La chiesa parrocchiale Regione Ecclesiastica Toscana Diocesi di - Vicariato III di Parrocchia dei Santi Prospero e Caterina

La chiesa dei Santi Prospero e Caterina è immersa nel paesaggio di un pianoro agreste elevato sulla sponda destra del torrente Osca, lungo una diramazione secondaria della strada proveniente da Villa e diretta verso la Magra. L’edificio, fiancheggiato dalla casa canonica e da alcuni edifici rurali, espone ad oriente il presbiterio absidato che si addossa al più ampio volume dell’aula, coperta a capanna, con il campanile allineato alla facciata, preceduta da un ampio sagrato. Il prospetto è ripartito in tre campate, simili tra loro, da una trabeazione tuscanica con timpano triangolare scandita da una fascia marcapiano. Nella parte inferiore si trova il portale ottocentesco sormontato da un fastigio ad avvolgimento fiancheggiato da nicchie con sculture fittili moderne, nella pagina centrale della parte superiore si apre una finestra circolare con incorniciatura in stucco.

Particolare della Chiesa Dietro all altare

L’interno è ad aula unica, con presbiterio absidato rastremato dall’arco trionfale a semi-corona circolare, coperto da un’ampia volta a botte lunettata.

I santi patroni Prospero e Caterina d’Alessandria che contemplano la Vergine con il Bambino Gesù Le paraste lievemente sporgenti della trabeazione scandiscono lo spazio delle pareti in tre campate con nicchie ad arco laterali contenenti gli altari subordinati al disegno generale ed unitario dell’impianto. La torre campanaria culmina con una cella a quattro fornici con incorniciature in stucco e trabeazione a pilastri angolari sormontata da una lanterna ottagonale con copertura conica in pietra loricata.

Riassumendo la Chiesa può essere suddivisa : Struttura la struttura dell’edificio è in muratura portante, con tessitura di elementi eterogenei ben collegati con malta, visibili nelle parti che presentano cadute d’intonaco. Non si rilevano tracce visibili del più antico fabbricato medievale Coperture la copertura dell’aula è a capanna con testata mascherata dal frontone dell’edificio. Il volume del presbiterio di altezza minore è coperto a capanna con testata semiconica per seguire l’andamento della curva absidale Pavimenti e pavimentazioni il pavimento dell’aula è un mosaico della Ceramica Vaccari di Ponzano Magra a losanghe quadrate disegnate da cornici scure. Il presbiterio è pavimentato con mattonelle quadrate di marmo bianco a venature scure Elementi decorativi gli apparati decorativi presentano ampie campiture monocromatiche sulla gamma dell’ocra. Motivi geometrici e floreali, simboli sacri ornano le membrature architettoniche dell’aula ed i pennacchi della volte, figure angeliche i costoloni del presbiterio. Il prospetto è adornato con inserti fittili ornamentali nella cella campanaria e sculture a tutto tondo sui pinnacoli fiancheggianti il timpano e nelle nicchie della facciata Elementi lignei il coro ligneo articola una partizione a scanni rettangolari coordinata da una trabeazione ionica con capitello dorato e specchiature tripartite. Quella centrale di maggiore altezza è ornata con una figura geometrica rettangolare in lieve sporgenza sagomata agli apici con angoli concavi Torre campanaria o campanile il campanile è una robusta costruzione a base quadrata che fiancheggia la facciata appoggiata ad una robusta base contraffortata con cornice di coronamento dalla quale si distaccano i due livelli superiori con specchiature e finestrella circolare contenute tra fasce marcapiano e pilastri angolari. La cella campanaria espone quattro fornici, incorniciati da una ghiera modanata in stucco con la chiave ornata da una palmetta fittile, contenuti tra i pilastri di una trabeazione dall’alta cornice. Al di sopra si eleva il tamburo della lanterna, dalle specchiature quadrate ad angoli concavi, sormontato dalla copertura conica in pietra loricata e pinnacolo centrale. La cella è ornata con elementi in terracotta applicati sui pilastri, sui fianchi delle arcate, nelle specchiature del tamburo e nei quattro culmini angolari Partendo come base dall'evoluzione della parrocchia, cercherò di ricostruire gli avvenimenti che intorno ai campi e hai castagneti, accompagnarono l'evolversi della Chiesa elemento che caratterizzò in modo significativo il luogo e fu centro di incontro e riferimento per la comunità. Le prime fonti storiche risalgono intorno al 1470 - 1471 . La chiesa compare come cappella dipendente dalla pieve di Vico di Castevoli negli Estimi della Diocesi di Luni del 1470-71, Nel passato vi fu incertezza nel determinare quale fosse la Pieve di Vico nella Diocesi di Luni. La pieve veniva indicata come la terza di una delle quattro Pievi rinunziate dal marchese Oberto II al vescovo di Luni, nel 998. Pare sia stata fondata nel 700 dal vescovo Leodegar, misterioso personaggio longobardo la cui lapide e' conservata, nella chiesa di San Giorgio di . Determinante fu lo studio di Ubaldo Mazzini che la colloco' sul lato sinistro della valletta del torrente Canosilla affluente di destra della Magra. Egli costatò che la Pieve e' chiaramente indicata dalle cappelle a lei sottoposte, elencate negli estimi annessi al Sinodo della Diocesi di Luni del 1470-71: Tresana, Popetto,Castevoli, Canossa, Lusuolo, Careggia, Ricco', Villa e Pietrasalta di Giovagallo Oltre le mura .. Il territorio è sotto il Marchesato di Tresana, i cui marchesi governano senza portare alla comunità nessuna miglioria amministrativa lasciando i borghi ad un economia di tipo feudale, le classi sociali sono nobili ,clero e soprattutto contadini.

