Valentin Krautwald (1490-1545) La Riforma in Slesia Tra Ermeneutica Biblica E Radicalismo Teologico
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VINCENZO VOZZA VALENTIN KRAUTWALD (1490-1545) LA RIFORMA IN SLESIA TRA ERMENEUTICA BIBLICA E RADICALISMO TEOLOGICO Firenze Edizioni CLORI MMXVIII VINCENZO VOZZA VALENTIN KRAUTWALD (1490-1545) LA RIFORMA IN SLESIA TRA ERMENEUTICA BIBLICA E RADICALISMO TEOLOGICO Firenze Edizioni CLORI MMXVIII Studi storici, filologici e letterari La collana Studi storici, filologici e letterari pubblica – in formato ebook, secondo i principi del gold open access, e cartaceo – saggi, edizioni e monografie di ambito storico e filologico-letterario. La collana dispone di comitato scientifico internazionale. Le proposte di pubblicazione sono sottoposte a double-blind peer review. Tutte le opere della collana sono disponibili al download gratuito sul sito internet dell’editore, a cui si rimanda per ogni informazione. http://www.edizioniclori.it ISBN 978-88-942416-6-2 Quest’opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/ o spedisci una lettera a Creative Commons, PO Box 1866, Mountain View, CA 94042, USA. Copyright © 2018 by Edizioni CLORI In copertina: Nissa Silesior Sedes Episcopalis - Liginicium, de Théatre des Principales Villes de tout l'Univers, ed. Georg Braun & Franz Hogenberg, Cologne, Chez Abraham Hogenberg, 1618, vue n° 18. Non moriar, sed vivam et narrabo opera Domini Ps. CXVIII, 17 Indice Introduzione, p .7 Indice delle abbreviazioni, p. 10 CAPITOLO I. Il panorama bibliografico della Riforma in Slesia 1. “Cristiani senza chiesa”. Storiografia di un movimento spirituale, p. 13 - 1.1 La sintesi storiografica del pensiero di Schwenckfeld: gli autori citati, p. 21 - 1.2.1 La prima generazione: Hartranft, Schultz, Maron e Maier, p. 22 - 1.2.2 La seconda gene- razione: l’opposizione di Furcha, Weigelt e McLaughlin, p. 24 - 1.3 La rilevanza di Krautwald negli autori citati. Una pano-ramica generale, p. 29. CAPITOLO II. La Slesia. Una storia, molte storie 2. La collocazione storica, p. 33 - 2.1 La Slesia. Dal ducato ai ducati. L’evo medio, p.33 - 2.2 L’Ostsiedlung, p. 39 - 2.3 Carlo di Lussemburgo, re di Boemia ed imperatore, p. 46 Capitolo III. I conflitti religiosi in Slesia (XIV-XVI sec.) 3. I conflitti religiosi in Boemia e Slesia fino alla morte di Hus (1415), p. 51 - 3.1 Il primo Judenpogrom, p. 52 - 3.2 I Valdesi tra Boemia e Slesia. Una questione storiografica, p. 55 - 3.3. La riforma hussita. Dalla Betlémská kaple al rogo di Co- stanza (1402-1415), p. 60 - 3.4 I conflitti religiosi in Boemia e Slesia fino alla pace di Olomouc (1419-1490), p. 63 - 3.5 In Slesia: la guerra dei due duchi e il pogrom giudaico, p. 64 - 3.5 L’internazionale valdo-hussita, p. 72 - 3.6 Le molte anime del movimento hussita: Utraquisti, Taboriti, Piccardi e Horebiti, p. 76 - 3.7 La pace tra cattolici e utraquisti: da Giorgio di Podebrady alla pace di Olomouc, p. 82 - 3.8 I Fratelli dell’Unità: il riscatto delle minoranze dopo Lipany, p. 87 CAPITOLO IV. La Slesia e le sue città (XIV-XVI sec.) 4. La Slesia e le sue città all’alba del Cinquecento, p. 91 - 4.1 Nysa, p. 92 - 4.2 Legnica: la città, il suo duca e l’università, p. 93 - 4.3 Breslau: l’episcopato di Thurzo e l’introduzione della