ANALECTA ROMANA INSTITUTI DANICI XLIII © 2019 Accademia Di Danimarca ISSN 2035-2506
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ANALECTA ROMANA INSTITUTI DANICI XLIII ANALECTA ROMANA INSTITUTI DANICI XLIII 2018 ROMAE MMXVIII ANALECTA ROMANA INSTITUTI DANICI XLIII © 2019 Accademia di Danimarca ISSN 2035-2506 SCIENTIFIC BOARD Karoline Prien Kjeldsen (Bestyrelsesformand, Det Danske Institut i Rom, -30.04.18) Mads Kähler Holst (Bestyrelsesformand, Det Danske Institut i Rom) Jens Bertelsen (Bertelsen & Scheving Arkitekter) Maria Fabricius Hansen (Københavns Universitet) Peter Fibiger Bang (Københavns Universitet) Iben Fonnesberg-Schmidt (Aalborg Universitet) Karina Lykke Grand (Aarhus Universitet) Thomas Harder (Forfatter/writer/scrittore) Morten Heiberg (Københavns Universitet) Michael Herslund (Copenhagen Business School) Hanne Jansen (Københavns Universitet) Kurt Villads Jensen (Stockholms Universitet) Erik Vilstrup Lorenzen (Den Danske Ambassade i Rom) Mogens Nykjær (Aarhus Universitet) Vinnie Nørskov (Aarhus Universitet) Niels Rosing-Schow (Det Kgl. Danske Musikkonservatorium) Poul Schülein (Arkitema, København) Lene Schøsler (Københavns Universitet) Erling Strudsholm (Københavns Universitet) Lene Østermark-Johansen (Københavns Universitet) EDITORIAL BOARD Marianne Pade (Chair of Editorial Board, Det Danske Institut i Rom) Patrick Kragelund (Danmarks Kunstbibliotek) Sine Grove Saxkjær (Det Danske Institut i Rom) Gert Sørensen (Københavns Universitet) Anna Wegener (Det Danske Institut i Rom) Maria Adelaide Zocchi (Det Danske Institut i Rom) Analecta Romana Instituti Danici. — Vol. I (1960) — . Copenhagen: Munksgaard. From 1985: Rome, «L’ERMA» di Bretschneider. From 2007 (online): Accademia di Danimarca. ANALECTA ROMANA INSTITUTI DANICI encourages scholarly contributions within the Academy’s research fields. All contributions will be peer reviewed. Manuscripts to be considered for publication should be sent to: [email protected] Authors are requested to consult the journal’s guidelines at www.acdan.it Contents MAURIZIO PAOLETTI: “Kleom(b)rotos, figlio di Dexilaos, (mi) dedicò”. L’offerta di un atleta vincitore ad Olimpia nel santuario di Francavilla Marittima 7 JAN KINDBERG JACOBSEN, PETER ATTEMA, CARMELO COLELLI, FRANCESCA IppOLITO, GLORIA MITTICA, SINE GROVE SAXKJÆR: The Bronze and Iron Age habitation on Timpone della Motta in the light of recent research 25 DANIEL DAMGAARD: Architectural Terracottas from Etrusco-Italic Temples on the Later Forum of Ostia. Archaic Ostia Revisited 91 CHRISTINE JEANNERET: Making Opera in Migration. Giuseppe Sarti’s Danish Recipe for Italian Opera 111 NIKOLA D. BELLUCCI: Danici sodales. Schow e Zoëga nel carteggio Baffi (e Baffi nel carteggio Zoëga). Analisi e confronti 135 MARIANNE SAABYE: P.S. Krøyer, Pasquale Fosca and the Neapolitan art scene 149 ANNA WEGENER: Italian Translations of Scandinavian Literature in the Interwar Period: A Bibliographic Overview 179 Reports: GLORIA MITTICA & NICOLETTA PERRONE: Espressioni votive e rituali nel Santuario arcaico di Timpone della Motta. Le novità dagli scavi DIR 2017 237 DOMENICO A. M. MARINO & CARMELO COLELLI: Crotone. Lo scavo urbano di Fondo Gesù 265 Espressioni votive e rituali nel Santuario arcaico di Timpone della Motta. Le novità dagli scavi DIR 2017* di GLORIA MITTICA & NICOLETTA PERRONE Abstract. The current contribution presents the preliminary results from the excavations conducted in Francavilla Marittima (CS), southern Italy, in 2017 by the Danish-Italian research team associated with the Danish Institute in Rome. The excavations were direct by Gloria Mittica and took place in the Archaic sanctuary on the Timpone della Motta. The fieldwork concerned a large consecrated space located at the entrance to the sanctuary on the south-east side of the acropolis. In this area substantial evidence for animal offerings and ritual dining has been identified which permits for a reconstruction of several ritual practices. This through a combined interpretation of the ritual instruments, votive gifts, architectonical structures and not least archaeobotanical and –zoological material. All of which may be dated the major part of the 6th century BC. The analysis of animal remains shows that most of them belongs to domestic animal species especially sheeps and goats. The peculiarity of the bones consists in their combustion homogeneity which has reached calcination. The archaeozoological analysis suggests that the bones are the result of sacrifice rituals of Greek origin, theThysia . Prospettive di ricerca evidenze di grande significato. Pertanto, il già Durante l’anno 2017 l’équipe italo-danese, da promettente quadro che si era delineato con anni impegnata nella ricerca scientifica presso gli scavi eseguiti tra il 2008-2010 per conto del il sito archeologico di Francavilla Marittima GIA (Groningen