Integrazioni al Documento programmatico riguardanti la scala sovracomunale

Maggio 2014

Le due scale che tradizionalmente caratterizzano il piano urbanistico: il contesto territoriale di scala vasta e il territorio comunale, sono state poste in relazione tra loro a partire dalla storia e dalla più recente dinamica del territorio bevanate nonché da episodi, situazioni, favorevoli e non, ed opportunità che ne coinvolgono l’attuale conformazione; ciò non tanto come descrizione ma cercando di valutare il ruolo ed il peso di ognuno degli aspetti considerati in relazione a precisi obiettivi di sviluppo. In tal senso tra gli aspetti da valutare appaiono preminenti: i caratteri ambientali e paesaggistici, i caratteri insediativi e relazionali, le funzioni gestionali per servizi e qualità della vita della popolazione. Per evidenziare le relazioni fra le due suddette scale, sia nei casi in cui determinano condizioni favorevoli che in quelli in cui vi sono rischi di negatività sono state prioritariamente considerate: • le relazioni di contiguità e continuità territoriale e paesaggistica, intendendo con questa accezione quei fenomeni, in questo caso legati soprattutto ad aspetti ambientali, che non si esauriscono all’interno del territorio comunale (come è il caso della morfologia, dei bacini idrografici, delle foreste e delle stessi usi agricoli); • le relazioni funzionali e infrastrutturali, comprendendo il complesso di aspetti legati all’organizzazione insediativa e produttiva e più in generale alla qualità della vita delle popolazioni residenti che costituiscono l’orditura territoriale determinando centralità locali e di livello superiore per servizi, forme di maggiore o minore accessibilità, ecc.; • le relazioni di copianificazione e gestionali, comprendendo con questa espressione forme consortili in essere e in pectore che producono effetti sui caratteri insediativi e/o condizionamenti nei processi pianificatori; • le relazioni indirette e potenziali, cioè dovute alla presenza e/o alla previsione in ambiti esterni al territorio comunale di interventi o di decisioni di piano che possono produrre effetti a scala locale sui suddetti caratteri o, al contrario, possono incidere sull’equilibrio insediativo più complessivo. Attraverso tale articolazione strumentale delle relazioni territoriali si intendono fornire, attraverso analisi SWOT, giudizi di merito utili per le scelte di piano nonché per la definizione della VAS. Di seguito vengono evidenziate le correlazioni del territorio comunale di con il territorio circostante alla scala di area vasta, distinguano i quattro aspetti principali sopra citati (Relazioni di contiguità e continuità territoriale e paesaggistica, relazioni funzionali e infrastrutturali, Relazioni gestionali, relazioni indirette e potenziali), nei quali si individuano relazioni e interdipendenze rilevanti per l’itinerario formativo in atto del PRG.

