ANALECTA ROMANA INSTITUTI DANICI XLIII © 2019 Accademia Di Danimarca ISSN 2035-2506

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

ANALECTA ROMANA INSTITUTI DANICI XLIII © 2019 Accademia Di Danimarca ISSN 2035-2506 ANALECTA ROMANA INSTITUTI DANICI XLIII ANALECTA ROMANA INSTITUTI DANICI XLIII 2018 ROMAE MMXVIII ANALECTA ROMANA INSTITUTI DANICI XLIII © 2019 Accademia di Danimarca ISSN 2035-2506 SCIENTIFIC BOARD Karoline Prien Kjeldsen (Bestyrelsesformand, Det Danske Institut i Rom, -30.04.18) Mads Kähler Holst (Bestyrelsesformand, Det Danske Institut i Rom) Jens Bertelsen (Bertelsen & Scheving Arkitekter) Maria Fabricius Hansen (Københavns Universitet) Peter Fibiger Bang (Københavns Universitet) Iben Fonnesberg-Schmidt (Aalborg Universitet) Karina Lykke Grand (Aarhus Universitet) Thomas Harder (Forfatter/writer/scrittore) Morten Heiberg (Københavns Universitet) Michael Herslund (Copenhagen Business School) Hanne Jansen (Københavns Universitet) Kurt Villads Jensen (Stockholms Universitet) Erik Vilstrup Lorenzen (Den Danske Ambassade i Rom) Mogens Nykjær (Aarhus Universitet) Vinnie Nørskov (Aarhus Universitet) Niels Rosing-Schow (Det Kgl. Danske Musikkonservatorium) Poul Schülein (Arkitema, København) Lene Schøsler (Københavns Universitet) Erling Strudsholm (Københavns Universitet) Lene Østermark-Johansen (Københavns Universitet) EDITORIAL BOARD Marianne Pade (Chair of Editorial Board, Det Danske Institut i Rom) Patrick Kragelund (Danmarks Kunstbibliotek) Sine Grove Saxkjær (Det Danske Institut i Rom) Gert Sørensen (Københavns Universitet) Anna Wegener (Det Danske Institut i Rom) Maria Adelaide Zocchi (Det Danske Institut i Rom) Analecta Romana Instituti Danici. — Vol. I (1960) — . Copenhagen: Munksgaard. From 1985: Rome, «L’ERMA» di Bretschneider. From 2007 (online): Accademia di Danimarca. ANALECTA ROMANA INSTITUTI DANICI encourages scholarly contributions within the Academy’s research fields. All contributions will be peer reviewed. Manuscripts to be considered for publication should be sent to: [email protected] Authors are requested to consult the journal’s guidelines at www.acdan.it Contents MAURIZIO PAOLETTI: “Kleom(b)rotos, figlio di Dexilaos, (mi) dedicò”. L’offerta di un atleta vincitore ad Olimpia nel santuario di Francavilla Marittima 7 JAN KINDBERG JACOBSEN, PETER ATTEMA, CARMELO COLELLI, FRANCESCA IppOLITO, GLORIA MITTICA, SINE GROVE SAXKJÆR: The Bronze and Iron Age habitation on Timpone della Motta in the light of recent research 25 DANIEL DAMGAARD: Architectural Terracottas from Etrusco-Italic Temples on the Later Forum of Ostia. Archaic Ostia Revisited 91 CHRISTINE JEANNERET: Making Opera in Migration. Giuseppe Sarti’s Danish Recipe for Italian Opera 111 NIKOLA D. BELLUCCI: Danici sodales. Schow e Zoëga nel carteggio Baffi (e Baffi nel carteggio Zoëga). Analisi e confronti 135 MARIANNE SAABYE: P.S. Krøyer, Pasquale Fosca and the Neapolitan art scene 149 ANNA WEGENER: Italian Translations of Scandinavian Literature in the Interwar Period: A Bibliographic Overview 179 Reports: GLORIA MITTICA & NICOLETTA PERRONE: Espressioni votive e rituali nel Santuario arcaico di Timpone della Motta. Le novità dagli scavi DIR 2017 237 DOMENICO A. M. MARINO & CARMELO COLELLI: Crotone. Lo scavo urbano di Fondo Gesù 265 Espressioni votive e rituali nel Santuario arcaico di Timpone della Motta. Le novità dagli scavi DIR 2017* di GLORIA MITTICA & NICOLETTA PERRONE Abstract. The current contribution presents the preliminary results from the excavations conducted in Francavilla Marittima (CS), southern Italy, in 2017 by the Danish-Italian research team associated with the Danish Institute in Rome. The excavations were direct by Gloria Mittica and took place in the Archaic sanctuary on the Timpone della Motta. The fieldwork concerned a large consecrated space located at the entrance to the sanctuary on