Paolo Villaggio
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BLISTER 1 Copyright © 2017 A.SE.FI. Editoriale Srl - Via dell’Aprica, 8 - Milano www.agenziaalcatraz.it - [email protected] Prima edizione Agenzia Alcatraz, novembre 2017 - Blister 1 Agenzia Alcatraz è un marchio registrato di A.SE.FI. Editoriale Srl Questo volume è stato curato da Luca Fassina Impaginazione: Agenzia Alcatraz, Milano Progetto gra co: Maurizio Ceccato Stampato nel mese di ottobre 2017 da Peruzzo Industrie Gra che Srl. ISBN: 978-88-85772-00-7 Tutte le opinioni espresse in questo libro sono dell’autore e/o dell’artis- ta, e non rispecchiano necessariamente quelle dell’Editore. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale, in qual- siasi formato, senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. La presente opera di saggistica è pubblicata con lo scopo di rappre- sentare un’analisi critica, rivolta alla promozione di autori e opere di ingegno, che si avvale del diritto di citazione. Pertanto tutte le immagini e i testi sono riprodotti con nalità scienti che, ovvero di illustrazione, argomentazione e supporto delle tesi sostenute dall’autore. Si avvale dell’articolo 70, I e III comma, della Legge 22 aprile 1941 n.633 circa le utilizzazioni libere, nonché dell’articolo 10 della Con- venzione di Berna. BLISTER 1 Villaggio A cura di Luca Fassina BLISTER è una collana medicinale per la mente e lo spirito. Niente plastica, niente alluminio; solamente carta, inchiostro e pensieri. 101 pillole di saggezza dai nomi più noti e importanti della cultura, della società, dello sport, del cinema, dello spettacolo e della musica. 101 frasi, dichiarazioni, esternazioni, consigli su cui riflettere, con cui divertirsi, per conoscere o approfondire i pensieri di alcuni dei personaggi più influenti della nostra epoca. 101 dosi di cultura, informazione e svago. Da consumare da soli, oppure da regalare ad amici e parenti. La medicina migliore per cambiarvi la giornata. 5 Due parole su... PAOLO VILLAGGIO Paolo Villaggio nasce a Genova il 30 dicem- bre 1932 da padre siciliano e madre venezia- na, ma lui è un ligure d.o.c.: testardo, parsi- monioso, con quell’ironia che è tipica loro e che si affi lerà nella feroce satira politica della Compagnia Goliardica Bai. Artista eclettico, compone canzoni con l’a- mico di una vita Fabrizio De André, si dà al cabaret, alla radio e porta sul piccolo scher- mo il sadismo del Professor Kranz e la timi- dezza di Giandomenico Fracchia, ispirando- si alle esperienze lavorative negli uffi ci del Gruppo IRI. Ironizza su difetti e contraddizio- ni della società italiana - che lui osserva con 7 Villaggio grande acume - tramite l’uso di un linguag- gio iperbolico, la creazione di neologismi e la storpiatura dei verbi che metterà in crisi un’intera generazione sull’uso del congiun- tivo, entrando di forza nel patrimonio della lingua italiana. I racconti tratti dai suoi monologhi approdano su L’Europeo per poi diventare il libro Fantoz- zi, ben presto fenomeno sociale e culturale che porta Villaggio a dedicarsi al cinema. La sua vita è costellata di comici, registi, attori, come Tognazzi, Volonté, Gassman - l’unico a cui l’inaffi dabile Villaggio evita di tirare “bi- doni” per paura del suo carattere permaloso. Dalla sua creatura nasce nel 1975 il primo epi- sodio di una saga capace di elevare Fantozzi ragionier Ugo, matricola 7829/bis, a una vera e propria maschera degna della Comme- dia dell’Arte. La sua è una comicità fi sica e grottesca: tante infatti sono le gag diventate 8 Villaggio storiche come il pomodorino a diciottomila gradi, il “Tu mancia” della clinica Le Magnolie o quel “Scusi, chi ha fatto palo?” che tanto si intreccia nella pancia di noi italiani calciovori. È all’apice del suo successo popolare quan- do Fellini lo sceglie per La Voce della Luna con il quale vince un David di Donatello come Miglior Attore Protagonista, primo di molti prestigiosi riconoscimenti del cinema d’autore che culminano con il Leone d’Oro alla Carriera, per la prima volta conferito a un comico. Nel nuovo millennio, Villaggio appende al chiodo la maschera di Fantozzi, dando l’ad- dio al cinema “leggero”, e intensifi ca l’attività di scrittore e di attore teatrale. Appare in tele- visione, rigorosamente in caffetano, solo per presentare il libro di turno, ripercorrendo nel- le interviste i tormentoni che poi trasformerà nei suoi cinici monologhi teatrali. 9 Villaggio Per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, Fantozzi viene selezionato tra le opere che hanno segnato la storia del Paese, e diventa un audiolibro che Villaggio interpreta perso- nalmente. È deceduto il 3 luglio 2017 e riposa nel ci- mitero di Sori, nella sua Liguria. Lascia la moglie Maura, che conosceva dal 1954, i fi gli Elisabetta e Pierfrancesco e un centinaio tra libri, fi lm, dischi e commedie teatrali. 