DAL CARTACEO AL DIGITALE Come Cambia Il Giornalismo Nell'era
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Corso di Laurea Magistrale in Strategie della comunicazione pubblica e politica DAL CARTACEO AL DIGITALE Come cambia il giornalismo nell’era 2.0 Relatore: Carlo Sorrentino Candidato: Manuel Primi Anno Accademico 2015/2016 DAL CARTACEO AL DIGITALE. Come cambia il giornalismo nell'era 2.0 Introduzione Pag 2 1 – Il giornalismo oggi: - Crisi della carta stampata Pag 6 - Il giornalismo On line Pag 18 2 – La nuova professione, il Content Management: - Verifica delle fonti Pag 29 - I Social Network applicati al giornalismo Pag 41 - SEO cosa è, come funziona e perché è importante per il giornalismo Pag 56 3 – Il futuro economico dell’editoria: - Un giornalismo fatto di Nicchie Pag 73 - Modelli economici Pag 87 4-Conclusioni Pag 101 Bibliografia Pag 107 Sitografia Pag 110 Manuel Primi - 1 - DAL CARTACEO AL DIGITALE. Come cambia il giornalismo nell'era 2.0 Introduzione Nel 2006 e la rivista settimanale Time nominava “persona dell’anno” il comune internauta. Un omaggio alla Rete che ai tempi colpì molto. “Il personaggio dell´anno sei tu. Sì, tu. Sei tu che controlli l´era dell´informazione. Benvenuto nel tuo mondo” 1. Siamo nei primi anni del vero e proprio boom digitale. È in questo preciso anno che le funzionalità di Google si intrecciano con il grande contenitore video di YouTube e risale sempre ai primi anni del nuovo millennio il fenomeno dei Blog. Ciò che nacque nel 1991 come sistema di scambio di informazioni in formato ipertestuale, in parole povere Il World Wide Web, raggiunge poco più di dieci anni dopo una sua ben specifica maturazione. Possiamo quindi comprendere la ragione dell’originale scelta del settimanale statunitense. L’informazione non è più quella di una volta. Il modello Top Down che vedeva l’acquisizione delle notizie spostarsi dall’alto verso il basso ora si trova a fare i conti con un modello orizzontale, dove chiunque può pubblicare una notizia, tenere una rubrica, alimentare una discussione pubblica. È la nascita del Citizen Journalism. Pionieri di questa rivoluzione erano, e sono, i comuni internauti, per l’appunto. La prima testata giornalistica a sfruttare questa novità fu la BBC. In occasione degli attentati di Londra nell’estate del 2005, il network inglese trasmise le drammatiche immagini all’interno della metropolitana, riprese con il cellulare da una cittadina qualunque 2. Si iniziava, quindi, ad intravedere e a mettere in pratica le svariate opportunità di un mondo che via via si faceva sempre più digitale. Ma il mondo dell’editoria e della carta stampata è un colosso che conta 5 secoli di anzianità 3, ben radicato nelle sue strutture ed ancorato alle tradizioni organizzative. Non è facile, dunque, 1 Copertina Time, 25 Dicembre 2006 – 1 Gennaio 2007 2 Paolo Campo, La libertà (di stampa) è partecipazione, in Europa Quotidiano, 25 aprile 2012, p. 8. 3 Paolo Murialdi, Storia del giornalismo italiano, dalle Gazzette a Internet, Il Mulino, 2006 Manuel Primi - 2 - DAL CARTACEO AL DIGITALE. Come cambia il giornalismo nell'era 2.0 un cambiamento così immediato e così radicale, in un panorama che muta da un giorno all’altro. Se poi ci soffermiamo a guardare il mondo della carta stampata in Italia, dove non si è mai raggiunta una piena indipendenza economica dai grandi gruppi industriali e finanziari, dai partiti politici e dai finanziamenti pubblici, la sfida del digitale si fa sempre più ardua. Di fatto il cambiamento di fruizione e creazione dell’informazione ha accentuato una crisi della carta stampa già di per sé esistente e cronica nel sistema Italiano in particolare. All’interno di questa tesi di laurea magistrale ci occuperemo quindi di un’analisi del mondo dell’editoria e di come questa si sia reinventata o si stia adattando al mondo digitale. Obbiettivo di questo elaborato sarà quello di valutare tutte le potenzialità di ogni singola piattaforma Online: sia da un punto di vista di diffusione di una notizia che per quanto riguarda la sua sostenibilità economica. Questa ricerca permetterà, dunque, di individuare quali saranno le potenziali soluzioni per la sopravvivenza del giornalismo professionistico. L’approccio di questo lavoro sarà orientato verso la pratica. La necessità e il desiderio di trattare il tema del cambiamento nel mondo del giornalismo sotto questo punto di vista nasce dal fatto che la rivoluzione digitale alla quale stiamo assistendo impone costantemente tanti piccoli cambiamenti quotidiani. Vedremo nel corso di questo scritto come le tante novità del mondo digitale costringano il giornalismo ad un continuo inseguimento verso nuove tecniche e nuovi formati che necessitano di quotidiani aggiornamenti nel lavoro pratico di tutti i giorni. È altrettanto vero che i cambiamenti riguardanti il nostro mondo naturale, sociale ed economico passino prima di tutto dai piccoli interventi nel quotidiano, a prescindere dalle decisioni dei grandi colossi del web. La sfida digitale per l’informazione, quindi, non dovrebbe riguardare solamente le scelte economiche dell’editore o non necessariamente