Storia, Storie 88

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Storia, Storie 88 storia, storie 88 destino e finitezza su valerio zurlini a cura di Enzo Di Mauro Giancarlo Mancini © Copyright 2011 by affinità elettive vicolo Stelluto, 3 - 60121 Ancona www.edizioniae.it e-mail: [email protected] Tel. e fax: 071 9941852 333 7778153 366 4073128 Tutti i diritti riservati ISBN 978-88-7326-162-9 In copertina: Claudia Cardinale e Jacques Perrin in una scena del film “La ragazza con la valigia” affinità elettive Indice Una Premessa 7 Cinque inverni. Il cinema di Valerio Zurlini da Le Ragazze di Sanfrediano a Estate Violenta di Giancarlo Mancini 13 La luce e il lutto. Intorno alla Trilogia adriatica di Enzo Di Mauro 45 Delicato come una confessione. Le soldatesse di Silvia Tarquini 53 «Due torti non fanno una ragione»: disappunti per un vangelo africano di Anton Giulio Mancino 65 L’occhio privato del disamore: La prima notte di quiete di Franco Cordelli 91 Il gioco delle piste di sabbia. Dentro il paesaggio di Zurlini di Alessandro Borri 95 L’amour fou di Zurlini di Massimo Raffaeli 107 Ciò che si perde inaridisce il mondo. Film e progetti irrealizzati di Edoardo Zaccagnini 111 Bibliografia 137 Filmografia 143 5 Una premessa Questo libro è stato scritto per colmare un vuoto, per trasformare un’as- senza in acuta presenza. Valerio Zurlini è stato un maestro del cinema ita- liano e, insieme, un cavaliere solitario, mite e combattivo. Pure, rare, anzi rarissime sono state le occasioni a lui votate e dovute. Ugualmente difficile appare l’impresa di trovare da qualche parte un discorso critico sull’opera sua e sul posto che gli spetta là dove egli impegnò, con passione e dolore e disillusione, il proprio non comune talento. Il perché di una “scomparsa” così fragorosa non è facile da comprendere e, ovviamente, da accettare. Spes- so, tra le ragioni, si è indicata la presunta intrattabilità caratteriale del regista emiliano. A seguire l’incapacità di addivenire a compromessi, anzitutto con i produttori, ai quali fino all’ultimo non smise di dedicare una notevole dose di risentimento. Valga anche solo il titolo della sua ultima intervista, rila- sciata alla rivista «Cinema 60», Produttori italiani=Hiroshima. Cose in parte vere, ma che non bastano a spiegare il senso di una vertigine di solitudine già consapevole nell’autoritratto stilato sul finire della vita: Pagine di un dia- rio veneziano. Ma una simile dinamica avrebbe dovuto semmai riguardare lo Zurlini in attività, con la sua indole complessa e urticante. E, invece, lo schianto d’ascolto e di visione pare essersi accresciuto dopo la scomparsa, mediante una durezza e una testardaggine addirittura superiori al pessimo carattere di questo artista altero e colto. L’impegno di chi è rimasto pare essersi indirizzato nella direzione di ulteriormente radicarlo nell’oblio. Nel 2000, in occasione del restauro curato dal progetto Cinema della Philip Morris, esce un corposo volume su La prima notte di quiete, curato da Lino Miccichè. Curioso per molti aspetti, il volume ha già nell’introdu- zione diversi spunti di riflessione utili. Zurlini non è nell’olimpo del cine- ma italiano, afferma subito Miccichè, vale a dire non è Rossellini, Visconti, De Sica o Fellini. Ma non sarebbero importanti le graduatorie o le classi- fiche, quanto piuttosto quel cappotto di cammello, «l’ultimo cappotto di cammello del cinema», indossato non dal Daniele Dominici interpretato 7 da Delon, bensì dallo stesso regista. Egli era, volendo decifrare l’immagine, deve domandare – hanno saputo e voluto raccontare una guerra disgrazia- «un maledetto aristocratico». ta, allargandone ulteriormente confini e punti di vista, come accade neLe Pure, va detto, Zurlini non merita un’immagine purificata. Sarebbe far- soldatesse (1965)? Mentre veterani del mito della razza diventavano chierici gli ugualmente torto. Qui interessa piuttosto misurarne