nostri sguardi si incontreranno per continuare a danzare al ritmo dell’eternità!

PS. Grazie per avermi voluto bene. Giovanni Aquaro

Giovanni aquaro, Camillian Priest

Dearest Confreres, On 20 November 2016 I crossed the threshold of time and entered the ultimate dimension, awaiting a new heaven and a new earth. I would have liked to remain a little more time with you. We know, however, that the plans of God are different from the plans of men. When the call to the last journey reached me I found that I was much more frail than I could have imagined. And yet during my forty years of priestly ministry amongst the sick, how many times have I comforted, sup- ported, and accompanied my brethren during the difficult season of illness! Now, dear Giovanni, I repeated to myself, your time has come. Now and only now did the words that I addressed to other people with so much spiritual emphasis and pastoral certainty find their truthfulness. NowI have to get ready for the final landing. Albeit with interior turmoil, from my heart and my lips came the words of the Psalter: Lord before you is every wish of mine for my good and for healing. In you I hope! Do not abandon me, do not be dis- tant from me: I cannot and I do not want to be consumed in a rebellion or a flight – I want to complete this poor life of mine inside a Yes, already said, always confirmed, never annulled. Despite the dark sides. Thus a ‘yes’of gratitude: for the gift of life, received by a Yes of my parents; for the gift of faith – nourishment and support for my days; for calling me, without any merit on my part, to follow him to dispense his mercy and his grace amongst the sick, who are an image of him. I hope – as St. Camillus blessed us – that at least one tear of those poor people can accompany me in front of the Eternal. The second of four children, I was born in Martina Franca (TA) on 11 June 1945, to my father Giuseppe and my mother Mola Maria. After finishing primary school they found that I had a problem with my lungs and thus I had to be admitted to one of the very many preventoriums that had been created in Italy during the years after the Second World War. The place assigned to me was Villa Buon Respiro in the mountains of Cimini (VT), managed by the ‘Camillini’ (sic!) This admission changed my life: there I met my new family – the Camillians. After getting better, and with the consent of my parents, of my parish priest and even of the bishop (all in written form), there I was at Villa Sacra Famiglia (Rome). The date was 19 August 1959. I began my novitiate in the year 1963, in part in Loreto and then in Costalpino (SI), a land where ‘Yes’sounds out. I made my first profession in October 1964 and returned to Rome where I studied philosophy and theology at the Gregorian University. A good Camillino – the emphasis is of that time – was required to be capable of crafts and trades. The motto was ‘oportet haec facere et illa non omittere’. Where o-mittere…to one side, there was study. So with here and there providing a haircut, a place to paint, a performance to put on, and a quick look at books, I got to my perpetual profession: the date was 19 March 1971. I became a deacon on 8 December of the same year and was ordained a priest on 20 MAY 1972. A spent a few days at the Hospital of St. John in Rome – a chaplain. The Hospital of St. John – I learnt later – was, and still is, the community with the greatest continuity over time of a pastoral presence of the Camillians; a community embellished by the passage of the Blessed Luigi camilliani-camillians • 3-4/2016 215 Necrologi Obituaries Tezza and defined by Vanti as a community of gold. Two years at the Hospital of St. John were followed by twenty-one years at the Hospital of St. James, and then another twenty-one at the Hospital of St. John (with a short break at the Parish of St. Camillus). A lifelong chaplain. Happy. Yes, really happy that I spent my life in this ministry. I loved it, supported by extraordinary confreres, who were at times true teachers. The weather conditions of the community at times witnessed strong winds with some stormy upheavals, but before every sunset the calm returned. I had an opportunity to travel a great deal. With the Clergy of Rome we were pilgrims throughout the Middle East – those were unforgettable biblical experiences. ‘Pastoral support experiences’were also valuable, in countries such as Chile, Kenya, Burkina Faso and Indonesia. Taking the Heart of St. Camillus to Peru was an extraordinary journey: an honour and a grace. Another journey, planned by He who moves the sun and the other stars, was on the horizon. The date was 28 December 2010: cancer of the prostrate with lymph nodes in other parts of my body. Today, in 2016, I am still here. Will I be given more time? Who knows! So far I have followed a course of therapy that has been complex and stressing: endless blood tests, chemo- therapy, scans, TAC, RMN, PET, scintigraphy, and so many drugs and medicines, so many, and expensive, some of them very expensive, although they did not have prescription charges. Everything to keep at bay lymph nodes which had gone crazy. They go down and hope increases; then they increase and silence falls. A very capricious PSA without many petals follows dancing lymph nodes which have gone crazy. The dance of the lymph nodes by Giovanni Aquaro. A fine title; appealing and attractive. Lymph nodes of the side of the cervix, of the neck vessels, of the lumbar vessels; pelvic, paracaval, inguinal lymph nodes It’s enchanting to watch them move with elegance and harmony. It seems that they are dancing, and singing with me:

What will remain of me, of us? A lark’s song up up… Towards the high silences Where our looks Will meet each other to continue to dance To the rhythm of eternity!

