Relazione Consiglio Pastorale
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Assemblea Parrocchiale: Noi Comunità in cammino DOCUMENTO DEL CONSIGLIO PASTORALE 1 - LA COMUNITÀ CIVILE DEL CASTELLO DI SAN MARINO 1.1 - Il Castello, le frazioni e l’organizzazione sociale San Marino Città è la capitale dell’omonima Repubblica. Il territorio del Castello si estende per 7,09 km² è suddiviso in 7 Curazie o frazioni, che sono: Cà Berlone, Canepa, Casole, Castellaro, Montalbo, Murata e Santa Mustiola, contando 4.160 residenti, di cui 2.021 maschi e 2.139 femmine. È la terza realtà del Paese per abitanti, dopo Borgo Maggiore e Serravalle/Dogana, ma la sua popolazione è in progressiva diminuzione anche a causa dell’età media dei residenti, che supera i 45 anni ed è la più elevata dell’intero territorio. Il primitivo nucleo urbano ha subito un progressivo sviluppo a macchia d’olio, spesso agglomerando tra loro le diverse frazioni e cancellando gli originari punti di incontro e di riferimento della vita civile. Il centro storico si è poi progressivamente svuotato di abitanti così la popolazione è andata via via concentrandosi nelle aree periferiche. 1.2 - La scuola pubblica Il Castello di San Marino al suo interno vede la presenza di tutti gli ordini di scuola, a partire da Asili Nido, Scuole Infanzia, Scuole Elementari, per arrivare alla Scuola Media, Scuola Secondaria Superiore ed Università, queste ultime frequentate non solo da utenti residenti all’interno del Paese. La scuola pubblica di San Marino offre un percorso abbastanza completo, anche se molti sono gli studenti delle superiori ed universitari che frequentano istituti e facoltà fuori territorio. La qualità dell’istruzione in Repubblica è buona ed in progressivo miglioramento. La scuola pubblica è prevalentemente impegnata nella definizione e perseguimento degli obiettivi didattici, mentre per gli aspetti educativi è preoccupata di rispettare sensibilità, tradizioni, cultura e religione di tutti gli alunni, quindi incontra difficoltà a proporre valori, modi di vivere e pensare di una cultura e tradizione specifica. All’interno dei vari ordini di scuola è previsto l’insegnamento della religione. Al momento vi sono forme episodiche di collaborazione tra scuola pubblica e Comunità parrocchiale. 1.3 - Le associazioni, i gruppi sportivi, le principali realtà presenti. All’interno del Castello ed in generale nella realtà sammarinese operano molteplici associazioni di volontariato, sono circa 180 quelle iscritte all’apposita Consulta, che ricoprono diversi ambiti: culturale, socio-assistenziale, sportivo, ecc. Le associazioni e società sportive sono sicuramente quelle più presenti ed attive. Esse svolgono un prezioso servizio formativo ed educativo che tocca tanti aspetti della personalità soprattutto dei giovani: sviluppare la dimensione fisica, l’importanza del “fare insieme” rispettando e valorizzando tutti, incentivare una sana competitività. Tanti ragazzi e ragazze sammarinesi svolgono almeno un’attività sportiva la cui scelta, sovente porta a limitarne o condizionarne altre, fra cui le proposte educative della parrocchia. 2 - LA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI SAN MARINO 2.1 – La chiesa e l’oratorio di Murata In considerazione dello sviluppo urbanistico del Castello di San Marino, che soprattutto si è concentrato nella zona di Murata, circa 22 anni fa è stata costruita la Chiesa dei Santi Pietro, Marino e Leone con annesso oratorio, comprendente sale giochi e per incontri, un teatro, un campo sportivo esterno dotato anche di attrezzature ludiche. Tale struttura è divenuta sede della Parrocchia e la sua conduzione è stata affidata alla Comunità Salesiana, che negli anni ne ha curato l’animazione pastorale e contribuito ad accrescerne il ruolo educativo, favorendo la nascita di diversi gruppi ecclesiali e l’organizzazione di molteplici attività educative ed aggregative che hanno coinvolto centinaia di ragazzi. Dopo anni caratterizzati dalla presenza continuativa di alcuni sacerdoti, che hanno plasmato sia la parrocchia che le attività dell’oratorio, in questo ultimo periodo si è verificato un rapido avvicendamento sia di parroci che di responsabili dell’oratorio. Tali accadimenti hanno comportato una modificazione dei precedenti equilibri e forse anche fatto venire meno le sicurezze che la consuetudine aveva generato nelle diverse esperienze. 2.2 - La liturgia Nella parrocchia di San Marino ci sono 6 chiese in cui settimanalmente si celebra la messa domenicale: Basilica, Crocifisso, S. Quirino (frati Cappuccini), S. Francesco (frati Minori Conventuali), S. Mustiola e chiesa Parrocchiale SS. Pietro , Marino e Leone. Un’ulteriore celebrazione si ha il 5 febbraio nella Cripta di S.Agata in occasione della festa nazionale. Oltre alle messe domenicali mattutine, nella chiesa parrocchiale vengono celebrate anche una messa prefestiva e una vespertina, a cui partecipano anche fedeli di altre parrocchie. Alcuni anni fa era stata istituita a livello vicariale una messa la domenica sera dopo cena, per venire incontro a coloro che, in un paese turistico, la domenica lavorano; tale messa era apprezzata e frequentata da fedeli di tutto il vicariato. La