Vetera-52-2015
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O P E N A C C E S S - E D I P U G L I A www.edipuglia.it Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardoantico Università degli Studi di Bari Aldo Moro VETERA CHRISTIANORVM anno 52 - 2015 O P E N A C C E S S - E D I P U G L I A www.edipuglia.it O P E N A C C E S S - E D I P U G L I A www.edipuglia.it Edipuglia srl, via Dalmazia 22/b - I-70127 Bari-S.Spirito tel. (+39) 0805333056-5333057(fax) - http://www.edipuglia.it - e-mail: [email protected] ISSn 1121-9696 ISBn 978-88-7228-791-0 DOI http://dx.doi.org/10.4475/791 O P E N A C C E S S - E D I P U G L I A www.edipuglia.it O P E N A C C E S S - E D I P U G L I A www.edipuglia.it Sommario Studi M. CernO, I sermoni di Cromazio, vescovo di Aquileia (388-408). Nuove acquisizioni dalla ricognizione della tradizione mano- scritta p. 5 S. COSTA, Un sondaggio sul “linguaggio della predicazione” della prosa d’arte ambrosiana » 27 I. D’AUrIA, Il Centone di Proba: una parafrasi poetica “al fem- minile” » 51 D. De GIAnnI, Intertesti lucanei e constitutio textus negli evan- geliorvm libri IV di Giovenco » 73 G. FerrI, ecce sanus factus es, iam noli peccare. Spunti e rifles- sioni sull’iconografia del miracolo della guarigione del para- litico nella pittura cimiteriale cristiana delle origini » 85 A. GArOFAlO, Il vocabolario del «santuario» nell’Antico e nel Nuovo Testamento » 109 D.l. GIACOVellI, La probabile latinizzazione spontanea di una locale tradizione di ispirazione bizantina. Il culto di Santa Ve- neranda Parasceve in Ginosa (TA) dal sec. XII all’epoca mo- derna » 133 J.M. KOzlOwSKI, Polycarpus Ioannis aemulator? Compensative Character of Polycarp’s Death in Martyrium Polycarpi » 165 G. MennellA, Ebrei nelle campagne di Augusta Praetoria » 175 O P E N A C C E S S - E D I P U G L I A www.edipuglia.it O P E N A C C E S S - E D I P U G L I A www.edipuglia.it M. reSTA, Giobbe e la musica p. 185 Apuliae res G. lePOre, D. UVA, La documentazione epigrafica della Puglia medievale, 2. Nuove acquisiszioni e riletture da Trani e Mol- fetta » 207 Note e discussioni P. MASCOlI, Come estorcere un elogio: una schermaglia episto- » 229 lare tra Claudiano Mamerto e Sidonio Apollinare Recensioni » 239 Schede bibliografiche » 255 Libri pervenuti in Redazione » 295 Ricordando Mario Girardi (1 novembre 1948 - 15 giugno 2015) » 301 Elenco referee Vetera Christianorum annate 2013-2015 » 303 O P E N A C C E S S - E D I P U G L I A www.edipuglia.it O P E N A C C E S S - E D I P U G L I A www.edipuglia.it Vetera Christianorum Marianna CERNO 52, 2015, 000-000 I sermoni di Cromazio, vescovo di Aquileia (388-408). Nuove acquisizioni dalla ricognizione della tradizione manoscritta Il presente lavoro propone alcune osservazioni nate dalla recente ricogni- zione della tradizione manoscritta dei sermoni di Cromazio, vescovo di Aquileia fra il 388 e il 408 circa. I pezzi omiletici noti a oggi, di cui si offrirà una breve presentazione preli- minare, sono il frutto di un recupero alacre e complesso dovuto principalmente allo studioso benedettino Joseph Lemarié (1917-2008): alla sua instancabile ri- cerca, iniziata nei primi anni Sessanta e continuata sino alla fine della vita, ri- sale anche l’ipotesi interpretativa sul destino medievale dei sermoni cromaziani oggi considerata tradizionale. La nuova indagine sulla tradizione manoscritta dei sermoni di Cromazio ha preso avvio in occasione di un seminario rivolto ai dottorandi dell’Università di Cassino nel 2014, ma si è dimostrata fin da subito troppo ricca e complessa per poter essere limitata a una lezione. Il lavoro è dunque proseguito, portando nuove importanti informazioni nel panorama degli studi anche grazie ai pro- gressi delle ricerche di settore e ai nuovi strumenti di catalogazione dei mano- scritti, e i risultati consentiranno una nuova lettura storica del materiale cromaziano. Lo studio completo, del quale si anticipano in questa sede alcuni risultati, troverà espressione in una monografia di prossima pubblicazione, che si costi- tuirà come un aggiornamento dei dati e nel contempo come uno strumento di la- voro. Essa infatti contemplerà il primo status quaestionis sistematico dei ritrovamenti dei sermoni, una sorta di guida all’uso delle edizioni esistenti, la ri- cognizione completa dei testimoni manoscritti (con circa trenta codici di nuovo reperimento) e la formulazione della nuova teoria sulle vicende storiche che hanno portato alla disseminazione del materiale omiletico cromaziano. O P E N A C C E S S - E D I P U G L I A www.edipuglia.it O P E N A C C E S S - E D I P U G L I A www.edipuglia.it 6 MARIANNA CERNO 1. Il vescovo Cromazio e la sua produzione letteraria Le poche testimonianze dei contemporanei su Cromazio, vescovo di Aqui- leia dal 388 al 408 