Niki Lauda, L'uomo Che Visse Tre Volte
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Quarant’anni fa, a Monza, Niki Lauda regalava alla Ferrari il titolo mondiale, dopo una lunga astinenza iridata. Ecco la sua incredibile storia. 27 IL PERSONAGGIO M. MARTELLA M. el decennio tra il 1975 e l’85 l'austriaco grazie ai premi ed agli ingaggi incassati nelle gare turi- Niki Lauda ha scritto pagine importanti fra smo. Ma la svolta è vicina. Il 3 giugno a Monte Carlo vittorie ed incidenti, ritiri e ritorni. Oggi, a Lauda risulta più veloce in prova dei ben più esperti N distanza di quarant’anni è ancora sotto ri- compagni Regazzoni e Beltoise ed in gara percorre 25 flettori, in veste di presidente non esecutivo della tornate in terza posizione dietro a mostri sacri del cali- Mercedes AMG Petronas. Nato a Vienna il 22 febbraio bro di Stewart e Fittipaldi. La sera stessa della gara 1949, il piccolo Andreas Nikolaus cresce in un famiglia Louis Stanley, patron della BRM, gli sospende tempora- aristocratica, che orbita attorno alla figura del nonno, neamente il pagamento delle rate e gli offre un posto banchiere autoritario amante delle tradizioni, che ben in squadra, in cambio della firma immediata di un con- presto entra in rotta di collisione col nipote. tratto biennale. Lauda accetta, non sapendo che è un Quando Niki vede il nonno in tv, premiato da un diri- osservato speciale di Enzo Ferrari, insieme a James gente del partito socialista austriaco (parte politica da Hunt e Ronnie Peterson. A Maranello è in atto una ri- lui sempre criticata), gli scrive una lettera chiedendo voluzione copernicana, complice gli scarsi risultati in spiegazioni circa la coerenza di quel comportamento. Il F1. La gestione tecnica è affidata a Mauro Forghieri, “vecchio Lauda” allora, bacchetta l’impertinenza del ni- mentre nel ruolo di direttore sportivo c’è il giovane pote, davanti a tutti i familiari. Niki si lega al dito quel Luca Cordero di Montezemolo, vicino all’avvocato gesto ed una volta raggiunta l’indipendenza, si vendica Agnelli. Novità anche fra i piloti: Jackie Ickx e Arturo disertando da qui in poi il pranzo di Natale che il non- Merzario sono ormai al capolinea ed il Drake richiama no organizza ogni anno per il clan familiare nell’hotel una sua vecchia conoscenza, Clay Regazzoni. più lussuoso di Vienna, appuntamento dove è vietato Al ticinese va però affiancata una seconda guida e la mancare. Lo scontro che sancirà la rottura definitiva, ha scelta ricade su Lauda, la cui presenza viene caldeggia- luogo nel ‘71, quando Lauda è prossimo all’accordo ta proprio da Clay, memore dei trascorsi in BRM. Il rap- con la March per correre non solo in F2 ma anche in porto tra Lauda ed Enzo Ferrari, però, si trasforma su- La vita del “piccolo austriaco” è un vero e proprio romanzo ottocentesco. Dove passione, determinazione, amore, dolore, resurrezione si mescolano per formare un pilota, un dirigente, un uomo che continua a lasciare il suo segno nel mondo della Formula 1. F1. La March chiede 2,5 milioni, ma Lauda può contare bito in una sfida. Nell’autunno del ‘73, in occasione del sull’apporto della Prima Cassa di Risparmio Austriaca, primo collaudo a Fiorano, il Drake chiede a Niki un pa- già finanziatrice della stagione ’71. Una volta firmato il rere sulla monoposto e l’austriaco non si fa problemi a contratto però, salta l’appoggio bancario, complice l’in- definire la vettura con un termine così poco edificante, tervento del nonno che intende bloccare la passione che nessuno ha il coraggio di tradurre. Però Lauda, del nipote. «Un Lauda deve apparire sulle pagine fi- elencati i problemi, suggerisce le rispettive soluzioni. nanziarie del giornale e non in quelle sportive», sen- Ferrari, pur colpito nell’orgoglio, chiama Forghieri fa- tenzia il patriarca a Niki che per contro chiude definitiva- cendogli apportare le modifiche richieste, ma avverte il mente i rapporti con il parente e si rivolge ad un’altra ban- rookie: «Se la prossima settimana non migliori di un se- ca, la Raiffeisenkasse, che in cambio della somma chiesta condo, te ne vai». Un ultimatum che avrebbe messo in dalla March, oltre alla sponsorizzazione, si piglia in cari- crisi chiunque, invece Lauda dimostra di aver visto giu- co la polizza di assicurazione sulla vita del pilota. Nel sto. Non molla Forghieri per tutta la settimana con- 1972 però il progetto F.1 naufraga, l’austriaco si trova a trollando di persona le modifiche, prova di una meti- spasso con un mare di debiti e gioca così la carta BRM, colosità certosina nel lavoro (così come nella prepara- che dopo un test al Paul Ricard, gli offre (per altri due zione fisica) che lo renderà diverso dagli altri piloti. milioni di scellini in tre rate) un volante. Con non pochi Doti che si combinano ad una particolare sensibilità stratagemmi, Lauda presenta le garanzie e firma il con- nella guida, che