the south-east side of the acropolis. In this area substantial evidence for animal offerings and ritual dining has been identified which permits for a reconstruction of several ritual practices. This through a combined interpretation of the ritual instruments, votive gifts, architectonical structures and not least archaeobotanical and –zoological material. All of which may be dated the major part of the 6th century BC. The analysis of animal remains shows that most of them belongs to domestic animal species especially sheeps and goats. The peculiarity of the bones consists in their combustion homogeneity which has reached calcination. The archaeozoological analysis suggests that the bones are the result of sacrifice rituals of Greek origin, theThysia . Prospettive di ricerca evidenze di grande significato. Pertanto, il già Durante l’anno 2017 l’équipe italo-danese, da promettente quadro che si era delineato con anni impegnata nella ricerca scientifica presso gli scavi eseguiti tra il 2008-2010 per conto del il sito archeologico di Francavilla Marittima GIA (Groningen Institute of Archaeology), viene (CS), ha ripreso in maniera sistematica ed ad essere confermato e ampliato. estensiva l’esplorazione di un importante Il contesto archeologico, affrontato nel suo spazio consacrato di epoca Arcaica. insieme, fa sì che particolare attenzione ricada Questo è ubicato sul versante sud-orientale sull’ideologia cultuale e sulla predisposizione e dell’acropoli, all’ingresso del Santuario di percezione degli spazi sacri, senza prescindere Timpone della Motta.1 La ripresa degli scavi dalla considerazione delle norme che ad opera del DIR (Danish Institute in Rome) regolamentavano quel sistema interrelato ha consentito di scoprire nuovi contesti ed di funzioni e significati propri dei fenomeni acquisire quindi ulteriori dati che, integrati religiosi e dei cerimoniali ad essi connessi. con quelli di cui si è in possesso, stanno Gli scavi archeologici condotti dal GIA progressivamente restituendo una serie di durante un primo ciclo di ricerca, tra il 1991 ed il 1 Mittica et al. 2018a, Mittica et al. 2018b, Mittica et al. 2018c. 238 GLORIA MITTICA & N ICOLETTA PERRONE 2004, sotto la direzione di Marianne Kleibrink stratigrafici affidabili.4 La causa va attribuita e Peter Attema e con il coinvolgimento dei al fatto che le sequenze stratigrafiche di VI membri danesi dell’attuale Missione, hanno secolo indagate dalla Stoop, sono risultate interessato il versante sud-occidentale collocate immediatamente al di sotto del piano dell’acropoli. Qui è stato esplorato l’Edificio di campagna e quindi disturbate dalle attività V nelle sue fasi cronologiche2 e sono stati agro-pastorali, dai pesanti saccheggi eseguiti documentati fondamentali contesti di VIII da scavatori clandestini e dalla frequentazione e VII secolo a.C.. Mediante le pubblicazioni del sito da parte di carbonai durante il 1900. scientifiche che ne sono seguite il focus degli Così, al fine di intercettare contesti affidabili studi è stato posto sulla tradizione materiale di VI secolo, nel 2008 sono stati compiuti dei e sull’analisi delle ideologie cultuali diffuse sondaggi esplorativi lungo il versante sud- presso l’insediamento tra l’800 e il 620 a.C.3 orientale dell’acropoli, dove effettivamente è Durante il secondo ciclo di ricerca ad opera stato intercettato un giacimento archeologico del GIA, dal 2008 al 2016, scientificamente di notevole interesse. La stratigrafia era ben diretto da Jan Kindberg Jacobsen e Peter conservata e ricca di tracce rituali riferibili Attema, l’attenzione è stata focalizzata sulla al periodo arcaico, pertanto si è scelto di fase di piena monumentalizzazione del ampliare l’area di scavo impostando un Saggio Santuario arcaico. Infatti, la scarsità delle Stratigrafico di 5,0 x 5,0 mt (SAS MS3) nel informazioni relative a tale periodo