P.S. Thank you for loving me so much. Giovanni Aquaro

216 camilliani-camillians • 3-4/2016 Novità editoriali New Pubblications CinQUanTE ans D’HisTOiRE DEs REliGiEUX camilliEns aU BURKina FasO

Les premiers contacts des Religieux camilliens avec le continent africain remontent au 19me siècle, quand le Religieux camillien Stanislao Carcereri, venant de Vérone en Italie, se rendit au Soudan, l’ex «Negrizia», pour ap- porter la Bonne Nouvelle et guérir les malades. Répondand par la suite à l’Appel du Concil Vatican II et à l’invitation du Cardinal Paul Zoungrana, l’Ordre des camilliens s’ouvre à la dimension universelle de la mission et decide d’implanter son charisme en Haute-Volta (Burkina Faso). Arrivés au soir du 12 octobre 1966 et accueillis dans la com- munauté des missionnaires d’Afraque, les premiers missionaires camilliens ont tout de suite compris l’immensité de la tâche qui les attendait. En cinquante ans de travail et de don total pour les pauvres et les malades, leurs œuvres portent aujourd’hui ses fruits. C’est cela que relatent ici les Pères Jean Etienne Nabollé et Justin Nana, tous deux Religieux camilliens. Ce livre, remontant l’histoire des cinquante ans de presence des Religieux Camilliens au Burkina veut rendre compte des dures réalités vécues par les premiers missionaires, mais aussi de leur courage et de l’expansion du charisme camillien en terre burkinabé. Il est aussi un appel a «aller au large» pour que l’Amour de Dieu gagne le cœur des hommes et des femmes de notre temps.

COnGREGaziOnE PER Gli isTiTUTi Di ViTa COnsaCRaTa E lE sO- CiETÀ Di ViTa aPOsTOliCa

annunciate. ai consacrati e alle consacrate testimoni del vangelo tra le genti, Libreria Editrice Vaticana, ottobre 2016.

Dopo le precedenti lettere Rallegratevi, Scrutate e Contemplate continua – con questa quarta Lettera – il percorso di riflessione sulla Vita consacrata, che si snoda sul fil rouge del libro del Cantico dei Cantici: «Portare lo sguar- do nel profondo del nostro vivere, – si legge nell’introduzione – chiedere ragione del nostro pellegrinare alla ricerca di Dio, interrogare la dimensione contemplativa dei nostri giorni, per riconoscere il mistero di grazia che ci sostanzia, ci appassiona, ci trasfigura». Il testo richiama ogni consacrata e ogni consacrato ad annunciare la Parola di Gesù ed evangelizzare le genti. Alla fine del testo sono inoltre presenti delle riflessioni del Santo Padre Fran- cesco, tratte dai suoi Angelus ed udienze generali.

PETER sEEWalD (a cura di)

Benedetto XVi. Ultime conversazioni

Più tardi nella sua vita lei si è poi sempre ritirato a fare gli esercizi spiri- tuali in un convento, per esempio in quello benedettino di Scheyern. Quali esercizi ha apprezzato in modo particolare? I primi esercizi, nel 1946, furono particolarmente emozionanti. Poi natural- mente mi hanno toccato nel profondo dell’anima quelli che hanno prece- duto la nostra ordinazione diaconale e sacerdotale – ci siamo riuniti ancora una volta a pregare in vista di quell’importante momento – perché abbiamo ripercorso il nostro cammino interiore e, in profondo raccoglimento, ci sia-

camilliani-camillians • 3-4/2016 217 Novità editoriali New Pubblications mo domandati ancora una volta: sono degno, sono capace? Per me fu molto, molto commovente. Dopo l’ordinazione sacerdotale dovevamo partecipare ogni anno a tre giorni di esercizi obbligatori. Mi sono rimasti impressi nella memoria quelli di un certo padre Swoboda, un camilliano viennese – uno dell’ordine fondato da san Camillo de Lellis che predicò gli esercizi con freschezza, forza e decisione, ma anche con grande competenza. E poi li abbiamo fatti anche con Hugo Rahner [il fratello del teologo Karl,n.d.r.]. (tratto dal Capitolo 6, Studente, Cappellano, Docente, p. 77)

