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COMPONENTI MORFOLOGICHE DELLA STRUTTURA PAESAGGISTICA

F3 - 1 Ambito F3 - Ascoli Piceno e la città lineare della valle del Tronto

CARATTERIZZAZIONE DELL ’AMBITO PAESAGGISTICO

Dalle pendici del Monte Ascoli quale patrimonio mondiale stradali e dalle nuove edificazioni. La piazza quale elemento di ritrovo Paesaggio calanchivo e non dell’Ascensione al Mare dell’Unesco, il cui iter è ormai in La stessa ha perso e comunicazione dei cittadini è stata solo, le colline picene Adriatico: Ascoli Piceno e la una fase avanzata. Per contro va progressivamente il suo ruolo di sostituita dai centri commerciali: città lineare del Tronto rilevato che le periferie urbane che elemento ordinatore tra territori nuovi luoghi di attrazione sorti in fanno corona alla città risultano diversi divenendo di fatto una sorta assenza di qualsiasi intento Ampie zone collinari comprese tra le piuttosto caotiche e prive di qualità di strada interquartieri. Lungo ciò programmatorio e che risultano Balze del Monte dell’Ascensione e il Il centro storico di Ascoli Piceno, urbanistiche e architettoniche. che resta dell’antica via consolare si privi di una pur minima parvenza di territorio comunale di Acquaviva che sorge in un zona pianeggiante Tutto il fondovalle del fiume Tronto notano ancora alcune antiche ville identità architettonica o spaziale. La Picena sono caratterizzate da diffusi situata alla confluenza del Torrente presenta un’urbanizzazione diffusa storiche che, con i loro parchi, strada statale adriatica è divenuta fenomeni calanchivi: una fitta Castellano con il Fiume Tronto ed è che si salda con quella costiera, costituiscono un ultimo presidio alla una strada commerciale successione di creste nude e circondata dai rilievi collinari creando un unicum urbano caotico e sua integrità (Villa Saladini Pilastri, sottodimensionata e la ferrovia franose presenti soprattutto sui Montagna dei Fiori, del Colle San disordinato. Lo sviluppo di questo Casa Santa Maria – ex Guerrieri, sembra un corpo estraneo: anche il versanti orientali dell’ambito, dovuti Marco e del Monte dell’Ascensione. territorio è avvenuto per successive Villa Marcatili, Villa Piccinini – ex porto di è all’erosione prodotta da eventi L’insediamento originario presenta aggregazioni e saturazioni a ridosso Sgariglia). stato circoscritto e confinato dalle meteorologici sui versanti argillosi ancora un notevole fascino dovuto delle principali vie di comunicazione nuove urbanizzazioni. delle colline. Queste formazioni alla particolare struttura urbanistica quali la Salaria, la linea ferroviaria Tra Falesia e mare adriatico: Unica eccezione alla crescente geologiche danno vita a un (di tipo medievale su un e, in epoche recenti, il raccordo l’urbanizzazione costiera avanzata della cementificazione è paesaggio spoglio, quasi lunare, preesistente impianto romano di cui autostradale Ascoli – Mare. costituta dalla riserva naturale ravvivato soltanto dalla presenza di conserva molte tracce ben visibili) e Percorrendo la vallata si coglie la regionale della Sentina, ricadente in vigneti messi a dimora negli ultimi alla successione di stili diversi che percezione di un paesaggio urbano L’intenso sviluppo