I polacchi nel Risorgimento italiano

ISBN 978-88-903780-4-1

Mostra storica, Torino 2011 Illustrazione in copertina: Ludwik Mierosławski da a Caprera, dicembre 1860. Stampa, Muzeum Wojska Polskiego, Varsavia. Ognisko Polskie w Turynie Consolato Generale di Polonia in Milano Comunità Polacca di Torino Consolato Onorario di Polonia in Torino

I polacchi nel Risorgimento italiano

Krystyna Jaworska

Seconda edizione Torino 2012 Mostra promossa da Comunità Polacca di Torino Consolato Generale di Polonia in Milano Ognisko Polskie w Turynie Consolato Onorario di Polonia in Torino nell’ambito di

con il patrocinio di:

Con il contributo di: Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Polonia Consolato Onorario di Polonia in Genova Consolato Onorario di Polonia in Venezia

Le immagini in mostra sono state riprodotte per gentile concessione di: Archiginnasio di Bologna - Archivio di Comunione e Liberazione, Milano - Associazione Archivio e biblioteca Dall’Ovo, Dalmine () Biblioteca del Dipartimento di Scienze del Linguaggio e Letterature moderne e comparate, Università degli Studi di Torino Biblioteca Reale, Torino - Biblioteka Uniwersytetu Warszawskiego, Varsavia - Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, Milano Fondazione Bergamo nella storia - Museo storico di Bergamo - Fondazione Luigi Firpo, Torino - Fondazione Vera Nocentini, Torino Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, Torino - Istituto Polacco di Roma - Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, Torino Museo Civico di Marsala - Museo Centrale del Risorgimento Italiano, Roma - Muzeum Historyczne m. st. Warszawy (Museo storico della città di Varsavia), Varsavia - Muzeum Wojska Polskiego (Museo dell’Esercito Polacco), Varsavia

Mostra a cura di: Krystyna Jaworska Testi: Krystyna Jaworska Gra\ca: LL’Design Il percorso espositivo dal 1918 al 1945 è tratto dalla mostra: Da prigioni a uomini liberi. La formazione dell’Armata polacca al campo della Mandria di Chivasso. 1918-1919 , curata da Krystyna Jaworska, Fabrizio Spegis, Alberto Turinetti di Priero, Chivasso 2008, promossa dal sindaco Bruno Ma - tola e dall’assessore alla cultura Alessandro Germani della Città di Chivasso, progetto gra`co di Diego Bionda, che qui si ringraziano vivamente. Un ringraziamento particolare a Guido Franzinetti e a Cristina Vernizzi per la preziosa consulenza storica Si ringraziano sentitamente per la collaborazione nelle ricerche iconogra\che e nell’organizzazione della mostra: Alina Ajurkiewicz-Zejdowska, Fortunata Armocida, Valerio Barello, Adriana Bortolotti, Marco Brunazzi, Edoardo Cattaneo, Sandro Chierici, An - drzej Cichal, Antonietta De Felice, Daniela Fioranti, Maria Gratkowska Scarlini, Elżbieta Kamińska, Aleksandra Kruszyńska, Leszek Kuk, Ulri - co Leiss de Leimburg, Halina Lorenc, Jarosław Mikołajewski, Marco Pizzo, Wanda Romer, Roberto Sandri Giachino, Donatella Sasso, Raffaella Scalisi, Caterina Simiand, Krzysztof Strzałka, Monika Szemberg, Agnieszka Szol, Alberto Turinetti di Priero, Massimo Vitali, Clara Vitulo. 

“Considerando che per patimenti, energie di sacri\ci e immortalità di speranze, la Polonia è sorella all’Italia e sacra fra tutte le nazioni…” Roma 29 maggio 1849 I triumviri della Repubblica Romana C. Armellini G. Mazzini A. Saffi

2011, Centocinquantenario dell’Unità d’Italia: tali e tanti furono i contatti tra i patrioti polacchi e italiani nel XIX secolo che la Polonia non poteva non partecipare. Abbiamo convenuto con il Comune di Torino che le Officine Grandi Riparazioni sarebbero state il luogo più adat - to per una mostra storica illustrante l’apporto polacco all’Unità d’Italia. E a chi meglio affidare questo compito se non alla professoressa Krystyna Jaworska, docente di Letteratura Polacca all’Università di Torino? Ella è stata aiutata, nelle ricerche storiche, dalla professoressa Cristina Vernizzi, presidente del - l’Associazione Mazziniana di Torino e già direttore del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino e dal professor Gui - do Franzinetti dell’Univeristà del Piemonte Orientale. Collaborazione che ricorda, per lo spirito civico che l’anima, i rapporti ottocenteschi tra Mazzini e Joachim Lelewel (storico polacco, repubblicano) o, ancora, tra lo stesso Mazzini e Adam Mickiewicz nel 1849 nella Repubblica Roma - na quando venne formata una “Legione polacca”. Per una non prevista coincidenza, proprio quando la Polonia assume per la prima volta la presidenza dell'Unione Eu - rope, si svolgono in Italia le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, Unità alla quale i polacchi hanno dato il loro contributo, come del resto anche altre nazioni del nostro continente. Infatti il Risorgimento si colloca in un ampio fe - nomeno europeo, non soltanto italiano. Esso vede combattere per una causa comune patrioti greci, magiari, italiani e polacchi, facendo nascere le prime radici che fecero crescere in seguito il grande albero dell'Europa Unita. In questa mostra la professoressa Jaworska, oltre a ricordare pagine relativamente note dei rapporti italo-polacchi dell’ot - tocento, vi aggiunge episodi semisconosciuti illustrati da immagini inedite in Italia, frutto di ricerche svolte nei due Paesi. Affidiamo a questo catalogo della mostra il compito di trasmettere alle nuove generazioni il racconto di queste pa - gine di storia comune tra italiani e polacchi.

Torino, ottobre 2011

Il Console Generale di Polonia Il Console Onorario di Polonia Il Presidente della Comunità in Milano in Torino Polacca di Torino Krzysztof Strzałka Ulrico Leiss de Leimburg Wanda Romer Sartorio 4

questa singolare predilezione? Cosa na signi`cativa nel processo di co - Tra Italia e Polonia. spingeva le persone a sacri`care la pro - struzione dell’Europa, con il supera - Due secoli di lotte per pria vita in terra straniera? mento degli interessi particolari nella la libertà Indubbiamente hanno giocato un consapevolezza dei diritti e dei desti - ruolo signi`cativo i plurisecolari nes - ni comuni dei suoi abitanti. Fratellanza d’armi: si tra i due paesi, ma soprattutto le no - La storia delle relazioni tra Italiani parole e sangue tevoli affinità della situazione otto - e Polacchi nel corso dell’Ottocento è centesca, quando entrambi i popoli scandita da episodi di forte valenza Nell’affidare a singole frasi e im - condividevano le stesse aspirazioni alla ideale, espressi in frasi che non erano magini poste su alcuni pannelli interi libertà, all’indipendenza e all’unità na - mera retorica, ma incarnavano un sen - capitoli di storia si rischia di appiatti - zionale. Vi erano anche notevoli dif - tire comune di persone disposte a re episodi che furono ben più com - ferenze. L’Italia mirava a divenire uno mettere a repentaglio la propria vita plessi e sfaccettati di quanto possa ap - stato unitario, mentre la Polonia aspi - per obiettivi ritenuti più importanti parire da una breve descrizione. Li - rava a riacquistare la sovranità nazio - della vita stessa. Prima di tutto l’aspi - mitare le informazioni a scarni cenni nale persa nel 1795. L’Italia raggiun - razione alla libertà. I motti adottati il - storici e biogra`ci non rende giustizia se il suo obiettivo nel 1861, mentre la lustravano sinteticamente gli scopi del vissuto, soprattutto se si parla di Polonia restò sotto dominazione stra - della lotta. vicende poco note e che segnarono niera ancora per oltre mezzo secolo. “Tutti gli uomini liberi sono fra - fortemente l’esistenza di persone e po - Dopo l’Unità d’Italia, gli interessi dei telli” avevano sulle spalline gli uomi - poli. D’altronde può pur sempre es - due popoli divennero talvolta diver - ni delle legioni napoleoniche formate sere un utile inizio, uno stimolo alla genti, in quanto la politica del giova - in Italia sotto il comando del genera - lettura. Non resta quindi che segnala - ne Stato nei confronti delle aspirazio - le Dąbrowski. “Dalla terra d’Italia in re che ciò che si presenta sono solo po - ni polacche dovette assumere toni più Polonia” esorta il canto allora compo - chi frammenti di una realtà ben più cauti, per non irritare Russia e Prussia, sto nel 1797 a Reggio Emilia, città del ampia e articolata, lasciando al visita - ma è a questo punto che si manifestò tricolore, e allora chiamato “Canto tore ulteriori approfondimenti e con - con maggiore slancio l’appoggio del - delle Legioni polacche in Italia”, che `dando nella sua comprensione. l’opinione pubblica italiana. fu poi scelto quale inno nazionale po - Come è stato sottolineato da Stefan Per quanto multiformi e talvolta lacco. Nel periodo napoleonico si Kieniewicz, l’Italia è, accanto all’Un - contraddittorie fossero le relazioni tra strinsero conoscenze che servirono poi gheria, il paese per il quale i polacchi i patrioti italiani e polacchi, spesso di a facilitare i contatti tra le organizza - hanno combattuto di più nel corso diversa ispirazione politica e forma - zioni dei cospiratori italiani e polacchi dell’Ottocento e l’opinione pubblica zione (moderati, monarchici, repub - già all’epoca dei moti del 1820-1825. italiana è quella che ha dimostrato blicani e rivoluzionari), esse furono I contatti aumentarono notevol - maggiore solidarietà con gli insorti caratterizzate da una forte comunan - mente dopo l’insurrezione polacca del polacchi del 186. Come spiegare za di ideali e rappresentano una pagi - 180-1, quando migliaia di insorti 5