poneva quale sono stati documentati chiari indicatori vari problemi interpretativi, uno su tutti la dell’espletamento di pratiche per il sacrificio capacità di individuare le specifiche pratiche animale e per la libagione, che hanno avuto rituali e la seriazione della cultura materiale luogo tra il 600 a.C. e la fine del VI secolo all’interno del santuario. Anche le conoscenze a.C. L’indagine di tale contesto fornisce in merito agli aspetti architettonici e topografici l’occasione unica di conoscere la principale meriterebbero di essere ampliate con via di accesso ai vari templi e l’organizzazione l’indagine sistematica di strutture di servizio degli spazi destinati a pratiche rituali. La e ambienti che, seppur non ancora messi in decodificazione e ricostruzione delle prassi luce, si conservano senz’altro presso il sito e votive e rituali consentirà di cogliere quanti devono aver rivestito un ruolo determinante più dettagli possibili sulle espressioni di nello svolgimento dei cerimoniali. religiosità nel periodo di piena vita del Inoltre, i contesti riferibili al periodo santuario. arcaico indagati dalla Stoop nel santuario di In seguito ad un periodo dedicato al solo Timpone della Motta durante gli anni Sessanta studio dei materiali e all’elaborazione dei dati del secolo scorso, pur avendo restituito una acquisiti, gli scavi presso il sito archeologico notevole varietà di reperti mobili, di contro, di Timpone della Motta sono ripresi a pieno non hanno permesso di registrare dati regime ad opera dell’équipe italo-danese5 con 2 Edificio Va: capanna enotria datata alla media età pato 14 studenti di Archeologia Classica del II a.a. del Bronzo; Edificio Vb: VIII sec. a.C.; Edificio Vc: dell’Università di Aarhus e 12 studenti del I a.a. tempio datato tra fine VIII inizi VII a.C.; Edificio dell’Università di Copenhagen, a tutti loro va rico- Vd: tempio datato alla seconda metà del VII a.C.; nosciuto grande merito per la disciplina e dedizione Ve: tempio datato tra fine VII-VI a.C.; Edificio Vf: con cui hanno preso parte attiva alla ricerca sul cam- chiesetta
Recommended publications
  • University of Groningen Greek Pottery on the Timpone Della Motta and in the Sibaritide from C. 780 to 620 BC Kindberg Jacobsen
    University of Groningen Greek pottery on the Timpone della Motta and in the Sibaritide from c. 780 to 620 BC Kindberg Jacobsen, Jan IMPORTANT NOTE: You are advised to consult the publisher's version (publisher's PDF) if you wish to cite from it. Please check the document version below. Document Version Publisher's PDF, also known as Version of record Publication date: 2007 Link to publication in University of Groningen/UMCG research database Citation for published version (APA): Kindberg Jacobsen, J. (2007). Greek pottery on the Timpone della Motta and in the Sibaritide from c. 780 to 620 BC: reception, distribution and an evaluation of Greek pottery as a source material for the study of Greek influence before and after the founding of ancient Sybaris. [s.n.]. Copyright Other than for strictly personal use, it is not permitted to download or to forward/distribute the text or part of it without the consent of the author(s) and/or copyright holder(s), unless the work is under an open content license (like Creative Commons). The publication may also be distributed here under the terms of Article 25fa of the Dutch Copyright Act, indicated by the “Taverne” license. More information can be found on the University of Groningen website: https://www.rug.nl/library/open-access/self-archiving-pure/taverne- amendment. Take-down policy If you believe that this document breaches copyright please contact us providing details, and we will remove access to the work immediately and investigate your claim. Downloaded from the University of Groningen/UMCG research database (Pure): http://www.rug.nl/research/portal.
