SHABBAT BALAK 23 LUGLIO 2016 MILANO 19.56 21.53 | FIRENZE 20.31 21.39| ROMA 20.19 21.21 | VENEZIA 20.32 21.42

5776 סיוון | n. 7 - luglio 2016

Pagine Ebraiche – mensile di attualità e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane - Anno 8 | Redazione: Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 – [email protected] – www.paginebraiche.it | Direttore responsabile: Guido Vitale euro 3,00 Reg. Tribunale di Roma – numero 218/2009 – ISSN 2037-1543 | Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) Art.1 Comma 1, DCB MILANO | Distribuzione: Pieroni distribuzione - v.le Vittorio Veneto, 28 - 20124 Milano - Tel. +39 02 632461

Torna al lavoro, nella formazione uscita dalla consultazione elettorale del 19 giugno, il parlamentino Il nuovo Consiglio dell’Unione dell’ebraismo italiano. Il nuovo Consiglio dell’Unione, composto da 52 seggi e che vede presenti tutte le 21 Comunità ebraiche italiane e il rabbinato, deve ora definire incarichi e priorità e Gli eletti nelle Comunità italiane trovare un equilibrio di governabilità fra le diverse identità ideali e territoriali che vi sono rappresentate. pagg. 2-3 All’ordine del giorno la formazione della Giunta.

5% TUTELA DELLA MEMORIA E OPPOSIZIONE A CHI DIFFONDE ODIO 49% 12%

Istigazione alla violenza Negazionismo Lotta al negazionismo Connesso a Israele Pregiudizi comuni Il nostro impegno civico 34% Si conclude il lungo percorso parlamentare. Ora è necessario sorvegliare su chi dissemina il morbo dell’antisemitismo e del pregiudizio. / pagg. 4-5

DEFINIRE L’ANTISEMITISMO I 300 rappresentanti dell’International MEIN KAMPF, VELENO IN EDICOLA L’opinione pubblica Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) hanno approvato la mondiale in allerta per la squallida e indecente definizione operativa che dovrebbe consentire una migliore efficacia operazione della distribuzione massiccia nelle edicole di una dell’azione per perseguire e prevenire la criminalità motivata dall’odio. ristampa del Mein Kampf di Adolf Hitler offerta in accoppiata Il ruolo dei social network / pag. 12 con “il Giornale” / pag. 4

a pag. Sergio Della Pergola sul cambio della guardia nella diplomazia israeliana 23 Il nuovo ambasciatore e l’agenda italiana OPINIONI CINEMA DOSSIER a pagg. A CONFRONTO 32-33 SPORT ------A PAGG. 23-26 ------INDIFFERENZA DIALOGO David Bidussa Anna Foa Il tifo dei rav italiani e quello dell’ex gran rabbino del IDENTITÀ TRADIZIONE Commonwealth Lord Viviana Kasam Daniel Funaro Jonathan Sacks. Antognoni e il Maccabi PRIORITÀ CHIUSURE SONO OVUNQUE Rishon LeZion, l’Hapoel Giuseppe Momigliano Anna Segre Beer Sheva e E A VOLTE RIDONO l’osservatorio dei RESPONSABILITÀ ISRAELE grandi commentatori. “Ils sont partout” (Sono dappertutto), il nuovo film francesce di Daniela Fubini Yvan Attal travolge con il suo umorismo gli stereotipi antisemiti. / pagg. 15-21 Renzo Gattegna E “Pecore in erba” di Alberto Caviglia festeggia l’uscita in dvd Gadi Luzzatto Voghera: “Raccontiamoci a testa alta” pagg. 6-7 Giorgio Albertini / P2 POLITICA / SOCIETÀ n. 7 | luglio 2016 pagine ebraiche Unione, il nuovo Consiglio al lavoro

Si riunisce per la prima volta Sara Cividalli (che ha ottenuto più preferenze domenica 3 luglio, con al- di Ugo Caffaz e Dario Bedarida), Vittorio Mos- l'ordine del giorno la nomi- seri (arrivato davanti a Daniel Polacco e Da- na del presidente che subentrerà a Renzo Gat- niela Sarfatti) e Mauro Tabor (che era in com- tegna, che ha retto l’ente per dieci anni con- petizione con Joram Bassan). Cividalli e Mos- secutivi, il nuovo Consiglio dell'Unione delle seri sono stati presidenti delle rispettive Co- Comunità Ebraiche determinato il 19 giugno munità nell’ultimo quadriennio (Mosseri è stato dalle designazioni dei Consigli comunitari e eletto anche nel nuovo Consiglio). Tabor è dalle consultazioni elettorali svoltesi nelle cin- stato rappresentante della comunità giuliana que Comunità chiamate al voto (Roma, Mi- anche nel passato mandato dell’Unione. lano, Firenze, Livorno e Trieste). Venti i Con- Le 16 Comunità dove la designazione è stata siglieri che spettano alla Comunità di Roma, decretata dal Consiglio locale hanno invece dove gli elettori potevano scegliere tra quattro espresso i seguenti nominativi: Manfredo Coen formazioni con voto su liste bloccate e dove (Ancona), David Menasci (Bologna), Elio Car- l’affluenza è stata del 24,7 % degli aventi diritto mi (Casale Monferrato), Andrea Pesaro (Fer- (nel 2012, ultima consultazione UCEI; erano rara), Angiolo Chicco Veroli (Genova), Licia stati il 19,1%). Otto i seggi assegnati alla lista Vitali (Mantova), Elisabetta Rossi Innerhofer Kol (38,2% delle preferenze), cinque a (Merano), Arturo Bemporad (Modena), San- testa invece per Menorah (27,5%) e Benè Binah dro Temin (Napoli), Davide Romanin Jacur (23,2%), due per il gruppo Israele siamo noi (Padova), Giorgio Giavarini (Parma), Arsenio (11%). Oltre alla capolista Ruth Dureghello, Veicsteinas (Pisa), Giulio Disegni (Torino), San- attuale presidente della Comunità capitolina, dra Levis (Venezia), Rossella Bottini Treves Kol Israel porta in Consiglio Gianni Ascarelli, (Vercelli) e Roberto Israel (Verona). Coen, Pe- Settimio Di Porto, Raffaele Sassun, Claudio saro, Innerhofer, Jacur, Giavarini, Bottini Treves Moscati, Franca Formiggini Anav, Gianluca sono presidenti delle rispettive comunità; han- Pontecorvo e Angelo Sed. Oltre alla capolista no lavorato nello scorso Consiglio dell’Unione, Noemi Di Segni, assessore al Bilancio nel pas- oltre a Innerhofer, Jacur, Giavarini e Bottini sato mandato UCEI, Benè Binah porta in Con- Treves, anche Menasci, Vitali, Bemporad, Te- siglio Sabrina Coen, Jacqueline Fellus, Davide fra candidati di liste diverse e dove l’affluenza Ascer Guetta, Raffaele Turiel e Guido Osimo. min, Disegni e Israel. Rav Alfonso Arbib, rav Jona Falco e Saul Meghnagi. Oltre alla capolista è stata del 31,5%, in calo rispetto al dato del Comunità aperta dal capolista Cobi Benatoff, Ariel Di Porto, rav Giuseppe Momigliano, rav Livia Ottolenghi, ex assessore alla Cultura della 2012 (33,6%). Consigliere UCEI nel passato mandato, e da Elia Richetti, rav Alberto Somekh: questi i cin- Comunità, Menorah porta in Consiglio Guido Sei i seggi che sono andati alla lista Wellcom- Joyce Bigio. Milano per l’Unione – l’Unione que nominativi scelti dall’Assemblea dei Rab- Coen, David Meghnagi, Hamos Guetta e Vic- munity per Israele, due a testa invece per Co- per Milano dall’altro copresidente Milo Ha- bini d’Italia, tra i quali il Consiglio dell’Unione tor Magiar. Israele siamo noi porta infine Mar- munità Aperta e Milano per l’Unione – l’Unio- sbani e Giorgio Mortara. designerà i tre rappresentanti che faranno parte co Sed e Giacomo Moscati. Dieci i Consiglieri ne per Milano. Wellcommunity per Israele, ol- Le tre Comunità dove si andava al voto, con della Consulta Rabbinica. I primi tre sono rab- attribuiti alla Comunità di Milano, dove gli tre che dal capolista Raffaele Besso, uno dei una scelta tra più candidati - Firenze, Livorno bini capo, rispettivamente, nelle città di Milano, elettori potevano scegliere liberamente i nomi due copresidenti della Comunità, sarà rappre- e Trieste - hanno espresso ciascuna il loro rap- Torino e Genova. Rav Momigliano è anche dei candidati incrociando le preferenze anche sentata da Sara Modena, Dalia Gubbay, Guido presentante. Nell’ordine, entrano in Consiglio presidente dell’Ari. Altre comunità

19 consiglieri Arturo Bemporad Rossella Bottini Treves Elio Carmi MODENA VERCELLI CASALE MONFERRATO

Sara Cividalli Manfredo Coen Giulio Disegni Giorgio Giavarini Elisabetta Innerhofer Roberto Israel Sandra Levis David Menasci FIRENZE ANCONA TORINO PARMA MERANO VERONA VENEZIA BOLOGNA

Vittorio Mosseri Andrea Pesaro Davide Romanin Jacur MauroTabor Sandro Temin Arsenio Veicsteinas Angiolo Chicco Veroli Licia Vitali LIVORNO FERRARA PADOVA TRIESTE NAPOLI PISA GENOVA MANTOVA

www.moked.it POLITICA / SOCIETÀ / P3

Roma

20 consiglieri Gianni Ascarelli Guido Coen Sabrina Coen Settimio Di Porto Noemi Di Segni Ruth Dureghello KOL ISRAEL MENORAH BENE BINAH KOL ISRAEL BENE BINAH KOL ISRAEL

Merano

Verona Padova Jacqueline Fellus Franca Formiggini Anav Hamos Guetta Davide Jona Falco Vercelli Milano Trieste BENE BINAH KOL ISRAEL MENORAH BENE BINAH Venezia Mantova

Casale Ferrara Torino Parma Modena Bologna

Genova Victor Magiar David Meghnagi Saul Meghnagi Claudio Moscati MENORAH MENORAH BENE BINAH KOL ISRAEL

Pisa Firenze Ancona Livorno

Giacomo Moscati Livia Ottolenghi Gianluca Pontecorvo Raffaele Sassun ISRAELE SIAMO NOI MENORAH KOL ISRAEL KOL ISRAEL

Roma Napoli

Marco Sed Angelo Sed ISRAELE SIAMO NOI KOL ISRAEL Milano

10 consiglieri Cobi Benatoff Raffaele Besso COMUNITÀ APERTA WELLCOMMUNITY Consulta rabbinica 3 consiglieri Joyce Bigio Dalia Gubbay Guido Guetta Milo Hasbani COMUNITÀ APERTA WELLCOMMUNITY WELLCOMMUNITY MILANO PER L'UNIONE

I tre rappresentanti della Consulta Rabbinica saranno scelti tra Sara Modena Giorgio Mortara Guido Osimo Raffaele Turiel questi cinque nominativi: rav Alfonso Arbib, rav Ariel Di Porto, WELLCOMMUNITY MILANO PER L'UNIONE WELLCOMMUNITY WELLCOMMUNITY rav Giuseppe Momigliano, rav Elia Richetti, rav Alberto Somekh.

www.moked.it / P4 POLITICA / SOCIETÀ n. 7 | luglio 2016 pagine ebraiche Legge negazionismo, premiata la linea dell’Unione

“L’ultimo atto di uno straordinario mini di genocidio, dei crimini con- mocratico e prima firmataria del impegno civico e culturale che ha tro l’umanità e dei crimini di guer- ddl. “Finalmente l’Italia si allinea visto protagoniste le massime isti- ra, come definiti dagli articoli 6, 7 a molti altri paesi europei. E lo fa tuzioni del nostro paese”. Queste e 8 dello Statuto della Corte penale recependo una battaglia fonda- le parole con cui il presidente internazionale”. mentale per la nostra identità de- uscente dell’Unione delle Comu- “Per arrivare all’approvazione de- mocratica, che in tanti hanno nità Ebraiche Italiane Renzo Gat- finitiva di tempo ce n’è voluto un compreso. Con una larga maggio- tegna ha commentato il via libera po’ troppo per i miei gusti. Ma ranza parlamentare e con una op- definitivo al disegno di legge che adesso non si può che gioire. È un posizione che è stata formale e introduce il reato di negazionismo grande giorno per le istituzioni ita- non tanto sostanziale”. votato dalla Camera dei deputati liane”. Non nasconde la soddisfa- “Una norma doverosa, che era at- in giugno. “L’Italia scrive una pa- zione Silvana Amati (immagine a tesa da tempo dopo un lungo ter- gina storica della sua recente vi- destra), senatrice del Partito de- giversare tra i due rami del Parla- cenda parlamentare e dota il legi- slatore di un nuovo fondamentale strumento nella lotta ai professio- nisti della menzogna tutelando al tempo stesso, con chiarezza, prin- Mein Kampf, l’imbroglio svelato cipi irrinunciabili quali la libertà di opinione e di ricerca” ha sottoli- Tutta la stampa italiana, le tele- profondimento della Shoah e dei tivo utilizzato da Gattegna: le fosse profondamente sbagliata neato Gattegna, dopo aver presen- visioni, le radio. Protagonisti diversi fattori che portarono squallida. Interventi che l’Unione e pericolosa . ziato ai lavori dell’aula e alla vota- dell’informazione e opinion lea- l’umanità intera a sprofondare in ha seguito in presa diretta attra- “È venuto il momento – ha scritto zione (nell’immagine una prima der. Svariate decine di migliaia di un baratro senza fine di odio, verso il proprio ufficio stampa e il direttore della redazione gior- reazione a caldo con Rai Parla- post sui social network. I più au- morte e violenza. Bisogna dirlo la propria redazione giornalistica, nalistica dell’Unione Guido Vitale mento). “Il ringraziamento - ha poi torevoli media internazionali: dal con chiarezza: l’operazione del intensamente in un editoriale aggiunto - va a tutti quei parla- New York Times al Telegraph, dal- Giornale è indecente”. sollecitati dai pubblicato sui mentari che con inesauribile pas- la Bbc al Daily Mail, da Le Figaro Numerose le pagine di approfon- colleghi dei più nostri notiziari sione e impegno hanno fatto sì che al The Times, dalla Frankfurter dimento sui giornali sull’inade- importanti me- quotidiani e ri- questo risultato potesse essere rag- Allgemeine al Washington Post. guatezza dell’operazione condot- dia italiani e lanciato tra gli giunto nei modi e nei tempi più Ha fatto il giro del mondo la fer- ta dal quotidiano diretto da Ales- nel mondo per altri da L’Espres- adeguati”. Configurato come ag- ma presa di posizione del presi- sandro Sallusti, non nuovo a pro- un confronto, so, Huffington gravante alla legge Mancino, il ddl dente dell’Unione Renzo Gattegna vocazioni di un certo tipo. E mol- una valutazio- Post e Tablet dispone l’applicazione della pena in merito all’operazione condotta teplici le prese di posizione che ne, una strate- Magazine – in “da due a sei anni se la propagan- dal quotidiano il Giornale, distri- sono seguite nell’opinione pub- gia comunicativa da imbastire cui chi ha dedicato tante energie da, ovvero l’istigazione e l’incita- buito nelle edicole assieme a una blica, tra i vertici della categoria, per offrire al lettore un servizio a stilare le pagelle dei giornali mento commessi in modo che de- copia tradotta del Mein Kampf. ai più alti livelli istituzionali. Tra essenziale, che andasse ben oltre buoni e dei giornali cattivi, dei rivi concreto pericolo di diffusione, “Un fatto squallido – ha afferma- gli altri il presidente del Consiglio le parole di un comunicato di bia- giornali amici e dei giornali ne- si fondano in tutto o in parte sulla to Gattegna – lontano anni luce Matteo Renzi, che ha bollato simo: far comprendere i veri mo- mici, apra gli occhi davanti alla negazione della Shoah, o dei cri- da qualsiasi logica di studio e ap- l’operazione con lo stesso agget- tivi per cui l’iniziativa del Giorna- realtà e chiami le cose con il pro- Comunità, nuovi Consigli al lavoro A Firenze torna presidente l’ex Consigliere UCEI Dario Bedarida, a Casale conferma per Giorgio Ottolenghi

Mese di giugno intenso in chiave elettorale anche per le istituzioni dell’ebraismo italiano. Oltre alla definizione degli assetti nazionali dell’Unione delle Comunità Ebraiche, nelle stesse ore alcune Comunità locali hanno infatti mutato (più o meno parzialmente) il volto dei propri organi di governo. Cambio al vertice a Firenze, dove Dario Bedarida succede a Sara Cividalli. Nel nuovo Consiglio anche i neo membri di Giunta Daniela Misul (vicepresidente) e Rachel Camerini oltre a David Liscia, Laura Forti, Enrico Gabbai, David Palterer, Guidobaldo Passigli e Vieri Da Fano. “Essere Comunità vuol dire ‘mettere in comune’. Non che tutti fanno tutto o decidono su tutto (questa sarebbe anarchia), ma che tutti possono essere presenti e contribuire in una comunità trasparente, partecipativa e inclusiva” sostiene Bedarida. A Livorno, il nuovo Consiglio è formato dal presidente uscente Vittorio Mosseri oltre che da Gianfranco Giachetti, Franco Levi, Gadiel Polacco e Silvia Ottolenghi. A Casale confermato presidente Giorgio Ottolenghi, con Elio Carmi come vice. In Consiglio anche Roberto Vitale.

sidente e vicepresidente). In pea che si chiama Orizzonte “Tutti siano coinvolti” Giunta anche Rachel Camerini, 2020, sono progetti di svilup- la più giovane Consigliera (27 po verso il duemilaventi. An- Cinquantaquattro anni, livornese di nascita comune’. Non che tutti fanno tutto o decidono anni). Completano l’organico che io vorrei che pensassimo ma fiorentino d’adozione, membro di Giunta su tutto (questa sarebbe anarchia), ma che che guiderà la Comunità nei in un’ottica di sviluppo della del passato Consiglio UCEI, Dario Bedarida tutti possono essere presenti e contribuire in prossimi quattro anni David Li- nostra Comunità verso il due- torna alla presidenza della Comunità ebraica una comunità trasparente, partecipativa e in- scia, Laura Forti, Enrico Gabbai, milaventi o il 5780 secondo il di Firenze (lo era già stato dal 2004 al 2008). clusiva” ha dichiarato Bedarida nel corso di David Palterer, Guidobaldo Pas- nostro calendario.Mi è stato A nominarlo con voto unanime il nuovo Con- una recente iniziativa di presentazione dei di- sigi e Vieri Da Fano. Afferma chiesto di candidarmi e in siglio comunitario, riunitosi a pochi giorni dal versi candidati. Alla vicepresidenza il nuovo ancora Bedarida: “C’è un pro- questo secondo giro elettorale voto. “Essere Comunità vuol dire ‘mettere in Consiglio ha designato Daniela Misul (già pre- gramma della Comunità euro- ho accettato, perché ritengo

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2016 POLITICA / SOCIETÀ / P5 mento. Il testo che è stato prodot- tenere “questo significativo risul- to è opportuno e bilanciato”. tato”. Ad essere citati in particolare Così invece l’ex Consigliere UCEI i senatori Silvana Amati e Lucio Giorgio Sacerdoti, giurista e tra i Malan e i deputati Emanuele Fia- protagonisti del lavoro di appro- no e Walter Verini. Gattegna ha fondimento e sensibilizzazione inoltre sottolineato: “Fra coloro che ha portato a recepire il ddl. che hanno più intensamente lavo- In particolare Sacerdoti ha messo rato per raggiungere questo im- al servizio conoscenze giuridiche portante obiettivo si sono distinti, e un’intensa opera di mediazione per costanza ed efficacia della loro condotta, in piena sintonia con azione: Roberto De Vita, Donatella la presidenza dell’Unione, con Di Cesare, Joseph Di Porto, Valerio parlamentari e alti rappresentanti Di Porto, Ruth Dureghello, Victor istituzionali. Tra gli altri il presi- Magiar, Riccardo Pacifici e Giorgio dente del Senato Pietro Grasso, Sacerdoti. Nei loro confronti vo- incontrato a Milano pochi giorni glio esprimere la più profonda gra- prima che, in maggio, il ddl fosse Madama nella versione discussa In un messaggio di felicitazioni dif- gna si è rivolto a quanti si sono titudine di tutte le comunità ebrai- approvato dall’aula di Palazzo alla Camera. fuso a poche ore dal voto Gatte- “generosamente impegnati” per ot- che italiane e mia personale”.

prio nome. Di amici come questi ignari, con un’offerta paghi uno verso questo passato. Hitler in né gli ebrei né lo Stato di Israele e prendi tre, la ristampa della edicola oggi è la prova, se ce ne sanno che farsene”. vecchia edizione italiana imposta fosse stato ulteriore bisogno, di In Germania quest’opera fonda- nel 1934 da Mussolini anteponen- un passato, quello nazifascista mentale per comprendere gli or- dovi la foglia di fico di qualche che in Italia non riesce a passare. rori del Novecento è arrivata in- paginetta di attualizzazione. E il In questo contesto, l’assunzione fatti nelle librerie specializzate motivo, al di là delle miserie com- storica e morale di responsabilità in un’edizione poderosa, due vo- merciali di un giornale in crisi, collettiva verso un passato di lumi commentati dai massimi era ben chiaro: serviva l’utilizzo guerra, di deportazione e di ster- esperti del mondo accademico e di quella versione non solo per- minio, e la politicizzazione della corredati da molte migliaia di no- ché mancano gli investimenti, ma memoria continuano a determi- te e di apparati esplicativi. Quat- perché il traduttore utilizzato nare due alternative conflittuali tro curatori e tutta l’autorevo- dall’editore di allora era un ebreo e in competizione, caratterizzate

lezza dello staff dell’Istituto di italiano e questo poteva aggiun- dalla permanente tensione tra KICHKA © Studi storici di Monaco e di Ber- gere morbosità alla morbosità”. l’idea di aver chiuso i conti con il lino, 2000 pagine, 60 euro il prez- Ha osservato tra gli altri Manuela passato fascista e la consapevo- Una miccia sempre accesa zo di copertina, ma là dove la ti- Consonni, direttrice del Centro lezza di non aver ancora iniziato La barriera è schierata con molti effettivi, ma la posizione ratura risulta esaurita si sono re- Vidal Sassoon per lo Studio del- a farli”. L’aspetto più pericoloso di tiro è invitante. La sfera entrerà in rete? È il terribile in- gistrate sul mercato quotazioni l’Antisemitismo dell’Università dell’operazione revisionista del terrogativo che aleggia su Euro 2016 e sulle grandi mani- che sfiorano i 200 euro. Ebraica di Gerusalemme: “L’ope- Giornale non sarebbe quindi solo festazioni sportive internazionali di questi mesi, costrette “Da noi, pur di far sensazione - ha razione editoriale del quotidiano la banalizzazione di un passato a confrontarsi con la minaccia del terrorismo islamico. aggiunto Vitale - si sono volute esprime nella sua sostanza una tragico per la storia umana, “ma Una sgradevole situazione fotografata con la consueta ef- inondare le edicole per mettere consensualità accomodante e bo- la apoliticizzazione della coscien- ficacia dal disegnatore israeliano Michel Kichka. nelle case di migliaia di italiani naria, di compiacenza postuma za storica”. “Coltiviamo l’incontro”

“In una Comunità piccola come la nostra, con il Comune, la Provincia e la Regione, non possiamo fare altro che vivere alla gior- ma anche con tutti i cittadini casalesi. nata. Ma lo facciamo con grande impegno La Comunità gestisce oggi la sua splendida e determinazione, per continuare a lasciare sinagoga, un museo ebraico negli edifici an- il segno”. È questa la consapevolezza con nessi, e nel luogo dove anticamente sorgeva cui Giorgio Ottolenghi inizia un il mikveh, il bagno rituale, nuovo mandato alla presidenza e dove è ancora visibile il della Comunità ebraica di Casale forno delle azzime è stato Monferrato. Una importante con- allestito il Museo dei Lu- ferma del lavoro svolto nel pas- mi, una mostra permanen- sato più o meno recente. te di channukkiot (i can- Ad affiancarlo in Consiglio Elio delabri che si accendono Carmi, confermato vicepresidente nella festa di Chanukkah) importante lavorare per questa Comunità, prima (parafrasando i Pirke Avot 5,7)”. Si po- (sarà inoltre protagonista nel Con- aperta da anni a numerosi perché siamo la terza Comunità in Italia, per- trà risparmiare tempo, sottolinea Bedarida, e siglio UCEI), e Roberto Vitale. artisti italiani e internazio- ché soprattutto siamo una Comunità”. Una al tempo stesso “recuperare risorse umane e “Quando penso al futuro della nali, che non mancano di Comunità complessa in una società in evo- materiali per continuare a fare le cose impor- Comunità di Casale, penso al fatto che nel contribuire. “Credo che il modo migliore in luzione, “con esigenze molteplici in settori tanti, gli scopi di questa Comunità (soddisfare passato è stata una realtà grande nei numeri, cui possiamo spendere le nostre energie sia differenziati e con un forte carico di impegno le esigenze cultuali, culturali, educative, asso- ma ora siamo pochi e cerchiamo di fare tut- di continuare a fare quello che abbiamo fat- per tutti, consiglieri, dipendenti e volontari”. ciative, religiose, sociali e di cittadinanza), in to quello che possiamo” spiega Ottolenghi, to, e cioè proporre tutte le iniziative culturali Il Consiglio in carica dovrà così operare un sostanza vivere ebraicamente, crescere e svi- ricordando che tra gli iscritti sono in molti aperte alla cittadinanza, favorendo l’incontro processo di semplificazione, “definendo le lupparci”. a non abitare a Casale e nelle sue vicinanze. attraverso una serie articolata di eventi: mo- priorità in funzione delle risorse”, in modo Bedarida succede a Sara Cividalli, che rap- È però soddisfatto del lavoro svolto a livello stre, musica e gastronomia. E per domani - che “siano fatte prima le cose che vengono presenterà Firenze nel nuovo Consiglio UCEI. istituzionale, nel mantenere rapporti stretti conclude Ottolenghi - si vedrà”.

www.moked.it / P6 INTERVISTA n. 7 | luglio 2016 pagine ebraiche

ú–– Guido Vitale

C’è un firmamento di stemmi che accoglie a Padova il visitatore nel “Raccontiamoci, a testa alta” cortile storico di Palazzo del Bo, il cuore di una delle più antiche Ebraismo italiano fra passato e futuro per il nuovo direttore del Cdec Gadi Luzzatto Voghera università del mondo. Sono mi- Classe 1963, Gadi Luzzatto Voghera ha conseguito il dottorato in storia con una tesi sull’emancipazione degli gliaia e costellano le pareti, le volte dei porticati, le grandi scale. “Que- ebrei in Italia. È autore di numerose pubblicazioni sull’ebraismo italiano e sull’antisemitismo, e direttore sta è Padova, un cuore della cul- scientifico della Biblioteca Archivio Renato Maestro della Comunità ebraica di Venezia. Con la sua nomina al tura europea e soprattutto la prima Cdec, l’auspicio formulato dal Cda della Fondazione dell’ente milanese, si proseguirà nel potenziamento del- università ad aprire coraggiosa- l’istituzione “nell’attività di ricerca, nelle collaborazioni a livello nazionale e internazionale, nella digitalizzazione mente le porte agli ebrei. E questi degli archivi e della documentazione, nella sua presenza attiva nelle iniziative didattiche, culturali, editoriali sono gli stemmi, i simboli di mi- volte a diffondere la conoscenza delle vicende degli ebrei in Italia nell’età contemporanea”. Tematiche, queste gliaia di studenti che hanno con- ultime, di cui Luzzatto Voghera ha più volte scritto nei suoi contributi pubblicati sul notiziario quotidiano tribuito a scrivere pagine leggen- Pagine Ebraiche 24, sul Portale dell’ebraismo italiano e sul giornale Pagine Ebraiche. darie di storia della cultura e della Tanti gli spunti di riflessione offerti in questi anni dallo storico. Tra questi, ad esempio la sua analisi sul ruolo ricerca”. Gadi Luzzatto Voghera racconta il clima di una città che della politica all’interno delle istituzioni dell’ebraismo italiano. In un suo editoriale, il nuovo direttore del è ormai la sua, anche se le origini Cdec ricordava come “l’UCEI rappresenta sul piano amministrativo e organizzativo le comunità ebraiche” e richiamano a Venezia e a Trieste “non è in alcun modo un organo politico e non esiste – né potrebbe esistere – una linea politica univoca degli e prepara intanto la sua valigia me- ebrei italiani”. “Gli ebrei iscritti alle comunità in Italia sono cittadini italiani – continuava Luzzatto Voghera – taforica per Milano. Sarà lui il nuo- e hanno diverse convinzioni politiche sia per quanto riguarda la realtà italiana, sia per quel che riguarda vo direttore della fondazione Cen- Israele e il conflitto Israelo-Palestinese. Questa pluralità di opinioni trova giustamente spazio sugli organi di tro di documentazione ebraica informazione dell’Unione, che adempiono in questo modo alla sua funzione di organismo rappresentativo contemporanea (Cdec), succeden- unitario, al cui interno viene garantita libertà di espressione. L’idea stessa che l’UCEI debba assumere un do allo storico Michele Sarfatti. E indirizzo politico programmatico (su Israele o sulla realtà italiana) violerebbe lo Statuto e trasformerebbe l’impegno, se non imporrà l’abban- dono della città veneta tanto ama- l’UCEI stessa in una sorta di partito politico a cui gli ebrei italiani si troverebbero iscritti d’ufficio senza aver ta, richiederà quantomeno lunghi espresso alcun segno di adesione volontaria”. periodi d’assenza da casa. “La mia famiglia nelle generazioni si è tante volte ritrovata a Padova”, Un passato ormai lontano… neo con l’impegno nella sede italia- liani. Ma come può essere interpre- za culturale della Chiesa ha con- commenta. È un passato che non dobbiamo na della Boston University, con la Bi- tata oggi, agli occhi dello storico, la dizionato enormemente le vicende dimenticare, per rendere omaggio blioteca e archivio Renato Maestro presenza ebraica in Italia? della realtà ebraica italiana, e con- Un riferimento all’opera del rav e per rendere giustizia a chi ci ha della Comunità ebraica di Venezia, L’Italia è stato nei millenni un ter- tinua a pesare ancora oggi anche Shmuel David Luzzatto, il grande preceduto. Ma anche per non per- con il nuovo museo e laboratorio di ritorio difficile per la presenza se l’egemonia cattolica si è fatta Shadal? dere gli strumenti che ci conoscenza storica che la Comunità ebraica. Ma contemporaneamente, apparentemente più labile e diffi- Non solo, anche a tanti altri, a consentono di interpre- ebraica di Padova ha recentemente o forse proprio per questo, un’area cile da percepire nitidamente. Si è tante vicende, a tante genera- tare e di lavorare corret- aperto accanto alle gloriose sinago- dove ha preso vita una presenza trattato di un fattore che ha im- zioni che nei secoli hanno fat- tamente sul presente e ghe della città. ebraica estremamente radicata, sti- posto comunità di piccoli numeri, to la Padova ebraica. Storie di combattere per il fu- Sì, purtroppo saranno alcuni degli molante e originale. È un modello forti nel difendere le loro peculia- che dal 1400 sono passate turo. impegni da cui dovrò almeno in su cui si è detto e scritto molto, rità identitarie, ma anche ben ca- attraverso la gloriosa Ye- parte distaccarmi. Il Cdec a Milano ma che in realtà è ancora molto paci di gestire i processi e i rap- shiva, poi mutatasi nel La tradizione di ha bisogno di un direttore molto da studiare e da capire. porti di integrazione. polo di formazione studi umanistici, presente. rabbinica voluto da economici e scien- Perché? La realtà ebraica nell’Italia di oggi Vienna. Ma anche tifici a Padova pro- Di nuovo un impegno sul fronte del- La specificità storico-sociologica deve essere interpretata come il ri- nella crescita di segue oggi anche la storia. E un laboratorio per com- non dipende solo dai fattori eco- sultato di una storia tanto lunga? un’università presti- al di là dell’ate- prendere le vicende degli ebrei ita- nomici. La preponderante presen- Certo da un lato questo è inevita- giosa, dove gli ebrei, con alterne vicende, sono stati accolti e hanno potuto di- “La nostra forza è nel pluralismo” mostrare il proprio valore. Il discorso letto da rav Ric- li ebrei, e in alcuni casi soprattutto al sotto- in maniera diffusa una certa qual forma di cardo Di Segni a Roma al- scritto, parole e pensieri mai espressi. L’equi- monolitismo, di univocità, che si scontra sen- Luce e prestigio offu- l’ora della Neillà citava un mio voco è stato risolto in poche ore: bastava leg- za speranza con una lunga tradizione di ebrai- scati dagli anni bui… articolo ed è stato riprodotto a più gere con attenzione per capire che il mio ra- smo “plurale” che è parte integrante del- Quando con il tradimento del- riprese dalla stampa ebraica online. gionamento intendeva semplicemente segna- l’ebraismo italiano. Si tratta, a ben vedere, le leggi razziste e persecutorie Alcune reazioni che si sono registra- lare e sottolineare l’allarmante approfondirsi di una forma riflessa della politica nazionale del 1938 gli ebrei furono cacciati te alla pubblicazione di quell’inter- di una spaccatura sociale fra l’ebraismo ita- italiana. Questa aspirazione all’omogeneità dalle università italiane, fu forse vento meritano un commento per- liano vivo e reale (in cui mi colloco) e certa riesce senza dubbio ad animare uno spirito proprio questo ateneo a pa- ché coinvolgono una più ampia dimen- intellettualità di sinistra un po’ snob, non ne- di corpo e un orgoglio (la piacevole e rassi- gare uno dei prezzi più sione nazionale di cui va dato conto. cessariamente ebraica. Tuttavia la reazione curante sensazione di essere in tanti dalla alti, vedendo allonta- Messaggi e lettere fortemente irritate, immediata e verbalmente aggressiva a una stessa parte, di condividere parole d’ordine narsi docenti e studio- provenienti da ebrei romani, generica- citazione forse pronunciata in un contesto e valori) che aiuta a superare anche momenti si di altissimo valore. mente identificabili con la “piazza” (di non adatto, ci deve spingere a riflettere sulla difficili come quello che stiamo vivendo. Sia- Gli ebrei di Padova cui parlavo nel mio articolo), hanno tensione e sui toni esagitati usati in questi mo sotto pressione, in gravissima crisi eco- Giorgio Albertini hanno a lungo incarnato completamente capovolto il senso ultimi mesi di continue polemiche. Emerge nomica (molte nostre famiglie condividono la vocazione dell’ebraismo delle parole mie e di quelle di rav Di un dato allarmante. A me sembra che da qual- le difficoltà di tanti altri in Italia, nel resto italiano di offrire al mondo rabbini, Segni attribuendo agli intellettua- che tempo si vada chiedendo da più parti e d’Europa e pure in Israele), e c’è sempre una giuristi, medici di valore.

