Emergenza idrica nel : 31 dicembre senz’acqua di Michele Amoruso

Sono circa trenta i comuni che stamattina, 31 dicembre, si sono svegliati senz’acqua e nel pieno di un’emergenza idrica dovuta alla rottura completa di due condotte (Oronzo e Alto Sele), gestite dal Consorzio Idrico Asis. A secco tutto il Cilento, partendo dagli e fino a , con ristoranti, alberghi e famiglie bloccati nella preparazione del gran cenone di Capodanno. Diversi i comuni ricorsi agli aiuti di Protezione Civile ed Humanitas con un gran via vai di cisterne ed autobotti: a quest’ultima ha scaricato più di ventimila litri d’acqua ad uso della popolazione. Questi i comuni interessati: , , , , , , , , , Postiglione, Serre, , , , S. Angelo a Fasanella, , , , , , , Capaccio, , , , , , Lustra, Laureana, , Castellabate. È previsto intorno alle ore 23:00 il ritorno in funzione del servizio di erogazione, giusto allo scadere del 2015.

Camerota. Cede roccia al “Ciclope”, muore un 27 enne

La pioggia battente che è caduta sul Cilento e su Marina di ha fatto cedere la caverna della nota discoteca Ciclope e un giovane è morto colpito da una pietra caduta dall’alto della collina. La vittima è Crescenzo Della Ragione, un ragazzo di 27 anni di Mugnano, in provincia di Napoli. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, le pietre si sono staccate dal costone a una altezza di 60 metri e sono precipitate addosso al giovane, che è rimasto ucciso sul colpo. Complice il nubrifragio che nelle ultime ore ha colpito la zona.

La procura della Repubblica del Tribunale di ha aperto un’inchiesta e disposto l’esame autoptico, che sarà effettuato dal medico legale Adamo Maiese nelle prossime ore. Crescenzo Della Ragione si trovava nel Cilento per trascorrere la vacanza con un gruppo di amici. Il 27enne, studente universitario, lavorava saltuariamente come cameriere.

Sgominata un’associazione per delinquere specializzata in furti di rame e materiale ferroso, riciclaggio e ricettazione

I Carabinieri del Comando Provinciale di hanno effettuato una vasta operazione di polizia giudiziaria, che interessa diversi Comuni del Cilento, della Piana del Sele e dell’hinterland partenopeo, in esecuzione di provvedimento cautelare emesso dal GIP presso il Tribunale di Vallo della Lucania su richiesta di quella Procura della Repubblica.

Agli affiliati al sodalizio è contestata l’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di rame e materiale ferroso, alla ricettazione e al riciclaggio dei metalli trafugati, mediante la compiacente collaborazione di diverse aziende locali, collegate ai promotori e agli organizzatori del gruppo criminale per trarre illeciti profitti.

L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo di Salerno, ha consentito di disarticolare l’organizzazione delinquenziale, specializzata in reati predatori su una vasta area della provincia.

Le investigazioni, condotte nell’ambito dell’operazione ‘Oro rosso’, hanno permesso ai militari di scoprire l’organizzazione criminale (composta sia da cittadini italiani che da stranieri) che operava, soprattutto, tra il Cilento e la Piana del Sele. Pasquale Ciro Russo è stato individuato dagli investigatori come il promotore del gruppo criminale, composto da Salvatore Canzanella (coordinatore dei furti di ferro e rame, messi a segno da Gennaro Canzanella e da Raffaele Raiano), Vincenzo Forte (titolare della ditta ‘Eurometal Sud sas), dai ricettatori Angelo Forte, Luigi Cassese, Angelo Di Filippo e Giuseppina Arenella, e dal consigliere Luigi Puziello. Sono, inoltre stati sequestrati un opificio (dove venivano lavorati i metalli) e 5 mezzi pesanti utilizzati per il trasporto della merce rubata, e recuperati circa 42.700 chili di materiale ferroso e di rame (risultati rubati), per un valore di quasi 200mila euro. Gli investigatori hanno poi eseguito una perquisizione domiciliare e locale verso altri 10 indagati per gli stessi reati comunicato stampa dei carabinieri

Camerota. Abusi edilzi: sei persone denunciate dalla forestale

Il Corpo Forestale dello Stato accerta abusi edilizi, occupazione di suolo demaniale e deturpamento di bellezze naturali nel di Camerota (SA).

