n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE Il gruppo Euronics si Netflix e Mediaset Sky Q fibra Huawei Mate 30 Pro espande: arrivano Accordo pluriennale adesso ufficiale Vivere senza Google si Comet e Sme 06 per 7 nuovi film? 15 Ma è senza 4K 17 può, ma non è facile 38 Copia privata, aumenti in vista Il Comitato Consultivo Permanente sul diritto d’autore medita di rimodulare all’insù le tariffe per possesso di copia privata. Nell’epoca dello streaming, che senso ha una simile manovra? 02 Microsoft sgancia le bombe 12 Windows 10X e nuovi Surface A New York, evento Microsoft mai così succoso. Oltre a Windows 10X per dispositivi con doppio Windows 10X schermo, presentati i nuovi Surface e il pieghevole Tutto quello che c’è 10 Neo. C’è anche il “Surface Phone” Duo con Android da sapere Nuovi smart speaker Echo 40 Amazon senza rivali in Italia Mega evento Amazon a Seattle: presentati i nuovi Echo e_Mob 2019 con a bordo un’Alexa con nuove abilità. Amazon, per La mobilità elettrica ora, in Italia stacca Google e Apple di un bel po’ a un punto di svolta 14 IN PROVA IN QUESTO NUMERO 24 27 32 36

Panasonic GZ1500 iPhone 11 Pro Max Mille foto dal Marocco Osmo Mobile 3 OLED da intenditori Recensione completa con iPhone 11 Pro Compatto e “cheap” n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE MERCATO Il Comitato Consultivo Permanente sul diritto d’autore medita di rimodulare all’insù le tariffe e assoggettare nuovi prodotti Copia privata: non si fa più ma pare che cresca Franceschini è pronto ad alzare i compensi Con lo streaming, chi batte in ritirata è l’acquisto di dischi, fisici o liquidi: e dunque perché aumentare i compensi da copia privata?

di Gianfranco GIARDINA ono oramai avviati i lavori che porteranno alla rideterminazione dei compensi SIAE per copia Sprivata che sono applicati alla fonte su supporti e device. Quelli attuali furono determinati al rialzo, non con poche polemiche, dall’allora Ministro alla Cultura Dario Franceschini. E ora che il “Comitato Consultivo Permanente per il diritto d’autore”, recentemente va- rato dallo scorso Governo, sta arrivando a formulare le proposte per le nuove tariffe (periodicamente vengono riviste a seconda delle mutate condizioni di mercato), al dicastero della Cultura, c’è ancora Dario Franceschini. Con - ci immaginiamo - soddisfazione di SIAE e degli aventi diritto: l’ultima volta, con un decreto lanciato di venerdì sera, durante la partita dell’Italia ai Mondiali (e cioè nel momento di maggior distrazione di tutta la “La Copia Privata è il compenso che si applica dispositivo che si utilizza e che, anche dalla normativa, nazione), i compensi furono pesantemente aumentati, sui supporti vergini, apparecchi di registrazione non è considerata copia ma semplicemente una me- portando a un raddoppio secco della raccolta. e memorie in cambio della possibilità di effet- morizzazione tecnica temporanea. Anche per quello Le condizioni di mercato dicono che ora è veramente tuare registrazioni di opere protette dal diritto che riguarda la TV, non si registrano più le trasmissioni: il momento di ridurre drasticamente i compensi, visto morti i VHS, i personal video recorder digitali non hanno che la copia privata semplicemente non si fa più. Ma d’autore. In questo modo ognuno può effettuare mai preso piede (troppo complessi e poco utili, con l’im- veramente i percipienti dei compensi sono pronti a ri- una copia con grande risparmio rispetto all’ac- possibilità di portare fuori dal device le registrazioni). Ci nunciare alle entrate sicure e comode di oggi? quisto di un altro originale oltre a quello di cui si hanno pensato le emittenti che ora offrono la possibilità è già in possesso. Prima dell’introduzione della di vedere in streaming (ancora una volta lo streaming) Ma cos’è la copia privata? copia privata, non era possibile registrare copie la programmazione dell’utlima settimana e una serie di E cosa sono ‘sti compensi? di opere tutelate. In Italia, come nella maggior contenuti dalla propria library: anche qui niente copia. Verrebbe voglia di prendere in prestito alla Settimana parte dell’Unione europea è stata concessa Per il resto, oramai e giustamente, è tutto Spotify, Netflix Enigmistica la proverbiale locuzione “Forse non tutti questa possibilità, a fronte di un pagamento e simili. Si è perso il gusto del possesso e siamo diven- sanno che…”. Perché, malgrado il prelievo dalle tasche forfetario per compensare gli autori e tutta la tati tutti fruitori “al volo”. Il più delle volte a pagamento degli italiani dei compensi SIAE per copia privata pro- con i servizi SVOD e, laddove gli aventi diritto l’abbia- segua imperterrito da anni, la maggior parte dei cittadi- filiera dell’industria culturale della riduzione dei mo previsto, anche in modalità gratuita con pubblicità, ni non sanno di cosa si tratti e quanto gli costi. Il conto loro proventi dovuta alle riproduzioni private di come per esempio su YouTube (lo ripetiamo: non stiamo è presto fatto: gli italiani versano ogni anno circa 120 opere protette dal diritto d’autore realizzate con parlando di pirateria, pezzotti e simili, che con la copia milioni di euro per ricompensare gli autori, gli editori e idonei dispositivi o apparecchi. L’entità del com- privata non c’entrano nulla). gli altri aventi diritto dei danni economici loro derivanti penso tiene conto del fatto che sui supporti si E anche la funzione di memorizzazione in locale delle dalle copie per uso privato di opere tutelate che essi possa registrare anche materiale non protetto playlist di Spotify, Deezer e così via, utile per esempio fanno sui propri apparecchi. Attenzione: nulla a che ve- dal diritto d’autore”. per quando si è in aereo, non può essere considerata dere con la pirateria, si parla di copie effettuate dagli veramente una copia privata: funziona, infatti, solo fin- utenti di opere legittimamente possedute. ché si paga l’abbonamento, poi viene revocata, renden- Ripetiamo con parole diverse, perché forse qualcuno Come si fa a fare una copia privata do di fatto la modalità una sorta di time shifting del servi- sarà confuso o sbigottito: su ogni acquisto di hardwa- nel 2019? zio di streaming già pagato dall’utente, finché lo paga. re come smartphone, computer, tablet, schede di me- Chi ha qualche annetto in più sulle spalle, ricorderà un Cioè praticamente, nel 2019, non si copia più, o quasi. moria, chiavette USB e così via, si paga, annegato nel mondo pieno di audio e video cassette. Spesso, maga- Restano fuori gli audio player da immersione, per chi prezzo, un compenso che va alla SIAE e da lei in casca- ri per portarsela in auto, si faceva la copia su cassetta nuota e ascolta la musica (in piscina è difficile fare strea- ta a una vasta serie di “aventi diritto”, per ricompensarli del 33 giri appena acquistato. E magari, c’era anche ming); oppure gli ultimi resistenti dell’acquisto dei CD o della copia che su questi device e supporti viene fatta l’abitudine di farsi fare la cassetta dall’amico aspirante dei file, fattispecie in via di esaurimento. Lo streaming è (o meglio potrebbe essere fatta) di musica, video e altre deejay, con quella selezione di canzoni giuste (cosa troppo comodo, piace e non a caso è già ampiamente opere tutelate. Non importa se si compra una SD card peraltro illegittima allora e non coperta dalla fattispecie la prima fonte di reddito delle case discografiche. e la si mette nella macchina fotografica per scattare le della copia privata adesso)… Oggi, come anche di altre E anche incaponendosi e volendo esercitare il diritto proprie foto (dato che non esistono neppure più player cose, di questa realtà non c’è più traccia. Non si copia di copia privata, concesso dagli aventi diritto a fronte musicali basati su scheda SD): si paga sulla base della più perché sono cambiati completamente le modalità di del pagamento dei compensi, non ce la si fa, almeno presunzione di utilizzo e in maniera - secondo chi ha fruizione dei contenuti. Oramai la soluzione largamente legalmente. La maggior parte dei contenuti, come per congegnato i compensi - che già tiene conto del fatto preferita, sia per la musica che per il video, è lo strea- che non in tutti i casi si vanno a ledere gli interessi degli ming. Una modalità che non prevede alcuna copia, se segue a pagina 03  aventi diritto. Come si legge sul sito SIAE, infatti: non un passaggio temporaneo dei dati sulla RAM del

 torna al sommario 2 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE

MERCATO Il Comitato Consultivo Copia privata: aumenti in vista Permanente sul diritto d’autore segue Da pagina 02  operi con trasparenza I compensi per copia privata attualmente applicati sono stati determinati nel 2014. esempio DVD e Blu-ray, sono protetti contro la copia e Per legge vengono rivisti periodicamente quindi non possono essere copiati. Eppure gli editori di dal Ministro dei Beni Culturali che, appunto, questi dischi sono tra i percipienti dei proventi da copia si appresta a riconsiderarli sulla base delle privata, in un controsenso logico che appare evidente a mutate abitudini di utilizzo. Che - è sotto gli tutti, tranne che al legislatore. occhi di tutti - dicono “diminuire” se non ad- dirittura “azzerare”. Ma il ruolo chiave in que- Quanto si paga e a quanto ammonta la sto processo il ce l’ha il Comitato Consultivo raccolta per copia privata? Permanente per il diritto d’autore di recente dell’economia e delle finanze; Oggi quando si acquista uno smartphone o un tablet, ricostituzione e nomina, un tavolone di “esperti” sul -Dott.ssa Lunella CARADONNA, in rappresentanza del si stanno pagando 5,2 euro di compensi per copia quale stanno arrivando ricerche che addirittura dicono Ministero della giustizia; privata. che la copia privata sarebbe in aumento. E questo mal- -Dott. Giuseppe SILIPO, in rappresentanza del Ministero Lo stessa dicasi per un computer. Un hard disk da 1 grado, tanto per fare un esempio, FIMI (l’associazione dell’istruzione, dell’università e della ricerca; TB paga 10 euro, da 2 TB 20 euro. Una SD Card da 64 confindustriale delle Case discografiche) certifichi sul -Dott.ssa Mariateresa GORIZIA, in rappresentanza del GB altri 5 euro. Una chiavetta USB da 16 GB lascia alla proprio sito che il 57% degli utenti consuma musica solo Ministero del lavoro e delle politiche sociali; SIAE 1,60 euro. E così via: qui c’è l’intero elenco dei attraverso i servizi di audio streaming; e che da questa -Avv. Marco BELLEZZA, in rappresentanza del Ministero compensi attualmente in vigore. modalità di fruizione oramai arrivi la stragrande maggio- dello sviluppo economico; Il tutto, raccolto dalla SIAE, va a creare un “tesoretto” ranza dei ricavi dell’industria. E ancora, che la radio con- -Dott. Sergio Maria FASANO, quale delegato del Presi- da 120 milioni all’anno di raccolta. SIAE fa suoi i costi tinua il suo periodo d’oro, con ascolti in crescita, 5,5 ore dente della Società italiana degli autori ed editori; della raccolta e preleva il 10% per realizzare l’iniziativa medie settimanali, e una popolarità del 94%. Chi batte -Dott.ssa Linda BRUNETTA CAPRINI, in rappresentanza Sillumina, un sistema che va a finanziare opere meri- in ritirata è l’acquisto di dischi, fisici o liquidi, fattispe- della categoria degli autori; torie, secondo le valutazioni di una giuria istituita da cie in diminuzione, dato anche il successo dei servizi -Sig. Manlio MALLIA, in rappresentanza della categoria SIAE stessa. Il resto viene distribuito tra i tanti aventi di streaming. Eppure pare che al tavolo del Comitato si degli autori; diritto, con le associazioni che si occupano di distri- sia tutti convinti che in Italia la copia di contenuti legit- -MO Franco Antonio MIRENZI, in rappresentanza della buire che trattengono ognuno una propria percentua- timamente posseduti sia ancora presente, anzi in cre- categoria degli autori; le di intermediazione. scita. Tanto che già circolano sul tavolo nuove liste di -Prof. Natale ROSSI, in rappresentanza della categoria L’andamento della raccolta degli ultimi anni parla chia- compensi che addirittura aggiungono nuove tipologie degli autori; ro: si pretende dalla copia privata sempre di più. Dai di apparecchi assoggettati. -Dott.ssa Carlotta CA’ ZORZI, in rappresentanza della 44 milioni del 2009 (cifra già elevata e probabilmente Se andiamo a vedere chi sono i componenti del comita- categoria degli industriali; già allora non correlata agli utilizzi), dopo l’ultima ri- to, troviamo certamente esperti, rappresentati dei Mini- -Dott. Enzo MAZZA, in rappresentanza della categoria modulazione pesante del Ministro Franceschini, data- steri coinvolti e tanti rappresentanti degli aventi diritto. degli industriali; ta 2014, i valori sono praticamente triplicati, toccando, Ma manca completamente ogni forma di contradditto- -Dott. Gianmarco SENATORE, in rappresentanza della secondo i dati SIAE, anche i 130 milioni di euro. rio. A parte le figure politiche, sono tutti rappresentanti categoria degli industriali; Certo, sono un mucchio di soldi, una percentuale del di realtà che godono dei proventi della copia privata e -Sig.ra Emanuela BIZI, in rappresentanza della categoria 20% dell’intera raccolta SIAE per diritto d’autore, an- nessuno di coloro paga. Mancano i consumatori, sulle dei lavoratori dello spettacolo; ch’esso con un discreto trend di crescita, alimentato cui spalle pesa l’intero esborso dei compensi, e manca- -Prof. Avv. Ernesto APA, esperto designato dal Ministro; in parte proprio dall’incremento della copia privata.. no le industrie che producono gli apparecchi e i suppor- -Dott. Umberto BELLINI, esperto designato dal Ministro; Ora, si dovrebbe iniziare a scendere e velocemente, ti che si intende assoggettare al compenso per copia -Prof. Avv. Marco SCIALDONE, esperto designato dal visto che la copia privata è una fattispecie oramai privata. Ecco, infatti, la lista di tutti i componenti del co- Ministro. esaurita. Ogni cittadino dovrebbe chiederlo con fer- mitato (secondo il decreto dello scorso maggio): Per massima chiarezza, dove si parla di “industriali”, ci si mezza: la decisione politica che ci si aspetta da un riferisce esclusivamente a quelli dell’industria dei conte- Governo che proclama di essere dalla parte dei cit- -Prof. Avv. Marco RICOLFI, Presidente; nuti e non a quella dei device o dei supporti. tadini e non dei “poteri forti” è quello di ricondurre -Dott. Giovanni PANEBIANCO - Segretario generale del i compensi per copia privata alla realtà degli utilizzi, Ministero per i beni e le attività culturali; Nel frattempo i lavori del Comitato, pur in tempi di ovverosia all’impossibilità o comunque all’inopportu- -Dott. TURETTA -Direttore generale cinema del OpenData, non sono pubblici. Le ricerche scientifiche nità, stante la tecnologia attuale, di fare copie legali di Ministero per i beni e le attività culturali; che determineranno i compensi non sono consultabili; alcunché. La pirateria si combatta altrimenti, non con -Dott. Onofrio CUTAIA -Direttore generale spettacolo e quindi, anche se fossero metodogicamente fragilissi- prelievi alla fonte dai cittadini onesti. del Ministero per i beni e le attività culturali; me, nessuno, a parte coloro che sono seduti al tavolo, -Dott.ssa Paola PASSARELLI -Direttore generale bibliote- potrà confutarle. Chiediamo al presidente Ricolfi di ren- che e istituti culturali del Ministero per i beni e le attività dere pubbliche le ricerche e dati, se non anche i pareri culturali; delle parti e i verbali, affinché i cittadini pagatori, e chi -Dott.ssa Angela BENINTENDE -Direttore del Servizio li tutela, si possano fare un’idea chiara di quello che si II della Direzione generale biblioteche e istituti culturali sta decidendo ex ante e non solo a decreto ministeriale del Ministero per i beni e le attività culturali; promulgato. Quello che accade nelle case e negli smar- -Cons. Alessandra DE MARCO, in rappresentanza del tphone degli italiani, dice che il Ministro Franceschini Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presi- dovrà (dovrebbe) ridurre pesantemente i compensi e la denza del Consiglio dei Ministri; raccolta totale; il sospetto è invece che nessuno tra co- -Ministro plenipotenziario Fabrizio NICOLETTI, in rappre- loro che intermedia e incassa abbia l’intenzione di arre- sentanza del Ministero degli affari esteri e della coope- trare e che il meccanismo dei compensi SIAE per copia razione internazionale; privata sia a cremagliera, possa solo andare a crescere. -Dott. Fabrizio SILERI, in rappresentanza del Ministero A dispetto di ogni evidenza.

 torna al sommario 3 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE MERCATO Il pezzotto non è tornato, non è mai andato via. Chi gestisce le IPTV sta cercando di trovare soluzioni temporanee Il “pezzotto” non è tornato. Parlano gli esperti “Tra un mese, il 90% dei provider sarà offline” Tra le scorciatoie utilizzate, la gestione a mano dei codici tramite Telegram o Whatsapp alla migrazione verso altri pannelli

di Roberto PEZZALI o, il “pezzotto” non è tornato e la maxi operazio- ne gestita dal gruppo dell’Interpol che ha portato N alla chiusura di Xtream Codes non è stata un flop. Nonostante alcune notizie circolate, qualcuno infatti è riuscito a vedere ugualmente le partite del weekend tra- mite liste e stream inviati via Whatsapp agli “abbonati”, quello messo a segno è senza dubbio un colpo difficile da assorbire, e qualcuno ipotizza che la IPTV illegale sia ormai sulla via del tramonto. Abbiamo già scritto un lungo approfondimento sulla questione, ma ora sono emersi altri dettagli che aiutano a capire di più quello che sta succedendo, come si stanno organizzando i ge- stori di queste reti e cosa può succedere ora.

Xtream Codes meriterebbe una medaglia ci fosse nulla da nascondere ed è grazie all’architettura pagato qualche giorno prima del colpaccio avrà il link Xtream Codes in questa vicenda ha un doppio ruolo: totalmente trasparente che nelle mani degli in- completo. Vi prego di non fare storie perché il danno dipinto come il cattivo che vendeva streaming IPTV, in quirenti ora c’è una miniera di informazioni. è stato grosso ma l’importante che siamo ripartiti e si realtà dovrebbe essere ringraziato dalle Forze dell’Ordi- spera che non avremmo più problemi. Vi ricordo che è ne. È solo grazie a Xtream Codes se nei prossimi mesi si La previsione: tra un mese il 90% un servizio alternativo e che da oggi in poi non esistono potrà finalmente arginare la piaga che alimenta la crimi- dei provider sarà chiuso rimborsi in tal caso risucceda il tutto. Inizio a lavorare la nalità e fa perdere migliaia di posti di lavoro. Per capire meglio l’operazione si potrebbe fare un para- cosa durerà giorni vi chiedo di portare pazienza sono Xtream Codes è un software, un software assolutamen- gone semplice: la polizia prende un piccolo spacciatore, solo uno voi ne siete 300” scrive l’admin di un gruppo te legale: magari non il migliore tra tutti, ma quello con lo segue, e questo li conduce in un posto dove trovano su Telegram. il miglior rapporto qualità prezzo. Gli sviluppatori e i pro- la lista di tutti i più grandi spacciatori del mondo. Un teso- “Stiamo testando vari software di gestione cms nuo- prietari di Xtream Codes negli anni scorsi hanno esposto ro. Mercoledì scorso dev’essere segnato sul calendario vi, per sostituire Xtream. Il procedimento richiede più a fiere internazionali come il NAB di Las Vegas e l’IBC di come il giorno zero alla lotta alla IPTV, non dipinto come tempo del previsto per varie difficoltà al di sopra di noi. Amsterdam per promuovere un prodotto che poteva es- un punto di arrivo. Stiamo procedendo con cautela PER LA VOSTRA SICU- sere usato a livello aziendale, per la formazione, per gli Non è difficile ipotizzare quello che sta succedendo REZZA. Probabilmente, a situazione calmata, daremo ai hotel. Non solo: chi ha fatto Xtream Codes si era tutelato ora: è scattata una gara contro il tempo per ottenere le NOSTRI CLIENTI delle nuove linee con i mesi mancanti sul possibile uso illegale del suo software e proprio per autorizzazioni a procedere e iniziare raid a tappeto in e ovviamente i giorni in più. Ricordatevi che avete acqui- questo motivo ha centralizzato tutto su un unico server. tutta Europa. Secondo alcuni utenti è probabile che en- stato un servizio non legale, consapevoli dei vari rischi Lo ha fatto per evitare che qualcuno potesse usare il sof- tro i prossimi mesi il 90% dei provider IPTV della lista di legati ad esso. Per chi non vuole perdersi la serie A o tware gratis caricandolo sul proprio server, senza pagare Xtream verranno chiusi, e qualche esperto di informa- la Champions, possiamo proporre intanto degli account quindi la licenza mensile, e per poter prendere provve- tica consiglia vivamente, a chi vuole continuare a de- DAZN tedeschi di un mese al prezzo scontatissimo di dimenti nel caso di abusi. La maggior parte dei provider linquere a suo rischio e pericolo, di cambiare provider, 2 euro (SOLO PER I NOSTRI GIÀ CLIENTI) per coprirci IPTV era in grado di “bannare” a livello globale gli utenti cambiare IP e distruggere tutto quello che ha in mano almeno le spese. A chi non è nostro cliente, il prezzo che abusavano del servizio, e l’unico modo per farlo era ora, ripartendo da zero. Perché il livello di rischio attua- sarà di 5€.” scrive un altro, suggerendo che esiste an- inserire un “ban” sul master server di Xtream Codes. le è altissimo. Basta farsi un giro su Telegram, diventato che la compravendita di account di Dazn tedeschi come Se l’azienda fosse stata consenziente e complice, avreb- ormai terra fertile per pirati di ogni tipo, per capire che alternativa alla IPTV. be pensato ad un’altra soluzione, un server separato per aria si respira nei vari gruppi legati alle IPTV più famose. I messaggi sono tutti di questo tenore: chi ha messo in gestire le licenze, server delocalizzati per gli utenti pro- C’è chi sta cercando di trovare soluzioni alternative, chi piedi la sua piccola rete sta cercando di riorganizzarsi, tetti dietro una rete che rende anonimo l’accesso e tanto ha trasmesso a mano le liste ai suoi clienti per garantire e come si evince da uno dei messaggi non è sempre altro. Un ingegnere software, sul gruppo reddit IPTV, in la partita del weekend, chi sconsiglia di collegarsi agli vero che la rete di clienti veniva gestita su server esterni: pochi minuti ha spiegato come sia possibile sviluppare stream perché teme che molti di questi siano già con- le reti più grosse, più organizzate e con un background un pannello di gestione IPTV sicuro e protetto dalla trollati dalla polizia e chi invece cerca di smorzare i toni, più tecnico avevano trovato soluzioni per tutelare i loro rete Tor, una cosa che oggi non esiste proprio perché rassicurando gli abbonati. clienti sapendo che Xtream Codes era comunque un chi ha creato questi pannelli di gestione non li ha pen- “Buongiorno ragazzi sto per partire a dare a tutti i nuo- anello debole, chi invece si era fidato ciecamente del sati per un utilizzo illegale. Il server di Xtream Codes era vi link vi dico subito che sono al momento solo canali software ha perso anche l’elenco dei clienti e ora sta quindi uno, unico, e all’interno c’erano le liste canali di live sport calcio cinema ecc piano piano inseriamo. Vi cercando di contattare uno ad uno, facendosi dare le oltre 5000 providers, tutti gli IP e tutte le combinazioni dico che abbiamo perso tutti soldi io molto ma di testa prove del pagamento, per capire quanti mesi aveva sot- username e password di amministratori e reseller e gli mia sto ridando link a tutti e non dovevo farlo ma ho toscritto e a che prezzo. Perché i dati di questi clienti IP, le username e le password di tutti gli utenti. Xtream scelto di farlo. Vi dico che non potrò rimborsare piena- Codes, e sono in molti a pensarlo, meriterebbe una me- mente i link pagati ma per chi aveva fatto più mesi avrà segue a pagina 05  daglia proprio perché ha gestito il servizio come se non uno sconto sul prossimo rinnovo, Chi mi aveva appena

 torna al sommario 4 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE MERCATO HP, colpita dal mercato online e dalla digitalizzazione, è in difficoltà e nei prossimi tre anni dovrà tagliare 9.000 dipendenti HP vuole solo cartucce originali per le stampanti Pronta mega-ristrutturazione, via migliaia di dipendenti È il costo di una onerosa ristrutturazione della società, che nella sua strategia per il prossimo futuro prevede anche l’uso del DRM

di Sergio DONATO recuperare un miliardo di dollari di costi Nel futuro di HP ei prossimi tre anni, HP prevede annuali e affrontare una ristrutturazione cartucce di ridurre il suo personale in tutto societaria. HP intende orientare il dena- col DRM N il mondo lasciando a casa fino a ro aggiuntivo verso i settori di crescita, 9.000 dipendenti. È il costo di una one- ma anche aumentare i rendimenti degli HP sta decidendo di cam- rosa ristrutturazione della società, che azionisti attraverso una combinazione di biare il suo modello di ven- nella sua strategia per il prossimo futuro dividendi più elevati e il riacquisto di azio- dita. Per anni, ha optato per prevede anche l’uso del DRM - il sistema ni. Nel corso degli ultimi quattro anni, HP stampanti economiche, per anti pirateria - per le cartucce per l’inchio- ha patito in modo sensibile i cambiamenti guadagnare, poi, sulla ven- stro delle stampanti più economiche. Ad del mercato della stampa e della fornitura dita delle cartucce. Oggi- annunciare i piani di taglio al personale è di consumabili legati al settore, ovvero le giorno, però, gli utenti guar- stato l’amministratore delegato entrante, cartucce d’inchiostro per le stampanti. dano ad fornitori di terze parti, spesso più so Lores. Un’avvisaglia del cambiamento Enrique Lores. La riduzione del personale Il modello di affari di HP, simile ad altre economici rispetto alle cartucce originali. si è avuta già tre anni fa, quando HP ha globale di HP riguarderà tra 7.000 e 9.000 aziende del settore, è stato quello di “Quel modello aveva senso - ha detto Lo- bloccato la compatibilità di alcune delle lavoratori e si servirà di una combinazione vendere le proprie stampanti a un prez- res - quando l’obiettivo era penetrare più sue stampanti con le cartucce dei fornitori di licenziamenti con accordo e pensiona- zo ridotto per poi realizzare i profitti sulla case dei consumatori e più uffici”. Offrirà esterni all’azienda. Ma è stata costretta menti anticipati volontari, scaglionati nel vendita delle cartucce. A dare fastidio a ancora stampanti a un costo contenuto, a far tornare tutto come prima dopo la prossimo triennio. HP è stato l’online, ma anche la digitaliz- ma queste funzioneranno solo ed esclu- reazione inviperita della clientela. È evi- zazione. I clienti hanno avuto la possibilità sivamente con inchiostri originali: una dente che HP non può più permettersi di HP colpita dal mercato online di raggiungere altri fornitori di cartucce sorta di DRM per le cartucce. Di contro, non bloccare le cartucce non originali e e dalla digitalizzazione compatibili con HP attraverso internet. So- ci sarà la possibilità di comprare le stesse proverà la linea del DRM (così come ha HP ha una forza lavoro composta da prattutto, hanno scelto con più oculatez- stampanti a un costo più elevato, ma con fatto Nerf con i suoi fucili giocattolo) e del 55.000 dipendenti in tutto il mondo. I ta- za i documenti da stampare, o forse solo la possibilità di usare anche cartucce di costo maggiore dell’hardware, a scapito, gli al personale servono all’azienda per quelli che è necessario avere su carta. altri fornitori. Ad affermarlo è stato lo stes- però, dei 9.000 dipendenti.

MERCATO No, il “pezzotto” non è tornato Olanda o in Francia, verifica ogni mese che la licenza del software Xtream Codes sia stata pagata. Oggi quei segue Da pagina 04  server funzionano ancora, ed è il motivo per il quale nel weekend le trasmissioni sono state garantite anche se sono sui server in mano agli inquirenti. “Xtream Codes con scambio di messaggi, ma quando proveranno a era un software troppo facile da usare e talmente ben verificare il rinnovo, e può essere domani, la prossima fatto che chiunque, senza conoscenze, poteva mettere settimana o tra quindici giorni, non ottenendo risposta in piedi una piccola attività abusiva e redditizia” spiega dal server di Xtream Codes, spento, smetteranno di fun- sempre su Reddit un utente che aggiunge, da addetto zionare. Piano piano i server diventeranno inutilizzabili, e ai lavori, che nonostante tutti stiano cercando soluzioni tutte le IPTV più piccole avranno più canali spenti di ca- alternative a Xtream Codes, e ce ne sono (Streaminy o nali funzionanti. Autorità 1 – IPTV 0 conclude il redditor. Streamaxy ad esempio) tutte queste soluzioni non sono scalabili, hanno un po’ di bug e non sono così comple- L’IPTV non è morta ma è stata azzoppata. te. La guerra inizia ora “Le IPTV che prima garantivano 5.000 canali ora ne L’IPTV non è morta, ma è azzoppata. I fornitori di piatta- garantiscono molti meno, e nei prossimi mesi andrà forme di IPTV, che hanno costruito un business legale sempre peggio. In questi giorni inoltre il rischio di finire sul loro software, guarderanno con molta cautela i nuovi in giri di scam è altissimo, come è alto anche il rischio clienti: nessuno vuole fare la fine di Xtream Codes. Scri- di andare a sottoscrivere IPTV civetta, costruite per vere da zero un pannello di gestione è uno sforzo che prendere qualche pesce.” O semplicemente per rubare richiede qualche mese, ma solo le grosse organizzazioni denaro senza che nessuno possa poi far denuncia: chi potranno affrontare questa spesa: se oggi le IPTV sono va a denunciare la perdita di 60 euro spesi per sotto- circa 5000, la mancanza di uno strumento facile ridurrà po’ perché non vede più nulla un po’ perché è preoc- scrivere un servizio illegale che non gli sarà mai fornito? questo numero in modo considerevole. Al posto di tanti cupato. Gli utenti in questa fase rischiano poco e nulla, Qualcuno avvisa anche gli abbonati: “Smettete di paga- pesci piccoli ci saranno pochi pesci grossi, più facili da meglio andare alla fonte. re i servizi per ora, perché se al momento la vostra IPTV trovare e anche più ambiti. Per la fretta chi gestisce le Migrare ad altri pannelli è solo una soluzione tempo- funziona tra qualche settimana non funzionerà più”. La reti si sta riorganizzando migrando ad altri pannelli, per- ranea: chi combatte la IPTV pirata ormai ha capito che componente di software installata sui server di broadca- ché si trova a dover affrontare un gruppo di clienti che sono loro gli anelli deboli, e come è stato chiuso Xtream sting, quelli virtuali creati presso gli hosting provider in ha pagato per un servizio e che si sta lamentando, un Codes anche altri potrebbero fare la stessa fine.

 torna al sommario 5 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE MERCATO Euronics diventerà il primo gruppo d’acquisto presente in Italia in questo settore Smeg acquisisce Il gruppo Euronics si espande con Comet e Sme La Pavoni, Comet Spa e il Gruppo Sme Spa, a partire da gennaio 2020 entreranno a far parte del gruppo marchio di culto di Giuseppe RUSSO Il gruppo Euronics Italia ha annuncia- nel settore del to che le due aziende Comet Spa e il caffè espresso l Gruppo Sme Spa, a partire da gennaio Smeg, storica azienda italiana, 2020 entreranno a far parte del gruppo acquisisce un altro marchio storico, Euronics. Un annuncio importante per il tanto da essere diventato quasi di settore dell’elettronica di consumo, infatti culto. Parliamo di La Pavoni, azienda l’ingresso dei due retailer all’interno del fondata all’inizio del secolo scorso e gruppo, consentirà ad Euronics di diven- divenuta celebre per le macchine da tare il primo gruppo d’acquisto presente caffè espresso di alta gamma. in Italia in questo settore. Comet è una catena che opera nella di- nella vendita di elettrodomestici, mobili, La Pavoni è un marchio leggendario Il gruppo Euronics attualmente detiene stribuzione di elettrodomestici, apparec- casalinghi e prodotti per il tempo libero. tra gli appassionati di caffè oltre 400 punti vendita con le tre insegne chi per illuminazione e materiale elettrico Attualmente opera con 9 superstore e espresso. Celebri sono le macchine “Euronics”, “EuronicsCity” ed “Euronics da oltre cinquant’anni. Attualmente è circa 1.000 dipendenti. da caffè caratterizzate da uno stile Point”. Circa la metà sono di proprietà del presente in 12 regioni con circa 110 punti Sebbene informazioni ufficiali arriveran- professionale, con manometri a gruppo. L’insegna è costituita da nove im- vendita e 2.300 dipendenti. La sua logi- no soltanto a gennaio, a oggi sembra vista e leve per la modulazione della prese indipendenti radicate nel territorio stica è affidata a tre magazzini centraliz- che sia Comet sia Sme terranno le pro- pressione di estrazione. Oggi La Pavoni possiede un’ampia gamma che contano ben 4.700 dipendenti. Lo zati. L’insegna Sme è un gruppo che ope- prie insegne sui rispettivi punti vendita di macchine di caffè di alto livello, scorso anno il giro d’affari totale è stato ra nel settore del commercio al dettaglio e non saranno, invece, conglomerati in studiate per un’utenza molto di oltre 1,6 miliardi di euro al netto d’iva. in Veneto e Friuli Venezia Giulia, attivo Euronics sotto lo stesso marchio. esigente. L’acquisizione ha lo scopo di fondere l’esperienza delle due aziende MERCATO La Commissione Europea ha adottato definitivamente la misura definita eco-design per proporre un’offerta di prodotti completa, sia in ambito domestico che professionale, rafforzando il Obsolescenza programmata, i ricambi degli marchio di Smeg nella competizione globale. I dettagli finanziari elettrodomestici in Europa garantiti almeno 7 anni dell’accordo non sono stati rivelati. Nuove etichette energetiche per risparmiare 167 TWh di energia da qui al 2030 di Franco AQUINI

percorso della legge era iniziato un anno fa e arriva ora la conclusione del MAGAZINE l suo iter burocratico. La Commissione Europea ha infatti deliberato l’adozione delle misure chiamate “eco-design” che imporranno ai produttori la progettazio- ne di nuovi elettrodomestici che possa- MAGAZINE no garantire ricambi per almeno sette Estratto dai quotidiani online anni (in alcuni casi 10) e facilità di ripara- www.DDAY.it Registrazione Tribunale di Milano zione, al fine di implementare un design n. 416 del 28 settembre 2009 che deve prediligere l’efficienza energe- e tica. Nella nota ufficiale, la Commissione www.DMOVE.it Registrazione Tribunale di Milano Europea parla anche di vantaggi pratici sostituiti soltanto perché non c’è dispo- l’uso di viti al posto della colla per facilita- n. 308 del’8 novembre 2017 per tutti i cittadini dei 28 stati membri: nibilità dei ricambi. Il risultato dovrebbe re il disassemblaggio, i ricambi saranno fino a 150€ di risparmio all’anno per le tradursi in meno rifiuti RAEE prodotti. forniti soltanto a centri assistenza e pro- direttore responsabile Gianfranco Giardina famiglie e un risparmio complessivo di Questa misura, insieme alle nuove eti- fessionisti. Il secondo, come molti pro- editing energia che corrisponderebbero al fab- chette energetiche adottate l’11 Marzo duttori hanno lamentato commentando Maria Chiara Candiago bisogno della Danimarca entro il 2030. di quest’anno, dovrebbero portare a un l’analogo disegno di legge italiano, sono Editore Come avevamo scritto all’inizio di que- risparmio energetico complessivo entro i potenziali aumenti di costo per gli elet- Scripta Manent Servizi Editoriali srl st’anno, la norma prevede la disponibili- il 2030 di 167 TWh, che corrispondono trodomestici, che potrebbero vanificare via Gallarate, 76 - 20151 Milano tà di ricambi per minimo sette nel caso a circa 46 milioni di tonnellate di CO2 in così il risparmio annuo previsto dalla P.I. 11967100154 di lavastoviglie, frigoriferi e televisori. meno. Due essenzialmente gli aspetti Commissione. In ogni caso si tratta di un Per informazioni [email protected] Mentre per le lavatrici si sale a dieci anni. potenzialmente negativi: il primo riguar- passo avanti importante per combattere Lo scopo è quello di prolungare la vita da l’impossibilità di reperire ricambi per il mal costume della sostituzione di elet- Per la pubblicità [email protected] di elettrodomestici che spesso vengono il cliente privato. Pur essendo previsto trodomestici ancora validi ed efficienti.

