Decorflou® Design Omnidecor
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
area São Paulo Aflalo e Gasperini Arquitetos Hector Zamora Isay Weinfeld Andrade Morettin Arquitetos Tryptique Brasil Arquitetura Adriana Levisky, Anna Dietzsch Bernardes Jacobsen Arquitetura 114 spbr arquitetos Vigliecca & Assoc. Biselli + Katchborian architects Paulo Mendes da Rocha 22,00 building site Herzog & de Meuron interiors 1, DCB Bologna Muti Randolph Isay Weinfeld rivista di architettura e artigennaio/febbraio 2011 del progetto 22.00/Switzerland CHF 30,00/USA $ 40.95/Belgium design 22.00/Spain Estúdio Campana ovo design ltda 22.00/Portugal 24.80/UK GBP 19.50/Greece Canada CAD 39.95/Germany 12,00 Motta Architettura n° 46) art. 1 comma Rivista Bimestrale/Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv.27/02/2004 Italia design focus interview design focus trasparency essay Alfonso Morone Ali Filippini object Inori, design Setsu & Shinobu Ito/Fiam Mirror Mirror, design Jasper Morrison/Glas Italia Ghost Buster, design Philippe Starck/Kartell Drop Table, design Junya Ishigami/Living Divani Pasha, design Archirivolto Design/Pedrali Vela, design Giuseppe Bavuso/Rimadesio Decorflou® Design, design Omnidecor/Omnidecor project Seves Q30 Diamante, 5+1AA Fontanot – flaghsip store Scavolini, Space Architects review factory Pilkington design focus essay flans te alo: il vetro, che soffiando prende vita flans te alo: glass receives the breath of life text by Alfonso Morone Il gesto del soffiare che dà vita resta lo stesso da secoli e questa magia, antichissima e attuale, dalle antiche fornaci vetrarie è proseguita intatta sino ai giorni nostri. L‘incanto di una plasticità gestuale che dona ad ogni oggetto la qualità irripetibile del pezzo unico. The creativity of blown glass has essentially remained the same for centuries and this magic, very ancient but also topical, has continued since the ancient glass furnaces until today. The enchantment of a gestural plasticity which gives every object the unique quality of the one-off piece. Il vetro ha in comune con i materiali della contemporaneità Effetti originali possibili solo attraverso la straordinaria capacità l’esperienza organica della fluidità. È, anzi, il primo materiale che manuale degli artigiani muranesi. Una plasticità gestuale che dona ha dato all’uomo, qualche millennio prima dell’invenzione delle ad ogni oggetto, seppur guidato da un obiettivo progettuale dettato plastiche, il prodigio di una cosa che nasce come polvere, e grazie dal designer, la qualità irripetibile del pezzo unico. al fuoco si impasta, assumendo con il soffio forma e vita. Recentemente, e solo per citare alcuni degli apici attuali, il brand Flans te alo, il gesto del soffiare che dà vita resta fondamentalmente inglese Established&Sons ha sviluppato, proprio in collaborazione lo stesso da secoli e questa magia, antichissima ma anche con Venini, una vasta collezione di oggetti che ha coinvolto alcuni tra straordinariamente attuale, dalle antiche fornaci vetrarie è proseguita i maggiori designer internazionali come Konstantin Grcic ed i fratelli intatta sino ai giorni nostri. L’avventura del vetro ha, poi, i suoi luoghi. Bouroullec. La collezione è stata presentata nel corso dell’ultimo Proprio con questo titolo una recente mostra al museo Correr, ha Salone del Mobile del 2010. Ma Venini annovera altre importanti ripercorso attraverso trecento opere, organizzate cronologicamente, collaborazioni nel contemporaneo, come quella con il designer Luca “l’avventura del vetro” a Venezia, dalle origini in età classica, sino Nichetto, muranese anche lui. Nichetto, sempre nel 2010 al futuro rappresentato dall’incontro con il design. ha realizzato le collezioni Otto (proposta in edizione limitata Questa storia si identifica con un’isola, Murano, di cui si parla come di cinque pezzi) e Arillo. sede di vetrerie già nel decimo secolo. Qui si trasferirono, alla fine La collezione Arillo comprende una serie di vasi dalla geometria del milleduecento, le fornaci da Venezia, per paura del fuoco, ma netta, in cui si fonde la tradizione vetraria veneziana degli oggetti anche per fornire un luogo appartato ad una lavorazione che doveva lavorati a ‘rigadin’, con richiami orientali nel profilo, ispirato a quello restare misteriosa. Ed è qui che nasce già nel 1295 da Jacobello delle lanterne cinesi. Barovier la più antica vetreria al mondo tuttora in attività e la quinta Otto, invece, è costruito partendo dall’eterno modello del vaso impresa familiare più antica del mondo. Anche grazie alla successiva cilindrico, evolvendolo verso un volume tronco conico, che lascia fusione con la famiglia Toso, nasce Barovier&Toso che rappresenta, intravedere gli otto strati di vetro e le diverse sfumature cromatiche nella integrazione di capacità artigiane e spinta verso