PENSARE IL BIOS B@Belonline/Print
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PENSARE IL BIOS B@belonline/print Rivista semestrale di Filosofia N. 5 – Anno 2008 B@belonline/print è la versione a stampa della rivista elettronica www.babelonline.net Due modalità di esprimere la filosofia oggi che dialogano nell’identità e nella differenza dei modi e dei contenuti Questo numero della rivista è stato realizzato con il contributo del Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi Roma Tre. B@belonline/print Direzione e Redazione Dipartimento di Filosofia Università degli Studi Roma Tre Via Ostiense 234 00146 Roma Sito Internet:http://host.uniroma3.it/dipartimenti/filosofia Tel. + 39.06.57338338/57338425 – fax + 39.06.57338340 Direttore: Francesca Brezzi Comitato direttivo: Patrizia Cipolletta ([email protected]) e Chiara Di Marco ([email protected] ) Comitato scientifico: Giuseppe Cantillo, Riccardo Chiaradonna, Claudia Dovolich, Daniella Iannotta, Giacomo Marramao, Elio Matassi, Paolo Nepi, Maria Teresa Pansera, Stefano Poggi, Beatrice Tortolici, Carmelo Vigna Comitato di redazione: Mattia Artibani, Francesca Gambetti, Carla Guetti, Davide Maggiore, Sabine Meine, Paolo Mulè Abbonamento annuale: 25 € (Italia), 30 € (Estero), 20 € (Studenti), 35 € (Sostenitori) da versare sul c.c. n. 38372207, intestato a: Associazione Culturale Mimesis. Spedire fotocopia della ricevuta alla Redazione di B@belonline via fax, o via e-mail, o via posta. Numeri arretrati: versare 20 € sul c.c. indicato e inviare la ricevuta alla Redazione. Libri per recensioni, riviste e manoscritti possono essere inviati alla Segreteria di redazione: Claudia Dovolich presso il Dipartimento. © 2008 – Mimesis Edizioni (Milano) Sede operativa e amministrativa: Via Mario Pichi 3 – 20143 Milano Telefono e fax: +39 02 89403935 Per urgenze: +39 347 4254976 E-mail: [email protected] Catalogo e sito Internet: www.mimesisedizioni.it In copertina: La Torre di Babele, Pieter Bruegel il Vecchio, 1563 Elaborazione Grafica di Marco De Meis B Voci e percorsi della differenza Rivista di Filosofia Mimesis B @belonline I ndice Editoriale di Francesca Brezzi Il Tema di B@bel a cura di Maria Teresa Pansera Pensare il bios Presentazione di Maria Teresa Pansera Il contributo della biologia all’antropologia filosofica del ‘900 Helmuth Plessner L’uomo come essere vivente Peter Sloterdijk L’animale abortito e la “autogenesi” del soggetto Rossella Bonito Oliva Immaginazione e sperimentazione. Due casi emblematici: Bolk e Simondon Franco Bosio, Natura e vita nel pensiero di Max Scheler Anna Calligaris Sloterdijk e l’umanismo, tra antropologia e filosofia Joachim Fischer Zur Kompatibilität von Biologie und Menschenwürde. Theorie strategien der Philosophischen Antropologie Micaela Latini L’antropologia eretica di G. Anders. Contingenza dell’umano ed eclissi del senso Paolo Nepi Jonas e il fenomeno della vita Maria Teresa Pansera Natura e cultura nell’antropologia di Arnold Gehlen Vallori Rasini Ambiente e organismo. Plessner, Gehlen e il pensiero biologico di von Uexküll Giacomo Scarpelli L’eredità della scimmia I ndice B @belonline Il bios e la peculiarità dell’umano. Nuove aperture e possibili confronti Guido Cimino La specificità dell’umano nella storia delle neuroscienze Chiara Di Marco “Corpo io sono e anima”. L’ambiguità della biopolitica Mauro Dorato Ha senso parlare delle basi biologiche della morale? Mauro Fornaro Aggressività tra natura e cultura Federica Giardini I neuroni specchio: alcuni antecedenti Elio Matassi Il cervello musicale di Mozart. Musica e neuroscienze Spazio Aperto a cura di Paolo Nepi Jean-Marie Schaeffer Théorie des signaux coûteux, esthétique et art Ventaglio delle donne a cura di Maria Teresa Pansera Francesca Borruso Scrittura e vita. L’autobiografia di Janet Frame Laura Percoco Scrittura di passaggi. Mireille Calle-Gruber lettrice di Assia Djebar Filosofia e... psicologia a cura di Beatrice Tortolici Silvia Brunelli, Isabella Poggi, Sissy Violini Il pettegolezzo. Curiosità, immagine e coesione sociale Immagini e filosofia a cura di Daniella Iannotta Fabrizia Abbate Ortega y Gasset e Pierre Bourdieu. Immagini letterarie e condizione umana B @belonline I ndice Giardino di B@bel a cura di Claudia Dovolich Tommaso Ariemma Persone e cloni. A partire dalla bio-logica di Derrida Mario Lucio Genghini La dimensione bio-estetica in Herbert Marcuse Ai margini del giorno a cura di Patrizia Cipolletta Giuseppe D’Acunto Elogio di Babele. La parola dell’incontro in Gadamer, Ricoeur, Panikkar Libri ed eventi a cura di Chiara Di Marco Libri... S. Ciurlia, Ermeneutica e politica. L’interpretazione come modello di razionalità (Antonio Quarta) G. Costanzo, Ágnes Heller: costruire il bene. Una teoria etico-politica della giustizia (Chiara Panetta) G. Marini, La filosofia cosmopolitica di Kant (Davide Maggiore) G. Marramao, La passione del presente. Breve lessico della modernità-mondo (Dario Gentili) V. Rasini, L’essere umano. Percorsi dell’antropologia filosofica contemporanea (Simonetta Madussi) …ed eventi Paul Ricœur. L’eredità di un maestro (Vanna Gessa Kurotschka/Gabriella Baptist/Anna Maria Nieddu) I generi della scrittura filosofica (Anna Stoppa) E ditoriale B @bel di Francesca Brezzi Il titolo di questo numero di Babelonline/print disegna immediatamente un ambito di ricerca, ma insieme propone alcuni interrogativi e indica un’esigenza: in un tempo di crisi, quale è il nostro, in cui talvolta si nega l’umanità nel profondo e con frequenza si annulla la dignità personale, in un momento di grave alienazione e spaesamento, è significativo per la riflessione mettere a tema l’essere umano, passando attraverso le discipline che lo pongono al centro della loro indagine, e talvolta come loro telos, – nel nostro caso – le scienze biologiche, l’antropologia filosofica, ma altresì le neuroscienze . Non possiamo affrontare, nello spazio di questo editoriale, un problema interno ad alcune di questi stessi settori di studio, – e pensiamo in particolare alle scienze fisico-matematiche, alle scienze cognitive, alla stessa biologia – , cioè quanto emerge da una panoramica del loro status, dalla loro ampiezza di orizzonti: per un verso i prorompenti sviluppi, una metodologia “forte e sicura”, che si vuole contrapporre alle astrattezze filosofiche, quindi alla filosofia del Totum (parafrasando Adorno), alla filosofia come metafisica, per rivendicare, mediante una epistemologia aperta, autonomia e indipendenza; per un altro, tuttavia, la presenza di polarità e tensioni, di grandi opposizioni e insanabili contraddizioni, che sono tuttavia un segno di vitalità Editoriale e non di debolezza teoretica; né va dimenticato che anche la ricerca filosofica stricto sensu, ha preso congedo dal pensiero Il tema di B@bel sistematico, dall’onto-teologia, per dirla con Heidegger, e l’ambito della speculazione contemporanea offre un panorama Spazio aperto culturalmente frantumato, manifesta vari fermenti, percorso dai sentieri molteplici di una nuova razionalità. Ventaglio delle donne Da qui il plesso teoretico e pratico che oggi ci interessa: ricordiamo le affermazioni di Max Scheler nei lontani anni ’20: Filosofia e... ‹‹Debbo constatare con una certa soddisfazione che i problemi dell’antropologia filosofica sono oggi in Germania al centro di Immagini e Filosofia tutta la problematica speculativa e che i biologi, i medici, gli Giardino di B@bel Ai margini del giorno Libri ed eventi psicologi e i sociologi anche fuori dai circoli specificamente filosofici, lavorano intorno ad una nuova concezione della struttura essenziale dell’uomo››, (La posizione dell’uomo nel mondo,1970); circa novant’anni dopo – considerando lo sviluppo intercorso –, ci interroghiamo circa i rapporti tra l’antropologia filosofica e le scienze che a questa si collegano e da questa si dipartono? Gli autori considerati in questo volume appartengono a varie scuole o tendenze, le culture di provenienza sono disparate, i percorsi indipendenti, e questo rappresenta un elemento propulsore e fecondo di ulteriori sviluppi, ma tutti sembrano voler rispondere alla domanda che costituisce un titolo significativo della cultura tedesca degli anni di Scheler – che sono anche quelli di Gehlen e Plessner, di Heidegger, Buber, e Löwith –: Was ist der Mensch? di Thomas Haecker. Leggendo i vari saggi che – come di consueto – manifestano itinerari diversi di pensiero volendo tracciare alcune costanti si può innanzi tutto affermare che l’essere umano – totalità vivente – , non deve essere studiato da una sola scienza o da un unico angolo visuale, sia esso morfologico o fisiologico, psicologico o anche teologico, ma dalla complementarietà di tutte; ne segue l’interrogazione che va al cuore del rapporto natura-cultura, il quesito che gli scienziati della mente – ma altresì i filosofi –si pongono negli inquieti tempi che viviamo: quanto dei nostri comportamenti è di origine innata, inciso nel nostro cervello e quanto invece è determinato dalla nostra interazione con il mondo esterno? La risposta può indicare come il radicarsi del soggetto alla natura non si risolva in un piatto naturalismo, ma anzi si offra una possibilità di superare ogni prospettiva meccanicistica, a favore di una visione organicistica. In secondo luogo si può sottolineare come emerga una valutazione critica e radicale dell’umano, da intendere sia come accettazione di alcune cifre caratteristiche, sia come rifiuto: non solo opposizione nei confronti di una concezione filosofica astratta, o di un Geist inglobante le differenze, ma anche critica di ogni atteggiamento di scientismo paleopositivista, per schiudere un quadro più ampio di correlazioni e rapporti