Leo Gullotta Reading Sicily

Leo Gullotta Program 205 x 205.indd 1 19/04/2017 9:25 am Organizzazione: Istituto Italiano di Cultura di Sydney Level 4, 125 York Street, Sydney NSW 2000 Tel.: +61 2 9261 1780, Fax: +61 2 9262 9333 www.iicsydney.esteri.it

Direttore Donatella Cannova Amministrazione Paola Vertechi Programmazione Danilo Sidari, Martina Gabbia Segreteria Fabio Pannuzzo

In copertina Leo Gullotta - Foto Aldo Franzò

Leo Gullotta Program 205 x 205.indd 2 19/04/2017 9:25 am Leo Gullotta Reading Sicily

Letture tra i miti e le pagine di Sicilia

Spettacolo di Fabio Grossi interpretato da Leo Gullotta Musiche originali di Germano Mazzocchetti Video di Mimmo Verdesca

Giovedì, 27 aprile 2017, ore 19.00

Parade Theatre, NIDA 215 Anzac Parade, Kensington NSW 2033, Australia

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Leo Gullotta Program 205 x 205.indd 3 19/04/2017 9:25 am Matraville Medical Centre

“Leo Gullotta Australian Tour 2017”

Generously sponsored by Andrew and Lina Gullotta of Matraville Medical Centre

www.drgullotta.com.au Foto Aldo Franzò

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Leo Gullotta Program 205 x 205.indd 4 19/04/2017 9:25 am riconosciuto dalla critica attraverso l’assegnazione, per Leo Gullotta, una vita per lo spettacolo ben tre volte, del prestigioso premio . La carriera teatrale è costellata a sua volta da una serie di In un mese di aprile largamente dedicato alla cultura interpretazioni memorabili, che hanno portano i suoi spet- siciliana, l’Istituto Italiano di Cultura di Sydney propone tacoli ai primissimi posti degli incassi del teatro di prosa ancora una volta il grande teatro attraverso una delle fi- italiano. Una carriera costruita attraverso un incessante gure più rappresentative della scena italiana, l’attore Leo lavoro di ricerca e studio, e di condivisione del palcosce- Gullotta. Interprete ineguagliato di innumerevoli ruoli bril- nico a fianco di indimenticati interpreti del teatro italiano, lanti e drammatici, narratore sopraffino ed eclettico, capa- quali , , Franco Enriquez, Ave Nin- ce di spaziare dal teatro classico al cabaret, passando per chi. Teatro, cinema e televisione con i loro diversi linguaggi i film da Premio Oscar, Leo Gullotta è dotato non solo di diventano così un’occasione di riflessione e crescita non un’innata capacità recitativa, che gli ha permesso di rende- solo professionale ed artistica ma anche umana, dove una re memorabili anche dei personaggi minori. Egli possiede profonda passione civile innerva il percorso professionale. una naturale generosità umana e professionale che lo ha In Australia Leo Gullotta porta la Sicilia, quella che gli spinto, in questa circostanza, ad accettare il nostro invito scorre nelle vene e che sente profondamente sua, radi- di portare in dono la sua arte fino in Australia in una breve ce identitaria che lo accomuna alla sua gente. In questo tournée tra Sydney e Melbourne. viaggio dalla Sicilia all’Australia, il grande attore tributa un Per questo suo debutto down under, Gullotta ha scelto omaggio ai figli di quella Terra Madre, a volte anche ma- dal suo repertorio uno spettacolo suggestivo, una serie di trigna, ripercorrendo il percorso di quanti hanno lasciato “quadri” sonori e visivi attraverso cui viene ripercorsa in l’isola con doloroso distacco ma anche pieni di speranze e una prospettiva originale la storia della Sicilia. Leo Gullotta, vogliosi di accettare la sfida di ricominciare altrove. reading Sicily, con la regia di Fabio Grossi, è infatti un Non potevamo immaginare un modo migliore per ce- viaggio personale, contrappuntato da forti chiaroscuri, lebrare tutti i connazionali che con la loro forza, coraggio, nella cultura isolana, i cui miti, fiabe e favole si alternano intelligenza e duro lavoro hanno contribuito con orgoglio nella narrazione per voce solista a brani di opere letterarie alla crescita del paese di accoglienza, mantenendo al tem- di autori notissimi come Pirandello, Tomasi di Lampedusa, po stesso un legame saldo e sentito con la terra d’origine. Sciascia o Camilleri. Al racconto letterario si intrecciano ri- Tra costoro, un ringraziamento particolare va alla famiglia cordi e storie personali, e vengono anche evocate figure di di Andrew e Lina Gullotta, la cui generosità ha contribui- eroi contemporanei quali i giudici Giovanni Falcone e Paolo to alla realizzazione di questa impresa. A Leo Gullotta e a Borsellino, o il giornalista Giuseppe Fava, tutte vittime di Fabio Grossi, un grazie di cuore da parte di tutti noi per le mafia. Vi è pure un omaggio ai tanti minatori italiani morti emozioni che stanno copiosamente per regalarci e di cui a nella tragedia di Marcinelle in Belgio ricordati nella stra- lungo serberemo il ricordo. ziante poesia del grande poeta Ignazio Buttitta Lu trenu Donatella Cannova di lu suli. Direttore Istituto Italiano di Cultura di Sydney Protagonista tra i più popolari del varietà televisivo ita- liano, amato dal pubblico per i suoi travestimenti e per le sue imitazioni di personaggi politici e dello spettacolo, Leo Gullotta vanta pure una brillante carriera cinematografica, che lo vede acclamato non solo dal pubblico ma anche