il grado di presenza organici, Zurlini si spendeva per un cinema antiretorico che aveva come nel cinema italiano coevo ed in quello delle generazioni a venire dove appa- unico referente l’umano ferito e umiliato. L’autobiografia è la malattia re l’evidenza di un lascito non occasionale, sebbene esiguo e tuttavia magi- infantile di ogni forma d’arte, disse una volta. Eppure gran parte della cri- stralmente rifinito, ricco di temperature storiche e cognitive. Ora, si prenda tica proprio in chiave autobiografica lesse molti dei suoi film, soprattutto l’esordio di Florestano Vancini con La lunga notte del ’43 (1960), realizzato Estate violenta, La ragazza con la valigia, La prima notte di quiete. Gli altri, subito dopo l’esperienza di aiuto-regista sul set di Estate violenta. Si prenda invece, attenevano al letterato: Cronaca familiare, Il deserto dei tartari. Le l’epilogo del film tratto, com’è noto, da uno dei libri più belli di Giorgio soldatesse e Seduto alla sua destra. Bassani, laddove il presepe umano di Ferrara viene colto quindici anni dopo Il suo cinema consegna tracce rilevanti a quello successivo. Un capitolo la strage fascista. Franco Villani (Gabriele Ferzetti), tornato a Ferrara per a parte, romanzesco e poetico più che critico e analitico, dovrebbe essere una breve visita, scende dalla macchina con la bella moglie straniera e il incentrato sul destino di quel cappotto di cammello che non fu l’ultimo né figlioletto. Si ferma nella piazza principale della città ed entra nel bar dove del cinema e né del decennio. Esso appare nei tre dei film più importanti un gruppo di persone guarda in televisione una partita della nazionale. Tra e coraggiosi prodotti nel corso di quella stagione, ovvero La prima notte di questi, c’è l’ormai vecchio Scintilla, il ras locale protagonista della retata che quiete (’72), Ultimo tango a Parigi (’73), Gli occhi, la bocca (’82). Zurlini, costò la vita proprio al padre di Franco. I due si riconoscono. Il visitatore Bertolucci, Bellocchio. Delon, Brando, Castel. Daniele Dominici, professo- ne è come intimidito e non riesce a dire nulla, nonostante l’anziano fascista re di storia dell’arte, scappato dal rango e dall’ottusità della famiglia, scettico (rimasto, nel cuore, tale), provocatoriamente, finga un’aria bonaria nei suoi circa le passioni del presente (siano esse politiche o erotiche); Paul, giunto a confronti. Non resta allora che prendere la macchina e fuggirsene via di Parigi in quel ricovero per prostitute e scavezzacollo che è l’hotel gestito da nuovo. Come disgiungere, allora, questa fondamentale sequenza del nostro colei che sarà, fino al suicidio, sua moglie e che ha tante vite quante quelle cinema, così densa di segnali antropologici intorno all’immobilità morale incarnate dal suo attore (è la sua disillusione verso la recitazione a spingerlo di un popolo, impastata di trasformismo e di strafottenza, dall’esperienza alla nudità di fronte alla macchina da presa); infine Giovanni Pallidissimi, cruciale di Estate violenta? Esperienza, va aggiunto, certamente precorritrice cristallino rimando a quel vagare lungo un decennio di tutto un cinema e di un sentimento che avrebbe trovato nelle nuove generazioni di cineasti di una generazione tornata a casa con le occhiaie e il morale a pezzi. Da- ben più risonanza di quanto si sia fatto credere finora. niele, Paul, Giovanni, tre indomiti agonisti contro e dentro il loro tempo, Esteta, aristocratico, individualista: erano marchi pesantissimi da di- i quali assolutizzano una condizione di solitudine al fine di dare alla pro- gerire nell’Italia del dopoguerra. Simili appellativi erano già stati accostati pria vicenda carattere esemplare. Dominici è in qualche modo l’archetipo al suo nome sul finire degli anni Cinquanta, dopo la disastrosa ricezione di questi personaggi che fanno della perdita di memoria la loro più vistosa critica di Le ragazze di Sanfrediano. All’iniziale