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Stagione Concertistica 2018_19

MARIO BRUNELLO direttore e violoncello FONDAZIONE ORCHESTRA REGIONALE TOSCANA

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE UFFICIO SVILUPPO E FUNDRAISING Maurizio Frittelli - Presidente Ermanno Martignetti Francesca Bardelli - Vice presidente Elisabetta Bardelli Ricci AMMINISTRAZIONE Elisa Burlamacchi Simone Grifagni, Cristina Ottanelli Nazzareno Carusi UFFICIO DEL PERSONALE REVISORE UNICO Andrea Gianfaldoni Vittorio Quarta SEGRETERIA direzione Generale Stefania Tombelli direzione Artistica Tiziana Goretti, Giuseppe Loprete DIRETTORE ARTISTICO Giorgio Battistelli SERVIZI TECNICI ORCHESTRA Angelo Del Rosso DIRETTORE PRINCIPALE Daniele Rustioni OSPITALITÀ E SALA TEATRO VERDI DIRETTORE ONORARIO Fulvio Palmieri Thomas Dausgaard Paolo Malvini

PALCOSCENICO TEATRO VERDI Walter Sica, Carmelo Meli, Sandro Russo Alessandro Goretti, Sara Bonaccorso DIRETTORE GENERALE Marco Parri PERSONALE DI SALA Lisa Baldi, Pietro Carnera, Tommaso DIRETTORE SERVIZI MUSICALI Cellini, Lorenzo Del Mastio, Elena Paolo Frassinelli Fabbrucci, Alice Guerrini, Enrico Guerrini, Alessandro Iachino, Giorgia Lombardi, AREA COMUNICAZIONE Pasquale Matarrese, Giulia Mazzone, Riccardo Basile | Ambra Greco Vieri Ulivi Valoriani, Sara Vivoli XXXVIII STAGIONE CONCERTISTICA 2018 - 2019

Si ringrazia la Fondazione CR Firenze per le donazioni Art Bonus a favore della Stagione ORT 2018/19

stituzioni I oncertistiche COrchestrali orchestradellatoscana.it  MARIO BRUNELLO direttore e violoncello

PRIMA PARTE SECONDA PARTE

ANTON STEPANOVIČ ARENSKIJ PËTR IL'IČ ČAJKOVSKIJ Variazioni su un tema di Čajkovskij Suite n.4 per orchestra op.61 op.35a Mozartiana Giga: Allegro ANTON GRIGOR'EVIČ RUBINSTEIN Menuetto: Moderato Concerto n.2 in re minore per Preghiera: Andante non tanto Tema e Variazioni violoncello e orchestra op.96 Allegro moderato Variazioni su un tema Rococò per Andante Allegro, Moderato, Allegro vivace violoncello e orchestra op.33 Moderato assai quasi Andante - Tema: Moderato semplice Variazione I e II - Tempo del Tema Variazione III - Andante sostenuto Variazione IV - Andante grazioso Variazione V - Allegro moderato Variazione VI - Andante Variazione VII e Coda - Allegro vivo

POGGIBONSI, TEATRO POLITEAMA FIGLINE VALDARNO, TEATRO GARIBALDI lunedì 6 maggio 2019 ore 21.00 venerdì 10 maggio 2019 ore 21.00

PISA, TEATRO VERDI AREZZO, TEATRO MECENATE martedì 7 maggio 2019 ore 21.00 sabato 11 maggio 2019 ore 21.00

FIRENZE, TEATRO VERDI Concerto fiorentino trasmesso in Rai Radio mercoledì 8 maggio 2019 ore 21.00 differita da Rai Radio 3

PIOMBINO, TEATRO METROPOLITAN Registrazioni e produzioni giovedì 9 maggio 2019 ore 21.00 audio a cura di SoundStudioService MARIO BRUNELLO

