Civitavecchia, 21enne aggredito con calci, pugni e colpi di bottiglie: denunciati 4 ragazzi

CIVITAVECCHIA (RM) – Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Civitavecchia hanno identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria 4 giovani, tutti di nazionalità italiana, che nella notte di giovedì 17 settembre, hanno aggredito un loro coetaneo con calci, pugni e colpi di bottiglie.

L’aggressione sarebbe avvenuta attorno alle 3 di notte, al termine di una serata trascorsa a bere in compagnia tra i locali del centro cittadino.

Rintracciarti, per i 4 giovani, tutti tra i 20 ed i 28 anni è scattata la denuncia per lesioni in concorso aggravate dall’uso di oggetti contundenti.

Dalla ricostruzione della vicenda e dalle indagini ancora in corso è emerso che, durante la conversazione, tra la vittima ed uno degli aggressori è nato un diverbio per futili motivi e, improvvisamente, il giovane colpiva al viso con uno schiaffo il 21enne.

Nonostante il giovane non avesse reagito allo schiaffo, anche gli altri componenti del gruppo hanno iniziato a colpirlo, prima con calci e pugni, poi con le bottiglie di birra che tenevano ancora in mano, fino a farlo cadere a terra.

Il giovane, senza chiamare i soccorsi, si rialzava e si avviava barcollante verso la stazione ferroviaria dove veniva notato da una volante del commissariato, in servizio di controllo del territorio, che si fermava per prestargli soccorso.

Notate le escoriazioni sul corpo ed i vestiti sporchi di sangue, i poliziotti gli chiedevano cosa fosse successo.

Il 21enne, molto reticente, riferiva di essere stato aggredito, mentre si trovava su viale Garibaldi, con calci pugni e bottigliate, da un gruppo di ragazzi, alcuni di sua conoscenza ma di cui non aveva alcuna intenzione di fornire le generalità.

Il ragazzo dichiarava inoltre ai poliziotti di non voler sporgere denuncia e di non aver bisogno di cure mediche.

Subito dopo, gli agenti della volante, identificavano dei ragazzi, che si trovavano su Viale Garibaldi, divisi in gruppetti, e notavano che alcuni di loro portavano addosso riconducibili ad una colluttazione, quali una maglietta strappata o escoriazioni sugli arti che giustificavano con scuse plausibili quali la caduta accidentale o segni pregressi. La mattina successiva, gli investigatori, dopo aver risentito la vittima che confermava di non voler presentare denuncia, e di non aver bisogno di sottoporsi a cure mediche, nonostante ancora dolorante, hanno effettuato, anche grazie al sopralluogo della Polizia Scientifica, un’esatta ricostruzione dell’aggressione, risalendo all’identità dei 4 ragazzi che hanno partecipato all’aggressione.

Anguillara Sabazia, diffamazione a 5 stelle: l’ex consigliere Massimo Pierdomenico dal GIP

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Massimo Pierdomenico, l’ex consigliere comunale M5s di Anguillara (Giunta Anselmo) è stato convocato a giudizio di fronte al GIP del Tribunale Penale di Civitavecchia per rispondere del reato di diffamazione aggravata nei confronti di questo quotidiano L’Osservatore d’Italia e del suo direttore Responsabile.

L’ex consigliere pentastellato, dopo la pubblicazione del 16 novembre 2018 della notizia relativa delle indagini in corso per alcuni abusi edilizi nella sua proprietà, appellava pubblicamente L’Osservatore d’Italia sul social Fb come “giornale di merda” oltre a scrivere testualmente “pubblica cose false senza sapere la verità” e ancora “Mi godo la palma alla faccia di quei dementi che inviano falsità ad un giornale di merda schierato politicamente”.

L’ex consigliere è stato querelato da questo giornale per diffamazione e il magistrato titolare delle indagini, ritenendo che le frasi fossero di “lieve tenuità” ha chiesto l’archiviazione del procedimento. Il giornale ha poi presentato opposizione all’archiviazione.

Oggi è arrivata la notifica al direttore Responsabile e all’editore del giornale che l’opposizione è stata accolta dal Giudice per le Indagini Preliminari, il quale ha fissato l’udienza in Camera di Consiglio per il prossimo 9 dicembre 2020 dove deciderà se rinviare o meno a giudizio Pierdomenico.