Camerota- Nell’ambito dell’attività di contrasto agli eco- illeciti mirati alla prevenzione e repressione dei reati in materia urbanistico edilizia e di difesa del patrimonio ambientale, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, hanno denunciato 6 persone all’A.G. responsabili di aver commesso abusi edilizi, deturpamento di bellezze naturali e, invasione ed occupazione di suolo demaniale pubblico nel comune di Camerota in tre differenti località.

L’attività svolta dal Comando Stazione Forestale di , ha consentito di rilevare la presenza di strutture abusive, realizzate in zone soggette a speciale protezione incluse nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. I Forestali durante un controllo in materia urbanistico- edilizia, alla località “Lentiscelle” in agro del comune di Camerota, rilevavano all’interno di un terreno agricolo, la presenza di un cantiere edile in opera e, di tre persone intendi ad effettuare lavori, i quali, alla vista dei militari si davano alla fuga dileguandosi nella fitta vegetazione.

Durante il sopralluogo, si riscontrava in fase di realizzazione un fabbricato di circa mq. 200 con una volumetria di circa mc.700, ed altri interventi edilizi di cui: la realizzazione di una stradina, la pavimentazione esterna del corpo di fabbrica, aiuole e muretti di contenimento in pietra e cls ed altro.

Le indagini svolte, hanno consentito di individuare il proprietario del terreno quale committente dei lavori, mentre gli accertamenti svolti in collaborazione con l’UTC del comune di Camerota, hanno permesso di appurare che le opere erano state realizzate in assenza di titolo edilizio e degli occorrenti nulla osta degli Enti preposti.

Accertate le violazioni, le Giubbe Verdi ponevano sotto sequestro l’intera area.

Alle località “Mingardo” e “Cala del Cefalo” della Frazione , gli Agenti della Forestale a seguito di accurate indagini, hanno appurato una serie di abusi realizzati su suolo pubblico Demaniale, a pochi passi dal mare, consistenti nell’ installazione di prefabbricati, roulottes, gazebi e, la realizzazione di due aree di parcheggio destinate e di supporto alla balneazione durante la stagione estiva per lo svolgimento di attività turistiche; il tutto realizzato senza alcun titolo e nulla-osta rilasciato dagli Enti preposti.

I sei, denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, dovranno rispondere di violazione in materia urbanistico edilizia, di distruzione e deturpamento di bellezze naturali e occupazione abusiva di suolo demaniale.

Fiamme nel centro storico di Roccadaspide: incendiata casa di rumeni

Un inferno di fiamme e fumo si è sviluppato nella serata di ieri, nel centro storico di Roccadaspide, partendo dalla casa di una famiglia di rumeni e coinvolgendo altre sette appartamenti, prontamente evacuati grazie all’intervento dei carabinieri. L’incendio, probabilmente di natura dolosa ed appiccato da ignoti, fa seguito ad altri atti intimidatori nei confronti della famiglia originaria della Romania, che proprio una settimana fa ha ritrovato incendiate le proprie auto. Le sette famiglie evacuate, una ventina di persone, sono state costrette a trovare ospitalità presso parenti, amici e nel municipio.

Agropoli: barista finisce in ospedale pestato da 4 persone

Aveva rifiutato loro di dargli da bere e non ci hanno pensato due volte: lo hanno aggredito in quattro con calci e pugni mandandolo in ospedale. L’aggressione è avvenuta alle 3 di notte presso il porto di dove il titolare del bar, ormai in chiusura, è riuscito giusto in tempo ad avvisare le forze dell’ordine che hanno evitato il peggio. Al momento le sue condizioni non destano preoccupazioni, sull’accaduto indagano i carabinieri.

Castellabate: vandali imbrattano il Palazzo Storico “Le Gatte” di Michele Amoruso Uno dei luoghi simbolo di Santa Maria di Castellabate, lo storico palazzo de “Le Gatte”, è stato deturpato nei giorni scorsi da alcuni vandali, attraverso l’uso di bombolette spray. Tanta amarezza nelle parole di Peppino Maiuri, proprietario del ristorante situato sotto le arcate dell’edificio: “Per quattrocento anni queste mura non avevano subito maltrattamenti. L’unico annerimento è dovuto ai fuochi che accendevano per la colorazione delle reti e che volutamente non è stato tolto”. È stata sporta denuncia per atto vandalico contro ignoti.