    [Show full text]
  • Curriculum Vitae in Formato Europeo
    ADELE BONOFIGLIO CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome BONOFIGLIO Adele Indirizzo Cellulare Telefono Fax E-mail [email protected] Nazionalità Italiana Luogo e data di nascita Cosenza, 14/01/1962 ESPERIENZE LAVORATIVE Dal • Periodo (da – a) Dal 05-11- 2015 ad oggi (impiego attuale) • Nome e indirizzo datore di lavoro Mibact Polo Museale della Calabria ruolo: Direttore del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide e del Museo Nazionale Archeologico di Vibo Valentia Dal 10.04.2017 ad oggi Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Amendolara • Tipo di azienda o settore Pubblico • Tipo di impiego Contratto a tempo indeterminato • Principali mansioni e responsabilità Direzione del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, del Museo Nazionale Archeologico di Vibo Valentia e del Museo Nazionale Archeologico di Amendolara • Periodo (da – a) Dal 23-06- 2015 al 04- 11- 2015 • Nome e indirizzo datore di lavoro Mibact Soprintendenza Archeologia della Calabria sede Sibari ruolo: Funzionario Archeologo • Tipo di azienda o settore Pubblico • Tipo di impiego Contratto a tempo indeterminato • Principali mansioni e responsabilità Responsabile Servizio Archeologico Cura e istruzione pratiche archeologiche • Periodo (da – a) Dal 17-11- 2010 al 22-06-2015 • Nome e indirizzo datore di lavoro Mibact Direzione Regionale della Calabria sede di Roccelletta di Borgia (CZ) ruolo: Funzionario Archeologo • Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Contratto a tempo indeterminato • Principali mansioni e responsabilità Responsabile Servizio Archeologico Cura e istruzione pratiche archeologiche Pagina 1 - Curriculum vitae di Adele Bonofiglio • Periodo (da – a) Dal 1975 a novembre 2010 • Nome e indirizzo datore di lavoro Mibac • Tipo di azienda o settore Soprintendenza ai Beni A.A.A.S.
    [Show full text]
  • University of Groningen Hellenistic Rural Settlement and the City of Thurii, the Survey Evidence (Sibaritide, Southern Italy) A
    CORE Metadata, citation and similar papers at core.ac.uk Provided by University of Groningen University of Groningen Hellenistic Rural Settlement and the City of Thurii, the survey evidence (Sibaritide, southern Italy) Attema, Peter; Oome, Neeltje Published in: Palaeohistoria DOI: 10.21827/5beab05419ccd IMPORTANT NOTE: You are advised to consult the publisher's version (publisher's PDF) if you wish to cite from it. Please check the document version below. Document Version Publisher's PDF, also known as Version of record Publication date: 2018 Link to publication in University of Groningen/UMCG research database Citation for published version (APA): Attema, P., & Oome, N. (2018). Hellenistic Rural Settlement and the City of Thurii, the survey evidence (Sibaritide, southern Italy). Palaeohistoria, 59/60, 135-166. https://doi.org/10.21827/5beab05419ccd Copyright Other than for strictly personal use, it is not permitted to download or to forward/distribute the text or part of it without the consent of the author(s) and/or copyright holder(s), unless the work is under an open content license (like Creative Commons). Take-down policy If you believe that this document breaches copyright please contact us providing details, and we will remove access to the work immediately and investigate your claim. Downloaded from the University of Groningen/UMCG research database (Pure): http://www.rug.nl/research/portal. For technical reasons the number of authors shown on this cover page is limited to 10 maximum. Download date: 13-11-2019 PALAEOHISTORIA ACTA ET COMMUNICATIONES INSTITUTI ARCHAEOLOGICI UNIVERSITATIS GRONINGANAE 59/60 (2017/2018) University of Groningen / Groningen Institute of Archaeology & Barkhuis Groningen 2018 Editorial staff P.A.J.