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Leo Gullotta Program 205 x 205.indd 5 19/04/2017 9:25 am intelligenza e capace di individuare un filo conduttore in te- Leo Gullotta, reading Sicily sti di autori diversissimi fra loro. Grandi testi la cui riunione varrebbe poco se a rinsaldarla non arrivassero la passione e Leo Gullotta, reading Sicily è uno spettacolo per voce l’impeto di un grande attore, nonché grandissimo siciliano. solista su prose e liriche siciliane, antiche e moderne. Pren- Tra letture di capolavori letterari e componimenti poeti- dendo spunto dall’immagine antica della Madre Terra (“La ci, Leo Gullotta, protagonista e voce solista, invita a riflet- Grande Madre”), il racconto sonoro si snoda dalle origini tere sul ruolo dell’uomo e della società moderna. Lungo della letteratura dell’Isola dei Ciclopi, fino ai nostri giorni. il percorso drammaturgo l’attore racconta con passione e Un viaggio tra i Miti e il quotidiano, tra il sorriso e la denun- realismo la Sicilia dei Miti e dell’oggi, del sole ardente e cia civile. di poteri insinuanti, attraverso le opere letterarie antiche Voce solista è quella di Leo Gullotta, che frequentando e moderne che hanno tracciato, con un codice di icone e la lingua di contemporanei illustri, guida il pubblico attra- fonemi, la storia e i costumi della Sicilia e delle sue creatu- verso le pagine di capolavori letterari e le righe dei loro re. Filo conduttore di questo viaggio è il Coraggio, inteso componimenti poetici. Intercalato alle letture, trova spazio come coraggio civile, coraggio pratico, attestazione di vita; il racconto personale del protagonista, che tocca scene di una serie di pensieri critici sulla nostra società moderna, vita quotidiana, della sua adolescenza, e caratteristici mo- che si confronta con riflessioni di oggi e di ieri. menti della sua carriera. La narrativa dello spettacolo, sottolineata dalla musica Il percorso drammaturgico, costruito con sapienza dal e da immagini e video proiettati sullo sfondo del palcosce- regista Fabio Grossi, esalta gli scritti, tra gli altri, di Gio- nico, si snoda partendo dalla poesia del grande Ignazio vanni Meli, Tomasi di Lampedusa, Luigi Pirandello, Luigi Buttitta, il quale non si identifica in un’arte che parli di Capuana, Pippo Fava, Ignazio Buttitta, Andrea Camilleri, e numerosi altri autori siciliani. [...] rusignolu e li cicali, Leo Gullotta è accompagnato in scena dalle musiche lu venticeddu chi accarizza l’erbi […]

