Moratti Sono Versatili: Petrolieri E Ambientalisti, Al Potere E All’Opposizione
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dynasty 5 4 1 2 COMUNQUE VADA, 3 SI GIOCA IN CASA I Moratti sono versatili: petrolieri e ambientalisti, al potere e all’opposizione. Così, mentre l’Inter mette il timbro sullo scudetto, il clan festeggia allo stadio, in Comune, in Borsa: Milano è affare di famiglia. di Marco Ferrante e Silvia Bernasconi bbronzato, camicia bianca sbottona- giatura – ai bagni Piero tra Forte dei Marmi e Erminia, telefonista alla Stipel, ricopre il ta- ta fin quasi alla cintola, Angelo Marina di Pietrasanta i cronisti sportivi fan- volo di casa con mille banconote da mille lire, A Moratti si scatena sulla pista della no la posta a Massimo –, è l’operosa Milano il il suo primo milione. È solo l’inizio: compra Bussola a Focette, locale culto delle estati in loro quartiere generale: dove rappresentano una miniera di lignite sul Trasimeno, poi una Versilia insieme alla vicina Capannina. Ac- ancora una borghesia che com’era allora non piccola centrale elettrica che cede all’Enel, canto a lui ballano la moglie Erminia e due esiste più. Hanno di nuovo l’Inter e hanno infine una raffineria ad Augusta, sulla costa dei cinque figli più uno adottivo, Maria Rosa conquistato il Comune. siciliana. Nel 1962 fonda la Saras, oggi uno dei detta Bedi e Gianmarco in compagnia di una principali gruppi petroliferi in Europa con ventenne Letizia Brichetto Arnaboldi con Il pioniere è Angelo Moratti, che i figli l’impianto maggiore a Sarroch in Sardegna, i capelli sciolti lungo le spalle e un pullover chiamavano “il Capo”. Nato a Somma Lom- una capacità di raffinazione di 300 mila ba- girocollo. La fotografia, pubblicata suL ’Euro- bardo nel 1909, è l’unico figlio di Gilda e Al- rili al giorno – pari a un quarto della produ- peo, è del 1970. La Saras dei Moratti è già una bino, farmacista in piazza Fontana a Milano. zione italiana – e 1.900 dipendenti. Quotato 1 - Angelo Moratti (in camicia bianca) e la moglie Erminia alla Bussola, delle principali raffinerie del Mediterraneo, Il nonno (Angelo anche lui) era un piccolo in borsa dal 2006, il gruppo raffina petrolio, in Versilia, nel 1970. A sinistra, il figlio Gianmarco con la fidanzata il fondatore Angelo ha 61 anni e da due ha la- agricoltore del bergamasco con ventuno fi- vende gasolio e benzina e produce energia Letizia Brichetto Arnaboldi; a destra, la figlia Bedi. 2 - Anni 70: nella sciato la presidenza dell’Inter, Bedi ha recita- gli: le femmine si fanno suore e i maschi, tra elettrica. squadra di calcio delle ragazze a Imbersago si riconoscono Letizia to nel suo primo film e posato per i rotocalchi, i quali Albino, prendono la laurea. Rimasto (in alto, seconda da sinistra) e Gioia Moratti (in basso a destra). Gianmarco è padre di due figli avuti dal pri- orfano di madre, Angelo non va d’accordo Angelo Moratti fa affari con il petro- 3 - Massimo Moratti e famiglia nella foto realizzata da Oliviero Toscani mo matrimonio con Lina Sotis e di lì a poco con la matrigna e lascia presto la casa pater- lio ma, come succederà anni dopo al figlio per i 100 anni dell’Inter. 4 - L’attaccante neroazzurro Benito Lorenzi avrebbe sposato Letizia. Se la Versilia degli na. Inizia come rappresentante di lubrifican- Massimo, è con il calcio che diventa uomo con i piccoli Moratti: Massimo, Bedi e Gioia. 5 - Angelo Moratti nel anni Sessanta e Settanta è il regno estivo dei ti, il suo primo lavoro a quattordici anni. Una pubblico. La fede neroazzurra diventa un fat- 1962 allo stadio San Siro di Milano con i figli Gianmarco e Massimo. Moratti, ancora oggi luogo abituale di villeg- sera del 1937, sotto lo sguardo della moglie to di famiglia, la domenica in tribuna un rito. 122 dynasty 2 1 - Massimo Moratti con l’allora fidanzata Milly alla Bussola di Viareggio, in Versilia, nel 1968. Sotto, la coppia nel 1971 nel giorno del matrimonio (3). 1 2 - Gianmarco sorride con Letizia Brichetto Arnaboldi, sposata nel 1973. Non c’è altra dinastia in cui, fuori dalle mura di casa, le mogli adombrano i mariti. A cominciare da Erminia che non perde una partita e segue la squadra anche in trasferta. L’albero genealogico della famiglia Moratti. Gianni Brera, uno dei più grandi giornalisti Alle “radici”, i capostipiti Angelo (nella foto) sportivi, la chiama Lady Erminia (o Lady ed Erminia con le ramificazioni principali: Real quando l’Inter sconfigge per la prima Adriana, Gianmarco, Maria Rosa, Massimo, volta il Real Madrid). Alle persone che le era- Gioia e Natalino Curzola. In marrone no simpatiche regalava una sterlina d’oro, scuro sono indicati gli attuali consorti. come fatto augurale, e un giorno ne diede una a Eugenio Montale per ringraziarlo di una conversazione. Con Angelo presidente, dal 1955 al 1968, l’Inter dell’allenatore argenti- 3 no Helenio Herrera, di Sandro Mazzola, Luis