Institute of Archaeology), viene (CS), ha ripreso in maniera sistematica ed ad essere confermato e ampliato. estensiva l’esplorazione di un importante Il contesto archeologico, affrontato nel suo spazio consacrato di epoca Arcaica. insieme, fa sì che particolare attenzione ricada Questo è ubicato sul versante sud-orientale sull’ideologia cultuale e sulla predisposizione e dell’acropoli, all’ingresso del Santuario di percezione degli spazi sacri, senza prescindere Timpone della Motta.1 La ripresa degli scavi dalla considerazione delle norme che ad opera del DIR (Danish Institute in Rome) regolamentavano quel sistema interrelato ha consentito di scoprire nuovi contesti ed di funzioni e significati propri dei fenomeni acquisire quindi ulteriori dati che, integrati religiosi e dei cerimoniali ad essi connessi. con quelli di cui si è in possesso, stanno Gli scavi archeologici condotti dal GIA progressivamente restituendo una serie di durante un primo ciclo di ricerca, tra il 1991 ed il 1 Mittica et al. 2018a, Mittica et al. 2018b, Mittica et al. 2018c. 238 GLORIA MITTICA & N ICOLETTA PERRONE 2004, sotto la direzione di Marianne Kleibrink stratigrafici affidabili.4 La causa va attribuita e Peter Attema e con il coinvolgimento dei al fatto che le sequenze stratigrafiche di VI membri danesi dell’attuale Missione, hanno secolo indagate dalla Stoop, sono risultate interessato il versante sud-occidentale collocate immediatamente al di sotto del piano dell’acropoli. Qui è stato esplorato l’Edificio di campagna e quindi disturbate dalle attività V nelle sue fasi cronologiche2 e sono stati agro-pastorali, dai pesanti saccheggi eseguiti documentati fondamentali contesti di VIII da scavatori clandestini e dalla frequentazione e VII secolo a.C.. Mediante le pubblicazioni del sito da parte di carbonai durante il 1900. scientifiche che ne sono seguite il focus degli Così, al fine di intercettare contesti affidabili studi è stato posto sulla tradizione materiale di VI secolo, nel 2008 sono stati compiuti dei e sull’analisi delle ideologie cultuali diffuse sondaggi esplorativi lungo il versante sud- presso l’insediamento tra l’800 e il 620 a.C.3 orientale dell’acropoli, dove effettivamente è Durante il secondo ciclo di ricerca ad opera stato intercettato un giacimento archeologico del GIA, dal 2008 al 2016, scientificamente di notevole interesse. La stratigrafia era ben diretto da Jan Kindberg Jacobsen e Peter conservata e ricca di tracce rituali riferibili Attema, l’attenzione è stata focalizzata sulla al periodo arcaico, pertanto si è scelto di fase di piena monumentalizzazione del ampliare l’area di scavo impostando un Saggio Santuario arcaico. Infatti, la scarsità delle Stratigrafico di 5,0 x 5,0 mt (SAS MS3) nel informazioni relative a tale periodo poneva quale sono stati documentati chiari indicatori vari problemi interpretativi, uno su tutti la dell’espletamento di pratiche per il sacrificio capacità di individuare le specifiche pratiche animale e per la libagione, che hanno avuto rituali e la seriazione della cultura materiale luogo tra il 600 a.C. e la fine del VI secolo all’interno del santuario. Anche le conoscenze a.C. L’indagine di tale contesto fornisce in merito agli aspetti architettonici e topografici l’occasione unica di conoscere la principale meriterebbero di essere ampliate con via di accesso ai vari templi e l’organizzazione l’indagine sistematica di strutture di servizio degli spazi destinati a pratiche rituali. La e ambienti che, seppur non ancora messi in decodificazione e ricostruzione delle prassi luce, si conservano senz’altro presso il sito e votive e rituali consentirà di cogliere quanti devono aver rivestito un ruolo determinante più dettagli possibili sulle espressioni di nello svolgimento dei cerimoniali. religiosità nel periodo di piena vita del Inoltre, i contesti riferibili al periodo santuario. arcaico indagati dalla Stoop nel santuario di In seguito ad un periodo dedicato al solo Timpone della Motta durante gli anni Sessanta studio dei materiali e all’elaborazione dei dati del secolo scorso, pur avendo restituito una acquisiti, gli scavi presso il sito archeologico notevole varietà di reperti mobili, di contro, di Timpone della Motta sono ripresi a pieno non hanno permesso di registrare dati regime ad opera dell’équipe italo-danese5 con 2 Edificio Va: capanna enotria datata alla media età pato 14 studenti di Archeologia Classica del II a.a. del Bronzo; Edificio Vb: VIII sec. a.C.; Edificio Vc: dell’Università di Aarhus e 12 studenti del I a.a. tempio datato tra fine VIII inizi VII a.C.; Edificio dell’Università di Copenhagen, a tutti loro va rico- Vd: tempio datato alla seconda metà del VII a.C.; nosciuto grande merito per la disciplina e dedizione Ve: tempio datato tra fine VII-VI a.C.; Edificio Vf: con cui hanno preso parte attiva alla ricerca sul cam- chiesetta