originali del maestro Germano Mazzocchetti, composte ap- ma vuole bensì essere un poeta dalla positamente per lo spettacolo e anch’esse protagoniste del racconto. Le musiche scandiscono le stazioni, ovvero i capi- [...] vuci putenti toli, di questo viaggio poetico, in cui si intrecciano voci lette- pirchi mi sentu pueta: rarie di un passato remoto fino al presente dei giorni nostri. datimi nu stindardu di focu Lo spettacolo si avvale di una scelta armoniosa di testi e mi segunu li schiavi di la terra, che, nella grande diversità stilistica e tematica, offrono un na ciumana di vuci e di canzuni: ventaglio ampio, variegato e completo della cultura sicilia- li sfarda a l’aria na, dello spirito di una terra antica in cui il dramma e l’ironia li sfarda a l’aria si intrecciano mirabilmente. Una proposta a mosaico, in cui nzuppati di chiantu e di sangu. le singole tessere, pur conservando la loro individualità, si fondono in un disegno unico e armonioso. Il collante di tale Gullotta prosegue poi con la narrazione della favola del operazione, apparentemente semplice, in realtà complessa pescatore siciliano Colapesce nell’interpretazione datane e sapientemente orchestrata, lo offre l’arte di un grande at- da Italo Calvino. Questo essere mezzo uomo e mezzo pe- tore, un interprete capace di dialogare con il pubblico come sce incarna la capacità di adattamento del popolo siciliano se si trattasse di un gruppo di amici riuniti sulla terrazza e la sua acquiescenza, quasi spirito di rassegnazione, nei per piacevoli conversazioni. Una proposta dotata di grande confronti dei regnanti, fossero essi greci, arabi, normanni,

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Leo Gullotta Program 205 x 205.indd 6 19/04/2017 9:25 am svevi o spagnoli. Atteggiamento ben delineato anche da della Sicilia attraverso la lettera passionale di una donna che Leonardo Sciascia, quando scriveva: esprime il suo amore e il suo desiderio verso il suo amante: “La sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei “Pippo amori mio adorato, cittadini.” gioia di chisto cori Pipuzzo adoratto ca ti penzo che è notti L’attore passa quindi a ricordare brevemente le figure o che è iorno e ti penzo macari che è il iorno ca viene ap- dei giudici Falcone e Borsellino, che hanno deciso di non presso e doppo quelo ca viene appresso ancora tu man- abbandonare la travagliata terra di Sicilia ma di restare e co lo puoi capiscire quando mi manchi Pipuzzo adorato lottare, purtroppo finendo per pagare con la propria vita in ongi hora che dico ongi hora in ongi minutto ca pasa il loro rigore morale e il proprio senso del dovere. Così ri- della iornata ca non ti pozzo abbrazzare forti forti e sintìre cordava il collega Paolo Borsellino la figura del collega e le to’ labbra di a sopra le mie le cose Pipuzzo mio che ti amico Giovanni Falcone a un mese dalla sua morte e prima sono accapitate che sei andato a finnire nello càrzaro…”. di cadere lui stesso per mano della mafia: Un momento particolarmente alto si ha nella lettura di “Perché non è fuggito, perché ha accettato questa tre- un brano tratto da Il Gattopardo, l’incontro tra il Principe menda situazione...per amore. La sua vita è stata un atto di Salina col delegato del regio governo piemontese, il d’amore verso questa città, verso questa terra che lo ha Cavaliere Aimone Chevalley di Monteruolo, che contiene la generato. [...] Sono morti tutti per noi, per gli ingiusti, e famosa teorizzazione sulla decadenza e perfezione dei sici- noi abbiamo un grande debito verso di loro e dobbiamo liani e che riassume in poche pagine un’analisi completa e pagarlo, continuando la loro opera...dimostrando a noi intelligente quanto un’intera ricerca sociologica: stessi e al mondo che Falcone è vivo”. “I siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice Il viaggio prosegue e Gullotta sceglie questa volta un ragione che credono di essere perfetti: la loro vanità è più brano estratto dal libro La concessione del telefono del forte della loro miseria; ogni intromissione di estranei sia grande Andrea Camilleri. Una nota di leggerezza viene por- per origine sia anche, se si tratti di Siciliani, per indipen- tata sul palcoscenico: un intreccio di italo-siciliano dà vita denza di spirito, sconvolge il loro vaneggiare di raggiunta ad una lingua rustica ed onomatopeica, quella che parla- compiutezza, rischia di turbare la loro compiaciuta attesa no le persone reali. Gullotta dà voce alla grande sensualità del nulla; calpestati da una diecina di popoli differenti essi credono di avere un passato imperiale che dà loro diritto a funerali sontuosi: Crede davvero Lei, Chevalley, di es- sere il primo a sperare di incanalare la Sicilia nel flusso della storia universale? Chissà quanti imani mussulmani, quanti cavalieri di re Ruggero, quanti scribi degli Svevi, quanti baroni angioini, quanti legisti del Cattolico hanno concepito la stessa bella follia. La ragione della diversità deve trovarsi in quel senso di superiorità che barbaglia in ogni occhio siciliano, che noi stessi chiamiamo fierezza, che in realtà è cecità. Per ora, per molto tempo, non c’è niente da fare. Compian- go; ma, in via politica, non posso porgere un dito. Me lo morderebbero. Questi sono discorsi che non si possono fare ai siciliani; ed io stesso, del resto, se queste cose le avesse dette lei, me ne sarei avuto a male”.

