OGGI 7 martedì 27 giugno 2006

BORSELLINO forte del polo per motivi ideologi- ILLY cia, soprattutto al Nord, che l'azio- ci e che dunque un cambiamento ne, non voglio dire disinformatri- «Quando il voto è da clientele vero è realmente possibile». «Quando sentono che la posta in gioco ce, ma male informatrice delle te- ˘«L'Italia oggi ha vinto due volte - levisioni e delle reti nazionali, Rai l’esito delle urne cambia» dicono i giovani Dl-. Abbiamo è alta gli italiani votano e si informano» e Mediaset, è stata compensata da vinto grazie al bel goal di France- un'adeguata informazione dei ROMA «Davanti ad un appunta- risultato del referendum. «In que- sco Totti al 93' e soprattutto grazie ROMA Secondo il presidente del quando comprendono che la po- mezzi di stampa, ma laddove que- mento come questo ha prevalso la sta campagna - aggiunge - si parla- al voto dei tanti italiani che, sfi- Friuli Venezia Giulia, Riccardo Il- sta in gioco è elevata, sono pronti sti sono più letti, quindi nelle gran- maturità dei cittadini siciliani. Ciò va solo di valori e diritti: non si po- dando il caldo torrido e la tenta- ly, «è molto positiva l'affluenza al- ad informarsi e ad andare a votare, di città». In Friuli Venezia Giulia significa che quando il voto è libe- tevano promettere posti di lavoro zione di disimpegnarsi dopo la ter- le urne e anche l'esito del voto» quindi a partecipare. Mi sembra il responso delle urne, sottolinea ro da condizionamenti e clientele, o benefici in cambio del voto e il za tornata elettorale, hanno grida- per il referendum sulle riforme co- anche abbastanza chiaro dal risul- Illy, «è stato uniforme a quello na- l'esito delle urne cambia». Lo dice risultato è sotto gli occhi di tutti. to a gran voce il terzo no al cen- stituzionali. «Significa -spiega- tato diverso -prosegue Illy- che zionale, nel senso che hanno pre- Rita Borsellino Foto Ansa Rita Borsellino commentando il Segno che non è rocca- tro-destra». che i cittadini ed elettori italiani, c'è tra le grandi città e la provin- valso i No, anche se di misura». La Lega sconfitta anche al Nord Bossi: andremo in Sviz- ITALIANI ALL’ESTERO zera. Calderoli: il Sì pre- Bondi grida al broglio. Ma il Sì fuori dai confini ha vinto... vale sopra il Po. Speroni: ROMA «Sarebbero già state riscontrate le pri- confronti dei rappresentanti della Cdl e, in ag- me gravissime irregolarità, nelle operazioni giunta a ciò, a porte chiuse, di fatto impedendo gli italiani fanno schifo preliminari allo spoglio in corso nel seggio spe- ai rappresentanti di lista che coprono più di una ciale di Castelnuovo di Porto riservato ai voti sezione di adempiere alla propria funzione. degli italiani residenti all'estero». Lo affermava Chiediamo al Ministro dell'Interno di interveni- ■ di Susanna Ripamonti / Milano nel primo pomeriggio di ieri il coordinatore na- re per appurare quanto è stato segnalato, per de- zionale di Forza Italia, Sandro Bondi, chieden- nunciare i comportamenti contra-legem, e per do l'intervento del ministro Amato. «Dai nostri ripristinare una situazione di perfetta regolarità L’AGONIA DEL CARROCCIO Una Lega rappresentanti di lista - sostiene - apprendiamo prima che, alle 15, inizino le operazioni di spo- fra l'altro che alcune buste sarebbero arrivate glio, sempre che, come appare - conclude - esse Nord agonizzante, che incassa una sconfitta aperte e non sigillate; che alcune schede sareb- non siano già state irregolarmente pre-avviate». bero già state aperte e di fatto prescrutinate pri- che azzera 23 anni della sua storia e che torna ma del termine di inizio delle operazioni di spo- Peccato per Bondi che avrebbe potuto rispar- glio; che alcune schede