furono costretti all’esilio e molti pre - di battaglie, di morti e di feriti, vi è vero a Milano tre mesi dopo, il 2 set - sero poi parte ai moti ottocenteschi in una storia squisitamente “umana”, fat - tembre 1859. Le fonti storiche ci sve - diversi paesi d’Europa e in particola - ta di piccoli gesti di fratellanza, che ci lano che era il `glio unico del colon - re in Italia. La frase scelta quale titolo sono stati trasmessi dalla memoriali - nello Mikołaj Kamieński e di Adami - della mostra, “Per la nostra e la vostra stica e che talvolta rinsaldano la “gran - na Potocka; nato nel 182, proveniva libertà”, apparve sulle bandiere a Var - de storia”. Il comportamento protet - da una famiglia dell’alta aristocrazia savia nel 181 ed era rivolta ai russi, in tivo di un ufficiale polacco nel 1849 a esule in Francia. Aveva lasciato il lus - quanto anch’essi vittime dell’oppres - Brescia verso una donna e il suo bam - so della sua casa per combattere per sione zarista. Essa fu poi utilizzata dai bino fece sì che questi, Attilio Begey, l’Italia, dove morì per la cancrena del - polacchi ogniqualvolta si trovarono divenisse un grande polono`lo. la ferita (al pari di Mameli e molti al - ad essere “combattenti della libertà” in tri in quegli stessi anni). terra straniera. Oltre le immagini L’autore del disegno, Karol Saski, Nell’inno nazionale italiano, alla Talvolta per la sensibilità contem - era un pittore che, trovandosi a Roma quinta strofa si parla di “sangue d’Ita - poranea alcune espressioni delle lotte nel marzo del 1848, aveva aderito al - lia e sangue polacco”. La fratellanza risorgimentali possono apparire estra - l’appello del poeta Adam Mickiewicz d’armi risorgimentale era una fratel - nee, lontane, come i monumenti ri - e si arruolò nella sua legione; aveva as - lanza di sangue. Lo stesso Goffredo sorgimentali che adornano le nostre sistito il padre del giovane ritratto, Mameli morì dopo essere stato ferito città. Eppure dietro l’iconogra`a ot - quando questi fu gravemente ferito nella difesa della Repubblica Romana, tocentesca si celano storie di persone nella battaglia di Lonato nel 1848. dove persero la vita anche alcuni suoi che hanno rinunciato a quanto ave - Egli stesso fu ferito durante la difesa coetanei polacchi. vano di più caro per perseguire i loro della Repubblica Romana nel 1849; Se ci si addentra nella lettura delle ideali politici e di libertà. Per questo di lui riproduciamo in mostra un qua - biogra`e di molti di quei giovani (e forse, invece che dalle scene di batta - dro raffigurante una “battaglia gari - non più giovani) ribelli che animaro - glia, il nostro sguardo potrebbe essere baldina”, recentemente acquisito dal no i moti ottocenteschi, si resta sor - portato a soffermarsi maggiormente Museo di Marsala. presi da come fossero avventurose le sul volto del giovane convalescente Prendiamo un’altra immagine, più loro esistenze, trattandosi di esuli e di che ci `ssa pacato e greve, soprattut - oleogra`ca: Garibaldi e Mierosławski. soldati che si spostavano da uno Sta - to se venissimo a conoscere alcuni ele - Si tratta di una incisione stampata su to (se non da un continente) all’altro menti ulteriori sottesi ad esso. Dalla un giornale tedesco, illustra la visita per continuare a lottare per la causa scritta in francese posta in calce al di - fatta a Caprera e serve a ribadire lo comune. I Kościuszko, i Garibaldi, i segno apprendiamo che era un vo - stretto legame tra il rivoluzionario po - Mazzini, i Mickiewicz sono la punta lontario a cui era stato amputato il lacco e l’eroe dei due mondi. Mie - di un esercito di idealisti che con - braccio a seguito della ferita riportata rosławski spesso sottolineava il suo giungevano parola e azione. alla battaglia di Magenta; da quella in rapporto con Garibaldi, a `ne di pro - Accanto alla storia militare, fatta polacco, che lo schizzo fu fatto dal paganda, un po’ come i manifesti elet - 6 torali odierni, in cui il candidato è ri - Oltre i con\ni ni e polacchi combattere assieme. tratto accanto ad un volto noto per Al termine della prima guerra L’ultimo episodio di lotte comuni, trarne popolarità. mondiale la frase “Dalla terra d’Italia non più armato, ma di resistenza civile Nel 1861 Genova e Cuneo ospita - in Polonia” dovette suonare cara agli e di solidarietà internazionale, è lega - rono la Scuola militare polacca. Di oltre ventimila ex prigionieri del - to a Solidarność. Negli anni Ottanta questa singolare vicenda ci sono ri - l’esercito austriaco che si arruolarono l’Italia rispose all’appello di Solidar - maste alcune fotogra`e e memorie. volontari nell’armata polacca che si ność e contribuì, con l’invio di aiuti Così ricorda i cadetti Edmondo De stava formando in Italia, a Santa Ma - umanitari e di materiale per il sinda - Amicis: “Erano tutti di famiglia si - ria Capua Vetere e alla Mandria di cato messo al bando dal regime co - gnorile; bei biondi robusti, di viso ar - Chivasso. Da prigionieri di un eserci - munista, alla sopravvivenza della resi - dito e grave, si cui si leggeva il pen - to nemico e sudditi di una potenza stenza. Nel 1989 il regime trattò con siero assiduo della patria lontana e straniera, stavano diventando uomini Solidarność la transizione alla demo - della morte prossima: pochi mesi liberi e cittadini della propria patria ri - crazia, `rmando gli accordi che por - dopo, infatti, caddero la più parte sorta. tarono alle prime elezioni semilibere sotto il piombo russo”. Le fotogra`e Non ebbero pari fortuna gli oltre nel blocco sovietico. Di lì a poco ini - riprodotte sono per alcuni l’unico ele - cinquantamila soldati del generale ziò il processo di sgretolamento del - mento che conosciamo della loro vita. Anders, che, durante la seconda guer - l’Unione Sovietica e del suo potere Il contributo dei volontari polac - ra mondiale, dopo la prigionia nei gu - sui paesi satelliti. chi all’Unità d’Italia, seppure non irri - lag sovietici, combatterono per la li - Questo voleva dire la `ne della di - levante (complessivamente si parla di bertà d’Italia a Montecassino, Loreto visione del’Europa in due blocchi, se - circa mille uomini), era di carattere e Bologna (lasciando quattromila ca - parati da quella che veniva chiamata la soprattutto simbolico. È testimonian - duti): non poterono liberare la propria cortina di ferro. Nel 2004 la Polonia za di solidarietà e di ideali condivisi. I patria, bensì dovettero scegliere tra il è entrata nell’Unione Europea. E ora popoli erano “fratelli”, le nazioni “so - ritorno in una patria occupata dal - possiamo festeggiare il 150° anniver - relle”. Come per organismi viventi si l’Armata rossa o le vie dell’esilio. Il 2° sario dell’Unità d’Italia all’interno del - parlava di vincoli di parentela. Per que - Corpo d’armata polacco coprì media - l’Unione Europea, nel semestre di pre - sto vincolo di fraternità, e per testi - mente da un terzo a un quinto del sidenza polacca nel Consiglio d’Euro - moniare la gratitudine per il sangue fronte italiano. All’ingresso del cimi - pa. versato dai polacchi in Italia, Francesco tero militare polacco di Montecassino Nullo e uno sparuto drappello di ga - è incisa la scritta: “Per la nostra e vo - Krystyna Jaworska ribaldini bergamaschi vollero rischiare stra libertà, noi soldati polacchi ab - la propria vita nell’insurrezione polac - biamo lasciato la nostra anima a Dio, ca. Del loro sacri`cio in Polonia si ser - il cuore alla Polonia e il corpo all’Ita - ba tuttora viva memoria. lia”. Essa riassume duecento anni di lotta che hanno visto più volte italia - 7

I polacchi nel Risorgimento italiano

Mostra storica 8 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

Tra Polonia e Italia I rapporti della Polonia con Sotto: l'Italia risalgono alla nascita stes - sa dello Stato polacco nel X seco - L’astronomo Copernico, colloquio con Dio. lo e alla scelta allora operata del Tra i numerosi giovani della Natio Po - cristianesimo occidentale. lona che frequentarono gli atenei ita - Il latino divenne lingua uffi - liani `gurano: Nicolò Copernico ciale dello stato e l'Italia meta di (147-154); Jan Kochanowski (150- pellegrinaggi e di studi. Nel Ri - 1584), il più grande poeta del Rinasci - nascimento i contatti con l’Italia mento polacco, e Maciej Sarbiewski (1595-1640), considerato uno dei mas - raggiunsero il loro apice e nume - simi poeti in lingua latina nell’Europa rosi letterati, architetti, artisti ita - barocca. liani prestarono la loro opera alla Olio su tela di Jan Matejko (188-189), Mu - corte reale di Cracovia e alle cor - seo dell’Università Jagellonica, Cracovia. Sopra: ti aristocratiche. Bona Sforza (1494–1557), `glia di Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano; duchessa di Bari; moglie del grande re di Polonia Sigismondo I il Vecchio (1467-1548); regina di Polonia. Fu portatrice delle idee e dello spirito uma - nistico e rinascimentale in Polonia, fa - vorì la diffusione dell’arte italiana, dei costumi e della cucina. Grazie alla sua presenza a Cracovia le relazioni tra la Polonia e l’Italia si sono notevolmente allargate. La conoscenza e la valutazione del suo operato sono indispensabili per identi`care le basi dei rapporti della Po - lonia con l’Italia e con l’Europa non solo rinascimentale, ma anche contem - poranea. Incisione di Niccolò Nelli del 1568, Civica Rac - colta delle Stampe “Achille Bertarelli”, Milano. “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 9

Sopra: di Polonia, Stanisław August Poniatow - ski, sul trono dal 1764 al 1795. Veduta del castello reale di Varsavia Olio su tela di Bernardo Bellotto (Venezia dal sobborgo di Praga. 1720-Varsavia 1780), Muzeum Narodowe, La presenza di artisti italiani si man - Varsavia. tiene anche sotto il regno dell’ultimo re 10 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

Le spartizioni della Polonia La Polonia, che nel Seicento era nostante l’insurrezione guida - uno degli stati più vasti d’Europa, ta da Kościuszko nel 1794. venne smembrata da Russia, Prus - Ebbero inizio le lotte per ri - sia e Austria a `ne Settecento, no - conquistare la libertà.

Sopra: Un insorto del 1794. Stampa del XIX secolo, Collezione privata.