favore di Guido Aristarco, ed inquietante caratteristica («Ho scordato troppe cose»). Amante risoluto direttore di «Cinema nuovo», come testimonia la pubblicazione sulla ri- a non voler essere padre, figlio perduto di una famiglia ricchissima e di un vista di un lungo reportage fotografico dal set, segue, a film concluso, un eroe di guerra, egli non si sentirà libero finché non avrà reciso completa- deciso cambio di rotta che finisce per squalificare la pellicola assieme al mente i legami con la famiglia, con la società, con ogni forma di struttura suo autore. Fu a partire da lì che ci si adoperò a consolidare un’immagi- sociale organizzata. Daniele non può che attendere la morte come l’unico ne ottocentesca del regista bolognese, intrisa di vacuo decadentismo e di compimento possibile. Fa testo rispetto a questa interpretazione la citazione calligrafismo. Il che, né più né meno, equivaleva a una messa all’indice. Si goethiana posta in esergo: «L’uomo è talmente tormentato che potrà riposa- è voluto poi iscriverlo nel libro nero dei traditori della causa neorealista, re solo quando è morto, e la morte è il punto di arrivo di questo viaggiatore dunque dell’eredità morale e civile della resistenza. Ma quanti altri – ci si solitario». E ancora goethiano è il lapidario pronunciamento: «Finalmente 8 9 si dorme senza quiete». L’amore, come l’amicizia, non devono preesistergli, zione di Antonioni, non da ultimo la preminenza di corpi femminili in non si dà eredità possibile rispetto ai sentimenti. Almeno in questo il cine- contesti borghesi o alto-borghesi da scarnificare con acribia e pazienza, ma di Zurlini è di una radicalità e di una coerenza davvero impressionanti operando come quella vecchia talpa sul lettino operatorio di una critica – e ciò si potrebbe leggere in una chiave cristologica, come portato del suo non semplicemente sociologica ed economica. Tutto questo per dire che cristianesimo anticlericale. l’isolamento e l’individualismo di Zurlini, uomo difficile e deluso, non Da alcuni contributi presenti in questo libro si evince un giudizio ha impedito al suo cinema di camminare accanto a noi, anzi accanto al controverso intorno a La prima notte di quiete.
Recommended publications
  • It 2.007 Vc Italian Films On
    1 UW-Madison Learning Support Services Van Hise Hall - Room 274 rev. May 3, 2019 SET CALL NUMBER: IT 2.007 VC ITALIAN FILMS ON VIDEO, (Various distributors, 1986-1989) TYPE OF PROGRAM: Italian culture and civilization; Films DESCRIPTION: A series of classic Italian films either produced in Italy, directed by Italian directors, or on Italian subjects. Most are subtitled in English. Individual times are given for each videocassette. VIDEOTAPES ARE FOR RESERVE USE IN THE MEDIA LIBRARY ONLY -- Instructors may check them out for up to 24 hours for previewing purposes or to show them in class. See the Media Catalog for film series in other languages. AUDIENCE: Students of Italian, Italian literature, Italian film FORMAT: VHS; NTSC; DVD CONTENTS CALL NUMBER Il 7 e l’8 IT2.007.151 Italy. 90 min. DVD, requires region free player. In Italian. Ficarra & Picone. 8 1/2 IT2.007.013 1963. Italian with English subtitles. 138 min. B/W. VHS or DVD.Directed by Frederico Fellini, with Marcello Mastroianni. Fellini's semi- autobiographical masterpiece. Portrayal of a film director during the course of making a film and finding himself trapped by his fears and insecurities. 1900 (Novocento) IT2.007.131 1977. Italy. DVD. In Italian w/English subtitles. 315 min. Directed by Bernardo Bertolucci. With Robert De niro, Gerard Depardieu, Burt Lancaster and Donald Sutherland. Epic about friendship and war in Italy. Accattone IT2.007.053 Italy. 1961. Italian with English subtitles. 100 min. B/W. VHS or DVD. Directed by Pier Paolo Pasolini. Pasolini's first feature film. In the slums of Rome, Accattone "The Sponger" lives off the earnings of a prostitute.
