Allegato n.2

“Terre di Comino: reti intelligenti, sostenibili, inclusive”

Denominazione del GAL

Gal Versante Laziale del PNA . Piazza G. Marconi 3 – Alvito (FR). Tel. 0776.513015 fax 0776 513135. email: [email protected]. www.galverla.eu

2. Zona geografica interessata dal PSL

Caratteristiche strutturali

Il territorio del GAL Versante Laziale del Parco Nazionale d’ è costituito da 33 Comuni della Provincia di , un territorio che si estende dai rilievi dell’Appennino Laziale – Abruzzese e Molisano verso la piana del Fiume . Da NW verso NE il territorio dei Comuni soci si estende dalla catena degli Ernici (Monte Pizzo Deta, mt. 2041) verso la struttura Meta-Mainarde (Monte Tranquillo, mt. 1830; Colle Nero, mt. 1997; La Meta mt. 2241, Monte Cavallo mt. 2039, Monte Monna Casale, mt.1395 e Monte Maio, mt. 1259) lungo il confine con le Regioni Abruzzo, Molise e Campania. Verso sud la è bordata dal rilievo del , mt. 1669 le cui pendici degradano verso la Valle del Liri con i Comuni di , Aquino, Piedimonte e . Da nord ovest verso sud est il primo sistema orografico presente è quello del tratto settentrionale del Fiume Liri che, in direzione anti appenninica scorre nei Comuni di Monte S. Giovanni Campano e , prima di immettersi nel Lago di . Lungo le valli fluvio – tettoniche anti appenniniche scorrono il Torrente Lacerno ( di ) e il Fiume che, dalle sorgenti della Valle di Canneto, attraversa i territori dei Comuni di , e Atina, prosegue poi lungo le Gole del Melfa, nei Comuni di , e . Nell’area orientale del territorio del Gal, a partire dalla Struttura Meta -Mainarde si originano il Torrente Rava-Mollarino e il Rapido, il primo affluente del Melfa, il secondo affluente del Gari. Nel territorio di San Vittore del , ultimo comune prima della Campania, scorre il Peccia affluente del Garigliano.

I Comuni interessati dal PSL sono i seguenti: 1. 2. Alvito 3. Aquino

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4. Arpino 5. Atina 6. 7. 8. Campoli Appennino 9. Casalattico 10. Casalvieri 11. 12. Castrocielo 13. 14. Colle S. Magno 15. 16. Monte San Giovanni Campano 17. Picinisco 18. 19. 20. 21. 22. 23. S. Elia Fiumerapido 24. 25. Settefrati 26. Strangolagalli 27. 28. 29. 30. 31. 32. Villa Santa Lucia 33.

Superficie territoriale interessata dal PSL L’area interessata dal Gal comprende il territorio dei , la Valle di Comino, con i rilievi montuosi che ne fanno da cornice (la catena della Meta-Mainarde nel PNALM a nord ed il massiccio del M. Cairo verso sud), le aree della Valle del Liri (da Strangolagalli a Villa S. Lucia) fino alle propaggini estreme del Lazio al confine con la Campania con i Comuni di Cervaro e San Vittore del Lazio. La superficie complessiva interessata dal Piano di Sviluppo Locale è di

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1.180,01 Kmq con quote altimetriche che variano da un minimo di 104 metri s.l.m. (Aquino) ad un massimo di 2.241 metri s.l.m. del , nel Comune di Picinisco.

Superficie territoriale in zona montana La superficie dei Comuni del Gal dichiarati montani è pari a 910,5 Kmq ovvero il 77,16 % della superficie totale. I centri storici dei Comuni del Parco Nazionale sono situati in posizione di altura (dai 650 mt. di Campoli Appennino ai 926 metri s.l.m. di Acquafondata, ), spesso costruiti intorno a rocche e castelli medioevali. Nelle zone collinari i centri urbani sono collocati fra i 300 e i 600 metri sul livello del mare mentre i comuni costruiti in prossimità degli antichi insediamenti romani, come Aquino e Castrocielo, hanno centri urbani in zone pianeggianti.

Superficie territoriale in area D I comuni del Gal classificati in zona D sono 11: 1. Acquafondata, 2. Alvito, 3. Campoli Appennino, 4. , 5. Picinisco, 6. S. Biagio Saracinisco, 7. San Donato V.C., 8. Settefrati, 9. Terelle 10. Vallerotonda 11. Viticuso con una superficie di 448,21 Kmq ed una percentuale del 38%.

Superficie territoriale in zona svantaggiata Sono 29 i Comuni soci del GAL classificati come totalmente “svantaggiati” per un totale di 983,8 Kmqai sensi della direttiva CEE n. 75/268 e successive modificazioni. Sono 4 i Comuni in area parzialmente svantaggiata (Monte San Giovanni Campano, Pontecorvo, Sant’Elia Fiumerapido e Villa Santa Lucia) per un totale di ettari 19.638,59. La percentuale di superficie svantaggiata è pari al 83,4%.

Superficie territoriale in area protetta La superficie del GAL in zona protetta del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (geoportale www.minambiente.it e https://dati.lazio.it) è di 8.526 ha. Il territorio del Gal ricadente nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise comprende i comuni di Alvito, Campoli Appennino, Picinisco, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, Settefrati, e Vallerotonda.

Zone di protezione speciale (ZPS) e siti di importanza comunitaria (SIC)

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La Rete Natura 2000 è una rete formata da Zone Speciali di Conservazione istituite in tutti gli Stati Europei al fine di garantire nel tempo la conservazione di specie animali e vegetali e habitat naturali minacciati o rari, come previsto dalla "Direttiva Habitat" (92/43 CEE) e dalla "Direttiva Uccelli" (79/409 CEE). I Siti di Interesse Comunitario (SIC) sono istituiti con un'apposita procedura al fine di salvaguardare gli habitat e le specie considerati nella direttiva Habitat, mentre le ZPS hanno lo scopo di difendere i territori importanti per gli uccelli elencati nell'allegato I della direttiva 79/409. La Direttiva Comunitaria n. 409 del Consiglio delle Comunità Europee del 2 Aprile 1979 concerne la conservazione di tutte le specie di uccelli viventi allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato. I siti così designati prendono il nome di ZPS. La Direttiva n. 43 del Consiglio delle Comunità Europee del 21 Maggio 1992 è relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e delle faune selvatiche. I siti così designati prendono il nome di SIC. Di seguito sono elencati i siti SIC e ZPS presenti nel territorio del GAL.

ZPS: NOME Ettari (ha) Comuni Campoli Appennino, Alvito, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio San Donato V.C., Settefrati, IT7120132 11.285 e Molise Picinisco e S. Biagio Saracinisco IT6050008 ed Ernici 2.261 Veroli IT6050015 Lago di 1,5 Campoli Appennino IT6050019 9.301 IT6050027 Gole del Fiume Melfa 1.099 Massiccio del Monte Cairo (aree IT6050058 2.688 sommitali)

SIC:

NOME Ettari (ha) Comuni

Monte Passeggio e Pizzo Deta IT6050011 333 Veroli versante sud Monte Passeggio e Pizzo Deta IT6050012 385 Veroli Area sommitale IT6050014 Vallone Lacerno 260 Campoli Appennino IT6050015 Lago di Posta Fibreno 1,5 Campoli Appennino Comuni di San Donato V.C. IT6050017 Pendici di Colle Nero 131,8 e Settefrati Picinisco, San .Biagio IT6050018 Cime Massiccio della Meta 2.678 Saracinisco IT6050020 Val Canneto 1.049 Settefrati e Picinisco Comuni di Arpino, IT6050027 Gole del Fiume Melfa 759,53 Casalvieri, Casattico e Colle San Magno IT6050058 Massiccio del Monte Cairo, aree 2.787,44 Atina, Casalattico, Terelle,

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sommitali Belmonte Castello e Colle San Magno

TOTALE SUPERFICIE PROTETTA 25.966,71 (Rete natura 2000 - ZPS-SIC) in ettari TOTALE SUPERFICIE COMUNI GAL (in ettari) 115.933,90 TOTALE SUPERFICIE PROTETTA 8.869,06 (Parchi Nazionali e Regionali) in ettari

% DI AREA PROTETTA (Rete Natura 2000) 22,40% % DI AREA PROTETTA (Nazionali e regionali) 7,65%

La percentuale di superficie protetta totale del territorio del GAL è pari 25.966,71 ettari (22,40% del totale superficie GAL) mentre la sola percentuale di superficie ricadente nel PNALM e nelle Area protette Regionali è pari al 7,65%. Con Decreto del Presidente della Repubblica 1357/97 e successive modifiche - DPR 1200/2003.

Caratteristiche fisiche, strutturali ed infrastrutturali

Il territorio del Gal ha il suo nucleo originario nei Comuni della Valle di Comino, una conca sub-circolare dominata a NW dalle strutture degli Ernici, a S dal gruppo del Cairo e a N e NE dal gruppo Meta - Mainarde. Essa è caratterizzata sia da un grande patrimonio ambientale (aree protette nazionali, regionali, SIC e ZPS) sia da testimonianze storiche che testimoniano civiltà millenarie (monumenti preromani, siti archeologici romani, castelli e torri medievali, borghi rurali, chiese e palazzi). A tali comuni, in continuità, sono connessi verso NW i territori dell’area ernica maggiormente caratterizzati da siti archeologi e monumentali quali l’Abbazia di Casamari, mentre verso S sono in continuità i territori delle Gole del Melfa e i centri montani del Cairo. Verso la Valle del Liri di grande importanza è lacittà romana di Aquinum nei comuni di Aquino e Castrocielo. Le strutture montuose della dorsale Appenninica su cui insistono i Comuni soci del Gal costituiscono imponenti anfiteatri di territori montani boscati, dagli Ernici fino alla Valle di Roveto, sul lato opposto, il massiccio del Cairo (1669 m). Il solitario massiccio delle Mainarde segna lo spartiacque Liri - Volturno. Le creste di tali rilievi sono spesso interrotte da profondi valloni che ricalcano le principali direttrici tettoniche, solcati da corsi d’acqua a carattere torrentizio.

Relativamente ai corsi d’acqua si individuano:  il torrente Lacerno;

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 il fiume Melfa ed i suoi affluenti (di cui il principale è il torrente Mollarino, nascente dalla dorsale carbonatica di San Biagio Saracinisco)  il fiume Rapido,  il Rio Chiaro e la Rava del Mollarino.  Il Peccia, affluente del Garigliano

La maggior parte del territorio presenta un ricco patrimonio geologico con prevalenti litologie calcareo dolomitiche nelle aree montane, e marnoso–arenacee per i rilievi collinari e depositi continentali fluvio lacustri per le aree più pianeggianti del fondovalle. Sono inoltre individuati numerosi geositi areali quali il Campo petrolifero di Ripi (Geosito mineralogico) con gli impianti di perforazione con l’estrazione del petrolio ad elevata densità, le strutture del Monte Trocchio con le formazioni mioceniche della successione laziale-abruzzese con i Calcari a Briozoi e Litotamni e le Marne a Orbulinae i klippen carbonatici tra Cervaro e San Vittore.

Geositi puntuali sono quelli localizzati a Veroli - Grotta Imbroglita, che, esplorata nel 1940, presenta uno sviluppo planimetrico di 97 m e un dislivello di 35. Nella cavità ipogea sono state rinvenute ossa e frammenti di ceramica risalenti all’età del Bronzo; ad Arpino i geositi di Grotta delle Fate, Buco Marcello (cavità ipogea carsica esplorata dal 1985, ha uno sviluppo planimetrico di 740 m e un dislivello di 56 m) e Risorgenza di Zompa Lo Zoppa, a Colle San Magno la Cava di Asfalto, a Belmonte Castello il geosito carsico Pozzo Valentina, a Picinisco l’Abisso Yoghi e a Settefrati la Chiatra della ciaule e la Chiatra II del bosco Fondillo (presenta un dislivello di 63 m ed è stata esplorata nel 1966). Nei Comuni di Alvito e Campoli Appennino è presente "Fossa Maiura", una delle maggiori cavità carsiche dell’Italia Centrale, con assi di 500 e 600 metri e una superficie di 28 ettari. La profondità arriva a 200 metri, con versanti a strapiombo verticale e fondo costituito da accumuli di terre rosse residuali.

Nel Comune di Pontecorvo è censito il geosito paleontologico con Mammalofauna pleistocenica; l’affioramento contiene resti di Cervus elaphus, Bos primigenius , Dicerorhinus hemitoechus, Equus caballus, Elephas antiquus, Megaceros giganteus e il geosito strutturale del Klippe di Monte Leucio, una struttura calcarea meso - cenozoica sovrascorsa sui sottostanti terreni riconducibili alle unità sub-liguridi. Al contatto tra calcari e argille caotiche sono presenti numerose sorgenti che drenano l’unità carbonatica, con portata fino a 20 l/sec.

Altri geositi tipo idrogeologico sono: le Sorgenti del Mulino di Carpello, le più settentrionali sorgenti del Lago di Posta Fibreno nel Comune di Campoli Appennino che scaturiscono al contatto tra le calcareniti e i calcari organogeni con il complesso dei flysch marnoso-arenacei con regime perenne, portata media di 1250 l/sec e temperatura di 11°C. Altro geosito idrogeologico è la sorgente Capo d’Acqua di Aquino nel Comune di

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Castrocielo che scaturisce all’interno del complesso carbonatico (calcari micritici e dolomitici)al a contatto con i depositi alluvionali e fluvio-colluviali recenti. Il regime risulta perenne con portata media di 1.200 l/sec. L’acqua, captata, presenta una temperatura di 12.2°C. In data 29.04.2016 il Comune di Castrocielo ha autorizzato all’imbottigliamento e alla commercializzazione dell’acqua oligominerale la Sanpellegrino SPA a seguito di una concessione venticinquennale della Regione Lazio (BURL n.83 del 2015). www.pcn.minambiente.it /GN/ e www.arplazio.it).

Le condizioni climatiche del territorio dei Comuni soci sono prevalentemente di tipo temperato, con precipitazioni abbondanti e valori medi annui di pioggia di circa 1.500 mm.

Tutto il territorio si rivela particolarmente ricco dal punto di vista vegetazionale e floristico. Per la fauna si segnalano per i soli vertebrati 50 specie di mammiferi, 200 specie di uccelli, 40 il numero di specie fra pesci, anfibi e rettili. Il settore più ricco, in termini di conservazione della fauna e dell’ecosistema, è sicuramente rappresentato dalla catena di rilievi inclusi nel PNALM (porzione NE). In questo settore sono presenti diverse specie assenti in altri luoghi o rare come: l’aquila reale, il camoscio d’Abruzzo, il capriolo ed il cervo recentemente reintrodotti, l’Orso bruno marsicano, il lupo.

Il territorio dei Comuni del Gal è facilmente accessibile attraverso l’asse autostradale A1 (uscite a nord e –San Vittore del Lazio a sud) e la superstrada Frosinone- Sora-Cassino-Avezzano, arteria che connette i comuni appenninici con la Valle del Liri o attraverso lo snodo ferroviario di Cassino. Assi stradali secondari risalenti al secolo scorso, pongono in comunicazione i comuni più interni del Gal con l’Abruzzo e il Molise attraverso il Valico di Forca d’Acero o mediante la Statale n. 627 della Mandra verso Isernia. Tracciati stradali interni come la statale n. 82 “Valle del Liri” , la Via Maria o la provinciale Atina - , denominata “il Tracciolino” costituiscono ulteriori opportunità di collegamento.

Tab. Comuni/abitanti/densità/tipologia Comuni soci del Gal

Comuni soci del GAL Totale Superficie densità per tipologia n. VERLA residenti Kmq kmq D/C 1 Acquafondata 282 25,31 11,14 D 2 Alvito 2852 51,71 55,15 D 3 Aquino 5309 19,23 276,08 C 4 Arpino 7386 56,24 131,33 C 5 Atina 4461 29,88 149,30 C 6 Belmonte Castello 778 14,05 55,37 C 7 Boville Ernica 8811 28,18 312,67 C 8 Campoli Appennino 1749 32,42 53,95 D 9 Casalattico 641 28,37 22,59 C

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10 Casalvieri 2867 27,27 105,13 C 11 Castelliri 3533 15,32 230,61 C 12 Castrocielo 3969 27,91 142,2071 C 13 Cervaro 7744 39,40 196,55 C 14 Colle San Magno 744 44,98 16,54 D 15 Gallinaro 1246 17,73 70,28 C 16 Monte San Giovanni Campano 12882 48,71 264,46 C 17 Picinisco 1255 62,14 20,20 D 18 Piedimonte San Germano 6036 17,32 348,50 C 19 Pontecorvo 13223 88,80 148,91 C 20 Ripi 5346 31,61 169,12 C 21 San Biagio Saracinisco 361 31,21 11,57 D 22 San Donato Val di Comino 2122 37,63 56,39 D 23 Sant'Elia Fiumerapido 6227 41,10 151,51 C 24 San Vittore del Lazio 2679 27,50 97,42 C 25 Settefrati 792 50,67 15,63 D 26 Strangolagalli 2501 10,56 236,84 C 27 Terelle 460 31,64 14,54 D 28 Vallerotonda 1671 59,65 28,01 D 29 Veroli 20763 119,64 173,55 C 30 Vicalvi 806 8,20 98,29 C 31 Villa Latina 1286 17,02 75,56 C 32 Villa Santa Lucia 2639 17,76 148,59 C 33 Viticuso 372 20,85 17,84 D Totale 133.793 1.180 113,38 38 % D/C

Il territorio dei 33 Comuni soci del Gal presenta una popolazione di 133.793 abitanti, una superficie territoriale di 1.180,01 chilometri quadrati, una densità di popolazione pari a 113,14ab/Kmq e una percentuale di territorio in area D del 38 %.

Il territorio dei 33 Comuni soci del Gal include quello dei 18 Comuni classificati come Aree Interne, ai fini della verifica di coerenza delle strategia sono stati individuati i dati con la tabella che segue.

Tab. Comuni/abitanti/densità/tipologia 18 Comuni “Area Interna Valle di Comino

Comuni soci del GAL Totale densità per tipologia n. VERLA residenti Superficie Kmq kmq C/D 1 Acquafondata 282 25,31 11,14 D 2 Alvito 2852 51,71 55,15 D 3 Atina 4461 29,88 149,3 C 4 Belmonte Castello 778 14,05 55,37 C 5 Casalattico 641 28,37 22,59 C 6 Casalvieri 2867 27,27 105,13 C

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7 Colle San Magno 744 44,98 16,54 D 8 Gallinaro 1246 17,73 70,28 C 9 Picinisco 1255 62,14 20,2 D 10 S. Biagio Saracinisco 361 31,21 11,57 D 11 S. Donato V. Comino 2122 37,63 56,39 D 12 Sant'Elia Fiumerapido 6227 41,1 151,51 C 13 Settefrati 792 50,67 15,63 D 14 Terelle 460 31,64 14,54 D 15 Vallerotonda 1671 59,65 28,01 D 16 Vicalvi 806 8,2 98,29 C 17 Villa Latina 1286 17,02 75,56 C 18 Viticuso 372 20,85 17,84 D 29.223 599,41 48,75 69,4% D/C

I Comuni Area Interna Valle di Comino presentano una popolazione di 29.223 abitanti, una superficie territoriale di 599,41 chilometri quadrati, una densità di popolazione pari a 48,75 ab/Kmq e una percentuale di territorio in area D pari al 69,4 % del totale. Nel confronto con la situazione delle aree protette per il territorio Area Interna Valle di Comino gli ettari protetti dalla Rete Natura 2000 sono pari a 18.803,92 con una percentuale del 31,37% mentre la percentuale aree protette nazionali e regionali nel territorio dei Comuni identificati come AREA INTERNA si attesta a circa il 13%.

3. Analisi del contesto, descrizione dei punti di forza e di debolezza (SWOT), individuazione dei fabbisogni e loro gerarchizzazione

Per descrivere la situazione esistente si fa riferimento all’analisi delle statistiche correnti e alle informazioni e valutazioni emerse nel corso dei Forum, dei Tavoli di lavoro e dell’attività dello Sportello di Ascolto. Tredici Forum sono stati realizzati nell’autunno 2015, trentatré gli incontri tra Forum e Tavoli di lavoro fra aprile e maggio 2016. L’attività dello Sportello di Ascolto si è protratta nei mesi di febbraio-maggio 2016 e ha evidenziato una concentrazione della domanda territoriale verso quattro direzioni prioritarie: la trasformazione/qualificazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, la costruzione della rete turistica e museale, l’agricoltura sociale, i servizi essenziali per le popolazioni rurali.

Utilizzando questi risultati delle analisi effettuate è stato possibile costruire un quadro sui principali punti di forza del territorio fra natura e parchi, paniere dei prodotti locali e “nuova” agricoltura, eventi e associazioni evolute, fra sistema monumentale e rete museale, fra servizi

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turistici e qualificazione con il marchio volontario della eco-compatibilità, eticità, efficienza ed efficacia (marchio 4 E). Sono questi i punti di forza da cui partire per costruire il PSL “ Terre Di Comino: reti intelligenti, sostenibili e inclusive.

3.1 Analisi del contesto: descrizione dei punti di forza e di debolezza

Descrivere, con l’ausilio di dati quantificati, la situazione esistente nella zona geografica interessata, evidenziando i punti di forza e di debolezza, le disparità, le carenze e le potenzialità di sviluppo rurale.

“Difficile è portare i turisti nelle aree interne. Ci vogliono nuovi residenti. Non ne servono neppure tanti, ma devono essere residenti “forti” , persone che vengono nei paesi a fare la loro vita , o a finirla, persone che riprendono dai margini la sfida all’impensato. L’Italia si salva se si salva l’Italia interna. Bisogna finanziare i germi di una nuova civiltà, il nuovo umanesimo delle montagne. Non si può continuare a finanziare la distruzione del paesaggio, non si può guardare all’Appennino come un luogo da omologare all’Italia delle pianure, che appare sempre più un grande garage di macchine e palazzi, di carcasse e carne”. Franco Armino

I principali punti di forza individuati sono: la Varietà paesaggistica, geositi e presenza di una rilevante superficie nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e nella Rete Natura 2000 (ZPS e SIC): Biodiversità animale e vegetale, qualità dell’acqua, dell’aria e del suolo; la superficie totale in area protetta (circa il 22%) è un valore universalmente emerso nel corso dell’iter partecipativo.

Il Paniere dei prodotti tipici di produzioni certificate con le sue eccellenze (certificazioni biologiche, DOP, DOC, IGT, PAT, Presidio Slow Food): 8 denominazioni d’origine (DOC, DOP, IGT) e 24 PAT unitamente alla elevata presenza di aziende certificate biologiche (n. 128 aziende biologiche localizzate nei Comuni soci del Gal che rappresentano il 46% delle 280 presenti nella Provincia di Frosinone con la superficie di territorio bio è pari al 14%, a fronte del dato regionale del 9 %. Emerge, dal percorso partecipativo, un forte attaccamento delle popolazioni alle proprie produzioni tradizionali, presupposto fondamentale per l’organizzazione di filiere corte nei mercati.

Il Patrimonio agricolo e rurale che da attività primaria nel passato, è oggi solo residuale, ma nell’immaginario collettivo viene tuttavia vista come autentica valvola di salvezza dall’attuale crisi. Negli ultimi anni sono comparse nuove attività, nuove forme già integrate con il turismo (agriturismo, fattorie didattiche), nuovi soggetti portatori di una nuova cultura. Dai

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dati di attuazione del PSR Lazio 2007-2013 si evince che il 22% dei finanziamenti regionali siano stati erogati per giovani agricoltori della Provincia di Frosinone di cui circa il 40% nei territori del PSL (dato maggiore della media regione del 19 %).

La straordinaria diffusione di eventi e di associazioni da quelli legati ad una tradizione o ad un sito o ad un monumento caratteristico con gruppi/associazioni che lavorano per assicurare la sopravvivenza di un frammento dell’identità locale e Eventi di rilievo nazionale (es. Il Festival delle Storie, segnalato fra i migliori dieci festival letterari nazionali, Atina Jazz, Pastorizia in Festival, Fasti Verulani, il Certamen Ciceronianum, Festival Letterario Valle di Comino, Festival Lirico di Casamari). Nei Comuni del PSL le associazioni sono 86 quelle del terzo settore, 58 quelle iscritte al registro regionale (ambiente, servizi sociali, protezione civile ) e 38 quelle di promozione sociale (sportive, didattiche) che hanno costruito nel tempo la capacità di lavorare insieme. Già nel PSL 2007-2013 sono state molte le associazioni sostenute con progetti di successo (dall’Ass. Il Festival delle storie all’Ass. Ippica Atina). E con la ricchezza di questo patrimonio il PSL 2014-2020 intende costruire i laboratori e le attività per le filiere turistiche e museali e per i servizi innovativi per le popolazioni.

Il sistema monumentale costituito da un diffuso patrimonio archeologico (siti preromani, romani, medievali), storico –monumentale con borghi di pregio e luoghi della cultura monastica (es. Abbazia di Casamari) la cui ricchezza è sintetizzata nella tabella che segue. Tale patrimonio sarà promosso attraverso progetti collettivi connessi al sistema museale e alle filiere turistiche ed agroalimentari.

La rete museale che fin dalla sua costituzione (Leader II) il Gal ha posto al centro della propria attenzione. Già allora il territorio disponeva di un cospicuo patrimonio museale (con strutture di maggiore notorietà come il Museo Archeologico di Atina e della Valle di Comino, il Museo geologico di San Donato V.C., la Fondazione Mastroianni, il Museo della Lana e il Museo della Liuteria di Arpino, il Museo di Casamari, il Museo delle erbe di Veroli, la Casa Museo Lawrence di Picinisco, e il Museo della Zampogna a Villa Latina (che tuttavia, pur essendo stato allestito con grandi oneri economici, non è stato mai reso fruibile, benché nel 2016 l’amministrazione comunale stia cercando di risolvere il contenzioso in atto). Il Gal nel 2006 aveva intrapreso un dialogo con Città della Scienza di Napoli che lo aveva portato a sottoscrivere una convenzione per la diffusione della cultura scientifica e un protocollo finalizzato alla costruzione della rete museale definendo i reciproci impegni (Comuni, GAL, Provincia di Frosinone e Fondazione IDIS- Città della Scienza). Con la programmazione 2007-2013 sono stati realizzati e/o resi fruibili e/o implementati il Museo dell’energia di Ripi, quello Archeologico/criptoportico a Veroli, il Museo Vivo della Memoria di Colle San Magno, Torritorio, mostra del paesaggio a Campoli Appennino e la

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Mostra permanente archeologica a S. Biagio Saracinisco, ciascuno con differenti specificità e diversi gradi di fruibilità. Con i nuovi soci (2014-2020) il patrimonio museale si è arricchito con il Museo archeologico di Aquino, il Museo Diffuso di Viticuso, il Museo del tabacco e il Museo della Battaglia di Pontecorvo e quello dell’Oreficeria di Cervaro (questi ultimi attualmente non fruibili). Punti di forza dei poli museali sono la molteplicità e diversità delle strutture, il numero significativo in alcuni delle presenze (da 4.000 a 1.000 visitatori annui circa) mentre i punti di debolezza sono la non fruibilità sistematica, la scarsa innovazione negli allestimenti, la carenza di risorse economiche per la gestione.

Oltre alla considerazione diffusa del museo come potente attrattore di flussi turistici, è emersa molto spesso nel corso dell’iter partecipativo l’aspettativa di una “ filiera” che possa integrare diversi segmenti turistici complementari alle attività museali quali i laboratori didattici e creativi, gli itinerari diffusi nel territorio (cammini, archeotrekking .. ), e gli scambi con realtà pilota nazionali ed internazionali (grazie anche alla rete dei Gal europei). Viene auspicata una maggiore sinergia, la condivisione di competenze e di attrezzature e una speciale attesa è rivolta al conseguimento di economie di scala, ai fini anche della promozione e della visibilità dei musei e del territorio. Tali domande potranno trovare nelle misure selezionate dal Gal nel PSL (19.2.7.4,19.2. 7.5. 19.2.16 PSL Terre di Comino) delle utili opportunità.

Tab. Sistemi territoriali

SISTEMA MUSEALE ED ECOMUSEALE CASTELLI, TORRI, BORGHI SITI ARCHEOLOGICI FORTIFICATI E PALAZZI NOBILIARI

Atina Museo archeologico, Casa-Museo Académie Alvito Castello, Palazzo Gallio; Aquino, Vitti, Museo internazionale del folklore e civiltà Arpino Castello; Arpino, Atina, contadina; Aquino Museo della città di Aquinum; Atina Palazzo Cantelmo; Belmonte Castello, Arpino Centro internazionale Mastroianni, Museo Belmonte Castello Torre; Boville Ernica, della liuteria, Museo della lana; Boville Ernica Boville Ernica Cinta muraria Campoli Appennino, Museo civico; Campoli Appennino Museo del medievale; Casalattico, Casalvieri, paesaggio “Torritorio”; Casalattico Museo dell’arte Campoli Appennino Torre e case Castrocielo, contadina e della molitura Mole di S. Nazario ; mura; Picinisco, Colle San Magno Museo vivo della memoria; Casalvieri Palazzi storici; San Biagio Saracinisco, Picinisco Casa-Museo Lawrence; Ripi Museo Monte San Giovanni Campano Mura, San Donato Val di Comino, dell’energia; San Biagio Saracinisco Mostra torri e castello; Veroli, archeologica permanente; San Donato Val di Picinisco Castello; Villa Latina. Comino Museo geologico, Museo della civiltà Ripi resti del Castello; contadina; Veroli Museo civico archeologico, San Donato Val di Comino Torre Museo dell'Abbazia di Casamari, Museo delle erbe, medievale; Fra questi sono visitabili i siti di Museo della civiltà rurale; Viticuso Museo diffuso. Settefrati Torre; Arpino (Acropoli pre-romana), di Terelle Torre, Cimitero napoleonico; Atina (insediamento romano),di Musei non fruibili: Arpino Museo delle Arti Vallerotonda Castello; Aquino (insediamento romano), Tipografiche; Cervaro Museo dell'Oreficeria; Veroli Torre e borgo; di Castrocielo (insediamento Picinisco Museo della Pastorizia; Pontecorvo Vicalvi Castello longobardo; romano), di San Biagio Saracinisco Museo del Tabacco; Villa Latina Museo della Villa Santa Lucia resti del Castello; (necropoli sannita), di Veroli Zampogna. Villa Latina . (criptoportico romano).

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MURA POLIGONALI CENTRI STORICI DI PARTICOLARE LUOGHI DI PELLEGRINAGGIO PREGIO

Arpino, Atina, Boville Ernica, Colle San Magno, Alvito, Arpino, Atina, Boville Ernica, Alvito Santa Mesia, Settefrati Monte San Giovanni Campano, San Donato Val di Campoli Appennino, Colle San Basilica Madonna di Canneto, Comino, Sant’Elia Fiumerapido, San Biagio Magno, Monte San Giovanni Gallinaro San Gerardo, Veroli Saracinisco, Campano, Picinisco, San Donato Val Scala Santa, Vicalvi convento di Veroli, Vicalvi. di Comino, Settefrati, Veroli. San Francesco.

LAVORAZIONI ARTIGIANALI LUOGHI DELLA CULTURA MONASTICA SENTIERISTICA AMBIENTALE, E CHIESE DI PARTICOLARE PREGIO RURALE E CAMMINI

Lavorazione del vetro Atina; costruzione di Aquino Chiesa di Santa Maria della Sentieristica delle aree protette e zampogne e ciaramelle Acquafondata, Villa Latina; Libera; della rete montana lavorazione della pietra Arpino, San Donato Val di Arpino Chiesa di San Michele Sentieri Rurali di mezza costa Comino; lavorazione del ferro battuto Campoli Arcangelo e Chiese del Cavalier connessi alle aziende agricole e Appennino, San Donato Val di Comino, Veroli; d'Arpino; agroalimentari, lavorazione dei vimini Picinisco; lavorazione della Boville Chiesa di San Pietro Ispano Via Francigena, ceramica Alvito, Arpino, Monte San Giovanni (mosaico di Giotto); Via Benedicti o Cammino delle Campano, Sant’Elia Fiumerapido; lavorazione del Veroli Abbazia di Casamari e Chiesa Abbazie, Cammino di San rame Veroli; lavorazione dei merletti e ricami di Santa Salomè; Settefrati Chiesa Benedetto, Sant’Elia Fiumerapido e tutto il territorio. della Madonna delle Grazie. Seggi Pagliai di Casalattico Area del Monte Cairo, Sentieri della linea Gustav.

I “turismi” oggi sono presenti nell’area del GAL in tutta la loro complessità, pur in termini differenziati, con luoghi come Veroli, Arpino, Aquino, Atina, Picinisco, San Donato V.C. con segmenti-servizi diversificati, anche grazie alla competenza delle guide turistiche presenti, altri con forme ancora non mature (Castrocielo, Boville, Monte San Giovanni Campano, Campoli, Alvito, Vallerotonda, Gallinaro, Settefrati, S. Elia Fiume Rapido) per arrivare a territori con forme incipienti, ma innovative e di grande qualità (Villalatina, Ripi, Vicalvi, Casalattico, Casalvieri, Colle San Magno, San Biagio Saracinisco, Terelle). Altri comuni non presentano per il momento strutturazioni turistiche sufficienti (Acquafondata, Belmonte, Viticuso) mentre in alcuni la vocazione è scarsa pur aspirando ad averla. Ovunque una criticità è rappresentata dall’afflusso localizzato per lo più nell’alta stagione. Un segmento turistico in espansione è quello dei Cammini: la Via Francigena, la Strada di San Benedetto, la Via Benedicti, che hanno attratto nel nostro territorio circa 5.000 turisti nel 2015. La Via Francigena, riconosciuta “itinerario culturale” del Consiglio d’Europa e la Via Benedicti che percorre le Terre di San Benedetto fra Casamari e Montecassino , attraversando città d'arte, borghi medievali, monasteri e abbazie, suggestivi paesaggi e luoghi di tradizioni offrono un modo nuovo di fruire il territorio attraverso l’integrazione di più settori come l’enogastronomia, le attività dello sport e del benessere. Inoltre questo segmento è servito anche a trainare l’escursionismo, che attualmente, nel territorio, risulta in forte crescita. Tuttavia, ovunque, s’impone la necessità di perseguire ulteriori traguardi: il turismo può e deve

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diventare multifunzionale, fra svago, conoscenza, formazione, enogastronomia, agricoltura sociale, sport e, di conseguenza, deve essere basato su servizi non esclusivamente legati alla ricettività e integrarsi ad altri settori (agricolo e rurale), così come prevedono le misure del PSR selezionate dal Gal 19.2.6, 19.2.7, 19.2.16. Si può fare riferimento alle tabelle del paragrafo 3.1.4. sull’economia rurale, relative alla distribuzione nel territorio del Gal delle 130 strutture ricettive e dei 1.708 posti letto come pure a quella di sintesi del patrimonio.

La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili vede nel territorio 1.103 impianti (alcuni di maggiore potenza e una rete diffusa di piccoli per produzione domestica. Di rilievo il Parco Eolico di Viticuso e Vallerotonda) e un incremento delle imprese “green”. Anche sulla base delle informazioni emergenti dal percorso di ascolto il PSL prevede, con la sottomisura 19.2.1.2, attività di sensibilizzazione per amministratori e operatori e, nello stesso tempo, le potenzialità create da altri canali (es. Il Patto dei Sindaci) che possono integrare le azioni.

Il brand Terre di Comino e il Marchio di area 4E con i quali il Gal sottolinea che queste terre antiche sono ancora fonte di vita, a patto che si ritrovi e si rinnovi quella “comunità” originaria che dai progetti collettivi traeva sopravvivenza. Il Gal ha già attivato nel PSL 2007-2013 progetti di comunicazione integrata utilizzando questo brand per far ridiventare comunità un territorio che così com’è oggi, frazionato, non può acquisire quella visibilità e quello sviluppo rurale che meriterebbe. ll Marchio delle 4E è utilizzato dal Gal per il miglioramento progressivo delle strutture e dei servizi sotto gli aspetti dell’Ecosostenibilità, dell’Efficienza , dell’Efficacia e dell’Eticità (marchio delle 4 E).

Sono diversi i punti di debolezza emersi dall’analisi delle statistiche correnti, più legati a dati di descrizione complessiva dei fenomeni demografici, occupazionali, economici e quelli indicati dai partecipanti agli incontri per la redazione del PSL che esprimono valutazioni soggettive degli attori locali. Tra quelli emergenti ripetutamente negli incontri si sottolineano: la denuncia di una limitata visione strategica da parte delle istituzioni, di una scarsa attenzione alle pratiche di governo con politiche di lungo termine e conseguentemente una partecipazione limitata delle popolazione locale alle scelte decisionali; l’assenza di coesione territoriale-sociale sia fra paesi diversi sia - fatto ancora più grave – all’interno dello stesso paese, dove prevale una forte conflittualità ideologica fra i differenti gruppi; la diffusa frustrazione per la difficoltà di trovare un’occupazione stabile e a misura delle proprie competenze (tasso provinciale di disoccupazione è pari a 18,5% , a fronte del tasso regionale pari a 12,5%); la carenza di efficaci azioni promozionali del territorio che non favorisce la visibilità del patrimonio e, quindi penalizza la fruizione turistica; la progressiva e drammatica riduzione di servizi essenziali (posta, bancomat, assistenza socio-sanitaria, scuole primarie, esercizi commerciali ecc.) e la penalizzazione causata da una rete di trasporti debole e insufficiente; la bassa propensione all’inclusione di nuove risorse

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demografiche (immigrati) che potrebbe invece invertire lo spopolamento e apportare un valore aggiunto arricchendo la vita delle comunità. Ed è anche in risposta a questo quadro complessivo che il Gal ha selezionato le misure da adottare, in particolare quelle che specificamente si riferiscono alle opportunità di sensibilizzazione diffusa (mis. 19.2.1.2), quelle che incentivano azioni di sistema nell’erogazione di servizi essenziali e innovativi per le popolazioni rurali (mis. 19.2.7) e quelle che mirano alla condivisione di azioni comuni nelle filiere (mis. 19.2.16) .

In parallelo, l’analisi dei dati del censimento 2011, seppur non aggiornati alla situazione 2016 , mette in luce che un punto di grande debolezza del territorio consiste nell’intreccio tra vecchie e nuove povertà. A fronte di una superficie svantaggiata del 83,4% un fattore di svantaggio territoriale sono le densità della popolazione (ISTAT 2011) che permette d’individuare una demarcazione fra territori ad alta densità che risentono della crisi del settore industriale (“nuove povertà”) e che hanno un fabbisogno di recupero dell’identità rurale e territori più montani delle (“vecchie povertà” ) dove diminuiscono sempre più le risorse umane e i servizi indispensabili per le popolazioni. In merito a questo intreccio di povertà si intendono supportare i beneficiari pubblici e privati nella programmazione e gestione di progetti collettivi e di filiere organizzate (misura 19.2.16) e, per quanto riguarda le misure legate alle start up e a quelle più specificamente agricole, indirizzandoli ad utilizzare i Bandi Regionali del PSR.

Nel settore ambientale emergono ancora punti di debolezza dalle statistiche correnti, relativamente al rischio sismico e al rischio idrogeologico, con il territorio provinciale che costituisce il 48% delle aree in frana dell’intera Regione. Su questo fronte il Gal intende adottare con la sottomisura del PSR 19.2.1.2 un’azione di sensibilizzazione quanto più efficace possibile verso amministratori, tecnici, operatori, cittadini singoli e associati.

3.1.1 Contesto socioeconomico generale della zona geografica

Situazione demografica, compresa la struttura della popolazione per età e sesso, immigrazione ed emigrazione, problemi derivanti dall’isolamento; Fattori economici trainanti, produttività e crescita; mercato del lavoro, struttura dell’occupazione, disoccupazione e livello di qualificazione professionale, analisi della situazione occupazionale per età e sesso; Utilizzazione del suolo e assetto della proprietà in generale e nel settore agricolo-forestale, dimensione media delle aziende.