un ripensamento teorico e radicale della professione. Dato il maggior uso di Smartphone e Tablet per la lettura delle notizie, ad Manuel Primi - 3 - DAL CARTACEO AL DIGITALE. Come cambia il giornalismo nell'era 2.0 esempio, anche il singolo giornalista dovrà armarsi di nuovi canoni comunicativi. Egli dovrà prima di tutto usare un nuovo tipo di linguaggio che stanchi il meno possibile l’occhio del lettore, costretto alla retroilluminazione di un dispositivo elettronico, ed utilizzare una schematizzazione del contenuto che sia più chiara ed esaustiva. Inizialmente cercheremo di dare un quadro generale, dal punto di vista economico e qualitativo, del mondo dell’editoria sia cartaceo che digitale. Cercheremo quindi, di comprendere quali sono i motivi teorici e le criticità pratiche che mettono in difficoltà gran parte dei principali gruppi editoriali in Italia. Daremo inoltre uno sguardo qualitativo al giornalismo on line. Cercheremo di capire come vengono utilizzati i diversi canali di distribuzione on line, come le diverse testate riescono a comunicare con i propri utenti e più in generale cercheremo di capire quali sono i passi che gli editori stanno compiendo verso la ristrutturazione della professione orientata all’on line. Nel secondo capitolo di questo lavoro ci occuperemo di tutte le nuove tecniche di scrittura e di comunicazione, di come queste si differenziano tra una piattaforma online e l’altra. Verrà inoltre riservato un importante spazio alle nuove regole giornalistiche che impongono i motori di ricerca. Google rappresenta in Italia, con un tasso del 95,45% di ricerche effettuate 4, il primo motore di ricerca nel nostro Paese. Un tasso così alto ci dimostra che praticamente tutto ciò che si trova in rete è “costretto” a passare tra gli algoritmi di Google. Così come tutti gli altri elementi contenuti nella Rete, anche gli articoli delle testate online dovranno fare i conti con le tecniche di indicizzazione delle SERP nei motori di ricerca. Creare un portale di informazione che si sposi, nelle sue parole, nei suoi titoli e nelle sue descrizioni, con la tecnica SEO (Search Engine 4 http://gs.statcounter.com/#all-search_engine-IT-monthly-201504-201604-bar – Periodo Aprile 2015, Aprile 2016 Manuel Primi - 4 - DAL CARTACEO AL DIGITALE. Come cambia il giornalismo nell'era 2.0 Optimization), diventa ormai indispensabile per la sopravvivenza del giornalismo Online. A sommarsi alle 5 W, nel futuro del giornalismo, vi saranno anche delle nuove regole e delle nuove tecniche che ogni singolo giornalista dovrà far sue per poter far fronte al cambiamento digitale. All’interno di questo lavoro analizzeremo, quindi, tutti gli aspetti che riguardano l’ottimizzazione degli articoli per i motori di ricerca: cosa significa fare SEO nel giornalismo e, dunque, quali sono le nuove tecniche per diventare una “buona penna digitale”. Infine un importante spazio di questo secondo capitolo verrà riservato al fenomeno dell’overload informativo. Cercheremo di capire come questo sovraccarico di informazioni modifichi le abitudini dei lettori e cosa potrebbe fare il giornalismo per far fronte al caos dovuto ai troppi contenuti presenti on line. Sempre nel secondo capitolo tratteremo del fenomeno delle Fake News. Cercheremo di analizzare questo fenomeno per capire come il mondo del giornalismo possa armarsi di strumenti e pratiche efficaci al fine di combattere la post verità. L’ultimo capitolo sarà riservato ai modelli economici possibili per far fronte al cambiamento in corso. La natura stessa di internet ha abituato qualsiasi utente ad avere sempre più quantità di materiali e di poterli reperire in qualsiasi momento in modo gratuito. Uno dei pilastri su cui si fonda il world wide web e la navigazione on line, quindi, mette in seria crisi un settore giornalistico ad oggi più importante che mai e composto da professionisti. È altresì vero che nelle sue infinite possibilità ed evoluzioni, internet, possa fornire anche nuovi metodi per finanziare la professione e quindi per garantirne continuità. Il terzo capitolo quindi tenterà di analizzare i nuovi modelli che le diverse testate giornalistiche nel mondo stanno testando. Cercheremo di capire non solo se questi nuovi modelli economici siano effettivamente delle strade praticabili per il mondo dell’editoria, ma tenteremo di spiegare come ogni modello economico influenzi direttamente le scelte e le linee editoriali di ogni singola testata. Manuel Primi - 5 - DAL CARTACEO AL DIGITALE. Come cambia il giornalismo nell'era 2.0 1 – Il giornalismo Oggi 1.1 – La crisi dell’editoria e Internet “Newspapers don’t have a demand problem; They have a business-model problem” Erich Schmidt, Google L’industria editoriale è in crisi. Questa “semplice” affermazione è ormai divenuta una delle grandi verità dal XX secolo ad oggi. A mettere in crisi l’industria dell’informazione cartacea non è stato di certo Internet. Il problema delle vendite di quotidiani, in Italia come nel resto del mondo, ha subito grandi oscillazioni economiche al sorgere di ogni nuova tecnologia che potesse competere sulla diffusione delle notizie.