St163 Finale
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Anno XIV - n.25 - 27 giugno 2018 C’è Being Serena in tv Docu-film in 5 puntate Dal 9 al 15 luglio su SuperTennis la Williams più privata Pag.14 NuoviItaliani fiori sull’erba: sempre piùè spuntato in alto Coric Ha il coach di Federer come manager e si allena in Italia: gli piace fare... lo straordinario pag.4 Next Gen Atp Finals Il club di Wimbledon Biglietti in vendita 150 anni fa... Si gioca dal 6 al 10 novembre Nacque nel 1868 nel nome del croquet. alla Fiera di Milano: prendi il tuo posto Nel 1877 il primo torneo Pag.10 Pag.8 I carboidrati giusti GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: niente di ordinario Pag.3 per il tennista Le classifiche e i numeri della settimana Pag.12 Pasta e pane? No grazie. Tennis in tv: il palinsesto di SuperTennis Pag.15 Scopri qual è la scelta migliore In Italia: il Master Kinder al Foro Italico Pag.16 Giovani: l’Under 16 di Crema scopre Trippetti Pag.18 Fit-Tpra: Serramazzoni, lo stage più tecnico Pag.20 Pag.24 Racchette e dintorni: tre sfumature di Federer Pag.22 prima pagina Niente di ordinario L’esultanza di Borna Coric ad Halle. Sotto, “cercando di curare... l’incurabile”. Così il 21enne croato scherza con il dottor Parra e il suo laser su Instagram DI ENZO ANDERLONI - FOTO GETTY IMAGES che Coric sta cominciando a capire da quando è sotto l’ala di Riccardo on c’è niente di peggio Piatti, si allena con il suo team (di nella vita che essere or- cui fanno parte il preparatore fisico dinario. Normale. Uno Dalibor Sirola e il fisioterapista/oste- ‘Nqualunque’. Questa frase, opata Claudio Zimaglia) a Bordighe- in inglese, Borna Coric se l’era fatta ra mentre gira il mondo con il coach tatuare sul braccio destro nell’autun- Kristijan Schneider. no del 2014, pochi giorni dopo aver Secondo il tecnico comasco ci vorrà un compiuto 18 anni. paio d’anni prima che Borna sia pronto Di sicuro non è normale vincere il se- a esprimere tutto il suo potenziale. Co- condo titolo Atp in carriera su un cam- noscendo molto bene i top player, per po in erba, battendo in finale Roger averne allenati alcuni e sfidato con i Federer. Il più forte di sempre dapper- suoi giocatori tutti gli altri, Piatti vede tutto. Ma soprattutto sull’erba. E non è un top player, lottare su un grande pal- in lui un potenziale nuovo Andy Mur- prassi normale vedersi consegnare la coscenico. Aveva battuto Nadal a Basi- ray. A giudicare da quanto si è visto grande coppa da una madrina d’ecce- lea a soli 17 anni. Poi Murray a Dubai ad Halle Coric impara la lezione velo- zione come la top model Eva Herzigo- l’anno successivo. Federer ancora gli cemente. Nel momento più caldo della va. Dunque ‘Borna identity’, come lo ha mancava ma era andato molto vicino sfida con Federer, il tie-break del pri- soprannominato Brad Gilbert su Twit- a regalarselo in marzo, nella semifina- mo set, non ha fatto follie, non ha ri- ter, è stato coerente con i suoi propo- le di Indian Wells. In mezzo a queste schiato al massimo condizionato dalla siti che lo vedono n.21 del mondo a 21 straordinarietà, l’ordinario mancava. E statura tecnica e carismatica del rivale. anni: ha fatto qualcosa di straordinario. senza quello scalare la classifica diven- È stato vicino alla sua natura: solido, E del resto in tanti avevano già visto ta difficile. E se non sali in classifica- ar compatto, massiccio. Un pugile che sa qualcosa fuori dall’ordinario nel ragaz- rivi alle prove che contano penalizzato incassare, roccioso. E colpire forte alla zo di Zagabria, compresa l’Atp che nel dalla posizione in tabellone. E la strada prima occasione. Federer, sbattendoci 2014 gli aveva conferito il premio di si fa troppo ripida. contro, si è innervosito. Alla fine ha ‘Star of tomorrow’. Insomma per essere davvero straor- proprio perso la testa. Dall’angolo di Un’attitudine, la sua, che sicuramente dinari bisogna diventare anche stra- Roger, Ivan Ljubicic osservava la scena lo mette in rampa di lancio per gran- ordinariamente ordinari. Per esem- con un’aria molto seria, impenetrabi- di imprese. Fino a poco tempo fa però pio bisogna vincere le partite anche le. L’aria di uno che è da due anni il era stata anche il freno alla sua cresci- quando si gioca male. Bisogna esse- coach di Federer ma da qualche mese ta. Borna sembrava accendersi davvero re pronti tutti i giorni. Bisogna non è diventato anche il manager di Borna solo quando la posta in palio era fuori sottovalutare nessuno. E nemmeno Coric. Uno che di straordinari, eviden- dall’ordinario. Quando c’era da sfidare sopravvalutarlo. Queste sono le cose temente, se ne intende. DIRETTORE COORDINAMENTO REDAZIONALE HANNO COLLABORATO REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE Manoscritti e