VARESEFOCUSVA R E S E F O C UGENNAIO S 2012 ANNO XIII - N.1

Puubbblicità d’’eppooccaa dellll’inndduussttrriiaa vvaarreessiinaa

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB (VARESE) Sosteniamo le Imprese Unione degli Industriali partendo dalle più piccole. della Provincia di Varese teamwork-eu.it

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Ritrovata sobrietà inizio d’anno è tradizionalmente il momento nel quale si fanno le previsioni su come L’dovrebbe dipanarsi l’economia. Le proiezioni si sprecano, al punto da generare a volte confusione per la contradditorietà delle stesse. La Germania si indebolirà? Allora l’Italia ha da temere per la diminuzione delle proprie esportazioni. Negli USA torna a crescere l’occupazione? Allora si può sperare di esportare di più in quel mercato. E così via. Il fatto è che questo tipo di previsioni rischia di essere un approccio vecchio alla novità di un mercato globale che si muove con rapidità tale da essere sfuggente. Chi avrebbe immaginato, ad esempio, conseguenze così pesanti sui sistemi economici in dipendenza della speculazione finanziaria che il forte indebitamento degli Stati ha portato con sé negli ultimi tempi? Tra le luci e le ombre delle previsioni tradizionali, per l’Italia sembra potersi cogliere un Giovanni Brugnoli segnale incoraggiante nella ragionevole possibilità che si affaccino finalmente quelle riforme, da lungo tempo invocate, finalizzate ad avviare il paese verso un risanamento non effimero del debito pubblico e ad imprimere nuovo impulso alla crescita economica. Riforme non più episodiche, ma strutturali. Le riforme che l’Italia sta intraprendendo sono epocali. Da quella delle pensioni e del mercato del lavoro, entrambe finalizzate a superare l’attuale contrapposizione tra sicurezza delle generazioni più anziane e incertezza delle più giovani, a quella della distribuzione commerciale, delle professioni e dei servizi pubblici locali, dalle quali ci si attende una iniezione di concorrenzialità a beneficio dei consumatori. Si tratta di riforme destinate ad allineare il nostro paese alle regole già vigenti in altri paesi industrializzati, specialmente quelli dell’Unione Europea. A creare in altri termini condizioni di maggiore parità che rendano l’Italia più moderna e competitiva. In un contesto continentale nel quale poter esercitare un ruolo più attivo sia sotto il profilo istituzionale, sia sotto quello del partenariato economico. Quando si affrontano riforme di grande portata, è normale che si affaccino criticità e resistenze. Che vi siano soddisfatti e scontenti. E’ anche da mettere i conto il fatto che, trattandosi di riforme che incidono su uno status quo molto cristallizzato, non possiedano da subito il valore della perfezione e che richiedano quindi aggiustamenti. Si tratta in ogni caso di riforme dai più riconosciute come necessarie per modificare proprio uno status quo che assegna al nostro paese una posizione molto defilata nella classifica internazionale della cosiddetta “libertà economica”, la quale misura il grado di appetibilità dei diversi paesi nella scelta riguardante l’allocazione degli investimenti produttivi. Le aspettative di cambiamento sono elevate. L’auspicio è che le riforme vengano fatte rapidamente, ancorché con tappe successive ma ravvicinate e che si facciano in tutti i campi, nessuno escluso. Quella che abbiamo davanti non può che essere una stagione di ritrovata sobrietà, nella quale investire di più sul futuro risparmiando sulla spesa corrente. Come fa il buon padre di famiglia. La ricetta è ancora quella.

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VA R E S E FO C US Periodico di economia, politica, società, costume, arte e natura in provincia di Varese.

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Richiedi il tuo abbonamento gratuito online collegandoti al sito Focus www.varesefocus.it 4 Neet Generation - Non ho tempo! Impaginazione Olga Moia - Gavirate (Va) Tel. 0332 742552 Economia Fotolito e stampa Litografica S.r.l. Via L. Da Vinci, 9 - 20012 Cuggiono (Mi) 13 La posta in gioco in una UE che Tel. 0331 889601 cambia vestito Gestione editoriale 15 Acqua, la gestione resta Servizi & Promozioni Industriali Srl pubblica Via Vittorio Veneto, 8/E 21013 Gallarate (Va) - Tel. 0331 774345

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“Varesefocus” ospita articoli e opinioni che possono anche non coincidere con le posizioni Viviana Maccecchini, Maria Postiglione. ufficiali dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Valore di abbonamento annuo Segreteria di redazione: Euro 20,00 (nell’ambito dei servizi istituzionali dell’editore) Si ringrazia Parlamondo Srl di Gallarate per le traduzioni in inglese. MARIO Scienza Gourmet 17 Artico, continua lo scioglimento 63 Il miele d’acacia Dop sfida il dei ghiacci tartufo d’Alba 19 Staminali per ossa e cartilagine Costume 38 66 I perchè dei nomi 17 Arte 47 Nuova strada tra Uboldo e 70 Un restauro “varesino” per il Origgio salotto di Milano 48 Nel 2018 unificate le stazioni 73 Se questo è un uomo ferroviarie a Varese 76 A Federico Palerma il Premio 50 50 anni dell’Ordine Architetti Maccagno 77 Mostre e appuntamenti High Tech 23 Il cellulare per pagare il caffè Storia 81 I Borghi di Varano, patrioti e Università imprenditori del cotone 26 Università Cattaneo Osservatorio India Di moda 52 85 Necessari Accessori Formazione Sport 29 In classe parlo inglese Foto dal mondo 88 Pallamano Cassano: vincere per 52 Un drago a forma di lanterna 32 La scuola degli slogan concreti amore della maglia illuminato in un lago a una fiera Vita associativa del tempio a Kunming (Cina) 90 L’indomito agonismo del 34 Un progetto dell’Unione Stringer Shanghai/Reuters volovelista Industriali per promuovere l’internazionalizzazione Provincia da scoprire Motori 54 L’industria varesina nei 93 Lancia Voyager: monovolume Territorio manifesti d’epoca extra large 38 Era una notte buia e In libreria tempestosa... Gita a... 58 Remeron, nel cuore misterioso 94 Varese in... lake 43 Gavirate-Besozzo: partiti i della montagna lavori del primo lotto 45 30 kmh a Saronno. Un bilancio

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In inglese “Not in Employment, Education or Training”. Tradotto in italiano: giovani tra i 15 e i 29 anni che né studiano, né lavorano. Un fenomeno in espansione a Varese dove i ragazzi Neet sono 22mila, il 17%. Uno dei peggiori dati in Lombardia.

ietro una statistica ci sono nomi, e, cuffie dell’iPod nelle orecchie, cerca di D volti e storie. Così quando la Il 65% dei Neet varesini, capire cosa vuol fare da grande sdraiato Camera di Commercio di Varese, non solo è disoccupato e sul letto: apatico. Luca (22 anni) che a basandosi su dati di Italia Lavoro, ci non studia, ma non cerca testa bassa torna a casa a piedi dice che in provincia il 17% dei giovani nemmeno un lavoro. dall’ennesimo incontro infruttuoso in né lavora, né studia, ognuno si può un’agenzia di lavoro, dove avrebbe immaginare le scene un po’ come vuole. accettato qualsiasi occupazione, e forse Le istantanee verosimili possono essere varie. Per proprio per questo, non l’ha trovata: deluso. Anna (19 esempio Marco (27 anni) che si è laureato da un anno anni) che bacia il suo fidanzato (20 anni) su una

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Il record negativo svelare quale essa sia) lombardo del territorio oppure accontentarsi e, varesino sui Neet in quantomeno, cominciare ad adattarsi alle richieste possesso di laurea: FOCUS sono il 18,6%. di quello che chiamano mercato occupazionale: disillusa. Esempi immaginari, ma forse neanche tanto, tutti riassumibili con una sigla Neet: Not in Employment, Education or Training. In pratica, giovani tra i 15 e i 29 anni, che né studiano, né lavorano. Che nel Varesotto sono 22.000. Un dato che pesa come un macigno sul futuro di un territorio. Tanto più se quest’ultimo ospita due università, a dimostrazione delle risorse investite sul domani delle nuove generazioni. 22.000 giovani che non fanno nulla è come una città grande come Cassano Magnago completamente ferma e arresa. Molto più che un campanello d’allarme perché, al di là dei paragoni con altre province, quello varesino è un dato che di per sé esprime sfiducia, rassegnazione, magari in certi casi pigrizia, ma anche mancanza di una bussola o di punti di riferimento condivisi e accettati. Per chi ha ancora tutta una vita da costruire la mancanza di prospettive trasforma la difficoltà personale in problema collettivo. “Il dato forse più preoccupante - spiega a Varesefocus Manuela Samek Lodovici, dell’Istituto Ricerche Sociali di Milano e docente dell’Università Carlo Cattaneo-LIUC - è che tra i Neet varesini il 65% non solo non studia né lavora, ma nemmeno è alla ricerca di un’occupazione”. In pratica persone che si sono arrese a non fare nulla. Punto. “Il dato della provincia di Varese è superiore a quello che si registra in generale in Lombardia dove i Neet inattivi sono il 63%”, continua l’esperta. Ma questo non è l’unico aspetto che penalizza la situazione del Varesotto rispetto a quella lombarda. Con il suo 17% di Neet, infatti, la provincia di Varese si piazza ben al di sopra del dato regionale del 15,7%. Frutto sì di una media che vede territori come quelli di Cremona (19,7%), Brescia (21,9%), Mantova (20%), messi peggio di Samek Lodovici dell’Università Varese, ma LIUC: “Siamo di fronte al anche di rischio di un futuro panchina in una piazza del centro durante la pausa performance ben impoverimento del Paese, una pranzo, perché lei un lavoro ce l’ha, ma in nero e migliori, come cicatrice intergenerazionale”. quindi sfugge a qualsiasi statistica, mentre lui tornerà a quelle di Lecco casa cercando di decidere se continuare gli studi (11,4%), all’Università dopo una serie di lavoretti, più che Bergamo (15,6%), Como (12,5%), Milano (13,1%). Non precari estemporanei: innamorati flessibili. O, ancora, solo, a preoccupare sono anche i Neet con in mano Valentina (25 anni) che spiega a suo padre quanto sia una laurea. In questo caso la provincia di Varese incerta sul continuare a seguire il sogno di una vita registra il peggior dato in regione con una percentuale (fare della propria passione un lavoro, poco importa del 18,6% di giovani dottori senza un’occupazione,

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è sì al di sopra della media lombarda, ma rimane al di sotto di quella nazionale, pari al 22,1%. Magra consolazione. Soprattutto se si pensa, FOCUS per esempio, che nelle Marche tutte le province hanno dati migliori di quello varesino. Così come sono migliori le medie di regioni come il Piemonte (16,7%), l’Emilia Romagna (15,6%), il Friuli Venezia Giulia (14,1%), la Toscana (15,5%). “Nonostante questi numeri, però, non penso si possa parlare di un caso Varese”, spiega Samek Lodovici. Semmai il problema è nazionale: contro una media lombarda del 14,9%. Roberto Caironi, “Siamo di fronte al rischio di una “I numeri testimoniano come il futuro Presidente dei Giovani cicatrice intergenerazionale. Si sta lavorativo dei giovani stia diventando sul Industriali: “Il futuro allargando il tempo di passaggio tra lo piano provinciale la priorità delle priorità”, è lavorativo dei ragazzi studio e il lavoro”. Il risultato: stata questa la reazione del Presidente del sta diventando sul piano “Conseguenze che sentiremo nel tempo Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione provinciale la priorità con i giovani che dovranno affrontare Industriali varesina, Roberto Caironi, delle priorità”. percorsi di carriera più difficoltosi, rilasciata alla stampa locale a commento dei redditi e pensioni più bassi”. In pratica dati sui Neet. “Al di là delle difficoltà “un impoverimento”: “Per la prima congiunturali - ha continuato Caironi nella sua volta - chiarisce il concetto Samek Lodovici - assistiamo dichiarazione - pochi settori eguagliano la capacità di in Italia ad un peggioramento del benessere da una crescita professionale di un’impresa manifatturiera, generazione all’altra, pur essendo l’ultima più istruita dove un giovane può entrare come semplice operaio della prima”. A calcolare il costo esatto dei Neet in (meglio se specializzato) per arrivare col tempo a Italia è stata la Fondazione Dublino che lo ha stimato poterne diventare anche un quadro, nei casi più felici intorno ai 27 miliardi l’anno. Largamente il peggior un dirigente, e perché no, fino alla possibilità, grazie dato in Europa se si pensa che al secondo posto si all’esperienza maturata, di mettersi in proprio e piazza la Gran Bretagna con 16,4 miliardi. trasformarsi lui stesso in un Per una realtà da sempre considerata ricca di imprenditore”. opportunità come Varese, però, sul sollievo di non La media lombarda Come dire: per tornare a rappresentare un caso nazionale, ha il sopravvento la dei Neet è del crescere bisogna puntare delusione di non fare eccezione, se non in negativo 15,7%, quella sull’industria. L’unica in all’interno delle aree più sviluppate del Paese come la nazionale è del grado, nonostante le difficoltà Lombardia. Al di là dei Neet, lo dimostra anche il dato 22,1%. attuali, di invertire la sulla disoccupazione giovanile tra i ragazzi che vanno tendenza del calo dai 15 ai 24 anni e che a Varese è del 20,7%. Ben più occupazionale. Giovanile e basso della media italiana del 27,8%, ma, anche in non. A dimostrarlo sono i numeri. Perché se è vero che questo caso, più alto del 19,8% lombardo. La in provincia di Varese tra il 2007 e il 2011 si è passati disoccupazione varesina è, invece, perfettamente in da un tasso di disoccupazione del 2,6% all’attuale linea con quella under 25 dell’area euro pari appunto, 5,3%, perdendo per strada 11mila addetti, è anche secondo gli ultimi dati Eurostat, al 20,7%. vero che l’unico sprazzo di luce è stato quello al quale La situazione occupazionale, però, migliora e non poco si è assistito tra il 2009 e il 2010 con un aumento del se si alza l’asticella del concetto di giovani. Se si passa 2% dei posti di lavoro. Quasi tutti attribuibili ad un dal limite dei 25 anni a quella dei 34 Varese ribalta i recupero dell’industria, con i settori dei servizi, del propri piazzamenti. È come essere di fronte ad uno commercio e del turismo fermi al palo. scalone generazionale delle fortune lavorative. In Il dato, però, è generale. Rimane il problema di questa fascia di età (25-34 anni appunto) il tasso di un’occupazione giovanile in crisi. Una pillola amara, occupazione nel Varesotto è infatti pari all’81,65%. addolcita solo dal fatto che Varese, sul fronte dei Neet, Meglio di noi, in Italia, fanno solo 5 province: Lecco,

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A Varese il tasso di Cuneo, Bolzano, Biella, THE NEET GENERATION disoccupazione tra i 15 Belluno. Con la This term refers to young people between 16 and 29 e i 24 anni è del conseguenza di un tasso years of age who are not in employment, education or training. 20,7%, che cala di disoccupazione del In Varese this category is growing and there are 22 thousand FOCUS drasticamente al 4,8% 4,8% molto più digeribile NEET young adults, the equivalent of 17% of all those in that age nella fascia di età tra i per il territorio. Non solo group. Varese has some of the worst statistics in . 25 e i 34 anni. perché è inferiore al dato According to Samek Lodovici from the Carlo Cattaneo University- generale provinciale del LIUC: “We are faced with the risk of increased Italian poverty in 5,3%. Ma anche perché è the future and this would cause intergenerational scarring”. la metà dello stesso valore che si registra tra i coetanei The average NEET statistics in Lombardy are 15.7% whilst the del resto d’Italia, dove il dato nazionale è più che national average is 22.1%. In Varese the unemployment rate doppio: pari all’11,9%. among those between the age of 15 and 24 is 20.7% and this Davide Cionfrini figure drops drastically to 4.8% in the 25 to 34 age .group.

La storia: da magazziniere a commercialista

Come reagirebbe la maggioranza dei laureati se, pezzo di carta in mano, l’unica chance lavorativa fosse di fare il magazziniere? Cosa farebbero molti giovani se, dopo le dimissioni da un posto da manager, qualcuno offrisse loro di guadagnarsi da vivere guidando un muletto? Probabilmente, nei più, vincerebbe la frustrazione. Meglio la disoccupazione, l’attesa di qualcosa di diverso. Meglio essere un Neet. Non è stato così per Marco Masci. Laureatosi nel 1996 all’Università Carlo Cattaneo-LIUC, oggi, a 39 anni, Marco ha uno studio commercialista a con una sede distaccata a Milano. Per molti ragazzi, una situazioni invidiabile. Ma quanti avrebbero accettato il suo percorso? Passi indietro compresi? “Nella mia vita – racconta Marco – ho fatto più o meno 15 lavori”. E non sempre il cambio ha comportato un salto di qualità. Dopo la discussione della tesi Marco trova lavoro in uno studio di consulenza del lavoro. Un po’ di gavetta e poi, tra il 2000 e il 2003 lo sbarco nel settore di Borsa Italiana. “Entrai grazie ad una sostituzione maternità e dopo due anni diventai financial controler italiano”. Il ragazzo piace, ma il “tempo indeterminato” non è arrivato subito. “Mi ci vollero 15 mesi tra una conferma e l’altra”. Il risultato finale, però, è premiante: Senior Financial Controler. Tradotto: un buono stipendio. “Il mio sogno allora era arrivare a essere l’amministratore delegato di un’importante realtà, ma per riuscirci dovevo acquisire più esperienze, così, a malincuore, mi dimisi”. Nuovo approdo: una multinazionale. Altro passo avanti. Ma dura poco: “Non andavo d’accordo con i vertici, diversità di vedute”. Marco dà le dimissioni senza avere un paracadute. Non vuole però stare a casa nemmeno un giorno. Unica alternativa, un posto da magazziniere. Un problema per molti, non per Marco. “Accettai, anche se lo stipendio era meno della metà di quello di prima”. Dalle decisioni strategiche aziendali prese a stretto contatto con i vertici internazionali di una società, alla necessità di imparare a guidare un muletto. “Ci misi due settimane, alla fine ero un drago”, racconta Marco che ancora oggi non si pente di quella scelta: “Non avrei mai accettato di stare fermo a casa senza fare nulla. Era maggio, difficile trovare qualcosa prima della pausa estiva”. Volontà, determinazione, umiltà. Caratteristiche che pagano. L’esperienza di Marco lo dimostra. Dopo due mesi dal magazzino viene spostato in amministrazione, di cui diventa in poco tempo responsabile. Bastano 6 mesi e lo nota un’azienda meccanica di Castronno. Marco cambia ancora lavoro: “Era una società che fatturava diversi milioni di euro. Una bella realtà, in poco tempo divenni il numero tre, subito dietro al vertice dell’azienda guidata da padre e figlio”. Intanto, però, Marco studia da commercialista. Ed è questo il suo presente. Nel 2005 l’apertura dello studio a Busto Arsizio, poi nel 2011 quella della filiale a Milano: “Seguiamo diverse realtà e alcuni personaggi famosi”. E quando ripensa a quel lavoro da magazziniere? “Mi ricordo le pause pranzo con i miei cinque colleghi sudafricani. La difficoltà di capirsi con la lingua”. Rifarebbe tutto? “Non ho mai voluto stare fermo e così ho fatto”. Un consiglio ai giovani Neet? “Non passate mai il vostro tempo a letto a dormire. Buttatevi nel settore che vi piace”. Sapendo però, che prima di raggiungere l’obiettivo, bisogna magari mettere in conto qualche passo indietro. (D.C.)

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Non ho tempo!

Lo investono o lo sprecano? Come vivono il tempo libero i giovani di oggi.

on sono (ancora) bamboccioni e non come tutte le iniziative sostenute Nsono (già) nativi digitali. E' senza I dati della dall'InformaGiovani varesino. Il risultato di definizione - perché “Millenials” li nomina, ma campionatura uno studio del 2010, curato con metodo non li descrive - quella generazione che va confermano la scientifico dall'Università dell'Insubria, dai 18 ai 25 anni, che deve fare i conti da percezione dei all'interno del Progetto Mosaico, che in gran una parte con un mondo in spasmodica professionisti parte si basava sull'elaborazione di evoluzione dalle potenzialità praticamente del settore. questionari stilati direttamente dai giovani. infinite, dall'altra con una diffusa delusione, Come vivono i ragazzi la città e come la disillusione, nei confronti di quei valori ieri vedono? Questa la domanda. Chiara considerati fondanti, ereditatati da mamma e papà. l'esigenza: per studiare una proposta ad hoc, è Come vivono questi ragazzi? Dati inquietanti sul numero imprescindibile avere un quadro chiaro della situazione di giovani che non studiano e non lavorano - e spesso di fatto, una mappatura del panorama cittadino. Ad non per scelta - impongono una riflessione. Su come si illuminarci sui risultati è Elena Emilitri, responsabile sentano, come si relazionano con società, economia, dell'InformaGiovani del Comune di Varese, che ci politica. Ma, senza addentrarci in un percorso di evidenzia subito un limite operativo. I dati confermano la massimi sistemi, ci poniamo domande concrete. Sull'uso percezione dei professionisti del settore senza grandi del tempo, ad esempio: viste le premesse, cosa fanno i sorprese: il che, se da una parte sostiene con certezza la ragazzi del loro tempo? Lo abbiamo chiesto a tre esperti bontà del lavoro svolto a favore del mondo giovane (e “del settore”, ben consapevoli che ciascun punto di vista anche la sensibilità degli operatori, verrebbe da non esaurisca la questione ma sia senz'altro osservatorio aggiungere), dall'altra offre pochi spunti di novità su cui privilegiato basato su un contatto diretto con il mondo lavorare per creare nuovi strumenti. giovanile. In generale, la ricerca evidenzia un mondo piuttosto COME LA VEDI? omogeneo (la campionatura si Trionfa la “Realtà e tendenze della condizione giovanile a Varese. basa sulla città Varese, ma i normalità e la Il giudizio dei giovani sulla città”. Un sottotitolo risultati sono facilmente altisonante per una ricerca, in realtà, molto concreta, applicabili alla provincia): nel spontaneità.

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tempo libero i ragazzi sono molto simili. Varese ha “le un'autonomia. Non si tratta più di una scelta Non troppa cultura, non troppa informatica: personale, ma di condizioni reali che limitano trionferebbe la normalità, non capacità, ma psicologicamente la gestione positiva del necessariamente mediocrità; le eccezioni non si applica”. tempo. FOCUS verso cui rivolgere proposte artistiche, sono Se un problema c'è, la soluzione non può una minoranza. Si confermano le attività essere semplicistica e non è certo semplice. tradizionali, spontanee, come il ritrovarsi nei vari locali, Favorire la partecipazione attiva dei ragazzi, far bar, pub o la consuetudine delle “vasche” del sabato. emergere i loro talenti è sicuramente un buon punto di In testa alle attività giornaliere, ci sono il Computer partenza. Come ci racconta Emilitri, i progetti studiati da 18,89% (un dato che ad un anno di distanza potrebbe InformaGiovani ne sono un esempio: dal coinvolgimento essere variato e che viene auto stimato dai più in una di giovanissimi architetti nella realizzazione della nuova media di 1-3 ore al giorno), Sport 12,93%, sede, fino a iniziative ormai note. I ragazzi non sono Musica10,78%. Stupisce, subito dopo le attività all'aria meri fruitori ma coinvolti in prima persona aperta (10,33%) o in piazza con gli amici (9,96%) una nell'organizzazione dei vari eventi. Le foto di queste buona percentuale di tempo dedicata allo shopping pagine, ad esempio, sono (9,32%). firmate da Jessica Musto e Un secondo aspetto è la percezione nei confronti della Paola Truglia, due giovanissime La delusione, propria città. Il giudizio è molto diverso a seconda coinvolte sia nella redazione l'esasperazione, dell'osservatore: il varesino è ipercritico nei confronti di del progetto Notturno Giovani, la poca abitudine casa propria. Chi viene da fuori, ne apprezza la che nella giuria del concorso al tempo libero piacevolezza. Nel complesso, per dirla con un giudizio Va sul Palco. E, ormai, anche portano a una scolastico, la città ha “le capacità ma non si applica” e, fotografe. cattiva gestione in ogni caso, non sarebbe un posto per giovani. I dello stesso. ragazzi valutano i coetanei come snob e borghesi: un DOMANDE E RISPOSTE giudizio che ironicamente suona piuttosto snob. Sia come responsabile della Niente, però, che si discosti in modo così netto dalle pastorale giovanile di Busto Arsizio, sia come assistente abitudini degli over 35, nel complesso. del Centro Giovanile Stoà, Don Alberto Lolli è in contatto Quello che però emerge in maniera chiara è il clima rinunciatario generalizzato. Lo spirito critico c'è. Manca la propositività. Un esempio? L'interesse nei confronti della politica. Non intesa come ideologia, ma come impegno attivo nel proprio tempo libero. Dalla ricerca e dall'osservazione emerge una lontananza del mondo giovanile, come se, a quei problemi oggi comunemente intesi, non si potessero offrire soluzioni personali. Su questo, va detto, lavorano gli educatori. “La prima volta fallo per amore. Favorire la Vota consapevolmente” era il partecipazione titolo di un incontro dedicato attiva dei ragazzi, nell'aprile scorso ai far emergere i neodiciottenni che si loro talenti. accostavano al voto. Eccezione nella regola, il volontariato: nei confronti di questo tema, i ragazzi si rivelano più impegnati. Un dato che potrebbe essere letto come un risultato del fruttuoso lavoro del Cesvov sul territorio o magari come una risposta etica spontanea alla crisi economica. Di certo nella gestione del tempo, va considerato un punto fermo: il futuro per i ragazzi è un'incognita. La disoccupazione è una prospettiva reale per necessità e questo non favorisce di certo lo sviluppo di

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questo. Il dovere degli adulti è quello di studiare proposte adeguate e stimolare i ragazzi. La risposta di Don Alberto è ovviamente la Fede. Ma il metodo è spendibile in tutti gli ambiti. FOCUS LA DISCIPLINA CHE AIUTA Quasi il 65% dei giovani varesini sostiene di praticare uno sport. Abbiamo chiesto quindi un parere al rappresentante della disciplina varesina per antonomasia, Michele Lo Nero, presidente del Consorzio Varese nel Cuore, da due stagioni alla guida della Pallacanestro Varese. “Sicuramente” racconta “sono moltissimi i giovani che si avvicinano al basket”, ma l'offerta varesina è molto ricca, i ragazzi sono portati a variare e sempre più difficilmente si fidelizzano. Certo, ci sono gli appassionati, anche per tradizione familiare, ma le mille Lo sport è amato, costante con il mondo dei opportunità portano a ma le mille Studiare proposte giovani. La sua lettura sperimentare diverse adeguate e stimolare opportunità portano parte dall'osservazione dei attività. Lo sport li educa a sperimentare e a i ragazzi a dare fatti, anche a livello fisicamente, li tempra e li delle risposte al nazionale: dal disagio aiuta a socializzare. Da un non fidelizzarsi. proprio disagio. evidente di chi scende in punto di vista cestistico, piazza a manifestare, al nello specifico, il rilancio che si vuole dare alla desiderio di cambiamento Pallacanestro Varese, e non solo alla prima squadra, ha di molti. “In termini valoriali” sottolinea “potremmo portato ad un avvicinamento positivo delle famiglie, e definirlo bisogno di giustizia.” In pratica, è evidente un quindi dei giovani, allo sport e al tifo. desiderio di qualcosa di diverso da quanto ereditato dai Riguardo al tema, però, c'è un secondo aspetto da non genitori che si dimostra in svariati modi, ma spesso sottovalutare in un territorio che vede importanti nell'aggressività. istituzioni sportive, di svariate discipline, anche nel Quella che Don Alberto “sente” tutti i giorni è una mondo dei disabili. La possibilità di trovare uno sbocco domanda di senso da parte dei giovani ma secondo la occupazionale in questo campo. “Lavorare nello sport” sua esperienza, dove c'è una proposta spirituale o sottolinea Lo Nero “è una strada percorribile, ma culturale adeguata, i giovani rispondono. Con una difficile”. Molto l'impegno necessario, scarsa inizialmente difficoltà: questo linguaggio (che sia quello del writer o la remunerazione, pochi i posti. Ma se la passione del manifestante) va interpretato. sorregge, la via non è impraticabile. Per quanto riguarda la gestione del tempo, ci sono degli Silvia Giovannini ostacoli a questa risposta. Sul nostro territorio, la cultura del lavoro consolidata per tradizione oggi si scontra o www.informagiovanivarese.info con la mancanza di occupazione o con condizioni www.stoabusto.it deludenti per i ragazzi. La delusione, l'esasperazione, la www.pallacanestrovarese.it poca abitudine al tempo libero (che fin da bambini è limitato da mille attività) porta ad una cattiva gestione di

Coltiviamo la creatività

Si chiama RE.SEED ed è un nuovissimo progetto promosso dal Comune di Varese e da InformaGiovani. Un nome decisamente ben augurale, per la semina di talenti, che siano linfa della società. In realtà, però, non si tratta di sola metafora: oggetto dell'iniziativa sono proprio giardini ed aree verdi. Green design e approccio “verde”, multidisciplinare e sostenibile, rivolto ai giovani tra i 18 e i 25 che coinvolgerà diversi partner istituzionali e non. Tutte le informazioni sono sul sito di InformaGiovani.