 torna al sommario 6 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE MERCATO Abbiamo parlato delle novità e degli scenari della PSD2 con Giorgio Ferrero, CEO di MyBank, sistema di pagamento online Ferrero (MyBank): “La guerra al contante? È giusta Dopo la PSD2, è scattata una nuova corsa all’oro” Ferrero ha dichiarato “con la Strong Customer Authentication, abbiamo visto un incremento dell’utilizzo dei servizi”

di Massimiliano DI MARCO usati come chiave d’ingresso nel mon- a PSD2 è in vigore dallo scorso 14 settembre. Si è do digitale. Ma il mondo digitale, oggi, aperto il mercato grazie all’open banking e la sicu- è legato al mondo delle carte di paga- L rezza dei pagamenti è stata rafforzata dall’adozione mento. Ma quanta popolazione usa le della Strong Customer Authentication (SCA), ossia l’au- carte di pagamento? E le carte sono in tenticazione a due fattori. E ora? Che scenari si aprono? grado di rispondere a tutte le esigenze? Ne abbiamo parlato con Giorgio Ferrero, CEO di My- Io uso le carte di credito in sostituzione Bank, sistema di pagamento online. del contante, dal bar a quando compro un abbonamento. In sostituzione del DDAY.it: Con l’entrata in vigore della PSD2, il mercato contante, insomma, più che come car- dei pagamenti digitali e delle banche online diventerà te presenti in un’operazione digitale. È Giorgio Ferrero, CEO di MyBank. più fluido ed eterogeneo. Tanti servizi, tante soluzioni. quanto stiamo vedendo nell’esperienza Potenzialmente troppe? d’uso degli utenti di MyBank”. Giorgio Ferrero: “Tutte le volte che c’è qualcosa di zione dell’identità. Sta crescendo la consapevolezza. Si innovativo si scatena una sorta di corsa all’oro. Sarà il DDAY.it: La guerra al contante è la direzione giusta per riduce l’idolatria del “one click” a beneficio di qualcosa mercato, poi, in base alla propensione di imprese e cit- aumentare la diffusione dei pagamenti elettronici? di più sicuro. Noi di MyBank li abbiamo scoperti come tadini che deciderà quali sono le soluzioni migliori. Un Ferrero: “La risposta sintetica è: sì. Se riduciamo l’uso strumento di education per le persone. Parlo di inse- conto è l’euforia di voler essere in prima linea e voler del contante, abbiamo maggiore tracciabilità, c’è più gnanti, professionisti, casalinghe, aziende piccole che fornire i servizi; un conto è misurarsi con il desiderio e legalità e tutto ciò che questo comporta”. non hanno un web. Anche con i bonifici istantanei c’era la volontà delle persone di cambiare. Il cambiamento diffidenza all’inizio. Nessun obbligo di avere password è la cosa più difficile da affrontare per le persone e DDAY.it: La SCA è uno dei pilastri della PSD2. I paga- aggiuntive, non doversi registrare e continuare i tuoi le imprese. Anche il mercato dei pagamenti sta evol- menti online si sono diffusi, però, in virtù della sem- dati sensibili in un contesto che riconosci come sicuro, vendo ed evolverà e non solo per le tecnologie. Le plicità d’uso. Questo secondo passaggio di sicurezza cioè l’ambiente della banca”. tecnologie devono essere coerenti all’aspettativa dei non rischia di scardinare questa caratteristica? soggetti. Sottolineo un punto: tutti oggi sono focalizzati Ferrero: “Quando noi parliamo di pagamenti elet- DDAY.it: Secondo stime di Accenture, le banche per- sui pagamenti. Io credo che la vera competizione non tronici e digitali, c’è molta esperienza nel mondo re- deranno circa 280 miliardi di dollari nella crescita dei sia sui pagamenti, ma sull’informazione. C’è un mondo tail. L’economia non è fatta solo di B2C, ma anche ricavi dai servizi bancari digitali entro il 2025. Come incredibile di informazioni legate ai pagamenti, tramite di scontrini medi di importi incredibili. Questo fatto sta cambiando lo scenario globale? cui si possono creare profili di clientela più precisi ed di concentrare tutto in un click, nel momento in cui Ferrero: “Stiamo vedendo una difficoltà delle banche di essere capaci di esaudire le vere esigenze della clien- io comincio, come debitore, ad aumentare il rischio rendere più flessibile i loro sistemi legacy, le loro architet- tela. Il vero salto di qualità non è tanto in questa euforia. nel pagamento che sto facendo, allora mi approccio ture. Abbiamo visto che l’ultimo miglio, quello che viene Tutti aspettavamo il 14 settembre 2019 come se fosse il in modo differente. Sono più consapevole. Uno dei percepito dall’utente finale, è reso da soggetti che non D-Day. Le nostre banche partecipanti hanno cominciato grandi vantaggi della PSD2 sarà la consapevolezza necessariamente sono banche. Ci sono banche anche l’anno scorso a scrivere ai clienti e avvisarli delle novità, della necessità di proteggere la propria identità digitale, importanti a livello europeo che hanno affidato a questi come il cambio di token con il telefonino. Capisco che i dati sensibili che vengono utilizzati. Il “one click” era le- payment gateway l’attività transazionale, concentran- nel mondo delle carte il discorso sia un po’ più comples- gata ad ammontare più piccoli, una user experience più dosi loro stesse sulla gestione della tesoreria. Il mondo so. La domanda andrà a scegliere le soluzioni migliori, limitata, non a un mondo che va verso il digitale. In que- transazionale ha sempre rappresentato una specificità, ma credo che il focus importante sia sulle informazioni sto senso, noi abbiamo visto che c’è un incremento di diverso dall’erogazione del credito, pur considerando più che sui pagamenti. Il pagamento ormai è scontato”. utilizzo con la SCA. Noi abbiamo iniziato da subito con che il credito è strettamente collegato alla gestione del l’autenticazione a due fattori e abbiamo visto il nostro capitale circolante. Tutto questo comporta la necessità DDAY.it: Parla di informazioni anche per il mercato mondo crescere, quindi significa che l’esperienza d’uso di avere delle skill nella rete di vendita che vanno ag- consumer o solo per le aziende? proposta incontra anche una fascia di popolazione che giornate, educate. È un costo significativo. Questi sog- Ferrero: “MyBank è nato come autorizzazione elettro- prima non usava i pagamenti digitali. Secondo dati che getti che fanno payment gateway hanno colto questa nica di scambio di informazioni finanziarie e non finan- abbiamo rilevato dal mercato, il 56% delle persone non opportunità. Da quello che vediamo, a prezzi che sono ziarie. Abbiamo avuto domande da parte di aziende usa la carta sul web perché non si sente sicuro. Noi ab- peraltro abbastanza significativi. Però fa premio il livello ed enti della pubblica amministrazione per utilizzare biamo visto il nostro trend crescere anche in presenza di servizio che sono in grado di dare, in termini di velo- MyBank per lo scambio di informazioni sulla salute dei di questo, perché abbiamo fatto della protezione del- cità di risposta e di puntualità. Il mondo sta cambian- soggetti. MyBank si fonda su due pilastri: la sicurezza l’identità una questione importante”. do così. Non credo che le banche siano in ritardo per dell’online banking system e dall’insieme delle norme recuperare. Hanno i core asset per farlo, ma il tempo che vanno sotto l’ombrello del “know your customer”. DDAY.it: In generale, permane una certa diffidenza ri- sta correndo e forse bisognerebbe un po’ accelerare su È evidente che mettendo questi due pilastri come ri- spetto a servizi finanziari digitali. Soprattutto a causa certi temi. Poi oggi vediamo una parola magica: fintech. ferimento, le banche sono un contesto incredibile di delle crescenti preoccupazioni sulla cybersecurity e i È una cosa molto bella, ma non è che possa rispondere sicurezza e legalità. Fra loro può nascere una rete e data breach. Questo elemento quanto incide nella dif- a tutte le domande che, magari, una banca può avere. MyBank ha questa vocazione sin dalla nascita. Non sia- fusione di sistemi digitali come MyBank? Rappresenta un elemento evolutivo nello scenario del mo nati per fare i pagamenti elettronici, ma li abbiamo Ferrero: “La sicurezza per noi è una parte della prote- business e non solo transazionale”.

 torna al sommario 7 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE MOBILE Xiaomi ha tolto i veli sul nuovo top di gamma, Mi 9 Pro, dotato di nuove modalità di ricarica veloce e supporto al 5G Xiaomi Mi Mix Alpha incredibile: tutto schermo per davvero. Arriva anche il nuovo Mi 9 Pro A fianco del nuovo Mi 9 Pro, Xiaomi stupisce tutti con il nuovo ed estremo Mi Mix Alpha: è tutto schermo per davvero

di Pasquale AGIZZA upporto alla rete 5G, nuovo processore top di gamma, ricarica super veloce e solito prezzo Smolto conveniente. Sono queste le caratteristiche principali del Mi 9 Pro, il nuovo top di gamma della casa cinese che va a ritoccare verso l’alto le già importanti specifiche del Mi 9. Partiamo proprio dal processore, con Xiaomi che utiliz- zerà per il Mi 9 Pro un processore Snapdragon 855+. L’octa-core della casa americana migliora leggermente le prestazioni rispetto al già ottimo Snapdragon 855 utilizzato per il Mi 9. Mi 9 Pro, inoltre, supporterà le reti 5G di nuova generazione, ma nonostante questa caratteristica sia quella più pubblicizzata, uscirà anche in versione 4G. Un altro grande miglioramento rispetto al Mi 9 “liscio” è da ricercarsi nella batteria, che passa da 3.300 mAh a 4.000 mAh. Migliora anche la ricarica rapida, che adesso supporta fino a 45 W con il carica- tore incluso nella confezione (mancava, invece, nella dotazione di Mi 9). Miglioramenti anche per quel che prezzi di Mi 9 Pro destinati al mercato cinese. Si parte riguarda la ricarica wireless che adesso vanta una po- dall’equivalente di 473 per 8 GB di RAM e 128 GB di tenza di 30 W. Per supportare questa funzione Xiaomi spazio di archiviazione e si arriva a 550 euro per 12 GB ha completamente ridisegnato il suo pad di ricarica, di RAM e 512 GB di archiviazione. che adesso presenta tecniche di cablaggio e raffred- damento all’avanguardia. Il Mi 9 Pro porta in dote an- Mi Mix Alpha, il nuovo concetto di tutto che la possibilità di ricaricare gli altri dispositivi Xiaomi, schermo con una potenza di 10 W. Oltre al Mi 9 Pro, Xiaomi continua la sua ricerca di so- Invariati, invece, schermo e comparto fotografico. Lo luzioni tecnologiche innovative con il nuovo Mi Mix Al- schermo resta lo stesso AMOLED da 6,39 pollici e riso- pha. Stupisce il nuovo schermo, chiamato dalla società luzione FullHD+ già apprezzato nel Mi 9 (qui la recen- cinese Surround Screen, che circonda completamente sione completa), e resta uguale anche la configurazio- il telefono. Xiaomi estremizza il concetto di display Full ne a tripla camera posteriore con sensore principale da Screen, portando il rapporto schermo-scocca al 180,6% 48 MP, affiancato da un sensore ultragrandangolare e (considerando entrambi i lati dello smartphone). Sarà da 20MP ultragrandangolare e una terza fotocamera un teleobiettivo. Xiaomi ha sottolineato, però, che sul presente, infatti, solamente una “striscia” di titanio da 12MP con lunghezza focale doppia rispetto al sen- nuovo Mi 9 Pro saranno presenti degli aggiornamen- posteriore per alloggiare le fotocamere.Fotocamera sore principale. Anche la scheda tecnica mostra tutta ti che miglioreranno lievemente la qualità fotografica che, per tenere il passo dello schermo, sarà anch’essa la voglia di Xiaomi di primeggiare. Il processore sarà il rispetto al fratellino. A chiudere il cerchio delle caratte- estrema. Sarà infatti la prima fotocamera al mondo da potentissimo Snapdragon 855+ che, come visto prima, ristiche tecniche, c’è da segnalare anche l’utilizzo di un 108 MP, e vanterà una risoluzione di 12032x9024 pixel. equipaggerà anche il Mi 9 Pro. L’unica configurazione nuovo speaker, che si configura come l’altoparlante più Xiaomi punta l’accento sulle ottime prestazioni anche ufficializzata vanta 12GB di RAM e 512GB di spazio libe- grande e di maggiore qualità mai usato dal produttore in situazione di scarsa luminosità. Il comparto fotogra- ro. Si tratta di un prodotto concettuale: sarà prodotto su cinese per i suoi telefoni. Per ora conosciamo solo i fico potrà contare, poi, su una fotocamera secondaria piccola scala e avrà un prezzo di circa 2.800 dollari.

 torna al sommario 8 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE MOBILE Dopo qualche mese OnePlus è pronta a rinnovare la sua gamma: esce OnePlus 7T. Prezzo e disponibilità per l’Italia ignoti Anteprima OnePlus 7T, uno smartphone concreto Ed è persino migliore di OnePlus 7 Pro OnePlus 7T non solo migliora il OnePlus 7, ma anche il OnePlus 7 Pro. Diversi aspetti ci hanno convinto, qualcun altro meno

di Roberto PEZZALI nePlus 7T è ufficiale: OnePlus ha tolto i veli allo smartphone che raccoglie dopo pochi mesi O l’eredità di OnePlus 7 e lo migliora sotto tutti i punti di vista. Lo abbiamo da una settimana circa, quando OnePlus ha consegnato i prodotti, e non ab- biamo voluto fare le corse per una recensione affret- tata: l’aggiornamento software di OxygenOS è arrivato da poco e soprattutto non sappiamo il prezzo, elemen- to fondamentale per dare un giudizio. La prima buona notizia è Android 10 preinstallato: ci troviamo davanti ad uno smartphone che avrà una lon- gevità altissima. OnePlus aggiorna, è veloce nel farlo, e questo OnePlus 7T arriverà ad Android 12, anche 13. Lo smartphone ha un design un po’ particolare: l’oblò posteriore a rilievo, che ospita le fotocamere, può pia- cere e non piacere ma almeno è qualcosa di diverso. un nuovo sistema di ricarica veloce da 30 watt, 5V valide motivazioni per correre a comprarlo se si ha Il rivestimento posteriore, satinato e con una sfumatu- x 6 ampere, che porta la batteria al 70% in meno di già in tasca uno smartphone recente. Questo vale per ra a gradiente, è piacevole al tatto e non lascia neppu- un’ora. Nuovo anche il sistema di vibrazione. OnePlus, ma vale anche per tutti gli altri: il mercato re troppe impronte, anche se molti saranno tentati di Dove però il OnePlus 7T migliora rispetto al OnePlus degli smartphone non è più guidato dalle novità ma usare la cover trasparente nella confezione. 7, e anche rispetto al OnePlus 7 Pro, è nel reparto fo- da un semplice aggiornamento di gamma che porta Lo schermo anteriore è nuovo: un AMOLED con lu- tocamere. La fotocamera principale resta la Sony da sui vari prodotti funzioni che, prima o poi, avranno tut- minosità massima di circa 1000 nits da 6.55” (1.080 x 48 megapixel IMX586 con obiettivo stabilizzato a 7 ti. L’unico motivo per cui scegliere OnePlus, prezzo a 2.400 pixel) con un piccolo notch a goccia nella parte elementi. Una buona fotocamera, ma su un prodotto parte se fosse davvero competitivo, è la velocità con alta. Il rapporto di forma è un allungatissimo 20:9, e di questa classe forse si poteva osare un po’ di più: la quale l’azienda garantisce gli aggiornamenti, non questo dovrebbe far riflettere perché i tanto criticati queste fotocamere da 48 megapixel, preferite soprat- tanto quelli di sicurezza quanto le nuove versioni del 21:9 del Sony Xperia 1 e Xperia 5 non sono poi così tutto dai produttori cinesi, di buono hanno la risolu- sistema operativo. L’assenza di grosse novità è anche distanti. zione ma sono parecchio deficitarie sotto altri aspetti, un bene perché non porta a svalutare più di tanto i Lo schermo è HDR10+, e ha un refresh rate di 90 Hz come la dinamica. L’obiettivo della camera principale vecchi prodotti, anche se questo OnePlus 7T è sicu- ovviamente solo sulle applicazioni compatibili e all’in- è decisamente luminoso, f/1.6. La seconda fotocame- ramente migliore del OnePlus 7 Pro, smartphone che terno delle app di sistema. Il display è di nuova con- ra è ultra grandangolare, 117° di angolo di visione: non soprattutto per le dimensioni e il peso non è stato uno cezione: riduce del 40% circa la luce blu emessa e è stabilizzata, ha un sensore da 16 megapixel e un dei più apprezzati degli ultimi mesi. soprattutto può essere pilotato anche in modalità “DC gruppo ottico che può funzionare anche da super ma- Design a parte, che è soggettivo, ci sarebbe piaciuto Dimming”, riducendo quindi la luminosità agendo di- cro, con una messa a fuoco ravvicinata da 2.5cm. Una vedere da OnePlus uno sforzo in più lato fotocamere: rettamente sul voltaggio e non tramite PWM, modalità cosa simile l’ha fatta Huawei su Mate 20 Pro e P30 quel sensore da 48 megapixel ormai è strausato, for- questa che potrebbe provocare un po’ di fastidio in Pro. Infine il tele, anche se non sarebbe corretto parla- se una soluzione con meno pixel e sensore più gran- soggetti sensibili. Sotto lo schermo il sensore per le re di tele: 12 megapixel di risoluzione, obiettivo 54 mm de avrebbe portato più benefici. Ma nel complesso, impronte digitali, di tipo ottico, che secondo OnePlus equivalente e lente f/2.2. OnePlus ha lavorato molto se il prezzo fosse vicino ai 600 euro, ci troveremmo è molto più veloce del precedente. sulle modalità di scatto, soprattutto quella notturna, comunque davanti ad un prodotto solido e senza Il processore è lo Snapdragon 855+, e in Italia arriverà e solo una prova dirà se le foto sono effettivamente fronzoli, da prendere in seria considerazione. la versione da 8 GB con 128 GB di storage. OnePlus migliorate rispetto a quelle del OnePlus 7 Pro. La disponibilità per l’Italia, come per il prezzo, non è ha cambiato anche la batteria, 3800 mAh, assistita da OnePlus 7T è un ottimo smartphone, ma non ci sono ancora confermata: ci sarà da aspettare.

 torna al sommario 9 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE PC Il Surface Neo è un piccolo oggetto del desiderio, ma lo potremo toccare solo a fine 2020 Surface Phone Surface Neo arriva nel 2020. Due schermi esiste, è Surface Duo comandati da un Windows 10X tutto nuovo Ha 2 schermi La tastiera magnetica dà vita alla Wonder Bar e Windows 10X governa le app sullo schermo ed è basato su di Sergio DONATO Android ’hardware presentato da Microsoft Surface Duo prova a all’evento di New York era stato far tornare Microsoft L previsto in larga parte, compreso il nel mondo a pesante Surface con doppio schermo, ma quando questo è comparso sul palco ha lasciato personalizzazione di davvero una buona impressione. Stiamo Android alla quale ha parlando di Surface Neo, che arriverà collaborato Google. Lo nel 2020: due schermi pieghevoli uniti da una cerniera, una tastiera magneti- vedremo nel 2020 ca fisica sullo schermo e Windows 10X creato appositamente per governare il di Sergio DONATO tutto. Ci sono voluti due anni di sviluppo e centinaia di ingegneri concentrati sul progetto per tirare fuori il Surface l’app può essere trascinata Neo. A prima vista, il timore è sta- anche al centro della cer- to che si trattasse della “moda del niera affinché si distribuisca pieghevole” che ha causato vitti- interamente su entrambi gli me illustri, poi Carmen Zlateff di schermi. Ovviamente, Win- Microsoft ha aperto il Neo e ha co- dows 10X gestisce anche minciato a mostrare le possibilità la rotazione del dispositivo Microsoft non sembra essersi arre- del doppio schermo, della tastiera e quindi delle app aperte. sa alla sconfitta di Windows Phone magnetica e Windows 10X. Le app necessitano di un e ci riprova con Surface Duo: un discorso a parte. Windows dispositivo pieghevole con dop- Due schermi 10X si affiderà alle Progressi- pio schermo, come il Neo, ma più e Windows 10X in “chiplet” separati che si sovrappon- ve Web Apps (PWA), Universal Windows piccolo. E soprattutto che è anche Surface Neo pesa 655 grammi, comple- gono l’uno sull’altro per creare un siste- App (UWP) e ad app che dovranno es- uno smartphone. Come il Neo, ha tamente aperto è spesso 5,6 mm e i due ma completo su un chip. Una soluzione sere progettate per godere del doppio gli stessi due schermi pieghevoli, schermi da 9” in Gorilla glass sono rac- adatta a un dispositivo sottile ma poten- schermo offerto da Surface Neo. ma più piccoli. Si tratta di due pan- cordati da una cerniera che li separa e te come il Surface Neo. Al suo interno nelli da 5,6” che completamente che contiene 60 microcavi che permet- c’è una GPU di undicesima generazio- La tastiera dà vita alla aperti formano uno schermo unico, teno il passaggio dei dati tra gli scher- ne. Windows 10X è stato pensato per i Wonder Bar diviso dalla cerniera, di 8,3”. Ma mi. Gli schermi possono essere piegati dispositivi del futuro, specie per quelli Andando avanti nella presentazione, ciò che lo rende diverso dal pre- di 360°, fino a formare un dispositivo previsti dal futuro di Microsoft. Tocca al Carmen Zlateff ha poi fatto ruotare, sente dei dispositivi di Microsoft è composto solo di display sulla faccia nuovo sistema operativo occuparsi di come una cover, una sottile tastiera ma- la connessione alla rete cellulare. anteriore e posteriore, come già visto gestire i due schermi del Surface Neo. Al gnetica - con ricarica wireless - su uno Surface Duo è di fatto uno smar- in altri pieghevoli. Interamente aperto, momento Windows 10 X si presenta sen- degli schermi. La parte di display non tphone pieghevole con un fattore il Surface Neo mette a disposizione uno za uno “Start”, ma con un elenco di icone occupata dalla tastiera ha quindi assun- di forma più vicino alla produttività schermo da 13”. Dentro c’è il processore che rappresentano le app a disposizio- to quella che Microsoft chiama la Won- professionale che all’uso casuale. di Intel Lakefield su architettura Sunny ne. Le app possono essere divise tra gli der Bar. È possibile usare questa sezio- Gli schermi possono essere piega- Cove da 10nm, e che è di tipo stacked, schermi e un’app può richiedere l’uso ne come un grande trackpad, ma anche ti di 360° e uno può diventare una ovvero “impilato”. Ciò consente a Intel di del secondo display per aprire il link di come superficie per il riconoscimento tastiera digitale. Supporta la nuova suddividere diversi componenti del PC una pagina internet, per esempio. Ma calligrafico attraverso la nuova Surface Surface Pen che si aggancia ma- Pen. E può visualizzare anche contenu- gneticamente al retro di uno degli ti, come uno streaming di Netflix, che schermi e dentro, per ora, non ha andrà a occupare una parte della sezio- Windows 10. Surface Duo sfrutta ne, riducendo la propria finestra mentre una versione di Android pesante- lo si trascina sulla Wonder Bar. mente modificata da Google, alme- Windows 10X e il Surface Neo sono un no nell’aspetto. Arriverà nel 2020 duetto che deve ancora conoscersi a e presto sapremo se la collabora- fondo. Le premesse sembrano ottime, e zione tra Microsoft e Google andrà Microsoft avrà a disposizione ancora un avanti o Windows 10 X - su cui è intero anno per fare le cose per bene. basato Surface Neo - si prenderà L’uscita di Surface Neo è prevista infatti tutto quello che Microsoft ha pen- per le vacanze natalizie del 2020. sato per avere due schermi.

 torna al sommario 10 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE PC Microsoft si mette in proprio e sviluppa in casa il processore ARM alla base del Surface Pro X Windows 10 è Svelati Surface Pro 7, Laptop 3 e Pro X su 900 milioni di dispositivi Ecco le novità hardware di 7 Pro 7 guadagna la USB Type-C, Laptop 3 si apre ad AMD e Pro X monta il primo processore ARM resiste, ma di Pasquale AGIZZA uona autonomia, ricarica rapida da la fine è vicina record, leggerezza e stile. Sono le Windows 10 è arrivato a B caratteristiche comuni delle solu- quota 900 milioni. Tanti zioni presentate da Microsoft a New York. sono i dispositivi e i PC Surface Pro 7, Surface Laptop 3 e Surface Pro X i dispositivi, con Microsoft che si sui quali è installato il mette in proprio e sviluppa in casa il pro- sistema operativo di cessore ARM alla base del Surface Pro X. Microsoft. Risultato a Surface Pro 7: finalmente USB-C splay Port della precedente generazione. cessori Intel (fino all’i7), mentre la versione ridosso dell’evento di Partiamo dal Surface Pro 7, l’evoluzione Microsoft parla di un’intera giornata lavo- da 15 potrà contare anche su processori New York in cui l’azienda del tablet professionale di Microsoft. La rativa di autonomia; la ricarica rapida cari- AMD con scheda video RX Vega 11. Sur- ha mostrato i nuovi novità più importante è rappresentata ca il dispositivo dallo 0 all’80% in un’ora. face Laptop da 15 pollici potrà ospitare dall’utilizzo dei nuovi processori Intel di Disponibile sul sito Microsoft a 919 euro. fino a 32 GB di RAM. aL versione da 13,5 Surface decima generazione. Sarà possibile sce- pollici, invece, può arrivare a un massimo gliere fra Intel Core i3, i5 ed i7 di decima Surface Laptop 3 di 16 GB. Per entrambi, però, lo spazio per di Sergio DONATO generazione, affiancati da 4, 8 o 16 GB di anche con AMD Ryzen l’archiviazione può arrivare fino a 1 TB. 900 milioni e non sentirli. Non si RAM a seconda del modello. Invariato lo Oltre ai processori Intel Ice Lake di deci- Anche sulla nuova versione di laptop è tratta di anni, ma di tutti i dispo- schermo, che rimane da 12,3” (2736x1824) ma generazione, Microsoft ha presentato presente la ricarica rapida. Capitolo prezzi sitivi nel mondo - soprattutto PC e conserva il rapporto di forma 3:2 dei anche un modello con processore AMD che vede il Surface Laptop da 13,5 polli- - che sono governati da Windows Surface. Cambia la dotazione delle por- Ryzen. Il Surface Laptop 3 sarà disponi- ci in vendita, nella versione base, a 1.169 10. E l’aumento non ha alcuna te, con la USB Type-C che si affianca alla bile in versione da 13,5 e da 15 pollici. La euro. Prezzo che sale a 1.399 euro per intenzione di arrestare la propria USB Type-A e sostituisce l’uscita video Di- versione da 13 utilizzerà unicamente pro- la versione base da 15 pollici. Preordini corsa. aperti sul sito Microsoft. A parlare dei numeri di Windows 10 è stato Yusuf Mehdi, vicepre- Surface Pro X, il tablet sidente di Microsoft, in un tweet, PC Rockstar ha ufficializzato la versione PC dell’epopea western con processore fatto in casa nel quale afferma entusiasta che, Chiusura dedicata al Surface Pro X, il a parità di periodo, negli ultimi 12 Red Dead Redemption 2 ufficiale su nuovo arrivato nella famiglia Pro. Il tablet mesi si sono aggiunti dispositivi stupisce per dimensioni e peso, con uno Windows 10 al totale come mai spessore di soli 5,3 mm e il valore record prima d’ora. I 900 milioni di di- PC dal 5 novembre, ma non su di appena 762 g. Surface Pro X si basa spositivi dichiarati vengono fuori sull’inedito processore ARM Microsoft da un rapporto interno, che arriva di Pasquale AGIZZA SQ1, una CPU sviluppata dalla casa di a ridosso dell’evento del 2 otto- oche cose hanno stuzzicato la fantasia dei Redmond, in collaborazione con Qual- bre a New York. videogiocatori come l’uscita della versione comm, sulla base dello Snapdragon 8CX. Windows 7, con una fine predesti- P PC di Red Dead Redemption 2. Dopo mesi Non sono noti i valori di clock di questa nata al 14 gennaio 2020, sta alla di indiscrezioni, è ufficiale: l’epopea western di soluzione, ma i dati parlano di un con- porta e guarda allontanarsi Win- Arthur Morgan arriva su PC, insieme all’espan- sumo di circa 7 W rispetto ai 2 W dello dows 10, il figliol prodigo derivato sione multigiocatore Red Dead Online. La data Snapdragon. Possiamo aspettarci, quin- da un sistema operativo che ha da segnare in rosso è il 5 novembre, ma non per di, prestazioni molto più alte rispetto agli contribuito a risollevare l’immagi- gli utenti Steam. Gran parte delle attese è legata alla parte grafica, già eccezionale su altri dispositivi Windows 10 on ARM visti ne e la stabilità di Windows. console, ma che promette di far segnare nuove vette di fotorealismo su PC. Rockstar ha finora. Soluzione personalizzata anche Tuttavia, a osservare i dati di dichiarato che la nuova versione offrirà miglioramenti netti sia a livello grafico che a livel- per quel che riguarda la scheda grafica, agosto 2019 pubblicati da Net- lo tecnico. Ci saranno nuove armi, alcune nuove missioni che amplieranno la modalità che secondo Microsoft raggiungerebbe marketshare, si nota che Win- storia e tutti gli ultimi aggiornamenti riguardanti Red Dead Online. I preordini apriranno prestazioni migliori di quelle console di dows 7 è ancora presente sul il 9 ottobre sul Rockstar Games Launcher, la piattaforma Rockstar di cui abbiamo par- attuale generazione. Il display misura 12 36% dei desktop e dei laptop lato. Ordinandolo da questo lido, sarà possibile ottenere due giochi Rockstar gratis, a pollici con formato 3:2 e vanta una risolu- mondiali, ma con una forbice scelta fra GTA III, GTA Vice City, GTA San Andreas, Bully, LA Noire e Max Payne 3. Molto zione di 2880x1920 pixel. All’interno del- sempre più aperta. Significa che ricchi anche i bonus in-game, fra cui spiccano i 50 lingotti d’oro in regalo per la modalità lo chassis c’è anche l’alloggiamento per 3 PC su 10 hanno a bordo ancora online. Dal 23 ottobre, invece, sarà possibile effettuare la prenotazione anche da Game- la Surface Pen di nuova generazione, un sistema operativo vecchio di Stop e dagli store online Epic Games, e Humble Store. che funge anche da caricabatterie per la “due versioni”, e che fa mangiare Red Dead Redemption sarà disponibile anche su Google Stadia. Molto complicata, inve- penna stessa. Surface Pro X è già dispo- la polvere anche al povero Win- ce, la relazione con Steam. Il gioco non sarà rilasciato a novembre sulla piattaforma Val- nibile, in preordine, sul sito di Microsoft. dows 8.1, ormai fermo al palo con ve e le uniche indicazioni sulle tempistiche parlano di un generico arrivo a dicembre. Costerà 1.169 euro. il 4% di share.

