Appennino Parmense LUNGHEZZA PASSO CISA - MONTE MOLINATICO (PR) EMILIA ROMAGNA Ritrovo Ore 07,00 Trasferimento in auto Per informazioni: Km. 13 Roteglia 2016 Willer 339 Modena Nord (A1) Palazzi 1285140 DURATA (racc. A15) 10 LUG (usc. A15) Amedeo 333 Barbolini 2682821 Ore 4,30' Domenica Km. 155 Passo Cisa

Piazza Pertini DISLIVELLI mt. PROFILO ALTIMETRICO m.666 m.666 1900 DIFFICOLTA' 1800 1700 Media Monte Molinatico (m 1549) 1600 EQUIPAGGIAMENTO Monte Pelata (m 1428) Monte Pelata (m 1428)

1500 Monte Grotta Mora (m 1419) Monte Grotta Mora (m 1419) Bivio con sentiero CAI 839 (m 1400) Bivio con sentiero CAI 839 (m 1400)

1400 quota m 1350 quota m 1350 scarponi

1300 Bivio con sentiero CAI 837 (m 1293) Bivio con sentiero CAI 837 (m 1293) zaino 1200 giacca avento

Paso Cisa (m 1039) Paso Cisa (m 1039) k-way, mantella 1100 borraccia 1000 guanti 900 Inizio ore 9,00 berretto 800 bussola altimetro Km. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

CARTINA PERCORSO km. 0 1 2

P M. Molinatico A PASSO DELLA CISA

DESCRIZIONE PERCORSO

Camminata che si snoda lungo il crinale dell'appennino parmense, nel tratto a ovest del Passo della Cisa. Dopo essere saliti da Berceto lungo la statale n. 62 e arrivati allo stesso Passo della Cisa (m. 1039), punto di confine tra le province di Parma e Massa Carrara, più sotto attraversato dalla lunga galleria di valico dell'autostrada A15, si inizia il percorso previsto. Si parte a fianco della vicina chiesetta (dedicata a Maria Vergine della Guardia) seguendo i segnavia del sentiero n. 00 su traccia sterrata; in salita su spazio aperto e poi anche su zona boscata a faggio si giunge in breve ad incrociare (a destra) il sentiero n. 835, si passa poi vicino a una vecchia Casa Forestale (in totale abbandono) e più avanti si incrocia il bivio (sempre a destra) con il sentiero n. 837 (m. 1293). Seguendo sempre i segnavia “00” si continua in salita su facile traccia anche in mezzo a bosco ancora di faggio, si arriva alla cima del monte Grotta Mora (m. 1419) e dopo un altro breve tratto di crinale, fuori dal bosco, siamo sul monte Pelata (m. 1428). Da questo punto si intravede in lontananza la nostra meta, il monte Molinatico, e intorno verso le valli parmensi (a nord), la valle massese di con i viadotti autostradali, e più lontano la sagoma di parte delle Alpi Apuane (a sud). Ora dopo una breve discesa (fino a quota m. 1350) si risale, e si affronta un ulteriore tratto, in una sua parte un po' esposto ( è necessaria una minima attenzione): siamo alla piccola sella chiamata Rocca di Malzapello, da dove, poco più avanti, il “nostro” sentiero n. 00 si incrocia, sulla destra, con il sentiero n. 839 (m. 1400). Si rientra poi, continuando sul crinale, nel bosco a faggio, e si torna più avanti su zona aperta a prato; ancora un corto tratto e siamo arrivati alla meta. Nelle vicinanze della vetta un ampio spazio è occupato da antenne per trasmissioni radio-televisive e telefoniche; poco oltre si trova la cima del monte Molinatico (m. 1549) distinta da una croce di ferro fissata su piedistallo. La vetta (con visuale aperta tutto intorno) è raggiungibile anche da Baselica-Borgo Val di (versante parmense), ed è frequentata anche da chi utilizza la mountan-bike; i due boscosi versanti parmense e toscano di questa zona sono luogo di ricerca, quando è stagione, dei richiesti funghi porcini. Sul tracciato del percorso descritto sono ancora visibili, intervallati tra di loro, i vecchi cippi (o termini) di confine, in pietra sagomata, che delimitavano a suo tempo (sull'appennino) i territori del Ducato di Parma (a nord) e del Granducato di Toscana (a sud). Da citare che la vicina zona (con forma avvallata) a nord-est del monte Molinatico era anticamente occupata da un ghiacciaio: attualmente è coperta da bosco e vi sono presenti due piccoli specchi d'acqua, il lago dell'Orma e il lago Martino. Per il ritorno al Passo della Cisa (a m. 1039) si percorre di nuovo, in senso contrario, il descritto sentiero “00” fino a qui fatto in andata.