    [Show full text]
  • CORE View Metadata, Citation and Similar Papers at Core.Ac.Uk
    View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by OpenstarTs In copertina: il Trio di Trieste in un disegno di Dino Tamburini, 1990 (elaborazione grafica EUT). Impaginazione Francesco Bernasconi © Copyright 2014 EUT EUT Edizioni Università di Trieste via Weiss 21, 34128 Trieste http://eut.units.it https://www.facebook.com/EUTEdizioniUniversitaTrieste Proprietà letteraria riservata. I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale e parziale di questa pubblicazione, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, le fotocopie e altro) sono riservati per tutti i paesi. ISBN 978-88-8303-547-0 '+5$0 Giuliana Stecchina Refoli di Trio EUT EDIZIONI UNIVERSITÀ DI TRIESTE a Bianca Marco Daniele e Renato Zanettovich Compatti nel collaborare Sommario 11 Interludio 15 Dintorni e Trio 17 Dietro ad una tenda 29 Suoni e parole 35 Nel loro mondo 43 Documenti 45 Dario De Rosa: lettere alla famiglia Negri 57 Renato Zanettovich: lettere alla madre e pagine di diario 58 Lettere alla madre 60 Pagine di diario 75 Commiato a Dario 77 L'ultimo viaggio: ricordando Dario De Rosa 85 Compositori 87 Premessa 89 Giorgio Cambissa 91 Giulio Viozzi 94 Mario Zafred 96 Giorgio Federico Ghedini 115 Interpreti 117 Arturo Benedetti Michelangeli 122 Arturo Toscanini 124 Uto Ughi 128 Salvatore Accardo 131 Amici 133 Antonio Baici 140 Giorgio Blasco 146 Claudio Gherbitz 153 Gianni Gori 158 Ileana Meriggioli 167 Aldo Michelini 173 Roberto Repini 181 Nicoletta Brunner Tamburini 189 Curiosità 191 Premessa 192 Il nonno conquista il Polo Nord 198 Gaia 204 Il Reuccio e il suo cruccio: da Silvio Negri ad Elisa Baciocchi 213 Finale 225 Per saperne di più 227 Indice dei nomi Interludio Il 25 febbraio del 1934 il Trio di Trieste si presentò per la prima volta in pubblico: quel giorno ebbe inizio un fitto rapporto artistico e amicale con la sua città.
    [Show full text]
  • Il Mafioso (1962) Directed by Alberto Lattuada (1914-2005)
    Il Mafioso (1962) Directed by Alberto Lattuada (1914-2005) Cinematographer: Armando Annuzzi Editor: Nino Baragli Screenplay: Rafael Azcona, Bruno Caruso, Marco Ferreri, Agenore Incrocci, Furio Scarpelli (Age and Scarpelli) Production: Compagnia Cinematografica Antonio Cervi Dino de Laurentiis Cinematografica Cast: Alberto Sordi: Nino Badalamenti Norma Bengell: Marta Badalamenti Ugo Attanasio: Don Vincenzo Armando Tine: Dr. Znchi Carmelo Oliviero: Don Liborio Brief Filmography: Additional production information at IMDb.com: http://www.imdb.com/name/nm0490444/ Questions for Class Discussion: Il Mafioso While viewing the film during in-class screening and outside of class, please take notes on the following questions/prompts. You may not be able to answer all the questions/prompts in one sitting, but try to jot down notes while viewing or directly after viewing. 1. How does the film establish the character (personality) of Antonio (Nino) Badalamenti? What kind of person is he? How does his character change throughout the film? What do you believe he learns about himself? 2. How does the film represent northern Italy (Milan)? Describe how the north is represented in the film? 1 3. How does the film represent Sicily? Describe Nino’s family and his town of Calamo. How does the film represent the clash between the old and new countries? 4. In Sicily, what are the men (Nino’s friends) doing on the beach? What do they discuss? 5. Describe Nino’s experience in the United States? How does he interact with the Italian Americans? What is he forced to do in the name of shared origins? 2 .
    [Show full text]
  • Catalogo Giornate Del Cinema Muto 2011
    Clara Bow in Mantrap, Victor Fleming, 1926. (Library of Congress) Merna Kennedy, Charles Chaplin in The Circus, 1928. (Roy Export S.A.S) Sommario / Contents 3 Presentazione / Introduction 31 Shostakovich & FEKS 6 Premio Jean Mitry / The Jean Mitry Award 94 Cinema italiano: rarità e ritrovamenti Italy: Retrospect and Discovery 7 In ricordo di Jonathan Dennis The Jonathan Dennis Memorial Lecture 71 Cinema georgiano / Georgian Cinema 9 The 2011 Pordenone Masterclasses 83 Kertész prima di Curtiz / Kertész before Curtiz 0 1 Collegium 2011 99 National Film Preservation Foundation Tesori western / Treasures of the West 12 La collezione Davide Turconi The Davide Turconi Collection 109 La corsa al Polo / The Race to the Pole 7 1 Eventi musicali / Musical Events 119 Il canone rivisitato / The Canon Revisited Novyi Vavilon A colpi di note / Striking a New Note 513 Cinema delle origini / Early Cinema SpilimBrass play Chaplin Le voyage dans la lune; The Soldier’s Courtship El Dorado The Corrick Collection; Thanhouser Shinel 155 Pionieri del cinema d’animazione giapponese An Audience with Jean Darling The Birth of Anime: Pioneers of Japanese Animation The Circus The Wind 165 Disney’s Laugh-O-grams 179 Riscoperte e restauri / Rediscoveries and Restorations The White Shadow; The Divine Woman The Canadian; Diepte; The Indian Woman’s Pluck The Little Minister; Das Rätsel von Bangalor Rosalie fait du sabotage; Spreewaldmädel Tonaufnahmen Berglund Italianamerican: Santa Lucia Luntana, Movie Actor I pericoli del cinema / Perils of the Pictures 195 Ritratti / Portraits 201 Muti del XXI secolo / 21st Century Silents 620 Indice dei titoli / Film Title Index Introduzioni e note di / Introductions and programme notes by Peter Bagrov Otto Kylmälä Aldo Bernardini Leslie Anne Lewis Ivo Blom Antonello Mazzucco Lenny Borger Patrick McCarthy Neil Brand Annette Melville Geoff Brown Russell Merritt Kevin Brownlow Maud Nelissen Günter A.