 torna al sommario 11 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE PC Microsoft ha sganciato la bomba mostrando per la prima volta il nuovissimo sistema operativo per dispositivi con doppio schermo Windows 10X: tutto quello che c’è da sapere sul nuovo sistema operativo di Microsoft Windows 10X girerà, nella fase iniziale, solo su processori con architettura x86. Per i processori ARM ci sarà da attendere

di Mirko SPASIANO uello che ha avuto luogo a New York è sta- to l’evento Surface più interessante dal 2015. Q Anzi, si potrebbe dire che è stato il più impor- tante in assoluto, perché, oltre al già anticipato lancio del Surface Pro 7 e Pro X, del Surface Laptop 3 – nelle varianti da 13 e 15 pollici – e di ciò che era conosciuto come Centaurus, ovvero Surface Neo, Microsoft ha tolto i veli da uno smartphone pieghevole… Android. Tuttavia, a costo di tralasciare quella che sembra la notizia più succosa, ci si focalizzerà qui su Windows 10X: il nuovo sistema operativo di casa Redmond che farà girare il Surface Neo. Spiegare cos’è è tutt’altro che semplice, anche perché mancano ancora tante tessere del puzzle. Del resto, il debutto è ancora lon- tano. Cominciamo, perciò, col dire ciò che sicuramen- te non è. Innanzitutto, non è il nuovo Windows 10 S, Windows Core OS: la piattaforma ha messo a punto la Universal Windows Platform o “Windows 10 in modalità S”, che, come spiegammo software definitiva (UWP), l’attuale piattaforma unificata per lo sviluppo oltre due anni fa, è semplicemente Windows 10 Pro Forse farà sorridere l’appellativo “definitivo”, se si delle applicazioni. I sistemi operativi per PC, tablet, con alcuni componenti software disattivati. In secon- pensa che la stessa definizione era stata attribuita a smartphone e , però, sono rimasti ancora una do luogo, ma ben più importante, non è “la prossima Windows 10 – senza X, quello oggi installato su oltre volta separati, nonostante ad oggi tutti i dispositivi versione di Windows 10”: in altri termini, i dispositivi 900 milioni di PC –. Ai più attenti non sarà sfuggito Windows possano potenzialmente eseguire le me- attualmente sul mercato – PC, tablet e 2-in-1 – pre- neanche che nel 2012, in concomitanza con il lancio desime applicazioni – se sviluppate secondo i cano- sumibilmente non la vedranno mai. Infine, non sarà di Windows 8, si era già cominciato a parlare di siste- ni della UWP –. un sistema operativo destinato al solo Surface Neo, ma operativo unificato. Tuttavia, ciò che Microsoft ha È a questo punto che entra in scena la cosiddetta ma verrà distribuito a tutti gli storici partner hardwa- portato sul mercato con Windows 8 non è neanche Composable Shell, o sinteticamente CShell. Tratta- re di Microsoft. Windows 10X, dunque, è un sistema si di un’interfaccia modulare e adattiva, in grado di operativo tutto nuovo, plasmato specificamente per mutare l’esperienza utente in funzione della con- dispositivi dal form factor innovativo, come Surface figurazione hardware. La modularità è frutto della Neo, ovvero dispositivi con più schermi o schermi compartimentalizzazione di tutti i componenti di pieghevoli. Si tratta dello stesso “Windows Lite” Windows: per fare qualche esempio – anche cor- – o anche Santorini, a dire il vero – di cui si è sen- rendo il rischio di semplificare eccessivamente tito parlare fino a qualche giorno fa. Nello specifico, – esiste un modulo per la telefonia, uno per l’ese- Windows 10X è solo una delle tante declinazioni che cuzione dei tradizionali programmi Win32, uno per avrà Windows Core OS, la nuova iniziativa di casa la realtà aumentata/mista e, appunto, uno per con- Redmond atta a creare un sistema operativo modu- figurazioni dual-display. Compilando esclusivamen- lare, “definitivo”, che si adatti a tutti i dispositivi ed i te i moduli strettamente necessari, si ottiene il co- contesti di utilizzo. siddetto “composer”, un sistema operativo snello, lontanamente paragonabile a Windows Core OS. efficientee modellato per specifiche caratteristiche Con Windows 8, Microsoft non ha fatto altro che uni- hardware. ficare la base dei suoi sistemi operativi: ha gettato La conseguenza più immediata di questa modularità le basi per quello che viene comunemente definito è un’accelerazione significativa nell’aggiornamento OneCore. Sostanzialmente, da allora, PC, smartpho- e nello sviluppo di Windows. Infatti, quando verrà ri- ne, tablet e Xbox hanno sempre condiviso lo stesso scontrato un bug o qualora si decidesse di introdurre core, ma montavano sistemi operativi differenti. Del qualche nuova funzionalità, gli ingegneri Microsoft resto, ciascuna versione girava soltanto su hardware potranno intervenire sui singoli componenti, senza con un’architettura specifica e sfoggiava la propria dover compilare un’intera build del sistema opera- piattaforma per le applicazioni. A titolo di esempio, tivo. Lo stesso dicasi in fase di aggiornamento lato- basti ricordare che le applicazioni per Windows 8 utente: quando aggiornerà il suo dispositivo, verran- non erano compatibili né con Windows Phone 8, né no toccati esclusivamente i moduli pertinenti e non tantomeno con Xbox (e viceversa). l’intero sistema operativo. Inoltre, le innovazioni ap- Soltanto nel 2015, con il debutto di Windows 10, portate ad un singolo componente potranno essere gli ingegneri Microsoft hanno ultimato il cosiddetto OneCore, omogeneizzando il kernel ed il core per segue a pagina 13  tutti i dispositivi Windows. Parallelamente, Microsoft

 torna al sommario 12 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE

PC riposizionarsi automatica- Windows 10X mente a seconda della po- sizione della tastiera). Con segue Da pagina 12  il supporto degli sviluppa- tori, poi, le possibilità sono condivise da tutti i composer. Per fare un esempio, infinite. anche il Surface Neo potrà beneficiare del lavoro Ma l’aspetto forse più che Microsoft ha fatto sull’HDR per l’Xbox One. interessante – sebbene non sia stato affrontato Windows 10X: un sistema operativo nel corso della conferen- innovativo, ma dannatamente za – è che Windows 10X familiare non sarà limitato alle sole D’accordo, ma allora cos’è Windows 10X? È, appun- applicazioni che aderisca- to, uno dei composer a cui si è appena fatto riferi- no alla Universal Windows mento e, in particolare, quello per dispositivi con Platform: in altri termini, doppio schermo o con schermo pieghevole. Anche sarà possibile pescare nello sterminato catalogo di ri con architettura x86: Intel, per il momento è una HoloLens 2, Surface Hub 2X e Xbox Project Scarlett programmi Win32 tradizionali in caso di necessità. scelta obbligata. Per i processori ARM ci sarà da at- – i cui debutti sono previsti rispettivamente a breve, Certo, è chiaro che l’utilità di questa possibilità sarà tendere. intorno a marzo e nella stagione natalizia del prossi- comunque limitata dal form factor e dalle caratteri- mo anno – parteciperanno alla festa Windows Core stiche hardware del dispositivo; tuttavia, già che gli Windows 10X debutterà a fine 2020 OS con il proprio composer. A dire il vero, c’era an- utenti possano utilizzare il proprio browser preferito, Ovviamente occorre tenere ben presente che quan- che un altro dispositivo che avrebbe dovuto unirsi ai e non soltanto Edge – come accadeva con Windows to si è visto al Surface Event non vedrà le luci della festeggiamenti ed era conosciuto come Andromeda: 10 S o, andando ancora più indietro nel tempo, con ribalta prima di un anno da oggi, per cui molto po- il “Surface Phone”. Tuttavia, preso atto delle tante Windows RT –, è un enorme passo avanti. trà ancora cambiare. Ma allora perché mostrare un mancanze nel , in quel di Redmond L’esecuzione di programmi Win32 sarà resa possibi- prodotto, sia nella sua veste hardware, che software, hanno probabilmente fatto la scelta giusta, virando le impiegando l’apposito modulo di CShell, a cui si è con tutto questo anticipo? La motivazione è dupli- su Android per quello che Microsoft ha battezzato ce: innanzitutto, per evitare che trapelassero troppe come Surface Duo. informazioni – magari mal riportate – su questo si- L’esperienza utente che offrirà Windows 10X sarà stema operativo e per avere la possibilità di crea- diversa da quella offerta da Windows 10 come lo re una “narrazione” per Windows 10X. In secondo conosciamo oggi, ma comunque familiare. Per cita- luogo, ma non certo per importanza, per richiamare re qualche esempio, ci sono il menu Start, la barra l’attenzione degli sviluppatori sul nuovo paradigma degli strumenti e l’Action Center, ma in una nuova dual-display. In questo modo, quando arriverà sul veste. Spariscono le live tile – sorte che toccherà mercato ci potrà essere un parco applicazioni otti- anche a Windows 10 – ma restano paradigmi ormai mizzate per questo nuovo form factor. fortemente radicati in Windows: lo split screen per Chiudiamo ora con una piccola considerazione sul visualizzare due applicazioni affiancate e le gesture nome “10X”. Pare che sia ispirato a Windows 10 “ex- per la gestione delle finestre. pression”, come a voler sottolineare che si tratta di Come da tradizione Windows 10, le modalità di inte- una nuova declinazione di Windows 10. Si tratta in- razione saranno molteplici, spaziando dal touch, fino accennato in precedenza. Ciò si traduce nell’esecu- dubbiamente di una scelta rischiosa, trattandosi di alla combo mouse/tastiera, passando per i pennini zione di queste applicazioni all’interno di “sandbox” un sistema operativo nuovo. Tuttavia, il paracadute attivi. Nel corso della conferenza, Microsoft ha mo- sicure che verranno avviate solo nel momento del del supporto alle applicazioni Win32 fa sì che non strato come Windows 10X sia context-aware, ovvero bisogno. In altri termini, Windows 10X caricherà il si tratti di un azzardo completo. Paradossalmente, come sia in grado di interpretare le modalità con le sottosistema Win32 soltanto quando l’utente lance- l’introduzione e la diffusione di questo nuovo form quali l’utente sta interagendo con il dispositivo. Ap- rà un’applicazione “legacy”, non aderente alla Uni- factor potranno perfino beneficiare alla Universal poggiando la tastiera magnetica del Surface Neo su versal Windows Platform. Ciò consentirà di limitare Windows Platform, perché è davvero difficile imma- uno degli schermi, la porzione rimanente si adatta l’impatto sul sistema, sia in termini di prestazioni, che ginare applicazioni legacy dare il meglio di sé in una in maniera proattiva, trasformandosi nella Wonder di integrità per via delle sandbox. configurazione dual-display. Chissà, con la prolifera- Bar: un touchpad, un selettore per le emoji, una fi- Infine, per quanto riguarda la piattaforma hardware, zione di Progressive Web Apps e di applicazioni uni- nestra per i video di Netflix e YouTube, un campo per pare che, almeno nella fase iniziale, Windows 10X versali, un giorno potrebbe anche essere resuscitato la scrittura con il pennino (tra l’altro, è in grado di sarà in grado di girare esclusivamente su processo- Andromeda.

 torna al sommario 13 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE ENTERTAINMENT Presentati i nuovi dispositivi Echo con “a bordo” un’Alexa con nuove abilità Amazon porta Amazon Echo e Echo Dot tutti nuovi in Italia i dispositivi Arrivano anche i nuovi Flex e Studio Wi-Fi Mesh Tra i nuovi dispositivi Echo, un diffusore con cinque altoparlanti e compatibile con Dolby Atmos di eero. Prezzi di Sergio DONATO da 109 euro ega evento Amazon a Seattle: Amazon porta per la arrivano nuovi dispositivi Echo, prima volta in Italia i M incluso un nuovo diffusore hi-end dispositivi Eero dedicati chiamato Echo Studio con ben cinque altoparlanti e compatibilità con Dolby At- alle reti Wi-Fi Mesh mos. Tutti i dispositivi godono ovviamente per ridurre i “buchi” di dell’integrazione con l’assistente Alexa. Si rete dove non arriva la parte dal nuovo Echo, rivestito in tessuto e con un design dalle linee più morbide, connessione mentre i colori restano sui toni sobri del Echo Studio è un vero diffusore velocemente” per regolare il ritmo della blu-grigio, dell’antracite, del grigio chiaro hi-end voce di Alexa, mentre il comando “Alexa, di Giuseppe RUSSO e del grigio melange. La sensazione è Echo Studio, invece, è pensato per la mi- parla a velocità normale”, riporterà la par- che il nuovo Echo abbia fagocitato Echo gliore resa sonora. Amazon gli ha dato lantina dell’assistente alla velocità stan- Plus, viste le somiglianze anche sotto il cinque altoparlanti direzionali integrati: dard. Alexa adesso può anche sussurrare profilo audio. Il woofer da 7,6 cm infatti ha un tweeter da 2,5 cm, tre midrange da se l’utente le domanderà qualcosa sus- la stessa dimensione, ma cresce il volu- 5 cm e un woofer da 13,3 cm che non surrando. Può sembrare una facezia, ma me posteriore che dovrebbe raggiungere vede l’ora di gestire i 330 W di potenza ha una sua utilità quando la nostra voglia frequenze sonore più basse. Il prezzo è massima promessi dall’amplificazione. I di non fare rumore si scontra con le rispo- fissato a 99,99 euro. Echo Flex è inve- bassi beneficiano della configurazione in ste ad alta voce degli assistenti intelligen- Amazon ha annunciato l’arrivo in ce un “altoparlante da muro”. Si collega down-firing con apertura nella parte infe- ti. Seguendo un po’ la scia delle decisioni Italia dei nuovi dispositivi per reti direttamente alla presa elettrica ed è riore del mobile. L’amplificatore è in classe di Apple e Google circa gli ascolti degli mesh eero. Il produttore assicura adatto a tutte quelle soluzioni abitative D con transistor su una frequenza di aper- assistenti vocali e la privacy degli utenti, che l’installazione richiede pochi che dispongono di poco spazio; oppure tura e chiusura di 100 KHz, il DAC è da Amazon ha dato ad Alexa la capacità di minuti e garantisce un supporto può essere considerato un “punto Alexa” 24 bit e Amazon dichiara che Echo Studio fare riascoltare, se richiesto, il comando continuo tramite aggiornamen- per una stanza nella quale non si ha bi- è in grado di rilevare automaticamente appena ricevuto. Tramite “Alexa, dimmi ti automatici del software che sogno di una qualità audio eccezionale, l’acustica dell’ambiente e ottimizzare la ri- cosa hai sentito” l’assistente leggerà la dovrebbero migliorare le perfor- ma non si vuole rinunciare ai servigi del- produzione audio. Echo Studio è compa- richiesta vocale più recente. Se invece si mance e la sicurezza nel tempo. I l’assistente di Amazon. Echo Flex ha una tibile inoltre con Dolby Atmos e Sony 360 domanderà “Alexa, perché hai fatto que- prodotti commercializzati a partire porta USB che può essere usata per rica- Reality Audio. È possibile abbinare uno o sto?”, Alexa fornirà una breve spiegazio- da novembre saranno due: eero ricare un dispositivo oppure aggiungere due dispositivi Echo Studio a determinati ne sulla sua risposta alla ultima richiesta e eero Pro. Saranno configurabili un accessorio opzionale, come una luce dispositivi Fire TV per la riproduzione au- vocale. Questa funzione sarà attiva entro tramite software dedicato TrueMe- notturna intelligente o un sensore di mo- dio con suono multicanale e supporto per la fine dell’anno. Dopo aver aggiunto il sh che consentirà un’ampia perso- vimento. Il prezzo è di 29,99 euro. i formati Dolby Atmos, Dolby Audio 5.1 e comando per poter cancellare quello nalizzazione, oltre ad ottimizzzare Echo Dot viene aggiornato con un pic- audio stereo. Echo Studio ha anche un che è appena stato detto, Alexa compie il routing dei dati per per evitare colo schermo LED che può mostrare hub Zigbee per il controllo dei dispositivi un ulteriore passo in avanti, attraverso congestioni, buffering e interru- l’ora o la temperatura esterna, ma anche domestici intelligenti compatibili. Il costo l’auto-cancellazione, disponibile entro la zioni di segnale, garantendo una visualizzare timer e sveglie: quest’ultime è di 199,99 euro. fine dell’anno. Con questa funzionalità gli migliore esperienza Wi-Fi in tutta la si possono posticipare toccando la parte utenti potranno scegliere di fare cancella- casa. La versione Pro di eero offre superiore del dispositivo. L’aggiunta del- Alexa ha imparato a sussurrare re automaticamente le registrazioni vocali un segnale più potente, con fre- lo schermo per l’ora, e quindi soprattutto Gli Echo riceveranno altri vantaggi dalle e le trascrizioni di testo più vecchie di 3 o quenze radio tri-band. Tramite app per la sveglia, rende il nuovo Echo Dot nuove funzionalità di Alexa, tra cui quella 18 mesi, su base continuativa. Tutti i nuo- eero sarà possibile gestire la rete molto allettante per le mensole e in modo di variare la velocità della voce dell’assi- vi dispositivi Echo sono già disponibili in localmente o anche in remoto per speciale per i comodini di casa. Echo Dot stente. Sarà quindi possibile dire “Alexa, preordine, e Amazon è sicura di iniziare mettere in pausa la connessione è disponibile a 69,99 euro. parla più lentamente” o “Alexa, parla più le spedizioni entro la fine dell’anno. Internet e condividere la rete con ospiti. Il produttore assicura che tutte le connessioni tra i dispositivi ECHO STUDIO ECHO FLEX ECHO DOT eero, il cloud e l’app sono critto- grafate. I dispositivi eero saranno disponibili su Amazon Italia a 109 euro per singola unità o 279 euro per il bundle da tre unità. La versio- ne Pro costerà 199 euro per singo- lo dispositivo o 499 per la confe- zione costituita da tre unità.

 torna al sommario 14 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE ENTERTAINMENT Il mercato degli smart speaker è agli albori, ma sta già dividendo i consumatori Netflix e Amazon imbattibile in Italia con Echo Mediaset: accordo Google sonnecchia, Apple non pervenuta pluriennale per Amazon ha un assortimento ad oggi imbattibile, e per l’Italia non ha badato al risparmio la produzione di Massimiliano DI MARCO di 7 nuovi film e a livello mondiale Amazon e Netflix e Mediaset Google hanno una fetta quasi pa- avrebbero stipulato una S ritaria del mercato smart speaker partnership che vedrà le (21,9% la prima e 18,5% la seconda), in Italia la situazione è molto diversa: Ama- due società impegnate zon sembra aver aggredito il mercato nella produzione di 7 con maggiore forza, lasciando a Google ben poco spazio di manovra. Apple non lungometraggi in Italia. ci ha neanche provato: HomePod è un Ancora sconosciuti i prodotto prevalentemente statuniten- dettagli dell’accordo, se. E anche arrivasse adesso in Italia, riportato da Bloomberg difficilmente riuscirebbe a scalfire un pezzetto del mercato smart speaker. consumatori: dispositivi piccoli, medi, auricolari. Amazon ha un assortimento Dove, fondamentalmente, chi prima grandi; con schermo o senza. Con Echo oggi imbattibile. di Gaetano MERO arriva meglio alloggia. I due ecosiste- Flex ha persino optato per un prodotto Netflix e Mediaset avrebbero stret- mi - Alexa e Assistente Google - pola- a basso costo, che porta Alexa nelle Il primo arrivato to un accordo pluriennale per la rizzano la clientela. L’intercompatibilità stanze più piccole. E non sono ancora è quello che poi resta coproduzione di sette nuovi film. tra ecosistemi differenti magari arriverà arrivati in Italia tutti quei dispositivi che In questo segmento commerciale, cam- La notizia è stata riportata in ante- in futuro; adesso l’utente è obbligato a Amazon ha appena presentato negli biare ecosistema è difficile. Pensiamo prima da Bloomberg che ha defi- scegliere uno o l’altro. Sebbene in Ita- States: per ora sono previsti Flex e Stu- a una casa con due dispositivi Amazon nito l’alleanza come uno sforzo da lia Amazon con Alexa e i suoi Echo sia dio, ma non è escluso che il prossimo Echo o due Google Home, configurati parte della piattaforma streaming arrivata dopo, ha saputo rapidamente anno possa arrivare ad esempio Echo per adattarsi alle singole esigenze e con per ampliare il suo numero di ab- coprire tutte le principali esigenze dei Glow, la lampada con Alexa, o i nuovi vari accessori compatibili; difficilmente bonati in Europa. La partnership in tale casa arriverà mai un dispositivo verrà ufficializzata l’8 ottobre a concorrente, perché significherebbe Roma, dove saranno presenti il “spezzare” l’ecosistema e avere un in- CEO di Netflix Reed Hastings e ENTERTAINMENT Annunciata a sorpresa la quarta stagione truso. Ecco perché Amazon ha scelto di Piersilvio Berlusconi, AD di Media- proporre tantissime scelte: è più facile, set. Durante la cerimonia saranno in questo modo, arrivare per prima nel- inoltre forniti i titoli provvisori dei Stranger Things 4, il teaser le case delle persone. E restarci per più film e alcuni dettagli sui progetti tempo, perché chi sceglie di avere una cinematografici in corso d’opera. che annuncia la nuova stagione casa “smart” con un assistente vocale Mediaset e Netflix hanno scelto è consapevole che questo prodotto di- per ora di non rilasciare alcun com- venterà presto un componente della fa- mento. Mediaset aveva già dimo- di Gaetano MERO miglia. Google ha un portafoglio prodotti strato un’apertura nei confronti del on un teaser dalle atmosfere oscure è stata annunciata a sorpresa la quarta sufficientemente completo: Home Mini, colosso dello streaming, dedican- stagione di Stranger Things, la serie originale Netflix ideata da Matt e Ross Home e Nest Hub (aspettando Nest Hub do un’intera giornata al ritorno di C Duffer diventata in breve tempo fenomeno di culto. Nessuna data è stata Max) bastano e avanzano per esaudire i Stranger Things su Italia 1 lo scorso indicata al momento per la messa in onda dello show. bisogni “primari” di chi cerca un ecosiste- luglio. Proprio la serie cult potreb- Tuttavia il video chiarisce che lo scenario sarà completamente diverso rispetto ma hardware di assistenti da salotto. La be presto arrivare su una delle reti ai capitoli precedenti scandendo al suono di quattro rintocchi: “non siamo più a scelta degli utenti Amazon Alexa, però, del gruppo. Netflix ha intenzione di Hawkins”. L’orologio, ben visibile in questo inedito sottosopra e diventato immagine è estremamente più ampia. Non solo: raggiungere quota due milioni di del profilo ufficiale della serie Facebooksu , ha già alimentato numerose teorie, tra c’è interoperatività tra i vari Echo grazie abbonati nel nostro Paese, secon- cui quella dei viaggi nel tempo. a Drop-In, funzione che permette di co- do quanto affermato da Variety, e L’episodio che chiude la terza stagione municare con diversi apparecchi abilitati ha annunciato un investimento di ha rivelato in una scena post-credit la a usare Alexa, ci sono tantissime skill e 200 milioni di euro in Italia per la presenza di un misterioso laboratorio si possono gestire prodotti esteri di ogni produzione di serie originali nei russo nella località di Kamchatka, in cui tipo, dalle TV alla console. Per l’Italia prossimi due anni. Netflix tra l’altro due militari si divertono ad effettuare Amazon non ha badato a preconcetti e ultimamente è stata protagonista esperimenti su ignari prigionieri “utiliz- ha riservato l’interezza del suo esercito di una vicenda poco piacevole zando” un demogorgone evoluto. Il sot- di smart speaker. E grazie al potere com- proprio in Italia: la Guardia di Finan- tosopra non è dunque mai stato sconfit- merciale di Amazon.it ha occupato quasi za ha avviato un’indagine nei con- Stranger Things 4: annuncio to e la battaglia è ancora agli inizi. tutte le case, avvicinandosi al suo obietti- fronti della società al fine di chiarire vo: chiudere le porte a tutti gli altri. la posizione fiscale in Italia.

 torna al sommario 15 210x297_LG_Oled_New.pdf 1 20/05/19 10:16 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE TV E VIDEO L’offerta Sky Q fibra è arrivata. Chi ha una connessione a larga banda potrà sottoscriverla Alcuni TV Sky Q fibra ora ufficiale, ma è senza 4K Hisense 2019 Gli attuali clienti My Sky via fibra riceveranno un aggiornamento automatico e gratuito sono certificati

di Roberto PEZZALI tivùsat. Tutti 4K, ’offerta via fibra di Sky Q è finalmen- c’è anche l’OLED te arrivata e si può già sottoscrivere. O8B L Un upgrade notevole rispetto alla già presente My Sky Fibra, anche se i re- Buona parte della quisiti tecnici sono esattamente gli stessi gamma TV 2019 di e il decoder anche: proprio per questo Hisense è ora certificata motivo chi è già cliente Sky e attualmen- te vede Sky tramite una connessione a Tivùsat. Compresi OLED larga banda, entro la fine del 2019 rice- O8B e la Serie B7100, verà un aggiornamento software auto- mand in 4K, ma Sky al momento non si a casa in pochi giorni e per attivarlo ba- B7300 e B7500 matico e gratuito che aggiornerà la piat- è sbottonata. L’interfaccia resta identica steranno pochi semplici passi: presa di taforma a quella più innovativa proposta a quella di Sky Q satellite e ci sono an- corrente, cavo HDMI verso il televisore, oggi dalla Pay TV. L’unica cosa da cam- che tutte le funzioni della piattaforma all’antenna del digitale terrestre e con- di Riccardo DANZO biare, per chi vorrà, sarà il telecomando: Sky Q. C’è il Controllo Vocale e c’è an- nessione di rete. C’è anche la possibili- il telecomando di Sky Q è dotato infatti che la sezione App che include Youtube, tà di connessione wireless, ovviamente di comandi vocali che mancano invece Spotify DAZN e a breve includerà anche con un router wi-fi dual band. Il vero pun- sul telecomando in dotazione con il de- Netflix. Non cambiano nemmeno i requi- to critico potrebbe essere l’assenza del coder My Sky. Sky Q fibra offre “quasi” la siti tecnici, dove serve una connessione 4K, una motivazione più legata a nostro stessa esperienza di Sky Q via satellite FTTH o FTTC ad alta velocità con uno avviso alla customer satisfaction che ad e proprio per questo motivo i prezzi re- dei seguenti operatori internet: Fastweb, esigenze puramente tecniche: Sky con La piattaforma satellitare Tivùsat è stano identici: quasi perché Sky Q fibra Vodafone, TIM, Wind Tre, Infostrada e Ti- l’attuale infrastruttura non ha la certezza finalmente integrata nei nuovi tele- non supporta i contenuti 4K HDR, tutto scali. L’installazione di Sky Q è “fai da te”, di riuscire a garantire un’ottima qualità di visori Hisense 2019. Chi acquisterà è limitato a 1080i. Non è escluso che rispetto al satellite dove serve il tecnico: visione in Ultra HD a tutti i clienti, e pre- un nuovo TV Hisense certificato possa arrivare qualche contenuto onDe- il decoder nuovo arriverà direttamente ferisce andare sul sicuro. Tivùsat, quindi, avrà direttamente accesso alla piattaforma satellitare che comprende 114 canali TV, di cui HI-FI E HOME CINEMA B&W ha rinnovato le cuffie con riduzione del rumore PX, i modelli sono due ben 50 in HD e 4 in 4K senza la necessità di acquistare un deco- der esterno. Per accedere alla piat- Cuffie wireless con cancellazione del rumore taforma gratuita tivùsat, servono anche una CAM tivùsat e la smar- B&W è certa che la nuova PX7 sia la migliore tcard inclusa nella confezione, oltre a una parabola per il collegamento PX7 integra il nuovo circuito aptX Adaptive per l’audio, la PX5 ha un prezzo più accessibile satellitare. A quel punto, si avrà accesso ai canali Tivùsat che sono di Roberto FAGGIANO la rinnovata applicazione in continuo aggiornamento. In tempo di cambiamenti per la serie di di controllo. La finitura è particolare, i modelli Hisense che cuffie PX di Bowers & Wilkins. Ora disponibile in colore nero ora supportano nativamente Tivù- È i modelli sono diventati due, PX5 oppure grigio chiaro. sat sono i seguenti: Serie B7100, e PX7, per ampliare la gamma e portare La nuova PX5 ha un prezzo B7300 e B7500, gli ULED U7B, prestazioni ancora migliori, oltre a offrire di listino di 299 euro ma le U8B e l’OLED O8B. Sono tutti tv un modello con prezzo più accessibile. La rinunce rispetto al modello che supportano il 4K e che, quindi, PX7 ha lo stesso prezzo di listino - 399 superiore sono minime: possono godere dei benefici del- euro - del modello precedente PX ma è troviamo trasduttori da 35 la piattaforma satellitare Tivùsat. stata rinnovata profondamente. i nuovi mm mentre la batteria si “Arricchire la famiglia dei prodotti trasduttori acustici sono più grandi, arri- ferma a 25 ore di autonomia, sempre un perderli. Interessante la formula costrut- certificati Tivùsat con un importan- vando a 43 mm, la batteria è più potente valore più che adeguato anche in caso di tiva che prevede un sistema a due vie te produttore di TV come Hisense e porta a ben 30 ore di autonomia e so- lunghi viaggi. Entrambe le cuffie hanno in ogni auricolare, con woofer e tweeter - dichiara Luca De Bartolo, diretto- prattutto arriva il nuovo circuito di Qual- l’archetto in un materiale composito con separati. L’autonomia dell batteria è di 8 re commerciale di Tivùsat - è per comm aptX Adaptive, in grado di trasmet- fibra di carbonio, per mantenere la robu- ore per il modello PI3 e 10 ore per i PI4. La noi motivo di orgoglio. Nell’anno tere senza fili anche musica a 24 bit/48 stezza ma ridurre il peso e facilitare quindi costruzione prevede l’impiego di silicone del decennale di Tivùsat, impre- kHz e capace di gestire la compressione il trasporto. La finitura è disponibile in co- morbido e gomma. Il microfono è inte- ziosito dal recente superamento di audio in modo dinamico per evitare le mi- lore nero oppure blu. grato. La finitura è disponibile in colore 3,5 milioni di smartcard attive, tutto crointerruzioni. Il sistema di riduzione del Novità anche in tema di auricolari sportivi nero, blu oppure crema. Il prezzo di listino ciò è la riprova di come Tivùsat sia rumore è stato ulteriormente perfezionato con i PI3 e PI4, entrambi del tipo wireless è fissato a 199 euro per i PI3, ancora da riuscita a costruire una delle piat- ma restano i tre livelli di cancellazione re- con cavetto di collegamento tra i due definire per i PI4 che arriveranno solo il taforme satellitari più innovative e golabili direttamente sulla cuffia o tramite canali e blocco magnetico per evitare di prossimo anno. complete nel panorama europeo”.

 torna al sommario 17 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE FOTOGRAFIA Nuova coppia di action cam da GoPro per contrastare l’ingresso di DJI nel mercato EOS M200 è la GoPro lancia le action cam Hero8 e Max nuova mirrorless entry-level di Hero8 è modulare, Max riprende 360° a 5,6K Canon. 4K e Hero8 ha mod che la potenziano e software migliorato. GoPro Max è spinta al massimo in tutto eye detection di Sergio DONATO in 300 grammi ’è fermento nel settore delle ac- La porta d’ingresso per tion camera. All’ingresso di DJI nel le mirrorless Canon vede C mercato con la Osmo Action, Go- sulla soglia una nuova Pro ha risposto con una coppia in nero formata dalla GoPro Hero8 Black e dalla protagonista: EOS M200 nuovissima GoPro Max. si prende il processore GoPro Hero8 Black è carica di DIGIC 8, video in 4K/24p mod e eye detection La competizione indiretta con DJI ha permesso alla GoPro Hero8 - erede del di Sergio DONATO modello Hero7 dello scorso anno - di ac- cedere a migliorie che, più che all’hard- ware, strizzano l’occhio al software. La Hero8 è comunque il 14% più legge- ra rispetto alla Hero7, ha un supporto ripiegabile compreso nel corpo macchi- na, mantiene l’impermeabilità fino a 33 metri e la possibilità di registrare video a 1080/240 fps e 4K/60 fps e scattare GoPro: Introducing MAX La più piccola delle mirrorless foto da 12 MP. Ciò in cui differisce mag- Canon, EOS M200, fa il suo in- giormente rispetto alla Hero7 è il modo gresso nel mondo del video in in cui fa funzionare il proprio hardwa- microfono da 3,5 mm e una porta HDMI- anche scattare immediatamente foto a 4K, e anche per le entry-level di re. Hero8 guadagna la stabilizzazione out, una USB-C e due supporti con attac- 270° e senza distorsioni. I video in mo- casa Canon è tempo di incontrare HyperSmooth e il TimeWarp nelle ver- co cold-shoe. C’è poi una mod che rende dalità HERO raggiungono al massimo i tecnologie di autofocus avanza- sioni 2.0, l’allineamento con l’orizzonte lo schermo ribaltabile di 180° e una mod 1440p/60 fps, ma i video sferici hanno a te, come l’eye detection. La EOS tramite l’app GoPro, la ripresa notturna composta da un flash LED. La GoPro loro disposizione una risoluzione di 5,6K M200 sfoggia il nuovo processo- temporizzata che può registrare timelap- Hero8 Black è già disponibile in preordi- a 30 fps. Grazie ai sei microfoni integrati, re di immagine di Canon DIGIC 8 se a 1080p, 1440p, 2,7K e perfino 4k, e ne a un prezzo di 429,99 euro a cui, sul anche il suono viene coccolato a dovere che lavora in simbiosi con il sen- inoltre può fare live streaming a 1080p. sito GoPro.com, viene aggiunta gratuita- nelle riprese a 360°: GoPro afferma che sore, che resta un APS-C da 24,2 Ha anche una nuova modalità LiveBurst mente anche una scheda microSD San il “true-to-life 360° audio” offre il miglior megapixel dual pixel. La messa a che cattura 90 foto 1,5 secondi prima Disk da 32 GB. La spedizione è prevista suono stereo mai registrato da una Go- fuoco ha ricevuto aggiornamenti che venga premuto il pulsante di scatto entro il 15 ottobre. Le mod, invece, si ren- Pro. Come per la Hero8, il software della importanti. Da 49 punti di autofo- e obiettivi digitali con “lunghezze focali” deranno disponibili solo a dicembre. Max ha ricevuto attenzioni generose, cus si è passati a 143 punti, inoltre che al SuperView, al Lungo e al Lineare poiché l’Hypersmooth e il TimeWarp, l’AF ora può tracciare non solo i aggiungono anche l’Ampio e lo Stretto. GoPro Max, due camere in una che nella Hero8 sono alla versione 2.0, visi dei soggetti ma anche gli oc- L’hardware più nuovo della Hero è quel- La nuovissima GoPro Max sembra inve- qui passano alla release MAX, compreso chi. La registrazione dei video ora lo “esterno”. GoPro ha previsto infatti ce prendere la Hero8 e portarla al mas- il SuperView. HyperSmooth Max utilizza comprende 4K (con crop) a 23,98 una serie di mod per incrementare le simo delle sue potenzialità, andando a l’acquisizione a 180° per generare una o 25 fps, Full HD fino a 60 fps e possibilità di utilizzo della action cam. La sostituire anche la Fusion di due anni fa stabilizzazione saldissima e livellamento HD che può registrare anche a Hero8 potrà essere accompagnata da grazie alla sua dimestichezza con le foto dell’orizzonte della telecamera in digi- 120 fps. Il tempo totale di registra- una “unità multimediale” che comprende panoramiche. Ciò che colpisce immedia- tale. TimeWarp Max regola automatica- zione per singolo filmato resta di un microfono direzionale, un ingresso tamente della Max sono i due obiettivi, mente la velocità del video in base al 30 minuti, così come i 4 GB per lo uno frontale e l’altro po- movimento, al rilevamento della scena e spazio occupato. Lo schermo po- steriore. Secondo GoPro, all’illuminazione sia in modalità 360° sia steriore resta lo stesso LCD TFT siamo di fronte a una Hero HERO. SuperView Max gode invece di capacitivo da 3” da 1,04 milioni di con obiettivo singolo e a una larghezza di campo ancora più am- punti con inclinazione di circa 180° una fotocamera a 360° a pia rispetto alla stessa funzionalità della solo verso l’alto. Anche le connes- doppio obiettivo. Hero8. sioni ricevono un aggiornamento In modalità HERO, la Max Anche la GoPro Max viene offerta sul importante: la porta HDMI (micro), può scattare foto da 5,5 sito di GoPro con una microSD gratuita, un dettaglio non marginale. MP, ma la risoluzione per però da 64 GB. Le spedizioni sono previ- Verrà venduta a ottobre con l’obiet- la modalità a 360° pas- ste per il 25 ottobre e il prezzo del preor- tivo 15-45mm F3.5-6.3 IS STM a un sa a 16,6 MP. È possibile dine è di 529,99 euro. prezzo suggerito di 569 euro.