Bracciano, Consiglio Comunale: nessun aumento Tari e altri provvedimenti. Il Sindaco sulla minoranza che rifiuta la seduta in remoto: “Non rispettano le regole anti-Covid”

BRACCIANO (RM) – Oggi Consiglio Comunale straordinario a Bracciano dove sono stati approvati importanti punti all’ordine del giorno. È stato approvato il regolamento Tari (tassa sui rifiuti) e sono state confermate le stesse tariffe del 2019 senza aumenti per le tasche dei cittadini. Per quanto riguarda le attività di Campeggio, i gestori delle aree pagheranno soltanto i sei mesi in cui restano aperti. Nel regolamento sono indicate con precisione le scadenze per i pagamenti e le modalità per ottenere una riduzione del 25% della parte variabile della tariffa annuale relativa alla Tari pregressa durante il periodo Covid.

Altro provvedimento importante ha riguardato l’approvazione del Regolamento Comunale per la disciplina degli interventi su suolo e sottosuolo stradale di strade ed aree pubbliche che consentirà al di non sperperare i soldi pubblici. Questo significa che qualora, per qualsiasi motivo, dovessero occorrere lavori imprevisti da parte di enti terzi o società (Telecom gestore, idrico, gas, ecc…), gli stessi dovranno preventivamente versare al Comune i soldi necessari per risistemare il manto stradale subito dopo terminato l’intervento. In questo modo il Comune non vedrà danneggiate le strade con rattoppi veloci e che danneggiano l’opera di asfaltatura effettuata dall’Amministrazione.

Al Consiglio comunale non hanno partecipato i cinque Consiglieri comunali di opposizione perché contrari al fatto che la seduta si sia tenuta in remoto e non in presenza: “Faccio presente – dice il Sindaco Armando Tondinelli – che sul Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) redatto dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è consigliato che nella Sala del Consiglio non siano presenti più di 15 persone contemporaneamente. Pertanto, fermo il fatto che in tutto siamo circa 25 persone tra Consiglieri, Assessori, Segretario e personale addetto, dobbiamo attenerci scrupolosamente alle regole perché siamo ancora in emergenza sanitaria. Svolgere un Consiglio Comunale in presenza significherebbe esporre i Consiglieri a dei rischi e dover poi interrompere l’attività amministrativa per questo atto di leggerezza. Non possiamo permettercelo e dobbiamo tutelare la salute pubblica. Ci sarà modo di tornare alla normalità con sedute in presenza ma adesso non è possibile. Tra l’altro nei giorni scorsi la Asl ha sollecitato le amministrazioni locali a non abbassare la guardia in questo momento in cui nell’area si è riaffacciato il virus. Pertanto ci dispiace che i consiglieri di minoranza non vogliano attenersi alle regole e che prendano l’occasione come scusa per disertare una seduta di Consiglio Comunale dove avrebbero potuto esercitare la loro pubblica funzione nel rispetto del loro ruolo”.

Anguillara Sabazia, elezioni: il confronto tra i 4 candidati a sindaco ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Domenica 13 settembre i 4 candidati a sindaco alle prossime elezioni si sono confrontati su tematiche varie. https://www.facebook.com/695025320573632/videos/77439997998414 0/

Anguillara Sabazia, ruba una borsa sul treno e tenta la fuga: 23 enne arrestato dai carabinieri

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Anguillara Sabazia hanno arrestato un cittadino romeno di 23 anni con l’accusa di furto con destrezza. Il giovane ladro, a bordo del treno regionale, ha avvicinato una passeggera all’arrivo del convoglio alla locale Stazione Ferroviaria e, approfittando di un momento di distrazione della vittima, le ha rubato la borsa, appoggiata sul sedile, scendendo velocemente dal treno e fuggendo a piedi.

L’immediata richiesta di soccorso inviata dalla donna, ha consentito ai Carabinieri di acciuffare il 23 enne, grazie anche alla collaborazione di alcuni passanti.

La refurtiva è stata riconsegnata alla donna e l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari.

