MUNICIPIO 9

VIA GUERZONI, 38

VERBALE n. 7 DEL 15.05.2019

TAVOLO TERRITORIALE DELLE POLITICHE SOCIALI E SERVIZI ALLA PERSONA regolarmente convocato con comunicazione del 08.05.2019, si sono riuniti soggetti che hanno aderito al tavolo il giorno 18.07.2018, dalle ore 18.00 alle ore 19.45 presso l’aula Consiliare del Municipio 9, Via Guerzoni n. 38, Milano, per la trattazione del seguente

ORDINE DEL GIORNO

1. Presentazione delle Ricette “Qubì” sul territorio del Municipio 9 – ricette contro la povertà infantile, promosso da Fondazione Cariplo; 2. Altre ed eventuali

Ha presieduto l’Assessore Deborah Giovanati, ha assistito il Segretario, Elena Chiara

IL SEGRETARIO Elena Chiara

ASSESSORE Deborah Giovanati

OGGETTO N. 1 Presentazione delle Ricette “Qubì” sul territorio del Municipio 9 – ricette contro la povertà infantile, promosso da Fondazione Cariplo

- Viene presentato il Progetto Qubì. Prima di tutto è stata fatta una mappatura sul territorio nazionale e sulla situazione delle condizioni di disagio, con stime e proiezioni. Tali dati vengono presentati al Tavolo delle politiche sociali. Sono stati individuati 9433 bambini che vivono in famiglie che ricevono il sostegno al reddito. Per integrare i dati sono stati chiesti al territorio anche i dati sul bando povertà. I minori sono stati quindi divisi in fasce di età per la formulazione delle ricette per il contrasto alla povertà. Per questa fase di progettazione sono stati coinvolti altri enti, come la Banca Intesa ecc… Infine è importante per contrastare la povertà, partire dagli aspetti educativi.

- Silvia Margutti, Assistente sociale Municipio 9: la d.ssa Margutti è l’assistente sociale del Municipio 9 che si interfaccia con le altri assistenti sociali del territorio per quanto riguarda il Progetto Qubì. A tale progetto stanno partecipando 8 municipi su 9. Il Municipio è entrato a farne parte dopo la diffusione delle ricette, in una fase di progettazione secondo canoni stabiliti. I 4 progetti relativi ai 4 quartieri sono entrati in vigore dal primo di gennaio. Gli assistenti sociali coinvolti, si 1 ritrovano in riunioni e si coordinano sui casi mettendo a disposizione la loro competenza e la loro conoscenza su cos’è la povertà. Grazie a tale organizzazione e regia è stato possibile mettere in contatto vari professionisti ed enti, sia del pubblico che del privato. Si è passati alla presentazione dei 4 progetti che coinvolgono i quartieri di: ; /; ; Niguarda.

