Vol. 1 | 1506-1526

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Vol. 1 | 1506-1526 per la Deputazione di Storia patria per le antiche Provincie modenesi Le cronache non sono la storia, ma fanno la storia GIROLAMO TIRABOSCHI 01Tomasino001-368.indd 2 28/09/15 20:00 Tommasino de’ Bianchi detto de’ Lancellotti Cronaca di Modena 1509-1555 Vol. I 1509-1526 a cura di Rolando Bussi e Carlo Giovannini 01Tomasino001-368.indd 3 28/09/15 20:00 Cronaca modenese di Tommasino de’ Bianchi detto de’ Lancellotti1 1 Questo titolo non figura nel codice, ma è stato apposto da Carlo Borghi, curatore del volume nel 1862 per la Deputazione di Storia patria. 01Tomasino001-368.indd 4 28/09/15 20:00 1506 Adì 12 novembre 1506 in zobia.2 In questo dì fu fata la crida ala pena de la forcha per parte del ducha3 [che] tute le persone che avevane fuzito la sua roba per li Franzexi che la dovesene tornare a caxa a ciò che posesene alozare in el tornare indredo, e perché in lo andare a Bologna se hano cusì ben arivato volene che adesa se haverano de ruinare tuti li poveri contadini e citadini, e questa si è fata perché Madama4 se ha scrito qui a Modena che el Gran Maistro de Milan5 se lamenta che son stati cusì mal atratati, e tuto è lo contrarie, che lore se [h]ano ruinato nui e li nostri mezadre, e che el non se g’è mandato victuaria, e quelo che dixene non è vero perché li mezadri non son mai stati se non in condure pan, vin, biava e altre vituarie, e sempre piovande a cel rote sì che lore [h]ane scortegati li soi boi, et ge condusene le soe artelarìe, et li [h]ano retornati in campe lore e li boi per modo che asai ne moriva per esere stato sempre a l’aqua. El papa6 adì 11 de questo che fu el dì de San Martino fece la intrada den- tre da Bologna et se dice che in … intrare che lui fece fece trare per le … de monete che dicevano … seconde … è venuto a Bologna per … del gran tiran e molte altre gran … scriverò como so la verità.7 1506. Adì 13 novembro venerdì.8 In questo dì se partì tuta l’artelarìa et condusela li boi del Modenexe, credo che fusene più de 300 para. 2 Il manoscritto della Cronaca presenta all’inizio evidenti lacune. A c. 1r del secondo volume It. 533 = .T.1.3 Tommasino afferma infatti: “benché dal anno 1503 sino a questo dì 10 zenare 1522 ne habia scripto una altra Cronicha in più quinterni, li quali laso cussì per non transcriverli altramente”. Cfr. qui l’Introduzione. 3 Alfonso I d’Este (1476-1534), duca di Ferrara, Modena e Reggio dal 1505. 4 È Lucrezia Borgia (1480-1519), dal 1502 seconda moglie di Alfonso I d’Este. 5 Charles de Chaumont d’Amboise (1473-1511). 6 Giulio II (Giuliano della Rovere, 1443-1513), papa dal 1503. 7 Manoscritto fortemente deteriorato. 8 L’edizione del 1862 inizia da qui, anche se in realtà si tratta di c. 2r, e tralascia le noti- 5 01Tomasino001-368.indd 5 28/09/15 20:00 1506 Item in dito dì se partì de Modena 800 Svizari li quali venene adì pasati, che fu adì 8 de questo, per andare in campe, ma era fato lo acorde et son sem- pre stati alozati in Modena ale ostarìe, et erane bone zente e pagavane molte ben, e se crede in sei dì spendisene più de 800 ducati, tute quarti de Milan, cavalote9 da soldi 4 denari 8 l’uno, e craici,10 li quali erane armati con pete11 e portavane certe arme che se domandane alabarde e alcuni portavane lanzon, li quali se partine per dare loge12 a queli che [h]ano a vignire de campe. Item in questo dì comenzò arivare de molte fantarìe de campe et alozone in canonica, e in monesteri e in ostarìe. Item adì dite arivò dixene 150 lanze et alozone de là da Modena andare per fine a Marzaia in dele vile de zà e de là dela strada sina a Bazhoara. Item el pan se fa in Modena de onze 7 l’uno per li citadin, e quelo che se mena in campe de onze 4, la carne de porche e videl soldi 1 la libra,13 le ove 4 per soldi 1, la libra del butere soldi 3 denari 6, lo staro14 dela spelta15 soldi 10; gracia de Dio questa tera si è abondante molte bene a questo tempo a rispeto ali altri ani; el non è fredo, ma è cativo tempo e gran fangi che in questo dì fa 15 dì non è mai stato sole, el più dele volte è pioute. In questo dì el papa se ha fato sublevare lo interdito el quale si è stato in questa tera da poi che miser Zohan Bentivoglio16 pasò per Modena fina a questo che fu adì 2 de questo.17 zie precedenti contenute nella c. 1r, un po’ rovinata. Così scriveva in nota il curatore Carlo Borghi: “Può insorgere il dubbio