Accordo Ance Salerno-Parco Cilento per “edilizia Green”

“E’ il momento di attivare filiere intelligenti per interventi in grado di tutelare e valorizzare il territorio”: lo dice il presidente dei Ance Salerno, Antonio Lombardi, commentando l’accordo con il Parco del Cilento per lo sviluppo dell’edilizia verde. “Ance Salerno – aggiunge Lombardi – da tempo sottolinea che, nel contesto di un generale impoverimento del mercato delle costruzioni, e’ diventato indispensabile rinnovare e reinventare la ‘filiera’ allargata dell’edilizia (architetti, ingegneri, geometri, artigiani, operai specializzati, produttori di materiali, fornitori di servizi) che va riorientata verso la frontiera della sostenibilita’ ambientale. Solo cosi’ potremo procedere alla realizzazione di un vero e proprio piano di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato a livello regionale e nelle singole province”. “E’ questa la premessa sostanziale – afferma Lombardi – per dare avvio alla concretizzazione, partendo dal basso e interloquendo direttamente con gli Enti erogatori dei finanziamenti, delle citta’ intelligenti. E’ in questo contesto che la tanto evocata green economy puo’ assumere i connotati di un modello di sviluppo concreto e coerente con la vocazione di un’area protetta di enorme valenza paesaggistica ed ambientale come quella del Parco del Cilento, Alburni e Vallo di Diano”. “Siamo convinti – conclude Lombardi – che sia necessario ‘filtrare’ bene i modelli di sviluppo da mettere in campo nelle singole aree territoriali. Non si puo’ pensare, come pure accade, di ispirarsi a quanto e’ stato messo in campo altrove senza tenere conto delle specificita’ dei luoghi nei quali viviamo. Per troppo tempo abbiamo relegato in secondo piano le ricchezze ‘originali’ intorno alle quali fare ruotare le nuove progettualita’. Valorizziamo ambiente e paesaggio attivando posti di lavoro e migliorando la qualita’ complessiva della vita: e’ in questo quadro che si intravedono importanti scenari di ripresa anche per il comparto dell’edilizia”. “L’intesa raggiunta con Ance Salerno – spiega il Presidente dell’Ente Parco del Cilento, Amilcare Troiano – ha una grande valenza strategica in quanto rafforza operativamente la volonta’ di mettere in campo iniziative finalizzate al recupero e alla riqualificazione urbanistica del patrimonio edilizio esistente, senza trascurare le opere necessarie per intervenire nell’ambito del dissesto idrogeologico, attuando le pratiche gia’ sperimentate dalla bioarchitettura e dalla bioedilizia sotto il profilo della sostenibilita’ e della compatibilita’ ambientale”. “Va aggiunto – conclude Troiano – il grande bacino di opzioni qualificanti che si configura nella promozione delle fonti rinnovabili nel segno della green economy. Il Parco si propone, quindi, come laboratorio di percorsi progettuali in grado di mettere in moto meccanismi virtuosi di crescita socioeconomica delle comunita’ locali in aree di grandissimo pregio ambientale e naturalistico del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni che hanno le potenzialita’ per innalzare ancora la qualita’ dell’offerta turistica in termini complessivi”

Strade provinciali, protocollo d’intesa Regione- Provincia

Il presidente della Regione Stefano Caldoro e il presidente della Provincia di Salerno Antonio Iannone hanno firmato a Palazzo Santa Lucia, alla presenza dei rispettivi assessori alla Protezione civile, Edoardo Cosenza e Attilio Pierro, il protocollo d’intesa per l’attuazione degli interventi che riguardano la messa in sicurezza e l’adeguamento di importanti strade provinciali del territorio salernitano, attualmente interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico.“Risolviamo – ha detto il presidente Caldoro – un vecchio problema che affliggeva intere comunità da oltre 15 anni a causa delle calamità naturali: il dissesto idrogeologico ha pregiudicato la viabilità di molti comuni. Ottimo lavoro in sinewrgia tra Regione, Provincia, Comuni. Diamo così una risposta concreta ai tanti cittadini interessati e la certezza di aver risolto una situazione di grande difficoltà.”

“Con la firma del protocollo – ha dichiarato l’assessore regionale alla Protezione civile, Edoardo Cosenza – diviene pienamente operativa la delibera con la quale abbiamo stanziato 27 milioni e 630mila euro per gli interventi di messa in sicurezza e adeguamento delle strade. La Provincia di Salerno potrà far partire subito le gare e i lavori. Interveniamo così, per sussidiarietà, a sostegno dell’ente provinciale per scongiurare il rischio isolamento di intere comunità. Un intervento strategico e di sistema per la viabilità, per la sicurezza, per la tutela dell’ambiente.”