fotografie, anche se non Angelo Binaghi Angelo Mancuso Giovanni Di Natale, Alessandro GAME Comunicazione & Media S.r.l. pubblicati, non si restituiscono. SUPER TENNIS TEAM Mastroluca, Andrea Nizzero, COMITATO DI DIREZIONE Antonio Costantini (foto editor), Claudia Pagani, Gabriele Riva, REDAZIONE E SEGRETERIA Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Amanda Lanari, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Stadio Olimpico - Curva Nord Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Annamaria Pedani (grafica) Piero Valesio. Ingresso 44, Scala G La rivista è disponibile Massimo Verdina 00135 Roma in formato digitale sui siti www. FOTO A CURA DI Sportcast Srl Info: supertennis@federtennis.it federtennis.it e www.supertennis.tv DIRETTORE RESPONSABILE Getty Images, Archivio FIT, Antonio Via Cesena, 58 - 00182 Roma Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 e spedita via newsletter. Per riceverla Enzo Anderloni Costantini, Angelo Tonelli amministrazione@sportcast.it dell’ 8 gennaio 2004 scrivere a supertennis@federtennis.it 3 circuito mondiale Coric & Cilic hanno due ‘copponi’ così Il nuovo Borna e il vecchio Marin monopolizzano la settimana tra Halle e Queen’s. Il primo fa venire vari dubbi a Federer (niente 99° titolo), l’altro ritarda la resurrezione di Djokovic, nonostante un match point... Borna Coric, 21 anni di Zagabria, vincitore ad Halle; Marin Cilic, 29 anni di Medjugorje campione al Queen’s di Londra DI ALESSANDRO MASTROLUCA te un ottimo giocatore da erba, era FOTO GETTY IMAGES già un primo segnale. Se ne sono aggiunti molti altri fino al secon- doro le grandi sfide”. do titolo in carriera. Ha tolto a un Parola di Borna Coric, Federer infastidito e stizzito il de- che il principio guida cimo titolo a Halle e la possibilità “Anel percorso verso le di presentarsi a Wimbledon con l’o- sue grandi destinazioni se l’è ta- biettivo di alzare il trofeo numero tuato addosso: non c’è niente di 100 in carriera. peggio che essere ordinari. Nella settimana del k.o. tecnico di Mo- I progressi fatti dric all’Argentina, Coric scandisce Se Coric ha raggiunto le 24 vitto- la conclusione della prima parte di rie in stagione in 34 partite, ha fe- stagione con l’inizio di una strada steggiato il secondo titolo Atp, il nuova. Prima di Halle, aveva vinto sesto successo su un top 5 e il best solo due partite sull’erba. Il domi- ranking al numero 21, è il frutto di nio espresso su Alexander Zverev, una consapevolezza, di un’energia che inizia a sentire forse il peso competitiva sempre presente ma del confronto e difficilmente sarà troppe volte dispersa fra cambi di morfologicamente e stilisticamen- coach, obiettivi troppo alti e preco- 4 circuito mondiale Roger Federer aveva battuto Borna Coric (a sinistra) in semifinale a Indian Wells; sotto, il 29enne Marin Cilic e, più in basso, il serbo Novak Djokovic ci e una crescente frustrazione. Ha scelto il miglior Virgilio per uscire da una nuvola di dubbi: Riccardo Piatti. Troppe volte, soprattutto in tornei non così glamour, Coric si era mostrato ordinario, e maga- ri avrà rivisto il bambino che era, che piangeva per tutta la partita se perdeva il primo game. Piatti sa come trasformare le naturali ondu- lazioni dell’ambizione in una cre- scita costante. E Coric di lui si fida, lo vedi da come applica in cam- po uno stile per lui non abituale. Molto è cambiato da Indian Wells, dalla semifinale proprio con Fede- rer. Quella partita, ha sottolineato Piatti, l’ha giocata come se non ci credesse abbastanza, con un fondo di insicurezza mascherato dietro un tennis inutilmente all-in, senza margini. Un passo avanti Nel nuovo Coric e nel “vecchio” Ci- lic, vecchio per coerenza col suo tennis, non certo per ragioni ana- grafiche, passano i successi di una nazione che si è sempre specchia- ta nei suoi eroi sportivi, più facil- mente nelle squadre e ancor di più nelle nazionali che hanno tradotto il senso collettivo di patriottico riscatto (la nazionale di calcio al Mondiale di Francia, o la selezio- ne di pallanuoto che monopolizza Olimpiadi e Mondiali). Sanno che chi danza al ritmo degli altri, come scrive il giornalista e poeta Mladen Vukotic, rimane sempre un passo avanti e due indietro. 5 circuito mondiale Qui e accanto la ceca Petra Kvitova, vincitrice a Birmingham Contro Novak Djokovic, prima del più del 25mo titolo in carriera, del ché a qualche giorno dal Natale Queen’s, Cilic aveva vinto solo una quinto su cinque finali quest’anno. del 2013 è nata Charlotte, che ha partita su 15 e appena sei set su Vale un posto da favorita, qualun- cinque anni e con la mamma ha già 41. Il match point salvato sul 4-5 que verdetto dia la classifica, per i visto il mondo. Aveva vinto tre par- del secondo è un cambio di pas- Championships.