urbanistico e di San Benedetto e istituita anni e che costituiscono un caratterizzano i palazzi e le chiese privo di ordine nel quale si insediativo che ha interessato la nel 2004. Essa ha una straordinaria elemento distintivo dei Comuni di (romanico, gotico, rinascimentale e susseguono, senza soluzione di valle del Tronto ha il suo naturale importanza ambientale sia per la e . All’attività La porzione di territorio Tronto compresa tra Ascoli Piceno, San barocco, neoclassico). L’elemento continuità, insediamenti produttivi, proseguimento lungo il tratto di regione che per l’intero geologica dei calanchi sono tuttavia Benedetto del Tronto e presenta un notevole che più di ogni altro concorre a commerciali e residenziali. A questo costa compreso tra Grottammare e centro Italia. Nella riserva sono associati rilevanti fattori di rischio grado di urbanizzazione e gli insediamenti che vi sono presenti creare un effetto armonico e fenomeno nel corso del tempo si è Porto d’Ascoli, occupando presenti nuclei di vegetazione idrogeologico. I calanchi che si configurano ormai come una città metropolitana. Le risorse di uniforme degli stili è l’impiego associata la progressiva perdita progressivamente tutte le aree spontanea tipici delle zone umide e circondano molti centri e nuclei maggior pregio sono costituite dai numerosi centri e nuclei generalizzato del travertino delle gerarchie spaziali preesistenti. pianeggianti disponibili, fino alle costituisce uno dei rari luoghi di storici di pregio determinano storici (quali Ascoli Piceno, Offida, Ripatransone, Castel Trosino) (generalmente impiegato senza I centri urbani si susseguono l’uno propaggini collinari interne. sosta per i migratori nel tratto di paesaggi molto pittoreschi; non va e da alcune emergenze naturalistiche sfuggite all’edificazione intonaci e finemente lavorato e all’altro in modo indistinto senza Anche in questo caso gli spazi costa adriatica compreso tra il tuttavia sottovalutato l’alto grado di (Sentina, Monte dell’Ascensione, Montagna dei Fiori). decorato) che rende questa città che se ne abbia la percezione; le urbani risultano privi di gerarchie Gargano e le zone umide dell’Emilia vulnerabilità a cui essi sono L’ambito è delimitato a Nord dal crinale che separa il bacino ben identificabile e del tutto unica. antiche ville e i complessi religiosi spaziali e sono caratterizzati da , tanto da essere sottoposti (, idrografico del Fiume da quello del Torrente Menocchia; E’ per queste ragioni che la Regione un tempo isolati, sono ora tipologie edilizie ed architettoniche riconosciuta come Zona di Polesio, Poggio di Bretta e a Sud dal corso del Fiume Tronto e dalla linea di confine con la Marche ha avanzato la candidatura circondati (inglobati) dagli assi promiscue e, in genere, di scarsa Protezione Speciale (ZPS). Porchiano, , Offida, Regione fino a ; ad Ovest dalla strada per il riconoscimento della città di qualità architettonica. e Ripatransone). Statale 78 nel tratto compreso tra Croce di Casale ed Ascoli Piceno e con la strada che da Ascoli Piceno giunge nei pressi di Folignano; ad Est dal tratto di Mare Adriatico compreso tra la foce del Fiume Tesino e la foce del Fiume Tronto Quota minima (m slm) 0,00 Quota massima (m slm) 400 ()