Situazione demografica, immigrazione ed emigrazione, problemi derivanti dall’isolamento;

I 33 comuni del territorio del PSL hanno una superficie totale di 1.180 kmq, pari al 36,01% del territorio dell’intera provincia di Frosinone. La popolazione residente è di 133.421

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abitanti, il 27% del totale provinciale (DATI ISTAT 2011), con una lieve crescita dell’ 1,59 rispetto al 2001. Esaminando il livello comunale i dati dimostrano un diffuso fenomeno di spopolamento che interessa la maggior parte dei comuni, in particolare quelli montani ed interni; tra questi Terelle risulta al primo posto tra i comuni laziali con la minor crescita demografica, con una variazione in negativo del -23,7%. Si registra invece una crescita in quei comuni a ridosso del capoluogo, come Veroli, e in quei territori che risentono delle dinamiche urbanistiche insediative dell’area del cassinate (realtà industriali FIAT ora FCA) dove in particolare Piedimonte San Germano presenta una variazione del +34,7%. La densità abitativa media del territorio del Gal pari a 113,14 ab/kmq è inferiore al valore provinciale di 151,73 ab/kmq. I dati demografici testimoniamo trend differenziati con realtà caratterizzate da una maggiore pressione antropica e territori con circa 11 ab/kmq, come Terelle, San Biagio Saracinisco e Acquafondata e 17,84 ab/Kmq di Viticuso, che sono anche i territori con il più alto indice di vecchiaia.

La composizione demografica (ISTAT 2011) delinea l’immagine di una società con giovani in contrazione ed aumento progressivo delle fasce più anziane. Il tasso di dipendenza, prossimo al 50%, si attesta su valori leggermente superiori al dato nazionale, indicando una struttura della popolazione fortemente caratterizzata dalle classi di età più anziane e squilibri generazionali.

Fonte censimento ISTAT 2011 Questi dati, che suggeriscono un inevitabile trend negativo, non possono che avere ripercussioni anche sulla qualità della vita delle giovani generazioni, in particolare in termini relazionali e sociali.

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Per quanto riguarda l’indice di vecchiaia i valori relativi al territorio passano dal 128,11% del censimento 2001 al 154,91% del 2011 attestandosi su un valore superiore sia al dato regionale

(142%) che a quello nazionale (144,5%). L’indice di vecchiaia al 2015 evidenzia un ulteriore aumento della popolazione ultrasessantacinquenne rispetto ai più giovani. Il dato medio si attesta a 167,6 nella provincia di Frosinone e 215,2 nel territorio del GAL. La tendenza è ancora più allarmante nei comuni più svantaggiati come Acquafondata il cui indice di vecchiaia al 2015 è di 475, Terelle che presenta un indice di vecchiaia al 2015 di 381,4 e San Biagio Saracinisco, con un indice di vecchiaia di 331,3.

L’analisi per genere evidenzia un sostanziale equilibrio fra i sessi con una predominanza delle femmine nelle classi oltre i 65 anni. La situazione si manifesta analoga sia a quella regionale che a quella nazionale con la particolarità che nella fascia oltre i 75 anni si registra una maggioranza di oltre il 20% del genere femminile (Maschi 39%, Femmine 61%).

Il tasso del movimento naturale ha sempre andamento negativo, così come il dato provinciale. Tale condizione è dovuta principalmente all’incidenza dei decessi, mediamente nel periodo considerato di 11,04 morti per 1000 abitanti nel territorio dei comuni del GAL contro gli 9,35 per l’intero territorio regionale. Quanto esposto sul movimento naturale appare coerente con la crescita nel GAL delle classi di età 40-64 anni e con il processo di invecchiamento della popolazione.

Resta comunque basso il numero medio di figli per donna, n. 1.25, in diminuzione rispetto agli anni precedenti, al contempo aumenta la speranza di vita alla nascita, attestandosi a 79.5 anni per gli uomini e 84.3 anni per le donne..

I dati della provincia di Frosinone mostrano una popolazione in età 0-3 anni inferiore alla media regionale e l’offerta complessiva di servizi per la prima infanzia sul territorio provinciale si attesta a 51 strutture (asili nido pubblici e privati) che si riducono a 9 nei territori del GAL (open data Lazio). In ogni caso, è da tenere presente oltre al rapporto struttura di servizio/numero di abitanti, la sua fruibilità che è tutt’altro che omogenea; infatti in molte aree montane le distanze determinano situazioni di disagio e costi aggiuntivi.

Quanto al movimento migratorio esterno si notano andamenti sempre positivi, anche se con valori altalenanti, (Dati ISTAT – fonte: http://demo.istat.it) dovuti alle dinamiche politiche internazionali. Al censimento 2011 il territorio del GAL contava la presenza di 4.703 stranieri (3,52%) in prevalenza in fasce di età giovanili e nella fascia dai 30 ai 54 anni, con una leggera maggioranza di donne (53,34%). Nel 2013, sono più di 20.000 i cittadini stranieri aventi dimora nella provincia di Frosinone, rappresentando il 4,4% della popolazione residente. Il 77% dei cittadini stranieri proviene

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dall’Europa, seguito dai cittadini africani (12,3%), asiatici (6,2%) e apolidi (0,1%). La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il (39,8%), seguita dall'Albania (18,9%) e dal Marocco (8,2%). Nel corso degli ultimi anni, si è registrato un aumento di lavoratori stranieri nelle aree rurali in funzione dei minori costi di vita rispetto alle aree urbane, della possibilità di trovare impiego nelle attività del settore primario e secondario e della possibilità di lavorare nel settore della cura degli anziani, soprattutto per le lavoratrici provenienti dall’Europa dell’Est, spesso impiegate come badanti.

Analizzando i dati del territorio GAL 2015 si riscontra un aumento di oltre mille unità (+22%) per lo più di provenienza europea (75,31%) e africana (14,31%). Se non per piccole variazioni di circa 2 punti percentuale, si nota una sostanziale uniformità con i numeri provinciali. Tra questi dati si evidenzia il valore dell’8,27% del comune di Casalattico, formato soprattutto da persone di oltre 54 anni. Il comune negli anni ’50 è stato protagonista di una fortissima emigrazione verso l’Irlanda, questo dato così anomalo, suggerirebbe l’ipotesi di un ritorno di queste persone nei territori di origine a fine carriera lavorativa.

Preoccupano, invece, i dati relativi alle migrazioni verso l’estero che si attestano negli ultimi tre anni ad oltre il 3‰, e che riguardano le fasce giovani della popolazione. Su questo problema è necessario intraprendere una approfondita riflessione per individuare delle strategie, non solo all’interno del PSL, che possano frenare questo andamento (dati ISTAT 2011).

Fattori economici trainanti, produttività e crescita; mercato del lavoro Per quanto concerne il contesto di imprese nel territorio, la provincia di Frosinone si contraddistingue come un’area a scarsa connotazione imprenditoriale. Questa considerazione può essere fatta non tanto esaminando il dato relativo allo stock delle imprese registrate 46.339 al 31.12.2013 (erano 46.607 nel 2012), ma dalla lettura del dato della densità che colloca l’area al 75- esimo posto in Italia, con appena 9,3 imprese ogni 100 abitanti. Il settore che continua ad essere predominante è ancora il commercio, infatti, ben il 28,1% delle imprese svolge questo tipo di attività: si tratta di un dato di rilievo rispetto alla media nazionale (25,6%) e che vale il 22° posto (terzo nel Centro) nella relativa graduatoria. In un contesto regionale complessivamente povero di realtà artigianali, la provincia fa segnare invece una notevole presenza di questo tipo di attività (20,5%), pur non toccando le quote di altre province dell'Italia Centrale. Importante è la percentuale delle ditte dedite all’edilizia (15%). Il valore del cosiddetto tasso di evoluzione è stato nel 2013 pari a 1,37 contro lo 0,86 nazionale; la causa di questo valore positivo è da ricercare in una mortalità imprenditoriale che risulta essere inferiore alla media nazionale (5,9 contro 6)ed un tasso di natalità di 7,3 (contro il 6,8 in Italia). Il territorio, infine, si contraddistingue per la notevole incidenza di micro imprese (con 1 o 2 addetti) a scapito delle

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fasce immediatamente successive, dato che è avvalorato anche dall’indicatore relativo del peso percentuale delle ditte individuali (55,3 contro il 54,2 nazionale - 69° posto), valori che sono particolarmente significativi anche nei confronti delle altre aree del Centro. Da segnalare infine la notevole incidenza delle imprese che sono presenti sul mercato da più di 20 anni, cioè quelle nate dal 1980 al 1989 (14,6%) e quelle dal 2000 in poi.

I fattori trainanti dell’economia locale risultano, pertanto, essere: attività di servizi, il commercio, l’edilizia, le imprese artigiane e l’agricoltura. Si evidenzia la notevole incidenza del settore di altre attività di servizi, che rappresentano il 34,7% delle attività economiche dell’area. Al contrario l’industria rappresenta il 9,9% del totale delle attività economiche. Nel dettaglio, la produzione dell'economia della provincia rappresenta lo 0,72% dell'intero Valore aggiunto nazionale contro il precedente 0,73%. Si tratta di un dato non di notevole rilievo, come meglio si percepisce dall'analisi del valore aggiunto procapite. Questo indicatore risulta infatti di 20.436 euro ed è inferiore sia alla media nazionale che a quella della macro area di appartenenza. Il trend temporale analizzato a livello settoriale mostra come il commercio ed i servizi destinati alla vendita siano notevolmente cresciuti negli ultimi anni. Il settore che è stato principalmente penalizzato è quello dell’industria in generale e manifatturiera in particolare (che tuttora contribuisce alla formazione del Valore aggiunto provinciale in modo molto presente) il cui peso è sceso dal 34,5% nel 1995, fino al 24,5% del 2011. Il settore che principalmente contribuisce al valore aggiunto provinciale è quello dei servizi con un 73,8%, in rialzo rispetto al precedente 63,1% (nel 1995). Le imprese artigiane offrono un valido contributo alla formazione del Valore aggiunto provinciale, facendo segnare un valore di incidenza pari al 14,2%, al di sopra della media nazionale, regionale ed a quella del Centro, che pone la provincia al 67-esimo posto in Italia.

Il tasso di occupazione medio dell’area del PSL è pari al 33,71%, con un significativo squilibrio nei confronti del genere femminile con un valore pari al 27,73%. (dati ISTAT 2011). Questi dati, seppure inferiori rispettivamente di circa due punti percentuale, corrispondono all’andamento riscontrato sull’intero territorio provinciale.

Il tasso disoccupazione giovanile nell’area è in linea con i trend nazionali. Secondo il rapporto Eures sui dati relativi al 2014, in provincia di Frosinone, tra il 2013 ed il 2014 i disoccupati sono aumentati del 27,5%. Più specificatamente, il tasso di disoccupazione totale nel Lazio, arriva a quota 12,5%. In provincia di Frosinone i disoccupati sono 35.600 con un tasso percentuale pari al 18,5% e il dato è ancora più allarmante per quanto riguarda la disoccupazione giovanile.

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Nella provincia di Frosinone i giovani disoccupati sono il 50,8%, di cui un quarto è rappresentato dai Neet, ovvero di quei giovani tra 15 e 29 anni che non studiano, non lavorano e neanche cercano un’occupazione (24,3%). L’aumento dell’occupazione sul territorio (+3,4%) è per lo più il risultato dell’aumento dell’età pensionabile. Non coinvolge, difatti, i giovani tra i 15 e i 24 anni, il cui tasso di occupazione scende di 8,6 punti percentuali.

Utilizzazione del suolo e settore agricolo-forestale Per quanto riguarda gli aspetti insediativi, il territorio del GAL si differenzia per una residenzialità diffusa sul territorio: il 44,43% della popolazione risiede in nuclei abitativi e case sparse (Dati ISTAT – 2011) e si assiste ad una graduale tendenza all’abbandono dei centri storici con un forte aumento dell’indice di frammentazione urbana e a preoccupanti valori di consumo di suolo a scapito della superficie agricola (fonte: Il consumo di suolo in Italia - Edizione 2015. ISPRA, Rapporti 218/2015).

Disaggregando i dati relativi all’indice di consumo di suolo su scala comunale, si evidenziano alcuni valori fortemente al di sopra della media provinciale (che si attesta al 5,25%), arrivando ad una percentuale di suolo consumato pari al 22,7%, nel caso di Piedimonte San Germano. Inoltre rapportando il dato alla popolazione i numeri diventano ancora più preoccupanti, con alcuni comuni con un consumo per abitante di oltre 800 mq.

La Direttiva Europea n. 2004/35/CE afferma che «Il suolo è un bene d’interesse comune per la Comunità, anche se è principalmente di proprietà privata, e che, se non viene tutelato, indebolirà la sostenibilità e la competitività a lungo termine dell’Europa», pertanto con le operazioni del PSL si intendono sostenere misure dedicate alla riduzione del consumo di suolo e alla sensibilizzazione della tutela del paesaggio, promuovendo percorsi di riconversione territoriale del patrimonio rurale esistente e di un’agricoltura di qualità.

Il settore agricolo risulta essere estremamente vivace: i dati dell’ultimo censimento (6° Censimento agricoltura 2010) fotografano un importante numero di aziende professionali e non professionali, circa 10.353, intorno alle quali gravitano altre attività (turismo, ricettività, produzioni tipiche ecc.),pari complessivamente al 39,76% delle imprese agricole dei comuni del frusinate.

3.1.2 Analisi del settore agroforestale

Fattori limitanti la competitività dei settori agricolo e forestale, svantaggi strutturali e identificazione delle esigenze di ristrutturazione e di ammodernamento; Capitale umano e imprenditorialità; potenziale d’innovazione e di trasferimento delle conoscenze; qualità e conformità con i requisiti comunitari.

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Per quel che concerne il settore forestale, nel 2011, il valore aggiunto a valori correnti dell’ambito della silvicoltura della Regione Lazio si attesta a 96.616M€ (ISTAT, 2011). I dati INFC mostrano che la superficie forestale totale nel Lazio era pari nel 2005 (data dell’ultima rilevazione disponibile) a 608.859 ha e rappresentava il 35,2% della superficie territoriale regionale (1.720.768 ettari) e il 5,7% della superficie forestale nazionale (10.467.533 ettari).

Il bosco costituisce l’89,7% della superficie forestale regionale (543.884 ettari), mentre le altre terre boscate corrispondono al 10,2% (61.974) di essa. L’analisi delle serie storiche ha mostrato come a partire dagli anni ‘90 il numero delle aziende con boschi annessi e la relativa superficie boschiva abbiano registrato un progressivo declino; l’arboricoltura si caratterizza per una veloce espansione delle superfici (3,5 ha nel 2010, rispetto allo 0,9 ha nel 1990). Nell’ambito dei Comuni soci del GAL il patrimonio forestale e boschivo assume valori rilevanti nei Comuni montani e pedemontani a ridosso del PNALM al di sopra di una quota di circa 550 – 600 m slm da cui si sviluppano dapprima Boschi Cedui misti di Leccio, Roverella, Carpino, Castagno fino ad arrivare alle Pinete e alle Fustaie invecchiate di Faggio nelle zone più alte che dominano la Valle di Comino.

La dimensione media delle aziende del territorio dei Comuni soci del GAL è piuttosto limitata: il 99% risultano essere aziende non professionali a conduzione diretta, con una dotazione media di poco più di 1 ettaro ad azienda, dato che rispecchia in pieno la realtà provinciale. E’ evidente il ruolo fondamentale ricoperto dall’agricoltura, in questo territorio, non tanto per il contributo fornito a livello economico, ma piuttosto per le influenze che lo stesso esercita sul piano culturale, sociale, di tutela ambientale e paesaggistica. E’ inoltre interessante rimarcare la forte propensione della componente femminile di queste comunità ad intraprendere attività ed iniziative, confermata dal crescente successo delle attività agrituristiche, dei bed & breakfast, delle fattorie didattiche, delle attività di trasformazione dei prodotti agricoli, che vedono una prevalente presenza di aziende condotte da donne.

Nel territorio dei Comuni soci del Gal il settore dell’allevamento risulta essere particolarmente ricco. I dati dell’ultimo censimento dell’agricoltura (ISTAT – 2010) riportano un’importante percentuale di aziende con presenza di suini, (44,98%), bovini (39,03%) ed ovini (36,31%) del totale provinciale. In merito all’allevamento dei suini, oltre ad alcuni allevamenti intensivi e a varie aziende agricole – agrituristiche che fanno anche attività di allevamento e trasformazione di carni suine si riscontra un sistema diffuso di allevamento per autoconsumo.

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Relativamente al settore ovi-caprino si registrano allevamenti professionali significativi nella fascia pedemontana del PNALM (specialmente nei comuni di Alvito, San Donato V.C, Settefrati e Picinisco) con ampie superficie pascolive affidate in fida; questo consente allevamenti estensivi a basso impatto ambientale che rappresenta la parte predominante dell’areale della DOP del Pecorino di Picinisco, Comune nel quale sono concentrati gli allevamenti estensivi con maggior numero di capi, anche oltre i 500.

A dare ulteriore valore alla qualità del settore agricolo vanno aggiunte le produzioni biologiche, nonché aderenti a marchi di qualità e disciplinari DOP, spesso legate a metodiche di lavorazione tradizionali e tecniche scarsamente meccanizzate, che negli ultimi anni hanno registrato un importante incremento nel territorio del GAL anche in relazione alle aziende biologiche.

Tuttavia sono riscontrabili nell’area numerosi elementi di debolezza del sistema produttivo locale, dovuti alla limitata capacità di lavorare in rete e alla scarsa presenza di sistemi di servizi efficienti. Un’ulteriore criticità riguarda la condizione di scarsa liquidità e di accesso al credito che caratterizza molte aziende, che limita le possibilità di investimento, anche laddove vi siano buoni progetti e un supporto pubblico al loro finanziamento.

I comparti della zootecnia registrano significative riduzioni (71%, variazione ISTAT 2000- 2010) della numerosità aziendale indipendentemente dalla tipologia di allevamento detenuto. Le maggiori contrazioni si registrano nelle aziende zootecniche con allevamenti di bovini da latte. Il processo di ridimensionamento non sempre risulta accompagnato da una riduzione del numero di capi, che in realtà aumentano rispetto agli allevamenti sempre più di tipo professionale. In generale si osserva una variazione positiva del numero dei capi nel periodo intercensuario +35%.

La coltivazione dell’olivo e la conseguente produzione di olio è presente in tutto il territorio, con una importante presenza di cultvar autoctone, come l’oliva Marina nei Comuni di San Donato Val di Comino, Alvito, Settefrati, Gallinaro e Picinisco e la Ciera nei Comuni di Monte San Giovanni Campano, Boville Ernica e Veroli. In termini generali è comunque opportuno sottolineare come negli ultimi vent’anni la produzione olivicolo-olearia sia stata caratterizzata da un progressivo miglioramento degli standard qualitativi dei prodotti, con l’introduzione nuove tecniche di molitura, nonché di impianto e di allevamento, nonché di certificazione biologica.

Per quanto riguarda le produzioni biologiche e l’adozione di sistemi di qualità, i produttori biologici occupano circa il 9 % della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) nella Regione Lazio.

Nell’ambito della provincia di Frosinone le aziende certificate biologiche rispetto alla

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produzione e alla preparazione di prodotti agroalimentari biologici sono n. 280 al 21/05/2016 dai dati SIAN, di queste n. 128 aziende sono nei Comuni del PSL, con una incidenza pari al 46 % rispetto al dato provinciale, con una Superficie Agricola Utilizzata (SAU) biologica certificata di circa il 14%, dato molto importante in cui rilevante è l’incidenza delle superfici pascolive di fida pascolo della fascia pedemontana in cui insistono numerose aziende zootecniche; le principali coltivazioni e allevamenti certificati sono: Prati e Pascoli, Olivo Da Olio, Vite da Vino, Fruttiferi Vari, Cereali ad uso Zootecnico (Orzo, Avena, ecc.), Cereali ad uso alimentare (Grano Tenero, Farro, Segale, ecc.), Legumi (Fagioli, Fave, Lenticchie, Ceci, Cicerchia, ecc.), Ortaggi in pieno campo; mentre per gli allevamenti le specie maggiormente certificate in biologico risultano: Ovini e caprini, Bovini da carne, Equini, Api.

A seguito di un importante sviluppo del comparto biologico nel territorio del GAL è nata di recente anche una associazione di produttori biologici Valle di Comino Bio Natura & Salute che raggruppa circa 80 aziende biologiche del territorio che stanno avviando iniziative di promozione e valorizzazione dei prodotti e del territorio, coinvolgendo gli operatori agricoli biologici, gli abitanti e i turisti che sempre più richiedono prodotti non solo buoni ma anche certificati. Rispetto alle produzioni di qualità che nella Regione Lazio, sono identificate in 61 marchi riconosciuti con denominazione di origine (15 DOP, 10 IGP, 30 DOC/DOCG, 6 IGT) e in 393 Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) al 2015, nei Comuni del GAL Verla si ritrovano numerose denominazioni d’origine e prodotti tradizionali riconosciuti:

TABELLE (DENOMINAZIONI D’ORIGINE):

PRODOTTO RICONOSCIMENTO Vino Atina Cabernet DOC D.M. 26 Aprile 1999, G.U. n. 103 del 05/05/1999 Comuni di: Atina, Gallinaro, Belmonte Castello, modificato con D.M. 2 Agosto 2011, G.U. del 01/02/2011 Picinisco, Sant’Elia Fiume Rapido, Alvito, Villa Latina, San Donato V.C., Vicalvi, Casalattico, Casalvieri, Settefrati. IGT del Frusinate e del Frusinate bianco, rosso e D.M. del 22 Novembre 1995 G.U. n. 302 del 20.12.1995, rosato anche nelle tipologie frizzante e passito Modificato con D.M. 13.09.1996 G.U. 229 - 30.09.1896, Comuni: tutti i comuni del territorio del Galverla Modificato con D.M. 09.08.2010 G.U. 198 - 25.08.2010, Modificato con D.M. 30.11.2011 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf IGT del Lazio bianco, rosso e rosato anche nelle D.M. 22.11.1995 G.U. 302 - 29.12.1995, Modificato con tipologie frizzante, spumante, passito e vendemmia D.M. 13.09.1996 G.U. 229 - 30.09.1996, Modificato con tardiva D.M. 23.05.2002 G.U. 132 - 07.06.2002, Modificato con Comuni: tutti i comuni del territorio del Galverla D.M. 09.08.2010 G.U. 198 - 25.08.2010, Modificato con D.M. 29.09.2010 G.U. 238 - 11.10.2010, Modificato con D.M. 30.11.2011 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Reg. (CE) n. 134/98 G.U.C.E. L. 15 del 21.01.1998. Marchio 5 R Comuni: tutti i comuni del territorio del Galverla

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Fagiolo Cannellino di Atina DOP Regolamento UE n. 699 del 4 Agosto 2010, G.U.U.E. 5 Comuni di: Atina, Casalattico, Casalvieri, Gallinaro, agosto 2010 n. L 203/5. Picinisco, Villa Latina. Pecorino di Picinisco DOP Regolamento UE n. 1161 del 7 Novembre 2013, G.U.U.E. 19 Comuni di: Acquafondata, Alvito, Atina, Belmonte Novembre 2013, n. L 309. Castello, Campoli Appennino, Casalattico, Casalvieri, , Gallinaro, , Picinisco, Posta Fibreno, San Biagio Saracinisco, San Donato V.C., Settefrati, Terelle, Vallerotonda, Villa Latina, Vicalvi, Viticuso. Peperone di Pontecorvo DOP G.U.U.E. n. L 296/1, Reg. (UE) n. 1021/2010 della Comuni di: Pontecorvo Parte dei comuni di: Villa Commissione del 12 novembre 2010. Santa Lucia, Piedimonte San Germano, Aquino, Castrocielo. Mozzarella di Bufala Campana DOP Reg. CE n. 1107/96 G.U.C.E. L. 148 del 21.06.1996 (nel Comune di Castrocielo Comune di Castrocielo).

PRODOTTI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI (PAT): Formaggio Marzolina o Marzolino Presidio Slow Food; PAT Suppl. Ord. N. 43 G.U. 168/2015. Comuni di: Campoli Appennino e Comuni delle Valle di Comino Aglio Rosso di Castelliri PAT Suppl. Ord. N. 43 G.U. 168/2015 (riconosciuto Comune di Castelliri prodotto tradizionale anche tutelato per la biodiversità Tartufo di Campoli Appennino PAT Suppl. Ord. N. 43 G.U. 168/2015 Comune di Campoli Appennino Olio monovarietale extravergine Marina di San PAT Suppl. Ord. N. 43 G.U. 168/2015 (varietà tutelata per Donato la biodiversità L.R. n.15/2000) Comuni di: Alvito, Atina, S. Donato Olivo monovarietale extravergine di Ciera PAT Suppl. Ord. N. 43 G.U. 168/2015 (varietà riconosciuta Comuni di: Monte San Giovanni Campano, Arpino, come prodotto tradizionale) Castelliri, Veroli, Boville Ernica, Strangolagalli Olive da mensa bianche e nere olive calce e cenere PAT Suppl. Ord. N. 43 G.U. 168/2015

Torroni di Alvito PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015 Comune di Alvito Casata pontecorvese(dolce) PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015 Comune di Pontecorvo Ciambelle al vino bianco PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015 Comuni: tutti i comuni del territorio del GALVERLA Castagne di Terelle PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015 Comune di Terelle Il Pane e la Ciambella di Veroli PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015. Comune di Veroli Pane ammollo PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015. Comuni di Sant’Elia Fiumerapido e Alvito Salsiccia sott’olio (allo strutto) PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015. Comuni: tutti i comuni del territorio del GALVERLA Caciotta di vacca ciociara (semplice ed PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015. aromatizzata) Comuni: tutti i comuni del territorio del GALVERLA Burrell’ (scamorza con burro all’interno) Comune di PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015. Settefrati Ciambella all’Anice di Veroli PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015. Comune di Veroli Prugna pizzutella di Picinisco PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015. Comuni di Picinisco, Alvito, Atina, Gallinaro, Casalattico, Settefrati, Villa Latina

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Susino di Gallinaro Varietà tutelata per la biodiversità L.R. n.15/2000. Comune di Gallinaro Formaggio Conciato di San Vittore PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015 Comuni di San Vittore del Lazio e Picinisco Rattafia ciociara PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015 Comuni: tutti i comuni del territorio del GALVERLA Abbuot di Viticuso) PAT Suppl. Ord. n. 43 G.U. 168/2015 Comune di Viticuso Salumi di Maiale nero dei e Marchio DOP in via di riconoscimento già razza tutelata Casertano per la biodiversità agraria animale L.R. n.15/2000; “Salsiccia a punta di coltello” D.M. 18 giugno 2000, G.U. n. 194 del 21 Agosto 2000; PAT Suppl. Ord. N. 43 G.U. 168/2015 Vitigni autoctoni bianchi e rossi Passerina, Varietà tutelate per la biodiversità agraria vegetale L.R. Maturano, Lecinaro, Pampanaro, Capolongo, n.15/2000 ecc. Patata di Viticuso – Fagiolo alla saccoccia di Si tratta di due prodotti tipici molto importanti e radicati Viticuso sul territorio di Viticuso che meritano attenzione e il Comune di Viticuso riconoscimento almeno come Prodotto Agricolo Tradizionale

Il territorio del GAL per le sue particolari caratteristiche geologiche, climatiche e ambientali è in grado di offrire una grande varietà di prodotti tipici, che affondano le radici in tempi lontani e ci parlano di luoghi, di tradizioni contadine e di sapori di inestimabile valore storico, artistico e sociale. La presenza di un numero così importante e diversificato di prodotti agroalimentari sul territorio del GAL evidenzia la stretta connessione tra le realtà produttive e la cultura di queste zone, in cui le tradizioni, le consuetudini e le usanze locali hanno consentito di tramandare negli anni uno stile di vita in armonia con le risorse naturali e l’ambiente che ha consentito di preservare il territorio e la biodiversità agraria. E difendere i prodotti tipici di qualità, tradizionali dei borghi rurali è di per sé un importante fattore di sviluppo anche turistico per il territorio del GAL.

Numerose le azienda agricole e agrituristiche che esercitano nel territorio del Gal di cui molte circa 2/3 hanno aderito alla precedente programmazione PSR 2007/2013; infatti nel caso delle misure “a investimento” è bene sottolineare che a beneficiare dei contributi non sono stati i soli richiedenti, che tra l’altro hanno partecipato all’investimento con proprie risorse finanziarie (50-60% dell’importo complessivo dell’intervento), ma anche l’intero indotto economico che si è attivato grazie al pervenire di nuove risorse, colmando quelle debolezze strutturali del sistema produttivo. Gli interventi che hanno richiesto maggiori risorse sono stati quelli relativi alla misura 121 concernente gli investimenti strutturali per l’ammodernamento nelle aziende agricole e della misura 123 per interventi nel settore agro-alimentare, per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli di cui hanno beneficiato numerosi frantoi e mulini. Rilevanti anche gli aiuti erogati per la misura 112 riguardante contributi a favore dei giovani per la costituzione e l’avvio di nuove imprese agricole, che hanno apportato innovazione in agricoltura. In questo caso

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l'impegno richiesto ai beneficiari è stato molto elevato, e grazie ai fondi ricevuti dalla Regione Lazio hanno potuto contribuire al ricambio generazionale, favorendo il rinnovamento del tessuto economico del territorio.

Degno di considerazione è stato il successo riscosso tra le imprese agricole del frusinate per gli interventi di primo insediamento dei giovani agricoltori, gli investimenti nelle aziende agricole e nell’industria alimentare. Grazie alla Misura 121 che ha finanziato i progetti di ammodernamento delle imprese agricole, è stato concesso un contributo pubblico complessivo di quasi 44 milioni di euro che ha generato investimenti materiali per 135 milioni di euro. Si stima che circa l’8% delle aziende agricole professionali localizzate nel territorio della provincia di Frosinone abbia beneficiato dei contributi pubblici del PSR 2007- 2013 per i piani di sviluppo aziendale.

Tab. Gli aiuti del PSR 2007-2013 in Provincia di Frosinone

Frosinone Lazio % Frosinone

Contributi complessivi riconosciuti (milioni 110 635 17,3% di euro) Stima del numero di soggetti beneficiari del 2.500 13.800 18% PSR 2007-2013

Stima del contributo riconosciuto in media a Il contributo medio per ogni soggetto beneficiario nel periodo di 44.000 46.014 beneficiario a Frosinone è inferiore programmazione 2007-2013 (Euro) del 4% rispetto al dato regionale

Stima del contributo pubblico riconosciuto Il contributo medio per ettaro di in media per ogni ettaro di SAU nel periodo 173 142 SAU a Frosinone è più elevato del di Programmazione 2007-2013 22% rispetto al dato regionale Dati Arsial, Regione Lazio “Il PSR 2007-2013 a Frosinone

Tab. Numero di beneficiari del PSR 2007-2013 per le principali misure % MISURA Frosinone Lazio Frosinone Misura 112 Numero di giovani agricoltori che si sono insediati grazie al 331 1511 22% PSR 2007-2013 Misura 121 Numero di agricoltori che hanno realizzato un progetto di 443 2.380 19% investimento aziendale grazie al PSR 2007-2013 Misura 123 Numero di imprese di trasformazione e di 25 218 11% commercializzazione che hanno realizzato un progetto di investimento aziendale grazie al PSR 2007-2013 Misura 214 Numero medio di agricoltori che hanno beneficiato di 215 3.178 6% pagamenti agro ambientali grazie al PSR 2007-2013 Misura 311 Numero di agricoltori che hanno realizzato un progetto di 88 382 23% investimento per la diversificazione e la multifunzionalità aziendale grazie al PSR 2007-2013 Dati Arsial, Regione Lazio “Il PSR 2007-2013 a Frosinone

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Tra le “misure a superficie”, si segnala l’interesse suscitato dalle indennità compensative riservate agli agricoltori della montagna, con il territorio di Frosinone che ha intercettato quasi 1/3 dell’intera spesa regionale erogata. Gli agricoltori che hanno usufruito dei fondi previsti hanno contribuito anche alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela del territorio, obiettivo cardine del PSR, introducendo e mantenendo in azienda metodi di coltivazioni biologici e/o a basso impatto ambientale. Un sostegno è stato attivato anche per interventi in aree montane e svantaggiate per garantire il presidio del territorio ed evitare lo spopolamento delle aree marginali. Buona la performance finanziaria della Misura 214 - Pagamenti agro-ambientali, relativa alla promozione dell’agricoltura biologica e alla gestione sostenibile delle risorse naturali, azioni volte alla salvaguardia della biodiversità e del paesaggio agrario.

Importante è stata anche l’esperienza nella Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo, alimentare e forestale nell’ambito della Misura 124 che ha avuto applicazione con la PIF RL065 dal titolo Utilizzo di modelli previsionali per la difesa in viticoltura, sviluppata nell’ambito della Strada del Vino, dell’Olio e dei prodotti tipici Terre di San Benedetto; che ha visto il coinvolgimento di numerose aziende vitivinicole, società di ricerca e l’Università Tor Vergata di Roma, Dipartimento di Biologia per la caratterizzazione di alcuni ecotipi autoctoni e lo studio di modelli previsionali per il controllo e la difesa fitopatologica in viticoltura; progetto che ha consentito di far conoscere l’opportunità di monitorare i dati climatici mediante l’utilizzo di capannine meteorologiche istallate in azienda al fine di controllare la presenza di fitopatologie nei vigneti e quindi consentire il raggiungimento dei seguenti benefici:  razionalizzazione dell’impiego dei fitofarmaci;  riduzione dei costi di intervento;  riduzione dell’impatto ambientale;  miglioramento qualitativo dei prodotti;  incremento del valore aggiunto;  riduzione dei rischi per la salute degli operatori;  ammodernamento della gestione informatizzata dei dati in azienda;  razionalizzazione degli interventi di assistenza tecnica;  miglioramento delle conoscenze tecniche relativamente al sistema pianta-parassita. così come è possibile visionare anche dal catalogo dell’innovazione pubblicato sul sito regionale. 3.1.1 Gestione dell’ambiente e del territorio

Descrizione degli strumenti di gestione della biodiversità in essere, analisi quantitativa del rischio ambientale (rischio idrologico, rischio idrogeologico, incendi);stato dell’uso delle energie rinnovabili; stato ambientale del patrimonio forestale.

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Nel Lazio emergono segnali contradditori rispetto alla qualità del suolo e del territorio: in particolare risulta sempre maggiore il consumo del suolo regionale, aumentando l’incidenza delle località abitate (+125 km- tra il Censimento 2001 e quello 2011), che raggiungono il 10,3% del totale del territorio (la terza regione in Italia per livello di urbanizzazione), ma al contempo aumentano le aree protette che nel 2011 sono il 13,7% del territorio regionale (+6,1%). Gli strumenti di gestione delle aree protette ricadenti nel territorio del Gal sono ancora in fase di approvazione (sia il Piano del Parco sia il Piano socio-economico del PNALM) mentre per le aree SIC e ZPS, l’Assessorato Ambiente della Provincia ha redatto, nell’anno 2007, Piani di Gestione, che tuttavia sono restati inattuati. Relativamente al rischio (idrologico, idrogeologico, sismico e incendi) il territorio del Gal presenta valori elevati e maggiori della media nazionale che già colloca l’Italia come il paese europeo più fragile sia per “storia geologica” (territorio geologicamente giovane e sismicamente molto attivo) sia per cattivo utilizzo del suolo (Italia conta 528.903 frane con un’area di 22.176 km2, pari al 7,3% del territorio nazionale. http://www.isprambiente.gov.it. Rapporto ISPRA 2015). La popolazione a rischio frane in Italia residente nelle aree a pericolosità PAI elevata e molto elevata (P3+P4) ammonta a 1.224.001 abitanti, pari al 2,1% del totale mentre nel Lazio la percentuale di popolazione scende all’1,4% mentre risulta a rischio frana il 4,4% del patrimonio culturale. Il dato provinciale del rischio frana molto preoccupante (14%) in quanto è circa il triplo rispetto alle altre province.

Dai dati diffusi dall’ordine dei Geologi del Lazio (2011) emerge che la distribuzione percentuale delle aree a maggior rischio frana denuncia come siano il 49% quelle ricadenti nella provincia di Frosinone mentre l’ulteriore 51 % sia assegnato contemporaneamente alle altre 4 province.

Sempre nel Lazio l’84% dei Comuni hanno aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata) e il territorio che somma sia la pericolosità da frana con quella idraulica si rappresenta il

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7,7%. Secondo l’Ecosistema Rischio di Legambiente (maggio 2016) il 33% dei comuni del Lazio ha interi quartieri a rischio e il 15% ha continuato a edificare in tali aree negli ultimi 10 anni, nonostante nel 42,6% dei Comuni ci siano aree a pericolo di frana, nel 5,6% a pericolosità idraulica e nel 36,8% a pericolo idraulico e di frana.

Dal punto di vista idrogeologico l’area dei comuni soci del Gal ricade nel bacino del Fiume Liri-Garigliano; nel Piano Stralcio, l’Autorità di Bacino Liri – Garigliano sono definite a aree a rischio di alluvionamento le rive del Fibreno per il Comune di Arpino e le sponde del Melfa e Mollarino per possibili allagamenti a Atina Inferiore e nei Comuni di Casalattico e Casalvieri.

Circa il rischio frana molti comuni del Gal sono classificati come aree a rischio molto elevato (area R4) e a rischio elevato (area R3); i Comuni di Alvito, Casalvieri, Gallinaro, S. Donato Val di Comino, S. Elia Fiumerapido, Veroli e Villa S. Lucia sono quelli a più alto rischio.

Anche relativamente al rischio sismico la maggior parte dei comuni del GAL rientra in quelle aree definite ad alto rischio e classificate come Zona 1. Il rischio sismico è determinato dalla combinazione della pericolosità (frequenza e intensità con cui si manifesta un sisma), della vulnerabilità (predisposizione che ha un edificio ad essere danneggiato) e dell’esposizione (possibilità di subire danni economici, perdite di vite umane). Il rischio è la misura dei danni attesi in un dato intervallo di tempo, in base al tipo di sismicità, di resistenza delle costruzioni e di antropizzazione (natura, qualità e quantità dei beni esposti). L’Italia ha una pericolosità sismica medio-alta (per frequenza e intensità dei fenomeni), una vulnerabilità molto elevata (per fragilità del patrimonio edilizio, infrastrutturale, industriale, produttivo e dei servizi) e un’esposizione altissima (per densità abitativa e presenza di un patrimonio storico, artistico e monumentale unico al mondo).

Dopo il terremoto in Abruzzo del 2009 è stato emanato un nuovo provvedimento per dare maggiore impulso alla prevenzione sismica. Gli studi di pericolosità sismica sono stati impiegati nelle analisi territoriali e regionali finalizzate a zonazioni (pericolosità di base per la classificazione sismica) o micro zonazioni (pericolosità locale). In quest’ultimo caso, valutare la pericolosità significa individuare le aree a scala comunale che, in occasione di una scossa sismica, possono essere soggette a fenomeni di amplificazione e fornire indicazioni utili per la pianificazione urbanistica. La Regione Lazio ha provveduto a riclassificare il proprio territorio (con la DGR 766/03). Questa riclassificazione ha reso sismico il 98,4% dei Comuni del Lazio, rispetto al 73,5% della precedente classificazione del 1983, con un aumento considerevole dei Comuni in Zona Sismica 1 e 2.

Nel 2009 la Regione Lazio ha riclassificato il territorio regionale in 3 Zone Sismiche a

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pericolosità decrescente (Zona 1, 2 e 3), con la scomparsa della zona sismica 4 prevista nella precedente classificazione del 2003; ha introdotto delle sottozone (A, B – soltanto per le zone sismiche 2 e 3), per adattare meglio le norme alle caratteristiche di sismicità locali. La Zona Sismica 1 è quella più gravosa in termini di pericolosità sismica, non presenta sottozone mentre la sottozona sismica 3B, corrisponde alla sottozona meno pericolosa della zona sismica 3.