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che potenzialmente positive, anche dere come la presenza ebraica sia sotto il profilo identitario. una componente perfettamente le- gittima e connaturata dell’identità Un esempio? italiana, una identità che noi stessi Il grande polo culturale del museo abbiamo contribuito a costruire. dell’ebraismo italiano che sta na- scendo a Ferrara. Che cosa potremmo fare? Pensiamo soltanto che la lingua Che ruolo hanno in questa mutazio- ebraica è confinata dall’accademia ne le istituzioni ebraiche? italiana nel novero delle lingue L’Unione delle Comunità ebraiche orientali. Ciò che risponde solo a ha come sua missione istituzionale una parte della realtà, e non rende ú– DONNE DA VICINO l’esigenza di gestire la relazione giustizia all’immensa produzione con la società. È un compito dif- culturale in lingua ebraica nata ficile, anche perché gli ebrei italiani proprio qui in Italia. Comunicare Gabrielle su questo fronte hanno accumu- questo stato di fatto è una nostra “Il Krav Maga ha cambiato la mia lato un grande ritardo. Ma la di- responsabilità. vita esattamente come sta cam- biando la vita di molte persone”. namica della crescita delle aspet- Così comincia a raccontarsi Ga- Una sfida che il Cdec di domani po- tative culturali, la crisi economica, brielle Fellus, istruttrice federale di la necessità di reperire risorse, il trà raccogliere? Krav Maga, sistema di combatti- meccanismo dell’Otto per mille Tengo molto a ricordare che il mento ravvicinato e autodifesa di non consentono più di condurre Cdec, che oggi è il più importante origine israeliana nato nel mondo la vita della piccola parrocchia di centro di studi ebraici in Italia, è ebraico dell’Europa dell’Est nella prima metà del ‘900. una volta. E sviluppare la capacità nato da uno slancio dei movimenti Da quindici anni aiuta con straordi- di trovare risorse affermando quan- giovanili. Proprio su quello slancio naria efficacia le persone che si tro- to è vero, ossia che la realtà ebraica un direttore di valore come Mi- vano in situazioni di difficoltà. è patrimonio irrinunciabile della chele Sarfatti ha già compiuto con Insegna e rende accessibili tecniche e società italiana, è fondamentale. il suo staff un lavoro egregio. Esiste concetti del Krav Maga con inizia- un percorso già segnato per coor- tive eterogenee che spaziano dal vo- lontariato al corso istituzionale, alla Ma il dialogo con la società non ac- dinare e mettere in rete il patrimo- trasmissione televisiva con fini di- centua il rischio dell’assimilazione? nio di conoscenze e testimonianze chiaratamente mediatici. Nella sua Direi al contrario che quando sia- di tutte le comunità, essere lo sno- palestra di Milano forma istruttori mo stimolati a spiegare noi stessi do, il punto di mediazione degli

siamo anche portati a interrogarci archivi. Essere un punto vivo della ú–– Claudia su chi siamo, a definire meglio la cultura italiana e non solo un de- De Benedetti nostra identità e quindi a riscoprir- posito di Memoria. Consigliere

Giorgio Albertini la. E difatti il legame con la tradi- dell’Unione zione ebraica, con lo studio, la Ca- Con quali strumenti è necessario delle Comunità Ebraiche Italiane bile e noi siamo gli eredi di questa al proprio interno l’impronta mul- sherut, la consapevolezza delle re- combattere questa battaglia e con- lunga storia. Ma decenni di pro- tietnica. gole dell’Halakhah, si sono fatti durre questo lavoro? cessi migratori, la presenza di re- notevoli passi in avanti. Con l’impegno. E con la capacità anche internazionali, studia e cali- bra ogni esercizio per il singolo al- altà nuove, marcate anche dalla Sono queste le evoluzioni con cui di comunicare. L’impegno sull’in- lievo: “Quando mi esercito con le dobbiamo fare i conti? Un successo, un progresso sul fronte caratterizzazione della provenienza formazione, di cui questo giornale forze dell’ordine non posso usare lo e della cultura etnica o dall’orien- No, ci sono altri fattori che hanno interno e su quello esterno? è testimonianza, ci fa capire che stesso linguaggio né le tecniche che tamento ideologico, dall’arrivo de- profondamente modificato la pre- No, non sempre. Il confronto con se vogliamo essere davvero perce- applico nelle scuole in cui gli inse- gli ebrei di Libia all’inserimento di senza degli ebrei in Italia. A co- la società è una grande opportu- piti dobbiamo continuare a comu- gnanti mi consegnano elenchi in cui gruppi di Lubavitch, fa sì che ci minciare dalle aspettative che la nità, ma per ora possiamo misu- nicare. Non è, questa, una funzione i puntini rossi corrispondono alle ragazze o ai ragazzi più aggressivi e troviamo in una realtà molto mo- società civile esprime nei confronti rare anche le tante occasioni perse. accessoria, ma un impegno neces- i puntini neri a coloro che subi- dificata e ancora più complessa e degli ebrei. Ci si chiede di raccon- C’è uno scatto mancato. Non sia- sario da cui può dipendere il futuro scono. Nel caso delle donne è ben di- a comunità che oggi contengono tarci, di spiegarci. E sono dinami- mo ancora riusciti a far compren- degli ebrei in Italia. verso insegnare a prevenire un’aggressione e a reagire, dall’af- frontare chi ha realmente subito una pressione antisemita che incalza e che con- Padova o Merano, non si misura sul nostro la storia gli ebrei in Italia sono stati tante violenza”. L’incontro con il professor Luca tinua a sorprenderci. Ma colpire le voci di- modo di intendere Israele, di amarlo, di esal- cose, mai omologhe fra loro. Ci sono stati ro- Bernardo, direttore di una struttura verse, emarginare le espressioni di dissenso, tarlo o di criticare le scelte di questo o di mani, siciliani e pugliesi, tedeschi e spagnoli, d’eccellenza nel settore del disagio cercare di annullare il pluralismo delle nostre quel governo. ci sono stati marrani, sabbatiani, mistici e giovanile all’Ospedale Fatebenefra- identità, non ci aiuterà ad affrontare questa Noi siamo qui, ora, e lo siamo per scelta e per razionalisti. E in epoca più moderna assimi- telli di Milano, ha permesso l’istitu- crisi e ad uscirne più forti. E non aiuterà nep- tradizione. Israele è non solo importante, ma lati, religiosi ortodossi, tradizionalisti, semi- zione di un protocollo con medici e pure Israele, una società che ci ha insegnato fondamentale per noi. Ha resuscitato le no- riformati, a cui si sono aggiunti negli ultimi psicologi e l’apertura della prima pa- lestra di Krav Maga al mondo al- che la sua principale risorsa – più che nella stre comunità diasporiche inviando shelichìm decenni ebrei provenienti dalle edòth hami- l’interno di una struttura sanitaria. forza del suo esercito – risiede nella capacità zrach e Lubavitch, oltre che nuovi riformati. che ci hanno ri-educato all’ebraismo, ci ha Lì vengono affrontati in team casi di di resistere in maniera coesa mantenendo insegnato nuovamente l’ebraico (a noi, che Insomma, una grande articolazione, modi di- bullismo, cyber bullismo, dipen- identità profonde e distinte. dalle coste pugliesi e calabresi lo avevamo a versi di essere ebrei che pur nel contrasto denza da droghe e problemi compor- Un ricco dibattito si è sviluppato sulla que- nostra volta insegnato, mille anni fa, a tutti dei sentimenti e delle pratiche si sono sem- tamentali specifici con progetti che stione dei rapporti fra Israele ed ebrei italiani: gli ebrei d’Europa). Ci ha trasmesso l’orgoglio pre fra loro riconosciuti (e a volte combat- sono stati brevettati e registrati. “Esiste una spazio inviolabile, con- numerosi interventi hanno arricchito le pa- della nostra appartenenza. Credo però fer- tuti). La nostra forza, e quella di Israele, ri- clude determinata Gabrielle, pos- gine di Moked e ci siamo variamente eserci- mamente che il nostro essere ebrei non si ri- siede ieri come oggi nel pluralismo, e sta a siamo definirlo per semplicità il tati a distribuire diversi aggettivi (non sem- duca alla nostra relazione con Israele, ma noi salvaguardarlo, per rispettare la nostra cerchio che si crea girando intorno pre amichevoli) ai nostri interlocutori. Ma venga completato e valorizzato soprattutto ricca e variegata tradizione. all’estensione delle nostre braccia, Israele – come ho già avuto modo di affer- dalla nostra responsabilità di rappresentare nessuno ha il diritto di entrare in mare – non è il vero problema. Il nostro es- una millenaria tradizione, di studiarla, inse- Gadi Luzzatto Voghera questo spazio se non lo vogliamo, l’aggressore è quasi sempre un vi- sere comunità, a Roma come a Milano, Torino, gnarla, commentarla, viverla, rinnovarla. Nel- (Pagine Ebraiche 24, 10-11) gliacco, la nostra difesa un diritto”.

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IL COMMENTO YASSIN E LUCY, UN’ADOZIONE MOLTO PARTICOLARE

ANNA MOMIGLIANO mano e lei un’assistente sociale Russia. Immaginate poi che que- che invece si ritrovi in affida- trovare per assicurarsi che in- cristiana che sta aiutando una sta famiglia musulman-cri- mento temporaneo un adole- dossi i filatteri. Questo è il Immaginate una famiglia araba olah hadashah (nuova immi- stiana-amica-degli-olim-russi scente haredi (ultraortodosso) mondo raccontato nel romanzo israeliana, dove lui è musul- grata) appena arrivata dalla provi ad adottare un bambino e con tanto di zio che lo viene a La famiglia Yassin e Lucy in Commissione Onu a Israele, aria nuova Il rapporto tra le Nazioni Unite e zionale e nella lotta al terrorismo. Israele non è mai stato facile. E lo Siamo lieti di avere l'opportunità dimostra anche un recente com- di condividere le nostre conoscen- mento lanciato dall’agenzia Asso- ze con i paesi del mondo”. La ciated Press, in genere non molto Commissione presieduta da Danon tenera con Israele, ripreso su molti ha infatti il compito di esaminare media internazionali e dal emble- le questioni giuridiche internazio- matico titolo “Il mondo è nel caos, nali e nel mese di ottobre, quando Israele ottiene una singolare atten- è prevista la prossima sessione, ver- zione da parte dell'organo per i di- rà affrontato il tema di quali misure ritti umani dell'Onu”. Nel pezzo adottare per eliminare il terrorismo l'Ap sottolinea come “le guerre in internazionale, così come “lo stato Iraq, Siria e Yemen hanno fatto di diritto a livello nazionale e in- centinaia di migliaia di persone. ternazionale”, e la “responsabilità Sparizioni forzate, torture e attac- degli Stati per illeciti internazionali”. chi degli estremisti violano diritti “Per qualsiasi altro paese delle Na- umani in tutto il mondo. Autocrati zioni Unite, questa elezione sareb- e tiranni e i loro alleati dalla Bie- be stata una cosa poco significativa. lorussia al Burundi respingono il Ma Israele qui raramente è trattata dissenso con il pugno di ferro”. E come qualsiasi altro paese” ha di- in tutto questo, denuncia l'articolo, chiarato David Pressman, amba- il Consiglio dei diritti umani delle sciatore degli Stati Uniti per gli af- Nazioni Unitesi concentra solo su fari politici speciali all'Onu. "Ab- un paese, Israele (e l'annessa que- mente criticato l'atteggiamento l'Onu Danny Danon è stato nomi- capo di una Commissione Onu. biamo bisogno di un'Organizza- stione dei territori palestinesi), che considerato unidirezionale del- nato dall'Assemblea generale delle Per questo Danon lo ha definito zione delle Nazioni Unite che sia ha il record di ispezioni da parte l'Onu nei confronti dello Stato Nazioni Unite presidente della “un risultato storico”. “Sono molto un modello di parità di trattamento dell'organo Onu in ogni singola ebraico. Commissione giuridica dell'orga- orgoglioso di essere il primo israe- e di non discriminazione. Abbiamo sessione. “Un'ossessione”, l'aveva Un piccolo segnale di cambiamen- nizzazione internazionale, anche liano a servire come presidente di bisogno di un'organizzazione che definita il Premier Benjamin Ne- to rispetto a questa situazione sem- nota come la Sesta commissione. una commissione – ha dichiarato includa Israele, che la porti più vi- tanyahu che, come tutta la diplo- bra esserci stato quando lo scorso È la prima volta in assoluto che un l'ambasciatore - Israele è uno dei cino, non che la spinga sistemati- mazia israeliana, ha spesso aspra- giugno l'ambasciatore israeliano al- rappresentante di Israele siede a leader mondiali nel diritto interna- camente via”. Israele-Russia, un’amicizia iniziata 25 anni fa

“La comunità ebraica di origine russa in tra Putin e Netanyahu sono talmente buo- renti”. Putin infatti è intervenuto militar- Anche l’accordo sulle pensioni è un tassel- Israele è forte e orgogliosa. E grazie al re- ni, ricordava la radio dell’esercito israe- mente in Siria per dare il suo appoggio al lo importante delle relazioni israelo-russe. cente miglioramento delle relazioni tra i liano, che il secondo si è recato nell’ultimo dittatore Assad, nemico storico di Israele, Il suo obiettivo “è quello di correggere due paesi, i cittadini israeliani sono ora anno quattro volte nella Capitale russa. ma d’altra parte ha lasciato carta bianca un’ingiustizia storica – affermano dall’uf- accolti calorosamente e apprezzati dal go- Segno dell’importanza strategica di que- a Tsahal rispetto agli interventi in terri- ficio del Premier a Gerusalemme – che ri- verno del presidente Putin. Il presidenti sto legame (nello stesso torio siriano contro le guarda gli emigrati provenienti dalla ex ha fatto sforzi significativi per coltivare i lasso di tempo, hanno fat- forze del gruppo terro- Unione Sovietica e arrivati in Israele prima rapporti con questi emigrati, vedendoli to notare diversi com- ristico Hezbollah (alleato del 1992, che avevano perso la propria ido- come un ponte per migliorare ulterior- mentatori israeliani, Ne- e finanziato da Assad). neità a ricevere la pensione russa”. In mente i legami con Israele. Come risultato tanyahu ha invece incon- Mosca e Gerusalemme, un’intervista il ministro dell’Immigrazione di questa atmosfera, Israele e Russia han- trato due volte il presi- come rileva Singer, han- israeliano Zeev Elkin, parte della delega- no recentemente firmato un accordo per dente Usa Barack Obama, no interessi reciproci nel zione in Russia, ha spiegato che “oggi, co- aumentare le misere pensioni versate agli l’uomo che rappresenta il proseguire nel cammino loro che hanno una cittadinanza russa ri- emigrati russi”. Così scrive in una nota il più grande alleato d’Israe- avviato un quarto di se- cevono in ogni caso la pensione. Tuttavia vicepresidente del World Jewish Congress, le). colo fa e gli equilibri me- chi, durante il periodo sovietico, era stato Robert R. Singer, nato in Ucraina nel 1956 “Anche se i due paesi non diorientali giocano un più o meno costretto a rinunciare alla cit- ed emigrato a 15 anni in Israele. sempre hanno gli stessi ruolo chiave in questo tadinanza non può più esercitare il proprio La firma dell’intesa citata da Singer è ar- obiettivi strategici in Medio Oriente - senso. Di questo hanno parlato Putin e Ne- diritto ad ottenere la pensione”. rivata nel giugno scorso in concomitanza l’analisi di Singer sul rapporto tra Gerusa- tanyahu a Mosca in giugno, di questo e “Questo accordo permetterà di farlo – ha con la visita del Primo ministro Benjamin lemme e Mosca - hanno trovato un terre- dell’orizzonte diplomatico tra Israele e i dichiarato Elkin – Si stima che circa 30mila Netanyahu a Mosca per celebrare i 25 anni no comune nella lotta al terrorismo nella palestinesi, della cooperazione bilaterale israeliani stiano ricevendo pensioni russe dalla riapertura dei rapporti diplomatici regione e ci sono tentativi di coordinare economica e commerciale e del rafforza- e che altri 30mila inizieranno a riceverla tra lo Stato ebraico e la Russia. I legami gli sforzi, nonostante le posizioni diffe- mento dei legami culturali tra i due paesi. grazie a questo accordo”.

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the Sky della scrittrice israe- divertente che ha anche il pregio sottogruppi, distinti e spesso in è sempre ricca di sorprese, di cir- loro. Un bel ritratto di una na- liana Daniella Carmi, uscito in di offrire una finestra non scon- disaccordo: ebrei, musulmani o costanze inaspettate di gioie e zione travagliata da grandi con- Italia per l’editore Tiqqun. Un tata sulla società israeliana. Che cristiani; laici o religiosi; sabra e dolori condivisi tra le persone flitti... dove però a volte i muri si libro (in realtà ebook) tenero e da un lato è composta da mille olim; eccetera. Ma dall’altro lato più apparentemente diverse tra trasformano in ponti! e Orlando, la speranza ferita A distanza di pochi giorni lo scorso Usa Barack Obama – Questo at- giugno due attacchi terroristici tacco contro la comunità LGBT a hanno colpito al cuore luoghi sim- Orlando è vile quanto aberrante”. bolo della spensieratezza di due Lo stesso Rivlin pochi giorni prima città distanti migliaia di chilometri. si era recato a Sarona per portare Prima è stato il quartiere Sarona a la sua solidarietà al quartiere che, Tel Aviv ad essere preso di mira: nonostante il trauma, si è subito ri- recentemente restaurata, l'area, ex popolato di persone: “La lotta con- colonia dei Templari tra il 1871 e tro il terrorismo – ha detto - è dif- 1942, è diventata un luogo alla mo- ficile e lunga, ma lo Stato di Israele da, affollato di persone e locali. In non si farà demoralizzare”. Tenere uno di questi, alle 21.30 due uomi- il morale alto, riprendere la vita ni, due cugini palestinesi, vestiti in quotidiana, non lasciarsi andare alla giacca e cravatta, hanno aperto il paura, hanno ripetuto i politici. Ma fuoco contro la folla. Armati di due intanto tra le forze di sicurezza mitra Carl Gustav, armi automati- israeliane è emersa una certa pre- che prodotte direttamente a He- occupazione per la dinamica del- bron, i terroristi hanno ucciso quat- l'attacco a Sarona. Secondo il gior- tro persone e ferite altre sedici. Po- nalista israeliano Ben Caspit, le au- chi giorni dopo, a Orlando, un uo- torità negli ultimi sei mesi hanno mo è entrato con una pistola e un registrato cinque attacchi perpetrati fucile Ar15 – che può sparare dalle con il mitra Carl Gustav. In ciascu- 45 alle 60 pallottole al minuto - in no di questi casi, tra cui l'ultimo un locale gay di Orlando, il Pulse. attacco a Tel Aviv, Israele ha avuto Dentro il locale a quell'ora, intorno relativamente fortuna, scrive Ca- alle due del mattino, c'erano 320 spit. E questo perché le armi si so- persone. 49 sono state assassinate no inceppate o la polizia è riuscita e altre 53 ferite. L'attentatore, de- a intervenire in tempo. “Finora, scritto da alcuni conoscenti come York, San Bernardino, ora Orlando uccide i gay, il giorno dopo gli ya- terribile della perdite costretti a ve- quando si tratta di questi tipi di at- un omofobo e un antisemita, prima – tante città sono state colpite dallo zidi, poi gli ebrei, i musulmani, i dere scorrere il sangue di persone tacchi - l'inquietante commento di di compiere la strage aveva chia- stesso male. Il terrore non ha con- cristiani. Non ha limiti” ha com- giovani e innocenti. Non vi è alcun una fonte delle forze di sicurezza mato il 911 giurando fedeltà allo fini ed è per questo che la nostra mentato il primo ministro israelia- conforto per chi si è visto strappar a Caspit - la principale differenza Stato Islamico. collaborazione – nella lotta contro no Benjamin Netanyahu, a poche via i propri cari – ha scritto il pre- tra la situazione in Israele e la si- “Parigi, Londra, Bruxelles, Tel Aviv, il terrorismo – non deve avere con- ore dalla strage di Orlando. “An- sidente d'Israele Reuven Rivlin in tuazione negli Stati Uniti è la di- Gerusalemme, Bali, Mumbai, New fini. Un giorno (lo Stato Islamico) cora una volta sentiamo il dolore una lettera indirizza al presidente sponibilità di armi da fuoco”.

dal progetto, il presidente ha affermato Se un treno può ricucire il Paese che si tratta di “un risultato davvero im- portante per lo Stato di Israele”. Il presidente israeliano Reuven Rivlin ne la linea potesse causare dei danni ad al- Per citare qualche altro numero da record, ha simbolicamente visitato un tratto in cune zone collinari e valli protette intorno è lungo 11,6 chilometri il tunnel più lungo occasione di Yom Yerushalaim, la ricorren- a Gerusalemme, hanno causato uno stallo. della linea, e anche lui è il più lungo di za che celebra l'unità della Capitale. La li- In particolare, a destare contrarietà era Israele. Nel tratto fra Modiin e Gerusalem- nea ferroviaria ad alta velocità che la col- stata la costruzione di un ponte che fa- me si contano poi quattordici tra ponti e legherà a Tel Aviv (inaugurazione prevista cesse passare i treni sotto l'Yitlah Stream gallerie, gli ingegneri al lavoro sul proget- per il 2018) costituisce anche concreta- – parco nazionale nonché località biblica, to sono circa 680 e i treni andranno a una mente un passo in più verso l'unità del- menzionata nel libro di Giosuè – e per que- velocità di circa 160 chilometri orari. La l'intero Paese, o come ha detto Rivlin, “una sto era stato chiesto di costruire un tunnel stazione di Gerusalemme costruita ad hoc, dimostrazione che tutte le strade portano taglie legali di vario genere, avvicenda- in alternativa. Ma una commissione del chiamata “HaUma”, che si troverà accanto a Gerusalemme". La decisione di costruire menti politici e qualche fisiologico impre- ministero dell'Interno aveva stabilito che alla stazione centrale degli autobus ma 80 un collegamento ad alta velocità tra le visto. Il direttore delle Ferrovie dello Stato una galleria avrebbe fatto ritardare il pro- metri sottoterra, servirà anche come ri- due città risale al 2001, e una volta aperto israeliane Boaz Tzafrir ha promesso a fine getto di due ulteriori anni – con relativa fugio in caso di bombardamenti, conte- sarà possibile spostarsi in circa mezz'ora marzo a un gruppo di parlamentari che ulteriore spesa – dando il via libera alle nendo fino a duemila persone. E il proget- – contro i 78 minuti sulla vecchia linea co- aveva visitato il cantiere che non si pro- Ferrovie dello Stato. Tanto che, munito di to non si conclude qui. Il ministro dei tra- struita ai tempi dell'Impero Ottomano – trarranno oltre il 2018. Secondo i piani ini- elmetto e giubbotto catarifrangente, Ri- sporti israeliano Yisrael Katz ha annuncia- con treni che partiranno ogni quarto ziali avrebbero dovuto essere già conclusi vlin a inizio giugno ha passeggiato proprio to che si prevede già, una volta inaugurata d'ora. I lavori, finanziati da fondi pubblici, dal 2008, solo che alcune proteste da parte in quel tratto e il ponte, con i suoi 97 me- la linea, di aggiungere nuove tratte “da vanno avanti da ben quindici anni tra bat- di gruppi ambientalisti, preoccupati che tri, è il più alto del paese. Impressionato Kiryat Shmona al nord fino a Eilat al sud”.

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IL COMMENTO MEDIO ORIENTE, L’EGEMONIA SULL’ORO NERO

CLAUDIO VERCELLI della materie prime che vi si tro- nomia mondiale basata sullo sfrut- ricchezza. Qualche dato, per inten- plessivi 264,2 miliardi di barili, se- vano, è non meno vero che una tamento di risorse alternative o di- derci. L’Arabia Saudita gioca da guita a ruota dal Canada (178,1 Mai fermarsi alle apparenze e, an- parte dei conflitti civili in corso verse dall’oro nero, chi ne detiene circa trentacinque anni un ruolo di miliardi), dall’Iran (136,2 mi- cora meno, a quei luoghi comuni nella regione mesopotamica, e non una grande quantità avrà comun- primaria grandezza nel mercato pe- liardi), dall’Iraq (115 miliardi) e che si sono cristallizzati nel corso solo in essa, rimandano alla guerra que un ruolo di primaria grandezza trolifero mondiale, anche in virtù dal Kuwait (101,5 miliardi). Da del tempo, incentivando la pigrizia commerciale, economica e finanzia- nel creare (e distruggere) equilibri dell’embargo imposto all’Iran dopo qualche mese la primazia saudita nel giudizio. Eppure, se non tutto ria tra Riad e Teheran sulla produ- di potere. La sfiancante contrappo- l’affermazione del regime di Kho- ha tuttavia subito contraccolpi, quello che capita nel Medio Oriente zione e la distribuzione del petrolio. sizione tra sunniti e sciiti si gioca meini. La sua capacità estrattiva è grazie alle progressive liberalizza- può essere ricondotto al controllo Finché non si perverrà a una eco- molto intorno a questo totem della a tutt’oggi stimata intorno a com- zioni nei confronti dell’Iran volute Perché è un bene la fuga dei cervelli ú–– Daniel Reichel chissimi Paesi al mondo ad essere riuscito a ricreare in casa la realtà “Vorrei essere libero, libero come della Silicon Valley”. Senza dimen- un uomo” cantava Giorgio Gaber, ticare che la Start-up Nation si è ricordandoci che “libertà è parte- costruita grazie a ingenti “investi- cipazione”, è condivisione. Quella menti statali e alle commesse mi- stessa libertà, di poter condividere litari. Dietro molta dell'innovazio- le proprie idee, le proprie capacità ne israeliana ci sono infatti i finan- è la stessa che secondo l'israeliana ziamenti per la Difesa, per la sicu- Orly Lobel, docente nella facoltà rezza, per lo spionaggio. Non è un di legge dell'Università di San Die- caso ad esempio – ha sottolineato go ed esperta di diritti della pro- Rampini – che sia stata una società prietà intellettuale, rivendicano i israeliana ad aiutare l'Fbi a entrare talenti di tutto il mondo. Non è u In alto, l’israeliana Orly Lobel, nel famoso iphone dei due terro- un caso se il suo libro, che negli docente all’università di Legge di risti di San Bernardino”. Stati Uniti e non solo ha raccolto San Diego e autrice del volume di Tornando ai talenti. La chiave per molte critiche favorevoli, si intitola successo Talent want to be free. A interpretare il successo israeliano Talent wants to be free, il talento sinistra i giornalisti Federico e non solo per Lobel sta nella ca- vuole essere libero. A colloquio Rampini e Paolo Possamai pacità di creare rete, di mettere in con Pagine Ebraiche, Lobel ha durante l’incontro “New York-San circolo e liberare le informazioni. spiegato il perché della sua tesi: Francisco (via Pechino). Diversità Tanto che la sua proposta alle “È una questione di prospettiva. e conflitti” al Festival Economia di aziende è quella di cambiare radi- Quello che di solito chiamiamo Trento di quest’anno calmente atteggiamento nei con- fuga di cervelli, che so che per voi fronti dei brevetti. “Le società in Italia è un problema ma è anche viaggiano e mettono in contatto ressa – ha spiegato il giornalista fare un salto mentale e pensare co- spendono milioni di dollari per in Israele è parzialmente vissuto mondi diversi, fanno circolare le che vive a San Francisco, a due me fanno gli israeliani: i nostri cer- proteggere i propri segreti azien- come tale, viene percepito come loro idee. passi dalla culla delle idee, la Sili- velli ,che si trovano così bene a dali. Spesso, rivelano i dati, spen- una perdita. In realtà nel libro spie- Un modello di cui proprio Israele con Valley – perché mi chiedo se San Francisco restino là ma aiu- dono di più per questo che nell'in- go, dati di economisti alla mano, è un esempio come ha sostenuto noi italiani non dovremmo iniziare tiamoli ad avere una gamba anche novazione danneggiando di fatto come non lo sia. E come sarebbe anche Federico Rampini, corri- a ragionare nei loro termini, invece da noi”. Per Rampini, la capacità i propri interessi. Ne ho parlato di meglio parlare di circolazione di spondente dagli Stati Uniti per Re- che porci obiettivi irrealistici come degli israeliani è quella descritta recente in un'incontro in Corea cervelli”. Lei stessa peraltro ne è pubblica, davanti alle centinaia di far tornare i nostri talenti chieden- da Lobel: non tagliano i ponti con del Sud con la Samsung”. D'altra un esempio. “Io sono israeliana. persone venuto ad ascoltarlo al- do loro di abbandonare tutto quel- il proprio paese, gli creano. Ed è parte, sottolinea Lobel, è difficile Ho fatto l'esercito ed ero parte dei l'ultimo festival dell'Economia di lo che hanno ottenuto e conqui- forse per questo che, come rilevava che le grandi multinazionali come servizi di intelligence. So cosa si- Trento. “Il caso di Israele mi inte- stato negli Stati Uniti. Perché non il giornalista, “Israele è uno dei po- Google o Facebook, che di fatto gnifica dover custodire i segreti ma so anche cosa vuol dire lavorare in squadra, condividere. Ed è con questa formazione che sono partita Israele e il rischio sulle commesse americane per gli Stati Uniti. Ora ho una cat- tedra qui a San Diego ma non vuol di dollari di aiuti annui che (3 miliardi di dollari su 300) ma tivo principale della richiesta dire che non ho più legami con ú–– Aviram Levy Israele riceve dagli Stati Uniti. gli aiuti si traducono in forni- americana di spendere tutti e 3 i Israele, anzi. Se sulla carta potrei economista La notizia ha suscitato allarme ture militari all’avanguardia, miliardi di aiuti negli Usa ri- essere un cervello in fuga, in realtà presso l’industria militare israe- che consentono a Israele di man- sponde principalmente all’esi- ho continuato ad avere un legame liana, che fino ad ora era destina- tenere una superiorità e una de- genza di garantire commesse ai con il mio paese tanto che ho un taria di un quarto di questi terrenza rispetto ai paesi vicini. produttori americani; non è ufficio a Tel Aviv dove tengo le- Secondo alcune indiscrezioni acquisti. Perché l’Amministra- Peraltro, nell’ultimo anno escluso che ci sia anche un rim- zioni all'università. Ho un piede pubblicate nelle scorse settimane zione Obama è arrivata a questa Israele aveva chiesto un aumento brotto al Primo ministro Benja- qui negli Stati Uniti e uno in Israe- dal quotidiano israeliano Globes, decisione? Quali margini di trat- di un miliardo di questi aiuti mi- min Netanyahu, che negli ultimi le”. È questo il modello secondo il governo di Washington tativa ha Israele? litari, fino a 4 miliardi di dollari, anni ha avversato pubblicamente Lobel che crea maggiore valore avrebbe chiesto al Ministero Come è noto, da molti anni come “indennizzo” per l’accordo l’Amministrazione Obama. Quel sia nel mondo accademico sia in della Difesa israeliano di spen- Israele riceve aiuti economici nucleare con l’Iran e per permet- che è certo è che una decisione in quello aziendale, la creazione di dere interamente presso aziende dagli Stati Uniti; l’importo non tere a Israele di difendersi meglio tal senso farebbe perdere quasi una rete globale di persone che militari statunitensi i 3 miliardi è elevato rispetto al Pil israeliano da una minaccia iraniana. Il mo- un miliardo di dollari di com-

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dalla Casa Bianca. La previsione, questa ragione, nei mesi trascorsi un’offerta più appetibile per i curato molti fastidi, a partire da bi- basso, è non meno vero che nella infatti, è che una volta andata a re- la leadership sunnita si è molto grandi mercati occidentali, nel lanci pubblici sempre più in pas- lotta per il controllo dei mercati gime la capacità produttiva del spesa per cercare di tagliare le mentre, tuttavia, gli Stati Uniti sivo. Per Teheran il volume di (che non producono solo ricchezza paese possa addirittura garantire gambe all’avversario sciita, adope- sono sempre più autonomi al ri- introiti dal commercio di idrocar- economica ma anche stabilizza- sei milioni di barili al giorno (le randosi per impedirgli l’accesso ai guardo. Per Ryad il novanta per buri gira invece intorno al trenta zione politica interna) possa pas- stime più ragionevoli si attestano mercati maggiormente appetibili, a cento della ricchezza del proprio per cento del Pil. Benché in linea di sare l’ipotesi che vincerà chi, in però intorno ai quattro), nel men- partire dalla Cina. Oppure cer- Prodotto interno lordo dipende dal principio né gli uni né gli altri ab- mancanza di una concertazione dei tre della penisola saudita da tempo cando partnership con la Russia, greggio. In questi ultimi due anni biano da ricavare qualcosa da paesi produttori, continui ad offrire si sono superati i dieci milioni. Per nel tentativo di fare catenaccio con il calo del suo prezzo le ha già pro- un’ulteriore stabilizzazione al ri- di più a costi sempre più contenuti.