Province interessate Ascoli Piceno Comuni interessati Grottammare, San Benedetto del T., Acquaviva Picena, , Monsampolo del T., , , , Malignano, Folignano, Ascoli Piceno, Appignano del T., Offida, Colli del T.

Sup.territ.le (Ha) 37.940,83 Sup.urbanizzata 2001 (Ha) 4.361,00 Quota perc. Sup.urbanizzata 11,5% Abitanti 2001 centri-nuclei 148.456 Dens.abit.territ.le (Ab./Kmq) 391 Dens.abit.aree urb.(Abit./Ha) 34 Uso del suolo (ha) 1-Edificato residenziale 2.172,87 5,7% 2-Edificato produttivo 1.236,13 3,3% 3-Seminativi 8.100,79 21,4% 4-Colture arboree 955,09 2,5% 5-Colture eterogenee 21.661,05 57,1% 6-Boschi 3.227,14 8,5% La città delle cento torri Grottammare in un dipinto dell’800 La rupe di Offida 7-Pascoli e prati stabili 330,44 0,9% 8-Aree nude 163,90 0,4% 9-Acque 0,0 0,0%

F3 - 2 Ambito F3 - Ascoli Piceno e la città lineare della valle del Tronto

PAESAGGI AGRARI -NATURALI E INSEDIAMENTI STORICI

F3 - 3 Ambito F3 - Ascoli Piceno e la città lineare della valle del Tronto SISTEMA DEI BENI BOTANICO -VEGETAZIONALI E STORICO -CULTURALI

F3 - 4 Ambito F3 - Ascoli Piceno e la città lineare della valle del Tronto UNITA ’ ECOLOGICO -FUNZIONALI

F3 - 5 Ambito F3 - Ascoli Piceno e la città lineare della valle del Tronto SISTEMA INSEDIATIVO – INFRASTRUTTURALE

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Foto 1 - Valle del fiume Tronto (Monteprandone). Lungo la vallata del Fiume Foto 2 - Valle del fiume Tronto (). Le urbanizzazioni recenti Foto 3 - Valle del Tronto (Veduta dal Colle San Marco - Ascoli Piceno). Gli Tronto sono stati realizzati, nel corso del tempo, nuovi insediamenti produttivi rispondono soltanto a logiche di sfruttamento del suolo, sfuggendo a stessi beni culturali e architettonici risultano marginali rispetto al cui si sono aggiunte in un primo tempo le residenze e quindi le zone qualsiasi criterio di programmazione e pianificazione territoriale; si costruito. Le preesistenze storiche, tra cui le aree centuriate poste lungo commerciali a loro servizio. Le espansioni edilizie si sono sviluppato nelle zone susseguono quindi, mescolandosi tra loro in maniera indistinta, aree la vai Salaria, le antiche ville signorili, le abbazie, le pievi e a volte gli pianeggianti della costa e a ridosso delle principali vie di comunicazione che produttive, residenziali e commerciali. Le relazioni tra le diverse componenti stessi borghi medioevali, scompaiono o vengono risucchiati dalle percorrono la valle. Ciò ha comportato il massiccio e progressivo abbandono naturali residue sono alterate dalla pressione insediativa che denota ancora incessanti e massicce urbanizzazioni. Lo stesso processo legato alle di gran parte delle località abitate poste sui rilievi interni, in particolari i centri oggi una scarsa considerazione per l’ambiente e il paesaggio. I corsi pressioni antropiche interessa anche i corsi d’acqua, sempre più degradati e i nuclei storici, ma anche le abitazioni rurali sparse. Il fenomeno d’acqua sono posti in secondo piano rispetto all’edificato e le loro sponde, e quasi del tutto privi di vegetazione riparia, così pure i rari nuclei di dell’urbanizzazione diffusa non si è ancora arrestato e coinvolge ancora oggi usate spesso come depositi di materiali, sono sempre più inaccessibili. vegetazione spontanea residua e le alberature che un tempo facevano da molte aree residuali. (Foto Raffaella Diletti) (Foto Raffaella Diletti) corona ai vecchi collegamenti stradali. (Foto Raffaella Diletti)

Foto 4 - Villa Saladini (Spinetoli). Sorto come residenza estiva di villeggiatura Foto 5 - Piazza del Popolo (Ascoli Piceno). Questa piazza costituisce Foto 6 - Val Tesino (Ripatransone). La Valle del Fiume Tesino ha nel XVII secolo, questo edifico costituisce una valida testimonianza della storia certamente il cuore della città. Ha forma rettangolare e lo spazio è mantenuto nel corso del tempo la sua vocazione agricola; in questi ultimi del paesaggio rurale marchigiano. Pur mantenendo i suoi caratteri originari, al circoscritto dalla facciata di palazzo dei Capitani del Popolo, dal fianco della anni anche qui si è assistito allo nascita e allo sviluppo di insediamenti pari di altre ville signorili presenti nella zona, è ormai priva di rapporti chiesa di San Francesco e da palazzi rinascimentali a portico, abbelliti da produttivi e residenziali sparsi collocati lungo le principali vie di relazionali con il contesto. La stessa vegetazione che la circonda ha subito eleganti decorazioni. La pavimentazione è fatta con lastre levigate di comunicazione. La qualità architettonica degli edifici è piuttosto scarsa e modifiche che hanno le hanno fatto perdere la sua funzione decorativa. (Foto travertino, lo stesso materiale con cui sono stati realizzati gran parte degli anche qui, come altrove, non c’è alcuna cura per i rinverdimenti e per la Raffaella Diletti) edifici e che conferisce a questa città un indiscutibile carattere identitario. corretta sistemazione dei servizi e delle infrastrutture di supporto. (Foto (Foto tratta da Panoramio) Raffaella Diletti)