Marchese sovrano appartenente alla famiglia Malaspina(Ramo dello Spino Secco)

Gian Giorgio(1450-1510)

La statua in legno della Madonna 1568 - 1584 (erezione in parrocchia intero edificio) la chiesa fu eretta in parrocchia tra il 1568 ed nel 1584 smembrata da Tresana Oltre le mura ..

Marchesi sovrani appartenenti alla famiglia Malaspina che governarono in quel periodo.

Guglielmo (I)(1510-1528)

Quando morì Guglielmo I, marchese di Lusuolo e Tresana,

Dopo una lunga reggenza materna, a Guglielmo I succedettero i tre figli;

Ercole, Francesco-Guglielmo e Carlo, che morì presto. Così, dopo una nuova divisione, Francesco Guglielmo divenne Signore di Tresana, Barbarasco e

Careggia, mentre Ercole fu Signore di Lusuolo, Giovagallo, Riccò e Bola

a Francesco-Guglielmo o Guglielmo (II)(1528-1580) toccarono Tresana e le sue dipendenze; pertanto, Guglielmo II può essere considerato come il primo vero signore di Tresana.

Il 28 ottobre 1575, il Marchese ebbe la facoltà di coniare moneta. e grazie a tale beneficio aprì un'officina nel castello. Per tasse, commerci, elemosine ed indulgenze, vengono usati il mezzo cavalotto, il cavalotto e il quattrino

Cavalotto del 1595 Un sesino risalente alla fine del 500’

Una storia, quella della zecca, spesso sottovalutata, ma conosciuta anche nei mercati del nord, dove il tallero coniato a Tresana veniva frequentemente utilizzato: Si tratta di una coniazione per anni sconosciuta - afferma Germano Cavalli -, ma il lowen thaler, ovvero il tallero del leone, coniato a Tresana, fu utilizzato specialmente in Olanda

Guglielmo (1580-1613)

Guglielmo (III)(1613-1652)

Cessazione Zecca 1651

L’ultimo marchese Malaspina fu Guglielmo III nato verso il 1596.

La fine sopraggiunse la sera del 7 gennaio 1652:

“mentre sedeva a mensa colpito da fulminante colpo apoplettico e perduta la loquela, in soli tre giorni rese lo spirito”.

La cui consorte Anna Malaspina di Olivola non gli diede un erede.

Sparsasi la notizia della morte di Guglielmo, la popolazione corse ad assediare il Castello dove si trovavano la vedova e pochi servitori. Cercarono di farsi avanti i parenti del Marchese per avere il feudo in eredità, ma i Tresanesi proclamarono loro signore il re di Spagna Filippo IV e Duca di Milano che prese possesso Questi si impegnò a tenere a Tresana una guarnigione di Spagnoli del Ducato di Milano che dalla Spagna dipendeva.

Sintesi dei Marchesi di Tresana dei Malaspina dello Spino Secco Tra il 1652 e il 1660 il territorio tresanese é sotto la dominazione spagnola, anni bui e pieni di tumulti, dove la vita dei contadini è piena di disagi, non siamo piu' nel medioevo ma per i contadini la vita non cambiava molto.

Nel 1660 il feudo di Tresana passa alla famiglia fiorentina dei Corsini, che lo acquista dalla Spagna. Nel 1660 la guarnigione spagnola lasciò il feudo di Tresana e nacque la Signoria dei Marchesi Corsini. Il feudo passò al patrizio fiorentino Bartolomeo Corsini che l'acquistò per 123.200 lire ed in possesso della cui famiglia restò fino all'avvento di Napoleone. Il piccolo Feudo che comprendeva anche : il marchesato di Giovagallo, i borghi di Novegigola, Bola, Corneda e Riccò viene governato in quegli anni dai Marchesi sovrani appartenenti alla famiglia Corsini

Bartolomeo Corsini, le cronache riportano che ben governasse e morì nel 1684, lasciando sette figli. Lorenzo il più famoso, fu Cardinale, poi Papa con il nome di Clemente XII dal 1730, al 1740 e Filippo, che gli succedette come reggente del feudo.

Marchesato di Bartolomeo I (1660-1684)

Marchesato di Filippo (1685-1705) XVIII (rifacimento intera costruzione) i caratteri stilistici dell’interno dell’edificio attuale sono riconducibili ai modelli diffusi in Lunigiana nel secolo XVIII. Da questa cartina topografica della seconda metà del XVIII sec. Si vede l estensione del Feudo e i suoi confini.

Marchesato di Bartolomeo II (1705-1752)

Casa Belloni foto del 2006

Una cappella di giuspatronato laicale vicino alla sua abitazione potè costruire nel 1746,intitolata alla SS Concezione, Don Giovanni Antonio Belloni di Serrapiana; dotandola con atto del notaio Antonio Maria Ambrosi di Careggia del fu Carraro Ambrosi.

