Moto Morini Super Scrambler 1200
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SPECIAL FREE ISSUE - N.448 - 24 NOVEMBRE 2020 MOTO MORINI SUPER SCRAMBLER 1200 PROVA MOTOGP EDITORIALE Yamaha Processo alla Dorna da applausi, Tricity 300 Yamaha ha salvato il mondiale P.12 P.130 P.86 PROVA MOTO MORINI SUPER SCRAMBLER 1200. ESPERIENZA SENSORIALE! Analogica, pura ed essenziale, tre parole per descrivere la Moto Morini Super Scrambler 1200, moto moderna sotto molti punti di vista, ma che sa come trasmettere sensazioni di altri tempi. MOTO MORINI DI FRANCESCO PAOLILLO PROVA PROVA a Scrambler Moto Morini con il suo possen- L te bicilindrico diventa “Super”, la norma- tiva Euro 5 incombe e purtroppo questo sarà il canto del cigno di questa moto, l’ultima delle “analogiche”, come si sente eccheggiare tra le mura della Moto Morini di Trivolzio in provincia di Pavia. La Super Scrambler 1200 prima di sorprenderti per le sue doti dinamiche, di cui leggerete qui sotto, rapisce per l’estetica, personale e curata, ma con quel retrogusto grezzo che una scrambler col tas- sello deve avere. Chi la sceglierà lo farà certo per distinguersi, e basta uno sguardo ai singoli parti- colari per capire che sarà gioco facile, e per chi è meno attento c’è il “richiamo” sul serbatoio ...”Fat- ta a mano in Italia”. Ma le moto sono fatte tutte a mano ci direte, qui però, il mix di tradizione e artigianalità che si percepisce guardando per esempio la sella e le “guance” del ser- batoio, entrambe in pelle, o il parafango anteriore e le tabelle porta numero stilizzate, questi in alluminio, la allontanano dalle moto di grande serie. Se poi la si arricchisce ulteriormente con la splendida borsa late- rale, e l’unghia copri faro, il gioco si completa! L’esclusività e l’italianità sono due cose che si fanno pagare, e i 15.300 € del prezzo lo confermano, ma di- stinguersi ha sempre un costo! L’originalità meccanica la Super Scrambler 1200 la condivide con la sorella Milano, dalla quale eredita 4 MOTO.IT MAGAZINE N. 448 MOTO.IT MAGAZINE N. 448 5 GUARDA IL VIDEO PROVA PROVA gran parte della meccanica. Sotto allo stesso serba- toio spunta il telaio a traliccio in acciaio 25CrMo4, in- castonato nel quale troviamo il bicilindrico a V di 87° da 1.187 centimetri cubi, con distribuzione bialbero quattro valvole, raffreddato a liquido, che in questa versione eroga 116 cv a 8.000 giri con una coppia mas- sima sempre poderosa, 11 kgm a 7.000 giri. Anche le sospensioni Mupo sono le stesse, ma sono state modificate nell’idraulica, per rendere al meglio anche nel fuoristrada leggero, e il mono ha ora un in- terasse maggiorato per alzare il posteriore. La forcella da 46 mm di diametro è completamente regolabile at- traverso dei pratici registri sui quali si riesce ad agire anche senza attrezzi, e la sua escursione utile è di 120 mm, che scendono a 110 per il posteriore, anch’esso regolabile nel precarico della molla (con comando idraulico), e in estensione. L’altezza della sella cresce fino a 830 mm ma la sua forma è più piatta e lineare, mentre il manubrio alto permette di guidare con una postura più rilassata e adeguata al tipo di moto. Im- pianto frenante tutto Brembo, due dischi da 320 mm e relative pinze a quattro pistoncini ad attacco radiale (molto belli i piedini della forcella ricavati dal pieno e con il logo MM), disco da 220 mm e pinza a due piston- cini per la ruota posteriore. ABS Bosch MP9.1, disinse- ribile quando si vogliono portare le ruote fuoristrada, e a guardare i cerchi a raggi della Super Scrambler 1200, gommati con le Pirelli Scorpion Rally STR non si fatica a credere che si possa fare, in barba al 17 an- teriore! Eletttronica poca a bordo della Super Scram- bler 1200, si viene traditi dalla strumentazione LCD da 5” che permette di scegliere tra varie grafiche, tutte ben leggibili (con una mancanza importante come 6 MOTO.IT MAGAZINE N. 448 MOTO.IT MAGAZINE N. 448 7 MOTO MORINI PROVA PROVA PREGI quella dell’indicatore del livello carburante), ma altro Immagine - Guidabilità non c’è. No Riding Mode, o mappe motore di alcun ge- nere, quando si gira il gas, qui c’è un classico cavo che DIFETTI agisce sui corpi farfallati! Mancanza controlli elettronici (Per molti potrebbe essere un pregio) Come va A osservarla, se il genere piace, non ti lascia indiffe- rente anzi, ma qualche dubbio su come possa andare ti sorge spontaneo. Vuoi il peso, vuoi il tassellato che si mostra smargiasso, vuoi quella vecchia conoscenza lì sotto che spinge come un forsennato e senza alcuna briglia elettronica ad alleggerire il compito del guida- tore nelle situazioni scomode, ed ecco il festival dei punti di domanda. Il bello delle moto però, è che prima vanno guidate e poi giudicate, e con questa Moto Morini Super