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Foto 7 - Veduta di Grottammare. Il centro urbano di San Benedetto del Foto 8 – Grottammare. Il rapido sviluppo insediativo iniziato a partire dagli Foto 9 - Veduta del tratto di costa da Grottammare a San Benedetto del Tronto. Tronto si è progressivamente fuso con quello di Grottammare; le nuove anni ’60 senza un disegno programmatorio di riferimento ha portato alla Nello stesso periodo la città di Ascoli Piceno si è sviluppata principalmente lungo la urbanizzazioni si sono estese inizialmente lungo la costa e le zone di sovrapposizione di funzioni urbane differenti. Gli spazi residenziali anche di vallata del Tronto in direzione della costa. Ciò ha determinato la formazione di una fondovalle, andando poi ad occupare anche le prime propaggini collinari tipo intensivo si mescolano a quelli dedicati alle attività turistico ricettive, a vasta area urbanizzata continua che comprende i territori dei Comuni di San interne. La massiccia urbanizzazione e la sua velocità di realizzazione non ha quelle produttive e commerciali. L’edificato è condizionato solo dai limiti Benedetto del Tronto, Grottammare, e di quelli posti lungo la SS tenuto conto sia delle preesistenze che della gerarchia degli spazi. (Foto imposti dalla presenza delle infrastrutture stradali e ferroviarie preesistenti. Salaria (quali ad esempio , Castel di Lama e Spinetoli) fino ad Raffaella Diletti) (Foto Raffaella Diletti) Ascoli Piceno; già nel Progetto ’80 quest’area veniva indicata come l’unica area

metropolitana presente nella Regione Marche. (Foto tratta da google earth, panoramio)

Foto 10 - Nucleo storico di Grottammare. Nel corso del tempo si è dato corso Foto 11 - San Benedetto del Tronto. Le aree urbane costiere comprendono Foto 12 - San Benedetto del Tronto. In questi ultimi tempi la pressione alle nuove urbanizzazioni senza tenere conto delle preesistenze spazi residenziali, commerciali e produttivi, che si sovrappongono in modo insediativa riguarda anche la prima collina marittima. Nuovi nuclei residenziali architettoniche, ambientali e paesaggistiche. Gli antichi centri storici posti sui disordinato. La qualità architettonica e urbanistica è generalmente di scarso costituiti prevalentemente da abitazioni a schiera di tipo bifamiliare, che poco si rilievi delle colline marittime hanno perso progressivamente le loro funzioni livello e le tipologie impiegate sono molto variegate. La foto evidenzia inoltre intonano con il contesto circostante, stanno sorgendo a ridosso delle falesie. originarie e, allo stato attuale, sopravvivono soltanto come mete come il Porto di San Benedetto del Tronto faccia parte del sistema urbano, L’azione di degrado è completata dalla presenza di infrastrutture tecnologiche sulla enogastronomiche alternative alla costa. ( Foto Raffaella Diletti) senza averne alcun rapporto. ( Foto Raffaella Diletti) sommità loro parte sommitale. ( Foto Raffaella Diletti)

