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Accademia Internazionale di Scienze Ambientali International Academy of Environmental Sciences

w e b c o n f e r e n c e wi t h e a s y m e e t i n g TM

° IAES3 Workshop conferenza CLIMATE CHANGE IN THE 21st CENTURY I cambiamenti climatici nel XXI secolo FUTURE PROSPECTS OF THE “HEALTH” OF OUR PLANET AND MANKIND Quale futuroper la “salute” del pianeta terra e dell’uomo

Scientifi c and Political programmes and initiatives are confronted

Venezia, S. Elena 19 maggio 2007 Venice, S. Elena 19 May 2007

With the scientifi c collaboration of Main sponsor Videocommunication partner

Osservatorio Informativo Indipendente sul Latinoamerica

www.iaes.info I cambiamenti climatici nel XXI secolo Quale futuro per la “salute” del pianeta terra e dell’uomo Il perché della Conferenza

L’ultimo ciclone a spaventare l’Europa è stato Kyrill, il 18 gennaio scorso. Epicentro in Germania e conseguenze anche in Olanda, Belgio e Gran Bretagna. Venti fi no a 200 chilometri orari e decine di vittime. Solo pochi anni prima, nel 2003, l’Europa è stata soggetta all’estate più calda degli ultimi 150 anni. Più di 30000 morti sono attribuite a questa ondata di caldo, che determinò anche una catastrofi ca riduzione di raccolti e un aumento di incendi su larga scala. I mari sempre più caldi scatenano uragani e cicloni più intensi in ogni parte del Pianeta. Nel solo 2004 si sono contate 116 calamità naturali gravi, più del doppio rispetto alle 40-50 avutesi in media tra il 1970 e il 1985. Aumentano le alluvioni, perché dove prima pioveva, ora diluvia: nel luglio 2005 sono caduti su Mumbai, in India, quasi 2 metri di pioggia. Artide e Antartide si sciolgono (il 5 marzo 2002 un iceberg di 3.250 kmq, grande come la Valle d’Aosta, si stacca dalla calotta polare), i ghiacciai alpini stanno scomparendo come gran parte delle nevi del Kilimangiaro, le siccità aumentano e si allargano i deserti, mentre il destino di Shanghai, Calcutta, New York, Venezia è forse quello di essere sommerse.

Le domande da fare sono: 1) qual è lo stato attuale del rischio climatico per il Pianeta? Qual è il “livello di guardia” rispetto alla “grave questione” del cambiamento climatico? E quali sono le cause?

2) quale futuro ci attende? Quali iniziative scientifi che e politiche sono state intraprese e quali sono da intraprendere per scongiurare questi pericoli?

Per rispondere a questi interrogativi partecipano alla III conferenza promossa dall’Accademia Internazionale di Scienze Ambientali ministri, specialisti del settore, scienziati e organismi scientifi ci internazionali, come l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), il gruppo intergovernativo sull’evoluzione del clima istituito nel 1988 dalle Nazioni Unite, che raccoglie il contributo di circa 2.500 ricercatori da tutto il mondo.

Il cambiamento del clima e l’Europa

Tra gli scienziati c’è chi indica il cambiamento climatico come responsabile dei disastri alluvionali e siccitosi verifi catisi negli ultimi anni in Europa, e chi sostiene invece che l’Europa sia diventata più fragile e vulnerabile al rischio climatico. Come per la maggior parte delle discipline scientifi che, anche in questa sono in gioco numerosi fattori interdipendenti e pluridimensionali, tra cui il clima, l’assetto idrogeologico, l’uso del suolo, le misure strutturali di difesa, sensibilizzazione e preparazione di fronte al rischio di alluvioni e siccità, le capacità di gestione delle risorse idriche, di allarme e informazione. CLIMATE CHANGE IN THE 21st CENTURY FUTURE PROSPECTS OF THE “HEALTH” OF OUR PLANET AND MANKIND Why dedicate a workshop to climate change