Fino ai primi anni seguenti la seconda guerra mondiale, l’8 dicembre(festa Immacolata Concezione) il parroco di Careggia veniva lì à celebrare messa .

Marchesato di Filippo II (1752-1767)

Marchesato di Bartolomeo III (1767-1792)

Il notaio careggino Antonio Maria Ambrosi, fu nominato cancelliere di Tresana nel 1766. Il medesimo notaio indusse pubblici raduni in Giovagallo, Tresana e Castagnetoli, cioè nei tre centri principali del dominio dei Corsini, rispettivamente il 29 settembre, il 1 e il 4 ottobre 1769. Durante queste assemblee pubbliche lesse e divulgò con le debite censure una lettera inviategli da Roma il 23 settembre dal marchese, principe Bartolomeo Corsini, per comprendere meglio i fatti accaduti - che avevano in alcuni paesi del territorio portati a fatti cruenti passati alle cronache come le rivolte del popolaccio - e spiegare le riforme e le iniziative introdotte dal Corsini.

Marchesato di Tommaso (1792-1797) Del periodo Corsiniano si può affermare che questa Famiglia governò con autorità unita a una discreta saggezza, tutto il territorio del Comune, tranne Riccò, che rimase aggregato al Granducato di Toscana. La vita comunale prese vigore ed impulso: la viabilità fu migliorata e tolsero ostacoli al commercio ed allo scambio di prodotti : un deposito di sale e un monte frumentario fu stabilito in Giovagallo.

La parrocchia di Careggia segue l'onda, i suoi parroci annotano sui quaderni della chiesa " ..tutta la robba dispensata da raso a colmo, le terre di attinenza di detta massaria e i canoni annui di esse terre, e le entrate e le uscite di detta massaria. ….. " nel periodo 1764 inizi 1800

In questi anni sono attive nella parrocchia le confraternite della Compagnia del SS.mo Sacramento e della Confraternita della Beata Vergine di Loreto.

Anche queste associazioni annotano in quaderni della Chiesa ".. li capitali di grano mistura, fave e mochi..", " ….dei censi di detta compagnia, di poi della tenuta delle terre di ambe le compagnie del SS.mo Sacramento e compagnia suddetta" Tutto questo fino al 1797 dove sull'influsso della rivoluzione francese pone fine al regime feudale nei marchesati di Tresana e Giovagallo, grazie all' Editto di Chabot del 2 Luglio 1797 sono soppressi i feudi in Lunigiana e viene instaurato il principio dell’eguaglianza per le persone e le proprietà. Il feudalesimo cessava, così, in Lunigiana ed i privilegi e l’immunità del clero e della nobiltà vengono, definitivamente, aboliti. Con l'arrivo dei francesi, la municipalità autonoma di Tresana, fu compresa nella Repubblica Cisalpina e nel 1798, a seguito della riorganizzazione del territorio lunigiano e la creazione dei due distretti di e di , venne iscritta nella giurisdizione di quest'ultimo.

Nel 1808 con l'annessione della Toscana all'Impero francese il territorio fu organizzato in mairies, la nuova municipalità ereditata dal sistema amministrativo francese. L'organizzazione municipale prevedeva la nomina da parte del prefetto di un maire(in francese municipio) e l'elezione di un consiglio municipale dotato di ristretti poteri decisionali. Il maire restava in carica cinque anni, era coadiuvato da un numero variabile di aggiunti e esercitava le sue funzioni sotto la vigilanza del prefetto e del viceprefetto o su loro delega. La mairie di Tresana comprendeva i popoli di Canossa,Riccò, Lusuolo, Bolla, Barbarasco, Careggia, Castevoli, Giovagallo, Novegigola, Tresana e Villa.

Dopo Il Congresso di Vienna del 1815, il territorio di Careggia entrò a fare parte dei possedimenti del Ducato di Modena. Con il Congresso di Vienna l’ex feudo venne assegnato a Francesco IV Duca di Modena che lo governò sino al 1859. , ma inizialmente fu lasciato sotto il governo di Maria Beatrice d'Este duchessa di Massa e Carrara. Il 14 febbraio 1816 si stabili’ che la Lunigiana estense fu annessa al ducato di Modena e suddivisa in dieci comunità di terzo rango, tra le quali Tresana, raggruppate in quattro giusdicenze: Aulla, Tresana, Licciana e Fosdinovo. Il territorio della comunità di Tresana, coincidente con quello della mairie, comprendeva le frazioni di Bola, Careggia, Castevoli, Giovagallo, Novegigola e Villa cui poi sarà aggiunto Barbarasco staccato dalla Comunità di Aulla. Nel periodo della restaurazione il territorio careggino non ebbe impulsi, subi' crisi economiche e fu colpito da epidemie, come riportano i registri del ducato di Modena e Parma " … fino al 1838 si registrano nei territori casi anche di colera ...". 1822 La parrocchia entra a fa parte della diocesi di Massa La diocesi di Massa fu eretta da Pio VII il 18 febbraio 1822 con la bolla Singularis Romanorum Pontificum e con la denominazione di Massa (Ducale) (Massensis). Careggia era una delle 112 parrocchie costituenti la diocesi. 1830-1840

Il comune di Tresana nel 1833 contava di circa ab. 2373. Dal 1835 al 1840 il Sindaco è il Sig, Spadoni Giulio Careggia conta circa ab. 250. Come riporta un antico dizionario storico della Toscana del 1833.

Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Volume 1 Di Emanuele Repetti

Il sindaco di Tresana è il Sig. Giulio Spadoni, il parroco della chiesa di San Prospero è Antoniotti D. Francesco. In seguito a questi lustri di recessioni intorno al 1840 nel Comune di Tresana vi erano 95 famiglie definite povere, di cui 16 in Careggia. Ad eccezione delle poche famiglie signorili, in genere proprietari terrieri, le altre famiglie del comune avevano solo lo stretto necessario per non essere definite indigenti. Il quadro del territorio tresanese e in particolare di Careggia in quegli anni non era da definirsi lusinghiero, inoltre alla povertà e alla malattie si aggiunse il fenomeno del brigantaggio.

Il 17 dicembre del 1842 l'anziano Porrini di Giovagallo scrive al Sindaco di Tresana " ... non essendo più un mistero che una squadriglia di malviventi.... percorrano i siti boschivi di , Giovagallo, Careggia e Villa ... da rendere insicuri il transitare in solitario in questi siti ...che la polizia occorra alla sicurezza pubblica ormai pericolante ..." Anche se erano anni duri la popolazione del Comune e di Careggia in quel periodo aumentò, Come si può vedere da un resoconto comunale del 1842

Careggia aveva 307 ab.(l'8 % riferito al territorio comunale), di cui 153 maschi e 154 femmine, contava di 47 nuclei famigliari, ci furono 10 nascite(7 maschi e 3 femmine) e 4 decessi(3 uomini e 1 donna) e si fecero 5 matrimoni.

Il comune contava in tutto 3450 abitanti. 1843 La chiesa fa parte del Vicariato di Giovagallo e il territorio della parrocchia appartiene allo stato estense del Ducato di Modena.

Riporta l'almanacco dei regi stati estensi del 1843

Il Parroco è Don Francesco Antoniotti

"Per quanto il rettorato di Giovagallo porti con sè il titolo di Vicario, può a questo ufficio designarsi anche altri, e, infatti, l’ odierno Vicario foraneo di Giovagallo è il Rettore di Careggia. "

Lo stato regio di Modena, stabiliva che nelle sue parrocchie.

Sindaco ad interim il Sig. Settimio Porrini. 1844

La popolazione del Comune continua aumentare

TRESANA, Rettoria, Abitanti N.° 359 Barbarasco, Rettoria, Abitanti N.° 472

Ville, Rettoria, Abitanti N.° 676 Giovagallo, Rettoria, Abitanti N.° 348

Novegigola, Rettoria, Abitanti N.° 331 Castevoli, Arcipretura, Abitanti N.° 742

Boia, Rettoria, Abitanti N.° 315 Careggia, Rettoria, Abitanti N.° 317

TOTALE Abitanti N.° 3560

Come riportava un DIZIONARIO GEOGRAFICO FISICO STORICO DELLA TOSCANA dell epoca

Careggia e Serrapiana costitivano 8,9 % della popolazione del territorio tresanese.

1845

Il Comune di Tresana era diretto dal sindaco Sig.Settimio Porrini

Che lo amministrava insieme

Come riportato dall Almanacco di corte del Ducato di Modena del 1845

Negli anni seguenti si hanno i seguenti Sindaci

1851 Sig, Spadoni Notaro Antonio

1854 Sig, Bianchini Giuseppe

1856 viene nominato Sindaco il Sig. Antonio Antoniotti

1857 Sig, Spadoni Notaro Antonio 1858 Dall'almanacco dei regi stati estensi di quell'anno, la parrocchia di Careggia è sempre sotto il VIcariato di Giovagallo, ma la chiesa ha un nuovo parroco.

Il nuovo parroco è Don Carlo Grilli Il 17 marzo 1861 con la proclamazione del Regno d'Italia il territorio tresanese fu accorpato alla regione Toscana. 1879 (datazione portale) il portale reca la data del 1879 che può essere coerente anche con un rifacimento della facciata. Oltre le mura .. Dopo l'unità d'Italia Tresana divenne comune autonomo compreso nella provincia di Massa e Carrara cui, nel 1869, venne aggregata la frazione di Riccò già del soppresso comune di Terrarossa Ora il territorio della parrocchia appartiene al regno d'Italia. Gli abitanti sono circa 505, su un totale del Comune di 4541, come risulta da censimento del 1881. Il 24 maggio del 1884 nella chiesa si sposarono : Ambrosi Giacomo(1857-1952) fu Lorenzo con Zarelli Elisa(1869-1953) di padre ignoto, testimone Mori Silvio. Giacomo ed Elisa compaiono nei benefattori per le migliorie della chiesa del 1932.