Indice globale della competitività dei talenti 2015–16 (fonte Human Capital Leadership Institute) Tel Aviv, la meta Classifica Classifica Paese Punteggio globale Regione per Regione Svizzera 72.648 1 Europa 1 degli investitori Singapore 71.456 2 Asia Orientale e Oceania 1 A Jewish in the city, il festival organizzato dalla Comunità ebraica di Lussemburgo 68.978 3 Europa 2 Milano ai primi di giugno, uno degli appuntamenti era dedicato a un Stati Uniti 67.902 4 Northern America 1 confronto tra Israele e Italia sul fronte dell'innovazione. Tra i dati più Danimarca 67.865 5 Europa 3 impressionanti, la differenza di investimenti da parte dei Venture Ca- Svezia 66.621 6 Europa 4 pital: in Israele si parla di 3,6 miliardi di dollari usati per finanziare Regno Unito 66.597 7 Europa 5 start-up, in Italia di 100milioni ovvero, spiegavano i relatori interve- Norvegia 66.339 8 Europa 6 nuti all'incontro, praticamente un mercato che non esiste. Un fattore Canada 65.346 9 Northern America 2 chiave per lo sviluppo è l’ecosistema in cui nascono le start-up e le Finlandia 65.333 10 Europa 7 realtà dell'innovazione israeliana: a Tel Aviv e dintorni le relazioni Nuova Zelanda 65.264 11 Asia Orientale e Oceania 2 sono molto più immediate, i rapporti tra i vertici e la base dell’impresa Olanda 65.219 12 Europa 8 sono diretti con risposte molto più veloci e un sistema d’impresa Australia 65.080 13 Asia Orientale e Oceania 3 meno burocratizzato. La capacità di attrarre investitori, ha spiegato Germania 63.850 14 Europa 9 tra gli altri Dani Schaumann, Israel Country Advisor per Intesa San- Austria 63.552 15 Europa 10 paolo, nasce da diversi fattori tra cui un sistema accademico che Irlanda 63.137 16 Europa 11 porta i giovani ad avere un rapporto orizzontale con i propri docenti Islanda 62.001 17 Europa 12 Belgio 61.849 18 Europa 13 Giappone 60.978 19 Asia Orientale e Oceania 4 Repubblica Ceca 60.949 20 Europa 14 59.471 21 Europa 15 Francia 59.165 22 Europa 16 Israele 56.685 25 Nord Africa e Asia Occidentale 1 Italia 50.209 41 Europe 26 hanno il monopolio, non si impe- liana si è sviluppato un sistema che Lobel citi Aaron Swartz, gio- gnino a mantenere il loro status iperprotettivo che è diventato di vane ebreo americano diventato e maggiormente in grado nel dare forma alle proprie idee, innovare quo. “Bisogna cambiare la cultura fatto un ostacolo per lo sviluppo celebre per la sua battaglia per la e avviare start-up. Molte falliscono, ma ci sono sempre quelle che rie- e lo dimostra il fatto che secondo o che comunque lo rallenta. “Per creazione di una libreria accade- scono e quello sono una garanzia anche a livello di profitti. Tanto che le statistiche internazionali il 78 valorizzare il capitale umano, vero mica open source. Una battaglia tra coloro che si sono mossi per investire nella realtà israeliana ci per cento dei brevetti rimane negli fulcro delle aziende, è necessario che si scontrò con le rigide regole sono i grandi fondi cinesi (a fine settembre a Tel Aviv si terrà per il scaffali. Non viene commercializ- che questo entri in contatto con americane e che portò Swartz a secondo anno il China Israel Innovation & Investment Summit, ovvero zato” e quindi rimane a prendere altre realtà che si creino network rischiare 35 anni di carcere. Pur- un incontro tra investitori e aziende dei due paesi). Ma non è solo la polvere invece che essere valo- e in questo la Silicon Valley ne è troppo la sua storia è finita con un Pechino a voler investire nella Silicon Wadi anche dall'Italia c'e chi si rizzato. Secondo la docente israe- una dimostrazione”. Non è un caso tragico epilogo. sta muovendo per aprire partnership con Israele. Tra questi, Intesa Diventato una sorta di eroe della San Paolo che ha firmato negli ultimi mesi due accordi con Bank Leumi “libertà di connessione” (titolo di e con la Camera di Commercio Israel Italia, preceduti da quello siglato messe che il ministero della Di- tro lato le elezioni presidenziali un convegno di Swartz a Washin- con The Floor, il primo fintech hub internazionale di Tel Aviv (per Fin- fesa israeliano affidava all’indu- sono alle porte e certo Obama gton), rimarrà schiacciato dal si- tech è abbreviazione di Financial technology - si intende quel settore stria locale: oltre alla perdita di non vorrà inimicarsi l’elettorato stema e sceglierà di togliersi la vita. composto da società che usano la tecnologia per rendere i sistemi fi- migliaia di posti di lavoro ver- ebraico. Vi è comunque una pos- Nel documentario The Internet's nanziari più efficienti). The Floor sia un incubatore per start-up del rebbe meno una spinta a inve- sibile soluzione “tecnica” al pro- Own Boy: The Story of Aaron settore sia un luogo per il co-working e per far incontrare start-upper stire e innovare, con danni blema: molte aziende israeliane Swartz si comprende il senso della e partner finanziari e tecnologici. Di The Floor, oltre a Intesa fanno duraturi sulla competitività del già adesso producono una quota sua lotta: a un certo punto uno parte il Fondo cinesePando Group, e le banche Royal Bank of Scotland, settore. non piccola dei loro armamenti scienziato racconta di aver trovato HSBC e Santander. Con loro due partner tecnologici, Intel e Thomson Come evolverà la questione e negli Stati Uniti, tramite società la cura per una malattia sfogliando Reuters. “Siamo orgogliosi di essere tra i fondatori di The Floor, un quali mosse hanno in serbo Ne- controllate (nel caso di Elbit, si una libreria accademica resa open, progetto che ha tutti gli ingredienti per diventare un’eccellente piat- tanyahu e l’industria militare tratta di quasi un quarto del fat- cui altrimenti non avrebbe avuto taforma nel panorama internazionale fintech. Intesa Sanpaolo ha israeliana? Sul piano politico in- turato); con ogni probabilità i accesso. Le idee di Lobel non so- sempre considerato questo particolare segmento dell’innovazione cideranno due fattori di effetto produttori israeliani accentue- no quelle di Swartz, ma anche la uno strumento imprescindibile per l’evoluzione del settore bancario. opposto: da un lato la designa- ranno questa “delocalizzazione” sua è una battaglia per la libertà Entrare a far parte di The Floor rappresenta un passo ulteriore nel zione del falco Lieberman a mini- della produzione negli Usa per delle idee. Perche “la libertà non consolidamento e nella crescita del nostro network internazionale stro della Difesa non faciliterà poter beneficiare delle commesse è uno spazio libero. La libertà è nell’ecosistema dell’innovazione” il commento di Montagnese, Chief sicuramente le trattative, dall’al- del Ministero della Difesa. partecipazione”. Innovation Officer di Intesa Sanpaolo.

www.moked.it / P12 ORIZZONTI n. 7 | luglio 2016 pagine ebraiche Antisemitismo, definirlo per combatterlo Pochi giorni prima che l’Italia ap- provasse il disegno di legge sul ne- gazionismo, a Bucarest i circa tre- cento rappresentanti dei trentuno paesi membri dell’International Holocaust Remembrance Alliance hanno approvato la definizione operativa di antisemitismo. L’IHRA, rete intergovernamentale nata nel 1998 come Task Force for International Cooperation on Ho- tire dalle scuole. Kathrin Meyer, locaust Education, Remembrance, che dal 2008 tiene le redini di and Research (ITF) per impulso un’organizzazione tanto importante del governo svedese, raccoglie due quanto complessa, durante il suo volte all’anno tutte le delegazioni ultimo incontro con il ministro e nazionali per una settimana di riu- con l’ambasciatore De Bernardin nione plenaria, che vede riuniti mi- ha ribadito come siano importan- nistri, ambasciatori e rappresentanti tissime la sobrietà e la serietà in del mondo accademico, suddivisi tutti i campi, a partire dalla difficile per aree e commissioni. Il lavoro, scelta assunta dall’IHRA di pren- così come durante tutto l’anno, dere tutte le decisioni solo all’una- procede su vari piani: studi e ricer- Bucarest 2016 - L’assemblea dell’IHRA nimità. È continuo anche il riesame che volte a promuovere azioni con- del lavoro dei singoli stati, oltre al- crete di formazione e insegnamen- Quali sono i contorni del pregiudizio l’impegno ad incidere sull’azione to, documenti da presentare alle dei governi, in un’organizzazione organizzazioni internazionali e “L’antisemitismo - si legge nel documento di Buca- • Fare accuse mendaci, demonizzanti o stereotipate in cui tutto parla di concretezza. un’azione costante di pressione sui rest dell’Assemblea dell’IHRA - è una determinata contro gli ebrei in quanto tali o contro il potere “Abbiamo un compito preciso che singoli governi per lavorare sul- percezione di ebrei, che può essere espressa come degli ebrei come collettivo - come, in particolare, è definito chiaramente dalla Di- l’idea che riporta il tema della Sho- odio nei confronti degli ebrei. Le manifestazioni il mito della cospirazione ebraica mondiale o del chiarazione di Stoccolma e che ci ah nella politica contemporanea. verbali e/o fisiche di antisemitismo sono dirette controllo ebraico dei media, dell’economia, del go- impegna anche a fare pressione sui Durante la prima sessione plenaria contro gli individui ebrei o non ebrei e/o alle loro verno o di altre istituzioni sociali. rispettivi governi e sulle istituzioni organizzata dalla presidenza rume- proprietà, contro istituzioni comunitarie e strut- • Accusare gli ebrei in quanto popolo, o Israele co- internazionali perché promuovano na e nello spirito della Dichiara- ture religiose ebraiche”. me Stato, di aver inventato o esagerato la Shoah. un processo continuo e serio di zione di Stoccolma del 2000 che Il testo porta alcuni esempi di comportamenti an- • Negare al popolo ebraico il diritto all’autodeter- educazione, formazione, ricordo e guida le azioni dell’IHRA (il cui tisemiti: minazione, ad esempio sostenendo che l’esistenza - non meno importante - ricerca testo completo è disponibile sul si- • Invocare, favorire, giustificare l’uccisione o la vio- di uno Stato di Israele sia una impresa razzista. sulla Shoah. Non si deve pensare to dell’organizzazione) è stato rag- lenza contro gli ebrei in nome di un’ideologia ra- • Fare paragoni tra la politica israeliana contem- che il lavoro sulla Memoria di un giunto il consenso su una defini- dicale o di una visione estremista della religione. poranea e quella dei nazisti. passato terribile sia sganciato dal- zione operativa di antisemitismo a l’attualità: è uno sforzo concertato lungo attesa: l’ambasciatore Min- tional Holocaust Remembrance scorso autunno dal ministro del- l’Università e della Ricerca, mo- fra governi, per comprendere e far hea Constantinescu, a capo della Alliance è strumento prezioso e at- l’Istruzione Stefania Giannini. Sono strando chiaramente quale sia la comprendere quanto sia centrale delegazione che coordina il lavoro tuale che in Italia si basa sul lavoro infatti i singoli governi a decidere scelta del Paese: al di là degli stru- e importante quella lezione. L’im- per il 2016, ha spiegato che “Tutti di una delegazione guidata dall’am- come strutturare le delegazioni e menti legali per contrastare l’anti- pegno deve essere costante.” i paesi membri dell’IHRA condi- basciatore Sandro De Bernardin, l’Italia ha definito come competen- semitismo è sullo studio e sull’edu- Ada Treves vidono la preoccupazione per il nominato capo delegazione lo te il Ministero dell’Istruzione, del- cazione che bisogna puntare, a par- @atrevesmoked costante aumento degli episodi di antisemitismo e sono convinti che sia i paesi membri che gli esperti che fanno parte dell’IHRA abbiano Francia ebraica, Kalifat alla presidenza bisogno di strumenti politici che permettano di combattere questo ú–– Francesca Matalon Algeria, da cui è scappato dieci an- smo. Qual è il quadro della situazio- come avviene con gli spettacoli di flagello. I 31 paesi membri, di cui ni dopo per lasciarsi alle spalle la ne in Francia? Dieudonné, nei movimenti che lo 24 sono membri dell’Unione Eu- Si legge di lui che è il primo sefar- guerra civile, e trovare un futuro Siamo una comunità forte e unita, nascondono sotto una maschera ropea, sono vincolati dalla Dichia- dita alla guida del Conseil Repré- migliore in Francia. Cresciuto fra ma il clima che si respira negli ul- di antisionismo come il BDS, e su razione di Stoccolma e di conse- sentatif des Institutions Juives, la Trappes e Versailles, non lontano timi anni non è dei migliori, c’è internet. guenza a combattere il male del- massima rappresentanza ebraica da Parigi, laureato in Legge, coin- preoccupazione. Dati incrociati del l’antisemitismo tramite un’azione d’Oltralpe. In realtà Fran- volto nella vita ebraica ministero dell’Interno e dei servizi A proposito di internet, cosa pensa politica coordinata a livello inter- cis Kalifat precisa di es- del suo paese fin dai di sicurezza comunitari mostrano della firma da parte di varie piatta- nazionale”. La speranza, ha conti- sere il primo presidente movimenti giovanili, che nel 2015 sono stati registrati forme social di un codice di condot- nuato Constantinescu, è che con sefardita dell’”era moder- oggi è imprenditore più di 800 atti e minacce antise- ta della Commissione europea sulla l’adozione di questa definizione na” dell’istituzione. “Il pri- nel campo delle calza- mite, e la media oscilla tra i 500 e diffusione di odio online? operativa, l’IHRA offra un esempio mo presidente sefardita è ture, e per i prossimi gli 800 dai primi anni duemila. Si Facebook, Twitter e Youtube sono di comportamento responsabile stato Vidal Modiano nel tre anni guiderà l’orga- tratta del 40% degli atti razzisti sempre stati legati alla politica. Da che le altre istituzioni internazionali 1959, che veniva da Sa- nizzazione ombrello commessi in Francia, solo che gli tempo manteniamo con loro rela- sappiano cogliere per arrivare lonicco, ma non era il Crif di oggi”, della più grande comunità ebraica ebrei rappresentano meno dell’1% zioni, ma ancora non esiste una anch’esse ad agire sulla base di una spiega Kalifat, concedendo però d’Europa. della popolazione del Paese. Per legislazione efficace sull’odio online definizione legalmente vincolante. di essere il primo presidente di un questo credo che sia necessario come ad esempio per la pedofilia. La lunga esperienza di ricerca e Paese proveniente dal Maghreb. Lei ha dichiarato che una delle sue combattere il fenomeno in tutte le È positivo però che ci sia stata fi- studio portata avanti dall’Interna- Infatti è nato nel 1952 a Oran, in priorità sarà la lotta all’antisemiti- sue forme, nelle strade, nei teatri nalmente una presa di coscienza

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2016 ORIZZONTI / P13 Un patto per contrastare l’odio online “I recenti attacchi terroristici ci ottengono così ancora più il con- hanno ricordato l’urgenza di af- 42% trollo sulla nostra parola”, e da Eu- frontare il problema dell’istiga- ropean Digital Rights di Bruxelles zione all’odio online. I social 5% e dall’americana Access Now sono media purtroppo sono an- arrivate proteste sia per l’esclusione che usati dai gruppi ter- 3 mesi dalla discussione che perché “si 0% roristici per radicaliz- 49% 5 mesi prospettano rischi seri per la libertà zare i giovani e come di espressione, perché potrebbero 12% 10 mesi strumento razzista venire cancellati contenuti del tutto online che diffonde violen- Istigazione alla violenza legali, seppur controversi”. za e odio. Questo La responsabile delle relazioni Negazionismo 12% 46% accordo è un passo pubbliche di Google ha risposto avanti importante, Connesso a Israele che il linguaggio illegale è sempre volto a garantire Pregiudizi comuni stato vietato ma che è serio anche che Internet possa Profili chiusi da Facebook l’impegno a garantire la libertà restare un luogo di di negazionisti di accesso all’informa- espressione libera e zione, e non si è fat- democratica, in cui so- ta attendere nep- no rispettati i valori e le pure la risposta leggi europee”. 2% della respon- 34% 12% 2% Così Vĕra Jourová, Commis- 0% sabile della 3 mesi sario europeo per la Giustizia, i 25% global policy Consumatori e l’Uguaglianza di 5 mesi di Facebook. genere, ha commentato la firma 3 mesi 10 mesi “Sollecitia- apposta da Facebook, Microsoft, Espressioni 5 mesi 96% online mo a usare Twitter e YouTube (Google) al gli strumenti di antisemitismo online 10 mesi Codice di condotta della Commis- di segnalazione sione Europea. La preoccupazione nel ripercorrere la vicenda ha ci- online dei contenuti se 38% per gli attacchi terroristici e l’af- tato anche uno studio portato ritengono che vio- flusso costante di rifugiati hanno avanti dall’Unione degli studenti 25% lino gli standard. reso ancora più forti le tensioni ebrei francesi (UEJF) insieme a Profili chiusi su Youtube I nostri team in tut- razziali esistenti in alcuni paesi, ma SOS Racisme e SOS Homophobie per antisemitismo to il mondo lavora- il focus del Codice non è esclusi- che ha evidenziato come il 90 per no 24 ore su 24 per agire pronta- Profili chiusi da Facebook vamente sul terrorismo. cento dei post presenti su Twitter mente”. L’impegno preso dalle per istigazione Come ha ricordato anche Anna e YouTube siano rimasti online do- multinazionali è di controllare le Fonte Online Hate Prevention Institute, Global Forum for Combating Antisemitism Masera su La Stampa il riferimen- po la segnalazione e la richiesta di segnalazioni entro 24 ore e di agire to è a una legge approvata nel eliminarli. Facebook ha eliminato portato avanti tale controllo. Ste- delega a privati del controllo della sui contenuti incriminati rapida- 2008 che definisce reato tutti i un terzo di quanto segnalato. phan Lilti, avvocato di UEJF sul libertà di espressione in Europa, e mente, sempre che le denunce sia- comportamenti che “incitano pub- E l’Union des étudiants juif de caso, ha aggiunto: “Penso che non l’ombudsman europeo sta verifi- no precise e circostanziate. E i ter- blicamente alla violenza o all’odio France ha denunciato Twitter, Fa- siano stati fatti investimenti suffi- cando se effettivamente le orga- mini di servizio dovranno esplici- direttamente contro gruppi di per- cebook e Google per il mancato cienti e che coloro che dovrebbero nizzazioni per i diritti umani digi- tare con ancora maggiore chiarez- sone o persone, con riferimento a controllo, con l’obiettivo dichiarato moderare non siano necessaria- tali non siano state consultate, co- za che odio e l’incitamento alla razza, colore, religione, provenien- di arrivare a una definizione chiara mente preparati per affrontare una me lamentato da più parti. La violenza sono proibiti. za, nazionalità o origine etnica”. di chi deve monitorare i post sui simile sfida”. Non sono mancate le Electronic Frontiers Foundation a.t. Stephanie Bodoni, su Bloomberg, social media e di come deve essere reazioni negative per la potenziale ha sostenuto che “le corporazioni @atrevesmoked e che si stiano valutando davvero te, ma sicuramente il Front Natio- andare in Israele, ma anche verso le misure del fenomeno. nal è forte e farà un risultato po- altri paesi, come la Gran Bretagna sitivo. Devo però constatare con – Londra è una delle città con più Come sta reagendo la Comunità amarezza che il problema non è francesi al mondo – o il Canada, ebraica di fronte alla minaccia ter- solo francese, e in Europa i partiti gli Stati Uniti e la Cina. roristica, in una Francia obiettivo populisti avanzano sempre di più. sensibile anche a fronte degli Euro- Quello che è sicuro è che né con Al di là di tutto, la realtà ebraica pei di calcio che vi si svolgono? Marine Le Pen né con il Front Na- francese è molto viva, tanto che La situazione degli ebrei francesi tional ci può essere un dialogo. presto a Parigi sorgerà un nuovo è fragile, in quanto da diversi anni grande centro comunitario. molte persone sono state uccise Crede che la crescita delle alyiot sia Certo! Come sempre si affrontano per il solo fatto di essere ebree. legata anche a questo? E come vede i problemi, ma è giusto dire che Purtroppo rimaniamo un bersaglio, il fenomeno inverso, il ritorno di u Il presidente francese Hollande con i due massimi rappresentanti delle quella francese è una comunità ma eventi come gli attentati del molti ebrei francesi da Israele in pa- istituzioni ebraiche d’Oltralpe Roger Cukierman e Francis Kalifat ebraica molto antica: gli ebrei han- 13 novembre dimostrano che tutti tria? no ottenuto la cittadinanza fran- i cittadini sono in pericolo. Sì, è vero che la crescita del nu- tare le persone qualunque sia la lo- non di una necessità. cese nel 1793. Il sorgere di nuovi mero di aliyot è legata a un senti- ro scelta, sia quella di partire o edifici dedicati alla vita ebraica è Come vede un successo di Marine Le mento di pericolo, ma in molti quella di tornare. Ed è proprio A proposito di crisi, come ha reagito sintomo di una sempre maggiore Pen nel 2017, il cui partito Front Na- partono anche per altre ragioni, questo il nostro obiettivo: dare alle la Comunità ebraica francese? passione, vitalità e anche vera e tional è in grande ascesa? come la crisi economica. Sui ritor- persone la possibilità di scegliere. La crisi economica ha colpito tutti, propria sete di apprendimento e In accordo con diversi sondaggi, ni, non esistono invece dei dati, Fare sì che stare, andarsene o tor- quindi anche gli ebrei. Spingendoli conoscenza. E su questo no, non non credo che diventerà presiden- ma la Comunità fa di tutto per aiu- nare sia il frutto di una volontà e a lasciare la Francia non solo per c’è proprio nessun problema.

www.moked.it / P14 CULTURA EBRAICA n. 7 | luglio 2016 pagine ebraiche

ú– LUNARIO Attenti a quella caverna u DIGIUNO DEL 17 TAMMUZ ú–– Rav Alberto Moshe Somekh colui che brancola nel buio. L’oscurità - scrive A questa data si associano diverse sciagure: secondo l'esegesi in questa data Mosè - presenta due rischi. Quello di non riuscire a vedendo gli ebrei danzare intorno al vitello d'oro spezzò le tavole della Legge. Na- Periodicamente si riaffacciano sulla tribuna vedere gli ostacoli che i nostri occhi non pos- bucodonosor nel 586 a.e.V. distrusse le mura di Gerusalemme come accadde nel dell’Ebraismo Italiano coloro che accusano i sono scorgere e quello di scambiare il bene 70 e.V., durante l'assedio di Tito. nostri Rabbini di esterofilia: troppa dipenden- per il male e viceversa. Questo errore è a suo za, a loro dire, particolarmente da Israele. Co- dire peggiore del primo. “E in questo modo ú– STORIE DAL TALMUD me fra le doline del Carso certi fiumicelli che (essi) si intestardiscono e conservano la loro nel loro breve corso talvolta affiorano in su- pessima condotta. Poiché non soltanto manca u ALBERI E TERRENI: DI CHI SONO? perficie, quando convenienze, convergenze e loro la visione autentica per distinguere il male Se un fiume esondando sradica un uliveto e lo trascina nel campo di un altro, contingenze politiche lo richiedano, talaltra che si trova davanti ai loro occhi, ma addirit- gli ulivi poi attecchiscono nel nuovo terreno e fanno frutti, e il primo proprietario sprofondano sottoterra. Peraltro, non si deve tura credono di vedere prove definitive e di- sostiene: “Sono i miei ulivi che hanno prodotto le olive” e l’altro dice: “È la mia pensare che chi ci vorrebbe tutelare dalle in- mostrazioni convincenti per le loro pessime terra che li ha fatti crescere”, divideranno il ricavato a metà. È stato insegnato: fluenze altrui sia davvero un paladino della convinzioni e le loro ingannevoli opinioni. E Se il primo proprietario vuole a tutti i costi riavere i suoi ulivi indietro, non glielo libertà e della dignità del rabbinato. Al con- questo è il grave malanno che li avvolge e li si permette. Per quale motivo? Disse rabbì Yochanan: Per assicurare che la terra trario. Il messaggio sembra piuttosto essere conduce alla scomparsa definitiva” (trad. An- di Israele sia ben coltivata (Adattato dal Talmud Bavlì, Bavà Metzi’à 100b-101a). l’opposto. Voi rabbini non dovete dipendere zarouth). Il riferimento alla prigione oscura Se gli ulivi crescono bene nel secondo terreno, che rimangano là e il primo pro- da altri perché dipendete da noi. Siete un po’ mi fa venire in mente un celebre mito dell’an- prietario sia ricompensato. Così questi comprerà e pianterà altri alberi: di con- le nostre collaboratrici addomesticate. Noi tichità. Si immagina una caverna sotterranea seguenza, al posto di un uliveto ce ne saranno due. sporchiamo e voi ripulite. E se l’influenza dove stiano incatenati fin dall’infanzia uomini esterna ci fosse, che male ci sarebbe? Molti legati in modo da poter guardare soltanto ver- Hanno insegnato i nostri Maestri: Uno non getti pietre dalla sua proprietà alla proprietà pubblica. Avvenne una volta che un uomo gettava pietre dalla sua pro- giovani rabbini hanno studiato fuori dall’Italia. so la parete di fondo. Essi non vedranno altro prietà alla proprietà pubblica. Lo vide un chasid, un uomo pio, e gli disse: “Stupido Ciò dovrebbe essere apprezzato, non diver- che le ombre di ciò che passa all’esterno della che sei! Per quale motivo getti pietre da una proprietà che non è tua a una pro- samente da tutti caverna alle loro spal- prietà tua?”. L’altro lo prese in giro, come se dicesse cose senza senso. Dopo un quei laureati in disci- le e che la luce di po’ di tempo, quel tale dovette vendere il proprio campo e si ritrovò a camminare pline universitarie fuori proietta sulla proprio lungo la strada dove aveva buttato le pietre e inciampò proprio in quelle (medici, ingegneri, parete davanti a loro. pietre. Allora esclamò: Aveva ragione quel chasid, quando mi disse: “Perché butti ricercatori) che ven- Essendo immobiliz- le pietre da una proprietà che non è tua a una proprietà tua?” (Adattato dal gono giustamente zati non possono cer- Talmud Bavlì, Bavà Qamà 50b). Come a dire, la vera proprietà di qualcuno non è incoraggiati a intra- to immaginare che quella privata, che oggi è tua e domani chissà, ma quella pubblica, che è sempre prendere master e quelle ombre non sia- di ciascuno di noi, e quindi va rispettata (vedi commento di Rashì). stage in altri paesi no vere realtà e che Gianfranco Di Segni proprio allo scopo derivino da oggetti Collegio rabbinico italiano di allargare le loro u Ebrei in sinagoga, Rembrandt (1648), solidi di cui per il mo- conoscenze e gli The Jewish Museum, New York mento non hanno כדאמרי אינשי …orizzonti. Ma per i conoscenza. Se però ú– COSÌ DICE LA GENTE לאו עכברא גנב אלא חורא גנב rabbini, evidentemente, è diverso. L’attacca- uno di loro riuscisse a liberarsi e potesse fi- u mento alla provincia, in questo caso, sembra nalmente volgere il capo, dopo aver faticosa- NON IL TOPO HA RUBATO, LA TANA HA RUBATO un obbligo. È quanto già notava rav Soloveit- mente abituato i suoi occhi alla luce e alla vista chik, lamentando il fatto che il rabbinato non della realtà stenterebbe a riconoscere di avere Un comportamento illegittimo va sanzionato senza se e senza ma. Detto ciò, goda dello stesso prestigio di altre attività in- sempre creduto reali solo delle ombre. E se bisogna stare attenti a non commettere l’errore di fare a meno di valutare le tellettuali. Il parere del rabbino si presta a es- dopo essere uscito dalla caverna vi ritornasse circostanze che lo hanno determinato. Anche nell’ebraismo non si può essere sere contestato anche da persone che nulla non riuscirebbe a persuadere i prigionieri che severi allo stesso modo con chi trasgredisce per distrazione o chi per deliberata conoscono e nulla capiscono della sua disci- l’intera loro conoscenza ha per oggetto solo volontà di infrangere le regole. Il rigore va modulato diversamente tra chi è cre- plina, per loro stessa ammissione e definizione. ombre evanescenti. Tale e tanto sarebbe lo sciuto in un ambiente in cui c’è consapevolezza del valore e della cogenza delle norme e chi è stato allevato senza alcuna educazione ebraica. Verso quest’ultimo A ben vedere il problema è antico almeno sconvolgimento intellettuale che si produrreb- il passo iniziale, sarà fornirgli quell’addestramento che gli è mancato e che ha quanto la Torah. Rav Soloveitchik non esita be nell’orizzonte limitato e fisso dei prigionieri generato la sua noncuranza delle mizvot. a paragonare queste persone alla figura biblica che questi probabilmente finirebbero per uc- Un principio questo, molto delicato e applicabile solo in casi limitati, noto come un neonato che è stato sequestrato”, nel senso che non ha avuto“ תינוק שנשבה di Qorach, alla cui vicenda è intitolata una ciderlo. Non si vuole con questo giudicare gli delle Parashot di questo mese. “Qorach sfidò oggetti veri presenti all’esterno della caverna. una formazione religiosa. Tutto questo ci porta a riflettere sull’influenza del- pubblicamente la competenza halakhica di È semplicemente la realtà contrapposta al- l’ambiente su ognuno di noi. Si dice, L’occasione fa l’uomo ladro. E tutti do- Mosè mettendo in ridicolo la sua interpreta- l’ombra: un fatto intellettuale prima che morale vremmo fare il possibile per sviluppare una società attenta a che non si creino zione della Legge, definendola contraria al e religioso. È quanto sta accadendo in Italia. le condizioni disagevoli e degradate ove si insinuano continuamente le scorret- senso comune… Egli proclamò che tutte le Ai giovani rabbini che hanno avuto la possi- tezze e la slealtà. persone ragionevoli hanno il diritto di inter- bilità di studiare “fuori dalla caverna” non re- Nel trattato di ghittin, la mishnà prevede che se un padrone vende ad un altro pretare la legge ebraica… L’ultimo dei taglia- sterà che domandarsi se valga davvero la pena che risiede fuori da Eretz Israel il proprio schiavo ebreo, questi ha diritto di essere legna è uguale a Mosè… (Ma) è prevalso l’ap- di rientrarvi a scapito della propria vita. Forse liberato. Infatti il trasferimento fuori dai confini determinerà per il servo l’im- proccio di Mosè… Ai nostri giorni stiamo as- no. Non solo. Converrà proteggere anche altri possibilità di praticare tutti i precetti legati alla terra, e quindi, opportuno è il ri- sistendo al rafforzamento di quei gruppi reli- dal rischio di una simile sciagura. Accanto al- sarcimento con la libertà. Il prezzo della affrancazione ricade totalmente sul se- giosi che si accostano alla Legge Orale con l’ingresso sarà d’uopo a questo punto collocare condo padrone. Rav Yosef lo trova logico in linea con il detto secondo il quale chokhmah e che di conseguenza riconoscono un cartello recante la scritta: “Attenti a quella non è il topo a rubare, la vera colpa è della fessura che sta lì pronta a nascondere il cibo sottratto dal roditore. Abayè gli fa rilevare subito che la prospettiva po- gli studiosi della Torah, Ghedolè Israel, come caverna. Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate”. trebbe essere capovolta e dire che, senza il topo, la tana da sola non avrebbe legittimi maestri di Israele” (Riflessioni sul- A meno che fra i “prigionieri” stessi non si alcun rilievo. Il principio, in verità, sembra seguire un’altra logica, secondo la l’Ebraismo, Giuntina, Firenze, 1998, p. 147- erga qualcuno che si lasci convincere. Che ab- quale si agisce lì dove c’é l’oggetto della trasgressione. Il servo è ora nelle mani 156). Nel terzo capitolo del Messillat Yesharim bia il coraggio di sfidare l’opinione dei suoi del secondo padrone. La prioritaria tutela dello schiavo vuole che la punizione R. Moshe Chayim Luzzatto parla della zehirut amici e andare controcorrente. Che sappia sia inflitta a chi lo tiene sottomesso ingiustamente ora, ovvero chi lo ha comprato. (prudenza, vigilanza), che consiste nel porre mettersi in gioco a costo di rinunciare a qual- In molti casi a favorire la delinquenza non è l’associazione deliberata di più per- la dovuta attenzione a tutto ciò che si fa. Luz- che pugno di voti e impostare le cose in modo sone, basta che ognuna delle parti faccia un passo falso convergente e, all’in- zatto insiste sul fatto che ogni nostra scelta diverso. È una sfida autentica per l’avvenire. contro, la sciagura non tarda a capitare. debba essere ponderata a priori e riconsiderata Insomma, abbiamo fatto i Rabbini, ora faremo Amedeo Spagnoletto a posteriori. Chi se ne astiene è paragonato a gli Ebrei. Nonostante gli Ebrei. sofer www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2016 / P15 DOSSIER/Sport Rio 2016, la memoria rialza la testa

