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2010, numero 38 Spagna contemporanea EDIZIONI DELL’ORSO ISTITUTO DI STUDI STORICI GAETANO SALVEMINI 2010, anno XIX n. 38 Spagna contemporanea EDIZIONI DELL’ORSO ISTITUTO DI STUDI STORICI GAETANO SALVEMINI Indice Saggi e ricerche Marcella Aglietti Simboli, archetipi e rappresentazione dell’istituto legislativo nella panflettistica politica spagnola dell’Ottocento 7 Enrico Acciai Berneri e Rosselli in Spagna. L’esperienza della “Sezione Ita- liana della Colonna Ascaso” 37 Filippo Simili Arconovaldo Bonacorsi, una breve biografia 67 Giaime Pala El frente cultural. Sobre la trayectoria de la revista “Nous Ho- ritzons” (1960-1976) 85 Elena Osorio Alonso El exilio republicano español: organizaciones de ayuda a los refugiados 109 Emanuele Treglia Alla ricerca della rivoluzione dalle fabbriche. Un’approssima- zione alla politica sindacale della ORT tra la fine del franchismo e l’inizio della Transizione 131 Fondi e fonti Alfonso Botti Rapporto dell’azione cattolica sul comunismo in Spagna e uso ecclesiastico del presunto complotto comunista del luglio 1936, alla luce della nuova documentazione vaticana 151 Rassegne e note Marco Perez Il nazionalismo basco nella riflessione storiografica: interpreta- zioni e costruzioni dell’immaginario identitario 167 Maria Elena Cavallaro La Transizione spagnola: le origini di un processo di lungo periodo 189 Laura Orlandini L’Italia e Francisco Ferrer: la risposta di piazza e la diffusione del mito 201 Luigi Paselli La guerra di Spagna di Emma Barzini 215 3 Recensioni Gabriele Pepe: una visión crítica de la guerra a comienzos del siglo XIX (Emilio La Parra López) 227 Ricardo Zabalza: retrato generacional de un líder sindical (Fernando Mendiola Gonzalo) 230 Le donne e l’Università. Il caso della Spagna tra il 1910 e il 1936 (Marcella Aglietti) 234 La historia ausente: la batalla mexicana de Abdón Mateos (Pedro L. Angosto) 236 Gli attimi, i gesti e la storia: anatomia del colpo di Stato del colonnel- lo Tejero (Alfonso Botti) 239 Schede I. Generali D. Negro, El mito del Hombre nuevo (R. Mira); M. Capellà, D. Ginard (a cura di), Represión política, justicia y reparación. La memoria histórica en pers- pectiva jurídica (M. Puppini); 243 III. 1898-1931 V. Lucea, El pueblo en movimiento. La protesta social en Aragón (1885-1917) (J. Rodrigo); 246 IV. 1931-1939 P. Moa, Los orígines de la guerra civil española (M. Puppini); J. Batou, S. Pre- zioso e A.-J. Rapin (a cura di), Tant pis si la lutte est cruelle. Volontaires inter- nationales contre Franco (M. Puppini); M. De Lorenzi, Teruel-Malaga 1936- 1939. Un antifascista svizzero e un fascista italiano nella guerra civile di Spa- gna: memorie di lotta, sofferenze, passioni (M. Puppini); Á. Alcalde Fernández, Lazos de sangre (J. Sanz Hoya); L. Fantini, Dalla parte di Francisco Franco. “Volontari” reggiani nella guerra civile spagnola. Alcune interviste (L. Casali); 247 V. 1939-1975 J. Domínguez Arribas, El enemigo judeo-masónico en la propaganda franquis- ta, 1936-1945 (L. Casali); J.M. Thomás, Roosevelt and Franco during the Second World War. From the Spanish Civil War to Pearl Harbour (M. Puppini); E. Mesquida, La Nueve. Los españoles que liberaron París (L. Casali); O. Díaz Hernández, Rafael Calvo Serer y el grupo (L. Casali); X. Domènech, Clase obre- ra, antifranquismo y cambio político. Pequeños grandes cambios. 1956-1969 (E. Treglia); A. Tappi, Un’impresa italiana nella Spagna di Franco. Il rapporto FIAT-SEAT dal 1950 al 1980 (J. Torre Santos). 258 Libri ricevuti 267 Abstracts (a cura di M. Aglietti ed E. Errico) 271 Hanno collaborato 285 4 Notizia redazionale “Spagna contemporanea” adotta ufficialmente il sistema di valutazione scientifica degli ar- ticoli che le vengono sottoposti, conosciuto internazionalmente come peer-reviewing. Ciò significa che tutti i testi che ci vengono proposti per un’eventuale pubblicazione nella sezione Saggi e ricerche verranno inviati in lettura “cieca” — ossia senza indicarne l’Autri- ce/Autore — a due specialisti della materia (referees), uno esterno alla cerchia dei collaboratori e uno interno. Entro sessanta giorni, l’Autrice/Autore verrà informato dal Coordinatore della Redazione sul parere emesso dagli esperti, e sulle eventuali modifiche al testo da questi richieste. In caso di pubblicazione, alla fine del testo compariranno i nomi degli esperti che hanno espresso parere favorevole. In caso di parere negativo, l’Autrice/Autore sarà informato della motivazione che ha portato al rifiuto, senza venire a conoscenza dei nomi dei referees. Noticia de la redacción “Spagna contemporanea” adopta oficialmente el sistema de valoración científica de los ar- tículos recibidos para su publicación, conocido internacionalmente como peer-reviewing. Por lo tanto, todos los textos propuestos para la sección Saggi