2-2019 Periodico bimestrale dello Periodico bimestrale STATO MAGGIORE DELLA DIFESA STATO MAGGIORE NCLUSIONE I EPUBBLICA R GIUGNO NEL SEGNO DELL’ 2 DELLA

ESTA

A SFILATA DEL A SFILATA Spedizione in Postatarget Magazine, Roma - Data prima immissione 30/6 /2019 30/6 immissione prima Data - Roma Magazine, Postatarget in Spedizione L F

informazioni della difesa 2-2019 www.difesa.it - @SM_Difesa www.difesa.it Ministero della Difesa della Ministero

na festa della Repubblica all’insegna dell’inclusività, Ministero della Difesa Periodico bimerstrale dello STATO MAGGIORE DELLA DIFESA 2-2019 che ha visto le Forze Armate protagoniste insieme a tutte le componenti dello Stato e della comunità nazionale, esibendo – per usare le parole del Presidente Sergio

informazioni della difesa U Mattarella – “lo spirito di servizio con cui quotidianamente si prodigano al servizio del Paese e della causa della comprensione e della cooperazione internazionale”. Festa non solo per i

Spedizione in Postatarget Magazine, Roma - Data prima immissione 30/6 /2019 immissione prima - Data Roma Magazine, in Postatarget Spedizione protagonisti ma anche e soprattutto per i numerosi cittadini che hanno applaudito a Roma lo sfilamento tradizionale dei militari

2-2019 FESTA DELLA REPUBBLICA di ogni Arma e specialità e dei membri dei corpi armati e non LA SFILATA DEL 2 gIUgno nEL SEgno DELL’InCLUSIonE www.difesa.it - @SM_Difesa PRogETTo IAnUS: LA DIFESA AL SERvIzIo DEL PAESE armati dello Stato, di pari passo a quello dei Sindaci italiani, dei Copertina 2-2019_ver.stampa.indd 1 04/06/19 11:30 volontari della Croce Rossa, dei giovani del servizio civile, dei veterani della Difesa, della rappresentanza delle Associazioni d’Arma, e degli uomini e donne della Protezione Civile, più altri ancora. Un 2 giugno come sempre marcato in più occasioni dal passaggio delle Frecce Tricolori sul Vittoriano e sui Fori Imperiali, i luoghi tradizionali della festa, condivisa in diretta con tutto il Paese grazie ai media tradizionali e ai social, su cui lo Stato Maggiore della Difesa ha puntato molto quest’anno, dedicando alla celebrazione anche un servizio riccamente illustrato su questo numero della rivista. Affine al concetto di inclusività è senz’altro quello di cooperazione, al centro di due importanti esercitazioni che hanno visto le Forze Armate operare insieme tra loro ed insieme ad altre agenzie ed enti dello Stato. E’ stato il caso della Joint Stars 19, il più grande training svolto annualmente dalla Difesa, e del progetto Ianus, concepito per il duplice uso sistemico delle Forze Armate al servizio del Paese e illustrato attraverso un articolato evento dimostrativo delle capacità militari per scopi civili. Nel quadro del 70° della NATO siamo poi andati a esplorare una particolare unità di stanza in Italia e posta sotto l’egida dell’Alleanza: il Multinational CIMIC Group, il cui core business è la cooperazione civile-militare, funzione operativa di grande rilievo, soprattutto nelle operazioni militari di stabilizzazione, nelle quali la Difesa gioca all’estero un ruolo di primo piano unanimemente riconosciuto. Completano questa uscita un ritratto di Giuseppe Gabrielli, l’ingegnere capo della FIAT Aviazione, progettista che ha segnato decenni di storia dell’aeronautica militare italiana, e la commemorazione del centenario della Brigata Marina San Marco nella città del Leone: sguardi attuali verso un passato che è patrimonio storico e tecnico del mondo della Difesa e non solo.

Tenente Colonnello Mario RENNA FOCUS DIFESA testi: Rosaria TALARICO Backstage notturno Fotografie: pag. 4 Gianni GALASSI, Giuliano GRIMALDI, Antonio MORLUPI, Maurizio SANITÀ , Festa della Repubblica William TROIANI pag. 12

Rivista dello Sede: Abbonamento: Stato Maggiore della Difesa Via XX Settembre, 123/A Italia: € 16,40 - Estero: € 24,35 00187 Roma Il versamento può essere effettuato sul Editore: 06 46912818 c/c postale 1007604034 Ministero della Difesa 06 46912488 intestato a: [email protected] DIFESA SERVIZI SPA Direttore responsabile: Via Flaminia, 335 Ten.Col. Mario RENNA Amministrazione: 00196 - Roma Ufficio Amministrazione Redazione e grafica dello Stato Maggiore della Difesa Ten. (ris. sel.) Rosaria TALARICO Via XX Settembre, 123/A 1° L.Ten. Antonio MORLUPI 00187 Roma Gli articoli pubblicati rispecchiano 1° M.llo Cosimo PACIULO esclusivamente le idee personali 1° M.llo Vito GADALETA dell’autore, il quale ne assume 1° M.llo Maurizio SANITÀ ISP: www.difesa.it - Comando C4 Difesa direttamente la responsabilità e S.M.C. William TROIANI garantisce il rispetto della normativa C.M.C.S. Gianni GALASSI vigente rispetto a testo e immagini. Stampa: © Tutti i diritti riservati Foto di Copertina Fotolito MOGGIO Reg. Trib. Civile di Roma C.M.C.S. Gianni GALASSI Villa Adriana (Roma) n. 105/982 del 19 marzo 1982

2 TECNICA, PROFESSIONE E SOCIETÀ

Progetto IANUS Duplice Uso Sistemico delle forze armate Emanuela DE MARCHI pag. 28

Joint Stars 2019 Giulio MACARI pag. 38

Cooperazione civile - militare Matteo MINEO pag. 48

I primi 100 anni di “SAN MARCO” per la fanteria di Marina Vittorio PARRELLA pag. 58

Roberto ARCIERI Missione italiana in Niger Manuel SCARSO pag. 68

IDEE ED ESPERIENZE

Vigorous Warrior 2019 Vito GADALETA pag. 72

Fencing for Change Angelo VESTO pag. 78

OSSERVATORIO STRATEGICO

La Sicurezza Energetica nazionale Nicolò SARTORI pag. 88

DIFESA NEWS

Panoramica Cosimo PACIULO pag. 98

RETROSPETTIVE

G. di Gabrielli Andrea CIONCI pag. 108

LIBRI ED EVENTI

Salone del Libro Vito GADALETA pag. 118

Il Rapporto ISPI 2019 Mario RENNA pag. 124

3 LE PROVE DEL 2 GIUGNO TRA GOLIARDIA E PROFESSIONALITÀ

Rosaria TALARICO

C’è una parata del 2 giugno che pochi conoscono. Quella delle prove notturne. Per una notte Roma appartiene a chi indossa un’uniforme, qualsiasi essa sia: soldati, marinai, avieri, crocerossine, vigili del fuoco e urbani, carabinieri, polizia. Un dietro le quinte che permette di godersi la Roma imperiale nella bellezza solitaria della notte: senza traffico, senza rumori, solo la colonna sonora delle bande militari, il ritmo dei passi e i monumenti che si stagliano nel loro splendore sottolineato dalle luci. L’assembramen- to è previsto per le undici di sera tra le terme4 di Caracalla e il Circo Massimo. BACKSTAGE NOTTURNO

Fotografie: Gianni GALASSI Antonio MORLUPI Maurizio SANITÀ William TROIANI

5 Ovviamente in puro stile militare c’è chi è arrivato molto prima. Si segue più o meno la divisione per settori prevista per la parata. Anche se nessuno è ancora inquadrato: c’è chi si sistema l’uniforme, chi scherza e chi canta a squarciagola le canzoni di appartenenza. Ognuno ha le sue. In molti hanno affrontato chilometri da tutta Italia in pullman e una vestizione con equipaggiamenti che non si vedono tutti i giorni. Per alcuni è la prima volta, per altri una consuetudine. C’è chi ha sfilato da cadetto e ora si ritrova comandante. C’è chi si è perso in questa ordinata confusione di uniformi e schie- ramenti, come un musicista della marina che prontamente viene sollecitato dagli alpini: “Si aggrega a noi, che problema c’è?”. Se non è questo essere interforze…

6 Minaccia di piovere, ma come si dice, “il mi- litare non è solubile” e quindi nessuno sem- bra curarsene più di tanto. Una compagnia di alpini prende bonariamente in giro i bersaglieri mettendosi a correre inqua- drati, ma appena arrivano a tiro del San Marco scatta la rappresaglia.

7 La replica non si fa attendere: “Puzza di pesce per il San Marco che dal mare esce”. È il turno dei parà che a terra fanno finta di vogare urlando “Noi non siamo dei cozzaloni”. Anche lo sfottò è interforze. Gli allievi marinai delle diverse scuole navali guardano divertiti tutta la scena, ma senza potersi muovere dal proprio posto. Traspare il desiderio di partecipare a queste trasgressioni che a loro al momento sono precluse. Inizia a volare qualche ga- vettone. La banda della marina si allontana per proteggere gli strumenti musicali dagli eventuali schizzi di acqua.

8 Mentre accanto alle armi di ordinanza de con l’urlo “Diavoli gialli, Folgore!” L’esibi- spuntano i liquidator, temibili fucili ad ac- zione canora attira anche passanti curiosi qua a lunga gittata. Pare che ogni anno e continua con un altro inno “Un po’ pazzi nelle riunioni preparatorie del 2 giugno un po’ poeti, ma il fior fiore degli italiani”. si facciano raccomandazioni perché alle Ma il gruppo in assoluto più indiscipli- prove non ci siano comportamenti “irre- nato è quello degli atleti paralimpici, che golari”, ma la sana goliardia (che spesso scherzano irriverenti uno con l’altro. “Ma salva la vita e che è alla base dello spiri- è sempre stato così o dopo l’incidente è to con cui molti si arruolano) è difficile da peggiorato?” “Tu hai anche un altro tipo di bloccare per decreto. Un gruppo di bersa- disabilità, sei sordo”. glieri intona “La Ricciolina”, che racconta C’è il cane di qualcuno che ubbidisce pron- la storia d’amore tra una ragazza veneta tamente agli ordini. “Ma l’hanno addestrato e un bersagliere. All’insegna dell’ottimi- i carabinieri?” “Si vede che è più intelligente di smo: “A novant’anni andava ancora a donne te!” gli fa eco un altro. “È dell’aeronautica perché lui era un bersaglier“. I paracadutisti non c’ha il fisico!” viene schernito un altro rispondono con una delle loro canzoni: solo perché ha osato indossare la maglia “Col nostro petto e col nostro cervel unia- della tuta. Un altro atleta paralimpico sen- mo insiem la terra con il ciel bianche farfalle te la musica e batte il tempo sulla pancia scendono a ploton unite tutte al rombo del prominente andando perfettamente a rit- cannon”. Che immancabilmente si conclu- mo.

9 Dall’esterno dello schieramento c’è chi commenta diverti- to: “Sono delle iene, ma è bello questo spirito goliardico”. Che dice molto su come si esce vivi dalle battaglie, anche quelle che si combattono con sé stessi o che lasciano un segno sul proprio corpo. I musicisti della fanfara dei carabinieri mentre aspettano di suonare le marce d’ordinanza si danno all’improvvisazione. Nell’aria umida si diffondono le note toccanti della colonna sonora del film Nuovo cinema Paradiso. Una capitano dell’aeronautica cura l’inquadramento degli avieri. “Occhio tu in seconda fila. Più alto il calcio del fucile”. Gli altoparlanti diffondono gli ordini, gli speaker provano il testo. Si inizia a marciare. Il Colosseo osserva impassibile con i suoi tanti occhi. Nella parata è da sempre incluso anche lui.

10 11 FOCUS DIFESA Festa della Repubblica testo: Rosaria TALARICO Fotografie: Gianni GALASSI Giuliano GRIMALDI Antonio MORLUPI Maurizio SANITÀ William TROIANI

12 13 orse solo in occasione dei mondiali fesa e perfino il Colosseo, grazie ai vigili di calcio in Italia si vedono svento- del fuoco di cui si celebrano gli ottant’anni Flare tante bandiere tricolori. Tran- dalla fondazione. ne il 2 giugno, giorno del compleanno Ma forse il Tricolore più splendente è della Repubblica. Siamo a quota 73, ma quello che non si vede, quello che ciascun la tradizione della parata lungo i Fori im- militare (e non solo) custodisce nel cuore. periali continua a entusiasmare grandi e Anche il cielo è diventato bianco, rosso piccoli. Roma è tricolore: enormi bandiere e verde grazie al passaggio della PAN, la avvolgono i palazzi del ministero della Di- pattuglia acrobatica nazionale, che è il

14 nome meno conosciuto delle Frecce tricolori. Tutto il pubblico è a testa in su: l’olio di vase- lina mescolato con dei pigmenti si trasforma in una scia patriottica in grado di emozionare chiunque. Le celebrazioni della festa del 2 giugno ven- gono aperte dal presidente della Repubblica, con l’alzabandiera solenne e l’omaggio al Milite ignoto. Un gesto che per

15 tutti i militari è parte della quotidianità Alle donne sono state garantite le stesse delle caserme: quanti possono dire di ini- opportunità della componente maschi- ziare la propria giornata lavorativa con le in termini di carriera e di possibilità di una cerimonia solenne ogni giorno? Il 2 impiego. Così dopo vent’anni possiamo giugno a cambiare è la scenografia, aven- trovare donne pilota militari di aerei e di do a disposizione l’altare della Patria e i elicotteri, a bordo di sommergibili, negli Fori imperiali, che riportano la memoria equipaggi di carri armati, paracadutiste ai fasti della Roma antica. e con incarichi nelle missioni internazio- La parata inizia sulle note della Fedelissi- nali. E a proposito di missioni, quest’anno ma, la marcia d’ordinanza dei carabinieri cade il settantesimo anniversario della suonata dai 102 orchestrali della banda. Nato, la più grande e longeva alleanza A marciare ci sono anche tante donne, politico-militare al mondo a cui il nostro con le gambe nascoste nelle mimetiche Paese, tra i fondatori dell’organizzazione, o valorizzate dalle gonne. Quest’anno si fornisce un contributo di primo piano con festeggia il ventennale della legge che ha uomini e mezzi. Attraverso il Comando reso possibile l’arruolamento femminile. Operativo di Vertice Interforze, che pia- Un tabù crollato e che ha fatto benissimo nifica e coordina missioni ed esercitazioni a tutte le forze armate rendendole più all’estero, sono virtualmente presenti an- aperte e comunicative, senza indebolirle. che i circa 13 mila militari italiani impe- 16 17 18 19 20 21 gnati in 35 diversi Paesi nel mondo. fuoco, croce rossa, vigili urbani… È sempre festoso il passaggio della ban- Qualcuno veglia su di noi anche stando in da della brigata Sassari cantando l’inno pattuglia per le strade di quartieri malfa- “Dimonios”, che si conclude con il motto mati, facendo turni notturni massacranti Forza Paris. In sardo significa “tutti insie- per rispondere alle emergenze. Qualsiasi me”, perfetto per sottolineare l’inclusione, emergenza: un terremoto, lo scoppio di un il tema scelto quest’anno per la parata. La incendio, curare qualcuno che sta male, il festa della Repubblica è di tutti: militari, soccorso in un incidente, il salvataggio di civili, forze di polizia, specialisti del soc- un gattino, prevenendo un attacco infor- corso, veterani, atleti sportivi, sindaci e matico o consentendo di andare a scuola semplici cittadini. ai bambini di qualche sperduto villaggio Gli applausi aumentano, così come le urla all’estero. Parlate con chi ha avuto espe- di incoraggiamento, al passaggio dei setto- rienza diretta, difficilmente potrà pren- ri più spiccatamente militari. dersela con chi lo avrà aiutato, gli avrà Perché tutti i membri delle forze armate, dato dell’acqua, lo avrà tirato fuori dalle ognuno per i propri compiti e secondo la macerie, avrà impedito uno scippo o sem- propria specialità, contribuiscono a far plicemente avrà ascoltato uno sfogo e ras- dormire tranquilli gli italiani e non solo. sicurato. La professionalità e la competenza dei no- Sulle note del “Piave mormorava” sfilano stri militari infatti è riconosciuta anche i veterani, le bandiere di guerra e i labari. nelle missioni all’estero, dove il ruolo di Il senso di unità che questa celebrazione “fornitori di sicurezza” e le doti di uma- incarna passa attraverso la volontà di non nità sono un patrimonio condiviso dalla lasciare indietro nessuno e combattere gli truppa fino ai vertici. Che sia ambito Onu, ostacoli che limitano la libertà e il diritto Nato o Unione europea, lo stile italiano è di ogni cittadino di avere accesso alle stes- una costante e una garanzia. Le forze ar- se opportunità. mate sono sempre più uno strumento di Con i guanti tricolore che si muovono politica estera: assicurano non solo visibi- veloci sulle sedie a rotelle, sfila il gruppo lità al nostro Paese in ambito internazio- sportivo paralimpico, composto da uomi- nale, ma contribuiscono alla stabilizzazio- ni e donne delle quattro forze armate che ne e allo sviluppo di aree particolarmente hanno riportato lesioni permanenti o pa- martoriate. Preziose in tal senso sono le tologie invalidanti. Continuano a servire attività di addestramento e il trasferimen- il Paese attraverso la pratica sportiva, con to di competenze alle istituzioni locali, sia sempre più entusiasmo e spirito di appar- civili che militari. tenenza. La sfilata prosegue ed è come un prome- Quest’anno sfilano per la prima volta una moria in movimento: polizia, vigili del rappresentanza del personale civile del

22 ministero della Difesa e una compagnia fara a cavallo dei carabinieri si schierano mista interforze di ufficiali della riserva per rendere gli onori finali al capo dello selezionata, costituita da “consulenti in Stato. Poco prima un gruppo di bambini uniforme” con particolare esperienza e allegramente fuori protocollo rende gli competenza professionale: ingegneri, ar- onori a modo suo, regalando al presiden- chitetti, medici, giornalisti e avvocati, ri- te Mattarella un originale tricolore. Lui si chiamati in servizio secondo necessità sia china sorridendo per salutare il primo che in Italia che all’estero. è sulla sedia a rotelle e poi gli altri, strin- Siamo quasi alla fine della sfilata. Uno gendo tutte le manine. squadrone a cavallo di corazzieri e la fan- Sono loro la Repubblica di domani.