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Economia

La posta in ECONOMIA gioco in una Ue che cambia vestito Fiscal Compact, pareggio di bilancio, fattori rilevanti, Intanto la premessa, il cappello generale: “E’ da quando è accordo intergovernativo, Esm, Bce: acronimi e nato l’euro - spiega Andrea Santini, docente di Diritto termini su cui gli Stati dell’Unione Europea si stanno Internazionale all’Università Cattolica di Milano - che tutti additano come debole e pericolosa la scelta fatta allora di confrontando per salvare l’euro e da cui dipenderà il affidare alle istituzioni della Ue il solo coordinamento futuro di ogni cittadino. Più di quanto si pensi. delle politiche monetarie, senza che gli Stati cedano anche solo un briciolo delle competenze in ambito di ell’Unione Europea si sta giocando politica economica”. Un nervo scoperto “N una partita importantissima a cui da un decennio circa “che prima o poi l’opinione pubblica italiana dovrebbe Pareggio di bilancio: doveva presentare il conto in un prestare più interesse e maggiore l’obiettivo di obbligare gli momento di forte crisi”. Ed eccoci qui: attenzione”. Non foss’altro perché, spiega stati ad essere più con i mercati che mettono a rischio la Alberto Malatesta, docente di diritto disciplinati nella gestione stabilità di molti Stati, la tenuta dei loro internazionale alla facoltà di dei conti pubblici con un conti e di riflesso l’esistenza della stessa Giurisprudenza dell’Università Carlo rapporto deficit/Pil moneta unica. Di fronte a questo attacco, Cattaneo-LIUC, “il risultato finale inciderà tendente allo zero. continua Santini, i membri della Ue e molto sulla quotidianità di ognuno di noi”. soprattutto della zona euro avevano due Soprattutto a livello di portafoglio, è il caso scelte: “O cedere alle istituzioni di aggiungere. comunitarie la sovranità economica, dando così vita ai Un esempio? Nelle trattative in atto a Bruxelles per adottare veri e propri Stati Uniti d’Europa, oggi ancora nuove regole in grado di salvare l’euro, c’è l’ipotesi di impensabile, oppure trovare una soluzione di obblighi più stringenti per diminuire il debito dei singoli Stati. compromesso con un maggior coordinamento nei vincoli Uno dei punti deboli dell’Italia, che ha un rapporto tra debito di bilancio che ogni Stato deve rispettare”. Il cosiddetto pubblico e Prodotto Interno Lordo del 120%. Ebbene, se Fiscal Compact, appunto. Un patto per venirsi tutti dovesse passare la più intransigente linea tedesca incontro, almeno su obiettivi comuni da perseguire. rischieremmo di dover assistere, continua Malatesta, “a Ognuno dovrà riuscire a indossare un vestito di taglia “S”, manovre finanziarie di 45 miliardi l’anno per i prossimi 10 con misure ben precise e uguali per tutti. A ciascun Stato il anni, a partire da oggi”. Tanto per dare un metro di compito di scegliere la cura dimagrante migliore. Basta paragone, è il valore della correzione dei conti pubblici che funzioni e sia efficace. garantiti per il 2012 dalle tre manovre assestate negli scorsi Cominciamo dunque dalle taglie che i sarti europei mesi dal governo Berlusconi prima e Monti poi. stanno definendo in questi giorni e che dovranno poi È bene dirlo subito: probabilmente il boccone per l’Italia non essere approvate a marzo durante una riunione del sarà così amaro. Ma anche solo le ipotesi di impatti così devastanti danno l’idea della posta in gioco per ogni Se passasse la linea di rientri rigorosi per rispettare cittadino. Da qui l’importanza di cercare di capirne qualcosa il parametro di un rapporto debito pubblico/pil di più. Andando a scoprire cosa si cela dietro a termini massimo del 60%, per l’Italia si prospetterebbero estranei ai più come Fiscal Compact, pareggio di bilancio, fattori rilevanti, accordo intergovernativo, Esm. subito manovre da 45 miliardi ogni anno.

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Consiglio Europeo, il massimo organo European Stability Mechanism: basso indebitamento privato, cioè dei decisionale dell’Unione Europea dove è un fondo salva Stati che singoli cittadini e delle famiglie (e su sono rappresentati tutti i capi di Stato e permetterebbe di prestare questo pochi altri Paesi fanno meglio di di Governo. Primo punto da rispettare: il soldi ai governi in particolare noi in Europa), la tabella di rientro ECONOMIA pareggio di bilancio, detto in numeri il difficoltà. Dote prevista: 500 potrebbe essere più diluita e ritardata, rapporto deficit/Pil pari a zero o quasi, miliardi di euro. sostenibile con manovre annue da 20 regola che dovrà essere recepita nero su miliardi. bianco da ogni singolo Stato all’interno Queste per il momento le ipotesi allo del proprio ordinamento. In pratica sarà la stessa legge a studio. C’è poi un altro elemento sul tavolo. Quello che più impedire agli Stati membri di spendere più di quanto di ogni altro, probabilmente, tranquillizzerebbe i mercati: incassano. Fino ad oggi non è stato così visto il forte l’introduzione di uno strumento in grado di venire incontro indebitamento di molti Paesi, tra cui la Grecia, la Spagna, agli Stati dell’Eurozona in difficoltà. È questo il cosiddetto il Belgio e la stessa Italia. Chi sbaglia paga, con sanzioni. Esm, acronimo inglese che sta per European Stability Sarà tollerata una soglia di rapporto defici/Pil massima Mechanism. In pratica, un meccanismo di salvataggio in del 3%. “In realtà tale parametro - precisa Malatesta della extremis, costituito da un fondo in grado di prestare soldi LIUC - è un ritorno alle origini. Il trattato di Maastricht già ai governi sull’orlo della bancarotta. La dotazione prevista prevedeva questa soglia massima, ma poi la disciplina è di 500 miliardi di euro, apportati dai singoli Stati. Con i sanzionatoria fu ammorbidita nel periodo tra il 2002 e il maggiori contribuenti che saranno, così come avviene già 2003”. Guarda caso proprio per venire incontro alle per il bilancio Ue, Germania, Francia e Italia. Sul esigenze di Francia e Germania, che dentro il vestito non funzionamento del Fondo si gioca una partita nella ci stavano più e che non riuscivano a trovare il modo di partita. Francia e Italia, infatti, vorrebbero che fosse una chiudere i bottoni. Oggi, però, nell’ipotesi di accordo allo copia europea, più o meno identica, di ciò che studio, si parla di arrivare ad un tolleranza zero o quasi. rappresenta a livello mondiale l’Fmi. La Germania, in Oltre la soglia del rapporto defici/Pil del 3% scatterebbero qualità di maggior contribuente, è un po’ più scettica sul così sanzioni automatiche. Come una dieta forzata che punto. Con, sullo sfondo, la possibilità di dare alla Banca potrebbe essere Centrale Europea una nuova veste. “Fino ad oggi la Bce fermata solo da una Le nuove regole del Fiscal ha avuto - spiega Santini - il compito di impostare maggioranza Compact verrebbero politiche monetarie in grado di tenere a bada qualificata di Stati l’andamento dei prezzi nell’Eurozona”. Nulla più. Anche membri. introdotte con un accordo se il recente acquisto di titoli di Stato dei Paesi più in C’è poi l’altra misura intergovernativo tra singoli difficoltà come l’Italia, così come i prestiti concessi alle del vestito da Stati, non con una riforma banche a tassi stracciati dell’1% hanno già cominciato ad rispettare, quella che, dei Trattati Comunitari già annacquare questo puro ruolo di sentinella dell’inflazione. come Italia, ci vede esistenti, per la quale occorre Il tutto mentre la Gran Bretagna sta a guardare. Al paese tra i meno in forma. l’unanimità che non c’è per il di Sua maestà l’accordo non piace e non verrà firmato Quella del debito no della Gran Bretagna. perché privo di una prerogativa imprescindibile: quella di pubblico di ogni poter mettere il veto su qualsiasi norma europea che singolo Stato il cui intenda regolare il mercato finanziario. Tradotto: no alla ammontare non potrà superare la soglia del 60% del Pil. Tobin Tax, una tassa europea sugli spostamenti di capitali. Ed è qui che il nostro Paese si gioca tutte le sue carte. La Da qui la necessità di un accordo intergovernativo a 26 Germania, così come per il deficit, vorrebbe automatismi Stati, anziché la ricerca di una riforma unanime a 27 dei punitivi per quei Paesi che non fossero in grado di ridurre trattati europei. Ma sia Santini, sia Malatesta, su questo questo rapporto di un ventesimo ogni anno. Detta così, usano identiche parole di ottimismo: “Non è una novità. senza nessuna deroga o eccezione, la regola costerebbe Anche per altri passi importanti nel processo cara alle nostre casse. Ciò costringerebbe infatti il d’integrazione si è optato per un accordo solo tra alcuni Governo, di qualsiasi colore politico o tecnico, a impostare Stati poi rientrato nell’ambito della normativa comunitaria, per i prossimi anni, a partire da questo, manovre per un come è avvenuto ad esempio con gli accordi di Schengen valore di quasi 45 miliardi l’anno. “L’impatto sociale - che abolirono i controlli alle frontiere”. Con il recupero del chiarisce il concetto Malatesta - sarebbe devastante”. Da no inglese in un secondo momento. “Nulla di straordinario qui la richiesta del premier Mario Monti di eccezioni in in questo”. La vera partita oggi è far dimagrire i paesi che presenza dei cosiddetti fattori rilevanti. Se cioè, ad hanno adottato l’euro. Riportando in forma la moneta esempio, il sistema pensionistico fosse sostenibile (e quello unica e l’Unione Europea. Il resto si vedrà. italiano dopo l’ultima riforma ormai lo è) e di fronte ad un Davide Cionfrini

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ACQUA ECONOMIA la gestione resta pubblica Così ha deciso la Provincia. Gli interrogativi di fronte alle pressioni europee in tema di liberalizzazioni e privatizzazioni, oltre che di fronte agli ingenti investimenti per ridurre la dispersione delle reti di distribuzione.

l Consiglio della Provincia di Varese ha approvato la I delibera che sancisce l’affidamento “in house” del servizio idrico integrato, che comprende acquedotti, fognature e depurazione. Un’indicazione ben precisa: scegliere un unico gestore in house, così che il ciclo dell’acqua continui ad essere gestito dal settore pubblico. Per definizione la società in house può essere partecipata solo da enti pubblici ed esclude qualsiasi concorso di privati. La strada imboccata da Villa Recalcati esclude così qualsiasi forma di privatizzazione dei servizi legati al ciclo dell’acqua. Inoltre - ha fatto osservare la Provincia - questa formula garantirà anche una serie di vantaggi sotto i profili organizzativo ed economico. Il gestore unico, infatti, consentirà di superare l’attuale Una decisione coerente house solo ove frammentazione della gestione dei servizi, oggi con l’esito del referendum ricorressero situazioni parcellizzata in molteplici società, che spesso portano alla del tutto eccezionali, che duplicazione di costi e fasi di lavoro. del 12 e 13 giugno 2011 non permettessero un In particolare, sugli interventi di manutenzione e i in materia di gestione del efficace ed utile ricorso miglioramenti degli impianti, oggi fatti a macchia di ciclo dell’acqua. al mercato. leopardo e con difficoltà, si potrà invece ragionare su Nella manovra di economie di scala e programmazione unica derivanti da stabilizzazione della finanza pubblica messa a punto dal una pianificazione complessiva più razionale, sviluppata Governo Berlusconi nell’agosto 2011 era contenuta una insieme ai Comuni (che rimangono proprietari delle reti e disposizione (art. 4) che, nelle intenzioni, voleva partecipi direttamente delle scelte strategiche). Il tutto a rappresentare l'adeguamento della disciplina dei servizi vantaggio di una migliore efficienza e ottimizzazione del pubblici locali sia al referendum popolare, sia alle servizio. richieste dell'Unione europea. Essa prevede infatti una La decisione, allo stato, è certamente coerente con l’esito “gestione concorrenziale dei servizi pubblici locali di del referendum del 12 e 13 giugno 2011, con il quale i rilevanza economica”. Insomma, una riproposizione cittadini italiani hanno deciso l’abrogazione della norma della possibilità di privatizzare i servizi pubblici per che consentiva di affidare la gestione dei servizi pubblici soddisfare le richieste che l’Unione Europea aveva locali di rilevanza economica a soggetti scelti a seguito di avanzato in quella lettera al Governo dei primi di agosto gara ad evidenza pubblica, consentendo la gestione in 2011, nella quale, tra l’altro, si paventava “la piena

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liberalizzazione dei servizi pubblici In prospettiva, due questioni documento dell’Ato (Autorità d’Ambito locali e dei servizi professionali…anche aperte: l’insistenza della UE Territoriale Ottimale) di Varese, per tale attraverso privatizzazioni su larga sulla privatizzazione dei ambito, è indicata al 32%. Una scala”. Peraltro nei provvedimenti percentuale più virtuosa, per usare un ECONOMIA servizi pubblici locali e le annunciati dal nuovo Governo Monti per eufemismo, rispetto ai valori più alti che favorire lo sviluppo, tra le disposizioni risorse per gli investimenti si registrano nelle regioni Puglia, riguardanti le liberalizzazioni nel settore necessari ad evitare le attuali Sardegna, Molise e Abruzzo e anche dei servizi pubblici locali sembra dispersioni nella rete di solo rispetto alla media italiana. Ma pur rimanere escluso (al momento della distribuzione idrica. sempre un problema che non può non stesura del presente testo ndr) quello essere affrontato. idrico in quanto considerato Secondo il Conviri (Commissione “intoccabile” proprio a seguito dell’esito del referendum. nazionale di vigilanza sulle risorse idriche), nei prossimi Per quanto, dunque, come detto, la delibera della 30 anni serviranno circa 64 miliardi di euro per la Provincia di Varese sia ineccepibile sotto il profilo dello manutenzione e l’ammodernamento delle reti idriche status quo ordinamentale, resta il fatto che il tema delle italiane. Stante il progressivo assottigliamento delle liberalizzazioni e privatizzazioni continua ad essere un risorse a disposizione degli enti locali, viene da tema aperto sulla scorta degli orientamenti cari a domandarsi se essi saranno in grado di fronteggiare Bruxelles. questa sfida, che ha delle notevoli implicazioni non solo C’è poi un’altra questione che dovrà trovare una risposta economiche, ma anche strategiche in considerazione nella scelta della Provincia e dei Comuni varesini di della tendenziale scarsità della risorsa idrica che il futuro mantenere pubblico il servizio integrato dell’acqua. Si ci riserva. tratta della necessità di mettere mano alla rete di Mauro Luoni distribuzione per ridurre il più possibile il tasso di dispersione, che, in Italia, è del 47% (fonte Istat) e, in un www.provincia.va.it SCIENZA

Scienza Artico, continua lo scioglimento dei ghiacci

La situazione si sta facendo drammatica: persi 430 miliardi di tonnellate di ghiaccio tra il 2010 e il 2011.

intera regione sta entrando in una Ma cosa dice esattamente il rapporto? Oltre alla diminuzione del L’nuova fase della sua storia: più Iniziamo dall’atmosfera. La temperatura calda, più verde e con sempre minor livello di ozono in prossimità del 2011 è stata di 1,5°C superiore alla ghiaccio. Sembrerebbe di descrivere del Polo Nord, lo scioglimento media calcolata tra il 1981 e il 2010. un’area idilliaca del pianeta se non dei ghiacci provoca Se si tiene conto che l’aumento globale fosse che stiamo parlando dell’Artico, innalzamento del livello e della temperatura terrestre tra il 1850 e la regione cioè che sta attorno al Polo della temperatura degli oceani il 2010 è stato di 0,8°C, ci si rende Nord, dove le condizioni migliori si con conseguenti anomalie conto come in quest’area del pianeta il hanno quando fa molto freddo e c’è atmosferiche. riscaldamento sia stato di molto tanto ghiaccio. Ma questo è il quadro superiore. Inoltre si è registrata una che risulta dall’ultimo Artic Report diminuzione del livello di ozono in Card che è stato realizzato da 121 scienziati di 14 Paesi prossimità del Polo Nord che ha raggiunto i valori più del pianeta. Un suo riscaldamento apporta una vera e bassi mai rilevati. Si è poi rilevata un’altra anomalia propria cascata di fenomeni negativi a livello globale, atmosferica che è stata responsabile degli inverni molto anche se esiste un risvolto che da molti viene considerato freddi degli ultimi anni che si sono avuti sul Nord positivo. Tra le ricadute negative vi è soprattutto il fatto America e in parte anche in Europa. Si è verificata che la perdita di ghiacci pur non agendo sul livello dei infatti, una anomala persistenza di un anticiclone che sul mari perché essi appoggiano sull'acqua, fa sì che Polo Nord ormai dura da quattordici anni, davvero l’oceano assorba una maggiore quantità di energia un’eccezione per durata, se si pensa che nel passato di solare riscaldando l’area. Questo potrebbe avere serie solito esso vi rimaneva per non più di 8 anni. La conseguenze sulla circolazione delle più importanti presenza dell’anticiclone obbliga le correnti d’aria correnti oceaniche del pianeta, alcune delle quali fredda a scendere a latitudini più basse e questo spiega potrebbero addirittura bloccarsi. gli inverni rigidi alle nostre latitudini. L’insieme di tali

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fenomeni ha fatto si che l’estensione dei La liquefazione della coste e le più accessibili e, quando è ghiacci artici negli ultimi anni (dal 2006) banchisa polare possibile, cercano di costruire piccole sia stata del 15-20% inferiore alla media consentirà peraltro lo isole artificiali da collegare alla calcolata tra il 1979 e il 2000. Il terraferma, così da evitare di lasciare le SCIENZA sfruttamento dei riscaldamento ha ridotto come non mai giacimenti di petrolio e piattaforme petrolifere troppo isolate. anche lo spessore dei ghiacci. La loro gas sub-marini. Quando bisognerà andare ancor più al riduzione ha permesso al mare di largo le piattaforme saranno riscaldarsi maggiormente e come costantemente protette da rompighiaccio, conseguenza di espandersi così da innalzare di alcuni almeno fin quando i ghiacci non si ritireranno del tutto. millimetri il suo livello medio. La prima di queste sarà russa e sarà costruita a 650 Ma secondo il rapporto anche i ghiacciai della km dalle coste, dove il mare è profondo 300 m e Groenlandia che appoggiano sulla crosta terrestre si almeno per i prossimi dieci anni sarà coperto dai sono ridotti come non si ricorda a memoria d’uomo. ghiacci almeno durante l’inverno. La piattaforma Stando ai rilevamenti eseguiti dal satellite “Grace” la inizierà ad operare nel 2016. Nonostante che tutte le perdita di massa della calotta di ghiaccio groenlandese compagnie petrolifere insistono nel sostenere che le durante l’intero anno 2010-2011, è stata di 430 miliardi piattaforme saranno a tonnellate, il che equivale a un aumento del livello dei prova di ogni evento mari di 1,1 mm. Se da un lato tutto questo ha estremo, molti gruppi Pericoli connessi con ripercussioni notevoli sugli ecosistemi, che al momento ambientalisti fanno eventuali incidenti alle sono difficili da quantificare, dall’altro il mondo intero sta presente che il pericolo petroliere: alle guardando alle acque che espandono il loro dominio non viene solo dalle temperature polari attorno al Polo Nord come nuova meta per lo piattaforme, ma anche sarebbe molto sfruttamento petrolifero e minerario. Nell’Artico infatti, dalle navi che dovranno complicato ripulire il sembrerebbe che possa esserci il 13% circa delle riserve fare la spola con esse mare dal petrolio. di petrolio rimaste sulla Terra e circa il 30% di quelle di per rifornirsi di olio. Il gas. Americani, canadesi, russi e norvegesi stanno già pack, gli iceberg e le battendo da alcuni anni tempeste renderanno inevitabili gli incidenti e in acque le acque polari. Al fredde una fuoriuscita di petrolio potrebbe creare danni Nell’Artico sembrerebbe momento essi sono realmente irreversibili all’ambiente. In quel mondo che possa esserci il 13% interessati a definire con infatti, una fuoriuscita di greggio può essere contenuta circa delle riserve di la maggior precisione solo in estate, ma le acque molto fredde rendono l’olio petrolio rimaste sulla possibile i confini molto più stabile che non in quelle calde e dunque per Terra e circa il 30% di geologici dei vari Paesi la natura è assai più difficile eliminarlo e, come si è quelle di gas. che si affacciano visto in molti incidenti petroliferi marini, l’uomo riesce a sull’Artico. Spiega Brian fare ben poco. Edwards del Servizio Luigi Bignami Geologico americano: “Definire quali sono i confini geologici dei nostri territori, significa, in base al Trattato Internazionale dei Mari, poter delineare con precisione quali territori appartengono ad ogni singolo stato e quindi quali possono essere esplorati e sfruttati ARCTIC ICE IS STILL MELTING da ciascun Paese”. La Russia, già alcuni anni or sono aveva mandato un proprio sommergibile sul fondo del The situation is becoming dramatic: 430 billion tonnes of ice Polo Nord dove piantò la propria bandiera. Estrarre were lost between 2010 and 2011. As well as ozone petrolio nelle aree artiche è una sfida contro la natura depletion in close proximity to the North Pole, melting che ha pochi confronti, sia che avvenga in mare che glaciers also lead to an increase in sea level and temperature sulla terraferma. Gli uomini addetti ai lavori, qualunque which, in turn, causes abnormal atmospheric conditions. The attività eseguano, devono fare fronte ai movimenti del liquefaction of sea ice will also allow for the exploitation of pack, agli iceberg, alle temperature estremamente submarine oil and gas fields. It would appear that 13% of the fredde, alle tempeste e alle condizioni estreme quando Earth's remaining oil reserves and some 30% of its gas scende la notte artica che dura circa sei mesi. Per questi reserves are to be found in the Arctic. motivi, le compagnie petrolifere, al momento, stanno esplorando nei dettagli le aree marine più vicine alle

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Staminali per SCIENZA ossa e cartilagine

Cinque aziende tra Italia e Svizzera. Oltre 2 milioni di euro per curare artrosi, fratture e patologie dei tendini. Prossima la sperimentazione sull’uomo.

i chiama ‘scaffold’ ed è il piccolo contenitore biodegradabile di Sderivazione plastica che fa crescere e aderire al corpo le cellule staminali, misura solo qualche micron ma potrebbe avere un impatto enorme sullo sviluppo della terapia per curare artrosi, fratture ossee o tendiniti. Queste sono solo alcune delle Una collaborazione tra PMI applicazioni che ci si varesine e ticinesi del settore immagina oggi, alla conclusione del convegno di medico e biotecnologico per lo presentazione dei risultati sul sviluppo di un ‘prodotto’ in progetto di cooperazione grado di permettere alle transfrontaliera Italia-Svizzera cellule staminali di rigenerarsi in materia di ricerca e in modo sicuro e veloce e di innovazione tecnologica. andare a riparare tessuti ossei Avviato nel giugno 2009, il o cartilaginei danneggiati. progetto ‘CLUB’ prevede la collaborazione tra piccole e medie imprese specializzate nel settore medico e biotecnologico nella fascia di territorio tra Varese e Cantone Ticino per lo sviluppo di un ‘prodotto’ in grado di permettere alle cellule staminali di rigenerarsi in modo sicuro e veloce e di andare a riparare tessuti ossei o cartilaginei danneggiati, altrimenti curabili - nei casi più gravi - con protesi.

Si potrà curare l’artrosi al ginocchio, all’anca o alle mani impiantando piccoli contenitori che rigenerano le cellule staminali del paziente.

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A oltre due anni di distanza, le Anche un osso rotto può candidato il progetto per un valore sperimentazioni in laboratorio sono essere trattato applicando complessivo di 2 milioni di Euro al bando terminate e hanno dato ottimi risultati, MIUR Regione Lombardia, che potrà tanto che ci si prepara per quelle un reticolo riempito con essere finanziato al massimo al 50%, SCIENZA sull’uomo. “Prevediamo di iniziare la cellule staminali del mentre il resto lo investiranno le aziende e sperimentazione su pazienti a partire dal paziente. Le cellule gli enti coinvolti”. E conclude: “In questi 2012 in collaborazione con l’Istituto crescono e vanno a due anni di sperimentazioni abbiamo già Ortopedico Galeazzi - spiega Andrea ricostruire la parte di osso investito 900 mila euro finanziati in parte Gambini direttore dell’Insubrias BioPark, mancante. dalle aziende, in parte da Regione capofila dell’iniziativa - abbiamo Lombardia con fondi europei”. I risultati ottenuti in laboratorio fanno ben sperare e le applicazioni sono notevoli come spiega il presidente della Fondazione Istituto Insubrico Ricerca per la Vita, Angelo Carenzi: “Potremo curare l’artrosi al ginocchio, all’anca o alle mani, ad esempio, impiantando questi piccoli contenitori che rigenereranno le cellule staminali del paziente stesso. Oppure un osso rotto può essere trattato applicando questo reticolo riempito con cellule staminali del paziente. Le cellule crescono e vanno a ricostruire la parte di osso mancante”. Stando ai dati: oltre 1/3 della popolazione in Italia soffre di artrosi dopo i 60 anni e questo comporta comunque grandi costi per terapie antiinfiammatorie o lenitive del dolore - che però non lo risolvono completamente - e nei casi più gravi si è costretti ad intervenire con la protesi, come spiega Giuseppe Banfi, direttore scientifico dell’IRCCS-Istituto Ortopedico Galeazzi: “Solo nel nostro centro trattiamo circa 1.800 protesi l’anno, che, se sommate a quelli dell’Istituto Rizzoli di Bologna - i due maggiori centri di eccellenza - si arriva a 4.000 casi annui, senza contare tutti quelli che hanno l’artrosi e che non sono da trattare chirurgicamente ma ne soffrono”. Sottolinea ancora Banfi: “In tal modo si apre una nuova frontiera che è il sogno della medicina attuale, la terapia personalizzata, che permette di ripristinare le cellule danneggiate con le cellule staminali dell’individuo stesso”.

