Sfruttamento E Gestione Delle Risorse Animali a Muro Leccese (Lecce
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Atti 8° Convegno Nazionale di Archeozoologia (Lecce, 2015), pp. 211-219. DOI Code: 10.1285/i9788883051487p211 CLAUDIA ABATINO Sfruttamento e gestione delle risorse animali a Muro Leccese (Lecce): aspetti economici e sociali Exploitation and management of animal resource at Muro Leccese (Lecce, Italy): economic and social aspects La ricerca archeologica a Muro Leccese è stata avviata nel 1999 quando, in occasione del restauro del Palazzo del Principe, gli scavi archeologici hanno sin da subito messo in risalto le potenzialità del centro storico, tanto da ritenere imprescindibile la valorizzazione e la tutela di questo patrimonio culturale. Muro Leccese fornisce utili informazioni per comprendere le dina- miche storiche del Salento tra Medioevo e Rinascimento (XVI-XVII secolo d.C.), momento in cui in questo territorio vi era una pericolosa minaccia rappresentata dall’invasione turca. L’obiettivo preposto di questo lavoro è quello di ricavare informazioni sulla gestione delle risorse animali da parte dei contadini del Borgo, cercare di comprendere anche che tipo di alimentazione avessero, confrontando le loro consuetudini alimentari con quelle della famiglia nobiliare che risiedeva nel Palazzo del Principe. Dallo studio emerge che la dieta degli abitanti di “Borgo Terra” fosse basata prevalentemente sul consumo delle quattro prin- cipali specie domestiche, mentre la caccia e la pesca non ricoprirono un ruolo rilevante nell’economia; al contrario, nel Palazzo sono stati recuperati diversi resti di pesci e molluschi di ottima qualità. The archaeological research at Muro Leccese started in 1999 when the University of Salento was invited to participate in the restoration of the Prince’s Palace. The archaeological excavations immediately brought into evidence the potentials of the Old Town and therefore the importance to promote and protect that particular cultural heritage. Muro Leccese delivers useful information for the understanding of historical dynamics in the region between the Middle Ages and the Renaissance (16th-17th c. AD), a period marked by the dangerous threat of the Turkish invasion. The designated target of this work is to obtain information on the management of animal resource by the farmers of the village (Borgo Terra), in order to understand the diet they followed, as well as to confront their diet with those of the noble family that resided at the Prince’s Palace. The study shows that the diet of the inhabitants of Borgo Terra was based mainly on the four major domestic species, while hunting and fishing did not play an important role in the economy. Alternatively, various remains of fish and shellfish of excel- lent quality were found within the compounds of the Palace. Parole chiave: XVI-XVII sec., Archeologia urbana, Animali domestici, Tacchino. Keywords: 16th-17th centuries, Urban archaeology, Domestic animals, Turkey. ORIGINE ED EVOLUZIONE DI BORGO TERRA lui che concederà Muro nel 1438, elevata a principato, a Florimonte Protonobilissimo, probabile fondatore Le indagini archeologiche nella città di Muro Lec- dell’attuale Borgo Terra. Nel XV secolo fu costruita una cese, piccolo centro della penisola salentina, sono state cinta muraria e un fossato che delimitavano un’area di avviate nel 1999 in occasione del restauro del Palazzo circa un ettaro di terreno e, non molto tempo dopo, fu del Principe, sotto la direzione del Prof. Paul Arthur del costruito anche il castello nell’angolo sudorientale della Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Sa- cinta muraria (Fig. 1). Tra i fattori che hanno determi- lento. Le fonti scritte riguardo la città di Muro Leccese nato la formazione di Borgo Terra vi fu la volontà del- scarseggiano fino al 1250 quando Ludovico de Monti, le famiglia feudataria di riorganizzare i loro possedi- barone di Corigliano d’Otranto, è attestato come signo- menti agricoli e di controllare sia la manodopera che la re di Muro. Nel 1380 Muro viene citata in un documen- produzione, ma anche la necessità dovuta alla minaccia to come Terra e Corte Regia da Luigi d’Angiò, aggrega- dell’invasione da parte dei Turchi, che nel 1480 arriva- ta al Principato di Taranto. Successivamente passa in rono ad occupare la città di Otranto per essere poi defi- eredità a Giovanni Antonio Orsini del Balzo, principe nitivamente respinti l’anno successivo (Arthur, Bruno di Taranto e primo marito di Maria d’Enghien ed è 2007). Università del Salento, via Dalmazio Birago 64, 73100 Lecce; [email protected] 212 C. Abatino Fig. 1. Pianta di Borgo Terra (da Arthur, Bruno 2007). L’ANALISI DEI REPERTI FAUNISTICI Il materiale analizzato è stato rinvenuto all’interno dei due sili XVII e LXV1 (Fig. 2), situati rispettivamente nelle aree di scavo V e VIII di Borgo Terra, i quali furono Fig. 2. Rilievo del silo LXV (LAM - Laboratorio di Archeologia Medievale, colmati intenzionalmente tra la fine del XVI secolo ed Università del Salento). il