Nel 1986 vince il Primo Premio al Concorso violino eseguite sul violoncello piccolo, Čaikovskij di Mosca che lo proietta sulla (ciclo che sarà registrato per un rilascio scena internazionale. Viene invitato dalle successivo). È stato protagonista con più prestigiose orchestre, tra le quali Marco Paolini di una nuova produzione di London Philharmonic, Munich Philhar- teatro musicale, #Antropocene, con le monic, Philadelphia Orchestra, Mahler musiche di Mauro Montalbetti e la parte- Chamber Orchestra, Orchestre Philhar- cipazione del rapper Frankie hi-nrg mc monique de Radio-France, DSO Berlin, rappresentata al Teatro Massimo di London Symphony, NHK Symphony di Palermo, al Roma Europa Festival, al Tokyo, Kioi Sinfonietta, Filarmonica della Regio di Torino e al San Carlo di Napoli. Scala, Accademia Nazionale di Santa Negli ultimi anni Brunello si presenta Cecilia; lavora con direttori quali Antonio sempre più di frequente nella doppia Pappano, , Yuri Temirkanov, veste di direttore e solista. Nel dicembre Manfred Honeck, , 2018 ha avviato la collaborazione come Vladimir Jurowski, Ton Koopman, Riccardo Direttore Ospite della Philharmonie Muti, , Myung-Whun Chung Zuidnederland che si estenderà per i e . prossimi tre anni, durante i quali l’obietti- La stagione 2018 è ricca di prestigiosi vo sarà dare attezione ai lavori della appuntamenti tra cui il ritorno a Tokyo Prima Scuola Viennese e al repertorio per come solista con la NHK Symphony violoncello e orchestra noto e meno noto. Orchestra e successivamente nel doppio Nell’ambito della musica da camera ruolo di direttore e solista con la Kioi Hall collabora con celebri artisti, tra cui Gidon Chamber Orchestra, ospite di nuovo Kremer, , , dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Andrea Lucchesini, Frank Peter Zimmer- Rai a Torino e la rinnovata collaborazione mann, Isabelle Faust, e con la Kremerata Baltica per diversi pro- l’Hugo Wolf Quartet. getti, che proseguiranno nelle prossime Nella sua vita artistica riserva ampio stagioni. spazio a progetti che coinvolgono forme In questa stagione completa l’integrale d'arte e saperi diversi (teatro, letteratura, dell’opere di J. S. Bach per violino e filosofia, scienza), integrandoli con il violoncello solo, ciclo articolato in quattro repertorio tradizionale. Interagisce con serate in cui esegue le Suites per violon- artisti di altra estrazione culturale, quali cello alternate alle Sonate e Partite per Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. Attraverso nuovi canali di comu- nicazione cerca di avvicinare il pubblico a un'idea diversa e multiforme del far musi- ca, creando spettacoli interattivi che nascono in gran parte nello spazio "Antiruggine", un’ex-officina ristrutturata, luogo ideale per la sperimentazione. I diversi generi si riflettono nell’ampia discografia che include opere di Bach, Beethoven, Brahms, Schubert, Haydn, Vivaldi, Chopin, Janáček e Sollima. Deutsche Grammophon ha pubblicato il Triplo Concerto di Beethoven diretto da , e EGEA Records ha realizzato Brunello Series, raccolta di 5 dischi che include The Protecting Veil di Tavener con la Kremerata Baltica e le Suites di Bach (Premio della Critica 2010). Di recente pubblicazione il Concerto di Dvořák regi- strato live con l’Accademia di S.Cecilia diretta da Antonio Pappano (Warner) e il Dvd del Concerto n.2 di Šostakovič live alla Salle Pleyel di Parigi con l’Orchestra del Teatro Mariinsky e Valery Gergiev. Ha studiato con Adriano Vendramelli, perfezionandosi con Antonio Janigro. È direttore artistico dei festival "Arte Sella" e "I Suoni delle Dolomiti". Ha pubblicato tre libri, l’ultimo dei quali con Gustavo Zagrebelsky, ed è Accademico di S.Cecilia. Suona il prezioso violoncello "Maggini" del 1600 appartenuto a Franco Rossi. ANTON STEPANOVIČ ARENSKIJ (Velikij Novgorod 1861 – Terijoki 1906) NOTE

v Variazioni su un tema di Cajkovskij op.35a DI durata: 13 minuti circa SALA

nota a cura di Elisabetta Torselli

Arenskij, pianista e compositore, aveva Vojvoda čajkovskijano), lavori corali, due fatto i suoi studi di armonia e composizio- sinfonie, un concerto per pianoforte, un ne al Conservatorio di San Pietroburgo concerto per violino dedicato al grande dove era stato allievo di Rimskij-Korsakov, violinista e didatta Leopold Auer, molta e subito dopo il diploma fu nominato pro- musica pianistica e da camera, la prossi- fessore al Conservatorio di Mosca (dove mità a Čajkosvkij è abbastanza evidente, e ebbe come allievi anche Rachmaninoff informa le sue opere tuttora più eseguite, e Skrjabin), città in cui inoltre diresse la come il bel Trio op. 32. Una natura musi- Società Corale Russa, per poi divenire dal cale lirica ed elegiaca, che però, a differen- 1894 al 1901 direttore della cappella impe- za di Čajkovskij, suo ideale riferimento, riale di San Pietroburgo. Minato dalla sembra in difficoltà con la grande forma e tubercolosi, avrebbe concluso la sua esi- la grande orchestra, e si esprime al meglio stenza in Finlandia all’età di quarantacin- nel ciclo e nell’immagine circoscritti (e que anni. indubbiamente è tale il caso delle varia- Bastano questi pochi elementi della bio- zioni), nella dimensione cameristica o grafia per collocarlo sullo sfondo della comunque per organici ridotti. Ciò gli ha dialettica Pietroburgo–Mosca tipica della valso nella posterità giudizi poco lusin- musica russa dell’Ottocento. Dal lirismo ghieri (Massimo Mila parla di “pittoresco intenso e a tratti sognante della sua mu- manierismo salottiero”) ma all’epoca gli sica migliore e dalla fisionomia dei suoi procurò l’ammirazione di un Lev Tolstoj e temi traspare, a dispetto degli studi pie- ancora oggi, nei suoi momenti più ispirati, troburghesi, una chiara inclinazione per come nella grazia malinconica di queste il più illustre rappresentante del versante Variazioni, non manca di sedurre. Non moscovita, cioè per Čajkovskij, tanto che meno apprezzata fu la sua produzione il pezzo sinfonico più noto di Arenskij pianistica fra cui spicca la suite per due sono appunto queste Variazioni per orche- pianoforti Silhouettes (1892), che già nei stra d’archi op.35a. In esse Arenskij ricorre titoli dei movimenti (Le savant, La coquette, al tema di Leggenda, quinto pezzo della Polichinelle, Le reveur, La danseuse) può raccolta čajkovskijana op.54 Sedici melodie far pensare a certi cicli pianistici schu- per fanciulli. Ma anche nella restante pro- manniani e che è stata riportata recente- duzione, piuttosto cospicua, fra opere mente in auge da Martha Argerich. (citiamo almeno Un sogno sul Volga per Indubbiamente degne di restare in reper- cui addirittura utilizzò lo stesso testo del torio a distanza di tanti anni, queste Variazioni arenskijane seguono sempre da soluzioni differenti, persuasive ed elegan- presso la bellissima melodia di Čajkovskij, ti, mediante frammentazioni del tema e divinamente semplice e toccante, caratte- riambientazione di questi frammenti in rizzata da un’armonia dal sapore antico e altri contesti armonici, ritmici, timbrici, quasi modale, sottoponendola, ma con dai reticoli dei pizzicati alle strappate discrezione, alle consuete operazioni pro- accordali gagliarde, fino alla riproposta prie del genere e, diremmo, della natura dispiegata del tema che conclude il ciclo. della variazione. Queste operazioni però, nelle prime tre variazioni, non agiscono come trasformazione progressiva del carattere di un certo tema, o di un certo basso, secondo la linea che congiunge le Follie e Ciaccone e Sarabande secentesche (madri di tutte le variazioni) al finale della Terza beethoveniana e della Quarta brahm- siana, o, con soluzioni più ermetiche e profonde, le Goldberg bachiane o le beethoveniane Diabelli. Qui il tema di partenza sembra imprimere con forza particolare la propria natura malinconica e nostalgica, che anche se si elabora in imitazioni con entrate successive delle parti (Variazione I, Un poco più mosso) o in altre lavorazioni musicali, come la trama di semicrome delle parti acute nella Variazione II (Allegro ma non troppo) e gli arpeggi delle viole e dei violoncelli della Variazione III (Andantino tranquillo), lascia sostanzialmente intatta la riconoscibilità del tema e il suo andamento. Ma a partire dalla quarta variazione (Vivace) e nelle successive (V, Andante, VI, Allegro con spi- rito, VII, Andante con moto) si sviluppano ANTON GRIGOR'EVIČ RUBINŠTEJN (Ofatinți 1829 - Peterhof 1894)