    [Show full text]
  • An Orientalising and Related Bird Bowls Recently Excavated at the Athenaion at Francavilla Marittima1
    1 An Orientalising and Related Bird Bowls Recently Excavated at the Athenaion at Francavilla Marittima1 by SØREN HANDBERG and JAN KINDBERG JACOBSEN Figures catalogue List of abbreviations The current article deals with a number of The Athenaion on the Acropolis of the fragmentary bird bowls deriving from several Timpone della Motta votive layers situated against the S/SE wall Today a total of five buildings are known to foundations of Temples Vc and Vd of the have been erected on the summit of the hill Athenaion on the Acropolis of the Timpone Timpone della Motta. In the 1960s the first della Motta at Francavilla Marittima. In total three buildings (building I-III) were excavated seventy-eight fragments dating to the period under supervision of the Dutch archaeologist from the last quarter of the 8th century BC to Maria W. Stoop, who dated the buildings to the end of the 7th century BC can be the late 6th/early 5th centuries BC. The three identified. The fragments, many fitting buildings had wall foundations built of together, belong to two groups, the so-called rounded riverbed cobbles and conglomerate bird kotylai and the Sub-Geometric bird blocks.2 A different interpretation of the bowls. Almost all contexts in this area had three structures was published by the German previously been disturbed by clandestine scholars Dieter Mertens and Helmut digging, which resulted in finds of fragments Schläger.3 Mertens and Schläger interpreted belonging to the same bowl in as many as six the structural remains of building I-III as different excavation contexts, some quite far belonging to two successive building phases, apart.
    [Show full text]
  • Fully Coupled High-Resolution Medium-Range Forecasts: Evaluation
    1 Fully coupled high-resolution medium-range forecasts: evaluation 2 of the hydrometeorological impact in an ensemble framework 3 4 L. Furnari1, L. Magnusson2, G. Mendicino1 and A. Senatore1 5 6 1 Department of Environmental Engineering, University of Calabria, Rende (CS), Italy 7 2 European Centre for Medium‐ Range Weather Forecasts, Reading, UK 8 9 Corresponding author: Luca Furnari ([email protected]) 10 11 12 13 Manuscript first submitted to Hydrological Processes in Febraury 2021 14 15 16 Keywords 17 Fully coupling, atmospheric-hydrological modeling chain, medium-range forecast, terrestrial 18 water lateral transport, ensemble forecast, WRF-Hydro, ECMWF ENS, Mediterranean 19 1 1 2 20 Abstract 21 Fully coupled atmospheric-hydrological models allow a more realistic representation of the 22 land surface–boundary layer continuum, representing both high-resolution 23 land-surface/subsurface water lateral redistribution and the related feedback towards the 24 atmosphere. This study evaluates the potential contribution of the fully coupled approach in 25 extended-range mesoscale hydrometeorological ensemble forecasts. Previous studies have 26 shown, for deterministic simulations, that the effect of fully coupling for short-range forecasts 27 is minor compared to other sources of uncertainty, however, it becomes not negligible when 28 increasing the forecast period. Through a proof-of-concept consisting of an ensemble (50 29 members from the ECMWF Ensemble Prediction System) seven-days-in-advance forecast of 30 a high impact event affecting the Calabrian peninsula (southern Italy, Mediterranean basin) on 31 November 2019, the paper elucidates the extent to which the improved representation of the 32 terrestrial water lateral transport in the Weather Research and Forecasting (WRF) – Hydro 33 modeling system affects the ensemble water balance, focusing on the precipitation and the 34 hydrological response, in terms of both soil moisture dynamics and streamflow in 14 35 catchments spanning over 42% of the region.