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27 TECNICA, PROFESSIONE E SOCIETÀ

PROGETTO IANUS

Emanuela DE MARCHI

28 IL DUPLICE USO SISTEMICO IANUS DELLE FORZE ARMATE

29 osa succede al sistema dei soccor- combinazione che sicuramente costitui- si in caso di un terremoto? Come sce un’emergenza di rilievo nazionale. A Cviene gestita l’emergenza? Una si- questo evento dimostrativo, che mette in mulazione ha reso evidenti le procedure luce le capacità di coordinamento e inte- messe in atto per assicurare un interven- roperabilità delle Forze Armate, hanno to tempestivo ed efficiente. assistito il presidente del Consiglio Giu- Lo scenario è quello di un sisma di eleva- seppe Conte, il ministro della Difesa Eli- ta intensità, seguito da uno tsunami, una sabetta Trenta e i vertici militari accolti

30 dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, to militare di Pratica di Mare, il Comitato Generale Enzo Vecciarelli. Operativo della Protezione Civile assume Nel pubblico accanto a ministri e sottose- la direzione e controllo e chiede il concor- gretari anche molti studenti delle scuole so della Difesa, per le peculiari capacità romane, che hanno potuto vedere da vi- delle Forze Armate, attraverso il Coman- cino come le Forze Armate si muovono in do Operativo di Vertice Interforze. Lo sce- caso di emergenze nazionali. Nella simu- nario prevede l’evacuazione delle vittime lazione che ha avuto luogo nell’aeropor- rimaste intrappolate nelle case sotto le

Procedure di ricerca e soccorso dei superstiti sotto le macerie e i tetti delle abitazioni crollate.

31 Il ferito viene assicurato dagli operatori ad una barella verricellabile, in attesa dell’arrivo di un elicottero del Soccorso Aereo. L’esatta posizione del recupero viene segnalata ai piloti attraverso l’accensione di un fumogeno.

Il sopravvissuto, con gravi lesioni, viene recuperato attraverso l’uso del verricello e issato a bordo dell’elicottero per poi essere trasportato nel presidio ospedaliero più vicino al luogo del disastro.

32 Procedura di decontaminazione del personale che si occupa dell’imbarco e trasporto di malati altamente infettivi.

macerie e la loro evacuazione attraverso il piena sinergia con le altre istituzioni, an- soccorso aereo con elicotteri della Marina che in situazioni di crisi. e dell’Aeronautica militare. L’esercitazio- Grazie al contributo di personale alta- ne aveva lo scopo di mostrare le capacità mente specializzato e addestrato, sono con cui le Forze Armate e l’Arma dei Ca- state anche attivate le procedure per il rabinieri supportano la Protezione Civile trasporto in bio-contenimento di malati in caso di emergenze nazionali. Perché la altamente infettivi (per il quale si possono Difesa deve essere sempre più considera- utilizzare oggi i velivoli C-130J, KC767A e ta come un sistema integrato che opera in C-130J dell’Aeronautica Militare) e di de-

33 contaminazione da sostanze chimico-bat- assolvere i compiti assegnati nelle missio- teriologiche e radioattive. Capacità che ni all’estero. discendono dal continuo addestramento Considerando la situazione catastrofica del personale militare per mantenere e a terra, per la gestione dell’emergenza è migliorare la difesa del Paese, la salva- stata predisposta su Nave Etna una sala guardia dello spazio aereo nazionale e per operativa interforze e con l’aggiunta dei

I feriti i gravi vengono trasportati d’urgenza su una unità navale dotata di sala operatoria.

34 I feriti in imminente pericolo di vita, vengono trasportati d’urgenza su una unità navale munita di sala operatoria. Giunti sulla nave, gli operatori sanitari provvedono a dare la giusta priorità ai casi più urgenti.

rappresentati civili di diverse istituzioni dal terremoto. Si sono alzati in volo anche e ministeri. Prezioso l’intervento per la una coppia di F-35, che hanno dapprima tutela del patrimonio culturale messa in simulato l’intercettazione di un velivolo campo da esperti del ministero dei Beni (un P180) e poi volato in formazione con culturali e dai Carabinieri che hanno re- un assetto CAEW, in dotazione all’Aero- cuperato quadri e altri reperti danneggiati nautica Militare.

Stabilizzazione di un paziente in sala operatoria.

35 36 Carabinieri del reparto Tutela del Patrimonio Culturale, provvedono al recupero di opere d’arte con gli esperti del ministero dei Beni culturali.

37 TECNICA, PROFESSIONE E SOCIETÀ

JOINT STARS 19 Giulio MACARI 38 “Le esercitazioni Joint Stars rappresentano da alcuni anni un fondamentale momento di verifica della ca- pacità di risposta dello strumento militare nazionale ai nuovi scenari di crisi, pienamente rispondenti ai criteri di addestramento della NATO. La spiccata connotazio- ne interforze ed interagenzia dell’edizione 2019 hanno conferito all’esercitazione una dimensione significati- vamente più ampia rispetto agli anni precedenti, con- fermando la sua altissima valenza nel più vasto con- testo delle maggiori esercitazioni delle Forze Armate”. osì il Ministro Elisabetta Trenta in campo, al fianco delle Forze Armate e ha sintetizzato nella sua visita alla dell’Arma dei Carabinieri, personale ed CJoint Stars 19 insieme al Generale assetti della Guardia di Finanza, del Cor- Enzo Vecciarelli, il carattere del più gran- po dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa de training congiunto della Difesa - che ha e dell’Ente Nazionale per l’Assistenza al visto la partecipazione di oltre 4500 mili- Volo. La parte live della Joint Stars 19 ha tari e numerosi mezzi terrestri, aerei, na- visto inoltre la presenza attiva di assetti vali e anfibi, schierati in Sardegna per un statunitensi (US Marine Corps), greci e li- impegno durato tre settimane, simulan- banesi. do scenari ad alta intensità caratterizzati Attraverso la creazione di uno scenario tra l’altro da minacce non convenzionali caratterizzato da una minaccia multidi- come quella cibernetica e CBRN (Chimico mensionale e a difficoltà crescente, unità Biologico Radiologico Nucleare). militari si sono esercitate nello sviluppo Per la prima volta, la tradizionale eserci- di attività seriali al livello tattico, nella ve- tazione diretta dal Comando Operativo di rifica della capacità expeditionary o della Vertice Interforze (COI) ha visto scendere rapida proiezione di un contingente in-

40 terforze in un Teatro Operativo. nenti aeronavali della Guardia di Finan- Il primo degli scenari “giocati” in termini di za, insieme a navi e unità della Marina e cooperazione interforze ed interagenzia velivoli dell’Aeronautica. Inoltre in que- ha visto la stretta collaborazione tra il 7° sta fase della Joint Stars 19 si è simulata Reggimento NBC “Cremona” dell’Esercito l’evacuazione di civili non combattenti, a e assetti specialistici dei Vigili del Fuoco causa del deterioramento delle condizio- di Roma, Cagliari e Sassari, i quali hanno ni di sicurezza, dovuto a fenomeni bellici prima delimitato e poi bonificato un area o naturali. Operazioni di questo genere in cui era stata rinvenuta una minaccia richiedono lo stretto coordinamento tra di tipo CBRN. L’attività ha permesso così l’unità di crisi della Farnesina e il COI. La di verificare l’interoperabilità di materiali simulazione ha visto il sincronismo tra ed equipaggiamenti ed affinare tecniche e assetti dell’Esercito e dell’Arma dei Cara- procedure di intervento congiunte. binieri sotto il comando dell’Italian Joint L’attuale sistema di contrasto ai traffici il- Force Headquarters del COI. leciti via mare è stato riprodotto con due In fase di pianificazione il Comandante scenari che ha visto lavorare le compo- del COI, l’Ammiraglio di Squadra Giuseppe

41 42 43 44 45 Cavo Dragone, aveva ribadito l’importan- nomiche, consentendo nello stesso tem- za dell’interazione tra le Forze Armate, i po di affinare le capacità di intervento in ministeri e le agenzie esterne alla Difesa contesti nazionali ed internazionali e riu- in un’esercitazione dove l’interoperabilità scendo allo stesso tempo a mettere in luce è alla base del successo, precisando che la capacità duale del Comparto Difesa. tali iniziative sono necessarie per creare Considerata la complessità dell’esercita- una sinergia tra i vari assetti impegnati e zione, la Difesa ha inoltre posto partico- per la razionalizzazione delle risorse eco- lare attenzione alla sicurezza del perso-

46 nale e alla tutela ambientale elaborando nominata Joint Run 19. Al fine di raffor- un’apposita struttura organizzativa con lo zare lo spirito di corpo tra tutti i parteci- scopo di valutare i rischi ambientali e la panti, la cittadinanza e le società sportive, prevenzione degli infortuni sul lavoro. è stata ideata una corsa che si è svolta il Altra novità di questa edizione della Joint 19 maggio. Stars è stata l’organizzazione di una gara L’esercitazione riprenderà a novembre, podistica su strada, a scopo benefico, de- con la fase computer-assistita.

47 TECNICA, PROFESSIONE E SOCIETÀ

COOPERAZIONE CIVILE - MILITARE In Italia il Multinational CIMIC group della NATO

Matteo MINEO

48 49 Cooperazione civile e militare

el contesto geopolitico post-11 Set- apparso evidente come un’attenta analisi tembre, la ricerca di nuovi scena- della minaccia proveniente dalla sola di- Nri strategici intorno cui modellare mensione fisica non sia più sufficiente a lo strumento militare, ha indotto i Paesi garantire un’efficace azione di difesa. dell’Alleanza Atlantica a porre particolare Nell’attuale scenario strategico, infatti, attenzione al contrasto di nuove minac- la nuova tipologia di minacce, deve es- ce quali le diverse forme di “guerra Ibri- sere affrontata con azioni coordinate ed da”, sperimentate ad esempio in Europa operazioni multidimensionali, in cui alle Orientale, quelle strettamente derivanti attività di contrasto nella dimensione fisi- dal terrorismo di matrice islamico-fonda- ca si aggiungono quelle nella dimensione mentalista, nonché quelle legate alla crisi virtuale e cognitiva. Queste ultime, por- globale dei rifugiati, con particolare rife- tate spesso a termine attraverso l’utilizzo rimento alla cosiddetta “crisi europea dei di mezzi non letali ed attente a Decision migranti”. Negli ultimi anni, inoltre, vista Makers e Target Audiences. In questo con- la crescente interazione di tecnologia ed testo, con l’introduzione di un approccio innovazione con le vicende storiche cor- multidimensionale sia nel caso di hybrid renti, unita all’innegabile abilità dimostra- warfare che nell’ambito di interventi mi- ta da vari attori statuari e non nello sfrut- litari volti ad affrontare emergenze uma- tamento dell’Information Environment, è nitarie complesse, un ruolo di primaria importanza viene così ricoperto dalla cooperazione e dal coordinamento tra le componenti militari e civili di volta in volta presenti nello scenario, su tutti i li- velli di interazione, come già ampiamente sperimentato da molti Paesi membri del- la NATO a partire dai conflitti in Bosnia e Kosovo di fine anni Novanta. Nel caso specifico di emergenze umanitarie, la co- operazione ed il coordinamento tra le due componenti risultano fondamentali, atte- so che gli operatori civili, per svolgere le proprie funzioni, non possono prescinde- re da un rapporto di collaborazione con le forze militari schierate in campo. Svilup- pare, mantenere, valorizzare e sostenere questo legame risulta, oggi sempre di più, la vera chiave di volta nella risoluzione

50 di una situazione di crisi. La creazione di mazione cui sono spesso destinati budget un’interfaccia tra la sfera civile e quella non trascurabili. In questo settore, tra le militare al fine di creare sinergie e rag- unità e gli assetti dedicati in seno all’Al- giungere obiettivi comuni è la prerogativa leanza Atlantica, il Multinational CIMIC della Cooperazione Civile-Militare (Ci- Group, stanziato presso la Caserma “Ma- vil-Military Cooperation, CIMIC), funzione rio Fiore” di Motta di Livenza (Treviso), operativa di cui la NATO ha iniziato ap- Comando affiliato al Supreme Headquar- punto a dotarsi, dopo le prime esperien- ters Allied Powers in Europe (Mons, Belgio) ze nei Balcani. Il coinvolgimento sempre quale NATO Affirmed Force, rappresenta più accentuato dei civili nei conflitti, così un vero e proprio centro d’expertise. come la crescita esponenziale delle orga- Alla fine degli anni Novanta, visto il coin- nizzazioni governative e non governative volgimento sempre più accentuato dei presenti nei teatri di crisi, rende infatti civili nei conflitti e la crescita delle orga- necessaria la creazione di un’interfaccia nizzazioni governative e non governative tra i contingenti militari ed il tessuto so- nei Teatri Operativi, la NATO ha sentito cio-economico e culturale locale, finaliz- la necessità di dotarsi di un’interfaccia tra zata alla creazione di un contesto colla- i contingenti militari e l’ambiente civile. borativo strumentale alla stabilizzazione Questo, al fine di coordinare i numerosi e degli scenari post-conflict e al coinvolgi- diversi attori che operano nel settore della mento dei vari attori in campo nella rea- realizzazione di progetti di infrastrutture lizzazione di progetti di infrastrutture di di base, di sviluppo socio-economico e di base, di sviluppo socio-economico e di for- formazione. La NATO ha così rivisto la

51 Cooperazione civile e militare

propria dottrina introducendo la funzione sottoscrissero innanzi al rappresentante CIMIC a livello operativo e tattico, tesa ad del Supreme Headquarters Allied Powers agevolare il coordinamento e la coopera- in Europe (SHAPE) il loro Memorandum of zione tra la componente militare e le orga- Understanding (MoU), documento defini- nizzazioni civili presenti in area di opera- torio dei compiti e della struttura dell’u- zioni. Per lo svolgimento di questi compiti, nità multinazionale. Dal 2009, a seguito l’Alleanza Atlantica ha così deciso di do- di una modifica allo stesso MoU, ratificata tarsi di unità e assetti dedicati. Tale sfida durante l’annuale Coordinating Committee venne immediatamente raccolta dall’Ita- e sottoscritta da SHAPE e dai rappresen- lia che, unitamente a Grecia, Portogallo e tanti nazionali di Grecia, Italia, Portogal- Ungheria, promosse il 1° Gennaio 2002 la lo, e Ungheria, il “CIMIC Group fondazione del “CIMIC Group South” nel- South” assunse la sua attuale denomi- la sua attuale sede di Motta di Livenza a nazione di “Multinational CIMIC Group”. cui si affiancava il “CIMIC Group North”, Questo reparto multinazionale a guida paritetico reparto di stanza a l’Aia – Paesi italiana, è pronto a supportare il Coman- Bassi (poi trasformato in CIMIC Centre of dante militare in operazioni nel delicato Excellence). Il 26 febbraio 2004 i Paesi par- settore della cooperazione civile e milita- tecipanti, cui si era nel frattempo aggiunta re. Il MNCG, sulla base delle CIMIC Unit la Romania (la Slovenia seguirà nel 2014), offerte alla NATO durante il Force Gene-

52 ration Process, dispone di uno o più as- setti specialistici che, in caso di necessità, possono essere assegnati al Comandante dell’unità. Il MNCG può essere chiamato a supportare i comandi NATO dal livello operativo (Joint Force Command) fino al CIMIC livello tattico (Brigata) e, nel contempo, rappresenta un assetto di pronto impiego a supporto dell’Alleanza. Nell’ambito del- la NATO Responce Force (NRF), il Multi- national CIMIC Group supporta entrambi gli Allied Joint Force Commands (JFCs), con sede a Brunssum (Paesi Bassi) e Napoli, ai quali è affidato, con rotazione annuale, il comando operativo della Forza. L’unità, alimentata da personale proveniente da tutte le armi e i corpi dell’Esercito, della CIMIC è l’acronimo di Civil-Military Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri Cooperation, ossia Cooperazione e da personale straniero proveniente da civile-militare. Indica il coordinamento Grecia, Ungheria, Portogallo, Romania e e la cooperazione tra la componente Slovenia, ha la struttura e la consistenza militare e le organizzazioni civili di un reggimento. L’Italia è la framework presenti in un territorio interessato ad nation. Il MNCG è comandato da un uf- un’operazione militare. Nell’odierno ficiale italiano con il grado di colonnello, ambiente di sicurezza, una stretta posto alle dipendenze del Comandante cooperazione tra corpi civili e del Comando Genio dell’Esercito, e si ar- militari è importante per il successo ticola su un Multinational Headquarters operativo. Il personale CIMIC fornisce (Comando Multinazionale), una HQ Coy sia i comandanti della NATO che le (Compagnia Comando e supporto Logi- istituzioni civili con le competenze necessarie per creare le condizioni stico), un Comando Nazionale e un Batta- necessarie per colmare il divario tra civili glione CIMIC, articolato su 4 Compagnie, e militari durante le crisi. organicamente definite in modo tale da Una stretta collaborazione tra tutti svolgere tutte le attività connesse con la gli organismi coinvolti in un’area funzione operativa CIMIC.L’attività di for- postbellica è essenziale per aiutare le mazione svolta presso il Multinational CI- autorità locali a ricostruire un tessuto MIC Group è frutto di un circolo virtuoso sociale e ripristinare condizioni di vita della didattica: insegnare in aula ciò che normali per la popolazione locale.