Concerto n.2 in re minore per violoncello e orchestra op.96 durata: 29 minuti circa

nota a cura di Michele Manzotti

Il pianoforte, o meglio la prassi pianistica di composizione prima di trasferirsi in come la conosciamo oggi, affonda le sue patria e precisamente a San Pietroburgo. basi nell'Ottocento. È il secolo in cui fiori- Qui, insieme al flautista pratese Cesare scono i grandi virtuosi grazie anche a Ciardi, accreditato alla corte dello Zar compositori che scrivono partiture fino ai quale esperto anche di opere italiane, fondò loro tempi sconosciute per arditezze tec- il primo conservatorio di musica in Russia. niche. Gli strumenti si perfezionano con Uno dei suoi primi allievi di grande fama è grandi marche (Steinway, Bösendorfer, stato Pëtr Il'ič Čajkovskij. Peccato che di Blüthner) che nascono per durare fino ai Rubinstein non siano rimaste testimonian- nostri giorni. E poi ci sono le prime testi- ze sonore. Come ricorda lo studioso Piero monianze sonore, grazie ai cilindri di cera, Rattalino, il pianista probabilmente aveva che ci raccontano di questo movimento inciso dei cilindri di cera: l'ipotesi è suffra- che affonda le sue radici nell'Europa gata da ciò che scrisse nel suo libro Die centro-orientale. Due esempi per tutti di Musik und ihre Meister (La musica e il suo autori-esecutori: Frédéric Chopin e Franz maestro) riguardo a Lizst.«Le parole sono Liszt. Ma sono tanti i grandi nomi che troppo pallide per esprimere quel che era riempivano le sale da concerto dell'epoca il suo modo di suonare. Quanto è da deplo- come Sigismund Thalberg, Carl Tausing, rare che negli anni 40-50 non esistesse Hans Von Bülow e uno dei protagonisti del ancora il fonografo tanto da trasmettere programma di stasera, Anton Rubinstein. alle generazioni future, che non possono Leviamo ogni dubbio che può sorgere gra- averne alcuna idea, cos'era allora una vera zie al suo cognome: non ci sono legami di esecuzione pianistica!». Quindi Rubinstein parentela con l'altro pianista Rubinstein poteva ritenere che la sua arte, a differen- di grande fama, Arthur. Quest'ultimo, za di quella di Liszt, potesse essere tra- polacco-statunitense, ha vissuto la sua smessa ai posteri attraverso registrazioni attività in pieno Novecento. Rubinstein era di cui però non è stata trovata traccia. russo, anche se con relazioni artistiche e Sono però arrivati fino a noi i programmi professionali che hanno varcato i confini che il pianista proponeva al pubblico e del suo paese tanto da raggiungere gli grazie a questi si comprende sia come la Stati Uniti, ed era un figlio del XIX secolo. fruizione dei concerti fosse molto diversa In gioventù i suoi viaggi in Europa gli per- da quelli di oggi (la durata media era spro- misero di conoscere i già citati Chopin e positata rispetto a quelli a cui abitualmen- Liszt, di perfezionarsi a Berlino negli studi te assistiamo) e la ricerca del virtuosismo PËTR IL'IČ ČAJKOVSKIJ (Votkinsk 1840 - San Pietroburgo 1893)

