Appello Al Governo E Ai Parlamentari Per La Ricerca Italiana Movimento
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Appello al Governo e ai Parlamentari per la Ricerca Italiana Lettera aperta Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria https://sites.google.com/site/controbloccoscatti/home APPELLO PER LA RICERCA ITALIANA Hanno firmato questo APPELLO, nei 3 giorni di diffusione utili per firmarlo, 5.026 Professori e Ricercatori Universitari e Ricercatori di Enti di Ricerca di 77 Sedi Universitarie e Enti di Ricerca Italiani. 30-11-2019 Al Presidente del Consiglio dei Ministri. Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Al Ministro dell’Economia e delle Finanze. Ai Senatori e ai Deputati. E p.c. Al Presidente della Repubblica. Oggetto: Appello per la Ricerca Italiana. Illustrissimo Presidente del Consiglio dei Ministri, Illustrissimi Ministri, Illustrissimi Senatori e Deputati, la proposta di legge di Bilancio per l’anno 2020 prevede l’istituzione dell’Agenzia Nazionale della Ricerca (ANR), che gestirà fondi destinati alla ricerca con risorse pari a 25 milioni di euro per il 2020, 200 per il 2021, 300 per il 2022. Le prerogative dell’ANR sono alquanto indefinite. Ad esempio, le sue attività e le sue regole di funzionamento saranno disciplinate da un successivo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Ma c’è un aspetto ancor più grave: le linee indicate nella Legge di Bilancio per l’individuazione delle Ricerche da finanziare da parte dell’ANR portano ad indirizzare le risorse disponibili solo su alcune aree della Ricerca, alle quali, evidentemente, saranno assegnate in modo selettivo le risorse. Per tutte le altre aree non ci sarà nulla, ed esse sono così fortemente a rischio di estinzione, dato che i fondi per la ricerca sono al lumicino in moltissimi Atenei. Dopo tanti anni di assenza totale di fondi per la Ricerca uno stanziamento selettivo non ci sembra né opportuno né idoneo: ad aree particolari è certamente lecito destinare risorse, ma devono essere aggiuntive, assegnate solo dopo aver già assicurato tutte le risorse necessarie alla Ricerca di Base, la vera essenza della Ricerca, che ha come obiettivo primario lo sviluppo della Cultura e dei Saperi, senza necessità di finalizzazione immediata o materiale. Ciò senza voler togliere nulla alla Ricerca Applicata, che ha un arco temporale e finalità sue proprie diversi. La Ricerca di Base, oltre all’ampio respiro di accrescere la Cultura e i Saperi dell’intera cittadinanza, accantona in anticipo quelle conoscenze che, in presenza di esigenze di particolare urgenza, permettono di avere subito pronti gli strumenti teorici e metodologici per soddisfare tali esigenze, senza dover correre affannosamente ad attivare nuove linee di ricerca che daranno frutti solo nel tempo, di fronte a urgenze 1 sempre più impellenti. La Ricerca di Base, dunque, assicura in anticipo, in maniera lungimirante, le conoscenze necessarie per agire tempestivamente: è la vera fonte dell’innovazione. Nel distribuire le risorse per la Ricerca previste nella Legge di Bilancio occorre prendere esempio da quegli Agricoltori che, dopo un periodo di siccità per tutti i loro terreni, avendo finalmente acqua a disposizione, non la utilizzano solo per i terreni che ritengono più fertili, lasciando nella siccità quelli ritenuti meno fertili, per poi rammaricarsi se questi ultimi non danno frutti (o, peggio, “rimproverandoli” di non aver dato frutti...): li irrigano tutti, così raccolgono poi frutti da tutti. Nella Ricerca, fuor di metafora, seguendo il dettato della Legge proposta, si arriverebbe all’assurdo di aree, o settori o gruppi di Ricerca o singoli Docenti lasciati di fatto senza risorse: aree, settori, gruppi o singoli Docenti che poi, periodicamente, verranno valutati per le ricerche fatte, e quindi anche penalizzati per non aver fatto quelle ricerche che prima non si sono volute finanziare. Con metafora di tipo diverso, sarebbe come se il capo di un’industria, assunti i propri dipendenti e pagati i loro stipendi, ad alcuni desse le risorse per gli impianti e per produrre, ad altri dicesse: “Cercatevi le risorse per produrre, io ho già esaurito il mio compito pagandovi gli stipendi. E fate tutto bene, perché periodicamente vi chiederò quanto avete prodotto e, se sarete in difetto, vi penalizzerò”. Nella proposta di istituzione dell’ANR c’è un altro aspetto molto grave, e cioè il fatto che l’ANR è essenzialmente di nomina “politica”: infatti il Direttore è scelto dalla Presidenza del Consiglio e altri 5, dei 9 componenti complessivi, sono nominati da vari Ministri. La politica entrerebbe quindi a piè pari nel controllo delle Università e degli Enti di Ricerca, in dispregio dell’Art. 33 della Costituzione (“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento….”). Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Chiar.mo Prof. Lorenzo Fioramonti, ha dichiarato pubblicamente che il Provvedimento sull’ANR non gli era noto, che è passato a sua insaputa e ne proporrà la correzione. La correzione del Provvedimento a noi non basta: ne chiediamo il ritiro e la conversione delle risorse. In prima istanza, chiediamo che le risorse disponibili siano destinate alla Ricerca di Base, cosicché possano accedere ad esse tutti i Professori e i Ricercatori delle Università e tutti i Ricercatori degli Enti di Ricerca. In subordine, chiediamo che le risorse disponibili siano destinate a borse di studio per gli Studenti, a borse di Dottorato e di Specializzazione Medica, all’assunzione di Ricercatori a Tempo Determinato di tipo B, alle progressioni di carriera dei Ricercatori a Tempo Indeterminato e dei Professori Associati delle Università, alle stabilizzazioni e alle progressioni di carriera dei Ricercatori degli Enti di Ricerca. Per contatti e per gestire quanto seguirà a questo Appello sono a Vostra disposizione: Carlo Vincenzo Ferraro (Politecnico di Torino) Carla Cuomo (Università di Bologna) Carmela Cappelli (Università di Napoli Federico II) Paolo D’Achille (Università Roma Tre) Davide De Caro (Università di Napoli Federico II) Antonio Mussino (Università “La Sapienza” di Roma) Distinti saluti. Hanno firmato questo APPELLO, nei 3 giorni di diffusione utili per firmarlo, i seguenti 5.026 Professori e Ricercatori Universitari e Ricercatori di Enti di Ricerca di 77 Sedi Universitarie e Enti di Ricerca Italiani: 2 Primo elenco: Carlo Vincenzo Ferraro - Torino Politecnico Francesco Congiu - Cagliari Giuliano Laccetti - Napoli Federico II Davide De Caro - Napoli Federico II Antonella Marta Di Palma - Foggia Orazio Gambino - Palermo Paolo D'Achille - Roma Tre Monica De Simone - Palermo Giuseppe Ruggiero - Bari "Aldo Moro" Antonio Mussino - Roma La Sapienza Giuseppe Baldazzi - Bologna Marco Anni - Lecce - Salento Egidio Marchina - Brescia Silvia Benussi - Cagliari Robeerta Corvi - Milano Cattolica S. Cuore Diego Poli - Macerata Luigi Di Benedetto - Salerno Bosi Ferdinando - Roma La Sapienza Fabrizio Bientinesi - Pisa Daniela Cecconi - Verona Elisa Petrangeli - Roma La Sapienza Diego Ribuffo - Roma La Sapienza Vincenzo Cunsolo - Catania Enrico Saltari - Roma La Sapienza Donato Firrao - Torino Politecnico Stefania Giannarelli - Pisa Paola Gario - Milano Statale Giuseppe Di Fazio - Catania Clinio Locatelli - Bologna Ombretta Martinelli - Roma La Sapienza Demetrio Antonio Zema - Reggio Calabria Anna Lucia Denitto - Lecce - Salento Angelina Principe - Salerno Carmela Cappelli - Napoli Federico II Cristina Cornaro - Roma Tor Vergata Giorgio Mori - Foggia Ewa Karwacka - Pisa Isabella Lazzarini - Campobasso - Molise Dario Benelli - Roma La Sapienza Emanuele Senici - Roma La Sapienza Paola Negri Cesi - Milano Statale Eleonora Turrini - Bologna Elio Dovere - Napoli Parthenope Matteo Focardi - Firenze Marco Severini - Macerata Mariangiola Dezani - Torino - Università Carla Maria Amici - Lecce - Salento Anna Perazzone - Torino - Università Dino Mandrioli - Milano Politecnico Alfredo Marinelli - Napoli Federico II Fabio Rapallo - Genova Carmelo Elio Tavilla - Modena E Reggio Emilia Michele Marrapodi - Palermo Massimo Poletto - Salerno Elisabetta Camussi - Milano Bicocca Roberto Petruzzi - Udine Laura Brugè - Venezia Ca' Foscari Domenico Pirozzi - Napoli Federico II Carla Sabia - Modena E Reggio Emilia Francesco Strafella - INFN LECCE Enrico Caiani - Milano Politecnico Antonella Russo - Catania Eugenio Procaccini - Napoli Univ. Campania Nunziatina De Tommasi - Salerno Giuseppe Conte - Ancona - Politecnica Marche Giovanni Orlandini - Siena Emma Vitale - Palermo Giovanni Calvaruso - Lecce - Salento Giuseppe Flammini - Macerata Carla Cuomo - Bologna Lucio Bonato - Padova Ottavio Marzocca - Bari "Aldo Moro" Elisabetta Matelli - Milano Cattolica S. Cuore Daniela Salvioni - Brescia Elena Cardona - Napoli Federico II Pascali Eduardo - Lecce - Salento Maria Sidari - Reggio Calabria Gianluca Campana - Padova Enrico Casadio Tarabusi - Roma La Sapienza Mauro Menicucci - Salerno Orazio Giancola - Roma La Sapienza Enrico Tiacci - Perugia Simone Garatti - Milano Politecnico Luisa Craviotto - Parma Valerio Roberto Maria Lo Verso - Torino Emanuela Panattoni - Pisa Paolo Costantino - Roma La Sapienza Politecnico Elisa Sacchi - Pavia Cesarino Ruini - Bologna Luca Esposito - Napoli Federico II Alessandra Pierangeli - Roma La Sapienza Ivano Rellini - Genova Fabiana Plescia - Palermo Emilio Clementi - Milano Statale Elisabetta Di Nitto - Milano Politecnico Francesca Fornari - Venezia Ca' Foscari Mariapia D’Angelo - Chieti-Pescara Carlo Venditti - Napoli Univ. Campania Lucia Magnelli - Firenze Leonardo Disperati - Siena Stefania Pinnelli - Lecce - Salento Caterina Colombo - Ferrara Francesco Brozzetti - Chieti-Pescara