L'italia a «Cena» Nel Nuovo Film Di Ettore Scola
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27SPE05A2705 ZALLCALL 12 22:09:51 05/26/98 GLI SPETTACOLI/CINEMA l’Unità2 5 Mercoledì 27 maggio 1998 Un ritratto del nostro Di Caprio Paese «Psycho»? fotografato Protestano tra i tavoli padri e figli di una ROMA. I fan italiani di trattoria Leonardo Di Caprio sul piede di guerra: le ultime Sessanta 27SPE05AF01 scelte professionali del loro 5.0 idolo non li soddisfano, e attori per così sono pronti a scendere 30.0 in piazza per manifestare. un affresco «Stiamo cercando di organizzare una giornata di protesta per il 12 giugno corale prossimo davanti ai cancelli di Cinecittà con i sull’oggi fan romani e di tutta Italia - spiega Marco Nicoletta, presidente del Fan club italiano ufficiale di Di Fanny Ardant, Andrea Cambi, Caprio - Leonardo non Riccardo Garrone e Eros Pagni deve fare il film che ha Affianco al titolo Ettore Scola annunciato, “American Sotto Vittorio Gassman e Marie psycho”, sarebbe la sua Gillain e Giancarlo Giannini tomba». Solo qualche giorno fa, Nicoletta aveva difeso Di Caprio a nome dei fan italiani di fronte alle proteste delle femministe americane proprio contro E per Benigni vincitore ”America psycho”, giudicato un film troppo Mangiando un brindisi sul set violento per essere Mangiando interpretato da un idolo dei teen ager. «Ma adesso Bicchieri alzati per un brindisi a Roberto Benigni. Ettore Scola ho avuto modo di leggere ha voluto festeggiare, ieri, sul set de «La cena» (ne parliamo in la sceneggiatura, che come questa pagina), attorniato dai suoi sessanta attori e dai sempre lo staff di Di Caprio 27SPE05AF05 giornalisti, la vittoria cannense del comico toscano. «È il segno manda ai fan club ufficiali - mangiando 1.0 di un cinema italiano che torna grande, che riscopre la sua dice Nicoletta -. quel film mangiando grande tradizione, dopo un lungo periodo di latitanza», ha sarà la sua tomba, rovinerà 13.0 sottolineato il regista de «La terrazza». Ed anche Vittorio la sua immagine che ha ROMA. Un ristorante affollatissimo, Gassman, tra i protagonisti del nuovo film di Scola, si è unito incantato milioni di ragazzi in una piazzetta appartata. Che rie- all’affollatissimo brindisi: «Alla mia età si deve dire la verità: perché è un film violento, voca lo storico Otello, punto di ritro- L’Italia a «cena» sono felice per Benigni. Il cinema italiano, anche grazie a lui, contro la vita; lui non può vo per registi e intellettuali roma- sta riprendendo quota dopo essere caduto nel baratro. Oggi, lanciare questo messaggio: ni. E dentro, quattordici tavole ap- accanto ai vecchi maestri c’è una bella generazione di autori è come se un angelo si parecchiate, tutte piene di clienti. nel nuovo film che promette vie meno intimiste. E poi - ha concluso - , tra “La trasformasse in diavolo». Una sorta di grande «famiglia» ra- vita è bella” e “Aprile” di Moretti che ci posso fare se il secondo «American psycho» è tratto dunata per l’ora di cena: ci sono mi convince meno?». dal romanzo omonimo padri e figlie, madri e amanti, in- Bret Easton Ellis; Di Caprio, dustriali, ragazzini, donne di buo- di Ettore Scola che dovrebbe ricevere il naffare e malaffare, commercianti, Benvegnu/Master Photo compenso record di professionisti. Ma niente giornali- 21milioni di dollari, sti, né politici. C’è, insomma, tut- Francesca D’Aloja, da Rolando Ra- alla quale mi dedico con più curio- che lavoratori gaglioffi che si do- ny Ardant, la proprietaria del risto- senza corazza, senza protezione. vestirebbe i panni di uno to uno spaccato dell’Italia di oggi, vello a Daniela Poggi. Più un grup- sità è cercare di rivelare la persona- veva rispettare per forza in quanto rante, della quale è invaghito Gas- Noi avevamo le ideologie, la reli- yuppie di Wall Street fotografata col desiderio di «guar- po di «debuttanti», comunque lità nascosta di ogni attore». lavoratori, o, ancora, dei nobili sman, «una donna semplice», dice gione, loro non hanno difese, non sadico e attratto dalla dare a questo paese dove certa- provenienti dal mondo dello spet- Tutti chiusi nel ristorante, seduti che si giudicavano male e magari l’attrice, «così semplice - ribatte hanno nulla... Eppure non tutto è violenza. E anche i genitori mente non tutto va bene, ma dove tacolo. Scelti da Scola «perché i a tavola, «costretti» a mangiare da non lo erano poi tanto. Oggi, in- scherzando Scola - che per il com- perduto». E dai giovani alla matu- si sono uniti nella protesta oggi, almeno, ci sono delle speran- volti noti portano con sè film già dieci settimane sempre lo stesso somma, c’è una classe media che pleanno della nipote le regala rità, alla vecchiaia. Ettore Scola, contro Leonardo Di Caprio ze». visti, meccanismi