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Foto 13 – Veduta da Offida. Il territorio collinare compreso tra la prima linea di Foto 14 – Veduta da Ripatransone. Le formazioni calanchive caratterizzano, Foto 15 - Veduta delle colline da Offida verso la Val Tesino. I calanchi sono crinale del Fiume Tronto e quella del Tesino ha una morfologia dolce fino alle con il loro aspetto pittoresco e desolato, il paesaggio di molti territori collinari. biotopi in continua evoluzione dove la possibilità di colonizzazione delle specie porte della città di Ascoli Piceno per poi accentuarsi repentinamente alle pendici Le aree interessate da questi fenomeni interessano in modo diffuso quasi tutti i vegetali è resa difficile dai fenomeni erosivi superficiali. Nelle zone con del Monte dell’Ascensione. I centri e nuclei storici di crinale, in generale, sono territori a nord di Ascoli Piceno (il Monte dell’Ascensione, Ripatransone, Offida e maggiore pendenza spesso le piante non possono crescere perché i semi ben conservati e risultano facilmente riconoscibili anche da lunga distanza. Tra Appignano del Tronto). Se non si interverrà gli eventi meteorologi e l’opera vengono portati via dall'acqua, mentre a valle la crescita della vegetazione è gli insediamenti più grandi si distinguono Offida, Acquaviva Picena e dell’uomo contribuiranno ad aumentare le probabilità di dissesto e ad ostacolata dal continuo apporto di materiale detritico che si deposita sulle Ripatransone (Foto Raffaella Diletti) aggravarne le condizioni. (Foto Raffaella Diletti) piante sommergendole. Per questo è necessario attuare politiche di prevenzione piuttosto che intervenire quando il processo di erosione è già iniziato. (Foto Raffaella Diletti)

Foto 16 - Appignano del Tronto. Una corretta politica territoriale non può non Foto 17 - Offida. Sono manifeste le condizioni di vulnerabilità cui possono Foto 18 - Paesaggi collinari lungo la valle del Tesino (Acquaviva Picena). Anche tener conto della presenza dei fenomeni erosivi, attivando le azioni necessarie al essere sottoposti i sistemi insediativi anche di tipo storico, collocati a ridosso dei le infrastrutture grandi e piccole potrebbero a loro volta essere danneggiate da loro contenimento e a limitarne quanto più possibile gli effetti. Particolarmente calanchi. Un esempio notevole a questo riguardo è costituito dalla chiesa di gestioni sbagliate dell’assetto idrogeologico e a loro volta potrebbero contribuire esposto a questa tipologia di rischi è il centro storico di Appignano del Tronto a Santa Maria della Rocca, costruita su una rupe dove un tempo sorgeva un ad aumentare l’alterazione ambientale e paesaggistica del territorio. (Foto causa della presenza di una notevole area calanchiva situata a ridosso del castello longobardo. (Foto Raffaella Diletti) Raffaella Diletti) centro abitato. ( Foto Raffaella Diletti)

F3 - 9 Ambito F3 - Ascoli Piceno e la città lineare della valle del Tronto AREE DI PARTICOLARE VALORE NATURALISTICO E PAESAGGISTICO RICONOSCIUTE

F3 - 10 Ambito F3 - Ascoli Piceno e la città lineare della valle del Tronto

ANALISI SWOT

Punti di forza Punti di debolezza

RIFERIBILI, IN PREVALENZA , AL SISTEMA GEOLOGICO RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA INSEDIATIVO E DELLE RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA GEOLOGICO RIFERIBILI ,IN PREVALENZA , AL TEMA PERCETTIVO -IDENTITARIO INFRASTRUTTURE Interruzione del rapporto originario in termini sia funzionali che percettivi connessi alla presenza di infrastrutture sia RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA BOTANICO , ECOLOGICO E AL Presenza di un sistema infrastrutturale capace di connettere RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA BOTANICO , ECOLOGICO E lungo la costa che lungo le vallate dei fiumi Tronto e Tesino. PAESAGGIO RURALE AL PAESAGGIO RURALE tutti i territori della vallata del Tronto. Diffusa attrattività turistica del territorio Banalizzazione del paesaggio vegetale per intensività Divario e separazione, sia funzionale che percettiva, tra le