FanT EmanUElE

l’invadente. Fratel Ettore, la virtù degli estremi

Si ride, ci si commuove, si resta stupiti di fronte al pezzo di storia che qui viene raccontata. Un fatto oscuro, dentro una vicenda di tanta bontà e di tanta luce. Ettore, il fratello dei barboni di Milano, era un uomo che trasci- nava e non aveva paura di nulla, o almeno così sembrava. Ma ha conosciuto la prova, la fatica, l’incomprensione. Gli uomini buoni passano in mezzo a mille difficoltà, a volte allo scandalo. La loro vita veramente esagerata è chiamata a mischiarsi in faccende imprevedibili. Fant racconta con brio che tiene inchiodato il lettore questa storia di bene, di ferocia, di domande. E ci porta in un mondo dove le cose appaiono diverse, seguendo una bambina, il suo strano padre e uno che non aveva paura di sporcarsi le mani coi meno raccomandabili… Fratel Ettore: Cosa salva la vita? Una ferita che non si cura! il nuovo libro di Emanuele Fant sul camilliano amico dei barboni

FRanCEsCO zamBOTTi

Cristo nel taschino. 100 Domande

“Dal taschino prendo una scheda…” Cosi padre Francesco zambotti ri- sponde a 100 domande sulla fede, una riflessione che vuole essere tasca- bile, cioè alla portata di tutti. “Noi consacrati – continua Padre Francesco, camilliano che ha dedicato la sua vita ai poveri e agli emarginati in Italia e nel mondo – abbiamo la responsabilità di essere sale e lievito di un amore grande”. Le risposte alle 100 domande sono indirizzate a che ha il cuore semplice e a tutti coloro che vogliono sentire la verità scorrere nelle vene. Fratelli che desiderano ascoltare con cuore aperto la nostalgia di un Dio che forse non conoscono, ma che percepiscono come esigenza interiore. Due filoni da cui si parte: Maria, madre di Gesù e Nicodemo, capo dei giudei desideroso di conoscere Gesù. Insieme a Padre Francesco lasciamoci affascinare da Dio.

JOsÉ CaRlOs BERmEJO

más corazón en las manos. misericordia y humanización

“Poner el corazón en las manos” significa impregnar nuestras relaciones, y los cuidados que nos prestamos unos a otros, de la sabiduría del corazón,

218 camilliani-camillians • 3-4/2016 Novità editoriali New Pubblications de su inteligencia y afecto,y de la ternura que son propios de la misericordia cuando se actúa con libertad y responsabilidad. José Carlos Bermejo nos presenta su nuevo libro, editado por Sal Terrae, que, bajo el título “Más corazón en las manos. Misericordia y humanización”, explora el significado de la misericordia y sus expresiones más saludables, como antídoto del sacrificio, como fuente de ternura que se ríe del juicio y se despliega en genuina compasión. Estas páginas proponen un programa humanizador con el fin de formar el corazón para la vida, para la vida cristiana, para la vida consagrada.

O imPERaTiVO ÉTiCO Da misERiCORDia

Organizado pela Sociedade Brasileira de teologia Moral, este livro nasceu a partir da proposta do Ano da Misericórdia, proclamando pelo Papa Francisco. Os di- versos teólogos que participam deste trabalho se propuseram aprofundar a ques- tão da misericórdia e a sua relação com a ética. A abordagem interdisciplinar traz perspectivas bastante variadas sobre o tema, mas que se unificam na convicção de que somente um agir misericordioso salvará o mundo. Exigências para uma bioética inclusiva di p. Leocir Pessini

la COmUniTÀ Camilliana in PREGHiERa

seconda edizione rivisitata ed ampliata a cura della Provincia camilliana del nord italia, (Capriate San Gervasio, 15 agosto 2016)

la comunità camilliana in preghiera rivisita i principali temi della Costitu- zione – carisma, comunità, consigli evangelici, ministero, vita spirituale, Chiesa e Vergine maria -, seguendo l’andamento del salterio; ognuno dei temi è presentato in uno specifico giorno settimanale e sviluppato nell’arco delle quattro settimane. Ogni schema è costituito dalle seguenti parti: introduzione, liturgia della parola e invocazione comunitaria. La comunità camilliana in preghiera si conclude con la Preghiera finale d’intercessione, per presentare a Dio alcune intenzioni generali non con- template nel corpus delle preghiere. Fra queste c’è la memoria dei confratelli defunti nella ricorrenza della morte.

