Tesi Di Dottorato in Co-Tutela “Ordinaria Amministrazione”: I Campi Di Concentramento Per Ebrei Nella Repubblica Sociale Italiana

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Tesi Di Dottorato in Co-Tutela “Ordinaria Amministrazione”: I Campi Di Concentramento Per Ebrei Nella Repubblica Sociale Italiana Università degli studi della tuscia Université Paris Ouest - Dipartimento di Storie e culture Nanterre La Défense del testo e del documento Paris - France Viterbo - Italia Dottorato di ricerca in École doctorale “storia d’europa: società, politica e “milieux, cultures et société istituzioni (XiX - XX secolo)” du passé et du présent” XXIII ciclo Tesi di dottorato in co-tutela “OrDiNaria ammiNistraziONe”: i camPi Di cONceNtrameNtO Per ebrei NeLLa rePUbbLica sOciaLe itaLiaNa Dottorando matteO steFaNOri Direttore di Tesi Directeur de Thèse Prof. Maria Ferretti Prof. Annette Becker Coordinatore Directeur Prof. Gabriella Ciampi Prof. Philippe Gervais-Lambony INDICE Elenco delle abbreviazioni Introduzione........................................................................................................................I Capitolo I Antisemitismo e campi di concentramento nell'Italia fascista (1938-1943).....................1 1. Contesto internazionale e specificità italiana...................................................................1 2. La politica antiebraica fascista e i provvedimenti del regime..........................................9 2.1 La razza ebraica............................................................................................................10 2.2 Stranieri.........................................................................................................................25 2.3 Nemici, in guerra..........................................................................................................30 3. Un soggetto storiografico: il «campo di concentramento».............................................37 3.1 I campi fascisti durante la Seconda guerra mondiale, 1940-1943................................40 3.2 Gli ebrei nei territori d’occupazione italiana................................................................44 La Jugoslavia......................................................................................................................45 La Francia..........................................................................................................................48 Interpretazioni a confronto.................................................................................................53 3.3 Gli ebrei in Italia: tra internamento e precettazione al lavoro,1940-1943..................57 Capitolo II La Repubblica di Salò e l'antisemitismo di Stato..............................................................73 1. Tra il 25 luglio e l’8 settembre........................................................................................74 2. L'occupazione tedesca e la nascita della RSI: attori nuovi e vecchi...............................81 3. Le operazioni antiebraiche tra settembre e dicembre 1943.............................................89 4. Stranieri e nemici: gli ebrei nella Repubblica sociale italiana........................................98 5. L’antisemitismo di Stato................................................................................................110 Capitolo III I campi di concentramento provinciali.............................................................................121 1. La ricezione degli ordini ministeriali: l'apertura dei campi............................................127 2. L'ordinaria amministrazione...........................................................................................144 3. Il campo di Vò Vecchio a Padova...................................................................................155 Capitolo IV Gli attori della vicenda.......................................................................................................179 1. Gli ebrei perseguitati.......................................................................................................180 1.1 Gli internati: i numeri....................................................................................................181 1.2 Donne, uomini e bambini..............................................................................................186 1.3 Italiani e stranieri...........................................................................................................192 1.4 Di fronte alla persecuzione............................................................................................198 2. I comandi tedeschi e le autorità italiane..........................................................................206 2.1 La strategia tedesca........................................................................................................207 2.2 L'arresto e la consegna degli