 torna al sommario 18 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE GAMING Dopo il debutto ufficiale di Apple Arcade su iPhone, iPad e TvOS, abbiamo deciso di mettere alla prova il servizio Abbiamo giocato ai titoli di punta di Apple Arcade Non è una console, ma a 4,99 euro è un affare In prova, cinque titoli di punta. Il risultato sorprende in positivo, ma il confronto con le console da gioco è da misurare bene

di Franco AQUINI pple Arcade non sarà stato certo l’annuncio più importante degli ultimi anni, ma certamente ha Acatalizzato l’attenzione di chi, e non sono pochi, ama giocare anche con iPhone, iPad, Mac o Apple TV. L’abbonamento, che racchiude al suo interno una gran quantità di titoli fruibili senza limiti e senza pubblicità o acquisti in app, costa 4,99 euro al mese e includerà, secondo Apple, titoli di primo piano prodotti da studi im- portanti come Capcom o Konami. Con l’arrivo ufficiale di Apple Arcade anche su adOS,iP abbiamo deciso di mettere alla prova alcuni di questi giochi, i cinque più importanti, per capire quanto la loro qualità vada oltre il livello medio di e quanto si possa considerare la piattaforma iOS una vera e propria rali e frontali. Il resto è tutto nuovo: il gioco si sviluppa concorrente di console da salotto o portatili. anche in verticale, permette di salire infatti sugli oggetti Il primo fattore importante da considerare è il suppor- video e di sfruttare la fisica e gli oggetti per abbattere nemici, to ai Joypad di terze parti. Giocare con DualShock 4 è ostacoli o per recuperare obiettivi come le ranocchie da in assoluto un enorme passo in avanti rispetto al gioco salvare. Il level design inoltre mostra l’esperienza di Ko- tramite schermo touch. Ma lo è anche rispetto all’uso di nami e si traduce in un gameplay tutt’altro che banale. uno dei tanti controller disponibili in commercio. In più, Infine lo stile grafico, colorato e ispirato, è piacevole e essendo i pad di Xbox One e Playstation 4 supportati uf- sicuramente a livello di console portatili come Switch di ficialmente da iOS 13, la compatibilità è praticamente to- lab . Frogger è il primo titolo che fa mettere un bel tale e la velocità di connessione istantanea. Nessun mal voto positivo al nuovo servizio di Apple ed è talmente di testa da accoppiamento Bluetooth: i dispositivi Apple divertente da risultare la scelta preferita nei momenti dotati di iOS 13 riconoscono il joypad in un secondo e i Apple Arcade morti della nostra prova. giochi stessi mostrano a schermo le indicazioni adatte La nostra video prova (soltanto in qualche caso i giochi hanno fatto riferimento Shinsekai Into the Depths, atmosfera ai tasti del joypad di Xbox pur utilizzando noi quello di A voi la prova che abbiamo fatto dei singoli giochi. Prova e gameplay da console Playstation). che non può considerarsi una recensione approfondi- Dopo Konami è il turno di Capcom con Shinsekai, un tito- Giocare col pad, dicevamo, proietta l’utente in una di- ta, ma che basta per capire se Apple Arcade fa al caso lo che ha incuriosito moltissimo la platea del keynote di mensione più da console che da dispositivo mobile. Ma vostro. La qualità generale, lo premettiam,o c’è e vale Apple nel corso della presentazione. Si tratta del primo la differenza vera, è evidente, la fanno i giochi. Anche in sicuramente la spesa. Ma il confronto con altri abbona- titolo importante, con una trama e un gameplay davvero questo caso, almeno stando ai titoli di primo piano che menti di questo genere, primo tra tutti Xbox Game Pass nuovi su questo tipo di piattaforma. Il protagonista è in- abbiamo provato, la differenza è netta e si nota già al- di Microsoft, che si arricchisce ogni giorno di titoli tripla trappolato sott’acqua e deve muoversi un mondo in due l’avvio dei giochi. Schermate delle impostazioni ricche A (vedi il recentissimo Gears 5), mette questo Apple dimensioni sopravvivendo grazie a una speciale tuta. di opzioni, filmati di introduzione, dialoghi doppiati in Arcade in seconda posizione. È comunque vero che, in Si tratta in definitiva di un action-adventure come quel- italiano e funzioni che ottimizzano l’aspetto del gioco in questo caso, non bisogna acquistare la console e che li che spopolavano all’epoca delle console a 16-bit, ma funzione del dispositivo. Caratteristiche di prodotti che comunque si può estendere l’abbonamento a tutta la con una cosmesi completamente attuale. La grafica, in sono stati pensati per soddisfare un’utenza molto più famiglia. La console da gioco, per sintetizzare, rimane particolar modo le animazioni del protagonista, sono di esigente e che, soprattutto, deve decidere ogni mese comunque un’altra cosa. primo livello e il doppio d’occhio generale, se si perdo- se rinnovare o sospendere l’abbonamento. Frogger in Toy Town, un classico completamente stravolto (in meglio) Frogger riprende direttamente il classico uscito nelle sale giochi nel lontano 1981. Durante la presentazione di Apple Arcade ha fatto storcere qualche sopracciglio, perché ha suscitato immediatamente la paura che il nuovo servizio fosse fatto interamente di remake e gio- chi pensati per giocatori occasionali. Così non è; Frog- ger ne è la prima dimostrazione. Con il gioco originale ha pochissimo in comune, tanto che le fasi di attraver- samento della strada, piena di auto, diventa marginale. Dell’originale riprende invece il movimento, non libero ma “su scacchiera”, vincolato quindi ai movimenti late- segue a pagina 20 

 torna al sommario 19 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE GAMING Google ha lanciato ufficialmente Play Pass, il nuovo servizio in abbonamento per i videogiochi in mobilità Arriva Pass, la risposta ad Apple Arcade Giochi e app in abbonamento mensile, per ora solo negli USA Play Pass ha nel suo catalogo già più di 350 giochi e app: queste ultime non dovranno tra l’altro essere un’esclusiva di Google Play partenza e sono soltanto giochi. I giochi da royalty e per il di Sergio DONATO presenti in Play Pass non avranno acqui- momento l’ingresso l nuovo servizio in abbonamento che sti in-app o annunci pubblicitari e inoltre nel programma è permette di accedere a una libreria di le app non dovranno essere un’esclusiva solo a invito. I giochi per smartphone è realtà: si chia- di Google Play, ma potrebbero avere una Le app e i giochi pre- ma Google Play Pass, per il momento è corrispondenza nell’App Store. In sostan- senti nel Play Pass disponibile solo in America, e costa 4,99 za, se Apple ha accolto in Arcade solo saranno evidenziati dollari al mese. “Presto” arriverà anche sui contenuti creati esclusivamente per il ser- da una piccola icona mercati internazionali. vizio, Play Pass apre le sue porte a molti a forma di bigliet- Il prezzo è lo stesso di Apple Arcade ed è più giochi e alcuni già esistenti. to, in modo che gli simile anche la condivisione dell’abbona- Anche perché Google non chiede agli svi- utenti possano imme- attiveranno l’abbonamento entro il 10 ot- mento con un gruppo Famiglia di cinque luppatori di stravolgere le loro app per en- diatamente rendersi conto se un gioco tobre riceveranno uno sconto di 2 dollari persone; quello di Apple ne conta sei. La trare in Play Pass, ma solo di aggiungere “incontrato per caso” sia già presente nel al mese per il primo anno. Per il resto del differenza maggiore con Apple Arcade, è alcune API in modo da rendere disponibili loro abbonamento. mondo c’è da attendere: nel sito di Play che il Play Pass ha nel suo catalogo già i giochi nel catalogo ed eliminare da essi Gli americani che entreranno nel club di Pass Google dice di “restare sintonizzati” più di 350 giochi e app, mentre il servi- pubblicità o acquisti in-app. I guadagni Play Pass avranno la possibilità di provare per le prossime notizie sulla disponibilità zio Apple ne ha promessi circa 100 alla degli sviluppatori saranno rappresentati il servizio gratuitamente per 10 giorni e se internazionale del servizio.

GAMING recuperare un’auto e soprattutto la benzina necessaria Apple Arcade nella frenesia generale dell’azione. Hot Lava è diverten- a muoversi, frugando in cassonetti e altri oggetti. Ma a te e, nella nostra personale classifica del divertimento svolgere questo compito non saremo da soli, perché già segue Da pagina 19  spensierato, l’abbiamo messo immediatamente dopo dall’inizio del gioco sarà possibile incontrare altri perso- Frogger in Toy Town. naggi con i quali collaborare. Tra i membri del party ci nano alcune texture non proprio definitissime e un alia- sarà persino un cane, che ci sarà utile per attaccare e sing a tratti vistoso, è eccezionale. Degno di nota anche Overland, la novità che non ti aspetti sconfiggere i mostri. Lo stile di gioco è coadiuvato da il comparto audio, che il gioco suggerisce di godersi in Arriviamo ora a un titolo che si distingue da tutti gli altri. uno stile grafico molto particolare. Stilisticamente è pu- cuffia.Il gioco poi presenta anche degli elementi inte- È il tipico titolo indie che azzarda uno stile di gioco e lito e con un’atmosfera coinvolgente. Non farà gridare ressanti di evoluzione del personaggio, che nel corso grafico completamente diverso dal solito. Non è un caso al miracolo, ma è certamente piacevole da vedere e da dell’avventura potrà far evolvere la propria tuta e non che sia disponibile anche per altre piattaforme. Si basa giocare. Finora abbiamo parlato di giochi divertenti, di solo. In definitiva, anche Shinsekai è un altro “più” sulla su un contesto post-apocalittico sulla falsa riga di The livello superiore alla media rispetto ai classici giochi per pagella di Apple Arcade. Da provare assolutamente. Walking Dead; al posto degli zombie, però, troviamo dei smartphone, ma Overland è tutta un’altra faccenda. Da mostri. Si svolge in quadri chiusi, da affrontare uno per solo vale l’abbonamento o quantomeno la prova gratui- Hot Lava è il Mirror’s Edge per mobile che volta e collegati l’uno all’altro da una mappa. La vista è ta di un mese. È un gioco appassionante, particolare, non sapevamo di volere isometrica e il gameplay a turni. Già questo basterebbe ricco di atmosfera e che non sfigurerebbe su una vera Hot Lava è un gioco sviluppato da Klei Entertainment, per far incuriosire qualcuno e sarebbe una curiosità più console (dove infatti è presente). studio dietro cui si cela Mark Laprairie, già sviluppatore che giustificabile. nel team di titoli importanti come Dead Rising 2 e 3. Il Ogni turno si può infatti compiere una sola azione, che Sayonara Wild Hearts: un po’ gioco gioco si svolge in prima persona ed è sostanzialmente può essere quella di spostarsi e al massimo interagire musicale, un po’ endless runner un platform. Tuttavia in molti hanno trovato giustamente con l’ambiente. Al turno successivo sarà la volta dei Eccoci infine all’ultimo gioco di questa breve rassegna. somiglianze con un altro gioco basato sul parkour, ovve- nemici, che tenteranno di raggiungerci per attaccarci e, Sayonara Wild Hearts è sviluppato da AnnaPurna e, ro Mirror’s Edge. Il gioco, anche in questo caso, è ricco con pochissime mosse, ucciderci. Lo scopo è quello di dalle prime immagini, ci aspettavamo un’altra grande di dettagli ed è confezionato con una cura inusuale per produzione. Purtroppo si è rivelato il più debole dei cin- una piattaforma mobile. Ma ormai, arrivati a questo pun- que perché, nonostante l’aspetto grafico molto ispirato, to, abbiamo capito che il senso di Apple Arcade è quello l’atmosfera onirica e una trama cucita con sapienza at- di trasformare iPad e soci in una vera console. torno a un gioco d’azione, rimane di fatto un endeless Hot Lava si svolge in livelli dove bisognerà saltare da run. Molto colorato ed elaborato, ma sempre un gioco in una piattaforma all’altra, agganciarsi ad aste sospese, cui si viene lanciati in un corridoio al altissima velocità e rimbalzare, lanciarsi e di nuovo appendersi. Il tutto sen- dove ci si deve spostare lateralmente tra diversi “binari” za mai toccare, ovviamente, la lava. Quando si muore per prendere cuore e altri oggetti. Certo, ridurlo a un clo- si ricomincia da un checkpoint e non è raro che capiti ne di Temple Run significa banalizzarlo. Si tratta comun- di dover riprovare lo stesso passaggio più volte in rapi- que di una produzione di livello piuttosto alto, ma il ga- da sequenza. Lo stile grafico è, anche in questo caso, meplay ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Un gioco notevole. Se si fa eccezione per qualche scalettatura valido, soprattutto perché rientra nell’abbonamento, ma di troppo, che comunque è assolutamente trascurabile rispetto agli, per quanto ci riguarda, sfigura un po’.

 torna al sommario 20 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE GAMING Vodafone alla GamesWeek lancia Power Gaming, opzione a traffico infinito per alcuni giochi e per lo streaming di Twitch e Hatch Vodafone chiama a raccolta i gamer con GameNow La fiera è stata soprattutto l’occasione per anticipare l’arrivo di GameNow, una specie di Netflix dei giochi in streaming

di Gianfranco GIARDINA

odafone strizza l’occhio ai gamer, mercato nu- mericamente gigantesco, in crescita e - almeno Vsi presume - ben propenso a sacrifici economici pur di avere il meglio delle prestazioni. E lo fa nel con- testo della GamesWeek, il maggior evento di gaming italiano, con un lancio congiunto di due “prodotti” che si rivolgono espressamente ai videogiocatori e agli ap- passionati di eSport che, per loro stessa natura, sono affamati di banda. odafoneV Power Gaming è l’opzione tariffaria che, al prezzo di 5 euro (ma non sono esclu- dersi bundle e promozioni future), rende ininfluente ai fini delle soglie, il traffico dati fatto con lo smartphone per giocare ad alcuni giochi e soprattutto per seguire live e streaming su Twitch. Questo significa che chi ha l’opzione attiva non può avere sorprese nei costi da so- ribili di utilizzo del 5G (spesso un po’ infarciti di luo- il quale non è possibile far nulla, è essere sotto rete stenere anche se sta tutto il giorno attaccato a Twitch; ghi comuni) e passa ai servizi veri e propri, capaci di Vodafone, sia con lo smartphone che con la connes- o se gioca sulla piattaforma per Android di game andare oltre i semplici “speed test”. GameNow è una sione fissa. Infatti i server sono nell’edge di Vodafone e streaming Hatch, che, tra l’altro, viene offerta gratuita- specie di “Netflix” del gaming, un servizio multipiatta- non sono raggiungibili da reti terze. Si tratta di quindi di mente in versione completa per tre mesi ai sottoscrit- forma che verrà lanciato nelle prossime settimane (ma un’offerta destinata esclusivamente ai clienti Vodafone tori dell’opzione PowerGaming. Al momento i giochi non è stato chiarito precisamente quando) e che avrà e che, almeno per il momento, non funzionerà in roa- ricompresi nell’offerta (non i giochi di per se stessi, che al debutto 60 giochi interamente in streaming. ming all’estero e quando, per esempio, ci si connette vanno acquistati a parte, il traffico che generano) sono L’esecuzione del gioco non avviene sul dispositivo ma a Wi-Fi non gestite a Vodafone. Non si conosce al mo- 9: Brawl Stars, Clash Royale, Clash of Clans, Hay Day, sui server in edge computing di Vodafone e chi li spe- mento il prezzo di GameNow: si sa che ci sarà un mese Pokémon Go, Asphalt9: Legends, Dead Rivals,Forge of rimenta in rete 5G potrà avere grande qualità visiva e di prova gratis e che certamente si starà al di sotto dei Empires, Elvenar, Warlords of Atermum. Ma la lista non latenza trascurabile, per un’esperienza di gioco deci- 10 euro al mese. Attenzione, però: il traffico generato è “bloccata”. I gamer, infatti, potranno segnalare sul sito samente gratificante: abbiamo provato la soluzione con GameNow “mangia Giga”, e non pochi, trattandosi Vodafone i giochi di cui vorrebbero l’inserimento in li- su smartphone 5G per qualche minuto (con Valentino di streaming: quindi in un certo senso si paga due volte sta e, se le richieste sono numericamente significative, Rossi The Game, ma c’è anche Metro 2033 Redux) e Vodafone, sia per il traffico che per il servizio; l’impat- dovrebbero essere accontentate. dobbiamo dire di non aver percepito assolutamente il to si azzera se si attiva il pacchetto PowerGaming che fatto che l’esecuzione del gioco fosse remota e non ricomprenderà anche tutto il traffico verso GameNow. In arrivo GameNow, una specie di Netflix in locale. Tanto che viene da pensare che i due prodotti presen- dello streaming gaming, ma solo per i GameNow - dicevamo - è multipiattaforma: non solo tati oggi insieme, presto o tardi finiranno per essere clienti Vodafone smartphone e soprattutto non solo smartphone 5G. offerti in maniera congiunta, magari proprio a quei ,999 E se l’annuncio di Vodafone Power Gaming riguarda Si potrà giocare anche in 4G, ovviamente con presta- euro al mese totali che rappresentano una soglia psi- prettamente questioni tariffarie, gli annunci si fanno più zioni sia in termini di qualità video che di latenza pro- cologica non da poco. Ma - lo chiariamo - questa è una di sostanza con GameNow, la piattaforma di gaming in babilmente meno ideali, ma pur sempre accettabili, nostra illazione, visto che Vodafone è stata abbottona- streaming che Vodafone si appresta a lanciare come soprattutto se ci si trova in copertura 4.5G, quella che tissima sui prezzi di GameNow e sui titoli di punta, oltre applicazione centrata sul 5G. Vodafone chiama “GigaNetwork”. Ma si può giocare ai due mostrati in fiera. Basta avere un po’ di pazienza: Vodafone con questa mossa prova davvero ad uscire con GameNow anche su Android TV o su box Android, al di là di questa preview, il lancio effettivo del servizio dal recinto delle sperimentazioni e degli scenari futu- oltre che su PC. Il requisito fondamentale, però, senza avverrà certamente prima di Natale.

 torna al sommario 21 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE SCIENZA E FUTURO La preoccupazione per i video deepfake sta aumentando. Le contromisure sono una corsa contro il tempo Il “falso Renzi” era un deepfake. Ecco cosa sono E perché potrebbero essere un grave problema Presto potrebbe essere impossibile capire se un filmato è stato manipolato. Speriamo che la ricerca per la nostra difesa acceleri

di Sergio DONATO deepfake video stanno conquistando uno spazio tra le preoccupazioni contemporanee con la stes- I sa velocità con la quale la tecnologia alla loro base sta migliorando. L’ultimo esempio è quello del sena- tore Matteo Renzi, protagonista suo malgrado di un fuorionda di Striscia la notizia, durante il quale il suo viso è stato sovrapposto a quello di un imitatore per produrre un video di satira. Renzi ci ha scherzato su, poi si è ricreduto È il primo caso in Italia che ha raggiunto un media ge- neralista come la televisione lineare, all’interno di una trasmissione molto seguita e centrato su un personag- gio politico assurto recentemente alle cronache e del quale si parla molto. al deepfake, come l’attesa di un collegamento tele- del 2017 ha usato una tecnologia di deep learning per I video deepfake sono basati su tecnologie di intelli- visivo, potrebbe confondere le persone meno inclini sostituire i volti di celebrità in quelli dei video porno- genza artificiale e deep learning in grado di modificare alla riflessione o semplicemente incapaci di accorgersi grafici. Sono state coinvolte cantanti come Taylor Swift, i contenuti dei filmati, e presentare come vero qual- della finzione. Matteo Renzi è il primo politico italiano Katy Perry o attrici come Gal Gadot, Emma Watson, cosa che in realtà non si è verificato. Riguarda soprat- ad aver subito la manipolazione di un deepfake, che Scarlett Johansson o Daisy Ridley, protagonista tra gli tutto la replica della voce e del viso di una persona in nuce non aveva intenzioni malevole, ma che può altri di due film di Star Wars, e il cui video contraffatto è al fine di farle dire o fare ciò che non ha mai detto o rivelarsi un’arma politica di incredibile potenza quan- stato il primo a catturare l’attenzione dell’opinione pub- fatto. Per quanto riguarda il video di Matteo Renzi, gli do le vittime sono uomini delle istituzioni che possono blica. L’escalation dei deepfake ha poi offerto la possibi- autori di Striscia la notizia hanno fatto sapere che il veicolare qualsiasi tipo di messaggio e risultare perfet- lità a un altro utente di Reddit, deepfaceapp, di creare filmato è stato ottenuto con un sistema basato sull’in- tamente credibili. un programma chiamato FaceApp che era in grado di telligenza artificiale e l’apprendimento automatico, e produrre con una relativa facilità, ma con tante ore di grazie anche al coinvolgimento di professionisti della I deepfake nel mondo, una piaga tempo macchina, video falsi alla portata di molti. matematica, così come della produzione e postprodu- crescente Quello del deepfake applicato al revenge porn e al zione audiovisiva. Nel mondo si sono già avuti esempi eclatanti di video mondo delle celebrità dello spettacolo è stato così Se all’inizio il filmato ha suscitato meraviglia e anche deepfake. È toccato all’ex presidente degli Stati Uniti sentito che perfino Pornhub, la più grande piattaforma divertimento, tanto che lo stesso Renzi ha fatto i Barack Obama, ma anche all’attuale presidente Donald di video per adulti al mondo, si è impegnata a bandire complimenti agli autori dal suo profilo Instagram, le Trump. Non sono mancati nemmeno video di Vladimir i video fasulli e non consensuali. riflessioni successive devono aver convinto il senato- Putin e della presidente del Senato americano, Nancy re della “pericolosità” di certi video, poiché attraverso Pelosi, la quale è stata tacciata di ubriachezza dopo es- La tecnologia di manipolazione Facebook ha poi corretto il tiro affermando: “Effetti- sere stata protagonista di un filmato opportunamente usata a fin di bene vamente ho sottovalutato la portata potenzialmente rallentato e modificato al fine di farla apparire in catti- Ci sono anche scenari buoni in cui la manipolazione devastante del deepfake.” va luce. I deepfake possono essere usati anche come dei contenuti video e audio può acquistare un senso di La portata devastante sta nel rendersi conto che, seb- strumenti di “revenge porn”, ovvero della “vendetta innocenza ma anche di utilità medica. Nel primo caso, bene a un occhio attento il comportamento e il finto attraverso il porno”, con la quale i volti delle persone a proposito di Star Wars, il canale YouTube “derpfakes” viso di Renzi sono palesi, creare un contorno veritiero che si vogliono colpire vengono sostituiti a quelli degli ha sostituito il viso dell’attore Alden Ehrenreich, in- attori protagonisti di video dai contenuti sessualmente terprete di Han Solo nel film “Solo: A Star Wars Story”, espliciti. Il termine stesso di “deepfake” ha preso corpo con quello di Harrison Ford del 1977. Un omaggio a un proprio dal nome di un utente Reddit che nel dicembre protagonista indimenticabile. Ma è accaduto anche, e in modo ufficiale, per dare all’attore Paul Walker, morto in un incidente d’auto, la possibilità di comparire nel film “Fast and Furious 7”; per non parlare di tutte le opere di ringiovanimento ap- plicate sul volto di Michael Douglas nei film della Mar- vel con protagonista Ant-Man. La medicina, invece, trae vantaggio dai modelli ge- nerativi che danno vita ai deepfake applicandoli alla

Obama Deepfake segue a pagina 23 

 torna al sommario 22 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE

lation o le Fader Networks che si dimostrano abili ad SCIENZA E FUTURO aggiungere particolari come i peli del viso ma anche a Deepfake, fenomeno preoccupante interpretare le espressioni specifiche, come il sorriso o segue Da pagina 22  le labbra imbronciate. Tutte queste modifiche e interpo- lazioni con i dati video, solitamente soffrono di una ri- soluzione più bassa di quella di partenza e che spesso diventa il primo campanello di allarme che permette di diagnostica per immagini. La tecnologia offre la possi- capire che si è di fronte a un deepfake. Tuttavia, già in bilità di creare tutorial per i futuri medici o di generare uno studio del 2017, revisionato nel 2018, alcuni ricer- Un esempio dell’app Zao ambienti fittizi in cui applicare, per esempio, ricostru- catori della computazione neurale hanno proposto zioni di prova per la chirurgia plastica. dei metodi per permettere ai modelli generativi e di- scriminatori di migliorare all’unisono, partendo da una la tecnologia sta progredendo. Alla velocità si aggiun- Il padre involontario dei deepfake bassa risoluzione delle immagini e aggiungendo strati ge anche la disponibilità della tecnologia, che ormai si Sono proprio i modelli generativi ad aver dato vita ai successivi a risoluzioni più alte al crescere delle abilità adatta ad app per smartphone scaricabili dagli store deepfake. Il primo ricercatore a occuparsi delle GAN di apprendimento. ufficiali. In Cina esisteZao , che consente di sostituire il proprio volto a quello di attori famosi per diventare pro- Che metodi vengono utilizzati? tagonisti di scene memorabili del cinema mondiale. La Attualmente, lo stato dell’arte della contraffazione vi- stessa Pinscreen di Hao Li, disponibile sull’Apple Store deo è rappresentato da due approcci basati sulla com- e decisamente meno spaventosa, permette di dare vita puter grafica, FaceSwap e Deepfakes, e due metodi ad avatar sulla base dei movimenti degli utenti, un po’ che coinvolgono il deep learning, Face2Face e Neural- come le Memoji di Apple. Insieme a tutto questo non Textures. FaceSwap prende come riferimento dei punti si deve dimenticare che la componente sonora di un del viso e ne estrae una “regione facciale” che viene filmato può essere modificata come quella video, dato replicata sull’immagine di destinazione miscelando che anche nel settore audio le contraffazioni hanno texture sorgenti e colore e riducendo al minimo la dif- la possibilità di raggiungere tecnologie di speech-to- Ian Goodfellow, il cretore delle Reti Generative ferenza tra le forme di partenza e di arrivo. speech in grado di rendere indistinguibile una voce da Avversarie (GAN) Deepfakes, oltre a dare il nome al fenomeno nel suo quella replicata. Anche in questo caso si fa uso delle complesso, è un metodo basato sulla computer grafica reti neurali, così come sta facendo Google, e per tutti (Generative Adversarial Network), ovvero le Reti Ge- che come FaceSwap acquisisce i dati dall’immagine altri scopi, con Translatotron. nerative Avversarie, è stato Ian Goodfellow nel 2014. sorgente servendosi di un codificatore e decodificato- Goodfellow è stato uno scienziato di primo piano per le re a cui poi si aggiunge un’interpolazione di tipo Pois- C’è qualcuno che ci difende tecnologie di deep learning di Google, e recentemen- son per fare in modo che la destinazione accolga le Questo futuro fosco, fatto di video manipolati, immagi- te è stato assunto da Apple per accelerare lo sviluppo nuove immagini nel modo più armonioso possibile. ni delle star dello spettacolo sfruttate e discorsi politici delle sue intelligenze artificiali: FaceID, Siri, ma anche Face2Face, invece è in grado di trasferire le espressio- che possono essere modificati ha però dei paladini che le soluzioni legate alla guida autonoma. ni di un video sorgente in un video di destinazione pur combattono affinché questo tempo non arrivi. Le GAN hanno di fatto permesso ai ricercatori di creare mantenendo l’identità della persona bersagliata. Cioè, è A gennaio, un gruppo di ricercatori dell’Università di tec- foto realistiche dei volti delle persone interamente ge- possibile acquisire semplicemente le espressioni di un nica di Monaco (TUM) ha creato FaceForensics++, un nerate al computer. Il modello proposto da Goodfellow attore esterno e appiccicarle all’identità di un’altra per- database di immagini modificate generato dall’analisi di si proponeva per la prima volta di contrapporre un “av- sona. Infine, ci sono le NeuralTextures, che utilizzano i circa 1.000 video di YouTube. Lo scopo è quello di creare versario” al framework lineare dei precedenti sistemi dati video originali per imparare a replicare la texture un tool di sviluppo che possa accorgersi in modo pre- generativi. neurale ottenuta su un’identità di destinazione. Simile ventivo dei video manipolati, e lo si sta realizzando at- L’avversario è un modello discriminatorio che ha il com- alle texture tradizionali, le texture neurali sono memoriz- traverso l’applicazione degli stessi metodi di creazione pito di imparare a determinare se un campione provie- zate come mappe su una matrice 3D ma hanno la capa- dei deepfake, quindi utilizzando FaceSwap, Face2Face, ne dalla distribuzione del modello o da quella dei dati. cità di poter ottenere risultati non solo da modelli 3D ma Deepfakes e NeuralTextures. Alla ricerca della TUM si è Il modello generativo invece è pensato come l’analogo anche da immagini fotometriche, come quelle video. aggiunta anche l’Università Federico II di Napoli, e nem- di una equipe di falsari che cerca di produrre moneta meno Google è rimasta a guardare. falsa e di utilizzarla senza essere scoperta. Deepfake alla portata di tutti Il gigante di Mountain View ha messo a disposizione Il modello discriminatorio, di conseguenza, è analogo Ci si può accorgere del passo in avanti delle tecnolo- 3.000 video manipolati per accelerare la ricerca di Fa- alla polizia che cerca di individuare la moneta falsa. gie sfruttate dai deepfake semplicemente guardando a ceForensics++. Google non è andata a cercare i video La competizione in questo gioco spinge entrambe le quel 2017 in cui tutto è venuto a galla tramite Reddit. In contraffatti. Li ha realizzati. squadre a migliorare i loro metodi fino a quando le con- due anni, i passi compiuti sono stati giganteschi e ve- Per comporre il suo dataset, nell’ultimo anno ha lavorato traffazioni diventano indistinguibili dai dati autentici. Le locissimi. Ad ascoltare Hao Li, un professore associato con attori pagati e consenzienti per registrare centinaia GAN oggi sono usate per applicare il Face Aging, il di computer science alla University of South California di video. Utilizzando metodi di generazione di deepfake cambiamento artificiale dell’età dei volti, per generare che ha messo su la startup Pinscreen, tra sei mesi, o pubblicamente disponibili, ha poi creato migliaia di dee- nuovi punti di simulazione dei lineamenti e per alterare al massimo un anno, potremmo assistere a video dee- pfake da questi video. Il dataset, contenente sia i video gli attributi del viso come, per esempio, il colore della pfake indistinguibili dal reale. Egli stesso si è dovuto reali che quelle falsi, è stato quindi offerto gratuitamente pelle. Alle GAN si affiancano la Deep Feature Interpo- ricredere, avendo sottovalutato la velocità con la quale ai fini della ricerca. Se è vero che entro un anno non riusciremo ad accor- gerci di avere guardato un video modificato per fini ma- levoli, c’è da sperare che la ricerca in nostra difesa man- tenga lo stesso passo tecnologico. La soluzione migliore sarebbe quella di generare un algoritmo che funga da scudo e che riesca a scovare i deepfake nel momento in cui vengono caricati nelle stanze di internet, che siano un social o una piattaforma di streaming video.

 torna al sommario 23 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE TEST Panasonic ha messo in campo tutta la sua esperienza, “spremendo” fino all’ultimo un pannello che altri non sanno usare così OLED Panasonic GZ1500, recensione completa Il TV per chi ama la qualità d’immagine assoluta È un TV destinato a chi è molto interessato alla qualità delle immagini, in cui rasenta l’eccellenza, e poco agli altri orpelli

di G. GIARDINA, R. FAGGIANO utti gli OLED sono uguali, tanto hanno tutti lo stesso pannello LG”, questa è frase che si sente dire spes- Tso. Magari con la puntualizzazione che a fronte di OLED tutti uguali, ci sono prezzi anche molto diversi. Certo, è vero che il “motore” del TV è lo stesso, ma, pro- prio come accade in pista, auto con lo stesso motore o addirittura identiche, ma con piloti diversi hanno risultati sportivi molto distanti tra loro. Ebbene, il Panasonic GZ1500 è la dimostrazione che non tutti i TV OLED sono uguali e che non basta pren- dere un pannello LG e dargli in pasto un segnale per vedere bene. Il pannello OLED lo devi saper “pilotare”, devi saper realizzare un’integrazione capace di sfrutta- re tutte le sue potenzialità, di gestirne i le limitazioni fisi- TV OLED Panasonic GZ1500 che. Il tutto per trasformare un “segnale” in un’immagine L’AUDIO È OTTIMO, MA SI PAGA CARO 2.199,00 € realistica, piacevole, riposante, in poche parole “bella”. L’OLED Panasonic GZ-1500 si inserisce nel solco dei migliori TV OLED dell’ultimo biennio. Parliamo di biennio proprio perché non si può dire che Il GZ1500 - anticipiamo i contenuti della prova - ce la fa la gamma 2019 - e non è solo un problema di Panasonic - sia stata rivoluzionaria. Il pannello non ha subito evoluzioni e i migliori marchi, tra ed è la dimostrazione evidente, se ancora ce ne fosse cui ovviamente Panasonic, avevano già un’elettronica messa a punto già lo scorso anno. Ma il TV non si cambia certo tutti gli anni: per questo bisogno, di tutta l’esperienza di Panasonic nella gestio- il GZ-1500 è un’ottima scelta, soprattutto se, sfruttando qualche offerta, si riesce a portarlo al di sotto della soglia dei 2000 euro per il taglio da 55”, sopra la quale forse è un po’ troppo caro. Si tratta comunque di un TV destinato a chi è molto interessato alla qualità delle immagini, ne di pannelli self emitting e anche delle frequentazioni in cui rasenta i limiti dell’eccellenza, e poco agli altri orpelli. Il supporto dei due standard concorrenti per i contenuti HDR a metadati dinamici oramai costanti che gli ingegneri giapponesi hanno con è un plus che fa la differenza. Pesa un po’ la non compatibilità con l’ecosistema Apple, una certa ritrosia a cambiare grafica di alcune funzioni i migliori colorist di Hollywood. (per esempio la navigazione fra i contenuti in rete locale o su hard disk) e alcuni aspetti del design: diciamo che i progettisti Panasonic sono per cambiamenti molto meditati; in un mondo che corre, forse anche troppo. Siamo curiosi di capire se il GZ-2000, la versione con pannello selezionato, sappia veramente andare oltre le prestazioni video del 1500: la differenza di prezzo direbbe di sì, ma la nostra (limitata) immagi- Il TV per chi vuole tutti gli standard HDR nazione non ci permette di capire come. Il GZ1500 non è il top della nuova gamma OLED Pana- sonic: sopra di lui c’è anche il GZ2000, che vorrebbe Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo andare oltre il luogo comune del “pannello unico”, mon- 8.5 10 8 7 7 8 8 tandone una versione selezionata, la cosiddetta “Profes- sional Edition”. Per avere un pannello selezionato, però, COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE il prezzo da pagare è alto, oltre 1000 euro in più. Proprio per questo, il GZ1500 resta comunque un top di gamma, Qualità video impeccabile Audio un po’ sottotono nonostante la soundbar almeno di quella gamma destinata agli appassionati at- Compatibilità con Dolby Vision e HDR10+ Prezzo più elevato della media Quantità di regolazioni video impressionante Interfaccia un po’ datata rispetto alla concorrenza tenti non solo alla qualità ma, almeno un po’, anche alla spesa. Il GZ1500 ha un prezzo di 3.499,99 euro per il taglio da 65” e 2.499,99 euro per quello da 55”. tecnica, ma qualcosa di concreto, visto che il mercato si altro produttore ha deciso di adottare entrambi gli stan- Un TV per appassionati, dicevamo, a partire dalla com- è spezzato in due, con Netflix che ha sposato lo stan- dard. patibilità con Dolby Vision e HDR10+, i due standard dard Dolby e Prime Video invece che adotta l’HDR10+. HDR a metadati dinamici, che si affiancano ai più scon- Funzionalità, quindi, non sulla carta, ma che si sfruttano Un design essenziale rende complessa tati HDR10 e HLG. Non solo una caratteristica da scheda sin da subito e che rendono questo TV unico: nessun l’installazione a parete L’abbiamo detto più volte: il design, inteso proprio come insieme di soluzioni estetiche, non è il punto più forte di Panasonic, società che da sempre concentra tutti i suoi sforzi sulla qualità d’immagine. E in larga parte oramai è anche giusto visto che il design di un TV è sempre meno determinante, soprattutto ora che sono sparite le cornici e l’apparecchio è praticamente tutto immagine. Ma a questo GZ1500 forse avremmo chiesto qualcosa in più: per le situazioni in appoggio, sarebbe stato me- glio avere la possibilità di ruotare lo schermo sulla base, invece è fisso. Anche se l’OLED non ha alcun problema di angolo, in

