Anno XXII - N. 93 | 94 Gennaio | Giugno 2016 1 2016 Alleanza per una Corretta Informazione Rivista di cultura e politica diretta da Giulio Rolando ] www.cerchionapoli.it • E-mail: [email protected] Giulio Rolando ringrazia [copia omaggio per i contributi di idee e per la preziosa collaborazione “NEL RAPPORTO TRA ETNIE

Orazio Abbamonte E RELIGIONI È IMPRESCINDIBILE Giovanni Anzidei Mario Bozzi Sentieri UNA STRUTTURA DI PENSIERO Pierfranco Bruni Aurora Cacopardo CHE SIA LETTERARIA Gennaro Cesaro Giovannni Cesarino E ANTROPOLOGICA” Lucio Ciccone Ermanno Corsi Massimiliano De Francesco Francesco de Giovanni di Santaseverina Uccio De Santis Gigi Di Fiore Mario Di Vito Stefano Dentice d’Accadia Ammone Eugenio Donadoni Domenico Fisichella Mario Forte Paola Franchomme Umberto Franzese Giuliana Gargiulo Maria Gargotta Giuseppe Gembillo Pietro Golia Ella Knight Vinke Achilleugenio Lauro Marina Lessona Fasano Anna Maria Liberatore Aldo Masullo Luigi Russolo: “Rifornimenti ad un treno in corsa in zona di Gherardo Mengoni Vincenzo Nuzzo guerra”. È uno dei capolavori, in esclusiva del Museo Perrone Ernesto Paolozzi Burali della celebre sequenza aviatoria del 1915 lanciata nel Paolo Perrone Burali Gerardo Picardo 1916 dal più diffuso periodico del tempo, il “Touring”. Tema: Alessandro Maria Raffone importanza fondamentale dell’aviazione sia in pace che in Ugo Righi Gabriella Riselli guerra. Questa sequenza anticipa prodigiosamente d’un Pierluigi Sanfelice di Bagnoli Mimma Sardella quindicennio il Manifesto dell’Aeropittura del 1929 e assume Massimo Scalfati oggi rilevanza mondiale e un paricolare significato per ciò Salvatore Maria Sergio Giovanni Sessa che proprio in questi giorni sta succedendo. Russolo è uno Annarita Siniscalchi dei 5 firmatari del primo Manifesto della pittura futurista Nicola Squitieri Luigi Tallarico del 1910 con Balla, Boccioni, Carrà, Severini. Piero Antonio Toma Raffaele Vacca Al centro del giornale Ciriaco M. Viggiano Paolino Vitolo FUTURISMO & DINTORNI Lina Wertmuller Gennaio | Giugno 2016 17 gli eredi, ma le eredi. Le figlie insieme al sorelle stanno ancora, infatti, al suo an- malgrado si affacciano a conflitti futuri figliastro conducono il gioco luttuoso. Le tico e crudele gioco del potere. Cordelia, che non sapranno reggere; le figlie vivono figlie non diventano madri e alla follia invece, è testimone che, nella catastrofe nella loro stessa carne la morte del Padre, dell’ultimo corpo del Re, che chiede amo- apocalittica che travolge ogni relazione, ma non sanno generare in quell’amore, re, rispondono inseguendo con ogni mezzo nessuna astuzia può più reggere, nessun che pure presagiscono. Certo è soltanto il quello stesso potere che vedono franare compromesso dar frutto”. È Cordelia a timbro della fine. col Padre. Anche Cordelia? Per Cacciari imporre l’aut-aut: vuoi amore? Allora non Nessuna fede, neppure la più pallida “Cordelia è chi più drasticamente si ribel- voler potere. Se vuoi che ti ami, non vo- fiammella - avverte il filosofo di ‘Hamle- la al Padre, al Padre che insiste nel so- ler potere su di me. La figlia prediletta è tica’ - fonda qui la speranza che ad essa pravvivere oltre il proprio termine. Le altre la negazione stessa dell’erede. Eredi loro segua un giorno del Signore. GIORNALISTI CORAGGIOSI MASSIMO SCALFATI ome i “capitani coraggiosi” formista, composita e perfino ete- nerazioni di giovani è ancora una Cdi Rudyard Kipling, tre gior- rogenea, ma ricca di intelletti di pagina da scrivere. Certo è che nalisti italiani, corrispondenti di prim’ordine, che ruotava intorno in quella intemperie di lotte po- guerra e valenti saggisti, hanno al MSI - Movimento Sociale Ita- litiche combattute su una trincea sfidato il pericolo e