Esclusiva Galleria Capitolina Spegne 45 Candeline E Prepara I Festeggiamenti,Carmen Di
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Il Mondo dell’Arte: l’esclusiva galleria capitolina spegne 45 candeline e prepara i festeggiamenti La galleria “Il Mondo dell’Arte” spegne 45 candeline e prepara i festeggiamenti. Sabato 30 Novembre, dalle 18 fino alle 22 a Roma in via dei Castani, 193 sarà possibile brindare insieme al direttore artistico Elvino Echeoni e al direttore commerciale Remo Panacchia oltre che poter ammirare le varie opere esposte. Per l’occasione è stato previsto anche un pizza party. “Il Mondo dell’Arte”, nel corso di quasi mezzo secolo di attività, è diventato un importante punto di riferimento per molti artisti e collezionisti. Un successo che riflette sicuramente la mission e lo spirito aziendale che è sempre stato quello di costituire una struttura capace di proporsi come polo di incontro e d’attrazione in grado di accogliere le diverse realtà artistiche e di orientare i suoi partecipanti nella complessa trama dell’Arte. Carmen di Domenico: “Nel Paese della Cultura spero ci sia spazio per un piccolo museo dedicato a Sergio Bardotti” “Spero che un giorno mi diano un piccolo museo, una stanza, dove scorrere i quaderni manoscritti da Sergio, con le sue traduzioni di capolavori ormai divenuti dei pilastri della musica e canzone italiana e internazionale”. Con queste parole Carmen Di Domenico, ospite della trasmissione giornalistica web TV Officina Stampa, lancia un appello affinché le migliaia di documenti e testimonianze appartenenti a suo marito, il grande autore e produttore Sergio Bardotti, non restino nei cassetti della sua casa ma diventino un patrimonio accessibile a tutti. LA PUNTATA DI OFFICINA STAMPA DEDICATA A SERGIO BARDOTTI [VIDEO] Pavia, la città dove Bardotti è nato, la città della cultura, non ha dedicato nulla al grande artista “Ci hanno dato solo per un giorno le scuderie del Castello – ha proseguito Carmen Di Domenico – avevano promesso di fare molte iniziative, una via che portasse il suo nome ma poi non si è fatto più nulla!”. Bardotti fu un genio nel suo ambito: a 23 anni fu chiamato come assistente musicale della prosa Rca, divenne assistente di Quasimodo, Ungaretti, Moravia e Pasolini. Le testimonianze storiche: i quaderni blu di Sergio Di Domenico ha portato in studio i quadernoni blu che Bardotti comprava e utilizzava per scrivere traduzioni e comporre testi e canzoni: “Quei quaderni – ha raccontato la moglie – si adoperavano negli anni ’50 per la scuola. Quando la fabbrica chiuse, Sergio in qualche modo rintracciò il venditore e ne acquistò moltissimi”. Sulle etichette, scritti a mano titoli che rimarranno impressi nella storia: “Uomini di Ornella Vanoni”, “I musicanti di Brema”, “Chico buarque”, “Luna Park” (programma televisivo a premi in onda dal 12 dicembre 1994 al 28 giugno 1997 di Baudo). E poi faceva dei disegnini. “Si firmava sempre con un faccino”. Carmen Di Domenico ricorda la memorabile trasmissione “Fantastico 7” con gli occhi dell’amore: “Fu il Fantastico dell’incontro. Io feci un provino per Pippo Baudo, venivo dalla lirica, mi scelsero e Pippo Caruso mi chiese di portare 10 elementi con me. Rcordo che Sergio fumava in continuazione, all’epoca eravamo a Piazza Euclide a Roma nell’allora studi della Forum. Lui mi chiese: “Cosa vuoi fare da grande?”. Io non ero una persona semplice, all’epoca ero una “contro”. Avevo vent’anni in meno di Sergio e gli detti del lei: “Vorrei essere la corista di Billy Joel” e lui disse “vediamo cosa si può fare…”. Sergio da quando mi conobbe non mi mollò più. Un giorno disse: “Abbiamo nove mesi di produzione davanti, chissà che in questo tempo non facciamo anche un figlio insieme. Sergio era solare, positivo, per lui tutto poteva essere superato. Era Brasiliano fino a un certo punto, ogni volta andava e stava 20 giorni, un mese poi anche il Brasile gli stava stretto, doveva tornare a Roma, la sua Roma che amava tanto”. Paolo Amati: “Sergio Bardotti mi evoca la storia della musica” Ospite della trasmissione anche l’arrangiatore, compositore e discografico Paolo Amati il quale ha speso preziose parole nei confronti di Bardotti. Amati ha ricordato di aver iniziato con i provini di Mietta e in Rca ha parlato di momenti di alto spessore quando Morandi, ad esempio, era da maestri come Morricone, Bakalov e all’epoca si usavano gli pseudonimi come ancora succede (Bardotti era “Pantagruele”, Amati era “Fuliver”: “Poi – ha detto ancora Paolo Amati rivolgendosi a Carmen – ho avuto la grande fortuna di vivere quella Rca, mi ricordo il cenacolo su via Nomentana dove non si faceva altro che fare i provini dalla mattina alla sera. Sergio Bardotti mi evoca la storia della musica – ha proseguito Amati – e con dispiacere una discografia che non c’è più. Un mondo di intellettuale e persone che hanno scritto dei capolavori”. Paolo Amati è un produttore artistico, arrangiatore e musicista. Insieme a suo fratello Andrea nel ’93 ha iniziato la collaborazione con Gianni Morandi, facendo parte della band del tour “Morandi