53 Cooperazione civile e militare

si apprende in operazioni e applicare in specialisti del CIMIC. Nell’ottica di man- operazioni ciò che si è appreso in aula. In tenere un alto livello formativo, il MNCG questa ottica, e prefiggendosi obiettivi for- si avvale sia dei propri istruttori, formati mativi standardizzati e di massimo livello, presso enti internazionali specializzati e il MNCG svolge attività formativa in am- successivamente proiettati nelle diverse bito internazionale ed interforze in colla- missioni estere, sia della collaborazione di borazione con il Civil-Military Cooperation Accademici e guest speakers appartenenti Centre of Excellence e la NATO School di alle maggiori Organizzazioni Internazio- Oberammergau, attraverso un program- nali governative e non governative. Ogni ma formativo finalizzato a consolidare anno, circa duecento frequentatori, tra ed implementare le conoscenze dei fre- civili, militari, italiani e stranieri, accedo- quentatori (civili e militari) nello specifico no all’offerta formativa del MNCG strut- settore di competenza. Ciò avviene grazie turata secondo differenti target audience a corsi in lingua inglese articolati su una ed obiettivi formativi. Fra questi, il CIMIC fase a distanza ed una fase residenziale Intercultural Mediator Course, proposto per dove i partecipanti, oltre a frequentare la prima volta nel 2018, rappresenta una lezioni frontali in aula, hanno la possibi- novità assoluta nel panorama dell’offer- lità di partecipare ad una serie di role-play ta didattica in ambito internazionale ed è organizzati per simulare le principali at- stato sviluppato con il proposito di forni- tività svolte in situazioni operative dagli re ai frequentatori gli strumenti utili per

54 supportare, in contesti interculturali, la complessa funzione di collegamento tra la componente militare e quella civile. Il personale del Multinational CIMIC Group ha svolto inoltre, nel corso del 2019, delle sessioni di formazione presso l’Accademia Militare dell’Esercito degli Stati Uniti di West Point a favore del corso di Civil Mi- litary Operations interagendo con i cadetti su tematiche connesse con il CIMIC (qua- seguite da una fase formativa fondata sul li, ad esempio, l’interazione con gli attori binomio indissolubile Lesson Learned – non-militari e le tecniche di negoziazione Best Practices secondo il già citato circolo e comunicazione). L’iniziativa, inquadrata virtuoso della didattica in materia CIMIC. nell’ambito degli scambi bilaterali iniziati In ognuna di esse vengono assicurate tre lo scorso anno, è finalizzata a consolida- funzioni fondamentali (CIMIC Core fun- re la cooperazione esistente e a svilup- ctions): pare possibili ulteriori collaborazioni nel • la liaison tra civili e militari campo della formazione e dell’addestra- • il sostegno all’ambiente civile e agli At- mento. In campo universitario, è in atto tori non militari un “Memorandum of working agreement” • il supporto alla forza. con l’Università di Trieste, siglato nel di- In qualità di polo di riferimento naziona- cembre 2017, per la collaborazione ed il le CIMIC, il MNCG appronta ed enuclea reciproco supporto in attività di ricerca, il personale specializzato operante nelle sviluppo e didattica in materia di coope- principali missioni che vedono protagoni- razione civile-militare. In particolare, il ste le Forze Armate italiane. Attualmente protocollo d’intesa ha posto le condizioni gli specialisti del MNCG sono impiegati per un confronto osmotico sempre più per l’assolvimento delle CIMIC Core Fun- stretto tra esperti e formatori, garantito ctions in numerosi contesti internazionali: dalla costante e genuina condivisione del- Kosovo, Libano, Somalia, Gibuti, Afghani- le expertises acquisite nei rispettivi settori stan, missione europea EUNAVFOR Med d’impiego. Sono infine in atto contatti con - Roma. l’Università di Verona per ottenere un Infine, il MNCG invia Mobile Training accordo similare con questo importante Team per attività di formazione “a domi- Ateneo. cilio” in diversi Paesi esteri tra cui per il Il MNCG espleta la sua funzione in tutte 2019: Libano, Iraq, Portogallo. In qualità le fasi di un’operazione militare, dalla pia- di polo di riferimento CIMIC, il MNCG nificazione, alla condotta, alla transizione, partecipa di norma a tutte le maggiori

55 esercitazioni nazionali e NATO. Nel corso metrica ed ibrida. Su delega di SHAPE, del 2019, dal 18 al 22 marzo l’unità è sta- organizza annualmente la CIMIC Unit ta impegnata nell’organizzazione e nella Commanders’ Conference (CUCC), ovvero condotta dell’esercitazione denominata la Conferenza dei Comandanti delle uni- “Double River 2019” che ha permesso di tà specializzate nella cooperazione civi- testare e valutare le capacità dello staff le-militare dei Paesi membri della NATO, del Comando Multinazionale e delle unità deputata a fornire ai partecipanti una CIMIC italiane, portoghesi ed ungheresi a fondamentale occasione di confronto, ag- questo assegnate per l’attività. giornamento e sviluppo, sia sul versante Attraverso la simulazione computerizza- operativo che su quello concettuale. ta è stato riprodotto uno scenario, com- L’ultima conferenza – co-presieduta dal plesso e aderente ai moderni contesti ope- Comando Supremo delle Forze Alleate in rativi, incentrato su una situazione di crisi Europa - si è tenuta aVenezia a settembre tra Stati fittizi, per la quale è stato chiesto 2018, presso la Biblioteca Dante Alighieri l’intervento dell’Alleanza Atlantica, all’in- dell’Istituto di Studi Militari della Marina terno della quale il Multinational CIMIC e il Centro Congressi del Circolo Esercito. Group si è trovato ad operare, in stretta Al centro della undicesima edizione del aderenza con il tessuto civile, risponden- forum – della durata di tre giorni – vi sono do alle crescenti sfide della minaccia sim- state tematiche chiave quali la Children in

56 Armed Conflict e la Cultural Property Pro- alle nuove forme di minaccia asimmetri- tection in operazioni che, unitamente ad ca. Naturalmente, per le stesse finalità altre tematiche di settore sono state di- della missione militare, la formazione de- scusse e analizzate attraverso interventi gli operatori sul campo deve contemplare di relatori di riferimento. una profonda conoscenza della situazione La prossima edizione della conferenza- geo-politica, socioeconomica, culturale verrà svolta nella città di Vittorio Veneto ed infrastrutturale del teatro in cui si è dal 23 al 27 settembre. A fronte delle nuo- chiamati ad intervenire, quale condizio- ve e sempre più complesse sfide offerte ne necessaria allo sviluppo di un’efficace all’Alleanza Atlantica e all’Unione Euro- capacità di interagire con le molteplici e pea dal mutevole quadro internazionale, diversificate entità civili, le autorità ed i la presenza di una componente militare “potentati” locali. prontamente schierabile in area di crisi Tutte caratteristiche che gli specialisti del e altamente specializzata, consolidata e MNCG di Motta di Livenza hanno dimo- testata nel settore della cooperazione ci- strato di possedere andando così a creare vile-militare si delinea come strumento un polo di eccellenza imprescindibile per strategico imprescindibile per il successo tutte le attività di cooperazione civile e di qualsiasi operazione intrapresa sia in militare poste in essere dalle Forze Arma- termini di difesa collettiva, sia in risposta te italiane.

57 TECNICA, PROFESSIONE E SOCIETÀ

Vittorio PARRELLA 58 i PRIMI 100 ANNI di “SAN MARCO” per la FANTERIA DI MARINA 59 abato 30 marzo 2019 non è stato un Marina avrebbero assunto il nome di “San giorno qualunque per i Fucilieri e gli Marco”, patrono della città, a sigillo di quel SSpecialisti della Fanteria di Marina. legame che sarebbe divenuto indissolubi- Nella solenne cornice di Piazza San Mar- le negli anni a venire. Le foto in bianco e co, a Venezia, è stata celebrata la ricorren- nero dell’epoca, in cui il sindaco Grimani za della consegna del nome “San Marco” consegna l’emblema della città nelle mani all’allora Reggimento Marina avvenuta, del Capitano di Vascello Sirianni, Coman- proprio in quel luogo, il 17 marzo del 1919 dante del Reggimento, sono tra quelle più per mano del sindaco dell’epoca. comuni che cappeggiano sulle pareti delle Subito dopo la fine della 1a Guerra Mondia- palazzine all’interno della caserma Car- le, infatti, la città lagunare memore e grata lotto; per questo motivo, aver potuto esse- per l’eroica difesa che i marinai avevano re protagonisti o anche semplici spettato- posto in essere all’avanzata delle truppe ri di questa ricorrenza, ha rappresentato austroungariche, chiese ed ottenne che una fortissima emozione unitamente ad il re firmasse il Decreto con cui, da quel un profondo orgoglio e senso di apparte- momento in poi, i Reparti della Fanteria di nenza, rafforzato, se possibile, dal legame

60 ideale con i Fucilieri dell’epoca che, con organizzate a corollario dell’appuntamen- tecniche ed equipaggiamenti sicuramente to principale, non sono poi mancati altri differenti, avevano comunque evidenzia- eventi sicuramente di rilievo come il con- to quell’ethos e quei valori che sarebbero certo della Banda della Marina, svoltosi il poi stati tramandati di generazione in venerdì precedente e la Mostra rievoca- generazione: onore, fedeltà e totale de- tiva presso i locali del Museo Storico che dizione all’assolvimento della missione ha abbracciato tutto il fine settimana. In assegnata, anche a costo dell’estremo sa- questo contesto, non poteva mancare la crificio. presenza di una delle tre unità navali che La cerimonia dello scorso marzo, resa rappresentano idealmente la “seconda ancor più solenne dalla presenza del Mi- casa” dei Fucilieri ovvero nave San Marco nistro della Difesa, ha rinnovato e raffor- che, unitamente al San Giorgio ed al San zato il legame con la città di Venezia che, Giusto, va a costituire la componente an- per motivi di distanza geografica, non fibia della Marina Militare Italiana posta, vede spesso i Fucilieri di Marina sfilare in con la portaeromobili Garibaldi, alle diret- parata. Nel novero delle manifestazioni te dipendenze della Terza Divisione Na-

61 I primi 100 anni di ‘San Marco’ per la fanteria di Marina

62 La Brigata Marina San Marco La prima “Brigata Marina” venne costi- Il 2° Reggimento San Marco è un reparto tuita nella Regia Marina nel 1915, in via di fanteria di marina ad elevata prontez- non ufficiale, all’inizio della Prima Guerra za, specializzato nelle operazioni navali. Mondiale. Il corpo era composto da un Grazie alla sua spinta integrazione nella reggimento di tre battaglioni di fucilie- componente aeronavale, garantisce un ri (poi aumentati a cinque), e da un’unità contributo qualificante nel settore delle di artiglieria. La Brigata non era costitui- Maritime Security Operations e delle Ma- ta ufficialmente, per cui non era dotata di ritime Interdiction Operations. bandiera di combattimento, che avrebbe ricevuto però nel 1918 per i meriti rico- Il 3° Reggimento San Marco, unità dedi- nosciuti nella difesa di Venezia. A partire cata alla difesa installazioni sensibili della dal 17 marzo 1919, con decreto di Vittorio Forza Armata sul territorio nazionale, è Emanuele III la Brigata fu costituita come inquadrato nella Brigata Marina perché Reparto di Fanteria di Marina, e il succes- costituito da personale fuciliere di marina sivo 25 marzo il reparto ebbe il nome di che ha trascorso un lungo periodo presso San Marco, patrono della città di Venezia, i reparti operativi della Brigata. Attraverso con la forza di “Reggimento”. La Brigata la sua 1^ Compagnia svolge servizi d’alta Marina è costituita oggi da 3 Reggimenti rappresentanza nella sede di Roma. e dal Gruppo Mezzi da Sbarco, unitamen- te al Quartier Generale e al Battaglione Il Gruppo Mezzi da Sbarco, anch’esso pe- Scuole Caorle. culiare elemento operativo, indispensabi- La Brigata è presente in tutte le maggiori le per garantire la manovra, sul mare e dal aree della Marina Militare, principalmente mare, del 1° e del 2° Reggimento, con la in virtù della distribuzione territoriale del- sola eccezione della terza dimensione che le unità del 3° Reggimento San Marco. La è invece appannaggio dell’Aviazione Na- Base Navale di Brindisi rimane la sede di vale. Il Gruppo, di stanza a Brindisi, assicu- riferimento della Brigata Marina e rappre- ra la proiezione anfibia del 1° Reggimento senta il Polo nazionale Anfibio, grazie alla e la fondamentale funzione di prepara- presenza delle Unità Navali Anfibie e della zione e gestione dell’area designata allo Brigata, oltre che alla vicinanza di due im- sbarco, nonché il movimento nave-terra di portanti basi della Marina Militare, la Base uomini, mezzi e materiali. Parallelamente, Navale di Taranto e la base aeronavale di il Gruppo fornisce il necessario suppor- Grottaglie, ospitante i principali gruppi di to all’azione sul mare del 2° Reggimento aviazione navale, ala fissa e rotante, che nella movimentazione veloce di superficie supportano l’azione anfibia. delle squadre di abbordaggio, attraverso battelli d’assalto. Il 1° Reggimento San Marco, che è reparto di fanteria di marina expeditionary , con Il Battaglione Scuole provvede alla con- prontezza operativa pari a 24 ore notice dotta dell’attività formativa per militari di to move, alla stregua delle unità navali tutti i corpi e gradi della Marina Militare, ai anfibie, garantisce la proiezione di forza e militari appartenenti ad altre Forze Arma- capacità, dal mare e sul mare, la early en- te o Corpi Armati dello Stato, al personale try ed exit operations nei contesti littoral e civile appartenente alla CRI ed ai militari di le operazioni offensive e difensive tipiche Forze Armate estere, sulla base di specifici della fanteria leggera. accordi internazionali. 63 64 65 I primi 100 anni di ‘San Marco’ per la fanteria di Marina

vale di base a Brindisi. Queste tre navi, del Ad esse si aggiungevano due binomi cino- tipo “LPD” (Landing Platform Dock), posso- fili ovvero una delle recenti capacità ac- no ospitare fino a 270/280 operatori della quisite dalla Brigata Marina. Al comando Brigata Marina San Marco unitamente a dello schieramento il Capitano di Vascello tutte le tipologie di mezzi in dotazione e Luca Anconelli, Comandante del 1° Reg- degli elicotteri e trasportarli praticamen- gimento San Marco, accompagnato dal- te ovunque nel mondo a difesa degli in- la Bandiera Colonnella e dalla Bandiera teressi nazionali. Con nave San Marco di Guerra della sua Unità. In aggiunta ai alle boe di fronte all’omonima piazza e le Reparti marcianti in armi, erano presenti Compagnie della Brigata in marcia il colpo in piazza altre Compagnie di Rappresen- d’occhio era spettacolare oltre ad essere di tanza ovvero quella del Reggimento La- quelli che difficilmente si possono dimen- gunari, quella di nave San Marco e, infi- ticare. ne, quella della Scuola Navale Francesco Lo schieramento in armi prevedeva un Morosini; non sono mancate poi le divise totale di quattro Compagnie di cui due storiche dell’epoca, inquadrate in una Se- composte da operatori del 1° Reggimento zione a parte. San Marco, una “mista” con elementi del La popolazione veneziana, unitamente 2° Reggimento San Marco e del Gruppo ai numerosissimi turisti, ha poi garantito Mezzi da Sbarco e l’ultima composta dal quel calore umano che ha fatto sentire, 3° Reggimento San Marco, con i Fucilieri una volta di più, tutti i Fucilieri di Marina nella tradizionale divisa da marinaio ma “veneziani di adozione. con tanto di evidente Leone Alato ai polsi. Buon compleanno “San Marco”!