la durezza dei liano. L’importante ruolo forma- difficile, emarginata e perfino pe- conflitti per raccontare dal vivo, tivo svolto dal MSI per tante ge- ricolosa, in quel clima di fermenti come osservato- esistenziali e di ri sul campo, gli grandi riferimenti avvenimenti nelle culturali (da Gen- zone del mondo tile a Spirito, da in cui si combatte, Evola a Guénon, senza restare nelle da Drieu La Ro- retrovie, magari chelle a Brasil- utilizzando fonti lach e a Céline, indirette d’infor- da Josè Antonio mazione come Primo de Rivera fanno tanti altri. Il a Condreanu, da rischio, per loro, è promesse troppo stato ed è un ele- spesso sottratteci mento naturale dalla sorte come alla professione Adriano Romual- che svolgono e di a studiosi so- non lo rifuggo- lerti come Giano no, anzi gli vanno Accame, Gabrie- incontro con un le Fergola, Primo coraggio che cer- Siena, Pietro Vas- tamente proviene sallo, Rutilio Ser- loro da un’antica monti, alla scuola militanza politi- di giornalismo di co-culturale. Giovannini, Erra Infatti, Almeri- Tripodi, Buscaro- go Grilz, Fausto li, ecc.), si sono Biroslavo e Gian formati tanti gio- Micalessin sono vani che, poi, le tre giornalisti circostanze della triestini, forgia- vita hanno portato tisi in quell’area ad affermarsi pro- culturale anticon- fessionalmente in Gennaio | Giugno 2016 18 posizioni di primo piano nei cam- vano anche Il Monitore di F. Am- tatore marxista Menghistu, fino pi più disparati. E così nel giorna- maturo e Realtà di N. Imperatore, alla guerra civile nell’ex colonia lismo, Grilz, Micalessin e Bilosla- al Picchio verde di O. Santagati a portoghese del Mozambico, in cui vo rappresentano degli esempi di Catania, ed Europae Imperium di ha perso la vita. Ai servizi giorna- eccellenza. Le guerre combattute S. Tringali in Abruzzo, ecc. listici prese ad unire dapprima le in varie parti del mondo fin dagli Perciò Grilz si iscrisse ben presto fotografie e poi i video, divenendo anni ’70 hanno visto proprio que- all’Albo dei giornalisti, elenco dei anche un apprezzato fotoreporter. sti tre giornalisti italiani diretta- pubblicisti, e prese a collaborare Nel 1984 documentò la guerriglia mente presenti sui campi di bat- con Dissenso, il quindicinale del cambogiana degli ex Khmer rossi taglia. A loro, Il Cerchio intende Fronte della Gioventù. di Pol Pot contro le truppe gover- rendere omaggio. In lui la passione politica si univa native appoggiate dai vietnamiti. a quella per la professione di re- Raccontò, al confine tra Myanmar porter freelance nelle zone “calde” e Thailandia, la guerra tra la mino- del pianeta. Perciò dapprima fon- ranza etnica Karen e le truppe di dò il Centro Nazionale Audiovisi- Rangoon. Le sue immagini fecero vi e poi nel 1983 l’agenzia giorna- il giro del mondo e furono acqui- listica Albatross Press Agency con state anche dalla CNS, da France gli amici Gian Micalessin e Fausto 3 e dall’NBC. Successivamente Biloslavo. Albatross Press Agency questi grandi network gli commis- seppe produrre servizi – scritti, fo- sionarono servizi in altre parti del tografici e filmati – da gran parte mondo. Dalle Filippine, per conto delle aree del mondo interessate della NBC, Almerigo Grilz seguì da fenomeni bellici, di guerriglia o la guerriglia comunista filippina e rivoluzionari, sicché i suoi servizi le elezioni del 1986 che portarono furono molto richiesti da grandi Almerigo Grilz emittenti televisive internazionali, Grilz ( 1953 - Mozambico in particolare anglosassoni. In Ita- 1987), sin da giovane, è stato un lia, i reportage di Albatross furono attivo militante del Fronte del- pubblicati su Panorama e su rivi- la Gioventù, di cui dal 1977 fu ste specializzate come la Rivista segretario provinciale e poi