ebrei.................................................................................210 2.3 L'autorità italiana...........................................................................................................227 3. I partigiani e i campi di concentramento provinciali.......................................................239 Conclusioni La società italiana e i campi provinciali: un “universo concentrazionario”.......................251 Appendice: Elenco dei campi di concentramento provinciali...........................................263 Fonti........................................................................................................................................273 Bibliografia............................................................................................................................281 ELENCO DELLE ABRREVIAZIONI ACDEC – Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano, Archivio storico ACDJC – Centre de documentation juive contemporaine di Parigi, Archivio storico ACS – Archivio centrale dello Stato di Roma ANED – Associazione nazionale ex deportati AS – Archivio di Stato BdO – Befehlshaber der Ordnungspolizei BdS – Befehlshaber der Sicherheitspolizei CLN – Comitato di Liberazione nazionale CLNAI – Comitato di liberazione nazionale dell'Alta Italia CRDE – Comitato di ricerche deportati ebrei DELASEM – Delegazione assistenza emigrati ebrei EGELI – Ente di gestione e liquidazione dei beni ebraici GNR – Guardia nazionale repubblicana ICR – Intergovernmental Committee on Refugees LSSHA – Leibstandarte Adolf Hitler MI – Ministero dell'Interno MVSN – Milizia volontaria per la sicurezza nazionale PAI – Polizia per l'Africa italiana PCM – Presidenza del consiglio dei ministri PNF – Partito nazionale fascista PFR – Partito fascista repubblicano PS – Pubblica sicurezza RAM - Reichsaussenminister RSHA - Reichssicherheitshauptamt RSI – Repubblica sociale italiana SD – Sicherhaitsdienst Sipo-SD – Sicherhaitspolizei und Sicherheitsdienst SPD – Segreteria particolare del Duce (CR – carteggio riservato; CO – carteggio ordinario) Introduzione Questa ricerca ha come obiettivo lo studio dei campi di concentramento provinciali per ebrei, aperti a seguito dell’ordinanza n. 5 del 30 novembre 1943 diramata dal ministro dell’Interno della Repubblica sociale italiana Guido Buffarini Guidi. Con questo provvedimento, il governo di Salò stabiliva che le persone di razza ebraica presenti nel territorio della RSI dovessero essere arrestate e rinchiuse in campi provinciali, nell'attesa che fosse creata un'unica struttura nazionale in grado di raccogliere tutti gli ebrei fermati. Allo stesso tempo, l'ordinanza prevedeva anche il sequestro dei beni ebraici, il cui ricavato era da destinare a favore dei sinistrati di guerra. Lo scopo di questa ricerca è quello di ricostruire il sistema dei campi allestiti nel periodo successivo all'ordine ministeriale e individuare il ruolo che questi ebbero nel contesto della politica antisemita di Salò, per cogliere gli elementi di continuità e di rottura con il precedente periodo fascista. La legislazione razziale del 1938 era in vigore in Italia ormai da cinque anni e con lo scoppio della guerra il regime fascista aveva adottato misure ancor più restrittive per la libertà personale degli ebrei. I provvedimenti subirono un ulteriore inasprimento dopo la decisione di entrare nel conflitto a fianco dell’alleato germanico (1940): in conformità con le misure prese per la sicurezza del paese in guerra, il governo ordinò che tutti gli ebrei stranieri (appartenenti a Stati nemici o a Stati che applicavano una legislazione razziale) e gli italiani ritenuti pericolosi in contingenze belliche fossero messi in regime di internamento “libero” in alcune cittadine del Regno o rinchiusi in appositi campi di concentramento. Nacquero così in Italia e nei territori occupati dalle truppe fasciste i primi campi di concentramento per ebrei. Nei giorni successivi alla caduta di Mussolini, il 25 luglio 1943, il nuovo governo guidato dal maresciallo Badoglio non abrogò le leggi razziali, pur disponendo la liberazione degli ebrei internati – salvo i sospetti di attività politica. Dopo la firma dell’armistizio tra l’Italia e gli anglo-americani, l’8 settembre ’43, e la conseguente occupazione militare tedesca della penisola, gli ebrei si trovarono in trappola. Da questo momento in poi, infatti, le autorità naziste poterono applicare nel territorio italiano da loro occupato il progetto di “soluzione finale” della questione ebraica, deciso durante la conferenza di Wannsee nel gennaio 1942. Fin dal settembre 1943 e poi tra ottobre e novembre dello stesso anno, i distaccamenti militari e della polizia del Reich effettuarono rastrellamenti e uccisioni indiscriminate di persone di origine ebraica nel nord dell’Italia. Cominciarono in quei mesi le prime deportazioni dalle principali città italiane: Milano, Verona, Bologna, Firenze. La più nota
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