A sinistra: G. Moreau, La spartizione della Po - lonia. Stampa del XIX secolo, Museo Nazionale del Risorgimento, Torino. “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 11

A sinistra: scorse gli ultimi anni della sua vita in Tadeusz Kościuszko (1746-1817), Svizzera. patriota ed eroe nazionale polacco, Ritratto ad olio del XIX secolo, Museo Na - si era distinto nella prima guerra zionale del Risorgimento, Torino. d’indipendenza americana. Co - mandante supremo dell’insur - Sotto: rezione del 1794 (di cui è Cartes Historiques de la Pologne, Hi - divenuta leggendaria la parte - storical Maps of , in: Joseph de cipazione delle formazioni di Lipkowski, La question polonaise, e contadini armati di falci nella Polish Question Paris, 1915. battaglia di Racławice) dopo Fondo Biblioteca Begey, ora in Biblioteca del Di - la sua scon`tta fu imprigio - partimento di Scienze del Linguaggio e Lettera - nato per due anni dai russi e ture Moderne e Comparate, Università di Torino. quindi costretto all’esilio. Tra - 12 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

“Tutti gli uomini liberi sono fratelli”. Le Legioni polacche in Italia

Dopo le spartizioni, le speran - trarono su Napoleone. Nel ze dei patrioti polacchi si incen - 1797 furono create in Italia le Legioni Polacche guidate dal generale Jan Henryk Dąbrow - ski. Nel 1807 Napo - leone concesse ai po - lacchi il Ducato di Varsavia, che fu poi ceduto nel 1815 du - rante il Congresso di Vienna alla Russia.

Sopra: Militari polacchi a Milano (1797). Il generale Jan Henryk Dąbrowski I volontari, circa ottomila uomini, por - Incisione acquerellata dall’Album di W. Barty - (175-1818), comandante delle Le - tavano sull’uniforme la scritta: “Tutti nowski, Muzeum Wojska Polskiego, Varsavia. gioni polacche in Italia, create con il gli uomini liberi sono fratelli”. consenso di Napoleone in base ad un Ritratto, olio su tela, Muzeum Czartoryskich, accordo con l’Amministrazione gene - Cracovia. rale di Lombardia. “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 1

Sopra: Il Gen. Dąbrowski riceve a Roma in Campidoglio nel 1798 la bandiera strappata ai turchi dal re Jan Sobieski nella difesa di Vienna nel 168 e da lui deposta nella Basilica di Loreto. Nella guerra contro i turchi partecipò anche il principe Eugenio di Savoia. Incisione, Bernardo Zaydler, Storia della Po - lonia, Firenze, 181.

In alto a destra: Les Polonais à (I polacchi a Roma), 1798 . Incisione, Civica Raccolta delle Stampe “Achil - le Bertarelli”, Milano.

Accanto a destra: Napoleone passa in rassegna le truppe polacche e italiane a Monti - chiari (Brescia) , 1805. Incisione acquarellata, Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, Milano. 14 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

Reggio Emilia, il tricolore e l’inno nazionale polacco A Reggio Emilia nel 1797 sor - de popolarità. In esso trovava se non solo la bandiera italiana, espressione la fede nella rinascita ma anche l'inno nazionale polac - della Polonia grazie all’impegno co. Nella seduta del 7 gennaio il dei polacchi che combattevano Consiglio della Repubblica Ci - per gli ideali repubblicani in Ita - spadana deliberò l'adozione del lia e che da qui avrebbero rag - tricolore e pochi mesi dopo, a lu - giunto e liberato la propria patria. glio, Józef Wybicki, un ufficiale delle Legioni polacche, compose un canto che acquisì subito gran -

Luigi Cagnoli, Al prode Dabrowski , Reggio Emilia 1797. Stampato. Riproduzione da: U. Bellocchi, Avanti, avanti Dąbrowski! Con te dall’Italia tor - neremo in Polonia , Reggio Emilia 1997.

A sinistra: Il Canto delle Legioni Polacche in Ita - lia . Composto da Józef Wybicki a Reg - gio Emilia nel 1797, inno nazionale polacco dal 1926. Facsimile del manoscritto e traduzione della prima strofa e del ritornello.

“La Polonia non è ancor morta, \nché noi viviamo. Ciò che ci tolse la violenza straniera Il tricolore della Repubblica Riprenderemo con la sciabola. Cispadana Avanti, in marcia, Dąbrowski Bandiera. Riproduzione da: U. Bellocchi, Dalla terra italiana alla Polonia, Avanti, avanti Dąbrowski! Con te dall’Italia tor - sotto la tua guida neremo in Polonia , Reggio Emilia 1997. ci uniremo alla nazione!” “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 15

Soldati e cospiratori Le relazioni instaurate durante ganizzazioni segrete. I polacchi Napoli. Alcuni scelsero l'Italia l'epopea napoleonica tra ufficiali intrecciarono tra l'altro rapporti come patria di adozione. di varie nazionalità facilitarono con i Raggionanti milanesi, i Fi - in seguito i contatti tra le varie or - ladel` francesi, e i Carbonari a

Ai moti di Napoli prese parte anche un dell’esercito negli Abruzzi. Mentre la ri - Monumento fu - ufficiale polacco, Onufry Radoński volta era scoppiata in Piemonte e i settari nebre di J ózef (1790-180). Dopo aver stretto rap - volevano far pervenire a Torino le notizie Grabiński , Cer - porti con la carboneria napoletana du - favorevoli ai Napoletani come pure far tosa di Bologna. rante il suo primo soggiorno nella città passare a Napoli quelle favorevoli ai Pie - Józef Grabiński partenopea nel 1818, vi tornò nel 1820 montesi, il signor Radonski fu incaricato (1771-184) uffi - dal Portogallo, latore del progetto pro - di tale compito.” ciale nelle guerre mosso dalla massoneria di Varsavia, e Rapporto al duca di Laval Montmerency, am - russo-polacche non realizzato a causa della caduta della basciatore di Francia a Roma, su Onufry Ra - del 1792 e del rivolta, di creare una legione polacca doński del 28 marzo1821. 1794, nel 1797 si forte di 4000 uomini a difesa dalla ri - arruolò a Milano voluzione napoletana. Sorve - nelle Legioni di gliato dalla polizia asburgica, fu Dąbrowski. Combatté a Cesena e a arrestato nel settembre 1821 al San Leo, fu poi con Napoleone in ritorno in Polonia dalla polizia Egitto, quindi nell'Armata d'Italia in zarista. Consegnato ai prussiani Romagna nel Regno delle Due Sicilie, in quanto loro suddito, fu pro - si distinse nella battaglia di Castel - cessato e espulso. Si stabilì a franco. Dopo aver combattuto in Ve - Lugano, dove continuò la sua stfalia lasciò l'esercito nel 1808 con il attività di cospiratore. grado di generale di brigata e si stabilì nella tenuta acquistata nel bolognese. “A Napoli si distinse per il suo en - Nel 1809 su richiesta delle autorità ro - tusiasmo per la causa dei Carbo - magnole organizzò un'unità militare nari. La sua esaltazione era tale per combattere il brigantaggio. Scop - che ha osato minacciare il conte di Stac - Rivoluzione del 1820 a Napoli . piati i moti di Romagna, nel febbraio kelberg per esservi mostrato nemico dei set - L’abate Menghini e il generale Pepe alla del 181 accettò di presiedere il Comi - tari. Aveva manifestato l’intenzione di testa dei Carbonari. tato Militare di Guerra e si distinse combattere a \anco del generale Pepe, ma nella difesa di Rimini, proteggendo la vi rinunciò prima di raggiungere l’esercito Litogra`a, Museo Centrale del Risorgimento, ritirata verso Ancona ordinata dal ge - Roma. e giunse qui [a Roma] dopo la dispersione nerale Zucchi. 16 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

“Per la nostra e la vostra libertà” L’insurrezione del 1830 e l’esilio

L’insurrezione contro la domi - ni in . Migliaia di insorti nazione zarista scoppiata a Varsa - furono costretti a prendere la stra - via nel novembre 180 si diffuse da dell'esilio, trovando asilo in presto in tutto il paese e fu soffo - Francia. All’insurrezione presero cata dopo quasi un anno di aspri parte anche alcuni ufficiali napo - combattimenti. Ad essa seguiro - leonici italiani. no dure repressioni e deportazio -

Bandiera degli insorti . La scritta “Za naszą i waszą wolność” (Per la nostra e la vostra libertà) apparve per la prima volta durante la manife - stazione di Varsavia del 25 gen - naio181 in memoria dei decabristi russi uccisi dallo zar nel 1826 e stava ad indicare che la rivolta polacca non era contro il popolo russo, ma contro l’op - pressione zarista. Fu in seguito usata spesso dai polacchi nelle lotte otto e no - vecentesche. Muzeum Wojska Polskiego, Varsavia. La battaglia di Stoczek (181). mini e quelle polacche la metà. Per que - Una delle più note battaglie vinte dagli sto motivo la battaglia divenne soggetto insorti. Grazie alle bravura del coman - di canti e illustrazioni. dante, gen. Dwernicki, e della cavalle - Olio su tela di Wojciech Kossak (1857-1942), ria, la battaglia fu vinta dagli insorti, Muzeum Wojska Polskiego, Varsavia. nonostante la disparità numerica: le truppe russe contavano diecimila uo - “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 17

ropa la libertà è conculcata e si lotta per essa, si combatte per la patria e tutti de - vono partecipare alla battaglia” Adam Mickiewicz , Il libro della nazione e dei pellegrini polacchi , Parigi 182.

Adam Mickiewicz (1798-1855). Poeta, massimo esponente del roman - ticismo polacco. Arrestato nel 182 a Vilna, con`nato nel 1824 in Russia, dal 1829 visse in esilio. A Parigi pubblicò le sue opere maggiori: la III parte del dramma Gli Avi (182), i Libri della Nazione e dei Pellegrini polacch i (182), il poema Pan Tadeusz (184). Profes - sore di lingua e letteratura slava al Col - Sopra: lège de negli anni 1840-1844, si Il soldato della libertà morente avvicinò al pensiero del mistico Andrzej (1849). “Jeszcze Polska nie zginęła” (La “chi rimane in patria a subir la schiavitù Towiański. Morì nel 1855 a Costanti - Polonia non è ancor morta) è l’inizio per conservare la vita perde la patria e la nopoli dove si era recato per creare una del Canto delle Legioni di Dąbrowski, vita, ma chi abbandona la sua terra per formazione militare polacca in occa - il futuro inno nazionale polacco. difendere con pericolo la libertà, la sal - sione della guerra di Crimea. Olio su tela di Charles M. G. D’Anelle (1820- verà e vivrà eternamente. […] Ritratto a olio, copia, Museo Nazionale del Ri - 1889), particolare, Muzeum Wojska Polskiego, Il polacco dice alle nazioni: la Patria è là sorgimento, Torino. Varsavia. dove si sta male; in qualunque parte d’Eu - A sinistra: La polonaise di Chopin. Ballo all'Hôtel Lambert . La dimora del principe Adam Czartoryski a Parigi, l’Hôtel Lambert sull'Ilê St. Louis, di - venne un punto di riferimento impor - tante per l'emigrazione polacca. Era frequentato tra gli altri da Chopin, che qui appare al pianoforte e che a Parigi frequentava anche il salotto della prin - cipessa Cristina di Belgioioso. Aquarello di Teo`l Kwiatkowski (1809-1891), Muzeum Narodowe, Poznań.1797). 18 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