Giacomo Ambrosi in una foto d epoca Ottobre 1884 il comune di Tresana apre una sezione della scuola elementare a Careggia (rimarrà attiva fini agli inizi degli anni 70)'. 1889-1892Il sindaco di Tresana è il sig. Lazzari Antonio l annuario del Regno d Italia,da questa breve descrizione del Comune All inizio del nuovo secolo 1899-1900 il sindaco di Tresana é il Dott.Clemente Boni aiutato a gestire l amministrazione dal segretario Sig. Carlo Malatesta. 1907 Scuola elementare Careggia

Certificato di Brunetti Mario(1893-1956) del superamento della licenza elementare

Careggia luglio 1907 maestra Matilde Landi nata nel 1870 sposata con Emilio Vannini. Nel 1916 il sindaco é il Sig. Landi Antonio aiutato a gestire l amministrazione dal segretario Sig. Carlo Malatesta e dal conciliatore Sig. Pietro Lazzerini . 1927

Dal censimento generale risulta che la popolazione di Careggia é di 436 ab, su un totale di 4595 ab. del Comune, pari al 9 %..

1930

Negli anni seguenti la popolazione tende ad aumentare come risulta dall' Annuario Toscano del 1930 della casa editrice Ruffilli di Firenze, dove gli abitanti risultano 5218, il podestà è Artemio Boni. 1932 - 1933 (arredi fissi presbiterio) due piccole lapidi ricordano : che la balaustra è stata completata in data 24 novembre 1932 con il costo di lire 1.652

Mentre l'altare porta la data del 25 luglio 1933 per un costo di lire 1.000

Il Parroco è Don Emilio Drovandi

Il legato Pio ricordato all interno della Chiesa in favore di Piero e Maria Prea

La lapide che ricorda Pietro Prea (1881-1936) nel cimitero di Careggia La maestra è Lazzeri Natalia di Bola aveva due sorelle Gemma ed Ines che erano entrambe maestre.

Negli anni 30 a Careggia era presente un negozio di commestibili, come attesta un annuario del Regno d’Italia del 1933 di Vannini Angelo, uno dei donatori ricordato nelle lapidi interne alla Chiesa.

1940

A Careggia e Serrapiana come in tutto il Comune ce la ricerca degli Ebrei.

Questo, a causa, dell’entrata in guerra dell’Italia fascista. La persecuzione viene inasprita.

Vengono internati gli ebrei stranieri che non hanno potuto lasciare la penisola e quelli italiani ritenuti maggiormente pericolosi.Al nostro Comune viene chiesto di segnalare e confiscare il passaporto di eventuali cittadini ebrei residenti.

Come mostra il seguente documento.

Del 10 febbraio 1940 firmato dal Podesta Boni. Dal 1943 al 1945 Nei campi di Careggia e Serrapiana, come in tutto il territorio circostante non era raro imbattersi in pattuglie di militari tedeschi che sono alla ricerca di partigiani, un distaccamento della Wehrmacht era stanziato a Barbarasco. 1945

Il 27 marzo 1945 tutto il territorio è libero: il CLN provinciale assume le funzioni di Giunta provvisoria del Governo e nomina sindaco del Comune di Tresana Giuseppe Brunetti.

Intanto il maggiore inglese Gordon Lett, già comandante del “Battaglione Internazionale”, viene nominato dagli Alleati Governatore di Pontremoli e della Lunigiana. 1946 Il Sig Giuseppe Brunetti rimane in carica fino alle libere elezioni del 1946 dove viene eletto sindaco il sig. Pietro Enea Lazzerini. La guerra è finita il paese ricomincia a vivere 8 settembre 1946 Festa Beata Vergine

La processione dei fedeli 1950 (rifacimento pavimento) il pavimento, in mosaico, con tesserine colorate della Ceramica Vaccari di Ponzano Magra (SP) è stato realizzato negli anni '50, mosaico di ottimo pregio e durezza. Oltre le mura ..

Calo demografico del territorio di Careggia e Serrapiana. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il territorio subi' un flusso migratorio che portò il paese verso un drastico spopolamento, in 20 anni la popolazione diminui' del 64 %, con un flusso di migrazione del 3 / 4 % circa l'anno. Nel decennio 50-60, il Comune sarà amministrato da sindaci appartenenti alla corrente socialista prima dal sig. Torquato Luciani e poi dal sig. Albino Beghé. 1950 Si parte per fare il soldato non più per i campi di battaglia, ma per Il servizio militare di leva - formalmente coscrizione obbligatoria di una classe - popolarmente naja. Qui Giuseppe Brunetti(1928-2003) di Serrapiana fotografato durante il suo sevizio nel reparto di artiglieria contra-aerea di Sabaudia(Lt). Omonino del sindaco del 1945 ma non parente.

1951 popolazione ab. 243 Istantanee del periodo 1954-1957, il paese si sta spopolando ma i campi sono ancora coltivati , alle ricorrenze religiose c'è ancora partecipazione e la scuola elementare è attiva.

Vista aerea del 1954, si nota come sono presenti ancora molte zone coltivate, i tipici terrazzamenti delle zone collinari della lunigiana coprono ancora parte del territorio, anche se si cominciano a vedere segni di avanzamento del sottobosco, Un matrimonio dell epoca

17 gennaio 1954 Ilda Brunetti di Serrapiana sposa Antonio Maneschi di Cercò

1955

una comunione

Antognelli Eliana fu Dario il giorno della sua comunione

Foto ricordo di una scolaresca di Careggia nei campi dietro la scuola, anno 1956 .