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TECNICA, PROFESSIONE E SOCIETÀ MISSIONE ITALIANA IN NIGER I CARABINIERI ADDESTRANO LE FORZE DI POLIZIA DEI PAESI DEL SAHEL

Roberto ARCIERI Manuel SCARSO

68 issioni ma non solo. L’impegno stabile e sicuro il territorio dei Paesi bene- internazionale dell’Arma dei ficiari rafforzandone in particolare i con- MCarabinieri, tradizionalmente fini che, spesso caratterizzati da estrema rappresentato in prevalenza dalla parte- porosità, possono favorire il proliferare di cipazione a missioni internazionali sotto pericolose attività criminali transnazio- l’egida delle Nazioni Unite o della NATO, nali, compresi il terrorismo e la crimina- assume sempre più nuovi connotati. È la lità organizzata. naturale conseguenza dell’evoluzione del- Partner della nostra Istituzione nell’ini- lo scenario globale e dell’approccio degli ziativa sono la Gendarmeria francese, la Stati alla risoluzione delle problematiche Guardia Civil spagnola e la Guardia Nazio- internazionali. nale Repubblicana portoghese. Per ogni Ai tradizionali impegni di natura squisi- Paese beneficiario opera un team interna- tamente operativa, cui l’Arma partecipa zionale che segue in loco lo sviluppo del insieme alle altre Forze Armate nell’am- progetto. Nello specifico, l’Arma ha schie- bito delle missioni internazionali, si sono rato propri Ufficiali con qualifica di “Coor- affiancate nel tempo, quale parte inte- dinatore” in Mali e Chad e di “Coordina- grante della strategia per “proiettare sta- tore Aggiunto” in Mauritania e Senegal. bilità”, sempre più numerose iniziative di L’attività di formazione che viene svolta assistenza tecnica, di capacity e institution è complessa e dinamica, prevedendo mo- building, sviluppate attraverso la promo- duli di approfondimento in vari settori. A zione o la partecipazione a progetti finan- una prima fase, della durata di due mesi ziati dall’Unione Europea. e svolta presso il Centro di Addestramen- In tale contesto, la Commissione Europea to della Guardia Civil di Logroño (Spagna) ha dato grande impulso al rafforzamento per i quadri delle Gendarmerie dei Paesi delle Forze di polizia dei Paesi dell’Afri- africani, ne segue una seconda in ciascun ca subsahariana promuovendo iniziative Paese beneficiario. In tale ambito, nel di capacity building in Mauritania, Mali, 2018, l’Arma, in ragione delle sue peculia- Niger, Burkina Faso, Ciad e Senegal. Il ri competenze, ha svolto corsi in materia progetto UE “GAR-SI SAHEL” (Gruppo di di “pianificazione delle operazioni di poli- azione rapida-Sorveglianza e pronto in- zia”, “contrasto ai traffici illeciti”, “polizia di tervento nei Paesi del SAHEL) si propone prossimità” e “protezione dell’ambiente” l’obiettivo principale di assistere le Forze nei Paesi del Sahel. I corsi, della durata di di polizia nei citati Paesi attraverso l’ad- circa 2 mesi, sono stati curati da istruttori destramento di Reparti di “polizia robu- selezionati per la loro alta specializzazio- sta” capaci di intervenire rapidamente al ne dai Reparti mobili e speciali dell’Arma, verificarsi di situazioni di emergenza. L’o- nonché dal ROS, dal CoESPU e dal CUFA. biettivo principale è quello di rendere più L’attività dei Carabinieri non si limita però

69 Missione italiana in Niger

all’addestramento, ma continua con una infatti, è stato molto stimolante applicare fase di mentoring, ovvero di assistenza per i tradizionali modelli e i valori dell’Arma in la verifica e il consolidamento dei risultati una realtà tanto distante e diversa dall’Italia, raggiunti. dall’altro è stato profondamente arricchente Il Tenente Colonnello Roberto Arcieri, co- il quotidiano confronto con la Gendarmeria ordinatore del progetto in Mali, dopo qua- maliana, che desiderosa di accrescere le pro- si due anni di intensa attività, traccia un prie competenze, ci ha accolto con entusia- bilancio dei risultati finora conseguiti: smo e propositività. Il risultato ha riscosso il “Dal momento in cui è iniziata la mia “avven- plauso unanime delle Autorità locali e inter- tura” in Mali, nel luglio 2017, si sono susse- nazionali. Ritengo che il merito di tale succes- guite una serie di proficue attività per la co- so vada riconosciuto all’impegno dell’Arma stituzione, formazione ed equipaggiamento che, fedele interprete delle linee di indirizzo dell’unità GAR-SI in seno alla Gendarmeria della Difesa, “Proietta Stabilità” e “Promuo- maliana. Fino a ora è stata un’esperienza ve il Sistema Paese”, esportando i valori del molto intensa sia sotto il profilo professio- rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e nale sia sotto quello umano. Da una parte, di Democrazia”. 70 71 IDEE ED ESPERIENZE

Vito GADALETA

n importante test della NATO per La componente sanitaria delle Forze Ar- verificare le capacità degli assetti mate italiane si è addestrata con i Paesi Usanitari campali in un ipotetico partner dell’Alleanza (39 in tutto) dal 1 al scenario di missione in area ad alto rischio 12 aprile 2019. Nel corso dell’esercitazione (missioni NATO “ex article 5”). “Vigorous Warrior 2019” sono stati 2500 72 VIGOROUS WARRIOR 2019

gli uomini e le donne che hanno messo costituita presso la Scuola di Sanità, con in campo assetti sanitari militari, civili, lo scopo di testare l’efficienza operativa e interforze e multinazionali di assoluto la prontezza degli assetti sanitari militari rilievo. In particolare il Multinational Me- della NATO e delle nazioni partner, desti- dical Joint Training Center (M2JTC), unità nate a fornire un sostegno medico tramite 73 l’integrazione sanitaria militare e civile. dell’Esercito in un contesto multinaziona- Nello specifico, sono stati allestiti diversi le, di supporto alla condotta di operazioni ospedali da campo con differenti livelli di interforze e attraverso la standardizza- capacità, dal pronto soccorso (Role 1) ad zione delle procedure di Medical Evacua- una struttura con sale operatorie e diver- tion (MEDEVAC) e Strategica di Evacua- si team chirurgici (Role 4), ambulanze e zione (STRATEVAC), tesa ad acquisire la mezzi di trasporto, come il VTMM “Orso” necessaria expertise in ambito organizza-

74 tivo includendo il servizio di emergenza barelle di isolamento in dotazione, attra- civile romeno (SMURD) ed ungherese verso la sala operativa per l’evacuazione (HONUR). L’esercitazione ha sviluppato sanitaria strategica (Patient Evacuation Co- anche la capacità di trasporto e gestione ordination Cell - PECC) di Pratica di Mare, di feriti con patologie altamente infettive. ha coordinato e trasferito con l’ospedale L’Aeronautica Militare ha reso disponibile Spallazani di Roma il paziente infetto. un velivolo C130J che, grazie alle speciali L’esercitazione ha visto la Difesa italiana

75 partecipare con numerosi assetti speciali- razione con l’ospedale civile Spallanzani stici in chiave dual-use, sia per le attività e la Protezione Civile, hanno evidenziato di direzione ed organizzazione dell’eser- la capacità dual-use nella cooperazione citazione, sia per quelle operative e adde- civile-militare per la risposta a situazioni strative con personale delle Forze Armate di emergenza in completa interoperabilità e dei Carabinieri. Tali assetti, in collabo- con i paesi dell’Alleanza.

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IDEE ED ESPERIENZE

LA SCHERMA PER IL CAMBIAMENTO

Angelo VESTO

78 79 Fencing for Change

na stoccata vincente, la sottoscri- Esercito, Curie ed Associazioni, è nato il zione del protocollo d’intesa tra progetto che è stato denominato “Fencing UVaticano e Ministero della Di- for change”, la scherma per il cambiamen- fesa, lo scorso 29 ottobre 2014 a Palazzo to, che ha contribuito alla diffusione dei Borromeo. Erano presenti alla cerimonia valori dello sport quale fenomeno cultu- il Ministro della Difesa pro tempore, Sen. rale di grande rilevanza sociale. Napoli è Roberta Pinotti, il Presidente del Pontifi- stata la capostipite del progetto promosso cio Consiglio della Cultura, SER Cardina- dal Comandante pro tempore, Generale le Gianfranco Ravasi, l’ex Capo di Stato C.A. De Leverano e supportato dalla Fe- Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi derazione Italiana Scherma con il patro- Binelli Mantelli, l’Ordinario Militare per cinio delle Curie e degli Uffici scolastici l’Italia, Mons. Santo Marcianò e l’allo- provinciali, del CONI Campania, Puglia, ra Ambasciatore d’Italia presso la Santa Calabria e Sicilia e del CIP (Comitato Ita- Sede pro tempore, Francesco Maria Greco. liano Paralimpico). L’obiettivo, nelle fasi Da quel momento, attraverso un percor- iniziali, è stato quello di espandere il pro- so di disponibilità tra CONI, Federazioni, getto in tutto il Centro Sud d’Italia. Lo sco-

80 po finale è quello di portare la scherma là za, sono più lenti, goffi e leggibili rispetto dove lo sport diventa la prima arma per a quelli corretti e, dunque in definitiva, combattere la criminalità che negli adole- risultano assai meno efficaci. In altri ter- scenti, che vivono in aree difficili, attec- mini: chi è violento è perdente, sia come chisce più facilmente. In questi quartieri, atteggiamento che agonisticamente. Di- dove anche il passaggio in auto diventa sciplina, rispetto, impegno e importanza problematico, si è fermata la macchina del lavoro di squadra sono valori che dalla dell’Esercito. Come tutte le cose nuove il scherma si rispecchiano nella vita di tutti primo approccio non è stato semplice. A i giorni. Regole che sono meno compren- Napoli il calcio è lo sport che si ispira ai sibili del calciare un pallone, un impegno grandi campioni e che fa sognare piccoli e diverso ma che è riuscito a battere l’inizia- grandi. “Quando vedo un pallone le gambe le scetticismo. In alcuni casi sono anche i cominciano a muoversi da sole”, dichiarava grandi a rappresentare un problema, sono un ragazzino di un quartiere difficile. La loro che sognano di vedere i figli campioni scherma non è uno sport immediatamen- di uno sport che si effettua a costo zero te comprensibile ed appetibile, soprattutto ma per strada, appunto; con tutti i rischi per chi ha visto e praticato solo calcio, non che ne derivano. Il progetto prevede lo consente facili guadagni e non è praticabi- svolgimento di corsi di scherma da parte le per strada senza una guida competente. di personale qualificato “maestro di scher- La scelta della disciplina sportiva è caduta ma” dell’Esercito presso alcune scuole di sulla scherma perché questa, oltre a por- primo e secondo grado e, nel periodo esti- tare notevoli miglioramenti psicomotori, vo, in “campi scuola” organizzati da asso- è, nella sua stessa genesi, un veicolo di ciazioni sportive ed ONLUS. L’obiettivo è valori importanti per la crescita persona- quello di consentire ai ragazzi compresi le e sociale dei giovani. Praticando questo in una fascia di età tra 8 e 15 anni, di tra- sport i giovani hanno potuto apprendere scorrere qualche ora a settimana in uno l’importanza del rispetto delle regole e spazio minimamente attrezzato per fare dell’avversario, il valore dell’impegno in- sport e non essere lasciati ai pericoli del- dividuale come unico mezzo per raggiun- la strada e possano cosi restare lontani, gere i risultati e comprendere la rilevanza quanto più possibile, da esempi negativi. delle scelte compiute. Nella scherma poi, Non solo. Occorre inoltre ricordare che pur essendo uno sport di combattimen- la scherma è uno sport che affonda le to, non c’è spazio per la violenza. Questa sue radici nella tradizione militare, dalla non solo è sanzionata da un punto di vi- quale ha tratto la sua storia di eccellenza sta disciplinare ma risulta anche inutile e quindi, forse più di ogni altra disciplina, e dannosa da un punto di vista tecnico: i può ben rappresentare l’impegno dell’E- colpi violenti, quelli inferti con troppa for- sercito verso i giovani. La scelta pertanto

81 Fencing for Change

non è stata casuale: la scherma richiede, te, Maestro Giorgio Scarso, ha offerto per oltre alle qualità motorie, anche e soprat- la realizzazione del progetto, fornendo il tutto quelle mentali e morali e costituisce materiale tecnico per avviare l’attività, al- con l’Esercito un binomio privilegiato, an- tro materiale promozionale ed, inoltre, le che dal punto di vista storico. Nel passato medaglie per i ragazzi coinvolti nelle pri- infatti, quasi tutto quello che riguardava me occasioni di gara. L’istruttrice militare questo sport ruotava intorno alle istitu- a Napoli è Irene Di Transo, Caporal Mag- zioni militari che lo consideravano un eccellente strumento per la preparazione dei combattenti, oltre ad essere le sole ad avere i mezzi per poter sostenere gli sfor- zi amministrativi e logistici per praticarlo continuativamente. Nel ‘900, quando la scherma ha virato da una idea di duello per l’onore ad una dimensione sportiva ed olimpica, cominciarono ad affermarsi va- rie scuole che, pur essendo destinate an- che ai civili, erano gestite da maestri che si erano formati nell’ambito dell’Esercito. Anche la prestigiosa sede dell’Accademia di Scherma del Foro Italico, fondata nel 1936, opera dell’urbanista architetto Mo- retti, che raccolse le tradizioni magistrali sia del nord che del sud Italia, aveva una genesi fortemente militare. Modificata- si in seguito la figura dello schermidore da sportivo “gentiluomo” a semi-profes- sionista, la tradizione si è rigenerata con l’avvento dei gruppi sportivi militari che hanno accolto numerosi schermidori di giore Scelto dell’Esercito Italiano, campio- altissimo profilo, sostenendoli e accompa- nessa di scherma, che vanta ben quattro gnandoli fino alla conquista di prestigiose titoli italiani e diversi piazzamenti in cop- medaglie mondiali ed olimpiche. Un al- pa del mondo: “la scherma attrae moltissi- tro aspetto che ha fatto ricadere la scel- mo perché è uno sport non particolarmente ta su questa disciplina è consistito nella popolare per cui suscita molta curiosità.” Ci disponibilità che la Federazione Italiana racconta. “Richiama un pò i duelli antichi, Scherma, nella persona del suo Presiden- i moschettieri e i ragazzi appaiono molto

82 interessati”. Non è, però, semplice approc- to come veicolo e strumento di formazione” ciarsi ai giovani soprattutto quando ci si la chiave del successo, come racconta il presenta in uniforme. Questo è stato un Generale De Leverano: “Un’attività orga- altro aspetto importantissimo. I giovanis- nizzata con il concorso del CONI, attraver- simi studenti hanno avuto modo di entra- so la sua Federazione Italiana Scherma, con re in relazione con il mondo delle “divise” gli Arcivescovadi, Scuole ed Università con che, in alcune zone difficili di Napoli, sono il comune obiettivo di sottrarre alla strada i ragazzi dei quartieri difficili. Uno sport molto affine all’ambiente militare i cui insegnamenti vanno oltre la disciplina sportiva, perché in grado di insegnare valori forti come la lealtà, lo spirito di sacrificio, la sana competizione ed il rispetto dell’avversario.” Quali sono stati gli obiettivi raggiunti? “Di particolare rilievo è stato il caso di un bambino affetto da una particolare forma di autismo - racconta il Generale De Levera- no - il quale, solitamente assente, aggressivo e poco partecipe alle attività, ha dimostra- to enorme interesse alle lezioni di scherma. Questo interesse lo ha spinto ad impegnarsi al massimo e ad interagire più facilmente e serenamente con compagni ed insegnanti, fino a chiedere all’insegnante informazioni per poter praticare questa disciplina anche al di fuori dell’ambito scolastico. Altro caso interessante è stato quello di una bambina sorda dalla nascita che, a causa di questo handicap, era molto chiusa in se stessa. La avversate come se fossero un pericoloso partecipazione alle lezioni di scherma, oltre nemico. Attraverso il confronto con gli ovviamente al fondamentale aiuto occorsole istruttori di scherma e frequentando le dall’utilizzo dell’apparecchio acustico, le ha strutture militari, i bambini hanno avu- permesso di aprirsi maggiormente alla rela- to modo di conoscere il vero volto dell’E- zione con i compagni e ad uscire dal suo gu- sercito, una istituzione, non solo posta a scio protettivo. Questa bambina si è talmente difesa del territorio, ma anche al servizio appassionata ed impegnata, al punto da con- della popolazione locale. “Lo sport utilizza- quistare un posto da finalista nella manife-

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stazione finale del progetto, ricavandone un ritorno enor- me in termini di fiducia in sé stessa e senso di autoefficacia”. Un impegno sociale di cui andare fieri. “Il successo di “Fencing for change” è dato dal numero delle adesioni dei Provveditorati che con entusiasmo hanno ac- colto la proposta dell’Esercito. Una iniziativa sociale, come tante altre, in favore della collettività ed in stretta sinergia con le Autorità governative e le organizzazioni culturali, sportive ed educative locali, che dimostra come il Sud possa svolgere un ruolo “motore” nella crescita, nell’educazione e nello sviluppo del Paese. Una iniziativa forte volta ad op- porsi a qualsiasi forma di violenza e di bullismo e, soprat- tutto, a quelle che sono le degenerazioni dello sport: il perse- guimento del successo a tutti i costi, la violenza negli stadi, il doping, il razzismo ed ogni altro tipo di abuso. A questi deprecabili fenomeni e ad altre problematiche come l’alco- lismo ed il tabagismo, viene infatti contrapposta la cultura della “corretta educazione e pratica sportiva”, così da per- mettere la realizzazione di percorsi di benessere psico-fisi- co; offrire una occasione per valorizzare le capacità indi- viduali; rendere concrete le opportunità di integrazione tra persone con differenti “back-ground” culturali e geografici. Secondo le indagini dell’Università, l’interesse per lo sport è risultato aumentato del 20% circa”. Sport, finalizzato a far comprendere il concetto di legalità e far diminuire la dispersione scolastica. Generale, cosa ha ottenuto “Fencing for change” in que- sti campi? “Lo sport praticato nelle scuole, dal punto di vista valoria- le, ha prodotto tangibili effetti positivi. Si è dimostrato, ad esempio nell’area sperimentale di Napoli, attraverso il mo- nitoraggio del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazio- nali dell’Università “Federico II”, che i ragazzi che si sono av- vicinati al progetto “Fencing for change” abbiano iniziato a maturare la percezione della “legalità” come forma primaria di vita ed abbiano abbandonato lo stereotipo del concetto di sport legato al mero benessere economico. È significati-

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vo notare come, ragazzini nati e cresciuti nei scherma italiana. Un programma intenso, quartieri “a rischio” di Napoli, educati dai ge- presentato lo scorso ottobre a , nitori al mito di Maradona, per i quali il calcio nella suggestiva location di Villa Niscemi, è una sorta di culto religioso, si siano appas- nel corso dell’annuale Workshop della Fe- sionati ad uno sport che non promette lauti derazione Italiana Scherma che ha visto guadagni, ma che affascina per la sua par- coinvolti, nel primo appuntamento del ticolarità, per le sue tradizioni, le sue regole percorso d’avvicinamento ai Campiona- e la sua armonia. I benefici di tale progetto ti Italiani Assoluti e Paralimpici Palermo sono stati rilevati anche in ambito generale, 2019, i partner istituzionali, le aziende con un innalzamento del rendimento scola- sponsor e tutti gli stakeholders della Fe- stico degli alunni ed una più assidua ed inci- derScherma. Nel corso di un’intervista, siva partecipazione a tutte le attività scola- rilasciata alla stampa siciliana, il Presi- stiche. I dirigenti degli istituti coinvolti hanno dente della Federazione Italiana Scherma, sottolineato come i bambini, nei giorni delle Maestro Giorgio Scarso, ha sottolineato lezioni di scherma, andassero più volentieri a come “Grazie al progetto dell’Esercito Italia- scuola, evitando le assenze, fattore che, na- no “Fencing for change” anche i bambini del turalmente, è andato a vantaggio anche delle Borgo Nuovo (quartiere difficile di Palermo, altre attività didattiche. Questa diminuzione ndr) potranno tirare le prime stoccate con la di assenze ha coinvolto bambini provenienti sciabola”. Il Maestro Giorgio Scarso ha in da contesti familiari molto difficili ponendo più occasioni sottolineato come “la scher- una buona premessa per la limitazione della ma sarà sempre grata all’Esercito, non solo piaga sociale della dispersione scolastica, che perché in esso affonda le sue radici storiche, tanto affligge questa debole fascia di popola- ma perché oggi permette un’iniziativa che zione.” Conclude il Generale. coinvolge migliaia di studenti. Questi, attra- Dopo Napoli hanno aderito città come verso la scherma e le lezioni impartite duran- Bari, Palermo, Lecce, Brindisi, Taranto e te l’orario scolastico dai maestri ed istruttori Reggio Calabria. Il costante impegno della delle diverse società, ricevono anche input Città di Palermo in questo sport le è valso educativi su valori civili e sociali importanti, l’attribuzione del titolo di “Capitale della quali il rispetto delle regole ed il rispetto degli Scherma 2019” e la scelta quale sede per altri”. i prossimi Campionati italiani assoluti e Il progetto, che ha mosso i primi passi nel paralimpici. Palermo si prepara con una marzo del 2017, data di presentazione nel- serie di iniziative, convegni, allenamenti lo storico Palazzo Salerno di Napoli, sede collegiali, competizioni e celebrazioni, che del Comando delle Forze Operative Sud, è culmineranno con lo svolgimento della già al terzo anno di attività, e i risultati del kermesse tricolore che richiamerà nel ca- cambiamento cominciano a concretizzar- poluogo siciliano i “grandi interpreti” della si oltre ogni più rosea aspettativa.