Classificazione sismica dei comuni del territorio del GAL Versante Laziale del PNA:

Nuova Zona sismica Sottozona sismica Zona sismica ai DGR 387/09 DGR 387/09 sensi della Comuni soci del GAL e e precedente Variazione di n. VERLA DGR 835/09 DGR 835/09 DGR 766/03 zona sismica 1 Acquafondata 1 2 +1 2 Alvito 1 1 3 Aquino 2 A 2 4 Arpino 1 1 5 Atina 1 1 6 Belmonte Castello 1 1 7 Boville Ernica 2 B 2 8 Campoli Appennino 1 1 9 Casalattico 1 1 10 Casalvieri 1 1 11 Castelliri 2 A 1 -1 12 Castrocielo 2 A 2 13 Cervaro 1 2 +1 14 Colle San Magno 1 2 +1 15 Gallinaro 1 1 Monte San Giovanni 16 Campano 2 A 2 17 Picinisco 1 1 18 Piedimonte San Germano 2 A 1 -1 19 Pontecorvo 2 B 2 20 Ripi 2 B 2 21 San Biagio Saracinisco 1 2 +1

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22 San Donato Val di Comino 1 1 23 Sant'Elia Fiumerapido 1 1 24 San Vittore del Lazio 1 2 +1 25 Settefrati 1 1 26 Strangolagalli 2 B 2 27 Terelle 1 1 28 Vallerotonda 1 2 +1 29 Veroli 2 B 2 30 Vicalvi 1 1 31 Villa Latina 1 1 32 Villa Santa Lucia 2 A 2 33 Viticuso 1 2 +1

Dei 33 comuni soci del GAL, ben il 66,7% sono classificati come Zona 1 mentre quelli in Zona 2 A sono il 18,2% e il rimanente 15,1% del totale è classificato come Zona 2B. Si tratta in generale di aree ad alto rischio sismico questo testimoniato dalla variazione, con incremento del valore della sismicità dal DGR 766/03 alla Nuova Zona sismica DGR 387/09 e DGR 835/09 DGR 766/03. Infatti per ben 7 comuni (21,2%) c’è stato un aumento di Zona passando dalla Zona 2 alla Zona 1 mentre solo per 2 comuni (6,1%) si è riscontrato una riduzione della sismicità, passando dalla Zona 1 alla Zona 2A. Solo il rischio incendio, secondo i dati disponibili del Catasto Incendi della Protezione Civile della Regione Lazio, diminuisce sensibilmente negli ultimi cinque anni.

Segnale positivo è il consumo di energia derivante dall’incremento della produzione di energia rinnovabile che nel Lazio raggiunge i 2.325,6 GWT (anno 2011), pari al 2,8% del totale nazionale (82.961,5 Gwh), coprendo per il 7, 5% i consumi totali di energia elettrica (era il 5,9% nel 2006). Se in Italia la percentuale di consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili è pari al 33% nel Lazio la percentuale scende al 14,2%; infatti il consumo elettrico nel Lazio è pari a 24.316.306 Giga watt/h di cui il consumo da fonti rinnovabili è di circa 3.441.000 Giga watt/h di cui (il 14,2 %) di cui il 31% provenienti da idraulico, il 2% dall’eolico, il 46% dal solare e il 20% da biomasse. Consumo energetico Consumo finale lordo di energia elettrica da fonti rinnovabili nel Lazio Giga Watt/h % Tipologia 1.082.875,00 31% idraulico 82.374,00 2% eolico 1.572.219,00 46% solare 703.313,00 20% biomasse 3.440.781,00 Totale (fonte GSE, dati 2014)

Nel Lazio sono attivi 31.986 impianti di fonti rinnovabili con una potenza prodotta di 1.142.325

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KWatt. Nel territorio dei 33 Comuni soci del Gal sono presenti 1.103 impianti con un totale di potenza prodotta di 37.850,62 KW con 8 impianti di potenza superiore al MW nei Comuni di Castrocielo, Villa Santa Lucia, Villa Latina, Ripi, San Vittore del Lazio, Piedimonte San Germano (fonte GSE, dati 2014). Di rilievo i dati del Parco Eolico di Viticuso e Vallerotonda. Nel Comune di Vallerotonda sono localizzate tre turbine da 600 KW ciascuno per un totale di 1,8MW mentre nel Comune di Viticuso sono localizzate 12 turbine per un totale di 7,2 MW (dati Anev.org –associazione nazionale energia del vento 2016).

3.1.4 Economia rurale e qualità della vita

Punti di forza e debolezza della struttura economica locale struttura dell’economia rurale, limiti e opportunità alla creazione di lavoro (costituzione di microimprese e turismo); descrizione e analisi delle lacune della prestazione di servizi in ambito rurale, compreso l’accesso ai servizi online e all’infrastruttura a banda larga; fabbisogno infrastrutturale, beni culturali e ambiente edificato nei villaggi; potenziale umano e capacità di sviluppo a livello locale, anche dal punto di vista politico- amministrativo.

Per quanto concerne i punti di forza e di debolezza della struttura economica locale, si evidenzia una crescente consapevolezza da parte di istituzioni e cittadini in termini di potenzialità dell’area. Dai tavoli di lavoro è emersa la necessità di agevolare l’azione pubblico-privata al fine di promuovere l’area e valorizzarne le potenzialità per instaurare modelli economici trasversali in cui siano integrati settori non tradizionalmente legati all’agricoltura, come il turismo rurale e la fornitura di servizi sociali. È emersa, pertanto, la necessità di supportare le forme di sinergia e cooperazione tra gli attori dello sviluppo locale come strumento efficace contro il significativo tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, anche attraverso l’ampliamento della vision imprenditoriale dell’area. I 33 comuni del GAL presentano caratteristiche strutturali ed esigenze similari, con un settore agricolo che fatica a modernizzarsi e ad adattarsi alle nuove esigenze della società rurale, politiche demografiche inadeguate alle nuove strutture della popolazione, ridotti servizi assistenziali e mobilità pubblica insufficiente o inesistente. Difatti, benché le eccellenze naturalistiche, paesaggistiche, culturali e monumentali, unitamente alla posizione geografica baricentrica tra Roma e Napoli, rendano l’area ad alto potenziale di sviluppo rurale e di attrattore turistico, resta tuttavia inadeguato il servizio del trasporto pubblico, anche a causa di una domanda che non raggiunge soglie sufficienti soprattutto nelle aree a bassa densità di popolazione o geograficamente più dislocate. Pertanto, l’auto privata rimane spesso l’unica alternativa possibile, pur rappresentando un mezzo di trasporto che non tutte le categorie sociali possono permettersi e da cui sono escluse ampie fasce di popolazione per via dell’età. Si evidenzia che la prossimità di un servizio in ambito rurale è soprattutto legata alla frequenza di utilizzo di quest’ultimo (quotidiana, occasionale, eccezionale, ecc.). Per i servizi a

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carattere eccezionale o per servizi di qualità superiore, le popolazioni rurali sono disposte a percorrere distanze maggiori. Pertanto, l’assenza di un sistema di trasporto funzionale alle esigenze della popolazione ha ripercussioni sulla crescita economica e sociale in senso più ampio, dallo sviluppo di attività commerciali, all’invecchiamento attivo, o alla fornitura di un’adeguata offerta formativa.

Il territorio del GAL include numerose eccellenze enogastronomiche molte delle quali rientranti in etichette e certificazioni di qualità (anche biologico). Resta, tuttavia, difficile reperire prodotti locali nei negozi di alimentari e presso i ristoranti e gli agriturismi; a tal fine si intende promuovere nuove modalità per pubblicizzare tali risorse in maniera integrata per creare nuova occupazione, soprattutto tra i giovani e contrastare i fenomeni di spopolamento. I prodotti tipici, difatti, hanno un forte legame con il territorio di origine e sono ottenuti con tecnologie artigianali radicate nel tempo, difficilmente riproducibili altrove. Queste caratteristiche rendono l’enogastronomia di qualità un fattore ad alto potenziale di sviluppo economico, soprattutto se integrato nell’ambito di settori e servizi non strettamente legati al comparto agricolo; si pensi, ad esempio, ai nuovi modelli di turismo sostenibile e alle imprese green (quelle che investono nella sostenibilità ambientale). In termini imprenditoriali, i dati forniti dal sistema informativo Excelsior mostrano come le “imprese green” riportino un saldo occupazionale maggiormente positivo rispetto alle tradizionali, con benefici dell’economia verde connessi a domande di lavoro orientata verso i soggetti con un più alto livello di istruzione e alla forza lavoro giovane. Negli ultimi tre anni nel Lazio un’impresa su quattro (il 24,5% del totale) ha investito nel green (23,6% in Italia). A livello provinciale, tra il 2008 e il 2011, la maggiore incidenza di imprese green si registra a Rieti (26,1%); cui seguono Frosinone (24 ,8%), Latina (23%), Roma (21,7%) e Viterbo (21,2%). Tra le esternalità positive della green economy quella più importante in assoluto riguarda l’ambito occupazionale: la ‘rivoluzione verde’ richiede la formazione di nuove figure professionali o l’arricchimento delle competenze di quelle già esistenti. La ricerca di professioni ‘verdi’ da parte delle imprese trova difficoltà superiori alla media nazionale (19,7% le figure “di difficile reperimento”, in termini complessivi), sia per quanto riguarda i green jobs in senso stretto (23,1% le assunzioni “di difficile reperimento”) sia per le figure attivabili dalla green economy (21,2%), rispetto alle altre figure non attivabili dalla green economy (13,9%). Sono proprio i profili high-skill quelli di più difficile reperimento come, ad esempio, gli analisti e i progettisti di software o gli ingegneri, ma vi sono anche gli idraulici, i muratori o i tecnici, come i meccanici.

Relativamente al settore turistico, in riferimento alle aziende agrituristiche, benché in crescita rispetto al quinquennio precedente (+77,5%), il Lazio si posiziona al decimo posto

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nella graduatoria nazionale (con 811 agriturismi nel 2011, il 4% del totale nazionale), mentre gli alberghi diffusi continuano ad interessare un ristrettissimo numero di comuni (6 comuni nel Lazio su 66 in Italia), così come gli ecomusei (nel 2012 se ne contano 4 nel Lazio). Una migliore performance è invece attribuibile al turismo enogastronomico che, grazie agli ottimi risultati relativi alle denominazioni di origine riconosciute, fa guadagnare alla nostra regione il secondo posto in termini di prodotti agroalimentari tradizionali censiti a livello nazionale (384 prodotti pari all’8,2% del totale nazionale). In aumento nell’ultimo quinquennio dell’8,7% (+5,5% in Italia) gli operatori biologici nel Lazio (3.001 operatori nel 2011), dimostrando, in generale, un consolidamento del settore quale strumento di risposta alle evoluzioni non positive registrate nel comparto primario e una valida alternativa per le aziende alla ricerca di nuovi sbocchi di mercato. Alla crescita degli operatori del settore biologico è conseguito un aumento dei negozi specializzati nella vendita di alimenti bio nel Lazio (105 nel 2011 a fronte di 92 nel 2007), la nascita di mercatini bio (9 nel 2011, a fronte di 4 nel 2007), di ristoranti e agriturismi che offrono menu biologici (rispettivamente 27 e 10, a fronte di 15 e 8) e di mense scolastiche che servono pasti biologici (48, a fronte delle 25 del 2007): realtà, queste, in espansione, ma che richiedono ancora l’incoraggiamento di una reale fase di consolidamento territoriale. L’erogazione di finanziamenti da parte dell’UE ai produttori che adottano metodi di produzione biologica (che nel 2011 ammontano a 19 milioni di euro nel Lazio) sembra essere un valido incentivo.

Secondo Coldiretti, in Italia negli ultimi dieci anni è nata un’impresa agricola su tre, con un vero e proprio boom dei nuovi mestieri legati alla terra, dall’agri-benessere alla pet therapy, passando per l’agri-asilo e gli agri-chef. Ad essere protagonisti di questa rivoluzione verde sono in particolar modo i giovani: nel 2015 gli under 35 impegnati nell’agricoltura sono aumentati del 12%, in un comparto in cui, comunque, l’occupazione tutta ha segno positivo, in controtendenza con l’andamento generale. Ciò grazie soprattutto ad aziende agricole “multifunzionali” capaci di rispondere in pieno alle esigenze di un pubblico costantemente interessato a quanto di meglio la vita fuori dai grandi centri cittadini riesce ad offrire. Sempre secondo indagini della Coldiretti infatti, nell’estate 2015, più di quattro italiani su dieci hanno visitato e fatto acquisti nelle aziende agricole e nei mercati contadini mentre sono sei milioni le presenze rilevate negli agriturismi della Penisola.

L’ analisi di contesto del territorio del Gal Versante Laziale del PNA presenta numerose attività ricettive e operatori agrituristici abilitati (ISTAT – 2014) e rileva 32 alberghi, 34 B&B attivi, 84 operatori agrituristici abilitati, 40 agriturismi con ricettività, 25 attività extra-alberghiere con un totale di posti letto risulta essere pari a 1.708

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Strutture della ricettività turistica nei Comuni del GAL

n° OPERATORI AGRITURISTICI n° n° EXTRA - n. POSTI COMUNI SOCI DEL GALVERLA n. ALBERGHI n° B&B ABILITATI AGRITURISMI ALBERGHIERE LETTO Acquafondata 2 0 0 0 44 Alvito 0 3 13 3 6 58 Aquino 1 1 4 2 2 58 Arpino 5 2 14 3 0 90 Atina 4 3 7 4 1 132 Belmonte Castello 0 0 1 0 0 0 Boville Ernica 0 0 1 0 0 0 Campoli Appennino 0 3 0 0 0 11 Casalattico 0 0 0 0 0 0 Casalvieri 0 1 3 2 2 23 Castelliri 0 1 1 0 0 5 Castrocielo 2 1 4 1 0 116 Cervaro 0 3 0 1 2 36 Colle San Magno 0 0 1 1 0 10 Gallinaro 1 1 3 1 1 74 Monte S. Giovanni Campano 2 0 4 2 0 37 Picinisco 1 1 3 2 1 64 Piedimonte San Germano 1 3 3 1 0 87 Pontecorvo 0 1 5 1 0 4 Ripi 0 0 1 0 0 0 San Biagio Saracinisco 0 0 0 1 0 6 San Donato Val di Comino 1 3 1 5 3 174 San Vittore del Lazio 0 0 1 1 0 0 Sant'Elia Fiumerapido 2 3 1 1 1 116 Settefrati 1 1 2 2 2 151 Strangolagalli 0 1 1 0 0 6 Terelle 0 0 0 0 0 0 Vallerotonda 0 0 0 0 0 0 Veroli 6 2 8 5 3 359 Vicalvi 0 0 0 1 1 12 Villa Latina 0 0 1 0 0 0 Villa Santa Lucia 1 0 1 0 0 22 Viticuso 1 0 0 0 0 13 TOTALE 31 34 84 40 25 1708 Dati ISTAT 2014 e Provincia di Frosinone 2016

In ordine al flusso turistico, non è stato possibile ottenere dati disaggregati per i Comuni del Gal né con open data né da ISTAT; i dati individuati sono invece complessivamente riferiti a tutta la

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provincia includendo anche quelli del polo di che sovrastimano il dato medio provinciale. Gli arrivi e le presenze in provincia di Frosinone sono sintetizzati nella tabella seguente:

ESERCIZI TOTALE ESERCIZI ESERCIZI ALBERGHIERI COMPLEMENTARI RICETTIVI Paesi provenienza Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Italia 261.556 663.507 15.056 48.894 276.612 712.401 MONDO 423.375 1.028.641 17.548 56.546 440.923 1.085.187 Fonte: Fonte: Ufficio Sistema Statistico Regione Lazio su dati Istat (2011)

Sono stati invece raccolti dati di presenze relativamente agli attrattori museali (circa 14.000 visitatori annui), al settore escursionistico e cammini (circa 2.000 visitatori) mentre relativamente al solo turismo sportivo agonistico ippico si raggiungono 10.000 arrivi annui. Altro elemento di attrazione sono i grandi eventi circa i quali è importante promuovere una indagine specifica. Il territorio del GAL è, inoltre, attraversato da numerosi sentieri storici che costituiscono un significativo attrattore per forme di turismo sostenibile e di montagna. Oltre alla sentieristica locale di mezza costa, l’area è percorsa da importanti cammini di fede, la Via Francigena, la Via Benedicti (o Cammino delle Abbazie) e Il Cammino di San Benedetto, due delle tappe principali del pellegrinaggio. La Via Francigena è stata riconosciuta itinerario culturale del Consiglio d’Europa nel 1994 in quanto elemento e mezzo di comunicazione e scambio culturale tra le nazioni e strumento utile per consolidare l'identità europea. Questi itinerari percorrono città d'arte, borghi medievali, monasteri e abbazie, attraversando suggestivi paesaggi e offrendo un modo nuovo di fruire il territorio ripercorrendo i passi dei primi pellegrini europei.

Analisi delle lacune dei servizi in ambito rurale Le lacune dei servizi rurali, analizzate in termini di prossimità e accessibilità da parte delle popolazioni rurali sulla base del sistema domanda/offerta, sono state individuate sia a partire da dati quantitativi che qualitativi.

Relativamente al digital divided , la banda larga copre solo parte dei comuni che rientrano nell’area del GAL, soprattutto quelli più prossimi ai maggiori centri urbani (es. Frosinone e Cassino) e/o in posizione geografica pianeggiante. In particolare, si evidenzia l’esistenza della rete UnicasNe, la banda ultra-larga che collega i poli dell’Università di Cassino e che si estende per 73 km lungo la direttrice Cassino – Frosinone, passando attraverso Atina e Sora. Benché sia stata realizzata per collegare i centri universitari dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale tra Cassino e Frosinone, può essere ampliata grazie all’elevato livello di modularità che la rende uno strumento utilizzabile anche dalla popolazione dell’area. Si conferma, pertanto, la necessità di implementare azioni a sostegno dell’installazione, del miglioramento e dell’espansione di

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infrastrutture a banda larga (Misura 7.3I PRS LAZIO 2014-2020) al fine di assicurare l’accesso alle aree non ancora coperte dal servizio e rispondendo alle necessità dei cittadini in “divario digitale”. Inoltre dovrebbe avere un maggiore spazio di diffusione l’e-commerce, tenendo conto sia della qualità delle produzioni eno-gastronomiche che della domanda potenziale, proveniente soprattutto dall’elevato numero di emigrati nel mondo , provenienti dai Comuni del territorio del Gal.

Dal fabbisogno di servizi e infrastrutture al fabbisogno di qualità della vita

Il territorio del GALVERLA è stato oggetto nel 2013 di uno studio da parte di Agriconsulting S.p.a. insieme ad altre due aree pilota della Regione Lazio al fine di rilevare il livello di qualità della vita nelle aree rurali. Lo studio ha implementato un’analisi quali-quantitativa dei giudizi emersi nei tavoli locali che hanno riunito diversi operatori del territorio. Il giudizio espresso dell’indagine ha rilevato una moderata soddisfazione - 0,55 su 1- del territorio in merito alla qualità della vita per i comuni del GAL. Tale giudizio teneva conto sia del fabbisogno infrastrutturale che dei beni culturali e dell’ambiente edificato nei comuni, sia del potenziale di risorse umane che della capacità-possibilità di sviluppo a livello locale, su cui un peso rilevante era dato dalle variabili legate al settore politico e amministrativo.

Relativamente alla “Qualità della Vita” i principali studi (Rapporto Sole 24 Ore – Legambiente, 2015) pongono la provincia di Frosinone all’ 84° posto a livello nazionale. Tra le macro aree indagate dallo studio del Sole 24 Ore si segnalano i servizi e l’ambiente, affari e lavoro, l’ordine pubblico, tenore di vita, tempo libero. L’indicatore del tenore di vita rivela che l'indice tra ricchezza prodotta (18.928 euro) e Pil pro capite prodotto è tra i più bassi d'Italia, il patrimonio familiare medio è pari a 301.313 euro, contro i 452.749 di Bolzano, prima provincia d’Italia e la spesa per il turismo all’estero è pari 185 Euro pro-capite. Per quanto riguarda le pensioni, l’importo medio mensile è di 704 Euro, mentre i consumi medi per famiglia si attestano a 1.761 Euro. Il costo di un'abitazione (media provinciale) risulta essere piuttosto basso (in media 1.300 euro a metro quadro) anche se dati di acquisti effettuati nei Comuni del Gal nell’anno 2016 di edifici nei centri storici (costruzioni dell’800) scendono fino a € 30,00 a metro quadro. Nella macro area dei servizi l’indicatore della disponibilità di asili rispetto ad una potenziale utenza (posti asili ogni 100 bimbi) è pari a 6. La percentuale di migrazione ospedaliera verso ospedali di altre province è uguale all’11% contro il 4% di Bolzano. In ordine alla Sicurezza, la provincia di Frosinone presenta poche rapine (22 ogni 100 mila abitanti) e i furti in casa (200 ogni 100.000 abitanti). Nella provincia si legge poco (appena 5 librerie su 100 mila abitanti), male anche sotto il profilo di spettacoli (2 sale cinematografiche ogni 100.000 abitanti) e poche le presenze annuali in spettacoli teatrali.

Nel territorio del GAL Versante Laziale del PNA il Terzo Settore riveste un ruolo di crescente

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importanza. Sono complessivamente 86 gli enti del Terzo Settore censiti, con un rapporto di circa 11 enti ogni 10.000 abitanti. In generale le associazioni dell’area sono caratterizzate da capitale umano ad alta professionalità nonostante molte fondino le proprie attività sulla forza lavoro volontaria. Molte associazioni si occupano trasversalmente di tematiche sociali e culturali. Dal Censimento ISTAT 2011 su Industria, Servizi e Istituzioni non profit si evince che, su suolo nazionale, circa il 90% del personale opera principalmente in tre aree: Assistenza Sociale (33,1%), Sanità (23,3%)e dell’Istruzione e Ricerca (17.8%).

Per quanto riguarda le associazioni di volontariato iscritte al Registro Regionale, se ne evidenzia la presenza in numerosi comuni del GAL per un totale di 58 associazioni sull’area perlopiù raggruppate nei comuni più popolosi, passando dalle 10 presenti nel solo comune di Pontecorvo alla totale assenza in altre realtà più piccole. Nel territorio del GAL, il dato mostra una maggiore attività nei settori della protezione civile, dell’ambiente e dei servizi sociali, in risposta ai fabbisogni specifici. Più specificatamente, per quanto riguarda le aree di intervento, sono 30 le associazioni che rientrano nella sezione “protezione civile” del Registro Regionale, 25 rientrano nella sezione “ambiente”, 12 nella sezione “servizi sociali”, 4 nella sezione “donazione del sangue”, 3 nella sezione “sanità”, 2 nella sezione “cultura”.

Sono 38 le Associazioni che si occupano di promozione sociale, presenti soprattutto nei comuni di Aquino, Arpino, Atina, Boville, Castelliri, Cervaro, Monte San Giovanni Campano, Picinisco, Pontecorvo, Ripi, San Donato Val di Comino, Veroli, Villa Santa Lucia. Nel segmento ambientale, si evidenzia la presenza di 21 associazioni presenti nei Comuni di Atina, Arpino, Cervaro, Monte San Giovanni Campano, Picinisco, Piedimonte San Germano, Pontecorvo, Ripi, San Donato Val di Comino, Sant’Elia Fiumerapido, Settefrati. Nel segmento culturale si rilevano numerose associazioni creative, molte delle quali organizzatrici dei festival e grandi eventi che vengono annualmente proposti sul territorio.

Sono complessivamente 86 le società cooperative che operano sul territorio del GAL, anche in questo caso maggiormente concentrate nei centri urbani più popolosi o geograficamente meno svantaggiati, come Pontecorvo, Boville Ernica, Monte San Giovanni Campano, Veroli, Arpino, Sant’Elia Fiume Rapido.

SETTORI DI COMPETENZA DELLA STRATEGIA AREE INTERNE Oltre al tema della mobilità e della rete dei traporti la Strategia Aree Interne ha in atto lo studio e la sperimentazione nei settori dell’istruzione e dei servizi socio sanitari. Nei prospetti seguenti uno sguardo complessivo sull’esistente

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SCUOLA E ISTRUZIONE Per quanto concerne l’accesso all’istruzione, le strutture scolastiche sono presenti in quasi tutti i comuni del GAL ad eccezione di Acquafondata e Casalattico, i cui studenti (in coerenza frequentano le scuole di Viticuso/Vallerotonda e Casalvieri rispettivamente. È attivo un con strategia sistema di trasporto intercomunale per agevolare la mobilità degli studenti all’interno di questi comuni. Negli altri 31 comuni del GAL sono comunque poco diffusi gli asili nido sia aree interne) pubblici e privati, che risultano perlopiù concentrati nei centri rurali maggiori o nei centri urbani più importanti (Sora, , Cassino, Frosinone). Sono, invece, presenti scuole dell’infanzia e scuole primarie, molto spesso raggruppate in Istituti Comprensivi. Il numero di iscritti può variare dalle poche unità dei comuni più svantaggiati, ad esempio 7 bambini iscritti alla scuola dell’infanzia di Belmonte Castello, a diverse centinaia di iscritti negli Istituti Comprensivi maggiori, come Atina e Aquino. Sono, invece, meno presenti le strutture scolastiche secondarie superiori prettamente raggruppate nei nuclei urbani di Sora, Cassino e Frosinone. Fanno eccezione i Comuni di Alvito, con l’Istituto Agrario e Arpino con il Tulliano nonché Veroli, Piedimonte San Germano e Pontecorvo. Si ritiene che la scarsa presenza di scuole secondarie di secondo grado abbia impatto sulla scelta degli studenti al momento di individuare il corso di studi superiori che intendono intraprendere. La mobilità, molto spesso inadeguata alla copertura del territorio, è un ulteriore fattore di influenza della scelta dell’istituto. Secondo dati OCSE, nelle aree prevalentemente rurali il numero degli studenti iscritti alla scuola media inferiore e superiore è diminuito rispettivamente del 1.7% e del 7.1%. Nella provincia di Frosinone, le scuole primarie chiuse dal 2011 al 2014 sono 7, mediamente due istituti l’anno. La chiusura delle scuole costituisce un’ulteriore minaccia alla sostenibilità delle comunità rurali, poiché determina una riduzione dell’offerta formativa a disposizione dei giovani, soprattutto nei comuni più svantaggiati in cui gli studenti devono affrontare lunghi spostamenti per poter raggiungere la scuola o l’istituto più vicino, spesso a numerosi chilometri di distanza e riscontrando quotidianamente problemi di mobilità in assenza di un sistema di trasporto pubblico adeguato. Questo potrebbe avere un impatto sul fenomeno dell’abbandono scolastico che, sebbene in diminuzione, rimane molto alto nelle aree rurali. Difatti, i dati Istat mostrano una diminuzione dei livelli di abbandono scolastico (-7,5 %) nel centro Italia. Tuttavia, è difficile avere un quadro preciso del territorio coperto dal Galverla a causa dell’assenza di microdati specifici.

Il segmento sanitario è caratterizzato dall’attività di due enti principali, l’AIPES (Autorità SEGMENTO Istituzione per l’Esercizio di Servizi) e il Consorzio dei Comuni del Cassinate per la SANITARIO programmazione e gestione dei Servizi Sociali. Entrambi i consorzi si occupano del (in coerenza servizio e l’assistenza alla persona, con particolare riferimento alle aree di intervento degli anziani, delle dipendenze e disagio sociale, dei disabili, degli immigrati, della con strategia formazione e del servizio civile. Tali enti consorziali dispongono di personale qualificato aree interne). ed operano attraverso piani di intervento fondati sulla lettura dei bisogni del territorio e l’ attivazione delle risorse; sulla progettualità e programmazione degli interventi; sulla verifica dell’impatto sociale delle iniziative realizzate. Nel territorio AIPES rientrano i seguenti Comuni del GAL Versante Laziale del PNA: Alvito, Arpino, Atina, Belmonte Castello, Campoli Appennino, Casalattico, Casalvieri, Castelliri, Gallinaro, Monte San Giovanni Campano, Picinisco, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, Settefrati, Vicalvi, Villa Latina. Nel territorio del Consorzio dei Comuni del Cassinate rientrano invece Acquafondata, Aquino, Castrocielo, Cervaro, Colle San Magno, Piedimonte San Germano, Pontecorvo, San Vittore, Sant'Elia Fiumerapido, Terelle, Vallerotonda, Villa Santa Lucia, Viticuso. L’assistenza domiciliare per anziani, malati e disabili è inoltre erogata da enti privati (es. PrivatAssistenza). Non sono coperti da alcun consorzio di assistenza sanitaria i comuni di Boville Ernica, Ripi, Strangolagalli e Veroli, dove il segmento sanitario è coperto da enti privati per l’assistenza domiciliare. Veroli, Ripi

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e Boville Ernica rientrano nel Distretto B della ASL di Frosinone ed ospitano Uffici Ex SAUB (Scelta e revoca del medico), Uffici Esenzione Ticket e Assistenza Integrativa. Presso Atina, rientrante nel Distretto C, è attiva la procedura Scelta e Revoca MMG e PLS e l’ ufficio Stranieri Temporaneamente Presenti, rivolto ai soggetti non in regola con i permessi di soggiorno, sia europei che extraeuropei.

I centri ospedalieri pubblici di riferimento per i comuni del territorio del GAL sono Sora, Cassino e Frosinone. Si evidenzia, tuttavia, la presenza di case di cura che forniscono assistenza sanitaria su servizi di base e su servizi più specializzati. Ad esempio, a Pontecorvo è presente La Casa della Salute che eroga servizi differenziati, tra cui un consultorio familiare, lavorando inoltre come ambulatorio infermieristico. La presenza di ambulatori medici privati e di laboratori analisi sopperisce in parte alla necessità di snellire il sistema di prenotazione delle visite presso le strutture ospedaliere pubbliche dell’area. Difatti, come si evince dal sito http://www.regione.lazio.it/rl_sanita/tempiattesa//tq.php, la prenotazione di servizi sanitari di base nelle strutture ASL di riferimento richiede tra i 30 e i 70 giorni di tempi di attesa. Per quanto riguarda più specificatamente i servizi di Consultori familiari, sono 7 in totale quelli presenti sul territorio del GAL (Alvito, Aquino, Atina, Monte San Giovanni Campano, Pontecorvo, San Donato Val di Comino, Veroli) coprendo circa un quarto del totale dell’area. I servizi erogati includono consulenza ginecologica e ostetrica, supporto psicologico, assistenza sociale e puericultura e sono erogati su giorni fissi dal lunedì al venerdì con copertura oraria sensibilmente variabile a seconda della tipologia di servizio (ad esempio, si passa dalle 5 ore settimanali di servizio ginecologico alle 44 di servizio di supporto psicologico). Restano ampiamente fruiti i consultori presenti nelle aree urbane più centrali ( Sora, Isola del Liri, Cassino, Frosinone).

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3.1.5 Analisi Swot

Tabella dei punti di forza, punti di debolezza, minacce, opportunità

Punti di forza Punti di debolezza Minacce Opportunità

Varietà paesaggistica, geositi, Limitata visione strategica Prevalere, sul bene Azioni sistematiche di presenza di rilevante superficie nelle pratiche di governo comune, degli interessi sensibilizzazione e crescita di protetta, sorgenti (PNALM e Siti SIC egoistici con consumo di consapevolezza organizzate dal e ZPS della Rete Natura 2.000 Privilegio da parte delle suolo, speculazioni GAL e rivolte a più interlocutori istituzioni di soluzioni di edilizie, politiche (amministratori, operatori, Ricchezza del paniere dei prodotti consenso immediato autoritarie, cittadini singoli e associati) tipici e certificazioni acquisite (DOP, inadeguate iperfrazionamento della DOC, PAT, Presidio Slow Food) società e del territorio Avvio di occasioni di Mancanza di stare insieme/fare insieme/ Elevata percentuale di superficie programmazione a medio - Prevalere di logiche e riflettere/insieme/ agricola utilizzata con certificazione lungo periodo. criteri che privilegiano la decidere/insieme all’interno dei biologica (14% territorio Gal contro quantità e il formalismo Comuni e fra più Comuni il 9% del dato Regionale) Assenza di politiche sulla burocratico a danno della parità dei generi qualità dei contenuti Rete museale come volano e Agricoltura come valvola di salvezza opportunità di promozione delle dalla crisi finanziaria e agricoltura filiere turistiche ed come capacità di futuro Imporsi della grande agroalimentari Carenza di opportunità di distribuzione facendo leva Diffusione nel territorio di Eventi e cittadinanza attiva e di sul minor costo Organizzazione delle filiere e di di Associazioni attive con pratiche pratiche partecipative Partenariati pubblico-privati di eccellenza culturale: laboratori Espansione di cinematografici, Festival delle Scarsa capacità di un’agricoltura sottomessa Divulgazione sistematica (app, Storie; Atina Jazz cooperazione alla grande distribuzione web, social) delle iniziative di con produzioni non di sensibilizzazione, dei tavoli di Sistema monumentale di pregio (siti Scarsa coesione territoriale e qualità e nocive per la lavoro tematici, delle filiere in archeologici, borghi, castelli ecc.) sociale salute costruzione, dei partenariati avviati Rete sentieristica della Grande Livelli di disoccupazione e Guerra (linea Gustav) e del mondo precarietà Coinvolgimento diretto dei pastorale (tratturi, stazzi e seggi Conflittualità, potenziali beneficiari delle start pagliai) Pendolarismo e abbandono campanilismi, ostacoli up del territorio per carenza di burocratici che ostacolano opportunità e servizi la crescita culturale, Attivazione di Servizi di scambio Escursionismo e Cammini in forte sociale ed economica dei e condivisione di beni e di crescita Abbandono del territorio da paesi attività di utilità sociale anche parte dei giovani per con domanda e offerta di lavoro mancanza di opportunità e prodotti Rete museale ricca e diversificata lavorative Partenariati visti solo come strumenti di Promozione Gruppi di lavoro Differenziate forme innovative di Rischio di estinzione finanziamento - guadagno specializzati sul recupero delle turismo connesse ad ambienti dell’artigianato artistico e e non come opportunità di opportunità finanziarie, rurali salubri ed offerte “ attraenti” dei saper fare tradizionali sinergia occupazionali, formative, per vacanze esperienziali promozionali Bassa propensione Aumento esponenziale ma Messa a punto di una innovativa all’inclusione di nuove colpevolmente ed efficace politica di Crescita della produzione di energie risorse demografiche inconsapevole delle comunicazione e promozione da rinnovabili sia come impianti di (immigrati) vecchie e nuove povertà, e svolgersi non su canali elevata potenza sia come piccoli dei rischi ambientali per le tradizionali (fiere, agenzie, TO, impianti distribuiti nel territorio Intreccio di vecchie e nuove presenti e future giornalisti, educational, povertà generazioni campagne pubblicitarie), ma Percorso del Marchio 4 E con anche su social e app adesione volontaria di circa 100 Progressiva riduzione dei Rischio di sovrapposizione aziende servizi essenziali di politiche di sviluppo Messa a punto di una efficace strategia dell’accoglienza nei Avvio di percorsi di costruzioni di Carenza del trasporto confronti dei turisti partenariati e reti (esempio pubblico Associazione di produttori Potenziale mercato turistico e Valcomino BIO, Associazione di commerciale nelle numerose strutture turistiche rurali B.TO.B, Inefficaci azioni di comunità di italiani emigrati e Filiera del vino Cabernet Atina Doc promozione del territorio residenti all’estero e Strada del Vino Terre di San che si riflettono su scarse (nord Europa e Americhe) Benedetto opportunità di fruizione turistica Avvio di strumenti teorici ed Avvio del Brand Terre di Comino operativi per l’identificazione e con segmenti possibili Rischi ambientali legati a analisi degli “eventi sentinella”

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(es. Terre di Comino- la terra di San carenze di depurazioni, con attenzione all’intreccio tra Tommaso; Terre di Comino- la presenza di cave e discariche nuove e vecchie povertà terra di Cicerone; Terre di Comino- realizzate negli anni 80 e 90. la terra Caio Mario Collegamento con possibili Crescita di tassi tumorali canali di finanziamenti o concentrati in alcune siti d’interventi Patrimonio sociale diffuso nel mondo con le numerose antenne Identificazione di una politica delle “comunità” della Valle Presenza di “aree dismesse” condivisa per contrastare lo residenti all’estero – Stati Uniti, Sud di proprietà pubblica spopolamento e la America, Nord Europa. inutilizzate e abbandonate rivitalizzazione dei i centri storici Elevato consumo di suolo Presenza del Gal come facilitatore e concentrato in alcuni Conservazione e valorizzazione come opportunità per la Rete comuni dei terreni agricoli disponibili, Europea dei GAL ma in stato di abbandono Scarsa accessibilità dei siti turistici con segnaletica Messa a punto di una efficace confusa strategia dell’accoglienza nei confronti dei giovani e degli immigrati Carenza di servizi complementari al turismo Coinvolgimento dell’artigianato artistico e dell’arte in genere nelle filiere territoriali Insufficiente marketing e visibilità (anche all’estero) Incentivi programmi europei e regionali

Limitata innovazione territoriale

Proliferare di siti web sconnessi fra loro

3.2 Individuazione di fabbisogni e loro gerarchizzazione

Descrivere i fabbisogni individuati per zona di riferimento e indicare la gerarchizzazione degli stessi

L’esplosione della crisi finanziaria ha messo in luce aspetti problematici, ben evidenziati nell’ultimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese del Censis: se all’inizio della crisi, si è pensato che si potessero utilizzare per far fronte ai numerosi problemi emergenti, possibili aggiustamenti dell’azione politica, successivamente, la realtà si è rivelata molto diversa; la paura di non farcela non ha risparmiato alcun soggetto della società, individuale o collettivo, economico o istituzionale, tanto da scatenare fughe all’estero, suicidi, forme svariate di rabbia e molteplici espressioni d’impotenza. In un secondo tempo, tuttavia, è emersa una tensione alla “ripresa”, confermando l’antica verità che le crisi, proprio quando si tocca il fondo, inducono percorsi di maturazione del corpo sociale. E, mentre da un lato, le istituzioni politiche si sono concentrate a esercitare la difesa della credibilità finanziaria internazionale, dall’altro lato, le famiglie, le imprese, gli Enti si sono adattati a risolvere – in una grande solitudine- i loro problemi, adattandosi ai sacrifici e alle restrizioni derivanti dalle politiche di rigore, ma avviando

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progressivamente su se stessi radicali modifiche comportamentali. Si è trattato di due dinamiche ambedue importanti, ma parallele, mai integrate fra loro, che hanno di fatto agito con reciproco senso di “alterità”. Viceversa, se le ragioni istituzionali e le istanze vitali delle popolazioni fossero state tenute unite, ciò avrebbe costituito un significativo passo di crescita del Paese. Alla luce dei sostanziali capovolgimenti in atto, in cui continuano a dibattersi con enormi sofferenze, migliaia di famiglie, di imprese e di enti, solo i “ resilienti” riescono a “riposizionarsi”, cambiando i propri modelli organizzativi. Tuttavia in questa radicale evoluzione, vi sono alcune riflessioni da fare: -Sempre più diffusa è la convinzione che la risoluzione dei problemi collettivi, attraverso strutture verticali dell’autorità pubblica, sia un meccanismo obsoleto, inefficace e inefficiente. Si pone quindi la necessità di prassi di ascolto dei problemi del territorio, di condivisione delle possibili soluzioni e di sostanziale partecipazione della cittadinanza attiva al governo locale. Pertanto divengono fondamentali i tavoli di lavoro che si consolidano, attorno a questioni specifiche, tra una varietà di attori diversi (segmenti della pubblica amministrazione, interessi organizzati, imprese, attori non profit, espressioni della cittadinanza ecc). -All’opposto, c’è un aspetto che riguarda una pericolosa povertà nella progettazione del futuro e nei disegni programmatici di medio periodo, ben sottolineata dal presidente del Censis Giuseppe De Rita nel Rapporto sulla situazione sociale 2015: non si riesce a pensare un progetto generale di sviluppo del Paese e la cultura collettiva finisce per restare prigioniera della cronaca : scandali, corruzioni… prevale una dinamica d’opinione messa in moto da quel che avviene giorno per giorno. E, in questa cornice, non può che vincere l’egoismo individuale e meno che mai maturano valori collettivi e un’unità d’interessi. Tuttavia, oltre alla pura cronaca, la società fa il suo cammino, innanzitutto con la saggezza popolare che spesso fa scegliere “bene” nei momenti cruciali della nostra evoluzione: un decoroso modello di sviluppo , un bisogno di liberare le energie individuali dalle burocrazie e dalle procedure uniformanti, una forte ripresa del settore creativo- culturale , anche se non si torna alla fiduciosa assunzione del rischio individuale, consapevoli che l’azzardo potrebbe lasciare cicatrici profonde sulle proprie biografie personali. Così si vanno costruendo progetti personali, in cui esempi vincenti sono i giovani che vanno a lavorare all’estero o tentano la strada delle start up, le famiglie che mettono a reddito il proprio patrimonio con, ad esempio, un enorme incremento dei bed & breakfast , le imprese che investono in green economy, la silenziosa integrazione degli stranieri nella nostra quotidianità, il nuovo made in che si va formando, (grazie anche al volano delle piattaforme digitali), nell’intreccio virtuoso tra successo gastronomico e filiera agroalimentare, nell’integrazione crescente tra agricoltura , turismo e bellezze paesaggistiche e culturali.