anTOniO CasERa

servo di Dio Padre Rocco Ferroni. Un umile ed esemplare figlio di san Camillo

Questa breve biografia vuole presentare il Servo di Dio Padre Rocco Ferroni, nell’esercizio della virtù dell’umiltà, vissuta in grado eroico, sotto il completo sguardo di Dio, in ogni sua minima azione, attirandosi la stima e l’affetto di molti. A tanti anni di distanza dalla sua morte, la sua virtù è attuale ancora oggi, conte- stualizzandola nel nuovo modo di interpretare e vivere la vita religiosa. Alla luce di questa virtù, Padre Rocco Ferroni fu un religioso esemplare, un formatore di giovani alla vita religiosa e, come sacerdote, un apprezzato confessore. camilliani-camillians • 3-4/2016 219 Novità editoriali New Pubblications FRanCEsCO zamBOTTi

soffio di luce, Gribaudi

Poesia o preghiera? L’incontro con le parole e le immagini di questo bel libro suscita questa domanda, che ben presto si scioglie in una consolante scoperta: non dobbiamo ricorrere a generi letterari o specifiche categorie culturali per definire ciò che sgorga dalla vita, da un cuore trafitto dal Mistero dall’esperienza dello Spirito. La vita umana stessa è, anche senza saperlo, dialogo con tutto ciò che la cir- conda, fino alle soglie dell’Infinito, che nel fatto cristiano si è reso accessibile nella carne, nei fatti e nella storia. Troppo abituati ai canoni del catechismo o alle esigenze della morale, ci farà bene respirare in queste pagine un vero e proprio “soffio di luce”. Eco del respiro che ha dato vita a ogni vivente, riflesso della Luce increata che risveglia alla speranza il più piccolo fram- mento del mondo. Siamo grati a padre Francesco Zambotti, perché ci fa dono di questa finestra sul suo mondo interiore, con una semplicità che permette a tutti di balbettare le sue stesse parole, intuire le emozioni, affidarsi alla forza che si sprigiona. Infatti, parole nate dalla preghiera, diventano sempre di nuovo preghiera, intimità con Dio, ma nella cordialità della vicenda umana e della comunità dei credenti.

220 camilliani-camillians • 3-4/2016 Superiori e Capitoli Generali Superiori e Capitoli Generali Compendio di storia dell’Ordine Camilliano

Dal nostro Archivio genera- P. Forsenio Vezzani – che le, su suggestione del Superio- è stato Superiore generale re generale, p. Leocir Pessini, dell’Ordine – introducendo proponiamo di seguito la serie la sua opera di ricerca storica storica dei Superiori generali – Superiori e Capitoli Gene- che si sono susseguiti nel corso rali, Quaderni di Storia della dei 400 anni di storia del nostro Provincia Lombardo Veneta, Ordine, valorizzando l’opera di n. VIII, Verona 1993 – sinte- ricognizione storica della com- tizzava così le sue sensazioni: missione istituita per il IV Cen- “confesso l’impressione assai tenario. positiva che mi ha lasciato la Nella vita di un Ordine re- storia dell’Ordine, sia pure vista ligioso, poi, i Capitoli generali per sommi capi. Nonostante le costituiscono i suoi momenti molte e scabrose polemiche in- forti e segnalano le tappe più terne, presenti fin dall’inizio, le significative del suo cammino. deviazioni riscontrabili soprat- Nei Capitoli generali, infatti, tutto dalla seconda metà del un Ordine è chiamato ad un Seicento al periodo oscuro del duplice confronto: con la fe- Settecento, le crisi, fra le quali deltà all’ispirazione originaria quella non piccola post-con- del Fondatore e con la novità ciliare, l’Istituto ha mantenuto sempre emergente dalla storia. fede al carisma ricevuto dal Da ogni Capitolo generale emerge poi il Fondatore, ne ha difeso e riscoperto di secolo profilo di un Superiore generale, al quale, di in secolo il valore e l’attualità. La storia dell’Or- volta in volta, è affidato il compito di concre- dine può essere per noi veramente maestra di tizzare orientamenti e mozioni in ordine ad ul- vita”. teriore sviluppo.

