Ernesto Bozzano EDITRICE LUCE E OMBRA - VERONA 1967
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1 Table of Contents Table of Contents.................................................................................2 COPYRIGHT......................................................................................4 INDICE...............................................................................................5 CAPITOLO PRIMO............................................................................6 Generalità........................................................................................6 Immagini consecutive.....................................................................8 Allucinazioni spontanee e volontarie..............................................8 Suggestione ipnotica e post-ipnotica............................................13 Allucinazioni patologiche.............................................................16 CAPITOLO SECONDO...................................................................18 CAPITOLO TERZO.........................................................................27 Le esperienze del Darget...............................................................27 Le esperienze di Ingles Rogers.....................................................30 Le esperienze di De Rochas..........................................................30 L'esperienza del Barnes................................................................30 Le esperienze di Miss Felicia Scatcherd.......................................31 L'esperienza di Cordella A. Grylls................................................37 L'esperienza di Goodwin e West...................................................38 L'esperienza di Mr. Bradbrook.....................................................39 L'esperienza di Corrado Zambelli.................................................43 L'esperienza di Léon Perin...........................................................44 Le straordinarie esperienze del Prof. T. Fukurai...........................45 Le esperienze di F. W. Warrick.....................................................48 Le esperienze di Mrs. Donohoe....................................................52 Le esperienze del Prof. Ochorowicz con la Tomczyk..................55 Le fotografie trascendentali dei viventi rendono possibili quelle dei defunti.....................................................................................60 L'esperienza spiritica di Hewatt Mackenzie.................................64 Si conclude, a parte i due episodi spiritici ora citati, che il pensiero e la volontà sono forze plasticizzanti e organizzanti....................66 CAPITOLO QUARTO......................................................................68 Definizione, storia e fenomenologia.............................................68 Modalità con cui si estrinseca l'ideoplastia...................................74 2 Le idee degli sperimentatori si riflettono nei fenomeni................78 Manifestazioni materializzate di volti piatti o in bassorilievo......79 La triplice manifestazione materializzata del Presidente Buchanan. ......................................................................................................80 Qualunque pensiero inconscio si materializza..............................83 CONCLUSIONI................................................................................87 L'Onnipotenza dello Spirito..........................................................87 Ectoplasmie e nebulose astronomiche..........................................88 La concezione dell'Etere-Dio........................................................92 La Grande Realtà che si nasconde dietro le Apparenze................94 La concezione di Erberto Spencer..............................................101 ... e il suo Inconoscibile..............................................................102 Le «forme-archetipo» in metapsichica.......................................103 Conseguenze dell'idea secondo cui Pensiero e Volontà sono forze plasticizzanti e organizzanti........................................................106 APPENDICE...................................................................................111 3 COPYRIGHT QUESTO E-BOOK: TITOLO: PENSIERO E VOLONTA' - FORZE PLASTICIZZANTI E ORGANIZZANTI AUTORE: Bozzano, Ernesto TRADUTTORE: CURATORE: PREMESSA: di GASTONE DE BONI NON INSERITA PER DIRITTI SU COPYRIGHT] NOTE: DIRITTI D'AUTORE: no TRATTO DA: PENSIERO E VOLONTA' - FORZE PLASTICIZZANTI E ORGANIZZANTI di Ernesto Bozzano EDITRICE LUCE E OMBRA - VERONA 1967 ALLA EDIZIONE ELETTRONICA HANNO CONTRIBUITO: Giancarlo Santi - [email protected] REVISIONE: Giancarlo Santi (VE) - http://vitadopovita.jimdo.com/ PUBBLICATO DA: Giancarlo Santi - [email protected] Gli scritti di Gastone De Boni non sono state inserite per DIRITTI SU COPYRIGHT. 