JOHANN HEINRICH PESTALOZZI Educare Per Rendere Liberi
DALLA “SUISSE” JOHANN HEINRICH PESTALOZZI Educare per rendere liberi PREFAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA “SUISSE” MARIO ALBERTO PEDRANZINI Solitamente riserviamo nella Relazione d’esercizio uno spazio culturale, dedicato a illustri personaggi la cui esistenza sia stata segnata da relazioni coinvolgenti la Svizzera e l’Italia. Il documento contabileco di quest’anno è arricchito da una monografi a su Johann Heinrich Pestalozzi, pedagogista svizzero, nato il 12 gennaio 1746 a Zurigo e morto il 17 febbraio 1827 nel villaggio di Brugg, Canton Argovia. Le sue origini sono italiane e partono da Gravedona, singolare cen- tro turistico dell’Alto lago di Como dal quale nel 1299 tale Alberto di quel casato si trasferisce a Chiavenna, provincia di Sondrio, dando inizio a una numerosa stirpe. Da essa, verso la metà del Cinquecento, nasce Giovan Antonio, che emigra a Zurigo, e nella stessa città un paio di secoli dopo vie- ne alla luce il discendente Johann Heinrich Pestalozzi, sopra menzionato, protagonista del presente spaccato culturale. Questi, a soli cinque anni, rimane orfano di padre, per cui sarà la ma- dred a occuparsi di lui, coadiuvata dalla domestica, particolarmente legata allaa famiglia. È amato e protetto, vive in un ambiente tranquillo e riceve un’educazione basatabasat basa su sani principi etici e morali, che plasmano il suo carattere, favorendo l’evoluzione delle idee per le quali il pedagogista zurighese è divenuto famoso. Da adulto viene in contatto con personalità dell’illuminismo svizzero e studia, rimanendo- ne affascinato, i grandi pensatori. In particolare approfondisce le teorie dello scrittore e fi losofo ginevrino del XVIII secolo Jean-Jacques Rousseau, i cui principi ispirano e infl uenzano l’opera del Pestalozzi stesso.
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