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Leo Gullotta Program 205 x 205.indd 7 19/04/2017 9:25 am Ripercorrendo attraverso la lettura, la memoria e il sen- so di chi siamo, ci eleviamo. Senza di questo saremmo L’arte di Leo Gullotta bestie, animali, come diceva Pirandello. Il grande siciliano, Nobel per la letteratura è citato da Gullotta con le sue ulti- La caratteristica più immediata nell’arte di Leo Gullotta me disposizioni testamentarie: è certo la poliedricità, vissuta però come moltiplicazione “Carro d’infima classe, quello dei poveri. Nudo. E espressiva e mai come fuga nella superficialità. Il teatro nessuno m’accompagni, né parenti né amici. Il carro, il classico e il varietà più chiassoso, il cabaret e gli spettacoli cavallo, il cocchiere e basta”. televisivi del sabato sera, gli short pubblicitari e i film da Il viaggio intrapreso si conclude come un cerchio premio Oscar. E poi un’ineguagliata capacità di incarnare ritornando alle suggestive parole del poeta Buttitta, che personaggi “minori”, visti quasi sempre di sguincio eppure ricordano le radici del popolo siciliano, “[...] radici di sof- veri e memorabili. La poliedricità artistica di Gullotta non è ferenza e soddisfazione, di sacrificio e di delusioni [...]”. solo un fatto di tecnica interpretativa o di naturale predi- Nella poesia Lu trenu di lu suli il grande poeta siciliano fa sposizione ad affrontare diversi codici recitativi, viceversa diventare poesia il dramma realmente vissuto da Salvatore è il risultato di una vera e propria scelta di vita, di una cu- Scordo, minatore siciliano costretto a emigrare in Belgio e riosità inesauribile per le varie esperienze dello spettacolo, perito tra le macerie della miniera di carbone di Marcinelle, di una generosità umana e professionale che lo porta a in Belgio, distrutta da un incendio nel 1956 nel quale peri- superare i confini delle specializzazioni e delle formule e a rono centinaia di minatori, per la maggior parte italiani. La frequentare piuttosto i territori delle contaminazioni. poesia rievoca la via crucis degli emigrati siciliani, costretti Nato nel 1946 a Catania, ultimo di sei figli di un pa- ad abbandonare tutto per andare a cercar fortuna nel nord sticcere, Leo Gullotta incontra la vocazione d’attore a 14 Europa per sfamare la famiglia rimasta al paese. Purtroppo anni guardando Gassman recitare Adelchi. Dopo alcune a volte questo sogno di fortuna si conclude in tragedia, esperienze nelle compagnie teatrali universitarie, Gullotta in questo caso superbamente illustrata nelle ultime due inizia a recitare per lo Stabile di Catania, dove lavora per strofe della poesia, macabro epilogo di una vita di stenti dieci anni accanto a grandi maestri come Ave Ninchi, Salvo e sacrifici: Randone e Turi Ferro. Poi si trasferisce a Roma dove ini- zia a lavorare nel doppiaggio ma dove scopre, soprattutto, “[...] Turi Scordu a la finestra, la comicità e il cabaret. Lavora al “Puff “, a “La Chanson” a lu vitru mpiccicatu, senza occhi, senza vucca: è un schelitru abbruciatu.