Anguillara elezioni, il consigliere regionale Lena lancia l’assist a Pontoni (PD): “C’è bisogno di persone competenti” “Sostengo la candidatura di Stefano Pontoni, candidato nelle liste del Partito Democratico per il comune di Anguillara Sabazia, perché abbiamo bisogno di persone competenti e vicino ai cittadini nelle nostre istituzioni locali”. Parole di stima che arrivano dal consigliere regionale del Partito Democratico e Presidente della Commissione Enti Locali, Rodolfo Lena. “In questi anni, con il lavoro portato avanti da delegato del comune di per le aree di confine di Testa di Lepre, Tragliata e Tragliatella, Stefano ha messo in mostra le proprie capacità di ascolto e risoluzione dei problemi. Insieme abbiamo lavorato sulla programmazione dell’azienda Arsial, per garantire i servizi alla rete degli agricoltori di zona e a tutti i residenti, e ora avremo l’occasione di riportare buone pratiche anche sul territorio di Anguillara. Condivido con Pontoni la convinzione che bisogna partire dalle periferie per rilanciare la qualità della vita nei comuni del : il suo impegno per Ponton Dell’Elce è significativo da questo punto di vista, perché senza servizi fondamentali molte aree dei comuni rischiano di rimanere indietro, senza sviluppo. Sono queste qualità – conclude il Presidente Lena – che mi fanno sostenere con forza e convinzione la sua candidatura”.

Bracciano, lunedì riaprono le scuole. Il Comune stanzia 13mila euro in più al mese per il trasporto in sicurezza e aspetta ancora i banchi promessi dalla ministra pentastellata BRACCIANO (RM) – “La campanella suonerà il 14 settembre per tutti gli studenti di Bracciano. Il presidente della Regione ha lasciato che la scelta se riaprire o meno i plessi prima delle elezioni spettasse ai Comuni senza prendere una decisione univoca e dettare una linea equa per tutti. Questa scelta ha costretto noi amministratori locali a fare l’ennesimo sforzo economico per non gravare ancora di più sulle famiglie e sui ragazzi penalizzati da un lungo lockdown. Nel caso avessimo tardato, avrebbero potuto sentirsi discriminati rispetto ad altri paesi vicini e lontani ma questo non accadrà perché riapriremo in piena sicurezza”.

Così in una nota il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli che prosegue: “Anche per il trasporto scolastico abbiamo investito un extra di ben 13 mila euro al mese rispetto al costo di 36 mila euro che sosteniamo però i nostri studenti viaggeranno sicuri con due pulmini in più per garantire il distanziamento e il rispetto delle norme anti-Covid. Purtroppo, le scuole medie che vedono coinvolti 565 studenti non hanno ancora ricevuto i banchi singoli promessi dal ministro all’Istruzione Cinque Stelle. Ne servirebbero 200 per garantire il distanziamento ma purtroppo per ora agli annunci non sono seguiti ancora fatti e tre ragazzi per classe – aggiunge il Sindaco – dovranno alternare la presenza con l’attività didattica a distanza fin quando non arriveranno i banchi singoli promessi”.

Intanto, sono terminati i lavori di adeguamento all’interno delle scuole e sono in via di ultimazione quelli all’esterno dei plessi. Oltre ai lavori di adeguamento alle norme Covid l’Amministrazione ha colto l’occasione per fare anche diversi interventi volti a garantire ancora di più la sicurezza degli alunni. Le classi sono state organizzate in maniera tale da garantire il distanziamento tra gli studenti. Per permettere a tutti i ragazzi di mangiare a mensa è stato ampliato il refettorio per poter disporre tutti i tavoli con le distanze di sicurezza. Sono stati inoltre sostituiti alcuni infissi nelle aule e verrà ripristinato l’intonaco della facciata sulla corte interna del plesso per poter utilizzare lo spazio esterno sia per l’attività ludica che didattica. Il servizio mensa partirà il 28 settembre, una decisione presa di comune accordo dal Consiglio d’Istituto, il Comune e la ditta che fornisce i pasti, a seguito della diffusione delle linee guida del Governo arrivate lo scorso tre settembre. Infine un augurio da parte del Sindaco: “Auguro a tutti i ragazzi un sereno inizio di anno scolastico – dice – sperando che le misure di distanziamento non sconvolgano troppo la loro quotidianità. Abbiamo fatto il massimo per garantire un ritorno in sicurezza. Supereremo al meglio anche questo momento insieme! Buona scuola e buono studio”

Palombara Sabina, spunta un faro sul Monte Gennaro: Italia Nostra presenta un esposto In un’area protetta della rete comunitaria Natura2000 che tutela i pipistrelli