A Londra, la figuraccia fu clamorosa. Nessuna commemo- competizione a cinque cerchi. La cerimonia, che si annun- razione ufficiale in ricordo di chi, esattamente 40 anni cia intensa ed emozionante, si svolgerà nel municipio di prima, e sempre nel contesto dei Giochi, perse la vita per Rio e sarà organizzata dal comitato olimpico israeliano mano del terrorismo. A , sede questa estate assieme alla rappresentanza diplomatica dello Stato ebrai- delle prime Olimpiadi sudamericane della storia, le cose co in Brasile. Undici le candele che saranno accese dalle andranno diversamente. A meno di clamorose sorprese vedove di Yosef Romano e Andre Spitzer in memoria delle infatti il 14 agosto, all'interno del villaggio olimpico, il vittime dell'agguato. Un'iniziativa fortemente voluta tra ricordo degli atleti e allenatori israeliani massacrati a gli altri da Carlos Arthur Nuzman (al centro nella foto), Monaco dai palestinesi di Settembre Nero sarà condiviso referente organizzativo dei Giochi ed esponente di spicco da gran parte delle delegazioni che parteciperanno alla della comunità ebraica brasiliana. Valori, passioni e un pizzico di magia

Chi l'ha detto che una favola a sta- temente, ha chiuso con un fanta- gione è abbastanza? Magari non sma del suo passato. Fatale un in- vale quanto quella del Leicester di contro a Tel Aviv con l'arbitro Claudio Ranieri, l'uomo simbolo israeliano che, indirettamente, una di un calcio dove il cuore è più porta gliel'ha chiusa in faccia: quel- forte di piedi raffinati e di investi- la della finale dei Mondiali di Spa- menti multimilionari. Ma comun- gna '82, conclusi con il trionfo dei que l'impresa dell'Hapoel Beer ragazzi di Bearzot. Ma senza Gian- Sheva, che in Israele si è aggiudi- carlo in campo, fermato da un in- cato all'ultimo tuffo e dopo 40 anni fortunio. un titolo nazionale, e che appena "Il calcio? Per noi è una fede" rac- un paio di stagioni fa lottava per contano alcuni rabbini, folgorati non retrocedere in seconda divi- giovanissimi dallo sport più amato sione, ha comunque i contorni del- dagli italiani. Rav Adolfo Locci, la magia. Quella del Leicester del romanista doc, ricorda la grande deserto è una delle tante storie di festa del secondo scudetto al Circo sport un po' speciali che vi rac- Massimo. Rav Roberto Colombo, contiamo in questo dossier, in di- sfegatato rossonero, rimpiange il stribuzione mentre entra nel vivo primo Milan di Berlusconi. Quello la competizione per aggiudicarsi che faceva sognare con gli olandesi gli Europei di Francia e si avvicina e dettava legge in tutta Europa. E l'appuntamento con una nuova gli juventini? Incredibilmente, non Olimpiade, la prima a svolgersi in ne abbiamo trovati. Per i bianco- Sud America. Un'edizione molto neri batte però il cuore di un assi- attesa, segnata anche da una di- cose dovrebbero andare molto di- intolleranza nelle diverse serie del fluenza anche quello che accade stente al culto di una città davvero versa consapevolezza del passato versamente). calcio italiano. Un fenomeno arti- sugli spalti, dove talvolta l'estre- insospettabile. Scoprite con noi rispetto ai Giochi di Londra, quan- Questo approfondimento è dedi- colato, che come tale richiede in- mismo dilaga, e il modo in cui quale. do il comitato organizzatore si di- cato allo sport, ma non necessa- vestimenti e ragionamenti com- questo viene raccontato dai grandi E infine, uno spazio dedicato a mostrò piuttosto indifferente ri- riamente in una dimensione ago- plessi. Quelli che svolgono assieme media. Israele e ad alcune storie davvero spetto al 40esimo anniversario del nistica. Nostro gradito ospite nelle a noi alcuni protagonisti dell'in- Leggenda di Firenze e degli Az- speciali. Calcio, come spiegato so- massacro palestinese ai Giochi di pagine interne è infatti il sociologo formazione sportiva, chiamati a zurri, Giancarlo Antognoni ci apre pra, ma anche pallacanestro e . Monaco, suscitando un vespaio di Mauro Valeri, a capo dell'osserva- rapportarsi con una società che le porte del suo ufficio federale a Perché il paese ha voglia di stupire. meritate polemiche (quest'anno le torio che monitora gli episodi di cambia e che inevitabilmente in- Coverciano e ci svela come, recen- Anche nello sport.

GIANCARLO ANTOGNONI A TEL AVIV I RABBINI E IL PALLONE TRE STORIE PER SOGNARE Aperitivo con sorpresa “Il calcio? È una fede” Israele, è qui la festa

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“Abbiamo un problema, ed è un problema certamente non margi- nale. Eppure sembra caro soltanto “Odio negli stadi, parliamone” a poche componenti della società: la comunità ebraica italiana, in pri- vori e per gli enti, le associazioni, ha cambiato linea. Anzi. Meno epi- mis, sempre incisiva con i suoi in- gli organismi che ogni giorno com- sodi registrati ma il livello di odio terventi e le sue segnalazioni. E battono contro le diverse forme di - avverte Valeri - resta alto”. qualche altra realtà impegnata nella intolleranza nella società italiana. Per il nostro interlocutore, la sen- lotta all’odio. Purtroppo non è suf- “Nel calcio oggi il fenomeno del sibilizzazione sul tema è un po’ la ficiente. Serve una maggiore con- razzismo si concentra quasi essen- battaglia di una vita. E difatti è stata sapevolezza collettiva, per com- zialmente sul colore della pelle. al centro di molti sui scritti tra cui prendere più a fondo il problema Analizzando i report i numeri sono La razza in campo (Edup, 2005), e individuare soluzioni efficaci di apparentemente in flessione. So- Black Italians (Palombi, 2007), Nero contrasto”. Lancia l’allarme Mauro prattutto nelle serie maggiori. Ma di Roma (Palombi, 2008) e Negro Valeri (immagine a fianco), diret- guai ad illudersi: non attribuirei ebreo comunista (Odradek, 2010). tore dell’Osservatorio nazionale questo calo a una più diffusa re- L’ultimo lavoro, Mario Balotelli, vin- sulla xenofobia dal 1992 al 1996 e sponsabilità e consapevolezza delle citore nel pallone (Fazi editore, 2014), dal 2005 responsabile dell’Osser- tifoserie, quanto a un dato incon- ha ricevuto tra gli altri l’apprezza- vatorio su razzismo e antirazzismo futabile: lo svuotamento costante mento di Lilian Thuram, ex difen- nel calcio. Una realtà che si è af- dei nostri stadi, ormai semideserti sore della Juventus e della nazio- fermata sempre più come un punto in alcuni settori. Alcuni ultrà diser- nale francese attivo da sempre nella di riferimento per gli addetti ai la- tano gli impianti, ma chi resta non lotta al razzismo, che ne firma la

Giornalista e scrittore, Massimiliano Castellani promuove spesso batta- “Guai a nascondere i problemi sotto al tappeto” glie scomode. Come quella sui silenzi Castellani che avvolgono le morti per Sla, “il mente condivisi? E se sì, da cosa bi- e a un mero “giornalismo-tifoso” cultura sportiva”, ancora solo IL MALE male oscuro” del calcio. Il razzismo sogna partire? che si piega a logiche di mercato sbandierata dai vertici del gover- OSCURO tra i gruppi estremi del tifo è certa- L’informazione sportiva può avere (anche mediatico) disconoscendo no dello sport italiano. GoalBook mente meno oscuro e più evidente. un ruolo decisivo nel momento in i valori principali di ogni movimen- Ma non per questo, sostiene Castel- cui si pone come strumento “cul- to sportivo. Quindi occorre ripartire Si verifica un episodio eclatante di da anni portiamo lani, va ignorato. Anzi. turale”. Lo sport, il calcio in parti- da un’informazione di base che si razzismo. Quale la scelta che ritieni avanti delle campagne contro ogni colare, sono parte integrante della faccia carico di percorsi anche sco- più opportuna? Dargli grande riso- forma di razzismo nello sport. Lo Cambia la società italiana e cambia cultura del nostro Paese e l’infor- lastici con ore didattiche dedicate nanza oppure scegliere un profilo più abbiamo fatto con il supporto di anche il mondo del calcio. L’informa- mazione attuale non può essere svi- alla storia e alla cultura dello sport. basso, per non dare spazio a dei ba- atleti, di dirigenti e di sociologi zione sportiva può avere un ruolo lita e ridotta, come accade troppo Questo secondo me sarebbe il pri- lordi? come Mauro Valeri, responsabile per veicolare valori sani e maggior- spesso, a chiacchiera da bar sport mo passo per un’auspicata “nuova Con il mio quotidiano, Avvenire, dell’Osservatorio sul razzismo e

“La cronaca è una cosa, la morale un’altra” “Regole chiare per i colleghi”

“Bisogna che l’informazione spor- ture che spesso accadono in que- “È importante che il giornalista tiva sappia distinguere tra la di- sto mondo. Ma io faccio il gior- non sia un soggetto neutro. I versa gravità degli episodi. Ke- nalista, non l’educatore. Non ri- giornalisti devono prendere una ving Boateng che esce dal campo vendo morale, ma faccio appun- posizione, nel loro perimetro per via degli insulti razzisti è una to informazione. Ci sono altre d’azione, indicando chiaramente notizia che merita di essere trat- persone che devono svolgere in quelli che sono i comportamenti tata con evidenza sui media. Uno prima istanza questa funzione. da stigmatizzare”. striscione di odio nel terzo set- La scuola, la rete formativa, i ge- Caposervizio all’ufficio centrale tore meriterà invece al massimo nitori”. del Corriere dello Sport, ma an- cinque righe, molto in sordina, Secondo Ricci comunque la cate- che consigliere dell’Ordine dei sui quotidiani del giorno dopo. I goria “è molto meno peggio di Giornalisti, Guido D’Ubaldo è tra cretini e gli estremisti esisteran- come la si descrive”. Anche per i principali animatori dei corsi di no sempre, dobbiamo rassegnar- le numerose difficoltà con cui è formazione che l’Ordine propone ci a questo fatto. Ma è fonda- costretta a rapportarsi quotidia- ogni anno a decine di migliaia di mentale non regalargli la ribalta namente. Società ostili, o comun- colleghi in tutto il paese (inizia- che molti di loro anelano”. to, sostiene l’incompatibilità del que poco collaborative. Un cre- tiva cui partecipa anche Pagine formazione sportiva chiamata a A sostenerlo Dario Ricci, condut- giornalismo con funzioni peda- scente distacco con i veri prota- Ebraiche, con seminari e corsi recitare un ruolo da protagoni- tore del programma settimanale gogiche pure. “Non credo sia gonisti, gli atleti, che appaiono che hanno preso avvio negli scor- sta per non perdere lettori e cre- di approfondimento Olympia su questo il nostro ruolo. Ci vuole sempre più inavvicinabili. “Rac- si mesi tra Veneto, Lombardia e dibilità. “Lo sforzo profuso dal- Radio 24 e vincitore nel dicembre attenzione, certo, per raccontare contare lo sport a 360 gradi è Piemonte). Obiettivo: aumentare l’Ordine è molto significativo e scorso degli Oscar del giornali- con professionalità lo sport e an- sempre più difficile. Ma la forza la consapevolezza dei giornalisti ha portato, tra dicembre e gen- smo sportivo mondiale (gli Sport che la società che cambia tutto di volontà aiuta a superare gli nelle diverse problematiche che naio, alla redazione del testo che Media Pearl Awards 2015). attorno. I temi vanno sollevati, ostacoli. E, malgrado alcuni pre- sono chiamati ad affrontare. Una ha unificato le carte deontologi- Ricci, che fa dell’informazione di è importante che si discuta delle giudizi, in circolazione ci tengo sfida quanto mai attuale in una che di riferimento per la catego- qualità un giusto motivo di van- cose belle così come delle stor- a dire che ce n’è ancora molta”. società che cambia e per una in- ria. Un testo, come è chiaramen-

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prefazione. “Esiste una teoria so- e agire di conseguenza. Troppo ciologica che sostiene che gran spesso si tende a minimizzare parte delle persone che si rendono quanto accade nei nostri stadi, non protagoniste di episodi di odio ne- vedendo che prima del fatto estre- gli stadi, sfogata la frustrazione ac- mo ci sono una serie di segnali da cumulata in settimana in quello intercettare. Ma la superficialità è specifico contesto, dopo il triplice tanta. Porto un esempio, per capire fischio dell’arbitro tornino ad essere cosa intendo. Periodicamente la dei cittadini normali. È un interro- Uefa lancia delle importanti cam- gativo che è importante porsi, an- pagne contro il razzismo, coinvol- che se è difficile valutare in modo gendo calciatori e allenatori in vi- scientifico la questione. Perché esi- sta. Bene, tra i protagonisti figurano ste un problema di fondo, ed è da- zioni intermedie che non possono u Nell’immagine in alto uno quasi esclusivamente degli stranieri. to dall’assenza di dati ufficiali esau- essere ignorate”. striscione apparso anni fa Ozil, Ribery, Ibrahimovic, per fare stivi. La federazione ad esempio Anche perché, prosegue, sentimen- nella curva della Lazio. A alcuni nomi, spesso sollecitati an- produce dei report, che poi circo- ti ostili iniziano a mettere radici sinistra una campagna contro che lontano dalle telecamere. Pen- lano anche in Europa, ma dedicati molto presto. A partire dalle serie il razzismo lanciata dalla so al caso di Ibra, che generosa- esclusivamente ai casi più estremi. minori e dal calcio giovanile, dove Uefa. Nessun italiano tra i mente finanzia alcune associazioni. E cioè quelli dei tifosi puniti con si assiste a un sempre più signifi- protagonisti Ecco, a parte rare eccezioni, mai la Legge Mancino. Così facendo cativo innesto di minori della se- che un italiano ci metta la faccia. però - afferma Valeri - si perde per conda generazione di immigrati tri). Un fatto che a qualcuno sem- “La società sta cambiando e tutti Si può dire - conclude Valeri - che strada un’ampia casistica di situa- (sia tra i calciatori che tra gli arbi- bra andare un po’ storto. gli addetti ai lavori devono capirlo la cosa è un po’ inquietante?”.

antirazzismo nel calcio, con il qua- derale che lo preveda e questo si muove attorno (nel bene e nel ma- verse e più sofisticate, c’è ancora le periodicamente aggiorniamo la credo dia il senso di quanto an- le). Sei d’accordo con chi sostiene per fortuna una letteratura che fio- casistica del fenomeno cercando cora ci sia da lavorare. questa tesi? risce sui campi di calcio e che si possibilmente di dare delle indi- Francia 2016 passerà alla storia come Il calcio è blindato in quanto la so- può raccontare per il piacere di un cazioni per la riduzione dello stes- l’edizione degli Europei più blindata cietà civile è ormai blindata, e co- pubblico attento che chiede di po- so. Alla pubblicistica e all’infor- di sempre. Una grande sconfitta per stretta a difendersi dalla minaccia ter leggere edificanti “storie di cuo- mazione credo debba sempre se- tutti, su questo non ci piove. Para- terroristica che tra l’altro ha visto io” - come facciamo noi ad esem- guire una applicazione ferrea delle dossalmente però gli Europei pos- nella Francia e nel vicino Belgio il pio – che vanno ben al di là dei norme. sono rappresentare un’occasione, maggiore focolaio europeo. Al di numeri statistici, delle chiacchiere Finora ad esempio nei nostri cam- per un giornalismo sportivo forse là delle vicende cronachistiche de- da bar sport e che puntano decise pionati non si è mai sospesa in via meno “alto” di un tempo, per riap- gli hooligans che, attenzione, non ad arricchire lo scaffale tradizionale definitiva una partita di calcio per propriarsi di un racconto non limi- sono “tornati” ma sono solo “so- di quella che è e rimarrà per sem- cori razzisti o antisemiti nonostan- tato esclusivamente ai novanta mi- pravvissuti” e nel tempo si sono pre la grande letteratura e l’auten- te vi sia una specifica norma fe- nuti di gioco ma a tutto quello che mossi e organizzati in forme di- tica cultura dello sport.

te spiegato, che nasce dall’esi- teria stanno iniziando a dare genza di armonizzare i preceden- frutti. In particolare con la nor- “Funzione essenziale del servizio pubblico” ti documenti deontologici al fine ma in cui si prevede il direttore di consentire una maggiore chia- di gare possa interrompere l’in- “Appare evidente come la mala fraintendimenti”. L’esempio cita- rezza di interpretazione e facili- contro qualora dagli spalti arri- pianta del razzismo si articoli in to è quello del calcio inglese, che tare l’applicazione di tutte le vino segnali di ostilità e razzi- varie forme. Quello territoriale, (almeno in patria) sembra aver norme, la cui inosservanza può smo. “Il percorso è lungo e com- quello etnico, quello con dei con- messo in un angolo gli estremisti determinare la responsabilità di- plesso. Ma ho comunque l’im- tenuti religiosi. La mia idea, da e i più violenti. Federazione, so- sciplinare dell’iscritto all’Ordine. pressione che dopo l’introduzio- sempre, è che il servizio pubblico cietà, tifosi, calciatori: insieme, Ad essere recepito - spiega ne di queste regole - afferma - non possa censurare quello che sulla stessa barca, remando nella D’Ubaldo - è qualcosa sia di negativo talvolta accade sugli stessa direzione, affinché lo quindi anche mutato in me- spalti. La Rai mi pare si stia muo- sport faccia parlare di sé soltan- il decalogo glio”. L’impor- vendo nel modo giusto. Non è ta- to per i risultati, il gioco, il calore del giornali- tante, aggiun- cendoli infatti che i problemi si umano. smo sportivo, ge, è che an- risolvono”. “Se vogliamo che qualcosa cambi con tutti i che i giornali- Storico volto di Raisport, Enrico tutti i protagonisti di questo suoi doveri”. sti facciano la Varriale è noto per la sua fran- mondo devono fare la loro parte. Quale la linea loro parte. chezza. Una franchezza che con- L’impegno in parte c’è già, ed è corretta da “Poche cose ferma in questo colloquio e che munque fondamentale, ai suoi tangibile a fronte di ostacoli non seguire per son più dan- lo porta a considerare imprescin- occhi di cronista, “informare la semplici da superare. L’importan- raccontare un nose della fi- dibile una riflessione urgente e gente, far sì che si sviluppino so- te è che non manchino mai coe- episodio di intolleranza e discri- gura del giornalista-tifoso, che puntuale “su un tema che è di lidi anticorpi”. renza, chiarezza, volontà di an- minazione? “La mia idea - dice spesso pecca di obiettività per stretta attualità”. Lo stadio non è un teatro, ed è dare a fondo dei problemi. Per D’Ubaldo - è che sia sbagliato da- non danneggiare la propria squa- Perché se è vero che dando ri- anche giusto che mantenga que- questo – afferma Varriale – è es- re una visibilità eccessiva. I fatti dra. Affinché questo problema salto a episodi di intolleranza il sta prerogativa. Però al tempo senziale che l’informazione non vanno registrati, ma senza una venga risolto è fondamentale che rischio è di solleticare il prota- stesso, sottolinea Varriale, deve si tiri mai indietro, evidenziando enfasi eccessiva”. Per il collega, vi sia un controllo sempre più ri- gonismo “di qualche idiota, che riaffermarsi come luogo di civil- le lacune e chiamando le cose col le disposizioni della Figc in ma- goroso nelle tribune stampa”. non aspetta altro” appare co- tà: su questo non possono esserci loro nome”.

www.moked.it / P18 n. 7 | luglio 2016 pagine ebraiche DOSSIER/Sport “Ecco come ho sconfitto i fantasmi del passato” Giancarlo Antognoni svela il recente incontro con Abraham Klein, l’arbitro israeliano che è stato il suo più grande incubo

ú–– Adam Smulevich lo chiama la gente di Firenze, dove la porta di accesso alla finalissima è ancora un punto di riferimento), di Madrid. Giancarlo di quella par- Ci sono voluti oltre trent'anni per- un poeta del fazzoletto verde. Il tita è grande protagonista. È leader ché si rincontrassero. L'italiano, portamento fiero, il piede fatato, del centrocampo, ispira e disegna ancora la stessa criniera bionda giocate passate alla storia. Uno traiettorie fantastiche. Sul 3 a 2 per che ha fatto sognare i tifosi della scudetto sfiorato con la viola, quel- l'Italia, a dieci dal termine, segna Fiorentina e della nazionale. lo del celebre “meglio secondi che il goal della sicurezza. Peccato però L'israeliano, un po' invecchiato ma ladri”. Abraham invece ha scelto che Klein annulli per un fuorigioco comunque lucido, l'ha riconosciuto la giacchetta nera di arbitro. Una che non c'è. Gli ultimi minuti, se- al volo. "Toh, guarda chi si vede". scelta che l'ha portato lontano. Tra gnati dal forcing verdeoro, sono L'italiano avrebbe potuto sfogare Mondiali, Olimpiadi, Coppe Inter- tutto un patire. Brividi su brividi, un po' di acredine, e ne avrebbe continentali ha davvero lasciato il l'eroico salvataggio di Zoff nel fi- avuto pieno diritto, ma con la si- segno. Per i colleghi della nuova nale. Triplice fischio: è fatta. Tutto gnorilità che lo contraddistingue generazione, che vedono in lui un ok? Neanche per sogno. ha preferito scherzarci sopra. esempio forse ineguagliabile, “il “In quel mondiale avevo un'osses- L'israeliano è stato al gioco. Pochi Collina di Israele”. sione. Volevo segnare a tutti i costi, minuti insieme, il tempo di un Giancarlo e Abraham si incontra- anche una sola marcatura” raccon- cocktail, di un paio di battute ful- no nei novanta minuti forse più ta Giancarlo aprendoci la porta minanti, e poi ciascuno via per la emozionanti del calcio italiano. del suo ufficio a Coverciano, dove sua strada. Spagna '82, gli azzurri di Bearzot da tempo si occupa di squadre gio- L'italiano all'anagrafe fa Giancarlo da bambino (dopo l'inferno della quella stagione, dove l'hanno re- contro l'invincibile armata brasi- vanili. Klein fischia tre volte. Gian- Antognoni, un gigante dello sport Shoah) ha scelto la sua terra pro- gistrato come Abraham Klein. liana di quegli anni. Un solo risul- carlo esulta, ma pensa già alla se- e del calcio azzurro. L'israeliano è messa, uno Stato giovane che ini- Due carriere ad altissimo livello. tato possibile: la vittoria. In palio mifinale. “Ecco l'occasione buona”, nato a Timosoara, in Romania, ma ziava a sedimentarsi proprio in Giancarlo, alias "l'unico 10" (come ci sono le semifinali del Mundial, pensa. Ma il destino beffardo si “Il calcio? È una fede” I rabbini italiani raccontano la loro passione per il gioco più amato

Quando il pallone unisce Sostiene rav Jonathan Sacks, un Il return match si svolgerà in ottobre a Tel Aviv, dove la compagine gigante del pensiero ebraico con- israeliana potrà vendicarsi della sconfitta subita in maggio a Roma. temporaneo: “Il calcio è molto più Una sconfitta comunque indolore, anzi bella e stimolante. Perché di un semplice gioco. Il calcio, per in palio non c'era nessun trofeo, e perché insieme le due squadre molti versi, è come la religione. Ha hanno contribuito al medesimo risultato: costruire ponti tra popoli, il suo imprescindibile aspetto di abbattere pregiudizi, attraverso il linguaggio universale della let- ritualità perché essere tifosi signi- teratura. La Nazionale Scrittori Italiani da una parte, l'Israel Writer fica fondare la nostra identità su Football Team dall'altra. Protagoniste insieme del "Roma-Tel Aviv: un qualcosa più grande di noi. Ma Letteratura Football Club", evento ospitato al Maxxi con il sostegno è anche un intenso momento di dell'ambasciata israeliana in cui dieci intellettuali fede, perché si tratta di sostenere appassionati di pallone (cinque per compagine) la tua squadra anche quando le hanno dato vita a una sfida di letture ispirate convinzioni più profonde che puoi allo sport più amato. Questo il quintetto israe- aver maturato sono messe a dura liano: Jonatan Berg, Assaf Gavron, Etgar Keret, prova dalle circostanze contingen- u Nell’immagine l’ex rabbino capo d’Inghilterra e del Commonwealth rav Amichai Shalev e Noam Slonim. Per l’Italia invece ti. Però quando arriva il goal della Jonathan Sacks, acceso supporter dei londinesi dell’Arsenal. sono "scesi in campo", aggiudicandosi il confron- vittoria, finalmente, ci si stringe in to, gli scrittori Carlo D’Amicis, Gian Luca Favetto, un abbraccio collettivo per rag- nomi di chi l'ha fatto innamorare vento scomposto, manda sul let- Carlo Grande, Giampaolo Simi e Francesco Trento. Racconta Marco giungere uno stato di trascenden- (ragazzino) della Magica. Autentici tino del medico sua maestà Falcao Mathieu, giornalista, scrittore e anima dell'iniziativa: “È stata una za”. Parole che sono musica per pezzi di storia giallorossa. Anche (costretto poi a saltare varie partite serata bellissima e indimenticabile. Per la presenza di tanti giovani le orecchie dei tanti colleghi ita- se il cuore, ci spiega, batte almeno per l'infortunio subito). Di quel pe- e perché, ed è un risultato di cui vado orgoglioso, c’è stato chi, liani che, come il rav Sacks (acceso con la stessa intensità per il Pupo- riodo rav Locci ricorda con emo- alla fine, è venuto a ringraziarmi per averlo aiutato a capire quanto supporter dell'Arsenal) ogni fine ne, il grande protagonista dell'ul- zione la serata del secondo scu- sbagliati fossero i suoi pregiudizi su Israele. Un paese di cui tanti, settimana seguono con trepidazio- timo ventennio. “Totti batte tutti, detto romanista, nella stagione '82- non così informati in partenza, hanno apprezzato uno dei volti ne le gesta dei propri beniamini. senza alcun dubbio”. 83. L'appuntamento come tante più belli: la sua intensa produzione culturale". Dieci autori per dieci “Conti, Di Bartolomei, Penzo, Pra- L'esordio allo stadio risale agli An- volte accade nei giorni di festa cit- racconti inediti, che saranno presto pubblicati dalla casa editrice ti, Spadoni...”. Rav Adolfo Locci, ni Ottanta, in occasione di un Ro- tadina è al Circo Massimo, rag- Giuntina insieme al racconto di una studentessa romana dell'IIS Di 48 anni, romano, dal 1999 rabbino ma-Inter piuttosto acceso in cui giunto dopo il servizio di arvit (la Vittorio-Lattanzio e ai disegni "live" di Paolo Samarelli. capo a Padova, elenca in libertà i Evaristo Beccalossi, con un inter- preghiera serale quotidiana) al

