C O M U N E Di F I S C a G L
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C O M U N E DI F I S C A G L I A (Provincia di Ferrara) PIANO DELLA PERFORMANCE 2017/2019 Il Comune di Fiscaglia è stato istituito con la legge regionale n° 18 del 07.11.2013 dal 01.01.2014 mediante fusione dei contigui comuni di Massa Fiscaglia Migliaro e Migliarino. Gli articoli 16 e 31 del decreto legislativo 150/2009 fanno obbligo anche agli enti locali di adeguare i propri ordinamenti ai principi del decreto in parola. L’intero sistema è finalizzato al miglioramento della qualità dei servizi pubblici e alla crescita della professionalità all’interno della Pubblica Amministrazione. Il nuovo sistema si fonda sui seguenti principi: - semplicità, condivisione e integrazione degli strumenti; - collegamento tra gli obiettivi gestionali e le linee strategiche dell’ente; - collegamento tra performance organizzativa e individuale; - feedback per l’apprendimento e il miglioramento; - comunicazione dei risultati all’esterno e all’interno; - selettività nella scelta degli obiettivi; - valorizzazione del merito, quindi differenziazione. Occorre, in sintesi, mettere al centro le persone, ossia i dipendenti, e rendere comprensibile l’operato della Pubblica Amministrazione ai cittadini e agli stakeholder, che costituiscono due distinte prospettive esterne, sovraordinate alle prospettive interne che coincidono con le prospettive finanziarie, dell’apprendimento e dei processi interni. Il “ciclo delle performance”, delineato dalla Legge Brunetta, si configura come un processo che collega la pianificazione strategica, di respiro triennale, alla pianificazione operativa annuale. Il Piano delle Performance è il documento programmatico triennale che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e definisce gli indicatori per la misurazione e la valutazione delle prestazioni dell’Amministrazione, dei titolari di posizione organizzativa e dei dipendenti. Gli obiettivi operativi ed i relativi indicatori sono individuati annualmente e raccordati con gli obiettivi strategici e la pianificazione strategica triennale. Il presente documento individua quindi nella sua interezza la chiara e trasparente definizione delle responsabilità dei diversi attori in merito alla definizione degli obiettivi ed al relativo conseguimento delle prestazioni attese al fine della successiva misurazione della performance organizzativa e della performance individuale. Il Piano della Performance costituisce il momento iniziale del ciclo della gestione della performance che, in base all’Art. 4 del Decreto Legislativo N. 150 del 27/10/2009, si articola nelle seguenti fasi: - definizione ed assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori; - collegamento tra gli obiettivi e l’allocazione delle risorse; - monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; - misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale; - utilizzo dei sistemi premianti secondo criteri di valorizzazione del merito; - rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi. - PROCEDURE DI CONCILIAZIONE Nell'ambito dello SVIMAP, per procedure di conciliazione si intendono le iniziative volte a risolvere i conflitti nell’ambito del processo di valutazione della performance individuale e a prevenire l’eventuale contenzioso in sede giurisdizionale. In sede di valutazione della performance individuale potrebbero sorgere contrasti tra i soggetti responsabili della valutazione ed i valutati e, pertanto, è necessario definire delle procedure finalizzate a gestirli e risolverli, d’intesa con le Organizzazioni Sindacali con l’individuazione di un soggetto terzo. La disciplina delle procedure di conciliazione si ispirerà ai principi della trasparenza, celerità, efficacia, efficienza ed economicità. LA TRASPARENZA Per “trasparenza” si intende l’accessibilità totale alle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni (articolo 1 del decreto legislativo 33/2013 e smi ). Scopo della trasparenza è quello di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. Ciò allo scopo di contrastare e circoscrivere la dilagante, ed apparentemente inarrestabile, corruzione del sistema amministrativo dell’apparato burocratico dello stato e degli enti territoriali. Corruzione che il Presidente della Corte dei conti nel 2013 ha definito “sistemica”. Nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio, di segreto statistico e di protezione dei dati personali, la trasparenza concorre ad attuare il principio democratico ed i principi costituzionali