Nell’area sommitale del Monte Gennaro, che domina la pianura di Roma, nel Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili (PNML), si nota da diversi mesi la presenza di uno o più fari, di tale potenza che in condizioni di visibilità normali la luce è visibile da a Montecompatri, e fino alla periferia di Roma. Molti penseranno a qualche utilità pubblica, forse a un’installazione militare. Ma l’area, a quanto ci risulta, è gestita da un privato, proprietario di una baita recentemente ricostruita presso la stazione terminale della funivia abbandonata. L’edificio ha avuto problemi di autorizzazione, è stato soggetto a sequestro giudiziario, e c’è un ricorso pendente al Commissariato agli Usi Civici. Fari e baita si trovano all’interno dell’area della rete della comunità europea Natura 2000 “Monti Lucretili” (ZPS IT 6030029), e nelle immediate vicinanze dell’area “Monte Gennaro” (ZSC IT6030030), istituite a protezione della flora e della fauna. La forte luce non può non arrecare disturbo alla fauna notturna, e inoltre altera il ciclo giorno/notte della vegetazione, per cui non sembra compatibile con le misure di gestione stabilite per le aree Natura2000. La legge comunque prevede una Valutazione d’Incidenza (VINCA), ma non risulta che sia stato avviato il procedimento. Le potenti sorgenti di luce sembrano anche in contrasto con il regolamento del PNML, che rimanda alla normativa regionale per la prevenzione dell’inquinamento luminoso, e prevede una valutazione dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale). Italia Nostra ha presentato un esposto alle autorità competenti. Rimane il mistero della motivazione della potente illuminazione, che non ha alcuna utilità pratica evidente, e appare in contrasto con precise norme di tutela delle aree protette. Sembra una celebrazione di vittoria sulle norme di tutela, che non è in genere concessa ai comuni cittadini.

Willy, ammazzato a calci e pugni. Il sindaco di : Tutti i Comuni si costituiscano parte civile ad adiuvandum nel procedimento giudiziario

GROTTAFERRATA (RM) – L’Amministrazione e il Consiglio comunale di Grottaferrata aderiscono all’iniziativa lanciata da Anci Lazio in ricordo del 21enne Willy Monteiro Duarte, il ragazzo ucciso a calci e pugni nello scorso fine settimana a .

Nel giorno in cui si terranno le esequie del giovane, data non ancora stabilita in quanto la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria, il Comune di Grottaferrata esporrà le proprie bandiere a mezz’asta come segno di vicinanza alla famiglia di Willy e alle vicine comunità di Paliano, Colleferro e colpite da un episodio tanto efferato che ha visto come protagonisti, nei ruoli di vittima e carnefici, tutti ragazzi del territorio.

Il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti alza anche il livello di impegno che, a suo giudizio, in relazione alla vicenda, possono mettere a disposizione i sindaci della provincia sud di Roma:”Oltre ad aderire alla lodevole e opportunamente simbolica iniziativa di Anci Lazio – dichiara il primo cittadino grottaferratese – sarebbe un segnale deciso e pratico, da parte dei sindaci dei Castelli e della Valle del Sacco settentrionale, qualora i sindaci dei comuni direttamente interessati lo faranno, costituirci tutti parte civile ad adiuvandum nel procedimento, poiché quello che è accaduto a Colleferro non solo ha turbato oltremodo gli animi e le sensibilità delle comunità coinvolte e di quelle più prossime, come noi, ma perché purtroppo è un fenomeno di degenerazione sociale che può ripetersi accadere da tutte le parti. Le amministrazioni comunali e le comunità civili hanno quindi la possibilità e il dovere morale, agendo anche nella opportuna sede giudiziaria – conclude Andreotti – di lanciare un segnale importante, rispetto al quale si dovrà necessariamente prendere atto, tra sindaci, comandanti delle Polizie Locali e rappresentanti delle forze dell’ordine, del fatto che all’eventuale insorgere di tali gravi problematiche, si dovrà agire, rispondendo sempre insieme. Anche, ad esempio, condividendo informazioni utili alla prevenzione di tali episodi criminali. Si deve sapere che questi atti vigliacchi non troveranno più spazio nei nostri territori e verranno perseguiti dalle comunità nella loro interezza” “Da ultimo credo sia doveroso lanciare anche un ulteriore appello ai gestori di palestre nelle quali si praticano sport violenti. È necessario che il ruolo di educatori degli istruttori torni a prendere con decisione il sopravvento affinché, anche collaborando laddove utile con l’istituzione pubblica, possano fungere da vitali deterrente nei riguardi di chi intende allenarsi non per agonismo o per autodifesa ma con l’obiettivo di fare del male agli altri. Ciò già non è consentito ma, anche alla luce dei gravissimi fatti di questi giorni, dovrà essere opportunamente ribadito nelle strutture, senza che in alcun modo si sentano penalizzate o colpevolizzate ma solo ulteriormente richiamate al loro importante ruolo sociale e responsabilizzate al senso civico che vale per tutti”. “Perché Willy non sia solo l’ennesima vittima della barbarie. E di più: perché nel nostro territorio della provincia di Roma non abbiano più ragione di accadere orrori simili”.