se questa sia la prima pagina colla quale il nostro Tomasino diede principio alla sua cronica. Io non mi fermerò a ventilare questo dubbio, che mi sem- bra ragionevole; ma procurerò invece di supplire a tale deficienza, somministrando al lettore alcune cognizioni che lo mettano in istato di poter meglio comprendere il senso dei primi paragrafi di questa cronaca. È dunque a sapersi che il papa Giulio II aveva invocato i soccorsi del re di Francia, dei Fiorentini, del duca di Ferrara e del marchese di Mantova, co’ quali ot- tenne il possesso delle città di Perugia e di Bologna, nella quale ultima città fece il suo solenne ingresso il dì 11 Novembre 1506. Perciò le truppe che transitavano per queste provincie a que’ dì erano quelle che avevano coadjuvato il papa al conquisto delle suddette città, anzi quelle che passavano per Modena appartenevano segnatamente all’esercito del re di Francia padrone allora di Milano”. 9 cavalote = cavallotto. La moneta prende il nome dal cavallo o cavaliere che vi è raffigu- rato. Fu largamente emessa da zecche dell’Italia settentrionale. 10 Esistono monete con questo nome emesse dal duca di Urbino e dal principe di Massa Lunigiana, precedentemente chiamate craizia, dal tedesco “Kreutzer” o “Kreuzer”. 11 pete = pettorali di ferro? 12 per dare loge = per lasciare il posto. 13 libra = Tommasino usa prevalentemente il termine lira, che qui si è preferito modifi- care per non creare equivoci con la moneta. 14 staro = Tommasino usa indifferentemente staro e staio. 15 spelta = farro. 16 Giovanni II Bentivoglio (1443-1508). 17 Manoscritto lacerato e illeggibile. 6 01Tomasino001-368.indd 6 28/09/15 20:00 1506 1506. Adì 14 novembro in sabade. In questo dì pasò una gran moltitudine de zente d’arme del re18 che ve- nene de Bolognexe dala guera. Adì dite. Fu ferito a morte dali Franzoxe el fiole de ser Petro da Milan. Adì 15 in domenega. In questo dì pasò una gran moltitudine de zente d’arme, dixene esere 150 lanze, et alozone tuti da San Lonarde19 sina a Sechia. E adì 16 lunedì vene el Gran Maistro de Milan capitanio de tute le zente et erane 200 lanze e più de doe milia fante et alozone tuti in Modena in le caxe de li citadini, monesteri e ostarìe, et era tanta zente per li portichi che parevan formige20 tante erane spese, che te so dire che el g’era da fare e da tirare. Item dixene che domenega pasada che fu adì 15 el papa dise la mesa in Bologna e poi ge dete la benedition a tuti queli che g’erane a dita mesa, et in fra li altri g’era el dito Gran Maistro de Milan con sua corte, excete li soldati, et se dixe che ala partida21 sova, che lui ha fate de Bologna, che el papa ge ha donato 24 milia ducati et poi se … 1506. Adì 17 novembro martedì. In questo dì se partì de Modena el signore Gran Maistro con tuti queli che erano alozati in Modena et andone a Reze, et se dice che in el campo del re g’era dele persone dexesette milia, senza quele del papa. Adì dite. Pasò per Modena el marchexe de Mantua,22 el conte Zan Francesco dala Mirandola,23 el signore Alberte da Carpe24 con molti cavali li quali vignivane da Bologna. Adì 18 mercordì. Morì don Baldesera Bonasia retore del benefitio de Santo Nicolò del quale li spitiali e li nodare ne son patroni, et in questo dì fu aprexentato don 18 Luigi XII (1462-1515), re di Francia dal 1498. 19 Il borgo di San Leonardo, dove dal XII secolo sorgeva una chiesa intitolata al santo di cui abbiamo notizie fino al 1608, e poi anche un ospedale a partire dal XIII secolo documentato ancora nel 1519, era situato “prope Formiginem”. Cfr. GUSMANO SOLI, Chiese di Modena, a cura di GIORDANO BERTUZZI, Modena 1974, vol. II, pp. 219-224. 20 formige = formiche. 21 partida = partenza. 22 Francesco II Gonzaga (1466-1519), marchese di Mantova dal 1484. 23 Giovanni Francesco II Pico della Mirandola (1469-1533). 24 Alberto Pio (1475-1550). 7 01Tomasino001-368.indd 7 28/09/15 20:00 1506 Francesco fu de … di Canova capelan delo illustrissimo gardenale de Fer- rara25 e con soe litre de aricomandacion, e de comuna concordia nui spiciali lo elesene; fune rogato ser Fantebon Maxete nodare de l’Arte e li masari son questi, zoè Jacomo fu de magistro Zimignan di Bianchi alias di Lanzaloti et Gregore fu de magistro Nicolò de Otavian Todescho, e lo altare del dite beneficio si è in Domo a quela colona dove è lo pergole26 et fecelo27 uno dito Lanfranco di Spiciali.
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