    [Show full text]
  • Scavi Nell'abitato Del Timpone Della Motta Di Francavilla Marittima (CS)
    The Journal of Fasti Online (ISSN 1828-3179) ● Published by the Associazione Internazionale di Archeologia Classica ● Palazzo Altemps, Via Sant’Appolinare 8 – 00186 Roma ● Tel. / Fax: ++39.06.67.98.798 ● http://www.aiac.org; http://www.fastionline.org Scavi nell’abitato del Timpone della Motta di Francavilla Marittima (CS): risultati preliminari della campagna 2018 Paolo Brocato - Luciano Altomare – Chiara Capparelli – Margherita Perri con appendici di Benedetto Carroccio – Giuseppe Ferraro – Antonio Agostino Zappani This is a preliminary report of the excavation in the settlement of the Timpone della Motta of Francavilla Marittima (CS), carried out in 2018 by the Dipartimento di Studi Umanistici of the Università della Calabria. During the second year of exca- vation, research continued on plateau II; the discovery of structures in different points of the settlement and numerous finds confirm the articulated organization of the site. Le indagini stratigrafiche La seconda campagna di scavo nell’abitato del Timpone della Motta di Francavilla Marittima, condotta dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, si è svolta nei mesi di settembre e ottobre 2018. Lo scavo ha visto la partecipazione di un totale di 25 unità, composte da archeologi con diploma di dotto- rato, specializzandi e studenti di archeologia dei corsi di laurea triennale e magistrale. Si presentano di seguito i dati e i risultati preliminari1. Come l’anno precedente, le indagini si sono concentrate sul cosiddetto “pianoro II”, un terrazzo prospi- ciente la valle dell’attuale fiume Carnevale, che gli scavi precedenti hanno appurato essere destinato all’insediamento2. Prima delle operazioni di scavo, sulla superficie del pianoro sono state realizzate ulteriori prospezioni geofisiche, estendendo quindi l’area sottoposta ad indagine rispetto all’anno precedente3.
    [Show full text]
  • The Amendolara Ridge, Ionian Sea, Italy
    An active oblique-contractional belt at the transition between the Southern Apennines and Calabrian Arc: the Amendolara Ridge, Ionian Sea, Italy. Luigi Ferranti (*, a), Pierfrancesco Burrato (**), Fabrizio Pepe (***), Enrico Santoro (*, °), Maria Enrica Mazzella (*, °°), Danilo Morelli (****), Salvatore Passaro (*****), Gianfranco Vannucci (******) (*) Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse, Università degli Studi di Napoli Federico II, Napoli, Italy. (**) Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Roma, Italy. (***) Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare, Università di Palermo, Italy. (****) Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine, Università di Trieste, Italy (*****) Istituto per l’Ambiente Marino Costiero, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Napoli, Italy (******) Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Bologna, Italy. (°) presently at Robertson, CGG Company, Wales. (°°) presently at INTGEOMOD, Perugia, Italy. (a) Corresponding author: L. Ferranti, DiSTAR - Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse, Università di Napoli “Federico II,” Largo S. Marcellino 10, IT-80138 Naples, Italy. ([email protected]) This article has been accepted for publication and undergone full peer review but has not been through the copyediting, typesetting, pagination and proofreading process which may lead to differences between this version and the Version of Record. Please cite this article as doi: 10.1002/2014TC003624 ©2014 American Geophysical Union. All rights
    [Show full text]
  • The Enchantment of Calabria Published on Iitaly.Org (
    The Enchantment of Calabria Published on iItaly.org (http://www.iitaly.org) The Enchantment of Calabria Goffredo Palmerini (August 04, 2018) The Ionian coast of Calabria—those looking to escape the crowds are in for a real treat. Less developed than the Tyrrhenian side of the region, this coast offers plenty of archaeological sites, enchanting natural beauty, and gorgeous food and wine. En Route from Matera Save for the first golden rays of sunshine over the “Sassi [2],” most of the ravine is still covered in darkness as we wave goodbye to the marvels of Matera [3]. The route to the other side of the ravine is long and abounds in caves and Rupestrian churches carved out of the rock side. The churches are from different epochs, the majority of which date back to the Late Medieval Period, and the most interesting house Byzantine frescoes and sculptures. The churches stand as a testament to the significant, centuries-old presence of Byzantine and Benedictine monks who devoted their lives to prayer and contemplation in this evocative, rock-and- Page 1 of 4 The Enchantment of Calabria Published on iItaly.org (http://www.iitaly.org) shrub strewn wilderness overlooking the ravine. Each merits an extensive visit to fully appreciate its rough beauty, but we can only make so many stops en route to Calabria. Our first is to Cristo la Selva [4], a church with a Romanic façade and square floor plan. Inside this enchanting space you’ll find frescoes of Saints John and Joseph, and a magnificent, wrought iron candelabrum. Next up is a group of grottoes occupying four different tiers linked by a network of white stone stairs and tunnels.