Suite n.4 per orchestra op.61 Mozartiana

durata: 28 minuti circa

nota a cura di Gregorio Moppi di Rubinstein. Ma non solo: il solista aveva “Non amo Beethoven. Ho verso di lui preparato sette concerti chiamati storici l'atteggiamento che da bambino avevo nei che portò in varie capitali europee a parti- confronti del Dio di Sabaoth. Nutrivo (e re dal 1885 e che avevano caratteristiche anche adesso i miei sentimenti non sono tematiche particolari. Il primo ad esempio cambiati) per lui rispetto e paura allo andava da William Byrd a Franz Joseph stesso tempo ... Per contro Cristo suscita Haydn, il secondo era focalizzato su Ludwig in me solo ed esclusivamente sentimenti van Beethoven così come il sesto lo era su d'amore ... Se Beethoven occupa nel mio Chopin. Infine il settimo partiva da Chopin, cuore il posto di Dio, amo Mozart come il passando da Nicolai Rimsky Korsakov fino Cristo della musica”. Così, ai limiti di una ad alcune composizioni dello stesso blasfemia non priva di un certo compiaci- Rubinstein. E anche se la fama del piani- mento mistico-carnale di impronta auten- sta supera ancora oggi quella del compo- ticamente russa, Pëtr Il'ič Čajkovskij enun- sitore, Rubinstein ha lasciato tante musi- ciava nel 1886 la sua devozione verso che, principalmente brani per pianoforte, l'arte mozartiana. (Da notare però che in ma anche sinfonie, pezzi da camera, ope- questa sorta di teologia musicale Čajkov- re liriche. Per far capire la sua popolarità skijana non si fa cenno a un terza persona all'epoca, la sua Seconda Sinfonia (passata trinitaria: lapsus inconscio o voluto?). alla storia della musica come «Sinfonia Fin dall'infanzia il compositore russo dell’Oceano») venne eseguita più di 200 aveva manifestato tali sentimenti, in volte, un dato che testimonia un successo particolare per il Don Giovanni. In quello raggiunto da pochissime altre opere scrit- stesso 1886, durante un soggiorno a Parigi, te nella seconda metà del XIX secolo. Il aveva persino avuto la possibilità di esa- suo Concerto per violoncello e orchestra minare l'autografo: “Ho sfogliato per due op.64 fu il primo lavoro di questo genere ore la partitura originale di Mozart. Non scritto da un compositore russo e risale posso descrivere l'emozione provata al 1864. Dieci anni dopo Rubinstein scris- nell'esaminare il sacro oggetto. Mi è se il secondo concerto per lo stesso orga- sembrato di stringere la mano a Mozart nico nella tonalità di re minore e con il in persona e chiacchierare con lui”. numero d'opera 96: una composizione oggi Perciò non c'è da stupirsi che, nel cente- raramente eseguita rispetto ad altre, ma nario della prima rappresentazione perfettamente figlia del suo tempo con in dell'opera (svoltasi al Teatro Nazionale di più il cosmopolitismo tipico del suo autore. Praga il 29 ottobre 1787), Čajkovskij sen- tisse il desiderio di onorarne la memoria Strauss (“non c'è mai stato nessuno co in maniera adeguata con un pezzo orche- privo di talento e pieno di pretese”), Mahler, strale sui generis, offerto a Mozart, Dvořak, Brahms, Grieg. costruito su pagine di Mozart – di cui, pare, La Mozartiana è la quarta delle suite possedesse l'intero corpus compositivo orchestrali di Čajkovskij. La prima, op.43, disponibile all'epoca, e di cui, nell'estate dedicata alla mecenate Nadežda von precedente, aveva letto la fondamentale Mech, risale al 1878-79; la seconda op.53, biografia di Otto Jahn. Stesa tra il giugno dedicata alla cognata Praskov'ja Vladimi- e l'agosto 1887, la Suite in sol maggiore rovna Čajkovskaja, al 1883; la terza op.55, op.61, detta per l'appunto Mozartiana, dedicata al direttore d'orchestra Max venne presentata a Mosca, con l'autore Erdmannsdörfer al 1884. La scelta della sul podio, il 26 novembre successivo. forma della suite rispecchia un aspetto In questi anni il presigio e la fama di del mondo poetico Čajkovskijano opposto Čajkovskij avevano raggiunto l'apice, in a quello caratterizzato dall'individualismo, patria e all'estero. Nel 1887 si era dedica- dall'ipertrofia, dell'io, dall'effusione reto- to alla composizione dell'opera La maliarda, rica e sentimentale proprio soprattutto data al Teatro mariinskij di San Pietro- delle grandi pagine teatrali e sinfoniche. burgo il 1° novembre. Nello stesso tempo Qui si rifugia invece nella trasparenza, cominciava pure a cimentarsi nella dire- nelle certezze, nell'oggettività dell'età zione d'orchestra, seppure a questo pro- classica e barocca, di cui la suite, con il posito affermasse: “Non ho un vero talen- suo susseguirsi di ritmi di danza stilizzati, to di direttore e so di non disporre della è radiosa espressione. Peraltro il gusto particolare combinazione di qualità fisi- per la ricreazione dell'antico (rifacimento che e psichiche che fanno di un generico “a la maniera di” o trascrizione per orga- musicista un vero e proprio direttore ..., nici moderni) informa di sé molta musica ma posso con un certo successo dirigere tra seconda metà dell'Ottocento e prima l'esecuzione delle mie composizioni e del Novecento, dapprima con caratteri questo mi procura un grande benessere”. nostalgici ed estetizzanti, successivamen- E infatti fra gennaio e marzo '88 sarebbe te come precisa scelta estetica. partito per una impegnativa tournée Nella suite Mozartiana vengono orchestra- europea che avrebbe toccato la Germania, te quattro pagine pianistiche di Mozart Praga, Parigi e Londra, dandogli modo (per la terza, in realtà, il gioco è più sofi- di incontrare i colleghi Busoni, Richard sticato, giacché si lavora sull'Ave verum K.618 per coro e archi nella riduzione pia- assoli rispettivamente di flauto e violino), nistica di Franz Liszt: per non parlare poi la sesta (affidata ai soli fiati), l'ottava (con della rete di rimandi citazionali già sotte- la significativa presenza del Glockenspiel, sa ai lavori mozartiani presi in prestito). strumento che evoca atmosfere da Flauto L'intento di Čajkovskij è di restituire, tra- magico), l'enfasi dell'ultima, con trombe e mite la sua abilità scrittoria e in virtù timpani, e una cadenza del clarinetto. delle fantasmagoriche possibilità offerte dall'orchestra ottocentesca, un'immagine quanto più possibile fedele (ancorché, per forza di cose, evidentemente anacronisti- ca) dello stile mozartiano. Il primo pezzo, Gigue, trascrive la Piccola giga in sol mag- giore K.574 scritta da Mozart nel 1789 ispirandosi all'esempio bachiano. Il secondo, Menuet, il Minuetto in re mag- giore K.576b (forse del 1786-87) arricchito nel tessuto armonico da numerose disso- nanze di passaggio. Dell'origine del terzo, intitolato Preghiera, si è detto: va aggiunto però che Čajkovskij inserisce nella sua rilettura fascinosa (dove una parte timbri- camente importante è riservata all'arpa) anche le battute iniziali e finali aggiunte al gioiellino sacro mozartiano dalla penna di Liszt. La quarta parte, Thème et Varia- tions, più lunga delle prime tre messe insieme, strumenta le Dieci variazioni K.455 (risalenti al luglio 1788) sull'arietta “Unser dummer Pöbel meint” dall'opéra-comique La rencontre imprévue di Gluck. Al tema, affidato all'alternanza responsoriale di archi e fiati, seguono le variazioni, fra le quali si segnalano la terza e la nona (con