camilliani-camillians • 3-4/2016 221 Superiori e Capitoli Generali

Capitoli Generali secolo XVi

n. Data superiore generale luogo

1 1596 Camilo de Lelis Roma

2 1599 Camilo de Lelis Roma

secolo XVii

n. Data superiore generale luogo

3 1602 Camilos de Lelis Roma

(*) 1607 Capitolo intermedio Roma

4 1608 Biagio Opertis Roma

5 1613 Francisco A. Nigli Roma

6 1619 Sanzio Cicatelli Roma

7 1625 Frediano Pieri Roma

8 1628 Frediano Pieri Roma

9 1634 Matteo Moruelli Roma

10 1640 Giovanni B. Novati Roma

11 1646 Nicoló Grana Roma

12 1655 Nicoló Grana Roma

13 1660 Marcantonio Albiti Roma

14 1666 Giovanni S. Garibaldi Roma

15 1678 Francesco Monforte Roma

16 1696 Francisco Del Giudice Roma

17 1699 Francesco Del Giudice Roma

(*) 2.10.1607: Camilo, Consultores y Provinciales - Renuncia de Camilo - P. Blas Opertis Vicario General

222 camilliani-camillians • 3-4/2016 Superiori e Capitoli Generali secolo XViii

n. Data superiore generale luogo

18 1705 Nicoló Du Mortier Roma

19 1710 Pantaleone Dolera Roma

20 1716 Paolo P. Natalini Roma

21 1722 Domenigo Gangi Roma

22 1728 Gaspare Riccioli Roma

23 1734 Francesco Perez Roma

24 1740 Giovanni DE. Costantini Roma

25 1743 Sebastiano Lopez Roma

26 1752 Giovanni D. Costantini Roma

27 1758 Domenico Pizzi Roma

28 1764 Giovanni Gentili Roma

29 1770 Gabriel Marin de Moya Roma

30 1782 Bartolomeo Martinez Roma

31 1788 Bonaventura Amici Roma

secolo XiX

n. Data superiore generale luogo

32 1807 Pietro Amici Roma

33 1844 Antonio M. Scalabrini Roma

34 1850 Silvestro Di Stefano Roma

35 1862 Francesco Italiani Roma

36 1889 Gioacchino Ferrini Roma

37 1895 Giovanni Mattis Roma

38 1898 Pietro Desideri Roma

camilliani-camillians • 3-4/2016 223 Superiori e Capitoli Generali secolo XX

n. Data superiore generale luogo

39 1904 Francesco Vido Roma

40 1910 Francesco Vido Roma

41 1920 Francesco Vido Roma

42 1923 Pio Holzer Roma

43 1929 Pio Holzer Roma

44 1935 Germano Curti Roma

45 1947 Florindo Rubini Roma

46 1953 Carlo Mansfeld Roma

47 1961 Carlo Mansfeld Roma

48 1965 Carlo Mansfeld Roma

49 1969 Forsenio Vezzani Seiano-Napoli straordinario

50 1971 Forsenio Vezzani Vienna

51 1977 Enrico Dammig Capiago

52 1983 Calisto Vendrama Bucchianico

53 1989 Angelo Brusco Bucchianico

54 1995 Angelo Brusco Bucchianico

secolo XXi

n. Data superiore generale luogo

55 2001 Angelo Brusco Mottinello

56 2007 Frank A. Monks Roma

57 2013 Renaro Salvatore Roma

58 2014 Leocir Pessini Roma straordinario

224 camilliani-camillians • 3-4/2016 Superiori e Capitoli Generali

nOmE nasCiTa mORTE GOVERnO DURaTa

1 Camillo de Lellis 25/05/1550 14/07/1614 1591-1607 16 anni

2 Biagio Oppertis 1561 17/07/1622 1607-13 6 anni

3 Francesco Antonio Nigli 1561 10/11/1626 1613-19 6 anni

4 Sanzio Cicatelli 1570 29/06/1627 1619-25 6 anni

5 Frediano Pieri 1576 23/08/1648 1625-34 6 anni

6 Matteo Moruelli 1584 1/12/1653 1634-40 6 anni

7 Giovanni Battista Novati 1585 30/08/1648 1640-46 6 anni

8 Nicolò Grana 1592 24/11/1660 1646-52 6 anni

9 Marcantonio Alibiti 1610 25/12/1656 1652-56 4 anni

10 Sanzio Cacciamani 27/08/1658 1657/58 1 anni