The last cyclone to scare Europe was Kyrill, on 18 January 2007. The epicentre was in Germany and the consequences were also felt in Holland, Belgium and Great Britain. Winds reached 200 kph and caused dozens of victims. Only a few years earlier, in 2003, Europe experienced the warmest summer in the last 150 years. More than 30000 deaths are attributed to this heat wave, which also caused a catastrophic reduction of crops and a widespread increase in fi res. Increasingly warmer sea temperatures are triggering stronger hurricanes and cyclones all over the planet. In 2004 alone there were some 116 serious natural calamites, more than double the 40-50 which occurred on average between 1970 and 1985. There is increased fl ooding because, while previously it only rained, now it pours down: in july 2005 almost 2 metres of rain fell on Mumbai in India. The Arctic and Antarctic are melting (on 5 march 2002 a 3,250 sq. km. iceberg, as large as the Valle d’Aosta, broke away from the arctic icecap), alpine glaciers are disappearing, as is the snow of Kilimangiaro, droughts are increasing and deserts are spreading, while Shanghai, Calcutta, New York and Venice are perhaps destined to sink from view.

The questions to be asked are: 1) what present state of risk is our planet’s climate facing? what is the “safety mark” for the “onerous question” of climate change ? And what are its causes?

2) what future awaits our planet? What scientifi c and political initiatives have been undertaken and what safeguards are required to forestall these dangers?

To answer these questions, the International Academy of Environmental Sciences is holding its III Workshop, hosting ministers, experts in the various fi elds, scientists and international scientifi c bodies, such as the Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) - set up in 1988 by the United Nations, with contribution of some 2,500 researchers from all over the world.

Climate change in Europe

Some scientists assert that global warming is the cause of recent climate change, fl oods and droughts in Europe; others believe that Europe is becoming more fragile and vulnerable to climate risk. As in most scientifi c fi elds, many interdependent factors and aspects are involved: climate, hydro-geological setting, land use, structural measures of response, awareness and preparedness for the risk of drought and fl ood, water management, emergency response and information.

I cambiamenti climatici nel XXI secolo Quale futuro per la “salute” del pianeta terra e dell’uomo

Aumento di frequenza e intensità di eventi alluvionali e siccitosi, scioglimento dei ghiacciai e dei ghiacci marini, inaridimento del suolo, innalzamento del livello del mare, aumento di ondate di caldo: questi sono alcuni dei più temuti effetti del cambiamento globale del clima nel XXI secolo innescato dall’aumento della concentrazione di “gas serra” in atmosfera. Molti settori sono vulnerabili ai cambiamenti climatici, fra di questi risorse idriche, agricoltura, salute, coste, ecosistemi naturali, turismo. Un esempio: le alluvioni rappresentano una delle calamità più diffuse in Europa. Nel corso dei passati decenni, praticamente ogni anno si sono verifi cate alluvioni di grandi proporzioni in qualche parte del nostro continente.

Nel 2003 la Commissione Europea organizzò una riunione d’infor- mazione presso lo Ständehaus di Dresda allo scopo di presentare i risultati di alcuni importanti progetti di ricerca in materia di alluvioni, tesi a migliorare le possibilità di prevenzione, previsio- ne, attenuazione, adattamento e gestione di tali catastrofi .

Questi i risultati della ricerca. Durante il periodo 1980-2002, le alluvioni sono state più frequenti in Francia (22%), Italia (17%) e nel Regno Unito (12%).

Il maggior numero di vittime è stato registrato in Italia (38 %), seguita dalla Spagna (20%) e dalla Francia (17%). In termini di perdite economiche, Germania e Italia hanno subito il danno maggiore (entrambe 11 miliardi di euro), mentre Spagna e Regno Unito fi gurano al secondo posto (circa 6 miliardi di euro ciascuno).