Relazioni di contiguità e continuità territoriale e paesaggistica

1 Sotto il profilo paesaggistico e degli elementi naturali, le correlazioni di area vasta del territorio bevanate sono legate alla particolare posizione di cerniera tra il paesaggio di pianura della Valle Umbra e il paesaggio collinare e montano dell’entroterra. Detto stato di fatto è evidenziato dal PTCP della Provincia di (in particolare dalla tav. A42 “Sistemi paesaggistici ed Unità ambientali”, che indica l’articolazione del territorio comunale in “Sistema paesaggistico di pianura e di valle” ad est e di “Sistema paesaggistico collinare” ad ovest) e dal PPR della Regione (in particolare dalle tavv. QC5-QC6, in cui il territorio di Bevagna è classificato, nell’ambito della Valle Umbra, come “Paesaggi regionali a dominante sociale e simbolica”). La suddetta duplice caratterizzazione del paesaggio territoriale indica come possibile e opportuno un coordinamento delle previsioni di pianificazione paesaggistica sia con i limitrofi Comuni di pianura che con i Comuni contermini dell’entroterra collinare. I particolari valori ambientali e paesaggistici comprendono tre Siti di Interesse Comunitario, dei quali uno in particolare (“Colline Premartane” ) presenta un rilevante carattere paesaggistico condiviso con territori comunali contermini. Riguardo ai corsi d’acqua principali, la rilevanza del reticolo fluviale pone in rilievo la valenza strutturante di questo rispetto ai territori comunali contermini, con particolare riferimento agli ambiti di pianura. La presenza di problemi di carattere idrogeologico legati soprattutto alle fasce di pericolosità idraulica imporrà una necessaria azione di riqualificazione idrogeologica del territorio la cui scala appropriata è eminentemente intercomunale. Anche dal punto di vista delle aree di pregio agricolo si evidenziano continuità territoriali differenti e complementari, senz’altro meritevoli di attenzione intercomunale in fase di co-pianificazione, negli ambiti di pianura e in quelli collinari. Le cosiddette “Aree di particolare interesse agricolo” presentano una elevata incidenza in particolare negli ambiti di pianura e pedecollinari, in evidente contiguità con territori comunali contermini, mentre per produzioni agricole viticole si evidenziano continuità in particolare con i Comuni di , Gualdo Cattaneo, .

Relazioni funzionali e infrastrutturali Alla scala vasta appaiono evidenti i modi della partecipazione di Bevagna al sistema della Valle Umbra. Bevagna si configura in tale sistema, come “polarità urbana” in qualche modo “protetta” dalle spinte di urbanizzazione che coinvolgono i centri maggiori (come e la stessa ). La rete infrastrutturale garantisce adeguati collegamenti di livello superiore (l’asse della Flaminia e, tramite Massa Martana, l’E 45) e, nel contempo, per i collegamenti minori (come con Montefalco, Cannara e da lì con Perugina tramite la SP 403 “Perugina”) si conforma una rete viaria sufficientemente articolata. Su tali reti c’è una prospettiva di graduale maggiore integrazione produttiva a seguito della messa a punto di progetti speciali (come quelli delle “strade del vino” e delle “strade dell’olio”). Una problematica di fondo che riveste rilevanza territoriale è l’attraversamento di traffico pesante lungo la direttrice Foligno – Bevagna – Bastardo – Massa Martana, in funzione di bypass SS Flaminia – E45.

2 In rapporto diretto con Foligno si configura l’offerta dei servizi di livello superiore e di occasioni di lavoro: da qui emerge una condizione di dipendenza funzionale di Bevagna senza evidenti reciprocità. In questo contesto, le attuali condizioni di assetto e le interdipendenze del sistema policentrico della Valle Umbra evidenziano il già citato ruolo di centro di riferimenti per la dotazione di servizi territoriali di Foligno, ma anche la conseguente potenziale domanda di residenza nei Comuni limitrofi a Foligno stessa, tra cui Bevagna. Diverso appare, invece, il ruolo di Bevagna rispetto alle attività culturali, del tempo libero e dello stesso turismo in un ampio contesto territoriale. Il valore del suo centro, l’originalità della sua giacitura e, nel complesso, dell’ambiente che lo circonda così come le politiche di conservazione degli assetti storici fin qui adottate divengono fattori di riconoscibilità e sono attrattivi a scala vasta territoriale anche rispetto alle specializzazioni funzionali ormai assunte dagli altri insediamenti storici (basta pensare il turismo religioso che caratterizza ). A scala locale il territorio comunale è stato al centro dell’attenzione nella sua interezza e nella complessità delle relazioni naturalistiche e storiche. E’ sembrato un riferimento importante che ha guidato sia il processo conoscitivo che l’individuazione degli obiettivi e la scelta delle strategie. Bevagna, singolare per la conformazione morfologica e per l’organizzazione insediativa manifesta ancor oggi i segni della lenta stratificazione degli episodi insediativi e delle forme d’uso. L’impianto del suo centro storico, legato al passaggio entro le mura dell’antica , si manifesta nella sua stratificazione e complessificazione con una chiarezza di “lettura” insolita, per non dire unica, anche nel contesto, pur ricco ed articolato, dei centri storici umbri. La corona dei borghi, in parte medievali, che lo contornano sulle alture ne rappresenta la naturale cornice, attribuendo valore all’ambiente naturale (il reticolo idrografico, l’assetto agricolo aziendale diffuso in gran parte del territorio, le aree boscate prevalentemente ubicate al confine con Gualdo Cattaneo) negli usi così come nella fruizione (basta pensare alla rete viaria minore di collegamento agricolo). Non si avverte la contrapposizione stridente che presentano altri territori fra centro storico e periferie più recenti, tra “antico” e “moderno” ma una sorta di complementarità fra le parti, un equilibrio insediativo ed ambientale che rappresenta un valore ma che richiede nel contempo grande attenzione al momento delle scelte.