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LA SICUREZZA ENERGETICA NAZIONALE

Nicolò SARTORI

lla luce della forte (e crescente) di- verità: l’Italia infatti, dalla metà del seco- pendenza dall’estero, la sicurezza lo scorso - prima grazie all’Agip, confluita Adegli approvvigionamenti ener- poi in Eni nel 1953 - è stato uno dei paesi getici - in particolare di petrolio e gas na- d’avanguardia in Europa per lo sfrutta- turale - è ormai ampiamente riconosciuta mento dei propri giacimenti di petrolio e come una delle priorità strategiche per gas naturale. Tuttavia, sin negli anni della l’azione dell’Italia nello scacchiere inter- corsa nazionale agli idrocarburi, le risor- nazionale. Ad oggi, infatti, il nostro paese se disponibili hanno sempre contribuito importa oltre il 90% dei propri consumi di a soddisfare solo una piccola percentuale idrocarburi, un dato destinato a crescere dei consumi del paese (nel settore del gas, negli anni a venire. Nonostante paese pio- l’indipendenza è durata fino al 1972, anno niere per quanto riguarda la diversifica- in cui le importazioni dall’allora Unione zione delle proprie fonti di approvvigiona- Sovietica si sono aggiunte alla produzio- mento, il nostro paese presenta infatti una ne domestica). A ciò si deve aggiungere, in serie di caratteristiche strutturali che lo tempi più recenti, una crescente diffidenza rendono particolarmente attento ai temi popolare - spesso cavalcata dalla politica, della sicurezza energetica. locale e non - nei confronti delle attività La prima, di natura puramente geologica, è di esplorazione e produzione nel sottosuo- la limitata disponibilità di idrocarburi nel lo nazionale, situazione che ha portato proprio sottosuolo. In realtà, quella della ad una riduzione degli investimenti nel scarsità delle risorse è soltanto una mezza settore e a una significativa contrazione 88 LA SICUREZZA ENERGETICA NAZIONALE

89 La sicurezza energetica nazionale

dell’output del paese (gas ai minimi storici trica totale (con picchi al 75% come nel dal 1962). caso francese), nel caso dell’Italia questa La seconda è di natura più politica, ed è quota indicativa è stata sostituita in gran stata determinata da una serie di scelte parte dal gas, che oggi assicura attorno al intraprese nel corso degli scorsi decenni 40% dell’elettricità nazionale. Se a ciò si dai governi e dai cittadini italiani. Nello aggiunge la recente (e sacrosanta) decisio- specifico, si tratta della forte dipendenza ne di smobilitare tutta la rimanente capa- del settore elettrico nazionale dal gas na- cità di generazione a carbone (8 Gw, 11% turale, rafforzatasi alla luce della duplice circa della produzione nazionale) entro il decisione popolare (tramite referendum 2025, si fa presto a capire come la centra- abrogativo) di abbandonare l’utilizzo della lità del gas nel settore nevralgico del paese tecnologia nucleare per produrre elettri- - seconda potenza manifatturiera in Eu- cità sul suolo nazionale. Prima nel 1986, ropa alle spalle della Germania - rappre- sulla scia dell’incidente di Chernobyl, in senti un elemento di costante e crescente Ucraina (all’epoca Unione Sovietica), poi vulnerabilità. nel 2011, in seguito al disastro nella cen- Vulnerabilità resa ancor più acuta dalle trale giapponese di Fukushima. Se a livello caratteristiche fisiche del gas naturale e europeo, infatti, il nucleare contribuisce dai suoi fondamentali di mercato. Infatti, all’incirca al 25% della generazione elet- data la sua natura gassosa, esso viene an-

90 cora principalmente trasportato - nono- zione di dipendenza/interdipendenza stante il commercio globale del gas natu- (anche nei confronti dei paesi di transito), rale liquefatto (LNG) sia in espansione (ad che talvolta può essere strumentalizzata o oggi circa un terzo degli scambi totali) - at- comunque risentire di dinamiche di natu- traverso infrastrutture fisse, i gasdotti, ra politica. L’analisi del portfolio dei paesi che collegano il punto di produzione al fornitori di gas dell’Italia mostra in modo mercato di destinazione e consumo, tal- abbastanza chiaro questa situazione. Al volta passando attraverso i cosiddetti pae- contrario del settore del petrolio, dove il si di transito. Questa situazione, da un nostro paese si approvvigiona da oltre lato, implica che i mercati di destinazione venti diversi paesi nessuno dei quali supe- - tra cui l’Italia - possano essere raggiunti ra una quota di mercato nazionale del 18% soltanto da un numero limitato di produt- (), nel caso del gas naturale le tori localizzati nelle aree limitrofe (oltre importazioni italiane sono sostanzial- una certa lunghezza, i gasdotti non sono mente basate sugli approvvigionamenti più sostenibili dal punto di vista economi- provenienti da sei paesi, cinque dei quali co e commerciale); dall’altro crea una rela- extra UE: Russia, Algeria, Norvegia, Qatar

91 La sicurezza energetica nazionale

e Libia. Andando a restringere ulterior- cancellamento del progetto South Stream mente il campo, notiamo inoltre che Rus- - gasdotto in grado di aggirare l’Ucraina e sia e Algeria rappresentano il 70% delle raggiungere il mercato italiano da sud at- importazioni e il 65% dei consumi nazio- traverso il mar Nero e i Balcani orientali - nali. Nel 2018, infatti, il nostro paese ha su pressioni della Commissione europea, importato 30 miliardi di metri cubi (Bcm) la Russia abbia deciso di rafforzare la rotta di gas dalla Russia, 17 Bcm dall’Algeria, settentrionale con il progetto North Stre- quasi 8 Bcm dalla Norvegia (e dall’Olan- am 2, condotta baltica che collegherà di- da), poco meno di 5 Bcm dalla Libia - tutti rettamente la Russia alla Germania, vei- via gasdotto - e una componente di circa 7 colando tutto il traffico di gas verso il Bcm di LNG, per la maggior parte prove- vecchio continente attraverso il territorio niente dal Qatar. Chiaramente, questa tedesco. Da una prospettiva italiana, un condizione di forte concentrazione delle simile sviluppo rappresenta una chiara importazioni ha delle implicazioni per il perdita di indipendenza nei propri rap- mercato italiano, che rischia di essere for- porti energetici bilaterali con la Russia, a temente condizionato dalle relazioni con vantaggio della Germania - competitor in- o dagli avvenimenti nei paesi fornitori e/o dustriale del nostro paese - che grazie a di transito. Il caso più eclatante è certa- North Stream 2 otterrà gas russo in modo mente quello della Russia, primo fornitore diretto e a prezzi minori rispetto a quelli di gas (e sesto di greggio) del nostro paese, che verranno verosimilmente pagati sul con una quota di mercato nazionale attor- mercato italiano. Per far fronte a questa no al 43%. Sebbene la Russia sia un part- potenziale vulnerabilità l’Italia, oltre a far ner energetico affidabile per l’Italia, la pre- fronte comune con i paesi dell’Europa senza di paesi di transito - Ucraina in centro-orientale contro North Stream 2 in primis - e le relazioni di Mosca con Bruxel- sede europea, sta promuovendo strategie les e alcuni membri dell’Unione Europea, alternative per consolidare la partnership hanno contribuito a complicare i legami con Mosca. Da un lato il mantenimento in bilaterali di lunga data (i primi scambi ri- vita della rotta ucraina, affidata all’azione salgono agli anni ‘60, nel pieno della Guer- di Snam, che ha firmato un Memorandum ra Fredda). In particolare, in seguito alle of Understanding con le ucraine Naftogaz due dispute del gas con Kiev nel 2006 e e Ukrtransgaz e la slovacca Eustream per 2009 e all’annessione russa della Crimea il revamping dell’infrastruttura nazionale nel 2013, i tentativi di Mosca di aggirare il di trasmissione; dall’altro lo sfruttamento territorio ucraino per raggiungere i mer- dell’opzione Turkish Stream, al quale si po- cati europei hanno alimentato tensioni trebbe collegare una nuova condotta in tra gli interlocutori italiani. Ciò è dovuto grado di raggiungere l’Italia meridionale, sostanzialmente al fatto che, a fronte del come prospettato da Edison, Gazprom e la

92 greca DEPA in un accordo siglato nel giu- del 2011, le operazioni del gasdotto Green- gno del 2018. Le criticità sul fronte nord-o- stream, che collega il terminal libico di rientale si aggiungono ad uno stato di per- Melliath alle coste siciliane presso Gela, durante incertezza sul lato meridionale, sono state sospese per qualche mese, e dove ad oggi Algeria e Libia contribuisco- una volta riprese le esportazioni verso l’I- no congiuntamente al 35% delle importa- talia, queste si sono attestate a livello deci- zioni nazionali. Fino al 2010 l’Algeria era samente più bassi (circa il 50% in meno) addirittura il primo fornitore di gas dell’I- rispetto ai valori pre-crisi. Sebbene vi sia talia davanti alla Russia, con approvvigio- la percezione che il settore del gas sia de- namenti annui che hanno raggiunto il cisamente meno vulnerabile rispetto a picco dei 26 Bcm (35% dell’import totale quello del petrolio (dove attività di sabo- all’epoca), poi, per una serie di questioni di taggio e contrabbando hanno implicazioni natura industriale e commerciale, questa decisamente più rilevanti per gli equilibri quota si è progressivamente assottigliata, delle forze in campo), il destino delle im- per toccare il minimo storico di 7 Bcm nel portazioni italiane dalla Libia dipende an- 2015. Allo stato attuale, l’incapacità del cora molto dal livello di conflittualità settore energetico algerino di espandere all’interno del paese. In questo contesto, la produzione nazionale e la crescita sen- diventa particolarmente importante per za sosta dei consumi interni sospinti da l’Italia provare a mitigare questa moltepli- scriteriate politiche di sussidio, rischiano ce vulnerabilità attraverso una politica di di mettere a repentaglio la capacità del pa- ulteriore diversificazione degli approvvi- ese nordafricano di mantenere gli storici gionamenti energetici, in modo da diluire livelli di export verso partner europei la concentrazione delle forniture e attuti- come Italia e Spagna. A ciò si deve aggiun- re potenziali criticità in uno (o più) dei pa- gere l’incertezza sul destino del regime esi esportatori. La partecipazione italiana guidato dal Presidente Bouteflika e il pos- al Corridoio meridionale del gas rappre- sibile riemergere della minaccia terrorista senta la risposta più immediata a questa al momento della necessaria transizione esigenza: il Corridoio è un’iniziativa lan- politica che aspetta l’Algeria. Transizione ciata dalla Commissione europea all’inizio nella quale è entrata, senza di fatto mai degli anni 2000 per assicurare all’Europa uscirne, la Libia: dalla morte del Colonnel- nuove fonti di gas trasportato attraverso lo Gheddafi e lo scoppio del conflitto inter- nuove rotte; i suoi produttori di riferi- no nel 2011, l’ex colonia italiana vive in mento sono quei paesi dell’area del Caspio una situazione di caos e violenza costanti, (e del Medio oriente allargato) non ancora che hanno avuto ripercussioni - sebbene collegato fisicamente alle infrastrutture di limitate rispetto alla magnitudo generale trasporto diretti in Europa. Nell’ambito - anche nel settore del gas. Nell’autunno del Corridoio, l’Italia sarà in grado di tra-

93 sportare - a partire dal 2020 - poco meno Eni ha scoperto il megagiacimento di Zohr di 10 Bcm di gas estratti nel giacimento (oltre 800 Bcm), localizzato al largo delle azero di Shah Deniz II: oltre all’Azerbai- coste egiziane, un avvenimento che ha ri- jan, il gas attraverserà Georgia, Turchia, lanciato prepotentemente le attività di Grecia e Albania, per raggiungere le coste esplorazione e produzione di idrocarburi pugliesi trasportato dal gasdotto Trans a livello regionale. Attualmente, oltre a Adriatic Pipeline (TAP). Nonostante sia sta- Zohr, nell’East Med vi sono una serie di to contestato a livello locale e strumenta- giacimenti localizzati tra Cipro (Afrodite e lizzato nel dibattito politico nazionale, Calypso) e Israele (Leviathan e Tamar), le TAP contribuirà ad accrescere la liquidità cui risorse potrebbero contribuire in all’interno del mercato italiano del gas e modo significativo alle strategie di diver- quindi ad aumentarne la competizione e sificazione italiana ed europea. Rimane la sicurezza. Un altro possibile contributo tuttavia da chiarire la sostenibilità com- alla diversificazione delle fonti è rappre- merciale di tali risorse, soprattutto alla sentato dal gas prodotto nel Mediterraneo luce delle modalità di esportazione che orientale (o East Med), ovvero in quella re- verranno portate avanti. Da un lato, in- gione che comprende, a grandi linee, le fatti, vi è una soluzione via gasdotto - pro- acque territoriali di Egitto, Israele, Cipro, mossa da Edison e DEPA e supportata da Libano. In quell’area, nel 2015, l’italiana Bruxelles, che l’ha inserita tra i progetti di 94 interesse comune (PCIs) - che punta a tra- per rafforzare la sicurezza in un settore - sportare il gas verso i mercati greco e ita- quello del gas - che rappresenta un pila- liano, creando un legame fisico tra le ri- stro portante per lo sviluppo e il benessere sorse regione e i mercati di destinazione. a livello nazionale. Questo, ovviamente, Dall’altro si prospetta una soluzione via ha chiare implicazioni su quelle che sono LNG, decisamente più immediata ed eco- e che dovranno essere le priorità dell’azio- nomica (verrebbero sfruttati i terminal ne esterna del nostro paese, per il quale il egiziani di Idku e Damietta, attualmente Mediterraneo allargato continuerà a gio- inutilizzati), ma che non garantirebbe al care un ruolo chiave in termini di sicurez- nostro paese un accesso diretto, esclusivo za energetica e proiezione strategica. In e garantito ai volumi di gas prodotti nella questo contesto, da un lato sarà necessa- regione. Grazie a queste recenti iniziative, rio rafforzare le iniziative di politica este- l’Italia dovrebbe essere in grado di aggiun- ra e di sicurezza a livello nazionale nell’a- gere due ulteriori tasselli alla lista dei pae- rea, dall’altro sarà opportuno mobilitare si fornitori di gas naturale. Sebbene i vo- l’interesse e il supporto dell’Unione Euro- lumi previsti non siano in grado di pea e degli stati membri per garantire un rimpiazzare i grandi fornitori tradizionali approccio multilaterale e cooperativo ver- del nostro paese, aumentare le ‘opzioni’ a so la regione, del quale sia l’Italia che l’UE disposizione è certamente il primo passo potranno chiaramente beneficiare. 95 CORAX FBP® ® E CORAX FBP CV106 Protezioni all’avanguardia

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Riapre il Museo Storico dell’Aeronautica viene organizzata a turno dalle singole Militare Forze Armate e ha come scopo principale quello di consolidare l’interoperabilità delle cosiddette dissimilar formations, formazioni di volo condotte con macchine diverse. Grottaglie (Taranto), 3 Aprile

L’impegno della Difesa per l’export italiano in Brasile

Per il 96° anniversario dell’Arma Azzurra ri- apre il Museo di Vigna di Valle, con un’area espositiva più ampia. Si sono infatti conclusi i lavori di manutenzione presso uno degli hangar del museo e dunque anche l’ultimo padiglione rientrerà all’interno del percorso espositivo dei velivoli storici. Il tutto sarà ulteriormente impreziosito dalla presenza in Si è concluso il secondo viaggio in Brasile loco di un aerostato, emblema dei primordi per una serie di incontri bilaterali con le dell’epopea del volo. Autorità di Governo con cui il nostro Paese Vigna di Valle, 3 Aprile sta lavorando a un’agenda che tocca diversi programmi del settore della difesa. Accom- Force Integration Training pagnata dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, il Ministro Elisabetta Trenta ha incontrato le aziende italiane che in Brasile esportano le eccellen- ze tecnologiche italiane. Rio de Janeiro, 3 Aprile

Dedalo 2019 Carristi e bersaglieri della brigata Garibaldi dell’Esercito si sono addestrati a perfezio- nare la manovra e l’impiego del VCC Dardo e del carro armato C1 Ariete. Scenario Equipaggi dei Gruppi di Volo Elicotteri di operativo ad altissima intensità, di warfight- Esercito, Marina Militare e Aeronautica si ing convenzionale, reso realistico grazie sono addestrati al supporto delle opera- al supporto dei sistemi di simulazione e al zioni delle Forze Speciali. L’esercitazione coordinamento del Centro Addestramento