Ai fini della gerarchizzazione dei fabbisogni emergenti dal territorio sulla fase delle informazioni e valutazioni raccolte nel corso dell’operatività del Gal nelle scorse programmazioni

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Leader e nel corso dell’iter partecipativo realizzato per la predisposizione del PSL 2014-2020 si definisce il seguente quadro:

FABBISOGNO DELLA COSTRUZIONE DI “TERRE DI COMINO: LA RETE TERRITORIALE INTELLIGENTE” (primo fabbisogno gerarchizzato)

. Costruire una comunità intelligente attraverso la rete sinergica di interventi di promozione - marketing di un territorio integrato (strutture museali, fattorie sociali, centri visita, proposte di eventi, articolazione filiera turistica, guide –interpreti del patrimonio, conoscenza delle lingue straniere, utilizzo fonti energie rinnovabili, nuovi sport, chilometro zero, valorizzazione energie dei giovani e degli artisti ecc.)

. Costruire filiere organizzate e reti agroalimentari e turistiche e del benessere, sostegno alle opportunità di vendita diretta e mercati locali anche incentivando la costruzione e la gestione di partenariati fra soggetti pubblici e privati

. Costruire poli e reti di agricoltura sociale per servizi ludico sportivi, ricreativi, del benessere e per la cura delle persone

. Strutturare una maggiore accessibilità dei “siti” con progetti collettivi per produrre economia di scala (musei, itinerari tematici, laboratori ed eventi d’arte ecc.)

. Incrementare e monitorare l’utilizzo del Marchio delle 4 E come strumento di qualificazione dell’offerta turistica e dei servizi del territorio

. Costruire la rete dei “Beni Comuni” e della Sharing economy con censimento, piattaforma e APP dei “Beni Comuni”, esperienze di co-working, Banca georeferenziata delle professioni (lavori agricoli, solidali di compagnia, manutenzione domestica, lotta alla povertà e alla solitudine ecc.) e Gruppi di Acquisto Solidali

. Incrementare la coesione locale massimizzando la vicinanza fisica dei Comuni attraverso la consapevolezza del valore della complementarietà anche una mobilità facilitata da mezzi pubblici sostenibili e innovative opportunità di Car Sharing tipo BlaBlacar;

. Incrementare la fruibilità e la qualità dei servizi alle popolazioni rurali come risultato di una maggiore consapevolezza di diritti e dei bisogni (non indotti) delle comunità locali (es. Centro Servizi con teleassistenza, telecompagnia, telefarmaco, portale web, domotica e accessibilità ecc.)

. Dare impulso alla costruzione di “luoghi di comunità” per la attivazione del lavoro (job-nursing) fondate sulla capacità di fare rete e sistema

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FABBISOGNO DI SENSIBILIZZAZIONE E CRESCITA DELLE COMPETENZE DELLA COMUNITA’ RURALE (secondo fabbisogno gerarchizzato)

. Sensibilizzare gli attori pubblici e privati alla conservazione e valorizzazione del paesaggio e del patrimonio naturale ed agroalimentare, alle opportunità di finanziamento offerte dai fondi europei

. Sensibilizzare gli amministratori pubblici, i professionisti degli enti pubblici e privati sulle tematiche dello sviluppo locale, sulla costruzione e gestione dei progetti collettivi e di partenariati, sui nuovi strumenti di governance

. Sensibilizzare e informare i consumatori sulla conoscenza dei prodotti certificati e delle loro caratteristiche per favorire un aumento del consumo in zona delle produzioni locali, anche con lo scopo di ridurre l’impatto ambientale dei trasporti; sostenere il flusso di turismo “alimentare” verso le zone rurali e i loro mercati locali

. Avviare uno sportello informativo di raccordo “territorio - istituzioni - opportunità di finanziamento” e affiancamento per sostenere qualità, sinergia territoriale e tracciabilità anche dando maggiore visibilità alle opportunità (servizi, finanziamenti, offerte formative, proposte disponibili) sia nei siti dei Comuni sia nell’APP territoriale già realizzata

. Attivazione di un incubatore per la promozione dell’economia sociale solidale con iniziative di promozione e orientamento alla fruizione dei servizi rivolto alla popolazione e gestito da volontari (Garanzia Giovani, Torno Subito, Servizio Civile, Erasmus Plus ecc.) e operatori ed adesione al network WOOF (movimento mondiale che mette in relazione volontari e progetti rurali promovendo esperienze educative e culturali basate su uno scambio di fiducia senza scopo di lucro, per contribuire a costruire una comunità globale sostenibile

FABBISOGNO DI UN ITER PARTECIPATIVO SISTEMATICO (terzo fabbisogno gerarchizzato) . Attivare strumenti sistematici di partecipazione della popolazione alle scelte con metodologie di “ricerca-azione” che garantiscano percorsi continuativi e una pratica di ascolto reale, una condivisione delle scelte e delle priorità

FABBISOGNO DELLA VALORIZZARE LE RETI EUROPEE E MONDIALI (quarto fabbisogno gerarchizzato) . Valorizzare la rete regionale, nazionale ed europea dei GAL . Valorizzare la rete degli emigrati nel mondo a fini turistici e commerciali (vendite on line di prodotti enogastronomici, artigianali, turistici).

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3.2.1 Analisi specifica dei fabbisogni di formazione professionale, acquisizione di competenze e servizi di consulenza del territorio e delle popolazioni interessate

Nella definizione dei fabbisogni formativi si è tenuto conto delle informazioni qualitative recepite in occasione dei forum territoriali e dei tavoli di lavoro, nonché attraverso l’attività a sportello e le interviste. Si è rilevata la necessità di condurre azioni informative con l’obiettivo di integrare le competenze attuali e le competenze necessarie attraverso percorsi di sensibilizzazione in materia di qualificazione professionale, ambientale, turistica e strategica del territorio.

Nel corso dell’analisi dei fabbisogni formativi condotta attraverso il confronto partecipativo dei soggetti territoriali, sono stati individuati i settori sui quali si intende concentrare le attività di informazione e sensibilizzazione. I soggetti territoriali hanno espresso il bisogno di essere informati sulle opportunità di finanziamento europee sia per gli enti pubblici che per i privati.

Gli attori del territorio sono, difatti, consapevoli che i finanziamenti europei rappresentano importanti strumenti per la creazione di posti di lavoro, la competitività tra imprese, la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini dell’area. Tale consapevolezza è testimoniata anche dall’ampio numero di proposte progettuali che il GAL ha ricevuto in occasione della scorsa programmazione per un totale di 20 milioni di euro di richiesta di finanziamento, vale a dire il quintuplo del budget effettivamente allocabile dall’Ente.

Tuttavia l’assenza di progetti afferenti a programmi UE più ambiziosi, anche laddove il territorio presenti tutte le caratteristiche per potervi accedere (ad esempio il Programma LIFE per l’ambiente), denota la mancanza di informazione in merito a tali opportunità; inoltre, la scarsa informazione sugli strumenti progettuali inficia in maniera considerevole sulla qualità delle proposte progettuali finanziate, riducendo l’impatto delle iniziative finanziate o impendendone il completamento.

Più specificatamente, le azioni informative in questo ambito saranno destinate a tecnici privati e comunali, agli amministratori, alle imprese, ai giovani e ai professionisti interessati, affinché possano informarsi sulle opportunità derivanti dai fondi europei diretti e indiretti, nonché sulla corretta gestione dei progetti. Le azioni informative saranno, inoltre, finalizzate a diffondere la conoscenza di buone pratiche e l’applicazione di strumenti di governance strategica, informando i soggetti territoriali sulle opportunità di sviluppo derivanti da azioni collettive, anche attraverso partenariati pubblico-privati, per la valorizzazione del territorio.

Le azioni informative saranno volte alla sensibilizzazione degli attori in materia di politiche innovative per lo sviluppo sostenibile, il cambiamento climatico e le energie rinnovabili, al fine di sensibilizzare le istituzioni e i cittadini sulle tematiche ambientali e promuovere

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l’acquisizione di nuove conoscenze in linea con gli obiettivi della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, perseguiti anche attraverso il Patto dei Sindaci.

Le azioni informative saranno avranno l’obiettivo di promuovere il paniere enogastronomico locale e sensibilizzare gli attori sullo sviluppo di progetti integrati anche nell’ambito della filiera corta, del sistema museale e culturale. Con il consolidamento del marchio di qualità delle 4E e del brand Terre di Comino, si evidenzia la necessità di sensibilizzare il territorio sulle professioni innovative legate al turismo, alla salvaguardia dell’ambiente e dell’identità locale, al web marketing e alla comunicazione dei social media per gli enti pubblici e per le imprese.

Le azioni informative saranno, pertanto, indirizzate alla promozione di un modo nuovo di intendere i servizi turistici, assistenziali e sociali, affinché la qualità dell’offerta dei servizi rurali possa essere connessa alla capacità di prevenzione e di promozione di uno stile di vita sano nell’ambito di un sistema innovativo ed integrato di pensare e attuare progetti collettivi. Le azioni informative avranno come obiettivo trasversale il coinvolgimento dei giovani del territorio. Nella provincia di Frosinone i giovani disoccupati sono il 50,8%, di cui un quarto è rappresentato dai Neet, ovvero da quei giovani tra 15 e 29 anni che non studiano, non lavorano e non cercano un’occupazione (24,3%).

Si evidenzia, pertanto, la necessità di concentrare le risorse sulla valorizzazione del tessuto giovanile dell’area del GAL attraverso il supporto ad attività informative specifiche, atte ad integrare l’offerta formativa già presente e agevolare l’acquisizione di competenze in risposta alle necessità locali. Ai giovani saranno rivolte attività informative per illustrare le opportunità imprenditoriali, agevolando l’acquisizione di nuove competenze in settori culturali e ricreativi tradizionalmente poco rappresentati (es. lingue, TIC, social media, marketing). Tali attività informative avranno un impatto positivo sulla dispersione scolastica e saranno integrate attraverso la promozione di altre opportunità di crescita formativa e professionale, come il programma della Regione Lazio Torno Subito.

4. Strategia scelta: obiettivi, risultati attesi e impatti

Descrivere l’ambito/i tematico/i scelto/i per l’attuazione della strategia e nel caso di più ambiti tematici descrivere le connessioni; descrivere gli obiettivi della strategia, descrivere i risultati attesi, descrivere gli impatti attesi, descrivere la scelta e la gerarchia delle misure / sottomisure / tipologie di operazione tra quelle del PSR per affrontare la situazione del territorio rurale nonché il loro peso finanziario giustificato dall’analisi dei punti di forza e di debolezza, facendo riferimento al piano finanziario, fornire giustificazioni oggettive e verificabili per le operazioni cui all’art. 4, punto 7 del presente bando, fornire per ogni operazione proposta la dimostrazione del valore aggiunto dell’attuazione attraverso l’approccio Leader rispetto all’attuazione ordinaria del PSR 2014/202 fornire giustificazioni oggettive e verificabili per l’attivazione di operazioni cui all’art. 4, punto 10 del presente bando.

L’AMBITO TEMATICO

Il Gal ha selezionati tre ambiti tematici coerenti con i fabbisogni emergenti, le opportunità individuate, nello stesso tempo, con le competenze e le esperienze maturate dai soggetti facenti parte del Gal, e sono: 1. Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali 2. Turismo sostenibile 3. Accesso ai servizi pubblici essenziali

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Relativamente al primo ambito tematico il Gal intende adoperarsi per creare reti territoriali di eccellenza, attraverso partenariati e progetti collettivi, per promuovere la costituzione di “sistemi locali" e filiere organizzate (misura 16 PSR), a partire dall'esperienza maturata dalla filiera del vino Terre di San Benedetto e dei Monti Ernici (RL058 PSR 2007-2013).

Attraverso la valorizzazione delle competenze e delle esperienze maturate dai soci del Gal e grazie al censimento delle produzioni di qualità nel territorio di competenza, effettuato in collaborazione con ARSIAL a partire dalla fine degli anni ‘90, è emerso uno straordinario patrimonio di prodotti che si intende sostenere con lo sviluppo di filiere agroalimentari organizzate (Filiera dell’olio, filiere corte con sbocchi nei mercati locali con interconnessioni con la filiera turistica e museale Terre di Comino).

Relativamente agli altri due ambiti tematici (Turismo e Servizi), nelle tre scorse programmazioni Leader il Gal ha realizzato circa 300 progetti per il turismo sostenibile e di servizi essenziali ritenendo indispensabile per l'organizzazione turistica l’importanza del Brand Terre di Comino che, rinnovando i valori della comunità antica, sottolinea la bellezza e l'accoglienza del territorio, certificandone la qualità in termini di servizi e prodotti attraverso il marchio delle 4E creato dallo stesso Gal (eco compatibilità, efficacia, efficienza, eticità).

In particolare il terzo ambito tematico riguarda l'accesso ai servizi pubblici essenziali ascrivibili alle seguenti macro-aree: servizi per la crescita delle competenze della comunità e degli operatori; servizi di agricoltura sociale; servizi di base per la popolazione comprese attività culturali e ricreative; servizi di fruizione del territorio.

L’interconnessione tra i tre ambiti tematici selezionati si realizza attraverso la realizzazione e l'implementazione di una rete sinergica che coinvolge i diversi operatori del territorio per la costruzione di partenariati di cooperazione (filiera dell’olio , filiera del paniere Terre di Comino e filiere corte, filiere dei mercati, filiere dei musei, filiere turistiche). Il Gal sostiene la sinergia territoriale, facilita l’integrazione fra le singole parti di un sistema locale e agisce nel contesto descritto come soggetto facilitatore e di raccordo, coinvolgendo sia gli Enti pubblici che Soggetti privati, sostenendo la costituzione di partenariati misti pubblico- privati (misura 16) attraverso progetti prevalentemente collettivi.

OBIETTIVI DELLA STRATEGIA

La strategia di sviluppo locale assunta dal Gal, strettamente coerente con le problematiche del territorio si orienta su diversi obiettivi: - Sostenere la cooperazione fra operatori (cooperazione di agricoltura sociale, attività socio sanitarie ed integrazione educazione ambientale e alimentare, cooperazione per la costruzione delle filiere organizzate)

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- Integrare in progetti collettivi i servizi territoriali: agriturismo e agricoltura sociale, punti informativi accoglienti, ludoteche, fattorie didattiche, attività sportive, artigianali, di benessere e di qualità della vita, interventi di fruizione della natura e del paesaggio e manufatti rurali e pastorali

- Rafforzare i servizi erogati dai poli Museali attraverso la strutturazione di itinerari tematici e di laboratori didattici occasionali e sistematici e calendari unitario di eventi laboratoriali

- Valorizzare il territorio con segnaletica integrata (sito, APP, cartellonistica tematica) per facilitare la costruzione del progetto di cooperazione delle Rete museale e della filiera turistica con la collaborazione delle imprese agricole

- Creare un linguaggio comune fra tutti gli operatori inseriti nella rete

- Diffondere la “cultura della rete”, sensibilizzando al marchio di area e al Brand Terre di Comino

- Connettere siti di pregio e la narrazione mediante linguaggi artistici (es. teatro, cinema, musica, arti performative nel sostegno alla gestione di siti archeologici, palazzi, musei, biblioteche).

- Accrescere le competenze della comunità e degli operatori (attività di sensibilizzazione per i tecnici e amministrazioni per costruzione ea gestione di progetti collettivi; sensibilizzazione attori locali sul marchio e brand)

- Potenziare i servizi di fruizione del territorio (sentieristica, itinerari tematici, infrastrutture per fruizione di aree naturali, interventi per piccoli impianti sportivi di fruizione pubblica)

- Aumentare la coesione territoriale, sociale dell'area.

RISULTATI ATTESI

 Attività dimostrative/informative e di sensibilizzazione anche il coinvolgimento di operatori socio-economici/professionisti, amministratori partecipanti alle attività di informazione;  Creazione di una rete museale con la partecipazione della maggioranza delle strutture presenti;  Creazione di filiere turistiche organizzata per la promozione territoriale;  Aumento delle presenze turistiche nel territorio;  Adeguamento delle strutture per l'agricoltura sociale;  Fruibilità e valorizzazione della sentieristica;  Creazione di punti informativi accoglienti;  Attivazione di laboratori didattici occasionali o sistematici all'interno dei musei dell'area definiti per tematica, per numero di ore, per numero e tipologia di utenti  Implementazione di progetti collettivi in riferimento agli ambiti tematici selezionati  Aumento della partecipazione alle attività realizzate  Aumento della visibilità dell'area  Numeri beneficiari finanziati coerenti con l’importo disponibile  Elevato numero di comuni/siti/musei/coinvolti nei progetti collettivi  Elevato numero di produttori agricoli e agroalimentari coinvolti nei progetti delle filiere

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 Numero di filiere sostenute e qualificate  Numero di aree mercatali della filiera corta realizzate  Numero di progetti collettivi che producono economie di scala e che siano ecosostenibili, efficaci ed efficienti

IMPATTI ATTESI Al fine di valutare gli impatti, nel corso dell’attuazione del PSL verranno somministrati interviste e questionari quali-quantitativi al fine di valutare l'impatto delle attività implementate .

Misura 19.2 -1.2  Gradimento dei partecipanti alle attività proposte  Elevato grado di coesione sociale percepito dai partecipanti  Elevato grado di coesione territoriale percepito dagli amministratori

Misura 19.2 – 6.4  Gradimento dei utenti ai servizi erogati  Grado di cooperazione fra aziende agricole e soggetti erogatori di servizi alla persona

Misura 19.2 – 7.4  Percentuale di provenienza dell’utenza dei servizi attivati extra territorio Gal  Gradimento dei partecipanti alle attività proposte  Numero delle giornate all’anno di erogazione dei servizi attivati (anche per attività diversificate)  Grado di cooperazione attivato e percepito dagli attori (pubblico e privato)  Grado di cooperazione attivato e percepito dagli attori (pubblico e privato)  A fronte die risultati ottenuti valutazione degli attori delle difficoltà incontrate

Misura 19.2 – 7.5  Percentuale di provenienza dell’utenza nella fruizione delle strutture realizzate  Numero delle giornate all’anno di utilizzo delle strutture qualificate o implementate (per attività diversificate)

Misura 19.2 -7.7  Percentuale di provenienza dell’utenza nella fruizione delle strutture  Numero delle giornate all’anno di utilizzo della struttura  Numero e tipologia di attività di sensibilizzazione dei consumatori  Gradimento dei produttori agricoli del sostegno alla filiera corta e mercati locali  Stima dell’aumento delle vendite dei prodotti locali

Misura 19.2 -16  Valutazione dei soggetti cooperanti rispetto alle loro attese  Valutazione dei soggetti cooperanti rispetto all’aumento delle produzioni/servizi  Valutazione dei soggetti cooperanti rispetto alla qualità delle relazioni istaurate fra i soggetti cooperanti  Valutazione dei soggetti rispetto al ruolo del gal come facilitatore di sinergia

MISURE E SOTTOMISURE E TIPOLOGIE DI OPERAZIONI

Segue l'elenco della scelta e gerarchia delle misure/sottomisure/ tipologie di operazioni selezionate dal Gal tra quelle del PSR per rispondere alle necessità del territorio e le tipologie di operazioni/peso finanziario :

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. Operazione a sostegno a progetti puntuali e collettivi (Misura 19.2- 7.4, 7.5, 7.7) per filiera turistica, reti museali, servizi alle popolazioni rurali ed aree mercatali pari al 68,87% del totale spesa pubblica (beneficiari Enti Pubblici e Privati)

. Operazione di agricoltura sociale (Misura 19.2 – 6.4) pari al 14,49% totale spesa pubblica (Beneficiari privati)

. Operazione a sostegno alla cooperazione per il funzionamento dei progetti colletti, lo sviluppo di reti e filiere corte agroalimentari e turistiche (Mis. 19.2- 16.4, 16.9, 16.10) per il 13,28% del totale spesa pubblica (partenariati misti pubblico – privati)

. Operazione ad attività dimostrative, di sensibilizzazione e animazione territoriale di (Misura 19.2. 1.2, 9.4.b) pari al 3.36% del totale spesa pubblica (azioni di sensibilizzazione operatori e amministratori e attività di animazione territoriale.

Si intendono utilizzare le sottomisure 19.2 -6.4;19.2 -7.4; 19.2 -7.5; 19.2 -16.4; 19.2 -16.9 e 19.2 - 16.10 per la Filiera turistica e reti museale sostegno alle realizzazione di interventi a sostegno dell’agricoltura sociale, laboratori ricreativi, infrastrutturazioni turistiche per allestimenti, aree attrezzate, sentieristica e segnaletica.

Si intendono utilizzare le sottomisure 19.2 -7.7 e 19.2 -16.4; 19.2 -16.9 e 19.2 -16.10 per la Filiera organizzata dell’olio e del paniere Terre di Comino, filiere corte nelle aree mercatali innovative: sostegno alle realizzazione aree mercatali di filiera corta, educazione alimentare ed ambientale, cooperazione del partenariato per attività di costruzione della filiera organizzata, per azioni di vendita e opportunità di scambio di beni e servizi, ad esempio nei comuni di Arpino (Mercato Sano e Genuino), Atina (centro storico e punto vendita comunità montana XIV Valle di Comino), Pontecorvo (ex Mattatoio).

Si intende utilizzare le sottomisure 19.2- 1.2 e 9.4.b per la Crescita delle competenze per la comunità e gli operatori rurali e Sostegno per i costi di animazione attività di sensibilizzazione in merito alla costruzione e gestione di progetti collettivi, partenariati; conoscenza buone pratiche territoriali e extra territoriali; filiere corte e mercati locali, qualità del cibo connessa al benessere e alla salute.

VALORE AGGIUNTO ATTRAVERSO L’APPROCCIO LEADER

Con le analoghe misure del PSR la Regione è solita attuare per lo più interventi individuali poiché non può sostenere ed agevolare la costruzione di partenariati territoriali. Il Gal invece non solo riesce ad individuare i reali fabbisogni del territorio, intrecciando statistiche correnti con fonti alternative dirette ma è anche in grado di attivare compensazioni virtuose e sostenere la realizzazione di progetti collettivi, filiere organizzate e progetti di cooperazione misto pubblico -privato. Sulla base dell’esperienza pregressa (2007-2013) il Gal ha già individuato le criticità emergenti e sperimentato soluzioni possibili in merito alla costruzione e gestione di progetti collettivi, sia con ATS fra Enti pubblici sia con ATS fra soggetti privati. In questa programmazione 2014-2020 l’opportunità di attenersi alle indicazioni dei Regolamenti Comunitari ha consentito di proporre misure-sottomisure che, pur conservando l’impianto

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generale previsto dal PRS Lazio, introducono tipologie di spese ammissibili più coerenti con i progetti da realizzare in relazione ai fabbisogni rilevati. Ulteriore valore aggiunto dell’approccio Leader è misurabile sia con i criteri di selezione dei progetti che prevedono l’adesione al marchio 4 E sia dalla riduzione del “rischio di mortalità” dei progetti grazie al sostegno/tutoraggio effettuato ai beneficiari nel corso della programmazione e degli investimento. Inoltre il Gal intende sostenere il territorio anche con la partecipazione dei soggetti ai bandi delle misure 16.1 e 16.2 (PEI) che saranno pubblicati dalla Regione.

Infine, poiché uno degli obiettivi che il PSL si prefigge è quello della sensibilizzazione degli abitanti sul tema del risparmio energetico e dei cambiamenti climatici, avviando iniziative finalizzate al calcolo della carbon footprint e alla conseguente riduzione delle emissioni. In particolare, si è evidenziata la necessità di contabilizzare l’impatto che le attività realizzate con Fondi Strutturali Europei hanno sull’ambiente. Pertanto, attraverso il Working Document n.7 della CE “Indicative Guidelines on Evaluation Methods: Reporting on Core Indicators for the European Regional Development Fund and the CohesionFund”, è stato selezionato un set di 41 indicatori tra i quali quello relativo alla “Riduzione delle emissioni di gas serra (CO2 equivalenti, kt)”, un indicatore che calcola la riduzione totale lorda delle emissioni di gas serra (CO2 equivalenti, kiloton per anno) come risultato di interventi finanziati dai Fondi Strutturali. Questo indicatore, calcolato attraverso un programma sviluppato dall’ENEA in collaborazione con altri centri di ricerca europei, chiamato CO2MPARE tiene conto di tutti i dati necessari per calcolare come gli investimenti a sostegno del progresso delle regioni della UE contribuiscono a ridurre gli effetti della CO2.

Il GAL, in collaborazione con l’ENEA, intende inserire questo modello per calcolare l’impatto del proprio PSL e dei progetti che verranno finanziati, premiando ed incoraggiando quelle buone pratiche finalizzate alla riduzione delle emissioni, nonché convalidare le scelte di risparmio energetico e strategie di recupero applicate attraverso innovative operazioni di governance comunale e territoriale.

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5. Quadro di raffronto fabbisogni individuati, obiettivi, risultati attesi, misure e sottomisure, operazioni scelte

(Tabella di sintesi)

Misur Fabbisogni Risultati attesi e/sott Obiettivi Operazioni individuati (indicatori) omisu re Creazione di Numero di 19.2.1.2 Informazioni – sensibilizzazione: Frammentazione Linguaggio comune incontri/attività 19.4 B visite didattiche “buone pratiche” territoriale informazione realizzate nel territorio locale e nazionale Conoscenza relativamente a Pagine web e azioni di Scarsa procedure bandi comunicazione 2.0 che - Sviluppo locale consapevolezza Condivisione hanno promosso le attività delle risorse e della strategia - Sinergia e gestione di progetti informative collettivi e partenariati visione strategica Condivisione Numero di operatori - Marchi di qualità Scarsa conoscenza e obiettivi, risultati socio- - Filiera corte economici/professionisti, condivisione dei attesi e metodologie - Reti museali e territoriali valori e dell’Unione di intervento amministratori partecipanti alle attività di Europea e degli - Benessere e qualità della vita informazione obiettivi dell’Europa Crescita della 2020 competenza della Animazione Numero di giovani comunità rurale seminari Esasperato coinvolti sportelli individualismo Crescita della tavoli capacità di lavorare forum Scarsa sensibilità ai in rete temi dell’inclusione sociale

Mancanza di attenzione ai temi della sostenibilità ambientale

Disabitudine al partenariato ed ai progetti collettivi

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Nuove povertà Educazione Sostegno all’agricoltura sociale espressa dagli all’invecchiamento Numero di servizi attivati (progetti singoli e azioni collettive anziani, delle attivo per la costruzione della rete) per famiglie e delle anziani e bambini persone Diffusione dei valori esempi: della ruralità Numero di utenti coinvolti - spazi del fare insieme (orti per tipologie di servizio e 19.2.6.4 sinergici, laboratori didattici, Conciliazione tempi Crescita di per età. arte terapia, attività di vita consapevolezza artigianali, etc.) quotidiana/lavoro dell’identità 19.2.7.4 territoriale Numero utenti per - attività di aggregazione sociale comune di provenienza Scarse opportunità Sostegno alle (film, terapie di gruppi, incontri con esperti) e di socializzazione di spazi e momenti famiglie per i servizi di socializzazione all’infanzia multiculturale

Sostegno alle - supporto socio-sanitario Marginalità politiche di genere culturale e sociale - servizi innovativi per la cura Offerta di servizi della persone da attivare nel Ridotto reddito complementari territorio o attraverso delle aziende all’istruzione software/App ecc. agricole scolastica e monofunzionali all’educazione - centri servizi innovativi di utilità

sociale (ludoteche, fattorie Fabbisogno di Potenziamento dei didattiche, etc.) servizi essenziali servizi per la per le fruizione del popolazioni rurali territorio - Mini club flessibili per ragazzi e bambini Fabbisogni non Crescita soddisfatti dell’azienda agricola - Attività sportive innovative dall’attuale modello tramite azioni di di società multifunzionalità - Laboratori didattici e ludico – artistici e creativi Copertura dell’”impensato

Aumento della coesione sociale, territoriale

19.2.7.5 Infrastrutture per la rete museale Copertura vuoti e Carenza della rete innovazione dei Numero di siti riqualificati Infrastrutture per aree natura, dei servizi turistici servizi e valorizzati itinerari tematici, eco-stazzi e

manufatti rurali Numero di progetti Carenza della Miglioramento della collettivi Orti Botanici visibilità dell’area fruibilità e dell’attrattività Numero di musei Segnaletica tematica/coordinata dell’area qualificati Carenza della Rete sentieristica e itinerari salute Creazione di filiere qualificazione dei Km di sentieri catalogati turistiche organizzate servizi turistici Numero di strutture Qualificazione della aderenti al marchio Carenza di rete museale innovazione nella Numero di vetrine rete turistica Aumento delle espositive attivate adesioni al Marchio 4E Carenza di Messa a sistema della coordinamento e rete sentieristica locale integrazione dell’offerta Coinvolgimento delle strutture agricole e Rischio di territoriali nelle rete estinzione turistica dell’artigianato

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artistico Sostegno ad attività innovative di gestione della rete turistica

Valorizzare ed integrare l’artigianato artistico e i prodotti tipici all’interno del sistema turistico, in particolare nel sistema museale Promozione del Infrastrutturazione 19.2.7.7 Aree mercatali e filiera corta paniere Terre di dei mercati Numero di filiere Comino, scarsa sostenute e qualificate Azione e promozione dei prodotti vendita tipici Numero di produttori Crescita della coinvolti Azioni di sensibilizzazione dei cultura della rete consumatori Ridotta vendita dei prodotti tipici Accrescere le Numero di Aree opportunità di mercatali e di filiera Ridotto costo di vendita dei prodotti corta attivate, ampliate vendita dei prodotti locali e valorizzate in azienda agricola Riduzione Numero di Progetti Scarsa visibilità del dell’inquinamento collettivi che producono territorio all’interno ambientale economie di scala ed all’esterno attraverso l’attivazione del Numero di aziende con KM0 prodotti certificati coinvolti

Sensibilizzazione Numero di GAS del consumatore intercettati

Numero di eventi di sensibilizzazione promossi

Numero di consumatori coinvolti nelle attività di sensibilizzazione

19.2.16 Filiere corte: Frammentazione Crescita delle Numero di filiere organizzazione GAS, Distretti di del territorio cultura della rete sostenute e qualificate Economia solidale costruzione delle filiere dell’olio e Scarsa Maggiore visibilità Numero di produttori del paniere (messa in rete della valorizzazione del ed attrattività coinvolti produzione, trasformazione, prodotto di qualità dell’area vendita, marketing, ricerca) Filiere territoriali : organizzazione Miglioramento della Numero cooperazioni trama (servizi agricoli, culturali, Fragilità del qualità dei prodotti con aree mercatali e di sociali, turistici, formativi ecc) consumatore filiera corta ampliate e della filiera da mettere in rete); rispetto alla grande Collegamento tra valorizzate organizzazione ordito ( momenti distribuzione e produzione, di informazione/formazione dei all’influenza delle trasformazione,. consumatori ) campagna Vendita, marketing, Numero di Progetti promozionali del ricerca e percorso di collettivi che producono settore miglioramento economie di scala agroindustriale qualitativo Numero di aziende e Difficoltà a Crescita della soggetti cooperanti perseguire obiettivi consapevolezza dei nelle filiera territoriali singolarmente consumatori e degli (turistica, agricole, utenti culturali, museali etc)

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6. Complementarietà e sinergia con altre politiche di sviluppo locale

Descrivere ognuna delle altre politiche di sviluppo locale presenti nell’area: strumento finanziario, obiettivi, realizzazioni, investimenti previsti (pubblici e privati), area di investimento. Descrivere la complementarietà e la sinergia con la strategia di sviluppo locale Leader

Sono state individuate le principali politiche di sviluppo locali in atto o in fase di avvio, complementari e sinergiche con quanto previsto dalla “Strategia Leader”. Si tratta principalmente della Strategia Aree interne, Patto dei Sindaci -“Terre di Comino Smart”, Competitività distretto edile FESR 2014-2020; Por FSE “Torno subito” e “Garanzia giovani”.

Strategia Aree interne Diciotto comuni soci del GAL sono classificati come "Aree Interne" così come previste e promosse dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS) del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e dal Ministero per la Coesione Territoriale ovvero aree caratterizzate da elementi di ruralità, policentrismo, potenziale attrattivo in tema di risorse ambientali e culturali, nonché da una “significativa distanza dai centri di offerta di servizi essenziali”.

Nella Regione Lazio le Aree Interne sono state recepite ed incluse nel documento di programmazione "Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020", approvato con Delibera di Consiglio Regionale n.2 del 2014, secondo la quale tali aree sono caratterizzate da elementi sociali, demografici ed economici che registrano una progressiva riduzione dell'offerta di beni pubblici e un deterioramento socio-demografico. La Strategia Aree Interne ha previsto una prima fase da attivare su "aree pilota" nelle quali sperimentare gli interventi.

Relativamente all’Area Interna Valle di Comino il Gal ha partecipato all’Audizione - focus group tenutosi ad Atina il 16.11.2014 in qualità di referente territoriale cui è seguita la stipula di un protocollo di intesa, sottoscritto il 24.11/2014, fra 18 Comuni individuati e che prevede anche ulteriori 4 Comuni che hanno dichiarato interesse ad entrare nelle opportunità della strategia. Con Delibera di Giunta Regionale n.466 del 09.09.2015, la Regione Lazio ha individuato quale Area prototipo l’Area della Valle del Comino.

Con Delibera CIPE 28.01.2016 sono stati stanziati 90 milioni di risorse per il triennio 2014-2016 da utilizzarsi in 23 aree pilota nazionali con un importo disponibile (legge di Stabilità) di circa 3.74 milioni per area. Sono inoltre stati previsti complessivamente 4 milioni per l’assistenza tecnica da utilizzarsi nelle 23 aree pilota.

Il 03.03.2016 il Sindaco di Atina, Comune referente d’area, ha trasmesso al Coordinatore del Comitato Tecnico Aree Interne del Nucleo di valutazione e analisi per la programmazione – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche di Coesione la “Bozza Strategia d’Area Valle di Comino”, che costituisce la base per poter poi definire il “Preliminare alla definizione della Strategia: priorità di intervento” dove dovranno essere

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sottoposte a verifica le idee dell’area per iniziare a tradurle da idee-guida in risultati attesi, azioni e tempi per conseguirli. Il Referente d’Area e la Regione Lazio, insieme al progettista incaricato dal Comitato, avvieranno poi il lavoro di elaborazione di tale documento al fini di poter rispettare i tempi previsti dalla Delibera CIPE per la sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro.

La bozza della strategia del 03.03.2016 è stata trasmessa a maggio 2016 al Gal ed è costituita da un documento composto da n. 5 pagine e n. 4 allegati (prestazioni erogate Poliambulatorio di Atina, piano dimensionamento scolastico, iscrizioni alunni Omnicomprensivo di Alvito e Istituto Comprensivo di Atina). Tale documento descrive (pag. 1, punto A) il territorio interessato e mappa di riferimento, (pag. 1, punto B) i principali problemi/ostacoli alla vita nell’area, (pag. 2, punto C) i risultati attesi relativi a salute, istruzione, trasporti, digital divide, lavoro e impresa, (pag. 3, punto D) possibili azioni per raggiungere i risultati attesi, (pag. 4, punto E) la ricomposizione/narrazione dei principali risultati attesi e azioni di una idea giuda che indichi la “via di fuga” dell’area dalla sua attuale situazione verso un nuovo scenario futuro; (pag. 5, punto F) i protagonisti cui seguono n. 4 allegati.

Nel mese di aprile 2016 il Gal ha partecipato ad alcuni incontri del Gruppo di Lavoro Aree Interne sia presso il Comune di Alvito sia presso il Comune di Atina (14 e 15 aprile) oltre che ad un incontro presso la Regione Lazio. Successivamente il Comune di Atina ha inoltrato al Gal le schede di sintesi dell’attività di scouting effettuata il 14 -15 -27 e 28 aprile 2016 nonché della missione del 22.04.16. Oltre al Gal, gli attori territoriali ascoltati sono stati gli Enti Pubblici (Amministrazioni Comunali di S. Elia Fiumerapido, Settefrati, Villa Latina, Belmonte Castello, la XIV Comunità Montana Valle di Comino) le associazioni culturali e sportive (Festival delle Storie, Atina Jazz, Pastorizia in Festival, l’Associazione Ippica Atina, l’Associazione Atelier Appennini, l’Associazione Sportiva Atina Trail Running, Collegium il Aritis di S. Elia Fiumerapido), i musei (Museo Archeologico di Atina, il Museo della Memoria di Colle S. Magno, il Museo Geologico San Donato V.C) le istituzioni scolastiche (l’Istituto comprensivo di Atina), alcune imprese del mondo rurale (Casa Editrice Psiche e Aurora, laboratorio erboristico Caira, Vitti, Adamo D’Agostino) e il Centro Alzheimer di Atina.

Le principali criticità riscontare nella “bozza della strategia d’Area interna Valle di Comino” (03.03.2016) sono:

Salute umero di prestazioni erogate più basso rispetto alla media nazionale Prestazioni specialistiche erogate scarsamente indirizzate agli effettivi bisogni della popolazione Elevati tempi di attesa tra la chiamata e l’arrivo dei mezzi di soccorso

Istruzione Assenza di competenze chiave degli allievi

Trasporti Carenza organizzativa dell’offerta di mobilità all’interno dell’area Mezzi di TPL non adeguati alla tipologia di strade di collegamento tra i Comuni dell’Area Scarsa accessibilità dall’esterno ai Comuni dell’Area Necessità di manutenzione del manto stradale

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Digital divided Assenza di una rete a banda larga fruibile da cittadini e turisti

Possibilità di lavoro e impresa Decrescita dello stock totale di imprese, particolarmente giovanile, a fronte della presenza di imprese straniere Basso tasso di ricettività turistica Scarsa valorizzazione delle filiere produttive presenti nell’area e particolarmente dell’agroalimentare

A partire dall’analisi dei fabbisogni rilevati dal GAL (statistiche correnti, banca dati Gal, attività di animazione e ascolto attivata sistematicamente da diversi anni) emergono come risultati attesi la necessità della qualificazione dei servizi erogati alle popolazioni rurali: sia quelli formativi sia quelli informativi e di crescita di competenze, l’erogazione continuativa di servizi culturali (cinema, teatro, musica, letteratura ecc.) l’erogazione di servizi assistenziali per le consistenti fasce di aumento delle vecchie e nuove povertà, l’erogazione di servizi socio sanitari in grado di contenere l’inadeguatezza sia dell’emergenza sanitaria sia delle opportunità di prevenzione e cura. Unanime la richiesta di opportunità di mobilità più sostenibile (con le istituzioni che intendono rinegoziare orari e modalità di gestione di poli di trasporto delle ferrovie al fine di rendere appetibili queste aree per nuova residenzialità e nuove opportunità di car sharing, pulmini elettrici a chiamata per raggiungere il nodo ferroviario di Cassino, APP e centri servizi per le prenotazioni come pure centri servizi dei beni comuni finalizzati allo scambio, al riciclo e al riuso di beni e servizi). La difficoltà dell’accesso alla banda larga è maggiore nei comuni più montani ma genericamente tutta l’area necessita di potenziamento e ciò gioverebbe anche in termini di telelavoro e, in ultima istanza, di miglioramento alla mobilità e riduzione di CO2.