- Affori, Riccardo Grassi, La Lanterna: PRESENTAZIONE: Grassi sottolinea come il Progetto Qubì abbia dato la possibilità di creare rete e dei nuovi scambi con il territorio. Prima di tutto sono state coinvolte le scuole come luogo per far emergere le situazioni di povertà. In un secondo momento si sono diretti alle altre associazioni, agli assistenti sociali, alle due parrocchie, alla Caritas ecc… per capire completamente cos’è la povertà nel territorio di Affori, come individuarla e le azioni per diminuirla. AZIONI: - Avvio sportello di segretariato sociale a cui il cittadino può accedere direttamente. In tal modo c’è la messa in rete tra chi richiede supporto e chi lo può dare; - Creazioni di equipe nelle scuole per la valutazione di forme di povertà non economica, ma culturale, educativa ecc… fattori che incidono sul benessere dei bambini; - Sviluppo di 2 sportelli: in Villa Litta; in Parrocchia. Tali locazioni permettono di creare un punto di accesso anche a quei cittadini non individuabili tramite la scuola; - Creazione di momenti aggregativi per facilitare la formazione di rete tra le famiglie; - Sono in corso d’opera la definizione di altre attività che coinvolgeranno i ragazzi con attività sportive o di aggregazione nel parco. In tal modo si potrà individuare casi di fragilità in un contesto informale grazie anche a metodi di apprendimento come il peer2peer e tramite la creazione di materiale video (media link); - Messa a disposizione di “materiale sospeso”, ovvero materiale didattico a disposizione dei ragazzi che non possono permettersi i libri a scuola; - Messa a disposizione di fondi per lo sport, attività culturali e ludiche. GOVERNANCE PROGETTO: creazione di una cabina di regia e di un tavolo di lavoro sulle povertà con le assistenti sociali, importante per la condivisione del lavoro. - Comasina/Bruzzano, Tania, Fondazione Aquilone: PRESENTAZIONE: presenta i dati del territorio e sottolinea come sia importante un lavoro di insieme a partire da una mappatura dei bisogni esistenti e di quelli nuovi. Nel quartiere di Comasina/Bruzzano sono presenti 15 enti con budget (scuole, assistenti sociali, parrocchie ecc..) e altri senza. AZIONI NELL’AREA PROSSIMALE: - Prossimità diffusa nel territorio: supporto ai centri di ascolto attraverso due operatori professionali; - Spazio di ascolto per i genitori all’interno delle scuole; - Sperimentazione di un operatore di prossimità in alcuni centri di area di prima infanzia (una figura di supporto per i nidi statali e comunali); - Consolidamento della bottega solidare e del mercatino solidare della prima infanzia. Di fatti con il progetto Qubì è stato possibile consolidare ed ampliare queste risorse; - Collegamento con il servizio dei custodi sociali e il servizio sociale comunale. AZIONI NELL’AREA EDUCATIVA: - Promozione di iniziative di quartiere con le famiglie che prevedono il coinvolgimento diretto delle stesse; - Spazio educativo: gioco educativo per 3 volte a settimana, importante per ingaggiare le famiglie e metterle in contatto con le istituzioni. Esso è formato da: spazio gioco per bambini; scuole di italiano per mamme immigrate; iniziative aggregative; accoglienza situazioni di povertà nelle esperienze educative extrascolastiche; organizzazione in rete delle proposte estive.

2 AZIONE: BUDGET DI COMUNITA’: - 35.000 euro a beneficio diretto dell’utenza. Risorsa diretta per attività educative; interventi sanitari e riabilitativi. Per accedere a tale budget c’è un regolamento in cui viene considerato l’isee, ma ogni richiesta viene comunque valutata singolarmente. AZIONI LAVORO E FORMAZIONE PROFESSIONALE: - Sportello di orientamento al lavoro; - Esperienze specifiche di avviamento al lavoro; - Riprogettazione dell’esperienza scuola bottega e percorso employability. GOVERNANCE: - Regia generale - Coordinamento con Silvia Margutti. - Lavoro in rete.

- Fondo di comunità: è importante capire come collaborare con il Municipio per quei cittadini che accedono a tale fondo.

- Dergano, Francesco Purpura: descrive la ricetta del Quartiere di Degano. Essa non è partita da reti esistenti, ma da un lavoro prima di tutto di conoscenza, permesso anche dalla flessibilità del bando Cariplo. PRESENTAZIONE: La ricetta si basa su 3 poli principali: parrocchie, privato sociale, rete di associazioni e cooperative. Tale collaborazione ha reso possibile l’individuazione delle situazioni di fragilità senza il rischio di etichettarle. AZIONI: creazioni di tavoli di lavoro su azioni comuni: - Antenne di quartiere: importante per individuare i bisogni del territorio non ancora emersi; - Eventi di comunità; - Attività di laboratorio; - Alleanza educativa scuole-territorio che prevede una serie di attività: sostegno economico; studio; aggregazione; formazione; sport; oratori; centri estivi; - Beni primari: fatto soprattutto dalle parrocchie sui beni primari (cosa si mangia, con cosa ci si veste ecc..); - Lavoro: costruzione di rete per l’attivazione di tirocini, mappatura delle opportunità lavorative, attività di formazione personale per i cittadini coinvolti. GOVERNANCE: Organizzazione orizzontale formata da diversi tavoli di lavoro.