Le filiera aziendale coinvolta nei progetti, gli enti e i ruoli • IBI (Lugano) - produce gli ‘scaffolds’ • Micro Sphere (Cantone Ticino) - produce il materiale polimerico di cui è composto lo ‘scaffold’ • MAC.GI (Varese) - produce la macchina che produce i filamenti per assemblare lo ‘scaffold’ • Politecnico Milano - svolge le analisi chimico/fisiche sugli ‘scaffolds’ • Areta (Varese) - inserisce le cellule staminali nello ‘scaffold’ e le coltiva • Università Carlo Cattaneo LIUC (Castellanza) - ha fornito l’analisi economica delle società del settore biomedicale in Lombardia • Istituto Ortopedico Galeazzi (Milano) - si occuperà dell’applicazione e della sperimentazione sull’uomo • Provincia di Varese - comunicazione e veicolazione dati e risultati www.ricercaperlavita.it - www.insubriasbiopark.it

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Nuova Audi A4. Il futuro ha un nuovo impulso.

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Il cellulare TECH HIGH per pagare il caffé

Si chiama mobile payment. Un nuovo sistema di pagamento attraverso il telefonino e lo smartphone. Una tecnologia per la quale è impegnato anche il Laboratorio RFId dell’Università Carlo Cattaneo - LIUC.

l recente abbassamento a mille euro del limite per i pagamenti in I contanti imposto dalla manovra del Governo Monti spinge ulteriormente verso l’utilizzo dei pagamenti elettronici e rende ancora più attuale interrogarsi su una sua particolare tipologia, il mobile payment, che impiega uno strumento di interazione particolarmente diffuso, il cellulare, anche nella sua forma più evoluta, cioè lo smartphone. Il mobile payment consente diverse modalità di pagamento, e tra queste quella di prossimità abilitata dalla Near Field Communication (NFC), uno dei temi sui quali sono impegnati già da tempo I pagamenti con il anche i ricercatori del Lab#ID - il cellulare sono già laboratorio RFId attivo all’interno della Facoltà di Ingegneria dell’Università utilizzati da tempo in Carlo Cattaneo - LIUC - e intorno al alcuni paesi, tra i quali quale ha sviluppato un paio di progetti il Giappone, ma ancora di cui uno già in fase pilota poco in Italia.

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L’NFC è una tecnologia di comunicazione wireless, pubblici come i trasporti, come è il caso, già in fase di basata su sistemi a radio frequenza, che consente una testing, del progetto Mobile Pass di ATM, che permette di comunicazione bidirezionale a breve distanza, in acquistare direttamente dal telefonino l’abbonamento per prossimità appunto, tra due dispositivi con chip RFId viaggiare a Milano sui mezzi di superficie e HIGH TECH HIGH integrati che creano una rete peer-to-peer. Cellulari dotati metropolitana di questa funzionalità possono non solo scambiarsi dati, (http://www.atm.it/it/mobilepass/Pagine/default.aspx). come già accade per esempio via Bluetooth, ma anche, E’ di questi giorni anche la notizia della svolta cosa particolarmente rilevante, effettuare pagamenti, con tecnologica del Pirellone, per cui la Giunta Regionale ha prospettive particolarmente interessanti per un paese dato il via libera alla bigliettazione integrata e alla come l’Italia dove la diffusione di smartphone è molto possibilità di viaggiare sui mezzi pubblici utilizzando i alta. Sono già in commercio alcuni modelli di cellulare sistemi elettronici, carta dei servizi e telefoni cellulari dotati di funzionalità NFC ed è plausibile che saranno NFC. sempre più numerosi, stando agli annunci dei maggiori Una condizione importante per la diffusione dei produttori del mercato. pagamenti NFC non riguarda la La possibilità di pagare avvicinando il tecnologia, ma la dimensione cellulare a un lettore PoS o addirittura Si resta per lo più nell’ambito dei infrastrutturale del sistema: non è a un altro cellulare - ma lo stesso micro-pagamenti e, quindi, di cosa da poco infatti capire chi avviene utilizzando smartcard transazioni di importo limitato controllerà la configurazione contactless simili alle comuni carte di (dai pochi centesimi a qualche complessiva del sistema di credito - consentirà quindi a un largo decina di euro), che interessano transazioni e attraverso quali circuiti bacino di utenza di effettuare micro (e gli operatori del commercio, dalla passerà il denaro. Una variabile macro) pagamenti per i propri grande distribuzione organizzata rilevante riguarda anche la sfera acquisti e per servizi pubblici, come al piccolo negozio, fino ai sociale, dato che ogni cambiamento trasporti e parcheggi, e anche per distributori automatici. di abitudini consolidate deve fare i acquisire informazioni utili su servizi conti con le resistenze degli di pubblica utilità o eventi, utilizzatori. manifestazioni, opere esposte nei musei. E’ per esempio Tutto questo rende difficile fare una previsione attendibile quello che sta già avvenendo nei Musei Capitolini, dove a proposito della rapidità con cui i sistemi NFC si vengono fornite informazioni sulle opere esposte tramite diffonderanno e delle applicazioni in cui essi saranno smartphone dotati di tecnologia NFC. effettivamente impiegati. Ma questa difficoltà di I pagamenti con il cellulare sono già utilizzati da tempo previsione è tipica dei fenomeni innovativi di ampia in alcuni paesi, tra i quali il Giappone, ma ancora poco diffusione sociale. E’ già successo per il web e per i in Italia. Più che dalle limitazioni imposte nell’uso di sistemi RFId. contanti, un forte stimolo sarà dato, come si è detto, Paola Negrin dalla sempre maggiore disponibilità di cellulari e Già in fase di testing il di smartphone NFC- progetto Mobile Pass di enabled, dalla diffusione PAY FOR A COFFEE WITH YOUR MOBILE PHONE ATM, che permette di delle infrastrutture (PoS acquistare direttamente abilitati), dal It's called mobile payment and its a new payment system which dal telefonino comportamento degli uses mobiles and smartphones. The Rfid Laboratory at the Carlo l’abbonamento per esercenti e dalla loro Cattaneo University – LIUC has also been working on the viaggiare a Milano sui capacità di comunicare e development of this technology. In some countries, such as Japan, valorizzare la comodità di this type of payment has already been in use for some time but in mezzi di superficie e it is relatively new and not yet widespread. This technology is metropolitana. questo tipo di esperienza di acquisto. mostly used for micropayments so we are dealing with Va però sottolineato che si transactions of limited value (from a few cents to a handful of resta per lo più nell’ambito dei micro-pagamenti e, euros. These transactions are made within the commerce sector quindi, di transazioni di importo limitato (dai pochi and this technology is used in large-scale retail trade, small shops centesimi a qualche decina di euro), che interessano gli and even for vending machines. The ATM Mobile Pass system is operatori del commercio, dalla grande distribuzione already being tested and it allows travellers to use their mobiles to organizzata al piccolo negozio, fino ai distributori purchase public transport passes in . automatici, nonché i soggetti che forniscono servizi

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Università Cattaneo

UNIVERSITA’ Osservatorio India Una realtà crossover, destinata al mondo accademico ma anche e soprattutto alle aziende interessate a questo subcontinente che annovera oltre 350 milioni di potenziali clienti.

n osservatorio speciale per non perdere le occasioni Uche il secondo paese del mondo per popolazione, e uno dei più avanzati per crescita, può offrire: è quello che ha messo in campo l’Università Carlo Cattaneo - LIUC con Ossindia, l’Osservatorio sull’India fondato da Narinder K. Sharma, che ne è segretario generale e da Rodolfo Helg, professore ordinario di Economia internazionale, direttore dell’Istituto di Economia e direttore dell’Osservatorio. Una realtà crossover, destinata al mondo accademico ma anche e soprattutto alle aziende interessate a questo subcontinente che annovera oltre 350 milioni di potenziali clienti: tanti quanti sono i rappresentanti della classe media di questa nazione che conta quasi un miliardo e 200 milioni di cittadini. Ma chi “si può permettere” un rapporto d’affari con l’India? “Affrontare l'India è importante sia per l'azienda nuovi mercati: tra i quali, Tre i filoni di attività di che ha intenzione di radicarsi anche su quel mercato, sia l’India rappresenta uno dei Ossindia: didattico, per quella che è alla ricerca di collaborazioni ad alto più importanti e decisamente partnership con altre livello - spiega Rodolfo più promettenti. Un università, orientamento Helg - In India ci sono percorso, però, non proprio per le PMI. Affrontare l'India è grandi possibilità di semplice. “La lingua, per importante sia per ottenere più ancora che entrare nel mercato indiano, l'azienda che ha costi del lavoro non è un problema: una moltitudine di indiani conosce e intenzione di radicarsi convenienti, soprattutto parla l’inglese - sottolinea Narinder K. Sharma - E’ anche su quel mercato, eccellenza tecnologica e assolutamente necessario però capirne la cultura. Non sia per quella che è alla servizi qualificati. In un bisogna dare per scontato di avere, per esempio, una ricerca di collaborazioni paese la cui popolazione è buona reputazione solo perchè italiani: anzi, gli indiani, ad alto livello. seconda al mondo per pur stimando moltissimo la nostra qualità, diffidano della consistenza, va tenuto nostra affidabilità negli affari. Ma basta un approccio conto però anche di un rispettoso dei loro costumi per avviare un'amicizia, e se grande mercato per chi vuole esportare prodotti del made si avvia un’amicizia questo significa fare del grande in Italy. L’India è un paese ancora per la maggior parte business”. povero, ma il numero di famiglie con reddito medio alto, Quello della cultura e delle tradizioni è un problema in che possono perciò permettersi di comprare qualunque luogo si vada, non solo nel sub qualche oggetto made in Italy, è consistente”. continente: “E in questo caso l’errore più Se ancora ci fosse qualche dubbio, quindi, per grande che si possa fare è il “fai da te” l’imprenditore italiano e varesino è arrivato il dell’internazionalizzazione: muoversi senza momento di “fare la valigia” e affrontare i conoscere e senza avere nessuno in loco -

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Il mercato indiano sta crescendo: la classe media è di 350milioni di persone, ogni

anno 25 milioni di indiani UNIVERSITA’ passano dalla povertà alla Un grande magazzino classe media. Il che significa del sub continente indiano che anche loro cominciano a guadagnare soldi e spenderli.

Dehli e una Mumbai, dove il cuore della partnership è lo scambio di studenti e docenti. Poi stiamo avviando progetti di ricerca con le università italiane, e abbiamo già condotto la sessione economica dell’evento Ispi di Milano sull’India”. Il terzo filone è, infine, quello per le aziende. “Per ora in Italia non esiste alcun centro ricerca come il nostro: a Torino esiste un osservatorio che si occupa però solo della parte politologica, mentre a Bologna c’è un osservatorio economico, che si occupa però di tutta l’Asia”. Il grande paese asiatico, quello su cui il business internazionale sta scommettendo dopo l’exploit della Cina, non è nemmeno così lontano, dal punto di vista della cultura aziendale: segnala il direttore di Ossindia - Per le aziende “In India ci sono più di 26 milioni di più grandi è possibile dislocare una risorsa piccole e medie aziende che hanno la interna. Per quelle medio piccole, no. Ecco stessa vita delle nostre: aziende che perchè è nata l'idea di questo osservatorio. fino ad ora hanno prevalentemente Noi siamo una Università, non possiamo guadagnato con le esportazioni - fornire una consulenza: ma prendiamo sul spiega Sharma - Adesso però il serio la possibilità di fare da sportello iniziale mercato interno sta crescendo: la classe per quelle aziende che vogliono affrontare il media è di 350milioni di persone, ogni “mondo India”, per indirizzarle verso le anno 25 milioni di indiani passano strutture più proprie a seconda delle loro dalla povertà alla classe media. Il che esigenze, evitando loro la tentazione del ‘fai Da sinistra: Rodolfo Helg significa che anche loro cominciano a da te’ o del ‘su Internet trovo tutto’”. e Narinder K. Sharma guadagnare soldi e spenderli. Così, Quella del sostegno alle piccole aziende non è recentemente, le importazioni hanno però che una delle anime, non l'unica, dell'Osservatorio. I superato le esportazioni”. Una situazione interessante ad filoni della struttura, nata da pochissimi mesi, sono infatti ogni livello: “Per questo quando ho creato Osservatorio principalmente tre: uno di carattere didattico, fatto India, il mio scopo principale, oltre a quello accademico, prevalentemente da corsi rivolti agli studenti. “Ma era mettere in contatto le aziende dei due paesi - l'intenzione è di creare corsi ad hoc per le aziende, conclude Sharma - Per dare un mercato agli italiani, incontri che permettano di preparare il personale che trovare partner agli indiani e, infine, unire il business di deve raggiungere quel paese e relazionarsi per affari” qualche azienda delle due realtà. Come è già successo spiega Helg. Il secondo filone è quello delle partnership anche qui, nel Varesotto”. con le altre università: “Siamo già in contatto, Stefania Radman innanzitutto, con delle università indiane: una a New

Anno XIII - n.1/2012 - VARESEFOCUS 27 al servizio Dal 1897 LunedìLunedì MondayMonday Lundi MontagMontag 2012 del territorio 6249249 - 111166 3 Vicina alle famiglie alle imprese, alla comunità

Dal 1897 al servizio del territorio www.bccbanca1897.it

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Canegrate, Villa Cortese, San Giorgio su Legnano, Dairago, Bodio Lomnago, Buscate, Olcella di Busto Garolfo. Gennaio Formazione

In classe parlo FORMAZIONE inglese

L’esperienza del CLIL, un metodo di insegnamento per trasmettere contenuti disciplinari del curriculum scolastico attraverso una lingua straniera.

nsegnamento veicolare” è la “Itraduzione italiana dell’inglese Una risposta efficace competenze linguistiche dei giovani italiani. Content and Language Integrated per apprendere una Il plurilinguismo rientra negli obiettivi Learning - acronimo CLIL- un metodo di lingua straniera in prioritari dei sistemi educativi e formativi insegnamento per trasmettere contenuti modo naturale. Un dei Paesi membri della UE: negli anni disciplinari del curriculum scolastico metodo consolidato in Novanta si parlava di promuovere “la attraverso una lingua straniera. Che, nel Olanda, Belgio e nei conoscenza di almeno due lingue caso del nostro Paese, è quasi sempre la comunitarie oltre alla lingua materna”. Nel lingua inglese. paesi scandinavi. 2006 una Raccomandazione del Parlamento Gli esperti dei sistemi scolastici Europeo riconosce, come una delle considerano il CLIL una risposta efficace per apprendere competenze chiave irrinunciabili, la comunicazione una lingua straniera in modo naturale. Consente di nelle lingue straniere, ovvero il CLIL. parlare una lingua per uno scopo reale, per esempio per studiare la storia, la chimica, la musica, o una COME FUNZIONA qualunque altra materia scolastica. Qualcosa di simile al Gli studenti ascoltano lezioni, studiano, vengono ruolo della lingua latina nei secoli dal Medioevo all’Era interrogati, sempre ricorrendo alla lingua straniera. A Moderna, quando scienziati e studiosi la utilizzavano insegnare in inglese può essere il docente di storia, o di come lingua di comunicazione. scienze o di diritto, o di altra materia, purché Il CLIL offre diversi vantaggi: ad esempio, spingere lo garantisca una solida conoscenza della lingua. Il primo studente a capire e a parlare la lingua studiata a scuola passo è la formazione sul metodo, seguita dalla per argomentare su tematiche varie, per mettere in progettazione comune al collega di inglese, per pratica regole, modi di dire o forme colloquiali, per preparare pacchetti di lezioni, corredate di materiale ampliare il lessico e accedere anche a documenti reali, come schede, filmati, specifici software. Ecco che la oggi presenti in gran numero in rete. La lingua straniera classe è pronta per seguire una parte del programma diventa una possibile lingua per “imparare ad di una determinata materia in lingua inglese. Certo, lo imparare” i contenuti di altre discipline, per pensare, per sforzo per lo studente diventa doppio: imparare, per fare, per parlare e per comunicare in quella specifica esempio, la chimica seguendo le spiegazioni in inglese; lingua, altrimenti studiata solo per due o tre ore la studiare un testo in inglese, essere valutato in inglese. settimana. Una novità? Per il nostro sistema scolastico sì, anche se Il CLIL nella Riforma Gelmini le prime esperienze di CLIL risalgono ormai ad un decennio fa. Ma il CLIL è un metodo consolidato in La Riforma Gelmini ha previsto l’inserimento del CLIL Olanda, Belgio, o nei paesi scandinavi, dove è prassi nelle ultime classi dei sei licei. Obiettivo: colmare lo comune ricorrere a testi in lingua originale per studiare storico ritardo del nostro Paese nella conoscenza delle una o più materie del curriculum: in inglese o in una lingue. delle lingue nazionali, nel caso di paesi bi o trilingue. Il La Lombardia, regione pilota in Italia, conta 400 classi CLIL oggi è fortemente voluto anche dal Ministero, in 100 istituti (dati del 2006 che verranno aggiornati soprattutto nelle scuole superiori, in quanto è ritenuto nel corso di quest’anno). uno strumento indispensabile per potenziare le

Anno XIII - n.1/2012 - VARESEFOCUS 29 Formazione

Compito non sempre facile, ma di Gli studenti ascoltano lezioni, IN PROVINCIA sicuro stimolante e utile per il futuro: un studiano, vengono interrogati, La scuola apripista è stata l’ITC Tosi di anno all’estero, un Master in America, sempre ricorrendo alla lingua Busto Arsizio. Grazie alle numerose uno stage fuori dall’Italia. straniera. A insegnare in esperienze di scambio con l’estero, FORMAZIONE inglese può essere il docente consolidate negli anni, nel biennio LE ESPERIENZE di storia, o di scienze o di dell’istituto oggi si insegnano in inglese La scuola italiana si attrezza in questa diritto, o di altra materia, storia, matematica, scienze, diritto, direzione, consapevole che l’uso di una purché garantisca una solida economia aziendale e informatica. lingua per uno scopo specifico (la conoscenza della lingua. Nell’anno scolastico 2010/2011, al storia, la chimica, la fisica ecc…) sia Liceo Classico- Scientifico di Gallarate preziosa per i giovani che abiteranno il è stata avviata in via sperimentale la didattica CLIL ad opera di un gruppo di insegnanti di diverse materie. Si attuano percorsi anche di latino e greco, oltre che di scienze, in inglese. In determinati anni, grazie ai contatti con prestigiose università americane, a insegnare le scienze sono dottorandi o ricercatori USA, inviati in Italia per azioni di scambio culturale e scientifico. Anche alcune scuole secondarie di 1° grado hanno messo in atto esperienze di CLIL ma sostenendo in proprio la spesa per gli interventi dei docenti madrelingua provenienti da istituti privati. Così si è mossa la Pellico di Varese dove gli insegnanti di scienze, in attesa di completare la propria formazione CLIL, hanno organizzato pacchetti di lezioni affidando la conversazione in inglese ad un qualificato docente australiano del British College di Gallarate. Purtroppo l’ostacolo maggiore, di questi tempi, resta la cronica carenza di fondi che limita gli interventi degli esperti esterni e riduce gli spazi per sperimentare nuove proposte.

IL CLIL ANCHE ALLA PRIMARIA: UN "villaggio globale" delle tecnologie informatiche. PROGETTO TRIENNALE DI SEA PER LE Le scuole delle regioni italiane a statuto speciale SCUOLE DELL’AREA MALPENSA utilizzano da tempo metodologie CLIL, offrendo agli E’ indubbio che ai bambini della scuola dell’infanzia e studenti di ogni età un pacchetto di materie in francese, della primaria gioverebbe una forte esposizione alla in Valle D’Aosta, e in tedesco, in Alto Adige. Oggi che il lingua straniera. Ma l’offerta di lingua inglese, anziché CLIL si apre all’intero territorio nazionale, possiamo espandersi, si è ridotta. Alcune scuole riescono a sperare di rispondere in tempi brevi alle richieste di garantire una sola ora settimanale di inglese nei primi mobilità e di integrazione dei cittadini di un’Europa che due anni, per arrivare a due, tre ore settimanali in ha sempre meno barriere linguistiche. classe quinta.

Quadro europeo per l’individuazione delle competenze linguistiche

Livello Base A1 Livello base A2 Livello elementare

Livello Autonomo B1 Livello pre -intermedio o "di soglia" B2 Livello intermedio

Livello di padronanza C1 Livello post-intermedio o "di efficienza autonoma C2 Livello avanzato o di padronanza della lingua in situazioni complesse

30 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.1/2012 CLIL. del sostituire idocentimadrelinguaperladiffusione europea (veditabella).Sarannoloro,fratreanni,a indispensabile, illivelloB2dellascaladivalutazione impegnati aconseguireillivellodicompetenza docenti giàspecializzatiininglese,chesisono triennaledei I fondisostengonoanchelaformazione accordo dall’assembleadeidirigentiscolasticidell’area. si insegneràlageografia,materiasceltadicomune daimaestridiclasse.Ininglese madrelingua affiancati settimanale dilezioneininglese,acuradocenti dagennaio2012,un’ora Somma Lombardo,apartire alleclassiprimedeiComunidaGallaratea fornirà diVarese, tecnico/organizzativodell’Ufficio il supporto Margherita Giromini Margherita L’investimento economicodi comuni vicinioriall’Hub,intuttoottoistitutiscolastici. potenziare lalinguainglesenellescuoleprimariedei a E’ natounprogettodieccellenzacheservirà diSEAnelsettoreformativo. ad unaseriediinterventi Scolastica Regionalehannosiglatounaccordocheapre Nel dicembredel2011laSEAdiMilanoeDirezione (dalle 6alle 20,tranneche alle10).Perinformazioni: www.tilo.ch/malpensa *Salvoadattamenti tariffali. Prezzo diandata i Dall’ 11.12.2011 itreni via Luinoaorariocadenzatoogni2 S30TILOcolleganol’aeroporto diMilano MalpensaalCantonTicino Con TILOall’aeroporto diMalpensaogni2ore. a 17,50Euro* Malpensa-Bellinzona La S30prende ilvolo! € 450.000 intreanni,con (C.C.) Players: [email protected] Per sapernedipiùbastacontattareiBenvenuto perglispettatori. dipartecipazione opportunità amato anchedagliadulticonballi,canzonietanta Basato suunafavolaperibambinièunevento inglese allestitoduranteilperiodonatalizio. tradizione pantomime”, spettacolodellagrande successo“il Negli ultimianni,hariscossogrande Uniti, etc. EstoniaeStati provengono daItalia,Francia, Belgio, internazionali: oltrechedallaGranBretagna, sono inglese maicomponentidelgruppo I BenvenutoPlayerspresentanospettacoliinlingua di Shakespeare,OscarWilde eAlanAyckbourn. varietà diopereperbambinieadulti,inclusilavori produceunagrande i BenvenutoPlayers.Ilgruppo teatrale permanentedilinguaingleseinLombardia, Da quasi30 anniaVarese operal’unicacompagnia L’inglese siimparaancheateatro Formazione n 2 a classe. ore

FORMAZIONE Formazione

Formazione per la realizzazione di un Il progetto dell’aula business plan. “La scuola dove il 2.0, con gli studenti cellulare non solo non è vietato, impegnati nella ma è strumento didattico”, con i creazione di nuove FORMAZIONE La scuola degli laboratori che vedono applicazioni per gli impegnati i ragazzi nella smartphone. creazione di nuove applicazioni slogan concreti per smartphone. “La scuola di cui i ragazzi non si pentono”, dimostrato dall’80% di A settembre è partito all’Isis “Facchinetti” di studenti che nei questionari di apprezzamento post Castellanza il nuovo corso in meccatronica. maturità di AlmaDiploma descrivono l’Isis Facchinetti come la scelta giusta. Quella che rifarebbero subito. Ultimo tassello di un progetto per la creazione di Risultati di un lavoro cominciato nel 2008, “quando un polo didattico dell’automazione. l’istituto professionale si fuse con quello tecnico, dotandoci - racconta Famoso - di tutta una serie di competenze che ci hanno permesso un’evoluzione da i slogan l’Isis (Istituto Statale di Istruzione Superiore) scuola specializzata nel tessile-abbigliamento, a un polo D“Cipriano Facchinetti” di Castellanza ne ha a dell’automazione a 360 gradi”. Che oggi conta 847 disposizione più di uno. E il dirigente scolastico, Carlo studenti e 128 professori. Ultimo tassello di questo puzzle Famoso, per raccontare la sua scuola li utilizza tutti: è l’avvio, con l’anno scolastico partito a settembre, del “L’istituto dove si formano gli universitari”, grazie al 70% nuovo corso in meccatronica. Un balzo in avanti rispetto dei diplomati negli indirizzi di informatica e chimica che al semplice perito meccanico: “Chi uscirà da questa poi proseguono gli studi. “L’istituto che motiva i ragazzi nuova specializzazione sarà un diplomato che avrà con la pratica”, anche grazie a metodi didattici dimestichezza con materiali per impieghi nei sistemi innovativi, come quello basato sul nuovo software complessi, in grado di gestire processi di produzione, LabView che permette di spiegare ai ragazzi cosa c’è progettare sistemi di produzione industriale”. Qualcosa dietro un semplice prodotto, andando dal risultato finale di più del semplice uso di una fresatrice. “Coerente con a ritroso nel processo produttivo. “La scuola questa nostra scelta - continua Famoso - è che forma potenziali giovani imprenditori”, stata poi la decisione di partecipare al grazie ad un bagaglio di conoscenze Del 70% la quota dei Progetto Generazione d’Industria politecniche che vanno dalle nozioni base di diplomati in dell’Unione Industriali per avvicinare il un classico istituto tecnico, passando per informatica e chimica nostro mondo a quello delle imprese quelle legate alla gestione di un intero che proseguono gli metalmeccaniche”. E che darà vita a una processo produttivo, fino a quelle necessarie studi all’università. stretta collaborazione con aziende del territorio quali Btsr International Spa, Imeas Spa, Tenova Spa e Comerio Ercole Spa. Ma non c’è solo il nuovo indirizzo in meccatronica e il tradizionale percorso di studi dedicato al sistema moda. Rimanendo alla sola istruzione tecnica, e senza contare anche gli indirizzi professionali, l’offerta formativa dell’Isis Facchinetti è completa solo se si considerano anche le specializzazioni in informatica e telecomunicazioni (nel cui ambito si inserisce la sperimentazione di un’aula 2.0), in chimica, materiali e biotecnologie e quella in costruzioni ambiente e territorio. Per intenderci l’ex geometra, partito a Castellanza cinque anni fa e che quest’anno vedrà arrivare all’esame di stato i primi diplomandi. Ultimo slogan? Il professor Famoso torna alle origini del Facchinetti, al sistema moda: “I cinque diplomati tessili di quest’estate hanno già tutti un lavoro”. Come dire: una scuola che crea occupazione anche in settori cosiddetti maturi. (D.C.)