Relazioni di copianificazione e gestionali Il territorio comunale di Bevagna è compreso dal PTCP della Provincia di Perugia nell’”Unità di copianificazione” comprendente i Comuni di Bevagna, Montefalco, , Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria, Massa Martana (Elab. I.6.1, “Carta di sintesi della matrice strutturale – insediativa”, “Modello territoriale e ambiti della copianificazione”). Il Comune di Bevagna è parte della Comunità montana dei Monti Martani, Serano e Subasio scaturita dalla riforma attuata datta LR n. 24/2007, che ha riveduto ambiti e funzioni istituzionali degli Enti montani umbri. Oggi detta Comunità, in regime di gestione commissariale di

3 liquidazione ex DPGR Umbria n. e del 14/01/2012, comprende quindici comuni: , Bettona, Bevagna, , Cannara, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, , Montefalco, , Spoleto, Trevi, . Il comune di Bevagna fa inoltre parte dell’Unione dei Comuni delle Terre dell’Olio e del Sagrantino, costituita il 29/09/2001 tra i comuni di Bevagna, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano dell'Umbria, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, Montefalco e Trevi. Le suddette correlazioni territoriali evidenziano, tra l’altro, alcune rilevanti vocazioni specifiche del territorio bevanate in termini di pianificazione e di gestione dello sviluppo socioeconomico. In questo campo, ulteriore elemento di caratterizzazione di Bevagna nel contesto più ampio è dato dall’avvio, ormai avanzato, di forme consortili per la gestione di servizi. Potrebbero essere effettuare nel tempo valutazioni per determinare opportunità di trasformare le attuali gerarchie in reti di servizi decentrate che coinvolgano più direttamente Bevagna con specifiche localizzazioni.

Relazioni indirette e potenziali A fronte delle attuali correlazioni e interdipendenze territoriali del Comune di Bevagna, che caratterizzano lo stato di fatto esistente e che sono state menzionate sopra, una serie di possibili scenari futuri rende opportuna la valutazione di Relazioni potenziali (relazioni di dipendenza, relazioni di condivisione, capacità di attrazione). Essi sono sintetizzati nel punti seguenti:  Nuova viabilità di livello territoriale prevista dal PTCP nel territorio di Bevagna (variante della SP Perugina);  Localizzazione e livello di accessibilità di Bevagna in relazione alla potenziale localizzazione di funzioni pubbliche o private con bacino di utenza sovracomunale (tempi di accesso da E45, da Perugia, da stazione ferroviaria di Foligno, superstrada...);  Localizzazione e estensione spaziale degli effetti delle opere di riduzione della pericolosità idraulica;  Condivisione di servizi con i comuni limitrofi;  Condivisione di scelte di pianificazione con i comuni limitrofi.

Occorre inoltre condurre una disamina dei piani regolatori dei territori comunali circostanti, allo scopo di evidenziare eventuali previsioni che possono interagire significativamente con l’assetto attuale del territorio di Bevagna e con le scelte del nuovo PRG.

Disegno Strategico Territoriale (DST) per lo sviluppo sostenibile della Regione Umbria: previsioni riguardanti il territorio comunale bevanate.