vice italiana di difesa, nonché mandati segretario nazionale, nonché del in onda dal Tg1 Rai. A metà degli Movimento Sociale Italiano, del anni ’80, dimessosi da consiglie- quale è stato anche consigliere re comunale e quindi rinunciando comunale nella sua città natale. ad una sicura carriera politica che alla caduta del dittatore Ferdinan- Come tanti valenti e preparati gio- lo avrebbe portato in Parlamento, do Marcos e alla vittoria di Co- vani missini, Grilz coltivava sin Grilz decise di dedicarsi esclu- razon Aquino, vedova del leader dall’adolescenza la passione per il sivamente al giornalismo ed in dell’opposizione cattolica Mario giornalismo militante. Quella era particolare al ruolo di “inviato” Aquino. Il 9 maggio 1987, in Mo- una palestra attraverso cui tutti noi all’estero e soprattutto di corri- zambico, nella provincia di Sofa- siamo passati. L’area culturale che spondente di guerra. Fu testimone la, mentre con una cinepresa stava ruotava intorno a MSI era ricca sui più importanti fronti di guer- documentando una cruenta batta- di periodici: dalle riviste Ordine ra dalla fine degli anni ’70 in poi: glia fra i miliziani anticomunisti Nuovo e Linea di Rauti a L’italia- dall’Afganistan per documentare della Renamo, finanziati dal Su- no di P. Romualdi, dalla Rivista la resistenza mujaheddin contro dafrica e quelli della Frelimo, se- di Studi Corporativi di G. Rasi a l’Armato Rossa, all’operazione guaci del governo marxista, fu uc- L’orologio di L. Lucci Chiarissi, a “Pace in Galilea” cioè all’inva- ciso da un “proiettile vagante”. Fu Totalità di B. Occhini, alla La Tor- sione israeliana del Libano, dalla recuperata la sua telecamera, dove re di G. Volpe, ecc. fino a periodici resistenza dei cristiani maroniti è documentata tutta la battaglia locali come L’Alfiere di S. Vitale, a contro l’invasione pale- dell’ex zuccherificio, fino al mo- Azione Politica di R. Monaco e L. stinese dello stesso Libano, alla mento in cui la telecamera cadde Argiulo a Napoli, ove si pubblica- guerriglia etiopica contro il dit- per terra. I guerriglieri di Afonso Gennaio | Giugno 2016 19 Dhlakama, il capo del movimento Gasparri, Menia, Giacomelli, lo di resistenza nazionale, lo portaro- hanno commemorato in un libro no a spalla per un giorno e mezzo, intitolato La vita come avventura, fino a seppellirlo sotto un maesto- ricordando che ogni volta che egli so albero, in un luogo chiamato tornava in Italia c’era sempre una Ndore, dove tutt’oggi riposa. Sua telefonata, l’incontro, il caffè con madre (Almerigo era figlio unico) i suoi camerati. “Almerigo – ha decise che fosse meglio lasciarlo scritto Gasparri in quel libro – ha lì dove era caduto per inseguire la vissuto la sua vita come un’av- sua passione-professione. ventura. E ora fa parte della no- La morte di Grilz sarà ricordata stra storia, di quella della nostra di “giornalisti coraggiosi”, con Al- dal Tg1 Rai dal conduttore Paolo comunità e di quella personale di merigo Grilz e Fausto Biloslavo, Frajese, nonostante il parere con- chi porta dentro di sé tanti ricordi, che ha fondato la Albatross Press trario del comitato di redazione, tanti episodi, tanti discorsi, tanti Agency. Attualmente è editoriali- e sulla carta stampata da Renato progetti, alcuni realizzati, alcuni sta de Il Giornale e Il Foglio. farina per il settimanale Il Sabato rimasti tali. Resterà per noi un Micalessin ha iniziato con repor- ed Ettore Mo per Il Corriere del- giovane mito che sfida il tempo”. tage al seguito dei mujaheddin la Sera. Al contrario, la stampa A Grilz è stata dedicata una pun- afgani al tempo dell’occupazione di sinistra ne diede una versione tata monografica del settimanale sovietica, poi ha realizzato docu- distorta ed