Giovine Italia, Giovine Polonia e Giovine Europa Convinti che il futuro della pro - Worcell e Karol Stolzman della “Ormai nulla può spezzare i rapporti che pria patria fosse inscindibile dalla Società Democratica Polacca. si sono formati tra la Polonia e l’Italia, la prima che si solleverà tenderà le braccia libertà degli altri popoli, numero - Il 15 aprile 184, dopo la spe - all’altra.” si polacchi presero parte ai moti ri - dizione di Savoia voluta da Maz - Lettera di Giuseppe Mazzini a Joachim Lele - sorgimentali in Italia tra i seguaci zini, sorse su iniziativa di questi a wel, Berna, 21.02. 185. di Mazzini, di Garibaldi e nelle Berna il Comitato Centrale della `le dell'Esercito Sardo. Furono in Giovine Europa, a cui aderirono i “Adesso e sempre l’Italia e la Polonia sono sorelle, sorelle nelle sofferenze, nella meta contatto con Mazzini soprattutto rappresentanti della Giovine Italia, e nella lotta che deve far giungere a que - gli esponenti dell’ala repubblicana della Giovine Polonia e della Gio - sta meta.” dell’emigrazione, tra cui Joachim vine Germania, e in seguito della Discorso di Giuseppe Mazzini alla Società De - Lelewel, fondatore del Comitato Giovine Svizzera, della Giovine mocratica Polacca, Londra, 02.06.185, stam - pato sul «Demokrata Polski» il 5 giugno 185). Nazionale Polacco, Stanisław Francia e della Giovine Spagna e fu di fatto attivo `no al 186. Se - condo un rapporto della polizia austriaca alla Giovine Europa era - no affiliati nel 185 86 gruppi ita - liani, 14 tedeschi e 50 polacchi (di cui 19 in Polonia).

Joachim “Per la libertà e per l’onnipotenza dei Lelewel popoli contro il dispotismo; per la li - (1786-1861). bertà e l’uguaglianza dei diritti di Storico, a lui ognuno contro i privilegi; per l’indipen - si deve presu - denza e per la nazionalità. […] Del mibilmente il motto posto in polacco e tutto affine è la situazione della Polo - in russo sulle bandiere dell’insurrezione nia a quella dell’Italia: medesimi sono del 180-1: “Per la nostra e vostra li - gli interessi e medesimi debbono essere i bertà” e rivolto alle truppe russe. Dal momenti per l’azione” 181 visse in esilio. Giuseppe Mazzini Dal Manifesto al Popolo Italiano del Comitato Disegno di David D’Angers, Bruxelles, di - Nazionale Polacco fondato da Joachim Lele - Incisione, Museo Centrale del Risorgimento, cembre 1844. wel, Parigi 182. Roma. “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 19

Spedizione di Savoia , in Savoia, nonostante preparativi della spedizione di Savoia 184. Dopo i moti del l’opposizione dei polac - del 184. Nel 1848 tornò in Italia a 18 a Torino, Chambery, chi. Stabilitosi a Parigi, capo della Legione nazionale italiana e Alessandria e Genova, Maz - tornò in Italia nel 1848 e perse il braccio nella difesa di Vicenza zini organizzò dalla Svizzera fu nominato generale del - contro le truppe austriache. una spedizione armata in l’esercito sardo. Fu rite - Dal 1849 visse a Torino e per tre legi - Savoia, composta da oltre nuto responsabile della slature fu deputato di Borgosesia al Par - duecento polacchi, novanta scon`tta di Novara, non lamento Subalpino. italiani e un centinaio di sa - avendo eseguito gli ordini Incisione, Museo Centrale del Risorgimento, voiardi, francesi e tedeschi, ricevuti e per questo fu Roma. che fallì a causa degli errori fucilato. del comandante, il generale Incisione, Muzeum Wojska Gerolamo Ramorino. Polskiego, Varsavia.

Giacomo Antonini (1792-1854) sotto , ufficiale napoleonico, nel 181 si sta - bilì in Polonia, arruolandosi nell’eser - cito polacco. Nel 180 si distinse nell’insurrezione, ottenendo la Virtuti Militari e il grado di colonnello. Esule in Francia, mazziniano, collaborò ai

Szymon Konarski (1808-189), esule dopo l’insurrezione del 180, raggiunse nel 18 la Svizzera per prendere parte Gerolamo Ramorino (1792 - 1849) alla spedizione di Savoia. Nel 185 sopra , ufficiale napoleonico, massone, rientrò clandestinamente in Polonia nel 180 prese parte all’insurrezione come emissario della Giovine Polonia. polacca, ma ne accelerò la scon`tta riti - Arrestato nel 188 a Vilna, sottoposto rando nel 181 le truppe sotto il suo a tortura, fu fucilato l’anno seguente. comando in Galizia. Nel 184 Mazzini Olio su tela, Muzeum Wojska Polskiego, Var - gli affidò il comando della spedizione savia. 20 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

... Il sangue d'Italia, il sangue polacco... Così come l’inno nazionale po - “Son giunchi che piegano lacco contiene un riferimento al - Le spade vendute: Già l'Aquila d'Austria l’Italia, anche l'inno nazionale ita - Le penne ha perdute. liano, composto nel 1847, con - Il sangue d'Italia, tiene un riferimento alla Polonia Il sangue Polacco, nella quinta strofa, a testimo - Bevé, col cosacco, Ma il cor le bruciò. nianza di come la causa italiana e quella polacca fossero accomuna - Stringiamci a coorte te dai giovani patrioti. Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.”

La quinta strofa dell’inno, poi censurata dal governo piemon - tese, dimostra quanto la situa - Lorenzo Valerio (1810-1865). zione polacca fosse ritenuta Su iniziativa di Władysław Zamoyski, attuale e vicina alla causa ita - Franciszek Duchiński e Giovanni Ve - liana. L’inno fu musicato a To - gezzi-Ruscalla sorse a Torino nel 1849 rino da Michele Novaro dopo la Società per l’alleanza italo-slava a cui che lo aveva letto in casa di Lo - aderì anche Lorenzo Valerio, redattore renzo Valerio, esponente del li - del giornale “La Concordia”, dove, così beralismo di sinistra. Goffredo come sul “la Pologne” redatta a Parigi Mameli, patriota genovese, da Cyprien Robert, ampio spazio ve - mazziniano, prese poi parte nel niva dato alle notizie sulla Polonia. 1848 alla difesa di Milano. Litogra`a, Museo Risorgimento, Roma. Morì nel 1849 in seguito alla fe - rita riportata nella difesa della Repubblica Romana, dove la - sciarono la vita anche alcuni vo - lontari polacchi.

L’Inno di Mameli . Manoscritto, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, Torino. La Concordia, Torino marzo 1848 . “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 21

Le tre sorelle: Italia, Polonia e Ungheria. Allegoria del 1848. Incisione, Museo Centrale del Risorgimento, Roma. 22 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

Diplomatici e militari alla corte Sabauda L’ala moderata e conservatrice ranta, quando grande speranza vola di Carlo Alberto, Franciszka dell’emigrazione polacca, guidata era riposta nell’affinità di obietti - Krasińska), il nipote Władysław dal principe Adam Czartoryski, vi di italiani e polacchi. Il princi - Zamoyski e successivamente Józef intesseva contatti con gli am - pe Adam Czartoryski aveva come Ordęga. Il `glio Witold Czarto - bienti diplomatici a loro favore - propri rappresentanti alla corte ryski, al pari di diversi altri uffi - voli, in particolare con la Francia, di Pio IX Ludwik Orpiszewski e ciali polacchi tra cui Wojciech l’Inghilterra, il Piemonte, la San - presso il Re di Sardegna (impa - Chrzanowski, Feliks Breański e ta Sede. Quest’attività fu partico - rentato con famiglie aristocrati - Julian Ordon, servirono nel - larmente intensa negli anni qua - che polacche per via della trisa - l'Esercito sardo.

del principe Adam Czartoryski, per Il generale Wojciech Chrzanowski conto del quale seguiva la politica estera (179-1861). Militare di professione, dei moderati polacchi. Nel 1848-49 iniziò il suo servizio nel 1809 nel Du - cercò di creare formazioni militari po - cato di Varsavia e prese parte alla Cam - lacche in Piemonte con il gen. Chrza - pagna di Russia del 1812. Dal 1815 nowski, in Portogallo con il gen. J. Bem ufficiale di Stato Maggiore dell’armata e in Spagna con il gen. H. Dembiński. del Regno di Polonia, partecipò alla Prese parte alla guerra russo-turca del guerra di Crimea 1828. Si distinse nell’in - alla guida di una surrezione polacca del formazione co - 180-1, meritandosi il sacca dell’esercito grado di generale. Esule turco con il grado a Parigi, grazie all’ap - di generale. Nel poggio del principe 186 fu rappresen - Adam Czartoryski nel tante presso la 1849 fu nominato da corte di Londra Carlo Alberto Capo di del Governo insur - Stato Maggiore del - rezionale polacco. l’Esercito sardo, carica Sopra: da cui si dimise dopo la Władysław Zamoyski (180-1868), Ritratto ad olio eseguito da scon`tta di Novara. durante l’insurrezione del 180 nello Leon Kapliński, stato maggior del gen. Ramorino, fu in (1826-1876), Litogra`a, Museo Nazionale esilio uno dei più stretti collaboratori collezione privata. del Risorgimento, Torino. “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 2

