S En a T O D E L L a R E P U B B L I
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S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 1871 D I S E G N O D I L E G G E d’iniziativa dei senatori BRUNO GANERI, VELTRI, LOMBARDI SATRIANI, CARCARINO, VERALDI e POLIDORO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 16 DICEMBRE 1996 Istituzione della provincia di Castrovillari TIPOGRAFIA DEL SENATO (1700) Atti parlamentari–2– Senato della Repubblica – 1871 XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI ONOREVOLI SENATORI. – È antica aspirazio- sbocchi occupazionali indotti dal rafforza- ne della popolazione di Castrovillari e del mento nel tempo del suo carattere terziario. relativo circondario vedere istituita una Si è assistito così ad una concentrazione di nuova provincia in Calabria, che consenta popolazione nel capoluogo e nei comuni ad ai comuni che gravitano intorno al massic- esso limitrofi, con un conseguente spopola- cio del Pollino di godere di un effettivo de- mento del resto del territorio provinciale. centramento amministrativo e degli effetti, Nello stesso periodo l’abbandono del ter- diretti e indiretti da ciò derivanti. Dal 1957 ritorio provinciale ha risparmiato solamen- ad oggi, numerosi disegni di legge per l’isti- te tre aree: i comuni costieri del Tirreno, tuzione della provincia di Castrovillari sono grazie all’apporto economico del flusso turi- stati presentati al Parlamento repubblicano, stico estivo; quelli intorno a Rossano e Co- ma per motivi diversi nessuno di essi ha rigliano, per il ruolo svolto dall’agricoltura sortito il fine desiderato. nell’economia della zona; quelli più vicini a Le ragioni che inducono oggi alla rifor- Castrovillari, dove però era molto attivo ne- mulazione di un disegno di legge quale il gli anni ’70 il settore tessile. presente sono di seguito esplicate. La tendenza alla concentrazione demo- grafica ha posto in atto enormi problemi: A) Il riequilibrio territoriale dell’intero territo- non solo quelli dello svuotamento di vaste rio calabrese aree territoriali ma anche le piaghe sociali che si sono create a Cosenza a causa della densità demografica raggiunta, come dimo- La superficie occupata dalla provincia di stra purtroppo la cronaca nera. Cosenza è di 6.649,68 Kmq, mentre quella Probabilmente la logica accentratrice è di Catanzaro di 5.247,40 Kmq e quella di stata spinta a Cosenza ai livelli più alti, se Reggio Calabria di 3.183,19 Kmq. si pensa che in quella città hanno sede uni- Come si vede, quella cosentina è la pro- ca provinciale uffici frequentati giornal- vincia più vasta della Calabria, ed è anche mente da centinaia di utenti, come l’ufficio ai primissimi posti per estensione fra le 95 del genio civile, l’ufficio tecnico erariale e province d’Italia. Essa comprende ben 155 tanti altri ancora, che in altre parti della pe- comuni, alcuni dei quali situati a nord mol- nisola sono invece articolati in più sedi to lontani dal capoluogo, essendo Cosenza periferiche. collocata a sud, ai confini della circoscrizio- ne provinciale. La morfologia tormentata del territorio e B) Le potenzialità economiche la viabilità esistente, ad essa conseguente, di fatto aumentano notevolmente le distan- Nella zona che è stata in precedenza deli- ze in linea d’aria, di per sè già molto eleva- mitata – dai diversi disegni di legge – sono te, tanto che per raggiungere il capoluogo disponibili notevoli risorse che non hanno di provincia i cittadini di alcuni siti impie- trovato uno sbocco reale adeguato perchè gano non meno di un ora e mezza. non sono state mai impegnate in un dise- Le difficoltà di raggiungere Cosenza da gno complessivo che coordinasse tutte le più luoghi di residenza ha incentivato la potenzialità esistenti. tendenza a trasferirvisi, inizialmente per le La nuova provincia potrebbe programma- sue funzioni amministrative e quindi per gli re lo sviluppo della zona dando nuovo im- Atti parlamentari–3– Senato della Repubblica – 1871 XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI pulso all’agricoltura, al turismo, al termali- C) La delimitazione dell’area smo e spendere maggiori energie per tenta- re di rivitalizzare quel percorso di indu- La zona del Pollino, per la quale si invoca strializzazione che, cominciato alla fine de- la erezione a provincia, confina a nord con gli anni ’60, è successivamente entrato in la Basilicata, a sud con la Valle dell’Esaro. crisi. Per quanto riguarda l’agricoltura, pur Comprende parte della piana di Sibari sulla partendo dall’alta fertilità e produttività del- quale troneggia il massiccio del Pollino, la le Piane di Sibari e Cammarata, è necessa- cui vetta più alta sovrasta dal parallelo di rio considerare con impegno uno sviluppo Roma allo stretto di Messina tutte le altre agricolo delle aree collinari. vette peninsulari. Il versante calabrese della zona del Polli- Il turismo poi in questa zona, pur goden- no presenta ai suoi margini meridionali la do di condizioni eccezionali, non ha mai piana