“Ringrazio il presidente Caldoro e l’assessore Cosenza– dichiara il presidente della Provincia di SalernoAntonio Iannone – per l’attenzione che, ancora una volta, hanno dimostrato verso il territorio della nostra provincia. Un ringraziamento particolare va all’onorevole Edmondo Cirielli per l’impegno profuso in questi anni con una programmazione efficace per lo sviluppo del nostro territorio e con l’ideazione di questo programma complessivo per il risanamento idrogeologico. E’ giusto e doveroso da parte mia evidenziare come la Regione Campania, mai come in questi ultimi anni, ha in modo concreto dato risposte adeguate alle nostre richieste. Questo, purtroppo, mentre dal Governo centrale, in questi ultimi due anni, sono arrivati soltanto tagli ai trasferimenti e completo disinteresse rispetto ad un territorio vasto, complesso e popoloso, come quello della provincia di Salerno.”

“Queste importanti risorse finanziare messe a disposizione dalla Regione Campania – sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Salerno Attilio Pierro – consentiranno al territorio salernitano, e in particolare al Cilento, di dare risposte a urgenti necessità che stanno mettendo a dura prova il sistema viario provinciale, arrecando grave disagio alla popolazione.”

Queste le strade interessate agli interventi:

SP 82 Policastro – Santa Marina;

SP 101;

SR ex SS n. 447 nel Comune di ;

SP 93 nel Comune di ;

SP 430 nel Comune di Agropoli;

SP 269 nel Comune di ;

SP 430 nel Comune di Montano Altilia;

SP 11 nel Comune di Albanella;

SP 16 nei Comuni di , ,

Torraca e ;

SP 210 nel Comune di ;

SS 488 nel Comune di Roccadaspide;

SP 342b ;

SP 12 e SP342a – Corleto Monforte;

SP 84 – San Mauro la Bruca;

SR ex SS 447Pisciotta – Palinuro; SP 430 ;

SP 54 Vibonati – Morigerati;

SP 17 Celle di ;

SP 257 – Rodio – ;

SP 269 Ascea-Ceraso;

SP 365 Pattano – Metoio;

SP 16 ;

SP 17b Acquavena –S.Giovanni a Piro;

SP 18b Rofrana Sanza;

SP 18a Rofrano ;

SP 273 ;

SP 35b Petina-Polla;

SP 94 ;

SR ex SS 562 S. Giovanni a Piro;

SP 10a Palomonte – Contursi;

SP 249 Contursi Terme;

SP 48a – Pioppi;

SP 15 Pollica – Acciaroli;

SP 10b Buccino;

SP 355 Buccino;

SP 35 Sicignano degli Alburni;

SP 143 -Abatemarco; SP 198 Montano Antilia;

SP 346 Abatemarco –Massicelle;

SP ex SS 407° Confine Provincia;

SP 91 ;

SP 381 ;

SP 33 ;

SP 26 ;

SR ex SS 103 Confine Provincia.

Strade provinciali, Cirielli: Intervenga il Governo

«E’ arrivato il momento che il Governo e il Pd di Matteo Renzi la smettano con le chiacchiere e intervengano immediatamente per la viabilità e la sicurezza delle strade provinciali di Salerno e, in maniera particolare, per quelle del Cilento». È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia.

«Il tempo dei proclami è finito – spiega – I cittadini e gli Enti locali strangolati dagli incredibili tagli degli ultimi anni non possono più andare avanti. La Regione Campania, il presidente Caldoro e la Provincia di Salerno hanno fatto la loro parte. Ora tocca ai rappresentanti territoriali del Pd impegnarsi e incidere sul Governo per dare una risposta concreta alla comunità salernitana». «Si tratta di una vera e propria calamità provocata da piogge torrenziali – conclude Cirielli – impossibile da fronteggiare con i fondi ordinari. È, poi, profondamente ingiusto che altre province aiutate e quella di Salerno no. Ricordo che, a seguito degli eventi alluvionali del 2010, il Governo di centrodestra stanziò ben 40 milioni di euro per la provincia di Salerno. Ora, invece, il centrosinistra latita».