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VITA ASSOCIATIVA VITA

Vita associativa Un progetto dell’Unione Industriali per promuovere l’internazionalizzazione

Scommettere sul valore degli esempi positivi: visitare aziende varesine già presenti sui mercati esteri, toccare con mano i risultati ottenuti, confrontarsi sui problemi incontrati. Per imparare a fare altrettanto.

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l grado di internazionalizzazione delle Il grado di orizzonte di riferimento il mercato I imprese localizzate in provincia di Varese internazionalizzazione domestico. E poiché i numeri del prodotto (cioè quante imprese varesine sono presenti delle imprese della interno lordo nel nostro Paese dipendono anche all’estero e quante imprese straniere sempre più dalle attività rivolte all’estero, provincia di Varese è ASSOCIATIVA VITA hanno unità produttive in provincia di Varese) elevato, ma c’è ancora anche a motivo della sostanziale è elevato, come ha ben mostrato l’indagine molto spazio di stagnazione del mercato interno, ecco la sull’internazionalizzazione delle imprese necessità di accrescere la propensione delle lombarde nel 2010 realizzata per iniziativa di crescita. imprese a guardare all’estero (sia dal lato Confindustria Lombardia (v. Varesefocus n. delle esportazioni, sia da quello degli 4/2011). Nella classifica regionale, Varese è al quarto investimenti) come opportunità a volte di crescita, a volte posto (dopo Milano, Brescia e Bergamo) per numero di anche solo di sopravvivenza. imprese che hanno realizzato investimenti all’estero e al L’Unione Industriali locale ha lanciato a tal fine un nuovo quinto posto (aggiungendosi alle tre province precedenti progetto. Non più solo facilitazioni, assistenza, servizi, quella di Monza e Brianza) per numero di imprese estere cioè tutto quanto normalmente già assicurato dagli uffici partecipate, relativi addetti e fatturati. Significativo è anche operativi dell’organizzazione e dall’affiliato consorzio il trend degli ultimi cinque anni. Tra il 2005 e il 2010 le export-import Provex. Ora, anche l’individuazione di imprese varesine con investimenti all’estero sono passate da esempi da seguire, di buone pratiche a cui fare ricorso 146 a 159 e quelle con partecipazioni in imprese straniere da 408 a 461, mentre i dipendenti delle imprese estere partecipate sono passati da oltre 21.000 a quasi 27.000. Non più solo facilitazioni, assistenza, servizi. Se il posizionamento nella graduatoria regionale è di tutto Ora, anche l’individuazione di esempi da seguire, rispetto, in valori assoluti, tuttavia, il numero delle imprese di buone pratiche a cui fare ricorso con il internazionalizzate lascia pensare che vi sia ancora molto supporto di imprese aderenti all’Unione spazio di crescita. Che vi siano, in altri termini, molte Industriali già localizzate su alcuni mercati a più imprese abituate ancora ad avere come principale alto potenziale.

Piccola Industria e Intesa Sanpaolo: nuovo accordo per le Pmi del territorio

Valorizzazione del capitale umano in funzione anche del rilancio occupazionale, dello sviluppo dimensionale delle imprese e di investimenti eco-sostenibili. Strumenti e servizi di consulenza per esprimere le potenzialità dell’impresa sui fronti dell’innovazione, dei mercati esteri, dell’aggregazione. Rafforzamento della collaborazione tra impresa, banca e territorio con nuovi canali di ascolto e di dialogo. È su questi punti che il Comitato Piccola Industria dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e Banca Intesa Sanpaolo hanno rinnovato per il terzo anno consecutivo l’accordo per lo sviluppo delle Pmi del territorio, che dà applicazione anche nel Varesotto alla firma sottoscritta a livello nazionale dal Gruppo Bancario e Confindustria. Il testo - firmato a metà dicembre dal Presidente della Piccola Industria dell’Unione Industriali, Alberto Testa, e dal Direttore Lombardia di Intesa Sanpaolo, Pier Aldo Bauchiero - prevede un plafond di 1,6 miliardi di euro a disposizione sia del sistema produttivo della provincia di Varese, sia delle altre economie locali lombarde. Tre i punti innovativi dell’accordo rispetto alle intese siglate negli anni passati: la valorizzazione delle persone che lavorano in azienda con il sostegno alla formazione dei dipendenti e allo sviluppo occupazionale, gli interventi di finanza straordinaria e razionalizzazione organizzativa (Lean Management), i finanziamenti e la consulenza per una maggiore efficienza energetica ed eco-sostenibilità dell’azienda. Non solo. L’impegno comune è anche quello di sostenere gli Pier Aldo Bauchierio imprenditori nella costituzione delle Reti d’impresa e la realizzazione di altre forme d’alleanza. A e Alberto Testa questo scopo Intesa Sanpaolo metterà a disposizione delle imprese dei team territoriali di specialisti del Mediocredito Italiano che forniranno assistenza legale, creditizia e tecnica, oltre al supporto nella ricerca di partner industriali. Completano il quadro dell’accordo i finanziamenti studiati per assistere le piccole e medie imprese nelle attività di ricerca, sviluppo e innovazione; nella creazione di modelli di business studiati in un’ottica d’internazionalizzazione. (D.C.)

Anno XIII - n.1/2012 - VARESEFOCUS 35 Vita associativa

con il supporto di imprese aderenti Missioni all’estero per gruppi imprese che, mettendo a sistema le all’Unione Industriali già localizzate su di imprese interessate a conoscenze e le potenzialità delle varie alcuni mercati a più alto potenziale. sondare i mercati più aziende coinvolte, possano più facilmente Imprese con le quali condividere le supportare la crescita all’estero delle stesse VITA ASSOCIATIVA VITA promettenti, con visite alle motivazioni che le hanno spinte a unità produttive di aziende con logiche di aggregazione sia per settore localizzarsi su tali mercati, le difficoltà varesine pioniere. merceologico, sia per filiera produttiva. che hanno dovuto superare e le Al termine di ciascuna missione, è previsto potenzialità attuali/prospettiche di un follow up consistente in: supporto espansione commerciale e produttiva che hanno saputo nell’ingresso nei Paesi Target; creazione di reti di impresa; cogliere. realizzazione di desk dedicati ai singoli Paesi. In pratica, l’associazione degli industriali organizzerà, per Mauro Luoni gruppi di imprese non ancora presenti sui mercati esteri, alcune missioni (in linea di massima, una per semestre) che www.univa.va.it toccheranno altrettanti Paesi Target (Brasile, Cina, India, Polonia, Russia, Turchia) sulla base della presenza in loco di altre imprese associate aventi unità produttive in quegli stessi VOLANO I BRIC mercati, dei quali hanno saputo contribuire a valorizzare la Sempre più Bric. Sono in forte aumento le esportazioni crescita economica. La visita a questi insediamenti dell’economia varesina nei confronti di quel gruppo di consentirà di approfondire le motivazioni che hanno spinto Paesi ormai considerati il nuovo motore dell’economia tali imprese già presenti a localizzarsi nei Paesi toccati dalle mondiale: Brasile, Russia, India e Cina. Nel terzo missioni; le strategie di ingresso che queste hanno adottato; trimestre del 2011, infatti, queste destinazioni hanno gli obiettivi finora raggiunti e le difficoltà affrontate. registrato tassi di crescita superiori a quello medio Inoltre, si avrà cura di evidenziare come le opportunità di dell’export del Varesotto che si è assestato sul 10%. Il crescita all’estero possano essere sviluppate sia in maniera picco massimo si è registrato in Brasile: +21% rispetto singola, sia attraverso azioni di filiera, accordi commerciali, allo stesso periodo di un anno fa. Segue la aggregazioni in reti di impresa o altro. Infatti, le imprese performance varesina sul mercato russo (+15,4%) e verranno guidate in una riflessione che le porterà ad quella messa a segno in Cina (+12%). Unica approfondire le opportunità offerte dalle aggregazioni di eccezione, l’India con un calo del 29%.

Winter School sulle Reti d’Impresa

Le due Università sorte all’interno del Sistema di Confindustria, Università Carlo Cattaneo - LIUC di Castellanza e LUISS Business School - Università Luiss Guido Carli di Roma, in collaborazione con RetImpresa e Confindustria Belluno Dolomiti, propongono una Winter School sulle Reti d’Impresa. Le reti d’impresa sono uno strumento normativo molto importante perché consente alle imprese anche di piccole dimensioni di fare sinergia tra di loro senza modificare gli assetti societari. Il corso si svolgerà a Cortina D’Ampezzo (BL) presso il Gran Hotel Savoia a partire da mercoledì 8 febbraio fino a venerdì 10 febbraio 2012. L’obiettivo è fornire un percorso di approfondimento nella gestione delle reti d’impresa nei suoi diversi aspetti strategici, organizzativi, contrattuali, finanziari e fiscali. Verranno inoltre presentati dei casi applicativi attraverso la testimonianza di imprenditori e rappresentanti di alcune primarie reti di impresa. In particolare, nelle prime due giornate si tratteranno diversi argomenti tra cui i fondamenti economici delle reti di impresa, la strategia e organizzazione nelle reti, la mappatura delle reti esistenti e relativa analisi per tipologia industriale, le affinità e le differenze esistenti tra reti e distretti, il contratto di rete, il finanziamento per le reti di impresa, la disciplina legale del contratto di rete. La terza ed ultima giornata sarà interamente dedicata alla presentazione di alcune case history significative, attraverso la testimonianza in aula di imprenditori e/o rappresentanti di alcune primarie reti di impresa.

36 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.1/2012 LIUC Università Carlo Cattaneo

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Territorio Era una notte buia e tempestosa…

Continua la carrellata di piante monumentali della provincia di Varese partendo da una pianta che non c’è più, proseguendo con qualcuna che non se la cava molto bene ma concludendo con un bellissimo monumento naturale del territorio.

iprendendo il nostro racconto delle Piante 3.000 mc. Il 2 settembre del 1944 fu colpito da un R Monumentali della provincia di Varese, partiamo fulmine mentre infuriava l’uragano. Nella rovina ricordando il gigantesco cipresso di Somma Lombardo demolì un tratto del muro del castello e lo schianto fu di cui si tramanda l’immagine in qualche vecchia udito in tutto il paese. Nell’atrio del Castello, in ricordo cartolina illustrata. Famoso per le sue dimensioni e di quella notte, è conservato il ceppo dell’antico perché sotto le sue fronde riposò, secondo la cipresso abbattutto e ancora oggi il tipico odore tradizione, Napoleone Buonaparte. L’albero sorgeva a resinoso della pianta impregna l’aria. Somma Lombardo, presso il Castello dei Ma per un grande monumento botanico Visconti e si dice contasse non meno di che abbiamo perso molti altri sono 1.000 anni. Era alto 37 m, pesava 192 ql Il Cipresso millenario di ancora vivi e vegeti (mai affermazione è ed il suo tronco misurava m 6,50 di Somma Lombardo fu stata più calzante) e completando la “top circonferenza a 4 metri da terra; la sua colpito da un fulmine ten” iniziata nello scorso numero chioma conica, con un diametro massimo nel 1944 mentre andiamo a conoscere le 5 piante di m 18,60, occupava un volume di oltre infuriava un uragano. classificate come monumentali dal

38 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.1/2012 Territorio

un’immediata tutela. E se si parla di vulnerabilità è il caso di cominciare con il Castagno di S. Antonio, frazione di Castelveccana: questa grande pianta di cui si stima un’età maggiore di TERRITORIO 200 anni, una circonferenza di oltre 6 metri e un’altezza di 10, non è che l’ombra di ciò che è stata (l’involuzione è bene rappresentata dal confronto delle foto qui sotto che ritraggono il castagno di oggi accanto alla stessa pianta 30 anni fa). La causa di tale deperimento è il devastante insetto di origine asiatica che ha attaccato la maggior parte delle bellissime piante di cui le estese aree boscate prealpine sono ricche e che purtroppo, come si può leggere nel box della pagina seguente, non si è limitato ai confini Il ceppo del millenario Cipresso di Somma Lombardo provinciali. Ma un castagno di tale rilevamento del 2004 della Provincia di Varese, posizionate nell’area settentrionale. C’è da ribadire che la scelta dei soggetti arborei più Il Castagno di Sant’Antonio rappresentativi è stata compiuta considerando la (Castelveccana) avrebbe più distribuzione territoriale, le eventuali motivazioni di 200 anni. E’ infestato, d’interesse paesaggistico, naturalmente le come innumerevoli altre dimensioni, ma non ultima la loro vulnerabilità, piante del genere, da un strettamente correlata alla necessità di insetto di origine asiatica.

Il Castagno a Sant’Antonio (Castelveccana), ieri ed oggi (nella foto piccola)

Anno XIII - n.1/2012 - VARESEFOCUS 39 Territorio TERRITORIO

Il Tiglio di Orino Il Faggio di Cuvio

portamento di certo ne ha viste tante e Il Tiglio di Orino, pianta del tronco, un’altezza media intorno ai 40 l’augurio che ci facciamo è che come un dal monumentale metri e un’età approssimativa di 200 anni. vecchio capitano di ventura possa Anche queste piante hanno dovuto superare anche questa epidemia “con gli portamento, alta 22 affrontare una terribile malattia: il cancro occhi a mandorla”. metri, posta all’ingresso colorato del platano (causato da un fungo Sempre restando nelle vicinanze del del cimitero. ascomicete parassita che attacca Verbano, rientrano nei criteri di esclusivamente i Platani) che ha decimato monumentalità per portamento e forma, oltre che per il il monumentale doppio filare in un tragico susseguirsi valore architettonico, i Platani del lungolago di Luino di contagi e di successivi abbattimenti. Ad oggi con la loro triste storia: si tratta (o meglio trattava) di un rimangono in piedi solo pochi esemplari di questi alberi doppio filare con alberi di oltre 4 metri di circonferenza dal tradizionale tronco mimetico che per anni hanno

La strage dei castagni

E’ un cinipede il terrore di chi produce castagne. L’allarme rimbalza da una valle all’altra. Da una regione all’altra. L’insetto di origine asiatica il cui nome completo è “Cinipide Galligeno Dryocosmus Kuriphilus Yasumatsu”, pare sia giunto in Italia, precisamente in Piemonte, nel 2002, attraverso un carico di legname proveniente dalla Cina. In breve tempo l’insetto è sceso fino in Centro Italia minacciando la sopravvivenza di innumerevoli piante, dimezzando i raccolti e portando alle stelle il prezzo del frutto prelibato. L’epidemia pare non volersi fermare e secondo la Coldiretti è la lotta biologica l’unica strada da percorrere (il lancio sui castagneti di insetti antagonisti dell’odioso cinipide), mettendo in conto però che almeno per i prossimi 2 anni le castagne continueranno a costarci molto care.

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I Platani di Luino I Cipressi Calvi di Brebbia adornato il lungolago e sono stati spesso co- Faggio. La pianta con protagonisti dei racconti di Piero Chiara. un’età approssimativa I Cipressi calvi al Dopo queste due testimonianze dolorose ci piace superiore di 100 anni un Laghetash di Brebbia, raccontare del bellissimo Tiglio di Orino, pianta dal altezza di 22 metri e una dalle rosse sfumature monumentale portamento, alta 22 metri e con un’età circonferenza di quasi 3 ha autunnali specchiantesi stimata tra i 100 e i 200 anni. Posizionata all’ingresso tra i criteri di nell’area paludosa del piccolo cimitero addolcisce con i suoi effluvi tipici di monumentalità anche il suo circostante. inizio estate le giornate di chi gli passa vicino. valore storico culturale e Nel censimento della l’aspetto delle sue radici Provincia di Varese rientra chiarisce la curiosità che questa pianta suscita in Nel tronco del Faggio anche il Faggio di Cuvio, le particolare sul sesso maschile… di Cuvio la sorgente cui poderose radici Chiudiamo questa carrellata in un luogo che è di un’acqua ritenuta nascondono la “Fontana considerato monumentale in sé, oltre che per le piante benefica, soprattutto dell’Avucat”. A questa che ospita: il Laghetash di Brebbia. Qui si trovano sei dagli uomini… piccola sorgente, gruppi policormici di cipresso calvo di un’età stimata posizionata lungo la strada tra i 100 e i 200 anni. Queste piante classificate che da Orino porta a monumentali per la loro rarità e per il valore Castello Cabiaglio e conosciutissima in provincia, sono paesaggistico si tingono in autunno delle mille attribuite particolari e quasi miracolose proprietà. sfumature del rosso e, con l’area paludosa che li L’effetto di queste acque dovrebbe ricalcare quello di circonda che funge da specchio, rappresentano uno una famosissima pastiglietta di colore blu ed è per spettacolo quasi irreale, prezioso e unico nella nostra questo motivo che sono molti gli uomini, non più provincia, assolutamente da vedere e da tutelare. giovanissimi, che durante le escursioni in Valcuvia Cristina Cannarozzo mettono sempre in conto una tappa ai piedi di questo

Anno XIII - n.1/2012 - VARESEFOCUS 41 Soluzioni innovative per le vostre risorse umane

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Inaugurato il cantiere della bretella che collega il Medio Verbano all’autostrada. Si tratta del primo lotto di un’opera il cui costo è di 30 milioni di euro. Fino ad oggi stanziati 5 milioni di euro.

ggi i nostri paesi sono al collasso. Il traffico è migliori ma appena si aprirà uno spiraglio, noi “Oesploso. Se, però, vogliamo tutelare i poli investiremo senza dubbio in questo completamento così industriali dobbiamo tutti collaborare. Con questa atteso”. bretellina, la Provincia dà un segno concreto”. L’avvio dei lavori arriva mentre è ancora viva la protesta L’assessore provinciale alla viabilità e ai trasporti Aldo di alcuni paesi insofferenti ormai all’aumento del traffico Simeoni sottolinea l’importanza della strada che veicolare. Bardello ma anche Brebbia sono casi collegherà la rotonda di Gavirate a quella di Bardello, emblematici su cui la Provincia è sollecitata a intervenire. un’opera che rientra in un piano di sviluppo strategico Lo scorso 3 dicembre, dunque, è stata posata disegnato da Villa Recalcati. Simeoni sa anche, però, che ufficialmente la prima pietra della bretellina di la “bretellina” è una risposta parziale alle crescenti collegamento tra la SP1 e la SP 50. La strada partirà richieste di interventi urgenti per liberare i centri abitati dalla rotonda cieca appena fuori dall’abitato di dal traffico pesante: “L’arteria è completamente Gavirate, in direzione di Cocquio, per arrivare a quella finanziata: 5 milioni dalla Regione Lombardia e definita “a biscotto” tra Bardello e Olginasio. 100.000 euro dalla Provincia di I lavori, appaltati all'impresa Civelli Varese. È il primo lotto a cui Costruzioni di Gavirate, in speriamo ne seguirà un altro per La strada partirà dalla rotonda associazione con l'impresa Ing. raggiungere la Statale 629, la cieca appena fuori dall’abitato di Angelo Bianchi di Laveno, saranno Besozzo-Vergiate. I finanziamenti per Gavirate, in direzione di Cocquio, completati nei primi mesi del 2013. questo secondo lotto attualmente non per arrivare a quella definita “a L’arteria sarà lunga 440 metri, sarà ci sono. Il momento non è dei biscotto” tra Bardello e Olginasio. a due corsie e supererà il fiume

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Previsto un secondo lotto, per non interferire con non ancora finanziato, il corso d’acqua per raggiungere la Statale sottostante, al riparo, quindi, da eventuali TERRITORIO 629, la Besozzo-Vergiate. piene o esondazioni. Sono previsti, inoltre, interventi di inserimento paesistico e di rafforzamento della funzione ecosistemica lungo le fasce laterali dell’intervento. Nelle more del secondo lotto, la nuova bretella Il cantiere visto dalla rotonda di Gavirate convoglierà il traffico proveniente dalla Valcuvia e da Laveno verso la SP1, conseguenza che oggi preoccupa il sindaco di Gavirate Felice Paronelli: “Sono indubbiamente contento di quest’opera ma il suo effettivo valore ci sarà solo e unicamente quando sarà effettuato il secondo lotto di lavori. Allora sì che i nostri centri abitati saranno salvaguardati. Oggi temo che questa via porti ulteriore traffico a Groppello e che la rotonda, appena realizzata, vedrà vanificare i suoi effetti benefici. Il primo lotto avvantaggerà solo viale Ticino e penalizzerà fortemente lungo la provinciale rivierasca”. Nonostante i vantaggi sulla carta, dunque, la prima bretellina sarà effettivamente efficace solo se verrà realizzato il secondo lotto di raccordo tra la provinciale 1 e la statale Besozzo Vergiate, SS629, che renderà fruibile il collegamento tra il medio Verbano e l’autostrada, costeggiando la sponda nord del lago di Varese: “Appena troveremo i fondi, daremo il via anche a questo secondo lotto - I lavori saranno assicura Aldo Simeoni - completati nei primi Oggi, però, le condizioni mesi del 2013. finanziarie non ci Previsto un ponte sul consentono alcun fiume Bardello a ottimismo. Se vogliamo che quattro campate, il nostro territorio mantenga il suo patrimonio lungo 168 metri. imprenditoriale, però, dobbiamo accettarne le conseguenze con maggior collaborazione. Almeno fintanto che non si trovano le soluzioni”. Sull’ulteriore spesa di 25 milioni di euro, dunque, ad oggi c’è grande incertezza. L’assessore regionale alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo ha assicurato impegno e attenzione: “La Regione Lombardia ha fatto uno sforzo straordinario, recuperando 30 milioni di euro all'anno per i prossimi sei anni per finanziare opere di interesse generale e locale. In questa programmazione La rotonda di Gavirate sono inseriti interventi strategici per le varie province e quindi anche per quella di Varese”. Bardello con un ponte a quattro campate, lungo Alessandra Toni complessivamente 168 m circa. Il ponte è stato progettato

44 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.1/2012 Territorio un lieve aumento dei sinistri e dei Castelli: “Anche i feriti: da 172 a 188. L’importante, Verdi hanno però, è che non ci siano stati dimostrato che le decessi. Sappiamo che in caso di 30 kmh a polveri sottili non TERRITORIO incidenti le conseguenze sono diminuite”. diminuiscono al diminuire della Saronno. velocità ma questo, evidentemente, non basta a far ridurre il numero degli incidenti. Dal 1° maggio al 7 dicembre 2011 le sanzioni per i limiti di velocità superati si sono ridotte dell’ 80% rispetto al 2010. Un bilancio E questo non è poco, altro che volontà di fare cassa! Mi sembra comunque troppo presto per esprimere un Il sindaco difende l’ordinanza che ha istituito in tutto il centro urbano il limite di velocità. Il movimento che ne vorrebbe il ritiro minaccia un referendum.

cusi cosa ne pensa dei 30 km l’ora “Simposti dal Sindaco?”. “Oramai ci siamo abituati e…non ci facciamo più caso”. Non si sa cosa esattamente avesse voluto dire l’anonimo automobilista fermato ad un semaforo del centro città ma sicuramente la sua risposta è …aperta a ogni interpretazione. Infatti, gli abitanti si dividono equamente tre il sì e il no ai 30 all’ora nelle strade cittadine e, nonostante i mugugni e le proteste, il divieto resta e resterà in vigore per 4 anni. Plinio il Vecchio, il grande erudito comasco dell’età imperiale e antesignano dei “cronisti” scrisse: ”L’abitudine è in tutte le cose il miglior maestro” e se sarà così darà ragione al Sindaco Luciano Porro che, in proposito, ribadisce: “A Saronno abbiamo introdotto questa norma, con l'istituzione delle zone 30, per diversi motivi: inizialmente per l'inquinamento, poi anche per cercare di favorire la mobilità più debole e cioè ciclisti e pedoni, in modo che le ridotte velocità degli autoveicoli potessero promuovere appunto l'utilizzo delle biciclette e una maggior sicurezza, anche alla luce di quanto già fatto in numerose città italiane e straniere. A distanza di Porro: “Dal 1° maggio al 10 mesi 7 dicembre 2011 le possiamo sanzioni per i limiti di notare - prosegue il velocità superati si sono Sindaco ridotte dell’ 80% rispetto Porro - dati al 2010. Altro che alla mano, volontà di fare cassa!”. che c'è stato

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giudizio definitivo, occorre valutare su un Un provvedimento Si è aperto proprio a dicembre un tavolo di tempo più ampio e chiedere una maggiore che si propone di trattativa con Sindaco e Assessore all’Urbanistica collaborazione a tutti quelli che si muovono favorire la mobilità nel quale sarà valutato un progetto presentato dal in città, pedoni, ciclisti, motociclisti, e autisti nostro Movimento promotore e speriamo che TERRITORIO più debole e cioè di auto e camion. Solo così sarà possibile ciclisti e pedoni. quanto prima, magari entro il prossimo mese, sia avere una città più sicura ma, sicuramente, valutato dalla Giunta e dal Sindaco. Noi siamo occorre maggiore attenzione e prudenza”. per il limite solo nei punti sensibili, vale a dire in Dopo qualche mese dall’entrata in vigore di questa prossimità delle scuole, dell’ospedale, degli asili e altri da delibera, nel febbraio/marzo del 2011 è sorto un individuare ma siamo contrari ad applicarlo su tutte le movimento promotore per la raccolta delle firme, strade della cerchia cittadina perché i 30 all’ora non capeggiato da Michele Castelli che, attraverso i suoi punti risolvono i problemi. E’ stato un arbitrio deciderlo gazebo distribuiti in città, ha raccolto circa 1.800 firme inizialmente e un altro arbitrio prolungarlo per 4 anni, contrarie al provvedimento. “Molti esponenti politici di mascherando di fatto la decisione sotto giustificazioni diverse opinioni - afferma Castelli - sono venuti a firmare, ambientali. Un intento fallito, perché anche i Verdi hanno come prova che l’azione non voleva essere politicamente dimostrato che le polveri sottili non sono diminuite. Adesso strumentale ma voleva solo affermare un concetto viene proposto come provvedimento per la sicurezza contrario al provvedimento deliberato”. stradale. Si pensi che oltre i 35 Km orari, vengono Gli abitanti di Saronno sono quasi 40.000 e 1.800 firme applicate sanzioni amministrative, mentre oltre i 43 ci non rappresentano certo la maggioranza, ma hanno il sono i presupposti addirittura per il ritiro della patente. E’ loro peso. Cosa se ne farà adesso? “Se non ci sarà evidente che è stato allungato il termine solo per far cassa apertura da parte del Comune - risponde Castelli - e di cassa ne stanno facendo tanta!” attiveremo un referendum tra i cittadini. I numeri ci sono. L’art. 142 del Codice della Strada recita: ”… i 50 km/h per le La sicurezza strade nei centri abitati, con la stradale non va possibilità di elevare tale limite confusa con fino a un massimo di 70 km/h l’abbassamento per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e del PM10. funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali”. Il particolare dei segnali ha indotto un’associazione di quartiere “Gli Amici della Cassina” a chiedere al Sindaco proprio quei segnalatori automatici di velocità che ricordano agli automobilisti di aver superato il limite, mettendo così, ognuno, di fronte alle proprie responsabilità. Anche alcuni Comuni limitrofi a Saronno sono interessati all’esperimento del limite a 30 Kmh non è escluso che imitino Saronno. Sicuramente è stato dimostrato che le polveri sottili non diminuiscono in funzione della diminuzione della velocità, anzi, pare proprio che sotto i 50 km l’ora il famigerato PM10 aumenti. Tutto ciò emerge da uno studio del CNR dal quale si evince che la velocità ideale per… pareggiare i conti dovrebbe essere di 80 Km orari, ovviamente improponibili nei centri urbani. Sicuramente le vecchie caldaie, le stufe e i camini, oltre alle auto fino a Euro 3, sono i maggiori imputati per lo smog delle città, oltre all’eccessivo riscaldamento superiore ai 20 gradi che molto spesso si riscontra proprio nelle strutture pubbliche, scolastiche e nei condomini. La sicurezza stradale, però, è un’altra cosa e non va confusa con l’abbassamento del PM10. Maria Grazia Gasparini

46 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.1/2012 TERRITORIO Territorio Nuova strada tra Uboldo e Origgio

Nell’ambito delle opere relative alla realizzazione della terza corsia sulla tratta autostradale Milano-Como- Chiasso, in attesa del compimento dei lavori sono stati nel frattempo inaugurati nuovi svincoli insieme ad un nuovo collegamento stradale tra Uboldo e Origgio. Tali opere consentono non solo una migliore fruibilità dell’autostrada da parte di chi proviene o è diretto nei due centri abitati, ma anche una più scorrevole percorrenza tra gli stessi al di fuori dell’autostrada. L’apertura della terza corsia autostradale è prevista per maggio 2012 lungo la carreggiata nord (con 18 mesi di anticipo rispetto al cronoprogramma) e in tempo per l’esodo estivo 2012 (cioè per accogliere il traffico proveniente anche dalla Svizzera) lungo la carreggiata sud, in anticipo quindi di 17 mesi. (M.L.)