permettono a Lauda di trasferire agli tratto. Le preoccupazioni non mancano, ma Niki ha fi- ingegneri delle indicazioni precise. In pratica Niki è il ducia in se stesso, sia per le sue doti tecniche sia per l’a- prototipo del pilota moderno. I suoi legami con la scude- bilità nel trattare le questioni finanziarie. ria sono buoni, in particolare con Montezemolo. Nella stagione ‘73, Niki riesce a pagare la prima rata Un aspetto che innervosirà Regazzoni, soprattutto quan- 28 29 IL PERSONAGGIO NIKI LAUDA do esploderà la rivalità in pista tra i due piloti, che culmi- avvolti dalle fiamme. Solo il provvidenziale intervento nerà con la vittoria iridata di Fittipaldi per un solo punto di Arturo Merzario, aiutato da altri piloti, risparmierà al su Clay. Il ticinese non perdonerà mai ai vertici del ferrarista una morte certa. Ricoverato d’urgenza, Cavallino di non aver imposto il gioco di squadra. Lauda è gravissimo, gli viene data persino l’estrema un- D’altronde la natura di Lauda non è certo quella dello zione. Contemporaneamente il Drake non perde tem- scudiero e a dimostrarlo sono i risultati in pista. po a cercare un sostituto e sarà proprio da questo Ferrari sa benissimo di aver ingaggiato un fuoriclasse, momento che il legame tra i due inizierà a deteriorar- ma trova ugualmente il modo di criticare le gare del si. Ferrari esorta Audetto, che si trova al capezzale di “piccolo austriaco”, come lo ha soprannominato, para- Lauda, a contattare Fittipaldi prima e Peterson poi. gonandolo ad un ragioniere, troppo freddo e poco in- Ma ecco la svolta che non t’aspetti. Superato il mo- cline a dare spettacolo. Forse ha il timore che Niki of- mento critico, Niki recupera velocemente le forze, riu- fuschi le sue vetture. Nel 1975, comunque, al volante scendo a mandare a monte l’ingaggio dello svedese, della 312T di Forghieri, Lauda domina la stagione e pare dopo aver contattato l’avvocato Agnelli. Ferrari conquista la corona iridata. Un trionfo che va in scena insiste ed ingaggia Carlos Reutemann, liberatosi dalla il 7 settembre a Monza, grazie anche ad una gara per- Brabham. Lauda intanto continua a progredire e dando fetta di Regazzoni. La stagione successiva si apre con fondo a tutta la sua grande forza di volontà si presen- Lauda dominatore sulla nuova 312T2, tant’è che il ta a Maranello 33 giorni dopo il rogo del Ring. Vuole Drake, contravvenendo alla consuetudine, cerca di rin- salire sulla rossa per prepararsi in vista del Gran novargli subito il contratto, ma si scontra sul lato eco- Premio d’Italia. Ferrari non nasconde il suo scetticismo, nomico. Ferrari trova molto elevata la richiesta di Niki, così come buona parte della scuderia. Niki è però che sostiene di aver già parlato dell’ingaggio con molto determinato. Il suo obiettivo è duplice, oltre a Daniele Audetto, il nuovo direttore sportivo che ha so- difendere il primato in classifica sempre più insidiato da stituito Montezemolo. Lauda minaccia di andarsene, James Hunt, vuole contrastare in tutti i modi la concor- ma alla fine l’accordo viene raggiunto. renza di Reutemann. I primi giri dell’austriaco a Monza, Nel frattempo però nella vita del pilota è entrata nel venerdì di prove sotto il diluvio, sono durissimi. Le Marlene Knaus una modella, che dall’11 marzo 1976 è ferite sul capo sono ancora aperte, dolenti e la paura è divenuta sua moglie. Una donna molto attraente e vi- tanta. Niki però intuisce che non deve cercare subito la vace, completamente diversa dalla precedente, Mariella prestazione, così inizia a girare piano e man mano riac- Reininghaus, con cui Niki aveva avuto una relazione per quista quella confidenza che gli permetterà alla fine del otto anni, troncata bruscamente dopo aver incontrato week-end di arrivare quarto, recuperando punti pre- proprio Marlene. Il destino è però in agguato. ziosi su Hunt. Un risultato incoraggiante che però non Il 1° agosto, sul temibile tracciato del Nürburgring, ritenu- rasserena il clima a Maranello, anzi. to troppo rischioso dallo stesso Lauda, nei pressi della Quando Ferrari manda Reutemann a svolgere dei test curva di Bergwerk, Niki perde il controllo della 312T, al Paul Ricard e Lauda viene relegato a Fiorano a fare forse complice una pozza d’acqua, che si schianta con- prove di frenata, l’austriaco si fa sentire, forte del con- tro il guard-rail e la roccia e prende fuoco. Nell’impatto, tratto siglato pochi mesi. Condizioni non certo ottima- Lauda perde il casco e quando la Ferrari rientra in pi- li per affrontare la volata mondiale, che ha il suo epilo- sta viene investita dalla Surtees di Brett Lunger. Sono go il 24 ottobre col G.P. del Giappone. Sul circuito del momenti terribili, con il pilota imprigionato nei rottami Fuji, va in scena la battaglia finale, con Lauda ancora lea- Niki Lauda debutta in Formula 1 nel Gran Premio d’Austra del 1971, al volante di una poco competitiva March-Ford 711.