e ricerche serán enviados para una “lectura ciega” — es decir, sin indicar el Autor/Autora — a dos especialistas de la materia (referees), uno externo al grupo de colaboradores de la revista y otro interno. En un plazo de sesenta días, el Autor/Autora será informado por el Coordinador de la Re- dacción sobre el juicio de los evaluadores y sus eventuales propuestas de modificación del texto. Si el artículo es publicado, al final del texto aparecerán los nombres de los expertos que han emitido su informe favorable. En caso de juicio negativo, el Autor/Autora será informado sobre los motivos que han llevado al rechazo, manteniéndose anónima la identidad de los referees. Editorial notice “Spagna contemporanea” implements the scientific evaluation system of the received arti- cles internationally known as peer-reviewing. This means that all the texts we receive for publication in the Saggi e ricerche section will be sent for blind review — i.e. without indicating their Author — to two experts (referees), one belonging to our Editorial board, the other being an outsider. When the sixty-days term expires, the Author will be informed by the Editorial Board Co- ordinator of the experts’ evaluation and, if so required, of any proposed changes. In case of publication, the names of the experts who approved the article will appear at the end of the text. In case of negative evaluation, the Author will be informed of the reason for the rejection, but not of the names of the referees. Studi e ricerche SIMBOLI, ARCHETIPI E RAPPRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO LEGISLATIVO NELLA PANFLETTISTICA POLITICA SPAGNOLA DELL’OTTOCENTO* Marcella Aglietti Son las instituciones en los pueblos organismos por cuyo medio se manifiesta y desenvuelve la vida de las grandes masas sociales. Por eso na- cen, se modifican y siguen paso a paso las tran- sformaciones de la sociedad; por eso, a medida que las ideas cambian, se alteran las institucio- nes y de la opinión general, que es un reflejo de las opiniones individuales, arrancan todas las va- riaciones que forman el tejido de la historia y la embellecen con la riqueza de sus cuadros. M. Pedregal y Cañedo, 1878 Lo Stato spagnolo, risultato di un processo storico di progressiva af- fermazione del potere monarchico su di un determinato territorio, è rico- noscibile quale uno dei più antichi d’Europa. La fisionomia dei suoi con- fini attuali, pur con minime variazioni, risale, infatti, all’epoca dell’unio- ne dei regni d’Aragona, Castiglia e Navarra tra il 1480 e il 1512. La Spa- gna annovera anche le più antiche assemblee rappresentative d’Occidente con la celebrazione delle Cortes di León nel 1188 e di quelle della Casti- glia attorno al 1200 (quindi precedenti anche alla ben più nota Magna Charta inglese, del 1215)1, seguite da quelle della Catalogna nel 1218, di * I primi risultati di quest’indagine, qui rivisti e assai ampliati, sono stati da me pre- sentati in occasione del LIX Congresso dell’International Commission for the History of Representative and Parliamentary Institutions, tenutosi ad Alghero dal 9 al 12 luglio 2008 (atti in corso di stampa per i tipi di EDES, a cura di A. Nieddu e F. Soddu). 1. Ci piace ricordare che già il fondatore della Storia delle istituzioni politiche in Ita- “Spagna contemporanea”, 2010, n. 38, p. 7-35 Marcella Aglietti Aragona nel 1274 e di Valencia del 12832. Eppure, a questa precocità non corrispose una vigorosa affermazione dell’istituzione rappresentativa parlamentare, soggetta anzi tra Otto e Novecento a ripetuti e sistematici attacchi tesi a delegittimarla, mentre ancora oggi c’è chi mette in dubbio il compimento di una reale omogeneizzazione nazionale3. Per tentare di comprendere le ragioni di quest’apparente contraddizione, pare di estre- mo interesse soffermare la riflessione sull’età cruciale della configurazio- ne di una nuova forma di Stato, liberale e sostanzialmente borghese, chia- mato a succedere all’assolutismo di ancien régime. Il processo, avviatosi con l’esperienza gaditana, fu di particolare complessità4. Tra il 1808 e il 1876 si contarono nove diversi testi costituzionali, alternando forme di ordinamento monarchico a quella repubblicana, in uno scenario di guer- re, rivoluzioni e drastici cambi di regime. Anche la rappresentazione simbolica che venne poco a poco prenden- do forma attorno al sistema parlamentare si nutrì di questa complicata e- sperienza storico-istituzionale. Il contributo di giuristi, deputati e intellet- tuali che furono diversamente coinvolti nella proposizione, prima, e in- terpretazione, poi, di quanto stava accadendo, fu determinante alla crea- lia, Antonio Marongiu, attribuiva la scarsa conoscenza e studio delle istituzioni parlamen- tari spagnole, soprattutto in confronto alla «universale ammirazione» per gli istituti rap- presentativi