Presenza della infrastruttura portuale di San Benedetto del aree costiere, quelle di fondovalle e i rilevi collinari interni. dell’urbanizzazione, degli usi agricoli e per degrado delle Tronto. Presenza della Riserva Naturale della Sentina e dell’area ad formazioni ripariali RIFERIBILI AL SISTEMA SOCIO -ECONOMICO O AMMINISTRATIVO essa prospiciente da destinare a parco marino . Elevata diffusione dei fenomeni di dissesto idrogeologico RIFERIBILI ,IN PREVALENZA , AL TEMA PERCETTIVO -IDENTITARIO

(erosione e fenomeni gravitativi) INTEGRATE O NON RIFERIBILI A SISTEMI PREVALENTI

RIFERIBILI AL SISTEMA SOCIO -ECONOMICO O AMMINISTRATIVO Ambiti riparali degradati per: riduzione della biodiversità RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA DEI BENI CULTURALI Scarsa integrazione delle aree naturali, comprese quelle floristica; riduzione della diversità biocenotica; INTEGRATE O NON RIFERIBILI A SISTEMI PREVALENTI protette, con i sistemi insediativi. Presenza di centri e nuclei storici di pregio di grandi, medie ricostituzione di cenosi scarsamente strutturate;presenza

e piccole dimensioni, alcuni dei quali inseriti in contesti Presenza di un territorio diversificato che va dalla fascia di specie alloctone ed invasive; frammentazione della naturalistici ancora integri quali ad esempio Poggio Canoso e costiera fino alle propaggini del Monte dell’Ascensione. continuità ecologica Poggio di Bretta. Frammentazione e dispersione delle unità produttive e ridotta dimensione aziendale Presenza di edifici e manufatti extra urbani, sia pubblici che Alterazione ed inefficienza della rete di drenaggio privati, di particolare pregio, soprattutto quelli sfuggiti superficiale (corpi collettori) e del reticolo idrografico all’urbanizzazione e i cui originari contesti sono rimasti minore (corpi recettori) immutati, come ad esempio Villa Saladini Pilastri. L’uso agricolo del suolo influisce negativamente sulla probabilità ed intensità dei fenomeni di dissesto Presenza di centri storici di crinale di pregio (ad esempio Offida) RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA DEI BENI CULTURALI

RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA INSEDIATIVO E DELLE INFRASTRUTTURE

Effetto barriera dovuto alle principali infrastrutture viarie e di trasporto:  SS16  A14  Ferrovia

Presenza e sviluppo di servizi turistici e strutture ricettive di scarsa qualità in ambiti urbani consolidati.

Commistione delle aree residenziali con quelle produttive, commerciali ed agricole.

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Opportunità Minacce

RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA GEOLOGICO RIFERIBILI AL SISTEMA SOCIO -ECONOMICO O AMMINISTRATIVO RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA GEOLOGICO Congestionamento dell’area costiera per la notevole Riqualificazione delle aste fluviali dei fiumi Tronto e Tesino e Accentuazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico concentrazione di infrastrutture viarie (SS 16, ferrovia, dei reticoli idrografici minori. Impiego di strumenti di programmazione propri delle aree delle aree calanchive per l’avanzare dell’erosione. autostrada) e tecnologiche (cabine primarie elettrodotti, metropolitane che conducano al superamento di interessi depuratori ..). localistici a favore di azioni di intervento a carattere Ulteriore infrastrutturazione dell’area di foce del RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA BOTANICO , ECOLOGICO E AL comprensoriale. Tronto, interessando anche la fascia di pertinenza PAESAGGIO RURALE Prosecuzione dei fenomeni di urbanizzazione diffusa e fluviale con aggravamento delle condizioni di rischio incontrollata. INTEGRATE O NON RIFERIBILI A SISTEMI PREVALENTI idrogeologico. Promozione della multifunzionalità delle aziende agricole ed Recupero del patrimonio edilizio rurale esistente agrosilvopastorali identificando e privilegiando aree e comprensori dove si Ulteriore realizzazione di infrastrutture tecnologiche nelle Sviluppo delle azioni di conservazione in situ del germoplasma concentrano una molteplicità di risorse di pregio. RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA BOTANICO , ECOLOGICO E aree collinari, quali antenne, ripetitori, elettrodotti in zone AL PAESAGGIO RURALE di specie forestali e creazione di zone di produzione a livello paesaggisticamente rilevanti.