- Niguarda, Elena Cova: PRESENTAZIONE: presentazione del quartiere Niguarda con dati che indicato la popolosità del quartiere, parte del quale in una situazione di povertà. Uno degli scopi di questa ricetta è stato quello di mettere in rete le diverse associazioni ed enti del terzo settore che si occupano di povertà. AZIONI: - Sostegno alle famiglie per l’inclusione sociale: formazione di antenne per intercettare il bisogno territoriale e per rendersi disponibili alle famiglie. Ci sono due operatrici di prossimità che contattano le famiglie e ne capiscono i bisogni orientandole o soddisfacendoli; - Creazione di momenti di socializzazione: piccoli gruppi tra le madri (in base alle loro richieste) per la condivisione di vestiti, attività sportive, feste, attività di volontariato; - Miglioramento della povertà economica ed alimentare tramite il potenziamento dei pacchi alimentari delle parrocchie destinate alle famiglie con minori; - Recupero di cibo dai mercati; - Creazione di elenco di commercianti che danno a disposizione le materie a prezzi calmierati; - Creazione di un fondo di quartiere: aiuto economico reale per le famiglie per attività come: sport, le

3 gite, le visite mediche, l’arredo di una cameretta, ecc…; - Avviamento e sostegno al lavoro: ambito toccato in maniera trasversale. Sono stati attivati corsi di italiano per donne, supportato anche da una educatrice che nel frattempo cura i bambini delle mamme che sono a lezione; orientamento al lavoro; consolidamento di esperienze già acquisite; - Supporto alle problematiche NEET, ovvero ai ragazzi che non studiano e non lavorano in adolescenza. Tale azione viene condivisa anche con i quartieri di Dergano e di Bruzzano/Comasina. GOVERNANCE: - Cabina di regia per il coordinamento; - 3 equipe sui tavoli di lavoro: quello sul lavoro, quello sull’inclusione sociale, sulla povertà. Tale organizzazione permette una messa in rete dei 25 soggetti che hanno aderito; - 2 assistenti sociali.

- Fausto Rizzi, Fondazione Aquilone: spiega ai partecipanti del progetto Qubì cos’è e com’è formato il Tavolo delle Politiche Sociali. Esso è stato voluto dal Municipio 9 per mettere in rete le organizzazioni che offrono servizi e supporto ai cittadini. Hanno aderito 45 organizzazioni che hanno collaborato per creare un libro di mappatura del territorio. Alcune di queste organizzazioni fanno anche parte del progetto Qubì. Rizzi pone delle domande: - Come le organizzazioni di questo Tavolo possono essere una risorsa per Qubì e viceversa? - Nel caso di individuazione di situazione di disagio, cosa si può fare per la segnalazione a Qubì? - Come possono esser disponibili e utilizzabili i dati di mappatura creati dal Progetto?

- Deborah Giovanati, Assessore: presenta il Tavolo di Lavoro e il libretto della mappatura creato. E pone diverse domande: - Come può esser coinvolto il Municipio 9 all’interno del Progetto? Di fatti è importate un suo coinvolgimento essendo l’amministratore del territorio e punto di rilevazione dei suoi bisogni, è importante perciò che sia a conoscenza di tutte le risorse utilizzabili. - Sono stati prodotti dati che testimoniano l’efficacia del Progetto? Magari paragonando i dati iniziali con quelli attuali o contando le persone inserire a livello lavorativo. - Quali sono le risorse messe in atto da Fondazione Cariplo? Inoltre aggiunge alcune riflessioni sulle cose importanti da fare: - che il Municipio faccia parte della governance del progetto come raccordo tra le diverse realtà territoriali per capire cosa è attivo sul territorio. - di non creare una sovrapposizione delle azioni e fare una stima efficace delle risorse. Ad esempio conoscendo il Bando “Pane dei bisogni” le risorse spese dal Comune nella distribuzione dei generi alimentari potrebbero esser dirette ad altro per evitare una sovrapposizione di attività e non sprecare risorse. - di creare dei tavoli di lavoro sul fondo comunità. - di strutturare processi strutturati che vadano oltre ai due anni e capire bene come orientare l’utente in difficoltà. Per esempio, i ragazzi che lasciano la scuola, come potrebbero essere individuati? Nelle scuole invece, con ragazzi in difficoltà, cosa bisogna fare? - Di mettere a sistema le azioni che vengono fatte e stare attenti a non replicare le cose che già ci sono. Per esempio quello che è successo con il CAM, orientamento giovani. - il Municipio può usare i suoi canali istituzionali per la diffusione delle proposte.