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Il Collina di Israele

Nato in Romania nel 1934, Abraham Klein diventa arbi- tro internazionale nel 1964 ed è attivo fino all'inizio degli Anni Ottanta. In carriera vanta la direzione di molte gare di prestigio. Oltre al celeberrimo Italia-Bra- sile evocato da Antognoni, la sua strada si incontrò con quella degli Azzurri in varie circostanze. Sempre a Spa- gna '82 fu infatti guardalinee nella finalissima e in pre- cedenza, ad Argentina '78, sua fu la direzione nel girone eliminatorio di Italia-Argentina (dove negò un rigore ai padroni di casa, un fatto che gli costò la direzione della finalissima) e della finale per il terzo posto tra Italia e Brasile. In precedenza, a Cordoba, gli era toccato il derby tra Austria e Germania Ovest. In carriera vanta anche le partecipazioni a due edizioni dei Giochi olimpici: nel 1968 in Messico dove diresse prima l'incontro eliminatorio tra Spagna e Brasile e poi la finale per la medaglia di bronzo tra Giappone e Messico. Poi nel 1976 a Montréal dove diresse la finale tra URSS e Brasile. Klein ha inoltre diretto la finale di Coppa Intercontinentale del 1980 a Tokyo tra Nacional Montevideo e Nottingham Forest. Nel 1984, dopo il suo ritiro, la FIFA gli conferisce il suo ambito Special Award. Terminata la carriera di arbitro, Klein non ha smesso di occuparsi di calcio. Porta infatti la sua firma The Referee’s Referee: Becoming the Best (1995), volume che rappresenta un testo di ri- ferimento fondamentale per le nuove generazioni di fischietti. prende gioco di lui. Calcia da tutte ed è inutile sperare in un miracolo. Brasile, quell'infortunio non sareb- sale al 2011. Giancarlo è in Israele che a quell'iniziativa partecipi an- le posizioni, cerca la porta polacca “Mi spiace Gianca, niente finale” be capitato e io non avrei mancato con l'under 17, che vi disputa al- che l'ex fischietto di Timisoara. in ogni modo. Ma niente. E, dopo commenta laconico il medico. l'appuntamento di Madrid. È una cuni tornei. All'interno di una mis- Gli sguardi di incrociano, ed ecco l'ennesimo tentativo, ecco che si ”È un verdetto che mi sono por- convinzione – confessa Antognoni sione che definisce “indimentica- il contatto. La memoria torna a infortuna. Il verdetto è terribile: tato dietro tutta una vita. Se Klein – che nessuno mi toglierà mai”. bile”, l'unico 10 è invitato a un quell'estate di gloria del nostro cal- non ci sono margini di recupero, non mi avesse annullato il goal col L'incontro (casuale) con Klein ri- cocktail a Tel Aviv. E destino vuole cio, ma anche di profondo rancore personale per Giancarlo. Il tempo ha mitigato la sofferenza, ma non u Nell’immagine a sinistra una è che certe ferite si rimarginino foto recente di rav Adolfo Locci, mai del tutto. Antognoni annuisce: rabbino capo a Padova, e una da “Nella mia carriera mi son tolto giovane calciatore protagonista a tante soddisfazioni. Purtroppo ho Roma della Coppa dell’Amicizia. vinto poco, a parte quel Mondiale. Per Rav Locci, romanista, il più Avrei dato di tutto per esserci fino grande giallorosso di sempre è in fondo, ma quel maledetto infor- Totti. tunio mi ha tolto la gioia più bella”. A destra un primo piano del rav In quei pochi minuti a Tel Aviv, Roberto Colombo, veneziano ma svelati da Giancarlo a Pagine tifoso del Milan. Anche se l’epoca Ebraiche, si è comunque chiuso d’oro del primo Berlusconi appare un cerchio. E la soddisfazione di lontanissima, la passione poter parlare (con garbo) di quel- continua ad essere la stessa l'ossessione l'ha aiutato ad alleviare il peso del passato. “Dopo l'82 non Tempio di via Balbo. Una ventina veneziano, direttore delle materie continua ad essere anche un mo- se vedute pedatorie. L'assistente l'avevo più rivisto. E forse è stato di anni dopo, per il terzo tricolore, ebraiche nella scuola di Roma, non mento di sospensione dall'intensi- al culto della sinagoga di Firenze, meglio così” sorride Antognoni. mentre i romani si incontravano c'erano molte possibile scelte in tà, ma anche dalle beghe, della vita città tradizionalmente ostile a que- Sul tavolo una hamsa, l'amuleto negli stessi luoghi per un'altra gioventù. O accontentarsi dei mo- comunitaria. “Quante volte mi ha sti colori, è infatti bianconero. Un portafortuna che non è raro tro- grande celebrazione collettiva, il desti orizzonti della squadra di cal- tirato su il morale in passato, re- amore viscerale che Forti ha sem- vare nelle case sia ebraiche che rav si aggregava col pensiero dal cio locale, oppure guardare verso galandomi qualche ora di spensie- pre esibito con orgoglio, pronto a islamiche. “Mi è stato regalato a più sobrio Prato della valle, a Pa- lidi di maggior gloria. Fu la tata, ratezza. Certo non si può dire lo ricambiare gli inevitabili sfottò di Gerusalemme, in quei giorni che dova, assieme “a un altro paio di quando aveva tre anni, a influen- stesso oggi, condannati come sia- gran parte della Comunità con bat- mi hanno donato una prospettiva romanisti: un fatto esotico da que- zarlo fatalmente: tifava Milan e mo a un'epoca di modestia calci- tute e ironie proverbiali. Son pochi unica sul Medio Oriente e sulla so- ste parti”. Buon calciatore, il rav ri- non faceva niente per nasconderlo. stica” commenta il rav. Il rito resta i rabbini juventini in circolazione. cietà israeliana. Soprattutto mi ha corda inoltre con orgoglio le molte E così la scelta fu inevitabile. “Il lo stesso. Ed è sacro. Se le circo- In Italia, dove ad esercitare questa impressionato la sua gioventù, vi- partecipazioni alla Coppa del- mito dell'infanzia – racconta – era stanze lo permettono, infatti, la funzione sono soprattutto dei ro- vace e straordinaria”. l'Amicizia, storico torneo degli Gianni Rivera, formidabile per partita la si guarda sempre e co- mani, addirittura nessuno. Così al- Ai giovani Giancarlo (cui è dedi- ebrei romani che da sempre porta classe, eleganza, incisività. Da adul- munque. E pazienza, sospira rav meno ci risulta. Umberto sorride: cato un viola club a Tel Aviv) con- sul campo diverse anime e diverse to invece ho provato emozioni for- Colombo, se una volta si vinceva- “Mi consolo pensando che un il- tinua a dedicare gran parte del suo identità comunitarie. E grazie alla tissime con il primo Milan di Ber- no le grandi coppe e oggi si bat- lustre maestro come rav Mena- tempo. “Sai, non sembra, ma qui coppa, e al clima di condivisione lusconi, quello degli olandesi. Gul- taglia con il Sassuolo (perdendo, chem Artom (1916-1992), uno dei in Italia di calciatori in erba che che si respirava, è consapevole “di lit, Rijkaard, Van Basten. Che squa- oltretutto) per un posto in Europa più grandi rabbini del Novecento, potrebbero far strada ne abbiamo aver avvicinato tanti giovani alla dra avevamo! E chi la ritrova gente League. Ben altre le prospettive lo è stato. E poi con che intensità: tantissimi. Basterebbe crederci un propria ebraicità”. così...”. Il Milan, un grande amore per Umberto Forti, 65 anni, vene- era davvero un gran tifoso”. po' di più” racconta passeggiando Per rav Roberto Colombo, 56 anni, trasmesso anche ai figli, è stato e ziano come Colombo ma di diver- a.s felice per i campi di Coverciano.

www.moked.it / P20 n. 7 | luglio 2016 pagine ebraiche DOSSIER/Sport Basket, calcio, judo: da Israele tre storie per sognare Sogni che si realizzano e sogni da realizzare. In queste pa- Rishon Lezion nel basket e l'Hapoel Beer Sheva nel calcio, da Rio con una medaglia al collo. In comune, una grande gine tre storie di sport direttamente da Israele, paese che partite in sordina hanno stupito tutti e vinto le rispettive convinzione in se stessi per arrivare in alto, nonostante i offre spunti interessanti anche in questo campo. Il Maccabi competizioni. E la squadra di Judo, che sogna di tornare pronostici sfavorevoli. (a cura di Daniel Reichel) “È la testa che conta, molto più delle mani” L’allenatore del Maccabi Rishon Lezion ci racconta l’incredibile exploit della matricola della pallacanestro israeliana

Quindici interminabili secondi per dare la nazionale nel 2009 dopo raggiungere la finale, per continuare aver ottenuto nei cinque anni pre- a sognare e fare la storia del Mac- cedenti coppe, campionati e onori cabi Rishon Lezion. Quindici se- in Belgio e Olanda. “Due esperien- condi per difendere i due prezio- ze che mi hanno permesso di ca- sissimi punti messi a segno da Dar- pire come si gestisce una squadra ryl Monroe, vecchia conoscenza dal punto di vista manageriale. Di del basket italiano, e resistere alla comprendere meglio ciò che c'è at- squadra che negli ultimi 10 anni è torno al campo e saper risolvere sempre arrivata in finale e per sei problemi”. Relativamente alla sua volte ha vinto il titolo, il Maccabi esperienza sulla panchina di Israele, Tel Aviv. A nove secondi dalla fine u In alto il coach del Maccabi Shivek spiega le differenze rispetto Rishon Lezion è avanti 71-69. Rishon Lezion, Arik Shivek. Al dito al fatto di allenare un club: “In una L'americano Taylor Rochestie, dei l'anello della vittoria del nazionale il morale è importante. gialli di Tel Aviv, penetra in area e campionato di pallacanestro Hai poco tempo a disposizione e a una mano prova a riportare avan- devi saper indirizzare i tuoi su una ti i suoi. La palla sbatte sul ferro le congratulazioni. Persino quelli per l'insegnamento e in questo mo- tuazioni nel più breve tempo pos- scia positiva. Quante squadre na- ma il rimbalzo è ancora per Tel del Maccabi e dell'Hapoel mi han- do interpreta il suo basket. “Su que- sibile. Perché è lì la chiave per su- zionali discrete abbiamo visto an- Aviv. Cinque secondi. Palla a Guy no detto: 'visto che non abbiamo sto punto mi piace molto Ettore perare gli altri”. Se sei arrivato a un dare avanti grazie all'onda lunga Pnini, nelle sue mani l'ultimo tiro vinto noi, siamo contenti che tra Messina, è un coach molto didat- certo livello, sottolinea Shivek, è prodotta da un buon inizio?”. Con da tre. “Ho sentito il cuore di mi- tutte lo abbiate fatto voi'. Siamo tico, che crede profondamente nei perché hai qualità ma è la testa che poche gare a disposizione, avere gliaia di persone fermarsi”, racconta riusciti a raccogliere consensi e sim- suoi schemi di gioco. Sono andato conta. “Quando chiesero a Michael subito confidenza nelle proprie ca- un tifoso del Rishon Lezion. Se patie anche fuori da Rishon Lezion a vederlo al Cska Mosca e sono Jordan – spiega il coach - quale fos- pacità è fondamentale. Una confi- Pnini la mette, addio sogno. Ma la (città a sud di Tel Aviv che conta d'accordo con la sua filosofia – spie- se la cosa più importante per un denza che secondo Shivek è im- tripla sbatte sul ferro e nella Jeru- 230mila abitanti)”. Il demiurgo di ga Shivek – Mi piace avere il con- giocatore, tutti si aspettavano di- portante che anche le squadre di salem Payis Arena esplode l'urlo questa vittoria è proprio Shivek, trollo, giocare in modo intelligente cesse le mani ma lui indicò la testa. club israeliane affinino giocando il degli arancioni del Rishon Lezion. aiutato dalle ottime prestazioni in e puntare molto sulla difesa. Ho un Non bastano le qualità, devi usare più possibile tornei internazionali. È finale. Coach Arik Shivek non campo di Monroe e dall'israeliano mio sistema, non dico che gli altri il cervello per essere un campione”. “Sono convinto che per fare un sal- trattiene le lacrime, tra emozione Shawn Dawson (classe 1993 e in non vadano bene, ma io ho fiducia E per sapere resistere alla pressione, to di qualità sia necessario giocare e tensione alle stelle. “Ci avevano odore di Nba), tra i protagonisti as- nel mio”. Una delle chiavi per otte- una capacità che la sua squadra ha al di là dei confini israeliani. In que- dato per finiti quando nelle Final soluti del campionato, e da un si- nere risultati, secondo l'allenatore saputo avere in diversi momenti sto modo si alza anche il livello in- Four Haifa si era riportata in parità stema di gioco in cui la difesa ha che dal 2009 al 2014 ha guidato la della stagione, in particolare nelle terno”. La sua Rishon Lezion il sul due a due, recuperando le no- un ruolo fondamentale. Laureto in nazionale israeliana, è quella di in- finali: partita come l'underdog e prossimo anno calcherà quei pal- stre due vittorie. E invece ci siamo ingegneria elettronica, Shivek rac- segnare ai giocatori a leggere le par- poi alla fine vincitrice del campio- coscenici, con la speranza di ripe- ripresi perché nel basket la testa conta che nei suoi trent'anni di car- tite. “Insistiamo molto su questo nato. In Israele Shivek non aveva tersi. “Testa sulle spalle e concen- conta. Eravamo sfavoriti con il riera ha sempre avuto la passione punto. La capacità di leggere le si- mai vinto ma ci era tornato per gui- trazione. Poi si vedrà”. Maccabi ma con la testa e con il sistema di gioco abbiamo vinto” sottolinea a Pagine Ebraiche coach Shivek. “Poi siamo tornati a Geru- salemme per la finale e di nuovo Sul tatami per scrivere la storia eravamo sfavoriti. Eravamo in casa loro, dell'Hapoel , eppure “Quel giorno sono passata dall'es- di (categoria 73 kg), ju- abbiamo vinto. E sono fiero e or- sere una persona che voleva a una doka attualmente terzo nella clas- goglioso di quello che abbiamo fat- che poteva. E quello fece la diffe- sifica mondiale della popolare arte to. È stato qualcosa di storico” ri- renza”. Sono le parole con cui Yael marziale giapponese. Con lui a Rio corda Shivek a un paio di settimane Arad, prima atleta israeliana di partirà una folta e forte delegazio- dalla incredibile vittoria del cam- sempre a vincere una medaglia alle ne di colleghi: ci saranno Or Sas- pionato di basket israeliano da par- Olimpiadi, ricorda quel 30 luglio son, quinto judoka al mondo nella te del Maccabi Rishon Lezion. “Ab- del 1992 a Barcellona in cui salì sua categoria (+100 kg); Yarden biamo avuto migliaia di tifosi che sul secondo gradino del podio a Gerbi (63 kg), quarta nel ranking ci sostenevano, sono stati grandi cinque cerchi. La prima medaglia internazionale e nel 2013 campio- per tutta la stagione. E poi sono israeliana è stata la sua, un argento nessa mondiale proprio a Rio; Go- contento perché anche i fan di altre nel judo. La seconda, pochi giorni lan Pollack (66 kg), che nel 2015 società mi hanno avvicinato dopo dopo, sarà un bronzo. Sempre a vincerla, Oren Smadja, oggi alle- Israele per tornare a festeggiare è riuscito a conquistare la medaglia la vittoria finale e mi hanno fatto Barcellona e sempre nel judo. A natore di una delle speranze di una medaglia olimpica. Parliamo di bronzo a soli 22 anni ai mon-

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Hapoel Beer Sheva, la Leicester del deserto Tre anni fa si era salvato all’ultima giornata, in maggio ha vinto contro ogni aspettativa. Anche il Negev ha la sua favola

“Cosa si fa in questi casi? Cosa si fa? Non lo so, noi non siamo abi- tuati. Di colpo arrivi a un traguar- do che proprio non pensavi pos- sibile e non sai come gestire le emozioni”. Come Ofir sono mi- gliaia i tifosi dell'Hapoel Beersheva che tra commozione e incredulità hanno festeggiato la sorprendente vittoria della loro squadra che lo scorso maggio, dopo quarant'anni di astinenza, ha conquistato il cam- pionato israeliano di calcio. Il terzo della sua storia. “Sportivamente u A sinistra i giocatori dell’Hapoel parlando, perderlo sarebbe stata Beer Sheva festeggiano una tragedia. Per noi, per l'intera l'allenatore della squadra, Barak città” spiega l'allenatore Barak Ba- Bachar, al termine dell'ultima char, arrivato sulla panchina del partita di campionato, quella che Beer Sheva proprio quest'anno e ha riportato in città il titolo di portato in trionfo dopo aver rega- campioni d'Israele. Un trionfo che lato ai suoi tifosi la gioia più gran- ricorda quello di Claudio Ranieri de. E pensare che tre anni fa l'Ha- poel Beer Sheva si era salvato al- di concentrazione e anche un po' si sarebbe infranto. E basta farsi l'allenatore dell'Hapoel, questo era delle periferie: la proprietaria del- l'ultima giornata, riuscendo per il di fortuna” afferma l'allenatore, un giro su youtube e vedere i video l'anno dei suoi ragazzi, e così la l'Hapoel Alona Barkat, unica don- rotto della cuffia ad evitare la re- consapevole che oltreconfine le di quella partita per rendersi conto paura si è trasformata in entusia- na alla guida di una squadra israe- trocessione. Una sorta di Leicester squadre israeliane, soprattutto negli di quanto la tensione fosse palpa- smo e la sconfitta in vittoria. liana. Barkat, cognata del sindaco – la squadra inglese diventata la ultimi anni, non hanno raccolto bile, con tifosi sull'orlo delle lacri- Tra i protagonisti della stagione, di Gerusalemme, ha acquistato nel favola della Premier League – in grandi risultati. E sul palcoscenico me. Quarant'anni passati biblica- Elyaniv Barda, capocannoniere 2007 la squadra (che all'epoca lan- versione israeliana. europeo tornerà utile il lavoro del mente a vagare nel deserto (Beer della squadra, nato e cresciuto a guiva nella seconda divisione israe- In realtà l'Hapoel già la scorsa sta- mental coach Eitan Azaria “che Sheva è la più grande città del de- Beer Sheva. Uno che, come dico- liana). Per lei quello del Beer Sheva gione si era rialzato, arrivando ter- ha svolto un lavoro prezioso in serto del Negev, nel sud del Paese), no con ironia i tifosi, per lo più se- è un progetto che va oltre il calcio, zo e costruendo gradualmente una questa stagione”, spiega Bachar, la speranza concreta di uscirne e farditi, dell'Hapoel (anche noti co- ma ha un significato sociale, per squadra competitiva. “Quest'anno “aiutandomi nel leggere le partite poi un gol rischia di ricacciarti in- me gamalim, cammelli, e legati alla questo il club ha avviato negli anni abbiamo avuto più fame degli altri e mantenere saldi i nervi”. Nervi dietro nella terra di nessuno. “La periferia d'Israele più popolare) un progetto che ha coinvolto oltre - sottolinea Bachar – e siamo pron- che ai sedicimila del Turner Sta- settimana prima dell'ultima partita “guarda sempre il lato meridionale 600 giovani, tra cui anche le realtà ti per il prossimo anno. La sfida dium di Beer Sheva stavano per è stata la più difficile. C'era della vita” (così recita uno degli considerate più emarginate, come sarà soprattutto l'Europa”. Per la saltare quando all'ultima e decisiva un'aspettativa enorme intorno a striscioni che capeggia al Turner i beduini e gli etiopi. “È una gioia prima volta i rossi del Beer Sheva partita di campionato dopo soli noi e molta pressione”. E qui spie- Stadium). Anche se l'uscita dal de- e un orgoglio vedere tutti qui a Be- parteciperanno alle qualificazioni cinque minuti avevano visto la loro gati i primi minuti contro il Bene serto è arrivata grazie a qualcuno er Sheva festeggiare insieme - ha per la Champions League, la com- squadra andare sotto. Con una Sakhin, con i giocatori inizialmente da nord, qualcuno proveniente da dichiarato Barkat dopo la vittoria petizione regina del calcio euro- sconfitta e la contemporanea vit- sulle gambe per la paura di vincere. quella Tel Aviv ricca e diametral- - uniti da un solo colore”. Il rosso peo. “Sarà difficile, avremo bisogno toria del Maccabi Tel Aviv il sogno Ma, come ha ripetuto più volte mente opposta alla Beer Sheva dell'Hapoel. diali di Astana, in Kazakistan, dopo gava , dopo di l'argento Più sogni più lo raggiungi. Più so- presentato Israele alle Olimpiadi aver battuto il fortissimo ucraino conquistato a – Guarderanno gni in alto più andrai in alto”. “Io di Londra, non riuscendo però ad Georguii Zantaraia (primo nel ran- le nostre cassette, studieranno le voglio portare la medaglia d'oro andare a medaglia. Da lì è iniziato king del judo); e ancora le tre don- nostre capacità, i punti di forza e al collo. Questo è il mio obiettivo” quello che ha definito il suo cal- ne Shira Rishony (48 kg), Gili Co- quelli deboli, come facciamo noi continua Gerbi, per cui “non c'è vario. La federazione le ha prefe- hen (52 kg) e Linda Bolder (70 del resto”. Muki, Sasson e forse più niente di più bello che sentire l'in- rito la Gerbi, senza possibilità di kg). Sette atleti in tutto, con la spe- di tutti (immagine a no israeliano suonare mentre sei invertire la gerarchia. ranza di ripetere – e magari mi- fianco) sono diventati delle vere in cima al podio”. Tutta la selezio- Il suo è diventato un vero caso na- gliorare – l'esempio di . celebrità in Israele, dove il judo ha ne di judo si dice fiera della propria zionale e, dopo diversi ostacoli, è “Ci alleniamo 15 volte alla setti- prodotto negli anni atleti di altis- identità israeliana, ogni vittoria sul riuscita a ottenere di combattere mana – racconta Sagi Muki, cam- simo livello. “Il bello di questo tatami è condita con un indice al per la Gran Bretagna, avendo pione europeo in carica dopo la sport e che sul tatami tutto può petto che mostra a onor di teleca- Schlesinger la doppia cittadinanza. vittoria a Baku dello scorso anno cambiare nell'arco di un secondo. mera la bandiera cucita sul petto. “Il mio sogno era vincere la me- – Devi sempre migliorarti, studiare Per vincere può bastarti un attimo. La stessa che avrebbe voluto avere daglia d'oro per Israele. Ora sul nuove mosse. Il judo è uno sport Ma per arrivare in alto devi alle- , che a Rio invece mio petto c'è la bandiera che rap- in cui non si smette mai di impa- narti, tutta la settimana, due volte rappresenterà la Gran Bretagna. presenta un'altra parte della mia rare”. al giorno” racconta Gerbi, che poi divisa dagli altri judoka: “Devi so- La sua storia è l'unica nota stonata: famiglia, ma non per questo sono “Ora il mondo ci conosce – spie- spiega la sua filosofia di vita, con- gnare di raggiungere il risultato. stesso peso della Gerbi, aveva rap- meno israeliana”.

www.moked.it על שלשה דברים העולם עומד על התּורה ועל העבודה ועל גמילוּת חסדים Su tre cose poggia il mondo, sulla Torah, sul Lavoro e sulla Beneficenza (Pirkei Avot 1;2) Campagna 8 e 5 per mille 2016

cara Amica, caro Amico, sei ancora in tempo per destinare la tua quota dell’8 per mille all’Unione delle Comunità Ebraiche italiane  Perché

• Perché l’ebraismo italiano ha radici bimillenarie, è parte integrante della storia italiana e rappresenta una garanzia di progresso e di libertà, di un futuro migliore per il nostro paese • Perché per avere forza è necessario depositare tutte le dichiarazioni pos‐ sibili: per ogni dichiarazione l’Ebraismo Italiano riceve un contributo di circa 70 euro senza nessun costo per te • Perché a chi firma questo gesto semplice e importante non costa niente  Come?

• Chiedi consiglio al tuo commercialista, al CAF di zona o, se non sei tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, consegna l’apposita scheda di destinazione in una busta chiusa ad un ufficio postale • Anche i figli maggiorenni a carico possono esprimere la loro scelta a costo zero

 Quando?

• Hai tempo fino a settembre 2015; il termine di settembre è quello della spedizione della dichiarazione. Anche se hai già provveduto al paga‐ mento dell’imposta sei ancora in tempo per fare la tua scelta! Scegli per l’Ebraismo Italiano, scegli per la tua Comunità Scegli per l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane a ALCUNI DEI PROGETTI REALIZZATI IN QUESTI ANNI CON L’8 PER MILLE  Progetto “Tsunami” intervento a sostegno dei bambini nel sud est asiatico colpito dal  CSA Attività di valutazione e terapia per bambini e ragazzi che presentano problematiche maremoto. I soldi sono stati versati alla Protezione Civile che li ha utilizzati per la legate allo sviluppo, al linguaggio e alle capacità di apprendimento. ricostruzione di 6 centri materno-infantili, dedicati all’assistenza alle partorienti e ai neonati  Progetto Cab.s Progetto sociale di recupero di tossicodipendenti nell’area di Matara (Sri Lanka del sud).  Una cultura in tante culture Corso di formazione per insegnanti delle scuole statali di ogni  Progetto “Ospedale” Contributo per la realizzazione di una nuova camera operatoria ordine e grado e classi di alunni per la sperimentazione nell’Ospedale Israelitico Di Roma.  Kolnoa Festival Nuova edizione per il cinema proposto dal Pitigliani. Suddiviso in sezioni  Progetto Radici Assistenza domiciliare ad anziani soli, finalizzata al miglioramento della tematiche, il Pitigliani Kolno’a Festival porta in Italia film israeliani con sottotitoli e film di qualità di vita dell’anziano e alla permanenza nella propria abitazioni. argomento ebraico aggregati secondo percorsi tematici specifici.  Festival Oyoyoy Realizzazione della sesta edizione del Festival internazionale di cultura ebraica OyOyOy!, nel territorio allargato del Monferrato.  Indagine e catalogazione Beni culturali rituali e sinagogali di area emiliano-romagnola e molti molti altri...  VISITA IL SITO WWW.UCEI.IT pagine ebraiche n. 7 | luglio 2016 / P23 OPINIONI A CONFRONTO

za del Primo ministro ai vertici Israele in Italia, le sfide per il nuovo ambasciatore dei canali di comunicazione sui quali esercita la tutela ministeria- nisteriali di qualche politico non Campo Sionista (i laburisti più un Netanyahu di emarginare il perso- le. Per non parlare della faccenda ú–– Sergio di primissimo piano). La concen- drappello di sopravvissuti al disa- nale esperto e navigato dei diplo- zoppicante del gas ben presente Della Pergola trazione di potere politico nelle strato Kadima guidati da Tzipi matici di carriera e di nominare sul fondo del Mediterraneo, ma Università Ebraica mani dell’uomo al comando fa Livni). Ma questo allargamento invece persone a lui vicine ideolo- destinato ad arrivare ai contatori di Gerusalemme buona concorrenza a certe repub- non può avvenire se il Primo mi- gicamente. Si è vista quindi la no- dei consumatori a prezzi alti e po- bliche latinoamericane o a certi re- nistro non accetterà prima di mina dell’ex sottosegretario alla co competitivi, il tutto nell’ambito gimi comunisti dell’epoca anterio- adattare la piattaforma program- difesa Danny Danon, uno dei gio- delle competenze del dicastero del- Nel corso dell’estate avverrà l’av- re alla caduta del muro di Berlino. matica del governo includendovi vani talenti dell’ala destra del Li- l’economia e sempre sotto tutela vicendamento dell’ambasciatore di I danni causati fin qui dalla man- un esplicito riferimento alla vo- kud, ad ambasciatore alle Nazioni del ministro Netanyahu. Ma tor- Israele a Roma. Naor Gilon con- cata divisione del lavoro alla fun- lontà di far avanzare le trattative Unite; quella di Dany Dayan, ca- nando al nuovo ambasciatore di cluderà il suo mandato quadrien- zionalità del governo israeliano con i palestinesi. E poiché Neta- po del Consiglio degli insediamen- Israele a Roma, Ofer Sachs pur nale nel corso del quale l’amba- sono colossali. In particolare, nella nyahu e tutto il suo partito si op- ti della Giudea e Samaria, ad am- non essendo un diplomatico di sciatore ha saputo rappresentare complessa situazione internazio- pongono all’emendamento, non se basciatore in Brasile, nomina cla- carriera arriva con un buon baga- con molta abilità, dignità e pre- nale, e specificamente di fronte ai ne fa nulla, l’accentramento dei morosamente fallita dopo che il glio di esperienza internazionale. senza gli interessi del paese in Ita- continui problemi di immagine e governo della Presidente Roussef È stato in precedenza direttore del lia. Mentre Gilon torna a Gerusa- di lotta politica che Israele deve af- ha rifiutato il gradimento, cosic- Centro per la cooperazione allo lemme per assumere un nuovo in- frontare quotidianamente, l’assen- ché Dayan è stato dirottato a con- sviluppo agricolo internazionale, carico, gli succede ai Parioli Ofer za di un ministro degli Esteri a sole generale a New York; quella una unità del ministero dell’Agri- Sachs che, in linea con le ultime tempo pieno è un fatto difficilmen- di Fiamma Nirenstein, poi rien- coltura e dello sviluppo rurale, e nomine di Benjamin Netanyahu, te concepibile e giustificabile. In trata, ad ambasciatore a Roma; e come attaché agricolo della missio- non è un diplomatico professioni- particolare di fronte al diffondersi poi, su un piano diverso, la nomi- ne di Israele presso l’Unione Eu- sta ma proviene dalla direzione dell’insidioso movimento BDS na di Rami Sadan ad amministra- ropea, è stato attivo nei negoziati dell’Istituto israeliano per l’espor- (boicottaggio, disinvestimento, poteri ministeriali continua, e con tore delegato dell’importante ca- che hanno portato all’accordo sul tazione e la cooperazione interna- sanzioni), la funzione di creare esso una conduzione del paese che nale televisivo 10. commercio agricolo tra Israele e zionale del ministero dell’Econo- una attivissima strategia di con- è affidata soprattutto alla quoti- Sadan, le cui credenziali erano so- l’UE. Ha inoltre rappresentato mia. La nomina fa parte delle pre- trattacco è stata trasferita dal- diana capacità di manovra e di in- prattutto di essere stato il porta- Israele alle discussioni dell’Orga- rogative di Netanyahu che, oltre l’inesistente ministero degli Esteri ventiva del capo. In altre parole voce di Sara Netanyahu, al suo nizzazione mondiale del commer- ad essere Primo ministro, è anche al ministro Erdan, che è già obera- una situazione del tutto preoccu- primo giorno di lavoro è caduto cio a Ginevra, e a quelle del Comi- titolare degli importanti dicasteri to di lavoro come responsabile del- pante. nella trappola di una dichiarazio- tato OCSE per l’agricoltura. In degli Esteri, dell’Economia, delle la sicurezza interna e della poli- Senza alcun pregiudizio verso le ne apparentemente razzista nei precedenza, era stato capo della Telecomunicazioni e della Coope- zia. La spiegazione offerta solita- capacità del nuovo ambasciatore, confronti delle comunità sefardite, Divisione acquacoltura del mini- razione regionale (che in realtà sa- mente a questa e altre anomalie al quale auguriamo il massimo per cui è stato immediatamente stero dell’agricoltura e dello svi- rebbe una sottodivisione del mini- consiste nella speranza di Neta- successo nelle sue importanti e de- sospeso dall’incarico fino a un luppo rurale. stero degli Esteri creata in passato nyahu di allargare la coalizione licate mansioni, la sua nomina fa chiarimento delle sue parole. Ma A completamento della sua solida per accontentare le ambizioni mi- governativa includendovi anche il appunto parte della strategia di questo la dice lunga sull’ingeren- preparazione tecni- / segue a P24 I volonterosi carnefici e l’indifferenza che ancora ci appartiene

laggi; per la precisione uccisioni tanto indifferente, ma “interessa- do degli “spettatori” che entra in È una scena lontana dai nostri ú–– David Bidussa eseguite dagli inquilini della por- to”: alle loro scarpe, ai loro vesti- scena attivamente ed entusiasti- giorni? Mi piacerebbe dire di sì, Storico sociale ta accanto. Una progressiva mes- ti, ovviamente al loro denaro, ai camente: si approfitta delle vitti- ma penso di no. Al centro di tutte delle idee sa a fuoco che è un viaggio nel loro beni, indifferentemente dal me, si porta a casa quanta più ro- queste storie e anche nella foto che “ventre profondo” dell’Europa. valore. ba possibile e, in mancanza di co- è all’origine del libro dei Gross, Come tutte le storie seriali è la La seconda è quella che fa sì che se da prendere, si prende i corpi sta un’idea di indifferenza e di quantità dei fatti (si potrebbe dire sia naturale il passaggio di quei delle vittime, li violenta, ricattan- possesso del corpo degli altri. Ov- All’inizio c’è una foto: un gruppo la regolarità dei comportamenti beni dai loro legittimi proprietari doli (è questo uno dei prezzi per vero il fatto che una volta che l’al- di contadini, uomini e donne, ar- che costituiscono i fatti) che fa la ai nuovi proprietari. garantire loro “salva la vita”) op- tro si trova “nelle nostre mani” si mati di pale si fa fotografare su differenza perché nella ripetizione La terza infine è quella che è di- pure semplicemente si diverte “a può fare del suo corpo molte cose un mucchio di terra. Ai loro piedi centinaia di volte della stessa sce- rettamente legata alla foto di par- possederli”. andando oltre il consentito e sen- resti umani disseppelliti. È la sto- na alla fine il dato che ricaviamo è tenza. Noi sappiamo oggi che una Quella foto, tuttavia, dice anche za per questo provare vergogna o ria di un raccolto. Non si tratta di molto semplice: l’Europa allora buona parte di quegli uomini e altro. Essa spiega, tragicamente, imbarazzo. patate o di ciliegie. Il raccolto è la non fu preda di alcuni dissennati donne, e anche della cosiddetta anche un’altra cosa: non è vero Farsi fotografare con i corpi dei caccia all’oro dei morti. fanatici, ma soffrì di un’euforia, polizia blu, ovvero la polizia po- che tutti i polacchi fecero questo, nemici ai propri piedi e a guarda- Un raccolto d’oro, l’ultimo sag- profonda e , soprattutto, diffusa. lacca, ebbe un ruolo nello stermi- ce ne furono, e tanti, che salvaro- re diritti nell’obiettivo, con uno gio storico di Jan Tomasz Gross, i Gross raccontano episodi diver- nio nella spoliazione e nelle vio- no, che non si approfittarono. Ma sguardo innocente dicendo in (autore di I carnefici della porta si, in luoghi diversi, in cui domi- lenze di allora. non era intelligente, né spendibile cuor proprio “Qui non succede accanto, Mondadori) e di Irena nano molte immagini. Tre sono Come è capitato molte altre volte, dirlo allora e neppure dopo di al- niente” è accaduto molte altre Grudzińska Gross è un libro su indelebili al lettore: anche in anni più recenti e vicini lora. Forse di tutti, il fatto che i volte. L’elenco è molto parziale. un crimine e su chi lo compie. Il La prima è quella che i Gross uti- a noi, per esempio a Srebrenica “giusti” non mancarono, ma che i Cambogia 1977; Buenos Aires crimine è l’uccisione in massa di lizzano per descrivere le le vitti- (ma anche in Rwanda), l’azzera- loro atti non furono e ancora 1978-1983, oppure ex Jugoslavia ebrei durante la seconda guerra me: “defunti in licenza”, ovvero mento della persona dei civili, il spesso non sono accolti con ri- 1992-1995; Abu Ghraib; un qual- mondiale; per la precisione nel- individui senza un domani nei passo immediatamente precedente guardo dice molto del senso co- che punto della frontiera turca; le l’area abitata da polacchi; per la confronti dei quali era lecito avere alla loro eliminazione fisica, mo- mune di allora e di ora. molte scene a cui Isis non manca precisione in gran parte dei vil- un atteggiamento non solo e non stra i civili intorno, il vasto mon- Un’ultima domanda è bene porsi. di fornirci. Ognuno scelga il suo.