A partire dalle priorità strategiche del PSL, e nella consapevolezza che le stesse sono in parte condivise anche con la “STRATEGIA AREE INTERNE”, il Piano di Sviluppo Locale definisce un ordine gerarchico dei fabbisogni e assume ambiti tematici coerenti (accesso ai servizi pubblici essenziali, turismo sostenibile, sviluppo e innovazione delle filiere) che possano sostenere solo alcune opportunità quali crescita delle competenze della comunità rurale, servizi ricreativi, culturali e didattici per il sistema museale diffuso di cui indirettamente potrà agevolarsi il sistema scolastico, sostegno ai servizi innovati per le persone, bambini e anziani, nel settore culturale, ricreativo e sportivo di cui si agevolerà il segmento socio-sanitario, filiere produttive agroalimentari e turistiche per sostenere opportunità lavorative prendendo atto che la Strategia Aree Interne, con il sostegno ai servizi essenziali per “scuola e formazione”, “salute” e “trasporti” potrà individuare progetti di sistema centrati su tali tematiche.

Relativamente al “digital divide” si potrà far ricorso alle azioni dirette che la Regione Lazio attiverà con la Misura 7.30 (Banda Larga) del PSR Lazio 2014-2020.

Patto dei Sindaci -“Terre di Comino Smart”, Le Amministrazioni socie del Gal, fra le quali sono incluse quelle “Area Interna Valle di Comino”, si sono costituite in “Rete dei Comuni Terre di Comino Smart Land,” con capofila il Comune di Ripi per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla COOP 21 di Parigi di riduzione delle emissioni di carbonio di almeno il 40% entro il 2030, attraverso una migliore efficienza energetica e un maggiore impiego di fonti di energia rinnovabili.

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Il Gal ha avviato un percorso di sensibilizzazione sul “Patto dei Sindaci – Covenant of Mayors” facendosi promotore, presso gli enti locali, dell’adesione al Patto, movimento europeo che coinvolge autorità locali e regionali per aumentare l’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili dotandosi di Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES). I Consigli Comunali dei Comuni hanno deliberato di affidare al GAL il compito di facilitazione e supporto al Patto dei Sindaci che, in collaborazione con la Camera di Commercio di Frosinone, svolgerà anche le azioni di sensibilizzazione, comunicazione e animazione nei Forum con le imprese del territorio interessate alle attività del Patto.

Nella consapevolezza che il cambiamento climatico in corso è una delle principali sfide globali del nostro tempo ed esige un’azione immediata con la cooperazione tra autorità locali, regionali e nazionali di tutto il mondo, la Priorità 5 del PSR Lazio “Clima – Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio ad una economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale” esclusa dalle operazioni attivabili con la Misura 19 viene nel territorio del Gal soddisfatta dal percorso “Patto dei Sindaci” al punto che la strategia LEADER del PSL e quella delle “Aree Interne Valle di Comino” in merito a tale priorità saranno sinergiche con quanto sarà attivato con il Patto dei Sindaci “Terre di Comino, comunità intelligente” come una grade opportunità per intraprendere la strada della sostenibilità europea. Il patto consentirà nel 2017 che le amministrazioni comunali si dotino di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES).

La Rete dei Comuni “Terre di Comino Smart Land” non predisporrà PAES singoli ma PAES collettivi per l’intera comunità (Smart Community) con la possibilità di accesso a finanziamenti diretti con la Banca Centrale Europea e tramite programmi europei 2014-2020; anche attraverso il FEASR (sottomisura 7.2.2) sarà possibile agli Enti Pubblici accedere ai bandi della Regione Lazio per realizzare di interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici.

A maggio 2016 il Gal ha attivato anche una azione promozionale per diffondere il bando della Regione Lazio Torno Subito (mediante sito www.galverla.eu e APP GalVerla) finalizzato a sostenere giovani tra i 18 e i 35 anni in un percorso di formazione e qualificazione. IL Gal ha condiviso con gli amministratori di sollecitare i giovani ad utilizzare questo strumento proprio sulle tematiche della “Progettazione europea” e del “Processo del Covenant of Mayor e dello sviluppo della politica energetica del territorio” finalizzata alla redazione del PAES (Baseline vettori e settori energetici, censimento consumi edifici pubblici, mobilità, fonti luminose e stesura del Template).

Nell’ambito del bando POR FSE Lazio 2014-2020 “Torno Subito 2016”, il GAL Versante Laziale intende dare assistenza gratuita ai giovani che hanno le caratteristiche previste dal bando sia ai fini della presentazione della proposta progettuale alla Regione Lazio, sia relativamente alla ricerca ed alla individuazione di Enti pubblici e privati per attuare la FASE 1 e per la FASE 2 (tirocini curriculari per reimpiego delle competenze nel territorio dei Comuni Soci del GAL) per per la raccolta dati finalizzata alla redazione del PAES,

Con i fondi POR FESR Lazio 2014 – 2020 (DGR 395 del 28 luglio 2015 ss.mm. ii. – Azione 3.3.1 sub-azione–"Riposizionamento competitivo di sistemi e filiere produttive"–Asse prioritario 3 – Competitività) il Gal ha sostenuto la presentazione della proposta denominata "DOMuS" Distretto di Orientamento Multisettoriale e Sostenibile, il cui obiettivo è la creazione di un Distretto dell’Edilizia di qualità in Provincia di Frosinone che coinvolga imprese e mondo della

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ricerca, che sviluppi innovazione e capacità di cooperazione. Tale proposta è stata preselezionata con Determinazione 11 aprile 2016, n. G03561 .

I Soggetti Proponenti di Domus, oltre al Gal, sono stati: il Consiglio Nazionale delle Ricerche con CNR-IASI (sistemi informatici), CNR-ICVBC (restauro) e CoIRICH (ricerca sui materiali), il Settore edile di ANCE di Frosinone, la CNA, la Camera di Commercio di Frosinone, 82 imprese edili, la Saint Gobain Weber, oltre ad Enti di Formazione e società di consulenza. Le attività previste dal progetto sono inerenti la consulenza aziendale e organizzativa, azioni di formazione (manageriale, tecnica, tecnologica e di prodotto), il sostegno alla redazione e gestione dei rete; la creazione di una piattaforma informatica per l’ingegnerizzazione del distretto e delle reti nonché l’elaborazione di piani di ricerca industriale avanzata che promuovano l’innovazione.

7. Scheda tecnica di ogni operazione che sarà attivata nell’ambito della sottomisura 19.2

Descrizione generale, compresa la logica di intervento, il contributo alla strategia di sviluppolocaleelagiustificazionedelvaloreaggiuntonelcasosiaunaoperazionegià attivata dalla Regione

MISURA 19.2 - 1.2 Trasferimento delle conoscenze e azioni di informazione

Sottomisura 19.2. 1.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”

Descrizione generale, contributo alla strategia e valore aggiunto

L’operazione è finalizzata alla acquisizione di competenze, attività dimostrative e azioni di informazione al fine di sensibilizzare gli addetti del territorio rurale (settore agricolo, agroalimentare e forestale, gli operatori economici, culturali e sociali, gli amministratori pubblici, i tecnici pubblici e privati), in merito alle tematiche inerenti il sistema turistico Terre di Comino - Marchio delle 4E, il Paniere delle produzioni agroalimentari di qualità (denominazioni di origine, Bio, presidi, agricoltura biodinamica ..), le opportunità di costruzione e gestione di progetti collettivi, il funzionamento di partenariati e l’utilizzo di nuovi strumenti di governance.

Nell’ambito di questa sottomisura è previsto il sostegno ad azioni di trasferimento di conoscenze ed acquisizione di competenze con investimenti da attuarsi attraverso focus specifici (turismo rurale accogliente e produzioni tipiche locali, qualità del cibo e gli effetti sul benessere, produzioni biologiche e biodinamiche, marchio di qualità delle 4 E – ecocompatibilià, eticità, efficacia ed efficienza, miglioramento della gestione progettuale, vantaggi dell’associazionismo) per seminari, incontri, workshop, viaggi studi, coaching ecc. Gli interventi che saranno attivati con tale sottomisura si ritengono strategici per la costruzione del “sistema territorio” nel quale gli attori siano consapevoli della direzione intrapresa come territorio sostenibile, cooperante, etico, accogliente, integrato ecc.. Le attività informative prevedono anche la diffusione delle

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conoscenze e il trasferimento di “buone pratiche” realizzate nei diversi settori nei comuni soci del Gal oltre che esperienze esterne. La sottomisura risponde ai fabbisogni individuati di crescita di competenze e di capacità di cooperare, sia mediante i dati statistici correnti sia quelli ottenuti dalle “statistiche informali” come le attività di sportello attivo presso il Gal sia nei numerosi forum e tavoli di lavoro effettuati nonché nelle attività di ascolto e confronto diretto con amministratori e stakeholders. Il valore aggiunto dell’attivazione della sottomisura in ambito Gal Verla è connessa alla reale opportunità di coinvolgere in modo capillare un grande numero di attori “fidelizzati” nelle tre programmazioni Leader concluse, sia nella capacità del Gal di essersi guadagnato sul campo l’essere allo stesso tempo “soggetto autorevole” e “soggetto di prossimità”.

Tipo di intervento

Attività dimostrative, informative e di sensibilizzazione, seminari e sessioni pratiche, visite didattiche, incontri finalizzati alla conoscenza e al trasferimento di buone pratiche

. per tecnici e amministratori degli Enti pubblici come ad esempio:  Attività di sensibilizzazione dei tecnici e amministratori degli Enti pubblici  costruzione e gestione di partenariati misti pubblico-privati;  utilizzo nuovi strumenti di governace, progettazione europea e gestione informatica progetti a SIAN,  gestione amministrativa di progetti collettivi attraverso incontri informativi periodici con esperti e conoscenza delle "buone pratiche territoriali e extraterritoriali”.

. per Professionisti Privati (agronomi, architetti, geometri, ingegneri, informatici ecc.)  per conoscenza delle modalità di gestione dei progetti a SIAN (domande di aiuto, e pagamento, fascicoli aziendali, istruttorie ecc.),  per la gestione di progetti collettivi e integrati e dei partenariati,  per opportunità del PSL e del PSR,  per funzionamento del Marchio di qualità delle 4E e relativi indicatori.

La dimostrazione che tale attività di sensibilizzazione sia effettivamente rispondente ai fabbisogni espressi dai tecnici e dagli amministratori dei Comuni soci è emersa dai numerosi Forum, tavoli di lavoro e sportello attivati da ottobre 2015 a maggio 2016 (13 forum 2015, 33 Forum e tavoli nel 2016, 65 giornate di Sportello attivate 2016) nonché dal numero delle richieste di iscrizioni pervenute al GAL nell’anno 2014 per una azione informativa analoga proposta per massimo 30 utenti e non realizzata per problematiche burocratiche (n. 28 i Comuni soci del GAL 2007/2013; n. 23 i Comuni aderenti al progetto informativo; n. 28 Tecnici che hanno effettuato la richiesta di partecipazione fra RUP e Sindaci);

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. Sensibilizzazione e animazione per gli attori dello sviluppo locale  per la costruzione del Sistema turistico e museale "Terre di Comino"  per la costruzione del sistema agroalimentare connesso al percorso di qualificazione del marchio 4E (strutture del turismo rurale, della ricettività e ristorazione, dei servizi al turismo, aziende agricole e agroalimentari ecc.) con incontri informativi periodici e conoscenza delle buone pratiche territoriali e extraterritoriali.

La dimostrazione che tale attività di sensibilizzazione sia effettivamente rispondente ai fabbisogni espressi dagli operatori turistici e museali del mondo rurale si evince dalle numerose idee progetto raccolte nei tavoli di lavoro – forum, attività di sportello e dal numero delle richieste di iscrizioni pervenute al GAL nell’anno 2014 per una azione informativa analoga proposta per massimo 30 utenti e non realizzata ma che ha prodotto per i 28 Comuni soci del GAL 2007/2013 un totale di 71 richieste.

Tipo di sostegno Contributo in conto capitale.

Beneficiari Soggetti pubblici o privati, accreditati dalla Regione Lazio come fornitori in agricoltura, nel settore forestale e agroalimentare. I beneficiari saranno selezionati dal GAL attraverso procedure ad evidenza pubblica nel rispetto della legislazione Comunitaria e Nazionale in materia di concorrenza.

Destinatari Addetti al settore agricolo, agroalimentare e forestale, operatori economici e culturali, amministratori pubblici, professionisti, tecnici pubblici e privati, persone fisiche residenti, imprese con sede legale-operativa nel territorio dei Comuni soci del GAL.

Costi ammissibili Le spese verranno rimborsate sulla base dell’articolo 67, comma 1 lettera b) e d) del Regolamento (UE) n.1303/2013. Ove non sia possibile, l’utilizzo del costo standard, le spese sostenute saranno rimborsate secondo quanto stabilito comma a) del sopra citato articolo “rimborso dei costi ammissibili effettivamente sostenuti e pagati unitamente, se del caso, a contributi in natura ammortamenti”.

In questo ambito sono ammissibili al cofinanziamento del FEASR le seguenti categorie di spesa:  Attività di aggiornamento e qualificazione (docenza/consulenza esperti, tutoraggio e personale non docente impegnato nel progetto formativo)

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 affitto dei siti in cui si svolge l’attività dimostrativa o informativa;  noleggio di attrezzature;  acquisto di materiale didattico;  produzione di supporti didattici ed informativi (pubblicazioni, siti internet, audiovisivi, pagine web, newsletter);  realizzazione di campagne informative attraverso mass media, newsletter, bollettini, schede informative, pubblicazioni specialistiche, audiovisivi;  costi connessi a visite didattiche tra cui il noleggio di mezzi di trasporto collettivo;  spese generali, attività di progettazione, coordinamento e realizzazione delle iniziative formative – informativi.

I materiali di supporto e le azioni di informazione non possono contenere riferimenti a marchi aziendali, produttori o promuovere prodotti specifici. Gli interventi possono essere attivati, in funzione sinergica, nell’ambito della progettazione integrata e di progetti finalizzati allo sviluppo della cooperazione di cui alla misura 16.

Condizioni di ammissibilità. Presentazione del progetto informativo e delle attività di diffusione e trasferimento delle conoscenze e acquisizioni di competenze. Le attività informative e di sensibilizzazione devono essere coerenti con le attività che saranno presentate nell’ambito della progettazione collettiva ed integrata, dei progetti di cooperazione, e dei progetti del PSL ed essere attivate nei territori dei comuni soci del Gal ad esclusione per le visite didattiche.

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Criteri di selezione Quantificazione dei criteri (max 100) e definizione punteggio minimo

COLLEGAMENTO CON LA STRATEGIA TIPOLOGIA DI PRINCIPIO CODICE CRITERI

PRIORITA'

MASSIMO PRIORITA'

DI CRITERI DI FABBISOGNI DI FABBISOGNI DI

PER GRUPPI PER

PUNTEGGIO PUNTEGGIO PUNTEGGIO

TIPOLOGIA DI MASSIMO PER PER CRITERIO PER INTERVENTO DI INTERVENTO DI RILEVANZA SECONDARI Beneficiari che nella fase di costruzione del progetto di informazione e Cooperazione con dimostrazione e nella sua realizzazione attivano forme di collaborazione e i gruppi operativi 19.2 1.2 01 interscambio con i gruppi operativi dei PEI 10 10 F.40 F.40

dei PEI

E 30 Progetti che 19.2 1.2 02 Comuni coinvolti dalle attività informative da 10 a 20 16 F.40 F.40 prevedono una PRIORITA' 20

HE AZIONI HE DI ricaduta sul Comuni coinvolti dalle attività' informative oltre 20 INFORMAZION

CARATTERISTIC 19.2 1.2 03 20 F.40 F.40 territorio Staff formativo costituito da tutti i docenti e codocenti in possesso di 19.2 1.2 04 titolo di studio Laurea in discipline inerenti l'azione di informazione e 30 F.40 F.40 con comprovata specifica esperienza media ultradecennale Qualificazione, competenze e cv Staff formativo costituito da tutti i docenti e codocenti in possesso di 30 30 del personale 19.2 1.2 05 titolo di studio Laurea in discipline inerenti l'azione di informazione e 16 F.40 F.40

ALLE ALLE utilizzato con comprovata specifica esperienza media almeno quinquennale FORMAZIONE DELL'ENTE DI Staff formativo costituito da tutti i docenti e codocenti in possesso di

CARATTERISTICHE titolo di studio Laurea in discipline inerenti l'azione di informazione e PRIORITA'RELATIVE 19.2 1.2 06 8 F.40 F.40 con comprovata specifica esperienza Beneficiari che nella fase di costruzione del progetto di informazione e dimostrazione e nella sua realizzazione attivano forme di collaborazione e 19.2 1.2 07 20 F.40 F.40 interscambio con partenariati o reti o associazioni operanti nel tema Approccio dell'evento oltre 3 20 20 collettivo Beneficiari che nella fase di costruzione del progetto di informazione e dimostrazione e nella sua realizzazione attivano forme di collaborazione e

APPROCCIO 19.2 1.2 08 10 F.40 F.40 COLLETTIVO interscambio con partenariati o reti o associazioni operanti nel tema dell'evento da 2 a 3 Sistemi di informazione e diffusione carta stampata, radio televisivi, web, Mezzi di 19.2 1.2 09 20 F.40 F.40 manifesti e social network 20

E E promozione 20 DI DI

TÀ TÀ Sistemi di informazione e diffusione carta stampata, radio televisivi

MEZZI ZIONE INFOR

ATTIVI dell'evento PROMO

MATIVE 19.2 1.2 10 10 F.40 F.40

PUNTEGGIO MASSIMO OTTENIBILE 100 PUNTI

PUNTEGGIO MINIMO OTTENIBILE 60 PUNTI

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Importi e aliquote di sostegno Sono concessi aiuti in conto capitale pari al 100% delle spese sostenute.

Rischio/rischi inerenti all'attuazione delle misure Tenendo conto anche dell'esperienza maturata nel corso dei precedenti periodi di programmazione e dell’attuazione di tre precedenti PSL, ai fini della riduzione e del contenimento del tasso di errore, sono stati individuati rischi e rispettive azioni di mitigazione.

L’attuazione dell’intervento, presenta i seguenti rischi e criticità:

CP 10 Debolezza nella verifica della ragionevolezza dei costi/condizioni di ammissibilità. Verifica della congruità dei costi ammessi Applicazione delle norme su gli appalti pubblici e sulle procedure di gara. CP 11 Carenze in materia di controlli del rispetto delle norme sugli appalti pubblici o delle procedure di gara. CP 6 Gli impegni sono difficili da attuare e verificare. Svolgimento dell’attività di informazione non coerente con quanto indicato nel progetto.

Misure di attenuazione Al fine di ridurre i rischi derivanti dall’attuazione dell’intervento si prevede, anche in coerenza con il Piano di azione nazionale relativo alla Programmazione FEASR 2007-2013, di porre in essere le seguenti misure di attenuazione: a) Azioni di mitigazione connesse ai controlli nazionali e agli Audit comunitari: Debolezza nella verifica della ragionevolezza dei costi/condizioni di CP 10 ammissibilità. Verifica della congruità dei costi ammessi Migliorare il controllo interno e le procedure di coordinamento mediante le seguenti azioni: Predisposte linee guida e definizione di costi standard utilizzati APC 7 dalle commissioni istruttorie. Sessioni formative ed informative sul tema e sui nuovi strumenti adottati. Applicazione delle norme su gli appalti pubblici e sulle procedure di gara. CP 11 Carenze in materia di controlli del rispetto delle norme sugli appalti pubblici o delle procedure di gara. Migliorare il controllo interno e le procedure di coordinamento mediante le seguenti azioni: Predisposte linee guida e definizione di costi standard utilizzati APC 7 dalle commissioni istruttorie. Sessioni formative ed informative sul tema e sui nuovi strumenti adottati.

Preventiva formazione o azione di tutoraggio per i soggetti beneficiari Gli impegni sono difficili da attuare e verificare. Svolgimento dell’attività di CP 6 informazione non coerente con quanto indicato nel progetto.

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Migliorare il controllo interno e le procedure di coordinamento mediante le seguenti azioni: Predisposte linee guida e definizione di costi standard utilizzati APC 7 dalle commissioni istruttorie. Sessioni formative ed informative sul tema e sui nuovi strumenti adottati. . b) Azioni di mitigazione relativi ai rischi e criticità potenziali della presente Misura non presenti.

Indicatori comuni 19.2 1.2

Tipo di indicatore Indicatore Obiettivo Numero di operatori socio-economici/professionisti, 40 Prodotto amministratori partecipanti alle attività di informazione Numero di incontri/attività informazione realizzate 120 Numero di partecipanti che hanno partecipato almeno 28 all’70% delle attività realizzate Risultato Pagine web che hanno promosso le attività informative 10 Condivisione con i social che hanno promosso le attività 1.000 informative 70% dei Le informazioni /comunicazioni effettuate sono servite per questionari migliorare e/o aggiornare la conoscenza somministrati con del FEASR, del Marchio di qualità delle 4E, dei sistemi gradimento turistici e agroalimentari locali elevato 70% dei L’evento/incontro/seminario è stato uno strumento utile per questionari Impatto informare/sensibilizzare sulle politiche regionali/europee, sui somministrati con bandi e loro applicazione, sugli indicatori da raggiungere gradimento elevato 70% dei questionari L’Evento/incontro/seminario ha soddisfatto le aspettative di somministrati con conoscenza delle politiche e delle azioni presentate gradimento elevato

SOTTOMISURA 19.2. 6.4.1 “Diversificazione delle attività agricole”

Descrizione generale, contributo alla strategia e valore aggiunto

L’agricoltura sociale raccoglie un insieme di storie ed esperienze, dove l’attività agricola coniuga la sua attività produttiva con lo svolgimento di una funzione sociale; un’agricoltura etica e socialmente responsabile, uno strumento che offre opportunità di terapia, riabilitazione, integrazione lavorativa e anche di semplice benessere per persone svantaggiate e con bassa capacità contrattuale. In Italia le pratiche di agricoltura sociale sono numerose e sembrano in costante aumento; una stima ragionevole, colloca l’Italia ai primi posti dello scenario europeo con un numero che supera i 1.000 progetti attivi (dati rete rurale). Nel territorio della Regione Lazio risultano 37 esperienze

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attive di agricoltura sociale di cui 4 gestite da aziende agricole, 19 da cooperative sociali, 6 da associazioni, 9 da istituti penitenziari e 3 da altre formule (dati Arsial 2011). L’operazione ha l’obiettivo di sostenere l’agricoltura sociale individuando quali beneficiari le numerose strutture agrituristiche esistenti o abilitate all’esercizio e favorire la diversificazione in forme come la fattoria didattica, turismo equestre ed ippoterapia.

Infatti nel territorio dei 33 Comuni soci del Gal insistono 80 agriturismi in attività (dati Provincia di Frosinone, aggiornati al 29.02.2016 www.provinciafr.it/sxshowcontent molti dei quali hanno usufruito di contributi del PSR Lazio e/o della strategia Leader delle programmazioni precedenti. Si passa da Comuni come Arpino con ben 8 agriturismi attivi a Veroli con 6, Alvito con 5 e Atina e San Donato V. C. con 4 strutture attive. La maggior parte dei comuni soci del Gal presentano da 1 a due strutture attive. L’operazione ha l’obiettivo di sostenere investimenti di diversificazione dei redditi delle aziende agricole attraverso la qualificazione e di diversificazione delle attività agrituristiche nell’ambito della fornitura di servizi sociali quali assistenza all’infanzia e agli anziani, assistenza sanitaria, assistenza per le persone disabili, bambini. Ai fine delle possibili erogazione dei servizi all’infanzia, nel territorio dei 32 Comuni soci i bambini (fra zero e 10 anni) sono pari a 11.437 (8,6% della popolazione) mentre gli anziani ultra settantenni sono 29.896 abitanti e costituiscono il 15,7% della popolazione. Ai fini delle attività per anziani si può fare riferimento all’esigenza di cura di qualità in ambito rurale nel quale è anche possibile svolgere attività all’aria aperta sia per la popolazione residente sia per quella potenziale proveniente da città prossime (Cassino-Frosinone) piuttosto che le aree metropolitane di Roma e Napoli che distano poco più di 100 chilometri e sono facilmente raggiungibili dagli assi viari autostradali e a scorrimento veloce.

L’obietto della sottomisura è anche quello di creare uno scambio fra le esperienze degli anziani “custodi di identità” (antichi mestieri, arti e professioni, conoscenza di biodiversità agricola e di metodi di coltivazione e trasformazione tradizionali) le aziende agrituristiche, gli ospiti e i bambini.

Il valore aggiunto della sottomisura nell’ambito della 19.2 è connesso sia all’individuazione puntale dei reali fabbisogni territoriali che intreccia statistiche correnti e open data Lazio con fonti “alternative” quali forum, tavoli di lavoro e sportello Gal) sia la direzione della strategia individuata che propone fortemente progetti collettivi e filiere organizzate incentivando all’associazionismo attraverso i criteri di selezione.

Gli obiettivi che si intendono perseguire con la presente sottomisura sono rafforzati dall’attivazione nel PSL della sottomisura 19.2. 16.9 che prevede il sostegno ai progetti di cooperazione promossi e realizzati da partenariati tra soggetti pubblici e privati, nei quali il primo assume la funzione di capofila, riguardanti l’agricoltura sociale.

Tipo di intervento

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Realizzazione, presso strutture agrituristiche esistenti, di progetti di agricoltura sociale:  Offerta di attività di co-terapia, in collaborazione con i servizi socio-sanitari, per persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico-fisico, anziani, ecc.);  Offerta di servizi alla popolazione: per bambini (agri-nidi, attività ricreative, campi scuola, centri estivi, ecc.), per anziani (attività per i tempo libero, orto sociale, fornitura di pasti, assistenza, ecc.).  Offerta di servizi per l’educazione e la didattica: per attività di fattoria didattica, turismo equestre e ippoterapia, passeggiate ippiche, percorsi pedonali, percorsi didattico- naturalistici, creazione di piccole aree attrezzate per lo svolgimento di attività turistiche, sportive, naturalistiche in ambito rurale.

Tipo di sostegno Contributo in conto capitale

Beneficiari Agricoltore attivo così come stabilito dall’art. 9 del Regolamento (UE) n. 1307/2013 iscritto all’albo regionale delle imprese agrituristiche.

Costi ammissibili Sulla base dell'articolo 65 del Reg. 1303/2013, sono ammissibili le spese limitatamente ai tipi di intervento attivati nella presente sottomisura per : - interventi di recupero del patrimonio edilizio rurale esistente per la qualificazione delle attività agrituristiche con il fine principale della tutela del paesaggio - ristrutturazione e l’ammodernamento di beni immobili già esistenti diversi dall’abitazione principale, necessari alle attività extra-agricole; - costruzione e/o predisposizione di aree attrezzate per le attività di diversificazione; - acquisto o leasing di nuovi macchinari, attrezzature e dotazioni necessari all’attività; - spese generali; spese immateriali quali: acquisizione/sviluppo programmi informatici, acquisizione di brevetti/licenze, diritti d’autore.

Condizioni di ammissibilità L’operazione si applica nei Comuni soci del Gal. L’azienda agricola, oggetto di aiuto, deve, al momento della presentazione della domanda di sostegno, avere una dimensione economica minima, come ricavabile dalle produzioni standard totale espressa in euro, non inferiore a 15.000,00 Euro (classe V – Reg. (UE) n. 1242/2008), ridotto a 10.000,00 nel caso di aziende agricole collocate in area D.

Criteri di selezione E’ attribuita una priorità assoluta agli Imprenditori Agricoli Professionali ai sensi del D.lgs. 99/2004 e ss. mm. e ii.

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Criteri di selezione 19.2 6.4

COLLEGAMENTO CON LA STRATEGIA PUNTEGGIO PUNTEGGIO PUNTEGGIO MASSIMO PER FABBISOGNI TIPOLOGIA DI PRIORITA' PRINCIPIO CODICE CRITERI PER MASSIMO PER TIPOLOGIA DI DI CRITERIO CRITERIO PRIORITA' INTERVENTO FABBISOGNI DI DI INTERVENTI RILEVANZA SECONDARI

Imprenditore agricolo Imprenditore agricolo professionale ai sensi

19.2 6.4.1. 01 51 51 51 F40 F40 TA'

UTA professionale IAP o cd del D.lgs. 99/2004 e ss,mm, e ii

ASSOL PRIORI

F40 F40 Azienda ricadente in aree D secondo la

A' Localizzazione zone D 19.2 6.4.1. 02 15 15 15

classificazione regionale

RIALI PRIORIT TERRITO F40 F40 Imprese con una dimensione economica Dimensione economica espressa in termini di Produzione standard 10 10 10 F40 F40

HE dell'impresa ricadente in classe VI (da 25.000 a 50.000

PRIO

RITA' OMIC ECON euro)

19.2 6.4.1. 03

A'

Aziende che aderiscono a sistemi di qualità

A A 9 9 9 F40 F40

Investimenti in aziende che riconosciuta (biologico, IGP, DOP, ecc.) ARIO

VI DEL aderiscono a sistemi di

BENEFICI

RELATIVA

PRIORIT SOGGETTI

REQUISITI qualità riconosciuta

DI DI

Agricoltori con età compresa tra 18 e 40 Giovani agricoltori 5 5 5 F40 F40

anni (non compiuti)

RELATIVAA TIPOLOGIE INTERVENTO E OBIETTIVI A TRASVERSALI DELLO SVILUPPO RURALE PRIORITA' 19.2 6.4.1. 04

Investimenti ispirati a Investi aziende aderenti al marchio di criteri di sostenibilità 10 10 10 F40 F40 qualità 4E

LUPPO LUPPO energetica e ambientale

PRIORITA' RELATIVEA TIPOLOGIE DI INTERVENT A E O OBIETTIVI TRASVERSAL IDELLO SVI RURALE

PUNTEGGIO MASSIMO OTTENIBILE 100 punti

60 punti (da ottenere sommando almeno n.2 criteri di PUNTEGGIO MINIMO OTTENIBILE selezione)

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Importi e aliquote di sostegno L’intensità dell’aliquota di sostegno è del 40%, tranne nei seguenti casi che è pari al 60%:  investimenti effettuati da giovani agricoltori che si sono insediati (anche senza aver percepito il premio) nei cinque anni precedenti la domanda di sostegno e, non avere, alla data dell’avvenuto insediamento, un'età superiore ai 40 anni;  investimenti effettuati da imprenditori agricoli che hanno partecipato ai Gruppi Operativi del PEI;  investimenti effettuati in zone montane di cui alla lettera a) del paragrafo 1 dell’articolo 32 del Reg. 1305/2013;  investimenti collegati ad operazioni di cui agli art. 28 e 29 del Reg. 1305/2013 ovvero agli agricoltori che hanno assoggettato la propria azienda al metodo di produzione biologica e che hanno aderito alla misura 11 (art. 29) del programma o agli agricoltori attivi che hanno aderito alla misura 10 (art.28) che realizzano investimenti strettamente connessi all’impegno agroclimatico-ambientale assunto.

Il sostegno è concesso in regime de minimis e si applicano le condizioni previste dal Reg. UE n.1407/2013. L’importo complessivo degli aiuti massimo è € 100.000,00 e dovrà comunque rispettare il “de minimis” concessi al beneficiario che non potrà superare i 200.000,00 euro nell’arco di tre esercizi finanziari sulla presente misura.

Rischi inerenti all'attuazione delle misure Tenendo conto anche dell'esperienza maturata nel corso dei precedenti periodi di programmazione e dell’attuazione di tre precedenti PSL, ai fini della riduzione e del contenimento del tasso di errore, sono stati individuati rischi e rispettive azioni di mitigazione.

L’attuazione dell’intervento, presenta i seguenti rischi e criticità: rischi emersi nell’ambito di controlli relativi a misure analoghe della precedente programmazione 2007/2013

CP 8 incompleta o difforme realizzazione del piano aziendale e mancato rispetto degli impegni CP 10 rischi connessi alla verifica della ragionevolezza dei costi CP 15 errori nella compilazione delle domande di pagamento anche con inserimento di costi non ammissibili.

Misure di attenuazione Al fine di ridurre i rischi derivanti dall’attuazione dell’intervento si prevede, anche in coerenza con il Piano di azione nazionale relativo alla Programmazione FEASR 2007-2013, di porre in essere le seguenti misure

CP 8 incompleta o difforme realizzazione del piano aziendale e mancato rispetto

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degli impegni informazione a tutti i beneficiari sulle conseguenze derivanti dalla incompleta APC2 o difforme realizzazione del piano aziendale e del mancato rispetto degli impegni; APC8 definizione di un sistema di riduzione dei pagamenti che applichi sanzioni proporzionate alla gravità dell’infrazione; CP 10 rischi connessi alla verifica della ragionevolezza dei costi APC7 verifica della completa attuazione del piano aziendale e del rispetto degli impegni; APC2 informazione a tutti i beneficiari sulla modalità di compilazione CP 15 errori nella compilazione delle domande di pagamento anche con inserimento di costi non ammissibili. APC6 applicazione dei costi semplificati

Indicatori comuni 19.2 6.4

Tipo di indicatore Indicatore Obiettivo

Numero di beneficiari 10 Prodotto Volume totale di investimenti € 120.0000,00

Numero di servizi attivati 15 Risultato Posti per anziani, bambini e disabili attivati 100 Nuove attività nelle tipologie di intervento 5

Impatto Potenziamento nelle tipologie di intervento in attività 5 agrituristiche esistenti

MISURA 7.4 - sostegno a investimenti finalizzati all'introduzione, al miglioramento o all'espansione di servizi di base a livello locale per la popolazione rurale, comprese le attività culturali e ricreative, e della relativa infrastruttura

SOTTOMISURA 19.2. 7.4.1 “Investimenti nella creazione, miglioramento o espansione di servizi di base locali per la popolazione rurale”

Descrizione generale, contributo alla strategia e valore aggiunto

L’obiettivo della operazione è quello di promuovere investimenti finalizzati all’introduzione, al miglioramento, all’espansione di servizi di base a livello locale per la popolazione rurale, comprese le attività culturali e ricreative, e della relativa infrastruttura. Le iniziative che si intendono realizzare sono inerenti lo sviluppo di servizi che possano migliorare la qualità della vita nelle zone rurali ed incrementare l’attrattività del territorio, in termini socio - economici per le

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generazioni future. Dall’analisi territoriale, infatti, emergono dati estremamente positivi riguardo la presenza di imprese che operano nel settore sociale, nonché una vivace vita associativa protagonista dell’animazione culturale e sociale dei territori del GAL. Spesso infatti le associazioni di promozione sociale, sportive e culturali, con la loro attività di volontariato diventano un mezzo per fornire servizi essenziali di base che la gestione pubblica non è in grado di sostenere a causa di risorse economiche sempre più limitate. Rientrano in questi casi, sia i servizi alle persone, che alle imprese. L’obbiettivo è quello di sostenere tutte quelle attività volte all’incremento dell’offerta e al miglioramento dell’accessibilità ai servizi di base, nonché tutte quelle iniziative volte a valorizzare il patrimonio storico – artistico, culturale ed ambientale, anche attraverso forme innovative di servizi, che vadano a cooperare e quindi integrare le funzioni assolte dagli enti pubblici e a favorire lo scambio intergenerazionale ed interculturale, e quindi l’integrazione nella vita quotidiana delle fasce più deboli. Il Piano, anche attraverso l’analisi degli interventi finanziati nella precedente programmazione, i cui risultati in questo settore hanno evidenziato una vivace intraprendenza con effetti particolarmente positivi e, nell’ambito di una più articolata strategia di intervento, ha individuato una serie di azioni per lo più di natura immateriale, che si configurano come elementi di supporto allo sviluppo territoriale dell’area, quali attività di carattere sociale e culturale. Sono da inserire in questa misura anche quegli investimenti caratterizzati da elementi di progettazione e gestione innovativi come, ad esempio, nuovi modelli organizzativi che garantiscano una effettiva partecipazione delle comunità locali, così come l’impiego di nuove forme di comunicazione che possano aumentare la visibilità e la competitività del territorio, nonché azioni incentrate su l’utilizzo di tecnologie non convenzionali che, anche con poche risorse, possano garantire servizi efficaci ed efficienti, per aumentare l’attrattività dell’area. Si ritiene questo intervento strategico per sostenere l’integrazione sociale, la coesione tra attori privati e pubblici, le azioni collettive che diventano lo strumento per unificare tutte le realtà che nel corso degli anni si sono costituite nel territorio. Mentre per la parte relativa all’investimento pubblico si vuole sottolineare l’importanza dell’attivazione di questa misura anche ad integrazione della misura 7.5 relativa ad investimenti materiali. I Comuni, già da tempo, portano avanti un strategia di condivisione e di sviluppo collettivo che, però, spesso manca di efficacia a causa delle forti individualità. Realizzare questa misura all’interno del piano consentirebbe di mediare e catalizzare queste realtà, tramite una visione collettiva e condivisa.

Tipo di intervento La presente operazione prevede la realizzazione di investimenti per servizi di base a livello locale per la popolazione rurale quali:  servizi all’infanzia, nidi, asili e scuole primarie pubbliche;  attività didattiche;  servizi di carattere sociale quali l’agricoltura sociale volta a favorire l’integrazione, l’inserimento sociale e lavorativo

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 servizi a carattere socio-educativo e scolastico;  servizi ricreativi come impianti per attività ludico-sportive e psicomotorie e centri comuni per attività sociali;  servizi culturali come laboratori teatrali, laboratori artistici dove apprendere arti e artigianato locali, biblioteche cartacee e multimediali;  punti di informazione sui servizi di base forniti;  servizi assistenziali (servizi nell’ambito della salute e della sicurezza delle persone, ecc.);  punti informativi - centri servizi per la mobilità sostenibile, servizi di utilità sociale, beni comuni e sharing economy.  Servizi di manutenzione di ambiti rurali

Tipo di sostegno Contributo in conto capitale.

Beneficiari Enti Locali e loro associazioni e “imprese sociali”. L’impresa sociale come definita nel D.lgs. 155/2006, identifica tutte quelle imprese pubbliche (art.1, c.2d.lgs 165/2001) e private, comprese le società cooperative, in cui l’attività economica d’impresa principale è stabile e ha per oggetto la produzione e lo scambio di beni e servizi di utilità sociale. Tali sono i beni o i servizi che ricadono nei settori tassativamente indicati dal d.lgs. 155/2006.)

Costi ammissibili

Nell’ambito della presente sottomisura sono ammissibili le spese strettamente necessarie all’erogazione/fruizione del servizio di seguito elencate:  opere di ristrutturazione, recupero, adeguamento, ampliamento, ammodernamento di beni immobili, dotazioni arredi;  spostamento e/o rifacimento di sotto-servizi (luce, gas, acquedotti, fognature, telefonici, ecc.),compresi gli oneri di autorizzazione e concessione;  Spese per la realizzazione di laboratori didattici, culturali e artistici comprese le spese per l’acquisto di attrezzature e macchinari necessari all’insegnamento;  Spese per l’acquisto di macchinari e attrezzature per attività ludico sportivo e psicomotorie e per attrezzature ludico-didattiche;  Attrezzature e materiale informatico (SW e HD), apparecchiature e materiali multimediali (lettori DVD, videoproiettori, ecc.);  spese generali.