Scram- bler 1200, il detto calza a pennello. Le tortuose strade che partono da Casteggio e che attraversano infiniti filari di vigne ordinati sulle colline pavesi, sono per- fette per la nostra Super Scrambler 1200, che riesce a dipanare i dubbi in pochi chilometri, tra strade sterra- te e asfalti non sempre messi bene. Prima di tutto va detto che la posizione di guida è niente male, como- da e con una sensazione di controllo ottimale della moto, la sella che oltre ad essere bella è pure confor- tevole, e i comandi ben calibrati e poco affaticanti. L’assetto delle sospensioni è da plauso, non fosse altro che permette di far dialogare in maniera otti- male dei “quasi tassellati” con delle sopensioni che farebbero invidia a molte sportive. Siamo transitati su asfalti lisci o completamente rovinati senza che la Super Scrambler perdesse rigore e precisione nel disegnare le traiettorie, filtrando le sconnessioni più dure molto bene. 8 MOTO.IT MAGAZINE N. 448 MOTO.IT MAGAZINE N. 448 9 PROVA PROVA Anche mettendo le ruote fuori dall’asfalto, mettono in mostra una buona scorrevolezza, caratteristica che permette alla moto di difendersi anche nelle situazio- MOTO MORINI SUPER ni meno agevoli. La guida in piedi sulle pedane non SCR AMBLER 1200 è nel DNA di questa Moto Morini, che però l’accetta senza particolari problemi, così come il bicilindrico, portentoso su strada, dove mostra i muscoli ai medi MOTORE BICILINDRICO A V regimi, ma che sa stupire anche negli allunghi, riesce TEMPI 4 a tirarti fuori dalle situazioni incresciose con un filo di CILINDRATA 1.187 cc gas. Proprio lui è cambiato parecchio e si è addolcito RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO nell’erogazione, senza per altro perdere una sola bri- CAMBIO A SEI MARCE ciola di carattere, assecondato da una trasmissione TRASMISSIONE FINALE A CATENA che, benchè priva di qualsiasi assistenza elettronica si dimostra precisa e con una rapportatura adeguata. POTENZA MASSIMA 116 CV A 8.000 GIRI In definitiva, e penso che si intuisca anche senza leg- COPPIA MASSIMA 108 NM A 7.000 GIRI gere tra le righe, questa Moto Morini Super Scram- EMISSIONI EURO 4 bler1200 ci è piaciuta, e ci è piaciuta sotto vari aspetti, TELAIO TRALICCIO IN TUBI DI ACCIAIO perchè è ben fatta e ha un look affascinante, perchè PNEUMATICO ANT. 120/70-17 riesce ad essere gustosa da guidare potendo contare PNEUMATICO POST. 180/55-17 solo sulla “meccanica”, e senza “aiuti da casa”, il che CAPACITÀ SERBATOIO 21 LITRI significa che può contare su una piattaforma sana e ALTEZZA SELLA 830 MM ben realizzata, e poi perchè si sa distinguere. Questo PESO 202 KG IN ORDINE DI MARCIA ultimo aspetto è forse quello che interesserà mag- giormente i suoi clienti. 15.300 EURO 10 MOTO.IT MAGAZINE N. 448 MOTO.IT MAGAZINE N. 448 11 PROVAPROVA PROVA YAMAHA TRICITY 300 TEST: TRE RUOTE... GT! Yamaha debutta sul mercato delle tre ruote di media cilindrata con questo nuovo multiruota 300: un grande Tricity o una piccola Niken? Entrambi. DI CRISTINA BACCHETTI YAMAHA12 MOTO.IT MAGAZINE N. 448 MOTO.IT MAGAZINE N. 448 13 PROVA PROVA Dopo i più piccoli 125 e 155 cc, ecco il Tri- D city 300 che va ad aggiungersi alla famiglia pensando ad un pubblico più adulto e un utilizzo non esclusivamente urbano, grazie ad un propulsore di media cilindrata (quello dell’XMax 300) e un’abitabilità che potrebbe fare invidia a una Smart. Non vi convince proprio quella ruota in più? Neanche a me, ma con l’utilizzo ci si prende gusto e ci si rende conto dei tanti pro di un multi- ruota: tanta protezione da aria e pioggia, stabilità a tutte le andature e sicurezza in piega, anche sul bagnato. Bisogna poi contestualizzarne l’impiego, è ovvio che non andremo a farci le domeniche sui Passi (anche se nessuno ce lo vieta), ma per rag- giugere l’ufficio da fuori città, belli comodi e pro- tetti, perché no? Vediamo allora come si presenta e come va il nuo- vo arrivato in casa Yamaha. C Com’è fatto? Partiamo dall’estetica, che mixa perfettamente il look dei Tricity più piccoli e della Niken, con un tocco della sportività dell’Xmax. Al primo colpo d’occhio sembra che il frontale sia davvero molto largo, ma – scheda tecnica alla mano - siamo a 815 millimetri, per intenderci solo 4 centimetri in più rispetto all’Xmax di pari cate- goria. Anche le altre misure sono più o meno in linea con quelle di un maxi-scooter tradizionale: 14 MOTO.IT MAGAZINE N. 448 MOTO.IT MAGAZINE N. 448 15 GUARDA IL VIDEO PROVA PROVA 2,250 millimetri di lunghezza, 1.595 di interasse e 795 millimetri di altezza della seduta da terra. La bilancia si ferma, tutto compreso, a 239 chili: non pochi rispetto a un collega di pari cilindrata, ma inevitabili per via dell’ingombro e dell’importante struttura di tutto l’anteriore.