www.moked.it / P24 OPINIONI A CONFRONTO n. 7 | luglio 2016 pagine ebraiche [email protected] - www.moked.it Medio Oriente, la ricetta di Yehoshua

EDITORIALI &COMMENTI convinzione che la patria dell’ebreo è il passato e argomenta complessi di- ú–– Viviana immateriale, non radicata in un ter- stinguo tra essere ebreo e essere lea- Quel grande equivoco sui palestinesi Kasam ritorio. “Mentre il nostro problema le a Israele. Questo non significa pe- giornalista oggi” spiega “ciò per cui lottiamo, è rò accettare lo status quo. Anzi. Co- ú–– Francesco Moises Bassano l’identità di Israele, un’identità ra- me israeliano, ribadisce Yeho- dicata nel Paese, nella lingua, nella shua,“il mio impegno è di mettere Continuerò a non capire come una lotta nazionale per la propria auto-eman- comunità e nelle relazioni obbligate fine all’occupazione e costruire la cipazione, - o di rivendicazione di un territorio - la quale mira prevalentemente Identità ebraica contro identità tra i suoi abitanti... Israel è il nome pace”. La ricetta? Yehoshua è sco- ad annientare l’altro, e a considerarlo in toto (chiunque esso sia, e di qualunque israeliana. Sono inconciliabili? originario del popolo ebraico. Gli raggiato. “Facciamo passi indietro, età o colore) come un usurpatore e un nemico, possa trovare così ampio e È quello che sostiene il grande scrit- ebrei a Gerusalemme sono come gli invece che passi avanti. Abbiamo pieno consenso nel mondo e soprattutto nella sinistra internazionale. Senza tore Abraham Yehoshua. E punta il ebrei a Milano, o a New York, cioè sperato, sembrava vicina, e siamo se e senza ma. La “resistenza” palestinese è assurta a simbolo di lotta, e in dito contro Gerusalemme “che sta vivono con una identità astratta e stati delusi. Ora dovrebbero essere i ogni manifestazione anche semplicemente contro la riforma del lavoro in diventando il simbolo dell’ebraismo non ancorata alla realtà quotidiana. giovani i a farsene carico. Noi, quel- Francia, non mancano bandiere e simboli palestinesi. Poco importa, se al- in contrasto all’identità di Israele - è E dunque si possono spostare da un li della mia generazione, abbiamo l’inverso, il mondo arabo sia privo totalmente di una vera tradizione di sinistra, e anche il tanto elogiato FPLP vanti stretti rapporti con Hamas e la nemica di Israele”. Gerusalemme luogo all’altro, perché la loro identi- speso tutte le nostre energie, abbia- con il terrorismo. Se la pace è lontana, e quindi neanche desiderata, la colpa è la città in cui Yehoshua è cresciu- tà è spirituale, non geografica, e mo fatto tutto quello che abbiamo è anche di chi in Occidente continua ad utilizzare nel dibattito israelo-pa- to. La sua famiglia ci vive da cinque questo è un concetto anti-Israele. potuto. Ora ci vogliono forze nuove, lestinese la retorica oppresso/oppressore, a considerare anche il terrorismo generazioni, esuli nell’800 da Salo- Non è ciò che il sionismo voleva. Il idee nuove. Che tengano conto del come mezzo di liberazione “anti-imperalista”, a guardare l’israeliano come nicco. “Sono cresciuto nella casa che sionismo auspicava la ‘normalizza- fatto che oggi è diventato pratica- il “colono”, o a utilizzare la propaganda e l’odio per diffondere le ragioni era anche dei miei nonni, in un zione’ degli ebrei...” Sospira. “Ma mente impossibile separare i due po- della parte migliore. I curdi per esempio a differenza dei palestinesi, cercano quartiere di ortodossi” racconta lo la cosa più difficile da accettare per poli”. Yehoshua è molto critico con di convogliare nel loro progetto di costituzione di un focolare nazionale scrittore. “Ma gli ortodossi di allora un ebreo è di diventare ‘normale’. gli Stati Uniti. “Hanno fatto solo anche i turchi e gli arabi, che pure li hanno conquistati e perseguitati. Sembra non erano quelli di oggi. Erano mol- Perché ‘normale’ è un termine spre- danni – dice senza mezzi termini. accertato che nella società palestinese invece, manchino degli interlocutori to più tolleranti, e nel quartiere vi- giativo per molti di noi. Ci siamo “Vi siamo grati, ma lasciateci per- validi con cui trovare una soluzione o un compromesso, qualcuno che non vevano in armonia famiglie di ogni abituati a considerarci diversi dagli dere. È l’Europa che deve mobilitar- si faccia problemi a condannare un attentato terroristico o a stabilire dei tipo. Oggi Gerusalemme si è radica- altri, ma non si può essere diversi si“ auspica. “L’Europa è ricca e po- limiti nelle proprie rivendicazioni; a differenza di ciò che accade in Israele, lizzata. Ed è diventata un ostacolo al per sempre. La normalizzazione è tente, molto più di quanto abbia co- dove al di là di alcuni politici e di una minoranza, c’è una parte importante processo di pace” ha spiegato duran- l’obiettivo che il sionismo ha propo- scienza. E deve trovare la forza di della popolazione e dell’opinione pubblica che crede ancora nella pace e te la presentazione a Lugano del suo sto più di un secolo fa, e non lo ab- aiutarci nel processo di pace: lo deve nell’incontro reciproco, o che è disposta a criticare costruttivamente il proprio ultimo romanzo, La Comparsa, biamo ancora realizzato, stiamo an- agli ebrei dopo la Shoah, e lo deve ai governo. Non rimarco questi paragoni perché ritengo che i palestinesi siano nell’aula magna dell’Università del- cora combattendo. Normale vuole palestinesi, che hanno diritto a un tutti dei fanatici imbevuti di odio e violenza pronti a farsi saltare in aria, ma la Svizzera Italiana, gremita di pub- dire uno Stato in cui gli ebrei hanno loro Stato. Deve usare il suo retag- perché credo che la società palestinese sia essa stessa vittima di una chiusura, blico. Un incontro organizzato dalla responsabilità verso gli altri, in cui gio creativo e culturale per aiutarci di un omologazione e di un totalitarismo di fondo. Fondazione Cukier -Goren Gol- sono radicati nel territorio. L’iden- a trovare e soluzioni innovative”. dstein in collaborazione con il Cor- tità israeliana contro la tradizionale Magari, dice al pubblico svizzero, riere del Ticino. Secondo Yehoshua, identità ebraica, questo è ciò per cui che applaude, “ispirandoci alla vo- Gerusalemme è diventata la rocca- mi impegno”. Yehoshua prende stra Confederazione, che vede popo- forte dell’identità ebraica intolleran- dunque una posizione netta contro li, lingue, tradizioni e religioni di- te. Un’identità fondata sul Libro, un certo ebraismo della diaspora, verse convivere in armonia e pro- Pagine Ebraiche – il giornale dell’ebraismo italiano sulle regole della religione, sulla che si culla nella tradizione, mitizza sperare”. Pubblicazione mensile di attualità e cultura dell’Unione delle Comunità ebraiche Italiane Registrazione al Tribunale di Roma numero 218/2009 – Codice ISSN 2037-1543

Direttore editoriale: Renzo Gattegna Direttore responsabile: Guido Vitale DELLA PERGOLA da P23 / tro Israele, dimostrando mancan- rimanda al fascismo, incita aper- ca, si può supporre che in questi za di coerenza, di approfondimen- tamente alla xenofobia e al razzi- REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE giorni Ofer Sachs stia rapida- to e di carattere. Se è lecito dare smo, e si diletta nel ripubblicare Lungotevere Sanzio 9 - Roma 00153 “Pagine Ebraiche” aderisce al progetto del Portale dell’ebraismo ita- mente studiando l’italiano e, cosa un consiglio al nuovo ambascia- un’edizione popolare del Mein telefono +39 06 45542210 - fax +39 06 5899569 liano www.moked.it e del notiziario quotidiano online “l’Unione in- [email protected] - www.paginebraiche.it forma”. Il sito della testata è integrato nella rete del Portale. non meno importante, le com- tore, proprio la fluidità e la preca- Kampf sostenendo evidentemente plessità del sistema dei partiti po- rietà attuale del sistema italiano trattarsi di lettura forse sconfitta, ABBONAMENTI E PREZZO DI COPERTINA litici italiani attraverso il quale offrono una buona occasione per ma certo non illegittima. Gli inte- [email protected] versando euro 20 (abbonamento ordinario) o euro 100 (abbonamento sosteni- dovrà navigare nel corso dei pros- svolgere un lavoro capillare lad- ressi di Israele nei confronti del- www.moked.it/paginebraiche/abbonamenti tore) con le seguenti modalità: • versamento sul conto corrente postale numero 99138919 intestato a UCEI – Pagine Ebraiche – Lungotevere Sanzio 9 - Roma 00153 simi quattro anni. dove le line di forza si stanno ri- l’Italia sono molti e includono sia Prezzo di copertina: una copia euro 3 • bonifico sul conto bancario IBAN: IT-39-B-07601-03200-000099138919 inte- Abbonamento annuale ordinario stato a UCEI – Pagine Ebraiche – Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 In questi ultimi anni, va ricono- posizionando e ristrutturando. l’esportazione sia la grande poli- Italia o estero (12 numeri): euro 20 • addebito su carta di credito con server ad alta sicurezza PayPal utilizando la propria carta di credito Visa, Mastercard, American Express o PostePay e se- Abbonamento annuale sostenitore sciuto: molto per una scelta fatta Israele ha molte cose da offrire al- tica. Ma la cosa da non dimenti- guendo le indicazioni che si trovano sul sito www.paginebraiche.it Italia o estero (12 numeri): euro 100 Gli abbonamenti (ordinario o sostenitore) possono essere avviati da Silvio Berlusconi, l’Italia è le persone di buona volontà, che care mai è che gli interessi con-

PUBBLICITÀ DISTRIBUZIONE uno dei paesi più vicini a Israele. non mancano. A patto però di tingenti non dovrebbero mai con- Vi sono forti affinità di tempera- non cadere nel grave errore poli- sentire compromessi con la Storia [email protected] Pieroni distribuzione - viale Vittorio Veneto 28 Milano 20124 www.moked.it/paginebraiche/marketing telefono: +39 02 632461 - fax +39 02 63246232 mento, importanti scambi cultu- tico di Netanyahu nei confronti e con la coscienza. E infine: se [email protected] - www.pieronitalia.it rali e commerciali, incluso il set- degli Stati Uniti, ossia pensare una cosa è certa, è che prima della PROGETTO GRAFICO E LAYOUT STAMPA tore della difesa. che sia possibile svolgere un’acca- fine del mandato quadriennale di SGE Giandomenico Pozzi SERVIZI STAMPA 2.0 Sr.l. Molti sono i progetti nei quali nita campagna in favore del par- Ofer Sachs, Benjamin Netanyahu www.sgegrafica.it Via Brescia n. 22 - 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) l’Italia guarda con interesse alle tito repubblicano, sperando poi non sarà più il Primo ministro di QUESTO NUMERO È STATO REALIZZATO GRAZIE AL CONTRIBUTO DI capacità tecnologiche israeliane. che l’Amministrazione democra- Israele.

Francesco Moises Bassano, David Bidussa, Ciro Moses D'Avino, Claudia De Benedetti, Sergio Della In politica internazionale l’Italia, tica incrementi gli aiuti politici e Sappia dunque il nuovo ambascia- Pergola, Rav Gianfranco Di Segni, Anna Foa, Alice Fubini, Daniel Funaro, Daniela Gross, Viviana Kasam, rispetto ad altri, è tra i paesi che militari a Israele. In Italia i parti- tore prepararsi e predisporre la po- Aviram Levy, Francesco Lucrezi, Gadi Luzzatto Voghera, Francesca Matalon, Anna Momigliano, Rav hanno votato meglio nei confronti ti non sono due, e attenzione, le litica di Israele verso l’Italia del do- Giuseppe Momigliano, Roberto Patitucci, Daniel Reichel, Anna Segre, Adam Smulevich, Rav Alberto Moshè Somekh, Rav Amedeo Spagnoletto, Rossella Tercatin, Ada Treves, Claudio Vercelli. delle mozioni che chiamano in forze che in Italia possono sem- po Bibi. Per il bene suo e di tutti. causa Israele o la Palestina, anche brare simili ai repubblicani ame- I disegni nelle pagine delle interviste sono di Giorgio Albertini se sono avvenuti dei casi incre- ricani hanno dietro di sé una lun- (Nell’ultimo numero di Pagine Ebraiche, il no- “PAGINE EBRAICHE” É STAMPATO SU CARTA PRODOTTA CON IL 100 % DI CARTA DA MACERO SENZA USO DI CLORO E DI IMBIANCANTI OTTICI. me del ministro israeliano per l’eguaglianza QUESTO TIPO DI CARTA È STATA FREGIATA CON IL MARCHIO “ECOLABEL”, CHE L’ UNIONE EUROPEA RILASCIA AI PRODOTTI “AMICI DELL’AMBIENTE”, sciosi in cui la delegazione italia- ga storia politica che – se chiama- PERCHÈ REALIZZATA CON BASSO CONSUMO ENERGETICO E CON MINIMO INQUINAMENTO DI ARIA E ACQUA. IL MINISTERO DELL’AMBIENTE TEDESCO Gila Gamliel è apparso in una versione errata. HA CONFERITO IL MARCHIO “DER BLAUE ENGEL” PER L’ALTO LIVELLO DI ECOSOSTENIBILITÀ, PROTEZIONE DELL’AMBIENTE E STANDARD DI SICUREZZA. na si è astenuta o ha votato con- ta esplicitamente col suo nome – Ce ne scusiamo con i lettori).

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2016 OPINIONI A CONFRONTO / P25 Gli ebrei italiani e il futuro. Cosa deve andare in agenda A parte la centralità del tema nella rela- Maestri”. Ma il comunicato del Consiglio ú–– Giuseppe ú–– Renzo Momigliano zione, c’è da commentare anche nel me- Gattegna dell’ARI, costituisce soprattutto un pericoloso presidente rito dell’argomento. Che non ha niente presidente dell’Unione precedente. Per il suo contenuto e per la scelta dell’Assemblea di nuovo. Certe cose le hanno dette già delle Comunità Ebraiche dei tempi e delle modalità di diffusione, esso co- rabbinica italiana ai tempi dello statuto albertino o quando Italiane stituisce, a mio avviso, un intervento impru- i bersaglieri sono entrati a Porta Pia. dente e improprio, nella campagna elettorale Con quali risultati per la nostra soprav- che è in pieno svolgimento. L’auspicio finale Nell’ultima riunione del Consiglio vivenza e con quante illusioni e tragiche La relazione che ho presentato al Consiglio con il quale si conclude il comunicato, che “il UCEI, il Presidente Renzo Gattegna, al disillusioni si può discutere. Lo schema e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nuovo Consiglio dell’UCEI ribalti finalmente termine del suo mandato di dieci anni di l’opposizione proposta dal presidente, riunito il 15 maggio 2016 non è un programma la prospettiva” dei Consigli precedenti, rischia presidenza, ha letto una relazione con- tra chiusura e apertura, proprio alla luce elettorale, né un resoconto dettagliato del lavo- di minare l’immagine di una Rabanut indipen- clusiva. Desideriamo in primo luogo della attualità e globalità è infondato, ro svolto nella qualità di Presidente dell’Unio- dente, che costituisce un pilastro fondamentale esprimere la nostra gratitudine per l’im- superato, banale e rischioso. Il confronto ne delle Comunità Ebraiche Italiane, ma un per la nostra vita comunitaria. Peccato che sia- pegno disinteressato di tutti i Consiglie- con il mondo non ebraico non è un obiet- messaggio di saluto e di commiato alla vigilia no stati sottovalutati gli effetti dannosi deri- ri e in particolare al presidente uscente, tivo da ricercare così ansiosamente per- della scadenza del mio mandato di presidente, vanti dall’accentuazione di divisioni e di con- che non intende continuare la sua attivi- ché fa già parte della nostra realtà quoti- iniziato nel 2006 e durato dieci anni. Il docu- trapposizioni nell’ambito dell’ebraismo italiano tà, per la sua lunga militanza disinteres- diana, ci dobbiamo invece preoccupare di mento da me redatto non contiene nulla di e che ciò venga fatto lanciando accuse prive di sata e appassionata a favore dell’ebrai- come fornire al pubblico delle Comunità nuovo e non è rivolto contro nessuno; ha il ca- fondamento, come quella di dedicare attenzione smo italiano. Il rispetto e la gratitudine e ai giovani in particolare quelle espe- rattere di una mia riflessione, aderente e coe- all’apertura verso la società e di trascurare la sono fuori discussione ma questo non rienze di vita ebraica e quelle conoscenze rente con tutto ciò che ho dichiarato e scritto cultura ebraica. L’infondatezza di questa affer- può cancellare opinioni e visioni anche di ebraismo che sono indispensabili, in- negli anni trascorsi e con tutte le delibere adot- mazione è facilmente verificabile prendendo in molto diverse, valutazioni critiche di im- nanzitutto per l’esistenza stessa delle tate dal Consiglio e dalla Giunta a larga mag- esame i progetti, le realizzazioni e i bilanci postazioni e risultati che devono fare Comunità e in secondo luogo per affron- gioranza, anche con il voto favorevole dei rabbi- dell’UCEI degli ultimi anni. Ritengo molto pe- parte di un sano dibattito per il bene co- tare con concretezza e consapevolezza il ni. Il fine che mi sono posto è stato, come sem- ricoloso dare maggior valore alle promesse elet- mune. È proprio quanto lo stesso presi- dialogo con l’esterno. pre, quello di rafforzare l’identità e la cultura torali invece che ai fatti concreti portati avanti dente afferma nel suo invito al dialogo Vorremmo quindi ricordare a tutti che ebraica, oltre al prestigio delle Comunità ebrai- con coerenza, con continuità, con efficacia e che deve essere condotto rifiutando cosa tiene che di fronte alle istituzioni del correttezza per molti anni. La correttezza eco- estremismo, demagogia, provocazione e viva una nostro Paese e ai nostri concitta- nomica, amministrativa e contabile, inoltre, demonizzazione dell’avversario, regola comunità dini. Con sorpresa e amarezza mi non è un fattore di secondaria importanza, tan- che ovviamente deve valere per tutti. ebraica. trovo a dover prendere atto che il to più per un ente che deve gestire fondi prove- Per questo spirito dialogico riteniamo Non la tie- mio messaggio di carattere gene- nienti dallo Stato italiano e da cittadini italiani che non possano essere passate sotto si- ne viva, al rale finalizzato all’unità e alla tramite l’8 per mille. Al contrario sono un’esi- lenzio alcune affermazioni contenute contrario di concordia è stato letto e frainteso genza precisa e irrinunciabile sul piano opera- nella relazione del presidente. Da questa ciò che dal Consiglio dell’Assemblea tivo e sul piano etico; ciò è apparso in grande sembra emergere, come punto centrale sembra Rabbinica Italiana, che ha così evidenza a seguito di fatti e situazioni di criti- del messaggio, il rifiuto del l’isolamento pensare il trasformato un’occasione di di- cità emerse nell’ambito delle Comunità e degli contro “le forme di chiusura e ripiega- presidente, battito sereno e costruttivo in enti dalle stesse vigilati. mento in se stessi, adottate nei secoli un dibatti- una polemica aperta, nella quale Negli ultimi anni sono stato attaccato violente- scorsi dai nostri antenati per autodifesa“ to pseudo- mi vengono attribuiti intenti, te- mente e proditoriamente, anche tramite social e che, a detta del presidente, “appaiono filosofico si, progetti e opinioni che non ho network e in altre sedi dove non mi è possibile superate, inutili e dannose in un mondo che riguar- mai avuto, professato, espresso o replicare, con messaggi volti a delegittimare gli globale nel quale confini e barriere si so- da poche posto in essere. Parlare di apertu- organi dell’UCEI e con messaggi calunniosi no fortemente affievoliti e non esistono persone che ra verso la società italiana non si- contenenti falsità e ingiurie. Sapere, ora, che più microcosmi impenetrabili e inconta- non incide gnifica abbandonare o trascurare chi ha cercato di delegittimare la rappresentan- minabili”. Desideriamo premettere che il sulla vita la propria identità e la propria za dell’UCEI sta utilizzando il messaggio giudizio espresso sulle strategie adottate comunita- cultura, né equivale a proporre di dell’ARI per la campagna elettorale, non fa che in passato dai nostri Maestri per mante- ria. Ciò che eliminare il perimetro che defini- confermare la fondatezza delle mie preoccupa- nere vivo e vitale l’ebraismo, preservan- tiene viva sce l’ebraismo italiano, che si ri- zioni. Auspico che i membri dell’ARI vogliano do negli ebrei un’identità forte e una di- una comu- conosce nella tradizione e nell’- prenderne le distanze con chiarezza. gnità tenace, ci pare approssimativo e nità è Halakhà, così come esplicitato nel Spero che il nuovo Consiglio dell’UCEI che fuorviante rispetto a quanto possiamo l’educazione ebraica, la scuola, il Tal- nostro Statuto; anzi, è vero l’esatto contrario, emergerà dalle elezioni del 19 giugno prossimo, tuttora recepire del loro esempio e inse- mud Torà, il Bet Midrash. L’educazione perché l’apertura e il confronto con l’esterno si non ribalti, ma prosegua nelle prospettive por- gnamento. A parte questo punto preli- ebraica potrebbe far fare un salto di qua- basano sul rafforzamento della nostra cultura e tate avanti negli ultimi mandati, che sono stati minare, ciò che ci preoccupa nell’impo- lità anche al dibattito permettendo, per della nostra identità. Rileggendo il testo del dedicati soprattutto all’educazione, alla cultura stazione del messaggio del presidente esempio, di parlare di tradizione ebraica Consiglio dell’ARI ho potuto notare che in un e alla larga ed efficace diffusione di entrambe uscente è prima di tutto la centralità di avendo conoscenza del testo e delle fonti. primo momento viene testualmente riportato, nel rispetto di un’equa e corretta ripartizione questo discorso, che sembra l’unico tema Una comunità è viva se ci sono Battè con riferimento alla chiusura in autodifesa, il delle risorse disponibili e delle regole previste programmatico. La realtà critica del- Kenesset funzionanti, se ci si occupa di termine “antenati”, presente nella mia relazio- dalle leggi, dall’Intesa e dallo Statuto. Ritengo l’ebraismo italiano che si contrae demo- chi è in difficoltà, se si ha un’idea di ne; tuttavia nel seguito viene usato quale sino- di concludere dieci anni di presidenza conse- graficamente ogni giorno dovrebbe esse- quale sia un possibile futuro delle attivi- nimo il termine “Maestri”, distorcendo così il gnando a chi mi succederà un’Unione più for- re al centro di una relazione presidenzia- tà giovanili. mio pensiero. Come si può comprendere dalla te, più moderna, meglio organizzata, più rap- le e di qualsiasi progettazione comunita- Abbiamo l’impressione che di tutto que- lettura della relazione, inoltre, non ho mai pen- presentativa di tutte le Comunità e più presti- ria e dell’UCEI. Spostare l’attenzione al sto ci si occupi troppo poco. Pensiamo, sato di giudicare, tanto meno negativamente, le giosa. Tutto ciò che abbiamo conquistato è il confronto con l’esterno pone delle serie nel pieno rispetto delle differenti opinio- strategie adottate in passato dai nostri antenati frutto di un durissimo lavoro svolto con senso domande. E non si dica che la preoccu- ni e identità e senza ignorare il rapporto – verso i quali siamo tutti debitori – per mante- di responsabilità dai Consiglieri, dai membri di pazione per il nostro interno e il nostro con l’esterno, alle nostre vere priorità, nere vivo e vitale l’ebraismo. In un altro pas- Giunta e dai Rabbini, che colgo l’occasione per futuro è ovvia e implicita. O peggio che alla necessità di educare e investire nelle saggio della mia relazione non citato nel comu- ringraziare sentitamente. “l’uscita dal l’isolamento “, quando poi nostre Comunità e nel nostro futuro. nicato dell’ARI, infine, ho scritto che “occorre L’unico riconoscimento che pretendo per chi ha questo isolamento è solo un mito, rap- Speriamo che il nuovo Consiglio del- affrontare coraggiosamente il mare aperto, gui- collaborato alla realizzazione di tutto ciò è il ri- presenti la cura del problema. l’UCEI ribalti finalmente la prospettiva. dati con prudenza e con saggezza dai nostri spetto da parte di tutti.

www.moked.it / P26 OPINIONI A CONFRONTO n. 7 | luglio 2016 pagine ebraiche Il nostro futuro è (anche) nel dialogo con la società Una scelta pensato che la cosa migliore fosse l’origine alle polemiche successi- so, e ha prevalso il ghetto, è stato ú–– Anna Foa restare nel ghetto. E la Shoah ve all’emancipazione e a quelle quando anche il mondo esterno naturale storica nulla ha a che fare con “le illusio- sioniste contro la vita nella dia- stava diventando un ghetto, come ni dell’Emancipazione”, anche se spora. Un’origine nella storia che nella Roma della fine del potere ú–– Daniela Fubini non manca, anche tra pensatori va contestualizzata, quindi. temporale dei papi. L’energia e la consulente di primo piano, chi lo ha pensato Guardando alla nostra storia, vitalità non possono venirci solo e scritto. Gli storici oggi conte- quella degli ebrei in Italia, ho dallo studio dei testi, ma dal rap- Siamo sicuri che si possa mante- stano il concetto stesso di “assi- sempre visto il fiorire dell’identi- porto tra i testi e la vita, il mondo nere “vivo e vitale l’ebraismo, milazione”, ne negano lo spessore tà e della cultura ebraica legati al intorno a noi. Ogni suggestione a preservando negli ebrei un’iden- e il significato in rapporto sia al dialogo, al rapporto con un mon- chiudersi all’esterno porta, io cre- tità forte e una dignità tenace”, mondo ebraico italiano che a do esterno a sua volta vivo e vita- do, solo a spegnere anche la no- Nei miei primi anni in Israele, fresca come ha scritto alcuni giorni fa il quello europeo, ne riconducono le. Quando questo non è succes- stra vitalità di ebrei. fresca di alyiah e con una grammatica presidente dell’Assemblea Rabbi- tutta nuova da sgranocchiare, rara- nica Italiana rav Giuseppe Mo- mente mi son trovata a volere o a do- migliano, senza preoccuparsi del ver descrivere l’aliyah. Ero entrata dialogo con l’esterno, sia esso la senza quasi accorgermene in un Chiesa, lo Stato, il mondo intor- È la tradizione che ci tiene in vita gruppo di persone quasi tutte come no? Siamo sicuri che attenzione chotam al bet avoam”. scelte dei nostri maestri del pas- me, fra i trenta e i quaranta, single o ú–– all’interno e attenzione all’ester- Daniel Funaro Cioè, secondo gli usi della pro- sato. Se tali sono state, dovrem- famiglie, con lavori presi un po’ a ca- consigliere no si contrappongano, che l’una della Comunità pria famiglia e della casa dei pa- mo comprenderne le ragioni e so per pagare l’affitto e poche doman- vada nella direzione opposta ebraica di Roma dri. Mentre per gli altri popoli imparare da queste. de in testa (che non fossero dubbi di dell’altra, che la chiusura sia il l’umanità è in un processo di co- Questa visione del mondo è dato coniugazione dei verbi). O forse inve- modo migliore per rinsaldare stante evoluzione, per noi ebrei la appunto dal formaggio, che al ce moltissime domande ma tutte mol- l’identità? Nella nota che rav percezione è che le precedenti ge- contrario della maggior parte dei to pratiche: dove e come trovare casa, Momigliano ha inviato al presi- Spiega in una derasha Rav Ster- nerazioni siano state più merite- cibi, migliora con il passare del come fare, dove trovare un supermer- dente Gattegna aleggia, anche se nbuch che la ragione per cui voli della nostra. tempo. Il formaggio rappresenta cato con prezzi abbordabili a non per non nominato, lo spettro dell’as- mangiamo cibi a base di latte du- Per questa ragione seguiamo gli la nostra convinzione che la no- turisti nella carissima Tel Aviv. Ma similazione. Si parla di cose dette rante la festa di Shavuot è dovu- usi della casa paterna, perché stra tradizione sia sempre valida, erano tutte domande pratiche appun- all’epoca dell’emancipazione, di ta al fatto il popolo ebraico, a dif- sappiamo che in essa ritroviamo consapevoli che l’esser fedeli a es- to, buone per risolvere i problemi a li- “illusioni e tragiche disillusioni”. ferenza di altri popoli, meritò di gli insegnamenti e i valori che sa ci ha permesso di sopravvivere vello occhi. Dopo diversi anni, e Per quanto difficile e complessa ricevere la Torah. sono necessari per la nostra so- fino ad oggi, mentre civiltà che avendo visto moltissimi amici arriva- sia stata l’uscita dal ghetto degli Da dove lo comprendiamo? Da pravvivenza. predicavano evoluzione e apertu- re e alcuni ripartire da Israele, inclusi ebrei italiani, nessuno all’epoca, o queste parole che troviamo nella Si sbaglia di grosso perciò a bol- re sono scomparse senza lasciare israeliani zabar, di recente mi capita solo pochissimi, hanno davvero parasha di Bemidbar: “lemishpe- lare come inutili e dannose le tracce. spesso di dover raccontare la mia aliyah. Durante una riunione in Co- munità a Torino, ad esempio, mi han- no collegata via skype e sono stata lì, Le possibili conseguenze di una chiusura solo la mia testa visibile nello scher- mo del computer, a chiacchierare con rere inspiegabilmente ingenerose. smo italiano prima dell’8 per chiuso in se stesso e poco comu- molti torinesi che invece avevano tut- ú–– Anna Segre Altrettanto inspiegabilmente la mille. Io forse ho una sensibilità nicativo. Io personalmente ne du- to il corpo lì presente. E quando ab- docente nota, che pure è molto dettagliata un po’ diversa su questi temi bito. Oppure, se volessimo, po- biamo chiuso il collegamento mi sono nel prospettare ben precise prio- perché mia madre in quegli anni tremmo anche decidere di torna- accorta di non aver detto la cosa più rità e idee ben precise sul futuro era stata per un mandato (dal re ad avere comunità orgogliosa- importante, e cioè che è vero che dell’UCEI, non contiene un ac- 1990 al 1994) assessore al bilan- mente autonome, che non dipen- Israele non è e non può essere un ob- cenno neppure fugace alle risorse cio dell’UCEI: ricordo bene il dano dall’esterno e si fondino bligo sentito per nessuno, né una so- economiche con cui tutto ciò si senso di frustrazione di un’Unio- esclusivamente sul contributo luzione a problemi personali, né pos- “L’allievo si è impegnato molto potrà realizzare e al modo di re- ne che dipendeva dai contributi degli iscritti e sul volontariato siamo viverla come un problema per per tutto l’anno scolastico …” perirle. Una volta di più i pre- (irregolari) delle comunità, che ci (come è accaduto in epoche pas- le piccole comunità diasporiche per- Chiunque sia mai stato studente, giudizi comunemente rappresentava verso sate, in cui talvolta anche i rab- ché insomma è comunque lo Stato de- insegnante o genitore sa bene che diffusi sugli ebrei si di- l’esterno ma non aveva bini si mantenevano svolgendo gli ebrei e ci mancherebbe che ci met- questo inizio non promette nien- mostrano totalmente alcun mezzo per comu- altre professioni). Personalmente tessimo a tirare gli ebrei chi di qua te di buono e che a quella prima falsi: il mondo ebraico è nicare con i singoli ritengo che questa soluzione non chi di là. La cosa più importante per frase seguirà un bel “ma”. Dun- talmente poco attaccato ebrei italiani, che non sarebbe affatto auspicabile, e che me è che la mia scelta di vivere in que il tenore della nota del Con- al denaro che non ne poteva permettersi nes- determinerebbe un grave impo- Israele e non in un altro posto del siglio dell’Assemblea Rabbinica parla neppure quando suna iniziativa cultu- verimento culturale. Qualcuno mondo è qualcosa di estrememente Italiana pubblicata in questo no- sarebbe necessario. rale autonoma di un forse ha opinioni diverse. Trovo naturale. Che viene da almeno due tiziario due settimane fa era evi- Educazione ebraica, certo respiro. Un’UCEI comunque piuttosto bizzarro che (forse tre) generazioni di impegno co- dente fin dal suo esordio: “Desi- scuole, Talmud Torah, progetti come quella di oggi allora sarebbe non ci si ponga neppure il pro- munitario in Italia, con un forte lega- deriamo in primo luogo esprime- per i giovani, assistenza: tutte sembrata semplicemente un bel blema. Peraltro a me pare che le me con Israele. Forse per questo mi re la nostra gratitudine per l’im- queste cose hanno un costo, e sogno. Al di là di qualunque con- politiche di comunicazione volte sono fatta tutto sommato ben poche pegno disinteressato di tutti i sappiamo che i bilanci delle no- siderazione ideologica mi pare a farci conoscere di più anche dal domande, e una volta deciso di partire Consiglieri e in particolare al stre Comunità e dell’UCEI non che si dovrebbe tener conto di mondo esterno abbiano rafforza- sono semplicemente partita. Ascol- presidente uscente … per la sua sarebbero in grado di sostenerlo questo fattore quando si ragiona to, e non indebolito, la nostra tando le storie degli altri torinesi lunga militanza disinteressata e autonomamente. La sopravviven- di apertura e chiusura di fronte identità. Confrontando l’ebrai- (quelli con il corpo), mi sono accorta appassionata a favore dell’ebrai- za dell’ebraismo italiano così co- al mondo esterno. Forse qualcu- smo italiano di oggi con quello di che è davvero importante sapere dove smo italiano.” me lo conosciamo oggi dipende no crede che le decine di migliaia dieci anni fa mi sembra davvero si vuole essere. Chi in diaspora, chi in E in effetti il seguito della nota si dall’8 per mille, cioè dal mondo di italiani che ci sostengono con difficile e, come ho già detto, Israele. Se la scelta è una scelta natu- è mantenuto fedele alle promesse, esterno. Forse oggi molti di noi la loro firma continuerebbero a molto ingeneroso affermare il rale, può solo fare del bene al luogo con parole molto dure e a mio pa- non ricordano come fosse l’ebrai- sostenere anche un ebraismo contrario. prescelto, quale che sia.