primo quarto del XVII secolo d.C. Osservando i risul- tati del calcolo del numero dei resti (NR) e del numero Lo studio del materiale in esame ha consentito im- minimo di individui (NMI), per ogni taxon, si riscontra portanti considerazioni sulla gestione delle risorse ani- che il materiale è caratterizzato, in entrambi i conte- mali e sull’alimentazione degli abitanti del borgo. Tra sti, soprattutto dalla presenza delle principali categorie le categorie dei principali animali domestici rinvenute domestiche: bovini, caprovini, suini e pollame (Tabb. 1, all’interno dei due sili, la più rappresentata è quella dei 2). Scarsi sono i resti di animali selvatici, rappresentati caprovini, a cui corrisponde il 55,1% del NR, seguiti dai da frammenti attribuibili a volpe, lepre e tasso, mentre suini con il 26,5%, dal pollame con il 16,9% ed infine dai una modesta quantità di reperti testimonia il consumo bovini con il 1,5% (Tab. 3). Dall’analisi della distribuzio- di anatidi, anseridi e columbiformi. Il buono stato di ne degli elementi anatomici (Tab. 4) si può constatare conservazione dei reperti ha permesso anche il ritro- l’elevata presenza degli elementi che compongono il vamento di alcuni frammenti di guscio d’uovo ed un cranio per bovini, caprovini e suini. Considerando le buon numero di resti appartenenti a specie marine, tra variazioni delle percentuali relative alle varie parti ana- cui molluschi ed echinodermi. All’interno del silo LXV tomiche per gli caprovini, si evince un consumo mag- è stata riscontrata anche una grande quantità di mala- giore delle porzioni riferibili agli arti anteriori (27,5%) cofauna terrestre. Si tratta di un centinaio di resti at- rispetto a quelli posteriori (12,9%). Anche nei suini l’arto tribuibili alla chiocciola borgognona e di una notevole anteriore è più rappresentato dell’arto posteriore, con quantità di lumache rigatelle. percentuali rispettivamente del 20,2% rispetto al 14%. Per i bovini il numero esiguo di frammenti non permet- 1 Il materiale osteologico dell'area V è stato recuperato all'interno del te di poter avanzare ipotesi sulla tendenza al consumo silo XVII (UUSS 2067, 2081, 2084, 2086), mentre quello dell'area VIII di alcune parti rispetto ad altre. Il bue è rappresentato nel silo LXV (UUSS 3716, 3735, 3739, 3741). Sfruttamento e gestione delle risorse animali a Muro Leccese 213 MEDIOEVO E POST-MEDIOEVO Taxa NR % NMI Taxa NR % NMI Animali domestici Animali domestici Bue - Bos taurus 4 1,0% 2 Cavallo - Equus caballus 1 0,2% 1 Pecora o Capra - Ovis vel Capra 121 10 Bue - Bos taurus 7 1,7% 3 Pecora - Ovis aries 26 39,2% 10 Pecora o Capra - Ovis vel Capra 211 14 Capra - Capra hircus 4 2 Pecora - Ovis aries 34 59,7% 7 Maiale - Sus domesticus 124 32,2% 7 Capra - Capra hircus 8 3 Pollame - Gallus gallus 32 8,3% 5 Maiale - Sus domesticus 69 16,3% 7 Animali selvatici Cane - Canis familiaris 1 0,2% 1 Volpe - Vulpes vulpes 20 5,2% 3 Gatto - Felis catus 1 0,2% 1 Lepre - Lepus sp. 1 0,3% 1 Pollame - Gallus gallus 91 21,5% 7 Avifauna Tacchino - Meleagris gallopavo 1 0,2% 1 Avifauna ind. - Aves ind. 12 3,1% - Totale 424 Anatra ind. - Anas sp. 4 1,0% 1 Animali selvatici Cornacchia grigia - Corvus cornix 17 4,4% 4 Volpe - Vulpes vulpes 1 20,0% 1 Gazza - Pica pica 1 0,3% 1 Lepre - Lepus sp. 3 60,0% 1 Oca ind. - Anser sp. 1 0,3% 1 Tasso - Meles meles 1 20,0% 1 Molluschi terrestri Totale 5 Rigatella - Eobania vermiculata 16 4,2% 16 Microfauna Molluschi marini Roditori ind. - Rodentia ind. 1 - 1 Riccio marino - Paracentrotus lividus 1 0,3% 1 Avifauna Cardio - Cerastoderma edule 1 0,3% 1 Avifauna ind. - Aves ind. 18 64,3% - Totale determinati 385 39,1% Anatra ind. - Anas sp. 5 17,9% 1 Coste 301 50,3% Piccione ind. - Columba sp. 5 17,9% 3 Vertebre 78 13,0% Totale 28 Frammenti indeterminabili 220 36,7% Ittiofauna Totale Indeterminabili 599 60,9% Cefalo comune - Mugil cephalus 1 - 1 Totale 984 Molluschi terrestri Tab. 1. Borgo Terra, area V, silo XVII: elenco delle specie determinate e Rigatella - Eobania vermiculata 2177 - 2177 relativo numero dei resti (NR) e numero minimo di individui (NMI). Chiocciola borgognona - Helix pomatia 129 - 129 Molluschi marini da soli 11 frammenti ed il NMI calcolato è pari a 3, di cui Riccio marino - Paracentrotus lividus 16 4,9% - un individuo giovanile, uno subadulto ed uno adulto. Patella - Patella caerulea 3 0,9% 3 I resti di caprovini sono riferibili ad almeno 22 indi- Murice - Bolinus brandaris 2 0,6% 2 vidui, di cui 2 neonati, 9 giovanili, 3 subadulti, 7 adulti e Mitilo - Mytilus galloprovincialis 303 93,5% 65 1 senile. I dati relativi all’età di morte ottenuti dall’ana- Totale 324 lisi della fusione delle epifisi delle ossa lunghe (Bullock, Totale determinati 3089 81,0% Rackham 1982) dimostrano che il 21% degli individui Coste 344 47,4% veniva macellato entro il primo anno di età, il 69% ve- Vertebre 92 12,7% niva invece macellato tra il secondo e il terzo anno di Frammenti indeterminabili 289 39,9% età, mentre solo il 10% veniva abbattuto oltre il terzo Totale Indeterminabili 725 19,0% anno.