L’arba vinni senza lustru, Turi Scordu ddà ristava: Rosa Scordu lu strinceva nni li vrazza, e s’abbruciava.”

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Leo Gullotta Program 205 x 205.indd 8 19/04/2017 9:25 am di Renzo Martinelli riceve il Ciak d’oro 2002 e il prestigioso Nastro d’Argento 2002 del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. Per la fiction TV, dopo il successo di La Madre Inutile di J. M. Sanchez, Cristallo di Rocca di M. Zaccaro, Opera- zione Odissea di C. Fragasso e Onora il Padre di G. Tescari, ottiene un grande successo interpretando il ruolo del diret- tore didattico in Cuore, ancora una volta a firma di Zaccaro, per il quale gli vengono assegnati il premio del pubblico Capitello d’oro del Sanniofilmfest 2002, il Telegatto 2002 e l’Efebo d’Oro 2002. Altri lavori per la televisione saranno Al di là delle frontiere, sempre con Maurizio Zaccaro, Il cuore nel pozzo di Alberto Negrin, per il quale gli è stato conse- gnato l’Oscar TV. Sempre per la regia di Zaccaro interpreta nel 2005 il personaggio di Zio Ermenegildo nel film per la TV Il Bell’Antonio, basato sul romanzo di Vitaliano Brancati. Nell’autunno 2015 è tra i protagonisti de La Catturandi, serie e, infine, approda al “Bagaglino” dove diventa in breve una televisiva per la regia di Fabrizio Costa. delle colonne portanti dello spettacolo che gli regala una Leo Gullotta ritorna a calcare le scene teatrali nella sta- grande popolarità televisiva. gione 2005/2006, recitando nel lavoro pirandelliano L’Uomo, Nel cinema debutta con Caffè Express di la Bestia e la Virtù, per la regia di Fabio Grossi, al teatro Eli- con Nino Manfredi. Seguono di Giuseppe seo di Roma. La sua collaborazione con Fabio Grossi pro- Tornatore, per il quale riceve il primo David di Donatello segue nella stagione 2008/2009 con Il Piacere dell’Onestà come attore non protagonista. Con Tornatore continuerà di Luigi Pirandello, di nuovo all’Eliseo. Nell’estate 2009 pro- a lavorare, sia come attore che doppiatore, in molti dei pone il recital Minnazza, scritto e diretto da Fabio Grossi, suoi film successivi, fra i quali Nuovo . accompagnato in scena da un ensamble di tre maestri fi- Collabora assiduamente anche con Nanni Loy, recitando sarmonicisti, che eseguivano musiche originali del maestro in Testa o croce, Pacco doppio pacco e contropaccotto, Mi Germano Mazzocchetti. Ancora con Fabio Grossi debutterà manda Picone, che gli valse nel 1984 il Nastro d’Argento, nel ruolo di Falstaff ne Le Allegre Comari di Windsor nell’am- e . Lavora inoltre in La scorta di Ricky Tognazzi bito dell’Estate Teatrale Veronese e successivamente al te- (1992), Uomini Uomini Uomini di Christian De Sica (1994), atro Eliseo di Roma. Seguono il Sogno di una Notte di Mez- Palla di Neve di Maurizio Nichetti (1995), Selvaggi di Carlo za Estate prodotto dal Teatro Stabile di Catania e Prima del Vanzina (1995), Simpatici ed Antipatici di Christian De Sica silenzio di Giuseppe Patroni Griffi all’Eliseo. Nella stagione (1998) e Il carniere di Maurizio Zaccaro (1996), per il qua- teatrale 2015/2016/2017 è in cartellone, nei più prestigiosi le riceve il secondo David di Donatello come attore non teatri italiani, con Spirito Allegro di Noël Coward per la re- protagonista. Con Un Uomo perbene dello stesso regista, gia di Fabio Grossi. Nel 2016 partecipa al film breve Lettere vincitore del Premio Pasinetti come miglior film al Festival a mia figlia di Giuseppe Alessio Nuzzo, dove si affronta la di Venezia nel 1999, conquista il suo terzo David di Dona- problematica di una patologia invalidante come l’Alzheimer. tello, oltre che il Globo d’Oro della Stampa Estera come miglior attore nel 2000. Nel 2002, per il suo ruolo in Vajont www.leogullotta.it