irriguardosa, non sol- Terra! curato da Toni Capuozzo il mentari e reportage dalle princi- tanto come un “giornalista fasci- 20 maggio 2007, a cura del Tg5 di pali aree di crisi e di conflitto del sta morto in ” (e, si sa, per Canale 5 Mediaset. Di lui ha detto mondo: , ex Jugoslavia, Alge- la faziosità di sinistra, un fasci- l’amico Fausto Biloslavo: “Era ria, Ruanda durante il genocidio sta non è mai degno di rispetto, un giornalista che non avrebbe dei Tutsi, Zaire al tempo dell’e- neppure da morto), ma arrivando mai scritto un pezzo dal bordo di pidemia di ebola, Cecenia. Poi ha perfino ad adombrare che Grilz si una piscina”. Per evitare l’oblio seguito e segue tutt’ora le vicende trovasse in Mozambico per com- di Almerigo, i suoi due antichi mediorientali. Per la carta stampa- battere come mercenario. amici Gian e Fausto, nel 2007, ta ha collaborato con alcune fra le L’Ordine di giornalisti di Trieste hanno pubblicato di recente Gli più importanti testate internazio- gli ha negato perfino una targa occhi della guerra, un libro foto- nali come il Corriere della Sera, commemorativa all’ingresso del- grafico frutto di venticinque anni Repubblica, Panorama, Libéra- la sede cittadina, mentre il Comu- di reportage con diversi scatti di tion, Der Spiegel, El Mundo, ne di Trieste gli ha dedicato una Grilz. L’express, Far Eastern Economic strada cittadina e l’Amministra- Review. Ha inoltre lavorato per zione Provinciale di Pordenone stazioni televisive nazionali ed in- gli ha dedicato la sua sala stam- ternazionali fra cui: RaiNews24, pa. Il nome di Grilz è inciso sul Rai 1, Rai 2, Canale 5, La7, CBS, monumento in Normandia che NBC, Channel 4, TF1, France 2, Reporters sans frontières ha de- NDR, TSI. È autore di volumi, dicato a tutti i giornalisti cadu- tra cui: solo andata: ti sui fronti di guerra. Nel 2002, storie dei soldati italiani caduti Gian Micalessin, desideroso di nel paese degli aquiloni / Gli 007 vedere gli ultimi luoghi nei qua- di Islamabad fra traffici nucleari li è vissuto Grilz e, in particola- e terrore islamico / Afghanistan, re, di conoscere la sorte dei suoi ultima trincea. La sfida che non resti, ha realizzato un documen- Gian Micalessin possiamo perdere / Hezbollah, tario intitolato L’albero di Alme- Anche Micalessin (Trieste 1960) è il partito di Dio del terrore e del rigo, filmato e montato assieme stato un militante del Fronte della welfare; Gli occhi della guerra. alle immagini girate dall’amico Gioventù di Trieste alla fine degli Molto noto ed apprezzato è stato e collega proprio fino all’istante anni ’70, e qualche anno dopo ha il suo recente reportage realizzato della sua morte. Alcuni fra i suoi cominciato a lavorare come invia- nel corso di un anno di lavoro in più cari camerati del MSI, come to di guerra. Ha fatto parte del trio Siria, ove, tra l’altro, da Maaloula Gennaio | Giugno 2016 20 ha documentato l’assedio da pate scagionato da ogni accusa. Nel pericoloso: in Cecenia a libera- degli islamisti a questo antico 1982 è stato in Libano per segui- re Mauro Gallegani, fotografo di villagio dove si parla ancora l’A- re l’operazione militare israeliana Panorama, rapito dai tagliagole ramaico l’antica lingua di Cristo, “Pace in Galilea” come fotografo locali. Il giorno del mio quaran- le suore rapite dai fondamentalisti freelance. In quell’occasione è sta- tesimo compleanno entro a islamici, la distruzione dei luoghi to l’unico ad immortalare Yasser liberata dai talebani grazie ai B52 sacri, le macerie liberate dagli Arafat in fuga da Beirut dopo anni a stelle e strisce. Nel 2003 mi in- occupanti ma ormai deserte e di- di invasione del paese dei cedri filo nel deserto al seguito dell’in- ventate il simbolo della minaccia da parte