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TERRITORIO Nel 2018 unificate le stazioni ferroviarie a Varese

Presentato il Masterplan relativo all’unificazione delle Il nuovo masterplan è stato presentato sul finire del due stazioni delle Ferrovie dello Stato e delle 2011per la condivisione con gli Enti Sottoscrittori dell’Accordo di programma e l’inizio delle procedure Ferrovienord, a Varese. In realtà non una unificazione amministrative per l’avvio dell’opera. Con il progetto di vera e propria, ma un collegamento tra le due. Masterplan 2011 si è arrivati a una soluzione condivisa da tutti sulla riqualificazione dell’area. All’incontro hanno isale alla fine del 2007 la presentazione di tre progetti preso parte l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della R di riassetto urbanistico relativo all’area delle stazioni Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, il sindaco di Varese ferroviarie di Varese (RFI e FNM), con previsione di Attilio Fontana, insieme al vice sindaco Carlo Baroni e unificazione delle stesse (v. Varesefocus n. 1/2008). Da all'assessore comunale all'Urbanistica Fabio Binelli, allora, si è lavorato per definire un progetto meno l'assessore al Territorio della Provincia di Varese Piero impattante, che raccogliesse ampi consensi. Si è così giunti Galparoli, il presidente di FerrovieNord Carlo Malugani e a definire un progetto meno faraonico, nel quale le due i tecnici di RFI, Ferrovienord e Infrastrutture Lombarde. stazioni non sono unificate nel senso proprio del termine “Siamo tutti d’accordo: c’è oggi un’ipotesi condivisa da ma semplicemente collegate per via diretta. E’stata infatti tutto il Collegio di Vigilanza. Un Masterplan che unisce la prevista una piastra pedonale per colmare i sette metri di vocazione pubblica, residenziale e terziaria al servizio dislivello tra i due scali e, in sostituzione del della Varese del futuro - ha detto l’assessore previsto grattacielo, la costruzione di uno Cattaneo: “Un polo Cattaneo -. Varese avrà non solo una nuova spazio pubblico in piazzale Kennedy, dove verso il futuro per la stazione ma un polo della mobilità e dello attualmente si tiene il mercato settimanale. mobilità sostenibile”. sviluppo sostenibile, dove si incontrano

48 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.1/2012 Territorio

trasporti e servizi avanzati. Grazie a questo Fontana: “Una soluzione di integrare servizi, residenza, terziario progetto Varese sarà pronta ad accogliere le condivisa attraverso un avanzato, energie e mobilità sostenibili; novità che si avranno con l’Arcisate-Stabio e Masterplan meno una riconcettualizzazione della mobilità che la faranno diventare un nodo ferroviario impattante sulla Città “. urbana attraverso le strutture per il TERRITORIO importante di una linea internazionale trasporto pubblico locale urbano ed connessa, attraverso il Gottardo direttamente extraurbano, la mobilità su gomma al cuore dell’Europa”. “Grande soddisfazione” è stata privata, bike e car sharing, la mobilità ciclopedonale. espressa dal sindaco Attilio Fontana il quale ha affermato L’avvio dei lavori è previsto ora entro il novembre 2013. Il che “si è arrivati ad una soluzione attraverso la completamento entro il 2018. condivisione di un Masterplan meno impattante sulla città di Varese e che quindi potrà essere meglio apprezzato dai cittadini”. Indice di edificabilità massimo: 1,2 mq/mq Le aree interessate sono quelle comprese tra piazzale Aree enti sottoscrittori AdP: Trento e piazzale Trieste, razionalizzando il nodo del • superficie territoriale: 100.000 mq c.a. trasporto pubblico locale e gli edifici su piazzale Kennedy • Edificabilità: 55.000 - 65.000 mq tra Ferrovienord e RFI e completano quella parte di Varese Aree private comprese nell’area: che ad oggi ancora nell’immaginario collettivo e nella • superficie territoriale: 400.000 mq fruizione quotidiana, rappresenta ‘un vuoto’. Il progetto si Valore delle opere da realizzare sviluppa secondo 4 capisaldi: la riqualificazione e • Valore delle opere a vocazione pubblica: potenziamento del trasporto su ferro attraverso la 31 ML€ circa (Aree FS, Aree FN e aree Comune) realizzazione di un nuovo edificio pubblico e relative • Il valore delle opere ferroviarie: 12,1 Ml€. connessioni, di forte valenza urbana, in grado di generare - opere ferroviarie per FN: 5.168.664 € un nuovo assetto spaziale in cui l’infrastruttura diventa - opere ferroviarie per RFI: 6.958.335 € parte qualificante del disegno urbano; un nuovo spazio Avvio gara pubblica gennaio 2013; pubblico su piazzale Kennedy in grado di ri-connettere le Avvio di tutte le opere entro novembre 2013; parti della città fino ad oggi divise dal vuoto urbano dell’attuale piazzale e dal rilevato ferroviario e costituire Completamento opere ferroviarie entro aprile 2015; un valido attestamento per la promenade nuovo teatro Completamento di tutte le opere entro 2018. Repubblica-Stazione; un nuovo modello insediativo capace

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Territorio 50 anni dell’Ordine Architetti

Un anno di appuntamenti ed eventi per festeggiare protagonisti, lo scorso 25 gennaio, della serata di l’importante ricorrenza ma anche per risvegliare apertura del ciclo di conferenze, che vedranno avvicendarsi nomi prestigiosi (v. il calendario nella l’attenzione alla “cultura del progetto”. pagina a fianco). Gli eventi prevedono anche una mostra dedicata all’architetto Luciano Brunella, nel tardo l 2012 segna un traguardo importante per l’Ordine autunno. Le conferenze si svolgeranno nella prestigiosa I degli Architetti della Provincia di Varese, poiché in sede di Villa Panza a Varese. questo nuovo anno ricorre il cinquantesimo anniversario “Le iniziative programmate per festeggiare il nostro della fondazione. cinquantesimo anniversario - è il commento del A seguito del successo e della grande attenzione di presidente dell’Ordine Architetti di Varese, Laura Gianetti pubblico suscitata dal Progetto Diploma 2010 “Città di - hanno un duplice obiettivo. Da un lato, celebrare il Varese” a cura dell’Accademia di architettura di mezzo secolo di vita del nostro Ordine e, dall’altro, Mendrisio, che ha regalato alla città oltre cento progetti costituire un progetto di rilancio per il nostro territorio sulla Varese del futuro, i festeggiamenti di questa attraverso la “cultura del progetto”. Non a caso il claim importante ricorrenza per l’Ordine varesino si del cinquantesimo recita ‘AmiAmo Varese?’. Desideriamo dipaneranno su tutto l’arco dell’anno con un ricco continuare l’azione di sensibilizzazione nei confronti del calendario di appuntamenti i cui protagonisti, figure di territorio e della comunità per risvegliare l’attenzione e le spicco del panorama dell’architettura, del design, coscienze dall’attuale torpore agonizzante. Varese deve dell’arte e della cultura in generale, hanno contribuito riconquistare il proprio posto nel cuore del mondo”. alla creazione di un cartellone di respiro internazionale. E per sintetizzare la filosofia di fondo che anima tutto il Il direttore dell’Accademia di Mendrisio Mario Botta e progetto, la dichiarazione di Paola Antonelli, Senior Paolo Perulli, noto sociologo antropologo, sono stati curator department architecture and design del MoMA di

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La città ideale - anonimo fiorentino - 1490

New York diventa il manifesto degli eventi: “…nei prossimi dieci anni, il resto del mondo si metterà al passo: il design sarà adottato come metodologia e filosofia da politici, scienziati ed economisti interessati ad avere una visione del mondo umana, olistica e costruttiva”.

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Un drago a forma di lanterna illuminato in un lago a una fiera del tempio a Kunming (Cina) Stringer Shanghai/Reuters

52 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.1/2012 FOTO DAL MONDO DAL FOTO

Anno XIII - n.1/2012 - VARESEFOCUS 53 Provincia da scoprire liquore italiano più Manifesti ed etichette di bevuto nel mondo. prodotti “made in Contenuto nella Varese” rappresentano particolare bottiglia RUBRICHE L’industria una preziosa squadrata con gli angoli testimonianza di costume smussati (disegnata da del passato e ricordano un artigiano del vetro di varesina nei Murano), l’Amaretto di un modo diverso di fare Saronno è un liquore a pubblicità. base di mandorle, erbe e manifesti spezie, ha un gusto dolce-amaro e possiede un colore ambrato. La sua ricetta è antichissima; la tradizione racconta che il d’epoca primo ad assaggiarlo fu il pittore Bernardino Luini, allievo di Leonardo da Vinci, mentre lavorava agli affreschi del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli Nel 2012 Varesefocus realizzerà una serie di (1525). Luini lo ricevette in dono da parte di una articoli dedicati ai manifesti pubblicitari d’epoca di giovane locandiera, che era stata scelta dall’artista come imprese del territorio varesino. In questa prima modella per la figura della Madonna. Il liquore piacque puntata i manifesti di bevande che hanno fatto, e, moltissimo e si diffuse in breve tempo. in alcuni casi, continuano a fare moda, come L’Amaretto di Saronno, distribuito in oltre 160 paesi, è da sempre prodotto a Saronno dalla famiglia Reina, che l’Amaretto di Saronno o la Birra Poretti. Non a ha attentamente custodito la formula segreta della caso nella rubrica “Provincia da scoprire”: per locandiera, tramandandola di generazione in recuperare la memoria di un passato nel quale generazione, e che dal 1947 è proprietaria della ILLVA Industria e Arte si sono felicemente coniugate. Saronno S.p.a. (Industria Lombarda Liquori Vini Affini), una delle aziende leader nel settore degli alcolici. La ILLVA produce anche molti altri marchi italiani, come DISARONNO E LA ILLVA Amaro 18 Isolabella, Vodka Artic (prima vodka alla Vellutato nel gusto, inconfondibile nell’aroma, conosciuto frutta lanciata sul mercato in nove gusti giovani e di anche come Disaronno, l’Amaretto di Saronno è il tendenza) e Rabarbaro Zucca.

BIRRA PORETTI, LOOK LIBERTY Con la birreria di Angelo Poretti, fondata nel 1877 nella vicina Valganna, Varese conobbe la produzione di un’altra bevanda, che ebbe successo immediato presso tutta la popolazione. La birra fu infatti commercializzata in comode bottiglie e ad un prezzo conveniente, alla portata di tutti. In occasione dell’Esposizione Industriale di Milano del 1881 la Birra Poretti venne acclamata e ricevette premi in molte fiere europee. L’aumento della produzione rese necessario ampliare e modernizzare il birrificio con una veste nuova: la fabbrica venne realizzata secondo canoni di funzionalità e di decorativismo tipici dello Jungendstil (con questo termine

54 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.1/2012 Provincia da scoprire

Poretti è inserito tra paesaggi, vedute di Varese e dell’antico borgo di Santa Maria del Monte.

LE DISTILLERIE COLOMBO RUBRICHE La storia delle Distillerie Colombo ha come protagonista Angelo Colombo, il quale, agli inizi del secolo scorso, dopo essere emigrato in America, tornò con la famiglia nel paese natale di Cardano al Campo. Qui fondò la ditta “Angelo Colombo”, specializzata in grappe e gazzose. Primo produttore a Cardano della “Gazüsa”, Colombo cedette questa attività ad alcuni suoi dipendenti e con l’aiuto dei tre figli Vittorio, Romeo e Ugo ampliò ed incrementò la produzione di liquori. Il marsala all’uovo, il cognac, gli amari e le grappe delle Distillerie Colombo erano tutti preparati, imbottigliati e distribuiti nella fabbrica di Cardano al Campo. Nel 1947 l’azienda venne divisa dai figli in tre rami: Vittorio si specializzò nella produzione del “Tim”, storico liquore da dessert a base di timo, Romeo in quella della grappa e del famoso “Amaro Cardano”, mentre Ugo era a capo delle “Distillerie Colombo”.

si è soliti indicare il nome che lo stile liberty assunse nei paesi del Nord Europa e in Germania). Ancora oggi lo stabilimento (tuttora in funzione con il marchio Carlsberg) costituisce un interessante esempio di archeologia industriale ed è un autentico gioiello di questo stile. Per promuovere la birra, l’azienda sviluppò un’azione pubblicitaria attraverso Colori, forme, paesaggi e manifesti che erano opera dei maggiori figure raccontano la illustratori di epoca moda, il gusto e le liberty. abitudini di vita del Uno dei manifesti secolo scorso, attraverso più conosciuti, lo stile di un’epoca. realizzato da Aleardo Villa, raffigura, sullo sfondo cittadino in cui spicca il campanile di San Vittore, una donna, ben vestita e sorridente, che siede vicino ad una botte, dove ci sono calici traboccanti di birra, e ne innalza altri due spumeggianti sopra il suo capo. Questi manifesti rappresentavano, oltre al prodotto pubblicizzato, anche panorami varesini, invitando implicitamente l’osservatore a venire a conoscere le bellezze artistiche e naturali della nostra zona, meta turistica rinomata nei primi decenni del secolo scorso. Ludovico Cavaleri è l’autore delle altre immagini proposte, dove il riferimento alla Birreria

Anno XIII - n.1/2012 - VARESEFOCUS 55 Provincia da scoprire RUBRICHE

GRAPPE E LIQUORI ROSSI D’ANGERA Borducan, la cui ricetta rimane ancora oggi segreta. Ad Angera, sulle rive del Lago Maggiore, dal 1847 è attiva una distilleria, la Rossi d’Angera, che produce ELIXIR AL BORDUCAN grappe e liquori artigianali di altissima qualità. Esempio di prodotto tipico, non industriale, ma che Presente sul mercato nazionale ed internazionale, è stata conquistò i varesini e venne subito bevuto con gusto è fondata da Bernardo Rossi basandosi su tre importanti l’Elixir al Borducan. Si tratta di un liquore inventato nel criteri di preparazione: distillare vinaccia fresca, usare 1872 dal varesino Davide Bregonzio, il quale fu un alambicco discontinuo a vapore, invecchiare in botti garibaldino ed esperto erborista. Dopo un viaggio in di legno a tostature diverse. Algeria, aprì un locale il “Caffè al Borducan” a Santa Nel 1931 la Distilleria Rossi d’Angera ha ricevuto da Maria del Monte sopra Varese, dove poter servire il suo Vittorio Emanuele III un prestigioso riconoscimento, il Elixir. Premio Brevetto Real Casa Savoia per la produzione di È un infuso a base di scorze d’arancia, alcune spezie ed grappe e liquori. erbe officinali: la formula dell’Elixir è stata gelosamente Numerose sono, infatti, le rinomate grappe di questa tramandata di padre in figlio fino al nipote di Davide, distilleria, tra cui la Grappa Riserva, che è una grappa Bruno Bregonzio. Ancora oggi si può consumare e invecchiata ottenuta dalla distillazione di pregiate acquistare questo liquore presso il Borducan al Sacro vinacce provenienti da uve di Barbera, Dolcetto e Monte di Varese. Nebbiolo. Altri prodotti da ricordare sono l’Amaro di Verena Vanetti Angera (liquore alle erbe creato alla fine dell’Ottocento), lo Spitz e il Genepy. Tra le grappe e i liquori della Linea Heritage, la Rossi d’Angera vanta la produzione del leggendario Elixir al

56 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.1/2012 0j?”ݝÁËˆË7ˈ

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Gita a … Remeron, nel cuore misterioso della montagna

Decine di cavità costellano il Campo dei Fiori. Tra tutte, la Grotta in territorio di Comerio è la più bella. Messa di recente in sicurezza, è visitabile da tutti. Con questo, prende il via una serie di articoli dedicati ai “solchi” del territorio varesino, che accompagnerà i lettori di Varesefocus nel corso del 2012.

mezza costa del monte, tre quarti d'ora sopra E’ l'estate 1900 e chi scrive è un industriale “AComerio, all'altezza di 685 metri manifatturiero milanese di quarant'anni con circa, si apre nel bel mezzo d'un prato, con la passione per la geografia e quindi le aspetto innocentissimo, una piccola buca, Una grotta esplorata spedizioni, i viaggi, le scoperte, persino la larga 50 centimetri in un senso e un metro e per la prima volta neonata speleologia. Non per nulla, sei mezzo nell'altro. E' questa la cosiddetta Buca nell’estate del 1900. anni prima era stato tra i fondatori del del Remeron, che tutti i contadini dei dintorni Touring Club Ciclistico Italiano, sodalizio conoscono e dove nessuno è penetrato di più destinato in breve tempo a diventare vero e di qualche metro, perché non è affare comodo”. proprio ambasciatore del Bel Paese nel mondo. E' così

58 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.1/2012 REMERON - LA SCHEDA

• La grotta del Remeron in pieno Parco Regionale

Campo dei Fiori, nel territorio comunale di Comerio RUBRICHE dove sono ben diciotto le cavità censite. • L’apertura è collocata a 720 metri di quota, in mezzo al bosco ceduo e ad una piccola radura. • E’ raggiungibile sia dal centro del paese (parcheggiare alla Frazione Mattello di Comerio e prendere il sentiero 12), sia da Luvinate (parcheggiare in località Il Poggio e seguire il sentiero 10); in entrambi i casi il percorso è piuttosto agevole, ben segnato da cartelli con l’indicazione Remeron e superabile in meno di un’ora a piedi risalendo la Valle della Tacca. • Lo sviluppo complessivo è di circa 2 km. • Il dislivello è di 320 metri, di cui 252 in discesa. • Per la visita o semplici informazioni telefonare all’Associazione Amici Grotta Remeron: 3397044152 o contattare [email protected]. La grotta è aperta quest’anno, senza prenotazione nei giorni: 27 maggio; 10 e 24 giugno; 8 luglio; 15 agosto (con S. Messa a -40m); 2, 16, 30 settembre; 14 ottobre. (R.P.)

gli abitanti stanno alla larga anche per quelle "voci" che assicurano provenirvi di tanto in tanto. Queste voci sono frutto di ataviche leggende che narrano amori perduti di dame e cavalieri, riunioni di streghe, guaiti di animali fantastici e riempiono l'immaginario collettivo.

LA MADONNA DEGLI ABISSI NEL CUORE DEL MONTE Ma Bertarelli e Soci non è gente che s'accontenta del "sentito dire" e vuole vederci chiaro, per quanto una tale espressione contraddica il buio pesto d'una grotta... Sanno che l'intera montagna è ricca di cavità, frutto di millenni trascorsi al cospetto dell'azione erosiva di piogge e ghiacciai. Immaginiamoci, dunque, di vederli cingersi di che Luigi Vittorio Bertarelli L'esplorazione si spinse fino corde ed armarsi di lumi a petrolio, calarsi nella si appresta in quel mattino alla quota di meno 175 metri cavità come esploratori nel cuore vergine estivo, accompagnato da dall'ingresso, oltre un terzo dell'Africa, percorrere i primi, facili metri tre amici (Luigi Orrigoni e dello sviluppo totale, dov'era suborizzontali e poi infilare gli scarponi sui pioli due sacerdoti, don un laghetto che impediva di delle scalette a corda per lasciarsi alle spalle con Giacomo Pensotti e don proseguire, ma che audacia il pertugio sempre più esiguo dal quale Luigi Tadini), a violare il prometteva altre mirabili proviene la luce, unica via di fuga conosciuta... "mistero" del Remeron, In realtà, l'esplorazione non dovette durare a profondità carsica da cui scoperte. lungo, ma si spinse comunque fino alla quota di

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meno 175 metri anni di oblìo o, almeno, di interesse relegato al solo Nel 1934 una spedizione dall'ingresso, oltre mondo della speleologia. di speleologi superò il un terzo dello laghetto e sbloccò i macigni sviluppo totale, UN PERCORSO TURISTICO FUORI DAL che ostruivano il dov'era un laghetto TEMPO proseguimento della che impediva di Oggi il luogo è chiuso da un cancello per motivi di galleria, capace di inoltrarsi proseguire, ma che sicurezza, ma (previa nel cuore della montagna prometteva altre prenotazione e con Oggi l'intero percorso è per altri 200 metri. mirabili scoperte. guida) visitabile da stato messo in sicurezza, Da quel momento, chiunque, bambini illuminato, attrezzato per la Grotta del compresi, grazie Remeron perdette il fascino della leggenda, ma acquistò all'azione congiunta di la visita e riqualificato l'attrattiva del luogo semi-inesplorato a due passi da Regione, Provincia, come "percorso turistico". casa. Attrezzature di fortuna permisero la visita a partire Comune, Parco Campo dal 1913, ma fu solo nel 1934 che una spedizione di dei Fiori e dall'Associazione Amici della Grotta del speleologi provenienti dal comasco, dal milanese e dal Remeron che gestisce le visite. L'intero percorso è stato Cai di Varese, attrezzati con kajak, superò il laghetto e messo in sicurezza, illuminato, attrezzato per la visita e sbloccò i macigni che ostruivano il proseguimento della riqualificato come "percorso turistico" capace, galleria, capace di inoltrarsi nel cuore della montagna nonostante l'intervento umano, di conservare gran parte per altri 200 metri. Venne allora collocata una statua del suo fascino. Tra stalattiti, stratificazioni colorate, della Vergine, denominata Madonna degli Abissi, donata forre, mantiene ancora l'originaria promessa di costituire al Comune dalla moglie di Luigi Orrigoni. Seguirono un tuffo fuori dal tempo, un viaggio quasi magico nel

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cuore (che sa ancora di mistero) del Campo dei Fiori. UNO SPUNTINO… A FIOR DI GROTTA Riccardo Prando Ambiente rustico, cucina a metà strada fra tradizionale e ricercata, proposte per i celiaci: il ristorante “Movida” di via THE REMERON CAVE IN THE MYSTERIOUS Garibaldi a Comerio, pochi passi della provinciale che da Varese HEART OF THE MOUNTAIN conduce a Gavirate, è uno dei locali più noti della zona. Il Campo dei Fiori is characterised by numerous tortino di zucca e castagne come primo piatto, la faraona al cavities, the most beautiful of which is the cave in the Roqueforte e pistacchi di Bronte, la sola piemontese con Comerio area. This was recently made secure and can gelatina di uva fragola sono i piatti prelibati che si possono now be visited by anyone who is interested. This cave gustare in questo periodo dell’anno, accompagnati da una carta was first explored in July 1910. Exploration reached a dei vini degna del nome. Occorre prenotare allo 0332-743240. depth of 175 metres from the entrance where a lake was Chiuso il lunedì. discovered which prevented explorers from venturing any Una valida alternativa, sorta all’interno di una vecchia fabbrica further but also promised more wonderful discoveries. In di stampaggio nel cuore di Gavirate, a due passi dal lago con la 1934 a group of speleologists managed to explore beyond the lake by removing the boulders which were sua bella passeggiata, è il ristorante-pizzeria “Vecchio blocking the way. In fact they managed to advance for Ottocento”, dove le tagliatelle al tartufo, il pesce di lago e le another 200 metres into the heart of the mountain. Today, pizze a base di farine “alternative”, per esempio il kamut, cotte the entire trail has been made secure, illuminated and nel forno a legna costituiscono un vanto del locale. E’ chiuso il equipped and is now a tourist attraction. martedì e risponde al numero 0332-747570. (R.P.)

Anno XIII - n.1/2012 - VARESEFOCUS 61 RUBRICHE Gita a... ascensori o, comunque, facilmente raggiungibili, maanchedistrutturericettivepredisposteall’uopo.(M.L.) ascensori o,comunque,facilmenteraggiungibili, fornitidi Indicazioninonsolodeiluoghid’arte ortopedici. asupporti spingere unacarrozzellaoappoggiarsi pare, unsoddisfacenteritornointerminidipresenzenellaprovinciadeiSetteLaghinelcorsodel2011), èstato filmato intitolato“AVarese nonbasta”,andatoinondadapprimasuunaretetelevisivatedesca(con, ungiorno Della Chiesahamessoapuntonegliultimitempiunanuovaseriediattivitàperattrarreturistisulterritorio.Il Nella rinnovatapalazzinadivialeIppodromo,l’AgenziaperilTurismo dellaProvinciadiVarese direttadaPaola Varese, unaprovinciaper tutti messi alcollodachipuòaverelemanioccupateper sono statipensatiproprioperessereimpugnatio a misuradeidiversamenteabili.Eglistessistampati predisposizione didépliantchepropongonoitinerari evidenza,aquest’ultimoproposito,la particolare Ecosìfacendo,anchediminuendoicosti.Di grafica. stampati preesistentiriqualificandolisottolaveste razionalizzazione perdiminuirelaseriedeinumerosi turismo inItaliaeall’estero:un’operazionedi aiSalonidel distribuire aituristiepartecipanti razionalizzazione delmaterialepromozionaleda televisione olandese.Inoltre,sièdatovitaaduna replicato nellasecondametàdigennaiosuuna RUBRICHE

Gourmet Il miele d’acacia Dop sfida il tartufo d’Alba

L’oro delle Prealpi sviluppa un settore economico imprese, 515 hobbisti e 12.200 arnie. Considerando le con 92 imprese, 515 hobbisti, 12.200 arnie e un principali essenze floreali (acacia e castagno) da cui si giro d’affari di 3 milioni di euro. Con la Dop ricava il miele e includendo anche il tipo “millefiori”, la produzione provinciale raggiunge 550.000 chilogrammi aumentano le possibilità di guadagnare, ma nel l’anno per un valore commerciale di oltre 3 milioni di 2012 c’è anche il rischio dei rincari. euro. Davvero un bel gruzzolo. Il fiore all’occhiello, l’unico che può vantare la denominazione d’origine protetta, è però l miele d’acacia varesino come il tartufo Le produzioni varesine: il miele d’acacia: “Ci sarebbe piaciuto I d’Alba e il lardo di Colonnata? Per ora è miele di acacia, di ottenere la Dop per tutti e tre i nostri tipi soltanto un sogno ad occhi aperti ma, castagno e millefiori. Il di miele, ma solo quello d’acacia è domani, chissà. L’oro delle Prealpi, come fiore all’occhiello, l’unico arricchito dai pollini delle palme, delle chiamano il nettare che esce dalle nostre laurifoglie e dell’agrifoglio che in arnie, è a un passo dalla Dop (si aspetta che può vantare la provincia di Varese fioriscono insieme solo la pubblicazione sulla Gazzetta denominazione d’origine alla robinia - spiega Carlo Bruna, Ufficiale) e poi finalmente sarà pronto per protetta, è però quello segretario del Consorzio di qualità - Il conquistare i mercati con l’avallo - entro un d’acacia. miele di castagno e il millefiori (ricavato paio d’anni - della Commissione Europea dalla fioritura estiva dei tigli, delle more (nel frattempo si potrà fregiare della Dop di rovo ecc.) subiscono invece la transitoria). concorrenza di prodotti simili in altre zone d’Italia e non Il traguardo premia gli sforzi di un settore economico con possiamo dire di essere gli unici detentori una produzione tra le più significative in Italia: 92 dell’eccellenza”.