    [Show full text]
  • Remarks on Indigenous Settlement and Greek Colonization in the Foothills and Hinterland of the Sibaritide (Northern Calabria, Italy)*
    Conflict or Coexistence? Remarks on Indigenous Settlement and Greek Colonization in the Foothills and Hinterland of the Sibaritide (Northern Calabria, Italy)* Peter Attema In any discussion touching on the subject of the meeting of cultures in colonial situations, the inevitable question will arise whether this involved conflict or was harmonious in nature, and whether it was a meeting on equal footing or one characterized by the dominance of one culture over the other. Various theoretical and case studies have been dedicated to this subject, and a sub- stantial bibliography has developed as a result.1 Meeting of cultures East and West: an introduction Does the increasing presence of Greek goods in indigenous tombs, sanctu- aries and households point to a peaceful process of acculturation, and the active adoption by indigenous peoples of foreign commodities in order to enrich their own material culture and expression of identity, or does it point to cultural dominance of Greeks over indigenous peoples as the outcome of * This paper draws on the practical and intellectual work of many staff and students that have been or are still involved in the excavations of the Groningen Institute of Archaeology at Timpone Motta and the surveys in the Raganello watershed. With regard to the present paper I specifically want to mention prof. dr. M. Kleibrink, direc- tor of the excavations of Timpone Motta. The discussion in the paragraph on the meeting of cultures in the sanctuary at Timpone Motta is based on her publications. With respect to the latter paragraph, thanks are due to Jan Jacobsen who discussed the pottery related to the various building phases in the sanctuary.
    [Show full text]
  • Piana Di Sibari, Saperi E Sapori Che Emozionano Ricordi……
    Piana di Sibari, saperi e sapori che emozionano ricordi…… In una terra in cui la vite è cultura e tradizione, l’attività vitivinicola dell’Azienda Agricola Piana di Sibari, racconta dell'odore della terra, di mani stanche, degli umori della vigna, di anime passionali e delle persone che hanno reso i vini espressione autentica della maestria calabrese. “I nostri vini sono esperienza dei sensi, commenta Cataldo Maio, Amministratore Unico dell’Azienda, memoria del territorio e racconto del passato da assaporare ad ogni sorso.” Dal 2004, senza avere la mania dei grandi numeri, l’Azienda, inizia la sfida, pur assicurando uno studio attento e rispettoso del territorio, nella Contrada Stragolia sulle colline di Spezzano Albanese (Spixana), dove colori e profumi si uniscono all’impronta indelebile lasciata dalla storia che ha animato il territorio. Da lì inizia una strada fatta di dedizione, di passione, di una costante voglia di migliorarsi, un percorso in cui progresso e tradizione si mescolano e si esaltano vicendevolmente per raggiungere un solo obiettivo: produrre vini di qualità. Il vino nel territorio di Spezzano Albanese e nelle colline prospicienti la Pianura di Sibari è archeologia e cultura. Furono gli Enotri, stirpe che occupava le attuali regioni Basilicata e Calabria, a creare le basi dell’ enologia in questi territori e i vitigni, tuttora coltivati, (come la Malvasia, il Greco e l’Aglianico) furono importati dalle colonie greche (dal VIII secolo a.C. in poi). Numerose sono le testimonianze, alcune esplorazioni, eseguite nel 1928 dall’archeologo Galli, per conto della Sovrintendenza alle Antichità, che misero in luce, sulle alture della Serra Pollinara (nelle immediate vicinanze del nostro vigneto) resti interessanti di fattorie di epoca romana con enodotti di laterizio per fare scorrere il vino dai palmenti in campagna fino alle cantine costruite vicino al mare, secondo una tradizione agricolo- industriale risalente, secondo testi greci, all’antica e gloriosa Sibari.