Nell’ Archivio di Stato di Torino (In - ventario 165. Carte politiche diverse 171-1860, 129 cart. 24) si trovano tre elenchi degli Ufficiali Polacchi al Servi - zio dell’Esercito Sardo nel 1849-1849 in cui `gurano complessivamente 4 no - minativi:

luogotenente generale Wojciech Chrza - nowski;

colonnelli Breański cav. Felice, Kamien - ski, Zamoyski conte Ladislao;

maggiori Przyłuski Stanislao, Rotkie - wicz Giuseppe, Wróblewski Giuseppe; Camillo Benso conte di Cavour . capitani Białkowski Felice, Izbicki Nor - Olio su tela del 1864 di Francesco Hayez berto, Jabłonowski Giovanni, Sławia - (1791-1882), Pinacoteca di Brera, Milano. nowski Stanislao, de Zemioth Francesco; “Il gran moto slavo ha ispirato il primo poeta del secolo, Adam Mickiewicz, e da Julian Konstanty Ordon (1810- cappellano Mensinger Carlo; questo fatto noi siamo indotti a riporre 1887), insorto del 180, creduto morto nelle sorti di quel popolo una fede intera. nel dare fuoco alla polveriere, Mickie - luogotenenti Czajkowski Rodolfo, Czar - Perché la storia ci insegna che quando la wicz ne descrisse il sacri`cio eroico in toryski principe Vitoldo, Czoczko Gio - Provvidenza ispira uno di quei geni su - una poesia che ebbe enorme popolarità, vanni, Dembowski Carlo, Kutowski blimi, come Omero, Dante, Shakespeare in realtà Ordon sopravvisse. Esule a Antonio, Zaborowski Luigi; o Mickiewicz, è questa una prova che i Londra, nel 1848 venne a Milano per popoli in mezzo ai quali nascono sono prendere parte alla rivolta. Si arruolò sottotenenti Bednawski Costantino, Do - chiamati ad alti destini.” poi nell'Esercito sardo, dove rimase `no maszewski Alessandro, Dulfus b.ne Bo - (Camillo Cavour, Discorso al Parla - a l855. Trasferitosi in Francia, tornò in leslao, Janowicz Francesco, Kasiński mento Subalpino del 28 ottobre 1848 , in Italia nel 1860 per combattere al `anco Luigi, Kutkowski Antonio, Łapiński Atti del Parlamento Subalpino , sessione di Garibaldi, restò poi in servizio nel - Giovanni, Mickiewicz Giuseppe, Mi - 1848, Torino 1848, vol. II, p. 542. l'Esercito italiano `no al 1867. Morì lewski Carlo, Nervo Giuseppe, Ordon Il conte di Cavour ebbe modo di seguire suicida a Firenze. Costantino, Potocki c.te Ladislao, San - nel 1844 le lezioni di Adam Mickiewicz decki Floriano, Sandecki Vittorio, Sien - a Parigi e ne rimase profondamente col - Fotogra`a, Muzeum Wojska Polskiego, Varsa - kiewicz Roberto. via. pito. 24 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

La Legione di Adam Mickiewicz Nel marzo 1848 Adam Mic - per organizzare una Legione po - strada facendo, ai moti di Geno - kiewicz da Parigi venne a Roma lacca e con essa raggiunse Milano va. A `ne mese la Legione varcò il 1° maggio 1848. Qui al i con`ni dello Stato Ponti`cio. drapello originario si unirono oltre cento volontari. Una compagnia si distinse il 6 agosto nella battaglia di Lo - nato, l’altra fu destinata alla difesa di Milano. Dopo l’ar - mistizio di Salasco, la Legio - ne, guidata dal col. Sio - dołkiewicz, fu di stanza a Ver - celli. I tentativi di inquadrar - la all’interno dell’Esercito sar - do non diedero gli esiti spe - rati, nonostante le promesse fatte dal Re, per via dei timo - ri di urtare la Russia. Nel frat - tempo altri volontari afflui - vano dalla Francia. In set - tembre sbarcarono a Livorno cento uomini guidati da Michał Fratellanza italo-polacca . L’incisione, A Roma il 27 marzo 1848 Adam Mic - Chodźko e fu stretto un accordo raffigurante un patriota italiano con un kiewicz pubblicò e diffuse nelle due lin - soldato della Legione di Mickiewicz, fu gue il Simbolo politico polacco , ovvero il per formare una legione polacca tratta da un album di disegni eseguiti manifesto delle sue Legioni, in cui gli al servizio della Toscana. Il 7 apri - in Italia nel 1848-49 da tre legionari ideali del cristianesimo si univano agli le 1849 a questi si aggiunsero al - pittori: K. Saski, J. Platier e A. Ka - ideali di emancipazione per gli oppressi mieński. e di solidarietà tra le nazioni. tri centocinquanta sotto il co - mando del cap. Aleksander Fi - Incisione di J. Ziołkowski, in L. Mickiewicz, Volantino, Fondazione Bergamo nella storia - Mémorial de la Légion polonaise de 1848 , Paris, Museo storico di Bergamo. jałkowski, dopo aver preso parte, 1909. “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 25

Storia delle legioni polacche in Italia 1797, Tipogra`a De Gaudenzi, Ver - celli, 1848. L’autore si ritiene fosse il col. Wincenty Siodołkiewicz della Le - gione di Mickiewicz,. Opuscolo, Museo Nazionale del Risorgimen - to, Torino.

Mikołaj Kamieński (1799-187) co - mandante del distaccamento della Le - gione Polacca in Lombardia che si distinse nella battaglia di Lonato. Nella battaglia il col. Kamieński fu grave - mente ferito alla gamba e due suoi sol - dati persero la vita. Legionari polacchi in Toscana . L’im - Fotogra`a, Muzeum Historyczne m. st. War - magine unisce simbolicamente la le - szawy, Varsavia. gione polacca del 1849 in Toscana con quella che lo stesso Mickiewicz voleva organizzare nel 1855 in Turchia per la guerra di Crimea. Litogra`a dall’album di W. Bartynowski, Kra - ków, 187, Muzeum Wojska Polskiego, Var - savia.

Sortita di Mestre, 27 ottobre 1848 . Alla difesa di Venezia pre - sero parte ventidue artiglieri polacchi, di cui due, Izydor Dębowski e Konstanty Misiewicz, caddero combattendo a Mestre. Stampa, collezione privata. 26 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

I moti in Sicilia e la Repubblica Romana Nel dicembre 1848 il governo Ludwik Mieroslawski ad assume - dei moti nell’aprile del 1849 e insurrezionale siciliano invitò re il comando delle truppe. Egli sostenne l’assedio di Catania, svolse tale compito `no alla `ne dove fu ferito. In questo stesso anno oltre duecento soldati della Legione polacca presero parte alla difesa della Repubblica Romana. Complessivamente si stima che nei quindici mesi della perma - nenza in Italia circa cinquecento volontari polacchi avessero com - battuto nelle sue `la per la causa risorgimentale, mentre altri cin - quecento fossero stati immessi in Il generale Ludwik Adam Mierosław - unità italiane. ski (1814 - 1878), insorto del 180, esule, nel 184 aderì alla Giovane Po - lonia e su indicazione di Mazzini cercò “Considerando che per patimen - di organizzare la Giovane Francia. Nel Mickiewicz sostenne la causa italiana e to, energia di sacri\ci e immorta - 1848 a capo dei moti di Posnania, fu la Repubblica Romana con numerosi lità di speranze, La Polonia è so - articoli su « La Tribune des Peuples ». arrestato da prussiani. Dopo la libera - rella all’Italia e sacra fra tutte le zione, nel dicembre dello stesso anno fu Il quotidiano, fondato dal poeta a Pa - comandante dell’esercito rivoluzionario rigi nel marzo 1849 e soppresso nel no - Nazioni […] Il Triumvirato de - del governo siciliano. Nel 1849 co - vembre del 1849, aveva come `ne creta: è formata sul territorio della mandante dell’armata rivoluzionaria a ottenere l’aiuto francese alle lotte per Repubblica Romana una Legione l’indipendenza dei popoli oppressi; vi Karlsruhe in Germania. Nel 1859 Ga - polacca che combatterà sotto i segni ribaldi lo nominò comandante della collaborarono giornalisti francesi ed progettata Legione Internazionale a Na - esuli di diversa nazionalità, tra cui gli di Roma del l’Indipendenza Ita - poli. Nel 1861 diresse la Scuola Militare italiani Giuseppe Ricciardi e Lodovico liana.” Polacca a Genova e Cuneo. Nel 186 fu Frapolli. tra i capi dell’insurrezione polacca. Dal Decreto del Triumvirato della Repubbli - Biblioteka Uniwersytetu Warszawskiego, Var - ca Romana sulla formazione della legione po - Stampa, collezione privata, Torino. savia lacca, Roma 29 maggio 1849. “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 27

A destra: Karol Saski (1818-187), Una batta - glia dei Garibaldini . Il quadro, denso di spunti allegorici che raffigurano la di - fesa di Roma, fu dipinto da un pittore volontario nella Legione di Mickiewicz, che fu gravemente ferito nella difesa della Repubblica Romana. Esule in Svizzera, restò per tutta la vita fedele agli ideali mazziniani. Olio su tela, 1850, Museo Civico di Marsala.

Accanto a destra: Legionari polacchi combattono in Italia. Nei cruenti combatti - menti a Roma del 15 giu - gno 1849 persero la vita Podulak, Raczkowski e Rozwadowski, furono fe - riti gravemente Bruner, Dzierożyński, Dąbrowski, Usakowski, Twardowski, Boroński, Kurowski, Piewczyński, Saski. Il loro sacri`cio è ricordato dal Lettera di Adam Mickiewicz a Giu - monumento in Piazzale delle Belle Arti seppe Mazzini , 7 maggio 1849. a Roma. Facsimile in: L. Mickiewicz, Mémorial de la Lé - Disegno di Mieczysław Kościelniak (1912 - gion polonaise de 1848 , Paris, 1909, vol. III. 199), Muzeum Wojska Polskiego, Varsavia. 28 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

“Italiani, Fratelli nostri! La causa italiana è la nostra causa.”