11 Giovanni Battista Barberis 28/05/1669 1658-66 8 anni

12 Giovanni Stefano Garibaldi 1614 25/02/1685 1666-78 12 anni

13 Francesco Monforte 19/04/1624 9/10/1703 1678-84 6 anni

14 Giovanni Battista Lasagna 1614 31/12/1686 1684-86 2 anni

15 Bartolomeo Del Giudice 29/06/1625 29/05/1695 1687-93 6 anni

16 Francesco Del Giudice 28/08/1651 /1/1727 1693-99 6 anni

17 Nicolò Du Mortier 18/02/1640 07/03/1640 1699-1705 6 anni

18 Antonio Tinghini 9/05/1711 1705-09 4 anni

19 Pantaleone Dolera 14/09/1656 08/04/1737 1710-13 3 anni

20 Paolo Pietro Natalini 09/07/1650 24/03/1716 1713-16 3 anni

21 Domenico Gangi 22/04/1656 21/09/1728 1716-22 6 anni

22 Gaspare Riccioli 24/03/1663 20/03/1741 1722-28 6 anni

23 Francesco Perez Moreno 21/04/1677 14/05/1740 1728-34 6 anni

24 Giovanni Domenico Costantini 28/08/1684 11/10/1755 1734-40; 43-52 15 anni

25 Sebastiano Lopex Cuetto 25/05/1679 29/03/1743 1740-43 3 anni

26 Domenico Pizzi 21/12/1702 18/11/1778 1752-58 6 anni

27 Giovanni Gentili 15/02/1707 12/12/1780 1758-64 6 anni

28 Gabriele Marin de Moya 13/05/1714 21/01/1782 1764-70 6 anni

29 Nicolò Antonio Berzovini 06/12/1720 2/12/1774 1770-74 4 anni

30 Bartolomeo Martinez Corella 28/08/1721 28/01/1794 1776-82 6 anni

31 Bonaventura Amici 14/07/1724 10/12/1816 1782-88 6 anni

32 Giuseppe dell’Uva 25/02/1738 29/05/1799 1788-99 11 anni

33 Pietro Amici 1739 26/11/1816 1799-1807 8 anni camilliani-camillians • 3-4/2016 225 Superiori e Capitoli Generali

nOmE nasCiTa mORTE GOVERnO DURaTa

34 Michelangelo Toni 28/05/1750 06/12/1821 1807-21 14 anni

35 Giovanni Camillo Orsoni 08/03/1749 06/12/1824 1821-24 3 anni

36 Giovanni Antonio Francone 03/05/1752 31/05/1826 1824-26 2 anni

37 Nicolò Liotti 08/03/1750 25/07/1830 1828-30 2 anni

38 Luigi Togni 17/06/1779 24/11/1849 1832-38; 44-49 11 anni

39 Antonino Maria Scalabrini 10/01/1774 09/06/1864 1838-44 6 anni

40 Silvestro De Stefano 1784 28/02/1863 1850-56 6 anni

41 Francesco Italiani 01/04/1792 27/12/1867 1856-62 6 anni

42 Giuseppe Oliva 1803 09/06/1870 1862/68 6 anni

43 Camillo Guardi 23/08/1809 21/08/1884 1868-84 16 anni

44 Gioacchino Ferrini 19/08/1839 12/24/1907 1884-89 5 anni

45 Giovanni Mattis 04/04/1829 11/9/1908 1889-95 6 anni

46 Pietro Desideri 18/02/1823 12/12/1895 1895 3 anni

47 Giuseppe Sommavilla 10/06/1835 2/28/1903 1898-1903 4 anni

48 Francesco Vido 27/03/1846 5/11/1926 1904-20 16 anni

49 Alfonso Maria Andrinoli 04/05/1864 12/23/1922 1920-22 2 anni

50 Pio Holzer 21/08/1865 10/13/1943 1923-29 6 anni

51 Germano Curti 21/09/1878 11/12/1940 1929-35 6 anni

52 Florindo Rubini 14/04/188 11/13/1961 1935-47 12 anni

53 Carlo Mansfeld 26/09/1889 12/8/1972 1947-65 18 anni

54 Forsenio Vezzani 1/17/1919 2/24/2006 1965-71 6 anni

55 Enrico Dammig 2/14/1912 6/30/1990 1971-77 6 anni

56 Calisto Vendrame 7/6/1926 2/6/2005 1977-89 12 anni

57 Angelo Brusco 1/14/1937 1989-2001 12 anni

58 Frank Antony Monks 7/28/1941 2001-07 6 anni

59 Renato Salvatore 5/15/1955 2007-14 7 anni

60 Leocir Pessini 5/14/1955 2014-…

226 camilliani-camillians • 3-4/2016

Stampato in Italia nel mese di novembre 2016 da Rubbettino print 88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)