Guidonia, impianto TMB: convocata audizione in Regione. Zarro prepara lo “scacco matto” per i pentastellati

GUIDONIA (RM) – Monnezza o non monezza, miasmi o non miasmi?», direbbe un Amleto moderno, catapultato a Guidonia, nel parco naturalistico dell’Inviolata, riconosciuto dalla Regione Lazio, che nel suo ventre ospita la megadiscarica, seconda solo a Malagrotta, e l’impianto di TMB pronto a partire e a raccogliere, secondo l’autorizzazione rilasciata, 190mila tonnellate di rifiuti l’anno, cioè, facendo un rapido calcolo, l’indifferenziato prodotto da circa 3 municipi romani. La sua attivazione continua a preoccupare, considerati gli effetti del vicino impianto di Rocca Cencia, al di là della Tiburtina, e proprio per questo torna prepotentemente alla ribalta della cronaca non solo cittadina, dopo la pausa estiva. Anzi, dopo il sit-in del 7 agosto, organizzato dal Comitato Spontaneo “NO TMB Guidonia” e dal Consigliere Comunale Claudio Zarro (Gruppo Misto),e l’approvazione del Piano Rifiuti da parte del Consiglio Regionale.

Audizione in Regione

Si parte con l’audizione in Regione in programma per martedì 8 settembre alle ore 12, convocata congiuntamente, in modalità telematica, dalle commissioni regionali “Agricoltura, ambiente” e “Urbanistica, politiche abitative, rifiuti”. «Ascoltiamo i territori», afferma Marco Cacciatore, Presidente di quest’ultima, sua la proposta dell’ATO a sé stante di Roma, un passaggio fondamentale, prima osteggiata dal Pd-M5S, poi ripresa e inserita nel “Piano Rifiuti” dall’Assessore Massimiliano Valeriani.

Invitato a partecipare insieme a Flaminia Tosini Direttore Regionale “Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti” e al Comune di Guidonia: il Sindaco Michel Barbet, l’assessore Antonio Correnti e i consiglieri di maggioranza Alessandro Cocchiarella, Giuliano Santoboni e Matteo Castorino. Invitati inoltre Carmine Laurenzano (“ è Nostra”), Marco Gliardini (“Comitato CRA”),Umberto Calamita (“Amici dell’Inviolata”), Andrea Lucente (“Comitato di Risanamento Ambientale”) e lo stesso Comitato Spontaneo. «Occasione importante per ribadire la nostra netta contrarietà», spiegano, «quello di Guidonia è un territorio con un’alta concentrazione di impianti industriali, devastato dai roghi tossici e dove insiste una discarica che ancora aspetta un’adeguata bonifica. Attivare il sito significa aumentare gli agenti inquinanti nell’aria. E poi è troppo vicino all’impianto di Rocca Cencia. La politica deve ragionare, le disgraziate lacune del Campidoglio non possono sempre ricadere sul nostro quadrante che, in termini di rifiuti, ha già pagato pesanti cambiali». Dal Comitato poi aggiungono: «Ci stiamo strutturando, nei prossimi giorni contatteremo i cittadini che al sit-in del 7 agosto hanno dato la loro disponibilità, intendiamo creare un soggetto forte per la difesa dell’ambiente e della salute. Subito dopo l’audizione organizzeremo una nuova manifestazione».

L’ordine del Giorno

La protesta passa inoltre attraverso l’importante Ordine del Giorno presentato il 31 agosto dal Consigliere Claudio Zarro, che dovrebbe essere calendarizzato dalla Presidente del Consiglio prima del 15 settembre, data l’urgenza e il Regolamento Comunale.

«Conoscete il mio impegno su questo tema», esordisce l’esponente politico nel video pubblicato su facebook, divenuto subito virale. Il provvedimento, sottoscritto anche dalle consigliere Anna Checci e Lorena Roscetti, impegna l’Amministrazione ad «attivare tutti gli strumenti previsti dalla Legge Regionale n.13 del 19 luglio 2019 che consente la richiesta da parte dell’ente Comune alla Regione Lazio, di agire per tutelare quei siti già contaminati e/o inquinati», al fine di ottenere da quest’ultima il riconoscimento dell’«area dell’Inviolata come ad elevato rischio di crisi ambientale».