Nei decenni 1983-2003, l’UE ha avviato una cinquantina di progetti di ricerca, con una dotazione complessiva di 58 milioni di euro, su aspetti quali la valutazione dei rischi di allagamento, la mappatura delle emergenze e dei rischi, la previsione delle piene e la pianifi cazione territoriale preventiva. L’UE ha quindi scelto di mettere a punto un sistema europeo di allarme alluvio- ni (European Flood Alert System, EFAS).

Cosa fare per limitare il cambiamento climatico sotto la “soglia di pericolo”? Chiaramente siamo di fronte a una delle più impor- tanti sfi de del XXI secolo, che va affrontata nella maniera più rigorosa e approfondita in tutti i suoi aspetti, da quelli scientifi ci e tecnologici a quelli politici. CLIMATE CHANGE IN THE 21st CENTURY FUTURE PROSPECTS OF THE “HEALTH” OF OUR PLANET AND MANKIND

Increase in the frequency and intensity of fl ood and drought, melting of glaciers and sea ice, drying of the soil, sea level rise, increase of heat waves: these are some of the most feared effects of global climate change for the XXI century induced by increased concentrations of atmospheric greenhouse gases. Many sectors are vulnerable to climate change, among them water resources, agriculture, health, costal areas, natural ecosystems, tourism. An example: fl ood represents one of the most widespread disasters in Europe. In recent decades, one part or another of our continent has been hit by severe fl ood essentially every year.

In 2003, the European Commission organised a meeting in the Stän- dehaus, in Dresden, to present important results on fl ood research projects that offered solutions related to preventing, forecasting, mitigating, adapting to and managing such catastrophes.

The results of the study indicate that in the period 1980-2002 fl oods occurred more frequently in France (22%), (17%) and the United Kingdom (12%).

The largest number of victims was recorded in Italy (38 %), followed by Spain (20%) and France (17%). In terms of economic losses, Germany and Italy suffered the most damage (both 11 billion euros), whereas Spain and the United Kingdom followed (with some 6 billion euros each).

In the decade 1993-2003, the E.U. launched some fi fty research projects focusing on this problem, investing a total of €58 billion to analyse aspects such as risk assessment, risk and emergency map- ping, fl ood warning systems, and preventive territorial planning. The EU has therefore devised the European Flood Alert System (EFAS).

What can we do to limit climate change below the “dangerous threshold”? Clearly we are faced with one of the greatest challen- ges of the XXI century, which needs to be addressed in the most rigorous and comprehensive way in all its aspects, from scientifi c and technological to political. I cambiamenti climatici nel XXI secolo Quale futuro per la “salute” del pianeta terra e dell’uomo Sessione mattutina 09,00 Saluti del Sindaco di Venezia 09,15 / 9,25 Saluti dell’Assessore per l’ambiente della Regione , Giancarlo Conta 09,25 / 9,35 Presentazione e obiettivi della webconference Antonino Abrami 09,35 / 11,40 Video introduttivo

Tavola rotonda su “Previsioni sul cambiamento climatico e innalzamento del livello del mare” Moderatori: Antonio Lopez, Paolo Pirazzoli L’ordine degli interventi potrà subire variazioni I. Filippo Giorgi (Cambiamenti climatici: dalle osservazioni alla previsione) II. Vincenzo Ferrara (Cambiamenti climatici: le strategie internazionali di mitigazione e di adattamento) III. Simone Orlandini (Bioclimatologia, agricoltura e ambiente: presente e futuro) © IV. Vincenzo Levizzani (Le precipitazioni atmosferiche viste dallo spazio: una risorsa per la climatologia e l’ambiente) V. Paolo Pirazzoli (L’innalzamento del livello del mare su scala globale e regionale - adriatica) VI. Andrea Rinaldo (Cambiamenti climatici e idrologia) VII. Paolo Canestrelli (Previsione delle maree) VIII. Luigi D’Alpaos (Processi erosivi che infl uenzano l’evoluzione morfologica della laguna di Venezia) 11,40/11,50 Coff ee break 11,50/13,50 Video introduttivo Tavola rotonda su “Gli impatti dei cambiamenti climatici” Moderatori: Marcelo Enrique Conti, Martin E. Iglesias I. Rajendra K.Pachauri (Cambiamenti climatici: la situazione) © II. Osvaldo Canziani (L’ultimo rapporto dell’IPCC) © III. Lucka Kajfez Bogotaj (Gli impatti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi in Europa) IV. Colin Butler, (Cambiamenti climatici e salute) © V. Zbyszek Kundezewicz (Conseguenze del rapporto IPCC su impatto, adattamento e vulnerabilità) © VI. Gerardo Benito (Progetto Sphere) © VII. Enzo Tiezzi (Previsioni sui cambiamenti climatici e relativi impatti) VIII. Ezio Todini (Recenti sviluppi e approcci sostenibili per la previsione e la gestione delle piene in relazione ai cambiamenti climatici) IX. Carlo Carraro (Gli impatti economici dei cambiamenti climatici e i costi delle politiche di contenimento) CLIMATE CHANGE IN THE 21st CENTURY FUTURE PROSPECTS OF THE “HEALTH” OF OUR PLANET AND MANKIND Sessione pomeridiana