Allo scoppio della seconda Furono invece accolti tra i volon - guerra d’indipendenza nel 1859 tari garibaldini e alcune decine si molti esuli polacchi si dichiara - unirono ai Mille. rono pronti a dare il loro contri - “Italiani fratelli nostri! La causa italiana buto, ma il governo piemontese è la nostra causa. Gli emigrati polacchi preferì non accettarlo per non ardono e chiedono di lottare per la libertà inimicarsi la Russia e la Prussia. e per l’indipendenza dei popoli” dalla Dichiarazione degli esuli polacchi a Pa - Il generale Isenszmidt de Milbitz rigi, 6 maggio 1859. (1827-1887). Ori - (1800 - 188), esule a Parigi, nel 1848 ginario della Posnania, `glio di un me - combatté con Garibaldi a Velletri e si di - dico caduto nell’insurrezione del stinse nella difesa della Repubblica Ro - 180-1, Langiewicz nel 1860 conobbe mana. Dopo la capitolazione della città, a Parigi Isensznidt de Milbitz e con lui assunse il comando di una parte della venne in Italia per unirsi all’impresa dei Legione di Mickiewicz e raggiunse la Mille. Nella campagna del napoletano fu Grecia nella speranza di arrivare in Un - sotto il comando di Konstanty Ordon, gheria. Allontanato da Atene su inter - conquistandosi la stima e la `ducia di vento del console russo, si trasferì a Garibaldi. Nel 1861 fu tra i docenti della Malta. Nel 1860 a fu nominato scuola militare polacca di Genova. Nel da Garibaldi coman - 186 prese parte all’insurrezione polacca dante della 16° divi - e ne venne nominato comandante nel sione, ebbe un ruolo marzo del 1964. Catturato dagli au - importante nella striaci, fu liberato solo nel 1865. Esule a battaglia del Vol - Londra, strinse amicizia con Mazzini e turno. Nel 1862 fu su sollecitazione di questi nel 1866 si recò nominato general- Mieczysław Kamieński , giunse volon - in Turchia per diffondere tra le popola - maggiore dell’eser - tario in Italia dalla Francia nel 1859. zioni balcaniche il programma del Co - cito italiano e si Ferito nella battaglia di Magenta, rico - mitato Centrale Democratico Europeo. stabilì a Torino. verato a Milano, morì dopo l’amputa - Si stabilì a Costantinopoli, dove prese zione del braccio. contatto con la Giovine Turchia. Litogra`a, Museo Na - zionale del Risorgimen - Disegno dal vero di Karol Saski (1818-187), Acquerello di Maria Henrietta Klara de Stockardt to, Torino. Muzeum Wojska Polskiego, Varsavia. (1829-1897), Muzeum Wojska Polskiego, Varsavia. “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 29

La Scuola militare polacca a Genova e a Cuneo Nel 1861 fu aperta a Genova la A destra: Sotto: Scuola militare polacca, trasferita Attestato della Józef Wysocki Scuola militare (1809-187), coman - nel 1862 a Cuneo. Complessiva - polacca di Ge - dante della Scuola mente frequentarono la Scuola nova . Nell’otto - militare polacca a circa duecento cadetti di cui la bre del 1861 fu Cuneo. Esule in Fran - stragrande maggioranza prese aperta a Genova cia, nel 1848-49 par - la Scuola mili - tecipò alla rivolta parte all’insurrezione del 186. tare polacca che ungherese a capo di dopo qualche una Legione polacca mese fu trasfe - forte di tremila uo - rita a Cuneo. mini. Nel 186 era Inizialmente di - comandante dell’in - retta da Mie - surrezione nei terri - rosławski e tori sud-orientali. quindi dal ge - Fotogra`a, Muzeum Hi - nerale Józef storyczne m. St. Warsza - Wysocki, la scuola fu chiusa a seguito wy, Varsavia. delle pressioni russe nel luglio del 1862 “per evitare imbarazzi e difficoltà di - plomatiche al governo”, come scrisse il ministro al gen. Wy - socki. Manoscritto, Muzeum Wojska Polskiego, Var - savia.

Ludwik Mierosławski da Giuseppe “Lei, Generale, e i suoi amici voi siete Garibaldi a Caprera , dicembre 1860. pronti a donare la vostra vita per l’Ita - Mierosławski sperava di persuadere Ca - lia. Bene, io e i miei noi faremo altret - vour e il re Vittorio Emanuele a for - tanto per la Polonia”. mare una legione polacca e contava Lettera di Garibaldi a Mierosławski, Genova, sull’appoggio di Garibaldi. 1 maggio 1861. Stampa, Muzeum Wojska Polskiego, Varsavia. 0 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

“Erano tutti di famiglia signorile; bei biondi robusti, di viso ardi - to e grave, si cui si leggeva il pensiero assiduo della patria lontana e del - la morte prossima: pochi mesi dopo, infatti, caddero la più parte sot - to il piombo russo.”

Edmondo De Amicis, Ricordi d’infanzia e di scuola , Milano 1910.

Jan Adam Skultecki , allievo della Scuola militare polacca a Cuneo con indosso l’uniforme estiva. Sul retro della fotogra`a vi è una poesia con de - dica, in cui sono espresse le speranze di chi, trovandosi ai piedi delle Alpi, si augura di poter presto combattere per l’ indipendenza della propria pa - Jan Zlaznowski , allievo della scuola Władysław Waga , allievo della Scuola tria. militare polacca a Cuneo, nell’insurre - militare polacca a Cuneo, prese parte Nell’insurrezione Skultecki fu sotto il zione era sotto il comando di Marian all’insurrezione polacca del 186. Morì comando di Zygmunt Padlewski, suo Langiewicz, suo insegnante a Genova. a Napoli nel 1867. insegnante a Cuneo. Fotogra`a Javelli, Cuneo 1862 , Muzeum Woj - Fotogra`a Javelli, Cuneo 1862 , Muzeum Woj - Fotogra`a Javelli, Cuneo 1862, Muzeum Hi - ska Polskiego, Varsavia. ska Polskiego, Varsavia. storyczne m. st. Warszawy, Varsavia. “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 1

L’Italia e l’insurrezione polacca del 1863 L’insurrezione scoppiata in Po - Garibaldi intervenne in varie occa - lonia nel gennaio del 186 destò sioni per sostenere l’insurrezione po - lacca. espressioni di viva solidarietà nel - l’opinione pubblica italiana. Ebbe - “Non abbandonate la Polonia! ro luogo varie manifestazioni e rac - Tutti i popoli hanno il dovere di aiu - colte di fondi per l’acquisto di armi tare questa infelice Nazione […] per gli insorti. Presero posizione a Non aspettate di essere ridotti alla favore della causa polacca, oltre a disperazione com’essa. Non lasciate Mazzini e Garibaldi, anche espo - bruciare le case del vicino, se volete es - nenti del governo e parlamentari. sere aiutati a spegnere l’incendio che L’insurrezione si protrasse `no divorerà la vostra. […] Quella è la lotta del dispotismo col diritto. […] all’autunno del 1864. Dei duecen - Non abbandonate la Polonia! Imita - tomila soldati che vi presero parte te almeno i vostri tiranni – Essi non trentamila perirono e decine di mi - si abbandonano – i valorosi Unghe - gliaia furono deportati in Siberia. resi ne hanno una prova recente; vit - toriosi dell’Asburgo – furono schiac - ciati dall’iperboreo suo complice.” Giuseppe Garibaldi ai Popoli dell’Europa, Francesco Crispi , Fotogra`a fatta il 15 15 febbraio186. marzo 186 in occasione di una mani - festazione per la Polonia. Sul tavolo si “La questione polacca è considerata vede un foglio con la scritta: “Viva la da me come la questione della mia pa - Polonia e la fratellanza dei popoli”. tria. Sono felice dell’inclinazione al - Museo Centrale del Risorgimento, Roma. l’azione comune delle tre sorelle: Polo - nia, Ungheria, Italia, sorelle le quali “La Camera invita il governo a soddisfare appaiono come avanguardie dei popoli i voti espressi dalla nazione, armando il che si liberano.” Si forgiano le armi , illustrazione dal paese alla lotta per la propria libertà e per ciclo di Artur Grottger (187-1867) Giuseppe Garibaldi all’Agenzia del Governo l’altrui” . Nazionale Polacco a Torino, Caprera, febbra - dedicato all’insurrezione del 186. Ordine del giorno di Crispi e altri 17 deputa - io 1864. Litogra`a, collezione privata. ti del 27 marzo 188. . 2 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

A destra: Laura Oliva Mancini . Il Ministro della pubblica istruzione Pasquale Stani - slao Mancini il 27 marzo 186 pronunciò alla Ca - mera dei Deputati un di - scorso di solidarietà alla causa polacca. Anche la moglie, la poetessa Laura Sotto: Oliva Mancini, scrisse per Diversi giornali l’occasione il canto Alla pubblicarono Polonia che fu pubblicato vignette satiriche sui giornali democratici e `lopolacche. fu recitato al Teatro Cari - «La chiacchera» , gnano di Torino accolto da Firenze, 5 maggio 186. calorosi applausi. Museo Centrale del Risorgimento, Roma.

Giuseppe Garibaldi Fotogra`a di G. Alinari, Firenze.

A destra: Niccolò Tommaseo . Lo scrittore dal - mata fu tra i letterati italiani che sosten - nero maggiormente e a più riprese la causa polacca. Nel 186 pubblicò a Mi - lano l’opuscolo Italia e Polonia , venduto per offerte “a totale bene\cio dei generosi \gli della Polonia, depositate al Comitato Centrale Polacco di Torino” . Stampa, collezione privata. “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 

Volontari garibaldini in Polonia “Non un dono debbono gli Ita - rito che li spinse a recarsi a com - dati dal colonnello Francesco liani alla Polonia ma il pagamen - battere in Polonia nel 186, gui - Nullo. to di un debito santo della frater - nità e dell’amore” . Nelle parole dei garibaldini bergamaschi è sintetizzato lo spi -

Francesco Nullo (1826 - 186) Patriota garibaldino, prese parte ai moti di Mi - lano del 1848, alla difesa della Repub - blica Romana, alla spedizione dei Mille del 1860. Nel 186 decise di prender parte all’insurrezione polacca a capo di un drappello di volontari bergamaschi. Morì nella battaglia di Krzykawka, non lontano da Cracovia. La memoria del Gruppo di volontari bergamaschi . geli, Ambrogio Giupponi, Alessandro suo sacri`cio è molto viva in Polonia. A Dei diciotto volontari bergamaschi della Venanzio e Luigi Caroli, furono condan - lui sono dedicati un monumento a Ol - spedizione di Nullo, nove furono arre - nati a 12 anni di lavori forzati e deportati kusz e uno a Varsavia e alcune scuole re - stati dalla polizia austriaca prima di rag - in Siberia. cano il suo nome. giungere il con`ne con l’Impero russo, Fotogra`a, Fondazione Bergamo nella storia - Dipinto a muro di Marco Ravasio, Villa Dal - tre Elia Marchetti, Giovanni Bellotti e Museo storico di Bergamo. l'Ovo di Sforzatica, Associazione Archivio e bi - Giovanni Rustici, perirono nei combat - blioteca Dall’Ovo, Dalmine, BG. timenti in Polonia, quattro Febo Arcan - 4 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

Sotto: Luigi Caroli (184- 1865). Gio - vane di famiglia molto agiata, il tenente Caroli fu il `nanziatore della spedizione di Nullo. Impri - gionato in Polonia dai russi, de - portato, morirà in Siberia. Fotogra`a, Fondazione Bergamo nella storia - Museo storico di Bergamo.

