Il Duca De Medina De Las Torres (1600-1668) Tra Napoli E Madrid: Mecenatismo Artistico E Decadenza Della Monarchia
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Il duca de Medina de las Torres (1600-1668) tra Napoli e Madrid: mecenatismo artistico e decadenza della monarchia El duque de Medina de las Torres (1600-1668) entre Nápoles y Madrid: mecenazgo artístico y decadencia de la monarquía Filomena Viceconte ADVERTIMENT. La consulta d’aquesta tesi queda condicionada a l’acceptació de les següents condicions d'ús: La difusió d’aquesta tesi per mitjà del servei TDX (www.tdx.cat) i a través del Dipòsit Digital de la UB (diposit.ub.edu) ha estat autoritzada pels titulars dels drets de propietat intel·lectual únicament per a usos privats emmarcats en activitats d’investigació i docència. No s’autoritza la seva reproducció amb finalitats de lucre ni la seva difusió i posada a disposició des d’un lloc aliè al servei TDX ni al Dipòsit Digital de la UB. No s’autoritza la presentació del seu contingut en una finestra o marc aliè a TDX o al Dipòsit Digital de la UB (framing). 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Università degli Studi Universitat de Barcelona di Napoli “Federico II” Dipartimento di Studi Umanistici Departament d’Història Moderna Scuola di Dottorato in Scienze Programa de doctorat Archeologiche e Storico-Artistiche Societat i Cultura (XXV ciclo) Il duca de Medina de las Torres (1600-1668) tra Napoli e Madrid: mecenatismo artistico e decadenza della monarchia El duque de Medina de las Torres (1600-1668) entre Nápoles y Madrid: mecenazgo artístico y decadencia de la monarquía Candidata: Filomena Viceconte Tutors: prof.ssa P. Paola D’Alconzo prof. Joan Lluís Palos Peñarroya a.a. 2011/2012 Indice Introduzione 4 Stato degli studi 8 Capitolo I Da Leon a Madrid. Formazione e ingresso a corte (1624-1636) I.1 La famiglia Núñez de Guzmán 13 I.2 Il matrimonio con la figlia del valido Olivares 16 I.3 Primi incarichi di corte 21 I.4 L’attività di mecenate al servizio del re 27 Capitolo II Viceré a Napoli (1637-1644) II.1 Il matrimonio con la principessa di Stigliano Anna Carafa 32 II.2 “Disgusti” con il conte di Monterrey 35 II.3 I primi anni di governo 41 II.4 La crisi del 1639-1640 45 II.5 Bartolomeo d’Aquino, Cornelio Spinola e la corte vicereale 51 Capitolo III Consolidare il potere III.1 Le residenze e la cappella di famiglia 58 III.1.1 Palazzo Carafa a Chiaia 59 III.1.2 Palazzo Donn’Anna 61 III.1.3 La dimora di Portici 64 III.1.4 La Cappella Carafa in San Domenico Maggiore 65 III.2 Formazione e sviluppo della collezione: la quadreria 67 III.2.1 Caratteristiche tipologiche 68 III.2.2 L’acquisizione dei dipinti Ludovisi e Scaglia 74 2 III.2.3 Dipinti per il Buen Retiro 78 III.2.4 Acquisizioni forzate dalle chiese napoletane 80 III.3 La raccolta di arazzi e panni ricamati 82 III.3.1 La serie di arazzi Fructus Belli 86 III.3.2 I paramenti Guzmán-Carafa 88 III.3.3 Mobilia e oggetti preziosi 94 III.3.4 La biblioteca del viceré 98 III.4 Committenze pubbliche del viceré 101 III.4.1 La fontana Medina 104 Capitolo IV Il ritorno a Madrid e l’attività di ministro (1644-1665) IV.1 L’uscita di scena di Olivares 106 IV.2 L’eredità del conte duca: il ducato di Sanlucar e l’alcaldía del Buen Retiro 110 IV.3 Il terzo matrimonio e l’unione con la famiglia Oñate 114 IV.4 La corte di Filippo IV dopo il valimiento 116 IV.5 L’attività diplomatica 118 Capitolo V Le vicende degli ultimi anni (1665-1668) V.1 L’attività di ministro sotto la reggenza di Marianna d’Austria 125 V.2 Morte del duca e dispersione delle raccolte 129 V.2.1 La discendenza familiare: il principe di Stigliano Nicola Carafa 130 V.2.2 Patronato e donazioni al convento di Santa Teresa de Jesús di Madrid 133 Tavole Abbreviazioni archivistiche 139 Appendice 140 Bibliografia 184 3 Introduzione Questo lavoro di ricerca ha avuto come obiettivo la ricostruzione e l’analisi del ruolo politico e del mecenatismo artistico di Ramiro Felípez Núñez