dei suoi guerriglieri, che vasione alleata che ha abbattuto a cui sono sottoposte le comunità aveva comportato la distruzione Saddam Hussein. Nel 2011 sono Cristiane non solo nella Siria di- del già precario equilibrio tra le stato l’ultimo giornalista italiano laniata dalla guerra d’aggressione varie componenti etniche, reli- ad intervistare il colonnello Ghed- dell’islamismo radicale sostenuto giose, culturali libanesi. Nel 1988 dafi. In Afghanistan ho racconta- dai sauditi, dalla Turchia e da al- Biloslavo, recatosi in Afghanistan to i dieci anni di dura missione di cuni stati occidentali, ma, più in per documentare l’invasione da soldati italiani. E ho continuato a generale, in tutto il medioriente. parte dell’Armata Rossa, fu arre- seguire la deriva della primavera Di quest’esperienza Gian Micales- stato a Kabul da agenti governativi araba in Siria”. Sui suoi reporta- sin sta fornendo un appassionato sovietici perché sospettato di con- ge di guerra ha pubblicato i libri: racconto nel corso di una serie di tatti con i guerriglieri mujaheddin. Prigioniero in Afghanistan / Le conferenze che sta tentando in va- Rimase in carcere per sette mesi, lacrime di Allah / Gli occhi della rie parti d’Italia, anche con proie- riuscendo a rientrare in Italia solo guerra. Suoi sono anche i volumi: zioni di filmati. grazie all’intervento personale del I nostri marò e Il tesoro dei pirati. Presidente della Repubblica Fran- In 30 anni di lavoro, sui fronti più cesco Cossiga. Un anno dopo vol- caldi del mondo, ha scritto oltre le tornare a Kabul, ove fu investito 4800 articoli. Da lui ci aspettiamo da un camion militare che lo ri- ancora tanti contributi alla verità. dusse in fin di vita. All’inizio degli Tre giornalisti coraggiosi anni ’90 lo troviamo come inviato Grilz, Micalessin, Biloslavo. Le in Jugoslavia, da cui anticipava al- loro storie personali raccontano di cuni avvenimenti della successiva uomini ispirati da una weltanshau- guerra civile. Biloslavo, da triesti- ung che concepisce la vita come no, è buon conoscitore del tema una continua sfida a se stessi ed delle foibe, sul quale ha pubblicato al Fato, senza cedimenti all’apa- vari articoli su Il Borghese, Epoca, tia borghese. Uomini che devono Il Giornale. Ha lanciato una cam- questo loro modo di essere, certa- Fausto Biloslavo pagna civile contro i responsabili mente alle innate qualità personali, Biloslavo (Trieste 1961), come i iugoslavi di quelle atrocità, i quali ma anche alla formazione esisten- primi due colleghi, ha fatto parte percepivano la pensione dello Sta- ziale, etica e culturale, ricevuta da della sezione triestina del Fronte to italiano. Oggi Biloslavo lavora giovani in quel grande crogiuolo di della Gioventù negli ultimi anni presso la redazione de Il Giornale; cultura e di politica che fu il MSI, ’70. Il 1° luglio 1981 fu arrestato inoltre collabora con varie testate che era senza dubbio un ambiente per ordine della magistratura di come Il Foglio, Panorama, SKY umano di frontiera, come di fron- Bologna con l’accusa di falsa te- TG24 e TGcom24. Di se stesso, tiera era anche la loro Trieste. stimonianza circa un suo soggior- egli scrive: “Come diceva il co- no in Libano in campeggi militari lonnello Kurtz in Apocalipse now della falange cristiana di Gemayel. mi faccio «amico l’orrore» se- Nei giorni successivi si venne a guendo i conflitti peggiori, come il sapere che l’inchiesta era legata genocidio in Ruanda e nei Balca- alle indagini sull’attentato alla sta- ni; racconto tutte le guerre, dalla zione di Bologna. Difeso da Mar- Croazia alla Bosnia, fino all’inter- cantonio Bezicheri (già difensore vento della Nato in Kosovo. Nel di Franco Freda), fu pienamente 1997 mi imbarco nel servizio più