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OTTO EURO AL CHILO ENERGIA, TRASPORTI E IVA Vediamolo allora più da Non sono, però, tutte rose e fiori. La vicino, questo “tesoro” dei Dop comporta spese aggiuntive per nostri boschi e dei nostri prati. gli apicoltori, un aggravio dei costi RUBRICHE Il miele d’acacia si ricava dai di produzione in controlli, analisi e fiori della robinia, una pianta verifiche dell’ente certificatore, la molto diffusa in quasi tutto il IMC di Senigallia. Le imprese che Varesotto sino a 1300 metri aderiscono alla Dop dovranno d’altitudine. Essa deve il nome rispettare alla lettera il disciplinare di al giardiniere francese Robin produzione e chi non si adegua che, intorno al ‘600, utilizzò le potrà vendere soltanto il miele prime piante importate generico. Agli enti pubblici spetterà dall’America. In Italia è il compito di studiare strategie di conosciuta con varie marketing e campagne promozionali denominazioni dialettali: per informare i consumatori, come è reubina, rubina, rubì, rubin, già avvenuto per la formaggella e i spin rubin, rubet e ruben. La vini Igt Ronchi Varesini. “L’unico fioritura contemporanea di altri preziosi pollini Colore bianco-giallo rischio - osserva Fiori - è che nel fa sì che le api raccolgano quanto serve per paglierino, trasparente, 2012 scattino rincari dei prezzi per conferire al miele un particolare corredo effetto degli aumenti dei costi organolettico. Il nostro nettare d’acacia, leggermente ambrato, agricoli dell’energia, dei trasporti e spiegano i degustatori, è di colore bianco-giallo con aroma leggero di dell’Iva”. paglierino, trasparente, leggermente ambrato, lillà, gusto dolce e Maria Mineo, rappresentante delle con aroma leggero di lillà, gusto dolce e profumato. donne che fanno impresa nella profumato. E’ energetico e disintossicante, giunta della Coldiretti, è contitolare adatto a dolcificare il the, il caffè e lo yogurt, dell’azienda Soldavini di Lonate ottimo in pasticceria e nei bar per la colazione del Pozzolo. “Abbiamo oltre mille alveari e in certi anni si mattino nelle comode bustine monodose, che sono spesso può arrivare a produrre 20-30 chili per arnia - dice - adottate anche al ristorante. Si vende al dettaglio a 8 Con la Dop i produttori dovranno unire gli sforzi, il euro il chilo, 4.50 mezzo chilo. nostro miele avrà un’immagine nazionale che ci Una parte della produzione di miele d’acacia, di aiuterà a vendere meglio e la maggiore remunerazione castagno e millefiori è venduta direttamente in azienda o, servirà a tenere alto lo standard qualitativo. Si potrà all’ingrosso, alle imprese che servono la Grande valorizzare la Dop con ricette gastronomiche e di Distribuzione (Carrefour, Tigros, Iper). “La Dop è il pasticceria come già accade con i mostaccini delle massimo sigillo di qualità e gode di grande visibilità monache del Sacro Monte, con i cupètt di Busto con anche nei mercati più lontani - spiega il presidente della noci e nocciole, il pecorino al miele e le verdure Coldiretti varesina, all’agrodolce”. La Dop comporta spese Fernando Fiori - per ora L’industria del miele offre anche interessanti prospettive l’unico marchio Dop in occupazionali. “Negli ultimi anni hanno iniziato aggiuntive per gli Italia appartiene alla l’attività diverse aziende gestite da giovani e da meno apicoltori, un aggravio Lunigiana ed è in vendita giovani - conferma Guido Brianza, vicepresidente del dei costi di produzione nei supermercati a 6,90 Consorzio e titolare della storica apicoltura al Ponte di in controlli, analisi e mezzo chilo. Il nostro è il Vedano, con 400 alveari, fondata da Ernesto Erba nel verifiche dell’ente secondo con quello della 1929 - Il mestiere di produttore crea posti di lavoro ma certificatore. Valtellina, che ha non va improvvisato, i terreni per le arnie si possono richiesto la certificazione prendere in affitto e dunque non servono grandi insieme a noi. La Dop capitali, ma ci vuole competenza e non bisogna significa avere un riconoscimento a livello internazionale illudersi di fare subito guadagni facili. Tra le alluvioni e maggiore capacità di vendita. Un commerciante del ’92, del ’95 e del 2000 e le malattie delle api, io giapponese, tanto per fare un esempio, prima di ho dovuto ricominciare più di una volta, quasi da importare un prodotto va a vedere l’elenco dei marchi zero”. protetti. Uno degli obiettivi del Consorzio è riuscire ad Sergio Redaelli alzare il prezzo e la redditività”.

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La Cascina Mentasti a Costume Varese, nel Medioevo di proprietà del monastero di Voltorre (Gavirate)

RUBRICHE I perché dei nomi Nomi di luoghi e di famiglie tra Lombardia, Piemonte e Cantone Ticino. E i loro perché, in uno studio di Ottavio Lurati pubblicato da Pietro Macchione Editore.

Mentasti? Sono quelli che arrivano da una zona arida, I simile al cemento, mentre Varese lega il suo nome all’abbondanza d’acqua. E poi ancora Castiglioni è nome assegnato ai nobili che vivevano nel piccolo castello. E così via: per ogni nome una storia, una spiegazione e Insomma, andare alla ricerca La diffusa soprattutto una ricerca che mira a scoprire ciò che il dell’origine dei nomi di luoghi e dei origine dei nomi territorio che ci circonda è in grado di dirci. La storia si cognomi, porta a scoperte che dalla lingua dei intreccia con le sue caratteristiche fisiche dei luoghi, ma vanno al di là di quello che si Longobardi. anche con il dialetto, con i modi di dire. potrebbe credere a prima vista. Così almeno emerge leggendo “nomi e luoghi e di famiglie. E i loro perché?” (edito dalla fondazione Ticino Nostro e da Pietro Macchione) un volume di Ottavio Lurati, ordinario emerito di linguistica italiana all’università di Basilea, studioso che ha al suo attivo 12 volumi e oltre 200 articoli. “Colpisce vedere - osserva Lurati - quanto siano numerosi nell’Italia settentrionale i nomi di luogo e di famiglia che derivano dai Longobardi, la popolazione che, come noto, nel secolo VII, attraverso il Friuli, penetra in Italia. Da noi lasceranno nomi come Ghirla (che voleva dire ‘fortificazione, muro di protezione’) e cognomi quali Speroni, Trivulzio, Maroni”. Fa pensare il fatto che nella sostanza i Longobardi fossero pochi eppure riuscirono a controllare una parte importante della penisola italiana lasciando un segno assai profondo. “Anche nomi come Rezzonico e Muggiò - continua lo studioso - si rifanno alle grandi amministrazioni longobarde, che erano assai ben organizzate e efficienti. Molti i nomi che vennero assegnati ai luoghi sulla base di rapporti di diritto: Cordònico era la corte (= tenuta agricola) del dòmino, del signore, La lupa nella piazzetta di Mondonico (Valganna) mentre Mondònico (sono La copertina del volume di Lurati

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I Rezzonico non solo in Lombardia. Qui, Ca Rezzonico a Venezia oggi nove le località in Lombardia che Molte sono le cose curiose venute di recente in zona. Qualche recano questo nome) era, in sé, il monte che stanno dentro e dietro esempio? “Possiamo citare quello degli del padrone, il territorio collinare che ai nostri nomi e che ci Speroni, che in origine e per secoli sono apparteneva al signore feudale”. Spesso svelano anche parecchio detti Malsperoni. Era un nome che veniva un nome che si crede essere locale lo si del nostro passato e dei imposto volentieri al battesimo. Si ritrova in realtà legato a vissuti assai augurava al neonato di essere un cattivo diffusi, sovraregionali, se non addirittura luoghi in cui viviamo. cavaliere, un inetto nel guidare con gli europei. “Per questo ho voluto inseguire i speroni il cavallo, appunto perché nomi nel loro dilatarsi al di là dei confini. Così i primi crescesse e divenisse in realtà un provetto cavaliere”. Lurati si spostano nel 1643 nel Luganese partendo da Motivazioni del tutto diverse negli attuali Mentasti, che, per Lurate Caccivio così come è interessante capire perché i gli abitanti del Varesotto, voleva dire quelli che vengono Bossi si trovano sia in Lombardia sia nel Sottoceneri. da Mentast, ossia da una località che aveva un terreno Vengono da Jacobossi, un accrescitivo di Jacobus, che arido, simile al cemento. Si ebbe cementasto ‘terreno che era la forma corrente per Giacomo”. rende poco e che appare come se fosse cemento’. Poi la Poi la parola perse la prima sillaba, come è avvenuto per prima sillaba, come in moltissimi altri casi, cadeva e si gli Ademaroni che diventeranno Maroni. A lungo si giungeva a Mentasti, che è il nome di luogo vicino a dissero Adimaroni, da Adimaro (da adel ‘nobiltà’ e da Varese. Tra i cognomi diffusi si può citare anche quello dei maru ‘grande, importante, che eccelle’). Insomma erano Benasconi, che sono coloro i quali sono insediati nella importanti per nobiltà. Un accenno poi si può fare ai berna, ossia nello stanziamento fortificato. Gabbani, sia varesini e luinesi, sia ticinesi: era una Molte sono le cose curiose che stanno dentro e dietro ai designazione che si rifaceva al prestigio che godeva tra la nostri nomi e che ci svelano anche parecchio del nostro gente la figura epica di Galvanus, che era molto lodato passato e dei luoghi in cui viviamo. “Spesso - continua lo nei cantàri medievali. Ad essi si studioso - sono dei motti dialettali, come ispirarono i genitori di famiglie quello dato agli Strepparava, ossia: tu sei un importanti. “Non ci sono confini né Lo Stemma dei Bossi contadino, devi strappare le rape. Oppure umani né linguistici tra Lombardia e come Bevilacqua, che si affibbiava a un tizio Piemonte - spiega Lurati che nel suo che tendeva ad alzare troppo il gomito per volume si dedica appunto a scavare tra bere vino come il francese Boileau”. Dai nomi e toponimi sia lombardi, sia cognomi ai nomi di luoghi il passo è breve. piemontesi che della Svizzera italiana -. Che dire allora, ad esempio, di Varese? Esso Le condizioni culturali e storiche sfumano si legherebbe all’ampiezza delle acque che gradualmente da un dialetto all’altro”. circondavano la zona. È una voce antica, Nel volume si esaminano molti nomi di prelatina, da vara nel significato di ‘acqua’. famiglia lombardi e anche delle famiglie “Come noto - fa osservare Lurati - vi è pure

Anno XIII - n.1/2012 - VARESEFOCUS 67 (D. Lgs. 81/2008 Art. 71 - Art. 73) (D. 71-Art. Lgs.81/2008Art. K:G>;>8=:IG>B:HIG6A>K Condizioni particolari perimprese Grande efficienza Piccola realtà : G O

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A G U > T B un Varese in Liguria, a nord-est della val della nord-est a Liguria, in Varese un Stemma dei Castiglioni dei Stemma Graveglia: anche esso è legato alla forte, alla legato è esso anche Graveglia: O incisiva presenza dell’acqua. Sempre legato Sempre dell’acqua. presenza incisiva Faro (VA) Service 4/B -21012 Cassano Magnago s.n.c - ViaSanti diPrando Bruno &C. 6hh^hiZcoV™CdaZ\\^d™JhVid\VgVci^id all’acqua è il nome di Gavirate che è che Gavirate di nome il è all’acqua : R l’italianizzazione del dialettale Gaviraa, che Gaviraa, dialettale del l’italianizzazione è più significativo del nome italiano: il italiano: nome del significativo più è H I termine dialettale gavirá, era usato in usato era gavirá, dialettale termine passato dai lombardi per designare la designare per lombardi dai passato Z I cateratta che serviva a bloccare l’acqua di l’acqua bloccare a serviva che cateratta Z un ruscello. Era, in poche parole, quella che quella parole, poche in Era, ruscello. un G noi chiamiamo saracinesca. Insomma per Insomma saracinesca. chiamiamo noi A ogni nome di luogo o cognome delle nostre terre nel terre nostre delle cognome o luogo di nome ogni 6 T tel. 0331 206155 -fax 0331 202618 [email protected] -www.faroservice.it A

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ilena di Vedano Olona è il capo cantiere ed è lei “E’ un lavoro molto prestigioso, fatto con grande M che ritira la targa che l’assessore alle impegno da tutti coloro che vi hanno Politiche per il lavoro di Milano, Cristina I restauri sono stati preso parte”. E in questo lavoro lungo, Tajani ha voluto consegnare alle condotti su tre turni delicato, a tratti estenuante, un ruolo maestranze. Poi c’è Denis di Malnate, fondamentale l’hanno avuto Milena Elisabetta di Varese e Michela di Luino. Lo lavorativi, con un Maesani, e il suo gruppo di restauratrici. scorso 21 dicembre, nel cuore di Milano, impegno costante 24 ore L'intervento di restauro conservativo della viene restituito alla città uno spazio celebre su 24 e una presenza pavimentazione della Galleria Vittorio in tutto il mondo e l'assessore alla Casa e media giornaliera di 35 Emanuele II è stato effettuato lavori pubblici, Lucia Castellano, afferma: artigiani. dall’Amministrazione comunale con la

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supervisione della Soprintendenza per i beni possibile il piano degli interventi. I lavori non hanno architettonici e per il paesaggio di Milano, in pregiudicato la fruizione del “salotto” di Milano. coordinamento con l'Unione del Commercio e I restauri sono stati condotti su tre turni lavorativi, con un l'Associazione Salotto di Milano. impegno costante 24 ore su 24 e una presenza media I lavori, affidati all’impresa Trivella Spa, specializzata giornaliera di 35 artigiani. È stato un vero e proprio nella manutenzione, nel recupero e nel restauro “cantiere evento”, in quanto l'impiego di cesate conservativo, sono iniziati il 4 maggio 2011: la trasparenti, con descrizioni sintetiche delle opere, ha pavimentazione della Galleria è stata portata a termine consentito a tutti i passanti e ai turisti di assistere ed in 210 giorni, secondo un crono-programma ben essere sempre partecipi all'iniziativa. dettagliato che ha consentito di rendere il più veloce Milena ci racconta ridendo che i turisti stranieri

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cui hanno eseguito i lavori. In particolare, mi ha colpito l'impegno delle giovani restauratrici nel portare avanti un difficile compito RUBRICHE qual è il restauro della pavimentazione”. Milena è diplomata all’accademia di belle arti Aldo Galli di Como e non è nuova a lavori di grande prestigio in Italia e all’estero: ha partecipato ai restauri degli affreschi di Carlo Lanzani nel Santuario di Rho e si è occupata del restauro dei dipinti murali e soffitti lignei presso l’Istituto del Sostentamento del Clero della Diocesi di Milano in Piazza Per Milena e le sue S.Stefano; della doratura degli colleghe sono stati apparati decorativi della chiesa mesi di grande S.Martino a Milano; del restauro impegno e grande dei busti in marmo alla fatica. Filodrammatica di Milano e del restauro dei graffiti del Castello di Monteruzzo a Castiglione Olona. Ha realizzato trompe l’oeil presso la Clinica Mater Domini a Castellanza e seguito il restauro di icone presso il Museo Nazionale Storico a Sofia (Bulgaria) e la decorazione di Villa De Neef-Cassiman ad Anversa (Belgio). Le operazioni di restauro in Galleria sono state eseguite conservando i materiali presenti e le tracce storiche che il tempo aveva impresso sulla pregevole pavimentazione. In presenza di materiali degradati, rotti o compromessi, si è proceduto alla sostituzione con marmi analoghi, al diventavano matti e passavano ore ad osservarli “Nei sei restauro e alla integrazione degli inserti in pasta di vetro mesi passati al cantiere in Galleria ci hanno scattato e delle tessere di mosaico. In particolare, si sono migliaia di foto, altro che celebrità. Peccato che in tutte sostituite porzioni puntuali delle parti non più queste foto eravamo sempre tutte impolverate, spettinate recuperabili mediante l'asportazione e la reintegrazione e in tuta da lavoro. In Cina delle singole tessere e delle lastre di pietra al fine di L’assessore Tajani “mi e in Giappone, poi, saremo ripristinare la continuità della tessitura interrotta da ha colpito l'impegno nella memoria di tutte le numerose cavillature e rotture. delle giovani macchinette fotografiche Oggetto del restauro è stato anche il famosissimo Toro sui restauratrici nel digitali”, aggiunge Denis. cui “attributi” migliaia di turisti hanno fatto una giravolta portare avanti un Ora sono soddisfatte e con il tacco. Milena ci racconta che è stato oggetto di rilassate le due restauratrici, grande ilarità il momento in cui Cristian, un restauratore difficile compito qual ma sono stati mesi di del suo staff, ha impugnato lo scalpello per rimuovere le è il restauro della grande impegno e grande tessere nel “punto cruciale” gridando “sono io il vero pavimentazione”. fatica. Tra caldo e polvere rompi palle!”. Il restauro è riuscito perfettamente ed è stato anche in pieno agosto e con divertente, durante un sopralluogo in Galleria durante le mani intirizzite a lavorare anche di notte, negli ultimi feste, constatare come i turisti abbiano subito ricominciato giorni prima della consegna. a piroettare sopra il povero toro... “Ho voluto premiare le maestranze con una targa - ”Tra 20 anni sarà tutto da rifare” diciamo a Milena, lei afferma l'assessore alle Politiche per il lavoro Cristina sorride: ”Bene, non chiedo di meglio!” Tajani - dopo avere constatato lo zelo e la passione con Cristina Cannarozzo

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Se questo RUBRICHE è un uomo A Legnano la Dachau di Zoran Music e le gabbie pittoriche di Daniele Galliano.

ontinua l’impegno ormai decennale del C comune di Legnano verso la grande cultura e il mondo dell’arte. Una promessa Zoran Music mantenuta, dopo la mostra di Rodin lo Nous ne sommes pas les dernieres, 1970 scorso anno, grazie alla rassegna “Se acrilico su tela, 89,1 x 116 cm questo è un uomo”, dedicata a Zoran Music, curata da Flavio Arensi e allestita a Palazzo Leone da Perego fino al 19 febbraio. L’ evento, giornalista a vedere e raccontare. che si ispira nel titolo al celebre romanzo autobiografico Music, operando di nascosto e al buio, con penuria di di Primo Levi, svela da subito il principale supporti e l’uso di sole matite, di inchiostri interesse dell’arte di Music - tra i massimi annacquati e improvvisati, trovò, descrisse e esponenti della pittura del secondo L’esperienza artistica restituì dignità - persino eleganza - a quei Novecento europeo - sviluppatosi, per cicli ed esistenziale di chi mucchi di corpi e arti, devastati e di vita, attorno al dramma umano si ritrovò, era il 1944, aggrovigliati come rami secchi. Lo dell’internamento. Si tratta dunque di un internato nell’inferno dimostrano alcune opere in mostra, evento di forte richiamo e contenuto, perché di Dachau. realizzate proprio a Dachau nel ’45, che forte è stata l’esperienza artistica ed sono parte di trenta lavori sopravvissuti ai esistenziale di chi, nato tra le colline trecento realizzati nel campo. Ma renderà carsiche attorno a Zagabria, nel 1909, divenuto per sempre, per tutta la sua vita, fino alle soglie di una cittadino italiano per i noti motivi storici e politici, dopo serena morte per vecchiaia, il suo riconoscimento di una giovinezza vissuta alla ricerca della libertà interiore sopravvissuto, la memoria del sentimento di sofferta ed espressiva, si ritrovò, era il 1944, internato fratellanza alle cataste di vite inanimate e ammassate, nell’inferno di Dachau. Il peggiore degli inferni, durato ridotte ad un’ essenzialità tragica e altissima. oltre la liberazione, fino al giugno del 45, era ‘dedicato’ Come ricorda in catalogo Lorenzo Respi, scrisse di lui nel dal Terzo Reich a chiunque avesse osato dire no, o fosse ‘79 Bernd Krimmel: “L’inferno che lo circondava non nomade, o ebreo, o malato, comunque escluso da consentiva alcun eccesso visionario ed egli si limitò a quell’ottica di ‘normalità’ della Germania nazista e constatare la realtà vista e accettata. Mai il tratto ariana, persuasa allo sterminio. Music, nato artista, non s’impenna in espressione d’accusa, ma, flessibile, segue cessò di esserlo neppure in quel cono d’ombra e di piuttosto con un’ultima dolcezza i profili dei corpi disumanità dove la morte pareva dare scacco ogni emaciati, nella cui gracilità persiste l’ombra della loro giorno, per infinite vite, alla vita. Trovò, come altri distrutta sensualità e dignità. infelici cercarono di fare, il personale metodo di Senza tremiti e con assoluta Music lavorò di sopravvivenza, sostenuto dalla sua testarda volontà di dedizione, la linea si fa nascosto e al buio, fissare ogni fotogramma della tragedia che si calligrafia umana”. consumava ininterrottamente sotto gli occhi dei La mostra, che comprende con penuria di prigionieri. La marcia in più per la via mentale di fuga ottanta opere - dipinti, supporti e l’uso di dall’atrocità quotidiana gli arrivò dall’arte, dal suo acquerelli, tecniche miste e sole matite, di occhio di testimone attento, acuto e implacabile, dalla incisioni - tra cui sono molti inchiostri annacquati sua mano allenata dagli studi e dal lavoro di artista e inediti, è raccontata in sette e improvvisati.

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sezioni, raggruppate attorno al ciclo centrale “Noi non diafani, negli sfondi grigiastri, su cui sfavilla l’algido siamo gli ultimi”. L’artista lo realizzò negli anni Settanta brillio d’infiniti occhi, accesi dalla morte. Accanto al e la critica lo considera unanimemente il suo momento nucleo d’opere principale, ammonimento a un tragedia più alto e artisticamente maturo. Colpisce dell’ insieme il mai finita che purtroppo continua a ripetersi nelle stragi RUBRICHE sentimento di sacrale rispetto, inscritto nei segni perpetrate in paesi dominati dalla dittatura politica o essenziali dei corpi consunti, nei toni sommessi e dilaniati dalle guerre, è l’assaggio dell’intera

Urbi et orbi

Parallelamente alla rassegna di Zoran è allestita nelle sale al Daniele Galliano, Strange days, 2007, olio e tempera piano terreno di Palazzo Leone da Perego la rassegna “Urbi vinilica su tela, cm 180x140 et orbi”, dedicata all’ultima produzione di Daniele Galliano, artista autodidatta ma assurto a un giusto riconoscimento di critica grazie alla sua sorprendente arte, cara a Luca Beatrice, che di Galliano, nato a Pinerolo nel ‘61, ha seguito il percorso fin dagli inizi. Oggi Galliano è ritenuto tra i protagonisti della pittura figurativa italiana, a partire dagli anni Novanta. Il percorso intrapreso lo ha condotto infatti a New York per la prima personale, nel ’96, da Annina Nosei, e alla Biennale di Venezia nel 2009. La pittura di Galliano, verrebbe da dire mediatica, attenta all’attualità e coltivata con lo sguardo dell’obiettivo fotografico o della macchina da presa, afferra la vita con l’apparente freschezza, di movimento e vivido colore, di occhi normali. Ma la seziona poi, col bisturi dell’artista, in fotogrammi che incapsulano e ingabbiano i protagonisti sorpresi ciascuno in una diversa storia: di finto divertimento di massa, in piazza o in discoteca o sulla spiaggia, di solitudine urbana - nelle ringhiere di città addormentate sotto il sole - di diaspora di popolo, sui barconi che ondeggiano negli spruzzi del mare - come in “I’m going up, i’m going down”, olio del 2010 - tra la speranza di una nuova vita e il timore di una morte messa in conto. O, infine, di sofferenza brutale, avvilente, che va a ripercuotersi su qualunque creatura. Si veda il polittico del 1970 “Porking”, un grande olio che ha come soggetto dei porci presumibilmente chiusi in ossessionanti gabbie. Uomini ridotti allo stato animale, o animali maltrattati dagli uomini? Il tutto, affidato alla libera interpretazione del visitatore, appare “proiettato” in opere di grandi dimensioni, quasi panoramici schermi, dove occhiute pupille di cinepresa si fissano su spicchi di città, o dell’intero mondo. Qualcuno può ritrovarsi in quegli happening visivi , vedere la propria sagoma impressa, o ritrovare figure note, o gesti o segnali abituali della comune esistenza. Nei fotogrammi di Galliano siamo compresi tutti. Ci siamo noi, con i nostri cari e i nostri amici, basta strizzare bene gli occhi e fissare le opere. “L’artista - come si ricorda in DANIELE GALLIANO mostra citando il filosofo Maurice Merleau-Ponty - è URBI ET ORBI colui che fissa e rende accessibile ai più ‘umani’ tra gli 19 novembre 2011 - 19 febbraio 2012 uomini lo spettacolo di cui fanno parte senza vederlo”. Legnano, Palazzo Leone da Perego - Via Gilardelli, 10 E’ dunque lui l’ironico pontefice, è Galliano il pontifex che ci invita dal suo balcone d’artista rivolto “urbi et Orari: Da martedì a venerdì 14.00 - 19.00 Sabato e festivi 10.00 - 19.00 orbi”, a unire sguardo a sguardo? Così è, se vi pare. wwwspaziartelegnano.com (L.N.)