sarebbero state aperte e miarsi questa dichiarazione. Perché la cronaca ad arroccarsi nell’entroterra di Lombardia e richiuse con nastro adesivo; che in alcune sezio- lo ha smentito su tutta la linea. I Sì hanno vinto, ni le schede nulle sarebbero già state seleziona- guarda caso, proprio tra gli italiani all’estero. Il Veneto. Il federali- re». te e separate da quelle valide; che alcune schede sì è sempre stato in vantaggio per quanto riguar- Profeta di sventure teme «che que- sarebbero già state firmate e timbrate presso le da lo scrutinio delle schede referendarie votate smo, l’unica vera con- sto giorno verrà ricordato perchè sezioni prima dell'inizio delle operazioni di spo- nelle circoscrizioni estere. Anche se per quanto quando saremo in difficoltà econo- glio; che vi sarebbero urne aperte e non sigilla- riguarda la circoscrizione Europa, il sì non ha quista che aveva por- micamente, questo giorno sarà te». «Tutto questo avviene in un clima di totale superato il no, ma lo ha fatto in tutte le altre cir- considerato una grande occasione confusione, con episodi di esplicita ostilità nei coscrizioni. Povero Bondi, e poveri noi. tato a casa nel decen- persa. Il paese non ha voluto segui- re politicamente la parte più avan- nio berlusconiano, non è stato di- zata però poi da quella parte vuole feso neppure dagli alleati della avere i trasferimenti». Parla di «ri- Cdl: bocciato a livello nazionale e sultati ottenuti nel Lombardo-Ve- nelle grandi città del Nord, conti- neto» in merito ai quali «la Lega nua a mantenere una fragile presa approfondirà nelle prossime ore e nella provincia padana, lontana deciderà nelle prossime riunioni dai motori dell’economia e della quale strada prendere per prose- politica. guire sulla via del federalismo». Le bellicose dichiarazioni seces- Scricchiola anche il rapporto con i sioniste di Bossi, alla vigilia del re- compagni di cordata della Cdl: «L' ferendum, appaiono adesso in tut- alleanza politica andrà rivista su ta la loro inconsistenza: il Carroc- nuove basi, ma questo non vuol di- cio non esiste più e domenica, al- re che la Cdl si rompa. Decideran- l’annuale incontro di Pontida (che no comunque i nostri organismi di- per ora non è neppure confermato) rigenti prossimamente». Ma esclu- si vedrà se è ancora in grado di de anche la possibilità di un dialo- progettare strategie per il suo futu- go a sinistra: «Non mi sembra che ro. questo governo possa essere un in- Ieri a Milano, in via Bellerio, il lea- terlocutore valido. Il presidente der maximo Umberto Bossi è ri- del Consiglio ha chiesto la fiducia masto chiuso nel suo ufficio. Ave- chiedendo la bocciatura delle ri- va scambiato una battuta coi gior- forme. La sinistra vuole più cen- nalisti che lo attendevano al seg- tralismo». gio di via Fabriano: «Se vince il no Bossi vuole andare in Svizzera, andremo in Svizzera, almeno lì c'è l’euro-parlamentare Francesco il federalismo». Non si è fatto ve- Speroni se la prende con quelli che dere neppure quando la sconfitta suo malgrado, sono i suoi conna- referendaria non lasciava più mar- zionali: «Gli italiani fanno schifo gini al dubbio. «Si va avanti co- e l'Italia fa schifo». Calderoli pren- munque - ha detto parlando al tele- de le distanze: «sono valutazioni fono -. Certo fa un po’ tristezza ve- personali, si deve sempre cercare dere questo Nord... Ma noi riten- di convincere chi abbiamo intor- tiamo ancora, del resto anche in no». Il segretario nazionale della Lega, Umberto Bossi Foto di Daniel Dal Zennaro/Ansa Scozia e in Galles hanno tentato più volte. Ha votato sì la parte avanzata del Paese, mentre ha vo- SCENARI Un voto che ci libera, forse, dalla demagogia