    [Show full text]
  • Nino Rota, Compositore Artigiano Di Musiche Per Film Di Elvidio Surian
    Nino Rota, compositore artigiano di musiche per film di Elvidio Surian L'affermazione di Igor Stravinsky (cfr. Memories and com­ mentaries, New York 1960), che nega interesse artistico alia musica per film poiche serve a nient'altro che ad «aiutare i musicisti a guadagnarsi il pane,, ha di sicuro influito negativa­ mente (assieme a tanti altri giudizi negativi profferiti su un piano limitatamente e esclusivamente 'estetico') alla compren­ sione storico-culturale di un elemento di non secondaria impor­ tanza nella vitae nelle attivita musicali del nostro secolo: quel­ lo cioe delle partiture destinate all'accompagnamento di deter­ minate pellicole cinematografiche. E cosa ben nota che numerosi sono stati i compositori, an­ che quelli cosiddetti 'seri', che in questo secolo hanno lavorato · con maggiore o minore frequenza per il cinema, una forma di spettacolo in cui la musica e stata da sempre scritta 'ad hoc', su ordinazione, assumendo la funzione di rafforzare la carica emotiva e psicologica nei punti salienti della rappresentazione scenico-visiva . .Tutti quei compositori che si sono occupati di scrivere musiche per film hanno dunque segnatamente lavorato nella consapevolezza di operare come prestatori di servizi of­ frendo prodotti artistici concepiti in partenza per riscuotere il consenso del committente nonche il favore del pubblico. In questo contesto non si puo dire che la creazione di musica per film possa offrire a! compositore ampio spazio a spericolate sue sperimentazioni d'avanguardia. Gli si chiede invece l'utilizza­ zione di moduli e di modelli linguistico-musicali dominanti, ~, Presentato dall'lstituto di Scienze dello spellaco/o e sociologia del/a comu­ nicazione.
    [Show full text]
  • Perché Cibus È Cibus
    MARKET INDEX FOOD in collaborazione con MIF Dati relativi all’intero comparto food confezionato Mese di Aprile 2018 Vs Aprile 2017 mediagroup TREND VENDITE A VALORE TREND VENDITE A VOLUME PRESSIONE PROMOZIONALE TREND VENDITE IN VALORE DELLE PL A *trend a prezzi costanti * PL = Private Label A ALIMENTANDO ALIMENTANDO IL QUOTIDIANO IL QUOTIDIANO DEL SETTORE ALIMENTARE -10,90% -13,21% 26,81% -0,42% DEL SETTORE ALIMENTARE L’ANNIVERSARIO RETAIL A pagina 8 Buon compleanno Probios! LEADER PRICE: “IL PIACERE Una serata di festa. Per ripercorrere le tappe DELLA SEMPLICITÀ” che hanno segnato 40 anni di storia. L’insegna del gruppo francese Casino arriva Vissuti da pionieri del settore e sempre all’insegna in Italia. Previste oltre 20 aperture entro il 2018. io di una mission chiara fin da principio: proporre Una rete di store moderni, con un assortimento prodotti biologici innovativi e di qualità, di qualità, conveniente, e un focus sul fresco. & CONSUMI nel rispetto dell’uomo e del pianeta. Intervista all’amministratore delegato, ANNO IV - NUMERO 6/7 - GIUGNO/LUGLIO 2018 A pagina 6 DIRETTOREB RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO Mario Maiocchi. REPORTAGE PERCHÉ CIBUS È CIBUS Andato in scena dal 7 al 10 maggio a Parma, il Salone internazionale dell’alimentazione ha visto la presenza di 82mila visitatori e 3.100 espositori. Il pagellone della fiera. I commenti delle aziende. Da pagina 9 a pagina 19 Editore: Edizioni Turbo Srl - Palazzo di Vetro Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362 600463/4 - Fax. +39.0362.600616 - e-mail: [email protected] - Periodico bimestrale - Registrazione al Tribunale di Milano n.