di memoria. E io piatto (per esigenze di copione: la non è più proletaria né nobile, ma un’arpa». E ancora, c’è Giancarlo oggi sessantasettenne ci tiene a ri- e la sua scelta di Siamo sul set de La cena, il nuo- che ho nella mente la lezione del storia si svolge tutta in una sera), che forse capisce un po‘ di più». Giannini nei panni di un professo- flettere su questo tema: «La gioia interpretare «American vo film che Ettore gli interpreti de La ce- Per cui La cena sarà di invecchiare è un al- psycho». Alla battaglia del Scola sta girando nei na raccontano le loro un film «con un po‘ tro dato importante de fan club italiano di Di pressi di Cinecittà GASSMAN piccole storie di vita di ottimismo, ma solo GIANNINI La cena - racconta -. Caprio, infatti, ha dato il (firmanono con lui la quotidiana, le frustra- un po’, perché ad es- Quello che conta è in- suo appoggio il sceneggiatura la figlia «Sarò nei panni zioni, i rapporti irrisol- serlo troppo si è idio- Un anziano vecchiare con le idee Movimento italiano Silvia, Furio e Giaco- di un ex ti, le gioie. «Confesso ti, ma con la consape- professore giuste. Ad una certa genitori (Moige). mo Scarpelli), in un maestro. Un di essere “claustrofilo” volezza che fuori dal- invaghito di una età riesci a vedere le «Condividiamo le proteste casale di campagna, impiccione 27SPE05AF02 - prosegue Scola - mi l’Italia non è che si sua studentessa. 27SPE05AF03 cose con più distacco. dei nostri teen ager contro vicino ai resti dell’ac- tipicamente piace stare al chiuso stia meglio». Un amore Perché forse, nella vi- la scelta di Leonardo Di quedotto Appio. Do- 1.0 ed evito quasi sempre E a raccontarla que- 1.0 ta, è tutta una questio- Caprio di interpretare un po il poco fortunato Il italiano. Un gli spazi aperti. Però st’Italia «un po‘ otti- impossibile fatto ne di messa a fuoco, di ruolo violento in un film romanzo di un giovane simpatico 7.50 non credo che il film mista» saranno loro. I di gioie e 7.50 distanza dalle cose: a che dalla sceneggiatura si povero (che lo stesso rompicoglioni» sia opprimente, anzi tanti personaggi. C’è sofferenze vent’anni ce l’hai preannuncia pieno di regista definisce c’è un ricco campiona- Vittorio Gassman nei troppo corta o troppo scene cariche di violenza - scherzando un «ine- rio di toni: dal buffo- panni di un ex mae- lunga». ha detto il presidente del dito», per la poca visi- nesco al gaio, dal ma- stro in pensione che Per questioni di Moige, Maria Rita Munizzi- bilità che ha avuto), linconico al pensoso». nel ristorante conosce tempi La cena, non sa- - . Ritengo che un Scola torna a raccon- Ma soprattutto c’è l’I- tutti: «Sono un tipico rà al prossimo festival personaggio pubblico tare una storia corale, di quelle in neorealismo penso, invece, che talia dei nostri giorni. Quella della impiccione italiano - dice - un sim- re che ha una relazione con una di Venezia: «Il film è ancora tutto come Di Caprio debba cui tutto è affidato all’orchestra- ogni incontro casuale possa esssere ripresa, dell’Ulivo, insomma. In patico rompicoglioni che ogni tan- sua studentessa: «Un amore im- damontare-spiegaScola-eleri- essere responsabile nella zione dei personaggi (La terrazza, utile per scoprire qualcosa di nuo- cui «le classi sociali si sono offu- to fa qualche citazione colta». C’è possibile - spiega il regista - fatto di prese finiranno tra alcuni giorni ». scelta dei suoi film, visto il Ballando ballando, La famiglia). vo. Del resto il dato più importan- scate, si sono mischiate - prosegue Stefania Sandrelli nelle vesti appa- gioie e sofferenze». Ma se faceste in tempo potrebbe suo seguito e non deve Sessanta sono gli attori sul set: da te di questo film è proprio il com- - . Non c’è più il proletario né il riscenti di Isabella: «Una madre Nell’affollato ristorante non andare in concorso? «Sì, il fuori lasciarsi guidare solo dalle Fanny Ardant a Giancarlo Gianni- plesso degli interpreti: ormai il re- borghese e la divisione è tra gente abbigliata come una caramella, in mancano neanche i giovani. Un concorso non mi interessa». cifre del contratto». ni, da Vittorio Gassman a Stefania gista è diventato un fannullone perbene e gente che non lo è. continuo conflitto con la figlia che tavolo è tutto «dedicato» a loro. Sandrelli, da Antonio Catania a per cui la parte più interessante e Mentre, prima, magari c’erano an- è il suo esatto contrario». Poi Fan- «Ecco, i ragazzini, oggi, sono quelli Gabriella Gallozzi L’EVENTO I classici del cinema italiano e straniero saranno di nuovo visibili nelle sale Tariffe di abbonamento Italia Annuale Semestrale Annuale Semestrale 7 numeri L. 480.000 L. 250.000 5 numeri L. 380.000 L. 200.000 Ora il cinema può tornare «grande» al cinema 6 numeri L. 430.000 L.230.000 Domenica L.