di Bossi e che obbliga a discutere di federalismo e di problemi seri fuori dalle metafore celtiche tato no chi vuole l'assistenziali- smo». Alle 18,50 sono scesi in sala stam- pa Roberto Calderoli, coordinato- Una «questione settentrionale» senza re delle segreterie nazionali e l’eu- roparlamentare Mario Borghezio, per ripetere davanti alle telecame- ■ di Oreste Pivetta della Corte costuzionale. Ha vinto il Sì do- ta: vuota come il bilancio della Lega, che La vittoria del No non ha ovviamente can- re il messaggio di Bossi. Poi, con ve il demagogico “taglio” dei parlamenta- ha prosperato nel caos della politica italia- cellato una questione settentrionale: l’ha le consuete astrazioni geografi- «Nel cuore del Nord il No vince». È uno dei tuali poco trionfali in altre province. Un ri (la cifra più forte della campagna refe- na, lanciando anatemi contro Roma capita- rimessa al posto giusto, nella questione na- che, Calderoli ha spiegato che primi comunicati che ci capita di leggere “Paese avanzato” lontanissimo da altre rendaria) ha coltivato l’immaginazione an- le, è sopravvissuta in virtù dell’assenza di zionale di un paese dove l’evasione fiscale l’Emilia Romagna non fa parte del appena si conoscono i risultati del referen- capitali settentrionali dell’economia e del- ti romana, anti palazzo, anti politica di “risposte serie”, si ritrova senza niente in è altissima, il lavoro nero una ferita che Nord e dunque «sopra il Po ha vin- dum. Lo firma “Salviamo la Costituzione. la cultura (e della innovazione), come Tori- molti votanti e dove federalismo o devolu- mano, abbandonata da quel ceto mediano, non guarisce, dove si muore per costruire to il sì». Ammette: «È un risultato Comitato di Milano”. È la sintesi più chia- no e Genova, dalla padanissima Emilia Ro- tion hanno illuso di una presunta autono- mezzo imprenditoriale, mezzo artigiano, in un’autostrada perchè crolla un pilone di non positivo, c'è una parte del pae- ra di come siano andate le cose nella favo- magna, e persino da quelle aree, magari mia (senza autonomia fiscale peraltro) che parte anche operaio, stanco di attendere, cemento armato. Chi al Nord ha sperato di se che non vuole cambiare e che losa Padania di Umberto Bossi, anche se è “decentrate”, che avevano contribuito a sarebbe servita a trattenere qui la ricchez- stanco delle trombonate di Bossi e della po- prosperare all’infinito di tasse non pagate preferisce conservare le cose co- caduta qualche parola: «Ha perso Berlu- costruire il miracolo del Nordest e disegna- za prodotta, nel mito dell’autosufficienza, vertà amministrativa dei suoi colonnelli (con l’idea che pagare le tasse significasse me sono. Il nord, invece (il suo sconi». Verrebbe da aggiungere definitiva- re poi la cosiddetta questione settentriona- nel paradiso della separazione. ministeriali, dopo il tradimento (lo sottoli- mantenere un ceto politico romano), di Nord ridotto all’austro-ungarico mente, ma nella politica, nella contraddito- le: come il Friuli, diviso tra le province di La cosiddetta “questione settentrionale”, nea un “meridionale” come Bassolino) sfruttamento senza regole (nel culto della Lombardo-Veneto, ndr) ha fatto rietà di questo paese, in virtù dei guasti Pordenone e Udine e quelle, per il No ridimensionata già dal voto di aprile, tocca nella retorica dell’indipendenza di un te- flessibilità), di commerci protetti (i dazi an- prevalere il sì. Senza considerare prodotti, la prudenza è necessaria. schiacciante, di Gorizia e Trieste. il punto più basso di una ridotta leghista, le ma serio come quello dei rapporti tra cen- ticinesi, altro slogan di Bossi) si sarà negli l'Emilia, che fa parte del centro Ita- Il