10 LE 101 PILLOLE Villaggio Per me, La Corazzata Potëmkin è una cagata pazzesca. 1974, Il Secondo, Tragico Libro di Fantozzi, Rizzoli 13 Villaggio Le bugie sono la parte più credibile delle biografi e. Dicembre 2012, Ma Anche No, La7 14 Villaggio Ho sempre odiato i simpaticoni perché ho la certezza che sono persone mediocri, cattive, perfi de. Quando ho la sensazione di essere accettato, divertente, simpatico, mi incattivisco. 20 07, Mixer, RAI 15 Villaggio Io ho fatto veramente l’impiegato. E dato che le mie esperienze erano solo limitate a una mega società nella quale io per anni ho sofferto e ho sputato sangue, avevo da dire qualcosa e l’ho detta in una maniera un po’ particolare. Cioè, non è che io abbia fatto dell’umorismo. 1968, Notizie Cinematografi che, episodio 65 16 Villaggio Apro il frigorifero, che illumina l’animale che non si limita a vedere tutto quello che mangia, ma purtroppo mangia tutto quello che vede. 2002, Vita, Morte e Miracoli di un Pezzo di Merda, Mondadori 17 Villaggio Fantozzi di allora era un miserabile felice, almeno lui aveva un posto fi sso. 18 giugno 2012, DNews 18 Villaggio La gente mediocre invecchiando peggiora, non fa che esasperare i propri difetti, diventa noiosa e triste. 31 agosto 2011, Talent Fest, RAI 19 Villaggio Rifarei tutto quello che ho fatto, fi lm e libri. Nel senso che rimetterei le mani su tutto. 2011, Diva e Donna, intervista con Giancarlo Dotto 20 Villaggio Questo paese è dominato da una religione il cui principale eroe è morto inchiodato a una croce. Come si fa a far ridere? 2016, intervista per il documentario La Voce di Fantozzi di Mario Sesti 21 Villaggio Mi vanto di non aver mai raccontato una barzelletta. 2002, Vita, Morte e Miracoli di un Pezzo di Merda, Mondadori 22 Villaggio Il pericolo vero è la decadenza della nostra presunzione. 12 dicembre 2012, Telearcobaleno 23 Villaggio Fui eletto tre anni di seguito il più brutto della scuola Andrea Doria di Genova. Allora le prendevo per pietà. 2013, Victor Victoria, La7D, parlando delle donne 24 Villaggio Raccolsi alcune lucciole in un bicchiere, ai Bagni Lido di Nervi, sessantacinque anni fa, e illuminai il viso di mia moglie che ne aveva quindici. Per la prima volta mi accorsi che aveva le lentiggini. E capii che non sarei mai stato più felice di così. Novembre 2013, Panorama, intervista con Raffaele Panizza 25 Villaggio State attenti a nascondere l’invidia, non è un sentimento ignobile, è più intenso dell’odio e più forte dell’amore. Accuditela e curatela, accettandola. 2002, Vita, Morte e Miracoli di un Pezzo di Merda, Mondadori 26 Villaggio Facevo l’intrattenitore sulle navi da crociera. C’era un bravissimo pianista, tal Silvio Berlusconi. “E ora, un menestrello”, dicevo, “un giovane cantautore di cui ancora non si conosce il nome che allieterà le vostre serate: Faber”. Lui entrava torvo e attaccava: “Quando la morte mi chiamerà...”. Tutto il pubblico ottuagenario a toccarsi. 2013, Victor Victoria, La7D 27 Villaggio Quando mio fi glio me lo ha detto, ho fatto tutti gli errori che voi fate in questi casi: si cerca di non dirlo in giro, di risolverlo scappando. Il problema non è la droga, quello è solo il sintomo. Bisogna individuare il problema. 1984, Mixer, RAI 2, a proposito della tossicodipendenza del fi glio 28 Villaggio Scrivere non sarà mai il mio mestiere, è una cosa fatta per gioco. 1971, dalla prefazione del libro Fantozzi, Rizzoli 29 Villaggio Ogni riferimento a posti e persone è decisamente voluto dall’autore, che è cattivo come un nano e rancoroso come un gobbo. 2003, 7 Grammi in 70 Anni. L’Odissea di un Povero Obeso, Mondadori 30 Villaggio Io da giovane militavo a sinistra del partito comunista cinese. 2002, Vita, Morte e Miracoli di un Pezzo di Merda, Mondadori 31 Villaggio Se secondo voi “kibbutz” è un’espressione usata dalle donne di Alberobello quando sentono bussare alla porta del trullo, allora avete bisogno di questo libro. 2011, Mi Dichi, Prontuario Comico della Lingua Italiana, Mondadori 32 Villaggio Il pezzo di merda del titolo sono io. Mi defi nisco spesso così ma soltanto per essere accettato. Pur non piacendomi quest’aspetto del mio carattere, ero stranamente fi ero della mia spiacevolezza. 2002, Vita, Morte e Miracoli di un Pezzo di Merda, Mondadori 33 Villaggio Quando il poeta russo Evtushenko ha detto: “Vigliacco - leggendo male - è l’unico scrittore italiano contemporaneo che assomiglia ai nostri Gogol e Cechov”, Moravia si è voltato con le sue sopracciglia alla Moravia e io volevo dirgli: “Mi scusi Maestro, ma la colpa è di questo imbecille qui”. 2011, Giudizio Universale, Feltrinelli 34 Villaggio Gli italiani quando sono in due si confi dano segreti, tre fanno considerazioni fi losofi che, quattro giocano a scopa, cinque a poker, sei parlano di calcio, sette fondano un partito del quale aspirano tutti segretamente alla presidenza, otto formano un coro di montagna.