l’innovazione, interne. Questa piccola serie ci permette di concludere accennando una sintesi della manifattura vetraria muranese, ma anche una a quelle esperienze ibride di design art. In questi casi, la vocazione metafora di ciò che è, nel meglio, la storia del Made in Italy. fortemente sperimentale, si esprime nel fatto che il vetro compare Una concentrazione di medesime attività manifatturiere in una spesso in compagnia di altri materiali. circoscritta area geografica, che nel tempo darà luogo al fenomeno Il designer francese Guillaume Delvigne, ad esempio, pur continuando dei distretti industriali, la identificazione dell’azienda con una storia ad utilizzare il vetro soffiato, lo accosta ad altro. familiare che si tramanda di padre in figlio, la piccola dimensione, Dopo l’unione con il Corian per la lampada multistrato Campane, ma anche la altissima specializzazione che fa sì che da locale ha presentato quest’anno il vaso da fiori Deneb, la cui base il prodotto diventi internazionale, attraverso una integrazione di saper d’appoggio è realizzata in sughero. Anche in questo caso si tratta fare e di sensibilità che produce una particolare idea di bellezza, di una serie limitata a soli venticinque esemplari. Venticinque bolle italiana appunto. di vetro turchese soffiate a mano, inserite in un sostegno in sughero. Questo racconto è fatto di tanti episodi, storici e recenti. Riprendendo Un’altra traccia, nello stesso percorso, rimanda al Salone del Mobile Barovier&Toso, straordinarie sono le rivisitazioni del candeliere del 2008, quando, nello spazio di Droog Design, Pieke Bergmans a bracci policromi, sino all’astrazione dal modello storico raggiunto presentò Crystal Virus: Massive Infection. con prodotti come Exagon, in cui l’apparecchio a sospensione Trenta splendidi vasi di vetro soffiato che, attraverso la marchiatura è ridotto a sottili lamelle trasparenti, in cui la profondità del vetro a fuoco del sottostante piano in legno, sembrano fotografare, è accentuata dall’inserimento, nelle piccole foglie sospese, di piccole fissandolo eternamente, il momento magico della creazione scaglie d’oro o, nella versione colorata, dall’uso di tinte tenui dell’oggetto, quando ancora incandescente, resta sospeso nella nell’impasto vetroso. fluidità della fusione, per poi nascere come oggetto. La ricerca sperimentale coinvolge sin dalla sua fondazione, negli Glass shares a quality with contemporary materials: its organic feel anni venti del secolo scorso, un altro grande marchio della tradizione of fluidity. Indeed, it was the first material to give Man, some millennia vetraria di Murano: la fornace Venini. before the invention of plastics, the miracle of something born from Essa ha visto, all’origine, la collaborazione di Napoleone Martinuzzi, dust that is moulded by fire and that takes on form and life when Carlo Scarpa, Giò Ponti, Tommaso Buzi, Pietro Chiesa, fino a Ettore blown. Flans te alo, the creativity of blown glass has essentially Sottsass, Alessandro Mendini, Mario Bellini, Studio Job e i fratelli remained the same for centuries and this magic, very ancient but also Campana. Fu lo stesso Carlo Scarpa che, dalla metà degli anni trenta extraordinary topical, has continued since the ancient glass furnaces sino alla fine dei quaranta, segnò con la sua direzione artistica until today. The adventure of glass therefore has its places. un importante salto in avanti, con sperimentazioni che si muovevano And this is the title chosen by the Correr museum for its recent nel solco della grande tradizione artigiana veneta come i battuti, exhibition which retraces, through three hundred works organized i tessuti finiti alla mola, i granulari, i fili, le pennellate. chronologically, “the adventure of glass” in Venice, from the origins design focus essay in the classical epoch to the future represented by the encounter with Twenties of last century, namely the Venini furnace. In the early years design. The story is identified with an island, Murano, which was its creations were designed by Napoleone Martinuzzi, Carlo Scarpa, referred to as a site of glassworks already in the tenth century. Giò Ponti, Tommaso Buzi, Pietro Chiesa; more recently the company This is where the furnaces of Venice moved in the late twelfth has worked with Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Mario Bellini, century, both due to a fear of fire and to provide a secluded place Studio Job and the Campana brothers. for a crafting that had to remain mysterious. And this is where It was none other than Carlo Scarpa who made an important leap Jacobello Barovier founded, as early as in 1295, what remains ahead while acting as artistic director from the mid-Thirties until the world’s’ oldest still-operating glassworks and fifth-oldest family the Forties, with experiments that followed in the