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Leo Gullotta Program 205 x 205.indd 9 19/04/2017 9:25 am Teatro Eliseo, Gender gangup here, una nuova dramma- Fabio Grossi turgia che prende spunto dal dramma Spettri di H. Ibsen. La collaborazione con Leo Gullotta è quindi proseguita con L’attore, regista e drammaturgo Fabio Grossi è nato L’uomo, la bestia e la virtù per il Teatro Eliseo, Minnazza, a Roma nel 1958. Il debutto nel teatro avviene nel 1977, un viaggio nella letteratura siciliana, Le allegre comari di cominciando così a lavorare nel mondo dello spettacolo Windsor, che ha visto Leo Gullotta nelle vesti di Falstaff, toccando in seguito tutte le varie discipline, dal teatro al e Sogno di una notte di mezza estate, prodotto nel 2012 cinema, dalla televisione alla radio, passando per il dop- dal Teatro Stabile di Catania. Nella stagione 2014/2015 piaggio e la pubblicità. Ha collaborato con alcuni fra i più porta in scena la storia di Calogero Montante, su testo di importanti registi teatrali italiani: da Ronconi a Puecher, da Gaetano Savatteri, in uno spettacolo prodotto dal Teatro Fenoglio a Nanni, Navello e via dicendo. Fra i ruoli teatrali di Stabile di Catania del titolo La volata di Calò, riscuotendo maggiore spicco vanno citati Polonio nell’Amleto e Tiresia un grande successo di pubblico e di critica. Nella stagione nell’Edipo re, entrambi diretti da Alberto Di Stasio, e Puck 2015/2016, con protagonista Leo Gullotta, firma la regia de nel Sogno di una notte di mezza estate diretto da Riccardo Spirito allegro di Nöel Coward. Cavallo. Nel marzo 2010, fa debuttare sul palcoscenico di www.fabiogrossi.com Eliseo Ragazzi, da lui scritto e diretto, Papageno e il Flauto Magico molto libera lettura del Flauto Magico, nota opera di W.A. Mozart. Ha iniziato a lavorare nel cinema nel 1981 prendendo parte a numerose commedie, per passare poi, nel 1988, a ruoli più impegnati, recitando in film quali Scugnizzi di Nan- ni Loy, Vajont, Fatti della banda della Magliana, e L’amico di famiglia di Paolo Sorrentino. Nel 2014 ha recitato nel film di Sebastiano Riso Più buio di mezzanotte, presente al Fe- stival di Cannes nella sezione Semaine de la Critique. Per la televisione ha preso parte a numerosi programmi televisivi, lavorando, tra gli altri, con Romolo Siena, Giancarlo Nico- tra, Nanni Loy e Renzo Arbore. È stato molto attivo anche nella fiction: ha lavorato in Le ragazze di Piazza di Spagna, La dottoressa Giò, Commesse 2, La tassista e in alcuni film per la Tv come Il tesoro di Damasco, Gioco di specchi, Dio ci ha creato gratis. Nei primi anni 2000 ha iniziato a concentrarsi maggior- mente sull’attività di regista e drammaturgo. La sua prima produzione letteraria è stata una rappresentazione della passione, dal titolo Ecce homo, costruita su una laude um- bra del 1200. Nel giugno 2003 ha messo in scena lo spet- tacolo Lapilli – Suoni e voci dall’isola, con protagonista Leo Gullotta, assieme all’ensemble musicale degli Al Qantarah. Nella stagione 2007/2008 ha presentato, sotto l’egida del FABIO GROSSI - foto di Andriy Mishchenko

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Leo Gullotta Program 205 x 205.indd 10 19/04/2017 9:25 am Leo Gullotta Program 205 x 205.indd 11 19/04/2017 9:25 am ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA Level 4, 125 York Street, Sydney, NSW 2000 Tel.: +61 2 9261 1780, Fax: +61 2 9262 9333 www.iicsydney.esteri.it www.padanapress.net.au

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