La fucilazione di Stanislao Bechi . Al - l’insurrezione presero parte anche alcuni Sopra: garibaldini di altre regioni, quali il trie - Lettera di Luigi Caroli al fra - stino Ferdinando Vanon e il `orentino tello Bernardo sulla morte di Stanislao Bechi. Quest’ultimo fu con - Francesco Nullo , 6 mag - dannato a morte dai russi. Il poeta e scul - gio 186. tore Teo`l Lenartowicz, esule a Firenze, per onorarne la memoria eseguì un bas - Manoscritto, Fondazione Bergamo sorilievo, copia del quale si trova in Po - nella Storia - Museo storico di Berga - lonia a Włocławek. mo. Bassorilievo in bronzo, Firenze, Chiostro della chiesa di Santa Croce. “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 5

Dopo l’Unità d’Italia Diversi volontari polacchi “io considero la causa polacca A sinistra: combatterono con Garibaldi nel - come la causa del mio paese e quin - Costituzione de - di i Polacchi come nostri fratelli.” Onitiva dell’Ac - la terza guerra d’indipendenza e cademia Adamo negli anni seguenti. Conseguito Garibaldi alla Commissione dei Volon - Mickiewicz , Bo - tari polacchi di Torino, Caprera maggio l’obiettivo dell’unità d’Italia, calò 1866. logna 1879. l’interesse verso la Polonia; solo All’Accademia sorta grazie al una ristretta cerchia di polono` - Nel 1866, con la ripresa delle osti - lità con l’Austria, molti esuli po - prof. Domenico li italiani e di esuli polacchi cercò lacchi si offrirono di combattere Santagata, `no al di mantenerlo vivo. a `anco degli italiani. Il governo 1885 tenne le - È solo con la prima guerra sardo non ne autorizzò l’arruola - zione il poeta mondiale e il mutato assetto poli - mento, temendo di irritare la Russia. Teo`l Lenartowicz. Solo una quarantina riuscì ad arruolarsi Un’altra iniziativa di grande importanza tico europeo che si crearono con - tra le guide di Garibaldi. fu la fondazione in quegli stessi anni del dizioni favorevoli alla rinascita Museo Copernicano a Roma grazie allo dello stato polacco. storico Artur Wołyński, che donò molti A destra, in basso: cimeli e si adoperò per raccoglierne Battaglia di Mentana . Nella battaglia altri. Wołyński donò inoltre la sua pre - A destra: di Mentana del 1867 perse la vita il col. ziosa raccolta di libri e stampe alla Bi - Tancredi Canonico , La Polonia nel suo Karol Borzysławski. In Francia, dove blioteca Casanatense di Roma. Garibaldi era accorso in difesa della Re - popolo e ne’ suoi poeti , Torino 1865. Tan - Opuscolo, Biblioteca dell’Archiginnasio, Bo - credi Canonico ( 1828 - pubblica nel 1870-71, vi - logna. 1908), professore di di - cino a Digione perse la ritto penale all'ateneo vita il comandante della torinese e Presidente del I Brigata dell’Armata Senato del Regno d'Ita - dei Vosgi, gen. Hauke lia, aveva aderito al pen - Bosak. Cadde anche il siero religioso di Andrzej comandante in capo Towiański, introdotto in dell’esercito della Co - Piemonte nel 1848 dal mune di Parigi Jarosław mazziniano Giovanni Dąbrowski nella difesa Scovazzi. della città nel 1871. Opuscolo, Museo Naziona - T. Rodella, litogra`a acque - le del Risorgimento, Tori - rellata, Museo del Risorgi - no. mento, Roma. 6 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

La formazione dell’Armata polacca in Italia Soltanto dopo la disfatta della lacchi a partire dal novembre Russia imperiale, il governo ita - del 1917. liano riconobbe il “Komitet Na - Nella primavera del 1918 rodowy Polski” (Comitato Na - essi furono radunati a Santa zionale Polacco) il 0 ottobre Maria Capua Vetere. 1917, ma non acconsentì alla Nel maggio del 1918 fu creazione di unità polacche, te - creato un reparto polacco mendo ripercussioni austriache composto da centottanta vo - sui prigionieri italiani e sospet - lontari provenienti dai cam - tando aspirazioni irredentistiche pi di prigionia di Arsinari, slave in Istria. Caserta e Santa Maria Capua Ve - Gita a Pompei da Santa Maria Capua Su pressione dei delegati roma - tere, che si distinse al fronte sotto Vetere Fondo Begey, Museo Nazionale del Risorgi - ni del “KNP” e dei governi allea - il comando della III e IV Armata mento, Torino. ti, le autorità italiane accettarono italiana; la sua bandiera fu deco - di raggruppare i prigionieri po - rata con nove medaglie al valor cise allora di mettere a disposizio - militare (due d'argento e sette di ne delle truppe polacche la Man - bronzo). dria di Chivasso, per la disponibi - Nel corso dell’estate si ebbe un lità di spazio lasciato dal campo di cambiamento di linea da parte del aviazione ormai abbandonato e la governo italiano, ma soltanto il sua vicinanza al con`ne francese. 29 ottobre il ministro Bissolati Il comando fu affidato al capi - diede l’assenso affinché si inizias - tano Marian Dienstl-Dabrowa, al - se il reclutamento. lora comandante del campo di A Santa Maria Capua Vetere Santa Maria Capua Vetere ed i prestarono giuramento i primi tre primi contingenti arrivarono il 4 reggimenti di fanteria che venne - dicembre 1918. Vi transitarono Rassegna dei reparti al campo di ro trasportati in Francia verso circa 22.000 uomini, `no al luglio Santa Maria Capua Vetere metà dicembre. 1919. Fondo Begey, Museo Nazionale del Risorgi - mento, Torino. Lo Stato Maggiore italiano de - [A. T. di P.] “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 7

Attilio Begey e il Comitato Pro Polonia polacche in Italia e all’estero. Nel 1922 il risorto stato polac - Allo scoppio della prima guerra co lo nominò Console onorario a mondiale intensi`cò la sua attivi - Torino per i suoi meriti e nel 1927 tà fondando il Comitato Pro Po - lo insignì della croce di commen - lonia a Torino (tra i più attivi in datore dell’ordine della “Polonia Italia accanto a Roma e Milano), Restituta”, la più alta onori`cenza inviando appelli, testi di carattere polacca per meriti civili. informativo, retti`che alla propa - Nel dopoguerra il Comitato Pro ganda tedesca e russa al Parla - Polonia si trasformò in Circolo di mento Italiano e alla stampa. Du - cultura italo-polacco e dopo la rante la visita del presidente ame - morte di Begey, per continuarne ricano Wilson a Torino gli conse - l’opera, nel 190 venne fondato Ritratto dell’avvocato Attilio Begey . gnò personalmente a nome del presso l’Università di Torino l’Isti - Pastello di Andrea Fossomborne, Diparti - Comitato Pro Polonia la bandiera tuto di Cultura Polacca “Attilio mento di Scienze del linguaggio e letterature moderne e comparate, Università di Torino. polacca per sottolineare i diritti di Begey”, assieme quella nazione. alla cattedra di Attilio Begey (184-1928), ni - Quando nel 1918 alla Mandria Polonistica pres - pote di un ufficiale napoleonico, venne creato il campo per i mili - so l’Università mazziniano, già nel 186 scriveva tari polacchi si adoperò in tutti i La Sapienza di infuocati articoli a sostegno del - modi per alleviare le condizioni Roma, il più an - l’insurrezione polacca. Nel 1864 dei soldati, coinvolgendo autorità tico centro di venne a contatto con il pensiero e la cerchia delle sue conoscenze e studi polonistici del mistico Andrzej Towiański e amicizie. Per questo, alla partenza in Italia. questo rafforzò ulteriormente il suo del contingente polacco, il co - amore per la Polonia. Nel corso mando volle regalare a Begey un La Polonia nella storia . Conferenza della sua operosa esistenza continuò prezioso album fotogra`co, che dell'avv. Attilio Begey, Comitato Tori - a sostenere la causa polacca, scri - costituisce la principale fonte ico - nese "Pro Polonia", Torino, 1915. vendo sui giornali, tenendo confe - nogra`ca su questo episodio di Opuscolo, Biblioteca del Dipartimento di Scienze del linguaggio e letterature moderne e renze, partecipando a iniziative pro- storia militare e di vita. comparate, Università di Torino. 8 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

“Żołnierz Polski we Włoszech” Il occasione del giuramento del di educazione civica, di storia e di reggimento Adam Mickiewicz il istruzione professionale, cicli di 1 gennaio 1919 uscì il primo nu - conferenze, sala cinematogra`ca, mero del giornale da campo biblioteca circolante e attività “Żołnierz Polski we Włoszech”, il sportive. Complessivamente ne primo periodico in lingua polacca uscirono 12 numeri, `no al 19 edito in Italia di cui si sono con - giugno 1919. servati degli esemplari (della “De - kada Legionowa” edito a Manto - “Żołnierz Polski we Włoszech”, n.11- va nel 1797 non si è salvata nep - 12 , 19 giugno 1919, pp.1-2. pure una copia); veniva stampato “Torniamo - addio ospitale terra d'Italia. a cadenza bisettimanale nella ti - Ti salutiamo senza rimpianti, ma con pogra`a dei Salesiani di Torino. sentimento di riconoscenza nei cuori. Qui Mediamen - in un piccolo paesino italiano, nella so - “Żołnierz Polski we Włoszech”, n. 3 , leggiata La Mandria abbiamo gettato la te composto 20 febbraio 1919. pelle di schiavo che ci aveva ricoperto e di otto pagi - siamo divenuti liberi cittadini della pa - ne in ottava, plari raggiungevano tria libera e indipen - con rare il - vari centri dell’emi - dente. Qui abbiamo raccolto i frutti della lustrazioni, grazione polacca in semina di sangue e veniva di - varie parti del mon - di 125 anni di mar - stribuito tra do, persino il Brasi - tirio di tutta la na - i soldati del le o la Cina. zione - qui ci ha colto l'immensa campo, e al - Costituisce la fon - gioia della riconqui - cuni esem - te primaria per co - sta dell'indipen - noscere vari aspetti denza - per questo a della vita nel campo: ragione serberemo “Żołnierz Polski we Włoszech”, n.2 , sempre di Te un caro 14 febbraio. addestramento mili - ricordo, o terra ita - Fondo Begey, Biblioteca del Dipartimento di tare, cerimonie, cor - liana.” scienze del linguaggio e letterature moderne e comparate, Università di Torino. si di alfabetizzazione, “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 9

“Illustrazione dell’Esercito e dell’Armata”

Sotto: «Illustrazione dell'Esercito e dell'Ar - mata», numero speciale "Polonia" , marzo 1919.