d’uguaglianza, imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell'utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione La trasparenza realizza quindi una misura di prevenzione poiché consente il controllo da parte degli utenti dello svolgimento dell’attività amministrativa. La trasparenza è uno strumento essenziale per assicurare i valori costituzionali dell’imparzialità e del buon andamento delle Pubblica Amministrazione per favorire il controllo sociale sull’azione amministrativa e sul rispetto del principio di legalità di prevenzione della corruzione la trasparenza oltre a porsi quindi come misura fondamentale della corruzione in quanto “condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive,nonché dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino”. E’ attiva dal 2015 una casella di posta come previsto nel piano anticorruzione denominata [email protected] ed è disponibile sul sito web del comune sezione amministrazione trasparente sottosezione altri contenuti corruzione il modulo per la segnalazione di condotte illecite da parte dei dipendenti pubblici ai sensi dell’articolo 54bisdel decreto legislativo 165/2001, nel 2016 è stato approvato il regolamento a tutela del dipendente che effettui segnalazioni. Con atto Giunta Comunale n. 66 del 11.06.2015 è stato istituito l’Ufficio Procedimenti disciplinari. Con atto Giunta comunale n 59 del 04.06.2015 il regolamento di organizzazione ai sensi dell’articolo 18 comma 3 del d.lgs. 39/2013. Con atto Giunta Comunale n° 81 del 14.07.2015 è stato approvato il piano del benessere del Comune di Fiscaglia e nel mese di Marzo 2016 è stata svolta la rilevazione del livello di benessere organizzativo all'interno dell'ente, sul sito dell'amministrazione sono pubblicati i risultati. Si è proceduto nel corso del 2016 alla modifica del codice di comportamento dei dipendenti. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER ESTERNI CHI SIAMO Il territorio del Comune di FISCAGLIA si estende su di una superficie complessiva di circa 116,18 Kmq, nell’area centro-orientale della Provincia di Ferrara. La sua topografia ed evoluzione storica sono strettamente legate alle secolari attività dell’azione di bonifica conclusa nel secolo scorso dal Consorzio di Bonifica. La popolazione residente al 01.01.2017 era di n. 9031 abitanti La densità media della popolazione è di 77,73 abitanti per Kmq. Il sistema economico del Comune di FISCAGLIA è basato prevalentemente sull’agricoltura intensiva ed estensiva, sono presenti attività artigiane ed attività commerciali in grado di soddisfare le necessità del territorio mentre restano poco consistenti le attività turistico ricettive. Dal punto di vista ambientale e naturalistico, nel territorio comunale, grazie alla sua vicinanza al mare ed al fiume Po, sono presenti aree paesaggistiche particolarmente caratteristiche ed importanti. Tra i principali beni architettonici di interesse storico, culturale e turistico, si ricorda: • in località Massa Fiscaglia: - Santuario Madonna della Corba, già presente nel XIV secolo, ricostruito nel 1901 - Torre Tieni, torre difensiva medievale, con funzioni anche doganali, eretta dagli Estensi in difesa dagli attacchi dei Veneziani - Chiesa dei SS. Pietro e Giacomo, rieretta tra il 1763 (il coro) e il 1796-1830 (il corpo centrale) con facciata realizzata in cotto in un sobrio stile neoclassico, sui resti di una pieve del XII - XIII secolo, di cui sopravvive il campanile in romanico lombardo e alcuni resti visibili sul lato sinistro - Palazzo del Vescovo, ex episcopio, di cui vi è traccia certa dal 1430, sede dell'allora diocesi di “Cervia- Massa di Fiscaglia” - Oratorio di Santa Maria della Rovere, oggi del Crocifisso della Rovere, in origine cappella privata di fine 1500, con interventi ottocenteschi e nel 1935 - Municipio, casa patronale ottocentesca riadattata in stile razionalista durante il ventennio fascista - Ex oratorio di san Antonio Abate (detto Cisulòn ), annesso ad un omonimo ospizio dei pellegrini del XVII secolo, riedificato a partire dal 1862, convertito in ufficio postale; • in località Migliaro: - Chiesa della Natività di Maria Santissima, riedificata nella seconda metà del XVI secolo, con una Madonna in Gloria del Scarsellino e torre campanaria utilizzata un tempo come faro per i pescatori - Palazzo Boccaccini, sobrio edificio dalla parte inferiore del 1780 ed in quella superiore con aspetti ottocenteschi - Palazzo Rosso, edificio cinquecentesco per la Minuta e Piccola Giustizia, corrispondente all'odierna