    [Show full text]
  • William A. Seiter ATTORI
    A.A. Criminale cercasi Dear Brat USA 1951 REGIA: William A. Seiter ATTORI: Mona Freeman; Billy DeWolfe; Edward Arnold; Lyle Bettger A cavallo della tigre It. 1961 REGIA: Luigi Comencini ATTORI: Nino Manfredi; Mario Adorf; Gian Maria Volont*; Valeria Moriconi; Raymond Bussires L'agente speciale Mackintosh The Mackintosh Man USA 1973 REGIA: John Huston ATTORI: Paul Newman; Dominique Sanda; James Mason; Harry Andrews; Ian Bannen Le ali della libert^ The Shawshank Redemption USA 1994 REGIA: Frank Darabont ATTORI: Tim Robbins; Morgan Freeman; James Whitmore; Clancy Brown; Bob Gunton Un alibi troppo perfetto Two Way Stretch GB 1960 REGIA: Robert Day ATTORI: Peter Sellers; Wilfrid Hyde-White; Lionel Jeffries All'ultimo secondo Outlaw Blues USA 1977 REGIA: Richard T. Heffron ATTORI: Peter Fonda; Susan Saint James; John Crawford A me la libert^ A nous la libert* Fr. 1931 REGIA: Ren* Clair ATTORI: Raymond Cordy; Henri Marchand; Paul Olivier; Rolla France; Andr* Michaud American History X USA 1999 REGIA: Tony Kaye ATTORI: Edward Norton; Edward Furlong; Stacy Keach; Avery Brooks; Elliott Gould Gli ammutinati di Sing Sing Within These Walls USA 1945 REGIA: Bruce H. Humberstone ATTORI: Thomas Mitchell; Mary Anderson; Edward Ryan Amore Szerelem Ung. 1970 REGIA: K‡roly Makk ATTORI: Lili Darvas; Mari T*r*csik; Iv‡n Darvas; Erzsi Orsolya Angelo bianco It. 1955 REGIA: Raffaello Matarazzo ATTORI: Amedeo Nazzari; Yvonne Sanson; Enrica Dyrell; Alberto Farnese; Philippe Hersent L'angelo della morte Brother John USA 1971 REGIA: James Goldstone ATTORI: Sidney Poitier; Will Geer; Bradford Dillman; Beverly Todd L'angolo rosso Red Corner USA 1998 REGIA: Jon Avnet ATTORI: Richard Gere; Bai Ling; Bradley Whitford; Peter Donat; Tzi Ma; Richard Venture Anni di piombo Die bleierne Zeit RFT 1981 REGIA: Margarethe von Trotta ATTORI: Jutta Lampe; Barbara Sukowa; RŸdiger Vogler Anni facili It.
    [Show full text]
  • Propaganda, Cinema E Politica 1945-1975
    Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico Annali 11 2008 Propaganda , cinema e politica 1945-1975 a cura di Ermanno Taviani Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico Annali 11 2008 Propaganda, cinema e politica 1945-1975 a cura di Ermanno Taviani Il volume è stato realizzato con il contributo della Direzione Generale per il Cinema - Ministero per i Beni e le Attività Culturali Edizione a cura Via Ostiense, 106 Roma 00154 Tel. (39) 06/57.305.447 - 06/57.428.72 - 06/57.289.551 Fax. (39) 06/57.580.51 e-mail: [email protected] – www.aamod.it Affiliato F.I.A.F. (Fédération Internationale des Archives du Film) Indice Introduzione PARTE PRIMA Il cinema di propaganda: il caso del Pci Ermanno Taviani Il 18 aprile 1948 e il cinema Mino Argentieri Fra fiction e realtà. Radici e continuità della propaganda politica in Italia Edoardo Novelli Il mito di Palmiro Togliatti e di Maurice Thorez nella propaganda politica del comunismo italiano e francese Sante Cruciani Gli anni della censura: il caso Lizzani Antonio Medici PARTE SECONDA La propaganda dei Comitati civici e le elezioni del 1948 Intervista a Turi Vasile di Tatti Sanguineti (rielaborazione di Ermanno Taviani) Da Togliatti è tornato a Il sole sorge ancora Intervista a Carlo Lizzani di Tatti Sanguineti ed Ermanno Taviani Cinema, propaganda e televisione nel Partito comunista italiano Intervista a Mino Argentieri di Tatti Sanguineti ed Ermanno Taviani Cinema, manifesti e fumetti nelle campagne elettorali tra fascismo e dopoguerra Intervista a Ernesto G. Laura di Tatti Sanguineti ed Ermanno Taviani Cinema, televisione e propaganda nella Democrazia cristiana Intervista a Bartolo Ciccardini di Tatti Sanguineti ed Ermanno Taviani PARTE TERZA Guida per le proiezioni cinematografiche popolari Introduzione E’ dal momento della sua fondazione che la Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico ha lavorato sul tema della propaganda politica, con particolare attenzione a quella cinematografica.