Maestra con un classe di 28 alunni, che andavano dalla prima alla quinta. Processione per la festa della Madonna anno 1957

Molti giovani sono andati a cercare fortuna in altre regioni, ma per le festività dei santi si faceva ritorno al paese.

La foto scattata al Bocco( novembre 1958,) vede un gruppo di giovani posare per una foto goliardica.

Sul finire degli anni 50’ Alberto Belloni assessore del Comune di Tresana fece collegare Serrapiana alla strada provinciale che collega Barbarasco a Giovagallo, in modo che le automobili arrivassero fino al piccolo spiazzo all inizio del borgo.

1961 popolazione Careggia e Serrapiana ab. 162

Tra il 1962 e il 1980 in località Bocco era presente un telefono pubblico (pagamento a scatti).

1965 Vengono effettuati lavori di manutenzione e ripristino alla Chiesa e alla Canonica. 1967

21 Gennaio nella chiesa di San Prospero si celebra il matrimonio di Antognelli Eliana e Califfi Orazio

Ormai il calo della popolazione di Serrapiana e Careggia è irreversibile e anche i matrimoni sono rari.

1968

Nelle elezioni comunali il partito vincitore dopo anni di amministrazione socialista è la democrazia cristiana fra le cui fila viene nominato sindaco il sig Andrea Poggi(Villa 1927-2013), con queste parole “«la cui esperienza amministrativa resterà indelebile nel ricordo di tanti cittadini...La moderazione, il buon senso e l'alto senso delle Istituzioni dimostrati da Poggi rappresentano un'eredità culturale di enorme valore»” venne ricordato dal Il Tirreno nel giorno della sua scomparsa.

Altrettanta stima ebbe il sindaco Oriano Valenti al suo funerale, che ne parlò come di «un amico e una persona onesta: un grande amministratore stimato e apprezzato in un periodo storico di crisi...»

1971 popolazione ab. 89 dati dal 11 censimento della popolazione

Careggia ab. 36 Ceppino ab. 18 Serrapiana ab.35

Continua il calo demografico.

1975-76 Ampliamento della strada in località Serrapiana

Ora si può raggiungere in macchina le case di Serrapiana dal nucleo centrale fino in Fondo alla Villa.

Prima di allora le macchine arrivavano sino alla Chiesetta della Famiglia Belloni. La strada si fermava qui prima del 1975 1977 la parrocchia si unisce a quella di Villa sotto gli aspetti civili

"DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 10 giugno 1977, n. 523 " N. 523. Decreto del Presidente della Repubblica 10 giugno 1977, col quale, sulla proposta del Ministro per l'interno, viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto dell'ordinario diocesano di Apuania 1 gennaio 1976, integrato con dichiarazione di pari data, relativo all'unione temporanea aeque principaliter delle parrocchie di S. Siro, in Villa, e dei SS. Prospero e Caterina, in Careggia, entrambe frazioni del comune di Tresana (Massa Carrara). Visto, il Guardasigilli: BONIFACIO Registrato alla Corte dei conti, addi' 8 agosto 1977 Registro n. 18 Interno, foglio n. 287

1980 (rifacimento altare) altare - aggiunta arredo, mediante altare in legno

Oltre le mura ..

1981 popolazione ab. 84 dati dal 12 censimento della popolazione del 25 ottobre 1981 Cosi suddivisa (Serrapiana ab.25) (Ceppino ab. 13 ) (Bocco-Chiesa-Ca Vecchia-Quercia ab. 46 )

Nel 1984 a Serrapiana in località In fondo alla Villa, viene ad abitare un artista lombardo di Sant’Angelo Lodigiano, Renzo Lodigiani(1934). Renzo anche dopo il suo trasferimento in Toscana al seguito della moglie Silvia Mori, ha continuato, sviluppato ed arricchito la sua produzione artistica. Il 3 luglio 1985 eletto sindaco Silvio Guerri 1990 - (rifacimento presbiterio) il pavimento del presbiterio è stato rifatto in piastrelle di marmo Oltre le mura ..

1991 popolazione Careggia e Serrapiana ab.57

Agli inizi degli anni 90, il Lodigiani ha fatto dono di una sua opera “La Crocifissione” alla chiesa di San Prospero e Caterina.

Opere dell’artista si possono ammirare anche in ristoranti della zona, come a Canala da Zini o a Tassonarla da Bernardi.

Il quadro esposto al ristorante Bernardi Di Renzo Lodigiani Giorgio Falossi, critico d’arte di interesse nazionale, nel Catalogo della Casa Editrice «Il Quadrato» di Milano, afferma riguardo a un suo quadro :

1995

Il 23 aprile 1995 si sono tenute le elezioni amministrative ed è stato eletto sindaco : Giannetto Uberti (55 anni) con una coalizione di Centro Sinistra, nel consiglio comunale è presente Tito Mori di Serrapiana.

Nel 1997 Tito Mori fece un interrogazione al sindaco per lo stato di degrado delle strade di Careggia in particolare quelle in località Chiesa, Bocco, Capanella, Casa Goffi … ".. si sollecita il Sindaco affinchè … … e si adoperino per rendere percorribile e piu' sicura la viabilità delle nostre strade".