Variazioni su un tema Rococò per violoncello e orchestra op.33 durata: 18 minuti circa

nota a cura di Alberto Batisti

In una lettera del marzo 1878 alla sua bravura. L’organico dell’orchestra è tra i mecenate e confidente Nadežda von più parsimoniosi fra quanti ne abbia con- Meck, Čajkovskij confessava d’esser stato cepiti Čajkovskij, con archi, doppi legni attratto definitivamente alla musica da e corni, secondo il modello delle sinfonie una rappresentazione del Don Giovanni, mozartiane. Una breve introduzione cui aveva assistito nell’infanzia: “Fu attra- dell’orchestra fa da battistrada alla gavot- verso quella musica che ebbi coscienza di ta, presentata dal solista; seguono due quel mondo della bellezza artistica che si variazioni di tipo ritmico, esaurite le quali dischiude soltanto agli spiriti eletti”. Per si apre lo spazio per una prima oasi lirica, Čajkovskij, l’amore mozartiano rappre- in tempo Andante sostenuto. Le due varia- sentava però anche un metro, un modello zioni successive si riaccostano al tema, di perfezione stilistica di fronte al quale lasciando poi al violoncello la possibilità sentiva di dover temperare la propria d’una breve cadenza. La sesta variazione decadente passionalità, l’innata tendenza funge da interludio, ancora una volta in a fare della musica il teatro della propria tempo più lento, prima dell’Allegro vivo autobiografia intima. Fu per questo che associato alla settima e ultima variazione, nel dicembre 1876, immediatamente dopo che chiude il pezzo facendo ricorso ad aver terminato la Fantasia sinfonica ogni diavoleria virtuosistica. Čajkovskij Francesca da Rimini, il musicista si gettò sarebbe poi tornato spesso a simili eser- per la prima volta in un lavoro chiaramen- cizi di stile settecentesco, con le quattro te ispirato alle eleganze settecentesche Suites orchestrali, con la Serenata per del suo idolo, con un contrasto stilistico archi, e soprattutto con le musiche rococò che suona quasi come un allarme, l’acqua del terzo quadro dell’opera La dama di gettata sulle fiamme sinfoniche suscitate picche. dall’eroina di Dante. L’opera in questione era una serie di Variazioni per violoncello e orchestra su “un tema rococò”, indirizzate al celebre violoncellista Wilhelm Fitzen- hagen. Il cosiddetto “tema rococò” è un’invenzione originale di Čajkovskij, imparentata al carattere sobrio d’una gavotta del XVIII secolo, che si trasforma progressivamente in un brillante pezzo di BLACK BLACK + PANT 032 + PANT 032 + WHITE BASE + WHITE BASE ALFREDO GOFFREDO CASELLA PETRASSI CONCERTO PER ARCHI, PIANOFORTE, TIMPANI E BATTERIA OUVERTURE DA CONCERTO RITRATTO DI DON CHISCIOTTE. PAGANINIANA SUITE DAL BALLETTO IN UN ATTO SCARLATTIANA (*) SECONDO CONCERTO PER ORCHESTRA RECRÉATION CONCERTANTE (TERZO CONCERTO) PER ORCHESTRA

ORCHESTRA DELLA TOSCANA ORCHESTRA DELLA TOSCANA Alessandro Taverna, pianoforte / piano (*) Daniele Rustioni Daniele Rustioni, direttore / conductor