Per quanto concerne le previsioni della Pianificazione regionale, il Disegno Strategico Territoriale (DST) per lo sviluppo sostenibile della Regione Umbria (dicembre 2008; Delibera G.R. 22/12/2008

4 n. 1903) definisce, come sintesi della propria funzione di programmazione, sette “Progetti strategici” che costituiscono l’”Agenda territoriale regionale” (quattro “Progetti strategici territoriali” e tre “Progetti strategici tematici”):

. Progetti strategici territoriali

o la direttrice longitudinale nord sud,

o il sistema delle direttrici trasversali est ovest,

o il progetto Tevere,

o il progetto Appennino, . Progetti strategici tematici

o il progetto Reti di città e Centri storici,

o il progetto capacità produttiva e sostenibilità,

o la rete di cablaggio a banda larga. L’analisi degli elaborati del DST (con particolare riferimento alla Relazione e agli elaborati grafici “Visione strategica del territorio“ e “Quadro di unione dei Progetti strategici”) evidenzia la collocazione ed il ruolo di Bevagna rispetto ad alcuni dei suddetti Progetti strategici territoriali e tematici, come sintetizzato di seguito:

- il sistema delle direttrici trasversali est ovest: il territorio comunale di Bevagna è geograficamente localizzato entro la rappresentazione del corridoio DT2, che nell’elaborato “Quadro di unione dei Progetti strategici” si configura graficamente come un’ampia fascia di larghezza costante disposta in direzione est – ovest dall’Adriatico al Tirreno; per quanto la posizione del centro urbano di Bevagna sia decentrata di alcuni chilometri rispetto alle principali infrastrutture di collegamento destinate a comporre la “direttrice”, la favorevole localizzazione del territorio comunale rispetto al suddetto corridoio infrastrutturale evidenzia positive qualità in ordine alla accessibilità e alle interrelazioni territoriali del centro;

- il progetto Reti di città e Centri storici. Il territorio di Bevagna è interessato dal progetto tematico. A pag 46 del testo del DST sono presenti particolari indicazioni per i Centri storici (di carattere generale, non espressamente indirizzate ad alcuni Comuni, attengono in particolare alle diverse politiche di intervento ipotizzabili1). I temi del policentrismo multilivello e dello sviluppo di adeguate complementarità tra centri, obiettivi del progetto tematico, vengono indicati come definibili anche con la formazione di “Progetti territoriali

1 In particolare: creazione di nodi di accesso al Centro storico, miglioramento delle connessioni interne ed esterne, promozione della residenzialità e mantenimento/reinsediamento di servizi e commercio, riorganizzazione dei servizi e delle attività su base associativa e consortile, valorizzazione delle preesistenze storiche e culturali. 5 integrati” di area vasta; per la formazione di detti progetti il DST propone un ampio repertorio di “Riferimenti per i Progetti integrati di iniziativa dei territori” (sez. 1.5);

- il progetto capacità produttiva e sostenibilità attiene sostanzialmente all’ottimizzazione della gestione delle aree produttive ed alla sostenibilità delle politiche produttive. Il territorio di Bevagna non è espressamente indicato come ricompreso nel progetto strategico tematico, ma in riferimento alla positiva esperienza dei Consorzi produttivi in Umbria (pag. 51 DST) viene evidenziato che “è in fase di costituzione il Consorzio tra i Comuni di Bevagna e Cannara per la gestione iniziale del compendio industriale Ex-Ferro di Cannara e la gestione unitaria delle altre aree industriali”;

- la rete di cablaggio a banda larga. Il territorio di Bevagna appare geograficamente ricompreso entro l’ampio comprensorio subregionale di forma grafica circolare individuato per il progetto strategico tematico nell’elaborato grafico “Quadro di unione dei Progetti strategici”; il documento non comprende peraltro ulteriori riferimenti specifici riguardo al ruolo del territorio comunale di Bevagna in detto Progetto strategico tematico.

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