di Sibari, ove oltre due millenni ad- assunto un rilievo adeguato in piani e pro- dietro fiorì la più grande colonia della Ma- grammi non solo nazionali, ma neppure re- gna Grecia, Sibari, che conobbe splendori e gionali. Il massiccio del Pollino ed i monti ricchezze narrati da storici dell’antichità. di Orsomarso nella loro conservata integrità A parte questa plaga pianeggiante, la zo- offrono, oltre ai panorami stupendi, rarità na del Pollino è essenzialmente montagnosa botaniche preziosissime ed una fauna di e presenta caratteristiche sue proprie. Dei notevole interesse naturalistico e scientifico. trentanove comuni, venticinque sono posti Sullo Jonio, Sibari alle amenità del posto ad un’altitudine compresa fra i 500 ed i accompagna attrezzature turistiche molto 1.000 metri e nove tra 0 e 200 metri sul li- moderne all’avanguardia non solo in ambi- vello del mare. In cinquanta chilometri si to nazionale. Ma il luogo si impone anche arriva dalla marina alla vetta più alta del per il patrimonio storico-culturale; la sco- massiccio del Pollino. perta di una parte della mitica città di Siba- Le caratteristiche orografiche dei territori ri, che fu tra le più importanti della Magna dei comuni gravitanti nella zona stanno ad Grecia e da tutta la penisola in quell’epoca, indicare le difficoltà derivanti alla vita am- già oggi è di grandissimo interesse. Un ca- ministrativa dei comuni medesimi, i quali, pitolo a parte meriterebbe l’argomento del se sorretti da spinta autonomistica, possono termalismo in questa zona: a poche decine aspirare a sicuro sviluppo economico nel di chilometri di distanza tra loro esistono settori del turismo, dell’industria e dell’agri- due stazioni termali: quella di Spezzano Al- coltura. banese e quella di Cassano Jonio. Queste, Castrovillari si trova a 75 chilometri da pur essendo dotate di rare capacità terapeu- Cosenza, a poco meno di 200 da Potenza, e tiche, hanno un’utenza estremamente infe- a distanze superiori rispetto a Salerno e Ta- ranto, i capoluoghi di provincia «più vici- riore alle loro potenzialità e certamente non ni». Questo rilievo vale a sottolineare il paragonabile a quella di altre stazioni ter- grande vuoto amministrativo esistente nella mali più conosciute, ma non più efficaci. zona del Pollino, in conseguenza del quale Dunque, perchè l’affermazione che «si non pochi comuni del versante lucano del vuole evitare l’emarginazione delle zone in- Pollino ben vedrebbero sorgere un capoluo- terne» non resti uno slogan vuoto in questa go nella vicina Castrovillari. parte del Paese, sarebbe opportuno dare un Quindi il territorio dell’istituenda provin- contributo non trascurabile con l’istituzione cia si caratterizza per essere la risultante della provincia che comprenda le aree di tre zone interne ben distinte orogra- dell’Unione delle Valli, del Pollino e dell’Al- ficamente, ma tipologicamente assai simili: to Jonio – Sibaritide, al centro delle quali si la zona del Pollino, la zona dell’Alto Jonio trova Castrovillari che ne costituisce il polo e quella della Valle d’Esaro. Sono tre aree di maggiore consistenza. interne, che a mò di trifoglio convergono Atti parlamentari–4– Senato della Repubblica – 1871 XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI sul più grande centro urbano del com- due costiere, tirrenica e ionica, per un’ar- prensorio, Castrovillari. moonica coesistenza dei due campi di inte- resse fattivi, mari-monti. D) La comunità albanese La nuova provincia potrà monitorare, ge- stire, governare e dirigere in modo puntuale Il più grosso agglomerato di comuni alba- e puntiforme tutto il contesto territoriale nofoni della Calabria ruota attorno a Ca- circostante il territorio interno al Parco. strovillari. Queste popolazioni hanno sem- pre affermato la loro lealtà all’Italia e han- F) Castrovillari no contribuito a «fare il Risorgimento». Non hanno mire autonomistiche, sono inte- La città, geograficamente posta a nord grate nel tessuto sociale e politico della na- della regione, può considerarsi la porta del- zione; ma i loro comuni, le loro comunità la Calabria ed è al centro di un vastissimo sono dei libri aperti: di etnografia, linguisti- territorio, caratterizzato da innumerevoli ca, spiritualità, anche per il loro rito bizan- emergenze storiche, culturali e paesistiche. tino-greco. È un libro che abbisogna di nor- Si trova in un’area pianeggiante a 350 me di tutela per non essere chiuso e per metri sul livello del mare, posizione che le sempre. consente illimitate possibilità di espansione Gli allogeni hanno conservato in questi, urbanistica. come negli altri comuni della Calabria, il La struttura economica, ancora oggi, ve- loro patrimonio culturale e linguistico, reli- de preminente come settore produttivo gioso da costituire una riserva intatta e non l’agricoltura. Infatti, dalla produzione olivi- ancora organicamente esplorata e degna- cola, si passa a quella agrumicola per arri- mente posta nel dovuto risalto, per il suo vare a quella vinicola.