15,30 / 19,00 Video introduttivo Tavola rotonda su “Risposte ai cambiamenti climatici”

Moderatori: Antonino Abrami, Gerardo Bianco L’ordine degli interventi potrà subire variazioni I. Lilian Corra (Cambiamenti climatici e salute) © II. Diana Carrero (La produzione di energia alternativa, non sempre un’alternativa sostenibile: esempi della situazione in Argentina) © III. Stavros Dimas (Cambiamenti climatici e politica europea) IV. Michl Ebner (Cambiamenti climatici e politica europea) V. Carlo Rubbia (Cambiamenti climatici e produzione di energia alternativa) VI. Francesco Rutelli (Cambiamenti climatici, risorse e attività culturali) VII. Alfonso Pecoraro Scanio (La politica italiana sui cambiamenti climatici) VIII. Giorgio Ruffolo (Cambiamenti climatici e politica europea) IX. Christian Korndorfer (Cambiamenti climatici e politica tedesca) © X. Paul Garlick (Cambiamenti climatici e legislazione criminale) XI. Felice Casson (Cambiamenti climatici e legislazione criminale) XII. Ruoss Engelbert (Cambiamenti climatici e l’impatto sulle città d’arte protette dall’UNESCO) XIII. Massimo Cacciari (Cambiamenti climatici, Venezia e la sua laguna: quale politica?)

Adolfo Perez Esquivel © e Carlo Rubbia chiudono la webconference

© Web connection I cambiamenti climatici nel XXI secolo Quale futuro per la “salute” del pianeta terra e dell’uomo Morning Session 09,00 A few words from the Mayor of Venice Massimo Cacciari 09,15 / 9,25 A few words from the Councillor for the Environment of the Veneto Region, Giancarlo Conta 09,25 / 9,35 Presentation and Goals of the webconference Antonino Abrami 09,35 / 11,40 Introductory Video

Roundtable on “Climate change prediction and

sea level rise ”

Chairmen: Antonio Lopez, Paolo Pirazzoli Speaker order may change I. Filippo Giorgi (Climate change: from observations to prediction) II. Vincenzo Ferrara (Climate change: international mitigation and adaptation strategies) III. Simone Orlandini (Bioclimatology, agriculture and environment: present and future) © IV. Vincenzo Levizzani (Clouds precipitation as seen from space: a resource for metereology and climate) V. Paolo Pirazzoli (Rising of Sea Level on a Global and Regional - Adriatic - Scale) VI. Andrea Rinaldo (Climate change and hydrology) VII. Paolo Canestrelli (Tides forecast) VIII. Luigi D’Alpaos (Erosion processes driving the morfological evolution of the Venice Lagoon) 11,40/11,50 Coff ee break 11,50/13,50 Introductory Video Roundtable on “Impacts of climate change” Chairmen: Marcelo Enrique Conti, Martin E. Iglesias I. Rajendra K.Pachauri (Climate change: the situation) © II. Osvaldo Canziani (IPCC Lastest Report) © III. Lucka Kajfez Bogotaj (Impacts of climate change on natural and managed ecosystems in Europe) IV. Colin Butler, (Climate change and health) © V. Zbyszek Kundezewicz (Refl ections from the IPCC report on impact, adaptation and vulnerability) © VI. Gerardo Benito (Project Sphere) © VII. Enzo Tiezzi (Climate change prediction and relatives impacts) VIII. Ezio Todini (Recent advances and sustainable approaches to fl ood forecasting and management in a changing climate) IX. Carlo Carraro (The economic impacts of climate change CLIMATE CHANGE IN THE 21st CENTURY FUTURE PROSPECTS OF THE “HEALTH” OF OUR PLANET AND MANKIND Afternoon session