E ottenuto questo, il resto dovrebbe venire da sé, in quanto nei siti identificati come tali è vietato qualsiasi tipo di iniziativa capace ad appesantire ulteriormente le condizioni sanitarie e ambientali. Quindi il TMB subirebbe uno stop a prescindere, considerato il fatto che all’Inviolata, dove sorge, è stato riscontrato, stando alle rilevazioni dell’ARPA, «uno stato di inquinamento che per qualità e quantità degli inquinanti, è di sicuro dovuta all’attività di discarica», chiuse le virgolette.

La mossa è di certo sottile, rappresenta, se vogliamo, un chiaro scacco al re alla maggioranza pentastellata, capitanata da Barbet.

«È uno strumento legislativo reale, non mi sono inventato nulla, utile per impedire l’attivazione dell’impianto», commenta Zarro, «è stato utilizzato dal Comune di Patrica per difendere la Valle del Sacco. Mi chiedo perché la Giunta non si sia mossa prima». Infatti, perché? Nonostante tutto, il consigliere auspica un’ampia condivisione dell’atto, «questi temi non hanno colore politico», ribadisce, ma finora, contrariamente alle aspettative, non c’è stata alcuna presa di posizione ufficiale. «L’Amministrazione dice una cosa e ne fa un’altra», incalza infine Zarro, «è vero che si dice contraria al TMB ma poi per il bando sui rifiuti ha utilizzato tariffe come se l’impianto fosse operativo. A questo punto vediamo come si muoverà in Aula con l’Ordine del Giorno che, redatto anche grazie ai suggerimenti del consigliere Cacciatore, recepisce una legge regionale votata dal Pd e dal M5S».

Colleferro, Willy Moneiro Duarte pestato a morte: l’accusa per 4 ragazzi è di omicidio preterintenzionale COLLEFERRO (RM) – Sono in regime di isolamento fino all’interrogatorio di garanzia i quattro ragazzi arrestati dai carabinieri in relazione alla morte di Willy Monteiro Duarte, 21 anni, avvenuta in seguito ad una rissa a Colleferro nella notte di sabato. I giovani, che hanno tra 22 e 25 anni, devono essere sentiti dal gip di . E’ stato proclamato il lutto cittadino oggi a Paliano e Colleferro.

Il pm di Velletri Luigi Paoletti ha per il momento formulato a carico degli indagati l’accusa di omicidio preterintenzionale

Verrà conferito domani dal pm l’incarico al medico legale che dovrà svolgere l’autopsia sul corpo di Willy Mondeiro. Gli aggressori del ragazzo italo-capoverdiano al momento devono rispondere di omicidio preterintenzionale ma se l’autopsia dovesse far emergere altri ed importanti dettagli il capo di imputazione potrebbe tramutarsi in quello di omicidio volontario.

Un pestaggio violento quello che ha visto come vittima il giovane aiuto cuoco residente a Paliano, che era intervenuto per fare da paciere in una lite. Secondo un amico della vittima, tutti sapevano che i due fratelli, tra i quattro arrestati, erano dei violenti.

Ieri sera in largo Oberdan, dove Willy è stato ucciso, i sindaci di Paliano, Artena e Colleferro, assieme ai genitori ed alle sorelle del ragazzo, hanno deposto una corona di fiori. “Nessun luogo della movida può essere accomunato a un assassinio di questo tipo”. A dirlo il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna. “Non si è trattato di una semplice rissa, ma di qualcosa di più cruento in cui nessun caso si può trovate una giustificazione – ha aggiunto -. E’ accaduto in maniera incredibilmente cattiva”.

Nei prossimi giorni il sindaco dovrebbe incontrare il neo prefetto di Roma. “Chiederò che alle forze dell’ordine siano dati i giusti mezzi e giusti uomini”, ha aggiunto il sindaco. “Uno dei quattro aggressori di Willy Monteiro, poco dopo il pestaggio letale, avrebbe pubblicato video umoristici sulla sua pagina Facebook. L’indiscrezione – scrive l’agenzia Agi – è trapelata in ambienti investigativi ma troverebbe conferma dall’orario vergato sul post della pagina social dello stesso aggressore. E basta leggere i commenti che accompagnano questi post per capire quanto la notizia della morte di Willy abbia provocato una generale indignazione. Decine i messaggi di insulto rivolti ai quattro aggressori ed ai loro familiari”.