98 Pari opportunità e l’integrazione di genere

Tattico di 1° livello di Capo Teulada. Capo Teulada, 3 Aprile

Nato: il 70° anniversario Oltre 50 ufficiali delle Forze Armate e un gruppo di funzionari civili della Difesa, hanno concluso un modulo di lezioni online sulle pari opportunità e l’integrazione di ge- nere. Nel corso sono stati trattati argomenti come le discriminazioni e le pari oppor- tunità di genere, l’immagine e la diffusio- ne di pregiudizi e stereotipi, le devianze comportamentali che si configurano come molestie, mobbing, stalking e gli strumenti normativi e comunicativi per fronteggiarle. Roma, 5 Aprile Sono trascorsi 70 anni da quando l’Italia, insieme ad altri 11 paesi fondatori, firmava a Locked Shields 2019 Washington - il 4 aprile 1949 - il Trattato isti- tutivo della NATO, che nei 70 anni trascorsi, ha visto il passaggio dal concetto di “difesa collettiva” delle origini, ad una “alleanza difensiva” orientata sempre più verso la collaborazione militare tra Paesi aderenti. L’Alleanza Atlantica rimane l’organizzazione di riferimento per garantire un’adeguata cornice di sicurezza all’intera regione eu- ro-atlantica e per esercitare la deterrenza e la difesa militare contro qualunque minac- cia. Oltre mille esperti di Cyber Defence Roma, 4 Aprile provenienti da 30 differenti nazioni hanno preso parte all’esercitazione organizzata dal

99 Centro di Eccellenza della NATO di Tallinn (). La simulazione ha visto una serie di attacchi contro le reti informatiche di un Paese immaginario. L’Italia ha parteci- pato con un team di esperti del Comando Interforze per le Operazioni Cibernetiche delle Forze Armate, del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche dell’Industria e delle Università. Tallin (Estonia), 9 Aprile “Difesa Collettiva”, dedicato alla Marina Militare approfondendone compiti, pote- Tende Scaglia 2019 ri, sfide future. All’evento - moderato dal Sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo - sono intervenuti, tra gli altri, il Sottosegreta- rio Raffaele Volpi, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, il Capo di Stato Maggiore della Marina Milita- re e il Comandante in Capo della Squadra Navale. Roma, 12 Aprile

Impiego innovativo delle Forze Armate al servizio del Paese Si è svolto a Cervia l’annuale addestra- mento del comparto Operazioni Speciali organizzato dalla 1ª Brigata Aerea dell’A- eronautica Militare allo scopo di consoli- dare le capacità d’integrazione con assetti provenienti da altri Reparti Operativi. L’esercitazione consente a tutte le forze del comparto di testare cooperazione ed interoperabilità in un contesto multidimen- sionale con velivoli ad ala fissa, elicotteri e forze terrestri operanti in maniera sinergica. Cervia, 10 Aprile Nel corso del convegno che si è svolto nella Sala Caccia Dominioni di Palazzo Guidoni, Difesa Collettiva: conferenza dedicata il Ministro si è soffermata sull’importanza di alla Marina diffondere una cultura della difesa, indi- Il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha spensabile passaggio per una percezione partecipato al terzo appuntamento del ciclo effettiva dell’utilità a tutto campo della

100 Difesa. Un approccio che veda la Difesa in grado di integrarsi con tutte le realtà che si occupano di sicurezza a 360° nell’interesse della collettività. Roma, 15 Aprile

Devil’s bullseye

aprile 1945 segnò il termine della Seconda Guerra Mondiale. Una data fondamentale per la costruzione della nuova Repubblica democratica, che sarebbe nata nel 1946. Roma, 25 Aprile

Carabinieri: celebrato il 50° anniversario del Comando Tutela Patrimonio Culturale Undici nuclei di tiratori scelti, teams in forza al 2° e 3° Reggimento Alpini e il 152° Ré- giment d’Infanterie Diables Rouges dell’E- sercito francese si sono confrontati presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra. Lo scopo della Devil’s bullseye, esercitazione per tiratori scelti, è stato quello di perfezionare il tiro a distanza, con l’utilizzo delle differenti armi in dotazione, attraverso l’autovalutazione dei nuclei partecipanti. Salto di Quirra, 24 Aprile La ricorrenza è stata celebrata nella Sala Museo dell’Istituto Poligrafico e Zecca 74° anniversario della Liberazione dello Stato. L’Italia è stato il primo Paese Durante la giornata per le celebrazioni il al mondo a dotarsi di un organismo di Presidente della Repubblica ha deposto polizia specializzato. Per l’occasione sono all’Altare della Patria una corona di alloro in stati presentati la moneta e il francobollo omaggio al Milite Ignoto, mentre il Presi- commemorativi, realizzati congiuntamente dente del Consiglio si è recato alle Fosse all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Ardeatine per rendere omaggio alle vittime all’Amministrazione Postale d’Italia, alla Cit- dell’eccidio. Il Ministro della Difesa ha par- tà del Vaticano e al Sovrano Militare Ordine tecipato inoltre ad una cerimonia organiz- di Malta zata dalla comunità ebraica romana. Il 25 Roma, 29 Aprile

101 Spazio: accordo di collaborazione dei precedenti stati preunitari che hanno tra AM e ASI per nuova rete di contribuito a costituirlo: il 18 aprile 1659, georeferenzazione gnss il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volen-

È stato firmato nei giorni scorsi dal Capo di do disporre di militari addestrati e pronti Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, all’impiego per il proprio reale esercito generale di squadra aerea Alberto Rosso, sardo-piemontese, indisse un bando per il e dal Commissario Straordinario dell’A- reclutamento di 1.200 uomini da inquadrare genzia Spaziale Italiana Piero Benvenuti un in un reggimento detto “delle Guardie”. accordo finalizzato ad adeguare e rendere Roma, 4 Maggio ancora più efficace la rete nazionale di ge- oreferenziazione dei sensori GNSS (Global Gli allievi del Corso “Cerberus” giurano Navigation Satellite System). Tale accordo al Morosini consentirà di mettere a disposizione della comunità scientifica e delle Istituzioni un archivio arricchito di informazioni geode- tiche, con potenziali ricadute positive nei campi della climatologia, della meteorolo- gia operativa e dello space weather, settori in cui l’Aeronautica Militare ha consolidate competenze e capacità operative. Roma, 30 Aprile

158° anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano Alla presenza del Capo di Stato Maggiore Il 4 maggio 1861. Un provvedimento del della Marina Militare, Ammiraglio Valter Ministro della Guerra Manfredo Fanti decre- Girardelli, i 68 allievi del Corso “Cerberus” tava la fine dell’Armata Sarda e la nascita hanno pronunciato la formula del giuramen- dell’Esercito Italiano. La storia dell’Esercito to sancendo il loro legame alla Patria e alle ha però radici molto più lontane e profon- istituzioni. Cinquantadue i ragazzi e sedici de che affondano e fanno proprie quelle ragazze, di età tra i 15 e 16 anni, ai quali il

102 capo della Marina ha rivolto un discorso solenne. Venezia, 10 Maggio

L’Adunata degli Alpini a Milano

Stato, attraverso Forze Armate innovate, agili, flessibili, multiruolo, rispondenti alle attuali e future esigenze di difesa collettiva), Progetto Energia e Task Force Immobili. Roma, 14 Maggio

La scelta del capoluogo lombardo non è Giornata del Personale Civile della Difesa stata casuale: l’8 luglio 1919, a Milano, fu fondata l’Associazione Nazionale Alpini che quest’anno ha celebrato il suo centenario. Ad assistere alla sfilata delle Penne Nere, insieme al Ministro Trenta, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale C. A. Salvatore Farina, il Comandante delle Truppe Alpine, Generale C. A. Claudio Berto. Presente, inoltre, il Presidente del Comitato militare dell’Unione Europea, Generale Claudio Il Ministro della Difesa ha preso parte Graziano. alla ricorrenza organizzata al Segretariato Milano, 12 Maggio Generale della Difesa. Nel suo intervento la titolare del Dicastero ha richiamato Forum PA: il Ministero della Difesa alla la frequente interlocuzione con le 30a edizione organizzazioni sindacali al fine di conoscere Il Ministero della Difesa ha partecipato meglio le problematiche del personale con un proprio stand alla 30a edizione del civile e condividere eventuali percorsi Forum PA 2019, tenutosi al Convention di soluzione. In tal senso, è stata avviata Center – La Nuvola di Roma. Tre i progetti un’azione mirata alla crescita professionale presentati: Duplice Uso Sistemico (per una dei dipendenti civili del Dicastero. Difesa ancora più moderna, sostenibile, a Roma, 17 Maggio supporto dell’aumento della resilienza dello

103 67° raduno nazionale dei Bersaglieri Durante la giornata dedicata alla natu- ra, circa 100 Oasi del WWF e 130 Riserve custodite dallo Stato, sono state aperte al pubblico, con l’obiettivo di far scoprire le meraviglie del nostro Paese, e l’impegno e la cura delle Forze Armate e delle Orga- nizzazioni a favore della tutela dei territori naturali. 20 Maggio

Marina: presentate su Nave Vespucci le campagne 2019 Circa centomila Bersaglieri si sono ritrovati a Matera per il 67o raduno nazionale, inva- dendo di corsa la città, Patrimonio Mondia- le Unesco e Capitale Europea della Cultura. Quest’anno il raduno è stato dedicato alla memoria dei soldati d’ogni tempo, caduti nell’adempimento del dovere per difen- dere gli ideali di libertà e di Patria. Erano presenti il Sottosegretario Angelo Tofalo e il Generale Salvatore Farina Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Matera, 20 Maggio Come ogni anno, ad accogliere gli allievi uf- ficiali della prima e seconda classe dell’Ac- RiservAmica, alla scoperta delle cademia Navale di Livorno, delle scuole meraviglie del Paese sottufficiali di Taranto e La Maddalena, dei volontari in ferma prefissata quadriennale e della Scuola Navale Militare Francesco Morosini, saranno sei unità navali, cinque a vela e una “grigia” o “combattente”. In Nord Europa sarà impegnata la nave Vespucci, nel Mediterraneo e in quello Adriatico ci sarà la nave Palinuro mentre nell’area del Sud Est Asiatico vi sarà nave De la Penne. 22 Maggio, Civitavecchia È giunto alla sua settima edizione “RiservA- mica 2019”, evento nato grazie alla collabo- Sicurezza energetica: convegno sulla pro- razione tra il Raggruppamento Carabinieri tezione delle infrastrutture critiche Biodiversità e la Festa delle Oasi del WWF. “Le nuove dialettiche per la protezione

104 delle infrastrutture critiche”. Questo il tema Vigili Del Fuoco si sono schierati presso il della conferenza organizzata dalla Struttura 72° Stormo, per essere utilizzati per l’ad- di Progetto Energia (SPE) insieme all’As- destramento dei piloti del Corpo. L’attività sociazione Italiana esperti in Infrastrutture rientra nell’ambito del rapporto già esisten- Critiche (AIIC), che si è svolta presso la Sala te e consolidato nel tempo nel campo della Conferenza dell’Università Roma Tre. Du- formazione e che scaturisce dalle crescenti rante la conferenza, alla quale hanno preso esigenze addestrative per rispondere alle ri- parte anche esponenti della DG Joint Rese- gorose norme aeronautiche per la sicurezza arch Centre, della Commissione Europea e del volo e alle molteplici attività di soccorso dell’European DefenceAgency- EDA, è sta- e nelle emergenze, nel settore della prote- to sottolineato il ruolo sempre più impor- zione civile e dell’antincendio boschivo. tante che il settore della protezione delle Frosinone, 23 Maggio infrastrutture energetiche sta assumendo, sia in ambito nazionale che internazionale, European Spartan 19 per le connessioni con la sfera della sicu- rezza dei Paesi, l’innovazione e lo sviluppo economico. Nel corso del suo intervento il Direttore della SPE, Gen. Francesco Noto, ha illustrato la ricerca che il Dicastero - in collaborazione con il mondo industriale, multi-utilities e accademico - sta sviluppan- do sulle potenzialità di interconnessione e resilienza dei distretti militari intelligenti: i cosiddetti smart military district, in grado di massimizzare l’uso efficiente dell’energia e la gestione dei rischi. Per dieci giorni cinque Nazioni europee uti- Roma, 22 Maggio lizzatrici del velivolo C-27J hanno condotto attività congiunte in Romania, nell’ambito Partnership Aeronautica-Vigili del Fuoco di un programma appositamente costituito per la formazione dall’EDA (European Defence Agency), e di Due elicotteri AB-206 del Dipartimento dei cui l’Italia è “lead nation”, al fine di otti-

105 mizzarne l’utilizzo e l’impiego e migliorare l’uso del velivolo. L’Aeronautica Militare ha inviato un velivolo C-27J della 46ª Brigata Aerea di Pisa e un team di istruttori. Bucarest (Romania), 23 Maggio

Varata Nave Trieste

è stato l’occasione per parlare di come l’Ar- ma dei Carabinieri si è evoluta negli anni, per conoscerne meglio compiti e organizza- zione, e per capire quali sono le eccellenze che l’hanno resa uno strumento apprezzato all’interno e all’esterno dei confini nazionali. Roma, 27 Maggio

La cerimonia di varo della nave Landing He- La fiera internazionale della Difesa a licopter Dock (LHD) “Trieste” della Marina Madrid Militare si è svolta alla presenza del Presi- dente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, accompagnata dal Capo di Stato Maggio- re della Difesa. Madrina della cerimonia, Laura Mattarella, che ha effettuato il taglio del nastro dopo la benedizione dell’Unità e la rimozione delle “taccate” laterali per lo Il Sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo scivolamento in mare della nave. La nuova - accompagnato dal Segretario Generale nave è un simbolo di innovazione, sviluppo della Difesa/DNA, Generale di Corpo d’Ar- tecnologico e versatilità operativa realizzata mata Nicolò Falsaperna - ha partecipato all’interno del processo di modernizzazione all’inaugurazione di FEINDEF (Feria Inter- della Marina Militare. nacional de Defensa y Seguridad) la fiera Castellammare di Stabia (Napoli), 25 Mag- organizzata per la prima volta in assoluto gio dal Governo della Spagna e che, a partire da quest’anno, si terrà con cadenza bienna- Difesa Collettiva: conferenza sull’Arma le. Alla manifestazione internazionale hanno Ulteriore appuntamento del ciclo di confe- aderito diverse Industrie italiane impegnate renze dedicato alla Difesa Collettiva, con nello sviluppo di tecnologie e progettualità la presenza del Ministro della Difesa nella per il settore della Difesa. Caserma Salvo d’Acquisto a Roma, L’evento Madrid, 29 Maggio

106 107 RETROSPETTIVE

G. di GABRIELLI IL GENIO AERONAUTICO ITALIANO Andrea CIONCI ono passati giusto 70 anni da quan- se il concorso indetto nel dicembre del do, il 4 aprile 1949, dodici Stati 1953 dalla NATO per un nuovo aereo leg- Sdell’Occidente di allora firmavano a gero e da supporto tattico. Si tratta dall’in- Washington un trattato che si prefiggeva gegner Giuseppe Gabrielli e del suo caccia- due obiettivi di lungo periodo: la pace tra i bombardiere-ricognitore monomotore a Paesi dell’Europa e del Nord America che getto e ala a freccia FIAT G.91, prodotto si erano combattuti in due Guerre Mon- dall’azienda aeronautica italiana FIAT diali e la deterrenza rispetto a un probabi- Aviazione (divenuta Aeritalia in un se- le attacco militare sovietico ai confini condo tempo) dalla metà degli anni cin- dell’Occidente. Nell’ambito di questo im- quanta. Il FIAT G. 91 rispondeva in toto ai portante anniversario, è doveroso ricor- requisiti richiesti dal concorso, denomina- dare la figura di un genio italiano autore, to “NBMR-1” (NATO Basic Military Requi- fra i suoi tanti progetti, di quello che vin- rement n° 1). Il nuovo aereo, oltre a instal-

108 Cacciabombardiere-ricognitore Aeritalia G-91T/1 monomotore a getto e ala a freccia

lazioni speciali di armamento, doveva carrello dell’aereo a gambe snodate con- avere peso ridotto, capacità di decollare e sentiva di assorbire le asperità del terreno atterrare su terreni semi-preparati e di- e le armi da lancio, montate con le rispet- mensioni minori rispetto a quelle degli al- tive cassette di munizionamento su pan- tri caccia del momento. La riduzione di nelli intercambiabili ai lati della fusoliera, peso doveva condurre a una maggiore consentivano il rapido rifornimento. Ba- economicità, consentendo alle aeronauti- stava sostituire i pannelli con altri già do- che delle varie nazioni dell’Alleanza di au- tati di armi cariche di munizioni. Anche il mentare il numero dei propri aerei. Infine, motore poteva essere sostituito in modo erano richiesti facile manutenzione e ra- molto veloce e tutti questi accorgimenti si pido rifornimento di carburante e muni- rivelarono determinanti. Il 26 agosto, Bi- zionamento. I principali costruttori euro- gnamini andò in volo per delle prove sulla pei presentarono dieci progetti, tra i quali stabilità del velivolo. Concluso il program- ne vennero selezionati solo quattro, fra ma di prove, le comunicazioni radio si in- cui il G. 91. Il 9 agosto 1956 il prototipo ita- terruppero e, solo dopo alcune angosciose liano effettuò con successo il primo volo decine di minuti, lo stesso Bignamini dall’aeroporto di Caselle, pilotato dal fa- chiamò il progettista per comunicare che moso collaudatore Riccardo Bignamini. Il la coda si era disintegrata, l’aereo precipi-