Tra anni gli 80' e l'inizio del 2000 Andrea Mori(1939-2005) di Serrapiana diede forma a sculture fitomorte. "Le forme "strane" delle sue opere assumono similitudini umane, a volte tragiche e sofferte, a volte fraterne e serene; ma sempre suscitano rispetto, timore e anche tenerezza."

Cosi scriveva di lui il prof.Giuseppe Benelli e la giornalista Letizia Leviti (1971-2016) affermava che il Mori " é l'uomo che fa parlare le radici ..", infatti la sua produzione artistica maggiore era ricercare radici e studiarne le forme per creare sculture. ".. i sensi si risveglieranno all'alba di un giorno che verrà e che farà razzia di corpi immondi. Solo allora, intuito d'amore, potrò avere il senso della morte e godere della vita a piene mani"

Questi sentimenti ispirava all'artista l' opera della foto.

L'ultima esposizione delle sue opere fu ad Aulla, come riportò "IL Tirreno", il 10-4-2004.

"L'astrattismo di Andrea Mori

AULLA.Questa mattina alle 10, nella sala delle esposizioni a palazzo Municipale, si inaugura la personale dei dipinti inediti di Andrea Mori. L'artista esporrà venticinque lavori ispirati all'astrattismo. Mori, artista originario di Tresana, dipinge ormai da oltre trent'anni ed ha tenuto esposizioni anche a Milano, a Lugano e persino in Sudafrica. La personale del pittore tresanese, che sarà inaugurata stamani, rimarrà aperta al pubblico fino al 25 aprile."

1999 Don Giovanni Battista Mastrini che da ben 66 anni (dal 1933 al 1999) era parroco di Tresana termina il suo operato. 2004 Il 12 e 13 giugno 2004 si sono svolte le elezioni amministrative ed è stato eletto il sindaco Oriano Valenti (48 anni) con una lista civica.

2011 popolazione ab.43 2012 (manutenzione straordinaria copertura) sono stati realizzati nel 2012 lavori di manutenzione straordinaria sulla copertura Oltre le mura .. Il Parroco è Don Aldo Pignatelli

Una lettera aperta ai cittadini elettori del Comune è stata sottoscritta nel mese di giugno da varie personalità del territorio - amministratori, cittadini, rappresentanti delle forze politiche e della società tresanese - per invitare a votare quattro sì per il referendum conto il nucleare.

Tra i firmatari della lettera la studentessa Natalia Maciardi del Bocco.

2015 popolazione ab.35

2013 Vista aerea del 2013, le zone coltivate, sono ormai sparite quasi del tutto le case sono circondate dal bosco.

Nel mese di giugno in Lunigiana si registra una scossa di terremoto di magnitudo 5.2

“,,,, a Serrapiana, una frazione del comune di Tresana, in Lunigiana, è stata costretta ad abbandonare la sua abitazione un'anziana non vedente di 91 anni, Corinna Belloni(nata nel 1922), la cui casa è stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco. La donna era insieme alla sua badante quando a seguito di una scossa è crollato un pezzo del solaio del vano scale adiacente alla cucina che solo per fortuna non le è caduto addosso.....” estratto da una cronaca de Il Tirreno dell epoca

Il sindaco è il sig. Oriano Valenti, il quale tramite un ordinanza :

“dispone l'evacuazione precauzionale dei due occupanti l'abitazione danneggiata dall'evento tellurico in argomento......

….Prendendo atto che gli interessati hanno già provveduto autonomamente a reperire una sistemazione provvisoria in un alloggio disponibile sito sempre in località Serrapiana e messo a disposizione dal proprietario” Estratto dell ORDINANAZA N° 8 DEL 21.06.2013

Il 25 maggio 2014 si sono tenute le elezioni comunali 2014. È stato eletto il sindaco Matteo Mastrini (34 anni) con la Lista Civica - Tresana Nel Cuore

2016 fibra ottica e raccolta differenziata il territorio si tiene al passo con i tempi

Attivazione della fibra ottica nei paesi e borghi di : Villecchia, Villa, Pera, Camporella, Ortigaro, Castello, Serrapiana, Careggia, Groppo, Bola, Giovagallo,Tavella, Novegigola, Camposopra, Bocceda, Meredo, Cercò, Canala, Tassonarla, Baltrina, Barbarasco.

Particolare di una lato della chiesa

Gennaio 2016 Inizio raccolta differenziata

"26-1-2016 - sono convocati alle ore 21 presso l’Acli del Groppo gli abitanti di : Bola, Bottria, Careggia, Ceppino, Chiesa Giovagallo, Debirotti, Fontanedo, Groppo, Montemirone, Pietrasalta, Serrapiana, Tavella e Vigonzola per informative sulla nuova raccolta rifiuti"

Aree di raccolta rifiuti differenziati create al Ceppino e Serrapiana.

Dicembre 2016

Don Anthony Okechukwu Nnadi è il nuovo parroco, originario della Nigeria. Okechukwu avrà la cura, oltre che della parrocchia di Careggia, anche delle parrocchie dei Ss. Quirico e Giulitta di Barbarasco, San Brizio di Bola, San Siro di Villa di Tresana, San Giorgio di Tresana e San Michele Arcangelo di Giovagallo

Don Antony è incardinato nella diocesi di Massa Carrara – Pontremoli, dove ha svolto un intenso lavoro pastorale.