Sopra: «Illustrazione dell’Esercito e dell’Ar - mata», Numero Speciale "Polonia" , Marzo 1919 Biblioteca Begey, Biblioteca del Dipartimen - Sopra: to di scienze del linguaggio e letterature mo - «Illustrazione dell’Esercito e derne e comparate, Università di Torino. dell’Armata», numero del set - tembre 1919 con la notizia della partenza dall’Italia. Archivio Begey, Biblioteca Reale, Tori - no. 40 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

La guerra del 1920-1921 L'11 novembre 1918 il Mare - L’arrivo dell’Armata porte di Varsavia. Il 16 sciallo Piłsudski proclamò l'indi - del generale Józef Haller agosto il maresciallo pendenza della Polonia. nel maggio del '19 fece Piłsudski ordinò una Il giovane stato polacco posse - pendere a favore della controffensiva guidata deva con`ni incerti, poiché, seb - Polonia le sorti della dal generale Haller, la bene fossero state tracciate a guerra polacco-ucraina quale ruppe l'assedio grandi linee le frontiere occiden - con la conquista di vasti territori della capitale e costrinse le trup - tali, rimanevano da de`nire quel - nella zona di Leopoli. Poco dopo pe bolsceviche ad iniziare la riti - le orientali. un nuovo pericolo minacciò il ri - rata. Sin dall'inizio del 1919 vi fu - nato stato polacco: i bolscevichi La pace venne `rmata a Riga rono combattimenti in Volinia russi decisero di scatenare la ri - nel marzo del 1921. La "battaglia tra polacchi e ucraini. voluzione mondiale e la Polonia di Varsavia" fu decisiva per pre - fu la prima nazione sulla via del - servare la Polonia dall'annienta - la conquista dell'Europa. Nel mento. 1920 l'armata rossa iniziò ad Alla campagna del 1920-1921 avanzare in territorio polacco, ar - parteciparono tutti i reggimenti rivando ai primi di agosto alle del risorto esercito nazionale, for - mati ed addestrati in Italia. A sinistra: [A. T. di P.] L’aquila bianca coronata, simbolo della Polonia indipendente . Collezione privata, Torino. Sopra: Fregio del 50° reggimento Fucilieri “Francesco Nullo” . Collezione privata, Torino. A destra: Fregio del 51° reggimento Fucilieri “Giuseppe Garibaldi” . Collezione privata, Torino. “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 41

Il 50° reggimento Fucilieri “Francesco Nullo” Il 5 maggio 192 fu inaugura - A sinistra: to a Olkusz il monumento a Fran - «Durante la Messa nella pic - cola chiesetta di legno, la cesco Nullo nel 60° anniversario nuova bandiera aspetta la be - della sua morte e ebbe luogo la ce - nedizione, A sinistra gli uffi - rimonia della consegna della nuo - ciali del reggimento, a destra va bandiera al Reggimento Fuci - gli ospiti» . lieri dei Kresy “Francesco Nullo”. Sotto: Per l’occasione gli ufficiali del «Il reggimento Francesco Reggimento inviarono all’avv. Be - Nullo che in data odierna ha gey, divenuto console onorario di ricevuto la nuova bandiera polacca, La rassicura che re - Polonia a Torino, alcune fotogra - sterà sempre fedele alla ban - `e e un telegramma. diera che Ella ha consegnato il 13 febbraio del 1919 alla Mandria di Chi - vasso. Gli ufficiali e i soldati del 50° Reg - gimento di Fucilieri dei Kresy.»

Cerimonia della consegna della ban - diera al reggimento “Francesco Nullo” . «Il colonnello Ivaldi - recita la dicitura originale - con gli ufficiali del reggimento che vi sono ancora da tempi italiani. Riconosce la Sua bandiera?». 42 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

Montecassino e l’armata polacca del generale Anders Nel corso della II guerra mon - lorussia. diale un’altra armata polacca ha Il 2° Corpo polac - combattuto sul suolo italiano. co sbarcò in Italia a Essa era stata formata in Iran partire dal novembre con reduci dei campi dei gulag 194, agli ordini del sovietici, dove erano state rin - generale Władysław chiuse centinaia di migliaia di mi - Anders. litari e civili, deportati dalla Po - Nell’aprile del lonia dal 199 al 1941, 12.000 1944 il comando al - dei quali, ufficiali e sottufficiali leato mise a punto delle forze armate, furono assassi - una nuova offensiva nati nelle foreste di Katyn, in Bie - per sfondare le linee tedesche della Linea Il principe Umberto in visita al co - Gustav. Soldati polacchi all’assalto delle po - mando del generale Anders , il 4 mag - Al 2° Corpo Polacco fu affida - stazioni tedesche , maggio 1944. gio 1944. Collezione privata, Torino. Collezione privata, Torino. to il difficile compito di rompere il dispositivo di difesa tedesco di Piedimonte San Germano. sulle montagne a Il mattino del 18 maggio 1944, nord di Cassino. dopo terribili e sanguinosi com - L'attacco, ini - battimenti, una pattuglia polacca ziato nella notte poté innalzare la bandiera dai due fra l'11 e il 12 colori sull'Abbazia. maggio e prose - La battaglia risolutiva di Mon - guito il 17 mag - tecassino fu combattuta dai Polac - gio, si concluse il chi con un accanimento straordi - 25 con la con - nario; per loro essa assunse il si - quista del Monte gni`cato tutto particolare del ri - Cairo e del paese scatto della patria perduta e del - “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 4

l'occasione di far conoscere al - A sinistra: l'opinione pubblica mondiale le I primi soldati polac - chi issano la bandiera proprie condizioni di "armata in sulle rovine dell’Abba - esilio". Il 2° Corpo polacco prose - zia il 18 maggio 1944. guì la campagna in Italia sul fron - Collezione privata, Torino. te adriatico, conquistando Ancona il 17 luglio 1944 ed entrando a Sotto: Bologna il 2 aprile 1945. Al Cimitero militare Il prezzo pagato fu molto alto: polacco di Montecas - 4.02 caduti, 8.54 feriti, 55 di - sino si trova la scritta: spersi. “Per la nostra e la vostra libertà, noi soldati polac - [A. T. di P.] chi abbiamo lasciato la nostra anima a Dio, il cuore alla Polonia e il corpo al - l’Italia” . Collezione privata, Torino.

La triste raccolta delle salme di centi - naia di caduti , nell’immagine nei pressi della cosiddetta ‘ Casa del Dottore’ , subito dopo la `ne della battaglia nel maggio 1944. Collezione privata, Torino. 44 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

Solidali con Solidarność

Nel 1980 a Danzica, in A sinistra: seguito agli scioperi nei Manifesto per Oacco - lata di solidarietà con cantieri navali, nacque il Solidaność organiz - sindacato libero Solidar - zata dalla Flm , Torino ność. La brutale repressio - 21 dicembre 1982. ne che subirono i sindaca - listi, così come ampie fasce A destra, dall’alto: della società civile, dopo Milano , veglia di soli - l’instaurazione della legge darietà con la Polonia. marziale nel 1981, suscitò Archivio di Comunione aspre reazioni di protesta e e Liberazione, Milano. manifestazioni di solida - Giovanni Paolo II ri - rietà in varie parti del mondo. ceve dal presidente della Comunità Po - In Italia il sostegno a Solidarność lacca di Torino, Jan Jaworski, un album fu particolarmente vivo da parte dei sulle iniziative piemontesi a favore di So - lidarność , Roma, 7 novembre 1981. La Co - sindacati e del munità Polacca di Torino fu molto attiva sul mondo cattoli - fronte umanitario e su quello politico; creò il co e si manife - Comitato aiuti per la Polonia che, in colla - stò anche con borazione con il Comitato di Solidarietà con Solidarność presso la Cgil-Cisl-Uil, curò l’in - l’invio di aiuti vio di oltre cinquanta Tir in Polonia e facilitò umanitari alla i contatti con Solidarność in clandestinità. popolazione e di materiali per Primo maggio a Mestre . Grazie al sostegno dei sindacati, il Comitato di Solidarietà con l’attività sinda - Solidarność poté promuovere numerose ini - cale clandesti - ziative nel , in Emilia Romagna, in na. Lombardia e in altre regioni.

Incontro della delegazione di Solidarność Carro armato nel centro di Varsavia . La con i leader sindacali italiani , Roma, aprile nascita di Solidarność nell’agosto del 1980 1989. Da sinistra: Ottaviano del Turco in Polonia aveva riacceso le speranze in un (Cgil), Łucja Petti Lehnert del Comitato di processo di democratizzazione del regime. Solidarietà di Solidarność, Danuta Wałęsa, Tali speranze furono schiacciate il 1 di - Franco Marini (Cisl), Lech Wałęsa, Giorgio cembre 1981 con l’arresto di migliaia di sin - Benvenuto (Uil), Bruno Trentin (Cgil), Ta - dacalisti e la messa al bando di Solidarność. deusz Mazowiecki. “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano 45

Da Solidarność all’Unione Europea

Nonostante la repressione, Soli - Berlino, novembre 2009, darność continuò ad esistere in celebrazioni per il XX clandestinità. Nel 1989 il regime della caduta del muro . A comunista, consapevole dell’im - Lech Wałęsa, in quanto lea - possibilità di mantenere il control - der storico di Solidarność, è lo del paese, avviò una trattativa toccato l’onore di abbattere la prima delle migliaia di con i rappresentanti del sindacato mega tessere del “domino” il cui esito furono le prime elezio - che simboleggiano il muro ni semilibere dopo oltre mezzo se - di Berlino, per sottolineare colo di dittatura, innescando così il il ruolo svolto da Solidar - meccanismo che portò allo sgreto - ność nel crollo del regime lamento del sistema sovietico e alla comunista. caduta del muro di Berlino. Dopo le lotte comuni degli ulti - mi due secoli, Italia e Polonia si trovano ora `nalmente unite al - l’interno dell’Unione Europea.

Dal 2004 la Polo - nia è nell’Unione Europea, di cui l’Italia è tra gli Stati fondatori

Nel secondo seme - stre del 2011 la Po - lonia per la prima volta ha la Presi - Varsavia, febbraio 1989, Il tavolo denza nel Consi - delle trattative tra il regime e Soli - glio dell’Unione darność. Europea. 46 “Per la nostra e la vostra libertà” - I polacchi nel Risorgimento italiano

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Copyright by Krystyna Jaworski

Stampato da Edicta Srl Torino per conto di AlcuniEditori-Torino

ISBN 978-88-90780-4-1 Illustrazione in copertina: Ludwik Mierosławski da Giuseppe Garibaldi a Caprera, dicembre 1860. Stampa, Muzeum Wojska Polskiego, Varsavia. I polacchi nel Risorgimento italiano

ISBN 978-88-903780-4-1

Mostra storica, Torino 2011