partecipazione alle messe canoniche durante il periodo estivo cala; si registra anche una scarsa partecipazione alla Via Crucis serale organizzata nel periodo quaresimale. Nonostante la numerosa offerta di orari e luoghi delle celebrazioni, molti parrocchiani frequentano il santuario del Cuore Immacolato di Maria a Valdragone e partecipano alla messa che lì si celebra alle 18. La partecipazione media alle messe parrocchiali risulta bassa se rapportata agli abitanti del Castello. La fascia più presente e quella degli anziani. Si nota che con il decrescere dell’età diminuisce anche la percentuale di presenza. Si avverte la necessità di curare maggiormente alcuni aspetti per far sentire a casa chi partecipa e perché il momento comunitario sia un vero caricabatterie per la settimana, indipendentemente da quanti si è. Ad esempio andrebbero riscoperte alcune tradizioni (certi canti in determinati periodi dell’anno liturgico, qualche canto in latino), si dovrebbe avere sempre a disposizione alcuni buoni lettori che facilitano l’ascolto della Parola, così come ministranti preparati e coordinati dal diacono. Qualche genitore potrebbe sedere vicino ai bambini del catechismo anche per supportare il compito degli aiuto-catechisti. Il ruolo dei laici quindi potrebbe essere valorizzato curando meglio gli aspetti sopra esposti, unitamente alla preparazione delle intenzioni di preghiera ed alla assicurazione dei diversi servizi nelle funzioni previste. E’ necessario l’impegno di tutti per rendere la celebrazione domenicale il momento centrale della Nostra vita cristiana, quindi occorre perseverare mettendo sempre gioia per farla divenire il fulcro fondamentale della vita della Comunità. In rappresentanza del coro segue intervento di : Simona Ceci 2.3 - la Pastorale Giovanile: Catechismo, Oratorio e Scoutismo Con “Pastorale Giovanile” si intende tutto l’agire della Parrocchia nel mondo dei ragazzi e dei giovani, a partire dai più piccoli fino ai giovani universitari e lavoratori, senza dimenticare le famiglie, luogo della prima responsabilità educativa alla vita e alla fede. Il nostro agire, che ha radice in un lungo cammino svolto nel tempo, ricco di anni, persone e di esperienze forti e diversificate, si caratterizza per essere “un volto”: la pastorale giovanile, e tante espressioni: il catechismo e la catechesi giovanile, l’animazione d’oratorio, l’esperienza scout. Tutte realtà che, in via di un sempre più forte coordinamento tra loro, offrono ai ragazzi ed ai giovani della nostra Parrocchia, e non solo, una proposta educativa complessa e completa. Con il catechismo si raggiungono il 95% circa dei ragazzi e ragazze in una età compresa tra gli 8 ed i 13 anni. Potrebbe essere un segno di tenuta nell’attenzione di educazione alla fede oppure semplice ricerca di un servizio sacramentale. Sono ipotesi da verificare e vagliare. Qualche preoccupazione nasce dalla poca partecipazione alla celebrazione eucaristica domenicale. Si è cercato di completare l’organico dei catechisti e degli aiuto-catechisti ma le porte della collaborazione restano aperte a chi desidera affiancare l’attuale staff catechistico. In ambito giovanile si sta attraversando una fase di ripresa e ridefinizione, senza dimenticare le radici che ci hanno nutrito e sostenuto. Nuova linfa giunge da un nutrito numero di giovani animatori che, a partire da una forte esperienza estiva, si stanno preparando e formando ad assumere sempre nuove responsabilità nel campo dell’animazione e catechesi. I giovani-adulti, dal canto loro, stanno sempre più prendendo coscienza del loro ruolo di educatori non più rivolto in preferenza ai piccoli, ma verso gli animatori stessi ai quali trasmettere valori ed esperienze che hanno maturato nel corso degli anni. Accanto a questo un nuovo rapporto sta nascendo con gli adulti che frequentano l’oratorio e che portano la loro esperienza di genitori, di uomini e donne impegnati nel mondo del lavoro e della famiglia. Nucleo e centro propulsore di questo agire è la formazione di fede che ci porta ad essere, in un clima di apertura al mondo e alla vita, sempre più consci della vocazione a cui ognuno di noi è chiamato da Gesù, secondo lo stile di don Bosco. Scout: Il gruppo è composto da un branco 8-10 anni (20), un reparto 11-15 anni (40), un clan 16-21 anni (10), una Comunità Capi (Co.Ca.) 13 e Assistente Ecclesiastico Don Massimo – totale : 70 ragazzi e 13 capi provenienti da 6 castelli della Repubblica con prevalenza del castello di San Marino. Le riunioni si svolgono al sabato pomeriggio dalle 15:30 alle 17:30 i lupetti, dalle 15:30 alle 18:00 il reparto, dalle 18:00 alle 19:30 il clan. Le riunioni di Comunità Capi avvengono a cadenza mensile. Vengono svolte vacanze invernali nel periodo natalizio (3 giorni branco, 4 giorni il reparto) e vacanze estive fra luglio e agosto (7 giorni il branco, 10 giorni il reparto, 7-10 giorni il clan). Tutte le unità svolgono uscite di una giornata con cadenza mediamente mensile. Segue intervento di : Sandy Berti 2.4 - I gruppi, le famiglie e le realtà ecclesiali operanti Salesiani cooperatori: I salesiani cooperatori nascono a San Marino nel 2011, attratti dalla figura di San Giovanni Bosco ed il suo metodo educativo.