109 G. di Gabrielli

tato e che lui fortunatamente si era salva- 91 e due velivoli francesi, il Dassault e il to grazie al seggiolino eiettabile. Il collau- Breguet. La superiorità del G. 91 apparve datore si era fratturato alcune vertebre e manifesta fin da subito e, stando alle me- gli ci vollero alcuni mesi di gesso e terapie morie di Gabrielli, non mancarono pres- intensive per riprendersi. Nel frattempo, sioni sul piano diplomatico per ostacolare Gabrielli si dedicò anima e corpo alle inda- la vittoria annunciata dell’aereo italiano. gini sull’incidente. Revisionò interamente Il clima era di fortissima rivalità, tanto che il progetto fino a scoprire, anche grazie di notte gli operai sigillavano le parti più alle registrazioni della scatola nera, che il delicate della macchina per evitare qualsi- disastro si era verificato per il fenomeno asi manomissione. Alla fine, comunque il del “flutter” di coda. Questo avviene quan- verdetto fu chiaro: il G. 91 aveva vinto il do, raggiunta una certa velocità, i piani di concorso NATO. Tra i paesi che più entu- coda cominciano a ballare comprometten- siasticamente adottarono il nuovo caccia do l’integrità della struttura. Dopo le op- vi fu la Germania che firmò subito un ac- portune modifiche, i test di volo furono cordo per una prima fornitura iniziale da conclusi in tempo per le ultime prove di parte italiana e per la successiva produ- volo previste dal concorso che venivano zione del velivolo su licenza. Alla fine i te- compiute da un team di piloti internazio- deschi ebbero 350 esemplari di G. 91. Pre- nali. Il prototipo inglese fu ritirato per al- sto gli Stati Uniti si dimostrarono cuni inconvenienti: rimasero in lizza il G. interessati al progetto italiano tanto da

110 richiederne uno in patria per essere sotto- posto ai loro severi test. Volevano dotare l’aereo degli JATO (Jet Assisted Take Off) dei razzi propulsori che servivano ad ac- celerare il decollo. Nonostante la contra- rietà di Gabrielli, il pilota Bignamini, da poco rimessosi in salute, insistette per provare gli JATO in America, ma l’eccesso di velocità mandò l’aereo in stallo tanto da farlo schiantare al suolo. Moriva così uno dei più grandi piloti collaudatori italiani e anche un carissimo amico di Gabrielli. Alla sua memoria venne conferita la Me- daglia d’Oro al Valore Aeronautico. Nella versione cacciabombardiere, l’aereo di Gabrielli fu assegnato al 32° Stormo Giuseppe Gabrielli dell’Aeronautica militare e rimase in dota- particolare: egli seppe dare al suo lavoro e zione per molti anni alla Pattuglia Acro- alla sua vita una dimensione internazio- batica Nazionale. Questa fu l’avventura nale, e un’altra sua caratteristica fu quella del G. 91, che consentì alla FIAT e all’indu- di saper far convivere il talento e la fanta- stria italiana, risorte dalle rovine della sia del progettista con l’esperienza dell’uo- guerra, di dimostrare al mondo le loro ca- mo d’impresa: aveva compreso che per il pacità tecnologiche. Tuttavia, l’aereo fu successo di un aereo non erano sufficienti solo uno dei tanti siglati con la G. di Ga- solo le qualità tecniche, ma servivano an- brielli, dai primi ad elica con l’ala a sbalzo che le caratteristiche per conquistarsi un (senza tiranti o supporti di sostegno), ai mercato. Ebbe quindi anche una chiara superjet: 30 brevetti, 250 pubblicazioni visione industriale dei problemi, tanto che scientifiche, il progettista fu l’iniziatore di il successo al concorso NATO fu dovuto al quella nuova disciplina aeronautica che si giusto compromesso tra soluzioni tecni- chiama “Scienza del progetto”. Qualcuno che d’avanguardia e necessarie doti di ru- lo ha definito un “Poeta dell’azzurro”: cer- sticità e semplicità. Con grande lungimi- tamente è stato un uomo vissuto intera- ranza, volle anche che i laboratori FIAT mente per l’aviazione, tanto che sposò impegnati nella ricerca aeronautica e au- perfino la figlia di un altro pioniere dell’a- tomobilistica non fossero separati in modo eronautica, il Generale Gaetano Arturo che un ambito potesse avvantaggiarsi del- Crocco (Napoli, 26 ottobre 1877 – Roma, le conquiste dell’altro e viceversa. Giusep- 19 gennaio 1968). Gabrielli fu una figura pe Gabrielli era nato a Caltanissetta il 26

111 G. di Gabrielli

febbraio 1903 da Federico e da Francesca galleggianti, rapidamente smontabile e ri- Micciché. Ad appena 22 anni, nel 1925, si montabile, che doveva essere alloggiabile laureò a Torino in ingegneria meccanica, a bordo di quello che sarebbe diventato ma già prima del termine dei suoi studi un vero “sommergibile portaerei”. Doveva universitari aveva frequentato il labora- trovare posto in un tubo cilindrico di due torio di aeronautica (corredato di galleria metri di diametro e lungo otto e, una volta aerodinamica e di sala prova per motori) estratto dal contenitore, il velivolo doveva fondato da Modesto Panetti; nel 1926 per- essere pronto al volo in meno di mezz’ora. fezionò i suoi studi nel settore aeronauti- Si trattava del primo apparecchio del ge- co presso l’istituto di aerodinamica della nere in tutto il mondo. Il prototipo, che fu Technische Hochschule di Aquisgrana, ove battezzato P 8, aveva ala completamente conseguì, nello stesso anno, una seconda metallica e la struttura a guscio. Pegna vi laurea. Fu allievo di Theodore von Kárm- aveva applicato soluzioni geniali per cui il án, autore di importanti teorie sull’insta- collaudo diede ottimi risultati: la macchi- bilità dell’equilibrio elastico e sulla proget- na soddisfece le richiesta della Marina ma tazione delle strutture a guscio. L’amicizia poi, per non meglio chiariti motivi, non con von Karman sarà determinante: era seguirono ordinazioni. Nel 1930, un altro questi, allo stesso tempo, ingegnere e incarico di prestigio e il suo primo proget- scienziato, matematico e inventore, mae- to personale: per la Piaggio, Gabrielli rea- stro e manager di ricerca. La sua influenza lizzò con successo il prototipo della ver- sullo sviluppo della scienza e dell’indu- sione metallica del celeberrimo stria aerospaziale fu enorme. Con lui, Ga- idrovolante S 55, progettato da Alessan- brielli avviò una intensa collaborazione, dro Marchetti e già sperimentato in tra- che si espresse in numerosi lavori; en- svolate atlantiche. La versione metallica trambi furono invitati in Francia dalla So- aveva le ali molto più resistenti rispetto ai cietà degli ingegneri aerospaziali, in Ar- coefficienti richiesti e un peso di 30 kg in gentina dall’Università di Cordoba e a meno rispetto al modello in legno e tela. Madrid dall’istituto di tecnica aeronauti- Questo risultato richiamò l’attenzione del ca. Nel 1927, tornato in Italia, il giovane senatore Giovanni Agnelli che disse: “Chi ingegnere divenne assistente del Panetti e è questo giovanotto che ha fatto il miraco- fu poi assunto nello stabilimento di co- lo? Lo voglio alla FIAT”. Così propose a Ga- struzioni aeronautiche della Piaggio di Fi- brielli di passare all’industria torinese per nale Ligure. Qui, in collaborazione con sviluppare tutti i progetti che aveva in te- Giovanni Pegna che aveva grande espe- sta e che avrebbero portato la sua sigla “G”. rienza nel settore degli idrovolanti, redas- L’ingegnere siciliano accettò, ma – molto se, per incarico della Marina militare, il correttamente - non prima di aver conclu- suo primo progetto: un idrovolante a due so i suoi lavori lasciati in sospeso alla Piag-

112 L’idrovolante S 55 gio. Nel 1931, il primo aereo progettato per Fortunatamente il pilota riuscì a eseguire la casa torinese fu, dunque, il G. 2, trimo- un atterraggio acrobatico sul campo di tore monoplano a elica, interamente me- San Nicolò a Venezia. Agnelli disse all’in- tallico, con struttura a guscio e con ala a gegner Vandone, capo dei servizi motori- sbalzo. Era stato voluto dalla FIAT per im- stici FIAT: “Questi motori non vanno. Se piegarlo nella Società Aviolinee Italiane, a non siete in grado di metterli a punto, maggioranza FIAT, che svolgeva regolare cambiateli!”. E furono cambiati. L’8 marzo servizio passeggeri in Italia e in Europa 1934 volò per la prima volta il G. 5 bis, un con apparecchi Fokker F VII. Il G. 2 pre- monomotore da turismo o da addestra- sentava novità originali coperte da ben sei mento. Esso aveva la struttura della fuso- brevetti. Particolare cura era stata dedica- liera in tubi di acciaio, con il tronco cen- ta alla struttura del carrello. Interessante trale rivestito di lamierino di duralluminio. soluzione progettuale era l’inscatolamen- Le semiali avevano struttura in legno. La to dei serbatoi della benzina nelle ali; in propulsione era realizzata con motori tal modo essi contribuivano alla resisten- FIAT A 70 da 200 cavalli. Le alette brevet- za delle ali stesse. Particolare cura era sta- tate installate sul bordo di attacco erano di ta dedicata anche allo studio del sistema di notevole importanza per la sicurezza per- regolazione dei piani orizzontali di coda. Il ché evitavano il rischio di cadere in vite velivolo era propulso da motori a stella prima di raggiungere l’incidenza critica. Il FIAT A 50 da 120 cavalli l’uno, ma questi, biplano G. 8, creato nel 1934 e destinato tuttavia, non convincevano Gabrielli che all’addestramento dei piloti, aveva invece fu praticamente costretto a montarli dalla struttura mista in acciaio e legno; esso fu stessa azienda. Dopo il primo collaudo po- prodotto in numerosi esemplari nello sta- sitivo, lo stesso Senatore Agnelli volle fare bilimento CMASA di Marina di Pisa che un volo, ma uno dei motori prese fuoco. era stato acquisito dalla FIAT. Nel 1935, la

113 G. di Gabrielli

Regia Aeronautica pubblicò una specifica e Gondar nell’Africa orientale. Ad altre per un caccia monoplano che doveva es- versioni del G. 12 seguì il G. 12 RT bis con sere propulso con motore a stella raffred- autonomia maggiorata, che volò il 28 dato ad aria, metodo di raffreddamento maggio 1943. Gli ultimi due tipi di G. 12 che, secondo i tecnici, avrebbe reso meno avevano un carico pagante di 20 tonnella- vulnerabile il velivolo rispetto al sistema a te, contro le 15,5 del G. 12 normale. Pur liquido. Venne così realizzato il G. 50, il essendo aerei di trasporto, per la loro cui prototipo, dopo il fallimento della pri- grande manovrabilità si rivelarono parti- ma prova nel febbraio 1937, fu modificato colarmente adatti a sfuggire agli avversa- con un miglioramento dinamico degli ri. Il 20 aprile 1942 si librò in aria l’aereo alettoni e con un migliore bilanciamento da caccia G. 55 “Centauro”, derivato dal G. dinamico delle ruote. Le prove successive 50; era propulso con motore Daimler-Benz dettero ottimi risultati e consentirono la 601 da 1050 cavalli. Si dimostrò un aereo costruzione di 740 esemplari del velivolo eccellente sotto tutti i punti di vista e ven- in varie versioni. Era caratterizzato da ne altamente apprezzato dai piloti per la una robusta struttura completamente semplicità di costruzione e l’altissimo gra- metallica, e fu il nostro primo caccia a car- do di efficienza. Una ricostruzione del G. rello retrattile. Come tutti quelli italiani 55 è oggi conservata presso il Museo Stori- del periodo era molto maneggevole. Du- co dell’Aeronautica militare di Vigna di rante la Guerra Civile Spagnola, circa una Valle. I tedeschi lo reputarono superiore dozzina di G. 50 furono inviati in Spagna ai loro stessi caccia e iniziò subito una pro- a rinforzare l’Aviazione Legionaria. Il cac- duzione parallela. Fu in quel periodo che cia italiano si dimostrò uno dei migliori, Gabrielli divenne amico di Willy Messer- tuttavia quando scoppiò la Seconda Guer- schmitt, il grande progettista tedesco. ra Mondiale era considerato sottopoten- Dopo l’8 settembre, la FIAT fu obbligata a ziato e poco armato. Il pilota italiano di continuare a produrli per la Repubblica di FIAT G. 50 con il maggior numero di ab- Salò e, anzi, Gabrielli dovette accettare battimenti fu Furio Lauri, al quale ne fu- (per evitare la deportazione dei suoi ope- rono accreditati 11 entro la fine del 1941 (il rai) di iniziare un ambiziosissimo progetto suo totale fu di 18 vittorie aeree). Il G. 12 T, per la realizzazione di un aereo che fosse per trasporto truppe e materiali, volò per in grado di bombardare gli Stati Uniti par- la prima volta il 15 ottobre 1940. Esso era tendo dalla Germania e tornare in giorna- un trimotore propulso da un motore FIAT ta. Nel settembre 1945, intanto, il Senato- A 74 opportunamente adattato. Il G. 12 re Agnelli era giunto alla fine del suo Gondar, dell’anno successivo, era invece cammino terreno. Così Gabrielli ricorda destinato al trasporto materiali e doveva l’ultimo saluto: “L’ultima volta che lo vidi mi servire al collegamento tra le basi italiane accorsi che non era più in grado di parlare.

114 Mi guardava sereno in volto, sorridendo e mostrava di riconoscermi. Teneva la mia mano nella sua mentre gli parlavo. Ad un tratto mi sollevò la mano fino alle sue labbra e la baciò. Con gli occhi pieni di lacrime, a mia volta baciai la sua e uscii in fretta col cuore gonfio. Dopo pochi giorni spirò”. Seguì un periodo difficile, tra disordini sociali, ven- dette (Gabrielli fu pure testimone oculare Trimotore monoplano a elica FIAT G. 2 di un ammazzamento) e inchieste militari dei vincitori. Nel 1948, il progettista vinse il concorso per la cattedra di progetto di aeromobili nella Scuola di ingegneria ae- rospaziale (di cui fu direttore) del Politec- nico di Torino, cattedra che ricoprì fino al collocamento a riposo avvenuto nel 1973 per limiti d’età. Frattanto, nel gennaio 1947 aveva effettuato il primo volo il pro- totipo del G. 212, un aereo civile derivato Monomotore da turismo o addestramento FIAT G. 5 direttamente dal G. 12 di cui conservava le semiali e le gondole dei motori; erano stati invece variati la fusoliera con gli impen- naggi e il tronco centrale dell’ala. Esso venne costruito, in una successiva versio- ne, in 20 esemplari con una capacità fino a 34 passeggeri ed era propulso con moto- ri Alfa Romeo e Pratt & Whitney. Fu im- piegato per molti anni dalla Società avioli- FIAT G. 50 nee e dalla Sabena sulle rotte europee. Il 5 maggio 1947 l’Alitalia iniziò la sua attività di volo con alcuni G. 12 trasformati. Il 4 maggio 1949, al rientro da Lisbona, dove- va aveva appena giocato una partita con la squadra Benfica, il “Grande Torino” che viaggiava su un trimotore FIAT G. 212 delle Avio Linee Italiane incontrò una fit- ta nebbia che avvolgeva Torino e le colline FIAT G. 12 115 Aereo a reazione FIAT G. 80 circostanti. Alle ore 17:05, fuori rotta per mopropulsore. La post-compressione era l’assenza di visibilità, l’aeroplano si schian- realizzata mediante un compressore dota- tò contro i muraglioni di sostegno del giar- to di 54 pale ruotanti a 18.000 giri al mi- dino posto sul retro della Basilica di Su- nuto. Il post-bruciatore era costituito da perga. L’impatto causò la morte istantanea una corona di ugelli alimentati a nafta. Il di tutte le 31 persone a bordo, fra calciato- 23 maggio 1954 fece il suo primo volo il G. ri, staff tecnico, giornalisti ed equipaggio. 82. Esso differiva dal G. 80 per il motore Per la fama della squadra, la tragedia ebbe più potente (un Rolls Royce Nenè), per la una grande risonanza sulla stampa mon- fusoliera che aveva subito le conseguenti diale, oltre che in Italia. Il giorno dei fune- modifiche e per la maggiore velocità. Ga- rali quasi un milione di persone scese in brielli progettò anche due aerei da caccia a piazza a Torino per dare l’ultimo saluto decollo verticale (VTOL), il G. 95/6, che alla squadra. Gabrielli ricordava così quel- aveva 6 motori distinti per la sostentazio- la tragedia: ”Ebbi la notizia del disastro in ne e 2 per la propulsione, e il G. 95/4, con ufficio a Mirafiori. Feci in macchina tutta la 4 motori di sostentamento e 2 per la pro- strada fino a Superga con i fari accesi sebbe- pulsione. Messo a riposo nel 1968 per limi- ne fossero le quattro del pomeriggio. Ero ti d’età, Gabrielli ottenne la carica di so- sconvolto perché, fra l’altro, non sapevo vrintendente e nel 1982 quella di spiegarmi le cause di quella tragedia. Quando presidente della FIAT Aviazione. Morì a vidi i resti dell’apparecchio sparsi sui pendii Torino il 29 novembre 1987. I tanti allievi della collina e alla base delle possenti mura del Politecnico di Torino, i dipendenti e i della Basilica mi resi conto immediatamente collaboratori della FIAT Aviazione, i poli- di quanto era avvenuto. L’aereo aveva urtato tici e gli industriali con cui ebbe a che fare le mura con una semiala; l’altra, quasi intatta, ricordavano Gabrielli come un uomo com- si trovava a terra poco lontano. Sarebbero pleto: allo stesso tempo inflessibilmente bastate poche decine di metri di quota in più, rigoroso e bonario; arguto e meticoloso, o uno spostamento laterale per evitare l’im- freddo analista quanto cordiale, estrover- patto”. Il 9 dicembre 1951 ebbe il battesimo so e ricco di calore nei rapporti umani. dell’aria il G. 80, il primo reattore costruito Una presona che per il suo esempio di in base a un progetto italiano. La fusoliera scienziato e di uomo merita ancor oggi la del G. 80 funzionava anche da tubo ter- nostra gratitudine.