locale di materiale vegetale per opere di Ingegneria Consumo del suolo agricolo e perdita di aree aperte Naturalistica Perdita irreversibile delle gerarchie spaziali in ambito costiero rurali a favore di altri usi Valorizzazione e conservazione delle aree naturali protette Manomissione dell’ecosistema fluviale a seguito di attraverso la progettualità dei soggetti gestori e la maggiore Possibile, ulteriore, spopolamento dei centri di crinale delle valli impatti diretti sull’habitat provocati da interventi ed consapevolezza delle potenzialità dell’area da parte della del Fiume Tronto e Tesino, ciò comporta: azioni antropiche (manutenzioni idrauliche, uso agricolo, popolazione - aggravamento delle condizioni urbanistiche; ecc) Valorizzazione delle potenzialità delle fasce fluviali quale - aggressione delle aree residuali non ancora urbanizzate Perdita di fertilità dei suoli e trend di desertificazione connessione ecologica multifunzionale tra zone urbanizzate e - urbanizzazione non pianificata del fondovalle del Fiume Aumento del pericolo e rischio idrogeologico a causa del tra zone naturali o naturaliformi Tesino l’incuria o della non realizzazione delle sistemazioni Riqualificazione e ricostituzione delle fasce di corridoio idraulico-agrarie e forestali ambientale Aumento della dipendenza dall’estero per RIFERIBILI ,IN PREVALENZA , AL TEMA PERCETTIVO -IDENTITARIO Riqualificazione ecosostenibile delle aree agricole limitrofe l’approvvigionamento di prodotti legnosi o comunque da Produzione di legname “fuori foresta” legata soprattutto agli RIFERIBILI AL SISTEMA SOCIO -ECONOMICO O AMMINISTRATIVO zone distanti dalle trasformazioni e dall’utilizzo ambienti perifluviali, quale alternativa alle rotazioni colturali INTEGRATE O NON RIFERIBILI A SISTEMI PREVALENTI Perdita di maestranze locali e conoscenze tradizionali per agricole le produzioni e la gestione silvopastorale e loro Integrazione dell’attività agricola nel sistema di gestione sostituzione con manovalanza straniera con scarsa forestale nelle aree fluviali formazione e rispetto delle norme in materia di sicurezza e previdenza

Ripristino degli ambiti fluviali degradati e creazione di

connettori ecologici adeguati. Compromissione irreversibile degli ecosistemi fluviali.

Sviluppo delle produzioni tipiche legate alla morfologia del

territorio, quali ad esempio viti e olivi, creando integrazioni diffuse con i sistemi di vegetazione naturale residua. RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA DEI BENI CULTURALI Perdita irreversibile di risorse di interesse storico, architettonico ed archeologico. RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA DEI BENI CULTURALI Recupero e valorizzazione dei centri e nuclei storici sia di grandi RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA INSEDIATIVO E DELLE che di piccole dimensioni, curando l’integrazioni con i sistemi INFRASTRUTTURE naturalistici e infrastrutturali presenti nelle loro vicinanze.

RIFERIBILI , IN PREVALENZA , AL SISTEMA INSEDIATIVO E DELLE INFRASTRUTTURE Salvaguardia e valorizzazione della collina marittima e del fondovalle del fiume Tesino dai processi di urbanizzazione

RIFERIBILI ,IN PREVALENZA , AL TEMA PERCETTIVO -IDENTITARIO

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