    [Show full text]
  • Texte Intégral (PDF)
    Document généré le 27 sept. 2021 20:30 Séquences La revue de cinéma Montréal, Festival, An VI Gilles Blain Cinéma et justice Numéro 42, octobre 1965 URI : https://id.erudit.org/iderudit/51796ac Aller au sommaire du numéro Éditeur(s) La revue Séquences Inc. ISSN 0037-2412 (imprimé) 1923-5100 (numérique) Découvrir la revue Citer cet article Blain, G. (1965). Montréal, Festival, An VI. Séquences, (42), 38–46. Tous droits réservés © La revue Séquences Inc., 1965 Ce document est protégé par la loi sur le droit d’auteur. L’utilisation des services d’Érudit (y compris la reproduction) est assujettie à sa politique d’utilisation que vous pouvez consulter en ligne. https://apropos.erudit.org/fr/usagers/politique-dutilisation/ Cet article est diffusé et préservé par Érudit. Érudit est un consortium interuniversitaire sans but lucratif composé de l’Université de Montréal, l’Université Laval et l’Université du Québec à Montréal. Il a pour mission la promotion et la valorisation de la recherche. https://www.erudit.org/fr/ MONTREAL FESTIVAL AN VI Gilles Blain conduirait à n'élire que les plus ré­ centes tentatives mondiales dans On se rappelle les vigoureuses l'art cinématographique" (15 août critiques émises l'an dernier contre 1964). Solution à laquelle se ralliak la sélection du 5e Festival interna­ aussi Henri-Paul Senécal dans son tional du film de Montréal : pau­ compte rendu du Festival (cf. Sé­ vreté affligeante de trois ou quatre quences, no 38, p. 54). films, absence regrettable de cer­ taines oeuvres remarquées en Eu­ Cette suggestion n'a été suivie rope au cours de l'année.
    [Show full text]
  • The Age of Innocence Showcase Tribute to Claudia Cardinale
    PRESS RELEASE The age of innocence showcase Tribute to Claudia Cardinale From Monday 5 to Monday 26 March 2018, 3.30 p.m. “Mario Gromo” Library/Mediatheque – Events Room - Via Matilde Serao 8/A, Turin tel. +39 011 8138 599 - email: [email protected] Following the success of the showcases offered by the Mario Gromo Library/Mediatheque over the past months, in March it is the turn of a tribute to one of the most representative and beloved Italian actresses: Claudia Cardinale. Focusing on the time span between 1959 and 1961, during which the actress shot a good 15 films, The age of innocence. Tribute to Claudia Cardinale is proposing a significant selection of titles which illustrate this thespian’s maturity well and her sensitive capability for offering intensely dramatic introspective characters. Fragility and determination, naiveté and innocence, awareness and disenchantment are the emotional and- personality traits that young Cardinale – provided with charm, allure and a natural, luminous beauty – expresses in this first phase of her long and fortunate career. Extraordinarily photogenic, the actress imposed herself at the beginning of the Sixties as a new female diva model in Italian cinema, working with some of the most important authors of that period, who found a degree of expressiveness that was both sunny and enigmatic in her person, capable of expressing the establishment of a new, signally modern type of woman. The showcase will be inaugurated by the screening of Vento del sud, the only film by Enzo Provenzale (a trusted collaborator of Francesco Rosi), in which Cardinale plays the role of an aristocratic and unhappy Sicilian scion.
