Periodico Della Lega Nazionale

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Periodico Della Lega Nazionale n.32 Marzo 2013 Periodico della Lega Nazionale In questo numero: Ama la Madrepatria Napolitano e la parola “tabù” Contro i “negazionisti” Lega Nazionale - organo d’informazione della Lega Nazionale di Trieste - anno XI - numero 32 - marzo 2013 Poste Italiane S.p.A. - spedizione in A. P. - Art.2 comma 20/C -legge 662/96 DC Trieste IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE ALL’UFFICIO DI TRIESTE CPO DETENTORE DEL CONTO, PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE, PREVIO PAGAMENTO RESI - Registrazione Tribunale di Trieste n. 1070 del 27 maggio 2003 Lega Nazionale Trieste Anno XI Registrato al Tribunale di Trieste Numero 32 n. 1070 del 27-05-2003 distribuito con spedizione postale Direttore responsabile Paolo Sardos Albertini Comitato di redazione Elisabetta Mereu Diego Redivo Hanno collaborato: Riccardo Basile Giannantonio Godeas Giovanni Martinolli Silvio Premuda Lorenzo Salimbeni Fulvio Varlijen Veste grafica ed impaginazione ArsLibera - Trieste 3 Editoriale Stampa 6 Giorgio Napolitano e la parola “tabù” Mosetti Tecniche Grafiche 7 “La violenza perpetrata dal Editore totalitarismo comunista” 8SL’Arcivescovo Mons. Giampaolo Crepaldi 9 Dall’ebbrezza delle cime alle tenebre delle cavità carsiche Lega Nazionale di Trieste 11 Maria Pasquinelli “Mi ribello” via Donota, 2 34121 - Trieste 13 Contro i negazionisti: i fatti Tel./Fax 040-365343 16 La Delegazione di Adria e-mail: [email protected] 17 Il semestre che decise la sorte web: www.leganazionale.it dell’Istria e dell’Italia 21 Lettere alla Lega 24 Lega Nazionale: volume sulla storia della Venezia Giulia con il contributo della Legge: 25 La grande rapina - Sardos a Gorizia L. 291/2009 (ex Lege 72/2001 - 193/2004 - 296/2006) 26 Il Comitato di Liberazione Nazionale dell’Istria, una storia che emerge In copertina: Foiba di Basovizza, 27 A Gardone con la Sezione di Fiume 10 febbraio 2013 (foto di Antonio Giacomini) 28 Gocce d’inchiostro: Nuovo anno e nuova sede 30 Elargizioni 31 Tesseramento anno 2013 2 Lega Nazionale Editoriale Ama la Madrepatria (IV Comandamento) Edi Paolo Sardos Albertini TXLQGL ELVRJQR GL ´UHGHQ]LRQHµ HG LO VDFULÀFLR della giovane vita di Guglielmo Oberdan trovò Il contesto era quello della Messa che il la sua collocazione nella categoria del “martirio”. Comune di Trieste fa celebrare ogni anno il giorno Risurrezione (o Risorgimento), Redenzione, 8 novembre,al Cimitero di S. Anna, in suffragio dei Martiri del Novembre ’53 (e degli altri caduti per l’italianità di Trieste). Il celebrante, sull’altare, era mons. Mario Cosulich. La sua voce energica iniziò la celebrazione, tuonando: Quarto comandamento: ama il padre e la madre! Quarto comandamento: ama la Madrepatria! ,OVDFULÀFLRGL3LHULQR$GGREEDWLGL)UDQFHVFR Paglia, di Leonardo Manzi e degli altri Martiri di quella terribile stagione politica trovava così, nelle parole autorevoli del Prelato lussignano, la loro piena collocazione in una precisa dimensione anche religiosa. Avevano versato il sangue, avevano perso la vita a testimonianza di un sacrosanto valore, sancito addirittura nel “Martire“ Decalogo : l’amore per la Madrepatria Italia. * * * Martirio, sono tutti termini che rimandano inequivocabilmente alla Religione e che hanno E’ stato, tra gli altri, George Mosse ad analizzare trovato storicamente applicazione nel culto della il concetto della Nazione come “religione civile”. Patria, perché era propriamente una “religione Egli ha individuato l’importanza di tale fenomeno civile” quella che legava la Nazione ai suoi in quel processo di “nazionalizzazione delle componenti. masse” che tanta parte ha avuto nella storia dell’Ottocento europeo. * * * Pure l’Italia, sicuramente, ne è stata coinvolta, in primis nel pensiero e nell’azione di Giuseppe La cornice storica nel quale si colloca la Mazzini, ma anche in tanti altri protagonisti di quel religione della Patria è quello di un continente PRPHQWRVWRULFRFKHQRQDFDVRVLqDXWRGHÀQLWR europeo la cui società è ancora fortemente non con il termine (politico) di Rivoluzione, bensì caratterizzata dal Cristianesimo ed è proprio per con quello tipicamente religioso di “Risorgimento”. questo che la “religione civile” si connota, quasi (VHPSUHDSURSRVLWRGLWHUPLQLDXWRGHÀQLWRUL per contrasto, più sull’aggettivo (civile) che sul l’anelito degli Italiani di Trento, di Trieste, dell’Istria sostantivo (religione), acquisendo facilmente i e della Dalmazia di congiungersi alla Madrepatria connotati della laicità, del laicismo ed anche dell’ Italia si collocò sotto il segno dell’Irredentismo anticlericalismo. Lega Nazionale 3 7XWWR FLz QHOO·2WWRFHQWR H ÀQR DO SULPR “religione civile “ ottocentesca, dove i due termini FRQÁLWWR PRQGLDOH 3RL VXOOR VFHQDULR DSSDUH LO ²1D]LRQHH5HOLJLRQH²QRQVLSRQHYDQRSLFRPH Bolscevismo (e quindi il