116 117 LIBRI ED EVENTI

LA DIFESA AL SALONE DEL LIBRO

UNA EDIZIONE DA RECORD

Vito GADALETA

118 n flusso ininterrotto di circa 175 illustrato (con la prefazione del Generale mila visitatori, di cui 27 mila del Enzo Vecciarelli, Capo di Stato Maggio- USalone Off. La XXXII edizione del re della Difesa) nel quale si ripercorre la Salone del Libro di Torino, una delle più storia dell’Alleanza vista dall’Italia, attra- importanti manifestazioni della cultura verso due saggi scritti dall’Ambasciatore e del sapere in Italia e all’estero, si è con- Alessandro Minuto Rizzo, (foto in basso a clusa registrando un record di presenze. destra), già Segretario Generale Delegato Anche il settore della difesa ha dato il suo contributo attraverso conferenze, presen- tazioni di libri e dibattiti. Nell’area dello stand Difesa si sono tenute diverse con- ferenze che hanno rappresentato un’im- portante occasione di incontro e scambio culturale sulle varie tematiche riguardan- ti il mondo militare. In occasione del 70° della NATO, lo Stato Maggiore della Di- fesa ha realizzato un volume riccamente

119 120 dell’Alleanza, e da Matteo Bressan, (foto Patria che hanno radici antiche. pag 119), ricercatore presso la NATO De- Nelle intense giornate al Salone del Libro, fense College Foundation. Rassicurante è è stato presentato “Uomini contro bombe”, stata l’affluenza di pubblico e la curiosità un nuovo volume edito dallo Stato Mag- per i libri storici editi dall’Ufficio storico giore della Difesa, che racconta attraverso dello Stato Maggiore della Difesa. L’impe- undici saggi e decine di spettacolari foto- gno attuale delle Forze Armate italiane grafie l’opera degli specialisti di Esercito, porta con sé un bagaglio valoriale frutto Marina, Aeronautica e Carabinieri impe- della nostra cultura e un sentimento di gnati nel contrasto alla minaccia costituita

121 dai residuati bellici e dagli ordigni esplosi- ordigni e co-autori del libro, oltre a una vi. Nel libro trovano spazio le attività e le classe di studenti liceali di meccatronica capacità specifiche espresse dalle singole e a diversi giornalisti, nel quadro della Forze Armate e dall’Arma dei Carabinie- collaborazione tra lo Stato Maggiore della ri, con un capitolo dedicato alla tecnologia Difesa e l’Ordine del Piemonte. Molti gli e uno alle modalità con cui si combatto- studiosi che invece hanno partecipato alle no i nuovi conflitti, in cui il ricorso agli conferenze tematiche o alle presentazioni attacchi con ordigni rudimentali è sem- di libri: il presidente dell’Ordine Nazio- pre più diffuso. Una minaccia che viene nale dei Giornalisti Carlo Verna, lo scrit- contrastata dai nostri militari con mezzi tore, storico e giornalista Gianni Oliva, all’avanguardia (come i robot teleguidati il generale Basilio Di Martino e lo storico che sono stati mostrati in azione presso Alessandro Barbero, solo per citarne alcu- lo stand dai genieri del 32° reggimento della brigata alpina Taurinense), con lo studio delle tecniche dell’avversario e la condivisione delle informazioni attraver- so appositi database. La presentazione, condotta da Michele Ruggiero della Testa- ta Giornalistica Regionale del Piemonte, ha visto la partecipazione del Generale Francesco Bindi, Comandante del Genio dell’Esercito e di ufficiali e sottufficiali di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabi- nieri specializzati in materia di lotta agli L’On. Maria Edera Spadoni visita lo Stand Difesa

122 Salone Off - Palazzo dell’Arsenale Concerto della Fanfara della Brigata Taurinense ni. Molte le occasioni di approfondimento la rivista “il carabiniere” e da Alessandro e le iniziative proposte al pubblico nello Galavotti, responsabile della redazione spazio cultura dello stand della Difesa. dell’Ansa di Torino) racconta settant’an- Le singole Forze Armate hanno proposto ni di storia dell’Arma, con l’ausilio di tre- spunti di approfondimento molto seguiti. cento immagini fotografiche. Tante le Una grande presenza di pubblico ha ca- autorità civili, militari, personaggi della ratterizzato la presentazione del volume cultura, del giornalismo e dello spettacolo “Per Venezia non si passa” di Michele che, soffermandosi e approfondendo con Cosentino, edito dall’Ufficio Storico della il personale presente allo stand, hanno Marina Militare, presentato dal Capitano voluto testimoniare l’apprezzamento per di Fregata Marco Sciarretta, responsabile il lavoro svolto dai nostri militari, sia in della Comunicazione storica della Marina Italia che all’estero. Tra questi la Vice Pre- Militare. Il libro, soprattutto attraverso le sidente della Camera dei Deputati Maria foto, racconta lo sforzo fatto dagli uomi- Edera Spadoni, il sottosegretario al Mini- ni della fanteria di Marina nella difesa a stero per i beni e le attività culturali Lucia oltranza della strategica base navale di Bergonzoni, il sindaco di Torino Chiara Venezia, a partire dalla rottura del fron- Appendino e lo scrittore Roberto Saviano. te a Caporetto e fino all’offensiva finale Inoltre nell’ambito del Salone Off, la Difesa che portò alla vittoriosa battaglia di Vit- ha partecipato con presentazione di libri, torio Veneto dell’ottobre 1918. Presentato mostre dei mezzi militari e concerto della anche il libro “1948 – 2018 i carabinieri fanfara della Brigata Alpina Taurinense, negli anni della costituzione”. Il volume aprendo le porte del palazzo dell’Arsena- (illustrato dal Tenente Colonnello Manuel le, legato strettamente alla storia culturale Scarso, nuovo direttore responsabile del- torinese.

123 LIBRI ED EVENTI

Mario RENNA

scito nel mese di febbraio, il rap- Greppi – analisti dell’ISPI e tra gli autori porto 2019 dell’Istituto per gli del rapporto – insieme al Generale Salva- UStudi di Politica Internazionale si tore Cuoci e al responsabile degli esteri del interroga sul tramonto possibile dell’or- quotidiano La Stampa, Alberto Simoni. dine liberale occidentale, sollecitato dal- Un titolo inquietante, apre Simoni, per una le tensioni internazionali indotte dalla vicenda il cui finale è ancora da scrivere, politica USA, dalla crescita cinese e dalla perché numerosi sono i cambiamenti in neo-assertività russa, foriere di conse- atto nel globo, alcuni dei quali sconvol- guenze profonde sul multilateralismo e genti, se letti attraverso la lente dell’or- sulla pacifica convivenza internazionale. dine bipolare al centro di sette decenni di Il rapporto, che si muove in due dimen- storia. Tramballi, che è stato corrispon- sioni (politica ed economica), si snoda at- dente dall’estero, non usa mezze misure: è traverso dieci saggi, gli ultimi due dedicati tutto sottosopra (citando in particolare la all’Italia, è stato presentato l’11 aprile scor- crisi della leadership americana) e non si so alla Scuola di Applicazione di Torino da capisce chi governa. Difficile immaginare Franco Bruni, Ugo Tramballi ed Edoardo una guerra, ma non bisogna dimenticare

124 la Belle Époque. C’è spazio per l’ottimi- nali, l’Assemblea e il Consiglio di Sicurez- smo, perché negli USA potrebbe in futuro za, dando vita a un “egualitarismo” tempe- aprirsi una nuova era, anche se nessun rato da un’oligarchia di potenze. Lo stesso Presidente potrà essere interventista. slancio cooperativo avviene in Europa, Dei rimedi da applicare a un ordine libe- con la nascita delle diverse organizzazio- rale malato parla Greppi, calandosi nella ni comunitarie (CECA, MEC, CEE e infine prospettiva del diritto internazionale. La UE), con in più il tema della sovranaziona- parola chiave dovrebbe essere “coope- lità. Ma quello che è in corso è un riflusso razione”, ricetta per un multilateralismo che tende ad annullare l’ordine multilate- istituzionalizzato, un ‘orchestra in poche rale. La Brexit esplode perché non c’era la parole. Storicamente, tutto l’800 è una clausola di recesso! E il sovranismo è ri- sequenza di congressi e nel ’44 c’è già schioso perché cela – secondo Greppi – un Bretton Woods, mentre dopo la guerra rigurgito di nazionalismo. Per dirla con l’istituto della cooperazione trova spazio Romain Gary: “il patriota ama il suo Paese, il nell’ONU, che – superando i 14 punti di nazionalista disprezza i Paesi vicini”. Wilson – si dota di due organismi decisio- Da un punto di vista economico si è ri-

125 schiata la fine del mondo, aggiunge Bru- lità economica dietro al quale non si può ni, descrivendo le crepe profondissime, non intravedere un nuovo shock. strutturali, legate a una globalizzazione Il Comandante della Scuola, Cuoci, ha non gestita e ad una cultura finanziaria concluso l’appuntamento in Aula Magna inadeguata. Una crisi dunque non solo di accennando alle trasformazioni inim- natura tecnica, quella bancaria del 2008, maginabili, prima della fine della Guerra che potrebbe ripetersi, visto che il Geo- Fredda, dei paradigmi occidentali di dife- political Risk Index – elaborato a partire da sa, legati essenzialmente all’equilibrio tra grandi masse di dati – è in rialzo, rispec- le due superpotenze nucleari. Paradigmi chiando la crescita dell’indebitamento declinati all’insegna della stabilizzazione, in tutto il pianeta che sta avvenendo ad della prevenzione dei conflitti e del pea- una velocità maggiore rispetto al periodo cekeeping, che hanno trovato nel multila- pre-2008. E’ come se ci fosse una “paura teralismo della NATO, dell’UE e dell’ONU geopolitica” per fronteggiare la quale si fa l’alveo dove potersi sviluppare con risul- debito per curare il debito. Le gambe non tati positivi, dei quali l’Italia e le sue Forze sono solide, quindi. Ma il problema sem- Armate sono stati e sono fautori in primo bra risiedere in un fenomeno di irraziona- piano. 126 50%

Il libro passa in rassegna le capa- di sconto a: cità, le attività e il sangue freddo degli specialisti di Esercito, Ma- Militari La NATO, la più grande e rina, Aeronautica e Carabinieri Associazioni longeva alleanza politico-militare impegnati quotidianamente nel esistente al mondo, ha compiuto contrasto della pericolosa mi- d’Arma settant’anni di storia al servizio naccia degli ordigni esplosivi, in Librerie della pace, della sicurezza e della Italia e all’estero. stabilità.

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127 Hanno contribuito:

Andrea Cionci, storico dell’arte e giornalista. Laureato Vittorio Parrella, Capitano di Fregata, è Comandante in Lettere presso l’università “La Sapienza” e diplomato del 3° Battaglione “Golametto” del 1° Reggimento San presso il conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara, scri- Marco. Laureato in Scienze Marittime e Navali, è stato ve per i quotidia- ni La Stampa, Quotidiano nazionale, imbarcato su diverse unità della Marina prima di con- Libero, La Verità, occupandosi di storia militare, arte e seguire la qualificazione anfibia e di ricoprire numerosi cultura. Negli ultimi anni si è dedicato particolarmente incarichi di comando e di staff nel San Marco. Ha alla divulgazione di temi sul Primo conflitto mondiale partecipato alle operazioni della NATO in Kosovo e in anche realizzando alcuni capitoli per il volume “Grande Afghanistan, e alla missione UNIFIL in Libano, oltre ad guerra. Un racconto in cento immagini” edito dallo Stato aver frequentato numerosi corsi di formazione in Italia Maggiore della Difesa. Ufficiale riservista del Corpo Mili- e all’estero, fra cui quello di specializzazione anfibia dei tare Volontario della Croce Rossa Italiana, con incarichi Marines statunitensi. di P.I., ha frequentato corsi per inviati in area di crisi civili e militari. Mario Renna, Tenente Colonnello, è il direttore di Informazioni della Difesa. Ha ricoperto diversi incarichi Emanuela De Marchi, Tenente del Ruolo delle Armi di comando e di staff nella Brigata Taurinense, di cui è dell’Aeronautica Militare, addetto alla sezione Pubblica stato portavoce in Italia e all’estero per nove anni. Laure- Informazione dello Stato Maggiore Difesa. Ha prece- atosi a Torino in Ingegneria e in Scienza Strategiche, ha dentemente svolto il medesimo incarico presso lo Stato conseguito un master in giornalismo all’università di Fer- Maggiore Aeronautica. Laureatasi in Scienze Politiche e rara e uno in Post-war recovery studies a York (Regno Relazioni Internazionali presso l’università “La Sapienza” Unito). È Dottore di ricerca in Scienze strategiche. Ha al di Roma ha conseguito un Master di II livello in studi suo attivo undici missioni internazionali con la NATO diplomatici presso la Società Italiana per l’Organizza- nei Balcani e in Afghanistan e con l’Unione Europea in zione Internazionale (SIOI). Ha collaborato con giornali Centrafrica. online e riviste specializzate e ha seguito numerosi corsi di formazione nel campo della pubblica informazione e Nicolò Sartori, è Senior Fellow e Responsabile del della comunicazione in Italia e all’estero. Programma “Energia, clima e risorse” dell’Istituto Affari Internazionali (IAI), dove lavora sui temi della sicurezza Vito Gadaleta, 1° Maresciallo dell’Aeronautica, è laure- energetica e climatica, e sull’evoluzione delle policies su ato in Scienze Organizzative e Gestionali e lavora presso energia, clima e sviluppo sostenibile a livello nazionale, il Dipartimento di Pubblica Informazione e Comunica- europeo e globale. È anche Professore Aggiunto in “Na- zione della Stato Maggiore della Difesa. Ha ricoperto tural Resources and Energy Security” presso il Master in l’incarico di addetto Ufficio Operazioni del 15° Stormo International Security Studies (MISS) dell’Università di Search and Rescue, partecipando all’Operazione Antica Trento. E’ stato Faculty Advisor al NATO Defense Colle- Babilonia in Irak. É stato impiegato quale speaker ufficia- ge, dove ha anche svolto ricerche sul ruolo della NATO le per le dimostrazioni di Ricerca e Soccorso nelle stagioni come attore energetico nel Caspio. Laureato in Scienze acrobatiche delle Frecce Tricolori e speaker ufficiale dello Internazionali e Diplomatiche presso la Scuola Roberto Stato Maggiore della Difesa. Ruffilli di Forlì, ha conseguito un Master in Relazioni Internazionali all’Università di Bologna. Giulio Macari, Capitano dell’Esercito, è addetto presso la sezione Pubblica informazione del Dipartimento di Rosaria Talarico, Ufficiale della riserva selezionata Pubblica informazione e Comunicazione dello Stato dell’esercito e giornalista professionista. Ha scritto per i Maggiore della Difesa. Ufficiale dell’Arma Trasporti e maggiori quotidiani e periodici italiani, vincendo diversi Materiali, ha prestato servizio presso il 185° Reggimento premi giornalistici nazionali. Ha lavorato nella consu- artiglieria paracadutisti Folgore, quale comandante di lenza strategica e ricoperto incarichi di portavoce a Batteria e ufficiale Tramat di reggimento. livello ministeriale. Specializzata in media training e crisis Ha partecipato alle missioni Antica Babilonia in Iraq, communication. Laureata in Scienze della comunicazione ISAF In Afghanistan, Prima Parthica in Kurdistan ed a La Sapienza di Roma, ha frequentato il programma all’operazione Sabina nelle zone terremotate del Centro sulla leadership alla Lehigh university in Pennsylvania. Italia. Ha tenuto lezioni presso la Sda Bocconi, l’università La Sapienza, l’università di Pavia e la Scuola superiore Matteo Mineo, Tenente Colonnello degli Alpini, è lau- Sant’Anna di Pisa. reato in Scienze Politiche e iscritto all’Albo dei Giornalisti del Piemonte, specializzato nei settori della Pubblica Angelo Vesto, Tenente Colonnello dell’artiglieria con- Informazione e del CIMIC. Ha partecipato a svariate traerei. Responsabile della Comunicazione della brigata missioni all’estero: Albania (1999), Bosnia (2002-03), Ko- Aosta dal 1999 al 2018. Ha svolto l’incarico di PAO in sovo (1999, 2005) e Afghanistan (2006, 2007-8, 2009, Kosovo e Afghanistan e di PIO in Libano. Ha ricoperto 2010). Dal 2013 è Information Operations Subject Mat- l’incarico di Capo Ufiicio in s.v. di COMFOP SUD e ter Expert presso l’Allied Command Operations di Mons Capo Sez. PI del Comando Logistico dell’Esercito. Dal (Belgio). Ha scritto, con il colonnello Massimo Biagini, il Novembre 2019 è Ufficiale Addetto al Sottocapo di SMD libro “Caposaldo Cavour”, edizioni Uniart, 2010. Presta curando,in particolare, gli aspetti comunicativi. Giornali- attualmente servizio al Multinational CIMIC Group. sta pubblicista è iscritto all’Ordine dei giornalisti di Sicilia.

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2-2019 Periodico bimestrale dello Periodico bimestrale STATO MAGGIORE DELLA DIFESA STATO MAGGIORE NCLUSIONE I EPUBBLICA R GIUGNO NEL SEGNO DELL’ 2 DELLA

ESTA

A SFILATA DEL A SFILATA Spedizione in Postatarget Magazine, Roma - Data prima immissione 30/6 /2019 30/6 immissione prima Data - Roma Magazine, Postatarget in Spedizione L F

informazioni della difesa 2-2019 www.difesa.it - @SM_Difesa www.difesa.it Ministero della Difesa della Ministero