15,30 / 19,00 Introductory Video Roundtable on “Response to climate change”

Chairmen: Antonino Abrami, Gerardo Bianco Speaker order may change I. Lilian Corra (Climate change and health) © II. Diana Carrero (Alternative energy production, not always a sustainable alternative: examples of the situation in Argentina) © III. Stavros Dimas (Climate change and European politics) IV. Michl Ebner (Climate change and European politics) V. Carlo Rubbia (Climate change and alternative energy production) VI. Francesco Rutelli (Cilmate change and cultural assets and activities) VII. Alfonso Pecoraro Scanio (Italian climate change politics) VIII. Giorgio Ruffolo (Climate change and European politics) IX. Christian Korndorfer (Climate change and German politics) © X. Paul Garlick (Climate change and Criminal Law) XI. Felice Casson (Climate change and Criminal Law) XII. Ruoss Engelbert (Climate change infl uences on UNESCO world heritage sites) XIII. Massimo Cacciari (Climate change and Venetian politics)

Adolfo Perez Esquivel © and Carlo Rubbia close the webconference

© Web connection I cambiamenti climatici nel XXI secolo Quale futuro per la “salute” del pianeta terra e dell’uomo Guest faculty

• Antonino Abrami, Venice Criminal Court of Appeal Judge, IAES Acting President; Adjunct Professor - University of Nova Gorica • Gerardo Benito, Environmental Sciences Centre, Consejo Superior de Investigactiones Cientìfi cas, ffromrom MadridMadrid • Gerardo Bianco, Member of the • Lucka Kajfez Bogataj, University of Ljubljana, Biotecnical Faculty • Colin Butler, School of Health and Social Development, Deakin University, Melbourne, ffromrom MelbourneMelbourne • Massimo Cacciari, Mayor of Venice • Paolo Canestrelli, Director of the Tides Forecast and Alert Centre in Mestre • Osvaldo Canziani, Coordinator of IPCC, ffromrom BuenosBuenos AAiresires • Carlo Carraro, Professor of Econometrics and Environmental Economics at the University of Venice; Director, Climate impacts and Policy Division, EuroMediteranean center on Climate Change • Diana Carrero, Professor of Environmental and Chemical Engineering, ffromrom BuenosBuenos AAiresires • Felice Casson, Italian Senator • Giancarlo Conta, Councillor for environmental politics, soil protection, water cycle, reclamation of contaminated sites and the forests, Veneto Region • Marcelo Enrique Conti, Professor of Environmental impact assessment, University La sapienza - Rome - IAES Vice-President • Lilian Corra, IAES Scientifi c Committee Member, The Global 500 UN Roll of Honour Prize for Environmental Achievement; ISDE President, ffromrom BuenosBuenos AAiresires • Luigi D’Alpaos, IMAGE Dept, • Stavros Dimas, EU Commissioner for the Environment • Michl Ebner, Member of the European Parliament • Adolfo Perez Esquivél, Nobel Peace Prize - President IAES • Fabrizio Fabbri, Head of Technical Secretariat of the Environment Ministry • Ruoss Engelbert, Director of the Unesco Offi ce in Venice - Unesco Regional Bureau for Sciences in Europe (BRESCE) CLIMATE CHANGE IN THE 21st CENTURY FUTURE PROSPECTS OF THE “HEALTH” OF OUR PLANET AND MANKIND