de Guzmán, II duca di Medina de las Torres, uno dei personaggi più autorevoli della corte di Filippo IV, noto ai contemporanei anche per le sue prestigiose raccolte d’arte. Discendente dalla famiglia dei marchesi di Toral, Ramiro de Guzmán intraprese la carriera politica grazie al conte duca di Olivares, che lo introdusse a corte facendolo sposare nel 1624 con la sua primogenita María. Tale matrimonio segnò per il giovane Ramiro il punto d’avvio di una serie di riconoscimenti, privilegi e titoli nobiliari, tra cui quello di duca di Medina de las Torres, che lo fecero rapidamente ascendere agli alti ranghi della nobiltà spagnola gravitante attorno ai sovrani. Parallelamente, venne investito di molteplici incarichi di palazzo – come quello di sumiller de corps, che gli consentiva una stretta vicinanza alla famiglia reale – ma soprattutto rivestì importanti ruoli diplomatici e governativi, tra cui quelli di viceré di Napoli e di ministro del Consiglio di Stato. Il prestigio dovuto alla sua brillante carriera politica fece sì che il duca venisse chiamato a occuparsi anche dell’acquisto dei dipinti destinati alle collezioni del re, incarico che dovette influire sul maturare dei suoi interessi artistici, ben rappresentati dalla sua raccolta di dipinti, arazzi e manufatti di pregio, formata negli anni del viceregno napoletano (1637-1644). Partendo dagli studi prodotti in ambito storico e storico-artistico sulla corte spagnola in età moderna, e specificatamente sulle personalità che hanno operato a Napoli come viceré negli anni del regno di Filippo IV, si è cercato di ricostruire le principali tappe della vita di questa sfaccettata figura di politico e collezionista, prestando particolare attenzione, da un lato, ai rapporti che questi ebbe con il sovrano, il conte duca di Olivares e i ministri delle corti europee, e dall’altro alle vicende legate alla formazione, all’incremento e alla dispersione delle sue raccolte d’arte. Dal punto di vista metodologico, alle consuete difficoltà legate allo studio di una collezione non più esistente, si sono sommate le problematicità connaturate alla trasversalità della ricerca, che si è dovuta necessariamente allargare alla storia sociale e politica della corte spagnola in epoca moderna. In tal senso, si è rivelata essenziale l’istituzione di una cotutela con il Dipartimento di Storia Moderna dell’Universitat de Barcelona, presso il quale 4 sono state condotte le indagini finalizzate alla ricostruzione del profilo politico del Guzmán e della sua attività nell’ambito più generale della storia della diplomazia europea. Le indagini riguardanti gli aspetti collezionistici sono state svolte prendendo in esame innanzitutto gli inventari di famiglia e altri documenti di natura archivistica e letteraria: ciò ha consentito un affondo sulla ricchissima quadreria e sulla rilevante raccolta di arazzi e panni ricamati. L’analisi tipologica della quadreria ha rivelato che, nonostante la mancanza di un preciso progetto collezionistico o di una particolare predilezione verso un genere pittorico, essa presentava tutte le caratteristiche di una tipica raccolta dell’epoca, con capolavori dell’arte italiana ed europea del Cinquecento e del Seicento raffiguranti soggetti sacri e profani, paesaggi, nature morte e ritratti. Analogamente, sono state prese in considerazione le raccolte di arazzi e paramenti che costituiscono l’altro importante nucleo collezionistico che, per ampiezza e pregio, godette di speciale ammirazione presso i contemporanei. Allo stato attuale è stato possibile rintracciare una buona parte di dipinti, in gran parte entrati a far parte nelle collezioni reali spagnole, e solo una delle serie di panni ricamati citate nelle fonti: si tratta di un gruppo di nove paramenti in seta che, passati alle collezioni del figlio Nicola Carafa, venne da questi ceduto al convento carmelitano di Santa Teresa a Madrid, nell’ambito di una più vasta donazione avvenuta alla fine del Seicento.