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80 opere - dipinti, acquerelli, produzione di una assieme a Parigi, dove venne ampiamente riconosciuto il tecniche miste e incisioni - tra vita: le prime suo talento e coltivò amicizie artistiche importanti, come cui sono molti inediti, in 7 opere che quella con Giacometti, fu la città più amata da Music. A s’incontrano nella Venezia conobbe la moglie e musa ispiratrice, Ida

sezioni, raggruppate attorno RUBRICHE al ciclo centrale “Noi non mostra, datate tra Cadorin, presente in mostra in uno degli ultimi, intensi siamo gli ultimi”. gli anni quaranta ritratti. E proprio nella Serenissima Zoran Music chiuderà e cinquanta, la sua lunga esistenza, nel 2005. L’ urna con le sue ceneri nature morte e è conservata all’Isola di San Michele. paesaggi, e qualche figura di donna adagiata, Luisa Negri ricordano i solidi, polverosi colori di Campigli, col quale fu in amicizia dopo la sua partecipazione alla Biennale veneziana del 1948. I cavalli dall’aura primordiale, soggetti tra i più noti della sua produzione, ZORAN MUSIC. SE QUESTO È UN UOMO rappresentano invece alcuni dei momenti di maggior 19 novembre 2011 - 19 febbraio 2012 freschezza descrittiva. Indimenticabili anche le facciate Legnano, Palazzo Leone da Perego - Via Gilardelli, 10 della chiese, realizzate negli anni ottanta, chiaro Orari: da martedì a venerdì 14.00 - 19.00 omaggio alle cattedrali di Monet, osservate però dai loro Sabato e festivi 10.00 - 19.00. 7 euro intero brumosi interni. I paesaggi infine, i paesaggi dalmati dai 5 euro ridotto, 10 euro famiglia (genitori e figli) colori caldi, ma soprattutto quelli veneziani soffusi di wwwspaziartelegnano.com nebbia, riportano agli ultimi, sereni anni. Venezia,

Il patrimonio artistico del Premio Città di Gallarate donato al Comune

Nasceva nel 1949 il Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate. Soldati Atanasio, Ambiguità - Edizione Premio 1951 Anima dell’ iniziativa, sostenuta dal Comune e dall’Associazione Universitari Gallaratesi, era il compianto artista Silvio Zanella. In sessant’anni di storia e ventitré edizioni (prima annuali, poi biennali), a partire dal 1950, circa ottocento opere d’arte sono state acquisite e nel 1966 è nata la Civica Galleria d’Arte Contemporanea (GAM), concretizzazione di quell’idea che guidò il Premio fin dalla sua istituzione. Nel 2010 la GAM è confluita nel MAGA, Museo d’Arte di Gallarate, il cui capitale artistico è quindi costituito dalle opere acquisite nelle successive edizioni del Premio. Si tratta di opere d’arte contemporanea di autori storici, protagonisti del panorama italiano tra cui figurano Fausto Melotti, Silvio Consadori, Emilio Vedova, Atanasio Soldati, lo stesso Zanella. Per arrivare ai giovani artisti come Adrian Paci, Loris Cecchini, Moira Ricci, Piero Gilardi, Studio Azzurro, Chiara Dynys. Lo scorso novembre l’intero patrimonio del Premio, guidato dall’attuale presidente Giovanni Orsini, è stato ufficialmente donato al Comune con atto notarile, presenti il rappresentante dell’ente pubblico Manuela Solinas e Emma Zanella, direttore del Maga. L’impegno della città di Gallarate edel suo museo è ora di custodire, valorizzare ed esporre le opere donate e destinare uno spazio all’archivio e alla segreteria organizzativa dell’Associazione. Il Comune garantirà inoltre la continuità del contributo economico ordinario dato al Premio per l’organizzazione delle future edizioni. I promotori del Premio e la segreteria stanno da tempo lavorando per la prossima, la XXIV edizione, che sarà inaugurata a marzo. (L.N.)

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A Federico Palerma il Premio Maccagno

E’ alla terza edizione il Premio Maccagno, assegnato dal Civico Museo RUBRICHE Parisi Valle ad un artista scelto tra i ventiquattro recentemente chiamati ad esporre nella sede costruita a cavallo del Vincitore del Premio torrente Giona. Si tratta di un’altra realtà Maccagno 2011 è della provincia di Varese dedicata, come il risultato Federico Maga di Gallarate, all’Arte Contemporanea, Palerma. quella che Silvio Zanella non mancava di definire un tempo la Cenerentola tra le arti. Ma forse non è più così, almeno in terra varesina. Dove l’Arte Contemporanea ha trovato l’amore degli estimatori, attenzione delle istituzioni e più che dignitosi spazi. Un cammino dunque da sostenere e incoraggiare. La giuria del Premio, composta da Massimiliano Castellani, Stefania Barile, Luigi Marsiglia, Alberto Pellegatta, Fabio Passera e Andrea Maccario, questi ultimi rispettivamente sindaco e assessore alla Cultura di Maccagno, ha fatto la sua scelta l’8 gennaio del 2012. Vincitore del Premio Maccagno 2011 è risultato Federico Palerma, autore delle opere “Crocefissione e Sindone” (olio su tela del 2011, PALERMA - Crocefissione e cm 150 x130) e “Srebrenica (Bosnia) 11 luglio 1995” (olio su tela, cm. Sindone, 2011, olio su tela, 100x170) con la seguente motivazione: “Per l’energia del gesto nelle cm 150x130 qualità pittoriche e materiche che concorrono ad evocare profondità di sentimenti nella suggestione drammatica del sociale e del Il premio consiste in contemporaneo”. Il premio consiste in una mostra personale una mostra personale allestita nelle sale dello stesso allestita nelle sale del Museo, in concomitanza con Museo Parisi Valle, in l’edizione della nuova rassegna concomitanza con del Premio Maccagno 2012. l’edizione della nuova Quella tenutasi dal 10 dicembre rassegna del Premio 2011 al 29 gennaio 2012, curata Maccagno 2012. da Claudio Rizzi, ha visto esposte PALERMA - Srebrenica (Bosnia) 11 luglio le opere di artisti prevalentemente lombardi, chiamati su 1995, 2011, olio su tela,cm 100x170 segnalazioni, richieste dal museo, di otto maestri di chiara fama: i maestri sono Gianni Brusamolino, Giancarlo Cazzaniga, Trento Longaretti, Carlo Nangeroni, Giancarlo Ossola, Paolo Schiavocampo, Luigi Stradella, Luiso Sturla. Proprio quest’ultimo ha segnalato l’opera del genovese Palerma, classe 1963, formatosi all’Accademia di Belle Arti del capoluogo ligure, attivo nel mondo espositivo artistico dal ’92, con una prima personale a Santa Margherita Ligure e una collettiva alla galleria San Fedele di Milano. Un cammino partito dalla sua terra, che lo ha condotto in giro per l’Italia, l’Europa (Francia, Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Finlandia) e gli Stati Uniti, tra personali, collettive e premi ottenuti in prestigiose sedi. L’attività del Civico Museo Parisi Valle, creatura nata per volontà di Vittorio Parisi, indimenticabile artista nativo di Maccagno, che al museo ha lasciato molte sue opere e una collezione di dipinti, grafiche, sculture, e pregiati oggetti antichi, persegue l’intento di portare alla ribalta artisti di generazioni, estrazioni e provenienze diverse. Il tutto su di un affascinante palcoscenico davanti al Lago Maggiore, in un incantevole scampolo della patria luinese cantata dal poeta Sereni e raccontata da Piero Chiara. Luisa Negri

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LA CERAMICA DI LAVENO IN FAMIGLIA In esposizione oltre alla produzione normale si potranno ammirare anche pezzi di Guido Andlovitz e di Antonia Campi entrambi designer di fama internazionale che hanno collaborato a lungo con incarichi dirigenziali presso la Società Ceramica Italiana.

Nella Sala Marmi di Palazzo Verbania, piatti, zuppiere sevizi caffè e tea, vasi, alzate, oggetti d’arte che hanno arredato per anni RUBRICHE le case degli italiani con quel gusto raffinato che la Ceramica Lavenese ha saputo proporre.

Sino al 5 febbraio 2012 Palazzo Verbania - Luino - Viale Dante 6 - tel. 0332 543501

Orari: da martedì a domenica 10.00 - 12.00 e 15.00 - 18.00. Ingresso libero

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MOSTRE E APPUNTAMENTI

RUBRICHE Giorgio Presta. Q2 Ricerche e Tendenze. Fotografia Italiana

La mostra dello scultore varesino presenta una installazione allo spazio Contemporanea Clip del Liceo Artistico Frattini e tredici opere esposte al Museo Una rassegna che traccia il confine tra la fotografia documentaria e quella di Flaminio Bertoni. ricerca artistica e interpretativa, da cui emerge una visione più intima che esplora altre vie espressive. Sino al 5 febbraio 2012 Spazio Clip - Liceo Artistico “A. Frattini” - Varese - Via Valverde 2 Sino al 12 febbraio 2012

Orari: da lunedì a venerdì 9.00-18.00, sabato 9.00-13.00 Stefania Romano. Voyage Privè 21 dicembre 2012 è il soggetto di questa ricerca, l’attesa di un cambiamento che investirà l’intera umanità, Museo Flaminio Bertoni - Varese - Via Valverde 2 verso una possibile radicale trasformazione in senso spirituale. Orari: giovedì, sabato e domenica 14.30-18.30 Francesca Della Toffola. The Black Line Series Un viaggio immaginario tra le pieghe dell’anima. L’autrice attraversa luoghi reali e immaginari, comunica con gli Mark Richardson. Perspectives oggetti, le pareti, gli angoli creando una profonda fusione tra se stessa e l’ambiente. Prima personale di fotografia di Mark Richardson, batterista della nota band Skunk Anansie. Come Rauschenberg, Mark Daniele Indrigo. Terre | Sogni - Mistici Ormeggi riempie con ingenua naturalezza il vuoto tra arte e vita, Una selezione di vedute in bianco e nero del fotografo che negli ultimi anni si è fatto apprezzare per la agendo direttamente nello spazio che le separa, dove scavare preziosissima resa fineart di immagini ricche di grande attrazione emotiva ed estetica. non è doloroso, dove l’artista è irrimediabilmente immerso nel flusso dell’esistenza, in “un continuum ininterrotto che non Emilio Tovaglieri. Femme comincia e non finisce con nessuna sua decisione o azione” Le sue composizioni sono caratterizzate da una vigorosa valenza simbolica che si esprime attraverso la figura (Robert Rauschenberg). femminile, ricercando fisionomie grevi e stridenti, e insieme dissacranti e seducenti. Stampe fine art dalla trama Sino all’11 febbraio 2012 porosa, che esaltano gli impulsi.

Sour Milk Art Gallery - Menzago di Sumirago - Via Trieste 5 - Villa Pomini - Castellanza Via Don Testori 14 - tel. 0331 526263 tel. 338 6312038 - www.sourmilk.it www.archiviofotografico.org Orari: venerdì e sabato 15.00-19.30 e 22.00-02.00, domenica Orari: venerdì e sabato 15.00-19.00, domenica 10.00-12.00 e 15.00- 18.00-24.00, mercoledì e giovedì su appuntamento. 19.00. Ingresso libero Ingresso libero con tessera Arci 2012 (costo tessera euro 10,00)

Roberto Stephenson. Haiti Franco Viola La mostra raccoglie le fotografie, dal 2000 al 2010, di Roberto Mostra in arrivo dal Museo de la Memoria de Andalucía, Granada. Stephenson, artista italo-haitiano tra i più importanti e singolari esponenti Questo evento costituisce un primo incontro tra la città di Castiglione della fotografia caraibica contemporanea. Volti, paesaggi fuori dal tempo Olona (VA) e quella di Granada (Spagna) che potrebbe sfociare in futuro e surreali architetture segno del tragico terremoto del 2010 sono le tappe in attività culturali congiunte, di ampio respiro, coinvolgendo le due città di un viaggio estetico e poetico nell'anima del popolo haitiano. e i loro rispettivi musei. Sino al 26 febbraio 2012 Dal 4 febbraio al 18 marzo 2012 Inaugurazione sabato 4 febbraio, ore 18.00 Villa Ciani - Lugano (CH) - Parco Civico (entrata da corso al Museo Civico Branda Castiglioni Elvezia) - tel. +41(0)58 8666960 - www.mcl.lugano.ch

Museo Civico Branda Castiglioni - Castiglione Olona - Piazza G. Orari: da martedì a domenica 10.00-18.00. Garibaldi 1 Ingresso: CHF 12 intero, CHF 8 ridotto, gratuito ragazzi fino a 16 anni MAP - Museo Arte Plastica - Castiglione Olona - Via Roma 27 Per informazioni: tel. 0331 858301 Premio Chiara alla Carriera 2012 a Paolo Villaggio Orari: da martedì a sabato 9.00-12.00 e 15.00-18.00, domenica 15.00- “Per l’originalità con cui, attraverso la sua grottesca e dissacrante 18.00. Domenica 5 febbraio e domenica 4 marzo (mercatino ironia, ha saputo evidenziare, in scritti, al cinema, in teatro, in dell’antiquariato) 10.30-12.30 e 15.00-18.00. televisione, vizi e virtù degli Italiani”. Ingresso: euro 3,00 intero; euro 2,00 ridotto Il conferimento avverà nel mese di marzo 2012 al teatro Sociale A cura di Laura Bardelli di Luino.

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M/ARBRES Un confronto tra fotografie, sculture e opere di pittura magistralmente proposte

dagli artisti Alberto Bortoluzzi, Jill Höjeberg e RUBRICHE Marika Vicari, che proporranno indagini in bianco e nero sulla forma delle meraviglie naturali che ci circondano.

Sino all’11 marzo 2012 PUNTO SULL’ARTE - Varese - Viale Sant’Antonio 59/61 - tel. 0332 320990 - www.puntosullarte.it - [email protected]

Orari: lunedì, martedì e da giovedì a sabato 14.00-19.00, mercoledì, domenica e tutte le mattine su appuntamento. Ingresso libero

Anno XIII - n.1/2012 - VARESEFOCUS 79 Varesefocus. Ovunque con te Da oggi anche per Android Diffuso in 17.000 copie cartacee, disponibile in versione sfogliabile sul sito varesefocus.it e con un App dedicata, su iPad, iPhone e piattaforma Android, Varesefocus rappresenta un apprezzato strumento di informazione che, pur mantenendo intatta l’attenzione alla tradizione, volge lo sguardo alle nuove tecnologie. A disposizione degli inserzionisti accanto agli spazi tradizionali sulle copie cartacee, filmati, link e pubblicità dinamica nelle versioni elettroniche. Ovunque tu sei, Varesefocus è con te.

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Android is a trademark of Google Inc. Storia IL CONTE VINCENZO DANDOLO Dopo gli esordi commerciali con la seta, la saga dei Borghi parte ufficialmente con Pasquale che fonda nel 1819 lo stabilimento per la filatura meccanica del cotone RUBRICHE I Borghi di intorno a un mulino sul torrente Brabbia. Dagli archivi dell'Università Statale di Milano, emergono le tracce del rapporto professionale che intercorse tra Pasquale e il Varano, patrioti conte Vincenzo Dandolo, scienziato e ricco imprenditore veneziano trapiantato a Varese, che del Borghi curava gli allevamenti dei bachi da seta ed era "vicino di casa" a e imprenditori Varano. Il conte Dandolo, ricordato da una lapide a Palazzo Estense di Varese, fu il padre di Tullio, intellettuale, storico del cotone e filosofo dell’epopea risorgimentale e il nonno dei patrioti Emilio ed Enrico, che cadde per la difesa della Parenti dei Ponti di Varese, partirono dal Repubblicana Romana nel 1849. Patriota fu anche il commercio all’ingrosso della seta alla fine del nipote di Pasquale, Luigi Borghi, agitatore mazziniano e poi seguace di Garibaldi, arrestato dal famigerato ‘700 e diventarono leader del tessile con il commissario Bolza con l’accusa di alto tradimento “per cotonificio di Varano che dava lavoro a duemila avere propagato la setta della Giovine Italia nel dipendenti. Gallaratese”. Se la cavò miracolosamente dopo tredici mesi di prigionia con una sentenza di non luogo a procedere, emessa dal Tribunale Criminale di Milano il 23 ur non essendo celebri come il “cumenda” Giovanni dicembre 1834 “per difetto di prove”. PBorghi di Comerio, che fondò la Ignis e fu il re degli Luigi, amico e cognato di un altro celebre industriale elettrodomestici a metà del secolo varesino, Andrea Ponti di cui sposò la sorella scorso, i Borghi di Varano hanno Orsola Maria, in tempo di pace diede un scritto una pagina altrettanto Partirono dal commercio forte impulso alla fabbrica di Varano. Fece importante della storia industriale del all’ingrosso della seta alla installare un gasometro per l’illuminazione ramo tessile. Partirono dal commercio fine del ‘700, passarono per che agevolava il lavoro notturno e creava all’ingrosso della seta alla fine del l’allevamento dei bachi ai nuove marginalità economiche. Per abbattere ‘700, passarono per l’allevamento dei tempi di Vincenzo Dandolo i costi energetici aumentò l’estrazione della bachi ai tempi di Vincenzo Dandolo fino a diventare leader torba dalla palude Brabbia e costituì una fino a diventare leader dell’industria dell’industria del cotone con società per l’importazione del cotone greggio del cotone con lo stabilimento di lo stabilimento di Varano. direttamente da New Orleans, una delle Varano che, nel momento di massimo fulgore, arrivò a dare lavoro a oltre duemila dipendenti. In onore della famiglia, nel 1906 il Comune cambiò il nome in Varano Borghi e inserì la ruota, simbolo dell’industria, nello stemma municipale. La storia dei Borghi è importante anche per le illustri parentele che legano la famiglia ad altre dinastie industriali che furono protagoniste del boom economico a Varese e in Lombardia fra l’Otto e il Novecento: nomi come Cantoni, Ponti, Amman e Crespi, legati tra loro da vincoli familiari e interessi finanziari comuni, arrivarono a gestire un solidissimo impero.

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La storia dei Borghi è del valico ferroviario del Gottardo, che fece costruire in importante anche per paese le prime case per gli operai, bonificò la palude le illustri parentele Brabbia, aprì la scuola e l’asilo infantile prima di morire, in circostanze misteriose, per un colpo di fucile esploso

RUBRICHE che legano la famiglia ad altre accidentalmente in carrozza. dinastie industriali - Gli subentrò il fratello Pio di due anni più giovane, Cantoni, Ponti, laureato in ingegneria al Politecnico di Milano, che sposò la vedova Giulia Amman e Crespi - Minonzio. Pio protagoniste del meccanizzò la fabbrica boom economico a con innovativi impianti di Varese e in tintoria e arrivò ad avere Lombardia fra l’Otto 60 mila fusi e 1.200 e il Novecento. telai. Discreto fotografo dilettante, amava isolarsi a dipingere temi agresti principali piazze produttrici, in società con Candiani, Sioli, e si dedicava volentieri Dell’Acqua e altre aziende del settore. all’hobby preferito, la numismatica. Ma si COLPO DI FUCILE IN CARROZZA occupò anche dello Dopo di lui prese il comando della “macchina” (così gli sviluppo urbanistico del operai chiamavano l’opificio di Varano) il figlio paese, tracciò il piano Napoleone, consigliere comunale a Milano e promotore regolatore, fece costruire

Le case dei Borghi

Il Palazzo Borghi a Gallarate, oggi sede del Comune, fu acquistato da Fedele Borghi con altri beni fondiari tra il 1784 e il 1786.

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il convitto per le junior, il figlio di Napoleone che era stato adottato da Pio lavoratrici, il e provocò la fusione della gloriosa ditta Pasquale e F.lli dormitorio per gli Borghi nella francese Textiloses e Textiles. operai e, visto il Sergio Redaelli RUBRICHE rapido ingrandirsi del cotonificio, costruì villini per i La “stoffa dei Borghi”raccontata in un libro direttori di reparto e spaziose Le vicende private e industriali della abitazioni per le famiglia, del cotonificio di Varano maestranze. Borghi e il restauro della splendida Le cronache della villa oggi trasformata in un hotel 4 Prealpina Illustrata, stelle, è raccontata nel libro “La il Monitore stoffa dei Borghi - Patrioti e Tecnico, le imprenditori della dinastia del Illustrazioni di cotone” edito dalla Pro Loco di Varano (120 pagine, 29 foto, in Lombardia vendita a 10 € presso la Pro Loco di ricostruiscono Varano Borghi, via Vittorio Veneto 7, l'aspetto, l'organizzazione e il processo di produzione tel. 334-9597486). Le prefazioni di dello stabilimento di Varano, che all’inizio del ‘900 dovette Giovanni Brugnoli, presidente superare dure battaglie sindacali sul lavoro minorile e dell’Unione Industriali varesina e notturno. Il ciclo industriale dei Borghi finì nel secondo dello storico Pierangelo Frigerio, aprono il volume corredato decennio del ‘900 con il clamoroso fallimento di Luigi da rare illustrazioni d’epoca.

La Villa Borghi di Biandronno fu abitata da Maria La Villa Borghi di Varano fu rilevata da Zaccaria Borghi, sorella di Luigi junior e moglie del conte Borgo in enfiteusi perpetua dai conte Giulio Camillo Meli Lupi di Soragna nel 1900. Visconti Borromeo Arese intorno al 1760.

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Necessari RUBRICHE Accessori Un po' per vezzo, un po' per vizio. Irresistibili accessori.

appelli, foulard, guanti, spille, fermagli... C In una parola, accessori. Per definizione qualcosa che si aggiunge e, fondamentalmente, che non serve. E, quindi, ça va sans dire, deliziosa tentazione per il genere femminile. Il primo oggetto di tagli in questo periodo di crisi economica, penserebbe una mente rigorosa. Niente di più sbagliato, invece. A raccontarcelo, a consuntivo delle spese natalizie e anticipando il San Valentino dei regali, è Paolo Ambrosetti della storica omonima Valigeria in centro a Varese. Da alcuni anni, infatti, accanto alla classica produzione di borse e valigie, i marchi più prestigiosi hanno affiancato quelli che potremmo definire oggetti per il total look, per lo Perfetti come più squisitamente made in Italy. Per i regali, commercianti quindi è facile farsi arricchiscono un'idea chiara delle tendenze generali qualsiasi look. del mercato della moda. Una prima sorpresa per le “menti rigorose”: gli accessori non sono affatto andati in soffitta. Perfetti come regali, perché più abbordabili rispetto a capi più importanti, sono dettagli che arricchiscono (non impoveriscono...) in un attimo qualsiasi look. Ma, seconda sorpresa, in maniera innovativa e inattesa. Classico per eccellenza, elegante e prezioso, il foulard è un esempio perfetto di questo cambiamento. Accanto all'intramontabile e al vintage - uno su tutti Hermès - i dettami di oggi sono pochi motivi floreali e colori sobri, molta semplicità, moltissime fantasie omaggio ai loghi delle maisòn, come l'icona del momento Prima Classe o l’ever green Gherardini, ma assoluta sregolatezza nelle forme e nell'uso. Tramontato il classico 90 per 90, il seppur di qualità (per oggetti che vanno dai 20 ai 70 foulard si trasforma in sfiziosa sciarpina o strizzacollo. euro). Inoltre, il foulard si riscopre in altre funzioni - ci Accanto una produzione più calda, di sciarpe, che però svela Ambrosetti - ad esempio, legato ad una borsa per segue le stesse regole con vivacizzarla. Un vezzo che nasce una vasta gamma di offerte dall'abitudine di legarlo per non Il foulard si trasforma di collarini apprezzatissimi perderlo, che si trasforma in una Per i cappelli, in sfiziosa sciarpina dai più giovani. In linea con i vera e propria moda: la Bric's stravincono grigio o strizzacollo. tempi e le esigenze di tasca, propone addirittura vezzose e nero, in ribasso il O legato a una borsa accanto alla seta pura, è un handbag con foulard moro, mentre il blu per vivacizzarla. florilegio di viscosa e misti, incorporato, amatissime dalle è una rentrèe.