8 6 8 6 8 0 6 C 68 1 L 0 9 - LC 07 1 A - 5 11 M A 93 1 GE M 5 1 / GE 12 11 M / 2 11 IE EM (P 1 B BI ) 11 – – & 11 EU U (C ( E E E ) 2 P) TH TH 0 & N N 19 (C I E I S ) 2 DE AD ON 01 A M Y M –8 M – U D SO VED SIC VE NY ER E ER MU RES NTE RES SIC TS RTA TS EN RIGH INM IGH TER ALL ENT LL R TAIN A – ITA A – A MEN SCAN LY SP CAN T ITAL ALE TO A, UN E TOS Y SPA, REGION DER LIC GIONAL UNDER LICE RCHESTRA ENCE BY FONDAZIONE ORCHESTRA RE NCE BY FONDAZIONE O

IN VENDITA IL CD SONY DEDICATO A CASELLA

Uscito lo scorso marzo il nuovo cd dedicato ALFREDO CASELLA ad Alfredo Casella è in vendita nei negozi, Orchestra della Toscana nei digital stores e in tutte le piattaforme Daniele Rustioni direttore di streaming digitale. Alessandro Taverna pianoforte È l'ultimo e completa la trilogia che rende Concerto per archi, pianoforte e batteria, op.69 omaggio al Novecento storico italiano, Paganiniana op.65 co-prodotta dalla Fondazione ORT con Scarlattiana op.44 Sony Classical, che la distribuisce in tutto registrato presso il Teatro Verdi di Firenze il mondo. Sul podio c'è ancora una volta il tra il 30 giugno e il 4 luglio 2018 nostro direttore principale Daniele Rustioni, recentemente nominato direttore principale dell'orchestra dell'Ulster in Sony Classical Irlanda del Nord. Il cd contiene tre brani del compositore torinese, appartenenti alla poetica del cosiddetto "pastiche". Si tratta de il Concerto per archi, pianoforte e batteria op.69 (1943), Paganiniana (divertimento su temi di Nicolò Paganini opera 65 scritto nel 1942) e Scarlattiana (divertimento su musiche di Domenico Scarlatti per piano- forte e piccola orchestra op.44 composto nel 1926) in questa occasione interpretato al pianoforte da Alessandro Taverna. Gli altri volumi della trilogia, lo ricordia- mo, sono stati pubblicati nel 2016 (Giorgio Federico Ghedini) e nel maggio dello scorso anno (Goffredo Petrassi), sempre su etichetta Sony Classical. VIOLINI PRIMI CONTRABBASSI TIMPANI Virginia Ceri * Amerigo Bernardi * Tommaso Ferrieri Caputi * Paolo Gaiani ** Mattia Riva * Patrizia Bettotti Luigi Giannoni ** ARPA Marcello D'Angelo Cinzia Conte * Francesco Di Cuonzo FLAUTI Marian Elleman Fabio Fabbrizzi * Chiara Foletto Angela Camerini Marco Pistelli OBOI VIOLINI SECONDI Alessio Galiazzo * Chiara Morandi * Flavio Giuliani * Alessandro Giani ** Angela Asioli CLARINETTI Stefano Bianchi Marco Ortolani * Gabriella Colombo Chiara Spinelli Susanna Pasquariello FAGOTTI VIOLE Paolo Carlini * Stefano Zanobini * Umberto Codecà * Giulia Panchieri * Pier Paolo Ricci ** CORNI Caterina Cioli Andrea Albori * Alessandro Franconi Paolo Faggi * * prime parti Alberto Bertoni ** concertino VIOLONCELLI Massimo Marconi Luca Provenzani * Augusto Gasbarri * TROMBE ISPETTORE Elettra Mealli Donato De Sena * D’ORCHESTRA Matilde Michelozzi Stefano Benedetti * E ARCHIVISTA Giovanni Simeone Alfredo Vignoli Fondata a Firenze nel 1980, per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze, è considerata una tra le migliori orchestre in Italia. Nel 1983, durante la direzione artistica di Luciano Berio, è diventata Istituzione Concertistica Orchestrale per riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. L'organico medio è di 44 musicisti che si suddividono anche in agili formazioni cameristiche. L’Orchestra ha sede a Firenze nello storico Teatro Verdi, dove presenta la propria stagione di concerti, distribuiti poi in tutta la Toscana. È oggi guidata dalla direzione artistica di Giorgio Battistelli e dalla bacchetta principale di Daniele Rustioni. I suoi concerti sono trasmessi su RadioRai Tre e su Rete Toscana Classica; incide per Emi, Ricordi, Agorà, VDM Records e Sony Classical.