Condizioni di ammissibilità L’operazione si applica nei Comuni soci del Gal. E’ obbligatorio ai fini dell’ammissibilità del progetto la presentazione di un progetto di gestione almeno di durata triennale

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Criteri di selezione 19.2 7.4

COLLEGAMENTO CON LA

STRATEGIA

TIPOLOGIE DI PRINCIPIO CODICE CRITERI FABBISOGNI FABBISOGNI

PRIORITA' INTERVENT DI CRITERIO

PRIORITA' O DI INTERVENTO

PUNTEGGIO PUNTEGGIO PUNTEGGIO

TIPOLOGIA DI DI TIPOLOGIA MASSIMO PER PER MASSIMO

MASSIMO PER PER MASSIMO RILEVANZA SECONDARI

PUNTEGGIO PER PER PUNTEGGIO GRUPPI DI CRITERI DI GRUPPI

Localizzazione Localizzazione dell'intervento in aree D. La priorità è riconosciuta nel dell'intervento 19.2 caso in cui l'investimento/intervento è realizzato in area D secondo la 15 15 F40 F40 con priorità per le 7.4.1.1 classificazione regionale aree D 15 Comuni ricadenti Localizzazione dell'intervento in aree svantaggiate . La priorità è

PRIORITA' PRIORITA' 19.2 in aree riconosciuta nel caso in cui l'investimento/intervento è realizzato in aree 10 10 F40 F40 TERRITORIALI 7.4.1.2 svantaggiate svantaggiate e montane secondo la classificazione regionale Livello e innovazione di offerta del servizio: introduzione del 19.2 servizio. La priorità è attribuita nel caso il servizio innovativo è di prima 15 F40 F40 7.4.1.3 introduzione. Livello e Livello e innovazione di offerta del servizio: introduzione del 19.2 innovazione di servizio. La priorità è attribuita nel caso il servizio innovativo sia già 10 15 15 F40 F40 7.4.1.4

offerta di servizio esistente. SERVIZIO LIVELLO DI DI LIVELLO Livello e innovazione di offerta del servizio: introduzione del 19.2 servizio. La priorità è attribuita nel caso in cui l'intervento prevede 5 F40 F40 INNOVAZIONE DEL DEL INNOVAZIONE 7.4.1.5 l'espansione di un servizio innovativo già esistente. Interventi che 19.2 Integrazione territoriale. La priorità è riconosciuta nel caso in cui 2 F40 F40 coinvolgono il 7.4.1.6 l'intervento coinvolge da 2 a 3 comuni. maggior numero

19.2 Integrazione territoriale. La priorità è riconosciuta nel caso in cui 5 F40 F40 di territori 7.4.1.7 l'intervento coinvolge da 3 a 4 comuni. 10 comunali, nella 19.2 Integrazione territoriale. La priorità è riconosciuta nel caso in cui logica 10 15 F40 F40 dell'integrazione 7.4.1.8 l'intervento coinvolge più di 4 comuni.

Complementariet Complementarietà degli investimenti. La priorità è riconosciuta nel APPROCCIO APPROCCIO COLLETTIVO à con altri 19.2 caso in cui il piano di sviluppo del comune/i prevede la realizzazione di 5 5 F40 F40 interventi 7.4.1.9 investimenti complementari con altri interventi già realizzati, in corso di realizzati realizzazione o inclusi nel piano.

Attivazione Attivazione all'interno di un progetto di cooperazione. La priorità è all'interno di un 19.2 riconosciuta nel caso in cui il soggetto proponente sia stato beneficiario o progetto di 15 15 F40 F40 7.4.1.10 abbia partecipato attivamente ad uno o più progetti di cooperazione avviati cooperazione 55 e/o realizzati nell'ambito della misura 16 del PSR 2014/2020 del Lazio

(art. 35)

TICHE DEL DEL TICHE PROGETTO CARATTERIS Grado di 19.2 Grado di copertura dell'intervento. La priorità è attribuita nel caso in 5 15 F40 F40

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copertura della 7.4.1.11 cui l'intervento interessi fino a 500 abitanti. popolazione/uten ti serviti 19.2 Grado di copertura dell'intervento. La priorità è attribuita nel caso in 10 F40 F40 dall'intervento 7.4.1.12 cui l'intervento interessi da 501 a 1001 abitanti.

19.2 Grado di copertura dell'intervento. La priorità è attribuita nel caso in 15 F40 F40 7.4.1.13 cui l'intervento interessi più di 1001 abitanti. Interventi su strutture già Interventi su strutture già esistenti e adibite all'erogazione dei esistenti e 19.2 15 servizi di base. La priorità è riconosciuta nel caso in cui l'investimento viene 15 operanti adibite 7.4.1.14 realizzato su strutture già esistenti ed adibite all'erogazione di servizi di base all'erogazione dei servizi di base

Investimenti ispirati a criteri di 19.2 sostenibilità Investi aziende aderenti al marchio di qualità 4E 10 10 F40 F40 energetica e 7.4.1.14 ambientale

PUNTEGGIO MASSIMO OTTENIBILE 100 PUNTI

PUNTEGGIO MINIMO 40 PUNTI

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Importi e aliquote del sostegno Il contributo concedibile è pari al 100% della spesa ammissibile. Il limite massimo del costo totale dell’investimento ammissibile è stabilito in 70.000,00 € per investimento singolo e 250.000,00 € per l’investimento collettivo.

Rischi inerenti all'attuazione delle misure Tenendo conto anche dell'esperienza maturata nel corso dei precedenti periodi di programmazione e dell’attuazione di tre precedenti PSL, ai fini della riduzione e del contenimento del tasso di errore, sono stati individuati rischi e rispettive azioni di mitigazione. L’attuazione dell’intervento, presenta i seguenti rischi e criticità: Rischi emersi nell’ambito di controlli relativi a misure analoghe della precedente programmazione2007/2013:

CP 11 non conforme applicazione da parte di beneficiari, qualora tenuti, della normativa in materia di appalti pubblici CP 15 errori nella compilazione delle domande di pagamento anche con inserimento di costi non ammissibili. CP 10 rischi connessi alla verifica della ragionevolezza dei costi

Misure di attenuazione Al fine di ridurre i rischi derivanti dall’attuazione dell’intervento si prevede, anche in coerenza con il Piano di azione nazionale relativo alla Programmazione FEASR 2007-2013, di porre in essere le seguenti misure

APC8 definizione di un sistema di riduzione dei pagamenti che applichi sanzioni proporzionate alla gravità dell’infrazione; APC2 definizione di check list di controllo in materia di appalti pubblici e azioni di informazione sull’applicazione della normativa in materia di appalti pubblici informazione a tutti i beneficiari sulla modalità di compilazione delle APC2 domande di pagamento e definizione di un documento specifico sulle spese ammissibili APC6 applicazione dei costi semplificati

Indicatori comuni 19.2 7.5

Tipo di indicatore Indicatore Obiettivo N. di azioni sovvenzionate 4 Volume totale degli 1.000.000,00 € Prodotto investimenti Incremento del 30% del N. di fruitori dei servizi attivati numero dei fruitori

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n. percorsi attrezzati 3 riqualificati n. di interventi segnaletica- 2 comunicazione attivati Risultato n. di spazi polifunzionali 2 riqualificati N. di tipologie di investimenti 3 realizzati Provenienza dell’utenza 65% territoriale; (territoriale, extra territoriale) 35% extrateriitoriale Impatto Indice di gradimento (tramite Almeno il 70% dei fruitori con somministrazione di indice di gradimento elevato questionari)

SOTTOMISURA 19.2. 7.5.1 “Sostegno a investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture turistiche su piccola scala”

Descrizione generale, contributo alla strategia e valore aggiunto

Obiettivo della misura è sviluppare il turismo di qualità nelle aree rurali del Gal valorizzando le risorse locali mediante la realizzazione e il miglioramento di infrastrutture per il settore turistico, sviluppando la commercializzazione dei servizi turistici e sostenendo iniziative promozionali d’area, anche con il ricorso a forme innovative di informazione e comunicazione. L’operazione prevede anche la realizzazione di interventi tesi al potenziamento dell’ospitalità nelle aree rurali, attraverso il miglioramento e adeguamento di infrastrutture turistico/ricreative. La strategia di intervento prevede il potenziamento del Sistema del turismo e della promozione locale, attraverso modelli integrati, che lavorino in sinergia con il patrimonio di risorse ambientali, agricole e storico – culturali che il territorio già dispone e, che spesso, mancano di adeguate forme di gestione e valorizzazione. I territori del GAL presentano un considerevole numero di strutture museali e monumentali, non solo piccole realtà locali, ma anche contesti rilevanti dal punto di vista storico culturale ed ambientale in ambito nazionale, pertanto le strategie del piano sono finalizzate a migliorare l’attrattività e la fruibilità complessiva del territorio, sostenendo la creazione di forme di cooperazione tese a gestire in maniera organica l’insieme delle iniziative in più settori.

Si ritiene questo intervento strategico per sostenere e qualificare l’offerta dei servizi turistici attraverso l’adeguamento e il potenziamento di infrastrutture turistiche e ricreative su piccola scala, con azioni collettive volte all’integrazione delle diverse esigenze e progettualità.

Già nelle precedente programmazione, nell’ambito della promozione del brand “Terre di Comino: 77

un modo protetto per te” alcuni comuni hanno realizzato, con risultati positivi, progetti integrati tra cui “Segnaletica di avvicinamento al PNALM” e “Azioni di comunicazione integrata degli interventi svolti in ambito pubblico con la Misura 313”. Il GAL intende proseguire ed implementare il percorso già intrapreso con i comuni, per strutturare e rendere fruibili servizi ricreativi e turistici.

Tipo di intervento In particolare sono previsti investimenti per:  realizzazione, ristrutturazione, adeguamento ed informatizzazione di punti di informazione turistica;  individuazione, realizzazione, ripristino e adeguamento di itinerari tematici a scopo didattico ricreativo (cultura, storia, natura, enogastronomia), percorsi attrezzati (escursionismo, ippoturismo, birdwatching, trekking, mountain bike, orienteering, sci di fondo, canoa, roccia), piste ciclabili;  realizzazione di piccoli impianti sportivi di fruizione pubblica;  realizzazione di spazi destinati a ludoteche, spazi polifunzionali ricreativi, aree attrezzate per l’infanzia;  realizzazione, ristrutturazione ed adeguamento di strutture per l’accesso e la fruizione di aree rurali e naturali (ostelli, rifugi, bivacchi, aree di sosta per campeggio, aree attrezzate per camper, aree pic-nic, punti sosta, punti esposizione, “eco-stazzi”);  realizzazione, ristrutturazione, adeguamento ed informatizzazione di centri visita, musei, orti botanici.  realizzazione e/o recupero anche con tecniche di bioedilizia dei manufatti rurali e/o storico culturali per incentivare l’offerta turistica (ricettività diffusa, eco-alberghi, spazi culturali, “eco-stazzi”).

Tipo di sostegno Contributo in conto capitale

Beneficiari Soggetti pubblici e loro associazioni, Ente gestore di aree protette.

Costi ammissibili Nell’ambito della presente sottomisura sono ammissibili le spese strettamente necessarie all’erogazione/fruizione del servizio di seguito elencate:

 opere di ristrutturazione, recupero, adeguamento, ampliamento, ammodernamento di beni immobili;

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 hardware e software;  spostamento e/o rifacimento di sotto-servizi (luce, gas, acquedotti, fognature, telefonici, ecc.), compresi gli oneri di autorizzazione e concessione;  spese generali

Condizioni di ammissibilità Gli interventi di cui alla presente sottomisura possono essere realizzati esclusivamente nei territori dei 33 comuni soci. E’ obbligatorio ai fini dell’ammissibilità del progetto la presentazione di un progetto di gestione almeno di durata triennale

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Criteri di priorità e criteri di selezione con definizione di punteggi attribuibili PUNTEGG PUNTEGGI IO COLLEGAMENTO CON O MASSIMO TIPOLOGIE PUNTEGGI LA STRATEGIA MASSIMO PER DI PRINCIPIO CODICE CRITERI O PER PER TIPOLOGI PRIORITA' CRITERIO GRUPPI DI A DI FABBISOGNI FABBISOGNI INTERVENTO DI INTERVENTO CRITERI PRIORITA RILEVANZA SECONDARI ' Localizzazione dell'intervento in aree D. La priorità è Localizzazione dell'intervento riconosciuta nel caso in cui 7.5.1. 1 F40 F40 con priorità per le aree D l'investimento/intervento è 10 10 realizzato in area D secondo la

classificazione regionale ALI Localizzazione dell'intervento in aree svantaggiate. La priorità Comuni ricadenti in aree è riconosciuta nel caso in cui 7.5.1.2 F40 F40 svantaggiate l'investimento/intervento è 5 5 realizzato in aree svantaggiate 20 secondo la classificazione regionale Localizzazione dell'intervento in aree naturali protette o in siti della rete Natura 2000. La Comuni ricadenti in aree priorità è riconosciuta nel caso in

PRIORITA' TERRITORI naturali protette o in siti rete 7.5.1.3 cui l'investimento/intervento è 5 5 F40 F40 Natura 2000 realizzato in un' aree protetta regionale/nazionale (parchi, riserve e monumenti naturali) o in un sito della Rete NATURA 2000 Integrazione territoriale. La

priorità è riconosciuta nel caso in 7.4.1. 4 F40 F40 cui l'intervento coinvolge da 3 a 5 2 Interventi che coinvolgono il comuni. maggior numero di territori Integrazione territoriale. La 8 18 comunali, nella logica priorità è riconosciuta nel caso in 7.4.1.5 F40 F40

dell'integrazione cui l'intervento coinvolge da 6 a 15 5 APPROCCIO

COLLETTIVO comuni. Integrazione territoriale. La 7.4.1.6 F40 F40 priorità è riconosciuta nel caso in 8 80

cui l'intervento coinvolge oltre 15 comuni Complementarietà degli investimenti. La priorità è riconosciuta nel caso in cui il piano Complementarietà con altri di sviluppo del comune/i prevede la 7.4.1.7 F40 F40 interventi realizzati realizzazione di investimenti 10 10 complementari con altri interventi già realizzati, in corso di realizzazione o inclusi nel piano. Attivazione all'interno di un progetto di cooperazione. La priorità è riconosciuta nel caso in

cui il soggetto proponente sia stato Attivazione all'interno di un beneficiario o abbia partecipato progetto di cooperazione (art. 7.4.1.8 F40 F40 attivamente ad uno o più progetti 10 10 35) di cooperazione avviati e/o realizzati nell'ambito della misura 16 del PSL GAL VerLA (mis. 7.4 o mis.16) Connessione con l'offerta turistica territoriale. La Grado di connessione con priorità è attribuita nel caso in cui 42 7.4.1.9 F40 F40 l'offerta turistica territoriale l'intervento presenta chiare 15 15 connessioni con l'offerta turistica territoriale. Interventi su strutture già esistenti e/o adibite all'erogazione dei servizi di Interventi su strutture già base. La priorità è riconosciuta nel

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO esistenti e operanti adibite 7.4.1. 10 F40 F40 caso in cui l'investimento viene 10 10 all'erogazione dei servizi di base realizzato su strutture già esistenti ed adibite all'erogazione di servizi ricreativi di base.

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Livello e innovazione di offerta del servizio: Livello e innovazione di offerta introduzione del servizio. La 7.4.1. 11 F40 F40 di servizio priorità è attribuita nel caso il 7 7 servizio innovativo è di prima

introduzione..

Investimenti ispirati a criteri di Investi aziende aderenti al marchio sostenibilità energetica e 7.4.1.12 F40 F40 di qualità 4E 20 20 20

ambientale

PRIORITA ' RELATIV A E TIPOLOGI DI E INTERVE A E NTO OBIETTIV I TRASVER SALI DELLO SVILUPP O RURALE PUNTEGGIO MASSIMO OTTENIBILE 100 PUNTI PUNTEGGIO MINIMO 50 PUNTI

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Importi e aliquote del sostegno Il contributo concedibile è pari al 100% della spesa ammissibile.

Rischi inerenti all'attuazione delle misure Tenendo conto anche dell'esperienza maturata nel corso dei precedenti periodi di programmazione e dell’attuazione di tre precedenti PSL, ai fini della riduzione e del contenimento del tasso di errore, sono stati individuati rischi e rispettive azioni di mitigazione. L’attuazione dell’intervento, presenta i seguenti rischi e criticità: Rischi emersi nell’ambito di controlli relativi a misure analoghe della precedente programmazione2007/2013:

non conforme applicazione da parte di beneficiari, qualora tenuti, della CP 11 normativa in materia di appalti pubblici errori nella compilazione delle domande di pagamento anche con inserimento CP 15 di costi non ammissibili.

CP 10 rischi connessi alla verifica della ragionevolezza dei costi

Misure di attenuazione Al fine di ridurre i rischi derivanti dall’attuazione dell’intervento si prevede, anche in coerenza con il Piano di azione nazionale relativo alla Programmazione FEASR 2007-2013, di porre in essere le seguenti misure definizione di un sistema di riduzione dei pagamenti che applichi sanzioni APC8 proporzionate alla gravità dell’infrazione; definizione di check list di controllo in materia di appalti pubblici e azioni di APC2 informazione sull’applicazione della normativa in materia di appalti pubblici informazione a tutti i beneficiari sulla modalità di compilazione delle APC2 domande di pagamento e definizione di un documento specifico sulle spese ammissibili

APC6 applicazione dei costi semplificati

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Indicatori comuni 19.2 7.5

Tipo di indicatore Indicatore Obiettivo N. di azioni sovvenzionate 4 Volume totale degli 1.000.000,00 € Prodotto investimenti Incremento del 30% del N. di fruitori dei servizi attivati numero dei fruitori n. percorsi attrezzati 3 riqualificati n. di interventi segnaletica- 2 comunicazione attivati Risultato n. di spazi polifunzionali 2 riqualificati N. di tipologie di investimenti 3 realizzati Provenienza dell’utenza 65% territoriale; (territoriale, extra territoriale) 35% extrateriitoriale

Impatto Indice di gradimento (tramite Almeno il 70% dei fruitori con somministrazione di indice di gradimento elevato questionari)

MISURA 7.7 “sostegno a investimenti finalizzati alla rilocalizzazione di attività e alla riconversione di fabbricati o altri impianti situati all'interno o nelle vicinanze di centri rurali, al fine di migliorare la qualità della vita o i parametri ambientali del territorio interessato”

SOTTOMISURA 19.2. 7.7 “Investimenti nella creazione, miglioramento o espansione di servizi di base locali per la popolazione rurale”

Descrizione generale, contributo alla strategia e valore aggiunto

Sostegno filiera corta e mercati locali Nell’ambito della presente sottomisura è prevista una sola tipologia di operazione: Sostegno agli investimenti mirati al trasferimento di attività e di conversione di edifici o altre strutture situate all’interno o nei pressi di insediamenti rurali finalizzati a realizzare mercati locali a filiera corta. La sottomisura si propone di introdurre un nuovo tipo di sostegno agli investimenti volti

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alla rilocalizzazione/delocalizzazione delle attività e alla riconversione di edifici o impianti situati all’interno o nelle vicinanze di centri rurali, al fine di migliorare realizzare luoghi di vendita di filiera corta per le produzioni agricole e agroalimentari. In quasi tutti i comuni del GAL, infatti, si registra la presenza di mercati settimanali di prodotti agricoli e agroalimentari, in particolare Pontecorvo, Aquino, Atina ed Arpino risultano essere i più numerosi per presenza di ambulanti. In questi luoghi il “Mercato” locale è ancora visto come un luogo fisico ed emotivo in cui nascono scambi commerciali e sociali. Si tratta per lo più di spazi di vendita all’aperto in cui i produttori agricoli possono esercitare la vendita diretta ed il cui filo conduttore è il paniere della spesa, con prodotti locali e di qualità. L’obiettivo del piano è quello di aumentare la potenzialità di queste realtà anche cercando di aggregare in luoghi fisici più strutturati le numerose realtà agricole del territorio. L’azione si propone di sostenere la nascita di un limitato e qualificato numero di circuiti di distribuzione e promozione delle produzioni tipiche e di qualità dell'area Gal. Avranno priorità le proposte che prevedano un rapporto partenariale di rete tra produttori e circuito di distribuzione a filiera corta. Ciò viene attuato nel contesto territoriale del Gal attraverso la creazione di mercati locali degli agricoltori che migliorano la qualità della vita dei residenti, attraverso la possibilità di acquistare produzioni locali di qualità tracciabili a km 0, in prossimità delle proprie abitazioni, favorendo dal punto di vista economico nel contempo le attività agricole locali, che hanno un importante sbocco commerciale, infine, ma non per importanza vi è l’aspetto ambientale, con la riduzione degli spostamenti dei consumatori e delle merci, nonché, con lo stimolo alla coltivazioni agricole diversificate, il miglioramento del paesaggio e la gestione idrogeologica del territorio. L’attivazione della presente sottomisura prende anche spunto dall’esperienza di un mercato contadino, promosso dal comune di Arpino, in propri locali, che sta avendo un buon riscontro da parte sia dei consumatori sia delle aziende agricole partecipanti. La strategia del PSL è ampiamente colta poiché questi contesti hanno la funzione di migliorare la conoscenza delle risorse locali; avvicinare il produttore al consumatore; dare spazio alla piccola agricoltura e alle produzioni marginali; garantire una giusta remunerazione del lavoro agricolo; promuovere comportamenti a misura d'uomo e di ambiente; contribuire all’attrattiva turistica ed enogastronomica del territorio. Le operazioni sostenute con tale sottomisura sono finalizzate a stimolare la crescita socio-economica e promuovere la sostenibilità ambientale delle aree rurali marginali , dove mancano opportunità lavorative ed è necessario migliorare la qualità della vita.Dall’analisi dei dati e dalla raccolta dei fabbisogni raccolti durante il percorso partecipativo è emersa l’esigenza di sostenere questa tipologia di intervento (come dalle schede del Tavolo di Lavoro “Filiera Corta ed Aree Mercatali”).

Tipo di intervento

In particolare sono previsti investimenti per:

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 ristrutturazione, adeguamento e riqualificazione di spazi da adibire ad aree mercatali a filiera corta, per la vendita e promozione dei prodotti agroalimentari locali;  investimenti materiali connessi alla ristrutturazione edile, alla realizzazione degli impianti e all’acquisto di attrezzature strettamente funzionali alla destinazione finale del mercato degli agricoltori.

Tipo di sostegno Contributo in conto capitale.

Beneficiari Soggetti pubblici

Costi ammissibili Sono ammessi al contributo del FEASR le spese relative a:  opere edili di ristrutturazione, miglioramento, adeguamento di strutture esistenti per la loro conversione compresi la realizzazione e posa in opera delle forniture destinate all’impiantistica;  spese per bonifica (misure di prevenzione/riparazione, misure per la riduzione dei contaminanti, messa in sicurezza, ripristino ambientale) dei siti precedentemente utilizzati;  recupero e miglioramento delle aree pertinenti le aree di intervento;  sistemazione del contesto ambientale mediante opere di ingegneria naturalistica e piantumazione di alberi e arbusti.  attrezzature ed allestimenti necessari alla gestione e alla funzionalità del mercato degli agricoltori.  spese generali

Condizioni di ammissibilità La presente tipologia di operazione può essere attivata anche in combinazione con altre sottomisure della misura 7 e 16 attivate dal PSL, ed è applicabile in tutto il territorio dei comuni soci del GAL. E’ obbligatorio ai fini dell’ammissibilità del progetto la presentazione di un progetto di gestione almeno di durata triennale.

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Principi concernenti la fissazione dei criteri di selezione Per la definizione dei criteri di selezione si tiene conto dei seguenti principi

COLLEGAMENTO CON LA PUNTEGGIO PUNTEGGIO TIPOLOGIE PUNTEGGIO STRATEGIA MASSIMO PER MASSIMO PER DI PRINCIPIO CODICE CRITERI PER GRUPPI DI TIPOLOGIA DI PRIORITA' CRITERIO CRITERI PRIORITA' FABBISOGNI FABBISOGNI DI INTERVENTO DI INTERVENTO RILEVANZA SECONDARI Localizzazione Localizzazione dell'intervento in aree D. La priorità è riconosciuta nel dell'intervento 19.2 caso in cui l'investimento/intervento è realizzato in area D secondo la 15 15 15 F.40 F.40 con priorità per le 7.7.1. 1

IALI classificazione regionale

PRIO

ITOR RITA' RITA' TERR aree D 19.2 Piano di gestione del mercato che prevede il coinvolgimento dei 20 F.40 F.40 7.7.1. 3 produttori agricoli dei 15 comuni aderenti al GAL

19.2 Piano di gestione del mercato che prevede il coinvolgimento di 15 20 20 F.40 F.40 Interventi che 7.7.1.4 produttori dei 10 comuni aderenti al GAL 19.2 Piano di gestione del mercato che prevede il coinvolgimento di coinvolgono il 10 F.40 F.40 maggior numero 7.7.1.5 produttori dei 5 comuni aderenti al GAL di produttori 19.2 almeno 25 aziende coinvolte F.40 F.40 agricoli di comuni 16.4.5 15 del Gal 19.2

APPROCCIO APPROCCIO almeno 20 aziende coinvolte 10 15 15 F.40 F.40 COLLETTIVO 16.4.6 19.2 almeno 12 aziende coinvolte F.40 F.40 16.4.7 5 Investimenti di 19.2 La priorità è riconosciuta nel caso in cui il progetto preveda un costo 15 F.40 F.40 minor costo 7.7.1.6 totale dell'investimento compreso fra 10000 e 30000 euro

IME Investimenti di 19.2 La priorità è riconosciuta nel caso in cui il progetto preveda un costo F.40 F.40 10 15 15 minor costo 7.7.1.7 totale dell'investimento compreso fra 30000 e 50000 euro F.40 F.40 19.2

NTI DI NTIDI Investimenti di La priorità è riconosciuta nel caso in cui il progetto preveda un costo COSTO MINOR 5 F.40 F.40 minor costo 7.7.1. 8

INVET totale dell'investimento compreso fra 50000 e 80000 euro presenza di 19.2 70% di imprese aderisce a marchi di qualità e BIO 20 F.40 F.40 prodotti di 7.7.1. 9

qualità venduti 50% di imprese aderisce a marchi di qualità e BIO 15 20 20 F.40 F.40

tramite filiera

TA’ RELAT AL IVE SISTE DI MA QUALI TÀ PRIORI 20% di imprese aderisce a marchi di qualità e BIO 7 F.40 F.40 corta Dimensioni 19.2 Superficie area mercatale superiore a 800 mq 15 F.40 F.40 investimento 7.7.1.9 15 15

O Dimensioni 19.2 F.40 F.40 investimento Superficie area mercatale fra 500 e 800 mq 10

7.7.1.10 ONI DEL DEL ONI MERCAT Dimensioni DIMENSI F.40 F.40

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investimento Dimensioni 19.2 investimento 7.7.1. 11 Superficie area mercatale inferiore a mq 500 5 F.40 F.40 PUNTEGGIO MASSIMO OTTENIBILE 100 PUNTEGGIO MINIMO 35

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Importi e aliquote di sostegno Il limite massimo del costo totale dell’investimento ammissibile è stabilito in 90.000,00 €. Il contributo pubblico concesso è pari al 100% della spesa massima ammissibile.

Rischio/rischi inerenti all'attuazione delle misure L’attuazione dell’intervento, presenta i seguenti rischi e criticità:

CP 11 non conforme applicazione da parte di beneficiari, qualora tenuti, della normativa in materia di appalti pubblici CP 15 errori nella compilazione delle domande di pagamento anche con inserimento di costi non ammissibili. CP 10 rischi connessi alla verifica della ragionevolezza dei costi

Misure di attenuazione Al fine di ridurre i rischi derivanti dall’attuazione dell’intervento si prevede, anche in coerenza con il Piano di azione nazionale relativo alla Programmazione FEASR 2007-2013, di porre in essere le seguenti misure di attenuazione. Azioni di mitigazione connesse ai controlli nazionali e agli Audit comunitari:

APC8 definizione di un sistema di riduzione dei pagamenti che applichi sanzioni proporzionate alla gravità dell’infrazione; APC2 definizione di check list di controllo in materia di appalti pubblici e azioni di informazione sull’applicazione della normativa in materia di appalti pubblici informazione a tutti i beneficiari sulla modalità di compilazione delle APC2 domande di pagamento e definizione di un documento specifico sulle spese ammissibili APC6 applicazione dei costi semplificati Indicatori comuni 19.2 7.7

Tipo di indicatore Indicatore Obiettivo N. di azioni sovvenzionate 5 Prodotto Volume totale degli 450.000,00 € investimenti n. percorsi di mercati attivati 3 60 Risultato n. di aziende coinvolte n. di servizi aggiuntivi connessi 2 al mercato attivati 85% territoriale; Provenienza dell’utenza (territoriale, extra territoriale) 15% extraterritoriale Impatto n. di giornate all’anno di utilizzo della struttura (anche per 15 attività diversificate)

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MISURA 19.2 16 – Cooperazione

La misura è finalizzata a coinvolgere più attori nella realizzazione di un unico progetto; è quindi finalizzata a promuovere l’approccio cooperativo affinché si determino evidenti vantaggi rispetto all’approccio singolo. Tenendo conto che più della metà delle aziende agricole regionali rilevate nell’ultimo censimento agricolo si collocano in una condizione di marginalità, per tali aziende la possibilità di recuperare valore aggiunto è un fattore di sopravvivenza. La frammentazione del sistema produttivo, unitamente alla dimensione contenuta delle aziende ed alla loro difficoltà di comunicazione, oltre ad incidere in modo particolare sulla loro redditività rende maggiormente difficili i rapporti nelle diverse filiere, il ricorso all’aggiornamento, all’introduzione di investimenti innovativi e all’attuazione, in genere, di progetti che hanno un’ampia ricaduta, sia in termini territoriali sia di numero di soggetti coinvolti che i rapporti di cooperazione in genere possono invece favorire consentendo il raggiungimento di una massa critica necessaria e sufficiente per poter superare gli ostacoli iniziali. Ciò è tanto più vero quando dall’aspetto imprenditoriale si passa a quello ambientale e sociale in cui gli attori interessati sono un numero rilevante, non direttamente collegati tra loro e con scarsa consapevolezza di appartenenza. E’ questo il caso in particolare dell’innovazione ove è necessario favorire la partecipazione diretta delle aziende, sia in fase di introduzione delle innovazioni che nella loro diffusione agli altri attori del medesimo settore. Ciò è sottolineato nei dati emersi nell’analisi di contesto che se da una parte fanno rientrare la regione Lazio tra quelle posizionate meglio in termini di “innovation follower”, dall’altra sottolineano una certa debolezza di trasferimento di innovazione in campo agricolo a fronte di un elevato fabbisogno. Per l’aspetto innovazione la misura è volta a favorire lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo, alimentare e forestale ma anche, trasversalmente, le attività di natura economica, ambientale e sociale, servendo in particolare al raggiungimento degli obiettivi del Partenariato Europeo per l’Innovazione per la produttività e sostenibilità in agricoltura (PEI). La cooperazione è pertanto volta a offrire nuove opportunità di aggregazione di più soggetti da mettere a sistema superando gli svantaggi della frammentazione. La trasversalità della Misura è testimoniata dalla varietà dei fabbisogni sui quali andrà ad incidere:

F2 Promuovere nuove forme di conoscenza e sostenere l’interazione e la cooperazione tra le aziende F3 Favorire l’adozione e la diffusione dell’innovazione per migliorare la sostenibilità ambientale aziendale F4 Garantire l’accrescimento delle competenze in tutte le fasi del ciclo vitale dell’impresa agricola e forestale

F10 Stimolare la diversificazione delle attività agricole e non agricole nelle aree rurali F16 Favorire lo sviluppo dei canali di commercializzazione legati alla vendita diretta e alla filiera corta

F17 Sostenere la cooperazione tra i produttori locali F18 Miglioramento dell’integrazione e dell’efficienza di filiera F22 Consolidare ed estendere ordinamenti e metodi di produzione con caratteristiche di maggiore sostenibilità ambientale Benché in ambito Leader tutte le misure sono rispondenti alla priorità 6 “ Inclusione sociale”

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SOTTOMISURA 19.2 -16.4.1 Cooperazione orizzontale e verticale tra gli attori della filiera per l’avvio e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali

Sostegno alla cooperazione di filiera, sia orizzontale sia verticale, per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali e sostegno ad attività promozionali

Descrizione del tipo di intervento L’operazione promuove la cooperazione tra imprese agricole, della trasformazione e della commercializzazione, eventualmente associati ad altri soggetti pubblici o privati, finalizzata alla creazione e sviluppo di filiere corte e mercati locali (luoghi per attività di lavorazione e di vendita al consumatore finale di prodotti agricoli che distino non più di 75 km dal centro aziendale, ovvero intero territorio del GAL). Rientrano nel concetto di filiere corte quelle nelle quali negli scambi tra agricoltore e consumatore non viene implicato più di un intermediario. L’intermediario può essere un rivenditore o anche un trasformatore. L’operazione si pone l’obiettivo di migliorare le prestazioni economiche migliorando l’efficienza dell’impresa, creando nuove opportunità di mercato attraverso nuove strutture di trasformazione e/o commercializzazione in ambito locale. Attua tale obiettivo mediante iniziative di progettazione azioni comuni, animazione tra i potenziali interessati e loro reclutamento e la promozione dell’iniziativa verso i potenziali clienti. L’operazione sostiene anche l’attuazione di progetti di cooperazione per la realizzazione di attività promozionali nell’ambito della filiera corta. La promozione suddetta riguarda la filiera corta o il mercato locale e non può essere rivolta a singoli prodotti o operatori. La scelta di attivare nel presente PSL tale sottomisura deriva dalla presenza di numerosissime microimprese, in particolare nei settori dell’orticoltura multiprodotto, aziende più specializzate nelle produzioni del Cannellino di Atina, Peperone di Pontecorvo, e broccoletto di Sant’Elia, Zafferano ecc.) nel settore ovi caprino (marzolina presidio Slow Food e della DOP Pecorino di Picinisco) (IGP vitellone bianco dell’Appennino centrale) il vitivinicolo con i vitigni autoctoni e la Doc Atina (PANIERE). La sottomisura mira a sviluppare la trasformazione e ancor più la commercializzazione in mercati locali e filiere corte attraverso l’associazionismo.

Tipo di intervento Le azioni di cooperazione possono contribuire ad:  accrescere la competitività delle imprese agricole e la remunerazione dei prodotti;  creare nuove opportunità di mercato e migliorare le relazioni commerciali, eliminando o riducendo al minimo il numero di intermediari, sviluppando nuove forme di vendita per avvicinare i consumatori;  promuovere la conoscenza, l’acquisto e il consumo nella zona di produzione, anche con lo scopo di ridurre l’impatto ambientale (impronta ecologia, riduzione di trasporti e l’inquinamento);

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 rendere più efficiente il settore della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti, promuovendo anche la creazione di strutture per la trasformazione e la commercializzazione su piccola scala nel contesto di filiere corte.

Gli aiuti riguardano i prodotti elencati nell’allegato I del TFUE. L’aiuto è esteso anche a prodotti trasformati non compresi nell’allegato 1 del TFUE a condizione che siano prodotti dall’impresa agricola cooperante. Il progetto di cooperazione deve svilupparsi nell’ambito di una singola o più filiere e svolgersi in un arco temporale non superiore a 3 anni.

Tipo di sostegno L’operazione può essere finanziata interamente 100% con un massimale di € 60.000,00 ed un massimo di € 3.000 per azienda agricola cooperante.

Beneficiari Partenariato, anche nella forma di poli o reti di nuova costituzione o che intraprendono una nuova attività, costituito da almeno due soggetti tra imprese agricole imprese della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari, singole o associate, possono partecipare anche partner pubblici o privati

Costi ammissibili Sono ammissibili i costi di costituzione ed esercizio della cooperazione, animazione, promozione, studi e pianificazione.

Condizioni di ammissibilità I soggetti cooperanti devono sottoscrivere un accordo collettivo, di durata coerente con i tempi di realizzazione del progetto e comunque non superiore ai 3 anni stipulato mediante forme giuridiche legalmente riconosciute in cui siano definiti chiaramente responsabilità e ruoli a garanzia della trasparenza e correttezza della gestione operativa e finanziaria. I cooperanti devono predisporre un progetto comune in cui vengono definiti finalità e obiettivi del progetto, ambito di intervento, soggetti coinvolti, ruoli e responsabilità di ciascun componente, tipologia degli interventi realizzati, tempi (cronoprogramma) e relativi importi (piano finanziario). Deve inoltre, essere individuato un soggetto capofila responsabile dell’attuazione dell’iniziativa, che promuove gli interventi, sensibilizzando le imprese partecipanti, si occupa della redazione del progetto collettivo, svolge attività di animazione e coordina la realizzazione degli interventi attuati dai singoli attori del progetto e divulga gli esiti del progetto. Le imprese devono rispondere ai criteri delle micro imprese autonome, come definite dalla Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione. Sono finanziabili interventi realizzati su tutto il territorio regionale. Almeno i due terzi dei soggetti partecipanti al progetto deve essere costituito da imprenditori agricoli a titolo principale o coltivatori diretti. E’ obbligatorio ai fini dell’ammissibilità del progetto la presentazione di un progetto di gestione almeno di durata triennale.

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Principi concernenti la fissazione dei criteri di selezione Per la definizione dei criteri di selezione si terrà conto dei seguenti principi:

COLLEGAMENTO CON LA

TIPOLOGIE STRATEGIA

DI PRINCIPIO CODICE CRITERI FABBISOGNI FABBISOGNI DI

O

A' DI DI

PRIORITA' PER INTERVENTO DI INTERVENTO

IA DI IADI

GGIO GGIO GGIO GGIO

PUNTE PUNTE PUNTE

O PER PER O PER O

GRUPPI GRUPPI

MASSIM MASSIM

CRITERI CRITERI PRIORIT

TIPOLOG RILEVANZA SECONDARI 19.2 16.4.1 da 2 a 5 soggetti cooperanti 7 F.40 F.40 numero di imprese, soggetti o organismi cooperanti 19.2 16.4.2 da 6 a 14 soggetti cooperanti 15 20 F.40 F.40 oltre 15 soggetti cooperanti F.40 F.40 20 percentuale di aziende agricole

A CORTA A aziende agricole presenti in 19.2 16.4.3 F.40 F.40 maggiore del 40% 7 relazione al totale dei 15 percentuale di aziende agricole partecipanti al progetto 19.2 16.4.4 45 F.40 F.40 maggiore del 70% 15 almeno 7 aziende condotte da giovani numero di aziende agricole 19.2 16.4.5 10 F.40 F.40 condotte da giovani agricoltori almeno 4 aziende condotte da giovani agricoltori (agricoltori con età 19.2 16.4.6 5 F.40 F.40 compresa tra 18 e 40 anni) di agricoltori 10 DELLA FILIER DELLA cui all'art. 2 lett. N del Reg. almeno 2 aziende condotte da giovani 19.2 16.4.7 F.40 F.40 COMPOSIZIONE E QUALITÀ QUALITÀ E COMPOSIZIONE UE 1305/2013 agricoltori 3

19.2 16.4.8 70% di imprese ricadenti in area D 15 F.40 F.40 prevalenza di numero di 19.2 16.4.9 50% di imprese ricadenti in area D 7 F.40 F.40

aziende ricadenti in area D 15 15

IALI

RITÀ RITÀ

PRIO ITOR TERR 19.2 16.4.10 20% di imprese ricadenti in area D 3 F.40 F.40

70% di imprese aderisce a marchi di 19.2 16.4.12 F.40 F.40 qualità 15 50% di imprese aderisce a marchi di 19.2 16.4.13 F.40 F.40 qualità 10 15 presenza di prodotti di qualità 20% di imprese aderisce a marchi di 19.2 16.4.14 30 F.40 F.40 venduti tramite filiera corta qualità 3

19.2 16.4.15 70% di aziende agricole certificate BIO 15 F.40 F.40

QUALITÀ QUALITÀ

PRIORITÀ PRIORITÀ SISTEMA DI DI SISTEMA

RELATIVE AL AL RELATIVE 19.2 16.4.16 50% di aziende agricole certificate BIO 7 15 F.40 F.40 RICONOSCIUTO 19.2 16.4.17 20% di aziende agricole certificate BIO 3 F.40 F.40

presenza di azioni di efficaci e innovative azioni di

informazione del 19.2 16.4.18 10 10 10 F.40 F.40

OR ITÀ RE LA TIV E AL SIS TE MA DI INF OR MA ZIO NE PRI sensibilizzazione del consumatore consumatore PUNTEGGIO MASSIMO OTTENIBILE 100 PUNTI

PUNTEGGIO MINIMO OTTENIBILE 40 PUNTI

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Importi e aliquote di sostegno L’intensità dell’aiuto è del 100%

Rischio/rischi inerenti all'attuazione delle misure I rischi emersi nell’ambito di controlli relativi a misure analoghe della precedente programmazione 2007/2013:

CP 8 I beneficiari non rispettano gli impegni CP 10 rischi connessi alla verifica della ragionevolezza dei costi CP 14 Spese non ammissibili

Inoltre, in caso di combinazione di misura con altri strumenti di sostegno nazionale o dell’Unione sullo stesso territorio (come previsto dall’Articolo 35(9), del Regolamento (UE) N.1305/2013), esiste il rischio di sovracompensazione.