No ha vinto nel conto generale della Il No ha vinto e dove ha perso la sconfitta province più settentrionali del Lombardo tro e periferie ( e della loro rappresentanza anni accorto che ci vuol altro per sopravvi- lia, il sì ha vinto». “favolosa” Padania: con una affluenza al- nasce attorno ad uno solo dei quesiti posti Veneto. L’asse Bossi-Berlusconi resta sen- politica): «Il problema è sorto quando da vere ad uno scontro che è ormai globale. La Lega sembra aver rinunciato a le urne altissima (il sessanta per cento, dall’oscena riforma del centrodestra: ha za il “cuore”, Milano, il motore dove solo una tematica federalista sobria e rispetto- Il modello leghista s’è consumato, quello qualunque pretesa di essere un mo- quasi diciotto milioni di elettori) il No ha perso dove si è votato per il cosiddetto fede- un mese fa il padrone di Mediaset aveva sa delle tradizioni italiane, si è passati alla berlusconiano forse non è mai esistito se vimento nazionale, anzi, Caldero- sfiorato il 53 per cento (52,6). Nelle regio- ralismo, mentre si sono ignorati gli altri ca- colto l’unico successo di una stagione poli- devolution e ad una linea estremista che ha non nei sogni televisivi. La Lega si dà anco- li lo dice espressamente: «Non ho ni della stessa Padania il successo è anda- pitoli, quello del premierato forte o quello tica che ha tutta l’aria del fallimento. Per- portato la Lega a ritrovarsi contro la mag- ra appuntamento a Pontida (forse, domeni- mai pensato che rappresentassimo to al No con percentuali altissime quasi dei poteri presidenziali o quello ancora sino una nota del Sir, il servizio informazio- gioranza del Paese e dello stesso Nord». ca prossima). Bossi annuncia che andrà l’Italia e continuo a non pensarlo. ovunque e con lo scarto di un punto è mez- ne religiosa della Chiesa, dice di «un chia- avanti sull’esempio «del Galles e della Se avesse votato solo il Nord zo in Friuli Venezia Giulia. Ha perso, come ro segnale, in sostanza unanime lungo lo Scozia», ma con la realistica prospettiva di avremmo vinto. In Catalogna ha si poteva immaginare, in Lombardia e nel Il Carroccio sempre più stivale» e sottolinea che «al cosiddetto ma- Lo dicono anche aggrapparsi alle sue valli e alle sue ammi- vinto l'autonomia perchè hanno Veneto. Lombardia e Veneto: in uno slan- lessere del Nord è tempo di dare risposte di nistrazioni locali, come se nazio- votato solo i catalani». Certo, cio emotivo il leghista Gibelli se ne è servi- stretto nei confini alto profilo nel merito». Un messaggio pre- i vescovi: al malessere nale della Lega fosse tramontato e non esi- obietta qualcuno dalla platea, ma to per spiegare che «il Paese avanzato ha del Nord ciso, cominciando a scartare le risposte po- di questa parte del Paese stesse altra strada al di fuori del partito lo- noi non siamo Cisal- votato sì». Peccato, per la “tristezza” di puliste, demagogiche, improvvisate, a col- cale. Berlusconi, al Nord, s’aggrapperà al- pina. Risposta: «Noi vorremmo Bossi (parola sua), che il “Paese avanza- Berlusconi colpito pi di devolution, di Pontide, di Bravehart e è tempo di dare risposte la Moratti, che ha cominciato piuttosto ma- una Costituzione, fosse anche to” si ritrovi senza le sue “capitali”: Vene- di Padania secessionista. La devolution, le con una squadra mediocre e un progetto quella della Repubblica Cisalpina, zia e Milano. E senza qualche altra provin- al cuore, a Milano impugnata come ideologia per raccattare di alto profilo nel merito chiaro solo per la parte che riguarda im- che consenta al Nord di farsi senti- cia, come Rovigo e Mantova. E con percen- voti, s’è alla fine rivelata una scatola vuo- mobiliaristi e cementieri.