Suarez e Mario Corso, vince tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Intercontinentali. Massimo e Milly sostengono Emergency di splendidamente al piano i più celebri blues. È rella più piccola e la più riservata, dopo anni a concentrata sull’azienda, su San Patrignano, A Gianmarco non piacciono le spese «Il clan dei Moratti è qualcosa di mol- Gino Strada. Ai pranzi di famiglia si parla di escluso che il suo carattere contemplativo gli Londra è tornata a vivere a Milano. sul vino prodotto al castello di Cicognola e al folli e l’esposizione del fratello, ma lascia to simile a certe spassose comunità figli, assicurano, niente politica. garantisse le simpatie di quel dinamico uomo massimo sui week-end a bordo dell’Enteara. fare. Massimo è intervistato, è bersaglio di inventate da Frank Capra. Si vogliono tutti d’affari di cui aveva impalmato la figlia». Pas- Se tra i sei fratelli la divisione tra Aveva frenato il fratello riguardo alle mire barzellette, è imitato (tra gli altri da Teo Teo- bene e incattiviscono solo per l’Inter, il loro A mettere d’accordo tutti è l’indu- sano una parte dell’estate a Santa Maria di uomini in affari e donne a casa è net- neo-neroazzurre che accarezzava da tem- coli, amico di adolescenza dei Moratti: faceva hobby dannato», ha scritto Gianni Brera. A stria del petrolio, saldamente in mano Leuca. Bedi è la trasgressiva di famiglia, attri- ta, la situazione si ribalta nel caso delle mo- po. Racconta Massimo a Stefania Rossini su parte del giro largo di amici sempre invitati “incattivirli” però non sarà solo l’Inter. Nu- alla famiglia e guidata dai due fratelli, Gian- ce di cinema e televisione. Ha sposato in pri- gli: non c’è un’altra dinastia dove abbiano, L’Espresso: «L’Inter è un grande amore e una alle adunate giovanili di Imbersago, la grande merosissimi – cinque figli di Angelo ed Ermi- marco (73 anni) presidente e Massimo (64 me nozze Gian Germano Giuliani, dell’omo- fuori dalle mura domestiche, un ruolo tale da grande sofferenza. Anche la decisione di ac- villa in Brianza dei Moratti, dove ci sono un nia più un sesto adottato, tredici nipoti e una anni) amministratore delegato. Le sorelle nimo amaro medicinale. Della relazione con adombrare i mariti. È così nel caso di Letizia quistarla è stata molto sofferta. Tanto è vero campo da calcio e una pista da bowling, dove quarta generazione in arrivo –, sono tutt’al- fanno altro. Adriana vive a Lugano, in Svizze- l’attore polacco Klaus Kinski confessa a Diva e Milly, ma anche di Lina Sotis, prima moglie che in famiglia mi sono trovato con nessuno, vigeva lo spirito della casa accogliente sem- tro che una dinastia monolitica. Anzi, tra le ra. Ha sposato un poeta, Yves Lecomte, nato e Donna: «Mi ha massacrata, mi ha persino di Gianmarco, giornalista e scrittrice, regina proprio nessuno, che fosse d’accordo. L’ho pre aperta per gli amici e dove Massimo e Mil- grandi famiglie del capitalismo italiano sono nel 1930 a Pallanza sul lago Maggiore da geni- rinchiusa in casa sua con la chiave. Mi piace- del bon ton e penna graffiante in una rubrica acquistata lo stesso. Perché la ricchezza ser- ly si sposarono). Ha lasciato il numero di casa forse quella più composita e contraddittoria tori francesi. In un romanzo, Francese d’Ita- va sullo schermo, non ne ero innamorata. Era quotidiana sul Corriere della Sera. Dalla metà ve anche a questo: a comprare una passione». sulla rubrica telefonica e risponde ai tifosi (o almeno quella che lo dà più a vedere). Sono lia (Alfredo Guida Editore, 2001), Lecomte troppo noioso, esagerato, tutto scena. Sono degli anni ‘90, quando Letizia diventa presi- Secondo Bedi, Massimo è quello che somiglia che lo chiamano a tutte le ore. Se il fratello è petrolieri e ambientalisti, di destra e di sini- racconta l’infanzia tra i due Paesi. Dice di lui scappata poi definitivamente raccontandogli dente della Rai e Massimo riprende l’Inter di più a papà Angelo. Inseguendo il sogno di conservatore, Massimo ha una certa simpatia stra, al potere e all’opposizione, agli antipodi Gianni Brera in Herrera e Moratti (Limina, in una lettera che mio padre Angelo Moratti che il padre aveva lasciato ventisette anni pri- ricreare la Grande Inter del padre, compra al- per il centrosinistra pur senza mai scende- persino nella beneficenza con Gianmarco e 1997): «Il genero francese Yves stava pazien- per troncare quella relazione mi aveva chiusa ma, i Moratti tornano sotto i riflettori. Prima lenatori e giocatori con ingaggi mirabolanti, re in campo direttamente. Corteggiato per Letizia che finanziano la comunità San Patri- temente al gioco accettando di interessarsi in una clinica in Svizzera, invece mi ero na- della presidenza della televisione pubblica, molto perdente fino a Calciopoli, quando si candidarsi a sindaco, l’ultima volta contro gnano fondata da Vincenzo Muccioli mentre dell’Inter.