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 torna al sommario 24 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE

TEST addirittura sfruttare un equalizzatore a otto bande. TV OLED Panasonic GZ1500 mentre manca quello per Prime Video. Ma - cosa molto La cosa più interessante è la possibilità di collegare un utile - c’è un tasto il cui effetto può essere programmato subwoofer esterno, magari di recupero da un vecchio segue Da pagina 24  da menù: si tratta di “my app” alla cui pressione si avvia impianto home theater, sfruttando l’uscita per la cuffia: l’app scelta dall’utente come preferita (per esempio, noi non abbiamo provato ma siamo certi che con il supporto l’abbiamo configurata con RaiPlay): una bella scorciatoia in gamma bassa, la resa dell’impianto audio del TV ne che fa risparmiare tempo e un buon esempio di perso- guadagna. Disponibile anche il bluetooth per una even- nalizzazione del telecomando. tuale cuffia senza fili. Se si inizia a giocare con tutte le variabili a menù, ci si rende presto conto che il diffusore Sintonia completa ma zapping lento, non sopporta più di tanto interventi massicci, specie se soprattutto in 4K il volume è verso l’alto. Lodevole l’effetto musica con i La sintonia dei canali via digitale terrestre e satellite av- relativi programmi, buono anche il surround cinema viene tramite un unico menù. Per il satellite è necessario che fornisce un minimo di profondità con film e telefilm. impostare la modalità di ingresso dato che è possibile Meno efficace che su altri televisori il Dolby Atmos; ma collegare due parabole con cavi separati; sempre per soprattutto ci ha convinti poco la modalità standard, pro- il satellite si può impostare la ricerca che privilegia la babilmente la più usata dall’utente medio, dove il TV è numerazione Tivùsat. Utile il doppio slot laterale per le troppo sensibile alla scarsa qualità delle trasmissioni, con cam di Tivùsat e Sky dtt. La ricerca dei canali è com- le voci spesso troppo in avanti e con qualche asprezza caso di posizione decentrata, una visione più perpendi- pleta ma molto lenta, tanto che rapidamente parte il di troppo. Quindi, come capita sovente, abbiamo un tv colare allo schermo assicura minori deformazioni geo- salvaschermo per il prezioso pannello OLED. Molto con ottime immagini ma audio solo sufficiente. Proba- metriche ed è sempre da preferirsi. Per chi invece ha sensibile il sintonizzatore DTT, che consente di trovare bilmente il sistema migliore è stato riservato al GZ200 velleità di installare il TV a parete, c’è un altro problema: tutti i canali anche con antenne in non perfetto stato o che monta invece una soundbar firmata da echnicsT e una buona parte delle prese di ingresso sono rivolte po- segnali di soglia. Colpisce un po’ la lentezza dello zap- che certamente si prende carico di giustificare, almeno steriormente e quindi impediscono un’installazione rav- ping, soprattutto sui canali 4K, dove il tv si ferma per pa- in parte, la differenza di prezzo tra i due modelli. vicinata al muro (come peraltro nei modelli dello scorso recchi secondi prima di mostrare le immagini. Sui canali anno). Ovviamente si possono sempre usare cavi con SD e HD le cose vanno meglio, ma comunque si inizia La Smart TV: un po’ “basic” ma c’è quanto spine a L, che vanno però acquistati ad hoc, per lo meno a sentire l’audio su schermo nero e le immagini arrivano basta nel 99% dei casi. per due USB e due HDMI che, insieme agli ingressi ana- dopo circa un secondo: un aspetto, questo, sul quale Panasonic non ha mai premuto troppo l’acceleratore logici, sono rivolti verso il posteriore. Inoltre, la copertura Panasonic dovrebbe lavorare e che rende un po’ farra- sulla smart TV. E questo GZ1500 prosegue nel solco in plastica della sezione ingressi, comoda per un fatto ginoso il classico zapping. Lodevole il semplice tasto TV segnato dai precedessori: di fatto c’è una home page estetico, soprattutto per chi ha situazioni con lo schie- che consente di passare immediatamente da satellite a di app (se ne possono caricare altre dallo store Pana- nale a vista, non può essere installata se si hanno cavi DTT, modalità che Panasonic continua a conservare per sonic, ricco ma non troppo), un menù di accesso rapido innestati in queste prese: una “svista” progettuale, peral- la felicità dei propri utenti. Inoltre è possibile compilare a quelle più utilizzate e poco altro. Le funzioni di base, tro non nuova ai TV Panasonic, da mettere sicuramente elenchi di canali preferiti se non si vuole sfruttare l’LCN come l’accesso ai contenuti via rete locale in DLNA è a posto nelle prossime versioni. Sempre con riferimento preimpostato. Per i contenuti Hbb i dati Rai vengono realizzato nella classica e oramai decisamente datata agli ingressi, va detto che non ci sono prese HDMI 2.1, caricati molto velocemente mentre sono assenti quelli interfaccia a caratteri che caratterizza i TV Panasonic limite che poteva essere rimosso anche per giustificare di Mediaset e Sportitalia. Rapido il riconoscimento della oramai da almeno un decennio. il rinnovo di gamma 2019 che per il resto non è certa- cam di Tivùsat, solo qualche impuntamento iniziale sui Le app che contano ci sono quasi tutte: Netflix ovvia- mente radicale. canali Discovery. mente, che ha anche il tasto dedicato sul telecomando; Buona invece l’integrazione della soundbar (anche se, ma anche Prime Video, Rai Play, DAZN e Chili; non man- come vedremo, è un semplice speaker stereo), che è Audio buono, ma non c’è la mano ca poi YouTube. Ma certo l’ambiente smart appare un sottile e perfettamente integrata con la scocca, quasi in- di Technics e si sente po’ sottotono rispetto a quello dei principali concorrenti. visibile. Una soluzione esteticamente mille volte meglio Per questo tv Panasonic vanta il diffusore frontale Bla- Vi trovano ancora, tanto per fare un esempio, le app di delle più estrose ma peggio integrate soundbar di qual- de Speaker, cioè un sottile diffusore che è posizionato Mediaset Premium, che non esiste più. che generazione precedente Panasonic. Il telecomando proprio sotto lo schermo e diffonde i suoni frontalmente. Il TV può anche essere governato anche con i comandi è forse un po’ troppo ordinario per la classe del TV, ma Nel diffusore però troviamo un semplice sistema stereo vocali, trami te Alexa o Google Assistant, ma è neces- è comunque molto rassicurante per gli utenti Panasonic, a due vie con 50 watt di potenza totali, teoricamente sario innanzitutto avere uno smart speaker esterno (né visto che ricalca il classico layout del brand giapponese. una buona soluzione per migliorare la resa sonora, spe- il telecomando, né la TV hanno i microfoni a bordo). E Nelle nostre prove, che si tengono prevalentemente in cie se il tv è fissato alla parete. Colpisce la ricchezza di soprattutto bisogna infilarsi in una procedura di registra- sala nera, la mancanza della retroilluminazione e anche voci del menù, quasi ridondante per l’utente medio: un zione di una account Panasonic, con lunghe password, della fluorescenza si fa sentire: al buio si va a tentoni e “vizietto” che ogni tanto, e non solo nei TV, scappa a prima di attivare la funzione di controllo vocale, una spesso si sbaglia: il tasto Home è troppo vicino a quello Panasonic. È possibile impostare diverse modalità audio trafila che disincentiva al completamento dell’opera. della freccia verso l’alto, che si usa ripetutamente nella con musica e parlato, inserire il Dolby Atmos, impostare Certamente con un TV Android, come nelle Samsung navigazione tra i menù. C’è il tasto diretto per Netflix, diverse modalità surround, regolare alti e bassi oppure e nelle LG, il controllo vocale (ammesso che serva) è già funzionante alla prima configurazione. Come tutti i TV Panasonic, è possibile controllare anche questo GZ-1500 trami- te app: il funzionamento è veloce e faci- le, ma non ci è riuscito l’inserimento del testo da smartphone, che sarebbe tanto comodo in fase per esempio di ricerca di contenuti su Netflix e simili; allo stes- so modo non siamo riusciti a muovere il

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 torna al sommario 25 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE

TEST TV OLED Panasonic GZ1500 siasi elettronica per avere immagini da “OLED”. Anzi, il pilotaggio del segue Da pagina 25  pannello è complesso, richiede una conoscenza non banale dei pannelli auto emissivi; e poche società come Panasonic hanno nel cassetto tutti i cursore sullo schermo operando sul touch dello smar- trucchi del caso, visto che conser- tphone. In definitiva, i principali servizi di streaming sono vano il know-how di gestione dei gestiti, ma non c’è una vera convergenza tra contenuti pannelli al plasma, sia quelli di Pana- broadcasting e streaming, con la possibilità di miscelare sonic che i celebri Kuro di Pioneer. i “canali” tra antenna e rete. Un tema su cui Panasonic Con materiale impeccabile, la resa dovrà lavorare per le prossime release, magari anche è davvero ai massimi livelli: il contra- adottando un ambiente grafico coerente e coordinato in sto OLED va di pari passo con una morbidezza delle tin- I contenuti HDR da Prime Video ci sono sembrati solo tutti i menù. Una piccola nota di demerito per non aver te eccellente. Ovverosia microcontrasto sì, ma l’immagi- un pizzico meno brillanti, ma probabilmente dipende dai aggiunto, cosa fatta dal molti brand quest’anno, la com- ne nella sua totalità resta equilibrata, non chiude troppo contenuti differenti. In entrambi i casi, volendo proprio patibilità con AirPlay2 e iTunes: una cosa che andava gli scuri, non appiattisce i chiari. L’unica condizione che cercare qualche limite, sono emersi brevissimi episodi fatta se si voleva soddisfare anche l’utenza fidelizzata manda l’immagine in sofferenza è se il materiale di ori- di banding sugli scuri in HDR, come se il tone mapping Apple. gine è molto rumoroso, come le riprese di qualche anno chiedesse troppi sforzi nell’interpolazione cromatica ai fa. Per esempio, la visione di Breaking Bad su Netflix: la bassissimi livelli. Ma sono aspetti da andare a cercare Immagini bellissime, scuola Panasonic celebre serie viene proposta in 4K ma è stata girata in con il lanternino. Anche a luce accesa e ambiente lumi- Calibrazione cromatica a parte, la prima cosa da fare è pellicola e soffre di un eccesso di rumore che il pannello, noso, il GZ1500 ha spinta sufficiente per far percepire disattivare i circuiti di correzione (Noise reduction, MPEG analitacamente, restituisce, un po’ aggravato dalla com- un buon HDR. Tutto ancora meglio.- come atteso - nella Remaster, Ottimizzatore risoluizione, Rimaster gamma pressione, che in queste condizioni è meno efficiente. visione da UltraHD Blu-ray, che ovviamente offre il mas- dinamica e soprattutto il “pericoloso” Intelligent Frame Qui l’OLED non fa nulla per nascondere la grana; ma il simo della qualità in termini di contenuto. La gestione Creation: se lo si lascia attivo a livello medio o alto la filtro di denoise del TV crea l’effetto di avere sfondi -ap gentile e graduale degli scuri è certamente il punto di maggiore fluidità dell’immagine (ma poi è utile?) si paga parentemente piatti che poi si muovono di colpo: i danni forza di questo TV, che riesce a mappare al meglio. Una con ricorrenti artefatti, soprattutto sulle zoomate in avan- sono superiori ai vantaggi, viva la grana. visione che ci dà un po’ il segno dei tempi: difficile, con zamento. No all’effetto “soap opera”: noi abbiamo spen- Passando a materiali più attuali, si percepisce chiara- occhi “normali” e esigenze altrettanto “normali”, andare to tutto e il risultato ci è parso eccellente. L’impostazione mente che siamo ai massimi livelli del mercato: la visione a cercare migliore su immagini di questo tipo. “minimo” è accettabile (gli artefatti sono ridottissimi, al è talmente naturale che spesso durante la nostra prova limite dell’invisibile) ma le frequente scritte a scorrimento ci “perdiamo” a guardare il contenuto e non la presta- Tra le altre qualità di questo TV orizzontale sono più compatte e ancor meglio leggibili. zione del TV, segno che la ricetta preparata dai cuochi c’è anche il Netflix In pratica abbiamo fatto a mano quello che la stessa Pa- Panasonic è golosa. Calibrated Mode: si tratta di una modalità, attivabile du- nasonic renderà possibile con la pressione di un sem- In HDR, poi, la resa è eccellente: la luminosità di picco rante la visione di contenuti Netflix, in cui il TV si autore- plice tasto sul telecomando nei migliori modelli 2020: il di 700 lumen potrebbe sembrare bassa rispetto ai mi- gola per essere ottimizzato per il contenuto in questio- Filmmaker Mode. In attesa, è necessario difendersi così gliori full LED, ma semplicemente il TV evita di “sparare” ne. Per questa modalità, il TV utilizza anche dei metadati dalle aggressioni del marketing TV. a sproposito. In una stanza nera come la nostra, la vi- legati al contenuto, in modo tale che la resa finale sia più Apriamo la classica parentesi sulla calibrazione: assisti- sione in HDR è confortevole e reale: davanti un fuoco, possibile vicina a quella pensata dal creatore dei con- ta da Calman, la calibrazione del Panasonic in modalità delle candele, un lampadario, nella realtà, non restiamo tenuti. In realtà, in tutti i nostri test, la modalità Netflix si HDR e SDR è questione di qualche ora, il tempo che il abbagliati, abbiamo semplicemente la percezione di è dimostrata praticamente equivalente a quella Profes- TV, in totale autonomia, trovi la combinazione più ade- vedere negli scuri e nei chiari. Allo stesso modo con sionale per sala scura, forse un pochino troppo spenta guata per abbassare il DeltaE. Il risultato è qualcosa di questo GZ1500: la punta incandescente della sigaretta per i nostri gusti. Anche in sala scura, abbiamo preferito eccezionale, e siamo davanti ad una situazione dove in Stranger Things è semplicemente “accesa” nel buio, le impostazioni calibrate della modalità Professionale l’elemento più importante è la calibrazione della sonda. come solo l’OLED può fare: per quanto sia fatto bene un chiara. Se quindi il TV con Netflix e una buona calibra- Usando un colorimetro perfetto, calibrato con uno spet- local dimming, con centinaia di aree, una resa di questo zione si comporta benissimo, per quello che riguarda il trofotometro, si ha la certezza che questo Panasonic tipo è difficile. Netflix Calibrated Mode per il momento sospendiamo raggiunga livelli di precisione inimmaginabili fino a poco Come dicevamo, questo TV è - cosa rara - compatibile il giudizio. Il GZ1500 si comporta egregiamente con tempo fa. Il DeltaE inferiore a 0.2 dice tutto, così come le sia con HDR10+ di Prime Video che con il Dolby Vision lo scaling da materiale HD e anche SD, soprattutto se rilevazioni. Una volta calibrato, la visione in stanza nera di Netflix: insomma un TV perfetto per chi vuole il meglio di buona qualità. Con i circuiti di riduzione del rumore con il GZ1500 è qualcosa di molto gratificante, come del nuovo intrattenimento in streaming. MPEG spenti (impostazione che consigliamo) l’immagi- spesso accade con i TV OLED. Ma va detto che - come La visione in Dolby Vision, da Netflix per esempio, è na- ne può mostrare una sorta di grana di troppo, ma nulla alcune prove recenti hanno dimostrato - che non basta turale e godibile: il TV ha diversi preset per il Dolby Vi- che sembri innaturale. Certo, è inutile pensare che si affatto prendere il pannello LG e affiancargli una qual- sion, quello “vivido” è innaturale; la modalità più centrata possa realmente ricostruire una risoluzione che non c’è, e coinvolgente ci è parsa quella luminosa. ma l’interpolazione è buona, nettamente superiore ai TV di gamma media. Ma soprattutto non c’è, con l’impostazione di nitidezza a 30, nessuna traccia di edge enhancement eccessivo, che tanto odiamo in queste frangenti; malgrado ciò l’immagine non è “sfatta” come accade su molti TV 4K alle prese con segnali SD. Qui la potenza del processore HCX Pro si vede tutta, tanto che non abbiamo grandi dubbi a mettere questo TV nella top 5 dei TV 4K per la vi- sione di materiale SD e HD.

 torna al sommario 26 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE TEST iPhone guadagna per la prima volta tutto quello che le persone chiedevano ad Apple: tanta autonomia e una tripla fotocamera Apple iPhone 11 Pro Max, recensione completa L’autonomia sorprende, la fotocamera è super Ma nel nuovo iPhone c’è molto di più, da uno schermo meraviglioso al sistema ultra wideband che apre le porte al futuro

di Roberto PEZZALI Phone 11 e iPhone 11 Pro sono la risposta di Apple a un mercato che, negli ultimi anni, non ha fatto più registra- i re le vendite di un tempo. Le cause sono da cercare un po’ nella contrazione di un segmento che vende sem- pre meno, ma soprattutto, nel caso di Apple, nei disposi- tivi che hanno una vita decisamente più lunga rispetto a quando garantisce abitualmente un produttore Android. Tante persone usano ancora oggi con soddisfazione un iPhone 7 e un iPhone 8 e sono assolutamente soddisfat- ti di questo prodotto: passare a un eventuale iPhone X o iPhone XS, negli ultimi due anni, avrebbe comportato una spesa non ripagata poi da quello che i nuovi iPhone avrebbero garantito in più rispetto a quello che avevano già in tasca. Abbiamo chiesto ad alcune persone, che ancora usano iPhone 11 Pro Max PER CHI NON HA ANCORA CAMBIATO L’IPHONE 1.289,00 € iPhone piuttosto datati come un iPhone 6s o un iPhone QUESTO È L’ANNO GIUSTO 7, per quale motivo non hanno cambiato telefono negli ultimi anni, e la risposta è stata quasi sempre la stessa: Chi ha ancora un vecchio iPhone, e ha aspettato prima iPhone X e poi iPhone XS decidendo alla fine di tenere i soldi in tasca, quest’anno “Il nostro va più che bene e i modelli nuovi alla fine ci sa- probabilmente si deciderà a fare il grande passo. L’iPhone 11 Pro non costa poco, anzi, costa parecchio, ma se guardiamo a quello che offriva rebbero costati tantissimo senza dare vantaggi tangibili in più l’iPhone XS Max rispetto ad iPhone X, e a quello che offre questo iPhone 11 Pro rispetto alle precedenti generazioni, c’è un abisso. Dallo schermo alla batteria fino alla fotocamera ci troviamo davanti a tre aspetti che portano vantaggi davvero tangibili. La fotocamera da 14 su quello che noi davvero vogliamo: tanta autonomia e mm permette fotografie che fino ad oggi, su un iPhone, non erano possibili, e a chi ha sempre usato l’iPhone per scattare foto questa sola una fotocamera di gran lunga migliore”. novità dovrebbe bastare per guardare con interesse ai nuovi modelli. A chi sta pensando che negli ultimi anni sono stati Poi c’è una batteria che dura tantissimo, e uno schermo meraviglioso, di gran lunga superiore ai retina che Apple ha usato per anni. Si può presentati smartphone Android che costano di meno, sicuramente criticare l’assenza della modalità notte per le altre fotocamere, siamo certi che arriverà il prossimo anno, un design non bellis- simo, ma è soggettivo, e una resa dalla fotocamera super grandangolare non sempre eccezionale se c’è poca luce, ma sono dettagli. L’unica hanno tanta autonomia e una fotocamera di gran lun- cosa fastidiosa, e non poco, è quel taglio di memoria da 64GB, pochissimi se si pensa che Apple sta spegnendo servizi che prevedono anche ga migliore di quella di un iPhone di due anni fa (ma tanti dati offline. Da Apple Arcade alle foto, dai video 4K a 60p a Apple TV e Apple Music, 64 GB sono un taglio misero che Apple non dovrebbe probabilmente anche di un iPhone XS) diciamo subito neppure proporre sul canale consumer, ma solo in ambito business. E, se proprio vuole proporlo, che sia almeno corredato da un piano iCloud che nessuna di queste persone ha mai pensato, per un gratuito a vita da almeno 200 GB. solo secondo, di lasciare il mondo Apple. Apple è stata Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo bravissima a costruire il suo giardino dorato, quello che qualcuno chiama gabbia, e quando hai un paio di AirPo- 8.6 9 10 7 9 9 7 ds in tasca, un Watch al polso, hai comprato applicazioni e giochi per iOS e ti trovi bene con Apple Pay e con il COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE sistema operativo difficilmente cambi. Non ci pensi pro- Qualità dello schermo eccezionale Bastava poco per rendere le fotocamere perfette prio. Ecco perché la prova di un iPhone, anche dal nostro La fotocamera guadagna la versatilità che tutti aspet- 64 GB di memoria storage sul modello Pro potrebbero non punto di vista, è sempre piuttosto difficile: tutti tendono tavano da tempo bastare ovviamente a confrontare l’iPhone con altri smartphone, La batteria garantisce una autonomia mai vista su un iPhone Il prezzo richiesto non è affatto indifferente: 1300 euro ma forse il confronto più corretto sarebbe quello con il modello precedente. E quest’anno, per la prima volta, nel confronto con il mo- dello precedente Apple mette in campo due elementi video che a nostro avviso sono due molle che spingeranno moltissime persone verso i nuovi modelli: una batteria che dura di più, ma tanto di più, e una fotocamera alla quale si aggiunge finalmente un obiettivo super gran- dangolare. Apple ha scritto le prime pagine della foto- grafia per smartphone ma poi, per qualche motivo, ha rallentato ed è stata superata un po’ da tutti non tanto lab per la qualità quanto per la flessibilità: se pensiamo che LG ha introdotto il super grandangolo diversi anni fa e iPhone 11 Pro Max guardiamo le foto che può fare un iPhone 11 Pro con La video recensione questo obiettivo, viene da chiedersi perché Apple ab- bia dormito. Questa prova dell’iPhone 11 Pro non sarà completa per due motivi: il primo è il super reportage che abbiamo fatto dal Marocco, 2.000 km e 2.340 foto- segue a pagina 28 

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TEST dimensioni e nella risoluzione a quello usato nelle ge- Apple iPhone 11 Pro Max nerazioni precedenti, ma grazie a una elettronica molto più veloce abilita la funzione di scatto notturno, a lunga segue Da pagina 27  attesa. Apple mantiene il suo classico approccio alle fotocamere degli smartphone: non aspira a sostituire una fotocamera classica, ma vuole mettere nelle mani grafie con le quali abbiamo spremuto l’iPhone in ogni di chi una fotocamera classica non la usa o non la sa situazione. Chi vuole sapere tutto sulla fotocamera deve neppure usare uno strumento che permetta di fare foto assolutamente leggerlo, il link è qui. Il secondo è il repar- eccezionali. Prese al 100% le fotografie non sono nitide to video: oggi l’iPhone è sicuramente lo smartphone che e definite come quelle di altri smartphone con senso- offrela migliore qualità video e l’iPhone 11 Pro si spinge re più grande, e manca pure la stessa versatilità, dato ancora oltre, con camere calibrate capaci di catturare più che i controlli manuali si hanno solo con app di terze flussi 4K contemporaneamente. Apple lo definisce “Pro”, parti, ma non era quello l’obiettivo. L’iPhone 11 Pro ha e abbiamo deciso di provare la parte video in modalità la fotocamera con la migliore modalità automatica al “pro”: stiamo aspettando la beta di Filmic, l’app realizzata mondo: ogni foto che si scatta è una gioia da rivedere proprio per sfruttare al meglio le potenzialità multicame- cezionale. A questo si aggiunge anche la presenza, nella se si guarda la foto nel suo insieme, e gli scatti in wide ra, e stiamo preparando una prova che possa davvero confezione, di un caricabatterie rapido da 18 watt che in color sullo schermo OLED dell’iPhone 11 Pro bucano lo spremere la parte video come “pro”. Ma veniamo ora, poco tempo versa nella batteria la corrente che basta schermo e lasciano senza fiato per dettaglio, saturazio- punto per punto, ad iPhone 11 Pro: passeremo in rasse- per completare la giornata. Apple ci ha messo tanto a ne, dinamica e bilanciamento. gna prima quelli che a nostro avviso sono i punti di forza, inserire un caricabatterie rapido nella scatola dell’iPho- La fotocamera super grandangolare offre una maggiore e poi gli aspetti che non ci sono piaciuti. ne, ma crediamo che lo abbia fatto perché in iOS 13 c’è versatilità di scatto, e l’assenza di deformazioni visibili un sistema di ricarica ottimizzato che, durante la notte, permette di giocare con gli scatti ravvicinati alterando la Cinque ore di batteria in più riduce la velocità di carica aumentando la longevità della prospettiva per cercare inquadrature nuove. Purtroppo lasciano il segno batteria. Il caricatore è poi USB-C Lightning, il cavo forse questa fotocamera non può essere usata in modalità Tra iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max abbiamo scelto più utile esistente oggi per chi ha un MacBook e un iPho- notte e necessita di luce: il diaframma più chiuso di quel- quest’ultimo. Apple dice che la batteria dura 5 ore in più ne. Cavo che prima andava comprato a parte. lo usato sulla camera principale non aiuta né negli scatti rispetto alla generazione precedente, e dopo diversi in interno e neppure per cogliere tramonti o albe. (foto 1) giorni di utilizzo ci sentiamo di dire che la previsione è La fotocamera è eccezionale L’apertura migliorata della fotocamera da 52 mm, quella assolutamente corretta. Nel nostro tour fotografico in per versatilità e qualità erroneamente chiamata tele, permette di catturare ottimi Marocco tra GPS, audiolibri per passare le lunghe gior- Abbiamo messo come primo aspetto la batteria perché ritratti anche con pochissima luce, come il bagliore di un nate in macchina, fotografie, video la sera e un po’ di gio- l’autonomia di uno smartphone condiziona la vita di tut- focolare. Il lavoro fatto sullo scontorno, e quindi sul defo- co abbiamo toccato anche le 10 ore di schermo acceso, ti i giorni, ma se dobbiamo scegliere quello che più di cus, è notevole: non solo è molto più preciso, ma riesce e il risultato sorprende se si pensa che, vista la tipologia tutti è stato rivoluzionato nei nuovi iPhone sicuramente a separare meglio i piani mantenendo una quantità di di viaggio, lo schermo era quasi sempre con un livello il reparto foto e video va sul podio. Se c’è un elemen- dettagli in primo piano sorprendente. (Foto 2) di luminosità parecchio spinto. Apple non ha aumenta- to che spingerà gli utenti a comprare i nuovi iPhone, Gran parte del lavoro è merito di una grande iniezione to solo la capacità della batteria, ha cambiato anche il oltre alla batteria, questo è senza ombra di dubbio la di machine learning: da una parte la modalità notte, dal- modo in cui la batteria viene scaricata, e questo è forse fotocamera. Abbiamo pubblicato un lungo ed esausti- l’altra l’aggiunta del semantic rendering al processo che l’aspetto più importante perché è questa modifica che vo reportage fotografico dove mettiamo in evidenza si scatena ogni volta che premiamo il testo di scatto, e permette un salto così notevole sotto il profilo dell’au- tutti i pregi e quello che a nostro avviso può essere il motore che “sviluppa” la foto si mette in moto. Apple tonomia. Ricordiamo infatti che le batterie al litio sono migliorato ancora lato fotocamere, quindi vi invitiamo a ha rivisto questo processo portandolo da 8 bit a 10 bit accumulatori chimici e la corrente di scarica, oltre che la leggerlo. Questa è solo una sintesi. e il risultato è davanti agli occhi di tutti, con le foto che temperatura, influiscono in modo netto sulla quantità di iPhone 11 Pro non è semplicemente un iPhone XS con per stacco e resa cromatica sembrano avere quella pro- corrente che riesce ad erogare: non è possibile parago- il super grandangolo in più, è uno smartphone intera- fondità che a tratti manca agli smartphone. La modalità nare le batterie da 4000 mAh su dispositivi diversi come mente ripensato. La necessità di garantire una resa notte (foto 3) era richiesta a gran voce ma non sempre spesso viene fatto. Due batterie da 4000 mAh non sono video omogenea da tutte e tre le fotocamere ha spin- risolve le situazioni: impossibile usarla con oggetti in uguali. Venendo da un iPhone XS Max che con il nostro to Apple a gestire in tempo reale il bilanciamento del movimento, più sfruttabile per fotografare piazze e mo- tenore di utilizzo arrivava alle 15.00 del pomeriggio e ne- bianco e la calibrazione tra le diverse lenti, e il risultato numenti. Il risultato è comunque eccellente, soprattutto cessitava di una carica pomeridiana, vedere che questo è quello che si ottiene usando una fotocamera a ot- perché il sistema pensato da Apple non accende la luce iPhone 11 Pro arriva a sera con il 12% - 15% residuo ci tiche intercambiabili: le foto sembrano scattate dallo segue a pagina 29  sembra di trovarci di fronte a un risultato a dir poco ec- stesso sensore. Il sensore principale è identico nelle