TRA BAROCCO Toscana), l'ORT si è spinta oltre i confini della musica da camera, affrontando E MUSICA D’OGGI con successo i capolavori del sinfonismo romantico e tardo-romantico, da Brahms Fin dagli esordi, sotto la direzione e Schumann a Čajkovskij, Mahler, artistica di Luciano Berio, l'ORT ha Sibelius. avuto un occhio di riguardo per la musica del nostro tempo ed i suoi OSPITALITÀ & TOURNÉE interpreti, facendone quasi una propria specializzazione; tale tradizione si è Ospite delle più importanti Società di mantenuta negli anni fino a giungere Concerti italiane, si è esibita con grande al festival "Play It! La musica fORTe successo al Teatro alla Scala di Milano, al dell'Italia", eloquente manifesto di tale Maggio Musicale Fiorentino, al Comunale attitudine, che nel 2014 ha ricevuto il di Bologna, al Carlo Felice di Genova, XXXIII Premio della Critica Musicale all’Auditorium del Lingotto di Torino, "Franco Abbiati" per la migliore iniziativa all’Accademia di S.Cecilia di Roma, alla 2013. Ma già dal suo debutto nel 1980, Settimana Musicale Senese, al Ravenna sotto la direzione di Massimo de Bernart, Festival, al Rossini Opera Festival e alla la piccola Orchestra si impose per Biennale di Venezia. Numerose le sue la sua versatilità e l'altissimo livello apparizioni all’estero a partire dal 1992 professionale che ne fecero in poco tra cui: Salisburgo, Cannes, Strasburgo, tempo una raffinata interprete del New York, Edimburgo, Madrid, Hong Barocco e del Classicismo come della Kong, Tokyo per la rassegna “Italia- musica del '900, con una particolare Giappone 2001- 2002”, Lucerna, Münster, vocazione per i capolavori rossiniani Hannover. Nel giugno 2016 è volata in ed un'attenzione alle partiture più rare Sudamerica per una tournée di 6 concerti e poco eseguite. Negli anni a seguire, in Ecuador, Perù, Cile, Argentina; a cedendo alla tentazione di affrontare ottobre 2018 la trasferta a Villach in l'affascinante repertorio sinfonico Austria, e lo scorso marzo la tournée destinato a organici più nutriti (anche tra Germania e Austria, guidata dal suo grazie alla collaborazione con l'OGI direttore principale Daniele Rustioni. e gli studenti dei Conservatori della Il tour l'ha vista viaggiare per tre città, ospite di altrettante sale splendide: la Morris (Splasch), Richard Galliano e I Philarmonie am Gasteig di Monaco, la Solisti dell’Ort (dreyfus), Le Congiurate di grande sala del Bruckherhaus di Linz Schubert con Gérard Korsten per la regia e la Festspielhaus di Bregenz. Due di Denis Krief, Concertone con Stefano programmi in repertorio, entrambi resi Bollani (Blue Label), Omaggio a Puccini preziosi dall'interpretazione di Francesca con Fiorenza Cedolins (Bongiovanni), il Dego al violino. Requiem di Mozart con Gianluigi Gelmetti, Le sette ultime parole del nostro Redentore DISCOGRAFIA in croce di Haydn, concertatore Andrea Tacchi; Play it! (2011) con musiche di Sylvano Bussotti, Carla Rebora, Riccardo Musiche di Schubert e di Cherubini con Panfili per VdM Records. Donato Renzetti (Europa Musica), Pierino e il lupo e L’Histoire de Babar con Paolo Negli ultimi tre anni sono stati incisi e Poli e Alessandro Pinzauti (Caroman), pubblicati tre cd che omaggiano il Cavalleria rusticana con Bruno Bartoletti Novecento storico italiano, diretti da (Foné), Il barbiere di Siviglia con Gianluigi Daniele Rustioni e co-prodotti dalla Gelmetti (EMI Classics), Omaggio a Fondazione ORT con Sony Classical: nel Mina e Orfeo cantando tolse di Adriano 2016 la dedica a Giorgio Federico Ghedini, Guarnieri con Pietro Borgonovo (Ricordi) nel 2018 a Goffredo Petrassi, e di recente e lo Stabat Mater di Rossini con Gianluigi uscita (marzo 2019) il cd con le musiche Gelmetti (Agorà), Tancredi con Gianluigi di Alfredo Casella, insieme al pianista Gelmetti (Foné), Holy Sea con Butch Alessandro Taverna. ULTIMO APPUN TAMEN 16Stagione Concertistica 2018_19 MAGGIO TO GIOVEDÌ ore 21.00 DANIELE RUSTIONI direttore

EDGAR MOREAU violoncello

BIZET Suite da Carmen SAINT-SAËNS Concerto n.2 per violoncello e orchestra op.119 SIBELIUS Sinfonia n.2 op.43 COMUNICAZIONI AL PUBBLICO

DONA IL TUO 5X1000 ALL'ORT Dichiarazione dei redditi 2019 L'Orchestra della Toscana è impegnata dal 1980 per diffondere la cultura musicale in tutta la Toscana. Con il 5xmille della tua dichiarazione dei redditi puoi prendere parte a questo grande sforzo collettivo affinché la musica raggiunga ancora più persone e sia utile a far crescere generazioni più attente e consapevoli della bellezza che li circonda. Donare il 5xmille non costa nulla a te, ma per l'ORT è un gesto che può davvero fare la differenza.

Firma nel riquadro "Sostegno del ATTENZIONE: CAMBIA LA DATA volontariato" e scrivi il codice: 01 77 462 04 86. DELLA PRESENTAZIONE 19_20 Anche nella dichiarazione precompilata Mercoledì 15 maggio al Verdi online potrai scegliere di donare il 5xmille all'Orchestra della Toscana, È cambiato il giorno in cui verrà selezionando la voce "Sostegno del presentata la nuova Stagione rispetto volontariato" e scrivendo lo stesso codice. a quanto comunicato nell'ultima newsletter: la Conferenza Stampa in cui Puoi chiedere maggiori informazioni la Fondazione ORT presenterà alla al numero 340 54 57 487 o all'indirizzo stampa e al pubblico la Stagione email [email protected] Concertistica 2019/20 avrà luogo, mercoledì 15 maggio alle ore 12.45 Il tuo 5xmille all'ORT: perché insieme è al Teatro Verdi, con ingresso da via tutta un'altra musica! Ghibellina, 99. Al tavolo siederanno come sempre le cariche istituzionali locali, il presidente della Fondazione Maurizio Frittelli, il direttore principale Daniele Rustioni e il direttore artistico Giorgio Battistelli al quale spetterà il compito di presentare le novità che domineranno il prossimo cartellone. In questa occasione sarà possibile oe rinnovare il proprio abbonamento e/o acquistarne di nuovi. o o