Misure di attenuazione Al fine di ridurre i rischi derivanti dall’attuazione dell’intervento si prevede:

APC6 applicazione dei costi semplificati APC7 Migliorare il controllo interno e le procedure di coordinamento APC8 definizione di un sistema di riduzione dei pagamenti che applichi sanzioni proporzionate alla gravità dell’infrazione;

Onde evitare ogni sovracompensazione e/o doppio finanziamento con ulteriori risorse nazionali e/o comunitarie, così come stabilito dal comma 9 dell’art 35 del Reg Ue. 1305/2013, è previsto il colloquio tra il sistema SI.GE.CO, come da Accordo di Partenariato, e il data base del Sistema Unico di Monitoraggio nel quale confluiscono tutte le informazioni attinenti le forme di sostegno attraverso il FEASR.

Tipo di indicatore Indicatore Obiettivo n. di azioni sovvenzionate 5 Prodotto Volume totale degli 250.000,00 € investimenti n. partenariati cooperanti 5 Risultato n. di aziende coinvolte 60 n. di servizi aggiuntivi connessi 60 al mercato attivati Impatto % di aziende di prodotti 60% certificati

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Indice di gradimento Almeno il 70% dei fruitori con dell’iniziativa (tramite indice di gradimento elevato somministrazione di questionari) Crescita della conoscenza delle Almeno il 70% dei fruitori con produzioni tipiche e di indice di consapevolezza consapevolezza del elevato consumatore sull’alimentazione di qualità (tramite somministrazione di questionari)

SOTTOMISURA 19.2 - 16.9 Diversificazione agricola in attività sanitarie, di integrazione sociale, agricoltura per comunità e/o educazione ambientale e alimentari.

Descrizione del tipo di intervento La sottomisura prevede il sostegno ai progetti promossi e realizzati da partenariati tra soggetti pubblici e privati, nei quali il primo assume la funzione di capofila, riguardanti l’agricoltura sociale. Le attività previste si realizzano all’interno dell’azienda agricola e riguardano la riabilitazione e cura con un fine principale socio-terapeutico, inserimento lavorativo di soggetti con disabilità, anziani e bambini per attività ricreazionali, educative e didattiche in campo agricolo ed ambientale e servizi alla persona in genere. Nel PSL la scelta di attivare l’operazione 19.2.6.4 esclusivamente per il sostegno dell’agricoltura sociale con l’obiettivo di sostenere investimenti di diversificazione dei redditi delle aziende agricole attraverso la qualificazione e di diversificazione delle attività agrituristiche nell’ambito della - fornitura di servizi sociali quali assistenza all’infanzia e agli anziani, assistenza sanitaria, assistenza per le persone disabili, bambini è strettamente collegata all’attivazione della presente sottomisura.

L’Agricoltura Sociale si caratterizza per la cooperazione di più soggetti che progettano e gestiscono le attività: imprese agricole, cooperative sociali, Asl, comuni, associazioni del terzo settore che, spesso in partenariato, attraverso accordi realizzati a livello locale (piani socio-sanitari di zona, protocolli di intesa, accordi di programma, ecc.), rispondono a esigenze specifiche mettendo in sinergia competenze e professionalità disponibili, con costi molto più bassi rispetto ai servizi sociosanitari di norma erogati dai servizi pubblici.

Tipo di intervento La sottomisura prevede il sostegno ai progetti promossi e realizzati da partenariati tra soggetti pubblici e privati, nei quali il primo assume la funzione di capofila, riguardanti l’agricoltura sociale, educazione alimentare ambientale e della salute.

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Le attività previste si realizzano all’interno delle aziende agricole ed agrituristiche e riguardano la riabilitazione e cura con un fine principale socio-terapeutico, inserimento lavorativo di soggetti con disabilità, ex detenuti, tossicodipendenti, migranti, rifugiati ecc., attività ricreazionali, educative e didattiche in campo agricolo ed ambientale e servizi alla persona in genere.

Tipo di sostegno L’operazione può essere finanziata interamente 100% con un massimale di € 70.000,00.

Beneficiari Partenariati, anche nella forma di poli o reti di nuova costituzione o che intraprendono una nuova attività tra Enti pubblici competenti in materia di servizi alla persona, aziende agricole, onlus, imprese fornitrici di servizi alla persona.

Costi ammissibili Sono ammissibili i costi di costituzione ed esercizio della cooperazione, animazione, promozione, studi e pianificazione funzionali alla redazione del progetto collettivo di cooperazione.

Condizioni di ammissibilità I soggetti cooperanti devono sottoscrivere un accordo collettivo, di durata coerente con i tempi di realizzazione del progetto e comunque non superiore ai 3 anni e predisposizione di un progetto comune in cui vengono definiti finalità e obiettivi del progetto, ambito di intervento, soggetti coinvolti, ruoli e responsabilità di ciascun componente, tipologia degli interventi realizzati, misure attivate, tempi (cronoprogramma) e relativi importi (piano finanziario). Deve inoltre, essere individuato un soggetto capofila responsabile dell’attuazione dell’iniziativa, che promuove gli interventi, si occupa della redazione del progetto collettivo, svolge attività di animazione e coordina la realizzazione degli interventi attuati dai singoli attori del progetto. E’ obbligatoria la presenza di almeno un’impresa agricola. Sono finanziabili interventi realizzati su tutto il territorio regionale. E’ obbligatorio ai fini dell’ammissibilità del progetto la presentazione di un progetto di gestione almeno di durata triennale

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Criteri di selezione

Nella definizione dei criteri di selezione si terrà conto dei principi seguenti:

COLLEGAMENTO CON LA TIPOLOGIA STRATEGIA DI PRINCIPI CODICE CRITERI PRIORITA'

RIORITA' RIORITA' FABBISOGNI DI FABBISOGNI DI

P

TO CON LA CON TO LA

STRATEGIA MASSIMO MASSIMO

PUNTEGGIO PUNTEGGIO INTERVENTO INTERVENTO

DI CRITERI DI

TIPOLOGIA DI TIPOLOGIA

MASSIMOPER COLLEGAMEN

PUNTEGGIO PER GRUPPI GRUPPI PER PUNTEGGIO PUNTEGGIO DI RILEVANZA SECONDARI Progetti ricadenti in area D. La priorità è attribuita 19.2 nel caso in cui l'azienda/e agricola/e coinvolte 16.9.1.1 attivamente nel progetto abbiano una superficie 12 agricola ricadente per almeno il 50% in aree D Progetti ricadenti in area C. La priorità è attribuita 19.2 nel caso in cui l'azienda/e agricola/e coinvolte 5 Collocazione 16.9.1.2 attivamente nel progetto abbiano una superficie 12 F.40 F.40

territoriale agricola ricadente per almeno il 50% in area C Progetti ricadenti in aree protette ed in aree Rete Natura 2000. La priorità è attribuita nel caso 19.2 in cui l'azienda/e agricola/e coinvolte attivamente nel 16.9.1.3 10 progetto abbiano una superficie agricola ricadente per almeno il 50% in aree protette e/o Rete Natura 2000.

Mancanza sul territorio comunale di servizi 42 alternativi per le stesse tipologie di servizi offerti. Per l'attribuzione della priorità dovrà essere 19.2 dimostrato che rispetto alla sede dell'intervento, quello Mancanza sul 16.9.1.4 20 con prevalente rilevanza finanziaria, non vi siano nello medesimo stesso comune servizi della medesima tipologia di territorio di PRIORITA' TERRITORIALI PRIORITA' quelli previsti dal piano. servizi Mancanza sul territorio comunale di servizi F.40 F.40 alternativi per 30 alternativi per le stesse tipologie di servizi le stesse offerti. Per l'attribuzione della priorità dovrà essere tipologie di 19.2 dimostrato che rispetto alla sede dell'intervento, quello servizi offerti 16.9.1.5 con prevalente rilevanza finanziaria, non vi siano nello 30 stesso comune e in quelli confinanti e comunque nel raggio di 15 km servizi della medesima tipologia di quelli previsti dal piano

Incremento Densità di popolazione. La priorità attribuita nel percentuale 19.2 caso in cui il comune dove ha sede l'intervento, quello 10 18 58 F.40 F.40

DI DI dei servizi in 16.9.1. 6 prevalente in termini finanziari abbia una densità di

DEL

PRIO

IONE

RITA' RITA'

ETTO ETTO ERAZ COOP PROG riferimento popolazione sino ad un massimo di 100 abitanti/kmq

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alla potenzialità di Densità di popolazione. La priorità attribuita nel utenza 19.2 caso in cui il comune dove ha sede l'intervento, quello 16.9.1. 7 prevalente in termini finanziari abbia una densità di 14 popolazione sino ad un massimo di 101 e 200 abitanti/kmq Densità di popolazione. La priorità attribuita nel 19.2 caso in cui il comune dove ha sede l'intervento, quello 16.9.1. 8 prevalente in termini finanziari abbia una densità di 18 popolazione superiore a 200 abitanti/kmq Numero di persone con disabilità che possono Numero di essere assistite giornalmente dalla struttura. La 19.2 16.9.1 persone priorità è riconosciuta nel caso in cui nel progetto sia F.40 F.40 9 25 25 assistite data dimostrazione della capacità della struttura di gestire in una giornata lavorativa almeno n.10 persone con disabilità Competenze ed esperienza dei soggetti coinvolti. La priorità è attribuita nel caso in cui nel progetto di cooperazione sia coinvolta almeno in 19.2 16.9.1 professionalità con esperienza riconosciuta, almeno F.40 10 10 decennale, in materia di riabilitazione e cura con fine socio terapeutico e inserimento lavorativo di soggetti ex detenuti, tossico dipendenti, migranti e rifugiati. Competenze Competenze ed esperienza dei soggetti ed esperienza coinvolti. La priorità è attribuita nel caso in cui nel dei soggetti 19.2 16.9.1 progetto di cooperazione sia coinvolta almeno in 15 F.40 F.40 coinvolti nel 11 professionalità con esperienza riconosciuta, almeno 15 settore decennale, in materia di riabilitazione e cura con fine specifico socio terapeutico di soggetti con disabilità. Competenze ed esperienza dei soggetti coinvolti. La priorità è attribuita nel caso in cui nel 19.2 16.9.1 progetto di cooperazione sia coinvolta almeno in F.40 12 professionalità con esperienza riconosciuta, almeno 5 decennale, in materia di attività ricreazionali, educative e didattiche in campo agricolo, ambientale e di servizi alla persona. PUNTEGGIO MASSIMO OTTENIBILE 100 PUNTEGGIO MINIMO 50

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Importi e aliquote di sostegno L’operazione e sostenuta con un contributo pari al 100% delle spese.

Rischio/rischi inerenti all'attuazione delle misure I rischi emersi nell’ambito di controlli relativi a misure analoghe della precedente programmazione 2007/2013:

CP 3 Mancanza di scambio di informazioni tra le autorità coinvolte nell’attuazione CP 6 Gli impegni sono difficili da attuare e verificare CP 8 I beneficiari non rispettano gli impegni CP 10 rischi connessi alla verifica della ragionevolezza dei costi CP 11 Applicazione delle norme sugli appalti pubblici e sulle procedure di gara CP 14 Spese non ammissibili

Inoltre, in caso di combinazione di misura con altri strumenti di sostegno nazionale o dell’Unione sullo stesso territorio (come previsto dall’Articolo 35(9), del Regolamento (UE) n.1305/2013), esiste il rischio di sovracompensazione.

Misure di attenuazione Al fine di ridurre i rischi derivanti dall’attuazione dell’intervento si prevede:

APC2 Attività di informazione, formazione e consulenza per i beneficiari APC3 Campagne d’informazione e documenti d’orientamento APC4 Miglioramento degli strumenti informatici APC6 applicazione dei costi semplificati APC7 Migliorare il controllo interno e le procedure di coordinamento APC8 definizione di un sistema di riduzione dei pagamenti che applichi sanzioni proporzionate alla gravità dell’infrazione;

Onde evitare ogni sovracompensazione e/o doppio finanziamento con ulteriori risorse nazionali e/o comunitarie, così come stabilito dal comma 9 dell’art 35 del Reg. (UE) n. 1305/2013, è previsto il colloquio tra il sistema SI.GE.CO, come da Accordo di Partenariato, e il data base del Sistema Unico di Monitoraggio nel quale confluiscono tutte le informazioni attinenti le forme di sostegno attraverso il FEASR.

Tipo di indicatore Indicatore Obiettivo N. di azioni sovvenzionate 2 Prodotto Volume totale degli 100.000,00 € investimenti n. partenariati cooperanti 2 Risultato n. di soggetti coinvolti 10 Indice di efficacia del percorso Almeno il 20% dei fruitori con riabilitativo indice di gradimento elevato Impatto Incremento del reddito Almeno il 15% dell’azienda agricola

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Riduzione dei costi nella Almeno il 10% gestione del paziente

SOTTOMISURA 19.2 -16. 10 filiere organizzate (olio, paniere prodotti, reti turistiche e museali)

L’operazione prevede il sostegno per la cooperazione tra diversi soggetti beneficiari al fine di potenziare e valorizzare le diverse filiere produttive presenti sul territorio del Gal da quelle dei prodotti ad indicazione protetta quali ad esempio il Pecorino di Picinisco DOP, il vino Atina DOC (cabernet) e i vini e IGT del Frusinate da vitigni autoctoni al Peperone di Pontecorvo, dal fagiolo cannellino di Atina DOP all’IGP Vitellone Bianco dell’appennino centrale come pure i prodotti presenti PAT (supplemento Ordinario Gazzetta Ufficiale 168/2015) in associazione con altri soggetti pubblico e/o privati operanti sul territorio nel comparto turistico e museale. L’operazione, a partire dall’analisi dei fabbisogni individuati a nche attraverso l’attività di animazione e sportello effettuata, intende sostenere anche produzioni non rientranti nelle denominazione riconosciute ma di diffusa presenza ed importanza quali quella olivicola e orticola. La progettazione di filiera organizzata intende sostenere le reti fra i numerosi soggetti singoli esistenti e i nuovi insediamenti incentivati dalle misure dal PSR 2014-2020 per il rafforzamento del sistema economico organizzativo, l’abbattimento dei costi e la razionalizzazione delle attività in particolare riferimento alle attività trasformazione commercializzazione e turistiche.

Tipo di sostegno Il sostegno è erogato come contributo in conto capitale e l’operazione è finanzia come incentivo alla cooperazione.

Beneficiari Soggetti capofila dei partenariati che partecipano alla “filiera organizzata” (organizzazione di produttori riconosciuti, consorzi e cooperazione).

Costi ammissibili Sono ammissibili i costi di costituzione ed esercizio della cooperazione, animazione, promozione, studi e pianificazione funzionali alla redazione del progetto collettivo di cooperazione.

Condizioni di ammissibilità I soggetti cooperanti devono predisporre un progetto comune di durata massima di tre anni in cui vengono definiti finalità e obiettivi del progetto, ambito di intervento, soggetti coinvolti, ruoli e responsabilità di ciascun componente, tipologia degli interventi realizzati, misure attivate, tempi e relativi importi. Deve inoltre, essere individuato un soggetto capofila responsabile dell’attuazione dell’iniziativa, che promuove gli interventi, si occupa della redazione del progetto collettivo, svolge attività di animazione e coordina la realizzazione degli interventi attuati dai singoli attori del progetto. E’ obbligatoria la presenza di almeno un’impresa agricola.

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Criteri di selezione

COLLEGAMENTO CON LA STRATEGIA TIPOLOGIE

DI PRINCIPIO CODICE CRITERI

DI DI PER

PRIORITA' PER FABBISOGNI FABBISOGNI DI

MASSIMO MASSIMO MASSIMO CRITERIO

PRIORITA' INTERVENTO DI INTERVENTO

DI CRITERI DI

TIPOLOGIA TIPOLOGIA

PUNTEGGIO PUNTEGGIO PUNTEGGIO PUNTEGGIO PER GRUPPI GRUPPI PER RILEVANZA SECONDARI 19.2 16.4.1 Almeno 7 soggetti cooperanti 7 F.40 F.40 numero di imprese, soggetti o

organismi cooperanti 19.2 16.4.2 da 8 a 19 soggetti cooperanti 15 20 F.40 F.40 Da 20 soggetti cooperanti e più F.40 F.40 20 percentuale di aziende agricole aziende agricole presenti in 19.2 16.4.3 F.40 F.40 maggiore del 60% 7 relazione al totale dei 15 percentuale di aziende agricole partecipanti al progetto 19.2 16.4.4 45 F.40 F.40 maggiore del 80% 15 almeno 7 aziende condotte da giovani numero di aziende agricole 19.2 16.4.5 10 F.40 F.40 condotte da giovani agricoltori almeno 4 aziende condotte da giovani agricoltori (agricoltori con età 19.2 16.4.6 5 F.40 F.40 compresa tra 18 e 40 anni) di agricoltori 10 cui all'art. 2 lett. N del Reg. almeno 2 aziende condotte da giovani 19.2 16.4.7 F.40 F.40 DELLA FILIERA CORTA FILIERA DELLA UE 1305/2013 agricoltori 3

COMPOSIZIONE E QUALITÀ QUALITÀ E COMPOSIZIONE Opportunità di innovazione, Partecipazione di enti di ricerca F.40 F.40 ricerca e sviluppo 5 5 5

19.2 16.4.8 70% di imprese ricadenti in area D 15 F.40 F.40 prevalenza di numero di 19.2 16.4.9 50% di imprese ricadenti in area D 7 F.40 F.40

aziende ricadenti in area D 15 15

IALI

RITÀ RITÀ

PRIO ITOR TERR 19.2 16.4.10 20% di imprese ricadenti in area D 3 F.40 F.40

70% di imprese aderisce a marchi di 19.2 16.4.12 F.40 F.40 qualità 15 50% di imprese aderisce a marchi di 19.2 16.4.13 F.40 F.40 qualità 10 15 presenza di prodotti di qualità 20% di imprese aderisce a marchi di 19.2 16.4.14 30 F.40 F.40 venduti tramite filiera corta qualità 3

19.2 16.4.15 70% di aziende agricole certificate BIO 15 F.40 F.40

QUALITÀ QUALITÀ

PRIORITÀ PRIORITÀ SISTEMA DI DI SISTEMA

RELATIVE AL AL RELATIVE 19.2 16.4.16 50% di aziende agricole certificate BIO 7 15 F.40 F.40 RICONOSCIUTO 19.2 16.4.17 20% di aziende agricole certificate BIO 3 F.40 F.40

presenza di azioni di efficaci e innovative azioni di

informazione del 19.2 16.4.18 5 5 5 F.40 F.40

OR ITÀ RE LA TIV E AL SIS TE MA DI INF OR MA ZIO NE PRI sensibilizzazione del consumatore consumatore

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PUNTEGGIO MASSIMO OTTENIBILE 100 PUNTI

PUNTEGGIO MINIMO OTTENIBILE 40 PUNTI

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Importi e aliquote di sostegno L’operazione e sostenuta con un contributo fino al 100% delle spese. Il costo massimo ammissibile è di 100.000,00 € a progetto e comunque non superiore a € 3.000,00 a soggetto cooperante. Per le operazioni attivate dai singoli cooperanti si applicano importi ed aliquote previste nelle relative schede di misura.

Rischio/rischi inerenti all'attuazione delle misure Rischi emersi nell’ambito di controlli relativi a misure analoghe della precedente programmazione 2007/2013. CP 8 I beneficiari non rispettano gli impegni CP 10 rischi connessi alla verifica della ragionevolezza dei costi CP 14 Spese non ammissibili

In caso di combinazione di misura con altri strumenti di sostegno nazionale o dell’Unione sullo stesso territorio (come previsto dall’Articolo 35 (9), del Regolamento (UE) N.1305/2013), esiste il rischio di sovracompensazione.

Misure di attenuazione Al fine di ridurre i rischi derivanti dall’attuazione dell’intervento si prevede:

APC6 applicazione dei costi semplificati APC7 Migliorare il controllo interno e le procedure di coordinamento APC8 definizione di un sistema di riduzione dei pagamenti che applichi sanzioni proporzionate alla gravità dell’infrazione;

Onde evitare ogni sovracompensazione e/o doppio finanziamento con ulteriori risorse nazionali e/o comunitarie, così come stabilito dal comma 9 dell’art 35 del Reg Ue. 1305/2013, è previsto il colloquio tra il sistema SI.GE.CO, come da Accordo di Partenariato, e il data base del Sistema Unico di Monitoraggio nel quale confluiscono tutte le informazioni attinenti le forme di sostegno attraverso il FEASR

Tipo di indicatore Indicatore Obiettivo N. di azioni sovvenzionate 2 Prodotto Volume totale degli 200.000,00 € investimenti n. partenariati cooperanti 2 Risultato n. di soggetti coinvolti 60 Diffusione del prodotto su 60% su mercati territoriali; 40% su mercati mercati extraterritoriali Incremento del reddito Almeno il 10% Impatto dell’azienda agricola Riduzione dei costi nella gestione dei costi di Almeno il 20% comunicazione e marketing

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8. Cooperazione (massimo 5.000 caratteri) Obiettivi della misura: facilitare lo scambio di esperienza tra i diversi territori rurali e di consentire la realizzazione di masse critiche in termini di risorse umane e finanziarie per iniziative di valenza extra-locale. Le iniziative consisteranno nel mettere in comune le proprie conoscenze ed idee al fine di realizzare un’iniziativa concreta. Le azioni di natura immateriale, quali quelle formative, lo scambio di saperi e competenze, potranno essere previste soltanto se rientranti in una realizzazione di un’iniziativa concreta.

9. Disposizioni attuative

Descrivere le disposizioni attuative del Piano di Sviluppo Locale (PSL) nel rispetto del quadro normativo di riferimento e della regolamentazione comunitaria per lo sviluppo rurale.

Nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 il Gruppo di Azione Locale adotta i bandi pubblici che attivano le misure di intervento previste nel Piano di Sviluppo Locale (PSL) misura 19.

L’Autorità di gestione adotta specifiche disposizioni per l’attuazione della misura 19 entro l’avvio dei Piani di Sviluppo Locale ed un idoneo sistema di supervisione dei Gruppi di Azione Locale verificando che i Gruppi di Azione Locale possiedano la capacità amministrativa e di controllo necessaria per l’attuazione del PSL. Il Gruppo d'Azione Locale garantisce, nei bandi di propria competenza, la verificabilità e controllabilità (VCM) degli impegni a carico dei beneficiari, delle condizioni di ammissibilità e degli obblighi delle misure (ICO), nonché dei criteri di selezione. Ai fini della formulazione della graduatoria farà fede il punteggio definitivamente assegnato ad ogni criterio da parte del GAL.

I requisiti di ammissibilità per l’accesso al sostegno dichiarati nella domanda di sostegno saranno verificati nell’ambito dei controlli amministrativi e dovranno essere mantenuti dal beneficiario almeno sino alla completa realizzazione dell’intervento finanziato e, ove pertinente, per la durata degli impegni assunti, pena la decadenza della domanda con il conseguente obbligo di restituzione delle somme percepite maggiorate degli interessi legali.

Le priorità relative ai punteggi attribuiti in sede di valutazione, riferiti ai criteri di selezione, devono essere verificate nell’ambito dei controlli amministrativi e devono essere mantenute dal beneficiario almeno sino alla completa realizzazione dell’intervento finanziato salvo i cambiamenti conseguenti all’applicazione delle norme del bando. Qualora intervengano modificazioni che comportano variazioni del punteggio attribuito dovrà essere verificato che il progetto mantenga la sua posizione utile nella graduatoria di ammissibilità al finanziamento.

In conformità con quanto stabilito dal Regolamento (UE) n. 1305/2013 e Deliberazione 5.04.2016

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n. 147 –Linee di indirizzo per la gestione del programma di sviluppo Rurale 2014/2020 e disposizioni attuative generali le domande di pagamento per le misure ad investimento possono essere presentate per anticipi, erogazioni parziali a seguito di presentazione di stati di avanzamento (acconti) e saldi finali.

In caso di investimenti realizzati solo parzialmente rispetto all'iniziativa progettuale approvata, ai fini dell’ammissibilità delle spese dovrà essere valutata la funzionalità di quanto realizzato. Per ulteriori dettagli e per le Domande di sostegno e di pagamento per l’accesso alle misure a superficie o per animale si rimanda a quanto stabilito dai regolamenti.

I controlli amministrativi sulle domande di pagamento per le misure ad investimento sono effettuati in conformità all’art. 48 del Regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014. Le operazioni finanziate nell’ambito del programma sono oggetto di controlli in loco ai sensi degli artt. 49-51 del Regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014. Le operazioni connesse ad investimenti sono oggetto di controlli ex post per verificare gli impegni di cui all’art. 71 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 nonché ogni altro impegno previsto nel programma o nell’atto di concessione del contribuito. L'applicazione di riduzioni, rifiuti, revoche e sanzioni è condotta in conformità a quanto stabilito all'art. 28 del Regolamento. In materia di spese ammissibili, il GAL, opera in conformità con i Regolamenti UE 1305/2013 e 1303/2013, in conformità con il Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 ed il Piano di Sviluppo Locale ed in coerenza con le linee guida nazionali sulle spese ammissibili.

Fatte salve le norme in materia di aiuti di stato e in materia civilistica e fiscale nazionali, ai sensi dell’art. 140 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, per le operazioni con spesa ammissibile inferiore a Euro 1.000.000,00, i beneficiari hanno l’obbligo di assicurare che tutti i documenti giustificativi relativi alle spese siano resi disponibili, su richiesta dalla Commissione europea e della Corte dei conti europea, per un periodo di tre anni a decorrere dal 31 dicembre successivo alla presentazione dei conti da parte dell’Organismo pagatore alla Commissione europea nella quale sono incluse le spese della propria operazione.

Il GAL realizza le attività informative e pubblicitarie rivolte ai potenziali beneficiari delle azioni cofinanziate in coerenza con quanto stabilito al paragrafo 15.3 del programma ed in conformità con l’art. 13 del Regolamento (UE) n. 808/2014. In conformità con quanto stabilito all'art. 38 del Regolamento, tutte le azioni di informazione e di comunicazione a cura del beneficiario devono fare riferimento al sostegno del FEASR all’operazione riportando:

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a) l’emblema dell’Unione europea; b) un riferimento al sostegno da parte del FEASR; c) l’emblema della Repubblica italiana; d) l’emblema della Regione Lazio; e) l'emblema del GAL Versante Laziale del PNA; f) un riferimento al sostegno da parte della misura LEADER.

Le spese relative alle suddette azioni informative e pubblicitarie costituiscono parte integrante dell’operazione e sono pertanto eleggibili a cofinanziamento nella misura stabilita per l’operazione considerata.

10. Costi di gestione: sede e personale del Gal

Con riferimento a quanto stabilito dalla Misura 19 e dalla specifica sottomisura 19.4 – intervento a) “Costi di gestione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020, descrivere l’organizzazione del GAL in termini di struttura tecnico- amministrativa, personale, sede, attività e costi, il tutto in coerenza con le disposizioni di gestione, supervisione e controllo stabilite dalla Regione.

Relativamente all’azione 19.4. a per il funzionamento della struttura, lo svolgimento delle sue mansioni nonché per l’assolvimento delle funzioni connesse all’attuazione dei programmi Leader 2014-2020, il Gal intende avvalersi di una struttura operativa costituita dalle seguenti figure: il direttore tecnico, il responsabile della segreteria, il referente del monitoraggio avanzamento progetti, il responsabile Amministrativo/finanziario, tecnici per istruttorie (liberi professionisti per controllo amministrativo delle domande di sostegno e pagamento tenendo conto delle materie specifiche da trattare). Per l’individuazione di coloro a cui saranno conferiti i relativi incarichi il GAL provvederà ad emettere appositi bandi assicurando procedure di evidenza pubblica, come ha già fatto per l’individuazione dei tecnici incaricati della redazione del PSL. Lo svolgimento delle attività previste sarà affidato garantendo il rispetto delle norme connesse alla responsabilità del datore di lavoro previste dalla normativa comunitaria, da leggi, da regolamenti o contratti collettivi, in particolare ai fini del rispetto della normativa in materia di previdenza ed assistenza integrativa, o in materia di igiene e di sicurezza del lavoro nonché in materia fiscale. Il Direttore tecnico deve essere in possesso di adeguato titolo di studio, con provata esperienza e conoscenza della normativa relativa alla programmazione e gestione di interventi cofinanziati con fondi Comunitari e conoscenza della disciplina che regola l’utilizzo delle risorse finanziarie Comunitarie. L’attività del DT è incompatibile con le istruttorie dei progetti. Il Responsabile amministrativo e finanziario deve essere in possesso di adeguato titolo di studio e provata conoscenza delle procedure connesse alla gestione di fondi pubblici e della disciplina che

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regola la gestione di fondi pubblici e degli interventi cofinanziati da fondi Comunitari. L’attività del responsabile amministrativo e finanziario è incompatibile con le funzioni di istruttoria e controllo dei progetti. La funzione di Segretario sarà espletata da un responsabile con provata esperienza e conoscenza della normativa relativa alla programmazione Leader a cui competerà: la gestione del protocollo di ingresso e uscita, dei documenti e degli adempimenti d’ufficio, di quelli amministrativi e finanziari; la collaborazione con il la struttura nella gestione della rendicontazione e dei controlli; la gestione su base informatica dei dati dei beneficiari e degli interventi del PSL. Avrà conoscenza delle problematiche relative al programma Leader e delle procedure connesse alla gestione dei fondi europei.

Per l’attività Istruttoria sulle singole proposte progettuali pervenute al GAL e di collaudo delle conseguenti realizzazioni saranno individuati professionisti, distinti per competenze, in riferimento alle diverse materie connesse alle tematiche progettuali. La selezione avverrà attraverso avvisi pubblici. Relativamente al monitoraggio dello stato di avanzamento finanziario si dovrà evidenziare la capacità di spesa e mettere in luce quelle azioni dove le difficoltà di impegno e di spesa appaiono più evidenti. Gli indicatori finanziari devono dunque fornire una quantificazione della situazione degli impegni assunti dal GAL e delle spese effettuate dal beneficiario finale da mettere in relazione con i tempi programmati di realizzazione del PSL ed essere continuamente aggiornati nel corso della intera durata della programmazione.

Affinché la struttura operativa del GAL possa espletare efficacemente le sue funzioni sarà fornita di nuove strumentazioni (es. apparecchi informatici, stampanti e fotocopiatore, telefoni, scaffali, armadi per la custodia dei documenti e dell’archivio ecc.). I locali della sede del Gal restano quelli in uso sin dalla sua costituzione (1994) in Piazza Marconi ad Alvito. Altre spese di gestione saranno quelle di pulizia locali, spese postali, telefoniche, di cancelleria e di manutenzione attrezzature. Nell’ambito della sottomisura 19.4, i costi di gestione prevedono i compensi per: Direttore tecnico, Responsabile amministrativo e finanziario, Segretario, referente del monitoraggio avanzamento progetti, istruttori e collaudatori, consulenti e revisore dei conti. Sono previste inoltre spese per: - Missioni personale - Rimborsi Presidente, spese di trasferta e missioni - Gettoni di presenza CdA - Acquisto di attrezzature come ad esempio arredi, attrezzature informatiche, stampanti, fotocopiatrice, macchina fotografica, proiettore ecc. - Spese per affitto e manutenzione locali, pulizia, spese postali, cancelleria, telefoniche, di manutenzione delle attrezzature

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- Tasse annuali, costi fideiussori, spese bancarie; - azioni formative - informative (es. giornate seminariali ecc.) per il personale del Gal; tali attività si prevede un utilizzo dello 0,5% dell’importo di misura.

Per la sottomisura 19.4 il piano finanziario prevede l’importo di € 620.887,45 La misura 19.4.a è funzionale alla realizzazione della strategia sviluppo locale in termini di competenze, e strumenti operativi; consentirà la gestione operativa del GAL e formazione del personale, in coerenza con le disposizioni di gestione, supervisione e controllo stabile dalla Regione Lazio.

Beneficiari Gruppi di azione locale Il sostegno è concesso nella forma di contributo a fondo perduto pari al 100% del costo ammissibile. Non sono ammissibili: itoraggio del PSL; mministrazione;

trazione a favore del GAL; ;

11. Organizzazione dell’animazione e relativi costi

Con riferimento a quanto stabilito dalla Misura 19 e dalla specifica sottomisura 19.4 – intervento b) “Costi di animazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020, descrivere l’idea progettuale di animazione con riferimento alle attività, alle risorse umane (esperti) e ai costi.

19.4. b Per predisporre il PSL sono stati attivati numerosi Tavoli di Lavoro che hanno portato idee, esperienze concrete e aspettative e che hanno innescato nel territorio un confronto pluralistico e vivace. Il Gal Versante Laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo intende continuare per tutto lo svolgimento della nuova programmazione 2014-2020 il metodo della concertazione e della condivisione, già assunto con successo nel corso delle programmazioni precedenti. Questi tavoli di lavoro rappresentano per tutti gli attori locali un’opportunità per incontrarsi, conoscersi, approfondire temi problematici, costruire e realizzare insieme progetti comuni.

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Il Gal ritiene indispensabile continuare ad attuare questa tipologia di animazione poiché in linea con l’esigenza di collaborazione e di messa in rete di tutti gli stakeholder. Tuttavia se ai fini della predisposizione del presente piano i forum ed i tavoli di lavoro sono stati finalizzati all’ascolto delle istanze del territorio e di informazione sulle nuove opportunità finanziarie europee, la metodologia che si implementerà nella fase di attuazione del PSL sarà caratterizzata dal sostegno a tavoli di lavoro finalizzati all’individuazione di obiettivi strategici condivisi e costruzione di progetti collettivi. Si tratterà quindi di un percorso induttivo che dovrà connotarsi fortemente come “percorso condiviso”, vale a dire che, attraverso la realizzazione del proprio singolo progetto, l’attore beneficiario dovrà imparare a prendersi in carico la responsabilità di raggiungere, oltre al proprio obiettivo, l’obiettivo strategico del territorio. I tavoli di lavoro che il Gal intende svolgere saranno articolati per tematiche specifiche. .

Saranno attivati tavoli, focus group/worhshop e azioni dimostrative e di sensibilizzazione per il partenariato e gli attori locali sui temi del PSL quali ad esempio: filiera turistica e museale, agricoltura sociale, filiera corta come strumento d’integrazione fra settore rurale e settore turistico.

Infine si intendono realizzare alcune azioni di animazioni innovative denominate “hackathon”, una attività che coinvolge a vario titolo esperti di diversi settori (informatica, grafici, web marketing, manager culturali creativi, designer, esperti ecc.) finalizzata alla individuazione di soluzioni innovative sui diversi temi (es. filiere turistiche, filiera agroalimentare, brand Terre di Comino, Marchio delle 4E ecc.) con durata variabile tra un giorno e una settimana, durante la quale, viene presentato il tema scelto sul quale i partecipanti sono inviati a proporre soluzioni. Si tratta di una “maratona- officina di progettazione” no stop nella quale i partecipanti, seguiti da un gruppo di mentor, sono sostenuti nello sviluppo dei progetti innovativi. Ad esempio relativamente al tema del sistema museale l’hackathon potrebbe focalizzare la realizzazione di nuovi prodotti e lo sviluppo di idee creative per i musei nel 21° secolo (buone pratiche, ottimizzazione dei contenuti, coinvolgimento del pubblico, miglioramento dell'esperienza educativa, modelli di business sostenibile).

spese ammissibili costi per animazione, promozione, studi, personale per animazione e organizzazione forum/tavoli di lavoro/focus group/workshop/azioni dimostrative, consulenze per percorso partecipativo forum/tavoli di lavoro/focus group/workshop; noleggio di attrezzature; realizzazione materiale informativo (pubblicazioni, siti internet, audiovisivi, pagine web, newsletter); costi connessi alle attività di animazione.

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12 Attività di partenariato

Descrivere le attività di partenariato svolte propedeuticamente alla presentazione del Piano di Sviluppo Locale con riferimento al coinvolgimento delle autorità locali pubbliche, delle parti economiche e sociali e di qualsiasi altro organismo rappresentativo della società civile, delle organizzazioni non governative, incluse quelle ambientali, e degli organismi per la promozione della parità tra uomini e donne, che sono stati consultati e descrizione dei risultati della consultazione. Descrivere quanto riportato nella dichiarazione di cui all’allegato n. 4 al presente bando.

La partnership del GAL VerLa si dimostra una compagine di soggetti fortemente coinvolti nello sviluppo della strategia prevista dal presente PSL, si tratta di soggetti sia pubblici che privati, che rappresentano varie categorie economiche e sociali. Il GAL VerLa conta 57 soci, 39 pubblici (tra cui i 33 comuni) e 18 soci privati, che rappresentano ciascuno specifiche categorie economiche e sociali:

A.I.A.B. (Associazione Italiana Agricoltura Biologica), 1 agricoltura AS.P.O.L.(Associazione Produttori Olivicoli del Lazio, C.I.A. - Frosinone, Coldiretti - Frosinone, Confagricoltura - Frosinone, Ambulanti Oggi – Associazione di Imprese di Commercio su Aree 2 commercio Pubbliche Coop. MU.S.A. – Musica e Spettacolo, Centro Studi Letterari “Valle di 3 cultura Comino” 4 artigianato CNA – Frosinone, C.T.S.(Centro Turistico Studentesco e Giovanile) Gruppo Autonomo 5 turismo “Freedom”, 6 servizi Lega delle Cooperative Lazio, Confocooperative Frosinone 7 industria Compagnia delle Opere - Roma e Lazio, ambiente e 8 Legambiente Lazio consumatori politiche di Donna Impresa – Coldiretti Frosinone e Donne in Campo - CIA 9 genere Frosinone.

Il consiglio di amministrazione, invece, è formato da tutti rappresentanti della compagine privata (CIA, Coldiretti, Legambiente, Lega delle Cooperative, Centro Studi Letterari “Valle di Comino”). Partecipano in qualità di uditori i delegati dei comuni di Arpino, Picinisco, San Biagio Saracinisco, Settefrati, Vallerotonda. Il partenariato, pertanto risulta un elemento molto importante sia in fase di predisposizione che di attuazione del PSL, poiché consente di creare una sinergia organica tra i vari attori del territorio, portatori di diversi interessi, permettendo l’attuazione di una programmazione di sviluppo capillarmente disegnato sulle risorse e potenzialità del territorio. Secondo quanto già applicato nelle passate edizioni, il GAL VerLa, ha da sempre utilizzato lo strumento dei Forum per far conoscere i suoi obiettivi ed azioni, e per ascoltare le esigenze locali, costruendo i propri Piani in relazione alla domanda e ai bisogni del territorio.