    [Show full text]
  • Habitation on Plateau I of the Hill Timpone Della Motta (Francavilla Marittima, Italy): a Preliminary Report Based on Surveys, Test Pits and Test Trenches
    HABITATION ON PLATEAU I OF THE HILL TIMPONE DELLA MOTTA (FRANCAVILLA MARITTIMA, ITALY): A PRELIMINARY REPORT BASED ON SURVEYS, TEST PITS AND TEST TRENCHES PETER A TIEMA, JAN DELVIGNE, EVELYNE DROST, MARIANNE KLEIBRINK Groninger lnslillllll voor Archeologie, Groningen, Nelherlands ABSTRACT: The authors report on the archaeological investigations of one of the pre- and protohistoric settlement areas of the site 'Timpone delia Motta' near present-day Francavilla Marittima in Calabria (southem Italy) carried out by the Groningen Archaeological Institute (GIA) between 1991 and 1995. Surveys, test pits and test trenches on a large plateau overlooking the valley of the river Raganello revealed ample traces of occupation from the middle Bronze Age to the Archaic period, a time span of almost a millennium. In this period the subsequent indigenous Bronze Age and early lron Age hut settlements at Francavilla Marittima gave way to colonial inspired stone houses and terrace building. The survey and testexcavations led to the identification, and currentexcavation, of several Bronze Age, lr on Age and Archaic settlement features. Here a general outline is offered of the various occupation episodes on plateau I as could be deduced from the surface record and the various layers and related pottery in the trenches. Fieldwork at Francavilla Marittima combines settlement excavations, such as reported on in this paper, with research of the site' s sacred area on the top of the bill. The investigations are part of the project 'Dominant versus non­ dominant, Enotrians and Greeks on the Timpone delia Motta and in the Sibaritide' directed by prof. Marianne Kleibrink of Groningen University and financed by the Netherlands Organization of Scientific Research (NWO).
    [Show full text]
  • University of Groningen Greek Pottery on the Timpone Della Motta and In
    University of Groningen Greek pottery on the Timpone della Motta and in the Sibaritide from c. 780 to 620 BC Kindberg Jacobsen, Jan IMPORTANT NOTE: You are advised to consult the publisher's version (publisher's PDF) if you wish to cite from it. Please check the document version below. Document Version Publisher's PDF, also known as Version of record Publication date: 2007 Link to publication in University of Groningen/UMCG research database Citation for published version (APA): Kindberg Jacobsen, J. (2007). Greek pottery on the Timpone della Motta and in the Sibaritide from c. 780 to 620 BC: reception, distribution and an evaluation of Greek pottery as a source material for the study of Greek influence before and after the founding of ancient Sybaris. [s.n.]. Copyright Other than for strictly personal use, it is not permitted to download or to forward/distribute the text or part of it without the consent of the author(s) and/or copyright holder(s), unless the work is under an open content license (like Creative Commons). The publication may also be distributed here under the terms of Article 25fa of the Dutch Copyright Act, indicated by the “Taverne” license. More information can be found on the University of Groningen website: https://www.rug.nl/library/open-access/self-archiving-pure/taverne- amendment. Take-down policy If you believe that this document breaches copyright please contact us providing details, and we will remove access to the work immediately and investigate your claim. Downloaded from the University of Groningen/UMCG research database (Pure): http://www.rug.nl/research/portal.
    [Show full text]