Seguiteci sul nostro sito, dove vi terremo aggiornati sugli sviluppi, con nuove notizie da qui fino al 15 maggio! 1000 www.orchestradellatoscana.it

L'ORT NELLE VILLE MEDICEE | 2019 12 CONCERTI NELLE VILLE MEDICEE TOSCANE Dopo il successo degli anni scorsi debutta il 25 maggio la terza edizione della rassegna di musica da camera e itinerari d’arte “Ville e Giardini incantati” nata dalla collaborazione tra la Fondazione ORT e il Polo museale della Toscana. Musica e arte saranno di nuovo protagoniste insieme in un originale percorso di 12 concerti, dal 25 maggio al 22 giugno, per 5 diverse produzioni con i solisti, gli ensemble e i maestri dell’Orchestra della Toscana nelle Ville medicee della Petraia, di Cerreto Guidi, di Poggio a Caiano e nel Giardino della Villa di Castello. Cinque i momenti principali, ognuno a tema, per un viaggio di emozioni visive e sonore che porterà il pubblico alla scoperta di quattro luoghi emblematici dello straordinario scenario culturale e paesaggistico appartenente oggi al sito seriale “Ville e giardini medicei in Toscana”, dichiarato patrimonio Unesco dell’Umanità nel 2013.

25 e 27 maggio ARCHI IN AMORE 31 maggio FIORI MUSICALI 6-7-8 giugno STORIE D'AMORE 13-14-15 giugno NOTTURNI 20-21-22 giugno VILLA BAROCCA

I concerti inizieranno alle ore 21.30 a eccezione del concerto del 31 maggio che avrà inizio alle ore 18.00. Prima di ogni concerto (eccetto per il concerto del 31 maggio al giardino di Villa di Castello) sarà possibile partecipare a visite guidate gratuite (per la durata di 30 minuti circa), curate dal personale

del Polo museale della Toscana. Per le visite alle Ville sarà necessario presentarsi all’ingresso alle ore 20.00. Le visite avverranno per singoli gruppi con partenze scaglionate.

Biglietto concerto posto unico a €12,50 (incluse commissioni) già acquistabile presso la Biglietteria del Teatro Verdi, gli sportelli del circuito Box Office, online su www.ticketone.it, sul luogo prima del concerto (se non esauriti in prevendita) Per i soci Unicoop Firenze è riservato un biglietto speciale a €10,50 (commissioni incluse). L’ORT COMUNICA | CANALI SOCIAL

SITO ORT E SOCIAL I NOSTRI MANIFESTI SU PINTEREST www.orchestradellatoscana.it L’archivio completo dei nostri manifesti, Qui sono raccolte tutte le informazioni e più in generale tutte le nostre grafiche, che riguardano l'Orchestra della Toscana. sono disponibili sul profilo Pinterest dell’ Trovate il calendario, le news con gli ORT, a partire dalla stagione 2013_14. aggiornamenti, le anticipazioni, le foto Interessenti anche le altre bacheche che gallery, gli spartiti del Fondo Tacchi ed i raccontano per immagini il nostro mondo dettagli di tutte le nostre iniziative. www.pinterest.it/ortpin/ È anche il punto di partenza per i nostri canali social (Facebook, Twitter, You Tube, Pinterest, Instagram, Issuu). LE FOTO DEL CONCERTO Si possono scaricare materiali ed inviti e ci si può iscrivere alla nostra newsleter Sulla nostra pagina Facebook sarà possi- mensile. bile vedere nei prossimi giorni un’ampia selezione fotografica che documenta questo concerto. Sul nostro sito invece trovate una galleria fotografica completa su tutta l’attività dell'Orchestra della Toscana. Gli scatti I PROGRAMMI SU ISSUU sono realizzati da Marco Borrelli. Tutti i programmi di sala, come questo che state leggendo, vengono pubblicati HASHTAG UFFICIALI con qualche giorno di anticipo sul portale Issuu a questo indirizzo: Per condividere efficacemente la vostra issuu.com/orchestradellatoscana esperienza a teatro vi invitiamo ad usare Chi vuole può dunque prepararsi all’ #ORT ascolto in anticipo, e comodamente da #verdifirenze casa. I link dei rispettivi programmi sono Su Instagram i profili disponibili anche nel nostro sito internet. ufficiali sono I programmi resteranno sempre a dispo- ort_insta sizione del pubblico, e sono pubblicati a teatroverdifirenze partire dalla stagione 2013_14. CONTATTI

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Area Comunicazione Teatro e Servizi di sala Riccardo Basile | Ambra Greco Fulvio Palmieri | Paolo Malvini [email protected] [email protected]

Ufficio Sviluppo Ermanno Martignetti [email protected]

PROGETTO GRAFICO ORT TEATRO VERDI Mallet Studio Via Ghibellina, 99 - 50122 Firenze IMPAGINAZIONE PROGRAMMA DI SALA Ambra Greco BIGLIETTERIA FOTO & ILLUSTRAZIONI Via Ghibellina, 97 - 50122 Firenze Massimo Branca (cop.), Giulio Favotto (5, 6) (dal lunedì al sabato 10-13 e 16-19) Marco Borrelli (15), Blandine Soulange (18), tel. (+39) 055 21 23 20 Julien Mignot (18), anomie (20) www.teatroverdifirenze STAMPA Grafiche Martinelli (Firenze) [email protected] Teatri, concerti, mostre, cinema...

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