- Stefano Indovino: è importante creare un senso di appartenenza che vada al di là del progetto. E’ così che può intervenire il Municipio: attivando processi virtuosi, anche con eventi specifici, spingere per esempio il commerciante ad aiutare il singolo. Anche nelle scuole non può essere lasciato tutto al singolo insegnante ma bisogna creare dei processi e percorsi strutturati che continuino nel tempo permettendo a tutti di accedere ai servizi allo stesso modo, senza rischiare “la gara tra poveri” e in modo che non solo alcuni vengano informati. Per questo il Municipio ha creato la mappatura dei servizi, per informare tutti i cittadini allo stesso modo.

4 - Laura, Fondazione Cariplo: risponde alle domande poste: - Non è disponibile il dato di quante risorse sono attivate sul territorio, per quanto riguarda le risorse del progetto sono state messe in campo 200 mila euro, in più ci sono altre risorse come il Banco Alimentare ecc… Per alcuni lavori come i LAB si stanno facendo dei ragionamenti per implementare i servizi e renderli fruibili anche alla chiusura del progetto. Vengono elencate alcune attività che sono state attivate, anche in collaborazione con Policlinico, Intesa San Paolo ecc.. (via Borsieri, ponte lambro, Corvetto ecc..) per la creazione di un sistema verso una città di Milano verso zero sprechi. - Sono da considerarsi anche le risorse umane, difficili da contabilizzare. - Per quanto riguarda la città di Milano sono stati attivati 25 milioni più altre risorse, come gli emporio, i lab, le botteghe ecc.. Per monitorare e capire queste risorse ed aiutare così il Municipio e il territorio a mapparle, è stato creato una sorta di Excel in cui vengono incrociati dati sia del pubblico che del privato. Tale azione durerà anche alla fine del Qubì. - Per quanto riguarda il problema della casa e del lavoro, non basta il lavoro fatto dalle assistenti sociali del territorio, ma anche per il progetto Qubì è un lavoro troppo grande e complesso. - Sono già stati incontrati i presidenti dei vari comuni perché è importante avere delle governance locali. E’ stato visto con interesse l’inizio di questo Tavolo di lavoro perché a Qubì mancava un tavolo di lavoro nel Municipio 9. - Per quanto riguarda i bandi dei quartieri, si è sempre cercata una collaborazione con il terzo settore, anche con quelle associazioni rimaste fuori. Con il Qubì si è cercato di fare un accordo di rete, non un partenariato con capofila, ma un lavoro di rete in cui tutti collaborano. Per questo, e per difficoltà logistiche, si è deciso di utilizzare un unico logo Qubì e non quelli di tutti gli enti che ci collaborano

- Deborah Giovanati, Assessore: ringrazia per aver conosciuto la realtà di Qibì, e annuncia che continuerà la collaborazione tra Municipio e il progetto (è già in corso un lavoro). Chiede ai referenti del progetto di inviare le slide della presentazione, in modo da poterle condividere con tutto il tavolo.

- Silvia Margutti, Assistente sociale Municipio 9: Specifica che per l’invio dei casi infondo alle slide i partecipanti al Tavolo potranno trovare i riferimenti degli operatori da contattare.

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OGGETTO N. 2 Altre ed eventuali L’Assessore Giovanati ricorda che è in attivo la creazione di due nuovi tavoli di lavoro, sugli anziani e sui giovani. Chiede agli interessati di iscriversi. Entro la prima settimana di giugno verranno convocati per poi iniziare i lavori.

IL SEGRETARIO f.to Elena Chiara

ASSESSORE f.to Deborah Giovanati

IL COORDINATORE f.to Fausto Rizzi

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