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TEST Apple iPhone 11 Pro Max segue Da pagina 28 

come quello creato da molti produttori cinesi, ma si limita a costruire una foto decisamente reale come impatto, si- mile a quella che i nostri occhi vedono nella realtà. Vogliamo spendere qualche parola anche sul nuovo editor di foto di iOS 13: il lavoro che viene fatto è assolu- tamente incredibile, soprattutto la correzione della pro- spettiva. Se si fotografa la porta di una chiesa dal basso colore, ombre e esposizione senza necessariamente da una griglia di forellini talmente fini che dopo circa un con l’ottica wide, 27 mm, c’è una leggera deformazione andare al coperto. anno si riempie, abbassando non di poco il volume delle dovuta all’apertura grandangolare. L’editor dell’iPhone la Lo spunto è di circa 780 nits, che arrivano a 1170 nits con chiamate in ingresso. Sull’iPhone XS Mac, che abbiamo corregge con un click, usando i dati della camera gran- contenuti HDR, ma i numeri dicono davvero poco: sot- usato per un anno, ultimamente la voce arrivava all’orec- dangolare. Una piccolezza, ma il 99% delle persone non to il sole lo schermo dell’iPhone 11 Pro è decisamente chio bassissima, anche al massimo volume, e il web è ha la più pallida idea di come si corregge la prospettiva più brillante e incisivo di quello dell’iPhone XS Max e di pieno di casi di persone che sentono l’audio in capsula di una foto e questa funzione, come le altre regolazioni quello dell’iPhone 11, del quale parleremo nella prova bassissimo dopo un po’ di mesi. dell’editor, permettono di caricare sui social o di inviare dedicata. La calibrazione è decisamente accurata, nel Infine, ma questo riguarda il display, la dipartita del 3D subito agli amici foto decisamente più convincenti, sen- nostro esemplare l’errore sui colori e sulla scala di grigi è Touch che viene sostituito dall’Haptic Touch. Non abbia- za la necessità di passare da software di terzi. inferiore a 1.5 di media sia in modalità sRGB sia in moda- mo mai usato molto questa funzione, e quello che veniva La magia della fotocamera di Apple sta proprio nella fa- lità Display P3, quindi Wide Color, ma è davvero difficile fatto dal 3D Touch ora viene fatto dall’Haptic Touch ag- cilità con cui si riesce ad arrivare a un risultato, fotogra- percepire questo valore su uno schermo così piccolo. giungendo un feedback alla pressione prolungata, ma ficamente parlando, che con altri smartphone si ottiene Apple ha migliorato anche la modalità True Tone, quel si- c’era una sola cosa del 3D Touch che usavamo più volte unendo competenza, pazienza e qualche minuto di post stema che bilancia la temperatura colore dello schermo al giorno ed era il posizionamento preciso del cursore produzione. Cosa non ci è piaciuto? La modalità notte in base alla luce esterna. Su iPhone XS veniva usato un all’interno di un testo semplicemente premendo sulla serviva anche sulla super grandangolare, molte foto la sensore a 6 canali, sul nuovo iPhone 11 Pro viene usato tastiera, trucchetto utilissimo che non tutti conoscono. sera vengono fatte con il 13 mm. E forse non sarebbe un sensore a 5 canali che toglie il canale del bianco per Con Haptic Touch pensavamo fosse sparito, e compli- guastato un sensore più grande sulla fotocamera princi- dare più sensibilità ai canali cromatici. Il risultato è effetti- ce anche il modo (criticabile) con cui iOS 13 gestisce il pale: la modalità notte è poco sfruttabile con soggetti in vamente diverso da quello che si ottiene sull’iPhone XS, cursore sulla selezione eravamo disperati. Poi ci siamo movimento proprio perché spesso il primo scatto fatto, la temperatura colore dello schermo appare leggermen- accorti che esiste ancora, ma al posto di premere l’in- quello che poi viene migliorato con le pose successive, te più calda e confortevole agli occhi. tera tastiera basta tenere premuto la barra spaziatrice. è già leggermente mosso. Lo schermo è ovviamente HDR10 con possibilità di Dol- Se pensiamo poi che la sparizione dello strato del 3D by Vision, e per quanto sia calibrato, con una luminosi- Touch ha lasciato spazio alla batteria, possiamo dire che Lo schermo OLED è semplicemente tà di picco di 1200 nits, un film in HDR non si dovrebbe nessuno ne sentirà la mancanza. perfetto proprio vedere su un 6.5”, è un delitto. Per chi vuole co- Sotto il notch, che integra la nuova fotocamera da 12 munque capire cosa sia l’HDR, consigliamo vivamente di Bello, brutto? Il design passa megapixel e i sensori che abilitano il funzionamento del prendere un bel film su Netflix, spegnere le luci e alzare in secondo piano FaceID, Apple ha inserito l’ultima versione di schermo al massimo la luminosità dello schermo dell’iPhone: non Lo abbiamo scritto più volte: quel blocco di fotocamere OLED che si è fatta produrre da Samsung. Lo ha chiama- è solo quel leggero fastidio che si prova alla vista quan- posteriore è decisamente bruttino. Ma poi, un po’ come to Super Retina XDR, un riferimento al nuovo monitor del do appare sullo schermo una fiamma talmente luminosa è stato con il notch, ci si fa l’abitudine. Il notch non può Mac Pro, e siamo abbastanza sicuri di trovarci davanti a che viene voglia di distogliere lo sguardo, ma è anche sparire fino a quando non si trova il modo per miniaturiz- uno dei migliori schermi mai visti su uno smartphone. la visione di quella fiamma in tutte le sue sfumature e in zare il FaceID, e ormai è diventato una sorta di elemento La visibilità è eccezionale, anche con occhiali da sole tutti i suoi dettagli. Purtroppo l’HDR non funziona con i distintivo che ha trovato una sua intelligente gestione polarizzati e sotto il sole a picco del deserto: nei giorni filmati su Youtube: non che YouTube sia fonte di grandi anche all’interno di iOS. Su iOS 13, a dire il vero, qualche che lo abbiamo provato, e durante il nostro reportage filmati HDR, ma qualcosa di buono c’è. Nessun limite tec- applicazione ha fatto un po’ a pugni con il notch, ma for- in Marocco, ci siamo più volte sorpresi di quanto fosse nico, ma solo il rifiuto da parte di Apple di gestire il codec tunatamente iOS 13.1.2 ha risolto questo e tanti altri bug. apprezzabile la qualità delle fotografie anche in piena VP9 di Google. Per inciso crediamo di non aver mai visto un iOS con luce, permettendoci di effettuare micro regolazioni su Restando in ambito visione abbiamo apprezzato tantis- così tanti bug come iOS 13 quando è stato rilasciato. Per simo il bilanciamento audio: non solo suona bene, ma i quanto il design sia importante, nel caso di un iPhone due canali destro e sinistro sono timbricamente compa- non è un elemento di scelta, si prende quello che passa tibili nonostante siano generati da due diffusori separati. Apple e dopo un po’ lo si metabolizza. Apple ha anche aggiunto quello che lei chiama “Spatial Dopo due giorni non si fa più caso al blocco, alle sue Audio”, una sorta di virtualizzatore che interviene quando dimensioni, o al fatto che quel gioco opaco lucido rega- non ci sono contenuti in Dolby Atmos: dovrebbe ricrea- la l’impressione di avere sempre una cover trasparente re un surround spaziale, ma per sentire il suono arrivare sullo smartphone. La colorazione verde dell’esemplare da dietro, anche chiudendo gli occhi, serve parecchia in prova è decisamente godibile, e il trattamento dovreb- fantasia. Suona bene, ma la spazialità è più suggestione be aver reso resistente sia il vetro frontale che quello che altro. Tra gli appunti da fare in tema di audio ci sono posteriore. Diciamo dovrebbe, perché il vetro dell’iPho- la sparizione dell’adattatore da Lightning a jack audio, ne XS, dopo un anno, è visibilmente segnato, così come probabilmente Apple non lo ha messo perché ritiene il bordo in acciaio. Dopo una settimana l’iPhone 11 Pro, che la transizione degli utenti verso il wireless sia finita, tenuto in tasca senza custodia, pare ancora perfetto. e l’adozione della stessa capsula auricolare che viene usata sugli iPhone negli ultimi anni. Una capsula coperta segue a pagina 30 

 torna al sommario 29 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE

TEST Apple iPhone 11 Pro Max segue Da pagina 29 

Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa del vetro dell’iPhone 11 che abbiamo portato con noi in Marocco, nella custodia: si è leggermente graffiato a contatto con qualcosa in tasca. Attenzione quindi, i vetri sono più ro- busti ma si potrebbero comunque segnare. La finitura satinata rende lo smartphone leggermente più scivoloso se lo usate senza cover, ma il bordo in acciaio aiuta con il grip anche se accumula un po’ di ditate. Lo spessore cresce, e aumenta anche il peso tra un anno, rilasceranno app sempre più complesse o te al prezzo a cui viene venduto l’iPhone 11 Pro di base di qualche grammo (11 grammi), ma mentiremmo se di- giochi sempre più vicini, come grafica, a una console. e il taglio di memoria dovrebbe essere di 256 GB. Non cessimo che si percepisce, è davvero una differenza All’atto pratico non ci si accorge neppure del modem un GB di meno. Si potrebbe poi criticare la solita politi- minima per chi è già abituato a un iPhone XS Max. LTE più veloce, mentre chi ha un access Point Wi-Fi 6, ca formichina di Apple che offre le novità a piccoli boc- un Netgear nel nostro caso, potrà sfruttare la connes- coni. Cosa costava mettere lo stesso sensore full focus Prestazioni al top sione Wi-Fi più recente per avere totale priorità di rete. della camera principale anche sulla super grandango- con uno sguardo al futuro Ma anche qui i benefici non sono tangibili nell’imme- lare? Cosa costava mettere un’apertura f/2 al posto di Il nuovo processore A13 Bionic rappresenta un passo diato, l’infrastruttura non c’è ancora e gli access Point f/2.4 alla camera da 13 mm, che con un obiettivo così avanti rispetto al processore usato dai modelli prece- Wi-Fi 6 si contano sulle dita di una mano. Siamo davanti chiuso va un po’ in crisi? Probabilmente pochi euro, e denti, ma sotto il profilo delle prestazioni non abbiamo a un iPhone pensato più per il domani che per il pre- siamo sicuri che queste cose le troveremo sui modelli percepito miglioramenti netti. Sia chiaro, i benchmark sente anche per altri motivi, come ad esempio l’aggiun- del prossimo anno. non mentono e i numeri ci sono, ma all’atto pratico ta di un processore Ultra Wide Band denominato U1. quanto era fulmineo un iPhone X o un iPhone XS tanto Questo chip, con un array di antenne nella parte alta, iPhone 11, iPhone 11 Pro è fulmineo il nuovo iPhone. Crediamo che ormai du- crea un cono di emissione molto stretto che permette o iPhone 11 Pro Max? rante l’uso pratico il processore venga impiegato nem- di direzionare un fascio radio in una zona specifica. Al Tra iPhone 11 Pro e il rispettivo modello Max le dif- meno per il 40% delle sue potenzialità, e solo determi- momento l’unica applicazione che usa questa novità ferenze sono legate esclusivamente alla dimensione nate applicazioni lo spremono quanto serve: abbiamo è AirDrop su iOS 13.1: puntando l’iPhone Pro 11 in una dello schermo e all’autonomia: qualcuno potrebbe provato alcune applicazioni su iPhone XS e iPhone 11 determinata direzione in cima alla lista dei dispositivi preferire il piccolo, ma una volta che si prova il Max Pro e in molti casi i risultati, stiamo parlando del tempo trovati compaiono quelli che sono nella zona “radar”. difficilmente si torna indietro. Non tanto per la batte- necessario per elaborare una foto o comprimere un vi- Le potenzialità dell’U1 sono infinite, perché si eliminano ria, le differenze a livello di autonomia sono minime, deo, sono sostanzialmente analoghi. Solo se apriamo i rischi di privacy del Bluetooth LE che è omnidireziona- quanto per lo schermo: l’OLED Retina XDR ha una qualche applicazione di realtà aumentata l’iPhone 11 le: grazie all’U1 si potrà puntare un dispositivo specifico dinamica e una resa cromatica tale che viene voglia Pro è decisamente più veloce, e lo stesso vale per il come si fa con un telecomando IR, e si potranno anche di goderselo su un’area ancora più ampia. E, trattan- calcolo computazionale: Prisma, l’app che trasforma le localizzare oggetti con precisione inferiore ai 10 cm se dosi di un dispositivo molto orientato a foto e video, foto in ritratti usando un modello di Machine Learning si va a distanza ravvicinata. Non è un segreto che Ap- quella frazione di pollice in più, soprattutto mentre si è decisamente più rapida sull’iPhone recente proprio ple stia lavorando a un tracker che sfrutta proprio il chip sta riprendendo un filmato, può fare la differenza sulla perché fa uso intensivo di alcuni elementi specifici del U1, ma al momento non c’è nulla di ufficiale percezione immediata della ripresa. L’iPhone 11 costa SoC, in questo caso la NPU. meno e ha la stessa fotocamera super grandangolare: Apple avrebbe potuto mettere sull’iPhone un A12 e Cosa non ci è piaciuto di iPhone 11 Pro lo abbiamo portato con noi e lo abbiamo provato a nessuno si sarebbe oggi accorto delle differenze, ma la Per un utente Apple l’iPhone 11 Pro è uno smartphone lungo. Come l’XR è stato il modello più di successo scelta dell’A13 guarda al futuro, alle app che arriveran- fantastico. Per un utente Android (che di riflesso odia quest’anno, siamo certi che anche l’11 sarà super ven- no e che saranno sempre più sviluppate attorno ai nuo- Apple) è uno smartphone con un design brutto, sen- duto, nelle versioni colorate è anche più godibile. Tut- vi framework di Apple, CoreAR e CoreML sopra tutti. E za USB Type C, castrato da iOS, senza il sensore da tavia se guardiamo allo schermo la differenza pende proprio per questo dentro gli iPhone c’è un processore 40 megapixel del Huawei P30 Pro, senza sensore di a favore dell’OLED, non tanto per il nero quanto per sovradimensionato che permetterà di avere in tasca impronte sotto lo schermo, sovraprezzato e con una l’incisività sotto la luce del sole: le stesse identiche un prodotto che non verrà rallentato dal prossimo iOS quantità ridicola di memoria. Tra tutte le critiche ci sen- fotografie appaiono molto più belle appena scattate e non soffrirà quando gli sviluppatori, tra un mese o tiamo di condividere solo le ultime due, che sono lega- sull’11 Pro tanto che qualcuno potrebbe pensare che quest’ultimo fa foto migliori, quando in realtà la foto- camera è identica. Inoltre, c’è la questione ritratto che con il Semantic Rendering è migliorato ancora di più: il ritratto fatto con il 52 mm dell’iPhone Pro X è di gran lunga supe- riore, come impatto e inquadratura, rispetto a quello realizzato con il grandangolo dall’iPhone 11. Nella nostra prova dell’iPhone 11, che pubblicheremo a breve, mostreremo le differenze tra le due modalità ritratto. Insomma, Apple ha ben bilanciato la lineup: il Pro vale sicuramente i soldi chiesti in più ma l’iPhone 11 resta super appetibile, grazie al prezzo e all’aggiun- ta della camera ultra wide. Probabilmente sarà ancora il più venduto.

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www.audiogamma.it n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE REPORTAGE Dal Marocco fino al Sahara, passando per le città imperiali, abbiamo scattato più di 1000 foto con iPhone 11 Pro La super prova fotografica dell’iPhone 11 Pro Mille foto in Marocco per capire se è il migliore Volevamo capire se Apple si è ripresa il gradino più alto del trono della fotografia. E le foto sembrano proprio dire di sì

ome scatta le fotografie l’iPhone 11 Pro? Chi ha un iPhone meno recente deve davvero spendere i C1000 e passa euro chiesti da Apple per il nuovo modello? Servono tre fotocamere o ne bastano due? La modalità notte fa miracoli? La fotocamera è il punto di forza dei nuovi iPhone, e queste sono le domande che ci hanno fatto amici e co- noscenti dopo aver assistito al lancio dei nuovi iPhone. In questa pagina cercheremo di dare risposta a tutti co- loro che un iPhone lo vogliono soprattutto per fare fo- tografie. Tante fotografie. Il resto lo trovate nella nostra recensione completa Siamo volati in Marocco, e da Tangeri abbiamo preso un 4x4 che ci ha portato fino al Sahara: un viaggio di soli 3 giorni per cercare di scattare le fotografie più me- COSA CI È PIACIUTO... COSA SI PUÒ MIGLIORARE morabili che si possano fare con l’iPhone 11 Pro in ogni -La modalità notte richiede un sensore con una sensibilità condizione. Siamo convinti che solo una esperienza si- -Per naturalezza e resa cromatica è ancora lei la fotocamera mile permetta di capire a fondo i limiti e i vantaggi di una maggiore, quindi più grande. Con la dotazione attuale è da battere. Le foto, con un minimo di ritocco fatto usando limitata a monumenti o a soggetti immobili. fotocamera: quando l’obiettivo è portare a casa il miglior l’editor integrato, godono di una incisività unica. -La visualizzazione di entrambe le camere, mentre si scatta risultato possibile a prescindere dal mezzo utilizzato, in -La modalità Smart HDR funziona a meraviglia: abbiamo pro- con la camera principale, a tratti confonde, soprattutto se vato a scattare in RAW usando lightroom, e anche lavorando si sta cercando un’inquadratura precisa. Andrebbe resa questo caso lo smartphone, si cerca sempre di sfruttare il file grezzo non siamo riusciti ad ottenere la stessa foto che ogni soluzione per arrivare al risultato. Anche se questo opzionale l’iPhone costruisce partendo da 4 scatti di base. La fotocam- -L’ottica super grandangolare ha una resa spettacolare vuol dire andare in mezzo al deserto, con luna nuova, era di default avrà sempre una marcia in più. con tanta luce, ma soffre la sera: merita un obiettivo più e cercare per tre ore lo scatto della vita alla via lattea -La modalità ritratto è impressionante per il risultato che luminoso offre e la flessibilità in fase di post produzione. L’effetto è -L’editor di iOS 13 è praticamente perfetto, e il sistema che usando la modalità notte e un treppiedi. Il risultato, lo assolutamente naturale. vedrete poco sotto, non è stato proprio quello che ci raddrizza automaticamente le foto è tanto semplice quanto -Il super grandangolo è una sorta di parco giochi che libera efficace. Ora manca solo una funzione semplice per elimin- aspettavamo, ma è un caso estremo, abbiamo proprio davvero la creatività. are gli elementi indesiderati da una foto, come una antenna spinto l’iPhone al massimo delle sue possibilità. parabolica, o un condizionatore. Ci sono tante app di terze Abbiamo scattato un numero enorme di fotografie, oltre parti, ma averlo integrato è di gran lunga più comodo. mille, e abbiamo selezionato quelle che a nostro avvi- so sono venute meglio oltre a quelle che servono per segue a pagina 33 

Clicca sulle foto per l’ingrandimento 1/2695 shutter / 32 ISO / 26 mm 1/120 shutter / 125 ISO /26 mm 1/5263 shutter / 32 ISO /26 mm

La porta del palazzo reale di Fez. Anche in questo La Madrasa Bou Inania di Meknes è una delle più belle caso la prospettiva è stata corretta automaticamente scuole coraniche al mondo. Il 26 mm, con la correzione dall’editor e le linee sembrano tracciate con il righello della prospettiva automatica, restituisce una foto praticamente perfetta.

 torna al sommario 32 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE

REPORTAGE La fotocamera dell’iPhone 11 Pro questo: l’automatico. Un approccio totalmente diverso grande formato ma ai piccoli schermi, non si preoccupa da quello di Huawei, che ha cercato generazione dopo troppo se le foto appaiono compresse se viste al 100% o segue Da pagina 32  generazione di avvicinare lo smartphone ad una reflex. se manca un po’ di definizione: la catena di sviluppo pre- far capire quali sono i limiti di una fotocamera che, non E se i risultati ottenuti dal produttore cinese sono davve- vede dei passaggi che sono fatti proprio per migliorare smetteremo mai di ripeterlo, per dimensioni e immedia- ro eccezionali, come sono pochi coloro che riescono a la nitidezza e la resa su dispositivi dotati di un display. tezza ha un qualche cosa di miracoloso. ottenere il meglio da una fotocamera vera sono anche L’utente che sceglie l’iPhone non vuole pensare a tempi, pochi coloro che riescono a fare foto perfette con un diaframmi o ISO, non vuole prendere la minima decisio- L’approccio di Apple alla fotografia: elogio Mate 20 Pro o un P30 Pro. Servono le basi della foto- ne tecnica quando scatta una foto. Vuole solo preoccu- dell’automatico grafia, serve scattare in manuale e in RAW, serve saper parsi dell’inquadratura, perché a trovare le condizioni e Apple ha fatto una scelta specifica quando ha progetta- scegliere per ogni foto la modalità più adatta tra le deci- le impostazioni di scatto migliori per una scena ci pensa to gli iPhone: ha preso una strada diametralmente op- ne che l’interfaccia mette a disposizione. Per Apple vale il telefono. Questo ovviamente non preclude l’utilizzo posta a quella dei produttori di macchine fotografiche. il contrario: niente sensori super spinti, niente modalità dell’iPhone ai veri fotografi. Anzi, spesso proprio i foto- Questi ultimi hanno fatto quello che dovevano fare: sono manuale o file raw, per quello ci sono le app sullo sto- grafi apprezzano l’iPhone per la naturalezza e l’imme- cresciute le dimensioni dei sensori, la risoluzione e il nu- re, ma pura e semplice automazione. Alla pressione del diatezza con cui si ottiene un risultato vicino a quello che mero di funzioni sfruttabili per permettere al fotografo tasto di scatto il sensore cattura una fotografia, o più di avrebbero ottenuto con la loro attrezzatura, ovviamente più esigente di ottenere il risultato finale desiderato. una se serve, e questa fotografia passa all’interno di una con le dovute proporzioni. Apple, al contrario, si è resa conto che la maggior parte “catena di sviluppo” che passo dopo passo la trasforma delle persone che ha comprato una macchina fotografi- salvando nel rullino una immagine già buona, ma è ulte- Istruzioni (nerd) per l’uso ca, anche bella, nella maggior parte dei casi la utilizza in riormente perfezionabile a secondo dei gusti dell’utente Prima di procedere due avvertimenti: il primo è legato modalità automatica. Ha così deciso di puntare tutto su con un semplice editor integrato. Apple non punta al alla fruizione di questo articolo, dove l’obiettivo è mo- strarvi le foto. L’idea è che queste foto vengano viste come un album, o come una gallery fotografica, senza Clicca sulle foto per l’ingrandimento andare a guardare con la lente d’ingrandimento il pixel o la compressione. Ma siamo anche consapevoli che nessuno rispetterà questa idea, quindi abbiamo messo 1/3049 shutter / 32 ISO / 26 mm 1/1364 shutter / 32 ISO / 26 mm il link alle foto originali e i dati Exif di scatto. Inoltre, altra cosa da considerare, è l’effetto della visione di queste foto tramite una pagina web: le foto originali sono state convertite dal formato HEIF a 10 bit originale in Jpeg a 8 bit cercando di limitare al minimo la compres- sione. La visualizzazione web inoltre non gestisce, con molti browser, il wide color gamut, quindi le fotografie si vedono con gamma cromatica ridotta, anche queste. Ma non possiamo farci nulla, potete provare a scaricare gli originali aprendoli in un editor che gestisce lo spazio Celebre porta nota per le decorazioni geometriche e colore. Questo è un elemento che spesso viene trascu- le iscrizioni, Bab Mansour Laleuj di Meknes si staglia rato quando si valutano le fotografie degli iPhone sui siti: di fronte alla piazza principale. Potevamo usare il la visualizzazione non è comparabile a quella degli altri super wide, ma l’effetto sarebbe stato esagerato. smartphone Android che scattano in sRGB, l’iPhone per- Abbiamo preferito il grandangolo classico de parte delle informazioni cromatiche acquisite in fase di scatto. E il colore, in una foto, non è cosa da poco. 1/1229 shutter / 20 ISO / 14 mm La fotocamera principale scatta fotografie incredibili La camera principale dell’iPhone 11 Pro è una rivisitazio- ne di quella dell’iPhone XS Max: il sensore da 12 mega- pixel è identico nelle dimensioni, ma la struttura cambia Uno scorcio delle viuzze della città blu di Che- leggermente. Ogni pixel funziona come rilevatore di fchaouen. Nonostante le ombre nette la funzione fase, e questo migliora in modo sensibile la messa a Smart HDR gestisce alla perfezione la scena senza fuoco anche con poca luce. Ce ne siamo resi conto in affogare dettagli o bruciare luci. alcuni scatti, fatti al buio totale con i soggetti illuminati solo dalla flebile luce di un falò: la tenuta del fuoco, 1/2519 shutter / 20 ISO / 52 mm soprattutto sui video ma anche sulle foto, è decisamen- Tutte le vasche della conceria grande di Fez in una te migliorata. C’è poi la velocità, aumentata in modo sola foto: difficile farlo con un obiettivo classico. considerevole: è grazie ad un sensore più veloce che La deformazione è comunque evidente Apple riesce ad implementare modalità come lo scatto notturno e, a breve, Deep Fusion, una soluzione basata sul machine learning che fonderà più pixel tra loro per aumentare la risoluzione reale dello scatto. Deep Fu- sion funzionerà solo con buone condizioni di luce, ed Una vista della città blu da un punto panoramico. è possibile proprio perché Apple ha dotato l’iPhone di Qui il grandangolo e il super grandangolo por- questo sensore velocissimo. tavano dentro la foto elementi indesiderati, e il 52mm si è dimostrato davvero utile per isolare le

case variopinte. segue a pagina 34 

 torna al sommario 33 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE

REPORTAGE anni guadagna una nuova lente con diaframma legger- come il rumore. Queste foto, ingrandite, perdono parte La fotocamera dell’iPhone 11 Pro mente più aperto, f/2: proprio per questo passa da lente del loro fascino, risultando eccessivamente granulose e di “servizio” per i ritratti a obiettivo vero e proprio. Apple prive di dettaglio, ma una stampa 17x12 la reggono sen- segue Da pagina 33  lo chiama “tele” ma si sbaglia, non è un tele: è un 50 mm za problemi. Se i soggetti sono ripresi di giorno, e con che in moltissime occasioni si dimostra perfetto. molta luce, la modalità ritratto regala fotografie di altissi- La resa di questa fotocamera non è molto diversa da Il sensore dietro questo obiettivo è sempre da 12 mega- mo livello, una base di partenza perfetta per giocare poi quella dell’iPhone XS Max: se fianco a fianco sembrano pixel, e le fotografie scattate a 2x, senza modalità ritratto con l’editor, che permette di variare sia la profondità di leggermente più nitide e più incisive le fotografie scatta- attiva, non hanno nulla da invidiare come resa a quelle campo sia le luci e la loro enfasi. Il modo in cui si riesce a te con il modello più nuovo è solo merito dello schermo scattate con il 27mm. Molte fotografie del nostro viaggio aumentare o ridurre l’effetto sfuocato è magistrale, non OLED dell’iPhone 11 Pro, che gode di maggior dinamica le abbiamo fatte usando proprio il 52 mm, focale deci- è una banale sfumatura ma sembra del tutto simile al e di maggior contrasto. Siamo davanti ad un classico samente versatile. Nonostante il diaframma f/2 questo bokeh di una lente vera. La profondità di campo ridotta grandangolo da 27 mm f/1.8, un tuttofare perfetto per obiettivo non soffre particolarmente le condizioni di bas- appare naturalissima per il modo in cui si distribuisce sui ogni occasione: eccelso nella resa cromatica e nella na- sa luminosità e riesce a restituire, con poca luce, imma- diversi piani. Solo una analisi molto minuziosa dei con- turalezza in condizioni di luce impeccabili e buono con gini con una quantità di rumore del tutto simile a quelle torni lascia capire che ci troviamo davanti a qualcosa di poca luce, anche se quando lavora ad alta sensibilità un del sensore principale. creato al computer. Ma l’effetto è a tratti sorprendente po’ di rumore lo si percepisce. Un desiderio? Dimensio- e soprattutto, cosa non da poco, non è per nulla facile ne leggermente maggiore del sensore e quindi pixel La modalità ritratto sorprende sempre riuscire ad avere una resa simile con una vera fotoca- un po’ più grossi: nello scatto con poca luce soffre un con una flessibilità unica mera, serve un’ottica con una apertura adeguata e il po’ e questo impatta poi sulla resa della modalità not- Le modalità ritratto degli iPhone e dei Google Pixel han- costo lievita. iOS 13 ha aggiunto una modalità luce, High turna. Una nota che riguarda tutte e tre le fotocamere: no sempre avuto una marcia in più, ma la flessibilità of- Key bianco e nero: come Teatro bianco e nero richiede nonostante le lenti siano ottime, ben definite e dotate di ferta in fase di post produzione dall’editor di iOS 13 met- una foto ben fatta per poter dare il giusto effetto, con rivestimento antiriflesso, ci sono alcune condizioni in cui te il prodotto Apple su un livello decisamente più alto. La un soggetto definito che si stacca in modo netto dallo si verifica un po’ di flare. In alcuni casi è semplicemen- sfocatura dietro il ritratto è ovviamente simulata, e usa sfondo. Ma il risultato, se la foto è ben fatta, è davvero te la lente sporca, magari ci è passato sopra un dito, in la differenza di parallasse tra due obiettivi per calcolare mozzafiato. altri è proprio la conseguenza del riflesso della luce nel una mappa di profondità tridimensionale. Non sappiamo gruppo ottico. Lo faceva anche XS Max e lo fanno tutti gli se è cambiato qualcosa, ma su questo iPhone la sepa- Il super grandangolo accresce smartphone, chi più chi meno: sul nuovo iPhone è par- razione tra i vari piani ci è sembrata ancora più accurata. la voglia di giocare ticolarmente visibile quando si usa la modalità notturna, Lo scontorno è quasi perfetto, riesce a gestire anche i Un obiettivo da 14 mm reali non è cosa da tutti i giorni: un po’ meno di giorno, con il fatidico puntino che appare capelli e gli elementi più difficili: basata sull’intelligenza anche chi ha una fotocamera deve comprarlo e spende- solo in determinate inquadrature. artificiale e pensata per scattare fotografie di persone, la re almeno 400 euro. Con un sensore da 12 megapixel modalità ritratto funziona anche sugli animali con i dovu- e l’ottica f/2.4 a fuoco fisso non stabilizzata questa foto- Altro che zoom, la seconda fotocamera è ti limiti. Questa è una delle modalità preferite di scatto camera aggiunta ci ha regalato giorni di grande diverti- un utilissimo 50 mm. con l’iPhone, e grazie all’obiettivo da 52mm ancora più mento, ma non è una sorpresa. Da anni gli utenti iPhone Il secondo obiettivo è una rivisitazione del 52 mm che luminoso si riescono ora a fare ritratti a mano libera con aspettano un obiettivo con questa focale, uno standard Apple ha usato negli ultimi due anni per abilitare la mo- pochissima luce. Il risultato non è sempre perfetto, ma su dalità ritratto. Un gruppo ottico che rispetto agli scorsi uno schermo piccolo il micromosso viene annullato così segue a pagina 35 

Clicca sulle foto per l’ingrandimento 1/240 shutter / 20 ISO / 52 mm 1/127 shutter / 20 ISO / 52 mm Questo è forse uno dei ritratti migliori: si può vedere in modo netto come l’iPhone gestisca la sfocatura sui diversi piani, in modo del tutto naturale. E soprattutto il semantic rendering lascia invariati i dettagli sulla fronte e sulla pelle.

La morbidezza di questo ritratto è esemplare: ad un primo sguardo sembra leggermente fuori fuoco, ma se si osservano i dettagli ci accorgiamo che la foto è in realtà nitidissima

 torna al sommario 34 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE

REPORTAGE che sono molto più corrette nel mantenere il bilancia- provato a scattare una foto alla volta celeste, con trep- La fotocamera dell’iPhone 11 Pro mento delle luci e delle ombre nella scena e quella di piedi, e il risultato non è poi così confortante. Nella mag- Apple è tra queste. Si attiva automaticamente quando gior parte delle condizioni si può scattare comunque a segue Da pagina 34  serve, si può spegnere e si può anche variare il tempo mano libera e senza treppiedi, le foto dove è richiesto di posa, ma quello suggerito dall’iPhone solitamente è un supporto sono davvero , dev’essere buio quasi corretto. Non è una lunga esposizione, quindi non si totale. Ecco perché nell’elenco dei desideri abbiamo ormai su ogni smartphone anbche di fascia media. possono fare effetti scia o altro, è semplicemente una messo un sensore più grosso per la camera principale: Il fuoco fisso non deve preoccupare: si può usare anche singola foto che, grazie al machine learning, diventa più la sensazione è che1/2.3” stiano stretti, anche se l’algo- a 15 centimetri da un soggetto senza problemi di mes- luminosa. Il primo scatto quindi è fondamentale, ed è ritmo ha potenzialità enormi. sa a fuoco, per catturare prospettive del tutto diverse. preferibile che il soggetto sia fermo, immobile. Molto Un’ottica spintissima, valorizzata anche dal sistema di meglio piazze, chiese, monumenti e interni, se si foto- L’editor di iOS 13 è un vero valore correzione delle deformazioni geometriche che Apple grafa una persona e il primo fotogramma catturato vie- aggiunto ha inserito: permette davvero di giocare con la fanta- ne mosso anche la foto finale avrà un effetto di mosso. Con iOS 13 Apple ha rivisto interamente l’editor fotogra- sia. Un obiettivo, il 14 mm, che abbiamo apprezzato nei Abbiamo provato a fotografare beduini che suonavano fico, rendendo i comandi ancora più semplici. L’utente vicoli blu stretti di Chefchaouen, più in verticale che in tamburi attorno al fuoco, altri che versavano il te, un pa- che non vuole perdere troppo tempo può usare la mo- orizzontale. L’assenza di stabilizzatore, e il diaframma nettiere che infornava la pagnotta. Come vedrete qui dalità automatica: basta un click per dare alle foto quel più chiuso di quello degli altri obiettivi, manda un po’ in sotto solo se il soggetto è fermo la foto viene bene. giusto bilanciamento tra ombre e luci che le rende più sofferenza il super wide se usato in condizioni di scarsa Questa non è l’unica criticità che abbiamo riscontrato: incisive e accattivanti. Tutte le regolazioni sono reversi- luminosità. quando ci sono forti sorgenti luminose, come un lam- bili, l’immagine originale non viene affatto alterata, ma pione, oltre a mostrare un evidente flare la modalità vengono solo applicati in fase di visualizzazione solo Luci e ombre della modalità notte notte tende anche a bruciare leggermente le alte luci, i filtri desiderati con l’intensità desiderata. Tra tutte le La modalità notte era una delle novità più attese, Apple e non c’è modo di correggere. Deve intervenire Apple, funzioni disponibili quella che tuttavia ha le potenzialità era l’ultima che mancava all’appello. L’ha inserita, solo migliorando il bilanciamento. Quando si usa un treppie- maggiori è la correzione prospettiva automatica: quan- sulla fotocamera principale, e ha fatto un ottimo lavoro di l’iPhone rileva la presenza di un supporto stabile e do si scatta con l’iPhone 11 Pro usando il grandangolo perché lavorando in modalità addiriva su una posa di suggerire un tempo di posa che può arrivare fino a 28 viene scattata in automatico una foto anche con la ca- riferimento, la prima, riesce ad aggiungere luce dove secondi. In questa modalità purtroppo la foto risultan- mera super wide, e i dati di questa foto vengono usati manca, senza però snaturare la scena. Ci sono modalità te è davvero poco utilizzabile: il piccolo sensore, che per riempire eventuali spazio vuoti in fase di ritaglio e notte che trasformano il buio in luce, eccessivo, altre lavora a 3000 iso, ha un rumore esagerato. Abbiamo alterazione prospettiva. Un esempio vale più di mille pa- role: a sinistra la foto originale, a destra quella corretta in automatico dall’editor di iOS 13: oltre a gestire luci, ombre, saturazione e nitidezza ha anche raddrizzato la Clicca sulle foto per l’ingrandimento foto mettendola a squadra. 1/2 shutter / 1250 ISO / 26 mm L’iPhone scatta, tu correggi: il risultato è 1/14 shutter / 1000 ISO / 26 mm eccezionale Le fotografie fatte con l’iPhone 11 Pro sono ecceziona- li. Si è parlato più volte del nome “pro”, e nonostante siamo ben lontani da una attrezzatura professionale questo iPhone un qualcosa in più lo ha, ovvero il modo in cui riesce a integrare alla perfezione l’hardware, che scatta, e il software, che rende la foto perfetta con un solo click. Le foto fatte con l’iPhone non batteranno quelle di altri smartphone in termini di risoluzione, ma se si guarda alla fedeltà cromatica, alla naturalezza dello scatto e delle luci, al bilanciamento della foto il risultato è di gran lunga superiore a quello della maggior parte degli smartphone di oggi. Non è un caso che molti foto- Il panettiere sta infornando la pagnotta e non si è grafi lo scelgano: la dinamica e la resa cromatica è più voluto fermare. La prima foto era mossa, il risultato importante della pura risoluzione, chi vuole risoluzione è mosso. si compra una fotocamera vera. Ed è sbalorditivo che tutto questo si ottiene senza il minimo sforzo da parte di chi lo usa. Un prodotto che però non dev’essere visto 1/25 shutter / 640 ISO / 26 mm solo come destinato a chi non è in grado di scattare, anzi: pure chi è bravo a fotografare, e lo fa di lavoro, spesso trova il piacere di avere in tasca uno smartpho- Quando il soggetto è questi fermo la modalità notte ne che gli restituisce una fotografia simile a quella che prova a fare il suo dovere, ma preferiamo di gran avrebbe scattato lui. Ma senza sforzi, senza fatica, senza lunga usare lo scatto classico, cercando di tenere la portarsi appresso un pesante corredo e senza dover poi mano il più ferma possibile. aprire un portatile con Lightroom. Se mettiamo sul piatto i risultati che si ottengono in ogni condizione e con ogni L’iPhone soffre tantissimo le sorgenti luminose modalità, e la semplicità con cui si raggiungono, per la molto forti sulle foto in notturna, dove manifesta maggior parte delle persone che ama fotografare senza un evidente flare. Lo fa anche di giorno, ma chi pensare troppo alla parte tecnica troverà nell’iPhone 11 scatta foto completamente controluce? Pro il miglior smartphone per fare foto che oggi ci possa essere sul mercato.