1, si devono a Girolamo, Giovanni Crisostomo e Rufino di Concordia. Parole di stima, ammirazione e riconoscenza accomunano le lettere e le dediche di questi autori, suoi amici, che restituiscono l’immagine di una guida spirituale per tutta la comunità, esemplare ma anche affettuosa e rassicu- rante, un «santo padre» nel senso più pieno della parola (sanctus papa lo chiama Girolamo in più occasioni). Nei primi anni Settanta del IV secolo, con l’arrivo ad Aquileia di un Girolamo arricchito dall’esperienza di Treviri e della Gallia, si forma nella città un circolo ascetico gravitante attorno alle figure dello stesso Stridonio e di Cromazio: un gruppo sui generis, vicino alla spiritualità cenobitica ma non determinato da al- cuna regola né insediato in una fondazione, e anzi aperto anche alle donne, un modo di aggregazione collettiva che ispira anche Rufino nella creazione delle nuove comunità monastiche a Roma e in Palestina 2. Impegnato anche sul fronte culturale oltre che su quello religioso, Cromazio invita con insistenza tanto Girolamo quanto Rufino a tradurre in latino i Padri orientali e a commentarli, affinché il pensiero di questi si diffonda in Occidente, e sostiene anche materialmente tali imprese. Coinvolto suo malgrado nella aspra disputa sorta tra i due sulla questione origenista, Cromazio si pone (invano) come una sorta di mediatore fra i due avversari, un tempo amici. Nel 381, Aquileia viene scelta come sede del concilio nel quale Ambrogio pone sostanzialmente fine alla crisi ariana: ancora presbitero, Cromazio affianca l’allora vescovo aquileiese Valeriano in questa occasione, tenendo due discorsi trasmessi dagli atti conciliari. Succedutogli pochi anni dopo sul soglio vescovile, e forse consacrato dallo stesso Ambrogio secondo le consuetudini ecclesiastiche locali, Cromazio guida una comunità forte in un periodo di pace e di concordia 1 Una breve ma efficace presentazione della biografia e della personalità di Cromazio è in S. Tavano, Sulle nuove omelie di Cromazio di Aquileia, Memorie storiche forogiuliesi 46, 1965, 137- 143; J. Lemarié, «Chromatius redivivus», in P.F. Beatrice, A. Persic (cur.), Chromatius of Aqui- leia and His Age. Proceedings of the International Conference (Aquileia, 22nd-24th May 2008), Turnhout 2011, 269-80: 278-280; un inquadramento più particolareggiato in J. Lemarié (ed.), G. Trettel, G. Cuscito (trad.), Cromazio, vescovo di Aquileia. Sermoni, Roma-Gorizia 2004, 24-37 e in J. Lemarié (ed.), H. Tardif (trad.), Chromace d’Aquilée. Sermons, I (Sermons 1-17A), SCh 154, Paris 1969, 41-54 (d’ora in poi Lemarié, Editio minor I), con un approfondimento sullo stile omi- letico e la teologia sottesa ai sermoni a 55-81. 2 Sull’ispirazione «monastica» di Cromazio cfr. Tavano, Sulle nuove omelie cit., 142; sul ruolo di tramite svolto da Girolamo e Rufino nelle relazioni fra Aquileia e la Palestina cfr. Y.-M. Duval, Aquilée et la Palestine entre 370 et 420, in Aquileia e l’Oriente mediterraneo, Udine 1977, 263- 322: 267-289. O P E N A C C E S S - E D I P U G L I A www.edipuglia.it O P E N A C C E S S - E D I P U G L I A www.edipuglia.it I SERMONI DI CROMAZIO, VESCOVO DI AQUILEIA (388-408) 7 religiosa, che precede quello rovinoso delle invasioni dei Goti e delle nuove controversie teologiche. Queste e poche altre notizie biografiche, talora incerte, sono rimaste del ve- scovo di Aquileia Cromazio, la cui memoria nel medioevo era molto più limi- tata e piuttosto confusa rispetto a oggi, nonché collegata esclusivamente ai Tractatus in Evangelium Matthaei (CPL 218), l’esposizione ordinata del primo Vangelo. I Tractatus sono un’opera esegetica realizzata in tarda età, successiva alla redazione dell’omologo commento geronimiano e rimasta incompleta, forse per la sopraggiunta morte del vescovo. Cromazio aveva concepito i Tractatus come occasione per la meditazione personale, ma quest’opera, nota come cro- maziana lungo tutto il medioevo e oggetto di una editio princeps nel XVI se- colo 3, costituisce solo una parte della produzione letteraria del vescovo di Aquileia. Dall’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso, infatti, sono stati fortuno- samente ritrovati i sermoni, i pezzi omiletici che Cromazio proponeva ai suoi fe- deli nelle celebrazioni liturgiche: una testimonianza vivida del modo in cui il vescovo portava quotidianamente avanti la propria attività pastorale ad Aqui- leia. Opposti ai Tractatus per la loro natura di scritti occasionali e per lo stile sem- plice e concreto con cui Cromazio si rivolge a tutti i fedeli spiegando il Nuovo Testamento, i sermoni sono forse la trascrizione della viva voce del vescovo, oppure una sorta di minuta che la segreteria patriarcale o forse lo stesso Cro- mazio si preoccupava di tenere nell’archivio ecclesiastico di Aquileia 4.