Riforma in Slesia, p. 99 CAPITOLO V. Valentin Krautwald. Una biografia 5. “Valentinus Cratoaldus de Nysa”, p. 111 - 4.1 Adam Reissner e Johann Sweintzer. Due cotruttori del mito, p. 114 - 5.2 Krautwald. Dalla nascita all’‘il- luminazione’ (1490-1525), p. 116 - 5.3 La formazione, p. 122 - 5.4 Krautwald e l’Università di Legnica (1526-1530), p. 129 - 5.5 Il declino e la morte (1538- 1545), p. 132 CAPITOLO VI. Valentin Krautwald. L’umanista e il teologo 6.1 La biblioteca di Krautwald, p. 135 - 6.2 Krautwald autore di testi teologici, 145 - 6.3 Le due opere maggiori, p. 148 - 6.3.1 Il De Cognitione Christi: la cristologia di Krautwald, p. 148 - 6.3.2 Il Novus Homo: la soteriologia di Krautwald, p. 154 - 6.4 Il contributo di Krautwald all’educazione: il Catechismus, p. 158 - 6.5 Krautwald tra Riforma e Controriforma italiana, p. 163 - 5.5.1 Bernardino Ochino lettore di Krautwald, p. 164 - 6.5.2 Krautwald nelle Controversie generali del Bellarmino, p. 168 CAPITOLO VII. “Hoc est corpus meum” 7. La praesenza reale nella storia del pensiero cristiano, p. 173 - 7.1 La patristica, p. 173 - 7.2 I padri apostolici, p. 174 - 7.2 I padri apologeti, p. 174 - 7.3 Clemente Alessandrino e Origene, p. 180 - 7.4 I padri antiocheni, p. 184 - 7.5 I padri cap- padoci, p. 186 - 7.6 Ambrogio e Agostino, p. 188 - 7.7 Le dispute eucaristiche nell’evo medio, p. 192 - 7.7.1 Pascasio Radberto e Ratramno, p. 193 - 7.7.2 Berengario e Lanfranco, p. 194 - 7.7.3 Tommaso d’Aquino, p. 195 - 7.8 L’età delle riforme, p. 198 - 7.8.1 La sintesi del wycliffismo e dell’utraquismo boemo, p. 198 - 7.8.2 La riforma protestante, p. 200 - 7.9 Una difficoltà interpretativa: Zwingli nella tradizione sch- wenckfeldiana, p. 212 CAPITOLO VIII. Il De caena dominica modello per un’ermeneutica biblica 8. Il De caena dominica et verbis caenae epistulae duae, p. 215 - 8.1 Storia e critica dell’edizione, p. 216 - 8.2 Matthias Funck, p. 218 - 8.3 Commento, p. 220 APPENDICE Testo 1: Adam Reissner. Vita beati Valentini Crautwaldi Silesii Theologi (1554). Tra- scrizione del Ms CLM 718, ff. 549-552 (München SB), p. 231 - Traduzione, p. 236 - Testo 2: Valentin Krautwald De caena dominica […]. Matthiae Funccio Parocho, p. 243 - Traduzione, p. 253 - *Tabella esplicativa, p. 265 Ringraziamenti p. 267 Bibliografia, p. 269 Introduzione Lo studio della Riforma in Slesia è stato fino ad oggi appannaggio di una scuola interpretativa che ha sede oltreoceano, in Pennsylva- nia, soprattutto in relazione agli eventi di cui è stata teatro in se- guito alla vittoria del luteranesimo sui gruppi radicali. Gli storici della regione hanno affrontato lo studio di fonti di un territorio complesso, un mosaico di culture, lingue e tradizioni che si situano in una zona di confine: troppo tedesca per aspirare a di- ventare territorio polacco, troppo slava per rappresentare degna- mente la cultura germanica. Valentin Krautwald è figlio di questa realtà: un uomo che ha tra- scorso la propria vita nel dubbio sull’oggetto della propria fede, nel timore di tradire gli insegnamenti della Sacra Scrittura, disposto ad abdicare alla propria scienza, allo studio delle humanae litterae, pur di trovare la salvezza. Krautwald è un nome che – come vedremo – la storiografia ha inevitabilmente studiato in relazione