 torna al sommario 35 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE TEST Ecco il nuovo stabilizzatore per smartphone DJI Osmo Mobile, giunto alla terza generazione, lo abbiamo messo alla prova Che bomba Osmo Mobile 3: super compatto, migliore e più economico. Recensione e video Osmo Mobile 3 passa in un attimo dal layout landscape a quello portrait e si piega in due per stare in una piccola pochette

di Gianfranco GIARDINA rendi un DJI Osmo Mobile 2, il diffuso stabilizzato- re per smartphone. Riduci l’ingombro del prodotto P e della custodia di due terzi; migliora le prestazio- ni e, già che ci sei, riduci anche il prezzo. E ti esce un Osmo Mobile 3, uno di quei rari casi in cui il rinnovo di un prodotto porta innovazione e un nuovo design, capace di piegarsi in due, mentre il prezzo va addirit- tura a ridursi. Con queste mosse, il pubblico potenziale di Osmo Mobile aumenta vertiginosamente. E non solo per il prezzo (109 euro per la versione base e 129 euro per quella con custodia semirigida e mini-treppiede) ma soprattutto per la dimensione: per la prima volta Osmo Mobile entra in uno zaino senza prenderselo quasi tutto, così da diventare uno strumento utile anche per chi non è necessariamente “fissato”, ma fa riprese occasionali. video video Partiamo dalla fine: ecco il minifilm girato con Osmo Mobile 3 e la nostra recensione Partiamo questa nostra recensione dal fondo, dal risul- tato. Dopo aver fatto un po’ di prove e aver familiarizza- to con il nuovo Osmo Mobile, abbiamo speso un’oretta lab lab per fare qualche ripresa in compagnia di un iPhone XR. Ne è nato questo video che dimostra i risultati raggiun- OSMO HEROES gibil in pochissimo tempo,i dopo aver preso un minimo DJI Osmo Mobile 3 La video-recensione Il minifilm girato con Osmo Mobile 3 di dimestichezza con lo strumento. Il fondo dello smartphone è finalmente libero Impossibile non partire dai limiti delle generazioni pre- spesso anche il minijack. Il che rendeva impossibile Inoltre, visto che lo stesso Osmo Mobile dispone si una cedenti di Osmo Mobile. La prima versione era fornita ricaricare il telefono durante l’uso e soprattutto poter uscita USB per alimentare proprio uno smartphone, ora con una sacca morbida ma era abbastanza delicata: avere una sorgente audio diversa dal microfono interno è possibile collegarvi il telefono montato e magari ali- facile guastarla. E in più era ingombrante e pesante. allo smartphone. mentarlo anche durante il funzionamento, così da non La seconda versione ha ridotto il peso e introdotto la Osmo Mobile 3 risolve praticamente tutti questi proble- avere interruzioni. possibilità di ruotare lo smartphone (operazione però mi, grazie a un progetto tutto nuovo, che eredita ben da fare “a mano” e che richiede almeno un minuto) ma, poco dai modelli precedenti. Per esempio, il nuovo di- Da orizzontale a verticale in mezzo prevedendo una custodia rigida e avendo comunque segno disassa e sposta i motori, lasciando libero il fon- secondo le dimensioni della prima versione, è diventato molto do del telefono: in questo modo è possibile collegare La seconda graditissima innovazione di Osmo Mobile ingombrante, seppur più protetto. E poi, entrambi i mo- un microfono esterno, anche radio, come per esempio 3 è la possibilità, ottenuta sempre grazie al braccet- delli avevano un limite non banale: il telefono andava il Samson Go Mic Mobile. Si supera così un limite non to ricurvo e allo spostamento dei motori, di ruotare e in battuta sul motore del tilt, lasciando inaccessibili le banale di Osmo, che non consente altrimenti di avere cambiare orientamento da orizzontale a verticale solo prese sul fondo del telefono, sicuramente la ricarica, un microfono esterno da usare per esempio per i live. con la doppia pressione di un tasto. In questo modo si può facilmente passare dai video classici a quelli per Instagram in un batter d’occhio. Inoltre, anche a gimbal in funzione, è possibile mettere il telefono in verticale per esempio per navigare la schermata home e i menù che non ruotano, per un utilizzo più semplice. Una vera funzione killer. La regina di tutte le migliorie ora Osmo Mobile 3 si piega in due Per riporlo, per esempio nella bellissima custodia se- mirigita, Osmo Mobile 3 si piega letteralmente in due. La parte dei bracci e dei motori si ripiega sullo stelo (ci

segue a pagina 37 

 torna al sommario 36 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE FOTOGRAFIA Adobe ha presentato Photoshop e Premiere Elements 2020. Arriva il supporto a HEVC e HEIF e nuove guide per l’editing Photoshop Elements 2020 “salva” le vecchie foto e le colora Lo scopo è garantire a tutti gli utenti la possibilità di migliorare foto e video attraverso guide e opzioni semplici da seguire

di Massimiliano DI MARCO di apprendimento automatico di Adobe. dobe ha ufficialmente lanciato sul Per esempio, l’automatizzazione dell’ap- mercato Photoshop Elements 2020 plicazione dell’effetto di bianco e nero Ae Premiere Elements 2020, le nuo- e della profondità di campo o, ancora, il ve edizioni delle versioni consumer dei ritocco “painterly”, che trasforma la foto suoi software per i professionisti. Lo sco- in un dipinto. Durante la presentazione, la po? Garantire a tutti gli utenti la possibilità funzione che più ci ha colpito riguarda il di migliorare foto e video, ma attraverso recupero di vecchie foto, che sono spes- guide semplici da seguire e opzioni in ver- so scolorite dal tempo. Applicando un sione ridimensionata rispetto alle edizioni effetto con Photoshop Elements 20 - con Premiere Elements 2020: cielo di foto in un video time-lapse o animare professionali. In poche parole: Photoshop procedure guidate e facili da seguire da animato nelle foto e time-lapse il cielo di una fotografia. Tanto su Pho- e Premiere Pro restano i “top di gamma”, chiunque - si può ridare smalto alle foto facili facili toshop quanto su Premiere Elements ma Elements 2020 abbassa la conoscen- vintage o scattate in bianco e nero. I nuovi 2020, inoltre, viene introdotto il supporto za base richiesta per l’editing di foto e vi- colori rimangono sufficientemente fedeli Meno novità per Premiere Elements 2020, ai file HEVC e HEIF sia su Windows sia deo guidando per mano l’utente. (per quanto abbiamo visto nell’anteprima) ma sempre nella filosofia di rendere alla su macOS. Per ora entrambi i software Tra le principali novità di Photoshop ai cromatismi fotografici tipici degli anni portata di tutti certe modalità di editing, restano legati all’esperienza desktop. Gli Elements 2020 ci sono nuove “auto passati. Naturalmente tale funzione può come la riduzione del rumore dei video. stessi prezzi rimangono invariati: 101,26 creation”, ossia funzioni di editing auto- essere sfruttata anche per dare colore a Vengono quindi introdotte nuove guide, euro per i singoli software oppure 152 matico basate su Sense AI, gli algoritmi foto moderne in bianco e nero. come, per esempio, trasformare una serie euro per il pacchetto completo.

TEST soggetto) ma ha un difetto fondamentale: il soggetto tamente. Molto meglio la versione Combo che, oltre DJI Osmo Mobile 3 viene tenuto sempre al centro del fotogramma e non è all’apparecchio e alla busta della versione base ha an- segue Da pagina 36  possibile cambiare questa impostazione. Questo crea che la custodia semirigida (perfetta per portare l’Osmo delle composizioni non soddisfacenti, nella maggior per esempio nello zaino). parte dei casi. C’è poi una novità: ora si può attivare la Oltre a questo, c’è un piccolo treppiede da avvitare alla sono delle tacche di incastro che favoriscono la giusta ripresa video facendosi inquadrare dallo smartphone base del fusto e che risulta molto utile. Per averla bi- posizione) e l’ingombro praticamente si riduce a un montato su Osmo (e per esempio appoggiato sul trep- sogna spendere 20 euro in più: solo la custodia li vale terzo. E lo dimostra il confronto, imbarazzante, tra la piede del kit Combo) e facendo un’opportuna gestu- tutti, fortemente consigliata. nuova custodia e quella della versione 2. Aver trovato re, come alzare la mano o fare il segno di “vittoria”. La questa soluzione è stato il vero colpo di genio degli mancanza di un feedback chiaro, però, fa venire sem- L’Osmo Mobile della maturità è il regalo ingegneri DJI: ora Osmo può stare in qualsiasi zaino, pre il dubbio che qualcosa non sia partito… Alla fine le di Natale perfetto anche nella borsetta delle donne. gesture si usano poco. Non ci sono più scuse per i video traballanti: Osmo Mobile 3 è un prodotto da acquistare senza neppure La batteria: ti dimentichi di ricaricarla Cambia il modo di utilizzarlo, pensarci su. L’utilità è totale; la trasportabilità finalmen- Dal punto di vista dell’autonomia, Osmo Mobile 3 è infi- ma si impara presto te ottima; il prezzo modesto; e quello che ci puoi fare do, un po’ come la versione 2. E non perché la batteria Per come è cambiato il layout, con Osmo Mobile 3 è è moltissimo. Solo a una categoria di utenti, questo duri poco; anzi, per il contrario: dura così tanto che si impossibile fare alcuni movimenti che si facevano con Osmo Mobile 3 può essere antipatico: quelli che hanno rischia di rimandare continuamente il momento della le versioni precedenti. Per esempio, il motore del tilt già acquistato in passato un Osmo Mobiile delle gene- ricarica. Infatti, la batteria da 2450 mAh su 7,2 V basta ora è molto limitato, confinato a un’escursione che diffi- razioni passate. per loro il vecchio Osmo da oggi pesa per garantire autonomia di funzionamento per 15 ore, cilmente arriva a 90 gradi: d’altronde non si poteva fare di più ed è ancora più ingombrante. Ma forse anche ben oltre ogni scenario di utilizzo consueto. E ci voglio- altrimenti con la nuova disposizione di bracci e motori. per loro, come per gli altri, l’Osmo Mobile 3 è il regalo no solo 2 ore e mezza per ricaricarla. Bisogna però fare Ma baste girare il fusto in orizzontale per poter sfruttare di Natale perfetto, probabilmente uno dei più cercati nei attenzione a bilanciare bene il telefono: in mancanza di diversamente il layout dell’apparecchio e avere tilt pra- giorni del Black Friday. questa procedura, ammesso che l’Osmo ce la faccia a ticamente infinito. Cambia quindi il modo di utilizzare portare il telefono “in bolla”, si finirà per consumare più Osmo Mobile e tocca prenderci la mano prima di riusci- energia e usurare particolarmente il gimbal. re a fare tutto quello che si faceva prima. Ma si impara presto e dopo qualche ora di utilizzo, scattano degli L’app aggiunge interessanti funzioni automatismi gestuali che fanno presto dimenticare che Nella nuova app di DJI (Mimo) è possibile non solo gi- il nuovo Osmo è diverso da quelli vecchi. rare video normali, timelapse e slowmotion, ma anche Le due versioni: da preferire senza dubbio la Combo abilitare la funzione di tracking di un soggetto: basta Osmo Mobile 3 è arrivato sul mercato in due versioni: tracciare un quadrato attorno, per esempio, a un volto, l’apparecchio è identico in entrambe, quello che cam- per dare indicazioni a Osmo di seguirlo e tenerlo sem- bia è la dotazione. Nella confezione base, che costa pre al centro. Funziona bene, salvo qualche movimen- 109 euro (praticamente un terzo della prima versione), to che si percepisce un po’ troppo meccanico (vedi mi- oltre al gimbal, c’è un bustina di panno per custodire nuto 1:25 del video demo in cui si utilizza il tracking del l’apparecchio, che però non è certo protetto adegua-

 torna al sommario 37 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE TEST Non avere il Play Store è davvero un limite per Huawei Mate 30? Nella maggior parte dei casi no. Ecco come è andata Huawei Mate 30 Pro, si può vivere senza Google e Play Store? Sì, ma con qualche compromesso La natura aperta di Android colma moltissime lacune. Ma banche e pagamenti con NFC complicano la quotidianità

di Massimiliano DI MARCO i può usare un dispositivo Android non compa- tibile con le applicazioni Google né con il Play S Store? Sì e lo abbiamo provato in prima persona passando alcuni giorni insieme a Huawei Mate 30 Pro. Partendo da un dato di fatto: le applicazioni di Google non ci sono. Non possono essere caricate in sideload e, in ogni caso, senza Play Services (sostituiti su Mate 30 dai Huawei Mobile Services) non funzionerebbero. Sono già stati trovati metodi per installare ugualmente le app Google e il Play Store, ma ci sono due controin- dicazioni. La prima: è un metodo illegale: Google ci ha rilasciato una dichiarazione in cui specifica che i Play Services possono essere installati solo da un produt- tore tramite accordo di licenza e dietro pagamento. Farlo senza pagare non è corretto, come non sarebbe corretto da parte nostra nei confronti di Google pub- I migliori negozi alternativi ottimo punto di partenza per colmare l’assenza del Play blicare una guida che spiega come fare. Inoltre tale A cominciare da Amazon Store. Sono presenti, per esempio, Facebook, Twitter, operazione non offre tutte le garanzie del caso, quindi Il consiglio è, quindi, di basare la propria esperienza Instagram, Messenger e Skype. Da e Upto- abbiamo deciso di andare sul sicuro: abbiamo Huawei su un negozio alternativo. Per Android, ne suggeriamo down è scaricabile Telegram. Mate 30 Pro con Android e senza Google. Se Google quattro: Amazon App Store, F-Droid, Aptoide e Upto- Questione WhatsApp. L’applicazione può essere instal- e il suo negozio per le app per molti rappresentano un down. Il primo è noto ed è quello preinstallato sui di- lata sia tramite Aptoide sia attraverso il file che What- vantaggio, l’azienda di Mountain View è pur sempre spositivi Fire OS di Amazon. Il secondo è un negozio sApp stessa mette a disposizione sul suo sito ufficiale. una società che ha basato il suo giro d’affari sui nostri focalizzato su servizi open source. Il terzo, infine, è una Naturalmente, su Huawei Mate 30 funziona benissimo, dati e non a tutti potrebbe piacere l’idea di restare valida alternativa che copre la maggior parte dei biso- ma manca la possibilità di ripristinare un precedente vincolati a Big G. I problemi derivanti dall’assenza del gni e ha una sezione dedicata alla presentazione dei backup tramite Google Drive: bisognerà fare affidamen- supporto di Google sono fondamentalmente due. contenuti migliori. Mentre su Amazon le applicazioni to al backup manuale. Il primo: sostituire i servizi di Google, in particolare ufficiali sono pubblicate dallo sviluppatore ufficiale, su Il backup locale delle chat di WhatsApp, se attivato nel- YouTube, Gmail, Maps o Chrome. Il secondo (ben più Aptoide le stesse app (come Facebook o Twitter) sono le impostazioni dell’app, può essere trovato nella cartel- rilevante): trovare un negozio alternativo che possa, state caricate da utenti. Come se fosse eBay, ogni uten- la WhatsApp > Databases. Basterà trasferire il backup fra le altre cose, assicurare un comodo processo di te su Aptoide ha un suo profilo, dove vengono elencate, più recente dal precedente smartphone Android al aggiornamento ogni volta che viene pubblicata una per esempio, le applicazioni caricate e il numero di fol- Huawei Mate 30 dopo aver installato WhatsApp e in- nuova versione di un’applicazione. Il singolo sideload lower. In questo modo, si ha subito un’idea di quali sia- serirlo nella cartella equivalente (WhatsApp > Databa- delle applicazioni - ossia scaricare il file apk dell’app no quelli ritenuti più affidabili dalla comunità di persone ses, ma sul Mate 30). In fase di configurazione iniziale, da un sito web, per esempio, per installare l’applica- che usa Aptoide. Uptodown, infine, è completo quanto dopo aver verificato il numero di telefono e consentito zione - non include l’aggiornamento automatico. Di Aptoide. Ognuno di questi negozi può essere installato l’accesso all’archivio all’applicazione, WhatsApp darà volta in volta, in sostanza, bisognerebbe scaricare la facilmente. Basta navigare sui rispettivi siti direttamente la possibilità di ripristinare un precedente backup. Per i versione aggiornata: poco pratico e scomodo. dal browser dello smartphone. Andando, per esempio, social network, va considerata un’altra via che può fare sul sito di Amazon e toccando su “Scarica Amazon a meno di qualsiasi negozio digitale: usare le web app. I Appstore”. Seguirà una schermata di istruzioni, tra cui vari Facebook, Twitter o LinkedIn possono essere facil- abilitare il dispositivo all’installazione delle applicazioni mente fruiti anche tramite la versione mobile del brow- da sorgenti sconosciute. Ogni qualvolta proveremo a ser. Il vantaggio? In questo modo le applicazioni native installare un’applicazione direttamente dall’apk, il siste- ottengono meno dati sull’uso del dispositivo. Informa- ma chiederà specificamente se vogliamo permettere zioni che, poi, le aziende usano per rafforzare i profili all’applicazione di farlo. Inoltre, il sistema farà una veri- degli utenti. E si consuma anche meno batteria. fica riguardante la sicurezza del file che viene installato confrontando l’hash del file che si scarica con l’hash del Navigazione: senza Maps non è facile file sul Play Store di Google: in questo modo si evitano Fare a meno di Google Maps è onestamente difficile, di installare app che sono state alterate da qualcuno, ma non impossibile. La versione mobile da browser è inserendo magari malware. accessibile e fruibile per le indicazione, ma la parte na- vigazione con le indicazioni passo dopo passo non è Per WhatsApp niente backup da Google disponibile via web. L’alternativa open source è Open- Drive, ma non è un problema Le applicazioni dei social network e per la messaggisti- segue a pagina 39  ca sono le più critiche. L’App Store di Amazon è già un

 torna al sommario 38 n.207 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE

TEST Android sono Google Pay e Samsung Pay. Il secondo Huawei Mate 30 Pro senza Google è esclusiva dei dispositivi Samsung e il primo non può essere usato senza il Play Services. Cosa fare allora? segue Da pagina 38  Fondamentalmente: niente. Non avendo Huawei una sua proposta nei pagamenti mobile, usare Mate 30 per pagare con le varie carte di debito o di credito non è StreetMap, scaricabile da F-Droid. L’interfaccia è piace- possibile. La situazione è molto difficile anche per quel vole e le indicazioni sono comode, ma mancano tante che riguarda le banche. Se Unicredit, Hello Bank e In- funzioni extra: niente monitoraggio del traffico in tempo tesa San Paolo, per citarne alcuni, sono disponibili uffi- reale, per esempio. Inoltre, tanti numeri civici sono total- cialmente sull’Amazon App Store, altri istituti rimangono mente assenti. Per la navigazione superficiale, quindi, a secco (come Ubi Banca, per esempio). Alcuni servizi OpenStreetMap è molto buono, ma non è allo stesso li- (come Satispay o Hype) possono essere trovati nella vello di Google Maps. Here WeGo si difende bene. Par- loro versione più recente su Aptoide. In altri casi anco- liamo dell’ex applicazione di Nokia per la navigazione e ra, come Bancoposta, si trovano versioni vecchie. Con poi acquistata da un consorzio di produttori automobi- l’entrata in vigore della PSD2, le applicazioni sono state listici tedeschi. L’interfaccia è sicuramente più pulita di aggiornate per permettere l’autenticazione a due fat- anche in salsa mobile. Pur perdendo alcune funzioni, OpenStreetMap e c’è il monitoraggio del traffico. Here tori: senza la versione aggiornata, insomma, l’app non come la possibilità di trasmettere via Wi-Fi il contenuto WeGo è disponibile su Uptodown. C’è anche Maps.me, può essere usata. Le versioni web sono un’opzione per dallo smartphone a una TV. Esistono alternative di ter- ottima per il turista: contiene punti di interesse, hotel e consultare saldo o lista movimenti, accendendo alle va- ze parti, come SkyTube. si può usare totalmente offline. rie aree personali. La situazione delle banche e dei pa- gamenti mobile, quindi, è il principale tallone d’Achille Una vita digitale senza Google e Play Giochi: Fortnite è salvo. DAZN e Netflix dell’esperienza senza il Play Store al momento. Alcuni Store crashano senza motivo utenti potranno usare tutti servizi finanziari. Altri no. Potremmo andare avanti a lungo, parlando di quante applicazioni ci sono, di quante non ci sono e di come Un “trucco”: trasferire le app con Phone farle per averle o di quali alternative esistono. Apriamo Clone. Ma niente aggiornamenti però una parentesi sul negozio integrato di Huawei: App Inoltre, abbiamo notato un piccolo “trucco”. Trasferen- Gallery è semplicemente inutile. In un momento in cui do le applicazioni da un altro dispositivo Android al Huawei sta posizionando i vari tasselli per potersi au- Mate 30 usando Phone Clone, applicazione di Huawei togestire (dai processori Kirin fino al sistema operativo disponibile sul Play Store e preinstallata sui dispositivi Harmony OS), la pochezza di App Gallery stordisce: della casa cinese, vengono trasferite tutte le applica- mancano le principali applicazioni e il negozio è pieno zioni, a prescindere dal Play Store. Così ci siamo tro- di cloni di dubbia provenienza. Torniamo alla domanda vati sul Mate 30 tantissime applicazioni, dai quotidiani alla base dell’articolo: vivere senza Google e Play Store e i pagamenti per il parcheggio fino ai supermercati. si può? La risposta non può che essere: assolutamen- In alcuni casi, appare immediatamente l’avviso di in- te sì. La natura aperta di Android offre almeno quattro compatibilità con il Play Services, che avverte che l’app negozi alternativi e la possibilità di usare il sideload per “non funzionerà senza Google Play Services”. Ma non scaricare i file apk permette di colmare la gran parte del- sempre è vero. Nel caso di un’applicazione minore le lacune software. Nella maggioranza delle categorie nell’uso quotidiano come Esselunga, l’avviso c’è, ma (anche dispositivi indossabili, per esempio, o multime- La parte giochi è anch’essa delicata. Il Play Store è ricco l’app è usabile in ogni sua parte. Con il compromesso dialità) le applicazioni ufficiali possono essere scaricate di proposte. I più noti sono accessibili direttamente dal- di doversi sorbire l’avviso a ogni nuova schermata. Lo dai negozi digitali alternativi. La situazione delle banche l’Amazon App Store (come Clash of Kings, Minecraft o stesso discorso vale per l’applicazione ufficiale di alcu- e dei pagamenti mobile è la più ostica e quella che più Hearthstone). Aptoide e Uptodown coprono altri nomi ni quotidiani. Altre volte, invece, pur avendo l’applica- di tutte può effettivamente influenzare negativamente importanti, come PlayerUnknown’s Battlegrounds o zione installata dopo il trasferimento con Phone Clone la quotidianità di un utente. L’assenza delle applicazioni Dota Underlords, e sono presenti anche uscite recenti, non la si può usare. Per esempio, con Authenticator e Google è un “falso problema”: le alternative sono tan- come Dr. Mario World. La scelta di Epic Games di non Complemento de il tuo telefono di Microsoft. Nessun te. È l’assenza del Play Store il vero nodo da risolvere. pubblicare Fortnite sul Play Store aiuta Mate 30: bisogna, problema con le applicazioni di Office: trasferite con Saremmo miopi se dicessimo che sia comodo dover in ogni caso, andare sul sito ufficiale dello sviluppatore Phone Clone sono immediatamente usabili. Inoltre, cercare in quattro negozi diversi l’applicazione: non lo è per scaricare il client del gioco. La situazione su Mate 30 sono disponibili anche su Aptoide per poter effettuare e spesso può essere frustrante. Ma chi apprezza l’hard- di Fortnite, insomma, è uguale a quella di tutti gli altri di- gli aggiornamenti più comodamente. Per tante altre ap- ware di Huawei Mate 30 non dovrebbe sovrastimare la spositivi Android. Play Store o no. Per quel che riguarda plicazioni, come YouTube, vale la regola delle web app. mancanza di Google e del Play Store. Vivere senza Play l’intrattenimento, l’Amazon App Store include, natural- La piattaforma video di Google è perfettamente usabile Store si può. Con qualche compromesso. mente, Prime Video o Prime Music oltre a Spotify, DAZN e Infinity. Su Uptodown è disponibile Netflix. Nonostante ciò, non siamo sempre riusciti a usare queste app: DAZN e Netflix, per esempio, hanno crash improvvisi e spesso l’esecuzione viene interrotta come viene lanciata l’app. Impossibile stabilire la ragione del problema: non appa- re neanche un avviso: l’applicazione si chiude da sola e basta. Spotify, invece, funziona bene. Pagamenti NFC e banche Ecco il vero problema Su un aspetto, Mate 30 può fare poco: l’assenza dei pa- gamenti NFC. A oggi le principali soluzioni per gli utenti

 torna al sommario 39 n.40 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE

AUTO ELETTRICA e_Mob, la conferenza italiana per la mobilità elettrica, è alla terza edizione Fiat 120 vista Si chiude e_Mob 2019, è tempo di bilanci dal vivo: sarebbe l’auto dei sogni La mobilità elettrica è a un punto di svolta Fiat era tra gli espositori di e_Mob. L’auto è È stata una edizione ricca di modelli in esposizione, auto, moto, scooter e mobilità urbana davvero rivoluzionaria di M. ZOCCHI e ciò che si aspettano i è conclusa a Milano e_Mob, la tanti appassionati, di Conferenza Nazionale della Mobi- auto e tecnologia Slità Elettrica, arrivata alla sua terza edizione. Nella cornice di Piazza di Città di M. ZOCCHI Lombardia, diversi costruttori e operato- ri di settore si sono dati appuntamento per promuovere la mobilità elettrica, con convegni ed esposizione di auto elettri- che, ibride ed altre tipologie di veicoli. Chiaramente le automobili avevano la maggiore rappresentanza, fatta anche Ma subito a fianco non sfigurava affatto che a Milano sta trovando spazio, con di novità assolute. Come la Fiat 120, il anche la Renault Zoe, fresca di restyle monopattini elettrici o monoruota. Infine concept che illustra la filosofia di FCA completo e nuova batteria da 52 kWh. tanti gli operatori di settore che dimo- per il futuro, o come Jeep Compass Tra gli altri, da segnalare la presenza di strano come la mobilità elettrica non sia Tra gli espositori a e_Mob, que- Plug-in, una delle prime ibride ricaricabili Jaguar Land Rover, Volkswagen, Volvo e un danno per i posti di lavoro, ma al con- st’anno, un po’ a sorpresa c’è an- del gruppo, che presto arriverà sul mer- Nissan. Ma e_Mob 2019 è stata anche, trario possa contribuire a crearne di nuo- che FCA, che ha colto l’occasione cato. Tanti i visitatori durante i tre giorni, forse soprattutto, la festa di una mobilità vi. Aziende specializzate in colonnine di per mostrare al pubblico il concept conclusi con il grande raduno di veicoli elettrica ormai sdoganata in tutte le sue ricarica, wallbox, pad di ricarica wireless, Fiat 120. Abbiamo parlato diverse elettrici, che hanno potuto vedere per la forme. Non mancavano scooter elettri- servizi di assistenza, noleggio e ricarica volte di quest’auto, che sembra prima volta anche le proposte francesi di ci (NIU, Askoll, Oxygen) così come altri on demand. possa fare da base per veicoli nuove auto elettriche. Stiamo parlando mezzi a due ruote, le moto elettriche di E se anche FCA si è convinta, confer- futuri, come la Panda Elettrica. Ve- del gruppo PSA, che ha messo in mostra Energica o le eBike equipaggiate con mando dal palco l’arrivo della 500 elet- dendola dal vivo però ci si rende le tre “sorelle” elettriche, Peugeot e208, motore Bosch. trica con numeri importanti, siamo sicuri conto che non farne una vera e Opel Corsa-e e DS3 Crossback E-Tense. Spazio anche alla micromobilità urbana, che il 2020 sarà il vero anno di svolta. propria automobile a sé, sarebbe davvero un delitto. Concept 120 incarna molti aspetti che gli ap- AUTO ELETTRICA passionati di automotive e di tec- La batteria a moduli a scelta del cliente tra le caratteristiche che potrebbe avere nologie si aspetterebbero da una vettura estremamente moderna. Panda Elettrica, la batteria modulare è la mossa giusta? Gli interni, pur essendo originali e futuristici, non sono affatto compli- A una base da 100 km di autonomia si potrebbero montare altri moduli da 100 km ciascuno cati o con dettagli impossibili da riprodurre in una versione di serie. di M. ZOCCHI La scelta potrebbe es- Anzi, l’estrema semplicità delle sere fatta sia in sede linee potrebbe tradursi anche in opo la conferma che la Fiat Panda di configurazione della un risparmio per il costruttore. Lo Elettrica è davvero tra i progetti di vettura, ma anche suc- stesso vale per gli esterni, parti- D FCA, si è tornato a parlare di come cessivamente, avendo colari ma senza le linee azzardate potrà essere l’iconica vettura italiana nel- quindi a bordo vettura spesso tipiche dei concept. Già la sua nuova veste a batteria. E l’appari- sia l’elettronica di ge- così com’è, la Fiat 120 potreb- zione del Concept 120 ad e_Mob 2019 stione che gli eventuali be essere prodotta in migliaia ha ricordato che la nuova incarnazione componenti hardware di pezzi, e qualsiasi riparatore o della Panda dovrebbe prendere mol- per il collegamento. I carrozziere potrebbe lavorarci to da questo esercizio di stile mostrato moduli sarebbero fino a quattro, con un essere la prima auto, grazie a 500 km di senza problemi. Gli unici dettagli per la prima volta allo scorso Salone di ulteriore quinto modulo incastrato sotto range e ricarica rapida in DC. Restano che andrebbero semplificati sono, Ginevra. Una caratteristica che sembra i sedili anteriori. Questa caratteristica i dubbi su quanto possa impattare a li- ad esempio, i display utilizzati sul mettere d’accordo tutti gli appassionati, aprirebbe una moltitudine di scenari per vello di costi un sistema così sofisticato, retro della vettura. Belli da vedere riguarda la batteria modulare presentata la Panda Elettrica. Potrebbe essere la sulla competenza del personale delle ma a rischio distruzione al minimo da FCA durante la conferenza per Fiat scelta giusta per chi cerca solo una city officine addetto a uneventuale poten- tamponamento. O le ruote, dal- 120. car e vuole spendere il meno possibile ziamento della batteria, magari anche l’enorme diametro come norma Secondo la visione di FCA, l’auto potreb- (la batteria resta ancora il componente solo a noleggio e infine dubbi sulla sicu- nei prototipi, che andrebbero al- be avere una base da 100 km di autono- più costoso di un’auto elettrica), op- rezza, con una parte del pacco batteria leggerite e dotate di pneumatici mia, on la possibilità di montare moduli pure potrebbe soddisfare esigenze di a pochi cm dal sedere dei passeggeri. più amici della città. Chissà se la che aggiungano altri 100 km ciascuno. autonomia diverse, fino ad arrivare ad Sarà la mossa giusta? vedremo mai per le strade?

 torna al sommario 40 n.40 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Garage Italia presenta un nuovo progetto, non solo estetico ma anche motoristico Norvegia a una La Panda Elettrica c’è ed è opera di Lapo Elkann svolta epocale: Si tratta di una vecchia Panda 4x4 che diventa elegante ed elettrica. 5 gli esemplari previsti installate le

di Massimiliano ZOCCHI colonnine ultra opo alcune collaborazioni con le fast al posto case costruttrici per la presentazio- delle pompe D ne di nuove vetture, Garage Italia di Lapo Elkann si è dedicata a una delle di benzina auto italiane più iconiche, ovvero la Pan- La stazione di servizio da 4x4. Per un progetto che, non a caso, si chiama Icon-e, l’officina specializzata Circle K ha installato le in personalizzazioni estetiche ha mes- prime 6 colonnine da so mano alla Panda, questa volta anche 50 kW e 150 kW. Presto cambiando la propulsione da benzina a elettrica. in arrivo centinaia di Per questo progetto verranno realizzati mento degli interni. Sempre gli interni, in serie. Secondo quanto dichiarato, l’auto- installazioni simili solo cinque esemplari e la prima, che si realtà non molto modificati, arriva anche nomia è di 100 km ma non sono stati dif- chiama Panderis, gode della collabora- un nuovo impianto audio firmato JBL. fusi circa la capacità in kWh. Ovviamente di M. ZOCCHI zione con Vitale Barberis Canonico (da Dicevamo nuovo motore, un’unità elettri- la Panda 4x4 così modificata ha dovuto qui la combinazione del nome) i cui mate- ca prodotta da Newtron Group, collegata dire addio al tappo del serbatoio, in cam- riali sono stati utilizzati per il nuovo rivesti- con una flangia direttamente al cambio di bio di una presa Type 2, lo standard eu- ropeo per la ricarica AC, l’unica presente. A seconda della potenza della linea a cui viene collegata sono necessarie tra le 3 e le 8 ore di ricarica. Dopo questa prima versione, arriveran- no Pandoro, in collaborazione con Marta Ferri, Pand’Art con Arthur Kar, Pandina Jones realizzata insieme a Car&Vintage, Infrastrutture di ricarica al posto e infine 00Panda, come intuibile ispirata delle pompe di benzina. In Nor- al mondo degli agenti segreti. vegia la catena di stazioni Circle K ha annunciato di aver sosti- tuito, nelle aree di rifornimento, AUTO IBRIDA L’auto utilizza una diversa configurazione dei motori rispetto alla versione cinese i primi distributori di carburante con le colonnine di ricarica fast da 50 kW e ultra fast da 150 kW. X1 xDrive25e, BMW amplia la gamma ibrida plug-in Una vera rivoluzione che vede ancora una volta protagonista la Il motore termico è un 1.5 a benzina e la batteria assicura fino a 50 chilometri in elettrico Norvegia, paese in cui il numero di auto elettriche supera quelle di P. AGIZZA endotermiche. 20 cavalli di potenza, trazione inte- Dalla foto infatti si può notare grale e fino a 50 chilometri di au- come in quella che è una clas- 2 tonomia in modalità elettrica. Sono sica aerea di rifornimento dove queste alcune delle caratteristiche più mettere benzina, si trovano le importanti di X1 xDrive25e, l’ibrida di se- colonnine di ricarica al posto conda generazione con cui BMW amplia dei bocchettoni di carburante. Il la sua presenza nel settore PHEV. X1 non gruppo ha installato le prime 4 è del tutto una novità, dato che è già in infrastrutture da 50 kW e le pri- vendita sul mercato cinese, ma la versio- me 2 da 150 kW. ne europea arriverà con una differente elettrico. Accelerazione da 0 a 100 in circa 3 ore e mezzo se ricaricata presso Circle K ha anche una partner- configurazione dei motori. circa 7 secondi. La batteria agli ioni di li- uno dei wallbox della casa tedesca. La ship con Ionity, la joint venture Il comparto motoristico della X1 xDri- tio ha una capacità di 9,7 kWh, grazie alla casa automobilistica bavarese continua formata la BMW il gruppo Daim- ve25e europea vede la presenza di un quale la X1 xDrive25 fa segnare un’auto- nel percorso di elettrificazione della sua ler, Mercedes, VW e ora anche motore a benzina 1.5 tre cilindri da 125 nomia di circa 50 chilometri. Da segnala- gamma. X1 xDrive 25e, infatti, è solo l’ul- Hyundai, per sviluppare infra- CV, che accoppiato ad un motore elettri- re che la batteria è montata sotto ai sedili tima esponente delle ibride di seconda strutture ultra fast su tutto il terri- co da 95 CV montato sull’asse posteriore posteriori, e quindi non toglie spazio al generazione presentate da BMW. Il suo torio europeo. dell’auto, porta la potenza complessiva a bagagliaio da 450 litri. BMW dichiara lancio segue quello delle versioni ibride E nel 2020 il piano è di installare 220 CV. Come detto, la trazione è inte- che serviranno circa 5 ore per ricaricare di 530e e della 225xe dei mesi scorsi e oltre 500 colonnine ubicate in grale e la velocità massima è di 192 chi- completamente la batteria con una pre- l’arrivo sul mercato del campione di au- oltre 100 location. lometri orari, limitati a 135 nell’uso solo sa convenzionale, tempo che scende a tonomia X5.