Morandi”, 270 repliche in tutto il mondo con palcoscenici importanti quali il Palace Theatre di Broadway ed il Maple Leaf Garden di Toronto Nel ’95 insieme a Biagio Antonacci ha firmato due successi di Morandi: “Giovane amante mia” e “La regina dell’ultimo tango”. Nel 1998 partecipano a Sanremo come compositori ed arrangiatori del brano “Come il sole” interpretato dai Percentonetto. Nel ’99 arrangiano l’album “30 volte Morandi” con la rivisitazione di alcuni fra i più famosi brani del grande interprete. E dal 2000 si occupano anche di importanti realizzazioni musicali per la cinematografia, lavorando soprattutto come collaboratori del Maestro Bruno Zambrini, uno dei più importanti compositori italiani di tutti i tempi in ambito cinematografico. Autori di spessore: “Guido Morra e Maurizio Fabrizi” Di Domenico ha detto che secondo lei oggi c’è un colto “vero” e di spessore: “A parte Pasquale Panella, ritengo che Guido Morra è una garanzia con il binomio di Maurizio Fabrizio sia davvero qualcosa di grande e contemporaneo che ancora abbiamo e meno male che ci sono!”. Nel salotto rosso di Officina stampa anche Elvino Echeoni, direttore generale dello storico Cantagiro “Di Bardotti posso dire che essendo io tifoso giallorosso ho apprezzato tantissimo Bardotti anche perché ha scritto insieme a Venditti l’inno della Roma. Ho fatto otto anni la professione di musicista e amavo le canzoni di Aznavour e le ho apprezzate ancora di più quando ho scoperto che tante di quelle canzoni le aveva scritte Bardotti”. Chi è Bardotti nel video servizio di Officina Stampa Sergio Bardotti un grande autore e produttore, un poeta che ha lasciato scolpite nel grande libro della musica italiana canzoni indimenticabili che hanno rappresentato grandi successi per molti cantanti italiani, da Lucio Dalla a Patty Pravo, da Ornella Vanoni a Rita Pavone, a Sergio Endrigo. Una personalità poliedrica, aperta, curiosa, che non ha mai accettato di lasciarsi confinare in un genere né ha mai temuto, circostanza davvero rara per gli intellettuali italiani, di confrontarsi con la cosiddetta cultura bassa. E a lui e alla sua passione per la musica latino americana che si deve la scoperta, in Italia, di talenti come Vinicius de Moares, Toquinho e Chico Barque. Con le sue bellissime e intramontabili canzoni, vere e proprie colonne sonore dei nostri ricordi è sempre stato in vetta alle classifiche dagli anni ‘60 in poi, fino a vincere per due volte il Festival di Sanremo nel ’68 con Canzone per te cantata da Endrigo, e nell’89 con Anna Oxa e Fausto Leali, con il brano Ti lascerò oltre a ricevere il prestigioso premio Tenco per la sua speciale attività culturale. Un’attività, quella di Sergio Bardotti che lo ha portato a spaziare anche nel mondo della radio e della tv firmando trasmissioni premiate dal successo di pubblico e di critica tra le quali ricordiamo l’edizione di Fantastico 7, di Domenica oltre a numerose edizioni del Festival di Sanremo compresa quella indimenticabile condotta dal Pippo Baudo. Tra le innumerevoli canzoni, di cui Bardotti ha scritto i testi ricordiamo Occhi di ragazza interpretata da Gianni Morandi e composta da Lucio Dalla, La voglia la pazzia interpretata da Ornella Vanoni e composta da Vinícius de Moraes e Toquinho, Piazza Grande interpretata da Lucio Dalla e composta da Lucio Dalla e Rosalino Cellamare, Datemi un martello interpretata da Rita Pavone e composta dal musicista statunitense Pete Seeger, Quella carezza della sera interpretata dai New Trolls e composta da Vittorio De Scalzi, Nico Di Palo e Ricky Belloni, Era d’estate composta e interpretata da Sergio Endrigo, Ti lascerò interpretata da Fausto Leali e Anna Oxa e composta da Franco Fasano e Franco Ciani e tantissimi altri brani che sono stati interpretati da artisti di fama mondiale come il grande artista scomparso recentemente Charles Aznavour. Con Antonello Venditti ha firmato l’inno della Roma. In una relazione su comicità e censura scritta alcuni anni prima di morire, si domandava: ”E domani cosa succederà? Se è il libero mercato a dettare le regole, possiamo aspettarci di tutto, ottimisticamente: basta che renda e va bene anche il figlio di Trotsky, vestito da Prada, basta che renda. Naturalmente se non pensa ed evita di rompere troppo le palle è meglio”. Fiuggi, finali Cantagiro 2017: riflettori accesi sulla storica kermesse FIUGGI (FR) – Riflettori accesi per le fasi finali del Cantagiro 2017, che si svolgeranno al teatro comunale di Fiuggi a partire dal 24 settembre per terminare con la proclamazione dei vincitori la sera del 7 ottobre. L’evento in grande ascesa, essendo ormai a carattere mondiale, necessita di un forte impegno da parte dell’organizzazione, che con abnegazione e grande passione, lo sta riportando ai livelli dei migliori anni, ma con uno scenario ed una vetrina al di là dei confini nazionali. dopo innumerevoli serate di “Una voce per il Cantagiro ” e selezioni in Italia e nel mondo, sono finalmente terminate le finali regionali, scegliendo le migliori promesse canore che approderanno e si cimenteranno nella fase finale di Fiuggi.