al più noto ispiratore della Via Media, Caspar Schwenckfeld von Ossig, gli studi sul quale hanno ben tratteggiato la personalità: un entusiasta, di nobile famiglia, vi- cino alle posizioni di Andrea Carlostadio e Thomas Müntzer, dap- prima luterano e poi zwingliano, ispiratore di un gruppo di spiri- tuali in Slesia. La sua figura è stata studiata, e celebrata, a tal punto da mettere in ombra, fino ad anni recenti, l’autonomia di pensiero e azione dei suoi collaboratori. E per questo motivo, in questo stu- dio, si è deciso di lasciarlo sullo sfondo di tutta la trattazione, per lasciare emergere l’originalità di chi, nel contesto della riforma reli- giosa, può senz’altro averlo influenzato e ispirato. Un secondo tratto che caratterizzerà questo lavoro è la lunga ri- costruzione storica che occuperà la prima parte: si sono voluti cer- care nella formazione dell’identità della Slesia, nella storia culturale 7 di questa regione, gli elementi che possono aver contribuito alla costruzione di una personalità teologica borderline, difficilmente in- quadrabile negli standard della Riforma protestante. Non solo quindi le guerre hussite, fenomeno religioso che ha segnato la sto- ria della Slesia nel tardo Medioevo, ma anche il rapporto con la cultura tedesca (il fenomeno dell’Ostsiedlung culturale), con Roma e le comunità ebraiche, l’economia e il fiorire dell’umanesimo acca- demico. L’autonomia religiosa della Boemia, regno di cui era parte, seppur con una certa indipendenza, la Slesia, ha favorito lo sviluppo di personalità meno legate all’ortodossia come il vescovo Thurzo, ve- scovo, mecenate e filantropo della città di Breslau, e grande cata- lizzatore degli interessi dell’élite culturale. È in questo contesto che si forma l’identità di Valentin Krautwald, e sempre in questo ambiente, lontano dalle formalità del curialismo romano, ma intriso di spiritualità, che avrà modo di produrre opere fondamentali per la costituzione di un movimento religioso come quello degli spirituali slesiani. Che, a cinquecento anni di distanza, sopravvive nella giovane Schwenckfelder Church, re- sidente negli Stati Uniti1. Poco meno di millecinquecento anime che, nel secolo della globalizzazione e dei grandi cambiamenti che stanno coinvolgendo il mondo della Riforma, alle soglie del primo Cinquecentenario (nel 2017), ancora professano e difendono gli in- segnamenti ricevuti, per ispirazione, la notte del 16 settembre 1525 da Valentin Krautwald, che nel timore “di indurre molti alla be- stemmia e lasciare altri nell’ignoranza” (cit.), trascorse un mese, ininterrottamente, a studiare la Scrittura per restituire alla Chiesa la verità delle parole di Cristo. 1 Samuel K. Brecht, "Supplementary History—The First Schwenkfelder Church of Phil- adelphia," The Genealogical Record of the Schwenkfelder Families, Board of Publications of the Schwenkfelder Church, Pennsburg 1923. 8 Al termine della trattazione storica analizzeremo un’opera mi- nore, appartenente al genere della finzione epistolare, tralasciata dalla storiografia, ma importante per conoscere il pensiero umani- stico e le capacità filologiche di Krautwald, il De Caena dominica et verbis Caenae epistolae due, soprattutto la prima delle due lettere, indi- rizzata all’amico Matthias Funck.