• Vincenzo Ferrara, Enea climatologist and coordinator of the National Conference on Climate of the Ministry of the Environment • Paul Garlick, B a r r i s t e r s p e c i a l i s i n g i n I n t e r n a t i o n a l C r i m i n a l Law and the Impact on Business, Appointed Judge in BiH War Crimes Court, Sarajevo

• Filippo Giorgi, Head of the Earth System Physics section of the Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics, Trieste, Vice-Chair of the IPCC WGI Bureau

• Martin E. Iglesias, Journalist, President of Selvas.org • Christian Korndorfer, Environmental protection Director - Municipality of Dresden, ffromrom DresdenDresden • Zbyszek Kundezewicz, Polish Academy of Sciences, ffromrom PoznaPoznań • Vincenzo Levizzani, Project EURAINSAT: use of data transmitted via satellite • Antonio Lopez, IAES Scientifi c Committee Member, “Airone” journalist, Pastore Prize • Simone Orlandini, Department of Agronomy and Land Management - University of Florence, ffromrom FlorenceFlorence • Pachauri Rajendra K., IPCC President, ffromrom GeneveGeneve • Alfonso Pecoraro Scanio, Minister of the Environment, Italy • Adolfo Perez Esquivel, Nobel Peace Prize Laureate, IAES President, ffromrom BuenosBuenos AAiresires • Paolo Pirazzoli, Research Director, CNRS (France) • Andrea Rinaldo, Director of International Centre for Hydrology “Dino Tonini” • Carlo Rubbia, Nobel Physics Prize Laureate • Giorgio Ruffolo, Former Italian Minister of the Environment and economic expert, President of the European Research Centre • Francesco Rutelli, Minister for Cultural Assets and Activities, Italy • Enzo Tiezzi, Professor of Physical Chemistry, Siena University • Ezio Todini, C o - o r d i n a t o r f o r t h e w r i t i n g o f a r e p o r t o n “Understanding and Reducing Uncertainty in Flood Forecasting” International Academy of Environmental Sciences Ex Convento dei Servi di Maria C.po della Chiesa n.3 - Sant’Elena - Venice

www.iaes.info [ mail: [email protected] ] Tel. +39.041.5299612/ 614/ 611 / 619 Fax +39.041.5299650 tel. cellulare 3291532420 (Beatrice Bortolozzo) Scientific Committee Adolfo Perez Esquivél Nobel Peace Prize - President of IAES Antonino Abrami Venice Criminal Court of Appeal Judge, IAES Acting President; Adjunct Professor University of Nova Gorica Giuseppe Cartei IAES Scientifi c Committee President Felice Casson Italian senator Marcelo Enrique Conti Vice Presidente IAES Lilian Corra President of ISDE; IAES Scientifi c Committee Member Saša Dobričič Achitect Director of Postgrade course in economics and techniques for the conserva tion of the architectural and eniviroronmen tal heritage, University of Nova Gorica PierFrancesco Ghetti Founding Member IAES; Chancellor of the University of Ca’ Foscari; Filippo Giorgi Head of the Earth System Physics section of the Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics, Trieste. Physics of Weather and Climate Section, Vice-Chair of the IPCC WGI Bureau Martin E. Iglesias Journalist, President of Selvas.org Antonio Lopez IAES Scientifi c Committee Member; Airone journalist, essay writer, Pastore prize Eugenio Vassallo IAES Founding member Secretaariat and collaborators : Beatrice Bortolozzo e Graziella Palmieri Orseola Barozzi e Debora Bertin Lara Fabiano e Silvia Del Fabbro Fortunata Marchese Referenti informatici / IT Coordintors: Federica Palmarin Riccardo Palma Rambaud Stefania Rodi Alberto Largo, Web-lab Venezia