Ha compiuto gli studi filosofici in Nigeria e poi in Italia, presso l'Università Urbaniana di Roma. Ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale di Firenze. Ha perfezionato la sua competenza nel campo della Bioetica presso la Facoltà di Bioetica dell'Ateneo Regina Apostolorum di Roma.

Ha scritto un libro "In difesa della vita nascente - Statuto dell'embrione umano".

Il libro è un atto d'amore, una difesa della vita. Con tre agili capitoli, il lettore viene introdotto nel tema affascinante della vita nascente, studiandola sotto diversi punti di vista fra loro interagenti per darne una visione al passo con i tempi e non solo teologica.

2017 popolazione ab.35 Il 19 4 2017 il Sindaco M. Mastrini crea su WhatsApp il Gruppo Careggia e Serrapiana per informare e creare un filodiretto con gli abitanti delle frazioni.

Nel piazzale della Chiesa si è tenuto il "Premio Tresana"

3 settembre 2017

La locandina dell'evento Un momento della premiazione

L’evento si è tenuto anche nel settembre 2018 2019 Rieletto sindaco del comune M.Mastrini

Marzo-Aprile-Maggio 2020

Careggia e Serrapiana in look-down per la pandemia Covid-19, più comunemente chiamata Corona Virus.

Nelle due frazioni non si registrano casi della pandemia. Il 25 aprile con distanziamento sociale e mascherine il Sindaco M.Mastrini onora la memoria dei partigiani caduti all’incrocio che porta al Bocco e a Serrapiana.

Luglio 2020

Dopo due anni di lavori Tim conclude l’intervento per assicurare al versante di Villa la copertura del segnale di telefonia mobile.

Dopo i ripetuti appelli a Tim del Sindaco M.Mastrini, ora la situazione della telefonia mobile appare migliorata, in particolare a Serrapiana.

“Villa, senza telefono fisso e telefono mobile, era di fatto isolata. Una situazione che riguardava anche le frazioni più piccole, da Villecchia ad Ortigaro, da Camporella, a Careggia, a Serrapiana, tutte quelle afferenti allo stesso versante”. Queste le parole del Sindaco su L Eco della Lunigiana.

Novenbre 2020 Careggia e Serrapiana come tutta la Toscana dichiarate zone gialle nella secondata ondata di covid-19 in Italia, nessun abitante risultato positivo. L’uso del Gruppo su whatsApp risulta molto utile durante la pandemia per fare in modo che gli abitanti delle frazioni vengono informati tempestivamente e in modo puntuale delle ordinanze emanate. Il 16 11 2020 il Sindaco Matteo Mastrini risultato positivo al Covid-19. Dicembre 2020 creato su facebook pagina pubblica di Serrapiana. 2021 Dati inerenti al corona virus riferiti al Comune Di Tresana al 15 febbraio 2021 EMERGENZA CORONAVIRUS In seguito a comunicazioni dell'Ufficio Igiene dell'Azienda Usl Toscana Nord Ovest il Sindaco rende noto che :.  sono in totale sei (6) i cittadini residenti positivi  sono in totale sessantasei (66) le persone guarite  sono in totale tre (4) le persone purtroppo decedute Marzo 2021 Mario Brunetti proprietario del Holidays House “Ca Giacomo” entra a far parte del Comitato “Giovagallo Luogo Dantesco”, presidente Luca Lombardi. Pasqua 2021 Serrapiana e Careggia come il resto del Comune e della Toscana sono dichiarate zona rossa per il proseguo della pandemia di Covid 15-4-2021 Renzo Lodigiani viene vaccinato presso la sua abitazione di Serrapiana con la seconda dose del vaccino Pfizer, essendo un soggetto fragile. 17 4 2021 Luca Lombardi in visita al Holidays House “Ca Giacomo” , consegna la cartolina celebrativa e relativo annullo postale del Comune di Tresana per il VII-esimo della morte di Dante .

Maggio 2021 un post-video sulla pagina Facebook di Serrapiana, un vernissage virtuale delle opere del pittore Renzo Lodigiani “Come nella pittura cosi nella poesia” - Tributo a Dante, raggiunge le 1079 visualizzazioni. Un quadro presente nella galleria virtuale con relativo passo della Divina - Inferno Canto XXXIV, 44-50 tradotto in dialetto Tresanese

Questa in sintesi la storia della parrocchia e di come gli eventi (res rerum) hanno sfiorato il territorio intorno alla Chiesa, fra questi casolari sparsi di contadini, tra campi e castagneti attualmente abbandonati, inframezzati da qualche raro orticello. Quando un tempo, in questi siti boschivi e rurali , si potevano incontrare soldati di ventura o piccoli feudatari, parroci e azzeccagarbugli piu' o meno famosi, briganti e marchesi, soldati tedeschi e partigiani ora solo cinghiali, caprioli, volpi o tassi alla ricerca di cibo o in fuga dai cacciatori e turisti in cerca di pace e tranquillità.

Una casa non piu' abitata, ormai preda della natura Cavalli al pascolo

(Fighedo-Serrapiana) (Località in Fondo alla Vila)