 torna al sommario 41 n.40 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE

AUTO ELETTRICA La conferma arriva direttamente da FCA. Produzione sarà 100% italiana Tesla, domanda Maserati, ora è ufficiale: in arrivo in calo? Altroché, arriva auto elettriche e ibride, già dal 2020 l’ennesimo È già pronto un piano da 1.6 miliardi di euro per portare l’elettrico su tutta la gamma record con

di M. ZOCCHI quasi 100.000 o stile e il design Maserati abbracce- consegne nel Q3 ranno presto l’elettrificazione. Dopo Nel terzo trimestre Tesla L mesi di voci e notizie frammentarie è arrivata la comunicazione ufficiale di ha sfiorato le 100.000 FCA che segna il passaggio a una nuova vetture consegnate. era anche per il marchio di Sant’Agata Model 3 sempre più Bolognese. Sul piatto ci sono 1.6 miliardi di euro, parte dei 5 miliardi promessi da protagonista FCA come investimenti per l’Italia, dato rimento per la mobilità elettrica del grup- le Maserati elettriche dovrebbero arriva- che la produzione di tutte le nuove vettu- po. Sempre da Torino quindi arriveranno re tra il 2021 e il 2022. di M. ZOCCHI re resterà proprio nel nostro Paese. le versioni completamente elettriche del- Oltre alle novità nei powertrain, Maserati La previsione di Elon Musk si è ri- Si parte già dal 2020 con la versione le supercar Granturismo e GranCabrio. vuole introdurre anche sistemi avanzati velata corretta, con Tesla che nel ibrida della Ghibli, che uscirà dagli sta- Arriverà poi anche un’altra superspor- di guida assistita, presumibilmente di terzo trimestre ha fatto segnare bilimenti di Torino. In pratica un antipasto tiva, questa volta prodotta a Modena, livello 2 in fase iniziale, per poi salire il suo nuovo record di consegne, di quello che vedremo da lì in poi. Già dove Maserati sta già realizzando anche anche fino al livello 3. In questo modo sfiorando le 100.000 unità. perché con un investimento di 800 mi- un innovativo impianto di verniciatura. La il marchio sarebbe il primo del gruppo Le auto consegnate ai clienti sono lioni, gli impianti di Grugliasco e Mirafiori casa non ha specificato chiaramente le FCA ad utilizzare ADAS avanzati, grazie state circa 97.000, di cui 96.155 (da dove uscirà anche la Fiat 500 elettri- tempistiche delle nuove uscite. Secondo alla collaborazione per lo sviluppo con prodotte all’interno dei tre mesi. ca) diventeranno in pratica il polo di rife- una timeline precedentemente diffusa, BMW, Intel e Mobileye. Battuto quindi il precedente re- cord di 95.200 dello scorso tri- mestre. In realtà il CEO spingeva per raggiungere effettivamente URBAN MOBILITY Gogoro presenta il suo sistema di scambio batterie scariche con apposite stazioni le 100.000 vetture consegnate, forte di una domanda da parte dei clienti che si aggirava già intorno Ecco la gigantesca stazione di swap di Gogoro ai 110.000 ordini. Nonostante lo sforzo logistico, i dipendenti non Può gestire fino a 120 batterie per scooter elettrici sono riusciti a raggiungere la quota voluta da Musk, ma questo Arriverà la nuova Super GoStation, una GoStation enorme, e anche una nuova tariffazione mancato risultato si tradurrà in un Q4 sicuramente positivo. Questo di Massimiliano ZOCCHI sufficiente a supportare perché gli oltre 13.000 ordini an- bbiamo parlato diverse volte di 1.000 rider nella zona cora non soddisfatti diventeranno Gogoro, azienda taiwanese che ha di servizio. Insieme a consegne nel quarto trimestre, le Aavuto il merito di creare un vero e questa stazione ne ar- quali si andranno a sommare alla proprio standard per gli scooter elettri- riverà anche un’altra di grande richiesta tipica del periodo ci ad uso urbano. Il suo sistema è così dimensioni più conte- natalizio. Nel frattempo, inoltre, al- efficaceche anche un colosso come nute, GoStation 3, ma cuni mercati appena aperti avran- Yamaha ha scelto Gogoro come for- comunque più grande no tempo di sviluppare maggior- nitore e gestore delle batterie del suo delle precedenti e con mente il rapporto con la clientela scooter elettrico. Quando uno scooter nuove interessanti fun- (come in Europa dell’est), lascian- Gogoro ha le batterie vicine a fine cari- zionalità. Le GoStation 3 do presagire il terzo record di fila. ca, il proprietario non deve fare altro che possono autoalimentarsi (probabilmente sull’energia consumata. Negli ultimi tre mesi sono state fermarsi presso una delle tantissime sta- rinunciando ad alcuni moduli, usati come Il nuovo Flex Plan ha un costo di equiva- consegnate 79.600 Model 3, po- zioni di scambio, inserire la sua batteria fonte energetica) in caso di black out, e lente a 9.60 dollari americani mensili, ai che unità sotto la produzione atte- scarica e prelevarne una già completa- quindi continuare a servire i clienti Gogo- quali sommare 7 cent per ogni Ah utiliz- stata a 79.837, mentre sommando mente carica. Un minuto di sosta quindi e ro. È stata inoltre aggiunta una funzione zato. In questo modo vengono incentiva- Model S e X si è arrivati a 17.400, in si riparte immediatamente. L’azienda ora, bidirezionale, con la possibilità di resti- ti comportamenti virtuosi e una guida più questo caso sopra il livello produt- in ottica di espansione globale, ha pre- tuire l’energia alla rete e stabilizzarla. attenta e moderata, con un costo di circa tivo pari a 16.318 auto, segno che sentato la nuova Super GoStation, con- Ultima novità, ma non meno importante, 1 dollaro per 20 km. per le due ammiraglie resta sem- cettualmente simile alle stazioni di swap è la nuova tariffazione per il servizio. In Gogoro ha più volte comunicato l’inten- pre una grossa base di vetture in già create ma con dimensioni enormi, precedenza i clienti pagavano una sotto- zione di espandersi in diverse città nel inventario. Model 3 quindi sempre tanto da poter gestire fino a 120 batterie. scrizione con prezzo variabile in base ai mondo ma i piani definitivi non sono an- più protagonista, mentre Model S In totale può immagazzinare 200 kWh, km percorsi, mentre ora il focus si sposta cora stati comunicati. e Model X restano stabili.

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SMART CITY Il Dipartimento dei Trasporti Australiano metterà in campo le videocamere con IA LG Chem inizia Smartphone alla guida? Ora la videocamera la produzione delle batterie ti scopre e invia la multa direttamente a casa per Model 3: per Cameras non rimarrà confinato nel continente australiano, presto arriverà in tutto il mondo la prima volta

di Pasquale AGIZZA Tesla userà celle martphone e automobili è diventato, NCM811 purtroppo, uno dei connubi più fre- LG Chem ha convinto Squenti in tema di cronaca nera. Gli incidenti causati dall’utilizzo del telefono Tesla che per la mentre si è alla guida sono sempre più al- Gigafactory 3 in Cina l’ordine del giorno, e multe salatissime e dovrà utilizzare le celle campagne pubblicitarie fanno fatica a de- bellare questo comportamento. Per risol- al litio NCM811. Sarebbe vere il problema, l’Australia fa ricorso alla la prima volta per il tecnologia e in particolare all’Intelligenza costruttore americano Artificiale. Dopo un test pilota durato sei mesi, il Dipartimento dei Trasporti lancia arriva dopo gli ottimi risultati di un proget- decurtazione di cinque punti dalla paten- “Cameras”, un innovativo sistema di te- to pilota tenutosi nella regione del Nuovo te. Nei casi più gravi è addirittura previsto di M. ZOCCHI lecamere per controllare e sanzionare Galles del Sud. Il radar ha verificato più l’arresto del conducente. Le telecamere Scopriamo da un report industria- gli automobilisti distratti dallo smartpho- di 8,5 milioni di veicoli in transito, contri- di Cameras non rimarranno confinate nel le proveniente dalla Corea, che LG ne. Il sistema, sviluppato dall’autoctona buendo a far elevare oltre 100mila multe. continente australiano. L’azienda, infatti, Chem ha iniziato la produzione di Acusensus, rileverà in tempo reale tutte A pieno carico, il sistema di Acusensus ha dichiarato di aver chiuso un accor- massa delle batterie dedicate alla le infrazioni al codice della strada rela- sarà capace di controllare oltre 135 mi- do con il governo indiano per utilizzare Gigafactory 3 in Cina, e quindi alle tive all’uso dello smartphone ed invierà lioni di veicoli all’anno. Dal punto di vista il sistema nella caotica autostrada fra Model 3 che verranno assemblate questi dati, debitamente crittografati, alle legale, gli ufficiali del Dipartimento dei Mumbai e Hyderabad. Una grande sfida nello stabilimento. Nei mesi scorsi autorità. La società afferma che il sistema Trasporti australiani invieranno una lette- tecnologica visto che questa autostrada Tesla ha dovuto modificare i suoi Cameras funzionerà sempre, 7 giorni su ra di avvertimento quando il sistema rile- è composta da 4 corsie per senso di piani iniziali, rinunciando alla pro- 7, 24 ore su 24, qualunque sia il clima, e verà la prima infrazione. Dalla seconda in marcia. Anche il governo canadese si è duzione delle batterie nella stessa sarà immune da rilevazioni sbagliate a poi scatterà una multa di 344 dollari au- mostrato molto interessato al progetto. fabbrica e decidendo di appog- causa del sole o del buio. La decisione straliani (circa 210 euro), con contestuale Arriveranno anche in Europa? giarsi a un fornitore esterno, che per la prima volta non è Panaso- nic. C’è una prima volta anche nel tipo di batterie utilizzate, dato che AUTO ELETTRICA Con la ID.3 la e-Golf uscirà di scena. L’ibrida ricaricabile avrà due versioni apprendiamo che LG Chem ha in- sistito per l’uso delle celle NCM811, tanto da convincere Tesla. Sareb- Volkswagen dice addio alla sua e-Golf be appunto la prima occasione in cui il costruttore americano, per le Ma la Plug-in Hybrid GTE raddoppia sue vetture, fa uso delle celle con catodo al Nichel-Cobalto-Manga- Volkswagen introdurrà per la Golf 8 anche una nuova motorizzazione Mild Hybrid a 48 volt nese. Solo per le auto però, dove solitamente si affida alle ANC di M. ZOCCHI (Alluminio) mentre per lo storage onostante il buon successo di mer- energetico ha già utilizzato anche cato, e la promozione aggressivai, le NCM. Le celle in questione sono N la Volkswagen e-Golf è destinata le più recenti della categoria NCM, ad uscire di scena, poiché il suo posto è dove i numeri a seguire indicano stato preso dalla ID.3, la prima elettrica le proporzione dei materiali. Sul del nuovo corso per l’azienda tedesca. mercato si trovano celle NCM523 Sembra che invece VW continuerà a (ovvero 5 parti di nichel, 2 di co- proporre la versione ibrida plug-in, fi- balto e 3 di manganese), NCM622 nora conosciuta come GTE, ma che e appunto le più recenti NCM811, nel prossimo futuro avrà due versioni. volta esclusivamente per la variante più Oltre a questa novità, Volkswagen in- che hanno il grosso vantaggio di È quanto si apprende dalle parole di potente, con motore da 180 kW e 241 cv, trodurrà per la Golf 8 anche una nuova ridurre al minimo l’impiego del Frank Welsch, membro del Volkswagen esattamente come la controparte en- motorizzazione Mild Hybrid a 48 volt. La cobalto, raro e costoso. Come board for research and development, dotermica GTI. Verrà poi aggiunta una presentazione è attesa per il prossimo spesso accade, le parti non hanno che ha dichiarato ad Autocar l’intenzio- versione con motore da 150 kW e “solo” ottobre con vendite nel 2020. Sui prezzi confermato le indiscrezioni e se il ne di raddoppiare la proposta. Il nome 201 cv, che non avrà il logo GTE e verrà al momento non c’é ancora nessuna in- report dovesse rivelarsi inaccurato GTE verrà utilizzato ancora, ma questa percepita come una normale Golf. discrezione. vi aggiorneremo.

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BICI ELETTRICA Specialized per la nuova stagione ha pensato a una Turbo Kenevo tutta nuova Anche l’Italia Svelata la nuova eBike di Specialized ha il suo erede del Ciao Piaggio: Turbo Kenevo 2020 è un mostro da discesa Fantic presenta Nuovo telaio, nuovo motore, nuove geometrie e forcella da downhill. Due le versioni disponibili Issimo di Massimiliano ZOCCHI a 560 W. Anche la Issimo è un Urban pecialized Turbo Kenevo è arrivata: batteria per la nuo- Vehicle a metà tra il una eBike molto attesa, che secon- va Turbo Kenevo è motorino e l’eBike. Sdo i rumor poteva andare incontro più generosa, con a nuove versioni e corpose modifiche. Ed 700 Wh per l’alle- Arriva a metà ottobre in effetti così è stato, con un telaio tutto stimento Expert. nuovo e geometrie riviste, con in più l’ag- Sulla Comp invece di Massimiliano ZOCCHI giunta della forcella a doppia piastra con resta da 500 Wh. escursione di 180 mm. In particolare que- La voce di una for- ste due caratteristiche le ritroviamo nella cella a doppia pia- versione Expert, mentre per la Comp la stra è stata confer- forcella non è a doppia piastra ma man- mata con la scelta della RockShox Boxxer sono già ufficiali e si possono trovare tutti tiene la medesima escursione. Le novità Select RC, mentre per l’ammortizzatore i dettagli su www.specialized.com. Turbo iniziano dal telaio, che ora ha il sistema Si- troviamo un RockShox Super Deluxe Coil Kenevo Expert sarà disponibile in due Fantic ha lanciato ufficialmente deArm come sulla Turbo Levo e che è sta- Select. Le ruote sono entrambe da 27.5”, colorazioni, nero e verde salvia, a 6.699 Issimo, il veicolo urbano a metà to alleggerito di 1 kg. Per il motore, Specy ma c’è la possibilità di montare anche euro, mentre l’allestimento Comp scende strada tra un ciclomotore e una ha puntato ancora sull’unità prodotta in delle 29”. Per la parte ciclistica trovia- a 5.299 euro, nei colori grigio tortora/ros- eBike. Issimo a livello normativo è casa, in collaborazione con Brose, classi- mo cambio SRAM GX a 11 velocità, freni so rocket e canna di fucile/fluo. La Comp a tutti gli effetti una bici a pedala- ficata come 2.1, ora 400 gr più leggero e SRAM Code R con dischi da 200 mm. Al non ha la doppia piastra, ma monta una ta assistita e ne rispetta i requisiti: più compatto, ma sempre molto potente momento non ci sono ancora informazio- Marzocchi Bomber Z1, il cambio è SRAM potenza del motore Bafang di 250 con 90 Nm di coppia e picco di potenza ni precise sulla disponibilità, ma i prezzi NX e la batteria ha minore capacità. W con 80 Nm di coppia, velocità massima di assistenza limitata a 25 km/h e assenza di un accelerato- re. Esteticamente Issimo ricorda i URBAN MOBILITY Tre delibere del comune di Milano regolamentano il settore dei mezzi elettrici “motorini” che hanno fatto la storia del trasporto personale in Italia, con forme moderne ma vagamen- Milano, OK alla circolazione di bici e monopattini te vintage e con 30 kg di peso. Il telaio è in lega di alluminio, con elettrici in sharing, ma con nuove regole struttura a traliccio che, a seconda delle versioni, è a vista o coperto Le società di sharing riprendono il servizio. Regolate le situazioni di circolazione e parcheggio da una semplice carena colorata. Urban è la versione per la città, con di Pasquale AGIZZA libera anche nelle codino più lungo e ruote fat da 20” ia libera al noleggio di mono- piste ciclabili, nei ma stradali, adatte all’asfalto, men- pattini elettrici, hoverboard, bici percorsi ciclope- tre Fun ha un aspetto più sportivo, Ve motorini elettrici. Il comune di donali e a breve con codino posteriore che si ridu- Milano, con tre delibere approvate, ha anche nelle stra- ce a un piccolo parafango e ruote provveduto a regolamentare il settore, de asfaltate all’in- tassellate. Il comfort è garantito dando l’autorizzazione alle società per terno dei parchi”. dalla forcella con escursione da 80 noleggiare i mezzi fermi da luglio. Due L’altro punto im- mm e dal sellino dalle dimensioni i punti fondamentali delle delibere, e portante delle generose. La batteria agli ioni di li- riguardano circolazione e parcheggio delibere riguarda, tio è sufficiente per una autonomia dei mezzi. come detto, il parcheggio dei mezzi in dove ci sono gli spazi” queste le parole che varia da 70 a 120 km, grazie ai Ad illustrare entrambi i punti ci pensa sharing. Non potranno essere lasciati dell’assessore. Milano è sicuramente suoi 630 Wh. I livelli che si possono l’assessore alla Mobilità del comune dovunque, ma dovranno essere par- una città all’avanguardia nel panorama impostare sono 5, con la possibili- meneghino Marco Granelli. cheggiati negli appositi stalli. Le società nazionale per quel che riguarda il no- tà anche di collegare Issimo all’app “Le regole per le bici e i monopattini in che offrono il noleggio di bici e mono- leggio di mezzi elettrici. Sono, infatti, più per smartphone. Merita una men- sharing partono dal concetto che sul pattini dovranno tener conto di questo, di 8mila le bici disponibili per i cittadini zione il cambio Shimano Nexus marciapiede vanno i pedoni, mentre le ed il percorso dovrà necessariamente milanesi, e potranno presto diventare a 5 velocità, integrato nel mozzo, ruote vanno in strada. I mezzi su due partire e concludersi da uno stallo. più di 16mila. Per quel che riguarda i che funziona in modo automatico ruote possono circolare in tutta la città “La sosta deve rispettare i pedoni. Ci monopattini, il Comune ha alzato il limi- in base alla velocità. Fantic Issimo purché all’interno delle aree dove c’è la sono gli stalli un po’ ovunque in cen- te a 2000 mezzi circolanti, ed entro 15 sarà disponibile dal 15 ottobre a un zona 30, rispettando il codice, quindi i tro e un po’ anche in periferia. In ogni giorni sarà possibile, per le società inte- prezzo di partenza di 2.990 euro, sensi unici e i semafori. Inoltre devono caso, fuori dalla Cerchia dei Navigli si ressate, fare domanda per l’affidamento che potrebbe variare in base agli tenere la destra e non si fa zig zag. Via lasciano solo sul bordo strada a destra, del servizio. accessori e alle personalizzazioni.

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TRASPORTI Il Governo avrà presto a che fare con la nuova finanziaria e con l’ecosostenibilità Brinke, non Manovra finanziaria, più tasse sul diesel solo eBike: arriva anche Scopo: favorire i prodotti più ecosostenibili Bladerunner, L’idea sarebbe di alzare le accise del gasolio almeno allo stesso livello della benzina il monopattino di Massimiliano ZOCCHI che del consumo e elettrico della vendita-.Ma endere più competitive le aziende per offrire una ri- perfetto per le che investono sulla sostenibilità duzione delle tasse ambientale, abbassando l’IVA sui norme italiane R ai prodotti più me- prodotti meno inquinanti. È una propo- Durante l’Italian Bike sta che sta girando per le stanze del neo ritevoli, magari con Governo giallorosso, che presto avrà a una quota minima Festival, Brinke ha che fare con la nuova Legge di Bilancio. di materia prima messo in mostra le L’idea è quella di abbracciare maggior- riciclata, bisogne- sue nuove eBike e il mente la cosiddetta economia circolare, rebbe ovviamente monopattino elettrico che potrebbe offrire risparmi indiretti. recuperare il gettito fiscale in altro l’altro prevista dall’Accordo di Parigi e poi Difatti prodotti e aziende con un minor modo. Ed ecco quindi che si torna recepita dal nostro Paese con la Strategia Bladerunner impatto ambientale a loro volta generano a parlare dei sussidi ambiental- Nazionale di Sviluppo Sostenibile. meno malattie e meno problemi all’am- mente dannosi, abbreviati in SAD, Per la case automobilistiche questo pun- di M. ZOCCHI biente stesso, provocando così meno che costano ogni anno allo Stato to potrebbe essere un problema, con costi sociali. molti motori diesel ancora da smaltire, Secondo la Viceministra dell’Economia qualcosa come 19 miliardi di euro. ma al tempo stesso potrebbe essere una Laura Castelli, intervistata da ItaliaOggi, il Di questi ben 16.8 miliardi sono opportunità, potendo lo Stato usufruire di tema è più che mai attuale: sussidi alle fonti fossili” (Laura molti fondi in più per aumentare gli incen- Castelli) tivi a favore delle auto elettriche ed ibri- “Il tema ambientale deve passare Tra questi ovviamente c’è il diesel, che de plug-in. Se si decidesse infatti anche anche dall’Iva. In tutto il mondo si può beneficiare di una riduzione delle di raddoppiare i fondi ad oggi stanziati, Vi abbiamo già parlato di Brinke, sta discutendo dell’impatto am- accise, per un totale annuale di quasi 5 la cifra resterebbe appena sotto i 100 in occasione del lancio dell’eBike bientale dei prodotti che vengo- miliardi di euro. Pertanto l’idea sarebbe milioni di euro, una piccola parte dei 5 top di gamma X5R+, ma di recente no immessi sul mercato, sia dal di alzare le accise del gasolio almeno miliardi che lo Stato avrebbe in più nelle l’azienda è stata presente anche punto di vista della produzione, allo stesso livello della benzina, cosa tra sue casse. all’Italian Bike Festival dove, insie- me a un ricco catalogo di eBike, ha presentato anche un altro tipo di veicolo: il monopattino elettri- MOBILITÀ SOSTENIBILE Dall’1 novembre stop nel centro di Genova ai veicoli più inquinanti co Bladerunner. Dopo l’entrata in vigore del decreto di sperimenta- zione della micromobilità elettrica il Genova, arriva l’ordinanza: stop alle Vespa mercato italiano è particolarmente ricettivo, ed ecco che quindi Brinke Ferme anche le vecchie auto Euro 1 e Euro 2 ha pensato a un modello adatto alle normative nostrane. Con auto- In arrivo però anche incentivi che facilitino il ricambio e la sostituzione dei mezzi più vecchi nomia di 30 km e velocità massima rie e giornaliere, ovvero dal di 20 km/h infatti rispetta le rego- di M. ZOCCHI lunedì al venerdì, dalle 7 alle le imposte dalle varie ordinanze l Sindaco di Genova Marco Bucci ha 19. Ci sono anche disposizioni comunali. Brinke al momento non già firmato l’ordinanza che dall’1 no- territoriali, dato che la circola- ha comunicato altre caratteristiche I vembre imporrà lo stop nel centro di zione a questi veicoli sarà vie- tecniche, e si attende l’arrivo sul Genova ai veicoli più inquinanti. La nor- tata più che altro nella zona mercato programmato per il pros- ma è stata ribattezzata “ordinanza anti- del centro città, tra Di Negro, simo Natale, con un prezzo di 499 Vespa” perché va a colpire molti ciclo- la Foce e Circonvallazione, euro. Per rispettare tutte le regole motori, soprattutto i più vecchi e ancora ma con l’esclusione della so- italiane Bladerunner dovrà quindi utilizzati nella città ligure. praelevata Aldo Moro e le sue dei mezzi più vecchi, da sostituire con avere motore con potenza non Il divieto di circolazione infatti interesserà rampe d’accesso. Ovviamente il divieto ciclomotori più nuovi (e quindi meno superiore a 500 W, luce frontale e i ciclomotori e i motocicli Euro 1, oltre agli non interessa i mezzi elettrici, ma nem- inquinanti) oppure elettrici. Ricordiamo almeno catarifrangente posteriore, stessi veicoli con ancora motore a due meno quelli alimentati a GPL o metano, inoltre che a livello nazionale sono già oltre a prevedere la possibilità di tempi, di categoria uguale o inferiore a così come tutti i mezzi di servizio e di si- attivi degli incentivi per le due ruote, tra impostare un limitatore di velocità Euro 1. Lo stop non riguarda solo le due curezza, i veicoli esteri, ma anche quelli l’altro scarsamente utilizzati a causa del- a 6 km/h. Il prodotto potrà essere ruote: saranno vietate le auto a benzina italiani iscritti ai registri dei mezzi storici. l’obbligo di rottamazione di vecchio vei- acquistato direttamente sul sito fino a Euro 1 e quelle diesel fino a Euro Il Sindaco ha anche promesso l’attivazio- colo, situazione che però sarebbe ideale www.brinkebike.com o presso i ri- 2. Il divieto ha delle precise fasce ora- ne di incentivi che facilitino il ricambio per i cittadini di Genova. venditori autorizzati Brinke.

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DDAY_A4_EC78_TCL_IT.indd 1 03/09/19 18:36 n.40 / 19 7 OTTOBRE 2019 MAGAZINE INFOTAINMENT Dmove.it ha testato sulle strade del Trentino la nuova Porsche Cayenne Coupé, il SUV che non sembra un SUV Per le strade del Trentino in groppa a 550 cavalli Il test-drive della Porsche Cayenne Coupè Un’auto che prelude al futuro di un marchio importante che sta portando la discussione sull’elettrico all’attenzione che merita

di Franco AQUINI iciamocelo subito: in molti si domanderanno cosa ci fa la prova di un’auto come la nuova Porsche D Cayenne Coupé su una testata come DMove.it, dove solitamente trovano posto le prove di auto ibride o elettriche. Chiariamo questo punto prima di entrare nel dettaglio dell’auto. Porsche è un produttore con un altissimo valore sim- bolico, soprattutto in questo momento storico, perché più di ogni altro sta cercando di reagire alla rivoluzio- ne elettrica con una trasformazione importante, che è in grado di coniugare tecnologia e tradizione. Non è un mistero che la nuova Taycan, fresca di presenta- zione, rappresenti la prima vera antagonista di quella che viene identificata come auto elettrica per eccel- lenza, Tesla, a cui tecnologicamente nessun produtto- re europeo è riuscito ancora ad avvicinarsi. tunnel centrale. Impossibile non partire da qui. Supe- Normale, Sport e Sport Plus. L’ultima modalità, se si In mezzo a questa trasformazione ci saranno diverse rato lo shock dato dal confort e dalla cura generale aveva in programma un viaggio rilassante, magari con auto reinterpretate in chiave ibrida, come la Porsche dei dettagli (ci mancherebbe, visto il listino che facil- la famiglia al seguito, è meglio lasciarla stare. Ai lati Panamera e, tra pochi mesi, proprio la Cayenne Coupé mente arriva alle sei cifre), si passa all’analisi dei tasti comunque ci sono due rotelline, che permettono di di cui vi parliamo oggi. Un auto completamente nuova e delle funzioni. Anche perché, se vogliamo mettere scorrere le funzioni dei rispettivi display da 7 pollici che è stata lanciata per ora nelle sole motorizzazioni in moto e partire, bisognerà pur capirci qualcosa. che affiancano l’unico contagiri analogico all’interno a benzina, ma che arriverà, entro fine anno, anche in Diciamolo subito: Porsche è antitetica a Tesla anche del cruscotto. Diverse le funzioni dei due display, che versione ibrida plug-in. in questo. Di tasti e bottoni ce ne sono tanti, tantissi- possono assumere le sembianze di altri indicatori Se poi parliamo di tecnologia, allora non è certo il mi. Persino troppi per qualcuno. Però, a onor del vero, tondi per richiamare i 5 storici indicatori della plancia caso di fare le pulci in casa Porsche. Di tecnologia bisogna dire che quasi tutto può essere fatto sia col Porsche, oppure cambiare a seconda dell’imposta- a bordo ce n’è fin troppa. Tecnologia per l’intratteni- touch screen (generoso, ne parliamo tra poco) che zione richiamata dalla rotellina. Quello di destra, ad mento, ma anche nell’assetto, nel comportamento su con i tasti. Tasti che sono in parte fisici e in parte no. esempio, può ospitare la mappa del navigatore, co- strada e nei sistemi di sicurezza. Insomma, Porsche si Alcune parti lucide del tunnel infatti fanno da bilan- modissima da avere sotto gli occhi, senza necessità candida ad essere uno dei primi marchi storici a spo- ciere, creando di fatto due tasti da premere. In ogni di ruotare la testa per controllare lo schermo centrale. sare al 100% la rivoluzione in atto e a DMove sembra caso, essendoci una buona quantità di tasti, anche di Al centro del tunnel trova posto invece l’ampio display doveroso raccontare questa trasformazione attraver- forma differente tra loro, è innegabile che una certa da 12,3 pollici con risoluzione Full HD. L’interfaccia è so tutti i veicoli che ne faranno parte. comodità nell’usare le funzioni dell’auto senza dover- chiara e pulita, ma vista l’ampiezza dello schermo, si distrarre e armeggiare con il touch screen c’è. quando si attiva CarPlay l’interfaccia di quest’ultimo Un salotto connesso al 100% Oltre al tunnel centrale non manca nemmeno una ric- viene relegata a una porzione dello schermo ridotta, Appena saliti in macchina, la prima cosa che si nota ca dotazione di tasti e leve al volante. La prima rotella circa del 50% rispetto al totale. CarPlay diventa quasi è, ovviamente, la strumentazione e l’importantissimo che attrae l’attenzione è quella del cambio di assetto. “una finestra” del sistema di infotainment Porsche, il che crea forse un po’ di confusione a livello di inter- faccia. È probabile però che la scelta sia dovuta a un limite di CarPlay stesso, che fino a iOS12 non permet- teva una grandissima elasticità a livello di risoluzione e rapporto di forma. Con iOS13 la situazione cambierà radicalmente, proprio per venire incontro ai nuovi di- splay delle auto, sempre più sviluppati in orizzontale (o in verticale), ma sempre con rapporti di forma che non rispettano più il formato 4:3. La tecnologia è anche una questione di motore Una volta presa confidenza con i comandi, non pochi a dire la verità, arriva il momento di mettere in moto l’auto. È una Porsche, dunque la chiave di avviamento

Gli enormi dischi freno da 400mm al tungsteno Il generoso tunnel centrale con i tasti a sfioramento

che non arrugginiscono segue a pagina 48 

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REPORTAGE Alla guida di Porsche Cayenne Coupè segue Da pagina 47 

è posta sulla sinistra. Non appena si accende il mo- tore, la prima cosa che si nota è l’head-up display. Una soluzione sempre più frequente anche su auto di fascia (molto) più bassa. In questa versione abbiamo particolarmente apprezzato la visibilità, anche sotto la luce diretta del sole, la cui efficacia purtroppo non possiamo catturare con una foto. Apprezzabile an- che, sempre sull’head-up display, la presenza delle della velocità e della distanza. Si tratta, come detto, di necessario, abbiamo avuto modo di testarlo in più di indicazioni del navigatore. Un’indicazione in forma un Cruise control adattativo che in realtà fa qualcosa un’occasione, l’auto frena con decisione, ma oltre a ciò molto semplificata, ovviamente, ma pur sempre utile in più. Grazie al radar presente al centro della presa è in grado di utilizzare una funzione di veleggiamento per distogliere ancora meno gli occhi dalla strada. d’aria centrale e della telecamera frontale, il sistema per ridurre i consumi (non banali) della vettura, affidan- Tornando un attimo all’enorme display da 12,3 pollici monitora sia le auto che ci precedono, sia i veicoli pro- dosi all’energia cinetica e all’inerzia del veicolo in mo- - che non sarà come quelli visti sulle Tesla o più in ge- venienti trasversalmente dalle corsie vicine. Quando vimento. Infine vogliamo spendere qualche parola an- nerale sulle elettriche, ma è comunque uno strumen- che su Porsche InnoDrive, ovvero quello che Porsche to multimediale eccezionale - prendiamo confidenza chiama pilota elettronico. Si tratta di un sistema molto con il sistema di gestione dell’auto, con cui è possi- sofisticato che si basa sui dati di navigazione, sulle bile gestire praticamente tutto. Pur essendoci i tasti curve e sulle pendenze per i tre chilometri successivi, fisici (o per meglio dire a sfioramento) su tutto il tunnel capace di calcolare i valori ottimali di accelerazione e centrale, il display permette comunque di accedere a rallentamento e mettendo in opera le opportune corre- ogni aspetto dell’auto, assetto compreso, a scelta tra zioni tramite motore, cambio e impianto frenante. Una Fuoristrada, Rialzato, Medio e Ribassato. Alla pressio- breve menzione anche per il piccolo gioiello di aerodi- ne del tasto l’auto si alza e si bassa, per favorire la namica che è lo spoiler adattativo, utile per aumentare guida su strade normali o su sterrati più impegnativi. la deportanza (cioè la forza aerodinamica che spinge C’è poi una ricca sezione che riguarda il comfort, con l’auto verso il suolo aumentandone l’aderenza), inedito la possibilità di cambiare il tipo e il colore della luce fino ad oggi su un SUV. ambientale, nonché quella di intervenire sull’impianto audio firmato Bose. A occhi chiusi sembra tutto tranne che un SUV Un trionfo di sistemi ADAS Cayenne Coupé è un’auto particolare e chi legge dmo- Il menù dei sistemi di assistenza del Porsche Commu- ve.it potrebbe chiedersi perché ne stiamo parlando. nication Management ci dà modo di dare uno sguardo Come premesso all’inizio dell’articolo, Porsche è un ai sistemi di assistenza alla guida disponibili su Cayen- marchio importante che sta portando la discussione ne Coupè. C’è un po’ di tutto, senza tuttavia spingersi sull’elettrico all’attenzione che merita. Mai un produtto- su soluzioni inedite. Si va dal Porsche Active Safe, un re storico europeo era riuscito a smuovere Elon Musk, Cruise Control adattativo che regola la velocità in fun- tanto da ingaggiare una battaglia diretta sul circuito zione dell’auto che precede e che può operare tra i 30 di Nürburgring tra la Model S (opportunamente con- e i 210 km/h (difficile trovare una forbice così estesa su figurata) e la nuova Taycan. Per questo ci è sembrato auto comuni). C’è poi l’assistente di cambio corsia, che importante provare un’auto Porsche, seppure alimen- avvisa nel caso in cui ci sia un auto in sorpasso sulla tata a benzina, per poi fare gli opportuni confronti con corsia che stiamo per occupare. Infine c’è l’assistenza le imminenti soluzioni ibride e elettriche. Il feeling e le nella tenuta della carreggiata e la funzione di arresto sensazioni che si provano alla guida di questi veico- di emergenza. Interessante il sistema di regolazione li sono così particolari che sarà davvero interessante capire se Porsche sarà stata in grado di trasferirle sui veicoli di nuova concezione. In ogni caso, non c’è dubbio, il DNA di Porsche in que- sta Cayenne Coupé si sente tutto, nonostante l’ab- bondante dotazione tecnologica che anche in questa auto, nonostante non sia dotata di motore elettrico, led blu e suoni fantascientifici, non manca di certo. Quello che realmente ci ha stupiti però è la sensazio- ne di essere a bordo di un auto di tutt’altra stazza. Pro- vando a chiudere gli occhi, ovviamente lato passeg- gero, ci si sente a bordo di una sportiva classica, dalla stazza e dal peso molto inferiore a quello di questa Cayenne Coupé, che sfiora i 2.200 kg. È evidente il la- voro che gli ingegneri Porsche hanno fatto per creare un SUV che su strada restituisca le sensazioni di una Il sistema Apple CarPlay è racchiuso in una por- L’ottimo sistema di sensori e telecamere che vera Porsche. E anche questa, i lettori ce ne daranno zione del grande schermo wide. mostrano anche la vista dall’alto. atto, si può chiamare legittimamente “tecnologia”.

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