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Anche in questo caso il GAL nella costruzione del PSL Misura 19 (2014-2020) ha attivato Forum e luoghi di ascolto e partecipazione, con coinvolgimenti ancora più ambiziosi rispetto alle esperienze passate, al fine di definire le politiche d’intervento insieme con il territorio, attraverso il dialogo fra tutti soggetti attivi, così come previsto sia da Agenda21 che da alcune normative nazionali (L.285/97 e L.328/00). Tra aprile e maggio 2016 sono stati tenuti n. 33 incontri di ascolto generale: 6 Forum riservati ai nuovi comuni aderenti (Castelliri, Castrocielo, Cervaro, Pontecorvo, San Vittore del Lazio e Viticuso) e 27 Tavoli di lavoro, cioè spazi di confronto permanente, strategico e operativo, mirato a specifici temi, fra tutti soggetti che svolgono un ruolo politico e operativo nei 33 Comuni del territorio del GAL. Nei Tavoli di Lavoro tematici, lo sforzo è stato quello di rendere ancora più attivi e partecipi i cittadini, attraverso la somministrazione di questionari, di schede progetto da compilare, di giochi di ruolo, dove i partecipanti sono stati stimolati a descrivere i punti di forza e di debolezza del territorio, ma anche ad immaginare e discutere insieme nuovi modelli e strategie di sviluppo. Sia durante i Forum che nei Tavoli di Lavoro, sono stati distribuiti materiali informativi relativi al PSR 2014-2020 e sono stati illustrati i risultati della precedente programmazione, con un particolare approfondimento sulle “buone pratiche” realizzate. Tutti gli incontri sono stati verbalizzati, sono state raccolte le firme dei partecipanti e è stata realizzata un’ampia documentazione fotografica, diffusa sia sul sito www.galverla.eu, sia attraverso i social network (Facebook) sia tramite l’applicazione dedicata APP GALVERLA. Per la diffusione del calendario degli incontri sono stati realizzati manifesti e locandine, sono state inviate news attraverso la mailing list del GAL, che conta circa 2000 iscritti, e inoltrate informazioni ai siti ufficiali dei comuni soci e delle associazioni di categoria. E’ stato inoltre attivato un ufficio stampa che ha diffuso le informazioni e le sintesi degli incontri effettuati sui canali di informazione convenzionali (giornali, radio, TV), nonché sul sito web, sui Social network e attraverso Alert inviati via App. Ad ogni incontro è stato presente il referente del percorso partecipativo, i tecnici incaricati della Redazione del PSL e il responsabile dell’animazione per attività di accoglienza, per la raccolta delle firme presenza e la distribuzione del materiale informativo. In sintesi il percorso attivato è stato il seguente:

 Dai Forum, luoghi di ascolto, ai Tavoli di Lavoro Tematici, spazi permanenti e itineranti di confronto strategico e operativo, strumenti essenziali per lavorare insieme, per far crescere il territorio.  Interviste agli stakeholders  Sportello informativo one to one (dal 15.02.2016 al 15.05.2016)  Raccolta “idee progetto” (sito, APP; social network)

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Se i Forum hanno rappresentato lo strumento principale che il Gal ha utilizzato nelle passate programmazioni del Leader per far conoscere i suoi obiettivi e azioni e per ascoltare le esigenze locali e, quindi, riuscire a costruire i propri Piani in relazione alla domanda e ai bisogni del territorio, il Gal nella costruzione del PSL Misura 19 (2014-2020) ha attivato Forum e dei luoghi di ascolto e partecipazione con coinvolgimenti più ambiziosi, al fine di definire le politiche d’intervento insieme con il territorio, attraverso il dialogo fra tutti soggetti attivi oltre che Tavoli di lavoro tematici e uno sportello informativo attivo su appuntamento dal 15 febbraio al 15 maggio 2016. E’ stato infine utilizzata la metodologia delle Interviste ai portatori di interesse (Sindaci e Amministratori dei comuni soci del Gal, Direttori delle strutture museali, Associazioni del terzo settore, Gruppo di lavoro AREE INTERNE.) anche effettuando visite in siti specifici (Azienda agricola dell’Abbazia di Casamari e del Monastero di S. Erasmo a Veroli, Museo di Aquino ed area archeologica)

I Tavoli di lavoro sono stati caratterizzati da un taglio strategico e operativo in ordine ai temi trattati ed essendo itineranti nei paesi hanno permesso di approfondire specifici e sempre diversi argomenti. Da luoghi strutturalmente “informativi /formativi e di ascolto” quali i Forum, gli incontri diventano, con i Tavoli di lavoro, luoghi di governo del territorio, in quanto laboratori di soluzioni a breve/medio/lungo termine ai problemi emergenti, attraverso confronti costruttivi, analisi strategiche, approfondimenti della fattibilità tecnica delle possibili soluzioni. Nati in occasione della predisposizione del PSL(aprile -maggio2016 ), sono da considerare permanenti cioè strumenti costanti per la pianificazione sinergica del territorio e per l’attuazione del Leader 2014-2020. Le idee progettuali che emergono dai Tavoli di Lavoro sono utilizzate per predisporre nel PSL del Gal Versante Laziale del PNA, sia i progetti singoli che i progetti collettivi e integrati, la cui attuazione verrà successivamente monitorata attraverso il ripetersi di più Tavoli tematici. I tavoli sono inoltre strumenti essenziali per lavorare insieme fra le diverse municipalità al fine di ottenere integrazioni progettuali (progetti collettivi) oltre che strumenti che responsabilizzano sulle modalità di uso delle risorse disponibili. I tavoli sono quindi uno degli strumenti utilizzati per l’analisi collettiva dei fabbisogni e per la loro gerarchizzazione come pure perla conseguente assegnazione delle preziose seppur limitate risorse. Negli incontri sono stati identificati segmenti sui quali si potrà intervenire prioritariamente con le misure del PSR (bandi regionali) e attività inserite nel PSL.

Infine negli incontri pubblici sono stati prefigurati, a partire dalle “buone pratiche realizzate nel 2007-2013” possibili progetti collettivi (Enti pubblici, Soggetti privati e soprattutto dei partenariati possibili), che siano in grado di far crescere le competenze territoriali con azioni che siano volano di sviluppo sostenibile e di qualità. Il calendario dei Forum, dei Tavoli

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di Lavoro e le attività di sportello/interviste nonché la descrizione dei singoli appuntamenti e l’elencazione dei temi che sono stati affrontati sono esplicitati nel Report dell’iter partecipativo 2014-2020.

TAB. 1 - SINTESI DELLA PRIMA FASE DI ASCOLTO Luogo e Data Idee progettuali emerse presenze Comune di Ripi – 9.10. 2015 Sistema museale a partire dal Polo Museo dell’energia e del petrolio. Utilizzo 50 partecipanti delle terre incolte con produzioni di cereali, olivicoltura e viticoltura biologica di qualità. Comune di Veroli 17.10.2015 Valorizzazione sistema monumentale e sentieristica (“strada dell’amore” 40 partecipanti con la Chiesa di S.Valentino, fontanili, percorso pedonale lungo le mura). Acquisizione certificazione (DOP) pane e ciambelle con itinerario dei mulini. Posta Fibreno, 19.10. 2015 Orto botanico. Organizzazione Mercato contadino, Trekking e castelli e Pescosolido, Campoli, lago, Laboratorio di progettazione europea. Centro sportivo per persone Fontechiari con patologie cardiovascolari. Creazione di un birrificio artigianale. Creazione di un consorzio di produttori (olio) per acquisire certificazione - 50 partecipanti di qualità. Colle San Magno - 30 22.10.2015 Aderire al sistema APPGAL. Filiere da qualificare (olio, cereali di partecipanti montagna, allevamento bovino di marchigiana, sostenere gli allevamenti ovi-caprini, tartufo) attraverso le certificazione di qualità e il sostegno al sistema di trasformazione. Atina, Picinisco, 24.10.2015 Sostenere le attività sportive a partire dal centro ippico che attraverso Belmonte Terelle -30 eventi nazionali garantisce circa 10.000 presenze annue nelle strutture partecipanti ricettive anche valorizzando l’area mercatale per la vendita dei prodotti tipici in occasione di eventi che richiamano afflusso nazionale (concorsi ippici); Creazione di un percorso ciclabile. Sostegno alle costruzione di reti fra i produttori (pecorino, bio, castagne ecc.) Settefrati, Gallinaro - 26.10.2015 Sostegno al progetto del “distretto del biologico della Valle di Comino con 110 25 partecipanti aziende bio aderenti. Potenziamento servizi al turista (guide-interpreti) Arpino 31.10.2015 Valorizzare l’area monumentale della Civitavecchia di Arpino attraverso 20 partecipanti la di una “Cittadella internazionale dell’artigianato artistico”. Commercializzazione prodotti locali, messa a disposizione delle Associazioni edifici pubblici non utilizzati, riattamento casa rurale, avvio asilo nido rurale. Valorizzazione sistema museale Alvito, Vicalvi, S. 2.11.2015 Valorizzazione filiera vitivinicola, integrazione migranti; opportunità “smart Donato V.C. community”, valorizzazione esperienze e servizi culturali (es. Festival 50 partecipanti delle Storie) Piedimonte S. 3. 1.12015 Gal tavolo di confronto e di sinergia fra il sistema agricolo e il sistema Germano manifatturiero (indotto dalla Fiat) e nuove colture in sostituzione del tabacco 25 partecipanti (es. canapa) Aquino 7.11.2015 Servizi ricreativi e sportivi (Ippoterapia e pet therapy), riabilitazione in Villa Santa Lucia piscina. Coesistenza tra Sistema agricolo e Sistema manifatturiero 35 partecipanti Vallerotonda, 14.11.2015 Creazione di un Gruppo operativo sull’agricoltura di montagna, Acquafondata, S. Elia – viabilità, servizi, trasporti servizi di base, microimprese. 25 partecipanti Filiera Olio. Creazione di una cooperativa di comunità Strangolagalli 5.12.2015 Promozione nel BRICS dei prodotti italiani di enogastronomia, 35 partecipanti artigianato e turismo

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VEROLI 28.11.2015 Le Associazioni che partecipano all’incontro sono state 49 di cui 10 Forum tematico provenienti da Veroli e delle 39 restanti 12 provenienti dall’area nord, 2 ASSOCIAZIONI dall’area centrale , 13 dall’area sud e 12 da territori esterni al GAL. Mentre va 100 partecipanti evidenziata una consistente presenza dell’area sud e una presenza di associazioni dell’area nord pari alle aspettative, la notevolissima mancanza è quella delle Associazioni dell’area centrale, spiegabile solo con il fatto che queste Associazioni, essendo generalmente presenti agli eventi del Gal, non hanno considerato il Forum delle Associazioni di loro speciale interesse. La presenza di Associazioni provenienti da aree non di competenza del Gal si spiega perché a Frosinone e a Sora (9 su 12) risiedono diverse associazioni che operano tuttavia nel territorio di competenza del Gal. Fra le risposte disponibili in merito agli ambiti di azione delle Associazioni, si possono rilevare dati non significativi che tuttavia vedono al primo posto, per frequenza , la cultura e il folklore (26,5%), le Pro Loco e guide al secondo posto (14,2%) , l’ambiente (10,2%) e il volontariato ( 10,2%) al terzo posto , l’associazionismo nei quartieri e per le feste locali ha una frequenza limitata 6,1%, così l’artigianato , che riporta una frequenza (attesa) pari al 4% , mentre le Associazioni sportive che per contro sono molto attive nel territorio presentano nell’incontro una percentuale molto esigua (4%). D’ interesse il fatto che fossero presenti associazioni impegnate nella nuova agricoltura e nella migrazione e nei Cammini , in particolare a sfondo religioso (Cammino delle Abbazie, Cammino di Francesco)

TOTALI PARTECIPANTI PRIMA FASE DI ASCOLTO N. 520

TAB.2 - SECONDA FASE DI SCOLTO TAVOLI DI LAVORO E FORUM 2016 Luogo e Data Idee progettuali emerse presenze Territori SMART: energie rinnovabili, mobilità e servizi "intelligenti". Nel Tavolo di Lavoro dopo la presentazione degli obiettivi strategici del Tavolo e delle misure del PSR della Regione Lazio inerenti all’innovazione, e dei Comune di Alvito possibili strumenti finanziari di supporto (Il Patto dei Sindaci finalizzato a 35 partecipanti 26/2/16 ridurre del 20% l’emissione di CO2 entro il 2020, riconoscendo ai Comuni che vi aderiscono un interessante contributo) il confronto è stato finalizzato a verificare i punti di forza e di debolezza nel territorio sull’innovazione (attrezzature, spazi, modelli organizzativi) FORUM sulle opportunità misura 19 PSR 2014/2020 Intenzione di attuare una San Vittore del Lazio progettualità di ampio respiro che coinvolga altri Comuni e altri ambiti 10/4/16 territoriali all'interno del Gal. Punti di forza da valorizzare: olio locale verso la 30 partecipanti certificazione, formaggio Conciato di San Vittore. Terre di Comino: ospitalità e turismo accogliente. Nel Tavolo di Lavoro dopo aver presentato gli obiettivi strategici del Tavolo e le misure del PSR della Atina Regione Lazio inerenti al turismo, il confronto è avvenuto su: La storia e 11/4/16 l’importanza del brand ”Terre di Comino”, Il concetto di “turismo accogliente” 35 partecipanti attraverso una scheda somministrata ad ogni partecipante; punti di forza e di debolezza del turismo nel territorio Le pratiche di eccellenza conosciute nel settore Le idee progettuali dei singoli partecipanti; Terre di Comino: ospitalità e turismo accogliente Nel Tavolo di Lavoro dopo aver presentato gli obiettivi strategici del Tavolo e le misure del PSR della Casalattico Regione Lazio inerenti al turismo, dato l’interesse dimostrato dai partecipanti, 12/4/16 si è inteso dedicare tutto il tempo all’analisi approfondita delle misure del 22 partecipanti PSR e in particolare, alla misura del premio per l’insediamento dei giovani 18- 40 anni in azienda agricola FORUM sulle opportunità misura 19 PSR 2014/2020 Dopo a Pontecorvo presentazione dell'attività del Gal e di tutte le opportunità è emersa la volontà 13/4/16 37 partecipanti da parte di alcuni partecipanti di valorizzare Peperone Dop come prodotto tipo territoriale e di verificare l'esistenza di azioni volte al risanamento ambientale. La rete dei musei. Sinergia per l'innovazione e la fruizione dei poli Ripi museali. Volontà di implementare partendo dal Polo Museo dell’energia e del 14/4/16 21partecipanti petrolio un sistema museale fra tutti i musei del territorio. Utilizzo delle terre incolte con produzioni di cereali, olivicoltura e viticoltura biologica di qualità.

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La filiera dell'olio: marchi di qualità e progetti collettivi. E' emersa la Sant'Elia Fiumerapido volontà di realizzare un progetto di cooperazione (gruppo operativo) al fine di 15/4/16 38 partecipanti promuovere l'olio la Ciera prodotto da un'azienda cooperativa di Monte San Giovanni Campano che riunisce tutti i produttori locali. Terre di Comino: ospitalità e turismo accogliente. I partecipanti hanno espresso la volontà/opportunità di istituire un laboratorio permanente - vivaio Campoli Appennino 19/4/16 d’interpretazione/racconto dei siti naturalistici e culturali da realizzare in 21 partecipanti collaborazione con l’Università di Cassino e il Parco Nazionale d’Abruzzo e gestito da un’impresa sociale locale Filiere corte, gruppi d'acquisto e mercati locali. Il confronto è avvenuto su: Arpino Il concetto di “filiera corta” per ognuno dei partecipanti 20/4/16 26 partecipanti I punti di forza e di debolezza delle aree mercatali nel territorio Le pratiche di eccellenza nel settore conosciute Le idee progettuali dei singoli partecipanti La rete dei musei. Sinergia per l'innovazione e la fruizione dei poli museali. Il Tavolo ha preso in esame le misure del PSR più attinenti ai musei, Villa Latina 20/4/16 ma programma di continuare il lavoro periodicamente al fine di acquisire 20 partecipanti consapevolezza su tutte le possibili declinazioni operative della costruzione della rete dei musei. Terre di Comino: ospitalità e turismo accogliente. Il tavolo di lavoro ha riunito diversi operatori turistici del territorio nonché residenti del Comune che Settefrati 22/4/16 hanno espresso la volontà di predisporre progetti di accoglienza turistica 21 partecipanti interconessi con le costanti presenze di turismo religioso presso la Basilica della Madonna di Canneto. Sistema monumentale e spazi di fruizione culturale il comune presenta un sistema monumentale e museale abbastanza diffuso e organizzato, anche Veroli 23/4/16 grazie alla presenza di guide turistiche autorizzate. L'intento emerso dal tavolo 21 partecipanti di lavoro è quello di dare una maggiore visibilità a queste risorse in connessione con la rete monumentale e museale del Gal. FORUM sulle opportunità misura 19 PSR 2014/2020 dopo aver presentato ai partecipanti del Forum le opportunità derivanti dalla Castelliri programmazione 2016/2020 sono emerse diversi prospettive di progetti: 26/4/16 45 partecipanti sviluppo del Festival Tarantelliri; promozione del prodotto tradizionale l’aglio rosso di Castelliri.

Valorizzazione della aree montane: rivitalizzazione centri storici e attività produttive Nel Tavolo di Lavoro dopo la presentazione degli obiettivi del Tavolo e delle misure del PSR della Regione Lazio inerenti alla valorizzazione della montagna e in particolare alle attività forestali e alla produzione delle energie rinnovabili il confronto ha rilevato: Picinisco 27/4/16 I punti di forza e di debolezza nel territorio; 21 partecipanti Le opinioni di ognuno dei partecipanti sul come rivitalizzare la montagna; Le pratiche di eccellenza conosciute dai partecipanti nella rivitalizzazione della montagna attraverso il contributo dei migranti europei ed extra europei; Le idee progettuali dei singoli partecipanti in particolare in merito alla valorizzazione delle attività forestali. Valorizzazione della aree montane: rivitalizzazione centri storici e attività produttive. E' emersa la volontà di attuare una filiera della foresta che comprende i seguenti settori/step: la raccolta della legna affidata a imprese di piccolissima dimensione spesso occupate solo a part time e utilizzate anche Vallerotonda per sgombro neve, manutenzioni varie ecc; la prima trasformazione del 29/4/16 21 partecipanti legname (con creazione d’imballaggi e semilavorati ecc) ; la seconda lavorazione con creazione di pellet fino ad arrivare a arredi, gadget, pasta di cellulosa per carta; la produzione di energia dalla biomassa legnosa sia per energia elettrica che termica (green economy) che attualmente ha ampi margini di sviluppo. Valorizzazione della aree montane: rivitalizzazione centri storici e attività produttive E' emerso l'intento dei partecipanti al forum di attuare Acquafondata 30/4/16 un uso diversificato del già esistente museo della zampogna, creando un Museo 21 partecipanti tematico sulla montagna, con spazio per ristoro e foresteria e la promozione di nuovi insediamenti in agricoltura. Valorizzazione della aree montane: rivitalizzazione centri storici e attività produttive. Dopo aver presentato a tutti i partecipanti del tavolo di Terelle 2/5/16 lavoro le opportunità di intervento è emersa la volontà di Valorizzare la 21 partecipanti promozione della Castagna di Terelle (PAT) , del castagneto monumentale e promuovere il riaccorpamento dei terreni frazionati, incentivando nuovi

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insediamenti in agricoltura

Valorizzazione delle aree montane. L'incontro ha fatto emergere un orientamento da parte dei partecipanti a valorizzare nel proprio territorio il Belmonte Castello sistema turistico e ha rivelato attraverso la narrazione delle best practice della 3/5/16 23 partecipanti possibilità di rivitalizzare le aree montane attraverso l'insediamento e il contributo in termini di insediamenti agricoli dei migranti europei ed extra europei. Filiere corte, gruppi d'acquisto e mercati locali L'incontro ha consentito un confronto sulla tematica della filiera corta e mercati contadini a chilometro zero. E’ stata raccontata l’esperienza già avviata da circa una anno nel Comune Aquino 5/5/16 di Arpino e relativi punti di forza e debolezza. Emerge la necessità di 21 partecipanti coinvolgere gruppi di acquisto e consumatori con azioni di crescita di consapevolezza circa la qualità di prodotti biologici che non producono effetti nocivi sull’ambiente. Gallinaro Terre di Comino: ospitalità e turismo accogliente. Il tavolo di lavoro ha 7/5/16 raccolto idee progetto finalizzate relativamente a agricoltura sociale, 31 partecipanti allevamento, promozione dei prodotti locali Filiere corte, gruppi d'acquisto e mercati locali Nel Tavolo di Lavoro dopo aver presentato gli obiettivi strategici del Tavolo e le misure del PSR della Regione Lazio inerenti alle filiere corte e alle aree mercatali, il confronto è Strangolagalli avvenuto su: 9/5/16 Il concetto di “filiera corta” per ognuno dei partecipanti 21 partecipanti I punti di forza e di debolezza delle aree mercatali nel territorio Le pratiche di eccellenza nel settore conosciute riportando l'esperienza del mercato di Arpino. La rete dei musei. E' emersa la volontà di creare una sinergia per l'innovazione e la fruizione dei poli museali per ovviare alla carenza di personale facendo convenzioni (servizio civile, Scuole, Università , Associazioni) e determinare: San Biagio Saracinisco - incremento qualificazione (corsi d’interpretazione) 10/5/16 21 partecipanti - promozione : biglietto unico, calendario comune -diversificazione delle attività enogastronomiche e vetrina paniere e produzioni artigianato artistico -spettacoli, laboratori didattici tematici, archeotrekking -collaborazioni con Università straniere. Territori SMART: energie rinnovabili, mobilità e servizi Piedimonte San "intelligenti". Il tavolo di lavoro dopo aver palesato grazie alle indicazioni dei Germano 11-mag-16 partecipanti i punti di forza e di debolezza del Comune, ha evidenziato la 21 partecipanti volontà comune e condivisa da tutti di incentivare il coinvolgimento dei giovani per la creazione di start up. Attività sportive e ricreative per la qualità della vita. Nel Tavolo di Lavoro dopo la presentazione dei punti di forza e di debolezza del territorio Casalvieri 12/5/16 Comunale da parte dei partecipanti si sono presentati le misure relative alle 21 partecipanti attività sportive da valorizzare ai fini dell’occupazione dei giovani, della qualità della vita degli abitanti e dello sviluppo turistico. Attività sportive e ricreative per la qualità della vita. Nel Tavolo di Lavoro dopo la presentazione dei punti di forza e di debolezza del territorio San Donato Val di Comunale da parte dei partecipanti si sono presentati le misure relative alle Comino 13/5/16 attività sportive da valorizzare ai fini dell’occupazione dei giovani, della qualità 40 partecipanti della vita degli abitanti e dello sviluppo turistico. Sono state presentate anche le misure riguardanti l'insediamenti giovanili nel settore agricolo. FORUM sulle opportunità misura 19 PSR 2014/2020 dopo aver presentato ai partecipanti del Forum le opportunità derivanti dalla Castrocielo programmazione 2016/2020 sono emerse diversi prospettive di progetti: 14/5/16 25 partecipanti valorizzazione del sito archeologico Aquinum, promozione dei prodotti tipici locali, insediamenti agricoli.

FORUM sulle opportunità misura 19 PSR 2014/2020 dopo aver presentato ai partecipanti del Forum le opportunità derivanti dalla Cervaro 15/5/16 programmazione 2016/2020 sono emerse diversi prospettive di progetti: 22 partecipanti istituire presso il Museo dell’arte orafa di Cervaro una Scuola con corsi di formazione per riprendere e rinnovare l’ antica oreficeria istituire un centro

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polifunzionale diurno per disabili.

Nel Tavolo di Lavoro dopo aver presentato le misure del PSR della Regione Lazio inerenti alle filiere, il confronto è avvenuto su: Boville Ernica Il concetto di “filiera” dell’olio per ognuno dei partecipanti 16/5/16 21 partecipanti I punti di forza e di debolezza del prodotto “olio” nel territorio Le pratiche di eccellenza nel settore conosciute e le idee progettuali dei singoli partecipanti La rete dei musei. Sinergia per l'innovazione e la fruizione dei poli museali. Dal tavolo di lavoro sono emerse le seguenti esigenze/progetti. Stabilire per ogni museo, in accordo con gli operatori del museo, l'itinerario diffuso nel territorio; -definire per ogni museo, in accordo con gli operatori del museo, i laboratori Colle San Magno didattici , gli spettacoli , gli eventi (servizi d'informazione e di biglietteria on 17/5/16 21 partecipanti line, calendario unitario, servizi di esposizione e degustazioni del paniere Terre di Comino presso i Musei o convenzionati con i Musei, card dei musei con specifiche agevolazioni - condividere gli elementi fondamentali per l'immagine coordinata della rete dei musei delle Terre di Comino e, in questa, uno specifico ruolo dei musei per l’educazione ambientale e alimentare Territori SMART: energie rinnovabili, mobilità e servizi "intelligenti". Dal tavolo di lavoro è mersa la volontà di realizzare le seguenti Villa Santa Lucia 18/5/16 idee progettuali: Possibili progetti dell’Ente pubblico: realizzare itinerario 21 partecipanti mattina d’interesse turistico verso Montecassino per valorizzare la figura di Santa Scolastica; creare un laboratorio agricoltura , bellezza, cultura per la popolazione locale , realizzare una ludoteca La filiera dell'olio: marchi di qualità e progetti collettivi. E' emersa la Monte San Giovanni 18/5/16 volontà di realizzare un progetto di cooperazione (gruppo operativo) al fine di Campano pomeriggio promuovere l'olio la Ciera prodotto da un'azienda cooperativa di Monte San 26 partecipanti Giovanni Campano che riunisce tutti i produttori locali. Sistema monumentale e spazi di fruizione culturale. Nel Tavolo di Lavoro il confronto è avvenuto su: Vicalvi 19/5/16 Il concetto di “sistema” monumentale per ognuno dei partecipanti 21 partecipanti I punti di forza e di debolezza degli spazi culturali nel territorio. La volontà di Valorizzare il Castello Medievale presente nel territorio del comune. FORUM sulle opportunità misura 19 PSR 2014/2020 dopo aver presentato ai partecipanti del Forum le opportunità derivanti dalla Viticuso programmazione 2016/2020 sono emerse diversi prospettive di progetti: 24/5/16 21 partecipanti valorizzazione del museo diffuso; valorizzazione delle produzioni agricole tipiche (patata), investimenti in aziende agricole già esistenti

TOTALI PARTECIPANTI SECONDA FASE DI ASCOLTO N. 819

Numerosi sono stati i Forum, tavoli di lavoro e sportello attivati complessivamente nell’iter partecipativo per la costruzione del PSL:  13 Forum (ottobre – dicembre 2015)  33 Forum e Tavoli di Lavoro (febbraio –maggio 2016)  35 Giornate di Sportello attivate presso il Gal con incontri su appuntamento (febbraio - maggio 2016)  n. 4 Giornate speciali con: un incontro presso l’Istituto Alberghiero di Sora con gli studenti del 5° Anno sulle tematiche del Band Valle di Comino e marchio di qualità 4E  un incontro con gli operatori turistici dell’associazione Bed to Bed a Casalvieri; un incontro presso il Monastero di S. Erasmo e un incontro presso l’Azienda Agricola dell’Abbazia di Casamari (Veroli).

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SINTESI PRESENZE ANIMAZIONE

PRIMA FASE DI ASCOLTO 2015 520 SECONDA FASE DI ASCOLTO 2016 812 GIORNATE "SPECIALI" 2016 195 SPORTELLO AL GAL (febbraio-maggio 2016) 216 Totale persone coinvolte azione di animazione REDAZIONE PSL "TERRE DI COMINO" 1.743

SPORTELLO INDIVIDUALE ATTIVATO PRESSO IL GAL VERLA (FEBBRAIO-MAGGIO 2016) N. INCONTRI ARGOMENTI DI INTERESSE PROGETTUALE INDIVIDUALI (non tutti coerenti con il PSL né con il PSR Lazio 2014-2020) (SOGGETTI PRIVATI) % Premio primo insediamento (PSR 2014-2020 6.1) 15 7% Premio nuova attività servizi (PSR 2014-2020 6.2) 4 2% Promozione e vendita prodotti agricoli 24 11% Allevamento in aree montane 6 3% Servizi Sociali e Agricoltura Sociale 16 7% Avvio nuove strutture di accoglienza turistica 15 7% Servizi per il turismo (archeologico, ambientale, narrazioni, artistico, camminare lento, cicloturismo, sport nella natura ecc.) 28 13% Interventi nel settore beni culturali , eventi, gestione museale 20 9% Strutture sportive di cui di 1 di rilievo regionale 10 5% Attivazione di strutture per commercio e ristorazione 6 3% Artigianato artistico 8 4% Salute e Benessere 5 2% Azienda Agricola Multifunzionale 10 5% Gruppi Operativi-Filiere-Cooperazione 15 7% Azioni Promozionali territoriali 10 5% Formazione e Consulenza 3 1% Smart Community 5 2% Energie rinnovabili-tutela ambiente 10 5% Certificazione Qualità 6 3% Totale incontri singoli 216 100%

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SETTORE DI OCCUPAZIONE DEI PARTECIPANTI ALLO SPORTELLO % Libero professionista (architetto, geometra, avvocato, commercialisti, ingegneri, agronomi) 18 % Disoccupato 13 % Agroalimentare e ristorazione 12 % Cultura 8 % Sociale 7 % Turistico 7 % Edilizia 7% Impiegato 5% Artigianato 3% Settore sanitario 3% Pensionato 3% Servizio civile 3% Università 3% Sport 2% Università 2% Estetista-Benessere 2% Insegnante 2% TOTALE 100 Vedi allegato 4.

TERRE DI COMINO

“Questa terra ha la sua faccia. Le rughe sono profonde e ogni solco è una storia, una stagione… La sfida è andare avanti, senza rinnegare il passato. Forse è stato sempre così. Qui la storia si rincorre.

Ci sono le tracce dei sabini e dei sanniti, ci sono luoghi che hanno segnato l’epopea di Roma, i profili dei castelli medioevali e i palazzi del Rinascimento. E a Est, le valli e i monti del Parco Nazionale che dall’Abruzzo sconfina nel Lazio e nel Molise, dove ancora vive l’orso morsicano e di notte si sentono ululare gli ultimi lupi.

Qualche tempo fa hai scoperto che a Monte San Giovanni Campano, davanti al castello degli Aquino, lì dove la famiglia rinchiuse San Tommaso, c’è stata l’ultima battaglia combattuta senza armi da fuoco. Fu il crepuscolo dei cavalieri, e si portò via tutto un mondo di codici d’onore, coraggio, virtù e anche una bella manciata di tradimenti. Di quel mondo qualcosa è rimasto, ma non ha nulla a che fare con la guerra. E’ l’olio, che viene prodotto con gli stessi metodi di allora. La piana, se la guardi dall’alto, ha qualcosa di razionale, come le linee di Le Corbusier, vedi ancora i confini rettangolari delle vecchie centurie romane, che disegnano in lungo e in largo tutto il territorio. Sono gli appezzamenti che Caio Mario aveva regalato ai suoi veterani, dopo la battaglia contro Cimbri e Teutoni, lassù al Nord. Le strade più antiche seguono la stessa divisione fondiaria. Il passato non si cancella mai del tutto. Arpino è lì sulla destra, arroccato su un colle, e un tempo era la città degli “uomini nuovi”. E’ da qui che sono partiti Caio Mario e Cicerone, un condottiero e il simbolo classico di tutti gli intellettuali.

Sei andato via da qui da troppi anni. E la lista di quello che ti manca diventa ogni giorno più lunga. Il pane, per esempio. La pagnotta, come la fanno qui, non è facile trovarla altrove. Forse perché ha il profumo di casa. Dicono che quella tradizionale resiste a Veroli, insieme alle ciambelle. Vai, assaggi e pensi che è vero. E’ come camminare in un mondo che pensavi di aver perduto. Casa è un nome di sei lettere. E’ Alvito, il vecchio ducato che presidia il centro della Valle di Comino. Ed è tutto ciò che c’è intorno. La sera, ricordi, vedevi i grappoli di luce all’orizzonte e ogni luce era un paese, una litania che hai imparato a memoria da bambino: San Donato, Gallinaro, Settefrati, Picinisco, Villa Latina, Atina, e poi verso Ovest, Casalvieri, Vicalvi. . Alle spalle Campoli, davanti, quasi oltre l’orizzonte, Casalattico e Belmonte Castello.

La valle conserva qualcosa di magico. E’ la tua piccola patria, quella che i tedeschi chiamano Heimat. Il cuore,

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almeno per te, è il sapore della pasta di mandorle a dicembre. Quelle sere di quasi Natale, quando l’odore di pioggia sale dall’asfalto del viale dei Platani, e oltrepassa la porta d’ingresso della città antica e sale lungo il campanile, attraversa il corso, fino al palazzo ducale. Non sai come qui è nata l’arte dei torroni di pasta reale, ricoperti di cioccolato fondente, con i pinoli o le scaglie di caffè. Sai solo che viene da molto lontano, magari arrivata qui, ultimo baluardo del Regno dei Borboni, dalla Sicilia o da Napoli. E sai che quel torrone è unico, esiste solo qui. E’ questo l’incanto. E’ trovare qualcosa di unico, irripetibile. E in questo ti riconosci, riscopri chi sei. L’ultima volta è successo poco tempo fa. La riscoperta della “marzolina”, un piccolo formaggio che si produce solo nel periodo di lattazione della capra (a marzo, appunto). Pensavi fosse perduta, poi qualcuno ha ritrovato la ricetta originale degli Aurunci, stagionata su graticci di legno e conservata nell’olio extravergine d’oliva.

Questa è anche una terra di tartufi, che hanno fatto la fortuna di Campoli, che nel 1500 serviva la casa reale di Napoli. E di fagioli. I romani mangiavano i cannellini di Atina, piccoli, ellittici e schiacciati. Crescono sui terreni alluvionali depositati dai torrenti Melfa e Mollarino. Non è un caso che il piatto più famoso, qui, sia la sagna e fagioli. Pasta di farina integrale tagliata a mano in piccoli rombi e il cannellino. Il vino, giura un amico che si è fermato per caso da queste parti, è il Cabernet Atina Doc. E’ un matrimonio naturale. Quando arriva l’inverno, oltre novembre, si può chiudere il menù con le castagne di Terelle.

Prima di andare via c’è qualcosa che ti resta da fare: tornare alla casa della “ragazza perduta”. Stiamo parlando di un romanzo. Qui nel 1919 arrivò D.H Lawrence. Ci rimase il tempo di innamorarsi e scrivere un romanzo. No, non “L’amante di Lady Chatterley”, ma appunto “La ragazza perduta”. C’è un agriturismo, dove viene prodotto il pecorino e la ricotta di Picinisco, aromatizzato con timo, maggiorana, origano, tartufo.

E’ la fine del viaggio, ma le ultime parole sono di D.H. Lawrence: “Che cosa vi poteva essere di più bello di quelle giornate di sole e di quei giorni caldi e azzurri ai piedi delle montagne”.

Vittorio Macioce (giornalista e ideatore de IL FESTIVAL DELLE STORIE).

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10. Piano finanziario

Tabella finanziaria per misura / sottomisura / tipologia di operazione, per fonte di finanziamento (FEASR – Stato – Regione – altri fondi) e per anno in €, euro SPESA PUBBLICA (FEASR+STATO+REGIONE

misura/ UE Contributo Nazionale Costo Totale Altri Fondi sottomisura/ Totale Spesa

operazione Pubblica * FEASR Totale STATO REGIONE 1 2 3 = 2*43,12% 4 = 2*56,88% 5=4*70% 6=4*30% 7=1-2 Sostegno 19.1 30.000,00 30.000,00 12.936,00 17.064,00 11.944,80 5.119,20 0 preparatorio Interventi strategia 19.2 LEADER Attività di sensibilizzazione per tecnici ed amministratori degli 1.2 Enti Pubblici, finalizzata alla 36.000,00 36.000,00 15.523,20 20.476,80 14.333,76 6.143,04 0 gestione di progetti innovativi e reti di sistemi informativi Attività di sensibilizzazione per liberi professionisti (architetti, agronomi, ingegneri, geometri, etc.) finalizzata alla gestione di 25.000,00 25.000,00 10.780,00 14.220,00 9.954,00 4.266,00 0 progetti collettivi integrati, progetti innovativi e progetti aderenti al Marchio Facilitazione dello sviluppo locale e del sistema turistico "Terre di Comino": sensibilizzazione degli operatori del settore (gestori di 36.000,00 36.000,00 15.523,20 20.476,80 14.333,76 6.143,04 0 attività ricettive, produttori, operatori del sistema museale e dei servizi, amministratori locali) Facilitazione dello sviluppo locale e del sistema "Qualità del Cibo e Salute": sensibilizzazione degli operatori del settore scolastico 42.000,00 42.000,00 18.110,40 23.889,60 16.722,72 7.166,88 0 (gestori di mense, insegnanti), cittadini, GAS, operatori ASL e del sistema socio - sanitario, gestori di associazioni sportive € 139.000,00 € 139.000,00 € 59.936,80 € 79.063,20 € 55.344,24 € 23.718,96 € - TOTALE 1.2 121

Sostegno ad attività extra - agricole e di agricoltura sociale 6.4 destinate all'infanzia, alla terza 1.200.000,00 600.000,00 258.720,00 341.280,00 238.896,00 102.384,00 - 600.000,00 età e alle fasce deboli

TOTALE 6.4 € 1.200.000,00 € 600.000,00 € 258.720,00 € 341.280,00 € 238.896,00 € 102.384,00 € 600.000,00 Sostegno ad investimenti per il miglioramento dei servizi di base 7.4 per le popolazioni rurali: servizi 1.400.000,00 700.000,00 301.840,00 398.160,00 278.712,00 119.448,00 -700.000,00 e laboratori didattici, culturali ed artistici, attività ludico - sportive Sostegno ad investimenti per il miglioramento dei servizi di base per le popolazioni rurali: servizi 7.4 e laboratori didattici, culturali ed 703.011,00 703.011,00 303.138,34 399.872,66 279.910,86 119.961,80 0 artistici per reti museali e servizi di utilità sociale, attività ludico - sportive. Investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative e turistiche su piccola scala (itinerari tematici, percorsi 0 1.000.000,00 1.000.000,00 431.200,00 568.800,00 398.160,00 170.640,00 7.5 attrezzati, reti museali, interventi di segnaletica e promozione, adeguamento e ampliamento di spazi polifunzionali e sportivi) Investimenti connessi alla ristrutturazioni di siti e/o fabbricati destinati alla vendita, 7.7 alla promozione di prodotti da 450.000,00 450.000,00 194.040,00 255.960,00 179.172,00 76.788,00 0 filiera corta, nonché alla sensibilizzazione del consumatore € 3.553.011,00 € 2.853.011,00 € 1.230.218,34 € 1.622.792,66 € 1.135.954,86 € 486.837,80 -€ 700.000,00 TOTALE 7 Sostegno alla cooperazione per lo sviluppo di filiere corte e mercati 16.4 locali per partenariati pubblico - 250.000,00 250.000,00 107.800,00 142.200,00 99.540,00 42.660,00 0 privati, poli e reti Sostegno alla cooperazione per lo sviluppo di reti finalizzate all'agricoltura sociale e 16.9 all'integrazione fra attività 100.000,00 100.000,00 43.120,00 56.880,00 39.816,00 17.064,00 0 sociali e di sensibilizzazione, partenariati pubblico - privati, poli e reti Sostegno alla costruzione di filiere organizzate del settore 16.10 agro-alimentare e turistico - 200.000,00 200.000,00 86.240,00 113.760,00 79.632,00 34.128,00 0 museale

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TOTALE 16 € 550.000,00 € 550.000,00 € 237.160,00 € 312.840,00 € 218.988,00 € 93.852,00 € - Totale 19.2 € 5.442.011,00 € 4.142.011,00 € 1.798.971,14 € 2.373.039,86 € 1.661.127,90 € 711.911,96 -€ 1.300.000,00 Progett0 di

19.3 cooperazione TOTALE 19.3 € - € - € - € - € - € - € - Totale 19.3 € - € - € - € - € - € - € - Costi di gestione ed

19.4 animazione Intervento a) costi di gestione 620.887,45 620.887,45 267.726,67 353.160,78 247.212,55 105.948,23 0 Intervento b) costi di animazione 207.100,55 207.100,55 89.301,76 117.798,79 82.459,15 35.339,64 0 TOTALE 19.4 € 827.988,00 € 827.988,00 € 357.028,43 € 470.959,57 € 329.671,70 € 141.287,87 € - Totale 19.4 € 827.988,00 € 827.988,00 € 357.028,43 € 470.959,57 € 329.671,70 € 141.287,87 € - TOTALE PIANO € 6.299.999,00 € 4.999.999,00 € 2.168.935,57 € 2.861.063,43 € 2.002.744,40 € 858.319,03 -€ 1.300.000,00 FINANZIARIO

ANNUALITA' 2016 2017 2018 2019 2020 SPESA PUBBLICA € 1.000.000,00 € 1.000.000,00 € 1.000.000,00 € 1.000.000,00 € 1.000.000,00

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