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“Intellettualmente mi sono sempre considerato tedesco sino a che non ho notato la crescita del pregiudizio. Da allora preferisco definirmi ebreo” (Sigmund Freud) pagine ebraiche u /P28-29 u /P30-31 u /P32-33 u /P34 u /P35 STORIA ARCHITETTURA CINEMA SPORT SAPORI Sigmund Freud, psicanalisi e traccia di identità Il padre è Siegmund Freud, a cui si lega strettamente la nascita della psicanalisi. La legge è quella mil- lenaria dell’ebraismo, cui lui ap- parteneva. Ma Il padre e la legge, il volume pubblicato nel 1992 dallo psicanalista David Meghnagi, di cui Marsilio ha appena stampato la quarta edizione, vuole essere molto più che un saggio su “Freud u Nelle immagini, a sinistra e l’ebraismo”, come il suo sottoti- Sigmund Freud con un suo tolo indica. Il lavoro, ideato negli manoscritto; in alto lo anni Ottanta, spiega infatti Me- psicanalista a Parigi, al momento ghnagi nella prefazione, “èparte della sua emigrazione verso di una riflessione piùampia che Londra in fuga dalle persecuzioni mi ha accompagnato, sin dalla pri- naziste. Nella Capitale francese fu ma adolescenza, nei meandri più ospite con la sua famiglia della interni della vita ebraica: dalla ri- principessa Marie Bonaparte, sua flessione sulla pagina piùtragica paziente, amica e collega, che ne della moderna storia dell’ebraismo, favorì la fuga con la cancellazione di un intero mondo per opera del nazismo, al- zione compaiono in abbondanza mente superate, erano violente- zi. “Riconquistare l’ereditàdei pa- tura, i miei risultati sono tedeschi. l’approfondimento della tragedia nella sua ermeneutica – anche il mente riproposte dall’esterno. An- dri’ assumeva i tratti di un’ingiun- Intellettualmente mi sono sempre dello stalinismo, all’impegno con- fenomeno dell’antisemitismo ha che se estraniato dalla cultura del zione morale che il fondatore della considerato tedesco sino a che non tro l’antisemitismo nei paesi del- un ruolo tutt’altro che irrilevante. suo gruppo di origine, l’ebreo era psicoanalisi faceva propria con lo ho notato la crescita di un pregiu- l’Est e contro le forme nuove di Dal lato delle vittime, spiega infatti comunque identificato come tale. scavo e l’esplorazione di quel quid dizio antisemita in Germania e pregiudizio antiebraico in Occi- Meghnagi, esisteva un certo sen- Di fronte alla martellante accusa che rendeva l’ebreo tale”. Meghna- nell’Austria tedesca. Da allora pre- dente, che si alimenta del conflitto timento di spaesamento, “una con- degli antisemiti, il recupero del- gi riporta in proposito le parole di ferisco definirmi ebreo”. arabo-israeliano, alla ricerca delle seguenza del fatto che le origini l’identitàera necessario se non si Freud, che nel 1926 affermava: “La “Visto in questa prospettiva – rileva vie possibili per una composizione rifiutate, o considerate illusoria- voleva andare letteralmente a pez- mia lingua èil tedesco. La mia cul- lo psicologo – il progetto psicoa- pacifica di un conflitto secolare fra nalitico appare come un tentativo le istanze di due movimenti nazio- LA NUOVA EDIZIONE DELLO STUDIO grandioso di creare una cornice di nali divisi su tutto, meno che sulla pensiero nuova entro cui collocare dolorosa necessitàdi imparare a Una battuta di spirito, la più riuscita e resignificare un sentimento an- convivere per sopravvivere alle gosciante d’isolamento e di rifiuto, nuove sfide”. Temi vicini a Me- La perdita di senso delle origini e l’assimilazione cui an- universale, dei sogni di una generazione, dei suoi di- una via di uscita al sentimento di ghnagi anche per la sua storia per- dava incontro un settore dell’ebraismo occidentale, con lemmi e aspirazioni. Dietro il dramma di Edipo si pos- disperazione, un mezzo per ride- sonale di ebreo libico in fuga in l’emancipazione, non erano per Freud un annullamento sono ascoltare gli echi della veritàdi Abramo, piena- finire e rifondare la propria identità Italia, che coinvolgono un proces- dell’identità(in realtàsi trattava di un doloroso e com- mente secolarizzata e spogliata di ogni valenza meta- e quella altrui. Le accuse, di cui gli so di rielaborazione di un trauma plesso processo di trasformazione che investiva ogni fisica, che chiedeva ascolto. Rifiutato e isolato con la ebrei erano stati oggetto per secoli, collettivo preso in analisi attraverso aspetto dell’esistenza). Lo sfaldamen- delirante accusa di deicidio, l’ebreo si prendeva con erano cosìsmascherate e nello la psicologia clinica. In questo mo- to delle forme tradizionali dell’esi- Freud una rivincita con una teoria che fa della pulsione stesso tempo validate nel loro ca- do, osserva, “il progetto di un libro stenza ebraica a cui assisteva parte- omicida verso il padre e del sen- rattere delirante: la societàodia su Freud e l’ebraismo ha finito per cipandovi, non era annullamento David timento di colpa che ne deriva, le nell’ebreo ciòche rifiuta di sé. Al assumere i contorni di uno studio dell’appartenenza, o perdita di senso Meghnagi basi stesse dell’etica. Oggetto di fondo l’odio contro l’ebreo è‘odio IL PADRE piùampio che investe la proble- delle origini. Per Freud vi era una trac- sentimenti unheimliche, che gli di sé’‚ proiettato sull’Altro”. O in E LA LEGGE matica ebraica dell’emancipazione, cia da cui risalire verso qualcosa di an- negavano il diritto stesso a esiste- altre parole, “Freud trasforma in Marsilio dove la riflessione clinica sulla tra- tico e prezioso, gelosamente conser- re, l’ebreo tornava come teoria del rivendicazione aperta e positiva smissione ed elaborazione dei trau- vato e tuttora operante. (...) transfert. Identificato col “demonia- ciòche il mondo germanico rifiu- mi individuali e collettivi s’inter- Con Freud il problema dell’ebraismo del padre, che os- co” e respinto dalla cultura, l’ebreo si prendeva una ri- tava dell’ebreo. Riconoscendo la seca con quella antropologica e sessionava larghi settori dell’ebraismo occidentale, si vincita “come teoria dell’inconscio”. Ridimensionato a sua condizione per quello che era storica”. Nella genesi della psica- trasformava – senza per questo perdere il suo spessore favore della saggezza dell’antico Egitto, l’ebraismo ne – conclude – Freud aveva fatto del- nalisi di Freud, che si dichiarava storico – nel problema generale del rapporto di ogni diventava paradossalmente erede e depositario. A una la sua marginalitàun elemento di- ateo e tuttavia affermava di sentire figlio con il padre e la legge. Il riferimento alla mitologia piùattenta lettura, l’intera vicenda della psicoanalisi può chiarato per gettare uno sguardo un legame molto forte di tipo iden- greca e alla cultura classica, a lui cosìcare, non deve apparire come una grande battuta di spirito ebraica, la sugli abissi della psiche”. titario e culturale con l’ebraismo trarre in inganno. Era del padre Jacob e di una yiddishe piùriuscita di un ebreo verso la cultura del tempo. – tanto che elementi della tradi- mame che la Traumdeutung parlava in modo nuovo e (da Il padre e la legge, David Meghnagi, Marsilio) Francesca Matalon

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ú– STORIA E SOCIETÀ Venezia, gli ebrei, l’Europa. La grande mostra

La straordinaria esposizione allestita in quello stesso Palazzo Ducale da cui cinquecento anni addietro uscì il decreto di istituzione del primo ghetto della storia sarà visitabile fino al 13 novembre. Curata da Donatella Calabi e appuntamento centrale del programma che lungo tutto l’anno offre numerosissimi spunti per approfondire la storia del Ghetto diventato simbolo di tutte le esclusioni, si chiude con un richiamo alla necessità ebraica di costruire memoria viva. Anche tramite la possibilità di lasciare un segno tangibile del proprio passaggio. a.t.

Cinque secoli di storia ci separano lizzazione e delle trasformazioni del dalla decisione della Serenissima di primo “recinto” al mondo destinato circoscrivere la presenza ebraica di agli ebrei, abbraccia le relazioni sta- Venezia nei confini di un quartiere bilite con il resto della città e con chiuso. Cinque secoli necessari per altri quartieri ebraici (e non solo) ita- interpretare Venezia e capire la città, liani ed europei, a sottolineare la ric- per studiare le vicende ebraiche, per chezza dei rapporti tra gli ebrei e prefigurare l’Europa di domani. Per Venezia e con la società civile. Molte la mostra “Venezia, gli ebrei e l’Eu- sono infatti le diversità culturali esi- ropa (1516-2016)” non è casuale la stenti nella Venezia cosmopolita collocazione nell’Appartamento del d’inizio Cinquecento e la commi- Doge, in quel Palazzo Ducale da cui stione di saperi, conoscenze, abitu- usciva il decreto di istituzione del dini hanno portato a una riflessione primo ghetto della storia. È impor- sugli scambi culturali e linguistici, tante che lo stesso palazzo abbia sulle abilità artigianali e sui mestieri aperto le porte a una grande inizia- che la comunità ebraica ha condiviso tiva culturale che non deve servire con la popolazione cristiana e le altre solo a ricostruire le vicende del ghet- minoranze presenti in un centro to, ma deve restituire la presenza mercantile di straordinaria rilevanza. ebraica alle vicende complessive del- Bellini e Carpaccio, Foraboschi, Ha- la città. Oltre il ghetto, e oltre i 500 yez e Poletti, e da Balla a Wildt fino anni, la mostra curata da Donatella a Chagall e ancora: disegni architet- Calabi con il coordinamento scien- tonici d’epoca, volumi in rarissime tifico di Gabriella Belli e il contributo u Il canale degli ebrei, Area di Castello compresa tra il Canale degli Ebrei e dei Marani con i rii di Castello e edizioni originali, documenti d’ar- di un nutrito pool di studiosi, com- Sant’Iseppo 1688 Inchiostro e acquerello su carta chivio, oggetti liturgici e arredi, in- bina la presenza di opere d’arte stra- sieme alle ricostruzioni multimediali ordinarie e di allestimenti multime- tina al suono della ‘marangona’ (la tenuti a risiedere nel sito stesso, sen- mai eretti) a serrare l’area dalla parte permettono di dar conto di una vi- diali. Realizzata con il contributo campana di San Marco che dettava za famiglia per potersi meglio dedi- dei rii che la avrebbero circondata, cenda di lungo periodo, fatta anche della Comunità ebraica di Venezia, i ritmi dell’attività cittadina) e richiu- care all’attività di controllo. Inoltre murando tutte le rive che vi si apri- di permeabilità, di relazioni e scambi guarda molto al di là dell’orizzonte se la sera a mezzanotte da quattro si sarebbero dovuti realizzare due vano”. Partendo dai processi che so- culturali. La storia dell’istituzione del temporale che ci separa dal 1516: custodi cristiani, pagati dai giudei e muri alti (che tuttavia non saranno no alla base della nascita, della rea- Ghetto a Venezia va studiata nel comincia dagli inizi della storia ebrai- ca in Laguna e dalle prime fonderie di rame nella zona del ghetto e si conclude con i tempi nostri, con un richiamo alla necessità ebraica di co- Il Ghetto, piccolo grande mondo struire memoria viva anche attraver- so un segno, un gesto tangibile mes- Il richiamo evocativo al “getto” tro d’eccellenza nel settore. Do- so alla portata di ogni visitatore. Al di rame e alla fonderia esistente po essersi garantito il privilegio di là della raccolta e dell’itinerario a Cannaregio prima del recinto di pubblicazione con caratteri fra opere d’arte, dipinti, sculture e li- degli ebrei – da cui sarebbe de- ebraici mandò alle stampe opere bri rarissimi nella città che è stata rivato anche il toponimo “ghet- che sarebbero diventate modello culla anche della tipografia ebraica, to” – apre il percorso della gran- di riferimento per gran parte l’apparato multimediale consente di de mostra, che prosegue con la delle edizioni successive. Tra i li- contestualizzare ogni opera e di fare visualizzazione dei flussi migra- bri esposti fino a novembre, la scoperte emozionanti, a partire per tori ebraici in Europa, dopo la Bibbia Rabbinica curata da Felice esempio dalle note di un canto cin- cacciata dalla Spagna e dal Por- da Prato, ma anche esempi degli qucentesco, in yiddish, che racconta togallo, e con un focus sulla pre- oltre duecento scritti pubblicati un terribile incendio che devastò il senza d’insediamenti ebraici in dalla sua stamperia. L’era di Bom- mercato di Rialto. Veneto. Ma sono talmente tanti berg si chiuse nella metà del Cin- Visitabile fino al 13 novembre, la e importanti i temi trattati nelle quecento con la rivalità fra due mostra racconta i difficili, plurimil- sale del Palazzo Ducale da "Vene- tipografi veneziani, Marc’Anto- lenari itinerari ebraici italiani e i va- zia, gli ebrei, l'Europa" che pre- nio Giustiniani e Alvise Bragadin, lori che gli ebrei continuano a testi- sentarli tutti è impossibile. e con la bolla papale che portò moniare di generazione in genera- Relativamente poco noto, per al rogo dei Talmud del 1553: tut- zione. Sia fuori che dentro i ghetti. esempio, è come nel campo del- u Il ritratto di Letizia Pesaro Maurognato firmato da Giacomo Balla to testimoniato nel percorso Nel caso di Venezia “Il luogo era de- l’editoria Venezia divenne la fu- espositivo, in cui viene proposta limitato da due porte che, come ave- cina dei modelli tipografici già rimenti in ebraico già nella pic- da lui pubblicata. Fu però Daniel una sorta di prezioso scripto- va precisato il Senato il 29 marzo alla fine del Quattrocento, con cola grammatica l’Introductio Bomberg, imprenditore fiammin- rium, scandito dalla presenza di 1516, sarebbero state aperte la mat- Aldo Manuzio e significativi espe- perbrevis ad Hebraicam linguam go, a trasformare la città in cen- libri di grande pregio provenienti

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delle loro azioni, in molti casi ben più di tanti abitanti e sudditi che vi- vevano alla completa mercé del do- ge, del principe, del papa o del re. A Venezia il Ghetto si trasformò a poco a poco in un’istituzione quasi a sé, uno scudo. Cosmopolita al suo interno – ove vennero a convivere ebrei tedeschi e italiani, ebrei levan- tini, ponentini e portoghesi – il Ghetto di Venezia fu una realtà for- temente permeabile, in costante in- terazione con l’esterno. Una realtà di cui molto si parla ma che è rela- tivamente poco conosciuta nella sua reale richezza e complessità: la mo- stra, così apre una finestra su vari aspetti, dall’istituzione del primo ve- ro e proprio ghetto al mondo al di- battito sulla sua localizzazione pas- sando per la crescita e la conforma- zione urbana e architettonica delle successive espansioni (il Ghetto No- vo, il Vecchio e il Novissimo) e le relazioni con il resto della città, fino alla reintegrazione novecentesca, senza dimenticare una contestualiz- u Il ritratto del doge Leonardo Loredan ea destra il ritratto di Margherita Sarfatti di Adolfo Wildt zazione del fenomeno grazie allo spazio dedicato alla distribuzione quadro della più generale gestione d’altre minoranze, erano “preziosi” pose presto il problema di come trat- cristiana, senza la quale non sono degli insediamenti ebraici in Europa da parte della Repubblica Veneta del- per la Serenissima. Venezia aveva tare la minoranza ebraica. concepibili né la giustizia né il be- dopo il 1492. La storia del Ghetto le minoranze nazionali, etniche e re- concesso agli ebrei presenti sul pro- “La posta in gioco era la difesa dei nessere". La scelta di non cacciare viene così alla luce in tutta la sua ligiose che vivevano nella città, ca- prio territorio – anche quando l’Eu- valori culturali fondamentali per la gli ebrei ma di mantenerli dentro il complessità: regole ma anche divieti, pitale di una “economia mondo”. Si ropa li stava cacciando dopo i noti loro percezione di se stessi. Vale a ghetto fu vissuta come il male mi- abusi, conflitti di una società com- tratta però anche di spiegare come decreti d’espulsione dalla Spagna dire – secondo Robert Bonfil – di nore e la chiusura, una palese discri- plessa, composta da comunità diffe- queste relazioni si siano via via al- (1492) e dal Portogallo (1496) – tutti quei valori che 'il mito di Ve- minazione, finì per trasformarsi an- renti tra loro non solo per rito reli- largate a un ambito geografico molto d’entrare in città come rifugiati di nezia' reputava i più essenziali in as- che in un’utile difesa, perché gli gioso, ma anche per le lingue parlate, vasto e siano continuate nel tempo, guerra, ma in seguito alle dramma- soluto: giustizia, libertà e benessere, ebrei, soggetto politicamente debole o per le abitudini alimentari, in una adattandosi ai cambiamenti politici, tiche conseguenza della lega di Cam- il tutto radicato nel buon governo e all’esterno delle mura, diventarono realtà che ha dato vita a una ricchis- sociali e culturali. Gli ebrei, al pari brai e alla sconfitta di Agnadello, si non da ultimo nella difesa dell’etica all’interno autonomi, quasi padroni sima produzione culturale.

dalla National Library of Israel, Alcune opere d’arte di grande cune lettere e documenti. Il filo dalla Biblioteca Marciana e dalla impatto, quali il ritratto di Leti- di speranza che ha dato la ria- Biblioteca di San Francesco della zia Pesaro Maurogonato – lucida pertura di tre delle cinque anti- Vigna. Alcuni supporti multime- testimone delle inquietudini po- che sinagoghe, le riunioni nella diali in mostra approfondiscono litiche degli ultimi decenni del Sala Montefiore delle associazio- da un lato la storia del cimitero XIX secolo a Venezia – dipinto da ni, la ricostituzione della Comu- ebraico del Lido, dall’altra il ruo- Giacomo Balla nel 1901, sono te- nità ebraica subito dopo la Libe- lo, nel creare stereotipi sugli stimonianze evidenti della par- razione chiudono questa mostra, ebrei, giocato nella letteratura tecipazione degli ebrei alla vita senza tuttavia che quanto avve- mondiale da Il mercante di Vene- artistica della città, che nel 1928 nuto anche a Venezia durante il zia di Shakespeare e le sue innu- volle acquistare dalla Biennale di fascismo possa essere dimenti- merevoli rappresentazioni cine- Venezia per le collezioni della cato”. Alla fine dell’esposizione, matografiche e teatrali. Galleria Internazionale d’Arte un altro dispositivo multimediale Il XIX secolo è scandito dal ritor- Moderna di Ca’ Pesaro lo splen- (che richiama quello iniziale del no degli ebrei a pieno titolo in dido Rabbino di Vitebsk di Marc “getto” di rame) permette ai vi- città e nella società: molti esco- u La “Predica di santo Stefano” di Vittore Carpaccio Chagall, divenuto una vera icona sitatori di lasciare una traccia no dal perimetro, alcune famiglie del Novecento. della loro presenza, un ricordo acquisiscono palazzi di prestigio, delle architetture realizzate su le professioni, con alcuni prota- “Sappiamo bene – ha scritto Do- di ciò che li avrà maggiormente spesso lungo il Canal Grande, ini- committenza ebraica e/o ai molti gonisti della società veneziana natella Calabi – che questo pro- colpiti nel percorso espositivo in- zialmente nel sestiere di Canna- dei progetti degli stessi profes- provenienti proprio dalle princi- cesso è poi stato bruscamente in- vitandoli nel contempo ad anda- regio poi anche a San Marco. Un sionisti ebrei, testimoniati anche pali famiglie ebraiche. Non mar- terrotto dalla cacciata degli re a vedere e conoscere di per- famoso e grande plastico della da materiale documentario. ginale il ruolo degli ingegneri e ebrei dalle scuole, dalle cariche sona i luoghi di cui tratta la mo- città realizzato nel 1961 per una Un processo di integrazione che degli architetti oltre che nelle pubbliche, dagli uffici e, soprat- stra, per appropriarsi delle storie mostra a Palazzo Grassi, collega- continua anche nel Novecento – necessarie ristrutturazioni degli tutto, delle deportazioni. Qui raccontate, percorrendo gli spazi to a un dispositivo multimediale, prima di ripiombare nel buio del- immobili precari nell’area dei tre l’ambiguità dei legami tra Mar- e i luoghi fisici che hanno segna- diventa una sorta di atlante lu- le coscienze – legato soprattutto ghetti, nella progettazione di gherita Sarfatti e Mussolini non to così profondamente la storia minoso delle abitazoni ma anche al mondo delle arti e a quello del- abitazioni ed edifici pubblici. è sottaciuta, ma riassunta in al- d’Europa.

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ú– ARCHITETTURA

La resilienza, da un punto di vista scientifico, è un elemento essenziale dei sistemi biologici che si riferisce Biennale, la forza naturale di Israele alla loro capacità affrontare uno shock o un trauma. Dal punto di vi- Il gruppo di curatori di questa edi- sta di Israele invece si può dire che zione, coordinati da Yael Eylat, ri- in un certo senso sia la quotidianità, cercatrice specializzata nella fusione la capacità di rimanere un paese vi- fra arte, scienza e tecnologia, è com- tale e centro di arte e scienza nono- posto da figure nel cui lavoro domi- stante tutte le avversità della geopo- nano una futuristica innovazione e litica. Del resto il suo padiglione alla un’interconnessione costante tra vari Biennale di Venezia, fondato nel campi del sapere. Ne fanno parte gli 1952, a soli quattro anni dalla dichia- architetti Bnaja Bauer, urbanista che razione d’indipendenza, è già di per combina conoscenze interdisciplinari sé sintomo dell’importanza che la tratte da biologia, elaborazione elet- cultura ha sempre rivestito per il pae- tronica dell’immagine e pura archi- se. Tutto questo si riflette nell’inizia- tettura; Arielle Blonder, che predilige tiva proposta per quest’anno, in cui l’uso del materiale composito per le il tema della resilienza si sviluppa sue opere; Noy Lazarovich, il quale nell’ambito di una mostra dedicata focalizza le sue ricerche multidisci- al rapporto tra la biologia e l’archi- plinari sui materiali smart e sul loro tettura intitolata “LifeObject: Mer- potenziale applicabile all’architettura ging Architecture and Biology”. sostenibile; e infine lo scienziato Ido

ú–– Adachiara Zevi, Evidence Room, Memoria e creatività architetto

Al cospetto di minalità, disastri naturali e cli- diglione centrale: la sala è picco- una nuova opera matici, insicurezza, spreco ener- la, tutta bianca, silenziosa, priva plastica sulla getico, immigrazione, qualità di di luce naturale e di qualsiasi de- Shoah, è lecito chiedersi quanto vita: problemi che abbracciano la scrizione o spiegazione. Una stan- contribuisca al dibattito circa dimensione architettonica e cul- za di passaggio, di cui i distratti l’utilità o meno di una crescita turale ma anche quella sociale, possono anche non accorgersi, esponenziale di monumenti e me- politica, economica e ambientale; annunciata solo da una tavola di moriali rispetto allo scopo che si problemi tanto condivisi e facili gesso bianco su cui è inciso: “L’in- prefiggono. L’apporto positivo di da comprendere quanto difficili terpretazione legale dei progetti “Room of Evidence” appare in da risolvere per le resistenze op- e dei resti delle camere a gas e questa luce più che “evidente”. poste dalla speculazione, la bu- crematori di Auschwitz è cruciale Frutto dell’impegno collettivo di rocrazia e la corruzione. Una per confermare la verità dell’Olo- un’equipe di professori e studenti Biennale sobria e facilmente frui- causto. Questa stanza presenta della Waterloo School of Archi- bile, non defatigante, priva di questa evidenza che anche testi- tecture in Canada, guidata dal- sfoggi tecnologici ed effetti spe- monia il peggiore crimine com- l’architetto Robert Jan van Pelt, ciali, mostra alcuni esempi a scala messo dagli architetti”. Ospita tre ribadisce, attraverso monumenti planetaria di cosa si può fare per “monumenti”, rigorosamente e documenti, l’esistenza delle ca- invertire la tendenza dominante. bianchi, che si ergono nello spa- mere a gas, la cui evidenza i ne- Il senso è già tutto nelle sale in- zata con il concorso degli utenti, stata di porli oggi come unica zio: la porta del crematorio 4-5, gazionisti hanno tentato di met- troduttive, ai Giardini e alle Cor- per affrontare i flussi di persone possibilità per una Biennale di ar- divisa in due parti leggermente tere ripetutamente in discussio- derie dell’Arsenale: una sorta di in movimento dalle campagne al- chitettura. distanziate, l’esterno, dalla parte ne. È visibile in un luogo insospet- trincea costruita stratificando le le città o in fuga da zone di guer- Ebbene, cosa c’entra il progetto dei carnefici, dotato di spioncino tabile: il Padiglione Centrale della 100 tonnellate di residui di car- ra; trasformazione dei rifiuti non di una camera a gas in tale con- e di spranghe per serrarla; l’in- 15a Biennale di Architettura di tongesso della Biennale prece- smaltibili in nuovo paesaggio; so- testo? La risposta è di nuovo una terno, dalla parte delle vittime, Venezia curata dall’architetto ci- dente e la selva di residui di mon- luzioni strutturali che consento- questione di responsabilità. Se la con solo lo spioncino dotato di leno Alejandro Aravena. Alla con- tanti d’acciaio contorti che pende no minor materiale e maggiore Biennale indica cosa, come e per grata di ferro per impedire la sueta passerella di archistar con dal soffitto, ci avvertono che la stabilità: queste alcune temati- chi gli architetti dovrebbero co- rottura del vetro curvo che lo ri- le loro narcisistiche realizzazioni, sostenibilità è scelta prioritaria. che e soluzioni proposte a Vene- struire, il lavoro di van Pelt mo- copriva. Addossato a una parete “Reporting From the Front”, que- Per questo la Biennale è stata al- zia. Ma il messaggio forte di que- stra a quale aberrazione la stessa c’è invece il modello della prima sto il titolo, contrappone una lestita con materiali riciclati che, sta Biennale, che per la prima vol- professione possa condurre: i versione di portello da cui veniva scelta responsabile e quanto mai a loro volta, lo saranno al termi- ta coagula intorno a temi così campi di sterminio e le camere a introdotto lo Zyklon-B nel crema- tempestiva: l’architettura non ne dell’esposizione. Ricorso a ma- cruciali le ricerche dei Padiglioni gas sono progetti di architettura, torio 4-5, con una scala addossata come business ma come impe- teriali e manodopera locale, “ur- nazionali, è di porli come proble- a firma a volte di allievi del Bau- per verificare la buona riuscita gno. Se, spiega Aravena, l’archi- banistica effimera”, come Kumbh mi di architettura, come occasio- haus, la scuola pilota chiusa da dell’operazione, mentre poco lon- tettura è dare forme ai luoghi Mela in India, una citta provviso- ni per creare strutture e spazi di Hitler nel 1933, come nel caso di tano la colonna del crematorio 2- dove la gente vive, urge prima di ria frequentata nel corso di 55 qualità senza ricorrere allo sfog- Fritz Ertl. 3 con tanto di carrucola attesta tutto mettere a fuoco i problemi giorni da oltre 10 milioni di per- gio e allo spreco di acrobazie for- Ci imbattiamo in “Evidence Ro- il perfezionamento e l’accelera- che ogni singolo luogo pone, in sone che si riuniscono ogni 12 an- mali. Sono problemi annosi e più om” senza alcun avvertimento, zione del sistema di sterminio. 60 termini di congestione, disegua- ni per una solennità religiosa; ar- volte affrontati nel corso della mentre camminiamo soddisfatti tavolette di gesso bianco avvol- glianze, inquinamento, rifiuti, cri- chitettura “incrementale”, realiz- storia; la bravura di Aravena è e compiaciuti per le sale del Pa- gono poi le pareti: sono calchi di

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Bachelet, medico, inventore e musi- esempio dispositivi intelligenti inte- cista specializzato in bionica, biologia grati. Poi c’è il “cabinet de curiosités”, sintetica e accrescimento umano. A una raccolta di oggetti, ipotesi di la- loro si deve anche la decisione l’idea voro e idee futuristiche. Tra le altre di invitare un gruppo di sette tra ar- la possibilità di trasformare in sensori chitetti e scienziati tra cui il professor ambientali dei batteri geneticamente Dan Stechtman, premio Nobel per modificati, come ad esempio una la chimica nel 2011, presente all’inau- molecola che si attiva in presenza di gurazione insieme all’ambasciatore composti tossici e un gene derivato israeliano in Italia Naor Gilon e al da una specie di medusa che viene rabbino capo di Venezia Scialom attivato dalla molecola e stimola l’or- Bahbout. Nella mostra di quest’anno, ganismo a sintetizzare una proteina tutto si basa dunque sul concetto di verde fluorescente. La biolumine- biometria, la disciplina che studia le scenza ottenuta potrebbe essere im- grandezze biofisiche allo scopo di piegata per creare delle “sentinelle identificarne i meccanismi di funzio- lavorare sulla biomimesi, lo studio cretamente si spazia dall’impiego di sume ed esemplifica il significato del- in tempo reale” per il monitoraggio namento, di misurarne il valore e di consapevole dei processi biologici e nanomateriali per il controllo natu- la mostra e mette fin da subito la bio- della qualità di acqua, aria, terreno indurre un comportamento deside- biomeccanici come fonte di ispira- rale della trasparenza negli edifici si- mimesi in primo piano: una struttura o cibo. E così ancora tra minuscoli rato in specifici sistemi tecnologici, zione per il miglioramento delle at- tuati nell’ambiente desertico all’uso autoportante ispirata alla scansione invertebrati acquatici che possono la cui base teorica affonda le sue ra- tività umane, grazie al quale la natura di tecniche di trattamento del cancro 3D di un nido d’uccello, che combi- insegnare molto sull’edilizia e funghi dici proprio sulla capacità di recu- viene presa come modello nella pro- per affrontare l’aumento della densità na materiali di differenti origini – che possono dare suggerimenti su pero, per l’appunto la resilienza. A gettazione degli oggetti e dei manu- urbana. Al centro del padiglione do- composti e leghe, ma anche mate- come costuire in modo più sosteni- sua volta la biometrica permette di fatti tecnici. E concretamente? Con- mina la scena il LifeObject che rias- riale biologico – e funzioni, come ad bile, la curiosità dà vita al progresso.