Anno XIII - n.1/2012 - VARESEFOCUS 85 Di moda RUBRICHE

“ragazze” dai 35 in su. negozi specializzati E per i cappelli? Anche in questo campo si torna al sono sempre meno. Effetto Middleton Sisters o discorso dell'accessorio. Con un'“aggravante”: questo Solo per fare un neoromanticismo: tra i capelli inverno per buona parte niente affatto rigido, non nome, e pure sono rispuntati fiori (di tessuto). sarebbe una buona giustificazione per le amanti dei ultracentenario, i tessuti caldi. Insomma, solo puro e semplice piacere. nostalgici Come semplice è la proposta dei marchi glam. apprezzeranno un viaggio nella storia tra gli arredi della Quest'anno, racconta sempre Paolo Ambrosetti, il must Cappelleria Cristina di Busto Arsizio: per chi si sente sono baschi o cuffiette, monocolore, ma impreziosite da Sherlock Holmes o per le signore che sognano una strass o da inserti di pelliccia come gli sfiziosi cappellini comparsata ad Ascot. Blumarine da abbinare a sciarpe e guanti (questi ultimi Se le comuni mortali si allontanano dagli eccessi delle un po' di tutte le lunghezze, secondo la regola “non ci sfilate, tendono, però, ad imitare i curiosi vezzi dei vip. E sono regole.”). Stravincono grigio e nero, in ribasso il si mettono strane idee... in testa. Potremmo definirlo moro nelle sue varianti, mentre il blu è una rentrèe, come effetto Middleton Sisters o neoromanticismo: tra i capelli - secondo regole di “cromomarketing” spesso ignote al sono rispuntati fiori di tessuto di tutti i colori (la consumatore - in ogni periodo storico di crisi economica. collezione invernale di H&M ne è un tripudio), piume e Un colore con cui non si sbaglia mai e che, al contrario velette. Ma la sorpresa è la riscoperta di un classico del degli altri, è perfetto in ogni stagione. Apprezzati anche bon ton (ultimamente relegato al suo ruolo funzionale, in questo campo i total logo, cuffiette che omaggiano i ben nascosto nelle mura domestiche): il cerchietto. Senza marchi, come quelle di Armani o Guess, o le fantasie arrivare alle proposte di Frankie Morello che alle ultime caratteristiche, come ad esempio il berretto stampato stile passerelle milanesi omaggiava l'Italia con acconciature a baseball con la mappa griffata forma di Colosseo, Duomo o Torre di Pisa, il classico Prima Classe. La riscoperta di un accessorio ritorna protagonista. Lo conferma anche Lontano da sfilate DSquared classico (prima ben Mauro Ceriani della Profumerie Immagine di Saronno, che hanno visto sfoggio di da tre generazioni un riferimento per la bellezza improponibili cappelli a forma nascosto tra le mura femminile e non solo, sul territorio varesino e comasco di topo, la moda per il domestiche): il con otto punti vendita. “Seppure per noi il comparto quotidiano punta su proposte cerchietto. accessori è marginale - racconta - constatiamo una più sobrie: dalle sportive riscoperta del genere, accanto a mollette e fermagli che cuffiette unisex, alle cloches omaggio agli anni '20 a illuminano”. Largo dunque a questi accessori un po' modelli romantici di cappelli a falda larga (ma non retrò, a strass, fiocchi e paillettes. Una curiosità? Nei troppo) come quelli proposti da Blugirl. Per molte - grandi magazzini, i prodotti per le signore sono assolute fashion victim - ma non per tutte (astenersi le presentati accanto a quelli per le bambine. Spesso, anzi, regine della discrezione) feltro e colori accesi (arancione complici le manie per Hello Kitty e similari, non c'è verso o ottanio) nelle proposte a larga tesa di Gucci. di distinguerli. Anche su questo le riflessioni le lasciamo Trovare il cappello giusto per la propria testa non è alle menti rigorose. quindi difficile, vista la ricca offerta. Va detto, però, che i Silvia Giovannini

86 VARESEFOCUS - Anno XIII - n.1/2012 rendendo piùagevoleedeconomicol’accessoal credito. Varese operaafiancodellepiccoleemedie imprese dei Fididell’UnionedegliIndustrialidellaprovincia di Da quasimezzosecoloilConsorziodigaranziacollettiva :FE=@;@CfdYXi[`Xk`jfjk`\e\% Gif^\kk`[`Zi\jZ`kX6 Tel. 0332 251000 -Fax 0332285565 [email protected] erogati attraverso Varese e Con oltre Lombardia èilpartneridealedellatuaimpresa. 120 milionidieurofinanziamentigarantiti 1300 imprese 13 istituticonvenzionati Piazza Monte Grappa, 5 - 21100 Varese Piazza Monte Grappa, 5-21100 Varese consorziateinprovinciadi , CONFIDI

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RUBRICHE Pallamano Cassano: vincere per amore della maglia

I fasti delle squadre della Pallamano a Cassano Pallamano Tacca vicecampione d’Italia, presidente della Magnago. Una squadra maschile, una femminile Femminile che milita in A2 e direttore sportivo “assai che milita in A2 e tre Under 18, 16 e 14. preoccupato” della squadra Maschile, dominatrice del torneo e seria candidata al salto in Elite, la massima serie nazionale. “Il passaggio in Elite è un traguardo anno dominato in Italia mettendo in bacheca 11 sportivo stupendo - confida - quel che mi spaventa non è Hscudetti consecutivi con la squadra femminile e la categoria, ma i costi. Stare al passo sarà dura, ma sfiorato per due volte il titolo di Campioni d’Italia con la noi come sempre ci proveremo”. maschile. Hanno vissuto crisi profonde, A Cassano non solo ci credono, ma cambiato strutture societarie, viaggiato Hanno dominato in Italia tutti sono pronti a scommettere sul sull’ottovolante fatto di retrocessioni e miracolo che dirigenti, sostenitori e promozioni. Hanno regalato emozioni, ma mettendo in bacheca 11 sponsor sapranno confezionare. Una soprattutto un amore inossidabile tra questo scudetti consecutivi con la fede cristallina dove lavoro, passione sport e Cassano Magnago, da sempre faro squadra femminile e e voglia di far crescere i giocatori fin nazionale di questa disciplina. sfiorato per due volte il dalle giovanili continuano a contare Chi si avvicina alla Pallamano Cassano titolo di Campioni d’Italia più dei quattrini “che sono sempre scopre una vera e propria galassia felice, con la maschile. meno”, continua Petazzi, il quale poi composta da quattro società, un vivaio tosto condensa in una battuta l’elisir di e inesauribile e quattro presidenti bravi nel lunga vita della Pallamano Cassano: tradurre al presente quanto di meglio fatto nel passato “Da noi non esiste che un nostro giovane venga pagato da questa storica realtà. A dare logica a ciò che agli per giocare. Chi veste i nostri colori lo fa per passione, occhi di uno sprovveduto può apparire quanto meno attaccamento alla maglia e alla società. E devo essere originale è Massimo Petazzi, ex giocatore della gloriosa sincero: sono pochi quelli che se ne vanno e spesso, dopo un anno o due in altre società tornano da noi”. E la bella favola cassanese è ricca di sorprese. “Il nostro è un progetto societario che non si limita alle prime squadre, ma coinvolge tutti i nostri giocatori. La squadra femminile milita in A2, ma siamo ai vertici nazionali anche con le Under 18, 16 e 14, realtà Campioni d’Italia nelle rispettive categorie. Questa società, pur essendo nata appena 14 anni

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Una fede cristallina dove lavoro, passione e voglia di far crescere i giocatori fin dalle giovanili continuano a RUBRICHE contare più dei quattrini. fa, dopo l’addio di quella che ha fissato il record di titoli consecutivi, ha un palmares mica da ridere”. Poi c’è la Maschile guidata dal presidente Paolo Zanovello regina in A1, ma che conta una squadra in A2 e una in B. “Anche qui - spiega Petazzi - abbiamo scelto di fare tre squadre per non disperdere il grande lavoro fatto nel settore giovanile. In questo modo riusciamo a dare continuità al disegno e a far giocare i prodotti del nostro vivaio nelle varie categorie”. E la vera forza sta nella… Virtus, la terza società di questa particolare La pallamano piace e conquista il pubblico, che a livello di numeri e galassia, che sotto la direzione del pubblico perché c’è tutto ciò che ti presenze sugli spalti “dà la presidente Marco Facchetti, aspetti da uno sport: atletica, contatto biada” a certe partite di calcio: rappresenta il serbatoi dei fisico, tecnica e il gol che gasa il non è raro, infatti, vedere le campioni in erba. “Qui c’è un marcatore e trascina la gente. gradinate del PalaTacca gremite lavoro oscuro, ma che dà senso ai da un migliaio di spettatori. “La nostri sacrifici. Il nostro primo pallamano piace e conquista il obiettivo non è vincere, anche se ci riesce bene, bensì pubblico perché c’è tutto ciò che ti aspetti da uno sport: diffondere questo sport. L’80 percento del nostro budget atletica, contatto fisico, tecnica e il gol che gasa il lo investiamo proprio nel settore giovanile e nelle scuole marcatore e trascina la gente”. e forse anche per questo abbiamo sponsor che Unico neo di questa storia fatta di sudore, sacrifici, continuano a credere in noi anche in un momento successi ed emozioni è la visibilità mediatica. “Facciamo difficile come quello che stiamo attraversando”. fatica “ad uscire” dal campo di gioco - conclude Petazzi L’ultimo satellite dell’handball è quello della Virtus - nonostante la pallamano sia uno degli sport più Carnago, che oltre al vivaio vanta una maschile e una praticati in Europa, sicuramente più del calcio, veniamo femminile che militano in B. A tirare le somme è sempre snobbati dai media. Eppure alle partite lo spettacolo non Petazzi: “In tutto abbiamo 13 squadre e più di 300 manca e il livello della nostra pallamano è molto atleti dai Senior agli Under 9. Due strutture di altissimo cresciuto. Ma tutto questo lo percepisce solo chi ci segue livello come il PalaTacca di Cassano che è appena stato dal vivo e, sinceramente, un po’ mi spiace”. rinnovato e l’impianto di Carnago”. Senza contare il Andrea Della Bella

DOMINIO BIANCOAMARANTO

Hanno passato un Natale e un inizio 2012 da sovrani e vogliono continuare a dettare legge in A1. La Fiat Masera & Bacelliere ha chiuso il girone d’andata con una bella vittoria sull’Emmeti Group Mestrina. Il successo ha consolidato il primato in classifica e gli amaranto viaggiano con 4 punti di vantaggio su Merano e 5 su Ferrara. In attesa dell’inizio del girone di ritorno, fissato per il prossimo 4 gennaio, i ragazzi del coach Havlicek, dopo il doppio incontro di Coppa Italia con Fasano, squadra che milita in Elite e in programma a metà gennaio, saranno impegnati in un torneo amichevole ad Apatin, in Serbia, funzionale a riallacciare il discorso con il clima partita e tornare a vincere in campionato. (ADB)

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RUBRICHE L’indomito agonismo del volovelista

Tra chi pratica il volo a vela si dice che non si riescono ad agguantare record d’inverno. Non è vero: basta andare nell’altro emisfero…

ncontriamo Margot Caraffini, volovelista Margot Caraffini, concentrazione e trovare il momento per Ivaresina, in quella che è la sua seconda osare. casa: il campo di volo Adele Orsi di volovelista varesina, Margot Caraffini, è vero che per volare in Calcinate del Pesce. Il sole pigro di una titolare di 22 record un cielo africano occorre mantenere “i piedi giornata invernale colora in maniera unica dentro e fuori l’Italia, per terra”? la catena del Rosa. Lungo la pista di decollo ha conquistato “Non tutti i cieli sono uguali, ma quando voli regna il silenzio e il lago, immobile, lo vedi l’ultimo nei cieli della in quello africano lo devi fare “in punta di e lo respiri nell’aria. Non è stagione di volo Namibia. piedi”. Lì ci sono sacre regole da rispettare, e chi vuole soddisfare la propria passione trasgredirle o farsi fregare dalla troppa deve migrare. Tace il rumore dell’aereo da sicurezza potrebbe diventare fatale. In traino e il quadro di Alpi e Prealpi regala rinnovate Namibia è difficilissimo fare previsioni meteo anche a emozioni ogni volta che lo sguardo si alza e punta breve termine e le condizioni cambiano in fretta. l’orizzonte. Bellissimo. E allo stesso tempo lontanissimo L’errore, anche piccolo, può trasformarsi in una da quell’Africa appena conquistata a suon di record a situazione complicata. bordo di un aliante. Sono otto i primati Italiani assoluti Ripercorriamo con il suo racconto la storia di questo fissati dalla Caraffini in Namibia, con un solo volo di record multiplo. Partiamo dalla pianificazione dei voli. 750 chilometri sopra il Kalahari, il deserto della “grande La prima regola è che sete” (questo il significato del nome). Ci sono voluti per stabilire un record quattro giorni per scrivere un nuovo affascinante capitolo occorre dichiarare Quattro giorni passati a nella storia del volo in aliante. Quattro giorni passati a prima quello che si studiare l’irrequieto cielo studiare l’irrequieto cielo africano, a fissare la rotta vuol fare in volo. In africano, a fissare la rotta migliore, individuare i punti di virata che, nell’immensa Namibia ho pianificato migliore, individuare i distesa di sabbia rossa, altro non sono che crocicchi di il “Triangolo equilatero punti di virata sopra strade sterrate o agglomerati di baracche. Quattro giorni Fai”, quello più l’immensa distesa di per prendere confidenza con il mezzo noleggiato, per difficile. Da noi non si sabbia rossa. ascoltare se stessa alla ricerca della giusta potrebbe fare, poiché

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Non tutti i cieli sono uguali, vorrebbe dire Attenzione e concentrazione. C’è spazio per altri ma quando voli in quello scavalcare più pensieri? africano lo devi fare “in punta volte le Alpi, in “Tra le tante cose che mi passavano per la testa c’era quanto in volo vai anche la preoccupazione di un eventuale atterraggio di

di piedi”. Lì ci sono sacre RUBRICHE regole da rispettare. a tracciare un emergenza. Lì non hai molte possibilità di scelta e le triangolo lungo poche sono piuttosto scomode: puoi atterrare in una 750 chilometri”. fattoria, il posto migliore poiché in genere ci vivono E il decollo? occidentali e sono un punto di riferimento importante per “Diciamo che non è esattamente uguale a quello che si le operazioni di recupero, oppure ci sono le Pan. fa qui a Calcinate. Io decollavo da un piccolo aeroporto L’ultima spiaggia è la strada, dove il rischio è passare realizzato da volovelisti tedeschi in una Pan, che altro qualche giorno sola con il tuo aliante e una serie di non è che un lago salato prosciugato. Il vantaggio è che animali non esattamente domestici prima che qualcuno hai a disposizione piste lunghissime e orientabili a 360 riesca a venirti a prendere”. gradi a seconda delle condizioni di vento. Lo svantaggio Bene, adesso siamo pronti anche noi per vivere gli otto è che non c’è asfalto e quel che c’è è peggio dello primati. sterrato”. “Il 2 dicembre era il penultimo giorno a mia Via si prende quota… ci parli del cielo? disposizione e al campo base avevo dichiarato che avrei “Qui il discorso è complesso. Uno dei problemi più tentato un triangolo di 750 chilometri. Al campo base grandi è il meteo. Due giorni prima del record ero non tutti erano convinti, ma l’idea di tornare a casa a convinta che avrei effettuato il volo giusto. Grande mani vuote non mi piaceva e così sono decollata. Le partenza, condizioni spettacolari al condizioni non erano ottimali e la punto che copro la distanza del velocità era piuttosto bassa. La primo lato del triangolo a 140 Il colpo d’occhio sulla distesa desertica differenza però l’ho fatta chilometri orari di media. è qualcosa che toglie il respiro. Una nell’ultimo pezzo del terzo lato All’improvviso però un diluvio successione infinita di dune, che per del triangolo”. inimmaginabile per le nostre un volovelista sono un alleato Prima di tornare al campo base, latitudini mi ha costretto a importante per tenere l’orientamento cosa si è portata a casa dalla rinunciare”. in quanto tutte puntano da nord a sud. Namibia, oltre agli otto record? Ma lì, in quell’abitacolo, cosa “Il cielo. Una cosa spettacolare vedeva sotto di lei? con tutte quelle belle “padelle”, “Il colpo d’occhio sulla distesa desertica è qualcosa che che altro non solo che i cumuli, ovvero il carburante toglie il respiro. Hai una successione infinita di dune, degli alianti. Sul Kalahari sono infiniti, il sogno di ogni che per un volovelista sono un alleato importante per volovelista”. tenere l’orientamento in quanto tutte puntano da nord a Andrea Della Bella sud. E poi di tanto in tanto villaggi o rettilinei infiniti che indovini essere strade”.

Chi è Margot Caraffini

Margherita Acquaderni Caraffini, per tutti Margot, è la volovelista che a suon di record e successi ha raccolto il testimone da Adele Orsi. Attualmente detiene 22 record tra Assoluti (stabiliti fuori dall’Italia) e Metropolitani. L’ultimo in ordine cronologico, è quello fissato in Namibia tecnicamente definito “Triangolo equilatero Fai”, poiché si tratta di un volo effettuato su tre lati ideali tracciati nel cielo. Sul Kalahari ha stabilito i record di: velocità triangolo FAI 300 km (libera), con una media di 114,3 km/h (battuto un primato già esistente); velocità triangolo FAI 500 km (libera), media di 114.3 km/h (battuto un primato già esistente); velocità triangolo FAI 750 km (libera); media 114.3 km/h (non esistente); distanza triangolo FAI dichiarato 750,2 km (non esistente); distanza triangolo FAI libero 755,3 km (non esistente); distanza su 3 punti prefissati 751,2 km (battuto un primato già esistente); distanza su 3 punti liberi 760,1 km (battuto un primato già esistente); distanza triangolo qualsiasi prefissato 750,2 km (non esistente). Ma la Caraffini non vuole fermarsi qui e sta già lavorando per abbattere il primato dei 1.000 chilometri sorvolando le Alpi per poi tornare in Africa.

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Lancia Voyager: monovolume RUBRICHE extra large pensare al prezzo di partenza, fissato a 39.900 Euro e guardando la dotazione di Lancia Voyager, l'analisi del rapporto prezzo/dotazioni non può non essere positiva. Voyager è il nuovo monovolume Lancia di chiara Per quanto riguarda le motorizzazioni, Lancia Voyager è origine Chrysler. disponibile con motore diesel 2,8 litri da 163 CV ed una coppia di 360 Nm con consumi di 7,9l/100 km nel misto e emissioni di CO2 a 207 g/km. Per quanto impatto dal punto di vista estetico è quello di trovarsi riguarda l'alimentazione benzina, invece, c'è il 3.604 cc L’di fronte al Grand Voyager americano. Le V6 da 287 CV e consumi dichiarati di 10,8l/100 km nel dimensioni di Lancia Voyager sono importanti: 5,21 misto. Questo motore è abbinato ad un cambio metri di lunghezza, 1,99 m di larghezza ed 1,75 m di automatico a sei velocità con convertitore di coppia: si altezza con un passo di circa 3,1 metri. Tutto a tratta di una trasmissione che offre una spaziatura degli vantaggio dell'abitabilità interna e del raffinato abitacolo innesti più ravvicinata, limitando le variazioni di regime che si contraddistingue per qualità dei materiali e cura del motore tra i diversi rapporti e garantendo un innesto dei dettagli, da sempre una peculiarità del marchio più morbido ed adeguato ad ogni situazione di marcia. Lancia. Disponibile in allestimento Gold che propone Ottima l'insonorizzazione dell'abitacolo che non viene sedili rivestiti in pelle Nappa e quelli della prima e della invaso dai rumori del motore e dell'ambiente esterno, seconda fila riscaldabili, come il volante. dimostrandosi un salotto su quattro ruote dove i Dalla praticità Chrysler il Lancia Voyager eredita il passeggeri della seconda e terza fila si godono il viaggio sistema Stow ‘n Go che permette di ricavare tutto lo ed il sistema di intrattenimento con lettore DVD a doppio spazio necessario per i passeggeri ed i loro bagagli, schermo LCD da 9”. Chi ha dei bambini può capire, non senza necessità di rimuovere i sedili. I sedili possono è un dettaglio da tralasciare. Per provare l’esperienza essere ripiegati a scomparsa nel pianale per trasformare, Voyager a Varese e Gavirate, c’è la concessionaria con la massima facilità, i cinque comodi posti a sedere Marelli & Pozzi Spa; a Busto Arsizio, Parabiago e della seconda e terza fila in un'ampia superficie di carico Legnano, c’è Santino Ceriani Spa. adatta a qualsiasi esigenza di (C.C.) viaggio o lavoro.

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Anno XIII - n.1/2012 - VARESEFOCUS 93 In libreria ricerca documentata, dotta e scrupolosa, che pure si traduce in una scrittura fresca e fruibile “romanzesca”. Un lavoro realizzato “a cavallo tra due sindaci”, che rispecchia l'amore per una comunità/località perla RUBRICHE Varese in... lake preziosa del nostro patrimonio. E un omaggio alla storia locale che, per dirla con la parole del sindaco Cogliati “Un lago è il tratto più bello ed espressivo di ogni “ci identifica, ci caratterizza, ci dà un preciso posto nel paesaggio. E' l’occhio della terra, guardando il quale tempo e nello spazio.” l’osservatore misura la profondità della propria natura”. - COME LE NUVOLE D.H. Thoreau Meravigliose e affascinanti le Iniziamo l'anno con libri che “sanno” di casa nostra: tra nuvole: chi non ha giocato ad profumi di lago e qualche dolcetto. indovinarne le forme o non ha mai sognato di fluttuare con loro o di rifugiarcisi proprio in UPPER LAKE mezzo? Tredici racconti che si Renzo Beltoldo “Narrazione di leggono d'un fiato: lunghezze UPPER LAKE una fuga, ma diverse, diversi temi, tra Nem, 2010 anche fuga dalle fantasia e realtà (e qualche narrazioni” si ambientazione nostrana). legge nel risvolto. Diversi, quindi, - come le Una sintesi che nuvole! - ma ugualmente incuriosisce, ma apprezzabili per delicatezza di ancora di più penna, anche laddove, come Luciano Besozzi l'auto definizione nel racconto Bugie, l'autore ANGERA che l'autore lascia sfiora temi che altri NELL'OTTOCENTO sul suo profilo di renderebbero scabrosi - e 2011 Facebook: “Un intensità di pensiero. “Una viaggio allucinato e straniante in labirinti fiaba è una fiaba,/ due fiabe d'acqua e di suoni irrisolti”. Secondo sono due fiabe/ tre fiabe classificato al diventano realtà.” Per “volare” Morselli 2010, è un po' tra le nuvole. un racconto ricco di citazioni e I NOSTAR RICET. metafore: la storia LA CUCINA DEL CROTTO di Ilario, in bilico Un nuovo libro di Piero Colombo, ennesimo omaggio tra Sogno e Realtà all'arte culinaria, ma soprattutto alla tradizione di casa (in linea con il nostra, che la cucina così ben rappresenta. Le ricette del tema del Premio). Crotto rispecchiano quelle della famiglia dell'autore, Una lettura esercente per cinquant’anni una osteria-trattoria in via affascinante, a Dazio Vecchio, poi divenuta ristorante più ricercato. Un tratti non facile. Il numero ricco di ricette ereditate da amici e conoscenti lago, tra reale e (secondo il metodo, ci perdoni l'autore, “Benedetta “psicologico”. Parodi”) per arricchire l'assortimento dell'offerta. Ricette Sergio di Siero COME LE NUVOLE semplici accanto ad altre elaborate, comprese quelle Quirici ed., 2011 ANGERA NELL'OTTOCENTO creative del nipote chef Maurizio Santinon. Due volumi per rendere omaggio alla storia angerese dalla Rivoluzione DOLCI DA MORIRE Piero Colombo Francese al 1900: il primo pubblicato nel Come la panna e il cioccolato: certi incontri di sapori e I NOSTAR RICET. 2010, è dedicato a storia, popolazione e consistenze sono una delizia per il palato. E i lettori LA CUCINA DEL CROTTO amministrazioni comunali, il secondo, l'apprezzeranno, anche per la causa benefica (buona, Pietro Macchione Ed., 2011 fresco di stampa, a territorio ed per restare in tema): il sostegno alla Associazione economia, attività e servizi sociali. Una Italiana per la Sindrome di Emiplegia Alternante. Il

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vulcanico che “scomparissero scrittore di noir nella dimenticanza” incontra il quei secolari ricordi pasticcere e ne dei pescatori, Paolo Franchini, RUBRICHE nasce un libro impigliati, per Marco Maculan goloso. Da un l'appunto, nelle reti DOLCI DA MORIRE Ed. Il Cavedio, 2011 ciclo di lezioni del tempo. Uno sul tema, parte squisito incontro tra il viaggio autori, professionisti letterario tra le in campo diverso, uniti da una passione d'acqua dolce, ricette di che è affettuoso omaggio al lago e alla storia locale, alla Agatha Christie, pesca, anche come metafora della vita, con Donato Carone, Miss Marple, un'incredibile varietà di temi e di racconti. E, non ultimo, Max Furia Hercule Poirot. Un mix tra indizi e ricette, con meravigliose foto d'epoca. VARESE IN NOIR che addolciscono anche le storie più Edizioni Quirici, 2011 amare. Un libro che, sottolinea Franchini, DONNE IN QUOTA “può mettere d'accordo chi preferisce i Nel 2010 era “Oltre la linea”, quella che oggi separa dolci ai gialli con chi fa il contrario”. l'incertezza del presente dalle opportunità del futuro...”, Insomma, sarebbe un delitto non omaggio alla capacità di rimboccarsi le maniche dei leggerlo. protagonisti dell'economia varesina. Oggi è lo stesso, Carlo Alessandro Pisoni, ma nella versione al femminile. Tacco 12 e biberòn in Ivan Spadoni, VARESE IN NOIR mano, le capitane d'impresa non solo se le rimboccano, Marco Zacchera Dalla Varese noir a quella in noir. Due ma lo fanno aggiungendo NELLE RETI DEL TEMPO apprezzati artisti varesini e una storia. quel pizzico di classe (ed 2010 Varese, Milano, la Cecenia: lo sfondo di elasticità) che le caratterizza. un Dall'esperienza di racconto, Confartigianato, con il realizzato collaudato stile brillante, a “quattro Ielmini affronta il mondo delle mani” con donne. In quota. Senza quote. le foto di Carone e i L'ARMATA RITROVATA testi di Gli appassionati di industria e Furia. La storia dell'aeronautica, vicenda avranno riconosciuto il nome della dell'autore di tanti e apprezzati lavori sul tema. bellissima Olya che come tante ragazze Quest'ultimo è, invece, una documentata ricerca sulla dell'Est qui trova rifugio e fortuna: “presenza dei militari Ceco-Slovacchi a Busto Arsizio e un'esperienza così comune, che pure nel Varesotto” tra il 1918 e il ‘20. L'idea nasce dal sfugge ai nostri occhi troppo abituati a desiderio de La Famiglia Bustocca di rinverdire la letture superficiali. Sperimentazione e conoscenza di avvenimenti della storia recente, che Davide Ielmini illusione, noir e seduzioni, emozioni per rischierebbe di perdersi. Ecco dunque uno spaccato di DONNE IN QUOTA immagini e parole: un raffinato gioco di storia locale, che illumina un periodo a cavallo tra le due Pietro Macchione Ed., 2011 incontri per una lettura più intensa e Guerre - poco studiato a scuola, in generale - e racconta profonda. di quel “cimitero dei cecoslovacchi” di cui anche pochi bustocchi conoscono le origini. Una vicenda umana, NELLE RETI DEL TEMPO purtroppo poco nota, di straordinaria generosità: “Storie, parole, immagini di pescatori occasione per riflettere sul valore della vita e della alle Isole Borromee e sul Lago dignità umana. Alberto Grampa Maggiore”. Un'elegante copertina e un L'ARMATA RITROVATA ambizioso progetto voluto da La SANGUIS FLOREBIT La Famiglia Bustocca, 2009 Compagnia de' Bindoni per il In occasione del 150esimo dell'Unità d'Italia, Magazzeno Storico Verbanese: evitare l'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra e

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Fondazione della sezione varesina promuove la realizzazione di un volumetto che non MUSICA nasce per il commercio ma è messo a disposizione di biblioteche comunali e ANTONELLA... DA BUSTO RUBRICHE scolastiche. L'iniziativa ha una struttura originale, affiancando diversi racconti-ricordi L'occasione sembra fatta apposta: una in prosa e in poesia tratti da pubblicazioni segnalazione musicale a inizio anno non può precedenti con episodi della nostra storia e dei prescindere dal successo del momento, e, in un nostri eroi di guerra. Al lettore un augurio: numero tutto dedicato alla varesinità, l'incontro che il libro “lasci nel cuore il vero significato e artistico cade a fagiolo. E' Luca Marino, il grande esempio degli ideali, del sacrificio cantautore bustocco, l'autore di Cuore dell'amore per la Patria di tanti valorosi Scoppiato, l'”inedito” interpretato dal raffinato concittadini”. timbro di Antonella Lo Coco, terza classificata (a sorpresa, secondo UNA CAPPELLA MILITARE TRA molti) ad XFactor. Di BUSTO ARSIZIO E SOLBIATE tutt'altro genere, una OLONA chicca jazz, che In occasione del 45esimo della sua seppur non varesina, SANGUIS FLOREBIT consacrazione, piacerà a chi ama 2011 un omaggio alla ritirarsi in riva al Cappella della lago sorseggiando un caserma Ugo buon bicchiere di Mara. vino e gustando le XFACTOR 5 Fortemente note dell'eccezionale RCA, 2011 voluta dai duo. Un omaggio cittadini all'opera già nelle bustocchi - in “corde” del pianista, Tito Olivato primis da che da sempre UNA CAPPELLA Mimma Ughi, predilige la MILITARE TRA BUSTO madre del tradizione nazionale ARSIZIO E SOLBIATE OLONA celebre musicista che qui contribuisce con un con una passione per 2011 ricordo personale – è un simbolo dell'incontro Puccini, qui tra società civile e militare e della tensione alla accompagnato dal pace in una struttura nata pensando alla celeberrimo guerra. Accostiamo questa alle due precedenti trombettista torinese. Danilo Rea e Flavio Boltro segnalazioni, con la convinzione che la OPERA riscoperta di luoghi e fatti preziosi, non ACT, 2011 sempre noti o eclatanti, sia un segno che nella contemporaneità la valorizzazione del passato è un valore tutt'altro che perso. Brevi capitoli che sono ricordi autobiografici, tante perle nella collana di una vita L'ALBERO DELLA riccamente vissuta. Si coglie NONNA “l'indeterminatezza del vivere e dello Lella Mazzetti Ferrario Lella. Ragazza degli scegliere. In cui ciascuno può identificarsi” L'ALBERO DELLA anni '50 della scrive a proposito Annalina Molteni. NONNA provincia Lombarda e Ambientazione nostrana e aria di lago Pietro Macchione Ed., 2011 poi moglie e madre: (l'albero del titolo è un salice sulle rive del dalla inquietudine Lago di Monate, per fare un esempio!) giovanile alla raggiunta tranquillità, Silvia Giovannini una maturità animata (in collaborazione con la LIBRERIA del Corso di da incontri e viaggi. Varese)

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