Nazionalsocialismo, suo GLYHUJHQWLHFRQÁLWWXDOLEHQVuFRPHLQWUHFFLDWLHG gemello, come insegna Ernest Nolte). La sua omologhi. ideologia totalizzante, il marximo-leninismo di Ci sono dei fatti che valgono più di tutte le Stato, pretenderà tutto assorbire, tutto fagocitare parole: il Bolscevismo aveva orgogliosamente ed annullare. Tra i suoi nemici primari: le intitolato al sua fondatore una città “Leningrado”; Nazioni, perché contrarie all’internazionalismo oggi al suo posto è ritornata, come ai tempi degli (o al socialismo in un solo paese) e la Religione, Zar, “San Pietroburgo”. perché “oppio dei popoli”. I settant’anni di dominio storico del Comunismo * * * VLJQLÀFKHUDQQR ² SXU FRQ DOWHUQH LQWHQVLWj ² LO rispetto di queste due scelte politiche: cancellare, Questo sul versante orientale del nostro dalla coscienza comune, sia la religione che le continente, ma su quello Occidentale, in quella nazioni. parte di Europa che, sotto l’ombrello degli USA e Ciononostante, alle soglie dell’89, sarà proprio dell’Unione Europea, ha assistito da spettatrice a in nome dell’identità religiosa di una Nazione che quanto accadeva ad Est? il Papa polacco darà un contributo rilevante all’ Come Nazione italiana ne siamo testimoni: DIÁRVFLDUVLLQJORULRVRGLWXWWRO·,PSHURVRYLHWLFR il fenomeno delle immigrazioni (così simile alle ´LQYDVLRQL EDUEDULFKHµ FKH VHJQDURQR OD ÀQH dell’Impero Romano), i problemi tutti irrisolti di un multiculturalismo dilagante, il confronto- scontro con una forte identità, diversa e non assimilabile, quale quella islamica, il tutto nello sfondo di una Unione Europea che sempre più chiaramente denuncia i limiti del suo vuoto identitario, tutto ciò denuncia con drammatica evidenza quanto da tempo la Lega Nazionale va sostenendo: il tema dell’identità nazionale non appartiene solo al nostro passato, ma anche al nostro presente e, sicuramente, sarà drammatico protagonista del nostro futuro Solo una “Europa della Patrie” (per Lo storico e filosofo tedesco Ernst Nolte, invitato dal Comune di Trieste per il ventennale del usare la profetica intuizione di De Gaulle), capace crollo del Comunismo cioè di recuperare i contenuti, i valori delle diverse Nazioni che la compongono, solo un’Europa E nell’Europa dell’Est, liberata dal giogo nella quale noi Italiani ci possiamo sentire a casa comunista, in uno scenario desolante di macerie nostra proprio in quanto Italiani, e cosi i Tedeschi economiche, sociali ed umane, lasciate dietro a se e così i Francesi e così gli Spagnoli e così tutti gli dall’ ideologia di Marx e Lenin, assisteremo ad un altri, solo questa Europa potrà ancora esistere fenomeno comune. Come ebbe a scrivere Baget come soggetto della Storia. Bozzo “ Il fenomeno è avvenuto in forma simile Sarà possibile? Certo, il momento nel quale più LQWXWWLLSDHVLGHOO·(VWODÀQHGHOFRPXQLVPRKD ci si è allontanati da tale direzione, è stato quando, determinato la riscoperta dell’identità nazionale discutendo di quel farraginoso documento che FRPH VHQWLPHQWR XQLÀFDQWH H GHOOD WUDGL]LRQH voleva essere la “Costituzione Europea”, ci si religiosa come coagulo di tale identità” (cfr. è, coscientemente e pervicacemente, opposti a L’Intreccio, pag. 170). richiamare le comuni radici religiose del nostro E’ stato, in qualche modo, un riproporsi della Continente. Sempre sulla strada nichilista di 4 Lega Nazionale TXHO ULÀXWR VL VRQR FROORFDWL WXWWD XQD VHULH GL nazionali sovrani, si tratta piuttosto di cercar di LQWHUYHQWL HXURSHL GDOOD ULPR]LRQH GHL FURFHÀVVL riempire di contenuti veri quel carrozzone vuoto al proliferare di norme volte solo a scardinare che è oramai il baraccone Europa. l’istituto familiare, all’accantonamento di I contenuti veri potranno, dovranno essere tanti, TXDOVLYRJOLD WXWHOH HIÀFDFH GHOOH GLYHUVH OLQJXH in primis una vera politica estera a tutela degli europee (in primis quella di Dante). interessi veri delle Nazioni europee (cosa ha fatto di L’Europa, imboccata questa deriva verso il concreto l’Europa di fronte allo scandalo dei nostri nulla, si è ridotta ad essere quella dei burocrati e marò sequestrati dall’India?). Di certo non potrà dei banchieri, quella che deve farsi carico di tutti mancare il recupero del ruolo, da protagoniste, di i misfatti dell’Euro e che manca di qualsivoglia quelle Nazioni che hanno segnato di se la storia legittimazione nel momento in cui si trova a dell’Europa (e quindi del mondo tutto); ma non FKLHGHUH PHJOLRDGLPSRUUH VDFULÀFLSHVDQWLVVLPL potrà neppure venire dimenticato quel comune a tanta parte dei popoli europei. contesto religioso che ha fatto da matrice a tutte Il giudizio è unanime: se oggi il soggetto quelle Nazioni. Solo ripartendo dalle consapevole Europa dovesse affrontare, nelle urne, la prova sconfessione della ottusa cecità di quei politici del voto dei suoi cittadini il verdetto sarebbe che non vollero riconoscere le comuni
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