4 INDICE Premessa (NON INSERITA PER DIRITTI DI COPYRIGHT) CAP. I Allucinazioni e forme del pensiero obbiettivate CAP. II Forme del pensiero CAP. III Fotografia del pensiero CAP. IV Ideoplastia Conclusioni Appendice Forme del pensiero vitalizzate ed «eroi da romanzo» 5 CAPITOLO PRIMO ALLUCINAZIONI E FORME DEL PENSIERO OBBIETTIVATE Generalità. Nulla può esservi di più importante per l'indagine scientifica e la speculazione filosofica della dimostrazione, sulla base dei fatti, che l'astratto può divenire concreto, che un fenomeno psicologico può trasformarsi in un fenomeno fisiologico, che il pensiero può convertirsi in un alcunché di fotografabile, o concretizzarsi in una materializzazione plastica, o creare un organismo vivente. In breve: nulla può esservi di più importante per la scienza e la filosofia del fatto di apprendere che il pensiero e la volontà risultano «forze plasticizzanti e organizzanti», tenuto conto che la rivelazione di un tal fatto pone l'indagatore in presenza di un atto creativo vero e proprio; con la conseguenza d'identificare l'individualità pensante umana con la Potenza Primordiale del cui Pensiero l'Universo non è che la realizzazione. Mi riservo di svolgere a suo tempo tale concezione grandiosa dell'Essere. E a proposito del tema qui considerato, noto anzitutto che l'idea dell'esistenza di un pensiero e di una volontà sostanziali e obbiettivabili, non è nuova. Infatti i filosofi alchimisti dei secoli sedicesimo e diciasettesimo - Vanini, Agrippa, Van Helmont - attribuivano già al magnetismo proiettato dalla volontà i risultati da essi ottenuti con gli amuleti e gli incantesimi. Van Helmont osserva: «Il desiderio si estrinseca nell'Idea, la quale non è un'idea vana, ma un'Idea Forza, un'idea che realizza l'incantesimo». Ecco pertanto già formulata, con precedenza di tre secoli, la famosa teoria del Fouillée sulle «idee-forza»; e ciò in guisa più completa, in quanto viene ammessa anche l'obbiettivazione dell'idea. Non solo, ma Van Helmont formula nettamente anche la teoria delle forme-pensiero, dell'ideoplastia, e della forza organizzante, 6 attribuendo inoltre un'esistenza effimera, ma attiva, alle creazioni del pensiero. Egli scrive: «Ciò ch'io denomino gli spiriti del magnetismo, non sono propriamente degli spiriti che ci giungerebbero dal cielo; e ancora meno spiriti infernali; essi derivano da un principio che risiede nell'uomo stesso, come il fuoco si sprigiona dalla pietra. «Per opera della volontà è liberata dall'organismo umano una tenue porzione di spirito vitale, il quale assume una forma determinata, trasformandosi in un essere ideale. Da quel momento tale spirito vitale risulta per sua natura un alcunché d'intermediario tra l'essere corporeo e gli esseri incorporei. In conseguenza, egli può trasportarsi dove la volontà lo dirige, non essendo più sottoposto alle limitazioni dello spazio e del tempo. Esso non è affatto una conseguenza della potenza demoniaca, ma è una facoltà spirituale dell'uomo, che all'uomo è connaturata. «Ho esitato fino ad ora a rivelare al mondo questo grande mistero, per il quale l'uomo apprende che dentro di lui, alla portata della sua mano, esiste un'energia che obbedisce alla di lui volontà combinata alla di lui potenza immaginativa, e può agire all'esterno esercitando la propria influenza sopra cose e persone a distanza; ed anche a grandissima distanza». Così Van Helmont. Giova insistere sul fatto che le sue affermazioni in merito alle proprietà obbiettivabili del pensiero e della volontà, non erano puramente intuitive, bensì fondate sull'osservazione di fenomeni irrefragabili, a cui frequentemente assistevano quei primi indagatori dell'occulto, sebbene i tempi prematuri impedissero ad essi d'interpretare rettamente ciò che determinavano empiricamente. Comunque, non è men vero che negli alchimisti di tre secoli or sono si rinvengono già chiaramente formulate le proprietà dinamiche del pensiero e della volontà, proprietà che solo odiernamente si cominciano a indagare con metodo rigorosamente scientifico. Vedremo più oltre - nel capitolo che tratta dell'Ideoplastia - come gli alchimisti del secolo XVII conoscessero anche la sostanza ectoplasmica, ch'essi descrivono esattamente, per quanto a modo 7 loro, giacché, al cospetto dei non iniziati, intendevano mantenere gelosamente il segreto intorno alla natura del misterioso fenomeno. Ciò premesso, entro in argomento, avvertendo che il materiale da me raccolto risulta siffattamente copioso, che a svolgerlo convenientemente si richiederebbe un grosso volume; per cui dovrò limitarmi a fornire un riassunto sostanziale di ciascuna delle categorie in cui si distingue il tema da svolgere. La prima delle categorie in questione risulta a tutti familiare; per cui mi limiterò ad accennarvi molto