documenti originali, mappe di realizzata appositamente per una struzione filologica di una came- in gesso ha dovuto addentrarsi na sintonia con lo psicoanalista Auschwitz, piante, sezioni e det- Biennale di architettura e che i ra a gas ma della progettazione in quei documenti, sezionarli, ri- Gerard Wajcman quando dichiara tagli dei crematori, foto degli ar- destinatari principali siano gli ar- di tre modelli, cioè di tre fram- disegnarli, ripercorrerne le linee, che l’assenza è il cuore assoluto chitetti del campo e immagini chitetti, per metterli doppiamen- menti che la identificano in modo i numeri, le quote, immedesimar- del XX secolo e spetta all’arte dell’arrivo dei trasporti, reperiti te in guardia: non commettere, inequivocabile. Anche i documen- si nel loro autore, ricompiere, in- l’arduo compito di «far vedere ciò nel corso degli anni da van Pelt attraverso gli stessi strumenti, ti che avvolgono la sala non sono somma, “con pazienza, con le sue che non è rappresentabile “né a negli archivi di Vienna, Mosca e gli stessi crimini e utilizzare in- gli originali cartacei reperiti negli mani, l’esperienza del turpe. Ad parole né in immagini”. Avrebbe- Auschwitz. Hanno costituito la vece i mezzi del mestiere per archivi e presentati come prove esplorarne le possibilità mentali”, ro potuto scegliere uno spazio prova principale nel processo sventare la negazione dell’evi- nel processo, ma sono anch’essi come afferma Fabio Mauri quan- appartato, oscurandolo magari contro il negazionista David Ir- denza di quei misfatti. modelli, sculture, bianche, algide, do, nella performance “Ebrea” del per esaltare quei fantasmi bian- ving a Londra del 2000, dove van Perché van Pelt insiste nel nomi- difficilmente decifrabili, più da ‘71, costruisce, intorno alla ra- chi nel buio; hanno optato invece Pelt è stato ascoltato per cinque nare “monumenti” i pezzi che toccare che da vedere, come han- gazza nuda che disegna sullo per una sala di passaggio, ri- giorni in qualità di esperto di Au- compongono “Evidence Room”? no osservato molti visitatori as- specchio una Stella di Davide con schiando che la gente la attraver- schwitz. Studioso dell’architettu- Per due motivi, sostanzialmente: sociandoli all’alfabeto Braille. C’è i suoi capelli, una moltitudine di si ignara e incredula. Avrebbero ra del campo, aveva pubblicato non si tratta infatti della rico- di più. Chi ha realizzato i calchi oggetti quotidiani e famigliari, potuto occupare il centro impo- nel 1996 “Auschwitz 1270 to the avvertendo però che sono com- nendo ai visitatori di imbattersi Present”, una storia del luogo, posti con pelle, ossa, denti, capel- nei medelli; si sono invece fatti dalla fondazione alla sua tragica li umani. da parte per porre al centro lo destinazione sotto il nazismo. Se allora “Evidence Room”, oltre spettatore consentendogli di “The Case for Auschwitz” è stato che caso di architettura forense, ignorarli. Avrebbero potuto sce- pubblicato invece all’indomani è anche un monumento, quale il gliere, nella stessa Venezia, un del processo di Londra e ha gua- suo contributo al dibattito su ar- luogo più appariscente, più ido- dagnato a Pelt l’invito alla Bien- te, architettura e memoria? Per neo a un monumento di tale im- nale di Venezia da parte di Ara- la prima volta, intanto, un monu- patto e hanno preferito invece vena. mento non è dedicato alle vitti- mimetizzarsi tra le decine e de- Quando il testo introduttivo alla me – come la stragrande maggio- cine di altri progetti di architet- sala parla di “interpretazione le- ranza – e nemmeno ai Giusti, ma tura. Ma sono soprattutto la di- gale dei progetti” suggerisce che ai carnefici, e ai loro progetti cri- screzione, il rispetto per lo spet- siamo al cospetto di un caso di minali. Se i monumenti tedeschi tatore e i suoi tempi di avvicina- “forensic architecture”, tema cui che scompaiono divenendo invi- mento a un tema così sconvol- è dedicata, nella stessa Biennale, sibili - vedi la colonna di piombo gente, il non far appello alle emo- la sala curata dall’architetto realizzata ad Amburgo da Jochen zioni ma alla comprensione e al- israeliano Eyal Weizman. Un pro- Gerz - esprimono la lacerazione l’interrogazione, a fare di “Room getto di architettura, cioè, che tra desiderio di ricordare e im- of Evidence” un esempio lumino- vale come prova scientifica nei pulso a rimuovere, erigere un so di “contro-monumento”, se processi e controversie relative monumento ai carnefici è una sfi- con questo termine intendiamo a genocidi, guerre, violazione dei da titanica. Come non cadere nel- quanto esula dal monumento tra- diritti umani. “Evidence Room” di- la celebrazione, nell’immedesima- dizionale, retorico, celebrativo, mostra, contro le ipotesi deliran- zione, nell’imprecazione, nella se- ingombrante ed eloquente. Così ti addotte dai negazionisti, l’esi- duzione estetica? La distanza, la prova, che per Palt è l’ultima stenza delle camere a gas attra- l’astrazione, il vuoto e l’assenza trincea contro la negazione dei verso un progetto di architettura attraverso l’uniformità del bian- fatti, trova, fuori dal tribunale, corredato di disegni e modelli. co: questa la scelta compiuta da- strumenti diversi e più efficaci Non stupisce allora che sia stata gli architetti di Waterloo, in pie- per esibirsi.

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ú– CINEMA Lore, le foto Sono dappertutto. E a volte ridono dell’esilio Pecore in erba ha aperto la strada. La testata del lurido giornale di per fomentare l’odio nei confronti e allo sterminio, il “Je suis partout” Era venuta a vivere per un E anche se non tutti in Italia han- una Francia asservita alla domina- della popolazione ebraica e pre- (Sono dappertutto) di quel gior- periodo a Parigi nel 1935 per no mostrato di comprenderlo, sul- zione nazista che era stato creato parare la strada alla deportazione nale, si è fatto oggi plurale (Sono seguire gli insegnamenti del lo scenario internazionale del gran- maestro Florence Henri e per de cinema qualcuno si è dimostra- portare l’estetica della “nuo- to ben pronto a raccogliere l’idea va visione” del Bauhaus nelle e a rilanciarla alla grande. Ora che sue opere la fotografa tede- nei cinema francesi furoreggia “Ils sca Lore Kruger, e oggi il Mu- sont partout” di Yvan Attal è ben sée d’art e d’histoire du Ju- chiaro che l’ossessione antisemita daisme della città le dedica non è solo, purtroppo, uno segno una mostra, intitolata “Lore inquietante dei nostri tempi, ma Kruger. anche un incessante motore di Une photographe en exil, spettacolo e di humor nero. 1934-1944” (Lore Kruger. Una Già dal titolo e dalla locandina il fotografa in esilio, 1934- film francese, che allinea attori co- 1944, in corso fino al 17 lu- lossali e dichiara uno sforzo di pro- glio). È infatti in esilio, dopo duzione non indifferente, rifà il ver- essere scappata dalla Germa- so a un’ossessione antisemita, at- traversa un episodio dopo l’altro tutti gli ambienti e tutte le atmo- sfere della società che ci circonda. Un’ossessione che fa scena

“Mia moglie dice che sono com- invasa”. Del resto, “l’ebraismo si Dany Boon, che in molti in pletamente ossessionato... dagli trasmette”, spiega un rabbino a una Italia conoscono per Giù ebrei, s’intende”. Come Woody Al- signora, che con una faccia com- al nord, il belga Benoît Po- len insegna, l’humor ebraico e la prensiva chiede: “Come una ma- elvoorde, lo sceneggiatore psicologia vanno molto d’accordo. lattia?”. e attore Gilles Lellouche, E infatti Ils sont partout, il nuovo E via dicendo. Attal, 51 anni, ebreo e poi Valérie Bonneton, Grégory film francese che dell’umorismo si di origini algerine nato in Israele Gadebois e Denis Podalydès. sempre piut- serve per sconfiggere l’antisemiti- prima che i suoi genitori decides- L’idea gli è venuta già da un po’ tosto comico ma un po’ smo con una risata, scritto, diretto sero di stabilirsi in Francia a Créteil di tempo, ha spiegato in un’inter- più realista, tanto che Attal ha con- e anche interpretato da Yvan Attal, tre anni dopo, ha già diretto di- vista al giornale l’Arche, ma prima fessato di aver avuto quasi “paura” tiene insieme tutta la sua trama verse pellicole in patria, dove tra di adesso c’era “la paura di essere di se stesso nel momento in cui si nia all’arrivo di Hitler 1933 fatta di piccoli ma taglienti episodi l’altro è anche il doppiatore di bersagliati, una mancanza di co- è rivisto. “Cosa ho fatto? Chi è il alla volta di Regno Unito, attraverso qualche seduta di psi- Tom Cruise, ma ha anche recitato raggio di prendere la parola, che ragazzo che parla?”, ha detto di Spagna e Francia, che Kruger coterapia. Sull’elegante poltrona in alcuni film statunitensi, tra cui crea un’assenza di volontà di an- aver pensato. In effetti, ha raccon- sviluppò il suo occhio di fo- dell’analista c’è Yvan, che si sente The Interpreter di Sydney Pollack dare a fondo delle cose, di dibat- tato anche di essere stato una vit- tografa, scoperto tanto tar- perseguitato da un antisemitismo e Munich di Steven Spielberg. Per tere”. Alla fine ci è riuscito, e se il tima del pregiudizio antisemita in di. Conosciuta in patria per sempre più in crescita e spesso si Il sont partout ha messo insieme film con i suoi episodi vuole fare prima persona. “Quando mi affac- le traduzioni di opere lette- sente dire che esagera, che è pa- un cast molto ben assortito, di cui ridere, lui, l’Yvan della terapia, vuo- ciavo all’inizio della mia carriera rarie anglo-sassoni, le sue fo- ranoico. Nel corso delle sedute, il fa parte una sua collega di molti le fare riflettere. E così tra ognuno sul mondo del cinema, mi sono tografie – che comprendono protagonista parla dunque di tutto set, Charlotte Gainsbourg, il mitico degli sketch si insinua il tragico sentito dire tante volte che era un ritratti, nature morte e qual- quello che lo riguarda, la sua iden- che reportage – sono rimaste tità di ebreo e di francese al giorno per lungo tempo in una vali- d’oggi. E attraverso i suoi mono- gia, e qualche centinaia di loghi si connettono anche le brevi negativi sono quanto resta storie che tentanto di mostrare al del suo lavoro, poiché nel pubblico, con un tono tragicomico, 1940 è stata deportata nel i cliché antisemiti più radicati per campo di concentramento di quello che sono, dei cliché per l’ap- Gurs. punto. A partire dal fatto che sì, È riuscita poi a salvarsi scap- gli ebrei sono “partout”, dapper- pando nuovamente a New tutto – “Lo sapevi che ci sono York, e le sue opere sono ve- ebrei anche in Cina? Pregano in nute alla luce solo nel 2008, ebraico ma con accento cinese”, quando due giovani berlinesi spiega un marito a sua moglie di Cornelia Bästlein e Irja Krät- fronte alla tv – e non sembrano ke, le hanno trovate e ne volersene andare. Lo annuncia hanno fatto una mostra. persino il presidente della Repub- blica, “la Francia è letteralmente

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dappertutto) sulla bocca di tutti è dappertutto in campo ebraico, coloro che vedono gli ebrei e la ci mostra così Attal, non è certo loro immaginaria influenza in ogni il potere, nemmeno la ricchezza, dove. e men che meno l’intelligenza, che Ma il grande segreto di questo esi- talvolta, purtroppo, difetta. Ma è larante Ils sont partout non è tanto proprio la nostra debolezza di la- l’idea di mettere alla berlina, con sciarci contagiare dalla morbosità intelligenza e un senso dello spirito e dal sospetto che sono veicolati travolgente, le orrende manie degli dalla cultura dominante. È proprio antisemiti. la debolezza di cadere nel tranello Per vincere con l’umorismo la bat- del sospetto, di finire prigionieri taglia contro i fautori dell’odio non del sospetto e della paranoia. Di è sufficiente denunciare le loro ma- divenire, in definitiva, troppo simili lefatte, mettere in luce i loro pre- a loro. giudizi, contrapporre la nostra vi- Così Ils sont partout fa giustizia sione del mondo e della vita alla dei mille stereotipi che persegui- loro malata visione. Fare a gara tano la figura dell’ebreo, ma con per spuntarla su di loro. loro spazza via anche lo stereotipo È necessario invece essere capaci più pericoloso di tutti: quello che di mettersi in gioco, utilizzare le ci rende stupidi, che ci trascina a stesse armi del senso dell’umori- recitare il ruolo del muro contro smo e dell’amore per la critica e muro e che finisce per spuntare la per la libertà d’espressione che gli nostra sola arma segreta: la capa- ebrei si sono tramandati di gene- cità di ridere. razione in generazione. Se c’è una materia pericolosa che g.v. Pecore in erba, il successo in dvd

Pecore in erba, e da adesso anche te continuiamo a voler conoscere di “aggiungere ai meccanismi comi- ambiente pieno di ebrei, che rino- Gainsbourg. In particolare, Char- in dvd. Il film del regista esordiente la società e a voler essere noi stes- ci alla Zelig anche una riflessione matamente si spalleggiano l’un l’al- lotte ricorda le scritte e i disegni Alberto Caviglia, dopo aver fatto ri- si” ha sottolineato Vitale. Secondo tutt’altro che banale sui media, sul- tro, e dunque non avrei avuto dif- razzisti – “tra cui uno che somiglia dere e riflettere sul tema dell’anti- Canova la formula del suo successo la politica, sulla questione ebraica ficoltà” ha raccontato in un video incredibilmente alla locandina del semitismo nelle sale cinematogra- è anche la forma del mockumenta- e in fondo sul modo in cui noi ita- all’Huffington Post francese. Ad film” – che di tanto in tanto com- fiche del paese e aver catalizzato ry, un falso documentario ispirato liani affrontiamo e abbiamo affron- aggravare la situazione, spiega, è parivano sul famoso muro di casa l’attenzione alla mostra del cinema tato questi grandi temi”. la diffusa confusione in merito al sua ricoperto di graffiti. Lui pun- di Venezia, dove ha debuttato, ar- La storia di Pecore in erba inizia nel conflitto israelo-palestinese: “An- tualmente li cancellava, “perché riva adesso nelle case. Il dvd di Pe- luglio del 2006, quando viene an- che nel mio ambiente di lavoro – conservava solo le cose belle”. L’at- core in erba è in distribuzione dal nunciata la scomparsa di Leonardo, ha proseguito Attal – sono stato trice ha quindi rievocato anche 19 luglio, e al suo interno, per ap- e un gruppo di sostenitori e attivi- più volte coinvolto in conversa- l’acquisto da parte dei suoi genitori, profondire la riflessione sull’odio sti si raduna sotto casa sua a Tra- zioni su quell’argomento sempli- Serge e Jane Birkin, di una casa in antiebraico che Caviglia suscita at- stevere, dove la mamma (Anna Fer- cemente perché ero l’ebreo di tur- Normandia negli anni Settanta, traverso la risata, si trovano anche ruzzo) è in preda alla disperazione no, per rendere conto del punto all’epoca praticamente in mezzo degli extra, con le opinioni del cri- e l’intero quartiere paralizzato. Ma di vista israeliano solo perché devo al nulla. “Quando da quelle parti tico cinematorafico Gianni Canova chi è Leonardo? È un antisemita pu- sempre essere l’ebreo Attal”. si venne a sapere che mio padre e dei giornalisti Pierluigi Battista ro, proprio geneticamente, dal mo- Meno personalmente ma altret- era ebreo – ha spiegato Gain- (Corriere della Sera) e Guido Vitale mento che già da piccolissimo si tanto dolorosamente, anche Char- sbourg – mia madre mi ha detto (redazione dell’Unione delle Comu- riempie di bolle scoprendo che Gesù lotte Gainsbourg ha raccontato che le persone erano convinte che nità Ebraiche Italiane). Un nuovo era ebreo. Poi crescendo fa dell’an- sempre all’Huffington Post di aver avesse le corna. Non ci volevo cre- passo dunque per un film nato dalla tisemitismo un modo di vita, un vissuto sulla sua pelle cosa signi- dere, ma era vero!”. mente del trentunenne regista ro- mestiere, un’ispirazione creativa fichi l’antisemitismo, in questo caso Ed ecco, nel film le corna non ci mano, che da settembre, quando è grazie alla quale scrive libri, dise- rivolto contro suo padre Serge sono, ma c’è il naso adunco, c’è stato presentato a Venezia nella se- gna vestiti, inventa giochi di socie- l’accusa di deicidio, c’è la credenza zione Orizzonti, è già stato vincito- tà e soprattutto trascina folle. Non che gli ebrei siano intelligenti, che re dei premi Civitas Vitae e ARCA c’è personaggio di spicco o intellet- siano ricchi e che siano una setta. giovani, ed è stato nominato ai Da- tuale che non parli di lui: Caviglia è Insomma, l’appello è completo, ma vid di Donatello nella categoria del riuscito a coinvolgere nella realiz- uno a uno i cliché si sgonfiano tra miglior regista esordiente, ai Globi zazione del film perché dessero la i sorrisi, per poi tornare al nevro- D’oro nella categoria miglior com- loro opinione su Zuliani, oltre a Fa- tico Attal, che a un certo punto media e ai Nastri D’argento nella bo Fazio che lo ospita a Che tempo addirittura chiede perdono: “Mi categoria miglior soggetto. che fa, Corrado Augias, Tinto Brass, scuso se sono ebreo, sono spiacen- “Credo che quella di questo film sia Ferruccio De Bortoli, Giancarlo De te, mi scuso, ecco. Mea culpa”. “E una scommessa vinta perché dimo- Cataldo, Elio, Linus, Vittorio Sgarbi, mi dicevate che vostra moglie pen- stra che noi siamo vincenti nel mo- Kasia Smutniak, Mara Venier e tanti sa che siate ossessionato?”, gli do- mento in cui ci mostriamo salda- a “Zelig” di Woody Allen, come ri- altri. Pecore in erba, spiega Batti- manda con un tono tranquillo ma mente capaci di esprimerci in una corda anche il nome del protagoni- sta, suggerisce che “dell’antisemi- un po’ sconcertato l’analista alla fi- maniera disinibita dei problemi e sta, Leonardo Zuliani (interpretato tismo si può anche ridere, per co- ne del trailer. Yvan alza gli occhi ancorati al nostro senso dell’umo- da Davide Giordano), che fa eco pro- glierne l’aspetto grottesco o para- al cielo: “Eh, ha un problema”. rismo a cui non siamo disposti a ri- prio al Leonard di alleniana memo- dossale, per coglierne l’orrore senza nunciare. Capaci di ridere di tutto, ria. Secondo il critico Pecore in erba toni stentori o proclami molto se- f.m. anche di noi, e contemporaneamen- ha però anche una capacità in più riosi, ma attraverso la satira”.

www.moked.it / P34 SPORT n. 7 | luglio 2016 pagine ebraiche Gaga, un successo dilagante

Il campo di gioco è normalmente Quando gli ebrei ottagonale, o esagonale. Consiste semplicemente in una superficie salivano sul ring ragionevolmente piana - può es- C'era una volta uno sport in cui sere asfalto, terra, o anche sabbia i cognomi ebraici non solo erano o prato - circondata da una stac- molto diffusi ma venivano scritti cionata o da una sorta di parete li- costantemente in cima alle clas- scia, bassa. Si può giocare in due sifiche mondiali. Poi progressi- come in venti, e basta una palla: vamente quei nomi sono spariti dopo che i giocatori sono entrati e le loro storie e imprese dimen- in campo viene lanciata nel “pit” ticate, sostituite dalle gesta di (il campo di gioco) e prima di po- Ali, Foreman, Tyson. Ora a ridare ter essere toccata deve fare due lustro ai campioni ebrei del pu- rimbalzi. A ogni rimbalzo i gioca- gilato americano - perché di que- tori urlano “ga!”, che in ebraico si- sto si tratta, di pugilato – e a cer- gnifica tocca!, colpisci! care di comprendere il progres- Già, perché anche se l’origine non sivo declino della boxe ebraica è certa, il Gaga, gioco da qualche c'è Stars in the Ring: Jewish anno gettonatissimo in tutti i cam- Champions in the Golden Age of pi estivi americani, pare sia nato Boxing, del giornalista Mike Sil- in Israele negli anni Cinquanta o ver. Un compendio enciclopedico forse Sessanta, per poi diffondersi illustrato in cui si racconta di co- in Australia e negli Stati Uniti, do- me tra il 1901 e il 1939, ben 29 ve il suo successo già negli anni pugili ebrei conquistarono il ti- Settanta era stato decretato a par- - si può colpire la palla. È vietato il gaga è diventato una sorta di os- tolo di campioni del mondo e co- tire dai tanti campi estivi ebraici prenderla e rilanciarla, non si può sessione diffusa, al punto che tro- me oltre 160 tra loro si posizio- in cui è da decenni un’attività è cercare di afferrarla in alcun modo. vare un “Summer camp” che non narono ai livelli più alti delle ri- immancabile. C’è anche chi ha L’obiettivo è dirigerla verso un al- abbia il suo Gaga pit è ormai ab- spettive categorie. La maggior ipotizza che l’origine fosse ameri- tro giocatore, che se viene colpito bastanza difficile. Ne parla il New parte di loro, racconta Silver, cana e che dopo un’estate passata dalla vita in giù è eliminato. Ma York Times ed è veramente il gio- emersero dai ghetti ebraici delle giocando qualcuno abbia portato anche l’ultimo che tocca la palla co dei ragazzi, che possono diven- grandi città americane: New il Gaga in Israele proprio all’inizio prima che esca dal campo è elimi- tare abilissimi nel giro di qualche York, Chicago, Philadelphia. Era- degli anni Settanta, ma pare più nato. Non ci sono turni o tempi ora e vi si sono appassionati al no per lo più figli di immigrati, improbabile, anche perché in di attesa perché sta sempre succe- punto di obbligare molti organiz- ignoranti e di umili origini, che Israele c’era già chi si cimentava dendo qualcosa, e non è affatto zatori a fissare giornate in cui non guardavano al pugilato come a in un gioco che richiede velocità, trovano anche campi “portatili”, detto che sia il più sportivo a vin- si può giocare, per impedire loro una opportunità di riscatto ma prontezza di riflessi e molto fiato. carissimi peraltro, oltre che abba- cere, cosa che ovviamente è molto di dedicarsi solo a quello. Ma è un anche per fare soldi facili. La pro- E una palla. L’unica cosa davvero stanza inutili, a riprova di una dif- apprezzata. Così come molti gio- gioco veloce, divertente e così im- gressiva integrazione, il successo certa è che il suo successo negli fusione che ha fatto diventare il vani giocatori apprezzano il fatto mediato da creare davvero una sociale portarono l'ebraismo Usa Stati Uniti è tale che sono stati Gaga assolutamente mainstream. di essere finalmente loro a inse- sorta di dipendenza, sana. ad allontanarsi dalla boxe. La aperti numerosi “Gaga Center” o Le regole sono semplicissime: do- gnare uno sport ai propri genitori, a.t. Golden age raccontata da Silver “Gaga Arena” in tutto il paese. Si po il secondo rimbalzo - o il terzo e non il contrario. Semplicissimo, @atrevesmoked finì intorno agli anni Cinquanta. K.it, in rete l’applicazione per i prodotti casher

Mangiare casher non è mai stato così facile. Complici sono la tec- nologia, il cui compito in fondo è quello di facilitare la vita, il la- voro di K.it, il marchio di certifi- cazione nazionale dell'Unione del- le Comunità Ebraiche Italiane, e infine la sempre maggiore richie- sta e dunque diffusione sul mer- cato dei prodotti casher. Così è nata la applicazione Kosher Italian Guide, un'iniziativa del ministero dello Sviluppo economico realiz- zata con K.it e Federalimentare, grazie alla quale gli utenti potran- no rintracciare tutti i prodotti cer- tificati casher già in commercio e settore agroalimentare che ogni definito “un faro, che illuminerà i il ministero dello Sviluppo che ha fusione delle certificazioni agroa- ricevere notifiche sulle novità del due anni si svolge a Parma, dove nostri valori e li renderà condivisi finanziato il progetto, nato circa limentari presso le aziende italiane mercato. Il progetto è stato lan- l'assessore uscente alla casherut da un più largo bacino d’utenza”. cinque anni fa, nell’ambito di una come strategia di valorizzazione ciato a Cibus, la grande fiera del dell'Unione Jacqueline Fellus l'ha Valori condivisi sicuramente con politica di promozione della dif- e internazionalizzazione del Made

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Cibo e identità, il segreto di Joyce si chiama Italia

“Mi scusi, vado un momento a che ha nominato durante la con- spegnere i fornelli”. Del resto, se versazione)”. Non c’era nemmeno si incontra su skype una chef alle un frigorifero, così Joyce doveva due del pomeriggio, che altro ci andare tutti i giorni a fare la spesa si può aspettare se non di trovarla al grande mercato di fronte a casa. in grembiule e guantone da forno? “Lì chiedevo alle persone di par- La cuoca in linea a un oceano e larmi di come cucinavano i vari un continente di distanza è Joyce cibi, prendevo nota delle ricette, Goldstein, nota chef californiana e così è nata la mia passione per esperta di cucina mediterranea, la cucina italiana, e in particolare servita nel suo ristorante losange- quella ebraica. Poi ho letto tutto lino Square One, e autrice di nu- quanto sia mai stato stampato a merosi libri di ricette di cui l’ulti- riguardo”. Joyce non è l’unica ad mo, appena uscito, è una sorta di amare la cucina italiana, in Ame- summa. Si chiama infatti The New rica è ormai radicatissima. Anche Mediterranean Jewish Table: Old la cucina ebraica è molto diffusa, World Recipes for the Modern Home ma solo quella ashkenazita. Ma è (University of California Press), ed quella sefardita – su cui si concen- è una enciclopedia della cucina tra gran parte della sua bibliografia ebraica mediterranea, con circa – che ha conquistato Joyce. “È quattrocento ricette che vanno da molto più varia e raffinata – le sue Spagna e Portogallo a Marocco e parole – meno pesante e più ricca Tunisia, da Turchia e Grecia al- di verdure”. “L’abbondanza di frut- l’Italia – immergendo tutto questo ta e verdura fresche e di splendide tripudio sefardita, maghrebino e erbe aromatiche non esiste nella mediorientale nel suo abbronzato, cucina ashkenazita, alla base della salutista e sempre frenetico habitat anno in Italia con mio marito, pri- quale ci sono tuberi e patate e che californiano. ma a Perugia poi a Roma” ha rac- non dipende dalle stagioni. La cu- Un vero e proprio periplo culina- contato Joyce a Pagine Ebraiche. cina mediterranea – ha invece ag- rio, ma Joyce ha puntualizzato che “Eravamo ospiti della famiglia Co- giunto – è strettamente legata alla nonostante tutto “i cibi italiani so- en, composta da Clara e Guido, natura e alla geografia”. Del resto, no quelli che preferisco cucinare marito e moglie, e le due sorelle spiega, “anche la California po- al mondo”. Una passione nata sul grandi di Guido, allora più o meno trebbe essere un paese del Medi- campo, che l’ha poi portata a scri- ottantenni. Erano loro a cucinare terraneo perché vi cresce la stessa vere nel 1998 il suo Cucina Ebrai- – ha proseguito Joyce – ma non frutta e verdura e dunque è stato ca: Flavors of the Italian Jewish Kit- erano delle buone cuoche e in più naturale per me continuare a cu- chen (Chronicle Books), un ricet- non era certo una famiglia bene- cinare i piatti della dieta mediter- tario di cucina ebraica italiana ar- stante, mangiavamo praticamente ranea”. O come riassume con il ricchito da un po’ di avventurosa solo pastina in brodo (chiaman- suo motto, portare “il cibo del autobiografia. dola proprio in italiano ‘pastina in Vecchio continente nelle cucine “Negli anni ‘60, ho vissuto qualche brodo’, come quasi tutti i piatti del Nuovo Mondo”.

in Italy. Sono già centinaia le alimentari di vario genere, nonché L’attenzione dei media aziende mappate ma la banca dati chiunque voglia essere sicuro di è in espansione e perpetuamente comprare prodotti rigorosamente Grande attenzione sui media per le nuove sfide di K.it, il in aggiornamento. L'applicazione Made in Italy, poiché sono gli uni- marchio di certificazione dei prodotti casher promosso sarà disponibile anche in lingua ci a cui K.it concede la certifica- dall'UCEI. "Tutti pazzi per la cucina kasher, nasce l' App con inglese, in modo tale da poter di- zione”. i prodotti certificati" titola tra gli altri il quotidiano La Re- ventare uno strumento utile non Ma la certificazione casher, ha pubblica. “Sono sempre più numerosi - si legge nell'arti- solo per gli italiani ma anche per spiegato Fellus, non è un vantag- colo di Silvia Luperini - i consumatori che si affidano alla chi venga in Italia dall’estero e non gio solo per gli utenti, bensì anche dieta ebraica. Non tanto per ragioni religiose quanto sa- conosca i prodotti. per i produttori stessi. “A differen- lutistiche. E il ministero dello Sviluppo Economico ha in- Si tratta secondo Fellus di un ser- za di molti altri settori – le sue tuito le potenzialità di questo mercato in piena espan- vizio utile non solo per gli ebrei parole – il mercato casher è in sione e ha supportato il progetto dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane che ma anche per i musulmani – con forte espansione e sviluppo, poi- ha creato un ente certificatore nazionale con il marchio K.it, dedicato a tutte le imprese del paese e utile cui in particolare ha parlato di “si- ché sempre più spesso i prodotti per chi cerca sugli scaffali dei negozi un prodotto casher”. nergia” – e altre confessioni reli- certificati vengono selezionati in Da Barilla a Galbani, da Lazzaroni, Bonomelli, De Cecco a tanti altri. Molteplici le aziende che si sono fatte giose che implicano restrizioni ali- quanto ritenuti di migliore qualità”. certificare, “allargando le proprie potenzialità dentro, e ancora di più, fuori dai confini nazionali”. mentari, poiché l'ebraismo è la Ai produttori è dunque necessario Come riporta La Repubblica, la crescita del settore è data da diversi fattori. Uno dei punti di forza è ad più selettiva. Inoltre, ha prosegui- far capire che la certificazione ca- esempio la tracciabilità e la trasparenza che interessa un pubblico ben più vasto di quello ebraico. “Con- to, “la certificazione di K.it costi- sher apre orizzonti – la sua con- sumatori attenti – viene spiegato – che vogliono capire bene ciò che mettono nel piatto. Poiché gli ebrei tuisce una garanzia di controlli su clusione – diventando una leva non possono mescolare carne e latte, controllano non solo il prodotto finito ma tutta la filiera: dagli in- tutta la filiera di produzione su per entrare in tutti quei mercati gredienti, alle aziende che si occupano dei vari passaggi di trasformazione fino alla messa in vendita. cui possono fare affidamento an- “in cui i controlli sono un valore Questo controllo meticoloso intercetta le esigenze di chi soffre di intolleranze o, ancora di più, di allergie che coloro che hanno intolleranze aggiunto”. al latte che possono avere conseguenze gravi come lo shock anafilattico”.

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