    [Show full text]
  • October 5, 2010 (XXI:6) Federico Fellini, 8½ (1963, 138 Min)
    October 5, 2010 (XXI:6) Federico Fellini, 8½ (1963, 138 min) Directed by Federico Fellini Story by Federico Fellini & Ennio Flaiano Screenplay by Ennio Flaiano, Tullio Pinelli, Federico Fellini & Brunello Rondi Produced by Angelo Rizzoli Original Music by Nino Rota Cinematography by Gianni Di Venanzo Film Editing by Leo Cattozzo Production Design by Piero Gherardi Art Direction by Piero Gherardi Costume Design by Piero Gherardi and Leonor Fini Third assistant director…Lina Wertmüller Academy Awards for Best Foreign Picture, Costume Design Marcello Mastroianni...Guido Anselmi Claudia Cardinale...Claudia Anouk Aimée...Luisa Anselmi Sandra Milo...Carla Hazel Rogers...La negretta Rossella Falk...Rossella Gilda Dahlberg...La moglie del giornalista americano Barbara Steele...Gloria Morin Mario Tarchetti...L'ufficio di stampa di Claudia Madeleine Lebeau...Madeleine, l'attrice francese Mary Indovino...La telepata Caterina Boratto...La signora misteriosa Frazier Rippy...Il segretario laico Eddra Gale...La Saraghina Francesco Rigamonti...Un'amico di Luisa Guido Alberti...Pace, il produttore Giulio Paradisi...Un'amico Mario Conocchia...Conocchia, il direttore di produzione Marco Gemini...Guido da ragazzo Bruno Agostini...Bruno - il secundo segretario di produzione Giuditta Rissone...La madre di Guido Cesarino Miceli Picardi...Cesarino, l'ispettore di produzione Annibale Ninchi...Il padre di Guido Jean Rougeul...Carini, il critico cinematografico Nino Rota...Bit Part Mario Pisu...Mario Mezzabotta Yvonne Casadei...Jacqueline Bonbon FEDERICO FELLINI
    [Show full text]
  • Diapositive 5 Casiraghi N
    DIAPOSITIVE 5 CASIRAGHI N. INVENTARIO 198404 : ITALIA ’40-’50 [1.] diapositive n. 40 Don Pasquale / Camillo Mastrocinque,Armando Falconi. 1940 diapositive n.1 Tosca / Carl Koch, 1941, con Imperio Argentina, Michel Simon 2 A che servono questi quattrini / Esodo Pratelli, 1942, con E. e P. De Filippo 8 Maria Malibran / Guido Frignone, 1943 1 La vita ricomincia / Mario Mattoli, 1945 , con Alida Valli 2 L’Elisir d’amore / Mario Costa, 1946, con Silvana Mangano 2 Avanti a lui tremava tutta Roma / Carmine Gallone, 1946 1 Che tempi! / Giorgio Bianchi, 1947, con Walter Chiari, Lea Padovani 4 Natale al campo 119 / Pietro Francisci, 1947, (il manifesto) A. Fabrizi, V. De Sica 4 Follie per l’Opera / Mario Costa, 1947 (manifesto) 2 Rigoletto / Carmine Gallone, 1947 1 Assunta Spina / Mario Mattoli, 1947, con Anna Magnani, Eduardo De Filippo 5 Anni difficili / Luigi Zampa, 1948 2 Cesare Zavattini 1 Marcello Mastroianni primi anni cinquanta 1 Olivetti, Ferrara, Silone 1 Di Vittorio, A.C.Jemolo 1 Brancati, Comencini, Moravia 1 N. INVENTARIO 198405 : [ITALIA] ANNI ’40-’50 [2.] diapositive n. 35 Catene / Raffaello Matarazzo, 1950 diapositive n. 3 Napoleone / Carlo Borghesio ; 1951, con Renato Rascel 4 I figli di nessuno / Raffaello Matarazzo, 1951 2 Totò a colori / Steno, (il manifesto) , 1952 4 Passaporto per l’Oriente / Alessandrini Goffredo, 1952, con Gina Lollobrigida 2 Aida / Clemente Fracassi, 1953 , con Sophia Loren… 10 Caso Renzi – Aristarco, 1953 copertina Cinema Muto 1 Rigoletto e la sua tragedia / Flavia Calzavara, 1954 4 Italia K2 / Marcello Baldi, 1954 1 Totò all’inferno / Mastrocinque, 1955 2 La banda degli onesti / Camillo Mastrocinque, 1956, Totò Peppino De Filippo 1 Totò truffa’62 / Camillo Mastrocinque, 1961 1 N.
    [Show full text]